Come adottare e allevare le galline ovaiole

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Come adottare e allevare le galline ovaiole
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Come adottare e allevare le galline ovaiole
Autore : cinziaciarmatori
Le galline ovaiole sono animali affettuosi e belli! Si possono
scegliere tra più razze come l’Italiana, la Padovana, la Livornese,
la Siciliana, la Cocincina e la Valdarno. Scopriamo insieme come
allevarle nel proprio orto o giardino.
E chi ha detto che le galline ovaiole non possano entrare a far parte della schiera di animali
che siamo soliti considerare “da compagnia”? Di certo non le migliaia di persone in tutta
Europa e oltre oceano, negli Stati Uniti in particolare, che stanno scegliendo sempre più spesso
questi splendidi animali con le penne come coinquilini. Sono animali estremamente affettuosi
quando creano dei legami con noi e anche molto puliti perché tendono a sporcare negli stessi
posti, per questo motivo mantenere in ordine i loro spazi non è poi un impegno così gravoso.
Ma quali sono le necessità, i “segreti” per convivere felicemente con le galline ovaiole?
COSA FARE PRIMA DI ADOTTARE UNA GALLINA
Prima di adottare una o più galline ovaiole è consigliabile raccogliere informazioni dai Servizi
Veterinari di competenza per la propria zona di residenza, per essere certi di rispettare tutti i
regolamenti e per la loro cura è importante affidarsi ai consigli di Medici Veterinari esperti in
medicina aviare, che potranno seguire regolarmente questi animali garantendone uno stato di
salute ottimale.
Chi si è appassionato di galline (e sono davvero tanti!) dichiara di trascorrere ore ad osservarle
e di trovarla un’attività molto piacevole e rilassante, certo è che non hanno nulla da invidiare ad
altre specie più “blasonate”. Provare per credere!
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Adotta la tua mucca ma anche una pecora, un cavallo e un oca.
On line sta diventando una moda: adottare un animale a distanza per goderne i prodotti naturali
e biologici
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ALLEVARE LE GALLINE OVAIOLE
Come prima cosa è necessario decidere se partire dalle uova o dai pulcini. Nel primo caso
occorrerà cercare un allevamento avicolo che possa fornire le uova (ricordando che non tutte si
schiuderanno!), scegliendole né troppo grandi né troppo piccole, di forma regolare, senza
incrinature e con un guscio liscio e non troppo sottile e disporre di un’incubatrice che mantenga
costanti sia la temperatura (tra i 37 °C e i 39 °C) che l’umidità (50-65%). Il tempo di
incubazione è generalmente di 21 giorni e fino ai 18 giorni le uova vanno girate regolarmente
tra le tre e le cinque volte al giorno.
Se scegliamo invece di adottare i pulcini è fondamentale preparare ancora prima del loro
arrivo un luogo tranquillo e riparato, anche uno scatolone andrà bene, con una lampada su un
lato che faccia raggiungere una temperatura di 35°C, diminuendo di 3°C a settimana fino ai
18°C.
SPAZIO GIUSTO E ALIMENTAZIONE CORRETTA
Per prima cosa assicuriamoci di avere lo spazio adatto per le galline, certo c’è chi sceglie di
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ospitarle su un terrazzo o in un appartamento, ma l’ideale è che abbiano a disposizione
un’area verde in cui razzolare alla ricerca di insetti e muoversi liberamente.
Devono avere acqua fresca sempre a disposizione ed essere alimentate in maniera corretta:
in commercio ci sono molti alimenti pronti per loro ed è importante evitare quelli medicati,
con coccidiostatici ed altri farmaci, che possono creare non pochi problemi di salute. A questi
vanno aggiunti quotidianamente semi, vegetali freschi, erba, trifoglio e una piccola quantità
di mais. Ora che l’uso degli estrattori è così diffuso è un’ottima abitudine recuperare ciò che
resta nel serbatoio e aggiungerlo all’alimentazione delle galline, loro apprezzeranno molto e noi
eviteremo sprechi!
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Dal guano di pipistrello, al lupino tostato fino alla borlanda, al bokashi e al brodolone: alla
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organico per l’orto e il giardino biologico e sinergico.
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POLLAIO FAI DA TE
Si possono acquistare piccoli pollai già pronti, ce ne sono davvero per tutti i gusti ed
esigenze, ma per chi ha abilità nel fai da te non sarà poi così difficile costruirne uno su misura,
senza dimenticare di interrare bene le reti e di rendere la struttura a prova di predatore: le volpi
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in particolare sono molto abili quando si tratta di cacciare le galline!
Una struttura in legno e rete, con maglie non eccessivamente grandi in modo che le galline non
possano introdurvi la testa con il rischio di farsi male, facendo attenzione a non lasciare
elementi taglienti o spigoli troppo vivi, può costituire un ottimo ricovero notturno. L’ideale è fare
in modo che ci siano ripiani su cui le galline possano dormire perché in natura scelgono di
riposare in luoghi sopraelevati, addirittura sui rami degli alberi.
La lettiera del fondo può essere fatta di fieno, paglia, carta riciclata, senza dimenticare una
zona di sabbia profonda una decina di centimetri in cui le galline adorano “fare il bagno”, per
tenere sempre in ordine e pulito il piumaggio. Nelle ore del giorno è importante che abbiano
accesso ad un’area dove possano muoversi liberamente, assicurandoci però anche in questo
caso che siano a riparo da predatori e pericoli!
GALLINE OVAIOLE
Italiana, Padovana, Livornese, Siciliana, Cocincina, Valdarno, sono tante le razze di galline
definite ovaiole per la loro capacità di deporre un gran numero di uova, in media 300-320
all’anno concentrate maggiormente nel loro periodo di fertilità che varia con le stagioni e con la
temperatura. Sono animali differenti tra loro per dimensioni, in genere dai due chili della razza
Italiana ai quattro-cinque chili della Cocincina e per la colorazione, dal bianco, al nero, al fulvo,
con o senza ciuffo sulla fronte, ma tutte comunque incredibilmente affascinanti!
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GALLINE: LE MALATTIE PIÙ FREQUENTI
Le galline, come tutti gli altri animali, per mantenersi in salute devono vivere nel rispetto delle
loro necessità etologiche e ricevere un’alimentazione ricca e bilanciata, di buona qualità. In
generale le patologie più comuni possono essere legate alla presenza di parassiti della cute o
del piumaggio oppure intestinali. Tra le patologie batteriche e virali più note ci sono la Malattia
di Marek, la pseudopeste, la laringo-tracheite, la micobatteriosi, senz’altro più pericolose
in condizioni di allevamento intensivo, in cui non vengono rispettate le necessità né le
condizioni di benessere di questi splendidi animali. Ad ogni modo un buon esame delle feci e
visite cliniche periodiche accurate da un Medico Veterinario esperto sono sempre consigliabili
per verificare che non ci siano patologie in corso o in fase iniziale, e soprattutto per prevenirne
l’insorgenza!
Dott.ssa Cinzia Ciarmatori, DMV, GPCert(ExAP)
GPCert Exotic Animal Practice
Iscr. Albo AN 326
Consulente per Animali Esotici e Selvatici
Accreditato FNOVI per la Medicina e Chirurgia dei Piccoli Mammiferi, Rettili e Anfibi
Medicina Integrata, Bach Fondation Registered Animal Practitioner
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cinziaciarmatori.it
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