Numero 39 del 30/10/2010

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Numero 39 del 30/10/2010
Sabato
30 Ottobre 2010
Direttore
Antonio Ciliento
Anno II - Numero 39
www.gazzettinoeuropeo.it
GAZZETTINO EUROPEO
PARLAMENTO EUROPEO
SETTIMANALE DI INFORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE COMUNITARIA PER L’EUROPA MEDITERRANEA
GAZZETTINO
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CONSIGLIO EUROPEO - Angela Merkel e Nicolas Sarkozy soddisfatti: «E’ stata approvata la linea franco-tedesca concordata a Deauville»
CONSIGLIO UE: SI’ ALLA RIFORMA DEL TRATTATO E
AL "FONDO ANTI-CRISI" PER I PAESI IN DIFFICOLTA’
Vince l'asse Sarkozy-Merkel, ma la decisione di «modifica limitata» del Entro dicembre le modalità per il funzionamento del Fondo anticrisi
Trattato di Lisbona risveglia l’incubo delle estenuanti ratifiche nazonali permanente per sostenere i Paesi euro in gravi difficoltà finanziarie
La decisione è stata presa nella riunione dello scorso 25 ottobre a Lussemburgo
MERCATO UNICO:
ECCO LE PROPOSTE
DI BRUXELLES
IL MASSACRO DI
SREBRENICA: ULTIMO
GRANDE OSTACOLO
AL CAMMINO DELLA
SERBIA VERSO L’UE
I Ministri degli Esteri
dell’Ue hanno rimosso
gli impedimenti per
l'adesione della Serbia
al club di Bruxelles.
Il dialogo sul Kosovo
e la cattura di Ratko
Mladic vengono, però,
ritenute condizioni
inderogabili per la
conclusione della
procedura
ENERGIA
COMMISSIONE UE
UNIONE EUROPEA
GALILEO: FIRMATO IL
QUARTO CONTRATTO.
IN FUNZIONE DAL 2014
LA GERMANIA
RINVIA LO STOP
AL NUCLEARE: LE
PROTESTE DEGLI
AMBIENTALISTI
FISCO
SVIZZERA: ACCORDO
CON GERMANIA E
INGHILTERRA SUL
SEGRETO BANCARIO
Il governo tedesco ha
deciso di prolungare
la vita delle 17 centrali
nucleari dislocate nel
Paese fino al 2040.
Creazione di una nuova
imposta anonima liberatoria
per i non residenti in cambio
del mantenimento dell'attuale
segreto bancario elvetico
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30 Ottobre 2010
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CONSIGLIO EUROPEO - Angela Merkel e Nicolas Sarkozy soddisfatti: «E’ stata approvata la linea franco-tedesca concordata a Deauville»
CONSIGLIO UE: SI’ ALLA RIFORMA DEL TRATTATO E
AL "FONDO ANTI-CRISI" PER I PAESI IN DIFFICOLTA’
Gli accordi che hanno chiuso il
Consiglio europeo dei giorni scorsi
sembrano, al momento, soddisfare
tutti: da un lato l’asse SarkozyMerkel, il quale può vantare di aver
centrato l’obiettivo della creazione di
un Fondo anti-crisi per i Paesi in difficoltà, dall’altra gli altri Stati membri che hanno impedito un intempestivo stravolgimento del Trattato di
Lisbona, consentendone solo
una «modifica limitata» per
garantire la solidità della
moneta unica.
In tutti, però, la decisione di
modificare il Trattato presa dal
vertice sembra risvegliare l’incubo del processo delle ratifiche che ha accompagnato per
ben otto anni il progetto di
Costituzione europea prima e
Lisbona poi. Il passo è stato
ritenuto «necessario» dai 27,
ma da qui a dicembre si cercherà di individuare un intervento «limitato» al massimo
per mettere il processo al riparo da brutte sorprese "nazionali".
In ogni caso, l’obiettivo concordato
dai leader dei 27 è quello di fare presto, sia per quel che riguarda la riforma del Patto Ue di stabilità e di crescita, sia per la messa a punto del
meccanismo anticrisi per sostenere i
Paesi euro in gravi difficoltà finanziarie. In quest’ultimo caso si indica la
metà del 2013, considerando anche la
ratifica dei 27 alle necessarie modifiche del trattato di Lisbona. Per questo, le modalità di funzionamento del
Fondo dovranno essere sul tavolo del
Consiglio Ue già in dicembre. I 27
aprono quindi alla possibilità di un
intervento delle banche nel Fondo,
come richiesto da Berlino. L’invito
contenuto nelle conclusioni del vertice, infatti, è quello di valutare tutti gli
aspetti emersi dalla discussione: dal
ruolo che può essere svolto dal settore privato a quello dell’Fmi, alle
severe condizioni cui dovranno sottostare i Paesi che beneficeranno del
sostegno del Fondo.
I negoziati partiranno subito. Come
quelli sulla riforma del Patto Ue di
stabilità e di crescita su cui si vuole
un accordo definitivo entro l’estate
del 2011. Bisognerà dare sostanza ai
principi fissati nel rapporto della
task-force guidata dal presidente Ue,
Herman Van Rompuy.
Dunque, decidere come attuare la
stretta sui debiti pubblici (quale criterio numerico adottare per la loro riduzione e quale peso dare ai “fattori
rilevanti” come il debito privato) e
quanta forza dare al nuovo sistema di
sanzioni finanziarie. Sistema che in
molti - a partire dalla Bce - vorrebbero più automatiche di quanto previsto
dal rapporto Van Rompuy.
Per quel che riguarda la possibilità di
introdurre nel Patto anche delle sanzioni politiche, prosegue il braccio di
ferro tra la Merkel e la gran parte
degli altri leader europei. Privare i
Paesi non virtuosi del diritto di voto
in Consiglio Ue per la Merkel «è un
tema che resta sul tavolo». Non la
pensa così il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker: «Mi
pare che la questione sia stata rinviata alle calende greche», ha replicato
alla cancelliera tedesca. Nelle conclusioni del vertice si afferma come il
presidente del Consiglio Ue «intende
esaminare successivamente» la proposta tanto cara a Berlino, che
comunque potrà essere presa in considerazione solo «nel caso di una
minaccia permanente alla stabilità
dell’Eurozona nel suo complesso». Il
presidente della Commissione Ue,
Josè Manuel Barroso, ha
voluto comunque togliere
ogni dubbio su quanto deciso dai 27 leader: «È escluso
che le modifiche limitate
del trattato di Lisbona possano riguardare la sospensione del diritto di voto».
«Al fine di assicurare una
crescita equilibrata e sostenibile - è scritto nel comunicato ufficiale di conclusione del vertice - i capi di
Stato o di governo convengono sulla necessità che gli
Stati membri istituiscano
un meccanismo permanente di gestione delle crisi per salvaguardare la stabilità finanziaria della
zona euro nel suo insieme e invitano
il presidente del Consiglio europeo ad
avviare consultazioni con i membri
del Consiglio europeo su una modifica limitata del trattato necessaria a tal
fine, senza modificare l'articolo 125
del TFUE (principio del "non salvataggio finanziario")». «Il Consiglio
europeo - prosegue il comunicato accoglie con favore l'intenzione della
Commissione di intraprendere, in
stretta consultazione con il presidente
del Consiglio europeo, lavori preparatori sulle caratteristiche generali di
un nuovo meccanismo futuro, tra l'altro il ruolo del settore privato, il ruolo
dell'FMI e la rigorosissima condizionalità che dovrebbe caratterizzare il
funzionamento di tali programmi. Il
Consiglio europeo tornerà sull'argomento nella riunione di dicembre al
fine di adottare la decisione definitiva, in ordine sia alla definizione di un
meccanismo di gestione delle crisi sia
a una modifica limitata del trattato,
cosicché eventuali modifiche possano
essere ratificate entro la metà del
2013 al più tardi.
Il presidente del Consiglio europeo
intende esaminare successivamente,
in consultazione con gli Stati membri,
la questione del diritto dei membri
della zona euro a partecipare all'adozione di decisioni nell'ambito di procedure relative all'UEM in caso di
minaccia permanente alla stabilità
della zona euro nel suo insieme».
Fin qui in documento approvato.
Resta ora da vedere se le misure adottate saranno in grado di affrontare la
(forse imminente) crisi. I riflettori,
infatti, restano tutti puntati su
Portogallo e Irlanda che sembrano
avviati a replicare il disastro finanziario greco. Mercoledì il debole governo di minoranza portoghese, guidato
dal primo ministro Jose Socrates, non
è riuscito a far approvare la legge
finanziaria in parlamento: i punti di
scontro riguardano una maggiore
pressione fiscale, compresa l'Iva che
dovrebbe essere portata al ventitre
per cento e il massiccio taglio alla
spesa pubblica. Ma il Portogallo non
ha molte scelte: se vuole evitare il
modello greco e riportare il deficit
attuale - attestato sui sette punti percentuali - a un apprezzabile 4.6% previsto per il 2011, deve operare delle
scelte drastiche. Al pari, a una dieta
più rigorosa è chiamata ad adattarsi
Dublino. Con l'ultima manovra di
aggiustamento, il governo irlandese
ha praticamente raddoppiato le precedenti previsioni per il triennio 20112014, portando le entrate da 7,5
miliardi di euro a quindici miliardi di
euro seppellendo così ogni prospettiva di crescita economica: un ultimo
tentativo per ridurre l’imbarazzante
trentadue per cento di deficit.
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UE: I MINISTRI DEGLI ESTERI DEI VENTISETTE HANNO
SBLOCCATO LA DOMANDA DI ADESIONE DI BELGRADO
SERBIA
Il vertice dei ministri degli Interni Ue
a Lussemburgo, tenutosi lo scorso 25
ottobre, ha rimosso (con la riserva
dell'Olanda) gli impedimenti per l'adesione della Serbia al club di
Bruxelles. Il dialogo sul Kosovo e la
cattura di Ratko Mladic vengono,
però, ritenute condizioni inderogabili a un'unione che, soddisfatti i
requisiti, potrebbe avvenire già nel
2016.
Riprende dunque il cammino della
Serbia verso l’Unione Europea. I
ministri degli esteri dell’Ue, riuniti a
Lussemburgo, hanno accolto al
domanda di adesione serba, girandola alla Commissione europea perché esprima un parere.
Affinchè l’iter proceda, la Serbia
dovrà però garantire "la piena cooperazione con il Tribunale dell'Aja per i
crimini di guerra nella ex
Jugoslavia”. In particolare, su pressioni dell’Olanda, si chiede al paese
balcanico di arrestare i criminali di
guerra Ratko Mladic e Goran Hadzic,
tuttora latitanti, un gesto che sarebbe
"la prova più convincente degli sforzi
della Serbia e della cooperazione con
il Tribunale".
Il parere adottato a Lussemburgo è
comunque solo l’inizio della procedura di adesione. La Commissione
Europea esprimerà il suo parere non
prima di un anno, ma già nelle prossime settimane invierà a Belgrado il
questionario per verificare il grado di
preparazione della Serbia in vista dell'apertura dei negoziati di adesione.
Nonostante non siano ancora cittadini
europei, i cittadini serbi possono già
entrare e viaggiare nell’area
Schengen senza chiedere visti di
ingresso. L’importante è che abbiano
un passaporto biometrico, che memorizza su un microchip le foto e le
impronte digitali del titolare.
