Numero 39 del 30/10/2010
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Numero 39 del 30/10/2010
Sabato 30 Ottobre 2010 Direttore Antonio Ciliento Anno II - Numero 39 www.gazzettinoeuropeo.it GAZZETTINO EUROPEO PARLAMENTO EUROPEO SETTIMANALE DI INFORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE COMUNITARIA PER L’EUROPA MEDITERRANEA GAZZETTINO EUROPEO.IT CONSIGLIO EUROPEO - Angela Merkel e Nicolas Sarkozy soddisfatti: «E’ stata approvata la linea franco-tedesca concordata a Deauville» CONSIGLIO UE: SI’ ALLA RIFORMA DEL TRATTATO E AL "FONDO ANTI-CRISI" PER I PAESI IN DIFFICOLTA’ Vince l'asse Sarkozy-Merkel, ma la decisione di «modifica limitata» del Entro dicembre le modalità per il funzionamento del Fondo anticrisi Trattato di Lisbona risveglia l’incubo delle estenuanti ratifiche nazonali permanente per sostenere i Paesi euro in gravi difficoltà finanziarie La decisione è stata presa nella riunione dello scorso 25 ottobre a Lussemburgo MERCATO UNICO: ECCO LE PROPOSTE DI BRUXELLES IL MASSACRO DI SREBRENICA: ULTIMO GRANDE OSTACOLO AL CAMMINO DELLA SERBIA VERSO L’UE I Ministri degli Esteri dell’Ue hanno rimosso gli impedimenti per l'adesione della Serbia al club di Bruxelles. Il dialogo sul Kosovo e la cattura di Ratko Mladic vengono, però, ritenute condizioni inderogabili per la conclusione della procedura ENERGIA COMMISSIONE UE UNIONE EUROPEA GALILEO: FIRMATO IL QUARTO CONTRATTO. IN FUNZIONE DAL 2014 LA GERMANIA RINVIA LO STOP AL NUCLEARE: LE PROTESTE DEGLI AMBIENTALISTI FISCO SVIZZERA: ACCORDO CON GERMANIA E INGHILTERRA SUL SEGRETO BANCARIO Il governo tedesco ha deciso di prolungare la vita delle 17 centrali nucleari dislocate nel Paese fino al 2040. Creazione di una nuova imposta anonima liberatoria per i non residenti in cambio del mantenimento dell'attuale segreto bancario elvetico 2 Gazzettino Europeo 30 Ottobre 2010 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT CONSIGLIO EUROPEO - Angela Merkel e Nicolas Sarkozy soddisfatti: «E’ stata approvata la linea franco-tedesca concordata a Deauville» CONSIGLIO UE: SI’ ALLA RIFORMA DEL TRATTATO E AL "FONDO ANTI-CRISI" PER I PAESI IN DIFFICOLTA’ Gli accordi che hanno chiuso il Consiglio europeo dei giorni scorsi sembrano, al momento, soddisfare tutti: da un lato l’asse SarkozyMerkel, il quale può vantare di aver centrato l’obiettivo della creazione di un Fondo anti-crisi per i Paesi in difficoltà, dall’altra gli altri Stati membri che hanno impedito un intempestivo stravolgimento del Trattato di Lisbona, consentendone solo una «modifica limitata» per garantire la solidità della moneta unica. In tutti, però, la decisione di modificare il Trattato presa dal vertice sembra risvegliare l’incubo del processo delle ratifiche che ha accompagnato per ben otto anni il progetto di Costituzione europea prima e Lisbona poi. Il passo è stato ritenuto «necessario» dai 27, ma da qui a dicembre si cercherà di individuare un intervento «limitato» al massimo per mettere il processo al riparo da brutte sorprese "nazionali". In ogni caso, l’obiettivo concordato dai leader dei 27 è quello di fare presto, sia per quel che riguarda la riforma del Patto Ue di stabilità e di crescita, sia per la messa a punto del meccanismo anticrisi per sostenere i Paesi euro in gravi difficoltà finanziarie. In quest’ultimo caso si indica la metà del 2013, considerando anche la ratifica dei 27 alle necessarie modifiche del trattato di Lisbona. Per questo, le modalità di funzionamento del Fondo dovranno essere sul tavolo del Consiglio Ue già in dicembre. I 27 aprono quindi alla possibilità di un intervento delle banche nel Fondo, come richiesto da Berlino. L’invito contenuto nelle conclusioni del vertice, infatti, è quello di valutare tutti gli aspetti emersi dalla discussione: dal ruolo che può essere svolto dal settore privato a quello dell’Fmi, alle severe condizioni cui dovranno sottostare i Paesi che beneficeranno del sostegno del Fondo. I negoziati partiranno subito. Come quelli sulla riforma del Patto Ue di stabilità e di crescita su cui si vuole un accordo definitivo entro l’estate del 2011. Bisognerà dare sostanza ai principi fissati nel rapporto della task-force guidata dal presidente Ue, Herman Van Rompuy. Dunque, decidere come attuare la stretta sui debiti pubblici (quale criterio numerico adottare per la loro riduzione e quale peso dare ai “fattori rilevanti” come il debito privato) e quanta forza dare al nuovo sistema di sanzioni finanziarie. Sistema che in molti - a partire dalla Bce - vorrebbero più automatiche di quanto previsto dal rapporto Van Rompuy. Per quel che riguarda la possibilità di introdurre nel Patto anche delle sanzioni politiche, prosegue il braccio di ferro tra la Merkel e la gran parte degli altri leader europei. Privare i Paesi non virtuosi del diritto di voto in Consiglio Ue per la Merkel «è un tema che resta sul tavolo». Non la pensa così il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker: «Mi pare che la questione sia stata rinviata alle calende greche», ha replicato alla cancelliera tedesca. Nelle conclusioni del vertice si afferma come il presidente del Consiglio Ue «intende esaminare successivamente» la proposta tanto cara a Berlino, che comunque potrà essere presa in considerazione solo «nel caso di una minaccia permanente alla stabilità dell’Eurozona nel suo complesso». Il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, ha voluto comunque togliere ogni dubbio su quanto deciso dai 27 leader: «È escluso che le modifiche limitate del trattato di Lisbona possano riguardare la sospensione del diritto di voto». «Al fine di assicurare una crescita equilibrata e sostenibile - è scritto nel comunicato ufficiale di conclusione del vertice - i capi di Stato o di governo convengono sulla necessità che gli Stati membri istituiscano un meccanismo permanente di gestione delle crisi per salvaguardare la stabilità finanziaria della zona euro nel suo insieme e invitano il presidente del Consiglio europeo ad avviare consultazioni con i membri del Consiglio europeo su una modifica limitata del trattato necessaria a tal fine, senza modificare l'articolo 125 del TFUE (principio del "non salvataggio finanziario")». «Il Consiglio europeo - prosegue il comunicato accoglie con favore l'intenzione della Commissione di intraprendere, in stretta consultazione con il presidente del Consiglio europeo, lavori preparatori sulle caratteristiche generali di un nuovo meccanismo futuro, tra l'altro il ruolo del settore privato, il ruolo dell'FMI e la rigorosissima condizionalità che dovrebbe caratterizzare il funzionamento di tali programmi. Il Consiglio europeo tornerà sull'argomento nella riunione di dicembre al fine di adottare la decisione definitiva, in ordine sia alla definizione di un meccanismo di gestione delle crisi sia a una modifica limitata del trattato, cosicché eventuali modifiche possano essere ratificate entro la metà del 2013 al più tardi. Il presidente del Consiglio europeo intende esaminare successivamente, in consultazione con gli Stati membri, la questione del diritto dei membri della zona euro a partecipare all'adozione di decisioni nell'ambito di procedure relative all'UEM in caso di minaccia permanente alla stabilità della zona euro nel suo insieme». Fin qui in documento approvato. Resta ora da vedere se le misure adottate saranno in grado di affrontare la (forse imminente) crisi. I riflettori, infatti, restano tutti puntati su Portogallo e Irlanda che sembrano avviati a replicare il disastro finanziario greco. Mercoledì il debole governo di minoranza portoghese, guidato dal primo ministro Jose Socrates, non è riuscito a far approvare la legge finanziaria in parlamento: i punti di scontro riguardano una maggiore pressione fiscale, compresa l'Iva che dovrebbe essere portata al ventitre per cento e il massiccio taglio alla spesa pubblica. Ma il Portogallo non ha molte scelte: se vuole evitare il modello greco e riportare il deficit attuale - attestato sui sette punti percentuali - a un apprezzabile 4.6% previsto per il 2011, deve operare delle scelte drastiche. Al pari, a una dieta più rigorosa è chiamata ad adattarsi Dublino. Con l'ultima manovra di aggiustamento, il governo irlandese ha praticamente raddoppiato le precedenti previsioni per il triennio 20112014, portando le entrate da 7,5 miliardi di euro a quindici miliardi di euro seppellendo così ogni prospettiva di crescita economica: un ultimo tentativo per ridurre l’imbarazzante trentadue per cento di deficit. La tua pubblicità su Efficace, conveniente, diversa. Plausibile alternativa. [email protected] Gazzettino Europeo 30 Ottobre 2010 Pubblicità [email protected] 3 GAZZETTINO EUROPEO.IT UE: I MINISTRI DEGLI ESTERI DEI VENTISETTE HANNO SBLOCCATO LA DOMANDA DI ADESIONE DI BELGRADO SERBIA Il vertice dei ministri degli Interni Ue a Lussemburgo, tenutosi lo scorso 25 ottobre, ha rimosso (con la riserva dell'Olanda) gli impedimenti per l'adesione della Serbia al club di Bruxelles. Il dialogo sul Kosovo e la cattura di Ratko Mladic vengono, però, ritenute condizioni inderogabili a un'unione che, soddisfatti i requisiti, potrebbe avvenire già nel 2016. Riprende dunque il cammino della Serbia verso l’Unione Europea. I ministri degli esteri dell’Ue, riuniti a Lussemburgo, hanno accolto al domanda di adesione serba, girandola alla Commissione europea perché esprima un parere. Affinchè l’iter proceda, la Serbia dovrà però garantire "la piena cooperazione con il Tribunale dell'Aja per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia”. In particolare, su pressioni dell’Olanda, si chiede al paese balcanico di arrestare i criminali di guerra Ratko Mladic e Goran Hadzic, tuttora latitanti, un gesto che sarebbe "la prova più convincente degli sforzi della Serbia e della cooperazione con il Tribunale". Il parere adottato a Lussemburgo è comunque solo l’inizio della procedura di adesione. La Commissione Europea esprimerà il suo parere non prima di un anno, ma già nelle prossime settimane invierà a Belgrado il questionario per verificare il grado di preparazione della Serbia in vista dell'apertura dei negoziati di adesione. Nonostante non siano ancora cittadini europei, i cittadini serbi possono già entrare e viaggiare nell’area Schengen senza chiedere visti di ingresso. L’importante è che abbiano un passaporto biometrico, che memorizza su un microchip le foto e le impronte digitali del titolare. Nel giorno in cui la Ue ha sbloccato la domanda di adesione della Serbia, trasferendola all'esame della commissione europea, il presidente serbo, Boris Tadic, ha ribadito la ferma determinazione di Belgrado a non risparmiare alcuno sforzo per giunge- PARLAMENTO EUROPEO re alla cattura di Ratko Mladic. «La Serbia porterà a termine i suoi impegni internazionali», arrestando