Il nuovo Grand Hotel Portovenere nel `Golfo dei Poeti`

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Il nuovo Grand Hotel Portovenere nel `Golfo dei Poeti`
Comunicato stampa
maggio 2015
E' LA PORTA DELLE CINQUE TERRE
Il nuovo
Grand Hotel Portovenere
nel 'Golfo dei Poeti'
E' l'unico hotel boutique di tutto il territorio che, con Riomaggiore, Manarola,
Corniglia, Vernazza, Monterosso, è Patrimonio dell'Umanità.
Il mitico borgo, caratterizzato da un turismo raffinato e discreto, è la 'perla'
del golfo più romantico della Liguria, amato da Shelley, George Sand e Byron,
e guarda l'isola Palmaria, cuore dell'arcipelago che ispirò
perfino la Venere di Botticelli.
(via G.Garibaldi, 5 tel +39 0187 777 751- [email protected])
www.portovenerehotel.it
IL TERRITORIO
A chiamarlo 'Golfo dei Poeti' fu il 30 agosto del 1910 il commediografo Sem Benelli,
che in una bella villa insediata su questo tratto di mar Ligure che accoglie La Spezia,
lavorò al suo capolavoro La cena delle beffe. Tale soprannome deriva soprattutto dal
fatto che nel corso dei secoli molti altri poeti, scrittori ed artisti sono venuti a vivere
nei borghi dell'insenatura, folgorati dalla bellezza del paesaggio, come il fotografo
'poeta della luce' Alfred Noack che nel 1800 volle immortalarlo per poi fissare il suo
laboratorio a Genova.
Tra i paesini che si affacciano sull'"anfiteatro d'acqua" spezino, Portovenere,
abbarbicato sulle estreme propaggini occidentali del Golfo, è il più caratteristico, non
solo perché è il più piccolo Comune del capoluogo, con poco più di tremila abitanti,
ma anche per la posizione, le sue antiche vestigia risalenti fino ai Romani, il
porticciolo che sembra dipinto, l'arcipelago antistante (si arriva a nuoto) composto da
Palmaria, Tino e Tinetto, e il territorio intorno che costituisce Parco Naturale e Area
Marina Protetta. Un insieme unico, come il Fiordaliso di Portovenere, una pianta
esclusiva di questo promontorio e delle isole Palmaria e Tino.
Le case tipiche dei pescatori, costruite a schiera nei vivaci colori liguri, la piccola
chiesa di S. Pietro, sull’estrema punta, con la 'grotta di Byron', amata anche da poeti
come Shelley e George Sand, le antiche torri immortalate sullo stemma, e il Castello
sovrastante del XII secolo rendono incantevole il paesaggio di terra, mentre sullo
sfondo, le isolette sono inattese pennellate verdi nel mare limpido e blu.
Non a caso il comprensorio di Portovenere insieme alle attigue Cinque Terre
(Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso) di cui costituisce una'porta'
ideale, è stato dichiarato dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità quale “sito culturale di
eccezionale valore, dove l'uomo e la natura sono riusciti ad integrarsi perfettamente
con un paesaggio affascinante ed unico".
Palmaria, secondo alcuni studiosi, ispirò perfino la Primavera del Botticelli: l'isola
compare sul celebre dipinto, nel mare dietro l'immagine di Venere, l'aristocratica
genovese Isabella Vespucci che abitò in una frazione di Portovenere.
Le origini del borgo risalgono al primo secolo dopo Cristo, il suo nome in latino era
Portus Veneris, per la presenza di un tempio dedicato alla dea dell'amore, dove sorge
la chiesetta di San Pietro.
La parte interna, antica, la passeggiata a mare, i carugi e le vestigia secolari
rimandano a un passato ancora vivo, suscitando quella commozione che attira un
certo tipo di visitatori, in cerca di un 'buen ritiro', attratti più dal fascino silenzioso e
appartato di Portovenere, che dal turismo affollato delle anguste Cinque Terre (oltre
5mila visitatori al giorno!) e di Portofino, con la loro vivace movida.
Le tracce di antichissime tradizioni rivivono in sagre e feste. Prima fra tutte la Festa
della Madonna Bianca, protettrice di Portovenere, in agosto. Ricco di valori ambientali
e umani, il luogo è un simbolo dell'Italia più amata dagli stranieri.
Ebbene, oggi, Portovenere con le Cinque Terre offrono un Grand Hotel a sua volta
unico per la posizione, il fascino della sua storia e la qualità dei servizi.
