Comunità Gennaio 2014 - don Egidio Todeschini

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Comunità Gennaio 2014 - don Egidio Todeschini
comunità
Beati i costruttori di fraternità
La Giornata della Pace 2014. Contro la cultura dello scarto e dell’indifferenza
AZB 9000 ST. GALLEN
Gennaio 2014
CHF 1.-
Prego segnalare cambiamenti d’indirizzo / Bitte Adressänderungen mitteilen / Svp. signaler changements d’adresse
Comunità – Rorschacherstrasse 105 – 9000 St. Gallen
ANNO XL – N. 1 – Mensile delle Missioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orientale
Rorschacherstrasse 105, 9000 St. Gallen  Dall’anno 1967, voluta per la prima
volta da Papa Paolo VI, il primo gennaio si
celebra in tutto il mondo cattolico la Giornata della Pace. Quest’anno Papa Francesco ha scelto per la 47.ma Giornata il tema:
“La fraternità, fondamento e via per la
pace”.
Contro la “cultura dello scarto e la globalizzazione dell’indifferenza” Papa Francesco propone il concetto della fraternità
per dare un volto più umano al mondo.
“Torniamo a vedere nell’altro un fratello,
non un antagonista o un nemico, allora
riusciremo a costruire una vera pace”.
Che a Papa Francesco stia a cuore il superamento della “cultura dello scarto” a
favore di una “cultura dell’incontro” è evidente fin dall’inizio del suo pontificato.
“La fraternità è una dote che ogni uomo e ogni donna reca con sé in quanto
essere umano, figlio di uno stesso Padre. Davanti ai molteplici drammi che
colpiscono la famiglia dei popoli – povertà, fame, sottosviluppo, conflitti, migrazioni, inquinamenti, disuguaglianza,
ingiustizia, criminalità, fondamentalismi
– la fraternità è fondamento e via per
la pace”.
La ricerca del profitto personale e del
benessere esasperato, la perdita del concetto di fratellanza universale sono le
cause che inquinano la convivenza tra i
popoli e impediscono il conseguimento
della pace. “Non è raro che i poveri e i
bisognosi siano visti come un fardello,
un impedimento allo sviluppo. Tuttalpiù sono oggetto di aiuto assistenzialistico o compassionevole. Non sono visti
cioè come fratelli, chiamati a condividere i doni del creato, del progresso, della
cultura, a partecipare alla stessa mensa
della vita, ad essere protagonisti dello
sviluppo integrale”.
La “globalizzazione dell’indifferenza”
deve lasciare il posto alla “globalizzazione della fraternità”. La fraternità impronti
tutti gli aspetti della vita, compresi l’economia, lo sviluppo, le istituzioni pubbliche e culturali. Buon Anno 2014!
comunità
Indirizzi utili
Gennaio 2014
MISSIONI CATTOLICHE ITALIANE–SVIZZERA ORIENTALE
IMPRESSUM
comunità
Beati i costruttori di fraternità
La Giornata della Pace 2014. Contro la cultura dello scarto e dell’indifferenza
AZB 9000 ST. GALLEN
Gennaio 2014
CHF 1.-
Prego segnalare cambiamenti d’indirizzo / Bitte Adressänderungen mitteilen / Svp. signaler changements d’adresse
Comunità – Rorschacherstrasse 105 – 9000 St. Gallen
ANNO XL – N. 1 – Mensile delle Missioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orientale
Rorschacherstrasse 105, 9000 St. Gallen
Dall’anno 1967, voluta per la prima
volta da Papa Paolo VI, il primo gennaio si
celebra in tutto il mondo cattolico la Giornata della Pace. Quest’anno Papa Francesco ha scelto per la 47.ma Giornata il tema:
“La fraternità, fondamento e via per la
pace”.
Contro la “cultura dello scarto e la globalizzazione dell’indifferenza” Papa Francesco propone il concetto della fraternità
per dare un volto più umano al mondo.
“Torniamo a vedere nell’altro un fratello,
non un antagonista o un nemico, allora
riusciremo a costruire una vera pace”.
Che a Papa Francesco stia a cuore il superamento della “cultura dello scarto” a
favore di una “cultura dell’incontro” è evidente fin dall’inizio del suo pontificato.
“La fraternità è una dote che ogni uomo e ogni donna reca con sé in quanto
essere umano, figlio di uno stesso Padre. Davanti ai molteplici drammi che
colpiscono la famiglia dei popoli – povertà, fame, sottosviluppo, conflitti, migrazioni, inquinamenti, disuguaglianza,
ingiustizia, criminalità, fondamentalismi
– la fraternità è fondamento e via per
la pace”.
popoli e impediscono il conseguimento
della pace. “Non è raro che i poveri e i
bisognosi siano visti come un fardello,
un impedimento allo sviluppo. Tuttalpiù sono oggetto di aiuto assistenzialistico o compassionevole. Non sono visti
cioè come fratelli, chiamati a condividere i doni del creato, del progresso, della
cultura, a partecipare alla stessa mensa
La ricerca del profitto personale e del
benessere esasperato, la perdita del concetto di fratellanza universale sono le
cause che inquinano la convivenza tra i
San Gallo–Rorschach:
Missionario:
Rorschacherstr. 105, 9000 S. Gallo
Don Piero Corea
Tel. (da assegnare)
Wil–Herisau:
Missionario:
Missionario emerito:
Lerchenfeldstrasse 5, 9500 Wil
Don Alfio Bordiga
Don Peppino Salvadè
Tel. 076 740 21 10
Tel. 071 911 58 51
Schaan–Marbach:
Missionario:
Reberastrasse 1, 9494 Schaan
Don Egidio Todeschini
Tel. 00423 2322922
Rapperwil–Jona:
Missionario:
Herrenberg 53, 8640 Rapperswil
P. Giulio De Zulian
Tel. 055 210 52 63
Coordinazione delle MCI:
Coordinatore Nazionale:
Brauerstr. 101,8004 Zürich
Don Carlo De Stasio
Tel. 044 240 51 25
della vita, ad essere protagonisti dello
sviluppo integrale”.
La “globalizzazione dell’indifferenza”
deve lasciare il posto alla “globalizzazione della fraternità”. La fraternità impronti
tutti gli aspetti della vita, compresi l’economia, lo sviluppo, le istituzioni pubbliche e culturali. Buon Anno 2014!
Anno XL – N. 1 Gennaio 2014–Mensile delle Missioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orien-
CONSOLATO D’ITALIA – SAN GALLO E LIECHTENSTEIN
Frongartenstrasse 9, 9000 St. Gallen
Email: [email protected] • www.consangallo.esteri.it • Telefax 071 227 41 40
tale. Aderente alla Federazione Unitaria della
Centralino
Tel. 071 227 41 41
Segreteria
Tel. 071-227 41 44
Stampa Italiana all’Estero (FUSIE).
Anagrafe/Elettorale
Tel. 071 227 41 38
Stato civile
Tel. 071 227 41 36
Cittadinanza
Tel. 071 227 41 37
Assistenza
Tel. 071 227 41 37
Amministrazione: Comunità
Passaporti/Leva
Tel. 071 227 41 34
Notarile
Tel. 071 227 41 39
Rorschacherstrasse 105 – 9000 St. Gallen
Rimpatri definitivi
Tel. 071 227 41 39
Cancelleria
Tel. 071 227 41 45
Redazioni locali: MCI San Gallo, MCI Wil,
Archivio
Tel. 071 227 41 33
Visti
Tel. 071 227 41 42
Direzione-Redazione: Don Egidio Todeschini (det).
Email: [email protected]
MCI Schaan
Tipografia: La Buona Stampa (TBS) – Via Fola 11,
6963 Pregassona
Abbonamento: CHF 12 annuo
Ufficio scuola
Archivio
Tel. 071 227 41 47
Orari di apertura
Martedì: 9.00–13.30 e 15.00–17.30
Mercoledì: 9.00–13.30
Giovedì: 15.00 – 17.30
Sabato: 8.30 – 12.30
Tel. 071 227 41 33
Consegna del materiale da pubblicare entro il giorno 15 di ogni mese
SOMMARIO
pag.   4-6
San Gallo–Rorschach
pag.   7
San Gallo-Wil
pag.   8-10
Wil–Herisau
pag. 11-14
Schaan–Marbach
pag. 15-16
Servizi Speciali
pag. 17
Emigrazione
pag. 18
Patronato Acli
pag. 19-22
Scalaforum
Chi non riceve il giornale, chi non lo vuole, chi riceve
più copie, chi cambia indirizzo, è pregato di comunicarlo alla propria Missione.
2
PATRONATO ACLI – PER I SERVIZI SOCIALI
Patronato e Assistenza sociale ACLI (Associazione Cristiana Lavoratori Italiani)
Operatori: Matteo Di Gennaro e Agnese Vailati
San Gallo
Heimatstrasse 13,
9008 San Gallo
Tel. 071-244 81 01/04
Email: [email protected]
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Rorschach
presso la ex sede di Missione, Rosenstrasse 7.
Con due presenze al mese: 1° e 3° giovedì dalle ore 15.30 alle 18.00.
Kreuzlingen
presso il Circolo ACL, Bärenstrasse 32.
Con due presenze al mese: 2° e 4° giovedì dalle ore 16.00 alle 19.00.
Marbach
presso la Missione Cattolica Italiana, Staatstrasse 58.
Con due presenze al mese: 1° e 3° lunedì dalle ore 15.30 alle 18.00.
Buchs
presso la sala della parrocchia, Pfrundgutstrasse 5.
Ogni sabato: ore 9.00–11.00.
9.00-12.00
9.00-12.00; 15.00-19.00
9.00-12.00; 15.00-19.00
9.00-12.00
9.00-12.00; 15.00-18.00
Gennaio 2014
Editoriale
comunità
3
Anno nuovo: importanti novità
La fusione delle Missioni di San Gallo-Rorschach e di Wil-Herisau. Cambiamenti anche per “Comunità”
  Da quando nel lontano 1978 sono arrivato per la prima volta a San Gallo, destinato come missionario a Herisau (era
il giovedì prima delle Palme, 16 marzo,
e nevicava come il cielo la mandava) di
acqua ne è passata sotto i ponti! Allora
le Missioni Cattoliche nel territorio della
diocesi di San Gallo erano diverse: San
Gallo (con tre missionari), Rorschach,
Herisau, Gossau, Flawil, Wil, Wattwil,
Raperswil, Marbach, Schaan, Mels. E
quando mi sono presentato al vescovo
Otmar Mäder, egli mi disse: “Noi sappiamo di fare poco per gli emigrati che sono
tra noi, ma siamo contenti di avere voi
missionari per gli stranieri”.
Ma oggi “i cambiamenti nella società –
scriveva P. Josef Rosenast, Vicario generale della nostra diocesi, nella edizione
di dicembre di questo giornale – ci mettono ogni giorno di fronte a nuove sfide
di cui nemmeno la Chiesa è risparmiata. In molte diocesi, in Europa, le zone
pastorali sono diventate molto ampie.
