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«Marcinkus venne a trovare Emanuela»
22 novembre 2009 — pagina 04 sezione: Attualità
ROMA. «Marcikus venne a trovare Emanuela Orlandi» durante il sequestro nella casa al mare, a Torvajanica (Roma). A rivelarlo é Sabrina Minardi in una
intervista esclusiva alla giornalista Raffaella Notariale per Rai News 24. La Minardi aggiunge anche che sentiva le urla di Emanuela e che aveva
intenzione di intervenire ma «De Pedis mi disse di farmi gli affari miei».
La Minardi, all’epoca fidanzata di Enrico De Pedis, detto «Renatino», il capo della banda della Magliana, nell’intervista sostiene che lei stessa, De Pedis e un complice,
Sergio, avevano portato la ragazza nella casa al mare. «Doveva restare solo un giorno - spiega la Minardi - ma é rimasta 15 notti assistita da una zia di De Pedis,
Adelaide. «Ho sentito la voce di tale Mario che chiamò a casa Orlandi, l’ho riconosciuto: ha la mia età, era ricco di famiglia». Secondo la Minardi, Mario sarebbe un
«grande amico di Renatino, sono certa della sua identità».
Secondo il magistrato Rosario Priore sarebbe stato un prestito della banda della Magliana per la causa di Solidarnosc il movente più plausibile dietro la vicenda di
Emanuela Orlandi. Priore ha parlato di «5-20 miliardi di lire, per cui c’era un’istanza di restituzione». La banda della Magliana, insomma, «voleva rientrare in possesso delle
somme, che non erano state restituite» ha spiegato il magistrato. E a chi gli chiedeva se, a suo avviso, si trattasse di un ricatto al Vaticano, il giudice ha risposto: «Vista
la cittadinanza della Orlandi, é probabile».
Nella vicenda non mancano strani contatti con il Vaticano. Si è parlato di rapporti con Marcinkus, il vescovo «dominus» dello Ior. E «Renatino» De Pedis è stato sepolto
nella cripta di Sant’Apollinare con l’autorizzazione del cardinale Ugo Poletti.
Ma la famiglia di Emanuela Orlandi, attraverso gli avvocati Nicoletta Piergentili Piromallo e Massimo Krogh aveva sottolineato di essere scettica rispetto al coinvolgimento
della Banda della Magliana nella vicenda «visto il risultato degli accertamenti svolti in passato».
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