Nel giorno in cui la Ue ha sbloccato
la domanda di adesione della Serbia,
trasferendola all'esame della commissione europea, il presidente serbo,
Boris Tadic, ha ribadito la ferma
determinazione di Belgrado a non
risparmiare alcuno sforzo per giunge-
PARLAMENTO
EUROPEO
re alla cattura di Ratko Mladic. «La
Serbia porterà a termine i suoi impegni internazionali», arrestando gli
ultimi criminali ancora in fuga, ha
detto Tadic in una intervista apparsa
sull'International
Herald
Tribune (Iht), precisando che
la difficoltà nel catturare
Mladic stia sopratutto nel fatto
che «non si tratta di un fuggitivo ordinario. Lui è un militare con tanta esperienza dai
tempi delle guerre», e quelli
che lo hanno protetto e aiutato
a nascondersi erano «anch'essi
ex ufficiali o ufficiali in pensione, che hanno anche loro
una larga esperienza».
A testimonianza della buona
fede dei serbi in questa azione, proprio in questi giuorni il Governo della
Repubblica di Serbia ha adottato
nella seduta del 28 ottobre la
Decisione con la quale si approva il
premio pecuniario di 10 milioni di
euro per l’informazione che aiuterebbe a trovare e arrestare l’accusato
dell’Aja Ratko Mladic, e il premio
pecuniario di un milione di euro per
l’informazione che aiuterebbe a trovare e arrestare Goran Hadzic.
Allo stesso tempo, il governo serbo
dichiara la sua disponibilità a risolvere il problema del Kosovo, anch’esso
bonco di prova su cui si giocherà il
futuro europeo della Serbia.
Secondo il segretario di stato nel
Ministero per il Kosovo e Metochia,
Oliver Ivanovic, è necessario che ai
colloqui sul Kosovo, partecipino
anche gli albanesi poiché su questo
insistono sia l’Unione europea sia
l’America.
Bruxelles e Washington, evidenzia
Ivanovic, sono interessate affinchè in
Kosovo e nell’intera regione sia raggiunta la stabilità, ed essa sarà possibile solo attraverso un costante dialogo e un sereno confronto tra Belgrado
e Pristina, laddove il ruolo centrale di
intermediario sarà chiamato a svolgerlo la stessa Unione europea.
E speranze in questa direzione, sembra sia possibile coltivarle.
A causa delle guerre balcaniche degli
anni Novanta, oltre che del prolungarsi fino al 2000 del regime ultranazionalista di Slobodan Milosevic, la
Serbia è rimasta per troppo tempo
isolata dal resto dell'Europa subendo
fra l'altro molte sanzioni che ne
hanno frenato l'economia e limitato
gli investimenti dall'estero. La Serbia
è tornata a crescere soltanto negli
ultimi anni, prima di subire l'influenza della crisi internazionale che ha
causato una recessione intorno al 3
per cento nel 2009.
LA PROTEZIONE DEI DATI SULLE DUE SPONDE
DELL'ATLANTICO: ALLA RICERCA DI UN ACCORDO
Tempo di discussioni tra Europa e Stati
Uniti per raggiungere un accordo sulla
protezione dei dati personali nel quadro di una cooperazione giudiziaria e
di polizia. Ad analizzare nei giorni
scorsi i pro e i contro sono stati gli
eurodeputati della commissione
Libertà civili insieme a rappresentanti
del Consiglio e della Commissione,
all'ambasciatore americano per l'UE e
a diversi esperti di settore.
"È molto importante stabilire criteri
comuni in un tempo in cui aumentano
sempre di più gli scambi dei dati", ha
commentato il verde tedesco Jan
Philipp Albrecht, autore del rapporto
scritto dal Parlamento, esortando a trovare in fretta un accordo.
Rafforzare il dialogo transatlantico
sulla protezione dei dati, discutere i
valori condivisi e gli obblighi costituzionali, trovare possibili soluzioni
comuni: di questo si è parlato nell'audizione organizzata lunedì 25 ottobre
dalla commissione per le libertà civili.
L'obiettivo dell'accordo del resto è quello di creare
un quadro comune a cui fare riferimento nelle
discussioni successive in materia di protezione dei
dati personali. Il maggiore punto di divergenza tra
Stati Uniti e Unione Europea è la resistenza dei
primi a rendere l'accordo retroattivo, al contrario di
quanto vorrebbe l'UE.
La Commissione ha già espresso la sua posizione al
Consiglio. Ora toccherà al Parlamento dare la luce
verde all'accordo finale.
"La nostra sicurezza dipende molto dalla nostra
capacità di combattere crimine e terrorismo", ha
sintetizzato Françoise Le Bail, direttore generale
del DG Giustizia della Commissione.
"Per questo abbiamo bisogno di poter scambiare tra
di noi i dati", ha aggiunto, invocando un accordo
fondato su valori comuni, ma riconoscendo la difficoltà di trovare criteri condivisi.
L'invito a un accordo tempestivo è arrivato anche
dal Consiglio, per voce del ministro belga
alla Giustizia, Stefaan de Clerck che si è augurato
di raggiungere un compromesso entro la fine di
dicembre. "Al momento abbiamo sistemi troppo
diversi, è un vero e proprio puzzle che
complica il lavoro di funzionari e polizia".
Anche perché le differenze tra le due
sponde dell'Atlantico sono inferiori
rispetto a quanto si crede abitualmente,
ha sottolineato l'ambasciatore americano William E. Kennard. "Non è vero
che gli Stati Uniti sono più attenti alla
sicurezza che alla privacy", ha affermato. "Sono i due lati della stessa
medaglia e possiamo averle entrambe". Una posizione che ha trovato il
consenso anche del deputato tedesco
liberaldemocratico Alexander Alvaro.
Discussioni sono emerse invece sulla
possibile retroattività dell'accordo. Un
no secco è arrivato dall'ambasciatore
Usa. "Gli accordi precedenti dovrebbero essere rivisti, creerebbe un'incertezza dal punto di vista legale", ha
obiettato.
È il contrario, ha replicato il deputato
socialdemocratico Stavros Lambrinidis. "Se l'accordo non avrà valore retroattivo
nasceranno grande confusione e incertezze su
quanto si può fare o meno".
Una possibile soluzione sarebbe quella di dare a
questo accordo un valore superiore rispetto agli
altri, ha suggerito il deputato di sinistra Rui
Tavares. Alla fine però il dialogo è stato costruttivo. "Noto un cambiamento nell'atteggiamento
degli Stati Uniti verso il Parlamento", ha commentato il popolare Simon Busuttil. E allora perché non
spingersi oltre, ha suggerito, mostrando maggiore
flessibilità e volontà di concludere l'accordo?
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30 Ottobre 2010
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COMMISSIONE EUROPEA - Fissare obiettivi comuni più ambiziosi nel settore della politica industriale e rafforzare la governance europea
UN'INDUSTRIA PER L'EUROPA, UN'EUROPA PER
L'INDUSTRIA: QUESTA LA STRADA DEL PRIMATO
Affinché l'Europa possa conservare la sua posizione di leader nell'universo economico mondiale è
necessario porre l'industria in primo piano. È questo
il messaggio chiave della comunicazione "Una
politica industriale integrata per l'era della globalizzazione" adottata nei giorni
scorsi dalla Commissione europea
su iniziativa del vicepresidente
Antonio Tajani, secondo il quale
"l'industria costituisce una priorità dell'Europa e un presupposto
imprescindibile per trovare soluzioni adeguate alle problematiche
- attuali e future - della nostra
società. L'Europa ha bisogno dell'industria tanto
quanto l'industria ha bisogno dell'Europa. Il potenziale del mercato unico, con i suoi 500 milioni di
consumatori e i suoi 20 milioni di imprenditori,
deve essere sfruttato appieno."
L'industria europea sta riprendendosi gradualmente
dalla crisi finanziaria ed economica degli ultimi
anni; vi sono pertanto ragioni per confidare nella
sua capacità di far fronte alle sfide poste da un contesto economico mondiale in evoluzione.
Per queste ragioni, l'Europa deve operare in una
prospettiva che tenga conto dell'intera catena del
valore, dalle infrastrutture e materie prime ai servizi post-vendita. La promozione della creazione e
dello sviluppo di piccole e medie imprese dev'essere al centro della politica industriale dell'UE.
Inoltre, la transizione verso un'economia sostenibile deve essere colta come un'opportunità per rafforzare la competitività. Soltanto una politica industriale europea centrata sulla competitività e sullo
sviluppo sostenibile è in grado di apportare la
massa critica di cambiamento e coordinamento
necessaria per un successo.
Ecco dunque le dieci azioni strategiche per sostenere la concorrenzialità dell'industria europea:
- esplicita e approfondita "analisi dell'incidenza
sulla competitività" (competitiveness proofing)
della nuova legislazione. L'impatto sulla competitività dell'insieme delle proposte politiche sarà esaminato attentamente e tenuto in debito conto;
- "bilanci della qualità" (fitness checks)
della legislazione esistente al fine di
definire le possibilità di ridurre gli
effetti cumulativi di tale legislazione
per contenere i costi per le imprese
europee;
- la creazione e l'espansione delle PMI
verrà supportata agevolando loro l'accesso al credito e promuovendone l'internazionalizzazione;
- presentazione di una strategia volta a rafforzare la
normalizzazione europea al fine di soddisfare le esigenze dell'industria;
- modernizzazione delle infrastrutture e dei servizi
europei dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni per rispondere più efficacemente alle esigenze dell'industria, adattandoli ad un contesto caratterizzato da una concorrenza in costante evoluzione;
- presentazione di una nuova strategia relativa alle
materie prime al fine di creare condizioni quadro
adeguate per un approvvigionamento e una gestione sostenibili;
- il rendimento innovativo relativo ai singoli settori
verrà seguito mediante l'adozione di adeguate misure in segmenti industriali quali le tecnologie di produzione avanzate, la costruzione, i biocarburanti e i
trasporti stradali e ferroviari, particolarmente per
migliorare l'efficienza nell'uso delle risorse;
- le sfide legate alle industrie ad alta intensità energetica saranno affrontate mediante interventi volti a
migliorare le condizioni di contesto e a sostenere
l'innovazione;
- realizzazione di una politica spaziale, da definire
in collaborazione con l'Agenzia spaziale europea e
Presentati i cinque obiettivi principali
UE: LA COMMISSIONE ADOTTA LE
PRIORITA’ STRATEGICHE PER IL 2011
Il 2010 ha dimostrato che le istituzioni dell’UE
sono disposte e in grado di affrontare l’avversità
dando prova di resilienza, determinazione e solidarietà davanti alle sfide senza precedenti che comporta la crisi finanziaria ed economica. Ora dobbiamo fare in
modo che la ripresa sia duratura e stabile. Con queste premesse, la Commissione europea ha
adottato, nei giorni scorsi, il suo
programma di lavoro per il
2011, con la volontà di tradurre
gli obiettivi individuati in traguardi operativi concreti.