Le conseguenze della mancanza di vocazioni al sacerdozio si riflettono anche
nella presenza dei missionari. Sono di
fatto sempre meno i sacerdoti a disposizione per le missioni all’estero. Tutto
questo ci costringe a ripensare le strutture della Missione Cattolica Italiana”.
E così dall’inizio del 2014 le due Missioni di San Gallo e Rorschach vengono
accorpate, con un nuovo missionario,
don Pietro Corea, finora a Herisau. Anche gli uffici avranno una nuova sede,
in una struttura parrocchiale della città.
Invece la Missione di Wil sarà unita alla
Missione di Herisau, con un nuovo missionario, don Alfio Bordiga, proveniente
da Brescia e già missionario per 10 anni
a Berlino. La sua Missione comprenderà
i Decanati di Appenzell Interno ed Esterno, Gossau, Wil, Wattwil. La sede della
Missione sarà a Wil.
Questo significa anche la fine della
presenza e del lungo, prezioso servizio
svolto dai Padri Scalabriniani, operanti
a San Gallo e Rorschach stabilmente dal
1952 non solo con l’azione pastorale ma
anche con la scuola materna (chiusa nel
2001), delle elementari e medie (chiuse
nel 2002) e dell’Istituto tecnico per il Turismo fino al 2003. Queste fusioni comporteranno anche, presumibilmente, la
perdita dei locali delle vecchie sedi di
San Gallo, Rorschach, Herisau, quindi
spazi più angusti per le attività delle Missioni, che potranno tuttavia usufruire dei
locali delle parrocchie locali.
Per quanto poi riguarda questo mensile “Comunità”: continuerà ad essere
inviato a tutti coloro che già lo ricevevano (Missioni di San Gallo, Rorschach,
Schaan). In aggiunta, man mano che riceveremo gli indirizzi, verrà esteso alle
famiglie della nuova Missione di WilHerisau-Wattwil. Inoltre siamo alla ricerca di nuove sinergie, come per esempio
da questo numero con “Scalaforum”, un
periodico che affronta varie tematiche
interessanti per i connazionali, curato
in proprio da un apposito gruppo redazionale. Per noi, quanto più i territori si
allargano, tanto più è importante poter
disporre di un mezzo di collegamento
e informazione. Quindi ci impegniamo
a tenere in vita e diffondere ancor più
questo mensile, fondato nel 1975 e quindi entrato nel quarto decennio di pubblicazione.
Dopo tutto quanto sopra esposto, un invito: sostenete attivamente la vostra Missione e il vostro Missionario. E tenete in
vista nella vostra famiglia questo giornale che ogni mese porta nelle vostre case
notizie e informazioni sulla vita delle nostre comunità. Buon Anno insieme!
Don Egidio Todeschini
San Gallo
Gennaio 2014
LA MISSIONE
Missionario: Don Piero Corea
Rorschacherstrasse 105, 9000 St. Gallen
email: [email protected]
Segretaria: Gabriella Carangelo-Milanese
Ufficio parrocchiale:
Da Lunedì a Giovedì ore 9.00-11.30
SS. MESSE
Prefestive
Rheineck: ore 17.00
Festive San Gallo
Cappella degli Angeli: ore 09.30
Bruggen: ore 18.15
Festive Rorschach
Chiesa di San Colombano: ore 11.00
ALTRI SERVIZI
Confessioni: mezz'ora prima della S. Messa
Matrimoni: corso di preparazione da gennaio ad aprile di ogni anno.
Battesimi: per i battesimi annunciarsi e
concordare con il Missionario
Cresima adulti: per la preparazione della
Cresima prendere contatto con il Missionario
PATRONATO ACLI
Orari:
Lunedì:
Martedì:
Mercoledì:
Giovedì:
Venerdì:
Ore 09.00 – 12.00
Ore 09.00 – 12.00 / 15.00 – 19.00
Ore 09.00 – 12.00 / 15.00 – 19.00
Ore 09.00 – 12.00
Ore 09.00 – 12.00 / 15.00 – 18.00
Operatori: Matteo Di Gennaro
Agnese Vailati
Telefoni: 071 – 244 81 01
071 – 244 81 04
Il PATRONATO A.C.L.I. di SAN GALLO a seguito della riorganizzazione della Missione
Cattolica Italiana di San Gallo a partire
da Gennaio 2014, ASSICURA la continuità
dei servizi di assistenza previdenziale e
fiscale allo stesso indirizzo in cui ha finora operato: Heimatstrasse 13-9008 St.
Gallen,Tel 071 244 81 01/04.
E-Mail: sangallo patronato.acli.it.
Il responsabile Matteo Di Gennaro, l’operatrice Agnese Vailati.
comunità
4
Saluto del nuovo missionario
di San Gallo e Rorschach
Tra memoria e attesa
  “Che cos’è il tempo? Se nessuno me lo
domanda, lo so. Se voglio spiegarlo a chi
me lo domanda, non lo so più.”
(S.Agostino Confessioni, 397- 400)
Se il tempo è qualcosa che varia, l’elemento fisso che permette la comparazione tra i tempi che cambiano è la
nostra anima, il nostro Spirito. Quindi
noi misuriamo il futuro a partire da
un atteggiamento del nostro animo,
l’atteggiamento dell’attesa: il futuro è
più lungo o più corto in base all’attesa.
E misuriamo il passato in base ad un
altro atteggiamento del nostro animo
che è la memoria; anche il rapporto col
passato varia secondo la memoria.
La riflessione sul tempo è dunque intrinsecamente legato al problema del
rapporto tra l’uomo e qualcosa che trascende l’uomo stesso dominandolo; è
il rapporto dell’uomo con Dio. Dio che
trascende il tempo stesso, luogo dell’attesa e spazio della memoria.
In questo momento speciale di grazia,
a Dio per primo - dunque - la mia lode.
Essere prete e missionario in questi
tempi di secolarizzazione in cui il numero dei sacerdoti diminuisce continuamente è segno primo dell’amore
del Padre verso i suoi figli ma è anche fonte di grande responsabilità per
le anime che a lui si affidano. Essere
prete è essere vero uomo, vero amico,
vero testimone del Vangelo. Significa addirittura fare del Vangelo l’unico
strumento giusto per scardinare le porte chiuse di quei cuori dove albergano
sentimenti d’odio, rabbia, solitudine o
rassegnata indifferenza.
Significa non sentirsi mai arrivato. Significa disponibilità al dialogo e alla
collaborazione, senso profondo della
comunità. Amare i giovani e i bambini
ed educarli ai valori cristiani senza per
questo renderli bigotti; avere tempo per
gli adulti, per le giovani coppie, per le
famiglie; significa portare conforto agli
anziani, agli ammalati, agli emarginati.
Significa essere pastore dei presenti e
degli assenti, senza eccezione alcuna.
Nella Missione di Herisau-Flawil prima
e in quella di San Gallo – Rorschach
adesso mi avete accolto come padre,
come guida, come fratello. Mi avete sostenuto , rinforzando continuamente la
mia fede, nella speranza e nella carità.
Mi avete aiutato ad essere piccolo strumento nelle mani di Dio per la costruzione di una comunità unita, fraterna
e solidale in obbedienza per la Fede
della Chiesa al nostro amato vescovo Markus. Aiutatemi ancora. Pregate
sempre per me. Viviamo in una terra
che non è nostra ma che ci ha accolti e
che noi amiamo e il concetto stesso di
Missione sposta, allarga e al contempo
integra quello della parrocchia: l’amore
non ha confini e non ha tempo.
Memoria e attesa dunque.
Attesa e memoria con la consapevolezza di vivere in un tempo - nel nostro
tempo - che ci è dato in quanto dono. Il
Signore ci invita ogni giorno a crescere
in bontà e amore, come in un cammino
verso il momento in cui finirà ‘questo’
tempo e sarà l’eternità. Facciamo insieme questa strada. Questo il mio augurio. Questa la mia speranza.
Don Piero Corea
comunità
San Gallo
Gennaio 2014
NUOVI CRISTIANI
• De Giorgi Camilla Lisa battezzata il 08.12.2013 nella Cappella S.Antonio , figlia di Enrico e Ostini Manuela; padrini:
Filippini Gabriele e Filippini Agata
• Nuzzo Gemma battezzata il 22.012.2013 nella Cappella S.Antonio, figlia di Daniele e Trovato Gaetana; padrini
Famà Tindaro e Mändli Michaela
Ai neobattezzati auguriamo una crescita cristiana ed alle loro
famiglie tanti auguri di ogni bene e benedizioni del Signore!
AVVISI
Corso matrimoniale
Le coppie che vorranno seguire il Corso prematrimoniale
dovranno annunciarsi presso la Segreteria della Missione e
presentarsi nelle seguenti date. Eventuali eccezioni sono da
concordare con il Missionario.
11 febbraio 2014 – ore 19.30 St. Fiden
11 marzo 2014 – ore 19.30 St. Fiden
8 aprile 2014 – ore 19.30 St. Fiden
Battesimi
Per i battesimi annunciarsi e concordare con il Missionario
Cresime adulti
Per la preparazione della Cresima prendere contatto
con il Missionario
Le prove per il Sacramento della S. Cresima saranno:
27.02.2014 ore 19.30 nella Cappella degli Angeli
Amministrazione della S. Cresima
7 marzo 2014 ore 18.00 Cappella degli Angeli
8 marzo 2014 ore 17.00 Chiesa di Neudorf
L’ANGOLO DELLE ASSOCIAZIONI
Comitato Scuola Famiglia-San Gallo: l’ora del racconto per i
bambini a partire dai 3 anni alla Freihandbibliothek di San Gallo dalle ore 10.15-11.15
• Sabato 8 febbraio 2014
ALCUNE CIFRE DEL 2013 – STATISTICA PARROCCHIALE
Rivolgiamo uno sguardo retrospettivo sulla nostra parrocchia
e comunità italiana di San Gallo e dintorni e rileviamo i seguenti dati dell’anno 2013:
Corso matrimoniale
22 persone – 11 coppie della nostra Missione e della Missione di Wil e di Rorschach hanno partecipato al Corso di preparazione al Matrimono religioso da Gennaio a Marzo 2013.