GRAND HOTEL PORTOVENERE
E' il nuovo - ed esclusivo – albergo di lusso di tutta questa parte di costa ligure, con
ristorante qualificato, spazio meeting e area wellness annessa con simulatore di golf.
Si trova sul punto più romantico e panoramico di Portovenere, prospiciente il
porticciolo, in via G.Garibaldi 5, proprio davanti a Palmaria. Lo guida il general
manager Antonio Polesel, 'figlio d'arte', laurea alla Sapienza, lunga esperienza
maturata in alcuni dei resort 5 stelle più rinomati del Paese.
Le alte volte ancora ben visibili nella zona Lobby, ricordano l'antica destinazione della
struttura, che nacque nel XVI secolo come convento dedicato a San Francesco. E
l'ampio cortile interno dell'albergo ne era il grande chiostro circondato da portici.
Dopo accurati lavori di ristrutturazione, mirati alla valorizzazione delle caratteristiche
architettoniche originali, il Grand Hotel, di recente passato di proprietà, oggi è dunque
il cuore di uno degli angoli più amati d'Italia, inanellando in un unicum di rara
bellezza, paesini come Lerici, Tellaro, Le Grazie, le Cinque Terre, con il verde
entroterra della Val di Vara, e poi su su fino a Portofino e Camogli, e verso il mare,
con le isolette di Palmaria, Tino e Tinetto, al centro del Parco naturale Regionale
Portovenere.
Ecco perché un soggiorno al Grand Hotel Portovenere è un'esperienza davvero
singolare, in una natura straordinaria, fra antichi borghi marinari famosi in tutto il
mondo.
Con 56 camere, ristorante, bar, e una bella terrazza panoramica, il Grand Hotel
Portovenere offre ogni comfort, in un'atmosfera intima e informale, caratterizzata da
ambienti ampi, luminosi, arredati nei colori pastello con una semplicità raffinata, dove
tutto sa di nuovo. Le famiglie di turisti vi trovano l'Italian Style, ma anche la
proverbiale accoglienza degli italiani.
Gli animali domestici sono ammessi e sentendosi indisturbati, sono naturalmente
tranquilli e sicuri.
Per una vacanza di totale relax, c'è una spiaggia riservata, che è tra le più belle del
golfo, di fronte a Palmaria, attrezzata con lettini, ombrelloni e teli da mare. Si
raggiunge in pochi minuti con la navetta, a completa disposizione degli ospiti, oppure
a piedi, costeggiando il mare e godendosi lo spettacolo dei battelli che salpano per i
tour lungo la costa e verso l'arcipelago.
Il canale tra Portovenere e Palmaria rappresenta da sempre un riparo sicuro dalle
tempeste per ogni imbarcazione; non a caso, è sempre stato un presidio militare fin
dai Romani, che vi facevano scalo sulla via per la Francia. Oggi, d'estate, il porto offre
lo spettacolo di vele e yacht imponenti, anche di 40 metri e oltre.
Il ristorante Palmaria, fiore all’occhiello dell’hotel, occupa proprio la veranda sul
porto, fresca di giorno e riparata di sera, con pittoresche candele sui tavoli ad
accogliere gli ospiti in un prezioso dehor, mentre al calar della luce l'ultimo battello si
ferma, i gabbiani salutano il tramonto con il loro struggente richiamo e su tutto
scende una calma nobile e antica.
Lo chef Francesco Parravicini, diplomato all’alberghiero di Milano 'cresciuto' alla
scuola dei Mei, Penati, Sadler e forte di esperienze in contesti come l’Harry's Bar di
Londra, il Principe di Savoia di Milano, il Grand Hotel di Rimini, per il Grand Hotel
Portovenere ha creato una cucina nuova, a base dei prodotti del territorio, ma
moderna e inedita nei gusti e nella presentazione. Tanto semplice quanto profumata
delle tante erbe selvatiche spontanee di cui è ricca questa terra, ma anche di
contaminazioni quasi high tech. Nell'insieme è considerata la più autentica cucina
mediterranea, a base delle primizie dell'orto e del bosco, di pesce rigorosamente
fresco di giornata come della selvaggina proveniente delle montagne a ridosso delle
coste, condita rigorosamente con il più genuino olio di oliva donato dagli uliveti che si
susseguono di valle in valle per tutta la Liguria.
