Fondazione Mike Bongiorno

Transcript

Fondazione Mike Bongiorno
In queste pagine oggetti e cimeli esposti
alla Fondazione Mike Buongiorno.
Nella pagina a fianco la famiglia
Bongiorno Daniela Zuccoli, Michele
Pietro Filippo, Nicolò e Leonardo
PER UN MONDO
CON TANTA “ALLEGRIA”
A CASA DI…
FONDAZIONE
MIKE BONGIORNO
Q
uesto mese, la nostra rubrica “a casa di...”
si sposta in una location diversa, non una
casa, bensì nella Fondazione Bongiorno. Incontro Nicolò per la presentazione dell’ultimo
libro “Tutta colpa di Mike” e scambiando
qualche battuta scopro con immenso piacere quante
belle iniziative sono nate grazie a questa Fondazione
e decido di andare da lui per un’intervista. Il grande
Mike, personaggio unico e dalle mille sfaccettature,
grazie a questa idea, voluta da tutta la famiglia, trasmette e infonde il suo carisma anche ai più bisognosi.
Le iniziative sono tante e Nicolò, Presidente della Fondazione, mi racconta con l’entusiasmo di un figlio le
varie spinte emotive che sono linfa vitale per la Fondazione stessa. La Fondazione è ricca di ricordi, ovunque guardi c’è Mike, si sente la sua presenza... e un
brivido misto ad emozione percorre il mio corpo. Leggo
una poesia fantastica, scritta e dedicata a Mike da
Alda Merini (“hai portato l’America in Italia...”) e
comprendo d’essere in un posto magico, ricco di aneddoti e tante cose da raccontare... cominciamo...
Nicolò, ci racconti com’è nata la Fondazione
Bongiorno e perché?
L’idea è nata nel 2009, quando papà è mancato. Durante il funerale di Stato, ci siamo accorti di quante
persone hanno gremito Piazza Duomo e di quanto
affetto hanno saputo dimostrare. In questi momenti
difficili io e la mia famiglia ci siamo resi conto del
legame forte che papà aveva creato con gli italiani.
Abbiamo così deciso ci creare questa Fondazione
per portare avanti il suo testimone e per creare uno
strumento utile per dei progetti sociali e anche luogo
di ricordi. Nell’arco di un anno siamo riusciti a creare
la Fondazione, che è gestita da tutta la mia famiglia.
Che rapporti avete con i mass media?
I rapporti con i network, Rai, Mediaset e Sky, sono
molto consolidati. Mio papà, che per tantissimi anni
ha lavorato con loro, ancora oggi è ben voluto e la
Fondazione ha creato lo stesso valido rapporto per
proseguire anche in futuro un valido rapporto, soprattutto per quanto riguarda l’archivio storico di papà e la storia stessa della televisione italiana.
Qual è il rapporto che avete
con la gente?
Da quando è nata, la Fondazione
è sempre cresciuta e il rapporto
che abbiamo con le persone è diventato sempre più forte. C’è chi
scrive per chiedere consigli, chi
invece vuole avere un indirizzo
preciso per cominciare a muovere i primi passi nel mondo della tv e chi ricorda semplicemente
papà. Mike è entrato per molti
anni nelle case degli italiani e loro lo amavano per
quello che era, come una persona di famiglia, un
amico! Ecco, noi vogliamo, tramite la Fondazione,
far continuare questo rapporto con le persone che lo
hanno amato per tanti anni.
Quali sono i progetti più importanti legati alla
memoria di Mike?
Partiamo dai progetti che raccontano la storia di Mike. Nel 2012 abbiamo inaugurato a San Remo la
statua dedicata a Mike, è stato un bell’evento, ricco
di emozioni, in diretta durante il Festival. Tante persone dello spettacolo ci hanno appoggiato e credono
in ciò che facciamo. Fabio Fazio, Fiorello, Pippo
Baudo, Gerry Scotti solo per citarne alcuni. Un’altra
24oreNews
23
A CASA DI…
statua è stata inaugurata sotto
il monte Cervino, altro luogo importante per papà che amava la
montagna, ma spesso ci propongono anche di inaugurare delle
vie, luoghi diversi, palazzetti
dello sport, ecc... C’è tanto da
fare relativamente alla memoria di Mike!