Le seguenti persone erano presenti ai corsi svolti in 3 serate al
5
Sabato sera e una giornata alla Domenica (1 serata a San Gallo,
2 serate a Wil, la giornata di Domenica a San Gallo):
• Calamia Nicoletta e Tinella Patrizio
• Condemi Giuseppina e Cannazza Daniele
• Ruberto Daniela e Capetola Antonio
• Hautle Yvonne e Valenti Francesco
• Livotti Maria Vita e Bonfiglio Marco
• Lorusso Jessica e Marsano Donato
• Iten Andrea Silvia e Brigante Ronald
• Farì Lucia e Lazzaro Marco
• Valente Antonella e Santoro Salvatore
• Savinelli Carmela e Capozzi Daniele
Battesimi
12 bambini (3 maschietti-9 feminucce):
• D’Agostino Melissa
• Bellafronte Luana
• Palli Paolo
• Serra Lorenzo
• Piccolo Nerea
• D’Armiento Sofia
• Hauser Chiara
• Monaco Valentina
• Sabia Chiara
• Finotti Alessio
• De Giorgi Camilla Lisa
• Nuzzo Gemma
PRIME COMUNIONI
38 bambini italiani hanno fatto la loro 1° Comunione nelle
parrocchie Svizzere della città di San Gallo (07.04/14.04./21.04
/28.04./05.05.2013) Domenica 19 Maggio 2013 erano presenti
all’Eucarestia (seconda Comunione) nella Cappella degli Angeli con la comunità italiana i seguenti 7 bambini:
• Gabriele Romano
• Vincenzo Luciano
• Luca Aiezza
• Lorena Sergi
• Milena Sergi
• Valentina La Licata
• Gina Soraya Ruffino
DEFUNTI
Le seguenti 11 persone sono tornate alla casa del padre:
• Mussoi-Furlan Giustina (Dicembre 2012);
• Votta Luciano (Dicembre 2012 in Italia);
• De Lorenzo Ave Maria (Gennaio 2013);
• Palermo Mario (Febbraio 2013);
• Di Rienzo Michele (Febbraio 2013);
• Chiacig Romildo (Marzo 2013);
• Catellani Guido (Maggio 2013);
• Aloisio Salvatore (Maggio 2013 in Italia)
• Milanese Bruno (Luglio 2013);
• Mazza-Cirlincione Caterina (Agosto 2013);
• Di Stefano Grazia ( Ottobre 2013)
Gennaio 2014
San Gallo
comunità
6
FESTA DELLA BEFANA DEI BAMBINI ALLA MCI-SAN GALLO 05.01.14
Anche quest’anno si è svolta la festa della Befana nella sala della Missione
Con un folto gruppo di ca. 40 bambini, insieme ai loro genitori, fratelli, sorelle, nonni, parenti ed amici. Riportiamo alcuni momenti
della Festa.
UN GRAZIE SINCERO…. A tutti i bambini grandi e piccini ed a tutti i familiari per la loro partecipazione.
comunità
San Gallo • Wil
Gennaio 2014
Gottesdienstplan / Orari delle Sante Messe
(gültig ab / valido dal 18.01.2014)
Don Piero Corea
Dekanat/Decanato
Rorschach
St. Gallen
Sa / sab
Rheineck
17:00
Rorschach: St. Kolumban Kirche / Chiesa di S. Colombano
11:00
Zentrum: Schutzengelkapelle / Cappella degli Angeli
09:30
Bruggen: Kirche St. Martin / Chiesa di S. Martino
18:15
I. Sa /
sab
I. So /
dom
II. Sa /
dom
Herisau
Don Alfio Bordiga
Appenzell
Appenzell
Bühler–Teufen
II. So / III. Sa / III. So / IV. Sa / IV. So /
sab
dom
dom
dom
dom
11:30
10:15
Niederuzwil–Oberuzwil +
Gossau
10:15
09:00
09:00
09:00
11:15
*11:15
17:30
Wil
11:15
Wattwil
09:15
Ebnat-Kappel
11:30
19:00
Degersheim (Parrocchiale)
Bütschwil–Bazenheid
V. So /
dom
Bühler
17:00
18:00 E
Flawil
Wil-Wattwil
V. Sa /
dom
11:30
17:00 Inv
Gossau
Niederuzwil–Oberuzwil
Gossau
So / dom
*11:15
11:15
09:15
*Bazenheid
19:00
ore 10
18:00
Hinweise / Note:
• Die unterstrichenen Pfarreien entsprechen dem Gottesdienst.Ort. / I nomi delle Comunità sottolineate si riferiscono al luogo in cui si celebra la S. Messa.
• 5. Sonntag des Monats im Jahr 2014: März / Juni / August / November. / V. Domenica del Mese nell'Anno 2014: Marzo / Giugno Agosto Novembre.
• Appenzell: Inv = orario invernale E = estivo
(Inv = Winterzeit E = Sommerzeit)
• rosso = S. Messe secondo la disponibilità di Don Peppino.
Je nach Verfügbarkeit von Don Peppino.
7
Wil • Herisau
Gennaio 2014
SERVIZI E INFORMAZIONI
Missione Cattolica Italiana
Lerchenfeldstrasse 5, 9500 Wil
Tel. 076 – 740 21 10
Missionario: Don Alfio Bordiga
Mail: [email protected]
Missionario Collaboratore: Don Peppino Salvadè
Tel. 071–911 58 51
La Missione comprende i Decanati di Appenzell, Gossau, Wil – Wattwil
UFFICIO PARROCCHIALE
Per i primi mesi telefonare a don Alfio o a
don Peppino per ogni necessità. Nei prossimi
numeri pubblicheremo gli orari di ufficio.
SANTE MESSE
Vedere il nuovo orario festivo delle celebrazioni nella tabella a pag. 7
PREGHIERA
Iniziare un anno con te, Signore,
è presentarsi alla porta del futuro
con il cuore vestito di speranza
e con le mani aperte al fratello.
Iniziare un anno con te, Signore,
è far spuntare la gemma
della nostra vita nuova
modulata dall’amore.
Iniziare un anno con te, Signore,
è presentarsi ai fratelli e sorelle
e dir loro: “Diamoci la mano
e cantiamo la musica della pace”.
Iniziare un anno con te, Signore,
è sentirsi abbracciati da te
e insieme a te iniziare a costruire
con ogni uomo un mondo nuovo.
Iniziare un anno con te, Signore,
è mettersi in attento ascolto
della tua parola
e restarne con gioia trasformati.
comunità
8
Il saluto del nuovo missionario
 A Voi, Parrocchiani tutti, che vivete
nei Decanati dell’Appenzell, in Gossau
e in Wil-Wattwil, un fraterno saluto nel
nome del Signore!
Ho accolto nell’obbedienza, in serenità
e in piena docilità di spirito, quanto la
Provvidenza ha disposto per me, attraverso la voce della Chiesa. Così mi dispongo a vivere con Voi questo nuovo
tratto di strada che mi si apre dinnanzi.
Un ampio tratto di strada che si muoverà
da Wil in tutte direzioni per raggiungere
ciascuno di voi.
Certamente non possiedo tutte le qualità
che ciascuno si aspetta. Sono consapevole dei miei limiti, ma mi sento sostenuto dall’azione dello Spirito di Cristo che
agisce in ognuno di noi e di conseguenza dal vostro sostegno, dalla vostra comprensione, dal vostro affetto.
Sappiamo tutti di non poter e non dover stare sulla soglia e guardare, e magari spingere sempre e solo avanti gli
altri. Nell’ambito della Fede non esiste
la delega, ognuno ha il suo compito e
chi non svolge la sua parte reca danno
e sofferenza a tutta la comunità. Sono
anche consapevole che ci possa essere
sintonia di intenti con le varie Istituzioni,
Associazioni, Gruppi... presenti sul territorio. Mi permetto, quindi, di chiedere
una speciale preghiera da parte Vostra e
il massimo impegno e disponibilità alla
conversione e circa la nuova situazione
pastorale delle Missioni Cattoliche di Lingua Italiana nella Diocesi di San Gallo.
La chiedo a me stesso e a don Peppino,
ai sacerdoti presenti in parrocchia, ad ogni cristiano e cristiana di buona volontà
che ha in cuore il bene della comunità
intera. Un pensiero è per coloro che si
trovano nel dolore, per i piccoli, per chi è
avanti negli anni e per quanti stanno nel
mezzo di queste età. Fin d’ora consideratevi nei miei pensieri e nelle mie Preghiere. Così mi auguro possiamo darci
la mano per camminare insieme, senza
timori e diffidenze, verso il Regno che
Cristo ci indica e ci promette. In me ci
sono la voglia e il piacere di scoprire co-
stantemente la bellezza dello stare dietro
a Gesù e l’anelito di proporla e indicarla
ad ogni uomo e donna che il Signore mi
affida spiritualmente. È Lui solo quello
che veramente può riempire il cuore: solo Lui, il Crocifisso-Risorto!
Pertanto l’augurio che rivolgo a Voi e a
me è che possiamo sempre più lasciarci
afferrare da Gesù Cristo, affinché la “nostra” Comunità gusti la bellezza della vita
cristiana, non la percepisca come un peso, ma la testimoni come dono ricevuto
e da offrire.
Lo sguardo materno e di predilezione di
Maria, venerata da poco come Madre di
Dio, ci accompagna perché ciascuno di
noi possa sentirsi dire “fate tutto quello
che vi dirà”.
In attesa di incontrarci, di cuore... i miei
più affettuosi saluti.
Desidero infine porgere a tutti Voi pace,
auguri e felicita per le festività del Natale e dell’Anno nuovo. Spero che l’ottima
collaborazione prosegua ancora nel tempo. E facciamo nostro il motto del filosofo tedesco Immanuel Kant: “Per essere
felici, impegniamoci ad essere dignitosi”.
Don Alfio Bordiga
Gennaio 2014
comunità
Wil • Herisau
9
Grusswort des Missionar don Alfio
L
iebe Pfarreimitglieder
Wie Sie bereits wissen, bin ich der neue
Missionar der Missione Cattolica Italiana.
Es ist mir eine grosse Freude zu Ihnen
kommen zu dürfen und Gottes Liebe
und Erlösung zu verkünden. Ich bin zuversichtlich, dass es uns gelingen wird,
die vielfältigen Herausforderungen gemeinsam zu meistern und mit der Gnade
Gottes die Zukunft der Gemeinden zu
gestalten.
Meine Ursprünge liegen in Lago di Iseo,
Brescia. Vor 24 Jahren wurde ich zum
Priester geweiht und habe seitdem in
verschiedenen Gemeinden gewirkt. 10
Jahre in der Missione Cattolica Italiana
in Berlin. Seit Anfang Januar 2014 bin ich
im Bistum Sankt Gallen tätig. Vieles ist
gewachsen und entstanden und dankbar schaue ich als Seelsorger auf diese
vergangene Zeit zurück.