gli ultimi criminali ancora in fuga, ha detto Tadic in una intervista apparsa sull'International Herald Tribune (Iht), precisando che la difficoltà nel catturare Mladic stia sopratutto nel fatto che «non si tratta di un fuggitivo ordinario. Lui è un militare con tanta esperienza dai tempi delle guerre», e quelli che lo hanno protetto e aiutato a nascondersi erano «anch'essi ex ufficiali o ufficiali in pensione, che hanno anche loro una larga esperienza». A testimonianza della buona fede dei serbi in questa azione, proprio in questi giuorni il Governo della Repubblica di Serbia ha adottato nella seduta del 28 ottobre la Decisione con la quale si approva il premio pecuniario di 10 milioni di euro per l’informazione che aiuterebbe a trovare e arrestare l’accusato dell’Aja Ratko Mladic, e il premio pecuniario di un milione di euro per l’informazione che aiuterebbe a trovare e arrestare Goran Hadzic. Allo stesso tempo, il governo serbo dichiara la sua disponibilità a risolvere il problema del Kosovo, anch’esso bonco di prova su cui si giocherà il futuro europeo della Serbia. Secondo il segretario di stato nel Ministero per il Kosovo e Metochia, Oliver Ivanovic, è necessario che ai colloqui sul Kosovo, partecipino anche gli albanesi poiché su questo insistono sia l’Unione europea sia l’America. Bruxelles e Washington, evidenzia Ivanovic, sono interessate affinchè in Kosovo e nell’intera regione sia raggiunta la stabilità, ed essa sarà possibile solo attraverso un costante dialogo e un sereno confronto tra Belgrado e Pristina, laddove il ruolo centrale di intermediario sarà chiamato a svolgerlo la stessa Unione europea. E speranze in questa direzione, sembra sia possibile coltivarle. A causa delle guerre balcaniche degli anni Novanta, oltre che del prolungarsi fino al 2000 del regime ultranazionalista di Slobodan Milosevic, la Serbia è rimasta per troppo tempo isolata dal resto dell'Europa subendo fra l'altro molte sanzioni che ne hanno frenato l'economia e limitato gli investimenti dall'estero. La Serbia è tornata a crescere soltanto negli ultimi anni, prima di subire l'influenza della crisi internazionale che ha causato una recessione intorno al 3 per cento nel 2009. LA PROTEZIONE DEI DATI SULLE DUE SPONDE DELL'ATLANTICO: ALLA RICERCA DI UN ACCORDO Tempo di discussioni tra Europa e Stati Uniti per raggiungere un accordo sulla protezione dei dati personali nel quadro di una cooperazione giudiziaria e di polizia. Ad analizzare nei giorni scorsi i pro e i contro sono stati gli eurodeputati della commissione Libertà civili insieme a rappresentanti del Consiglio e della Commissione, all'ambasciatore americano per l'UE e a diversi esperti di settore. "È molto importante stabilire criteri comuni in un tempo in cui aumentano sempre di più gli scambi dei dati", ha commentato il verde tedesco Jan Philipp Albrecht, autore del rapporto scritto dal Parlamento, esortando a trovare in fretta un accordo. Rafforzare il dialogo transatlantico sulla protezione dei dati, discutere i valori condivisi e gli obblighi costituzionali, trovare possibili soluzioni comuni: di questo si è parlato nell'audizione organizzata lunedì 25 ottobre dalla commissione per le libertà civili. L'obiettivo dell'accordo del resto è quello di creare un quadro comune a cui fare riferimento nelle discussioni successive in materia di protezione dei dati personali. Il maggiore punto di divergenza tra Stati Uniti e Unione Europea è la resistenza dei primi a rendere l'accordo retroattivo, al contrario di quanto vorrebbe l'UE. La Commissione ha già espresso la sua posizione al Consiglio. Ora toccherà al Parlamento dare la luce verde all'accordo finale. "La nostra sicurezza dipende molto dalla nostra capacità di combattere crimine e terrorismo", ha sintetizzato Françoise Le Bail, direttore generale del DG Giustizia della Commissione. "Per questo abbiamo bisogno di poter scambiare tra di noi i dati", ha aggiunto, invocando un accordo fondato su valori comuni, ma riconoscendo la difficoltà di trovare criteri condivisi. L'invito a un accordo tempestivo è arrivato anche dal Consiglio, per voce del ministro belga alla Giustizia, Stefaan de Clerck che si è augurato di raggiungere un compromesso entro la fine di dicembre. "Al momento abbiamo sistemi troppo diversi, è un vero e proprio puzzle che complica il lavoro di funzionari e polizia". Anche perché le differenze tra le due sponde dell'Atlantico sono inferiori rispetto a quanto si crede abitualmente, ha sottolineato l'ambasciatore americano William E. Kennard. "Non è vero che gli Stati Uniti sono più attenti alla sicurezza che alla privacy", ha affermato. "Sono i due lati della stessa medaglia e possiamo averle entrambe". Una posizione che ha trovato il consenso anche del deputato tedesco liberaldemocratico Alexander Alvaro. Discussioni sono emerse invece sulla possibile retroattività dell'accordo. Un no secco è arrivato dall'ambasciatore Usa. "Gli accordi precedenti dovrebbero essere rivisti, creerebbe un'incertezza dal punto di vista legale", ha obiettato. È il contrario, ha replicato il deputato socialdemocratico Stavros Lambrinidis. "Se l'accordo non avrà valore retroattivo nasceranno grande confusione e incertezze su quanto si può fare o meno". Una possibile soluzione sarebbe quella di dare a questo accordo un valore superiore rispetto agli altri, ha suggerito il deputato di sinistra Rui Tavares. Alla fine però il dialogo è stato costruttivo. "Noto un cambiamento nell'atteggiamento degli Stati Uniti verso il Parlamento", ha commentato il popolare Simon Busuttil. E allora perché non spingersi oltre, ha suggerito, mostrando maggiore flessibilità e volontà di concludere l'accordo? 4 Gazzettino Europeo 30 Ottobre 2010 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT COMMISSIONE EUROPEA - Fissare obiettivi comuni più ambiziosi nel settore della politica industriale e rafforzare la governance europea UN'INDUSTRIA PER L'EUROPA, UN'EUROPA PER L'INDUSTRIA: QUESTA LA STRADA DEL PRIMATO Affinché l'Europa possa conservare la sua posizione di leader nell'universo economico mondiale è necessario porre l'industria in primo piano. È questo il messaggio chiave della comunicazione "Una politica industriale integrata per l'era della globalizzazione" adottata nei giorni scorsi dalla Commissione europea su iniziativa del vicepresidente Antonio Tajani, secondo il quale "l'industria costituisce una priorità dell'Europa e un presupposto imprescindibile per trovare soluzioni adeguate alle problematiche - attuali e future - della nostra società. L'Europa ha bisogno dell'industria tanto quanto l'industria ha bisogno dell'Europa. Il potenziale del mercato unico, con i suoi 500 milioni di consumatori e i suoi 20 milioni di imprenditori, deve essere sfruttato appieno." L'industria europea sta riprendendosi gradualmente dalla crisi finanziaria ed economica degli ultimi anni; vi sono pertanto ragioni per confidare nella sua capacità di far fronte alle sfide poste da un contesto economico mondiale in evoluzione. Per queste ragioni, l'Europa deve operare in una prospettiva che tenga conto dell'intera catena del valore, dalle infrastrutture e materie prime ai servizi post-vendita. La promozione della creazione e dello sviluppo di piccole e medie imprese dev'essere al centro della politica industriale dell'UE. Inoltre, la transizione verso un'economia sostenibile deve essere colta come un'opportunità per rafforzare la competitività. Soltanto una politica industriale europea centrata sulla competitività e sullo sviluppo sostenibile è in grado di apportare la massa critica di cambiamento e coordinamento necessaria per un successo. Ecco dunque le dieci azioni strategiche per sostenere la concorrenzialità dell'industria europea: - esplicita e approfondita "analisi dell'incidenza sulla competitività" (competitiveness proofing) della nuova legislazione. L'impatto sulla competitività dell'insieme delle proposte politiche sarà esaminato attentamente e tenuto in debito conto; - "bilanci della qualità" (fitness checks) della legislazione esistente al fine di definire le possibilità di ridurre gli effetti cumulativi di tale legislazione per contenere i costi per le imprese europee; - la creazione e l'espansione delle PMI verrà supportata agevolando loro l'accesso al credito e promuovendone l'internazionalizzazione; - presentazione di una strategia volta a rafforzare la normalizzazione europea al fine di soddisfare le esigenze dell'industria; - modernizzazione delle infrastrutture e dei servizi europei dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni per rispondere più efficacemente alle esigenze dell'industria, adattandoli ad un contesto caratterizzato da una concorrenza in costante evoluzione; - presentazione di una nuova strategia relativa alle materie prime al fine di creare condizioni quadro adeguate per un approvvigionamento e una gestione sostenibili; - il rendimento innovativo relativo ai singoli settori verrà seguito mediante l'adozione di adeguate misure in segmenti industriali quali le tecnologie di produzione avanzate, la costruzione, i biocarburanti e i trasporti stradali e ferroviari, particolarmente per migliorare l'efficienza nell'uso delle risorse; - le sfide legate alle industrie ad alta intensità energetica saranno affrontate mediante interventi volti a migliorare le condizioni di contesto e a sostenere l'innovazione; - realizzazione di una politica spaziale, da definire in collaborazione con l'Agenzia spaziale europea e Presentati i cinque obiettivi principali UE: LA COMMISSIONE ADOTTA LE PRIORITA’ STRATEGICHE PER IL 2011 Il 2010 ha dimostrato che le istituzioni dell’UE sono disposte e in grado di affrontare l’avversità dando prova di resilienza, determinazione e solidarietà davanti alle sfide senza precedenti che comporta la crisi finanziaria ed economica. Ora dobbiamo fare in modo che la ripresa sia duratura e stabile. Con queste premesse, la Commissione europea ha adottato, nei giorni scorsi, il suo programma di lavoro per il 2011, con la volontà di tradurre gli obiettivi individuati in traguardi operativi concreti. Parlando del nuovo programma di lavoro, il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha spiegato: “L’Unione europea si è dimostrata all'altezza delle sfide che deve affrontare, ma non siamo ancora fuori pericolo. Le nostre politiche devono rispecchiare il nostro impegno a creare crescita sostenibile e occupazione in base alla strategia Europa 2020, concentrandosi sulle iniziative a cui l’UE può conferire un reale valore aggiunto. Il programma di lavoro adottato oggi garantirà la sostenibilità della ripresa l’anno prossimo e oltre. Mi auguro che l'elevato livello di convergenza raggiunto sulle priorità globali per l'Europa si concretizzi rapidamente in