Grand Hotel Portovenere è ideale anche per eventi aziendali. La Sala Lerici ha una
capienza fino a 150 persone. Regate, gite in barca, escursioni, passeggiate e gite in
bicicletta, degustazioni enogastronomiche, visite culturali e pellegrinaggi religiosi,
bagni di sole e tuffi nel mare blu: il territorio offre una vasta scelta di attività. Basta
pensare alla fama mondiale della sola Via dell'Amore, la strada scavata nella scogliera
sul mare che congiunge Riomaggiore a Manarola.
Ogni angolo dalle Cinque Terre al golfo di La Spezia regala scorci ed emozioni da
togliere il fiato. Per chi ama la natura, per chi vuole vivere la storia e per chi
semplicemente vuole godersi una giornata speciale, dai diving centers, per immergersi
nei fondali colorati, alle gite in barca, su un gozzo, in canoa, in barca a vela o su
motoscafi di lusso, accompagnati da uno skipper e da guide esperte, è fantastico
immergersi nel magico silenzio di questo bellissimo mare, rotto soltanto dal richiamo
dei gabbiani. E il Grand Hotel Portovenere può soddisfare ogni richiesta di servizio su
misura.
E per un giorno ogni agosto le Bocche tra Palmaria e Portovenere vengono chiuse al
traffico delle barche, così centinaia di nuotatori con pinne, salvagenti,braccioli e
qualsiasi cosa che galleggi, da una sponda all'altra, si godono la piscina naturale più
grande e straordinaria del pianeta.
Camere
Le camere del Grand Hotel Portovenere, nuove, fresche, accoglienti e luminose, sono
arredate con i colori più rilassanti: predominano il sabbia, il giallo, il turchese e il
verde acqua, che richiamano i toni dell’ambiente naturale e ne riflettono la luce. Molte
sono
arricchite da terrazzi e balconi affacciati sul mare e sono arredate con
romantiche dormeuses. Grandi finestre e porte-finestre si aprono sul golfo e sul borgo,
con
vista
su
panorami
di
incomparabile
splendore.
Tutte le camere sono insonorizzate e coibentate e hanno il parquet di legno, i bagni in
marmo
con
doccia
cerviale
o
vasca,
e
sono
dotate
di:
aria
condizionata/riscaldamento; TV satellitare; Connessione Internet Wi-Fi; culle e letti
extra per bambini su richiesta; minibar. L'albergo è dotato di parcheggio interno,
gratuito e a breve sarà inaugurata la sala meeting, che dà sul cortile interno.
Particolarmente richieste le camere all'ultimo piano, con la doppia esposizione.
La 505 è un gioiello, con il terrazzo sul castello e vista sul mare da una parte e sulla
collina punteggiata di cipressi dall'altra.
Tipologie
Junior suite
È la tipologia più prestigiosa e spettacolare. Dotate di un grande terrazzo sotto il
portico o di un salotto separato, con grandi bagni in marmo, le camere si affacciano
direttamente sul golfo, offrendo allo sguardo incantevoli vedute marine.
Superficie: 50 m2
Dimensione letto: king size
Numero massimo di ospiti: 3 adulti o due adulti ed un bambino.
Letto extra: un divano letto
Vista: mare e Marina
Bagni: un bagno in marmo
Dislocazione: su ogni piano
Double executive
Offre il maggior comfort per ampiezza oppure il piacere di terrazzi o balconi con vista
sul mare.
Superficie: da 28 mq. a 43 mq.
Dimensione letto: queen size
Numero massimo di ospiti: 2
Vista: mare e Marina
Bagni: un bagno in marmo
Dislocazione: 3°, 4°, 5° piano
Corner deluxe
Camere molto spaziose, situate agli angoli dell’edificio in modo da catturare attraverso
le ampie finestre, disegnate come degli oblò, i panorami più suggestivi del golfo.
Superficie: da 35 mq. a 40 mq.
Dimensione letto: king size
Numero massimo di ospiti: 2
Letto extra: una culla
Vista: mare e Marina
Bagni: un bagno in marmo
Dislocazione: in tutto l'Hotel
Double classic
Tipologia presente su tutti i piani. Affacciate sul cortile interno, le camere sono
particolarmente tranquille e silenziose. L’arredamento è pratico ed accogliente, i bagni
sono in marmo.
Superficie: 25 mq.
Dimensione letto: queen size
Numero massimo di ospiti: 2
Dislocazione: 2°, 3°, 4°, 5° piano
Restaurant & bar
Palmaria
Niente è lasciato al caso: arredi eleganti e la suggestione di cene a lume di candela;
servizio di prim’ordine, menù improntato ai sapori marini e affidato alla professionalità
dell'Executive Chef Francesco Parravicini che con il suo team ogni volta stupisce
piacevolmente.