Jetzt aber ist es Zeit für mich, Neues und
Anderes in ihren Gemeinden kennen
zu lernen. Mein Leben will ich mit den
Kleinen und Grossen, Jungen und Alten
teilen und für Sie da sein. Ich möchte
Christ in der Welt von heute und Seelsorger für Sie sein, das heißt: Zeugnis
des Evangeliums geben in der Feier der
Gottesdienste und am Dienst des Mitmenschen. Ich möchte die Gelegenheiten geben, gemeinsam Jesu Christus in
unserer Mitte zu erfahren. Für mich ist
die Gemeinschaft im Geist Jesu ein Ort
mit offenen Türen, wo jede und jeder
sich angenommen fühlt und Menschen
neue Hoffnungszeichen finden. Diese
Gemeinschaft der Gläubigen ermutigt
uns, unser ganzes Leben Gott anzuvertrauen, der uns durch seinen Geist erleuchtet und begeistert. Jesus selbst lebt
und wirkt in dieser Gemeinschaft. Christus ist persönlich anwesend und will
sein Volk trösten, stärken, belehren und
heiligen. Öffnen wir ihm unser Herz, um
seine heilende Nähe zu erfahren. Die
Gemeinschaft mit Christus zu leben, dazu gehört gemeinsames Gebet und das
gegenseitige Kennenlernen.
Ich möchte dem Pfarrer von Will, Roman
Giger, für seinen herzlichen Empfang
und für sein Großes Vertrauen herz-
lich danken. Dies gibt mir die Hoffnung
und die Gewissheit auf eine gute künftige Zusammenarbeit. Besonders möchte ich Don Peppino Salvadè erwähnen
und ihm für die unermüdliche Arbeit in
der italienischen Mission in Wil für 50
Jahre danken. Ich bin mir sicher, dass
seine Anwesenheit und seine Unterstützung für uns alle ein klares Zeichen der
Gemeinschaft und der Zusammenarbeit
sein wird.
Und schließlich möchte ich dem Pfarrer
von Buchs für die 3 Monate Pratikumszeit danken, wo er mir wie ein Vater und
Lehrer beistand. Es würde mich freuen,
Sie am Sonntag 12. Januar um 12 Uhr, am
Hochfest der Taufe des Herrn, zu meiner
Einsetzung in der Laurentius Kirche in
Flawil einladen und Sie persönlich begrüßen zu dürfen.
Im Gebet verbunden freue ich mich auf
einen guten Start und das gemeinsame
Miteinander. Gott erfülle unser Leben
mit aller Freude und Frieden im Glauben.
Don Alfio Bordiga
Gennaio 2014
comunità 10
Wil • Herisau
Riflessioni sulla Giornata del Malato
Si celebra nel mondo ogni anno l'11 febbraio. Il messaggio di papa Francesco
 Il 13 maggio 1992 il Santo Padre
Giovanni Paolo II istituiva la "Giornata Mondiale del Malato" da tenersi
ogni anno l'11 febbraio in cui si ricorda la Beata Maria Vergine di Lourdes.
L'obiettivo di questa "intuizione" era
quello di sensibilizzare il cristiano e la
società laica alle necessità di "donare"
agli infermi un’efficiente assistenza.
Papa Wojtyla voleva far capire al credente che il compito che gli spettava
era quello di stare sempre vicino a chi
soffre, sull'esempio di Maria la madre
di Gesù ai piedi della croce. Ai nostri
giorni molti si interrogano sulla verità del riflesso dell'immagine e della
somiglianza di Dio in ogni persona
umana, ma è necessario individuare
ed approfondire, attraverso le vie della ragione e della scienza illuminate
dalla fede, questo misterioso riflesso
di Dio in coloro che soffrono. Ma necessita dover sottolineare, non certo in
maniera positiva, sul comportamento
di quanti usano o non usano ed esprimono i loro contenuti in una ipotetica
solidarietà, per poi esaurirsi nel giro di
una notte! Da molto tempo siamo di
fronte ad una superficiale cultura che
sottrae alla ragione il perché si soffre
e si muore ed è necessario affrontare
con la logica le motivazioni che ogni
persona porta nella propria coscienza,
mentre va aumentando il permissivismo smodato ed aberrante che dilaga,
mortifica e modifica la dimensione etica della vita. In una società complessa,
qual è la nostra, è importante chiedersi
chi è il nostro prossimo. Il nostro prossimo è chi ci sta accanto nel nostro vivere quotidiano, è chi incrociamo nelle strade delle nostre città e dei nostro
paesi, ma soprattutto colui che soffre e
non è gratificato di solidarietà.
Di fronte ai richiami del Magistero della Chiesa e del Messaggio del Papa per
la XXII Giornata Mondiale del Malato
che verrà celebrata l'11 febbraio, urge
rimuovere e risolvere i problemi di carattere sociale in cui vivono tante famiglie per cause diverse, perché la fami-
glia deve restare il motore universale
della società civile ed i suoi componenti in qualsiasi condizione di salute
si trovino devono avere una efficiente valida e duratura assistenza come
garantisce la Costituzione Italiana. È
necessario rendersi conto del significato della sofferenza, anche, secondo
gli insegnamenti di Papa Wojtyla che
è stato il simbolo vivente della sofferenza.
Termino con le sagge ed autorevoli
parole di Papa Francesco: "Mi preme
aggiungere che, nell'attuale momento
storico-culturale, si avverte anche più
l'esigenza di una presenza ecclesiale
attenta e capillare accanto ai malati e
a tutela della vita umana in tutte le fasi, dal suo concepimento alla sua fine
naturale. La Chiesa riconosce in voi,
cari ammalati, una speciale presenza
di Cristo sofferente. È così: accanto, anzi, dentro la nostra sofferenza c’è quella di Gesù, che ne porta insieme a noi
il peso e ne rivela il senso. Siamo posti
in tal modo dinanzi al mistero dell’amore di Dio per noi, che ci infonde speranza e coraggio: speranza, perché nel
disegno d’amore di Dio anche la notte
del dolore si apre alla luce pasquale; e
coraggio, per affrontare ogni avversità
in sua compagnia, uniti a Lui”.
(A cura di don Alfio)
Schaan • Marbach
Gennaio 2014
LA MISSIONE
Comprende il Principato del Liechtenstein
e tre zone del cantone di San Gallo: Werdenberg, Sarganserland, Rheintal.
Missionario:
Don
Egidio
Todeschini, Reberastrasse 1, 9494 Schaan. Tel.
00423-2322922; Fax 00423-2322919;
Email:[email protected].
comunità 11
Preghiera per l’Anno Nuovo
Signore donaci di viverlo bene con le parole e le opere
LA MESSA
Sabato: a Marbach primo del mese ore
18.15 (Missione); ad Au secondo del mese
ore 18.15 (Altersheim); a Diepolsau terzo
del mese ore 17.00 (parrocchia); a St. Margrethen quarto del mese ore 17.00 (parrocchia)
Domenica: a Buchs ore 9.00 (parrocchia); a
Balgach ore 10.30 (Frongarten); a Schaan
ore 11.00 (S. Pietro); a Mels ore 18.00
(Cappuccini), eccetto la prima del mese;
a Flums ore 18.00 (Justuskirche), la prima
del mese.
INFORMAZIONE
Comunità: è il mensile delle Missioni di San
Gallo-Rorschach, Wil-Herisau, SchaanMarbach. Siete pregati di comunicare i vostri cambiamenti di indirizzo. Per chi non
lo riceve, basta scrivere o telefonare.
Internet: il sito www.donegidio.com contiene informazioni sulla Missione di SchaanMarbach. Con articoli settimanali e pubblicazioni del missionario; www.missioni.
ch invece è il sito delle Missioni Cattoliche
Italiane in Svizzera.
Angolo: ogni settimana notizie in italiano
in quattro giornali locali: Volksblatt e Vaterland, Werdenberger & Obertoggenburger, Sarganserland.
CONSOLATO
Schaan: martedì ore 18.30-20.00 alla Missione (Reberastrasse 1). Operatore sociale: Egidio Stigliano.
Buchs: sabato ore 9.00-11.00 nell’aula sotto la chiesa cattolica. Operatore sociale:
Matteo Di Gennaro.
Marbach: mercoledì ore 18.30-20.00 alla
Missione (Staatstrasse 58). Operatore sociale: Theo Palmisano.
PATRONATO
Buchs: sabato ore 9.00-11.00 nell’aula sotto la chiesa cattolica. Operatore sociale:
Matteo Di Gennaro.
Marbach: 1° e 3° lunedì del mese ore 15.3018.00 alla Missione (Staatstrasse 58). Operatore sociale: Matteo Di Gennaro.
Heerbrugg: mercoledì ore 18.45-20.00 nella sede del Sindacato Unia (Auenstrasse
25). Operatore sociale: Gianni Ruberti Tel.
O77-4334401.
 È iniziato un “nuovo” anno. Nuovo,
perché? Cosa è mutato? Molti uomini
continuano ad avere fame di cibo e di
giustizia e il mondo soffre ancora per le
desolazioni delle guerre e in molti Paesi
manca ancora la libertà.
dinamismo che è incapacità di fermarsi per paura di pensare. Se il calendario
indica un “nuovo” anno, significa che Ti
siamo venuti più vicino? Dove sono finiti
i buoni propositi con i quali avevamo iniziato l’anno che ci ha lasciato?
I ricchi continuano a trascurare chi opera per la loro prosperità. Molte ideologie
sono tuttora confuse ed ancor più lo sono coloro che le seguono. Essere liberi,
ma tutti liberi, è difficile come per l’anno
che ci ha lasciato.
Se il mondo non è cambiato in oltre duemila anni, la colpa è solo nostra. Tuttavia, desideriamo sperare per un futuro
migliore.
Cosa c’è di nuovo? L’ossequio continua
a piacere più della sincerità, le contestazioni e la repressione più del dialogo e
della carità. E siamo così soli, o Signore.
Con i nostri compromessi, con le incertezze per un domani sempre più insicuro.
Soli, in città che appaiono insensibili e
circondati da altri uomini in preda a un
Signore, donaci la forza di viverlo bene
con le parole e le opere. Dacci, oggi e
tutti i giorni di quest’anno, che solo Tu
puoi rendere veramente “nuovo”, la forza
di entrare maggiormente a contatto con
i fratelli, per stringere le nostre mani con
le loro.
Signore, che ogni istante sia udibile la
Tua voce per essere pronti ad accettare
ciò che Tu hai stabilito per il bene dell’umanità.
Gennaio 2014
comunità 12
Schaan • Marbach
RICORDIAMO I NOSTRI DEFUNTI
Il 7 novembre 2013, dopo tre mesi di sofferenza a seguito di un incidente stradale, è
morta all’ospedale di San Gallo, Calogera
Reina-Tamburello. Era nata il 2 ottobre
1932 a S. Margherita (Belice) in Sicilia. Dopo il matrimonio, nel 1961 era emigrata in
Svizzera con il marito Salvatore. Rimasta
vedova, dal 1979 abitava a Widnau. Alla
figlia Rosalia e familiari porgiamo le condoglianze della nostra comunità.
Il 22 novembre in Spagna, dove da alcuni
anni si era trasferito con la famiglia, è
morto De Luca Salvatore. Nato a Parabita (Lecce) il 27 dicembre 1952, per lavoro
era emigrato in Svizzera e aveva per tanti
anni abitato a Heerbrugg. Lo ricorda in
particolare la sorella Lucia per gli amici
e familiari. L’eterno riposo dona ai nostri
defunti, Signore, splenda ad essi la luce
perpetua. Riposino in pace.