Parlando del nuovo programma
di lavoro, il Presidente della
Commissione europea José Manuel Barroso ha
spiegato: “L’Unione europea si è dimostrata all'altezza delle sfide che deve affrontare, ma non siamo
ancora fuori pericolo. Le nostre politiche devono
rispecchiare il nostro impegno a creare crescita
sostenibile e occupazione in base alla strategia
Europa 2020, concentrandosi sulle iniziative a cui
l’UE può conferire un reale valore aggiunto. Il programma di lavoro adottato oggi garantirà la sostenibilità della ripresa l’anno prossimo e oltre. Mi
auguro che l'elevato livello di convergenza raggiunto sulle priorità globali per l'Europa si concretizzi rapidamente in risultati politici a vantaggio
dei cittadini.”
Le priorità per il 2011 rientrano in cinque obiettivi
principali:
- aiutare l’economia sociale di mercato europea a
superare la crisi e sostenerla a più
lungo termine (attraverso misure
quali un quadro legislativo per la
gestione della crisi bancaria, proposte volte a tutelare maggiormente i
consumatori di servizi finanziari o
un regolamento sulle agenzie di
rating del credito, per completare
l'anno prossimo l'ambiziosa riforma
del nostro settore finanziario)
- Far ripartire la crescita per l’occupazione (ad esempio, mediante
nuovi meccanismi di applicazione delle norme in
materia di bilancio, proposte volte a sostenere la
competitività delle imprese dell’UE, in particolare
le PMI, un piano europeo di efficienza energetica,
un’iniziativa per l’imprenditoria sociale, iniziative
legislative sui lavoratori distaccati e sull’orario di
lavoro, da elaborare in stretta consultazione con le
parti sociali, e il miglioramento del quadro per
l’imposizione societaria e l’IVA)
- Portare avanti l’agenda dei cittadini: diritti,
libertà e giustizia (ad esempio, attraverso il rafforzamento dei diritti dei consumatori, un quadro di
riferimento comune per il diritto contrattuale, l'ag-
gli Stati membri. La Commissione svilupperà una
politica spaziale per costituire una solida base industriale che abbracci l'intera catena di approvvigionamento;
- rendicontazione su base annuale da parte della
Commissione in merito alla situazione della competitività, delle politiche industriali e dei relativi risultati dell'Europa e degli Stati membri.
Previsti sei accordi
GALILEO: FIRMATO IL
CONTRATTO CHE PORTERÀ
ALL'EROGAZIONE DEI
PRIMI SERVIZI NEL 2014
La Commissione europea ha annunciato, in questi giorni, la firma del quarto contratto, dei sei
previsti, per la fornitura dei servizi che renderanno pienamente operativo Galileo, il programma
europeo di navigazione satellitare mondiale. Ad
aggiudicarsi il contratto per la gestione delle
infrastrutture spaziali e terrestri è stata la società
SpaceOpal GmbH, una joint-venture creata da
DLR GfR (Germania) e del centro spaziale del
Fucino di Telespazio S.p.A. (Italia). Questa
firma porterà all'attivazione di Galileo e alla fornitura dei relativi servizi nel 2014.
Due nuovi satelliti saranno lanciati nella prossima estate e altri due alla fine del 2011.
Il contratto, del valore di 194 milioni di euro, è
stato firmato dall'Agenzia spaziale europea a
nome della Commissione europea attraverso un
accordo di delega. Il contratto siglato da
SpaceOpal GmbH riguarda i servizi industriali
necessari per coadiuvare l'Agenzia spaziale
europea nella gestione dei satelliti e delle infrastrutture terrestri.
SpaceOpal GmbH è una joint-venture creata dal
Centro aerospaziale tedesco (DLR GfR) e dalla
società italiana Telespazio S.p.A. Altri membri
del gruppo SpaceOpal provengono da diversi
Paesi membri dell'UE.
La fornitura dei servizi necessari a rendere
Galileo pienamente operativo è suddivisa in sei
contratti. A gennaio 2010 sono stati firmati tre
contratti aventi ad oggetto rispettivamente la fornitura di supporto all'ingegneria di sistema, i
satelliti e i vettori. L'aggiudicazione dei due contratti di appalto rimanenti per il completamento
delle infrastrutture terrestri per la missione e per
il controllo è prevista a inizio 2011.
Si prevede che Galileo diventi operativo nel
2014 e fornisca tre servizi iniziali: un servizio
aperto al pubblico (gratuito), un servizio pubblico regolamentato e un servizio per operazioni di
ricerca e salvataggio.
giornamento della normativa sulla protezione civile, un programma per i viaggiatori registrati e una
nuova struttura di gestione per l'OLAF, l'ufficio
antifrode dell'UE)
- Conferire all'Europa il peso che merita sulla scena
mondiale (ad esempio, sostenendo il nuovo servizio europeo per l’azione esterna, proiettando all’esterno gli obiettivi di crescita per il 2020 e continuando a migliorare l'assistenza allo sviluppo
dell'UE a favore di chi ne ha più bisogno)
- Puntare ai risultati, a prescindere dai mezzi utilizzati per raggiungerli: fare un uso ottimale delle
politiche dell’UE (ad esempio, presentando una
proposta per il prossimo quadro finanziario pluriennale, conferendo centralità alla “regolamentazione intelligente” e portando a 12 settimane il
periodo di consultazione).
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COMMISSIONE EUROPEA - Come ogni anno, pubblicato il quadro di valutazione sugli investimenti in R&S delle imprese UE
RICERCA: LE IMPRESE UE RIDUCONO MENO GLI INVESTIMENTI
RISPETTO
ALLE CONCORRENTIesempio
USA,
MA RESTANO INDIETRO
Secondo il quadro di valutazione pali imprese di tutto il pianeta.
Cina (40,0%), India dominano, invece, settori ad intensità
2010 sugli investimenti in R&S delle
imprese UE pubblicato dalla
Commissione europea, gli investimenti in R&S realizzati dalle principali imprese UE sono scesi del
2,6% nel 2009, nonostante un calo
più netto delle vendite e degli utili,
diminuiti rispettivamente del
10,1% e del 21,0%. Negli Stati
Uniti il taglio del 5,1% degli investimenti in R&S dei principali operatori è stato il doppio rispetto
all'UE, mentre a livello mondiale la
riduzione è stata inferiore, pari
all'1,9%. Le imprese giapponesi
hanno mantenuto il livello degli
investimenti. Le imprese con sede
negli altri paesi asiatici (Cina, India,
Hong Kong, Corea del Sud e Taiwan)
hanno mantenuto l'elevato livello di
crescita delle attività di R&S raggiunto negli anni scorsi. Per il secondo anno consecutivo la società automobilistica giapponese Toyota è
risultata il più grande investitore in
R&S, con 6,8 miliardi di euro. Tre
società dell'UE figurano tra le prime
dieci: Volkswagen, il primo investitore con sede in Europa con 5,8 miliardi di euro, Nokia e Sanofi-Aventis.
Il quadro di valutazione di quest’anno comprende le prime 1400 società
di tutto il mondo e dimostra che,
nonostante le difficoltà economiche
quasi senza precedenti, gli investimenti in R&S rimangono un'importante priorità strategica per le princi-
Nel 2009 le più grandi imprese UE
hanno ridotto gli investimenti in R&S
in misura minore rispetto alle loro
concorrenti statunitensi, nonostante
(27,3%), Hong Kong (14,8%), Corea medio-alta (ad esempio, il settore
del Sud (9,1%) e Taiwan (3,1%). automobilistico e quello elettronico),
Anche le società svizzere hanno mentre i settori ad alta intensità di
aumentato gli investimenti (2,5%).
R&S costituiscono solo un terzo
Tre società stabilite nell'UE figurano degli investimenti totali.
tra i primi dieci investitori in R&S Alcune società automobilistiche
(Volkswagen, Nokia e Sanofi- hanno ridotto massicciamente gli
Aventis) insieme a tre società statuni- investimenti, ad esempio Ford
tensi (Microsoft, Pfizer e Johnson & (32,4%), Renault (26,5%) e General
Johnson) e ad una giapponese Motors (24,1%). Altre registrano una
(Toyota, che occupa il primo posto). modesta riduzione, ad esempio
Tra le prime 50 società figurano 16 Nissan e Toyota, o hanno persino
società UE, 19 società statunitensi e aumentato gli investimenti come
12 giapponesi. Tra le prime 50 Hyundai.
società 30 hanno
ridotto gli inveun calo simile delle vendite (circa stimenti nel 2009.
10%) e una diminuzione più netta Nonostante
la
degli utili (rispettivamente 13,0% e crisi, la composi1,4%).
zione settoriale
Per quanto riguarda le attività di R&S degli investimen- L'istituzione di un'assemblea sarà il tema al centro delle
in settori hi-tech chiave, le società ti a livello mon- discussioni degli oltre 150 rappresentanti delle organizeuropee registrano scarsi risultati. Ad diale è rimasta zazioni della società civile dell'UE e dei 16 paesi partner
esempio le imprese statunitensi sostanzialmente del bacino del Mediterraneo che, dal 10 al 12 novembre
hanno investito cinque volte di più la stessa. Per le 2010, si riuniranno a Roma, presso il Consiglio nazionadelle loro concorrenti UE in attività imprese
degli le dell'economia e del lavoro (CNEL), per l'annuale verdi R&S sui semiconduttori, quattro Stati Uniti i setto- tice euromediterraneo dei consigli economici e sociali e
volte di più in software e otto volte di ri ad alta intensità istituzioni analoghe.
più nelle biotecnologie.
di R&S, quali L'istituzione di un'assemblea è un'iniziativa promossa
Le società giapponesi hanno mante- quello farmaceu- dal Comitato economico e sociale europeo (CESE), uninuto gli investimenti in R&S nono- tico e quello tamente ai suoi partner dell'UE e dei paesi mediterranei.
stante il forte calo delle vendite (circa informatico, con- L'obiettivo è quello di mettere una struttura istituzionale
10%) e degli utili (88,2%).
tribuiscono con permanente a disposizione della rete dei consigli econoImportanti società con sede in alcuni oltre due terzi alle mici e sociali e istituzioni analoghe di Euromed, istituita
paesi asiatici hanno proseguito la attività totali. Per nel 1995 nel quadro della Dichiarazione di Barcellona.
forte crescita delle attività di R&S le imprese Ue e L'assemblea punterà ad ottenere lo status di organo conregistrata negli anni precedenti, ad del Giappone pre- sultivo nella struttura istituzionale dell'Unione per il
Mediterraneo (UpM), analogamente a quanto ottenuto
per l'Assemblea parlamentare (UpM-AP) e per
Proposta una doppia pena pecuniaria per ogni giorno di ritardo
l'Assemblea regionale e locale mediterranea (ARLEM).