risultati politici a vantaggio dei cittadini.” Le priorità per il 2011 rientrano in cinque obiettivi principali: - aiutare l’economia sociale di mercato europea a superare la crisi e sostenerla a più lungo termine (attraverso misure quali un quadro legislativo per la gestione della crisi bancaria, proposte volte a tutelare maggiormente i consumatori di servizi finanziari o un regolamento sulle agenzie di rating del credito, per completare l'anno prossimo l'ambiziosa riforma del nostro settore finanziario) - Far ripartire la crescita per l’occupazione (ad esempio, mediante nuovi meccanismi di applicazione delle norme in materia di bilancio, proposte volte a sostenere la competitività delle imprese dell’UE, in particolare le PMI, un piano europeo di efficienza energetica, un’iniziativa per l’imprenditoria sociale, iniziative legislative sui lavoratori distaccati e sull’orario di lavoro, da elaborare in stretta consultazione con le parti sociali, e il miglioramento del quadro per l’imposizione societaria e l’IVA) - Portare avanti l’agenda dei cittadini: diritti, libertà e giustizia (ad esempio, attraverso il rafforzamento dei diritti dei consumatori, un quadro di riferimento comune per il diritto contrattuale, l'ag- gli Stati membri. La Commissione svilupperà una politica spaziale per costituire una solida base industriale che abbracci l'intera catena di approvvigionamento; - rendicontazione su base annuale da parte della Commissione in merito alla situazione della competitività, delle politiche industriali e dei relativi risultati dell'Europa e degli Stati membri. Previsti sei accordi GALILEO: FIRMATO IL CONTRATTO CHE PORTERÀ ALL'EROGAZIONE DEI PRIMI SERVIZI NEL 2014 La Commissione europea ha annunciato, in questi giorni, la firma del quarto contratto, dei sei previsti, per la fornitura dei servizi che renderanno pienamente operativo Galileo, il programma europeo di navigazione satellitare mondiale. Ad aggiudicarsi il contratto per la gestione delle infrastrutture spaziali e terrestri è stata la società SpaceOpal GmbH, una joint-venture creata da DLR GfR (Germania) e del centro spaziale del Fucino di Telespazio S.p.A. (Italia). Questa firma porterà all'attivazione di Galileo e alla fornitura dei relativi servizi nel 2014. Due nuovi satelliti saranno lanciati nella prossima estate e altri due alla fine del 2011. Il contratto, del valore di 194 milioni di euro, è stato firmato dall'Agenzia spaziale europea a nome della Commissione europea attraverso un accordo di delega. Il contratto siglato da SpaceOpal GmbH riguarda i servizi industriali necessari per coadiuvare l'Agenzia spaziale europea nella gestione dei satelliti e delle infrastrutture terrestri. SpaceOpal GmbH è una joint-venture creata dal Centro aerospaziale tedesco (DLR GfR) e dalla società italiana Telespazio S.p.A. Altri membri del gruppo SpaceOpal provengono da diversi Paesi membri dell'UE. La fornitura dei servizi necessari a rendere Galileo pienamente operativo è suddivisa in sei contratti. A gennaio 2010 sono stati firmati tre contratti aventi ad oggetto rispettivamente la fornitura di supporto all'ingegneria di sistema, i satelliti e i vettori. L'aggiudicazione dei due contratti di appalto rimanenti per il completamento delle infrastrutture terrestri per la missione e per il controllo è prevista a inizio 2011. Si prevede che Galileo diventi operativo nel 2014 e fornisca tre servizi iniziali: un servizio aperto al pubblico (gratuito), un servizio pubblico regolamentato e un servizio per operazioni di ricerca e salvataggio. giornamento della normativa sulla protezione civile, un programma per i viaggiatori registrati e una nuova struttura di gestione per l'OLAF, l'ufficio antifrode dell'UE) - Conferire all'Europa il peso che merita sulla scena mondiale (ad esempio, sostenendo il nuovo servizio europeo per l’azione esterna, proiettando all’esterno gli obiettivi di crescita per il 2020 e continuando a migliorare l'assistenza allo sviluppo dell'UE a favore di chi ne ha più bisogno) - Puntare ai risultati, a prescindere dai mezzi utilizzati per raggiungerli: fare un uso ottimale delle politiche dell’UE (ad esempio, presentando una proposta per il prossimo quadro finanziario pluriennale, conferendo centralità alla “regolamentazione intelligente” e portando a 12 settimane il periodo di consultazione). Gazzettino Europeo 30 Ottobre 2010 Pubblicità [email protected] 5 GAZZETTINO EUROPEO.IT COMMISSIONE EUROPEA - Come ogni anno, pubblicato il quadro di valutazione sugli investimenti in R&S delle imprese UE RICERCA: LE IMPRESE UE RIDUCONO MENO GLI INVESTIMENTI RISPETTO ALLE CONCORRENTIesempio USA, MA RESTANO INDIETRO Secondo il quadro di valutazione pali imprese di tutto il pianeta. Cina (40,0%), India dominano, invece, settori ad intensità 2010 sugli investimenti in R&S delle imprese UE pubblicato dalla Commissione europea, gli investimenti in R&S realizzati dalle principali imprese UE sono scesi del 2,6% nel 2009, nonostante un calo più netto delle vendite e degli utili, diminuiti rispettivamente del 10,1% e del 21,0%. Negli Stati Uniti il taglio del 5,1% degli investimenti in R&S dei principali operatori è stato il doppio rispetto all'UE, mentre a livello mondiale la riduzione è stata inferiore, pari all'1,9%. Le imprese giapponesi hanno mantenuto il livello degli investimenti. Le imprese con sede negli altri paesi asiatici (Cina, India, Hong Kong, Corea del Sud e Taiwan) hanno mantenuto l'elevato livello di crescita delle attività di R&S raggiunto negli anni scorsi. Per il secondo anno consecutivo la società automobilistica giapponese Toyota è risultata il più grande investitore in R&S, con 6,8 miliardi di euro. Tre società dell'UE figurano tra le prime dieci: Volkswagen, il primo investitore con sede in Europa con 5,8 miliardi di euro, Nokia e Sanofi-Aventis. Il quadro di valutazione di quest’anno comprende le prime 1400 società di tutto il mondo e dimostra che, nonostante le difficoltà economiche quasi senza precedenti, gli investimenti in R&S rimangono un'importante priorità strategica per le princi- Nel 2009 le più grandi imprese UE hanno ridotto gli investimenti in R&S in misura minore rispetto alle loro concorrenti statunitensi, nonostante (27,3%), Hong Kong (14,8%), Corea medio-alta (ad esempio, il settore del Sud (9,1%) e Taiwan (3,1%). automobilistico e quello elettronico), Anche le società svizzere hanno mentre i settori ad alta intensità di aumentato gli investimenti (2,5%). R&S costituiscono solo un terzo Tre società stabilite nell'UE figurano degli investimenti totali. tra i primi dieci investitori in R&S Alcune società automobilistiche (Volkswagen, Nokia e Sanofi- hanno ridotto massicciamente gli Aventis) insieme a tre società statuni- investimenti, ad esempio Ford tensi (Microsoft, Pfizer e Johnson & (32,4%), Renault (26,5%) e General Johnson) e ad una giapponese Motors (24,1%). Altre registrano una (Toyota, che occupa il primo posto). modesta riduzione, ad esempio Tra le prime 50 società figurano 16 Nissan e Toyota, o hanno persino società UE, 19 società statunitensi e aumentato gli investimenti come 12 giapponesi. Tra le prime 50 Hyundai. società 30 hanno ridotto gli inveun calo simile delle vendite (circa stimenti nel 2009. 10%) e una diminuzione più netta Nonostante la degli utili (rispettivamente 13,0% e crisi, la composi1,4%). zione settoriale Per quanto riguarda le attività di R&S degli investimen- L'istituzione di un'assemblea sarà il tema al centro delle in settori hi-tech chiave, le società ti a livello mon- discussioni degli oltre 150 rappresentanti delle organizeuropee registrano scarsi risultati. Ad diale è rimasta zazioni della società civile dell'UE e dei 16 paesi partner esempio le imprese statunitensi sostanzialmente del bacino del Mediterraneo che, dal 10 al 12 novembre hanno investito cinque volte di più la stessa. Per le 2010, si riuniranno a Roma, presso il Consiglio nazionadelle loro concorrenti UE in attività imprese degli le dell'economia e del lavoro (CNEL), per l'annuale verdi R&S sui semiconduttori, quattro Stati Uniti i setto- tice euromediterraneo dei consigli economici e sociali e volte di più in software e otto volte di ri ad alta intensità istituzioni analoghe. più nelle biotecnologie. di R&S, quali L'istituzione di un'assemblea è un'iniziativa promossa Le società giapponesi hanno mante- quello farmaceu- dal Comitato economico e sociale europeo (CESE), uninuto gli investimenti in R&S nono- tico e quello tamente ai suoi partner dell'UE e dei paesi mediterranei. stante il forte calo delle vendite (circa informatico, con- L'obiettivo è quello di mettere una struttura istituzionale 10%) e degli utili (88,2%). tribuiscono con permanente a disposizione della rete dei consigli econoImportanti società con sede in alcuni oltre due terzi alle mici e sociali e istituzioni analoghe di Euromed, istituita paesi asiatici hanno proseguito la attività totali. Per nel 1995 nel quadro della Dichiarazione di Barcellona. forte crescita delle attività di R&S le imprese Ue e L'assemblea punterà ad ottenere lo status di organo conregistrata negli anni precedenti, ad del Giappone pre- sultivo nella struttura istituzionale dell'Unione per il Mediterraneo (UpM), analogamente a quanto ottenuto per l'Assemblea parlamentare (UpM-AP) e per Proposta una doppia pena pecuniaria per ogni giorno di ritardo l'Assemblea regionale e locale mediterranea (ARLEM). L'idea di un'assemblea della società civile è emersa in una risoluzione del Parlamento europeo del 19 febbraio 2009, che auspica "il coinvolgimento della società civile all'interno dell'idonea struttura istituzionale dell'Unione La Commissione europea ha deciso di deferire dell'UE in materia di aiuti di Stato, invitava per il Mediterraneo". l'Italia alla Corte di giustizia per non aver eseguito lo Stato italiano a recuperare gli aiuti illega- I partecipanti al vertice dovranno esaminare un prospetuna decisione della Corte di giustizia dell'Unione li. In pratica, tali misure avevano ottenuto to di statuto dell'assemblea redatto da un gruppo di lavoeuropea che ordina il recupero di aiuti di Stato ille- l'effetto di rafforzare la posizione concorren- ro composto da rappresentanti del CESE e dei consigli gali e incompatibili da imprese di servizi pubblici a ziale delle imprese interessate nei confronti economici e sociali di Algeria, Tunisia, Libano, Spagna, prevalente capitale pubblico. di operatori privati, italiani o Francia e Italia. La proposta prevede una presidenza a Benché la sentenza della Corte esteri, senza che vi fosse nes- rotazione e un ufficio di presidenza, nonché una ripartirisalga al 2006 e nonostante i suna giustificazione accettabi- zione uguale dei seggi fra l'UE (CESE, consigli econorecenti progressi compiuti nel le ai sensi delle regole