Il 15 dicembre 2013 all’ospedale di Walenstadt è deceduta, dopo breve malattia,
Anita Chevrier. Era nata il 26 marzo 1939
e dal 1964 era emigrata dall’Italia a Flums,
dove aveva lavorato fino all’età della pensione come operaia tessile alla ditta Spörri. I funerali si sono svolti a Flums martedì
17 dicembre. La nostra comunità italiana
la ricorda nella preghiera di suffragio. L’eterno riposo donale, Signore.
Sabato 28 dicembre si sono svolti a Berneck
i funerali di Carmen Guarino-Veiga. Era
nata a Samos (Galizia) in Spagna il 28 agosto 1945, emigrata in Svizzera dal 1969. Dal
suo matrimonio nel 1972 con Nicola sono
nati i figli José Manuel e Michela. Nel 2012 aveva subito un trapianto di polmoni, ma poi
la sua salute era andata man mano peggiorando. È deceduta all’ospedale universitario
di Zurigo il 20 dicembre. Riposi in pace.
BATTEZZATI NELLA COMUNITÀ
  Domenica 24 novembre nella chiesa di Lüchingen è stato battezzato Alessandro Giuseppe
Nardelli, figlio di Tamara Nardelli e di Bruno Ricardo Lopes Noronha. Padrini: Katja Nardelli
e Amilcar Aranjo.
Domenica 1 dicembre 2013 nella chiesa di St. Margrethen è stato battezzato Salvatore Lyan
Lo Presti, figlio di Antonino Lo Presti e di Tania Iapichino. Padrini: Dennis Iapichino e Lucia
Cipriano.
Domenica 29 dicembre 2013 nella chiesa di Buchs è stato battezzato Victor Luigi, figlio di
Renato Luigi e di Brkti Seyoun. Padrini di Battesimo: Merhawi Goi Tom e Regat Selemun.
A genitori e padrini auguriamo di crescere i loro figli in buona salute e nella fede della Chiesa
nella quale hanno chiesto il Battesimo.
CORSO DI CRESIMA E MATRIMONIO
  Sono aperte le iscrizioni per gli incontri di preparazione alla Cresima degli adulti e di
preparazione al Matrimonio per chi vuole sposarsi in chiesa.
Tali incontri si svolgeranno da marzo a maggio del 2014 alla Missione Cattolica a Schaan.
Gli incontri di Cresima o di Matrimonio sono distinti tra loro.
Ricevute le iscrizioni, gli interessati riceveranno l’invito per il primo incontro, dove verrà
fatto il programma dei successivi.
Non saranno organizzati altri incontri per la preparazione alla Cresima o al Matrimonio
nel corso di quest’anno né saranno rilasciati certificati senza la frequenza.
Per iscriversi, chi non l’avesse già fatto, basta una telefonata alla Missione al
00423-232 29 22.
Schaan • Marbach
Gennaio 2014
comunità 13
SOGGIORNO TERMALE AD ABANO
La Missione Cattolica di Schaan-Marbach propone anche quest’anno
un soggiorno per cure termali ad Abano Terme.
Periodo: da domenica 30 marzo a sabato 12 aprile
Hotel: Terme Patria***. Ottima cucina,
piscine, campo bocce, idromassaggi, solarium, stanze con ogni confort
Prezzo: CHF 1625 a persona: 13 giorni
in pensione completa in camera doppia;
10 cure (incl. Visita medica, 10 fanghi,
10 bagni termali con ozono, 10 massaggi
terapeutici, 3 inalazioni, accappatoio).
Senza cure: (da specificare al momento
della iscrizione): CHF 1125 (camera doppia,
pensione completa, viaggio andata e ritorno)
Supplemento: camera singola CHF 75
per soggiorno. Viaggio: andata e ritorno
in autobus con partenze da S. Gallo, Heerbrugg, Sargans.
Pagamento: acconto di CHF 400 al momento della iscrizione; il saldo da versare prima
della partenza.
Iscrizioni: al più presto e fino a disponibilità dei posti: Missione Cattolica Italiana, Reberastrasse 1, 9494 Schaan Tel.
00423-2322922.
Pellegrinaggio a Lourdes
da mercoledì 21 a domenica 25 maggio 2014
Tour della Russia cristiana
da sabato 14 a sabato 21 giugno 2014
Mercoledì 21–In serata partenza con il Bus GT
Giovedì 22–Arrivo a Lourdes–Pranzo in Hotel–Visita della Grotta–Cena–Fiaccolata
Venerdì 23–Colazione–S. Messa–Pranzo–Nel pomeriggio
visite alle Grotte di Betharram–Casa natale di Bernadette e altro
Sabato 24–Colazione–S. Messa–Giornata libera–per
devozioni e Confessioni–Bagno nelle piscine -Pranzo e
cena in Hotel–In serata–Viaggio di rientro in Svizzera
Prezzo adulti
CHF 440
Bambini dai 6 ai 12 anni
350
Supplemento camera singola
40
Sabato 14: partenza del volo da Zurigo e da Ginevra, con
arrivo a Mosca alle 17.30. Cena e pernottamento
Per iscrizioni e ulteriori informazioni: Missione Cattolica Italiana Tel. 00423-2322922 [email protected] oppure Tino
Family Reisen Tel. 079 404 81 90 [email protected].
Iscrizioni entro fine marzo oppure fino ad esaurimento dei
posti.
con Tino Family Reisen
Dal 15 al 18: visita di tutte le bellezze di Mosca e dell’Anello
d’Oro: Suzdal, Vladimir, Sergeiev Posad.
Mercoledì 18: in mattinata visita della metropolitana di
Mosca. Nel pomeriggio trasferimento a San Pietroburgo in
treno veloce.
Dal 19 al 21: visita di San Pietroburgo e dell’Hermitage.
Sabato 21: nel pomeriggio volo di rientro a Zurigo e Ginevra.
Prezzo: 8 giorni in pensione completa
Supplemento camera singola
Visto per la Russia
CHF 2360
475
83
Per ricevere il programma completo e per le iscrizioni:
Missione Cattolica Italiana Tel. 00423-2322922;
[email protected]
con Italtours
comunità 14
Schaan • Marbach
Gennaio 2014
Anziani comitato della Valle del Reno
 Il Comitato Pro Anziani della Valle
del Reno propone il seguente programma per il 2014:
Sabato 8 febbraio: assemblea dei Soci
con cena, serata danzante e tombola a
sorteggio
Sabato 15 marzo: festa del papà, serata
familiare con regalo per i papà e tombola a cartelle
Sabato 12 aprile: gita a Como con Köppel Reisen, con pranzo
Domenica 21 settembre: Messa a Diepolsau; segue festa campestre.
CIL
Comitato Italiano Liechtenstein
Organizza:
Corso base di utilizzo del PC
Località: a Schaan e/o Marbach,
dove ci saranno sufficienti iscritti
Numero lezioni: 12. Durata lezioni: 2h.
Ad ogni lezione sarà consegnata ai partecipanti
una dispensa sugli argomenti trattati.
Costo: 150 CHF
Iscrizioni: entro fine gennaio 2014.
Inizio: febbraio 2014.
Iscrizioni e Info: Missione Cattolica Italiana, Tel 004232322922 [email protected].
CIL
Vi invitano a partecipare alla serata
Vaduz, 29 marzo 2014 ore 18:00.
Il pubblico decide il vincitore
Per iscrizioni o informazioni telefonare a:
0041 (0)795 26 46 57
0041 (0)786 94 13 01
Oppure spedire un’e-mail a:
[email protected]
[email protected]
Premio “Io Italia”
e
Giuseppe Verdi
Sabato, 25 gennaio 2014 – Ore 18.00
Gemeindesaal Gamprin–Liechtenstein
Gennaio 2014
Servizi speciali
comunità
15
Gennaio 2014
Servizi speciali
comunità 16
Gennaio 2014
comunità 17
Emigrazione
No alla chiusura del Consolato
Il Comites scrive a Letta e Bonino. Molte manifestazioni di protesta
“È ormai noto che il Ministero degli
Esteri di Roma vuole procedere alla
chiusura di altre 36 sedi di rappresentanza all’estero. Tra esse figura
in bella vista anche la sede consolare di San Gallo. E non si parla di declassamento o riduzione ad Agenzia
consolare, ma di chiusura e basta”.
Come ricorda il Comites di San Gallo
in una nota inviata al presidente del
Consiglio, Enrico Letta, al ministro
degli Affari Esteri, Emma Bonino, ed
ai senatori e deputati eletti nella Circo-scrizione Estero, “contro tale evenienza si è espresso all’unanimità”
il Comitato stesso “nella sua ultima
riunione il 18 dicembre scorso”.
Ed ora, nella missiva inoltrata per conoscenza anche all’ambasciatore d’Italia a
Berna, Cosimo Risi, ed al console d’Italia
in San Gallo, Paolo Alimonti, il Comites
spiega che “le motivazioni per un’opposizione al provvedimento ministeriale
non sono poche”. “Infatti”, scrivono il
presidente Sergio Giacinti ed i consiglieri Rosalba Moretti-Negro, Michele Schiavone, Carlo Ancora, Antonio Donno,
Angelo Iannella, Antonio Mighali, Egidio Stigliano e Luigi Maniglio, “l’attuale
circoscrizione consolare di San Gallo
(che, ricordiamo, ha già inglobato quella
di Coira) va dai confini italiani dei Grigioni alle porte del Cantone di Zurigo e
serve un’utenza di circa 56.000 cittadini
italiani”. Inoltre, “l’edificio ove ha sede il
Consolato è demaniale, cioè di proprietà dello Stato italiano. I costi di affitto
perciò non influiscono nella spesa. Cosa
ne diverrebbe dello stabile in Frongartenstrasse 9 dopo la chiusura del consolato?”, si chiede il Comites. “Verrebbe venduto? E dove finirebbero tutti gli
sforzi fatti a suo tempo dalla Comunità
italiana, che gratuitamente ha prestato la
sua opera per dare decoro all’allora Vice
Consolato di Sua Maestà il Re d’Italia?”