L'idea di un'assemblea della società civile è emersa in
una risoluzione del Parlamento europeo del 19 febbraio
2009, che auspica "il coinvolgimento della società civile
all'interno dell'idonea struttura istituzionale dell'Unione
La Commissione europea ha deciso di deferire dell'UE in materia di aiuti di Stato, invitava per il Mediterraneo".
l'Italia alla Corte di giustizia per non aver eseguito lo Stato italiano a recuperare gli aiuti illega- I partecipanti al vertice dovranno esaminare un prospetuna decisione della Corte di giustizia dell'Unione li. In pratica, tali misure avevano ottenuto to di statuto dell'assemblea redatto da un gruppo di lavoeuropea che ordina il recupero di aiuti di Stato ille- l'effetto di rafforzare la posizione concorren- ro composto da rappresentanti del CESE e dei consigli
gali e incompatibili da imprese di servizi pubblici a ziale delle imprese interessate nei confronti economici e sociali di Algeria, Tunisia, Libano, Spagna,
prevalente capitale pubblico.
di operatori privati, italiani o Francia e Italia. La proposta prevede una presidenza a
Benché la sentenza della Corte
esteri, senza che vi fosse nes- rotazione e un ufficio di presidenza, nonché una ripartirisalga al 2006 e nonostante i
suna giustificazione accettabi- zione uguale dei seggi fra l'UE (CESE, consigli econorecenti progressi compiuti nel
le ai sensi delle regole dell'UE mici e sociali nazionali e istituzioni analoghe) e i 16
recupero, le autorità italiane
in materia di aiuti di Stato per paesi partner (consigli economici e sociali nazionali e
non hanno ancora notificato
la concessione di una tale age- istituzioni analoghe) in modo da garantire un equilibrio
alla Commissione l'avvenuto
volazione. Nel 2006 la Corte Nord-Sud. L'assemblea formulerà raccomandazioni,
completamento di tale operaha confermato la decisione dichiarazioni e relazioni rivolte agli altri organi
zione. Trattandosi di un deferidella Commissione. Nel 2007 dell'UpM, alle istituzioni dell'UE e ai governi nazionali,
mento alla Corte per il mancato
la Commissione ha avviato un sia su loro consultazione sia di propria iniziativa, sulla
rispetto di una precedente senformale procedimento di base di un consenso fra i membri.
tenza
della
Corte,
la
infrazione per il mancato I membri del gruppo di lavoro si sono detti fiduciosi che
Commissione ha deciso di
rispetto della sentenza del la nuova assemblea rafforzerà la governance multilivello
chiedere alla Corte di imporre il pagamento di una 2006 inviando una lettera di costituzione in e la democrazia partecipativa per i cittadini Euromed.
penalità di 65.280 euro per giorno di ritardo succes- mora e un parere motivato.
sivo alla seconda sentenza della Corte fino al gior- Mediante la decisione odierna, la Commissione della Corte di giustizia che riconosce una violaziono della regolarizzazione dell'infrazione e di una chiede alla Corte di comminare sanzioni composte ne della normativa dell'UE, la Commissione può
somma forfettaria di 7.140 euro al giorno per il da una penale giornaliera pari a 65.280 euro a par- adire la Corte e chiedere l'imposizione del pagaperiodo intercorso tra la sentenza della Corte del tire dalla data della seconda sentenza della Corte e mento di una penalità e/o di una somma forfettaria
2006 e la seconda sentenza della Corte. Tali paga- fino all'esecuzione della decisione in materia di per porre fine all'infrazione.
menti fungerebbero da incentivo a garantire il rapi- aiuti di Stato e da una somma forfettaria pari a Le sanzioni proposte tengono conto della gravità
do recupero degli aiuti illegali dai beneficiari.
7.140 euro al giorno per ciascun giorno trascorso dell’infrazione, del periodo già trascorso dalla preLa decisione iniziale della Commissione risale al dalla data della prima sentenza della Corte alla cedente sentenza della Corte di giustizia e della
2002. La Commissione, giunta alla conclusione che seconda sentenza della Corte. Tale richiesta è situazione dello Stato membro di cui trattasi. La
l'esenzione triennale dall'imposta sul reddito e la conforme all'articolo 260 del trattato sul funziona- Commissione ha inoltre attribuito una particolare
possibilità di contrarre prestiti a tasso agevolato mento dell'Unione europea, il quale .stabilisce che, importanza ai progressi già compiuti dalle autorità
con la Cassa Depositi e Prestiti violassero le norme se uno Stato membro non si conforma alla sentenza italiane negli ultimi anni.
ITALIA DEFERITA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA PER IL
MANCATO RECUPERO DI AIUTI DI STATO ILLEGALI
UN'ASSEMBLEA PER LA
SOCIETÀ CIVILE DELL'UE
E DEL MEDITERRANEO?
6
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30 Ottobre 2010
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UNIONE EUROPEA - 50 proposte da attuare entro il 2012 per far funzionare meglio il mercato unico
Coordinamento
PRESENTATO IL PACCHETTO DI PROPOSTE PER
POTENZIARE IL MERCATO UNICO EUROPEO
MIGLIORARE LA
CAPACITÀ DI
REAZIONE DELL'UE
ALLE CATASTROFI
Il mercato unico dell'Unione europea è la pietra miliare di
oltre sessant'anni di integrazione europea. Sono stati abbattuti gli ostacoli che in passato impedivano la libera circolazione delle merci e dei servizi da Lisbona a Helsinki. Oggi
le imprese beneficiano di un mercato di 500 milioni di consumatori. Per chi si reca all'estero le
tariffe dei GSM sono scese drasticamente. Con l'introduzione della moneta unica fare shopping e viaggiare
all'estero è diventato facile. I lavoratori godono attualmente di ampi diritti.
La gente può lavorare, studiare e vivere ovunque negli Stati membri dell'UE
27. Gli europei possono senz'altro
essere orgogliosi di questi risultati, ma le imprese e i cittadini ben sanno che quando esercitano questi diritti incontrano
ancora ostacoli. In due relazioni pubblicate oggi la
Commissione europea presenta una serie di soluzioni concrete per rafforzare il mercato unico. Nella relazione sulla
cittadinanza dell'UE la Commissione propone misure per
agevolare le persone che decidono di esercitare il loro diritto in quanto cittadini dell'UE di sposarsi, acquistare una casa
o immatricolare un'auto in un altro paese dell'UE. Per promuovere la crescita, la competitività e il progresso sociale,
lo European Single Market Act sollecita provvedimenti che
facilitino la vita di tutti i partecipanti al mercato, imprese,
consumatori e lavoratori.
La prima relazione sulla cittadinanza dell'UE esamina i problemi quotidiani che i cittadini affrontano quando esercitano
i loro diritti UE e vivono aspetti della loro vita oltre i confini nazionali: quando viaggiano, studiano, lavorano, si sposano, comprano una casa o un'auto in un altro paese dell'UE.
La relazione include 25 misure che la Commissione intende
adottare nei prossimi tre anni per agevolare la vita dei cittadini europei:
- Turisti/residenti all'estero: la Commissione aggiornerà le
regole che tutelano i turisti ad esempio dalla bancarotta del
loro operatore turistico o compagnia aerea. Inoltre, potenzierà ulteriormente il diritto alla protezione consolare per i
cittadini dell'UE il cui Stato membro di origine non è rappresentato in paesi terzi, rafforzando il quadro giuridico e la
sensibilizzazione dei cittadini e dei funzionari consolari.
- Consumatori: la Commissione aiuterà i consumatori a ottenere risarcimenti agevolando la risoluzione extragiudiziale,
rapida ed economica, delle controversie oltre confine tramite la promozione di sistemi di mediazione.
- Coppie: la Commissione proporrà un atto normativo che
consentirà alle coppie internazionali di sapere più agevolmente quali sono i tribunali competenti e la legge di quale
paese si applica per la casa di proprietà comune o i conti
comuni.
- Lavoratori: la Commissione sta preparando un nuovo sistema di scambio elettronico di informazioni tra le amministrazioni nazionali che consenta alle persone che lavorano in un
altro paese dell'UE di trasferire i propri diritti di sicurezza
sociale in modo più semplice e rapido.
- Proprietari di auto: la Commissione proporrà un atto normativo che semplifichi le
formalità burocratiche per l'immatricolazione delle auto acquistate in un altro paese
dell'UE.
In definitiva, con 20 milioni di imprese che
forniscono 175 milioni di posti di lavoro, è
evidente che il contributo delle imprese è
fondamentale per il ripristino della crescita. Il Single Market
Act semplificherà la vita delle PMI, che rappresentano oltre
il 99% delle imprese europee. Ma la ricchezza e la crescita
dell'Europa non poggiano solo sulle spalle delle imprese
europee. Un buon sistema sociale, un'istruzione di qualità,
posti di lavoro e salari competitivi sono altrettanto importanti. Il Single Market Act rafforzerà ulteriormente l'economia
sociale di mercato europea e porrà al centro del mercato
unico le persone: in quanto consumatori, contribuenti, lavoratori, investitori, imprenditori, pazienti o pensionati.
In questa ottica restano priorità fondamentali:
- Per le imprese: capitale per le PMI. Per le PMI l'accesso ai
finanziamenti è difficile. Le imprese europee più piccole
hanno scarsa visibilità presso i potenziali investitori e i
requisiti per essere quotate nei mercati dei capitali sono
complessi. La Commissione presenterà proposte per cambiare questa situazione. Ridurrà altresì i costi per le PMI
semplificando le norme contabili e migliorandone l'accesso
agli appalti pubblici. La Commissione esaminerà l'introduzione di una base imponibile comune per le imprese operanti a livello transfrontaliero.
- Per le imprese: attività nel settore sociale e investimenti a
lungo termine. L'Europa ha un enorme potenziale per lo sviluppo dell'imprenditoria sociale. Negli ultimi anni vi sono
state molte iniziative da parte di individui, fondazioni e
società intese a migliorare l'accesso a prodotti alimentari,
alloggi, sanità, lavoro e servizi bancari per i bisognosi. Per
promuovere azioni transfrontaliere, la Commissione proporrà uno statuto europeo per tali organizzazioni ai fini della
promozione dell'economia sociale.
- Lavoratori: qualifiche professionali. Oggi 4.600 professioni sono oggetto di una regolamentazione diversa negli Stati
membri. I tempi sono pertanto maturi per una revisione completa della direttiva sulle qualifiche professionali. La
Commissione è convinta che l'introduzione della tessera professionale ridurrebbe le formalità burocratiche.
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Si è compiuto nei giorni scorsi un
altro passo per migliorare e rendere più veloce ed efficace la reazione dell'UE alle catastrofi: la
Commissione europea ha difatti
adottato una nuova comunicazione diretta a rafforzare la capacità
dell'Unione in tale ambito – sia in
termini di protezione civile che di
aiuti umanitari. Questa nuova strategia persegue una soluzione a due
livelli: in primo luogo col rafforzamento dell'attuale capacità di
reazione europea e degli assetti di
emergenza degli Stati membri e,
in secondo luogo, con la creazione
di un centro europeo di risposta
alle emergenze, una nuova piattaforma per scambiare informazioni e rafforzare il coordinamento della reazione dell'UE alle catastrofi.
Le proposte presentate sono dirette a rafforzare il coordinamento
della reazione alle catastrofi
dell'Ue, sia all'interno che all'esterno delle frontiere. Per ottenere
efficacia e coerenza, la comunicazione propone l'instaurazione di
una capacità di reazione europea,
e suggerisce la creazione di un
pool volontario di determinate
strutture d'emergenza nazionali e
l'elaborazione di piani d'emergenza. La comunicazione prevede
inoltre la creazione di un vero e
proprio centro europeo di risposta
alle emergenze, fondendo le unità
di crisi dell'Ufficio per gli aiuti
umanitari (ECHO) e della protezione civile (MIC). Operativo 24
ore su 24 e 7 giorni su 7, questo
centro permetterà di condividere
le esperienze acquisite e di raccogliere informazioni in tempo reale
in entrambi i settori. Il nuovo centro di risposta controllerà i rischi,
fornirà allarmi rapidi e coordinerà
la reazione civile dell'UE alle
catastrofi.