dell'UE mici e sociali nazionali e istituzioni analoghe) e i 16 recupero, le autorità italiane in materia di aiuti di Stato per paesi partner (consigli economici e sociali nazionali e non hanno ancora notificato la concessione di una tale age- istituzioni analoghe) in modo da garantire un equilibrio alla Commissione l'avvenuto volazione. Nel 2006 la Corte Nord-Sud. L'assemblea formulerà raccomandazioni, completamento di tale operaha confermato la decisione dichiarazioni e relazioni rivolte agli altri organi zione. Trattandosi di un deferidella Commissione. Nel 2007 dell'UpM, alle istituzioni dell'UE e ai governi nazionali, mento alla Corte per il mancato la Commissione ha avviato un sia su loro consultazione sia di propria iniziativa, sulla rispetto di una precedente senformale procedimento di base di un consenso fra i membri. tenza della Corte, la infrazione per il mancato I membri del gruppo di lavoro si sono detti fiduciosi che Commissione ha deciso di rispetto della sentenza del la nuova assemblea rafforzerà la governance multilivello chiedere alla Corte di imporre il pagamento di una 2006 inviando una lettera di costituzione in e la democrazia partecipativa per i cittadini Euromed. penalità di 65.280 euro per giorno di ritardo succes- mora e un parere motivato. sivo alla seconda sentenza della Corte fino al gior- Mediante la decisione odierna, la Commissione della Corte di giustizia che riconosce una violaziono della regolarizzazione dell'infrazione e di una chiede alla Corte di comminare sanzioni composte ne della normativa dell'UE, la Commissione può somma forfettaria di 7.140 euro al giorno per il da una penale giornaliera pari a 65.280 euro a par- adire la Corte e chiedere l'imposizione del pagaperiodo intercorso tra la sentenza della Corte del tire dalla data della seconda sentenza della Corte e mento di una penalità e/o di una somma forfettaria 2006 e la seconda sentenza della Corte. Tali paga- fino all'esecuzione della decisione in materia di per porre fine all'infrazione. menti fungerebbero da incentivo a garantire il rapi- aiuti di Stato e da una somma forfettaria pari a Le sanzioni proposte tengono conto della gravità do recupero degli aiuti illegali dai beneficiari. 7.140 euro al giorno per ciascun giorno trascorso dell’infrazione, del periodo già trascorso dalla preLa decisione iniziale della Commissione risale al dalla data della prima sentenza della Corte alla cedente sentenza della Corte di giustizia e della 2002. La Commissione, giunta alla conclusione che seconda sentenza della Corte. Tale richiesta è situazione dello Stato membro di cui trattasi. La l'esenzione triennale dall'imposta sul reddito e la conforme all'articolo 260 del trattato sul funziona- Commissione ha inoltre attribuito una particolare possibilità di contrarre prestiti a tasso agevolato mento dell'Unione europea, il quale .stabilisce che, importanza ai progressi già compiuti dalle autorità con la Cassa Depositi e Prestiti violassero le norme se uno Stato membro non si conforma alla sentenza italiane negli ultimi anni. ITALIA DEFERITA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA PER IL MANCATO RECUPERO DI AIUTI DI STATO ILLEGALI UN'ASSEMBLEA PER LA SOCIETÀ CIVILE DELL'UE E DEL MEDITERRANEO? 6 Gazzettino Europeo 30 Ottobre 2010 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT UNIONE EUROPEA - 50 proposte da attuare entro il 2012 per far funzionare meglio il mercato unico Coordinamento PRESENTATO IL PACCHETTO DI PROPOSTE PER POTENZIARE IL MERCATO UNICO EUROPEO MIGLIORARE LA CAPACITÀ DI REAZIONE DELL'UE ALLE CATASTROFI Il mercato unico dell'Unione europea è la pietra miliare di oltre sessant'anni di integrazione europea. Sono stati abbattuti gli ostacoli che in passato impedivano la libera circolazione delle merci e dei servizi da Lisbona a Helsinki. Oggi le imprese beneficiano di un mercato di 500 milioni di consumatori. Per chi si reca all'estero le tariffe dei GSM sono scese drasticamente. Con l'introduzione della moneta unica fare shopping e viaggiare all'estero è diventato facile. I lavoratori godono attualmente di ampi diritti. La gente può lavorare, studiare e vivere ovunque negli Stati membri dell'UE 27. Gli europei possono senz'altro essere orgogliosi di questi risultati, ma le imprese e i cittadini ben sanno che quando esercitano questi diritti incontrano ancora ostacoli. In due relazioni pubblicate oggi la Commissione europea presenta una serie di soluzioni concrete per rafforzare il mercato unico. Nella relazione sulla cittadinanza dell'UE la Commissione propone misure per agevolare le persone che decidono di esercitare il loro diritto in quanto cittadini dell'UE di sposarsi, acquistare una casa o immatricolare un'auto in un altro paese dell'UE. Per promuovere la crescita, la competitività e il progresso sociale, lo European Single Market Act sollecita provvedimenti che facilitino la vita di tutti i partecipanti al mercato, imprese, consumatori e lavoratori. La prima relazione sulla cittadinanza dell'UE esamina i problemi quotidiani che i cittadini affrontano quando esercitano i loro diritti UE e vivono aspetti della loro vita oltre i confini nazionali: quando viaggiano, studiano, lavorano, si sposano, comprano una casa o un'auto in un altro paese dell'UE. La relazione include 25 misure che la Commissione intende adottare nei prossimi tre anni per agevolare la vita dei cittadini europei: - Turisti/residenti all'estero: la Commissione aggiornerà le regole che tutelano i turisti ad esempio dalla bancarotta del loro operatore turistico o compagnia aerea. Inoltre, potenzierà ulteriormente il diritto alla protezione consolare per i cittadini dell'UE il cui Stato membro di origine non è rappresentato in paesi terzi, rafforzando il quadro giuridico e la sensibilizzazione dei cittadini e dei funzionari consolari. - Consumatori: la Commissione aiuterà i consumatori a ottenere risarcimenti agevolando la risoluzione extragiudiziale, rapida ed economica, delle controversie oltre confine tramite la promozione di sistemi di mediazione. - Coppie: la Commissione proporrà un atto normativo che consentirà alle coppie internazionali di sapere più agevolmente quali sono i tribunali competenti e la legge di quale paese si applica per la casa di proprietà comune o i conti comuni. - Lavoratori: la Commissione sta preparando un nuovo sistema di scambio elettronico di informazioni tra le amministrazioni nazionali che consenta alle persone che lavorano in un altro paese dell'UE di trasferire i propri diritti di sicurezza sociale in modo più semplice e rapido. - Proprietari di auto: la Commissione proporrà un atto normativo che semplifichi le formalità burocratiche per l'immatricolazione delle auto acquistate in un altro paese dell'UE. In definitiva, con 20 milioni di imprese che forniscono 175 milioni di posti di lavoro, è evidente che il contributo delle imprese è fondamentale per il ripristino della crescita. Il Single Market Act semplificherà la vita delle PMI, che rappresentano oltre il 99% delle imprese europee. Ma la ricchezza e la crescita dell'Europa non poggiano solo sulle spalle delle imprese europee. Un buon sistema sociale, un'istruzione di qualità, posti di lavoro e salari competitivi sono altrettanto importanti. Il Single Market Act rafforzerà ulteriormente l'economia sociale di mercato europea e porrà al centro del mercato unico le persone: in quanto consumatori, contribuenti, lavoratori, investitori, imprenditori, pazienti o pensionati. In questa ottica restano priorità fondamentali: - Per le imprese: capitale per le PMI. Per le PMI l'accesso ai finanziamenti è difficile. Le imprese europee più piccole hanno scarsa visibilità presso i potenziali investitori e i requisiti per essere quotate nei mercati dei capitali sono complessi. La Commissione presenterà proposte per cambiare questa situazione. Ridurrà altresì i costi per le PMI semplificando le norme contabili e migliorandone l'accesso agli appalti pubblici. La Commissione esaminerà l'introduzione di una base imponibile comune per le imprese operanti a livello transfrontaliero. - Per le imprese: attività nel settore sociale e investimenti a lungo termine. L'Europa ha un enorme potenziale per lo sviluppo dell'imprenditoria sociale. Negli ultimi anni vi sono state molte iniziative da parte di individui, fondazioni e società intese a migliorare l'accesso a prodotti alimentari, alloggi, sanità, lavoro e servizi bancari per i bisognosi. Per promuovere azioni transfrontaliere, la Commissione proporrà uno statuto europeo per tali organizzazioni ai fini della promozione dell'economia sociale. - Lavoratori: qualifiche professionali. Oggi 4.600 professioni sono oggetto di una regolamentazione diversa negli Stati membri. I tempi sono pertanto maturi per una revisione completa della direttiva sulle qualifiche professionali. La Commissione è convinta che l'introduzione della tessera professionale ridurrebbe le formalità burocratiche. Per ricevere il sulla propria mail (in formato .pdf) compilare il modulo sul sito: www.gazzettinoeuropeo.it Si è compiuto nei giorni scorsi un altro passo per migliorare e rendere più veloce ed efficace la reazione dell'UE alle catastrofi: la Commissione europea ha difatti adottato una nuova comunicazione diretta a rafforzare la capacità dell'Unione in tale ambito – sia in termini di protezione civile che di aiuti umanitari. Questa nuova strategia persegue una soluzione a due livelli: in primo luogo col rafforzamento dell'attuale capacità di reazione europea e degli assetti di emergenza degli Stati membri e, in secondo luogo, con la creazione di un centro europeo di risposta alle emergenze, una nuova piattaforma per scambiare informazioni e rafforzare il coordinamento della reazione dell'UE alle catastrofi. Le proposte presentate sono dirette a rafforzare il coordinamento della reazione alle catastrofi dell'Ue, sia all'interno che all'esterno delle frontiere. Per ottenere efficacia e coerenza, la comunicazione propone l'instaurazione di una capacità di reazione europea, e suggerisce la creazione di un pool volontario di determinate strutture d'emergenza nazionali e l'elaborazione di piani d'emergenza. La comunicazione prevede inoltre la creazione di un vero e proprio centro europeo di risposta alle emergenze, fondendo le unità di crisi dell'Ufficio per gli aiuti umanitari (ECHO) e della protezione civile (MIC). Operativo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, questo centro permetterà di condividere le esperienze acquisite e di raccogliere informazioni in tempo reale in entrambi i settori. Il nuovo centro di risposta controllerà i rischi, fornirà allarmi rapidi e coordinerà la reazione civile dell'UE alle catastrofi. Questa strategia di reazione alle catastrofi è basata sul coordinamento