Progetti legati al mondo della tv?
Stiamo organizzando, con il supporto del Comune di
Milano, in una location importante che dovrebbe essere Palazzo Reale, una mostra sulla storia di Mike
legata alla tv italiana. Un percorso della memoria
che racconta tutta la vita di papà, l’infanzia , l’arrivo
in tv e tutto il cammino che ha intrapreso in questo
mondo. Con l’Assessore Del Corno abbiamo cominciato a pianificare il tutto e mi auguro di riuscire con
il 2014 ad organizzare questo evento. In parallelo
stiamo anche costruendo un archivio fotografico e
di materiali vari. Non è un’impresa facile, ma ci piacerebbe creare qualche cosa che possa in futuro restare accessibile a tutti. 60 anni di carriera (da guinness dei primati per durata) facilmente reperibile,
una biblioteca a tema.
Sono curioso, cosa sono le “Case Allegria” e
“Scuola Allegria” di cui ho sentito parlare?
Sono progetti recenti: abbiamo inaugurato a Borgomanero la prima “Casa Allegria”. Si tratta di una
struttura dove le famiglie convergono per fare attività
varie, laboratori per bambini e luogo d’incontro per
anziani, ma la cosa più interessate è l’interazione fra
generazioni diverse. Per i ragazzi ci sono diverse opportunità per creare piccole imprese dove vengono
anche seguiti nella prima fase di start up e indirizzati
nel migliore dei modi. Si può fare musica e abbiamo
tante richieste di adesione, questo fa pensare a pro24
24oreNews
getti futuri, magari in tutta Italia. Un posto da vivere
appunto in allegria! A gennaio dovremmo inaugurare
la prima “Casa Allegria” a Milano, con le medesime
caratteristiche e nell’immediato futuro ci piacerebbe
creare anche dei fablab, laboratori creativi per i giovani che avranno a disposizione gli ultimi ritrovati
in fatto di strumenti, per esempio le innovative stampanti 3D. “Scuola Allegria” invece è un progetto di
formazione scolastica atto a far conoscere la storia
della tv all’interno delle scuole, quello che noi chiamiamo media education.
Cosa ci racconti dell’ultimo libro dedicato a
Mike?
“Tutta colpa di Mike” è un libro in parte dedicato a papà.
Ho raccolto l’entusiasmo di Edmondo Conti che ha saputo ripercorrere la sua personale
esperienza nella tv, il suo sogno
televisivo che si è avverato dove Mike è stato la sua fonte
d’ispirazione fin da giovane. La
passione di Edmondo Conti sono i quiz, proprio come per Mike e questo libro ha saputo raccogliere e ripercorrere le fasi di due persone che hanno
amato e che amano la televisione. Un affascinante
percorso che saprà regalare ai lettori tante emozioni,
ma anche aneddoti su Mike mai raccontati prima!
Ho avuto modo di leggere questo libro, lo consiglio
poiché è farcito di tante cose interessanti, dove emerge
un Mike inedito visto con gli occhi di un fan della
tv, che ha fatto di questa passione la sua professione.
Una cosa importante va detta, parte del ricavato
delle vendite del libro sarà devoluto alla Fondazione
Bongiorno per sostenere gli innumerevoli progetti in
corso. Chiudo questa intervista augurando alla famiglia Bongiorno tanta fortuna e facendo loro i miei
complimenti per le idee e le iniziative che questa
Fondazione ogni giorno porta avanti con amore.
PER DONARE:
c/c Bancario: Ubi Banco Brescia - ag. Via G. da Procida 8 (MI)
IBAN: IT 24T 03500 01613 000000004411
c/c postale: 5323731 intestato a: Fondazione Mike Bongiorno