“Oppure”, incalza la nota, “al Ministero
degli Esteri gli “alti” solonici funzionari
intendono per risparmio il far deterio-
Nella foto: Il presidente del Comites, Sergio Giacinti, mentre legge un documento durante la manifestazione di protesta davanti al Consolato di San Gallo. Altre manifestazioni di protesta, con larga partecipazione
di connazionali, si sono svolte a Marbach, Frauenfeld, Kreuzlingen, Vaduz, San Gallo.
rare le proprietà immobiliari dello Stato
all’estero come è avvenuto ad Amburgo
(dove la sede dell’ex Consolato Generale
– una prestigiosa villetta – “dorme” abbandonata e trascurata), come avviene
per Bellinzona (dove l’ex Agenzia consolare non si sa se sia stata venduta, e comunque è chiusa ed abbandonata)?”. Per
i membri del Comitato di San Gallo, “La
chiusura selvaggia ed irrazionale di numerose sedi diplomatiche-consolari italiane all’estero è diventata un’ossessione
dietro la quale si cela sia l’incapacità del
Ministero degli Esteri di amministrare le
dotazioni inanziarie iscritte nel bilancio
dello Stato, per far funzionare al meglio
la rete degli interessi italiani all’estero,
sia l’inconsistenza a promuovere una politica estera che continui a dar lustro alla
tradizione dell’Italia nei consessi internazionali”. “Sarà perché la crisi economica,
che da anni morde in modo inverosimile
ed ha messo in ginocchio il nostro Paese, ha raggiunto livelli devastanti in termini occupazionali e produttivi”, prosegue la nota, “sarà perché la “politica non
è più di casa alla Farnesina” e la vicenda
dei Marò detenuti in India da oltre un
anno è la testimonianza veritiera di uno
scadimento di professionalità ed affidabilità, che ci espone al mondo con una
raffigurazione caricaturale”. “La sede di
San Gallo, che ha una storia centenaria,
funge anche da rappresentanza consolare per il vicino Principato del Liechtenstein”, ricorda il Comites, che si domanda se siano “state calcolate le implicazioni diplomatiche di tale provvedimento di
chiusura”. “Sappiamo che di fronte all’ottusità dell’Amministrazione finora non è
valsa alcuna azione intrapresa dalle varie
comunità italiane toccate dai provvedimenti di chiusura”, accusa il Comitato,
che chiede comunque “alla politica di intervenire e comprendere che una chiusura della sede di San Gallo, oltre a non
portare significativi risparmi allo Stato,
penalizza una buona e larga fetta della
comunità italiana in Svizzera, che non
intende comunque accettare con rassegnazione tale evenienza”. Da San Gallo
si rivolgono dunque direttamente al presidente del Consiglio Letta ed insieme al
ministro Bonino ed ai parlamentari eletti
allestero “di “costringere” l’Amministrazione degli Affari Esteri a riconsiderare
la decisione di totale chiusura del Consolato di San Gallo”.
Gennaio 2014
Patronato ACLI
comunità 18
Pensioni italiane: aumenti e novità
Si allontana per le donne il traguardo al riposo. Integrazioni e maggiorazioni
sottostanno ai redditi posseduti
  L’aumento delle pensioni italiane,
a partire dal 01.01.2014, è stato fissato
nella misura del 1,2% rispetto al 2013.
Ricordiamo che per ottenere la pensione occorrono innanzitutto determinati
requisiti: l’età e in particolare il periodo
assicurativo (20 anni per la pensione
di vecchiaia; almeno 41 o 42 anni per
quella anticipata). Una volta raggiunti i
requisiti richiesti, essa viene calcolata
sulla base dei contributi versati.
Pertanto, vi possono essere pensioni
sopra i 500 euro e oltre ma vi possono essere anche pensioni sotto la citata cifra. A tutti, però, e a determinate
condizioni, viene garantito un importo
minimo con lo scopo di assicurare un
trattamento teso al soddisfacimento di
esigenze minime di vita. Il trattamento minimo viene periodicamente modificato per adeguarlo il più possibile
al costo della vita. Lo scorso anno era
495,43 euro e da gennaio 2014, 501,38
euro al mese.
Un tempo tutti i pensionati con importi
modesti potevano beneficiare dell’importo minimo. Da molti anni, ormai,
solo se non si hanno redditi personali superiori ad un determinato limite.
Nel corso del 2014, per poter usufruire dell’intera quota di integrazione al
trattamento minimo e raggiungere cosi
501,38 euro al mese, il pensionato non
sposato non deve superare un reddito
personale annuo pari a euro 6.517,94.
Con un reddito da euro 6.517,95 a euro 13.035,88 la quota sarà parziale. Il
pensionato sposato, invece, non deve
superare un reddito annuo, cumulato con quello del coniuge, pari a euro 19.553,82. Con un reddito da euro
19.553,83 a euro 26.071,76 la quota sarà
parziale. Da tenere presente che l’integrazione al minimo non viene in ogni
caso pagata ai residenti in Svizzera (co-
me anche nei Paesi UE) ma, rientrando
e risiedendo definitivamente in Italia,
è possibile ottenere l’integrazione fino
al momento in cui matura il diritto alla
rendita svizzera (di invalidità o di vecchiaia). A quel punto si riceve la pensione effettiva maturata sulla base dei
soli contributi italiani.
Come già ben sappiamo, inoltre, con il
2013 la riforma del governo Monti ha
iniziato a prendere il largo, comprese
quelle novità già introdotte prima sotto
il governo Berlusconi, come l’adeguamento di tutte le età pensionabili alla
speranza di vita. Una regola inventata dai ministri Sacconi e Tremonti nel
2011 e poi accelerata dalla Fornero.
Così, da gennaio 2014, mentre gli uomini continueranno ad andare in pensione come l’anno precedente (66 anni e 3 mesi), si allontana il traguardo
per le donne perché viene accelerata
l’equiparazione dell’età con quella degli uomini. Dal 2012, infatti, l’età delle
donne è salita brutalmente da 60 a 62
anni, soglia alla quale già nel 2013 sono
stati aggiunti 3 mesi (per via dell’adeguamento alle cosiddette speranze di
vita). Il limite, per le lavoratrici dipendente, sarà ulteriormente elevato a 63
anni e 6 mesi dal 2014. Per le lavoratrici
autonome (commercianti, artigiane e
coltivatrici dirette), invece, lo scalone
del 2012 è stato di 3 anni e 6 mesi (l’età
è passata da 60 a 63 anni e mezzo). Limite che sale a 64 e 6 mesi dal 2014. Per
le dipendenti pubbliche l’età richiesta è
già di 66 anni e 3 mesi.
Inoltre, per uomini e donne, ci sarà un
piccolo scatto in avanti di un mese per
la pensione anticipata (l’ex anzianità).
Dal 2014 il requisito contributivo degli
uomini, sia dipendenti sia autonomi,
passerà a 42 anni e 6 mesi invece dei
42 anni e 5 mesi richiesti fino al 31 di-
cembre 2013. Per le donne il limite è
ridotto di un anno: 41 anni e 6 mesi.
Ricordiamo da ultimo che sulla pensione italiana (anche di importo inferiore
al minimo) possono essere erogate alcune maggiorazioni corrisposte anche
ai pensionati all’estero. Le maggiorazioni comunque spettano sempreché
non venga superato un limite di reddito
annuo. Per tali ragioni l’INPS invita ormai ogni anno, anche i pensionati all’estero, a dichiarare i propri redditi per
appurare un eventuale diritto o meno
ad una o più maggiorazioni. Bisogna
così dichiarare la rendita svizzera del
primo e secondo pilastro (AVS-AI e
Cassa pensione), altre rendite di Stati
esteri, eventuali rendite da assicurazione infortuni, redditi da lavoro, ecc. I
pensionati sposati devono dichiarare i
redditi anche del coniuge.
Gaetano Vecchio (Patronato ACLI Zurigo)
AVVISO AGLI UTENTI
DEL PATRONATO
A.C.L.I
Il Patronato ACLI di San Gallo, a
seguito della riorganizzazione
della Missione Cattolica Italiana
di San Gallo, a partire da Gennaio 2014, continua ad ASSICURARE i
servizi di assistenza previdenziale e
fiscale allo stesso indirizzo in cui ha
finora operato:
Heimatstrasse 13 - 9008 St. Gallen – Tel. 071 244 89 01/04
E-Mail: sangallo patronato.acli.it.
Il responsabile Matteo Di Gennaro,
l’operatrice Agnese Vailati
Nel segno del dialogo interculturale e interreligioso
Foglio dello Scalaforum - Rorschach /San Gallo (Svizzera)
GLI IMMIGRATI E I LORO
DIRITTI FONDAMENTALI
Rossella Pauletti
La dimensione dell’immigrato-uomo spesso è trascurata anche da coloro che
vedono nell’immigrazione solo una risorsa, e che si vorrebbero porre come
paladini degli immigrati. Ma vedremo che proprio la dimensione di umanità può
essere calpestata e offesa, se l’immigrazione è incoraggiata senza nessuna
gestione o controllo.
Innanzitutto
bisognerebb
e chiedersi
chi sono gli
immigrati.
Secondo
l’ONU,
l’immi-grato
é una
persona che
si é spostata
in un paese
diverso da
quello di
residenza abituale e che vive in quel paese da più di un anno. Noi non chiamiamo
immigrati gli stranieri provenienti dai paesi ricchi e neppure i benestanti o le
persone famose dei paesi poveri. Il termine si applica solo agli stranieri residenti
classificati come poveri.
Secondo le parole del Papa “Ogni migrante è una persona umana che, in quanto tale,
possiede diritti fondamentali inalienabili che vanno rispettati da tutti e in ogni situazione”
(Caritas in veritate, n.62). Circa 214 milioni di migranti nel mondo, pari al 3% scarso della
popolazione mondiale non provengono dai paesi più poveri del pianeta, se non in minima
parte. In Italia 5,3 milioni degli emigranti provengono dalla Romania, dall’Albania, dal
Marocco, dalla Cina e dall’Ucraina. Ma non sono i più poveri dei loro paesi di
provenienza ad emigrare: per migrare occorre infatti disporre di grandi risorse. Spesso le
famiglie di origine mettono a disposizione dei propri figli i risparmi di una vita per aiutarli
ad emigrare nella speranza di una vita migliore. Ricordiamoci che dietro all’emigrazione
c’è in molti casi un vero traffico o commercio dei migranti. I migranti, e anche gli irregolari
(stimati in 500.000 unità nel 2012), sono molti di più degli sbarcati via mare (36.000 nel
2008, poche migliaia nel 2010 e nel 2011; circa 50.000 nel 2012).La grande
maggioranza degli irregolari arrivano regolarmente, soprattutto con visti turistici.
L’immigrazione irregolare è anche l’effetto delle distanze tra l’economia (famiglie
comprese) che richiede apertura, e la politica che invece tende a chiudere.
I migranti a loro volta si spostano perché aspirano a migliorare le proprie condizioni: a
volte conta più la speranza della disperazione. L’immigrazione può anche scompaginare
un’organizzazione sociale basata sugli Stati nazionali e sull’omogeneità della
popolazione che vive sul territorio. Ma chiediamoci perché l’emigrazione inquieta tanto?
Oggi diventa il simbolo di un mondo esterno minaccioso, incombente, incontrollabile.
Suscita un allarme antico: l’invasione predatoria di stranieri, ai danni di comunità
sedentarie. L’immigrato deve sempre dimostrare di “meritare” di vivere qui: la sua
devianza fa più rumore. L’immigrazione associa
povertà e diversità visibile: noi cerchiamo di
starne lontani. Gli immigrati vengono visti come
una minaccia per l’ordine simbolico e culturale (
vedi caso dei minareti in Svizzera).
