Quel robot comporrà un valzer

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intervista blue
blue intervista
Quel robot
comporrà
un valzer
A
That robot
will compose
a waltz
Giuliana Manganelli
Nella giovane “officina”
di meccatronica di David
Corsini, tra i vicoli sotto
la Lanterna, è nato iCub,
ideato per studiare il
funzionamento della
mente umana, un
umanoide che abita
all’IIT e che il mondo
ci invidia
ll’anagrafe risulta nato a Genova Morego all’IIT, l’Istituto Italiano di Tecnologia, ha quasi tre anni, è alto 90 centimetri, pesa una ventina di chili, ha un bel
testone grosso come tutti i cuccioli, segni particolari occhi dolci spalancati sul mondo. Lui
è un sofisticatissimo complesso di carbonio e
alluminio attraversato da circuiti elettronici
che simulano quelli neurali degli umani in
carne e ossa. Come tutti i suoi coetanei sta
imparando velocemente un sacco di cose
guardandosi attorno, ed è proprio per questo
che è stato ideato, per studiare e comprendere il funzionamento della mente umana, i
meccanismi dell’apprendimento attraverso
l’esperienza. Il prossimo, ambiziosissimo step
della robotica è il pensiero cosciente delle
macchine, e a Genova ci stanno lavorando.
Il piccoletto si chiama iCub e ha tanti papà
perché è venuto al mondo grazie al progetto
quinquennale open source RobotCub finanziato nel 2004 dall’Unione Europea per 8,5
milioni di euro. Al momento provvedono alla
sua crescita 16 gruppi di ricerca internazionali coordinati dal professor Giulio Sandini
che insegna Bioingegneria all’Università di
Genova ed è direttore di ricerca del dipartimento robotica, scienze cognitive e del cervello (Rbcs) dell’IIT. Tra i partner italiani vi sono il Lira-Lab di Genova e l’Arts-Lab della
Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, due tra i
centri più avanzati a livello mondiale nel
campo della robotica umanoide e della biomeccatronica, l’Università di Ferrara, con le
competenze di neuroscienze. E infine Telerobot di Genova, unico partner industriale del
consorzio di cui è amministratore delegato
l’ingegner David Corsini che guida un team di
una ventina di ingegneri e tecnici la cui età
media è 38 anni. È nella giovane “officina” di
meccatronica di Corsini, tra i vicoli sotto la
Lanterna, che nasce fisicamente iCub, il fiore
all’occhiello della tecnologia italiana, un
umanoide che tutti ci invidiano.
Il nome del robottino, iCub, che in inglese significa cucciolo di animale, è l’acronimo di
Cognitive Universal Body, e I, forse, ricalca l’ “I,
Robot”, il capostipite degli androidi moderni
che fu partorito dal maestro della fantascienza Isaac Asimov nel 1950. iCub è talmente genovese che l’anno scorso a Palazzo Ducale un
It is in the new
mechanical-electronics
engineering "workshop" of
David Corsini, found in the
vicoli, or little alleyways that
wind around the Lanterna,
Genoa’s lighthouse, that
iCub was born. It was
conceived to study the
functioning of the human
mind: a humanoid that
lives at the IIT and is envied
by the rest of the world.
ccording to the registry of births, he
was born in the Morego section of
Genoa at the IIT (Istituto Italiano di
Tecnologia, Italian Institute of Technology),
he is almost three years old, 90 centimeters
tall, weighs around 20 kilos. Like all puppies,
he has a nice big head. Distinctive trait:
sweet eyes, wide open to the world.
He is a highly sophisticated complex of aluminum and carbon fiber, with electronic circuits imitating the neural ones of flesh-andblood humans. Like his peers, he is quickly
learning new things by looking around, and this
is exactly what he was made for: studying and
learning the functioning of the human mind,
the mechanism of learning through experience.