Light lunch
A pranzo, light lunch dietetico e ipocalorico oppure si può optare per piatti unici leggeri
e veloci, ben bilanciati nelle componenti essenziali.
Venus bar
Sotto la frescura degli antichi soffitti a volta, con la finestra ad arco che incornicia
l'isola di Palmaria sullo sfondo, è l'angolo perfetto per un drink in totale relax. Sulla
terrazza, cullati dal ritmo delle onde in sottofondo, si possono gustare deliziosi
spuntini e cocktail preparati da barman esperti. Aperto tutti i giorni dalle 11 alle 24.
Meetings & eventi
Il Grand Hotel Portovenere è la location perfetta per meeting e incontri di lavoro,
dalle cene ai briefing aziendali, dalle presentazione di prodotti alle esposizioni e i
seminari. La sala Lerici ospita fino a 150 persone è attrezzata con ogni tecnologia, è
modulabile e può essere allestita e vestita per rispondere a ogni richiesta.
Servizi wedding
Il verde vivo dei Pini marittimi dell’isola Palmaria e il turchese brillante del mare, il
fascino del Grand Hotel Portovenere con la sua storia secolare e i colori pastello; la
terrazza di giorno affacciata su un panorama romantico, e di notte illuminata da
candele... Ecco la scena perfetta per una festa nuziale.
Il Grand Hotel Portovenere si offre non solo come location, ma anche come centro di
servizi per l’organizzazione dell'evento mettendo a disposizione figure qualificate:
wedding planner, fotografi, fioristi, pasticceri e make up artists.
Per il soggiorno degli invitati, condizioni favorevoli dedicate.
IN VACANZA A PORTOVENERE
Il paesino ha il fascino di un luogo dove il tempo si è fermato. Tutto il borgo è
bellissimo,
sia passeggiando sul porto, dove si trovano ristoranti e bar, sia
percorrendo i carugi, le viette strette interne, dove lo shopping è incantevole, tra
vetrine di negozietti tipici che vendono prodotti liguri della terra, della cucina e
dell'artigianato.
La famosissima chiesetta di San Pietro, da cui si gode una vista sul mare stupenda, da
Lerici alle Cinque Terre, con la Grotta di Arpaia dedicata a Lord Byron, qui invitato da
Percy e Mary Shelley, il castello del XII secolo, il santuario di Nostra Signora delle
Grazie, il santuario della Madonna Bianca, sono solo alcune delle mete attrattive. E poi
l’isola Palmaria e il tratto di mare delle Bocche, che la separa da Portovenere e che
una volta all’anno si trasforma in una piscina naturale; e poi, per i sub esperti, il relitto
della nave Equa, affondata nel 1944 e rimasta praticamente intatta, le coltivazioni dei
Mitili, un giro nei laboratori artigianale di zoccoli, del cuoio e della pelle nel carugio
principale, sono tante e diverse le esperienze indimenticabili che si possono vivere a
Portovenere.
Il Borgo Antico
La magia inizia dalla porta d'ingresso, in stile romanico, aperta sulle mura del 1160,
con l’iscrizione che recita "Colonia Ianuensis 1113", tre misure in marmo per granaglie
e vino e lo stemma originale di Porto Venere, Tre Torri disposte simmetricamente
lungo un pendio roccioso; sopra, nella parte interna, in una grande edicola, l'affresco
quattrocentesco, scoperto nel 1896, raffigurante la "Madonna Bianca", protettrice del
paese.
A sinistra della porta, sembra ammonire i visitatori l'alta Torre Capitolare.
Percorrendo il carugio principale, via Cappellini, tra mille negozietti di prodotti tipici, si
arriva alla "Salita al Castello" e alle tre scalinate che portano al paese alto.
Anticamente queste scalinate permettevano l’accesso alla scogliera che cingeva le
case-fortezza, mentre oggi conducono alla "Calata" sulla quale si svolge gran parte
dell’attività marinara e turistica. La piazza dedicata al naturalista e biologo del 1700
Spallanzani un tempo ospitò il vecchio centro pre-romano del "Castrum Vetus".
A piedi:
Chiesa di San Pietro, a picco sul mare, fu eretta nel 1198 nel cosìdetto stile goticogenovese .
Grotta marina Byron, in cala dell'Arpaia, situata ai piedi della Chiesa di San Pietro è un
anfratto suggestivo e romantico che ispirò Lord Byron al quale è dedicata una lapide.