C’è anche da osservare che nessuno Stato
nazionale, per quanto democratico, ha mai
rinunciato a regolamentare gli ingressi e ad
espellere cittadini stranieri ritenuti indesiderati.
Infatti dovremmo anche abbattere il problema
della visione degli immigrati che spesso
vengono considerati soggetti pericolosi, poveri
da assistere, nuovi cittadini di cui occuparci.
Il problema è trovare un equilibrio tra istanze di
difesa delle frontiere, interessi economici che
promuovono l’apertura, obblighi internazionali di
protezione dei rifugiati. Già oggi l’Unione
Europea (vedi i trattati di Schengen) ha
eliminato le frontiere interne e statuito dei diritti
a favore dei cittadini comunitari all’estero.
Ai lettori
L’immigrazione è un fenomeno enorme e
complesso, capace di cambiare il volto di
una società. Se in meglio o in peggio, sta
a noi deciderlo. Il “fenomeno” immigrazione, infatti, presenta notevoli implicazioni economiche, sociali, culturali, di
ordine pubblico. Presenta sia problemi sia
benefici, che non sono un dato fisso e
inevitabile, ma il risultato della nostra
capacità di gestirlo. Ogni discussione su
questo tema, però, non può essere una
fredda comparazione di costi e benefici.
Non bisogna mai dimenticare che il
“fenomeno” im-migrazione è fatto dagli...
immigrati: uomini in carne ed ossa, con le
loro storie, le loro speranze, le loro paure
e debolezze, i loro diritti (e i loro doveri),
la loro creatività, la voglia di rendersi utili
(o di approfittare delle situazioni), i loro
vincoli familiari.
Su questo argomento si è intrattenuto lo
Scalaforum nel corso dell’ incontro del 22
novembre 2013, con le argomentazioni
della prof. Rossella Pauletti (San Gallo).
Scalaforum/foglio 31
Anno 4° - San Gallo, 18.12. 2013
2
Scalaforum 18. 12. 13
Immigrazione non regolamentata
Esistono numerosi problemi che possono
derivare da un’immigrazione eccessiva e non
rego-lamentata, e che possono recar danno alla
società, ma anche ferire la dignità stessa degli
immigrati (come degli Italiani più deboli):
1. cattive condizioni di vita degli immigrati, sia dal
punto di vista del lavoro (bassi salari, sicurezza
e diritti precari) sia da quello dell'alloggio (alti
prezzi di acquisto e affitto, condizioni malsane e
sovraffollamento);
2. peggioramento delle condizioni di lavoro e di
alloggio degli Italiani delle fasce più deboli, che
entrano in competizione con gli immigrati;
3. scadimento di un sistema di protezione sociale
gravato da troppo assistiti, con conseguenze
negative per gli Italiani che non hanno la
possibilità di pagarsi tutele privatistiche;
4. delinquenza degli immigrati senza lavoro. Una
condizione di cui questi immigrati possono essere
parzialmente anche vittime, perché arrivano con
speranze non realizzabili. E vittime, ovviamente,
sono i cittadini locali, soprattutto quelli dei
quartieri dove si concentrano gli insediamenti di
immigrati;
5. sfruttamento degli immigrati da parte della
criminalità organizzata che gestisce i flussi
migratori. Si va dall’impoverimento di immigrati
che al loro Paese avevano una condizione di vita
dignitosa, sono stati spinti a vendere tutto per
pagare il viaggio, e non vedono realizzabili
aspettative che spesso erano state enfatizzate da
chi li ha incoraggiati a partire sino ad arrivare allo
schiavismo e alla tratta delle giovani donne,
indotte a partire con la promessa di lavoro e poi
costrette alla prostituzione;
6. impoverimento dei Paesi di provenienza, privati
delle risorse umane più intraprendenti e più
pronte al sacrificio (l'ambasciatore rumeno
Razvan Rusu ha denunciato che in Romania inizia
ad esserci una forte carenza di manodopera:
almeno 27mila lavoratori);
7. violenza sui soggetti deboli nelle comunitàghetto di immigrati;
8. conflitti sociali ed economici, soprattutto tra le
classi deboli italiane e immigrate (“guerra tra
poveri”);
9. conflitti politici e culturali per l’esistenza di
differenze inconciliabili su principî di convivenza e
diritti fondamentali: idea della laicità dello Stato,
i diritti fondamentali degli immigrati
diritti delle donne e dei
minori, diversa sensibilità
sull’esigenza
di
isolare
violenza e terrorismo, ecc.
È opportuno osservare che:
quelli che ho passato in
rassegna sono i problemi
derivanti da un’immigrazione eccessiva e non
regolamentata. Molti di
questi problemi possono
essere evitati se ci si sforza di
gestire il fenomeno. Inoltre,
non bisogna dimenticare i
nostri doveri di solidarietà,
né i benefici e le risorse che
pure vengono dall’immigrazione:
1. manodopera per numerosi
settori in cui c’è carenza;
2. contributo di creatività e
sviluppo economico anche in
altri settori, perché l’economia cresce anche trasformandosi, innervata da
nuove idee;
3. apporto positivo alla
stabilità sociale derivante
dallo spirito di laboriosità e
di sacrificio tipico degli emigranti;
4. arricchimento culturale. Il
rischio che l’incontro di
culture diverse diventi scontro non deve far dimenticare
l’opportunità che sia incontro fecondo.
Ma come è possibile dosare
problemi e risorse? In che
cosa consiste la “gestione”,
la “regolamentazione” del
fenomeno migratorio?
I criterî fondamentali sono a
mio avviso due:
1. Programmazione dei
flussi.
L’immigrazione non è un
“diritto” in sé. Ricordiamo
che ad ogni diritto corrisponde un dovere, e che
l’adempimento di questo
dovere dev’essere possibile.
(Ad esempio, possiamo dire
che un figlio ha diritto alla
migliore istruzione possibile;
non che possa pretendere da genitori che non ne
hanno la possibilità – la
frequenza di master all’
estero). Ciò nondimeno,
esiste un dovere morale, di
solidarietà
umana,
ad
continuazione
aiutare ed accogliere le persone in
condizione di bisogno. Questo dovere
deve essere esercitato, appunto, nei
limiti in cui sia realisticamente possibile,
nei limiti in cui l’accoglienza offerta sia
dignitosa (non si può dire: “vieni e
arrangiati”), nei limiti in cui consenta il
rispetto del bene comune della società
ospitante.
Possiamo e dobbiamo, dunque,
accogliere gli immigrati – e le loro
famiglie - ai quali siamo in grado di
offrire un lavoro. Programmando il
numero di coloro che possiamo accogliere, e assicurando il rispetto di
questa programmazione (se necessario,
con respingimenti alle frontiere e
rimpatrî obbligati). Inoltre, possiamo
accogliere gli immigrati che abbiano
effettivamente il desiderio di contribuire al bene comune della società
che li ospita. Per chi delinque, non si
può considerare un dovere di solidarietà
garantire l’ “ospitalità” nelle nostre
prigioni...
2. Integrazione degli immigrati.
Gli immigrati - a parte quelli temporanei
(stagionali, per motivi di studio) - sono
in larga parte persone che entrano in
nuovo Paese per costruirsi una nuova
vita, stabilirvisi a lungo, in molti casi per
sempre. Ebbene, è necessario che
questo inserimento avvenga senza
conflitti con la società che li ospita,
costruendo una graduale reciprocità di
diritti e doveri.
Un immigrato, dunque, deve rispettare
innanzi tutto le leggi del Paese che lo
ospita. Non possono esserci zone
franche, quartieri di immigrati, dove
queste leggi (con particolare riguardo ai
diritti fondamentali delle persone: diritti
delle donne, dei bambini) non sono
rispettate. Rispettando tali leggi, l’immigrato potrà esigere il rispetto dei
diritti umani e di libertà (personale, di
inviolabilità del domicilio, di espressione, di religione, di tutela giudiziaria,
di istruzione per i minori) che la
Costituzione riconosce a chiunque
soggiorni nel nostro territorio; nonché il
rispetto dei diritti connessi alla propria
prestazione lavorativa e dei diritti di
prestazione economica connessi alle
tasse versate.
3
Scalaforum – 18.12.2013
i diritti fondamentali degli immigrati
Integrazione e cittadinanza
A questo primo livello di integrazione – la capacità di rispettare regole comuni – ne dovrà
seguire uno ulteriore: la cittadinanza. Si tratta dello status cui sono connessi i diritti civili e
politici, cioè i diritti che la Costituzione riserva ai cives, ai cittadini: la pienezza del diritto a
circolare e soggiornare in ogni parte del territorio e del diritto di associazione; la possibilità
di ottenere politiche di sostegno sociale allargate; la possibilità di determinare (con il voto)
gli indirizzi e le regole della comunità. La necessità di graduare il godimento di tali diritti –
e di pretendere il rispetto di corrispettivi doveri – deriva dal fatto che una comunità non si
regge solo sulle leggi economiche, su logiche di scambio. Una comunità ha regole di
convivenza sociale che sono l’espressione di valori comuni. Una comunità ha bisogno di
legami di solidarietà che non possono essere imposti, ma si attivano se c’è reciproco
riconoscimento tra i membri della comunità stessa. Non si è più immigrati, ma cittadini a
pieno titolo, dunque, dopo aver appreso la lingua di un Paese, dopo avervi vissuto un
numero di anni sufficiente per permettersi di considerarsi integrati. A questo punto
dovremmo porci il problema della coerenza tra comportamenti e sentimenti, tra la mente e
il cuore e il problema della costruzione di un’interazione adulta e paritaria. L’integrazione
va vista oltre la politica e le sue retoriche: la politica non può tutto, ed è fatta di azioni
diverse. L’integrazione dovrebbe essere vista come prodotto dell’azione di vari attori
sociali, fino ai semplici cittadini. L’integrazione inoltre dovrebbe avere una dimensione
quotidiana. A questo proposito gli immigrati hanno anche diritto ad acquisire cittadinanza:
acquisire uno status regolare significa acquisire dei diritti; ricongiungere la famiglia o
mandare i figli a scuola e ciò comporta altri diritti e obblighi. L’ingresso nel lavoro regolare
o l’avvio di un’attività d’impresa sono aspetti cruciali di questi processi di cittadinizzazione,
ai quali anche gli immigrati hanno diritto. Ma voi vi chiederete a che serve la cittadinanza?
Nel caso dei migranti interni ad acquisire il diritto di voto e l’accesso alla funzione
pubblica. In tal caso nessun paese democratico può impedire le naturalizzazioni: le
questioni riguardano i tempi (5 o 10 anni) e le condizioni richieste. I diversi profili della
cittadinanza riguardano anche i diritti civili, la partecipazione possibile (associazionismo,
volontariato, sindacati) e i diritti sociali.
“ I pregi delle democrazie liberali non consistono nel potere di chiudere le proprie frontiere,
bensì nella capacità di prestare ascolto alle richieste di coloro che, per qualunque ragione,
bussano alle porte” (S. Benhabib, 2005; 223).
Serve una governance mondiale o almeno europea delle migrazioni.
Sarebbe opportuno fare in modo che i canali legali di ingresso diventassero più
convenienti di quelli irregolari ( sfruttamento da parte dei contrabbandieri dei migranti),
combattere più decisamente l’economia sommersa, prevedere la conversione del
permesso di soggiorno almeno per il lavoro nelle famiglie, favorire e non ostacolare i
ricongiungimenti familiari, lavorare sull’integrazione nel quotidiano, non solo su
emergenza e povertà e infine adeguare istituzioni, comunicazione, mentalità alla
cosmopolitizzazione del mondo: il mondo è diventato più vasto delle nostre idee, abbiamo
Rossella Pauletti
bisogno di idee capaci, di andare più avanti del mondo attuale.
POLITICA D'IMMIGRAZIONE dell’UNIONE EUROPEA
Una politica migratoria europea lungimirante e globale, fondata sulla solidarietà,
rappresenta un obiettivo fondamentale per l'Unione europea. La politica migratoria è
destinata a stabilire un approccio equilibrato per affrontare sia la migrazione regolare sia
quella clandestina.
BASE GIURIDICA: Articoli 79 e 80 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.
COMPETENZE: Migrazione legale: l'Unione europea ha la competenza di definire le
condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di paesi terzi che entrano e soggiornano
continuazione
legalmente in uno degli Stati membri ai fini
lavorativi, di studio o di ricongiungimento
familiare. Gli Stati membri conservano ancora
la facoltà di stabilire i tassi di ammissione di
persone provenienti da paesi terzi in cerca di
lavoro.
Integrazione: l'UE può fornire incentivi e
sostegno a favore di misure adottate dagli
Stati membri al fine di promuovere
l'integrazione di cittadini di paesi terzi che
soggiornano legalmente nel paese; tuttavia,
non è prevista un'armonizzazione degli ordinamenti e delle regolamentazioni nazionali.
Lotta contro l'immigrazione clandestina:
l'UE deve prevenire e ridurre l'immigrazione
clandestina, in particolare attraverso una
politica di rimpatrio efficace che rispetti
debitamente i diritti fondamentali. Un
immigrato clandestino è una persona che
raggiunge l'UE senza visto o permesso
adeguati o che si trattiene dopo la scadenza
del visto.
Accordo di riammissione: l'UE ha la
competenza di stipulare accordi con i paesi
terzi per la riammissione nel paese di origine
o di transito di cittadini di paesi terzi che non
soddisfano onon soddisfano più le condizioni
di ingresso, presenza o soggiorno in uno degli
Stati
membri.
OBIETTIVI
Definizione di un approccio equilibrato in
materia d'immigrazione: l'UE mira a creare
un approccio equilibrato per occuparsi di
migrazione legale e per contrastare
l'immigrazione clandestina. La corretta
gestione dei flussi migratori comporta anche
la garanzia di un trattamento equo dei
cittadini di paesi terzi che soggiornano
legalmente negli Stati membri,il rafforzamento
delle misure di lotta all'immigrazione
clandestina e la promozione di una
cooperazione più stretta con i paesi terzi in
tutti i settori. L'UE si prefigge di sviluppare un
livello uniforme di diritti e doveri per gli
immigrati legali, paragonabile a quello dei
cittadini europei.
Principio di solidarietà: secondo il trattato di
Lisbona, le politiche d'immigrazione sono
regolate dal principio di solidarietà e di equa
ripartizione della responsabilità tra gli Stati
membri, anche sul piano finanziario (articolo
80 del Trattato Fondativo UE).
Pag. 4 – Scalaforum - 18.12.2013
I diritti fondamentali degli immigrati
RISULTATI E SVILUPPI DELL’AZIONE EU
Il trattato di Lisbona, entrato in vigore nel
dicembre 2009 ha introdotto la procedura di
co-decisione e il voto a maggioranza
qualificata per quanto concerne la migrazione
legale nonché una nuova base giuridica per le
misure di integrazione. Attualmente la
procedura legislativa ordinaria si applica sia
alle politiche di immigrazione legale che a
quelle di immigrazione clandestina, il che
rende il Parlamento co-legislatore su un piano
di parità con il Consiglio. Il trattato di Lisbona
ha altresì precisato che le competenze dell'UE nel campo in questione sono condivise
con gli Stati membri, segnatamente per quanto concerne il numero di migranti autorizzati
a entrare in uno Stato membro allo scopo di cercarvi un lavoro . In caso di un afflusso
improvviso di cittadini di paesi terzi in uno Stato membro,il trattato contiene inoltre
disposizioni per l'adozione di misure volte ad aiutare lo Stato membro interessato. Infine,
la Corte di giustizia ha ora piena competenza in materia di immigrazione e di asilo.
Recenti sviluppi politici:
politici:….
Il Patto europeo sull'immigrazione e sull'asilo
Il Patto europeo sull'immigrazione e sull'asilo è stato adottato dal Consiglio europeo il 15
ottobre2008. Il patto rappresenta un impegno globale per realizzare una politica comune
in materia di immigrazione e di asilo, fondata su cinque pilastri,tre dei quali riguardano
l'immigrazione: organizzare l'immigrazione legale in modo da tenere presenti le priorità,
le esigenze e le capacità di accoglienza di ciascuno Stato membro e da incoraggiare
l'integrazione, controllare l'immigrazione clandestina, in particolare garantendo che gli
immigrati clandestini rientrino nei rispettivi paesi di origine o di transito, e creare un
partenariato con i paesi di origine e di transito al fine di favorire una sinergia tra la
migrazione e lo sviluppo.
Il Programma di Stoccolma
Il Consiglio europeo del dicembre 2009 ha adottato il programma di Stoccolma —
«Un'Europa aperta e sicura al servizio e a tutela dei cittadini». In continuità con i
programmi di Tampere e dell'Aia, il programma di Stoccolma è il nuovo programma
pluriennale di misure da adottare nell'ambito dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia
nel periodo 2010-2014. Esso definisce le priorità della politica di migrazione dell'UE.
I recenti sviluppi legislativi: Dal 2008 sono state adottate una serie di importanti
direttive in materia d'immigrazione e di asilo e altre direttive pertinenti dovrebbero essere
riviste nel prossimo futuro.
……Sulla migrazione legale
La direttiva 2009/50/CE sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi
che intendano svolgere lavori altamente qualificati introduce la cosiddetta «Carta blu
dell'UE», una procedura accelerata per il rilascio di un permesso speciale di soggiorno e
di lavoro in condizioni più allettanti per i lavoratori di paesi terzi, affinché questi possano
coprire un impiego altamente qualificato negli Stati membri. La direttiva doveva essere
attuata entro il 19 giugno 2011; la prima relazione sulla sua attuazione è prevista per
giugno 2014.
La direttiva sul permesso unico (2011/98/UE) definisce una procedura comune e
semplificata per i cittadini di paesi terzi che presentano domanda di permesso di
soggiorno e di lavoro in uno Stato membro come pure un insieme comune di diritti da
concedere agli immigrati regolari. La direttiva deve essere attuata entro il 25 dicembre
2013; la prima relazione sulla sua attuazione è prevista per dicembre 2016.
La Commissione, in data 13 luglio 2010, ha presentato due ulteriori strumenti legislativi,
ovvero una proposta di direttiva sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di
paesi terzi nell'ambito di trasferimenti intra societari (COM(2010)0378) e una proposta di
direttiva sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi per motivi di
lavoro stagionale(COM(2010)0379).
…….Sull'integrazione
…….
La Commissione sta valutando una revisione della direttiva 2003/86/CE relativa al diritto
al ricongiungimento familiare. Nel 2011 è stato pubblicato un Libro verde che ha dato il
via a un processo di consultazioni pubbliche. Nel 2012 la rete europea sulle migrazioni
ha pubblicato uno studio sull'abuso del diritto al ricongiungimento familiare. Nell'aprile del
2010 la Commissione ha presentato la terza edizione del «Manuale sull'integrazione per
politici e operatori» e nel luglio del 2011 ha adottato l'Agenda europea per l'integrazione
dei cittadini di paesi terzi. Inoltre, dal 2009
esistono due nuovi strumenti che sono stati
creati per affrontare il tema dell'integrazione,
segnatamente il Forum europeo di integrazione
(organizzato dalla Commissione e dal Comitato
economico e sociale europeo) e il sito web
europeo
sull'integrazione
((http://ec.europa.eu/ewsi/en/).
…..Sulla migrazione irregolare
L'UE ha adottato due atti normativi fondamentali
per la lotta contro la migrazione clandestina:
la «direttiva sui rimpatri» (2008/115/CE) che
reca norme e procedure comuni applicabili negli
Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi
terzi il cui soggiorno è irregolare. Gli Stati
membri dovevano applicare la direttiva entro il
24 dicembre 2010. la prima relazione sulla sua
attuazione è prevista per dicembre 2013;
la direttiva 2009/52/CE che specifica sanzioni e
misure da applicare negli Stati membri nei
confronti dei datori di lavoro che violano il
divieto di impiegare cittadini di paesi terzi il cui
soggiorno è irregolare. Gli Stati membri
dovevano applicare la direttiva entro il 20luglio
2011 e la prima relazione sulla sua attuazione è
prevista per luglio 2014.
Al contempo, l'UE sta negoziando e
concludendo accordi di riammissione con i
paesi di origine e di transito al fine di rimpatriare
i migranti clandestini e di cooperare nell'ambito
della lotta contro la tratta di esseri umani. Detti
accordi includono impegni in materia di
cooperazione reciproca tra l'UE e i paesi terzi
partner. Si sono conclusi i negoziati e sono
entrati in vigore gli accordi con Hong Kong,
Macao, Sri Lanka, Albania, Russia, Ucraina,
Bosnia-Erzegovina, ex Repubblica jugoslava di
Macedonia, Montenegro, Pakistan, Serbia,
Moldova e Georgia.
Foglio dello Scalaforum
Sede legale Scalaforum: MCI – Rorschach
Padre Angelo Negrini responsabile
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Sede operativa e redazione del Foglio:
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Coordinamento:
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19.00
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Pizzeria da Franco
Parkstrasse 14
9430 St. Margrethen
Tel. 071 744 21 71
Öffnungszeiten
Montag bis Samstag
11.00 – 14.00 / 17.30 – 22.30
A&D
Umbauten & Renovationen
Marco D'Agostino
078 909 86 92
[email protected]
Höflistrasse 1
9300 Wittenbach
Campana
Antonio
Traslochi
Svizzera-Italia
A prezzi modici
con copertura assicurativa
e pratiche doganali
St. Gallerstr. 5
9100 Herisau
Tel. 071 352 45 31
Natel 079 335 01 46