delle informazioni e delle risorse piuttosto che sulla creazione di nuove strutture gerarchiche. Ciò allo scopo di evitare doppioni e di massimizzare il rapporto costi-benefici. Un maggior coordinamento rafforzerà anche il contributo dell'Ue agli sforzi compiuti nell'ambito delle Nazioni Unite, in particolare migliorando la valutazione delle necessità. L'Unione europea ha avuto finora a disposizione due strumenti principali per garantire una reazione rapida ed efficace alle catastrofi: l'assistenza umanitaria e la protezione civile. Entrambi questi elementi hanno ricevuto una nuova base giuridica col trattato di Lisbona, e l'odierna comunicazione è il primo passo verso il rafforzamento del nuovo ambito. E-mail [email protected] Gazzettino Europeo 30 Ottobre 2010 GAZZETTINO EUROPEO.IT 7 8 Gazzettino Europeo 30 Ottobre 2010 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Europa Cronache SVIZZERA: SIGLATI ACCORDI CON INGHILTERRA E GERMANIA PER COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA IN AMBITO FISCALE Nella dichiarazione congiunta sottoscritta mercoledì a Berna dai ministri delle finanze svizzero Hans-Rudolf Merz e tedesco Wolfgang Schäuble, Berna e Berlino s'impegnano a dare il via a negoziati sull'estensione della cooperazione transfrontaliera in ambito fiscale e sul miglioramento dell'accesso al mercato per le banche. In futuro la Svizzera dovrebbe prelevare un'imposta liberatoria sui capitali tedeschi depositati nelle banche elvetiche. La trattenuta alla fonte sarebbe versata alla Germania, senza tuttavia rivelare l'identità del titolare del conto. In tal modo sarebbe salvaguardata la protezione della sfera privata e dunque sarebbe preservato il nocciolo del segreto bancario elvetico. Per evitare il raggiro della tassa, sarebbe prevista un'estesa assistenza amministrativa. Ma la Germania rinuncerebbe allo scambio automatico d'informazioni. Il giornale popolare zurighese Blick parla di "stretta di mano storica", fra Merz e Schäuble. L'atmosfera calorosa e amichevole che regnava mercoledì a Berna fra i due era infatti molto diversa da quella dei tempi in cui l'allora ministro delle finanze tedesco Peer Steinbrück paragonava gli svizzeri ad indiani che si facevano spaventare dalla minaccia d'intervento della cavalleria tedesca, come rilevato dall'agenzia di stampa Ats. "Le due firme, nel giro di pochi giorni, per l'avvio di negoziati fiscali con Gran Bretagna e Germania possono ragionevolmente rappresentare un punto di svolta. Ciò non significa che la strada sia spianata e che non vi saranno difficoltà nello sviluppo di queste trattative", avverte il commentatore del Corriere del Ticino. Sulla stessa lunghezza d'onda il Giornale del popolo, che parla di "una via coraggiosa e creativa, ma lunga". "Per essere realizzata dovrà avere l’approvazione non soltanto di singoli Stati, ma soprattutto della comunità internazionale", sottolinea il commentatore. I negoziati che si aprono con la Gran Bretagna e la Germania "non saranno sicuramente una passeggiata", fa eco da Ginevra Le Temps, l'unico grande quotidiano in Romandia che sembra essersi accorto dell'intesa raggiunta mercoledì a Berna dai ministri delle finanze svizzero Hans-Rudolf Merz e tedesco Wolfgang Schäuble. Infatti, gli altri giornali della Svizzera francofona, ad eccezione del quotidiano economico l'Agefi, sorprendentemente non dedicano nemmeno una riga all'avvenimento. Come se la svolta che, secondo la stampa svizzera tedesca e ticinese, dovrebbe segnare la salvezza del perno del segreto bancario elvetico, non interessasse a nessuno nella Svizzera francese. Eppure "in gioco ci sarà il denaro, molto denaro, taluni parlano di diverse decine di miliardi di franchi che saranno raccolti in Svizzera dai tesorieri tedeschi e britannici", rileva Le Temps, che parla di una breccia aperta dalla Confederazione, "fedele alla sua reputazione di saper scavare gallerie", proprio "quando l'ostacolo, per un attimo, è apparso insormontabile, talmente gli attacchi sono stati massicci e talvolta dogmatici". Quel bisogno di denaro per le casse pubbliche che ha convinto Londra e Berlino "forse convicerà altre capitali europee nella prossima fase", pronostica il commentatore del Corriere del Ticino. Un'opinione diffusa fra i commentatori elvetici, che citano soprattutto Francia e Italia come potenziali interessati a imboccare la stessa strada di Gran Bretagna e Germania. Il commentatore dei quotidiani Der Bund di Berna e TagesAnzeiger di Zurigo ritiene che la Svizzera abbia "buone possibilità di riuscire a imporre la stessa soluzione in tutta l'Unione europea. Dopo i ministri delle finanze tedesco e britannico, altri omologhi potrebbero pensare: meglio far affluire rapidamente denaro nella cassa dello Stato, piuttosto che affrontare anni di caccia agli evasori fiscali". Se la situazione economica difficile ha certamente avuto un influsso sul cambiamento di atteggiamento di Londra e Berlino nei confronti di Berna, i commentatori rilevano anche l'abilità dei negoziatori elvetici di trovare una via d'uscita, quando ormai la Svizzera sembrava in un vicolo cieco. Per la Neue Zürcher Zeitung questo risultato è "un successo per il governo federale, per la piazza finanziaria, come pure per la Svizzera come luogo di insediamento di cittadini e aziende". I commentatori sono unanimi nel sottolineare che ciò è frutto del pragmatismo e del basso profilo delle autorità elvetiche. La partita è comunque ancora lungi dall'essere definitivamente vinta, mettono in guardia i commentatori. C'è infatti la questione dell'Ue aperta che non sembra aver apprezzato queste due intese autonome. Bruxelles continua ad esigere lo scambio automatico di dati. Ma i due accordi pesano ora come una spada di Damocle sull'Unione. GERMANIA VARA UNA TASSA SULLE BANCHE PER IL FONDO DI SALVATAGGIO I deputati tedeschi hanno approvato nei giorni scorsi l’introduzione della tassa sulle banche, con l’obiettivo di provvedere con essa alla creazione di un nuovo fondo di salvataggio, per sostenere gli istituti di credito in difficoltà durante i periodi di crisi, in modo che, in caso di recrudescenza della stessa, non debba essere solamente lo Stato a sostenerne gli oneri. Secondo la nuova normativa, gli istituti di credito dovranno versare nelle casse del Tesoro una parte dei propri profitti (a partire dal prossimo anno): il prelievo sarà applicato infatti sul risultato di bilancio, e fissato in funzione delle dimensioni di ciascuna banca e del grado di rischio assunto in base ai business attivi. La tassa, in ogni caso, non potrà essere superiore al 15% dei ricavi netti. Secondo i calcoli del governo di Berlino, in tal modo si potrebbe arrivare ad un flusso fiscale di 1,5 miliardi di euro all’anno, denaro che sarà utilizzato anche per creare un fondo dal quale attingere in caso di nuove crisi. Così si eviterà di dover procedere a salvataggi come quelli di Hypo Real Estate, che ancora oggi beneficia di garanzie pubbliche per 100 miliardi di euro, e di Commerzbank, nella quale lo Stato è ancora il principale azionista. Il nuovo fondo d’emergenza dovrà avere un valore di 70 miliardi di euro. Alle banche non sarà permesso imputare la nuova imposta tra i costi operativi, che deriverà dalla differenza tra il totale delle azioni e delle passività meno il capitale proprio e i depositi detenuti. Ciò implica che le banche retail pagheranno meno rispetto a quelle di investimento. Naturalmente le banche che hanno attività più rischiose in portafoglio contribuiranno maggiormente alla costituzione del fondo. La Germania diviene così uno dei primi Paesi ad imporre una tassazione sull’industria bancaria: “apripista” fu la Svezia, già nel 2008, mentre oggi i governi del Regno Unito e della Francia ne stanno valutando la fattibilità. La nuova legge tedesca impone inoltre una serie di limitazioni agli stipendi dei top manager bancari. La Germania rinvia lo stop al nucleare e prolungata la vita delle centrali di 12 anni Berlino, proteste di piazza nel giorno in cui il Bundestag allunga la vita a 17 centrali nucleari: dovevano chiudere al più tardi nel 2025, ora, l’ultima, si fermerà nel 2040. Il governo tedesco ha, infatti, deciso di prolungare la vita delle centrali nucleari del paese, ribaltando la decisione presa anni fa dal governo di Gerhard Schroeder, in base a cui tutti gli impianti nucleari del Paese avrebbero dovuto chiudere entro il 2021. La cancelliera Angela Merkel ha deciso, invece, che le centrali costruite dopo il 1980 (dieci sulle diciassette totali) potranno rimane in funzione fino al 2035 e quelle più vecchie fino al 2029. La decisione - presa assieme al leader dei liberali dell'Fdp, Guido Westerwelle, e a quello della Csu, Horst Seehofer - è stata motivata dall'ancora scarso sviluppo delle fonti di energia alternativa, che non permetterebbe l'abbandono del nucleare. Centinaia di attivisti contrari al nucleare si sono riuniti davanti all'ufficio della Merkel a Berlino per protestare contro questa decisione, che ora dovrà essere approvata dal parlamento. I leader dei partiti di opposizione, Spd e Verdi, la cui coalizione di governo approvò dieci anni fa le legge per la chiusura delle centrali, hanno preannunciato "un autunno caldo" di proteste. Una dura opposizione è arrivata anche dai verdi in Parlamento, che hanno annunciato un ricorso alla Corte costituzionale. “Il governo aveva promesso una rivoluzione nel settore energetico ma quello di oggi è un golpe”, ha denunciato il capogruppo Jurgen Trittin, durante l’infuocato dibattito che ha preceduto l’approvazione del provvedimento (308 voti favorevoli, 289 contrari e due estensioni). “Questo governo ostacola le energie rinnovabili”, dice un leader dei verdi, “Eppure, tutti sanno che sono il futuro, anche per l’economia tedesca. Ecco perché siamo contrari”. Un regalo ai gruppi energetici, secondo le opposizioni che annunciano ricorsi al provvedimento. Gli ecologisti intanto puntano il dito sulla questione irrisolta dello stoccaggio e dello smaltimento dei rifiuti nucleari. Altre manifestazioni sono previste per il 6 novembre, quando torna in Germania il cosiddetto treno infernale, 11 containers di rifiuti radioattivi di cui non si sa che fare. Gazzettino Europeo 30 Ottobre 2010 Pubblicità [email protected] 9 GAZZETTINO EUROPEO.IT Cultura orizzonti transnazionali “Cantine-monumento”: in Spagna la prima disegnata da Norman Foster Norman Foster è nato a Manchester nel 1935. E’ considerato uno dei più rappresentativi esponenti dell'architettura High-Tech che concepisce la costruzione come opera d'arte tecnicamente organizzata.Ormai i suoi successi non conoscono confini geografici, né limitazioni tematiche o tipologiche. Eppure c'era una cosa che non lo aveva mai visto impegnato al tavolo da disegno: la cantina. Ora