Il poeta inglese del 1800, ardito nuotatore, sfidò le onde del mare da Portovenere a
Lerici.
I mulini, nati con la funzione di mulini a vento, diventarono in seguito torri di
avvistamento per poter scorgere in anticipo i nemici pronti all'attacco;
ne
permangono resti in ottimo stato di conservazione.
Il Castello Doria, costruito nei secoli XII-XIV, apparteneva alla famiglia omonima che
ebbe un ruolo importantissimo nella vita della Repubblica di Genova. Da qui si può
godere di una suggestiva vista dell’intero paese.
La Chiesa di San Lorenzo con la facciata romanica fu eretta a partire dal 1116 su
progetto dei famosi Magistri Antelami. Rimaneggiata nei secoli a seguito di incendi e
bombardamenti, è meta di visite anche le reliquie. Su tutte, la pergamena della
Madonna Bianca risalente al XIV secolo, chiamata così per il chiarore della pelle della
Vergine, alla quale si attribuisce il miracolo della vittoria sulla peste che falcidiava la
popolazione di Portovenere nel 1399 durante l'occupazione francese La storia è
raccontata in un manoscritto del 1672. Un certo Lucciardo stava chiedendo aiuto a
Maria contro l'epidemia quando il quadro si illuminò. Da allora è oggetto di devozione
e la Madonna Bianca è ritenuta la protettrice di Portovenere. Vi sono però anche altri
reperti di carattere più arcaico come i cofanetti in avorio di fattura persiana risalenti al
XII secolo arrivati a Portovenere in un tronco via mare.
La villa romana del Varignano è situata nell’insenatura di Le Grazie, frazione di
Portovenere, alle pendici del colle Muzzerone e aperta sul mare, in un paesaggio di
bellezza epica. In base ai reperti e alle strutture murarie e pavimentali, la villa è
databile fra la fine del II secolo a.C. ed il V-VI d.C. Il primo proprietario fu,
probabilmente, il "dominus romano Varenius (dal quale il nome Varignano) che
dovette ritenere questo podere straordinario per la posizione, immerso tra il verde
degli ulivi, ed ottimo scalo riparato dai venti. La Villa era costituita da numerosi
ambienti, con pavimenti decorati. Interessante è quello che resta dell'articolato
sistema di riscaldamento, con un forno di combustione e intercapedini nelle pareti
affinché il calore potesse bene irradiarsi con diversa intensità. Nel settore Nord-ovest,
in posizione superiore a quella della Villa, si estendeva la "pars rustica", cioè la zona di
lavoro, con le attrezzature per la torchiatura delle olive e per la conservazione dei
cereali.
Escursioni
La scelta fra escursioni per terra e per mare, da Portovenere, è veramente ampia in
ogni stagione grazie al clima mediterraneo temperato e alle catene montuose che
proteggono la zona dai venti freddi del Nord.
L'Arcipelago di Portovenere
Fa parte del Parco naturale regionale di Portovenere caratterizzato da un territorio che
mantiene a tutt’oggi naturalità e biodiversità grazie ai vari microclimi presenti: qui è
rivestito da una rigogliosa macchia mediterranea, là da formazioni cespugliose
discontinue, sino ad arrivare a lembi di lecceta e pinete a Pino d’Aleppo frammisto a
Pino marittimo ed altre Querce (Cerro e Roverella).
Il carsismo ha causato grotte, pozzi stretti e profondi, camini con andamento
ascendente, inghiottitoi, doline e campi solcati che conferiscono al paesaggio un
aspetto romantico unico.
Palmaria
Palmaria chiude l’orizzonte di Portovenere, separata dall’antico borgo medievale da
uno stretto braccio di mare, detto "Le Bocche". Con una estensione di 1,89 km
quadrati, è la più grande isola della Liguria. Palmaria è la parte meno antropizzata del
territorio e offre al turista la possibilità di stupende passeggiate tra pendici coperte da
rigogliosa macchia mediterranea e scogliere a picco sul mare. Un contesto di fascino
mistico che nei secoli IV e V d.C. portò qui il Monachesimo.
Palmaria è ben collegata a Portovenere per mezzo di vaporetti e di imbarcazioni di
privati. Le spiagge di Carlo Alberto e del Pozzale, l’ampia insenatura che è il secondo
attracco dell’isola, assicurano acque pulite e tranquillità. Impareggiabile un bagno a
Punta Secca con davanti la vista di Portovenere e la chiesa di San Pietro.
