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Spett.le La7 S.r.l. Direzione Editoriale Sede legale: Via della Pineta Sacchetti 229, 00168 Roma. Codice fiscale e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano: 12391010159 Posta Elettronica Certificata: [email protected] Email: [email protected] Oggetto: servizio “Accoglienza S.p.A.” di Gaetano Pecoraro andato in onda il 09 marzo 2015 nella trasmissione “Piazza Pulita” 1582-01-CT 10.22.23 Il Consorzio Connecting People, con sede legale in Trapani, via Conte Agostino Pepoli n. 68, P.IVA 02194760811, nella persona del legale rappresentante pro tempore, in relazione al servizio “Accoglienza S.p.A.” di Gaetano Pecoraro andato in onda il 09 marzo 2015 nella trasmissione “Piazza Pulita”, rappresenta quanto segue. Nel tentativo di chiarire le numerose inesattezze del servizio, riportiamo di seguito alcune indispensabili precisazioni: 1. Il Consorzio Connecting People è una Società Cooperativa Sociale ONLUS, e non già come da Voi impropriamente definita- una “holding” dell’accoglienza. 2. L’assoluta legittimità delle assegnazioni delle ultime due gare d’appalto relative al centro di Gorizia, cui Voi fate riferimento, è stata inequivocabile sancita, a seguito di compiuti accertamenti del Giudice amministrativo, anche con sentenza definitiva emessa dal Consiglio di Stato. 3. L’importo del contratto da Voi riportato, pari a 16 milioni di euro, rappresentava solo la cifra, astrattamente riconoscibile, in ipotesi di capienza massima dei due centri pari a 386 posti (248 posti il C.I.E. e 138 posti il C.A.R.A.) per l’intero periodo contrattuale. Non si tratta, quindi, della somma che è stata, né che sarà, effettivamente pagata dalla Prefettura, come invece pare far intendere il Vostro servizio. Sul punto è opportuno un ulteriore chiarimento: il contratto di appalto (di cui siete già in possesso) prevede, sia nelle premesse che all’articolo 9, l’esecuzione (con procedura di gara separata) di lavori impiantistici ed edili di ripristino e completamento e messa in sicurezza del C.I.E. che dovevano concludersi entro il 26 agosto 2013. Ciò importava la riduzione, fino a quella data, della capienza del C.I.E. ad appena 70 posti (sul totale previsto di 248), con consequenziale sensibile diminuzione dei corrispettivi da erogare al Consorzio (l’Amministrazione, difatti, commisura i compensi in funzione del numero degli ospiti 1582-01-CT 10.22.23 concretamente presenti, moltiplicato per ogni giorno di effettiva permanenza). Nel contratto si stabilisce, altresì, che “le parti procederanno, in ossequio alle direttive già fornite dal Ministero dell’Interno, a stipulare e a sottoporre ai normali controlli amministrativo contabili previsti dalla normativa vigente apposito e conferente atto aggiuntivo nel caso in cui, a causa del perdurare dei lavori di messa in sicurezza del C.I.E., non venga ripristinata la capienza teorica del medesimo entro il mese di agosto 2013 (da 70 a 248 posti)”. Si tratta, quindi, di una “clausola di salvaguardia” per il fatto che la gara e la conseguente offerta tecnica-economica era stata parametrata sulla base di 386 posti, che solo temporaneamente sarebbero stati ridimensionati. Alla data del 26 agosto 2013, tuttavia, non solo i lavori non sono stati completati, ma nel novembre 2013 il Centro di espulsione è stato addirittura chiuso sine die. Malgrado tali sensibilissime variazioni, però, non è seguita alcuna una rimodulazione del prezzo convenuto (così come sarebbe previsto dal Contratto), con la conseguenza che il Consorzio ha comunque dovuto sostenere i costi non assorbibili dovuti alla parametrazione dell’offerta tecnico-economica su tutte e due le strutture e non solo sul C.A.R.A., circostanza che ha comportato una gravissima acclarata perdita per il Consorzio, che ha superato, all’aprile del 2014, il milione di euro. A ciò si aggiunga che nell’agosto 2013 il Centro di Gorizia ha assunto anche la denominazione di Centro di Accoglienza (CdA) per relativi 50 posti e la capienza del C.A.R.A. è stata aumentata da 138 a 152. Per