anche questa lacuna è colmata: e per la sua "prima” il celebre architetto inglese ha scelto la Spagna, per la precisione Gumiel de Izán, nei pressi di Burgos, proseguendo una tradizione che nella stessa zona ha già visto all'opera in ambito "enologico” Santiago Calatrava, Philippe Mazières, Frank Gehry, Rafael Moneo. L'edificio ideato sfrutta appieno la topografia del sito a beneficio dei processi di vinificazione, creando con i suoi 12.500 metri quadrati condizioni di lavoro ottimali e riducendo il fabbisogno di energia della cantina e il suo impatto visivo sul paesaggio della zona. La nuova cantina Portia, la settima del gruppo Faustino di Ribera del Duero, una delle principali regioni vinicole del Paese, è costata 25 milioni di euro. Anche la Spagna, dunque, nel novero delle regioni che maggiormente partecipano a quella grande trasformazione del settore enologico tradizionale in “enoindustria” neologismo che sta a indicare come il mondo del vino obbedisca sempre di meno alle leggi economiche e commerciali dell’agricoltura e sempre di più a quelle dell’industria. Tradotto in termini tecnici, ciò significa stabilimenti moderni simili ad hangar, l’impiego dell’acciaio inossidabile al posto dei cari vecchi tini di legno, asettici pannelli di controllo computerizzato invece del tavolaccio e dei registri compilati a mano dal cantiniere. Un’innovazione tumultuosa che è letteralmente esplosa nell’ultimo ventennio e che ha accompagnato in tutto il mondo il processo di sviluppo del sistema-vino: un processo che sembrava destinato a rendere i luoghi di produzione sempre meno arcani e sempre più simili ai capannoni industriali. Per il magazine “Mondointasca”, la rapidità di questo processo è stata tale che - almeno sotto il profilo estetico – la fase della "cantina-officina" rischia di risultare solo una breve parentesi tra quella "rurale" della tradizione e quella "architettonica" del futuro prossimo: la "cantina-monumento". Una cantina cioè dove la massima espressione della tecnologia enologica si sposa con un’esplicita ricerca del bello, affidata alla mano dei più famosi architetti. Un futuro che in parte è già realtà: dalla Francia al Cile, dalla Spagna alla California, dal Bordeaux al Chianti e all’Alto Adige è tutto un fiorire di strutture avveniristiche e di ancor più avveniristici progetti che portano la firma del gotha dell’architettura mondiale. Alcuni esempi? Le cantine della spagnola Bodegas Ysios, a Laguardia, opera di Santiago Calatrava. Quelle, sempre spagnole, disegnate da Frank Ghery per la tenuta del marchese di Riscal, a Elciego. Norman Foster, appunto, che ha ultimato le nuove strutture delle iberiche Bodegas Parxet. Riecco all’opera Ghery a Les Clos Jornan a Lincoln, in Ontario, mentre è toccato all’estroso americano Steven Holl creare il layout del Loisium, l’enoteca-museo di Langenlois, tra le dolci colline della Bassa Austria. Sono di Matias Klotz le tavole di Las Ninas, a Santa Cruz del Cile. Lo studio Herzog & de Meuron è invece l’autore di quelle, splendide, della californiana Dominus Winery a Napa Valley. Né poteva mancare, naturalmente, il nostro Renzo Piano, impegnato a realizzare la nuova cantina maremmana della joint-venture tra l’editore-finanziere Paolo Panerai e il barone Rothschild in quel di Gavorrano. Anche nel Bel Paese infatti l’elenco di queste cantine-monumento si è fatto lungo: è il caso, ad esempio, della chiantigiana Badia a Coltibuono (le nuove cantine sono state progettate da Natalie Grenon e Piero Sartogo), mentre si preannunciano innovative pure quelle di Agnese Mazzei progettate per l’azienda di famiglia a Fonterutoli, sempre sul versante senese Chianti Classico. Sono già realtà, inoltre, le creazioni di Alberto Cecchetto per le Cantine Mezzocorona, in provincia di Trento; quelle di Abram & Schnabl realizzate per Alois Lageder in Alto Adige e quelle di Gianni Arnaudo per Terre da vino in Barolo. Dagli Stati Uniti a Napoli: Bill Viola al Museo di Capodimonte Nell'ambito del più ampio progetto Incontri con Caravaggio - che già ha riscosso un notevole successo con gli Itinerari caravaggeschi in città e le performances teatrali a Capodimonte, durante i mesi di luglio e agosto, e che per l'autunno prevede un ciclo di incontri, con personalità di rilevanza internazionale in tutti i campi della cultura, invitate a confrontarsi in maniera originale con la figura del grande maestro lombardo- si inserisce il progetto che ha come protagonista Bill Viola, uno degli artisti contemporanei più significativi nel campo della video arte, chiamato a Napoli per la prima volta, a far dialogare la sua sensibilità contemporanea con l'esperienza caravaggesca, di cui Capodimonte custodisce una delle testimonianze più rilevanti della sua produzione più avanzata, la celebre Flagellazione. L'installazione di Bill Viola - presentata negli spazi della Sala Causa del Museo, la cui particolare conformazione architettonica ha sempre garantito effetti di grande suggestione - proporrà sei video di forte incisività, e mai presen- tati a Napoli, tesi a mettere in luce le tematiche più ricorrenti dell'artista americano in una sorta di dialogo a distanza con la sensibilità caravaggesca così diversa. L'artista americano ma di origini italiane, come denuncia lo stesso cognome , che è stato fortemente influenzato dall'arte italiana, si è poi orientato verso una profonda riflessione sulla vita e sulla morte, sul dolore e sulla speranza. Il progetto, si svolge (dal 30 ottobre al 23 gennaio) nell'ambito delle manifestazioni per il quarto centenario della morte di Caravaggio, è stato promosso dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli e la realizzazione si è resa possibile per il diretto coinvolgimento della Regione Campania - Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali grazie al co-finanziamento dell'Unione Europea POR- FESR Campania 2007-2013;con la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività culturaliDirezione Generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee; con il supporto di Seda Group, Italcoat Group e Metropolitana di Napoli. Partenariato istituzionale per il restauro del padiglione di Ferdinando de’ Medici all'Accademia di Francia a Roma Venerdì 29 ottobre Éric de Chassey, Direttore, Académie de France à Rome – Villa Medici Dominique Léger, VicePresidente, Fondation du Patrimoine Frédéric Néraud, Direttore Generale, Fondation du Patrimoine Catherine Ferrant, Déléguée Générale, Fondation Total, hanno firmato l'accordo tra l’Accademia di Francia a Roma Villa Medici, la Fondation du Patrimoine e la Fondation Total per il restauro dello storico Padiglione del Cardinale . Il partenariato tra le tre istituzioni ridarà lustro a questo piccolo gioiello costruito nel XVI secolo i cui decori sono stati realizzati da Jacopo Zucchi (allievo del Vasari), e dalla sua bottega, tra il 1576 e il 1577. Il padiglione - commissionato da Ferdinando de' Medici e collocato su una delle torri di guardia delle Mura Aureliane che affacciava sulle campagne romane - è costituito da una sala principale che rappresenta un pergolato popolato da una moltitudine di uccelli, vera enciclopedia della fauna e della flora di quest’epoca, e da un vestibolo decorato da interessanti vedute di Villa Medici ai tempi di Ferdinando, da allegorie delle quattro stagioni e da scene tratte dalle favole di Esopo. Grazie al sostegno della Fondation du Patrimoine e della Fondation Total, che consta di 100.000 euro, i dipinti ritroveranno il loro splendore, soprattutto dopo un accurato lavoro di verifica dell’impermeabilità della copertura e il miglioramento della climatologia delle due sale. Inoltre, verrà ripristinata la finestra sul lato Est restituendo la dimensione originale; sarà effettuata la pulitura delle macchie sui fondi chiari, attenuate le lacune troppo visibili e ripristinati i tendaggi sulla parte bassa dei muri della sala grande. La Fondation du Patrimoine creata il 2 luglio 1996 e dichiarata di pubblica utilità con un decreto emesso il 17 aprile 1997 - è un ente privato indipendente senza scopo di lucro che ha per missione la tutela, la valorizzazione e la promozione del patrimonio storico francese. In partenariato con essa la Fondation Total cui si associa dal 2006. Ultimamente ha sostenuto il restauro della facciata principale della chiesa SaintLouis-des-Français a Roma con un contributo di 200.000 euro. 10 Gazzettino Europeo 30 Ottobre 2010 E-mail [email protected] Bandi e Concorsi Europei APRILE NOVEMBRE NOVEMBRE GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO COOPERAZIONE EUROPEAID TURCHIA: CIVIL SOCIETY DIALOGUE – II: MICRO GRANT SCHEME Fornire assistenza finanziaria alle ONG locali presenti in tutta la Turchia attraverso progetti di piccole dimensioni e la copertura dei costi amministrativi. Stanziamento: 200.000 euro - EuropeAid/129804/D/ACT/TR Scadenza: 30 novembre 2010 ISTRUZIONE E CULTURA EACEA/26/10 - Media 2007: Sviluppo, distribuzione, promozione e formazione. Supporto per lo sviluppo di opere interattive online e offline Finanziamenti per lo sviluppo concettuale di contenuto digitale interattivo a complemento di un progetto audiovisivo. Stanziamento: 2.000.000 euro - GUUE 2010/C 262/10 Scadenza: 29 novembre 2010 ISTRUZIONE E CULTURA EACEA/25/10 - Media 2007: Sostegno allo sviluppo di progetti di produzione: fiction, documentari e opere di animazione. Progetti individuali, Slate Funding e Slate Funding 2nd stage Finanziamenti per opere audiovisive (singole o per serie). Stanziamento: 17.000.000 euro - GUUE 2010/C 262/09 Scadenza: 29 novembre 2010 GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI JUSTICE/2011/DPIP/OG - PREVENZIONE E INFORMAZIONE IN MATERIA DI DROGA Sostenere l'attività delle organizzazioni non governative ed altre per lo sviluppo di una serie di azioni concrete per ridurre l'utilizzo ed il consumo di droga tra la popolazione . Stanziamento: 400.000 euro - JUSTICE/2011/DPIP/OG Scadenza: 26 novembre 2010 ENERGIA FP7-NMP-ENERGY-2011: Proposte per le priorità NMP e ENERGY del programma 'COOPERAZIONE' Topic: 1) ACTIVITY 4.1: NANOSCIENCES AND NANOTECHNOLOGIES; 2) ACTIVITY ENERGY.2: RENEWABLE ELECTRICITY GENERATION. Stanziamento: 25.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 25 novembre 2010 SCIENZA E SOCIETA’ FP7-SCIENCE-IN-SOCIETY-2011-EVENTS: Priorità per l'azione SCIENZA E SOCIETÀ nell’ambito del programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Topic: SiS.2011.2.2.3-2 European events to bring together young researchers with distinguished scientists as role models. Stanziamento: 300.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 25 novembre 2010 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-INFRASTRUCTURES-2011-1: Proposte per l'azione INFRASTRUTTURE DI RICERCA per il programma 'CAPACITÀ' del VII PQ di RST Il presente invito, su base sperimentale, sostiene proposte per 14 topic distribuiti in 4 Aree di attività. Stanziamento: 163.450.