Galline in fuga: Le ali (di pollo) della libertà - Merraigan

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Galline in fuga: Le ali (di pollo) della libertà - Merraigan
Merraigan
Galline in fuga: Le ali (di pollo) della libertà
Galline in un pollager: il desiderio più forte è quello di fuggire. E così Gaya e le altre, con l'aiuto di un gallo
americanissimo, tentano la fuga finale... con tanto di ali! Un film d'animazione che rende viva la plastilina
Che non si dica più "stupida come una gallina". Le galline sono bestie (perlopiù) intelligenti, dotate di una preziosa
capacità: quella organizzativa. Già, perché da tempo Gaya e le altre, recluse nel pollaio dell'inglese fattoria Tweedy
tentano di sbarcare il lunario (collaborando tra di loro con gesti di un'umanità disarmante), pensando al loro unico
obiettivo finale: la grande fuga dal pollaio-Auschwitz, con tanto di cancello e filo spinato alla "Arbeit macht frei": Il signor
Tweedy, ottuso questurino, ubbidisce agli ordini del suo superiore, la terribile e violenta signora Tweedy (con tanto di
frustino), per impedire la perdita del prezioso pollame.
Le povere galline segregate, in compagnia di un gallo reduce da vecchie glorie delle guerre dei tempi che furono,
falliscono miseramente tutti i tentativi escogitati da Gaya, che troppo spesso ormai finisce nella carbonaia-cella
d'isolamento. A risolvere tutto pare che la risposta provenga direttamente dal cielo: le galline potrebbero volare, così
come sa fare il gallo Rocky, in arrivo dai favolosi Stati Uniti d'America! Inizia così un periodo di speranza per la comunità
della fattoria Tweedy, tra allenamenti e momenti romantici, tra torte confezionate e ispezioni mortali, tra topi nostalgici e
arraffoni e uomini tonti e insensibili.
Questa in succo la storia di "Galline in fuga", film in plastilina uscito nei cinema quasi un anno fa. Una storia che si rifà
direttamente a film di grosso spessore, come "la grande fuga" o "le ali della libertà", facendogli il verso e tuttavia
rispettandone temi e tempi, e rendendo ridicolmente drammatiche le lotte di questi pennuti disperati e insieme
speranzosi di raggiungere un luogo libero e pacifico.
E' un film in plastilina, realizzato grazie alle menti geniali di Peter Lord e Nick Park, già famosi per i personaggi di Wallace
e Gromit. I due autori, grazie alla tecnica in "stop motion", hanno reso vivi personaggi creati con la plastilina,
conferendo a galli e galline espressioni a dir poco umane. A rendere ancora più credibili questi personaggi hanno
contribuito le voci dei doppiatori, tra i quali nell'originale appariva un frizzante Mel Gibson; per la versione italiana, una
ottima interpretazione da parte di Christian De Sica (Rocky) e Nancy Brilli (Gaya).
Insomma, un film d'animazione dove gli uomini fanno solo la brutta figura di esseri insensibili e con la propensione al
comando (con riferimento alla Fattoria degli animali di Orwell?), e dove i polli la fanno da padrone, quanto ad umanità e a
simpatia. Tanto che, ironicamente, Gaya è stata proposta come candidata agli Oscar come migliore attrice: recitassero
tutti come questa gallina!
http://merraigan.altervista.org
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Generata: 30 September, 2016, 02:42

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