ultimo, come visibile dal Vostro servizio, da dicembre del 2014 è stata riaperta un’ala del C.I.E. per l’accoglienza di altri 50 richiedenti protezioni internazionale. Ma anche tali nuove situazioni non sono state contrattualmente normate. Com’è d’immediata comprensione, per le ragioni sopra esposte a fronte dei 202 posti disponibili (252 dal dicembre 2014), posti sempre occupati alla massima capienza, dal novembre 2013 al dicembre 2014 la Prefettura ha provveduto a pagare al Consorzio Connecting People solo 138 posti. Viceversa il Consorzio Connecting People, per l’esecuzione del servizio, ha dovuto sostenere i costi per garantire l’accoglienza di tutti i 202 migranti, in termini di personale, pasti, erogazione del pocket money e altri costi. È di tutta evidenza che tale perdurante circostanza ha generato, nel tempo, una sofferenza cronica nella copertura di tutti i costi sostenuti nei mesi di competenza, con un grave scompenso con i pagamenti ricevuti superiore al 30% e dal dicembre 2014 addirittura superiori al 50%. Risulta, quindi, evidente, che l’importo ad oggi incassato dal Consorzio non solo è di gran lunga inferiore alla cifra di 16 milioni di euro, ma è persino insufficiente a coprire i costi di gestione. Per tali ragioni, vista la mancata rimodulazione a cui si è lavorato per mesi ma che non si è riusciti a definire, è in essere la procedura di risoluzione consensuale del Contratto. Per ultimo si evidenzia che tali superiori circostanze sono da ritenersi la maggiore causa dello stato di crisi finanziario del Consorzio, che in data 08 febbraio 2014, ha presentato una domanda di concordato preventivo. 4. In relazione al pocket money, che gli ospiti intervistati dichiarano di non ricevere, giova chiarire che, secondo capitolato, lo stesso non può essere erogato in denaro ma esclusivamente in beni di consumo (come in qualsiasi altro Centro governativo). Per tale ragione, si provvede a consegnare a tutti gli ospiti pacchetti di sigarette e schede telefoniche per un ammontare pari a 7 euro ogni due giorni (come da convenzione) Proprio i soggetti intervistati rappresentano di ricevere le schede telefoniche e le sigarette più volte riprese. 1582-01-CT 10.22.23 Sui due pulmini, non possiamo non evidenziare che si tratta di 3 mezzi (e non due), di cui uno previsto dal Capitolato e due dalla proposta migliorativa. Il loro scopo è quello di accompagnare gli ospiti per esigenze di natura burocratico-amministrativa oppure medica come ad esempio, accompagnamenti presso la commissione territoriale, per visite mediche specialistiche, anche fuori Provincia, accompagnamenti nel disbrigo pratiche quali (codice fiscale, tessera sanitaria, etc.), accompagnamenti per fotosegnalamenti, e non, ovviamente, quello di trasporto pubblico alternativo. Tale funzione risulta essere anche chiaramente desumibile in quanto ci si chiede come si possa fornire un servizio di traporto pubblico a oltre 200 persone con tre pulmini da nove posti. Il Vostro giornalista, peraltro, non ha potuto non vedere i pulmini all’ingresso del Centro, anzi, durante il servizio, uno di essi è chiaramente individuabile tra le immagini di sfondo. 5. Su alcune dichiarazioni degli ospiti quali il fatto che sarebbe a loro vietato parlare con i giornalisti per la paura di possibili ritorsioni, non possiamo che invitarvi a una semplice ricerca, anche in internet, per visionare tutte le innumerevoli iniziative che questo Consorzio ha svolto a favore dell’incontro con gli ospiti, sia con i media, che con la comunità locale. A tal proposito segnaliamo che presso il CARA di Gradisca d’Isonzo, nel luglio 2014, si è svolto, tra l’altro, il primo concerto aperto ai giornalisti e al pubblico all’interno della struttura. Quanto al valore delle schede, non comprendiamo come una scheda acquistata presso una ricevitoria possa avere un valore differente da quello riportato. 