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 25 novembre 2010 TRASPORTI INVITO A PRESENTARE PROPOSTE TREN/G2/SUB/233-2009 Il presente invito sostiene proposte per la redazione di un manuale sulle esercitazioni e gli addestramenti in materia di sicurezza marittima. Stanziamento: 150.000 euro - GUUE 2010/C 263/13 Scadenza: 25 novembre 2010 RICERCA SPAZIALE FP7-SPACE-2011-1: Proposte per la priorità SPAZIO nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Il presente invito, su base sperimentale, sostiene proposte per 13 topic distribuiti in 8 Aree di attività. Stanziamento: 99.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 25 novembre 2010 ENERGIA FP7-ENERGY-2011-JAPAN: Proposte per la priorità ENERGIA del programma 'COOPERAZIONE' Topic: ENERGY.2011.2.1-1: Ultra-high efficiency concentration photovoltaics (CPV) cells, modules and systems / EU-Japan Coordinated Call. Stanziamento: 5.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 25 novembre 2010 RICERCA E INNOVAZIONE ERC-2011-StG: invito a presentare proposte nell'ambito del programma di lavoro IDEE per gli STARTING INDEPENDENT RESEARCHER GRANT Dei 3 ambiti, l’invito specifico è per ERC-2011-STG_20101124 del topic Social Sciences & Humanities (Panels: SH1 - SH6) Stanziamento: 661.370.399 euro - GUUE 2010/C 196/04 Scadenza: 24 novembre 2010 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-INFRASTRUCTURES-2011-2: Proposte per l'azione INFRASTRUTTURE DI RICERCA per il programma 'CAPACITÀ' del VII PQ di RST Il presente invito, su base sperimentale, sostiene proposte per 3 topic distribuiti in 5 Aree di attività. Stanziamento: 95.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 23 novembre 2010 Pubblicità [email protected] Gazzettino Europeo 30 Ottobre 2010 11 Bandi e Concorsi Europei APRILE NOVEMBRE NOVEMBRE GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI JUST/2010/FRaC/OG - "OPERATING GRANTS" 2010 (SUPPORTO ALLE ATTIVITÀ DELLE ONG E ALTRE ORGANIZZAZIONI) Azioni per DIRITTI FONDAMENTALI E GIUSTIZIA: DIRITTI FONDAMENTALI E CITTADINANZA (2007-2013). Stanziamento: 1.000.000 euro - JUST/2010/FRaC/OG Scadenza: 23 novembre 2010 COOPERAZIONE EUROPEAID EuropeAid/129338/C/ACT/Multi: SVILUPPARE LE COMPETENZE NEL SETTORE CULTURALE Invito, in due lotti per progetti destinati a creare un ambiente normativo, istituzionale ed economico per rafforzare il settore culturale come veicolo di sviluppo economico, sociale e umano. Stanziamento: 15.400.000 - EuropeAid/129338/C/ACT/Multi Scadenza: 19 novembre 2010 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-NMP-2011-EU-Japan: Proposte per l'azione NANOSCIENZE, MATERIALI E NUOVE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE E AMBIENTE Programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Topic: NMP.2011.2.2-6 Novel superconducting materials. Stanziamento: 5.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 17 novembre 2010 ENERGIA FP7-ENERGY-2011-1: Proposte per la priorità ENERGIA nell’ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Il presente invito, su base sperimentale, sostiene proposte per 11 topic distribuiti in 6 Aree di attività. Stanziamento: 74.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 16 novembre 2010 AMBIENTE FP7-ENV-2011: Proposte per la priorità AMBIENTE (COMPRESI I CAMBIAMENTI CLIMATICI) del Programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Obiettivo dell’ invito riguarda la priorità 6 del programma specifico COOPERAZIONE del VII Programma Quadro di RST. Stanziamento: 155.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 16 novembre 2010 AMBIENTE FP7-ENV-2011-ECO-INNOVATION: Proposte per la priorità AMBIENTE (COMPRESI I CAMBIAMENTI CLIMATICI) del Programma 'COOPERAZIONE' del VII Programma Quadro di RST Sostegno a proposte per 4 topic distribuiti in 4 Aree di attività. Stanziamento: 50.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 16 novembre 2010 CULTURA E AMBIENTE FP7-ENV-NMP-2011: Proposte nell'ambito delle priorità ENVIRONMENT e NMP del VII PQ di RST Topic di ricerca: Development of advanced compatible materials and techniques and their application for the protection, conservation and restoration of cultural heritage assets. Stanziamento: 12.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 16 novembre 2010 ENERGIA FP7-ENERGY-2011-EXCHANGE: Proposte per la priorità ENERGIA del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Topic: ENERGY.2011.10.2-1: Pilot International Researcher Exchange in the field of energy research (US and Japan). Stanziamento: 3.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 16 novembre 2010 GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI CIPS II - SOVVENZIONI PER AZIONI 2010 IN MATERIA DI GESTIONE DELLE CONSEGUENZE DEL TERRORISMO E DI ALTRI RISCHI Sostenere gli sforzi degli Stati membri nella riduzione dei rischi derivanti dal terrorismo ed altri rischi correlati alla sicurezza. Stanziamento: 16.080.000 euro - CIPS 2010 II Programme Scadenza: 15 novembre 2010 ISTRUZIONE E CULTURA PROGRAMMA CULTURA (2007/2013) - SOSTEGNO A FESTIVAL CULTURALI EUROPEI (SETTORE 1.3.6) Il fine di questo settore s’identifica nel sostegno ai festival che abbiano una dimensione europea e che contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi specifici del programma. Stanziamenti singoli fino: 100.000 euro - GUUE 2010/C 248/04 Scadenza: 15 novembre 2010 ISTRUZIONE E CULTURA EACEA/20/10 - MEDIA 2007 - Sostegno alla diffusione televisiva di opere audiovisive europee La finalità dell'invito è promuovere la diffusione transnazionale di opere audiovisive europee prodotte da società di produzione indipendenti di almeno tre Stati menbri dell’Ue. Stanziamento: 10.400.000 euro - GUUE 2010/C 248/04 Scadenza: 15 novembre 2010 ISTRUZIONE E CULTURA PROPOSTE PER PROGETTI NELL’AMBITO DELL'ANNO EUROPEO DEL VOLONTARIATO (2011) I progetti finanziati nell’ambito del presente invito avranno lo scopo di testare e sviluppare nuovi dispositivi e concetti per effetti innovativi e duraturi nel campo del volontariato. Stanziamento: 2.000.000 euro - COMM/C2/1-2010 EYV Scadenza: 12 novembre 2010 12 Gazzettino Europeo 30 Ottobre 2010 E-mail [email protected] Bandi e Concorsi Europei APRILE OTTOBRE NOVEMBRE NOVEMBRE GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO RICERCA E INNOVAZIONE FP7-ICT-2011-EU-Russia: Proposte per l'azione TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE nell'ambito del programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Attività di ricerca e sviluppo in coordinamento tra UE e Russia. Stanziamento: 4.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 12 novembre 2010 SALUTE FP7-HEALTH-2011-single-stage: Proposte per la priorità SALUTE nell'ambito del programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Invita a presentare proposte in una fase nell'ambito della priorità SALUTE - priorità 1 - del programma COOPERAZIONE. Stanziamento: 160.500.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 10 novembre 2010 RICERCA E INNOVAZIONE ERC-2011-StG: invito a presentare proposte nell'ambito del programma di lavoro IDEE per gli STARTING INDEPENDENT RESEARCHER GRANT Dei 3 ambiti, l’invito specifico è per ERC-2011-STG_20101109 del topic Life Sciences (Panels: LS1 - LS9) Stanziamento: 661.370.399 euro - GUUE 2010/C 196/04 Scadenza: 09 novembre 2010 IMPRESE INCHIESTE PRESSO LE IMPRESE E I CONSUMATORI Obiettivo del progetto la raccolta dati sulla situazione economica degli Stati dell'Ue allo scopo di comparare i loro cicli congiunturali al fine di gestire l'Unione economica e monetaria (UEM). Stanziamento: 5.620.000 euro - GUUE 2010/C 271/04 Scadenza: 08 novembre 2010 AGRICOLTURA E PESCA LINEA DI BILANCIO 05 08 06 - «SOSTEGNO A FAVORE DI AZIONI DI INFORMAZIONE RIGUARDANTI LA POLITICA AGRICOLA COMUNE» Le azioni di informazione sovvenzionate dovranno contribuire ad illustrare e a chiarire le proposte di riforma della PAC. Stanziamento: 3.250.000 euro - GUUE 2010/C 231/05 Scadenza: 05 novembre 2010 RICERCA E INNOVAZIONE Progetto CHIST-ERA: 1st Call for Proposals "European Coordinated Research on Long-term Challenges in Information and Communication Sciences and Technologies" Promozione della cooperazione in diversi campi dell'ICT. Stanziamento: 500.000 euro - Schema ERANET Scadenza: 05 novembre 2010 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-NMP-2011-LARGE-5 (1° Step): Azione per NANOSCIENZE, MATERIALI E NUOVE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE, AMBIENTE Programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Proposte per Large-scale integrating Collaborative Projects. Stanziamento: 118.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 04 novembre 2010 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-NMP-2011-SME-5 (1° Step): Azione per NANOSCIENZE, MATERIALI E NUOVE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE, AMBIENTE Programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Proposte per SME-targeted Collaborative Projects. Stanziamento: 40.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 04 novembre 2010 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-NMP-2011-SMALL-5 (1° Step): Azione per NANOSCIENZE, MATERIALI E NUOVE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE, AMBIENTE Programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Proposte per Small or medium-scale focused research projects. Stanziamento: 99.500.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 04 novembre 2010 Pubblicità [email protected] Gazzettino Europeo 30 Ottobre 2010 13 Bandi e Concorsi Europei APRILE DICEMBRE DICEMBRE GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO RICERCA E INNOVAZIONE FP7-PEOPLE-2011-ITN: invito a presentare proposte per le Marie Curie Initial Training Networks nell'ambito del programma specifico 'PERSONE' del VII Programma Quadro di RST Reti congiunte per la ricerca sotto forma di ITN multi-partner Stanziamento: 318.410.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 26 dicembre 2010 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-GALILEO-2011-ENTR-1: Proposte per il sistema europeo di radionavigazione via satellite (Galileo) nell'ambito della priorità TRASPORTI del programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Attività: 2011.3.1-1. Innovative receivers for the mass market. Stanziamento: 3.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 16 dicembre 2010 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-GALILEO-2011-GSA-1-A: Proposte per il sistema europeo di radionavigazione via satellite (Galileo) nell'ambito della priorità TRASPORTI del programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Attività: 7.4.1.7 New and innovative applications and services. Stanziamento: 27.500.