Da vedere l’ex-fortezza, ex-carcere Umberto I, costruita nel 1887 ed oggi restaurata
come "Fortezza del Mare", e la particolarissima Torre Scuola, una fortificazione
costruita da Genovesi nel 1606, mentre dalla casa del Roccio, ex postazione
fotoelettrica ed oggi uno dei terrazzi più belli di tutta la Liguria, si può ammirare l’isola
del Tino. Tutt’intorno diffondono i loro profumi salvia, corbezzolo, mirto, ginestre e
acacie. Seguendo la strada incontriamo l’ex-cava di Portoro, con lo splendido marmo
nero dalle striature dorate. A sud-ovest dell’isola, sulle pendici popolate da una folta
colonia di gabbiani reali, si apre la grotta dei Colombi, che testimonia la colonizzazione
della Palmaria da parte dell’uomo preistorico. Tracce del Paleolitico furono portate alla
luce dal geologo G. Capellini nel 1869 ed i reperti di quegli scavi sono conservati nel
museo Civico della Spezia. Altre suggestive grotte dell’isola sono: la grotta del
Bersagliere e la più famosa Grotta Azzurra, nella quale si può accedere solo con una
barca a remi. Attraverso un sentiero si giunge al Semaforo, una postazione militare
situata nel Forte Cavour, che è contornata dai pini marittimi.
Tino
Il Tino è Zona Militare. Ospita i ruderi dell’antica abbazia dedicata a San Venerio, dell’
XI sec., dove fu ritrovato il corpo del santo monaco eremita del cenobio nato a
Palmaria e morto al Tino nel 630 d.C. L’accesso al Tino è consentito soltanto in
occasione delle festività in suo onore il 13 settembre.
Tinetto
Con la sua superficie di appena 0,006 km quadrati, l’isola più piccola dell’Arcipelago.
Anche se completamente priva di vegetazione è stata in passato insediamento di
comunità religiose; da questo la presenza di un piccolo oratorio (nella parte
occidentale) e dei resti di una chiesa nella parte orientale. A differenza del Tino,
Tinetto è accessibile. Sull'isolotto vive una lucertola rarissima che si trova solo qui.
Itinerari per terra- I 'mitici 'sentieri
Il tratto di costa dal Golfo dei Poeti alle Cinque Terre è attraversato da sentieri
percorribili a piedi che per il panorama in cui sono inseriti sono diventati famosi in
tutto il mondo. In particolare, tra Riomaggiore e Manarola, la Via dell'Amore,
attualmente percorribile per 200 metri entrando da Manarola, e, più in alto, il sentiero
del Corniolo, meno famoso, ma non meno bello.
A strapiombo sul mare, la Via dell'Amore è a sua volta solo una parte del Sentiero
Azzurro di circa 18 km che congiunge tutti i borghi delle Cinque Terre, uno dei più
apprezzati percorsi pedonali di tutta la penisola, sia perché non presenta particolari
difficoltà, sia per gli scorci panoramici che regala alle migliaia di camminatori che lo
percorrono in ogni stagione dell’anno. Da Portovenere si arriva a Riomaggiore
camminando per circa 4 ore.
Si tratta di un itinerario già esistente nel Medioevo (eccetto il segmento che coincide
con la Via dell’Amore, risalente al Novecento), per secoli unica via di comunicazione
fra gli abitanti del litorale. All'inizio del sentiero sono disponibili rampe meccaniche
per le persone diversamente abili.
Dal Sentiero Azzurro partono anche decine di mulattiere che salgono fino al crinale,
disegnando una fittissima ragnatela di percorsi attraverso muretti a secco, piccoli
nuclei abitati e Santuari.
A ognuno dei cinque paesi delle Cinque Terre corrisponde infatti, a mezza costa, un
Santuario. In tutto sono cinque chiese collegate al rispettivo borgo da vere e proprie
“Via Crucis” percorse ancora oggi dai credenti durante le ricorrenze religiose. La Via
dei Santuari è percorribile a piedi, a cavallo o in bicicletta.
In auto
A 30 minuti
LERICI
Caratteristico e suggestivo borgo di origine romana, è oggi meta per molti turisti
attratti dal castello medievale (odierna sede di un museo paleontologico) e dalla sua
romantica passeggiata lungomare servita da una moltitudine di bar e ristoranti.
LA SPEZIA
Da non perdere il Museo Navale.