Questa strategia di reazione alle
catastrofi è basata sul coordinamento delle informazioni e delle
risorse piuttosto che sulla creazione di nuove strutture gerarchiche.
Ciò allo scopo di evitare doppioni
e di massimizzare il rapporto
costi-benefici. Un maggior coordinamento rafforzerà anche il contributo dell'Ue agli sforzi compiuti nell'ambito delle Nazioni Unite,
in particolare migliorando la valutazione delle necessità.
L'Unione europea ha avuto finora
a disposizione due strumenti principali per garantire una reazione
rapida ed efficace alle catastrofi:
l'assistenza umanitaria e la protezione civile. Entrambi questi elementi hanno ricevuto una nuova
base giuridica col trattato di
Lisbona, e l'odierna comunicazione è il primo passo verso il rafforzamento del nuovo ambito.
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Cronache
SVIZZERA: SIGLATI ACCORDI CON INGHILTERRA E GERMANIA
PER COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA IN AMBITO FISCALE
Nella dichiarazione congiunta sottoscritta mercoledì a Berna
dai ministri delle finanze svizzero Hans-Rudolf Merz e tedesco Wolfgang Schäuble, Berna e Berlino s'impegnano a dare
il via a negoziati sull'estensione della cooperazione transfrontaliera in ambito fiscale e sul miglioramento dell'accesso al mercato per le banche.
In futuro la Svizzera dovrebbe prelevare
un'imposta liberatoria sui capitali tedeschi
depositati nelle banche elvetiche. La trattenuta alla fonte sarebbe versata alla
Germania, senza tuttavia rivelare l'identità
del titolare del conto. In tal modo sarebbe
salvaguardata la protezione della sfera privata e dunque
sarebbe preservato il nocciolo del segreto bancario elvetico.
Per evitare il raggiro della tassa, sarebbe prevista un'estesa
assistenza amministrativa. Ma la Germania rinuncerebbe
allo scambio automatico d'informazioni.
Il giornale popolare zurighese Blick parla di "stretta di mano
storica", fra Merz e Schäuble. L'atmosfera calorosa e amichevole che regnava mercoledì a Berna fra i due era infatti
molto diversa da quella dei tempi in cui l'allora ministro
delle finanze tedesco Peer Steinbrück paragonava gli svizzeri ad indiani che si facevano spaventare dalla minaccia d'intervento della cavalleria tedesca, come rilevato dall'agenzia
di stampa Ats.
"Le due firme, nel giro di pochi giorni, per l'avvio di negoziati fiscali con Gran Bretagna e Germania possono ragionevolmente rappresentare un punto di svolta. Ciò non significa
che la strada sia spianata e che non vi saranno difficoltà nello
sviluppo di queste trattative", avverte il commentatore del
Corriere del Ticino.
Sulla stessa lunghezza d'onda il Giornale del popolo, che
parla di "una via coraggiosa e creativa, ma lunga". "Per essere realizzata dovrà avere l’approvazione non soltanto di singoli Stati, ma soprattutto della comunità internazionale", sottolinea il commentatore.
I negoziati che si aprono con la Gran Bretagna e la Germania
"non saranno sicuramente una passeggiata", fa eco da
Ginevra Le Temps, l'unico grande quotidiano in Romandia
che sembra essersi accorto dell'intesa raggiunta mercoledì a
Berna dai ministri delle finanze svizzero Hans-Rudolf Merz
e tedesco Wolfgang Schäuble.
Infatti, gli altri giornali della Svizzera francofona, ad eccezione del quotidiano economico l'Agefi, sorprendentemente
non dedicano nemmeno una riga all'avvenimento. Come se
la svolta che, secondo la stampa svizzera tedesca e ticinese,
dovrebbe segnare la salvezza del perno del segreto bancario
elvetico, non interessasse a nessuno nella Svizzera francese.
Eppure "in gioco ci sarà il denaro, molto
denaro, taluni parlano di diverse decine di
miliardi di franchi che saranno raccolti in
Svizzera dai tesorieri tedeschi e britannici",
rileva Le Temps, che parla di una breccia
aperta dalla Confederazione, "fedele alla
sua reputazione di saper scavare gallerie",
proprio "quando l'ostacolo, per un attimo, è
apparso insormontabile, talmente gli attacchi sono stati massicci e talvolta dogmatici".
Quel bisogno di denaro per le casse pubbliche che ha convinto Londra e Berlino "forse convicerà altre capitali europee nella prossima fase", pronostica il commentatore del
Corriere del Ticino. Un'opinione diffusa fra i commentatori
elvetici, che citano soprattutto Francia e Italia come potenziali interessati a imboccare la stessa strada di Gran
Bretagna e Germania.
Il commentatore dei quotidiani Der Bund di Berna e
TagesAnzeiger di Zurigo ritiene che la Svizzera abbia
"buone possibilità di riuscire a imporre la stessa soluzione in
tutta l'Unione europea. Dopo i ministri delle finanze tedesco
e britannico, altri omologhi potrebbero pensare: meglio far
affluire rapidamente denaro nella cassa dello Stato, piuttosto
che affrontare anni di caccia agli evasori fiscali".
Se la situazione economica difficile ha certamente avuto un
influsso sul cambiamento di atteggiamento di Londra e
Berlino nei confronti di Berna, i commentatori rilevano
anche l'abilità dei negoziatori elvetici di trovare una via d'uscita, quando ormai la Svizzera sembrava in un vicolo cieco.
Per la Neue Zürcher Zeitung questo risultato è "un successo
per il governo federale, per la piazza finanziaria, come pure
per la Svizzera come luogo di insediamento di cittadini e
aziende". I commentatori sono unanimi nel sottolineare che
ciò è frutto del pragmatismo e del basso profilo delle autorità elvetiche.
La partita è comunque ancora lungi dall'essere definitivamente vinta, mettono in guardia i commentatori. C'è infatti
la questione dell'Ue aperta che non sembra aver apprezzato
queste due intese autonome. Bruxelles continua ad esigere lo
scambio automatico di dati. Ma i due accordi pesano ora
come una spada di Damocle sull'Unione.
GERMANIA VARA UNA TASSA SULLE BANCHE PER IL FONDO DI SALVATAGGIO
I deputati tedeschi hanno approvato nei giorni scorsi l’introduzione della tassa sulle banche, con l’obiettivo di provvedere con essa alla creazione di un nuovo fondo di salvataggio, per sostenere gli istituti di credito
in difficoltà durante i periodi di crisi, in
modo che, in caso di recrudescenza
della stessa, non debba essere solamente lo Stato a sostenerne gli oneri.
Secondo la nuova normativa, gli istituti di credito dovranno versare nelle
casse del Tesoro una parte dei propri
profitti (a partire dal prossimo anno): il
prelievo sarà applicato infatti sul risultato di bilancio, e fissato in funzione
delle dimensioni di ciascuna banca e
del grado di rischio assunto in base ai
business attivi. La tassa, in ogni caso,
non potrà essere superiore al 15% dei
ricavi netti. Secondo i calcoli del governo di Berlino, in tal
modo si potrebbe arrivare ad un flusso fiscale di 1,5 miliardi di euro all’anno, denaro che sarà utilizzato anche per
creare un fondo dal quale attingere in caso di nuove crisi.
Così si eviterà di dover procedere a salvataggi come quelli
di Hypo Real Estate, che ancora oggi beneficia di garanzie
pubbliche per 100 miliardi di euro, e di Commerzbank, nella
quale lo Stato è ancora il principale azionista. Il nuovo
fondo d’emergenza dovrà avere un
valore di 70 miliardi di euro.
Alle banche non sarà permesso imputare la nuova imposta tra i costi operativi,
che deriverà dalla differenza tra il totale delle azioni e delle passività meno il
capitale proprio e i depositi detenuti.
Ciò implica che le banche retail pagheranno meno rispetto a quelle di investimento. Naturalmente le banche che
hanno attività più rischiose in portafoglio contribuiranno maggiormente alla
costituzione del fondo.
La Germania diviene così uno dei primi
Paesi ad imporre una tassazione sull’industria bancaria: “apripista” fu la Svezia, già nel 2008, mentre oggi i governi del Regno Unito e della Francia ne stanno
valutando la fattibilità. La nuova legge tedesca impone inoltre una serie di limitazioni agli stipendi dei top manager
bancari.
La Germania rinvia lo
stop al nucleare e
prolungata la vita delle
centrali di 12 anni
Berlino, proteste di piazza nel
giorno in cui il Bundestag allunga
la vita a 17 centrali nucleari:
dovevano chiudere al più tardi nel
2025, ora, l’ultima, si fermerà nel
2040.
Il governo tedesco ha, infatti,
deciso di prolungare la vita delle
centrali nucleari del paese, ribaltando la decisione presa anni fa
dal governo di Gerhard Schroeder,
in base a cui tutti gli impianti
nucleari del Paese avrebbero
dovuto chiudere entro il 2021.
La cancelliera Angela Merkel ha
deciso, invece, che le centrali
costruite dopo il 1980 (dieci sulle
diciassette totali) potranno rimane
in funzione fino al 2035 e quelle
più vecchie fino al 2029.
La decisione - presa assieme al
leader dei liberali dell'Fdp, Guido
Westerwelle, e a quello della Csu,
Horst Seehofer - è stata motivata
dall'ancora scarso sviluppo delle
fonti di energia alternativa, che
non permetterebbe l'abbandono
del nucleare.
Centinaia di attivisti contrari al
nucleare si sono riuniti davanti
all'ufficio della Merkel a Berlino
per protestare contro questa decisione, che ora dovrà essere approvata dal parlamento.
I leader dei partiti di opposizione,
Spd e Verdi, la cui coalizione di
governo approvò dieci anni fa le
legge per la chiusura delle centrali, hanno preannunciato "un autunno caldo" di proteste.
Una dura opposizione è arrivata
anche dai verdi in Parlamento, che
hanno annunciato un ricorso alla
Corte costituzionale. “Il governo
aveva promesso una rivoluzione
nel settore energetico ma quello di
oggi è un golpe”, ha denunciato il
capogruppo Jurgen Trittin, durante l’infuocato dibattito che ha preceduto l’approvazione del provvedimento (308 voti favorevoli, 289
contrari e due estensioni).
“Questo governo ostacola le energie rinnovabili”, dice un leader dei
verdi, “Eppure, tutti sanno che
sono il futuro, anche per l’economia tedesca. Ecco perché siamo
contrari”.
Un regalo ai gruppi energetici,
secondo le opposizioni che annunciano ricorsi al provvedimento.
Gli ecologisti intanto puntano il
dito sulla questione irrisolta dello
stoccaggio e dello smaltimento
dei rifiuti nucleari.
Altre manifestazioni sono previste
per il 6 novembre, quando torna in
Germania il cosiddetto treno
infernale, 11 containers di rifiuti
radioattivi di cui non si sa che
fare.
Gazzettino Europeo
30 Ottobre 2010
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Cultura
orizzonti transnazionali
“Cantine-monumento”: in Spagna la
prima disegnata da Norman Foster
Norman Foster è nato a Manchester nel 1935. E’ considerato uno dei più rappresentativi esponenti dell'architettura
High-Tech che concepisce la costruzione come opera d'arte
tecnicamente organizzata.Ormai i suoi successi non conoscono confini geografici, né limitazioni
tematiche o tipologiche. Eppure c'era
una cosa che non lo aveva mai visto
impegnato al tavolo da disegno: la cantina.