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 16 dicembre 2010 ISTRUZIONE E CULTURA EACEA/24/10: SOSTEGNO ALLE ASSOCIAZIONI EUROPEE ATTIVE A LIVELLO EUROPEO NEL SETTORE DELL'ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE E DELL'INTEGRAZIONE EUROPEA «Apprendimento permanente» - sottoprogramma Jean Monnet. Stanziamento: 1.700.000 euro - GUUE 2010/C 287/05 Scadenza: 15 dicembre 2010 GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI SOLIDARIETA' E GESTIONE DEI FLUSSI MIGRATORI- AZIONI COMUNITARIE RELATIVE AL FONDO EUROPEO PER I RIFUGIATI (2008/2013) Sostenere e promuovere gli sforzi compiuti dagli Stati membri per accogliere rifugiati e sfollati. Stanziamento: 3.600.000 euro - "Community actions" 2010 Scadenza: 14 dicembre 2010 COOPERAZIONE EUROPEAID TURCHIA: STRUMENTO EUROPEO PER LA DEMOCRAZIA E I DIRITTI UMANI (EIDHR) L'obiettivo è di contribuire allo sviluppo e al consolidamento della democrazia e dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Stanziamento: 1.200.000 euro - EuropeAid/130663 /L/ACT/TR Scadenza: 14 dicembre 2010 GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI JUST/2010/JPEN/OG: GIUSTIZIA PENALE 2007/2013 - "Operating grants" 2011 Sovvenzioni per promuovere la cooperazione giudiziaria, promuovere la compatibilità delle normative applicabili negli Stati membri nonchè migliorare lo scambio di informazioni. Stanziamento: 1.000.000 euro - JUST/2010/JPEN/OG Scadenza: 09 dicembre 2010 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-REGIONS-2011-1: Proposte per l'azione “Regioni della conoscenza” nell'ambito del programma 'CAPACITÀ' del VII PQ di RST Attività: Regions-2011-1. Transnational cooperation between regional research-driven clusters. Stanziamento: 18.660.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 09 dicembre 2010 AERONAUTICA SP1-JTI-CS-2010-05: Clean Sky 2010 Proposte per iniziative tecnologiche congiunte Topics: 'EcoDesign' - 'Aereo regionale ecologico' - 'Aerogiro ecologico' - 'Motori verdi e sostenibili' - 'Aereo ad ali fisse SMART', - 'Sistemi per le operazioni ecologiche' - 'Valutatore tecnologico'. Stanziamento: 22.896.750 euro - SP1-JTI-CS-2010-05 Scadenza: 09 dicembre 2010 ISTRUZIONE E CULTURA EACEA/34/10: MEDIA 2007 - Attività di Promozione/Accesso al mercato Il presente invito sostiene proposte per migliorare la circolazione delle opere audiovisive europe, incoraggiare azioni comuni tra enti nonchè favorire la costituzione di partenariati economici. Stanziamento: 2.500.000 euro - GUUE 2010/C 275/08 Scadenza: 08 dicembre 2010 PICCOLA E MEDIA IMPRESA FP7-SME-2011: Proposte per l'azione RICERCA A FAVORE DELLE PMI nell'ambito del programma CAPACITÀ del VII Programma Quadro di RST Attività: rafforzare la capacità di innovazione delle PMI europee ed il loro contributo allo sviluppo di prodotti e mercati. Stanziamento: 204.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 08 dicembre 2010 INNOVAZIONE TECNOLOGICA FP7-ICT-2011-C: Proposte per l'azione TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Attività: Future and emerging technologies Stanziamento: 46.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 07 dicembre 2010 14 Gazzettino Europeo 30 Ottobre 2010 Pubblicità [email protected] Bandi e Concorsi Europei APRILE DICEMBRE DICEMBRE GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO RICERCA E INNOVAZIONE FP7-REGPOT-2011-1: Proposte per l'azione “POTENZIALE DI RICERCA” nell'ambito del programma specifico 'CAPACITÀ' del VII PQ di RST Attività: Unlocking and developing the research potential of research entities in the EU´s Convergence regions. Stanziamento: 64/68.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 07 dicembre 2010 INDUSTRIA FP7-PEOPLE-2011-IAPP: Proposte per l'azione “Marie Curie Industry-Academia Partnerships and Pathways” nell'ambito del programma specifico 'PERSONE' del VII Programma Quadro di RST Area: Partenariati e percorsi professionali industria-università. Stanziamento: 80.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 07 dicembre 2010 AMBIENTE LIFE+: FINANZIAMENTI PER L'ANNO 2011 ALLE ONG CHE OPERANO NEL SETTORE DELLA PROTEZIONE AMBIENTALE Il presente invito finanzia attività che contribuiscono alla realizzazione e allo sviluppo delle politiche ambientali europee. Stanziamento: 9.000.000 euro - regolamento (CE) n. 614/2007 Scadenza: 03 dicembre 2010 TRASPORTI FP7-TPT-2011-RTD-1: Proposte nell'ambito della priorità TRASPORTI del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Area: HORIZONTAL ACTIVITIES FOR THE IMPLEMENTATION OF THE TRANSPORT PROGRAMME Stanziamento: 6.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 02 dicembre 2010 TRASPORTO TERRESTRE FP7-SST-2011-RTD-1: invito a presentare proposte per azioni “SUSTAINABLE SURFACE TRANSPORT” nell'ambito della priorità TRASPORTI del programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Sovvenzioni per 6 differenti Aree di ricerca in 24 topics Stanziamento: 91.250.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 02 dicembre 2010 TRASPORTO AEREO FP7-AAT-2011-RTD-1: Proposte per azioni “AERONAUTICS and AIR TRANSPORT” nell'ambito della priorità TRASPORTI del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Area: PIONEERING THE AIR TRANSPORT OF THE FUTURE Stanziamento: 121.300.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 02 dicembre 2010 INTERNET FP7-2011-ICT-FI: Proposte su “Future Internet” per l'azione TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Pervasive and Trusted Network and Service Infrastructures. Stanziamento: 90.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 02 dicembre 2010 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-2011-NMP-ENV-ENERGY-ICT-EeB: Proposte congiunte nell'ambito delle priorità NMP, ENVIRONMENT, ENERGY e ICT del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Invito per proposte sul tema “Energy-efficient Buildings” - 2011 Stanziamento: 85.500.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 02 dicembre 2010 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-ICT-2011-FET-F: Invito per proposte FET Flagship Initiative per l'azione TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII Programma Quadro di RST Stanziamento: 10.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 02 dicembre 2010 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-2011-GC-ELECTROCHEMICAL-STORAGE: Proposte congiunte nell'ambito delle priorità NMP, ENVIRONMENT e TRANSPORT del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Progetti su 'Sustainable automotive electrochemical storage'. Stanziamento: 25.500.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 02 dicembre 2010 RICERCA E INNOVAZIONE Factories of the Future - 2011: Proposte congiunte nell'ambito delle priorità NMP, ENVIRONMENT, ENERGY e ICT del VII PQ di RST Finanziamenti per Eco-factory, High-tech solutions, Virtual Factories and enterprises, Digital factories, etc. Stanziamento: 160.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 02 dicembre 2010 GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI FP7-SEC-2011-1: Proposte per la priorità SICUREZZA nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST La ricerca sulle misure anticrimine è un tassello importante nel sostegno alla libertà, la sicurezza e la giustizia in Europa. Stanziamento: 221.430.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 02 dicembre 2010 Gazzettino Europeo 30 Ottobre 2010 E-mail [email protected] 15 Bandi e Concorsi Europei APRILE DICEMBRE DICEMBRE GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO RICERCA E INNOVAZIONE FP7-2011-ICT-GC: Proposte ICT for Green Cars per l'azione TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE nell'ambito del programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST "ICT for Green Cars"-2011- ICT for fully electric vehicles Stanziamento: 30.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 02 dicembre 2010 ISTRUZIONE E CULTURA EACEA/29/10 - MEDIA 2007 Sostegno alla distribuzione transnazionale di film europei. Sistema «selettivo» 2011 L’azione ammissibile ai fini della sovvenzione riguarda la distribuzione cinematografica di un lungometraggio non nazionale. Stanziamento: 12.250.000 euro - GUUE 2010/C 259/06 Scadenza: 01 dicembre 2010 ISTRUZIONE E CULTURA DG EAC/38/2010: COMENIUS - MOBILITA' INDIVIDUALE DEGLI ALUNNI L'azione Mobilità individuale degli alunni Comenius consente agli alunni della scuola secondaria di II grado di trascorrere da 3 a 10 mesi in una scuola e in una famiglia ospitanti all'estero. Stanziamento: 3.400.000 euro - GUUE 2010/C 236/06 Scadenza: 01 dicembre 2010 TRASPORTO MARITTIMO TREN/G2/SUB/233-2009: INVITO A PRESENTARE PROPOSTE La Commissione europea intende concedere sovvenzioni per la redazione di un manuale sulle esercitazioni e gli addestramenti in materia di sicurezza marittima. Stanziamento: 150.000 euro - GUUE 2009/C 263/13 Scadenza: 01 dicembre 2010 PROMUOVERE I PROGETTI EUROPEI Le attività promozionali e la divulgazione dei risultati conseguiti costituiscono un aspetto estremamente importante e obbligatorio per tutti i progetti che hanno ottenuto finanziamenti dall’Unione europea. Già in fase di redazione della richiesta di sovvenzionamento è necessario definire i supporti (giornali, riviste, siti web) e le azioni (ad esempio diffusione attraverso mailing list) che renderanno pubblici i risultati di ciascuna azione finanziata. “GAZZETTINO EUROPEO”, proprio per la peculiarità delle proprie competenze nel settore dell’informazione comunitaria e, soprattutto, per la collaudata possibilità di diffusione multiregionale per ciascuna sua pubblicazione, può rappresentare un valido supporto per quelle organizzazioni italiane che, a diverso titolo, partecipano a progetti europei. Attività di “disseminazione”, dunque, attraverso “GAZZETTINO EUROPEO” che per questo specifico servizio ha elaborato una vantaggiosa piattaforma di offerte per garantire massima visibilità a costi assolutamente convenienti. Oltre al giornale, poi, una apposita sezione del proprio sito web può essere attivata, su richiesta, per accogliere le schede riassuntive e le note informative di ciascun progetto comunitario; garantendo, in questo caso - senza ulteriori costi aggiuntivi - sia il costante aggiornamento delle informazioni pubblicate, sia l’ampliamento degli spazi web necessari a dare completa ed esauriente rendicontazione dei risultati conseguiti. Per conoscere l’intera gamma delle offerte o ricevere maggiori informazioni sulla tipologia dei servizi, scrivere a: [email protected] 16 Gazzettino Europeo 30 Ottobre 2010 Pubblicità [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT