CALCOLARE... COME UNA VOLTA l`aritmografo, il regolo
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CALCOLARE... COME UNA VOLTA l`aritmografo, il regolo
CALCOLARE... COME UNA VOLTA l’aritmografo, il regolo calcolatore, le calcolatrici meccaniche tascabili, e altro Un grazie a L. Preziosi, L. Pandolfi, S. Berrone, F. Ceragioli, P. Valabrega, G. Beccari e altri ancora ... EVOLUZIONE DEL CALCOLO calcolo aritmetico calcolo algebrico calcolo differenziale e integrale calcolo vettoriale calcolo matriciale calcolo tensoriale calcolo combinatorio calcolo delle probabilità ...................... CALCOLO ARITMETICO somme e sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni, potenze e radici Si evolve sulla spinta di impellenti necessità di ordine pratico: • • • • • trattare numeri sempre più grandi eseguire calcoli sempre più lunghi e complicati velocizzare l’esecuzione assicurare una sempre maggior precisione garantire l’immunità da errori =⇒ sviluppo di tecniche: 1) per la rappresentazione simbolica dei numeri (basi numeriche, notazione posizionale) e per il calcolo (algoritmi e regole, stima degli errori di arrotondamento) 2) per la realizzazione di dispositivi che permettano di automatizzare l’esecuzione delle operazioni. L’ABACO già noto agli antichi egizi, ancora in uso in Cina fino alla metà del secolo scorso • Abaco “modello base” (pallottoliere) • Abaco cinese del tipo (2, 5) • Addiator (aritmografo a cremagliera) Principale produttore: Addiator Gesellschaft, Berlino (dal 1920 al 1982) IL REGOLO CALCOLATORE Nella sua versione più semplice, il regolo calcolatore è composto da due sbarrette, una fissa e l’altra scorrevole, su ciascuna delle quali è riportata una scala logaritmica. Edmund Gunter (Londra, 1620) William Oughtred (Cambridge, 1630) Amédée Mannheim (Parigi, 1851) (aggiunge nuove scale per altri calcoli) Quintino Sella (Torino, 1859) Max Rietz (1902) Alwin Walther (Università di Darmstadt, “log log”) (1934) Prodotto e commercializzato a partire dalla fine dell’ottocento e fino al 1978 (Faber-Castell, Pickett, Aristo, Nestler) I logaritmi costituiscono il fondamento teorico del regolo calcolatore. Definizione (moderna) di logaritmo (Eulero, 1730 circa): X = logb x ⇐⇒ bX = x b > 0(b 6= 1), x > 0 Basi frequentemente usate: • base e (logaritmi naturali, scopi scientifici) notazione ISO: ln x • base 10 (logaritmi comuni, usi tecnici e commerciali) notazione ISO: lg x Proprietà dei logaritmi: logb xy = logbx + logb y logb xy = logbx − logb y logb xk = k logb x (x > 0, y > 0) (x > 0, y > 0) (x > 0, k ∈ R) loga x = loga b · logb x (cambiamento di base) in particolare: logb x = − log 1 x = − logb 1 x b loge 10 = 2.302584 loga b = 1/ logb a Grafico della funzione logaritmo (base 2 e 3) 4 3.5 3 2.5 2 1.5 1 0.5 0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 SCALA LOGARITMICA Se X = log x, si usa x per denotare il punto di ascissa X Su una scala logaritmica, due intervalli [a, b] e [c, d] sono “uguali” se d b = a c Infatti B − A = log b , a D − C = log d c Operazioni col regolo Moltiplicazione: grazie alla prima proprietà dei logaritmi, con l’utilizzo delle scale C e D moltiplicazione → somma → traslazione • i numeri vanno rappresentati in virgola mobile x = M · 10E • l’ordine di grandezza E deve essere calcolato a parte. • la precisione dipende dall’esperienza e dall’abilità dell’operatore 17 × 23 = 391 5738 × 7239 = 41537382 0.5738 · 104 × .7238 · 104 = 0.4152.... · 108 Scale aggiuntive: A scala fissa dei quadrati B scala mobile dei quadrati CI scala dei reciproci K scala dei cubi L, LL1 ... scale di logaritmi S scala dei seni e coseni T scala delle tangenti .......... Altre operazioni: Calcolo di percentuali, risoluzione di certe equazioni di secondo grado, area e diametro del cerchio, potenze e radici, funzioni trigonometriche Altri tipi di regolo: regoli circolari regoli cilindrici regoli concepiti per attività specifiche (Calcolo del fattore di potenza e delle curve di carico degli impianti elettrici, calcolo della sezione di un cavo, rendimento di una dinamo o di un motore, calcoli statistici, regoli per usi militari) Regoli didattici Altri strumenti per l’esecuzione di calcoli particolari (nomogrammi) I LOGARITMI John Napier (1614) Siano date due semirette, di origine rispettivamente O e O0, e sia A un punto sulla prima semiretta, di ascissa 107. Un punto P , di ascissa x, si muove a partire da A verso l’origine, con velocità che decresce in maniera proporzionale alla distanza che gli rimane da percorrere. Simultaneamente, un punto Q, di ascissa X, si muove sulla seconda semiretta con velocità costante uguale a 107, partendo dall’origine. O P A x O’ Q X X è il logaritmo “neperiano” di x. ẋ = −x x(0) = 107 Ẋ = 107 X(0) = 0 Integrando, (con notazione moderna) x = 107e−t , X = 107t Eliminando t, con semplici passaggi, si ottiene X = 107 log 1 e x 107 Differenze rispetto alla definizione attuale: • la base (si riduce a uno scambio di segni) • i fattori di scala =⇒ • il logaritmo neperiano di uno non è zero • il logaritmo neperiano della base non è uno Sembra che Napier sia arrivato a formulare la sua definizione sviluppando due idee: 1) l’uso di formule di prostaferesi per i calcoli astronomici (Tycho Brahe) 2) l’uso di progressioni geometriche, combinate col metodo dell’interpolazione lineare, per ridurre la complessità dei calcoli (Stifel, 1544) 1, b, b2, b3, . . . , bN , . . . Progressione geometrica di base 2 16 14 12 10 8 6 4 2 0 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4 Napier si chiede come scegliere b per rendere il più possibile efficiente questo metodo, e decide di scegliere b=1− 1 = 0.9999999 7 10 In questo modo però la curva risulta troppo schiacciata, e allora aggiunge un fattore correttivo pari a 107, e afferma che X è il logaritmo di x se X 1 x = 107 1 − 107 Si noti che 1 1− 107 X 1 = 1− 107 107X 107 = 1− 1 107 107 X 107 il numero in parentesi quadra è molto vicino a 1/e 1 k = e = 2.7182818284 lim 1 + k→∞ k 7 1 −10 1− = 2.718281962 107 corretto fino alla sesta cifra! (Non si conoscevano ancora le derivate, le serie, e nemmeno la notazione esponenziale) I primi logaritmi calcolati da Napier erano logaritmi di seni di angoli del primo quadrante (di minuto in minuto). Per calcolare la sua tavola impiegò 20 anni. L’invenzione di Napier si diffonde e si sviluppa rapidamente tra i suoi contemporanei: J. Speidell (1619, 1622), E. Wright (1618) e all’uso che ne fa Keplero. Jobst Bürgi (1620) pubblica una sua teoria dei logaritmi, usando come base 1 b=1+ 104 (fornisce un valore di e corretto fino alla quarta cifra) Henry Briggs nel 1617 pubblica una tavola dei logaritmi dei numeri da 1 a 1000, calcolati fino alla quattordicesima cifra dopo la virgola, in base 10 (logaritmi comuni), e tali che log 1 = 0 e log 10 = 1. TAVOLE DEI LOGARITMI Sembra che Briggs si sia servito di almeno tre metodi per comporre le sue tavole. Il procedimento più semplice si basa sull’estrazione di radici e l’interpolazione lineare. x= p 10 2n = q √ ... 10p ⇐⇒ 2pn = log10 x Nel 1624 Briggs pubblica tavole di logaritmi di numeri a cinque cifre, da 1 a 20000 e da 90000 a 100000. I logaritmi dei numeri da 20000 a 90000 furono pubblicati pochi anni dopo da Adrian Vlacq (con 10 decimali). Le tavole di Vlacq contengono circa 2100000 cifre stampate, di cui 603 si sono poi rivelate sbagliate: una percentuale inferiore allo 0.003%! Nel 1668 viene pubblicata la serie di Mercator x2 x3 x4 log(1 + x) = x − + − + ... 2 3 4 Cambia il modo di calcolare i logaritmi. • È sufficiente calcolare i logaritmi dei numeri primi • Noti i logaritmi dei numeri primi fino a P (con P abbastanza grande), se ne possono ottenere altri con lo sviluppo (J. Gregory, 1668) log(Q − 1) + log(Q + 1) + 2 " # 1 1 1 + + + + ... 2 2 3 2 5 2Q − 1 3(2Q − 1) 5(2Q − 1) log Q = Nuove tavole appaiono verso la fine del ’700. J.H. Lambert (1770) J.K. Schulze (1778): tavole di Wolfram (un ufficiale di artiglieria olandese) di logaritmi naturali (fino a 2200) e di numeri primi fino a 10009. De Prony (1792) Table du Cadastre (ri-edite a cura del Governo Francese nel 1891) Jurij Vega nel 1794 rivede le tavole di Vlacq eliminando parte degli errori. Istituto geografico-militare di Firenze (1889) Nel secolo scorso, molti governi hanno finanziato la produzione di tavole matematiche. Negli Stati Uniti esiste un’agenzia con queste finalità: NIST (National Institute for Standardization and Technology, già National Bureau for Standardization) • Tavole per uso scolastico e commerciale (logaritmi comuni) • Tavole per uso scientifico (logaritmi naturali) USO DELLE TAVOLE Come col regolo, mediante le tavole si trova solo la mantissa, cioè la parte dopo la virgola. La caratteristica, cioè la parte intera, dipende dall’ordine di grandezza e va calcolata a parte. Esempio. 320 = 3.20 · 102 log10 320 = 2 + log10 3.2 = 2 + 0.50515 = 2.50515 LE CALCOLATRICI MECCANICHE Wilhelm Schikard (1623): Orologio calcolatore Blaise Pascal (1645): Pascalina (solo addizioni) Gottfried Leibniz (1673): Stepped Reckoner (inventa il “traspositore”, in grado di eseguire moltiplicazioni e divisioni) Curt Herzstark: CURTA Prodotta dalla Contina Ltd Mauren (Liechtenstein) e commercializzata dal 1948 al 1970 (circa 1400000 esemplari al costo di 125 dollari) Charles Babbage (1837): macchina analitica Douglas Hartree (1934): analizzatore differenziale (usa pezzi del ”Meccano”) LE CALCOLATRICI ELETTRONICHE SR10 Texas Instruments (1970) HP35 (1972) Calcolatrice scientifica TI59 (1977) Programmabile Casio PB100 (1982) Linguaggio Basic BIBLIOGRAFIA Capelo, Ferrari, Padovan: Numeri, aspetti storici, linguistici e teorici dei sistemi di numerazione, 1990 Zanichelli Boyer, Storia della matematica, 1968 Mondadori Cajori, History of Mathematics, 1985 Chelsea Geymonat, Lezioni di matematica 1, 1981 Levrotto e Bella Table of natural logarithms, conducted under the sponsorship of the National Bureau of Standards, 1941 MAP museo archivio politecnico http://areeweb.polito.it/strutture/ Museo degli strumenti per il calcolo di Torino http://museostrumenticalcolo.altervista.org/joomla Museo degli strumenti scientifici per il calcolo (Pisa) http://www.fondazionegalileogalilei.it Mateureka (Pennabilli, Rimini) http://www.mateureka.it
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