Ora anche questa lacuna è colmata: e
per la sua "prima” il celebre architetto
inglese ha scelto la Spagna, per la precisione Gumiel de Izán, nei pressi di
Burgos, proseguendo una tradizione
che nella stessa zona ha già visto all'opera in ambito "enologico” Santiago
Calatrava, Philippe Mazières, Frank
Gehry, Rafael Moneo.
L'edificio ideato sfrutta appieno la topografia del sito a
beneficio dei processi di vinificazione, creando con i suoi
12.500 metri quadrati condizioni di lavoro ottimali e riducendo il fabbisogno di energia della cantina e il suo impatto visivo sul paesaggio della zona. La nuova cantina Portia,
la settima del gruppo Faustino di Ribera del Duero, una
delle principali regioni vinicole del Paese, è costata 25
milioni di euro.
Anche la Spagna, dunque, nel novero delle regioni che maggiormente partecipano a quella grande trasformazione del
settore enologico tradizionale in “enoindustria” neologismo
che sta a indicare come il mondo del vino obbedisca sempre
di meno alle leggi economiche e commerciali dell’agricoltura e sempre di più a quelle dell’industria.
Tradotto in termini tecnici, ciò significa stabilimenti moderni simili ad hangar, l’impiego dell’acciaio inossidabile al
posto dei cari vecchi tini di legno, asettici pannelli di controllo computerizzato invece del tavolaccio e dei registri
compilati a mano dal cantiniere.
Un’innovazione tumultuosa che è letteralmente esplosa nell’ultimo ventennio e che ha accompagnato in tutto il mondo
il processo di sviluppo del sistema-vino: un processo che
sembrava destinato a rendere i luoghi di produzione sempre
meno arcani e sempre più simili ai capannoni industriali.
Per il magazine “Mondointasca”, la rapidità di questo processo è stata tale che - almeno sotto il profilo estetico – la
fase della "cantina-officina" rischia di risultare solo una
breve parentesi tra quella "rurale" della tradizione e quella
"architettonica" del futuro prossimo: la "cantina-monumento". Una cantina cioè dove la massima espressione della tecnologia enologica si sposa con un’esplicita ricerca del bello, affidata
alla mano dei più famosi architetti.
Un futuro che in parte è già realtà:
dalla Francia al Cile, dalla Spagna
alla California, dal Bordeaux al
Chianti e all’Alto Adige è tutto un
fiorire di strutture avveniristiche e di
ancor più avveniristici progetti che
portano la firma del gotha dell’architettura mondiale.
Alcuni esempi? Le cantine della spagnola Bodegas Ysios, a Laguardia,
opera di Santiago Calatrava. Quelle, sempre spagnole, disegnate da Frank Ghery per la tenuta del marchese di Riscal,
a Elciego. Norman Foster, appunto, che ha ultimato le nuove
strutture delle iberiche Bodegas Parxet.
Riecco all’opera Ghery a Les Clos Jornan a Lincoln, in
Ontario, mentre è toccato all’estroso americano Steven Holl
creare il layout del Loisium, l’enoteca-museo di Langenlois,
tra le dolci colline della Bassa Austria. Sono di Matias Klotz
le tavole di Las Ninas, a Santa Cruz del Cile. Lo studio
Herzog & de Meuron è invece l’autore di quelle, splendide,
della californiana Dominus Winery a Napa Valley.
Né poteva mancare, naturalmente, il nostro Renzo Piano,
impegnato a realizzare la nuova cantina maremmana della
joint-venture tra l’editore-finanziere Paolo Panerai e il
barone Rothschild in quel di Gavorrano.
Anche nel Bel Paese infatti l’elenco di queste cantine-monumento si è fatto lungo: è il caso, ad esempio, della chiantigiana Badia a Coltibuono (le nuove cantine sono state progettate da Natalie Grenon e Piero Sartogo), mentre si preannunciano innovative pure quelle di Agnese Mazzei progettate per l’azienda di famiglia a Fonterutoli, sempre sul versante senese Chianti Classico.
Sono già realtà, inoltre, le creazioni di Alberto Cecchetto
per le Cantine Mezzocorona, in provincia di Trento; quelle
di Abram & Schnabl realizzate per Alois Lageder in Alto
Adige e quelle di Gianni Arnaudo per Terre da vino in
Barolo.
Dagli Stati Uniti a Napoli: Bill Viola al Museo di Capodimonte
Nell'ambito del più ampio progetto Incontri con Caravaggio
- che già ha riscosso un notevole successo con gli Itinerari
caravaggeschi in città e le performances
teatrali a Capodimonte, durante i mesi di
luglio e agosto, e che per l'autunno prevede un ciclo di incontri, con personalità
di rilevanza internazionale in tutti i
campi della cultura, invitate a confrontarsi in maniera originale con la figura
del grande maestro lombardo- si inserisce il progetto che ha come protagonista
Bill Viola, uno degli artisti contemporanei più significativi nel campo della
video arte, chiamato a Napoli per la
prima volta, a far dialogare la sua sensibilità contemporanea con l'esperienza
caravaggesca, di cui Capodimonte
custodisce una delle testimonianze più
rilevanti della sua produzione più avanzata, la celebre
Flagellazione.
L'installazione di Bill Viola - presentata negli spazi della
Sala Causa del Museo, la cui particolare conformazione
architettonica ha sempre garantito effetti di grande suggestione - proporrà sei video di forte incisività, e mai presen-
tati a Napoli, tesi a mettere in luce le tematiche più ricorrenti dell'artista americano in una sorta di dialogo a distanza
con la sensibilità caravaggesca così diversa.
L'artista americano ma di origini italiane,
come denuncia lo stesso cognome , che è
stato fortemente influenzato dall'arte italiana,
si è poi orientato verso una profonda riflessione sulla vita e sulla morte, sul dolore e sulla
speranza.
Il progetto, si svolge (dal 30 ottobre al 23 gennaio) nell'ambito delle manifestazioni per il
quarto centenario della morte di Caravaggio,
è stato promosso dalla Soprintendenza
Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico,
Etnoantropologico e per il Polo Museale della
città di Napoli e la realizzazione si è resa possibile per il diretto coinvolgimento della
Regione Campania - Assessorato al Turismo e
ai Beni Culturali grazie al co-finanziamento dell'Unione
Europea POR- FESR Campania 2007-2013;con la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività culturaliDirezione Generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee; con il supporto di Seda Group,
Italcoat Group e Metropolitana di Napoli.
Partenariato istituzionale
per il restauro del
padiglione di Ferdinando
de’ Medici all'Accademia
di Francia a Roma
Venerdì 29 ottobre
Éric de
Chassey, Direttore, Académie de
France à Rome – Villa Medici
Dominique
Léger,
VicePresidente,
Fondation
du
Patrimoine Frédéric Néraud,
Direttore Generale, Fondation du
Patrimoine Catherine Ferrant,
Déléguée Générale, Fondation
Total, hanno firmato l'accordo tra
l’Accademia di Francia a Roma Villa Medici, la Fondation du
Patrimoine e la Fondation Total
per il restauro dello storico
Padiglione del Cardinale .
Il partenariato tra le tre istituzioni
ridarà lustro a questo piccolo
gioiello costruito nel XVI secolo i
cui decori sono stati realizzati da
Jacopo Zucchi (allievo del
Vasari), e dalla sua bottega, tra il
1576 e il 1577.
Il padiglione - commissionato da
Ferdinando de' Medici e collocato
su una delle torri di guardia delle
Mura Aureliane che affacciava
sulle campagne romane - è costituito da una sala principale che
rappresenta un pergolato popolato
da una moltitudine di uccelli, vera
enciclopedia della fauna e della
flora di quest’epoca, e da un vestibolo decorato da interessanti
vedute di Villa Medici ai tempi di
Ferdinando, da allegorie delle
quattro stagioni e da scene tratte
dalle favole di Esopo.
Grazie
al
sostegno
della
Fondation du Patrimoine e della
Fondation Total, che consta di
100.000 euro, i dipinti ritroveranno il loro splendore, soprattutto
dopo un accurato lavoro di verifica dell’impermeabilità della
copertura e il miglioramento della
climatologia delle due sale.
Inoltre, verrà ripristinata la finestra sul lato Est restituendo la
dimensione originale; sarà effettuata la pulitura delle macchie sui
fondi chiari, attenuate le lacune
troppo visibili e ripristinati i tendaggi sulla parte bassa dei muri
della sala grande.
La Fondation du Patrimoine creata il 2 luglio 1996 e dichiarata
di pubblica utilità con un decreto
emesso il 17 aprile 1997 - è un
ente privato indipendente senza
scopo di lucro che ha per missione
la tutela, la valorizzazione e la
promozione del patrimonio storico francese. In partenariato con
essa la Fondation Total cui si associa dal 2006. Ultimamente ha
sostenuto il restauro della facciata
principale della chiesa SaintLouis-des-Français a Roma con
un contributo di 200.000 euro.
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NOVEMBRE
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COOPERAZIONE EUROPEAID
TURCHIA: CIVIL SOCIETY DIALOGUE – II: MICRO
GRANT SCHEME
Fornire assistenza finanziaria alle ONG locali presenti in tutta la
Turchia attraverso progetti di piccole dimensioni e la copertura
dei costi amministrativi.
Stanziamento: 200.000 euro - EuropeAid/129804/D/ACT/TR
Scadenza: 30 novembre 2010
ISTRUZIONE E CULTURA
EACEA/26/10 - Media 2007: Sviluppo,
distribuzione, promozione e formazione. Supporto
per lo sviluppo di opere interattive online e offline
Finanziamenti per lo sviluppo concettuale di contenuto digitale
interattivo a complemento di un progetto audiovisivo.
Stanziamento: 2.000.000 euro - GUUE 2010/C 262/10
Scadenza: 29 novembre 2010
ISTRUZIONE E CULTURA
EACEA/25/10 - Media 2007: Sostegno allo sviluppo di progetti di produzione: fiction, documentari
e opere di animazione. Progetti individuali,
Slate Funding e Slate Funding 2nd stage
Finanziamenti per opere audiovisive (singole o per serie).
Stanziamento: 17.000.000 euro - GUUE 2010/C 262/09
Scadenza: 29 novembre 2010
GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI
JUSTICE/2011/DPIP/OG - PREVENZIONE E
INFORMAZIONE IN MATERIA DI DROGA
Sostenere l'attività delle organizzazioni non governative ed altre
per lo sviluppo di una serie di azioni concrete per ridurre l'utilizzo ed il consumo di droga tra la popolazione .
Stanziamento: 400.000 euro - JUSTICE/2011/DPIP/OG
Scadenza: 26 novembre 2010
ENERGIA
FP7-NMP-ENERGY-2011: Proposte per le priorità
NMP e ENERGY del programma 'COOPERAZIONE'
Topic: 1) ACTIVITY 4.1: NANOSCIENCES AND NANOTECHNOLOGIES; 2) ACTIVITY ENERGY.2: RENEWABLE ELECTRICITY GENERATION.
Stanziamento: 25.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 25 novembre 2010
SCIENZA E SOCIETA’
FP7-SCIENCE-IN-SOCIETY-2011-EVENTS: Priorità
per l'azione SCIENZA E SOCIETÀ nell’ambito del
programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Topic: SiS.2011.2.2.3-2 European events to bring together young
researchers with distinguished scientists as role models.