The next and very ambitious step in robotics is
the “conscious thought” of machines, and they
are working on it in Genoa. The newborn is
called iCub, and has many fathers. He was
brought into this world thanks to a five-year
plan called “open source RobotCub,” a 2004
EU-sponsored project with a €8.5 million
budget. Today there are 16 international research groups following his growth. These
groups are coordinated by Professor Giulio Sandini, full professor of bioengineering at the University of Genoa and Director of Research at
the department of Robotics, Brain and Cognitive Sciences (Rbcs) at the Italian Institute of
Technology. Among the Italian partners, there
are the Lira-Lab of Genoa and the Arts-Lab of
the “Scuola Superiore Sant’Anna” of Pisa (two
of the most advanced centers in the field of humanoid robotics and bio-mechatronics worldwide) and the University of Ferrara with expertise in neurosciences; finally there is the
Genovese Telerobot, the only industrial partner
of the pool, whose managing director is David
Corsini, an engineer leading a team of some 20
technicians and engineers (38 years old on average). It is in Corsini’s young “workshop” found
in the alleyways of Genoa’s historical center
near the lighthouse, the Lanterna, that iCub
was born: the pride of Italian technology, a humanoid envied by the rest of the world.
The puppy is called iCub, acronym for Cognitive
Universal Body; the “i” probably refers to “I, Robot”,
the progenitor of modern androids created by science fiction master Isaac Asimov in 1950. iCub
is a real Genovese: last year, on the occasion of
A
Il laboratorio di Genova
Morego
The laboratory in Genoa
Morego
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suo arto, un braccino meccanico con tutte e
cinque le dita ben articolate, ha dato prova di
maestria culinaria pestando foglie di basilico,
pecorino, olio, sale e pinoli in un mortaio di
marmo e producendo il primo pesto doc che
mai androide abbia fatto, durante la seconda
edizione del Campionato Mondiale di Pesto
Genovese, organizzato dall’Associazione Culturale e Gastronomica Palatifini.
Ingegner Corsini, come mai non avete portato il pupo intero?
Non è facile: è all’IIT, e spostarlo, scollegarlo,
staccargli tutti i fili è un’impresa. iCub è ancora stanziale e in mano ai laboratori, dove
tra l’altro gli stanno facendo la pelle.
ICub è nato tre anni fa
all’Istituto italiano di
Tecnologia, Iit, di Genova Morego
ICub, built 3 years ago at the
Italian Institute of Technology
(IIT - Istituto Italiano di
Tecnologia), in Genoa Morego
Ha contravvenuto a una delle tre leggi della robotica che regolano il comportamento
delle macchine pensanti? Così piccolo è già
pericoloso come gli androidi in rivolta contro gli umani del film “I, Robot”?
No, gli fanno la pelle nel senso letterale della
parola, stanno lavorando a un’epidermide sensorizzata. In un paio d’anni iCub saprà gattonare, stare in piedi, camminare da solo, avrà
occhi per vedere e seguire oggetti in movimento, mani per prendere e manipolare, orecchi per sentire. Ma per fare dispetti ci vuole
molto più tempo. È necessario avere coscienza di sé e coscienza sociale. I robot non sanno
ancora interagire con altri esseri, siano essi
umani sia artificiali, al di là di comunicazioni tecnologiche. Anche il
telefono con il bluetooth comunica, ma non capisce perché comunica. È un mezzo non animato da intenzione. Ma ci arriveremo, magari tra
un paio di generazioni.
La più grande soddisfazione del suo team?
Un giorno i giapponesi della Toyota, tra i più
grandi esperti di robotica del mondo, si sono
infilati tra i caruggi a fare shopping da noi.
Hanno comperato due mezzi busti di umanoidi che abbiamo realizzato con il laboratorio del
professor Sandini. Non è cosa da tutti i giorni!
Ma come, vengono a fare spese a Genova
quando la Honda dal 2000 ha il superfusto
Asimo (acronimo di Advanced Step in Inno-
the second edition of the Campionato Mondiale
di Pesto Genovese (Genovese Pesto sauce
World Championship), organized by the “Associazione Culturale e Gastronomica Palatifini”
and held in Palazzo Ducale (Genoa), the robot
used its mechanical arm provided with well articulated fingers, and ground the basil leaves,
Pecorino cheese, olive oil, salt, garlic and pine
nuts in a marble mortar, preparing the first
pesto sauce ever made by an android.
Mr. Corsini, why didn’t you bring the
whole baby along?
It’s not easy: it is at IIT. Moving it, unplugging and disconnecting all its wires is a
daunting task. iCub still can’t move, and it is
still in the labs, where it’s also being skinned.
Alive? Has he broken one of the three rules
of robotics, which regulate the behavior of
“thinking-machines”? So young and yet so
dangerous, like the androids that rebelled
against the humans in “I, Robot” the film?
No, he’s being skinned in the actual sense
of the word: he is receiving a sensitive skin.
In the next couple of years, iCub will be able
to crawl, stand, walk on his own; he will be
given eyes to see and follow moving objects, hands to grasp and manipulate, ears
to listen. But it will take some time before
he can be naughty, it takes self and socialconsciousness for this. Robots still cannot
interact with others (humans or artificial),
beyond technical communications. A bluetooth device connected to a mobile phone
“communicates” as well, but simply cannot
“understand” why. It is a “thing,” therefore
he cannot “decide.” We will get there,
maybe in the next couple of generations.
What’s the biggest achievement of your team?
One day, some people from Japanese Toyota (among the world’s leading experts in
robotics), went shopping in the caruggi,
(Genoa’s small alleyways), at our lab. They
bought two humanoid half-busts that we
built with Professor Sandini’s lab. It’s not
something that happens every day.
But why? They come to Genoa to shop
when Honda has had Asimo (the acronym
vative Mobility) l’automa più avanzato al
mondo?
Loro si sono specializzati a fare macchine che
eseguono molto bene certe funzioni, il loro
scopo è costruire umanoidi con fattezze umane, simili alla “Caterina” di Alberto Sordi, per
intenderci, o ai replicanti di “Blade Runner”.
iCub tecnicamente e tecnologicamente è una
macchina superiore ad Asimo, noi stiamo costruendo macchine che pensano. Il cucciolo
non sarà un robot programmato, ma saprà
acquisire conoscenza attraverso l’esperienza,
come gli umani. Questo fa la differenza.
for Advanced Step in Innovative Mobility)
the most advanced robot in the world,
since 2000?
They specialized in producing machines that
perfectly deal with certain functions. Their
mission is to build humanoids with humanlike features, resembling Alberto Sordi’s
Caterina, or Blade Runner’s replicants. iCub
overcomes Asimo both technically and
technologically, we’re building thinking machines. The puppy won’t be a programmed
robot, but he will learn through experience,
as humans do. This is the difference.
A lei personalmente cosa piacerebbe vedergli fare?
Suonare un pianoforte, fare qualcosa di artistico, ma non suonare la pianola automatica:
vedere proprio il cucciolo suonare di testa sua.
Io ti insegno che ci sono 7 note e 5 semitoni.
Adesso, prego. Puoi fare quello che ha fatto
Beethoven, Strauss, le rock band, solo con
questo “materiale”. Tocca a te. b
What would you like see him doing?
Playing a piano, doing something artistic.
But not playing the automatic player-piano:
actually seeing the puppy himself playing
something he composed. I’ll teach you that
there are seven keys and five semitones,
now help yourself. You could be Beethoven,
Strauss, a rock band, only with these “raw
materials.” It’s your turn. b
La sindaco Marta Vincenzi con
Davide Corsini, a.d. di
Telerobot, al Campionato
mondiale del Pesto 2008
Marta Vincenzi, Mayor of
Genoa, with doctor Davide
Corsini, managing director of
Telerobot, at the Genovese
Pesto sauce World Championship
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