RIOMAGGIORE
Prima fra le “Cinque Terre”, si presenta come un borgo stretto fra due colline
terrazzate che scendono al mare in ripide balze, colpendo il visitatore con gli
sgargianti colori delle case costruite in verticale. All’interno, tre oratori (Oratorio di
Santa Maria Assunta, Oratorio di Sant’Antonio Abate e Oratorio di San Rocco) e il
castello che, dagli estremi del pendio, domina il borgo. Per gli amanti delle escursioni,
Riomaggiore offre anche la possibilità di effettuare visite guidate subacquee nel
limpido mare della Riserva Marina; inoltre è un punto di inizio per escursioni a piedi
lungo i sentieri delle Cinque Terre, tra i più famosi la “Via dell’Amore” che porta a
Manarola con un percorso di poco più di 1 km spettacolare,
MANAROLA
Anche Manarola, come Riomaggiore, si distingue per i suoi colori vivaci e solari, tipici
di questo tratto di Riviera Ligure. Tra i suoi terrazzamenti a mare si possono notare
svariate coltivazioni di ulivi e vigneti; fin dai tempi antichi infatti Manarola era
considerata un importante centro di coltivazione di questi prodotti che poi venivano
lavorati con il vecchio mulino e il frantoio restaurati dal Parco Nazionale.
A 50 MINUTI
CORNIGLIA
Il borgo di Corniglia si trova in posizione centrale rispetto alle altre cittadine delle
Cinque Terre e si differenzia ulteriormente da esse in quanto è l’unica che non si
affaccia direttamente sul mare, ma si trova sulla cima di un promontorio alto circa 90
metri; proprio per questo motivo l’unico modo per raggiungerla è tramite la famosa
scalinata detta “Lardarina”. Tra i punti di interesse degni di nota, la parrocchia di San
Pietro e la terrazza Belvedere di Santa Maria.
VERNAZZA
Suggestivo borgo delle “Cinque Terre”, anche Vernazza presenta un’architettura a
terrazze a picco sul mare con caseggiati colorati che si sviluppano per lo più in modo
verticale. Considerata la sua ottimale ubicazione geografica fu sfruttata in passato
come posizione strategica di avvistamento; oggi anch’essa meta di visite turistiche,
non offre solamente uno splendido panorama ma anche molte architetture di interesse
religioso (chiese e santuari) e storico/militare come il Castello dei Doria. Vernazza è
facilmente raggiungibile sia in battello sia in macchina o in treno.
MONTEROSSO
Forse una delle più rinomate tra le “Cinque Terre”, la più indicata per gli amanti della
spiaggia, grazie alla sua struttura costiera sabbiosa. Anch’essa dotata di vari luoghi di
interesse storico e culturale, come la famosa Statua del Gigante, che domina
l’omonima spiaggia, e Villa Montale, la casa estiva del celeberrimo poeta premio
Nobel. Come linea di confine ultimo delle “Cinque Terre”, Monterosso, è facilmente
raggiungibile in traghetto o in treno.
SARZANA
Tipica cittadina medievale, Sarzana si presenta come l’ultima rappresentanza del
territorio ligure prima della Toscana. Nata come cittadina circondata da mura
fortificate, a Sarzana è possibile ancora oggi ammirare le splendide porte che
fungevano da duplice ingresso alla città e i due castelli che la dominano (la Fortezza di
Sarzanello e la Fortezza Firmafede). Per gli amanti della storia, Sarzana, con i suoi
castelli, torri e chiese, è una meta da non perdere. Durante il periodo estivo, è sede
di svariate manifestazioni di carattere culturale, storico e commerciale.
TELLARO E FIASCHERINO
Situati sulla collina che domina la cittadina di Lerici, Tellaro e Fiascherino sono due
suggestivi borghi a picco sul mare, dai quali si può godere di uno splendido panorama;
rinomati anche per le acque limpide, con le piccole spiagge a caletta ed alcuni
stabilimenti balneari esclusivi, sono la meta per tutti gli amanti del relax al sole. Nelle
vie centrali, una moltitudine di ristoranti con specialità di pesce, alcuni di essi collocati
proprio in riva al mare. Degna di nota, per quanto riguarda Tellaro, la folcloristica
leggenda del “Polpo Campanaro”, il quale durante un attacco notturno da parte di navi
pirata diede l’allarme arrampicandosi fino a raggiungere le campane della torre; così
facendo riuscì a svegliare l’intero paese che rispose all’attacco e fu salvo. A questa
fantomatica figura, ancora oggi simbolo della cittadina, è dedicato un muro dipinto
all’entrata del paese, ai piedi del campanile.