Stanziamento: 300.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 25 novembre 2010
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-INFRASTRUCTURES-2011-1: Proposte per
l'azione INFRASTRUTTURE DI RICERCA per il
programma 'CAPACITÀ' del VII PQ di RST
Il presente invito, su base sperimentale, sostiene proposte per
14 topic distribuiti in 4 Aree di attività.
Stanziamento: 163.450.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 25 novembre 2010
TRASPORTI
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE
TREN/G2/SUB/233-2009
Il presente invito sostiene proposte per la redazione di un
manuale sulle esercitazioni e gli addestramenti in materia di
sicurezza marittima.
Stanziamento: 150.000 euro - GUUE 2010/C 263/13
Scadenza: 25 novembre 2010
RICERCA SPAZIALE
FP7-SPACE-2011-1: Proposte per la priorità
SPAZIO nell'ambito del programma specifico
'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Il presente invito, su base sperimentale, sostiene proposte per
13 topic distribuiti in 8 Aree di attività.
Stanziamento: 99.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 25 novembre 2010
ENERGIA
FP7-ENERGY-2011-JAPAN: Proposte per la
priorità ENERGIA del programma 'COOPERAZIONE'
Topic: ENERGY.2011.2.1-1: Ultra-high efficiency concentration
photovoltaics (CPV) cells, modules and systems / EU-Japan
Coordinated Call.
Stanziamento: 5.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 25 novembre 2010
RICERCA E INNOVAZIONE
ERC-2011-StG: invito a presentare proposte
nell'ambito del programma di lavoro IDEE per gli
STARTING INDEPENDENT RESEARCHER GRANT
Dei 3 ambiti, l’invito specifico è per ERC-2011-STG_20101124
del topic Social Sciences & Humanities (Panels: SH1 - SH6)
Stanziamento: 661.370.399 euro - GUUE 2010/C 196/04
Scadenza: 24 novembre 2010
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-INFRASTRUCTURES-2011-2: Proposte per
l'azione INFRASTRUTTURE DI RICERCA per il
programma 'CAPACITÀ' del VII PQ di RST
Il presente invito, su base sperimentale, sostiene proposte per
3 topic distribuiti in 5 Aree di attività.
Stanziamento: 95.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 23 novembre 2010
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NOVEMBRE
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GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI
JUST/2010/FRaC/OG - "OPERATING GRANTS"
2010 (SUPPORTO ALLE ATTIVITÀ DELLE
ONG E ALTRE ORGANIZZAZIONI)
Azioni per DIRITTI FONDAMENTALI E GIUSTIZIA: DIRITTI
FONDAMENTALI E CITTADINANZA (2007-2013).
Stanziamento: 1.000.000 euro - JUST/2010/FRaC/OG
Scadenza: 23 novembre 2010
COOPERAZIONE EUROPEAID
EuropeAid/129338/C/ACT/Multi: SVILUPPARE LE
COMPETENZE NEL SETTORE CULTURALE
Invito, in due lotti per progetti destinati a creare un ambiente
normativo, istituzionale ed economico per rafforzare il settore
culturale come veicolo di sviluppo economico, sociale e umano.
Stanziamento: 15.400.000 - EuropeAid/129338/C/ACT/Multi
Scadenza: 19 novembre 2010
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-NMP-2011-EU-Japan: Proposte per l'azione
NANOSCIENZE, MATERIALI E NUOVE TECNOLOGIE
DI PRODUZIONE E AMBIENTE Programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Topic: NMP.2011.2.2-6 Novel superconducting materials.
Stanziamento: 5.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 17 novembre 2010
ENERGIA
FP7-ENERGY-2011-1: Proposte per la priorità
ENERGIA nell’ambito del programma specifico
'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Il presente invito, su base sperimentale, sostiene proposte per
11 topic distribuiti in 6 Aree di attività.
Stanziamento: 74.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 16 novembre 2010
AMBIENTE
FP7-ENV-2011: Proposte per la priorità AMBIENTE
(COMPRESI I CAMBIAMENTI CLIMATICI) del
Programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Obiettivo dell’ invito riguarda la priorità 6 del programma specifico COOPERAZIONE del VII Programma Quadro di RST.
Stanziamento: 155.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 16 novembre 2010
AMBIENTE
FP7-ENV-2011-ECO-INNOVATION: Proposte per la
priorità AMBIENTE (COMPRESI I CAMBIAMENTI
CLIMATICI) del Programma 'COOPERAZIONE' del
VII Programma Quadro di RST
Sostegno a proposte per 4 topic distribuiti in 4 Aree di attività.
Stanziamento: 50.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 16 novembre 2010
CULTURA E AMBIENTE
FP7-ENV-NMP-2011: Proposte nell'ambito delle
priorità ENVIRONMENT e NMP del VII PQ di RST
Topic di ricerca: Development of advanced compatible materials
and techniques and their application for the protection, conservation and restoration of cultural heritage assets.
Stanziamento: 12.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 16 novembre 2010
ENERGIA
FP7-ENERGY-2011-EXCHANGE: Proposte per la
priorità ENERGIA del programma specifico
'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Topic: ENERGY.2011.10.2-1: Pilot International Researcher
Exchange in the field of energy research (US and Japan).
Stanziamento: 3.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 16 novembre 2010
GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI
CIPS II - SOVVENZIONI PER AZIONI 2010 IN
MATERIA DI GESTIONE DELLE CONSEGUENZE
DEL TERRORISMO E DI ALTRI RISCHI
Sostenere gli sforzi degli Stati membri nella riduzione dei rischi
derivanti dal terrorismo ed altri rischi correlati alla sicurezza.
Stanziamento: 16.080.000 euro - CIPS 2010 II Programme
Scadenza: 15 novembre 2010
ISTRUZIONE E CULTURA
PROGRAMMA CULTURA (2007/2013) - SOSTEGNO
A FESTIVAL CULTURALI EUROPEI (SETTORE 1.3.6)
Il fine di questo settore s’identifica nel sostegno ai festival che
abbiano una dimensione europea e che contribuiscano al
raggiungimento degli obiettivi specifici del programma.
Stanziamenti singoli fino: 100.000 euro - GUUE 2010/C 248/04
Scadenza: 15 novembre 2010
ISTRUZIONE E CULTURA
EACEA/20/10 - MEDIA 2007 - Sostegno alla
diffusione televisiva di opere audiovisive europee
La finalità dell'invito è promuovere la diffusione transnazionale
di opere audiovisive europee prodotte da società di produzione
indipendenti di almeno tre Stati menbri dell’Ue.
Stanziamento: 10.400.000 euro - GUUE 2010/C 248/04
Scadenza: 15 novembre 2010
ISTRUZIONE E CULTURA
PROPOSTE PER PROGETTI NELL’AMBITO
DELL'ANNO EUROPEO DEL VOLONTARIATO (2011)
I progetti finanziati nell’ambito del presente invito avranno lo
scopo di testare e sviluppare nuovi dispositivi e concetti per
effetti innovativi e duraturi nel campo del volontariato.
Stanziamento: 2.000.000 euro - COMM/C2/1-2010 EYV
Scadenza: 12 novembre 2010
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OTTOBRE
NOVEMBRE
NOVEMBRE
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RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-ICT-2011-EU-Russia: Proposte per l'azione
TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA
COMUNICAZIONE nell'ambito del programma
'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Attività di ricerca e sviluppo in coordinamento tra UE e Russia.
Stanziamento: 4.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 12 novembre 2010
SALUTE
FP7-HEALTH-2011-single-stage: Proposte per
la priorità SALUTE nell'ambito del programma
'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Invita a presentare proposte in una fase nell'ambito della priorità
SALUTE - priorità 1 - del programma COOPERAZIONE.
Stanziamento: 160.500.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 10 novembre 2010
RICERCA E INNOVAZIONE
ERC-2011-StG: invito a presentare proposte
nell'ambito del programma di lavoro IDEE per gli
STARTING INDEPENDENT RESEARCHER GRANT
Dei 3 ambiti, l’invito specifico è per ERC-2011-STG_20101109
del topic Life Sciences (Panels: LS1 - LS9)
Stanziamento: 661.370.399 euro - GUUE 2010/C 196/04
Scadenza: 09 novembre 2010
IMPRESE
INCHIESTE PRESSO LE IMPRESE
E I CONSUMATORI
Obiettivo del progetto la raccolta dati sulla situazione economica
degli Stati dell'Ue allo scopo di comparare i loro cicli congiunturali al fine di gestire l'Unione economica e monetaria (UEM).
Stanziamento: 5.620.000 euro - GUUE 2010/C 271/04
Scadenza: 08 novembre 2010
AGRICOLTURA E PESCA
LINEA DI BILANCIO 05 08 06 - «SOSTEGNO A
FAVORE DI AZIONI DI INFORMAZIONE
RIGUARDANTI LA POLITICA AGRICOLA COMUNE»
Le azioni di informazione sovvenzionate dovranno contribuire ad
illustrare e a chiarire le proposte di riforma della PAC.
Stanziamento: 3.250.000 euro - GUUE 2010/C 231/05
Scadenza: 05 novembre 2010
RICERCA E INNOVAZIONE
Progetto CHIST-ERA: 1st Call for Proposals
"European Coordinated Research on Long-term
Challenges in Information and Communication
Sciences and Technologies"
Promozione della cooperazione in diversi campi dell'ICT.
Stanziamento: 500.000 euro - Schema ERANET
Scadenza: 05 novembre 2010
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-NMP-2011-LARGE-5 (1° Step):
Azione per NANOSCIENZE, MATERIALI E NUOVE
TECNOLOGIE DI PRODUZIONE, AMBIENTE Programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Proposte per Large-scale integrating Collaborative Projects.
Stanziamento: 118.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 04 novembre 2010
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-NMP-2011-SME-5 (1° Step):
Azione per NANOSCIENZE, MATERIALI E NUOVE
TECNOLOGIE DI PRODUZIONE, AMBIENTE Programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Proposte per SME-targeted Collaborative Projects.
Stanziamento: 40.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 04 novembre 2010
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-NMP-2011-SMALL-5 (1° Step):
Azione per NANOSCIENZE, MATERIALI E NUOVE
TECNOLOGIE DI PRODUZIONE, AMBIENTE Programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Proposte per Small or medium-scale focused research projects.
Stanziamento: 99.500.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 04 novembre 2010
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DICEMBRE
DICEMBRE
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PARLAMENTO EUROPEO
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-PEOPLE-2011-ITN: invito a presentare
proposte per le Marie Curie Initial Training
Networks nell'ambito del programma specifico
'PERSONE' del VII Programma Quadro di RST
Reti congiunte per la ricerca sotto forma di ITN multi-partner
Stanziamento: 318.410.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 26 dicembre 2010
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-GALILEO-2011-ENTR-1: Proposte per il
sistema europeo di radionavigazione via satellite
(Galileo) nell'ambito della priorità TRASPORTI del
programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Attività: 2011.3.1-1. Innovative receivers for the mass market.
Stanziamento: 3.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 16 dicembre 2010
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-GALILEO-2011-GSA-1-A: Proposte per il
sistema europeo di radionavigazione via satellite
(Galileo) nell'ambito della priorità TRASPORTI del
programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Attività: 7.4.1.7 New and innovative applications and services.