6. Sull’intervista ai nostri dipendenti, restiamo sgomenti non solo dalle gravissime dichiarazioni riportate, ma anche dal mancato necessario riscontro che proprio durante la Vostra visita doveva essere svolto. Innanzitutto il ritardo nei pagamenti degli stipendi deriva unicamente dalla nuova convenzione (e non si protrae certo dal 2012) di cui si è detto. Ad oggi risultano essere state già pagate le retribuzioni di ottobre 2014. Il Consorzio, invero, ha sempre tempestivamente provveduto al pagamento delle spettanze dei dipendenti e dei fornitori non appena ricevute le risorse da parte della Prefettura. 1582-01-CT 10.22.23 In ordine alla presunta mancanza della carta igienica, della merce in magazzino, è sufficiente rilevare come un mero accertamento, durante la Vostra visita, avrebbe dimostrato la inverosimiglianza dell’assunto. Quanto alla congetturata carenza di medicinali, addirittura necessari per curare dei casi di sospetta scabbia, è sufficiente illustrare il protocollo medico in atto al C.A.R.A.: nel caso in cui il medico del Centro riscontri un sospetto caso di scabbia, avverte il reparto di dermatologia dell’Ospedale di Gorizia dove l’ospite viene accompagnato (con uno dei pulmini in dotazione, parcheggiati davanti all’ingresso del centro durante la vostra visita). Il dermatologo dell’ambulatorio ospedaliero, qualora riscontri la scabbia, prescrive la pomata che viene fornita direttamente dal reparto. È, quindi, impossibile che agli ospiti non venga somministrata la cura per una mancanza di fondi del Consorzio (che tra l’altro è di importo irrisorio), perché è lo stesso sanitario del nosocomio che provvede a fornire il farmaco. E, ancora, sullo stato dei servizi igienici, per cui ve ne sarebbero soltanto 4 per oltre 200 ospiti, si evidenzia che i bagni all'interno del CARA/CDA sono n. 28 bagni comuni di cui n.8 non funzionanti (in quanto otturati da svariati oggetti gettati dagli ospiti seppur più volte si è sollecitata una maggiore sensibilizzazione in tal senso) e n. 1 privo di porta quindi, in totale, n.19 funzionanti. Vi sono poi n. 4 stanze, dove all'interno ci sono altri bagni per un totale di n. 6, di cui n.1 non funzionante. Infine sulle lavatrici, di proprietà della Prefettura, si evidenzia che in totale sono n.3 di cui n. 2 funzionanti. 7. Sul fatto che lo vostra visita era stata “annunciata” e che non ci fosse un dirigente ad accogliervi, è necessario precisare che la Prefettura di Gorizia ci ha informato della Vostra visita il 5 marzo u.s., quando il Direttore del centro era già assente per ferie programmate. Il suo ruolo veniva formalmente rivestito, anche con debita comunicazione alla S.A., da una sostituta, come da prassi. Chiariamo anche che il CARA riceve frequentemente visite, anche di giornalisti, e quindi il Vostro ingresso non rappresentava, di certo, un evento straordinario ma rientrava nell’ordinaria quotidianità del servizio. 8. Sulle dichiarazioni di S.E. il Prefetto, circa un ipotetico mancato espletamento di servizi previsti, non possiamo che rappresentare come il contratto non verrà risolto per inadempienze contrattuali, ma quale unica soluzione possibile derivante dalla mancata rimodulazione. E anche sul puntuale pagamento di tutto quanto a noi dovuto, ribadiamo nuovamente che, a oggi, la Prefettura ha effettuato pagamenti sulla base di 136 presenze e non 202 (252 da dicembre 2014). Tali superiori parziali pagamenti si attestano ai servizi resi al dicembre 2014, non tenendo in considerazione, quindi, il bimestre gennaio-febbraio, già maturato e fatturato. È evidente che le superiori gravi inesattezze, potevano essere puntualmente chiarite attraverso un giusto contradditorio, invocato anche dalla nostra email del 09 mattina, citata in parte durante la trasmissione, ma ignorata nella nostra fondamentale richiesta di fornire le necessarie delucidazioni. E anche durante la trasmissione, tale disponibilità era stata ulteriormente rimarcata -ma ancora una volta ignorata- con la richiesta di un intervento in diretta nella Vostra pagina Facebook. 1582-01-CT 10.22.23 Vi chiediamo, pertanto, ai sensi dell’art. 10 della L. 223/1990, che le superiori precisazione siano mandate in onda nel corso della prossima edizione. Consorzio Connecting People Il Presidente