LUNI
La cittadina di Luni nasce nel 177 a. C. come avamposto della legione romana durante
la battaglia contro i Liguri. Il nome, derivante dalla Dea Lunae, per la linea falciforme
del territorio, sembra a tutti gli effetti voler sottolineare la sua analogia con il quasi
omonimo satellite. Numerosi scavi archeologici fin dal Rinascimento hanno portato alla
luce alcune iscrizioni, tra le quali le famose statue lunae, a testimonianza del
l'importante passato e della molteplicità di culti divini ivi presenti. Raffiguranti
soprattutto le gesta e la vita di personaggi importanti come magistrati, industriali e
commercianti oppure di vere e proprie divinità, queste iscrizioni sono esposte al
Museo Archeologico Nazionale di Luni.
A 2 ORE
PORTOFINO
A circa 93 km da Portovenere, il promontorio di Portofino, oggi famoso soprattutto per
il suo turismo d’élite, costituisce anche un parco di notevole importanza naturalistica
dovuta alla particolarità del suo habitat marino, proclamato infatti sito di interesse
comunitario. Portofino è la meta ideale per gli amanti dello shopping e della movida,
con la sua varietà di locali e negozi di marca. Mentre per quanto riguarda il carattere
storico e militare spicca il Castello Brown, sede di esposizioni culturali di ogni genere.
SAN FRUTTUOSO
Situata tra Camogli e Portofino, la splendida baia di San Fruttuoso, raggiungibile
soltanto via mare o a piedi, offre una visione davvero unica e suggestiva a tutti i
passanti e visitatori. Nello specchio d’acqua antistante questo splendido borgo, proprio
ai piedi della suggestiva omonima Abbazia, si trova una fluttuante statua bronzea con
le braccia protese verso l’alto in segno d’invocazione, raffigurante Cristo, posta a
ricordo dei morti in mare e di quanti al mare hanno dedicato la vita. Posata nelle
acque del borgo di San Fruttuoso nel 1954, per iniziativa di Duilio Marcante, figura
leggendaria della subacquea italiana, la statua del Cristo degli Abissi, è diventata un
simbolo per tutti i subacquei e una delle immersioni più famose del mondo.
VERSILIA
E' la parte di Toscana proprio al confine con la Liguria; famosa grazie principalmente a
due delle sue cittadine (Viareggio e Forte dei Marmi) da molti anni è divenuta meta di
turismo d’élite. Per quanto riguarda Forte dei Marmi, sicuramente da sottolineare sono
i suoi stabilimenti balneari privati, molto ben curati e raffinati, e i suoi negozi a cinque
stelle, dedicati alla moda italiana e non solo. Per quanto anche Viareggio abbia
un’ottima via commerciale, è più famosa per il suo folcloristico carnevale, durante il
quale ogni anno sfilano decine di coloratissimi carri e maschere. La Versilia, inoltre, è
molto conosciuta da tutti gli amanti della movida.
CARRARA
La cittadina di Carrara, famosa in tutto il mondo per il suo pregiatissimo marmo, è
divisa in due parti, quella costiera (Marina di Carrara), con il porto e la passeggiata
lungo mare, e quella più interna, dove è possibile ammirare oltre al centro storico,
davvero molto suggestivo, le Cave di Marmo bianco. In collina agriturismi tipici dove
gustare le specialità del posto, come il famoso Lardo di Colonnata, e un museo,
interamente dedicato alla storia delle Cave ed alle tecniche di escavazione passate ed
odierne.
COME ARRIVARE A PORTOVENERE
Dalla stazione di La Spezia, ad intervalli regolari parte un autobus per Portovenere su
un percorso di circa 13 km. molto panoramico che dura 20 minuti, attraversando
Fezzano, Acquasanta e Le Grazie. La strada è abbastanza pianeggiante e si può
effettuare anche in bicicletta. Un servizio di battelli della “ Navigazione Golfo dei Poeti
collega Portovenere con La Spezia e Riomaggiore. Non esistono servizi di traghetto o
ferry per le auto.
Informazioni utili
www.portovenere.it
www.prolocoportovenere.it- tel. 0187 790691
Gite in barca: Molo Doria- trasporto pubblico - Cell. 3478024817
Eventi: www.portovenere.it/html/portovenere_site/italiano/calendario.
www.parconaturaleportovenere.it, tel. 0187.794823-885
www.cinqueterre.it
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Ufficio stampa Grand Hotel Portovenere
Gruppo Areté
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