Stanziamento: 27.500.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 16 dicembre 2010
ISTRUZIONE E CULTURA
EACEA/24/10: SOSTEGNO ALLE ASSOCIAZIONI
EUROPEE ATTIVE A LIVELLO EUROPEO NEL
SETTORE DELL'ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE
E DELL'INTEGRAZIONE EUROPEA
«Apprendimento permanente» - sottoprogramma Jean Monnet.
Stanziamento: 1.700.000 euro - GUUE 2010/C 287/05
Scadenza: 15 dicembre 2010
GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI
SOLIDARIETA' E GESTIONE DEI FLUSSI
MIGRATORI- AZIONI COMUNITARIE RELATIVE AL
FONDO EUROPEO PER I RIFUGIATI (2008/2013)
Sostenere e promuovere gli sforzi compiuti dagli Stati membri
per accogliere rifugiati e sfollati.
Stanziamento: 3.600.000 euro - "Community actions" 2010
Scadenza: 14 dicembre 2010
COOPERAZIONE EUROPEAID
TURCHIA: STRUMENTO EUROPEO PER LA
DEMOCRAZIA E I DIRITTI UMANI (EIDHR)
L'obiettivo è di contribuire allo sviluppo e al consolidamento
della democrazia e dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti
umani e delle libertà fondamentali.
Stanziamento: 1.200.000 euro - EuropeAid/130663 /L/ACT/TR
Scadenza: 14 dicembre 2010
GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI
JUST/2010/JPEN/OG: GIUSTIZIA PENALE
2007/2013 - "Operating grants" 2011
Sovvenzioni per promuovere la cooperazione giudiziaria,
promuovere la compatibilità delle normative applicabili negli Stati
membri nonchè migliorare lo scambio di informazioni.
Stanziamento: 1.000.000 euro - JUST/2010/JPEN/OG
Scadenza: 09 dicembre 2010
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-REGIONS-2011-1: Proposte per l'azione
“Regioni della conoscenza” nell'ambito del
programma 'CAPACITÀ' del VII PQ di RST
Attività: Regions-2011-1. Transnational cooperation between
regional research-driven clusters.
Stanziamento: 18.660.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 09 dicembre 2010
AERONAUTICA
SP1-JTI-CS-2010-05: Clean Sky 2010 Proposte per iniziative tecnologiche congiunte
Topics: 'EcoDesign' - 'Aereo regionale ecologico' - 'Aerogiro ecologico' - 'Motori verdi e sostenibili' - 'Aereo ad ali fisse SMART',
- 'Sistemi per le operazioni ecologiche' - 'Valutatore tecnologico'.
Stanziamento: 22.896.750 euro - SP1-JTI-CS-2010-05
Scadenza: 09 dicembre 2010
ISTRUZIONE E CULTURA
EACEA/34/10: MEDIA 2007 - Attività di
Promozione/Accesso al mercato
Il presente invito sostiene proposte per migliorare la circolazione
delle opere audiovisive europe, incoraggiare azioni comuni tra
enti nonchè favorire la costituzione di partenariati economici.
Stanziamento: 2.500.000 euro - GUUE 2010/C 275/08
Scadenza: 08 dicembre 2010
PICCOLA E MEDIA IMPRESA
FP7-SME-2011: Proposte per l'azione RICERCA A
FAVORE DELLE PMI nell'ambito del programma
CAPACITÀ del VII Programma Quadro di RST
Attività: rafforzare la capacità di innovazione delle PMI europee
ed il loro contributo allo sviluppo di prodotti e mercati.
Stanziamento: 204.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 08 dicembre 2010
INNOVAZIONE TECNOLOGICA
FP7-ICT-2011-C: Proposte per l'azione
TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA
COMUNICAZIONE nell'ambito del programma
specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Attività: Future and emerging technologies
Stanziamento: 46.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 07 dicembre 2010
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DICEMBRE
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PARLAMENTO EUROPEO
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-REGPOT-2011-1: Proposte per l'azione
“POTENZIALE DI RICERCA” nell'ambito del
programma specifico 'CAPACITÀ' del VII PQ di RST
Attività: Unlocking and developing the research potential of
research entities in the EU´s Convergence regions.
Stanziamento: 64/68.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 07 dicembre 2010
INDUSTRIA
FP7-PEOPLE-2011-IAPP: Proposte per l'azione
“Marie Curie Industry-Academia Partnerships and
Pathways” nell'ambito del programma specifico
'PERSONE' del VII Programma Quadro di RST
Area: Partenariati e percorsi professionali industria-università.
Stanziamento: 80.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 07 dicembre 2010
AMBIENTE
LIFE+: FINANZIAMENTI PER L'ANNO 2011
ALLE ONG CHE OPERANO NEL SETTORE DELLA
PROTEZIONE AMBIENTALE
Il presente invito finanzia attività che contribuiscono alla realizzazione e allo sviluppo delle politiche ambientali europee.
Stanziamento: 9.000.000 euro - regolamento (CE) n. 614/2007
Scadenza: 03 dicembre 2010
TRASPORTI
FP7-TPT-2011-RTD-1: Proposte nell'ambito della
priorità TRASPORTI del programma specifico
'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Area: HORIZONTAL ACTIVITIES FOR THE IMPLEMENTATION
OF THE TRANSPORT PROGRAMME
Stanziamento: 6.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 02 dicembre 2010
TRASPORTO TERRESTRE
FP7-SST-2011-RTD-1: invito a presentare proposte
per azioni “SUSTAINABLE SURFACE TRANSPORT”
nell'ambito della priorità TRASPORTI del
programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Sovvenzioni per 6 differenti Aree di ricerca in 24 topics
Stanziamento: 91.250.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 02 dicembre 2010
TRASPORTO AEREO
FP7-AAT-2011-RTD-1: Proposte per azioni
“AERONAUTICS and AIR TRANSPORT” nell'ambito
della priorità TRASPORTI del programma
specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Area: PIONEERING THE AIR TRANSPORT OF THE FUTURE
Stanziamento: 121.300.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 02 dicembre 2010
INTERNET
FP7-2011-ICT-FI: Proposte su “Future Internet”
per l'azione TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E
DELLA COMUNICAZIONE nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Pervasive and Trusted Network and Service Infrastructures.
Stanziamento: 90.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 02 dicembre 2010
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-2011-NMP-ENV-ENERGY-ICT-EeB: Proposte
congiunte nell'ambito delle priorità NMP,
ENVIRONMENT, ENERGY e ICT del programma
specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Invito per proposte sul tema “Energy-efficient Buildings” - 2011
Stanziamento: 85.500.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 02 dicembre 2010
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-ICT-2011-FET-F: Invito per proposte
FET Flagship Initiative per l'azione TECNOLOGIE
DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII Programma Quadro di RST
Stanziamento: 10.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 02 dicembre 2010
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-2011-GC-ELECTROCHEMICAL-STORAGE:
Proposte congiunte nell'ambito delle priorità NMP,
ENVIRONMENT e TRANSPORT del programma
specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Progetti su 'Sustainable automotive electrochemical storage'.
Stanziamento: 25.500.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 02 dicembre 2010
RICERCA E INNOVAZIONE
Factories of the Future - 2011: Proposte congiunte
nell'ambito delle priorità NMP, ENVIRONMENT,
ENERGY e ICT del VII PQ di RST
Finanziamenti per Eco-factory, High-tech solutions, Virtual
Factories and enterprises, Digital factories, etc.
Stanziamento: 160.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 02 dicembre 2010
GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI
FP7-SEC-2011-1: Proposte per la priorità
SICUREZZA nell'ambito del programma specifico
'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
La ricerca sulle misure anticrimine è un tassello importante nel
sostegno alla libertà, la sicurezza e la giustizia in Europa.
Stanziamento: 221.430.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 02 dicembre 2010
Gazzettino Europeo
30 Ottobre 2010
E-mail
[email protected]
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Bandi e Concorsi Europei
APRILE
DICEMBRE
DICEMBRE
GAZZETTINO
EUROPEO.IT
PARLAMENTO EUROPEO
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-2011-ICT-GC: Proposte ICT for Green Cars per
l'azione TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E
DELLA COMUNICAZIONE nell'ambito del
programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
"ICT for Green Cars"-2011- ICT for fully electric vehicles
Stanziamento: 30.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 02 dicembre 2010
ISTRUZIONE E CULTURA
EACEA/29/10 - MEDIA 2007 Sostegno alla
distribuzione transnazionale di film europei.
Sistema «selettivo» 2011
L’azione ammissibile ai fini della sovvenzione riguarda la distribuzione cinematografica di un lungometraggio non nazionale.
Stanziamento: 12.250.000 euro - GUUE 2010/C 259/06
Scadenza: 01 dicembre 2010
ISTRUZIONE E CULTURA
DG EAC/38/2010: COMENIUS - MOBILITA'
INDIVIDUALE DEGLI ALUNNI
L'azione Mobilità individuale degli alunni Comenius consente
agli alunni della scuola secondaria di II grado di trascorrere da 3
a 10 mesi in una scuola e in una famiglia ospitanti all'estero.
Stanziamento: 3.400.000 euro - GUUE 2010/C 236/06
Scadenza: 01 dicembre 2010
TRASPORTO MARITTIMO
TREN/G2/SUB/233-2009:
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE
La Commissione europea intende concedere sovvenzioni per la
redazione di un manuale sulle esercitazioni e gli addestramenti
in materia di sicurezza marittima.
Stanziamento: 150.000 euro - GUUE 2009/C 263/13
Scadenza: 01 dicembre 2010
PROMUOVERE I PROGETTI EUROPEI
Le attività promozionali e la divulgazione dei risultati conseguiti costituiscono un aspetto estremamente importante e
obbligatorio per tutti i progetti che hanno ottenuto finanziamenti dall’Unione europea.
Già in fase di redazione della richiesta di sovvenzionamento è necessario definire i supporti (giornali, riviste, siti web) e
le azioni (ad esempio diffusione attraverso mailing list) che renderanno pubblici i risultati di ciascuna azione finanziata.
“GAZZETTINO EUROPEO”, proprio per la peculiarità delle proprie competenze nel settore dell’informazione
comunitaria e, soprattutto, per la collaudata possibilità di diffusione multiregionale per ciascuna sua pubblicazione, può
rappresentare un valido supporto per quelle organizzazioni italiane che, a diverso titolo, partecipano a progetti europei.
Attività di “disseminazione”, dunque, attraverso “GAZZETTINO EUROPEO” che per questo specifico servizio ha
elaborato una vantaggiosa piattaforma di offerte per garantire massima visibilità a costi assolutamente convenienti.
Oltre al giornale, poi, una apposita sezione del proprio sito web può essere attivata, su richiesta, per accogliere le schede
riassuntive e le note informative di ciascun progetto comunitario; garantendo, in questo caso - senza ulteriori costi aggiuntivi - sia il costante aggiornamento delle informazioni pubblicate, sia l’ampliamento degli spazi web necessari a dare completa ed esauriente rendicontazione dei risultati conseguiti.
Per conoscere l’intera gamma delle offerte o ricevere maggiori informazioni sulla tipologia dei servizi, scrivere a:
[email protected]
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Gazzettino Europeo
30 Ottobre 2010
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