il2011 inauguralapresidenzafrancese delg-8
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Sabato 08 Gennaio 2011 Direttore Antonio Ciliento Anno III - Numero 01 www.gazzettinoeuropeo.it GAZZETTINO EUROPEO PARLAMENTO EUROPEO SETTIMANALE DI INFORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE COMUNITARIA PER L’EUROPA MEDITERRANEA GAZZETTINO EUROPEO.IT G-8/G-20 - La Francia non vuole accontentarsi di una gestione passiva dei vertici, ma ha evidenziato una serie di punti-chiave su cui incentrare le sue ambizioni IL 2011 INAUGURA LA PRESIDENZA FRANCESE DEL G-8. PER SARKO L’OCCASIONE DI UN RILANCIO PERSONALE Obiettivi ambiziosi quanto complessi: la riforma del sistema monetario Sarkozy confida che da questo impegno derivi un personale recupero di internazionale, i mercati delle materie prime e la governance mondiale consenso, sceso ormai ai minimi storici da quando è stato eletto nel 2007 All'origine della contaminazione la società tedesca Harles und Jentzsch ALLARME DIOSSINA IN GERMANIA: ORDINE DI CHIUSURA PER 4709 AZIENDE UNIONE EUROPEA DAL 1° GENNAIO LA PRESIDENZA UNGHERESE DELL’UE È all’erta in tutta Europa: lo scandalo delle uova e dei mangimi contaminati si è già allargato a Olanda e Regno Unito. EUROGRUPPO L’EURO APRE IL 2011 CON L’INGRESSO DELL’ESTONIA EVENTI EGITTO L’UE RATIFICA LA CONVENZIONE DELLE NAZIONI UNITE SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ CRISTIANI AL CENTRO DI UNA EPURAZIONE RELIGIOSA L’Unione europea è diventata parte contraente del primo trattato sui diritti umani A diversi giorni dal terribile attacco-bomba della vigilia di Capodanno contro la chiesa dei santi Paolo e Giorgio ad Alessandria, l’intera nazione è ancora commossa e sotto choc. 2 Gazzettino Europeo 08 Gennaio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT G-8/G-20 - La Francia non vuole accontentarsi di una gestione passiva dei vertici, ma ha evidenziato una serie di punti-chiave su cui incentrare le sue ambizioni IL 2011 INAUGURA LA PRESIDENZA FRANCESE DEL G-8. PER SARKO L’OCCASIONE DI UN RILANCIO PERSONALE Per la politica internazionale la prima data importante dell'agenda 2011 è il 10 gennaio, quando Nicolas Sarkozy andrà da Barack Obama a Washington, aprendo simbolicamente la presidenza francese del G-8/G-20. Il delicato compito che deriva alla Francia da questa investitura appare sicuramente non facile, ma Sarkozy, intuendo di poter approfittare di questa importante vetrina internazionale per un rilancio personale, non intende accontentarsi di una gestione passiva dei vertici, evidenziando una serie di punti-chiave su cui incentrare le proprie azione. Il primo tra questi riguarda la controversa riforma del sistema monetario internazionale, necessaria per sopperire all’instabilità dei tassi di cambio e al rallentamento della crescita economica, attraverso un maggiore coordinamento delle politiche economiche e una migliore gestione dei flussi di capitali. A tal fine, la Francia ha proposto l’introduzione di seminari specializzati da tenersi in Cina tra i migliori esperti al mondo, incaricati di riflettere sulle modalità per portare avanti la riforma. Si tratterebbe quindi di rinforzare il meccanismo di gestione delle crisi economiche e finanziarie, che è risultato inefficiente durante la crisi scoppiata nel 2008, di coordinare le politiche economiche e monetarie a livello mondiale e di prendere in considerazione alcune alternative al dollaro quale moneta di riserva del sistema internazionale. La seconda priorità francese riguarda la lotta alla volatilità dei prezzi delle materie prime, con misure improntate alla trasparenza ed un controllo maggiore del mercato dei prodotti alimentari e di quelli derivati dalle materie prime. Particolare attenzione deve essere dedicata al settore dell’energia e al dialogo tra produttori e consumatori per limitare le fluttuazioni che caratterizzano questo tipo di mercato. Infine, la Francia vuole spingere i suoi partner verso una riforma della governance mondiale. Il G20 deve diventare il principale gruppo di discussione delle questioni economi- che e finanziarie internazionali. A queste tematiche centrali potrebbero essere affiancati settori cruciali quali lo sviluppo e i cambiamenti climatici. A tal fine, secondo il presidente Sarkozy, si rende necessaria la creazione di un segretariato permanente per seguire con costanza le decisioni prese durante i vertici e redigere i rapporti con cui tenere informate le altre organizzazioni internazionali interessate. In questo contesto si inscrive anche la riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, con un ampliamento dei membri permanenti con diritto di veto che coinvolga alcuni paesi africani e dell’America Latina, oltre agli storici candidati, Germania, India e Giappone. Le modifiche alla governance appena elencate non sono posticipabili, poiché il peso specifico di ciascun paese membro, in tutte le organizzazioni internazionali, non rispecchia più i reali equilibri di potere odierni. I paesi emergenti chiedono di avere più spazio e maggiori responsabilità nelle prese di decisione internazionali. Il G20 è sicuramente uno dei fori più indicati a questo scopo. Nel complesso infatti, questo gruppo rappresenta circa l’85 del PIL globale, l’80 del commercio mondiale e i 2/3 della popolazione del pianeta. Per realizzare questi obiettivi occorre partire da quanto ottenuto a Seul. In tale occasione i leader del G20 hanno messo in luce per la prima volta la loro volontà di agire per un sistema monetario internazionale più stabile, chiedendo quindi l’intervento del Fondo Monetario Internazionale FMI. Per quel che concerne le fluttuazioni dei prezzi delle materie prima, Parigi avrà a disposizione l’expertise e le raccomandazioni delle organizzazioni internazionali competenti nel settore, così come demandato a Seul. Infine, con riguardo alla governance mondiale, l’ultimo vertice ha stilato un piano d’azione in tema di sviluppo e finanziamenti innovanti, che sarà avviato proprio durante la presidenza francese. Accanto a queste tre priorità, la Francia intende portare avanti altri due obiettivi, uno riguardante la tanto discussa tassa sulle transazioni finanziarie, che trova l’appoggio istituzionale dell’UE contro una diffusa reticenza di gran parte della comunità internazionale. Il secondo obiettivo francese in seno al G20 riguarda il finanziamento di un accordo sul clima, dopo il fallimento di Copenaghen nel 2009 e la parziale vittoria ottenuta a Cancun. Parigi insiste sulla necessità per gli stati di mantenere le promesse fatte, impegnandosi, con il proprio contributo, nella lotta ai cambiamenti climatici e alla deforestazione. In questo contesto, si inscrive infne, la sfida personale di Nicolas Sarkozy che confida in questo mandato per un improbabile recupero di consensi. L’ultimo di una lunga serie di sondaggi ha infatti confermato le preoccupazioni di Sarko: l’indice di apprezza- mento e di fiducia nei suoi confronti è ai minimi storici da quando è stato eletto nel 2007. Secondo il barometro TNS SofresLogica, il 74 dei francesi ritiene che il suo presidente della Repubblica non sia in grado di risolvere le questioni che tormentano il paese, contro il 24 di fiduciosi. Non va meglio al primo ministro François Fillon, con il 59 di pareri negativi contro il 35 di sostenitori. Fillon è appena stato riconfermato alla guida del governo dopo il rimpasto del 14 novembre scorso, che ha messo mano a ministeri importanti quali gli esteri da Bernard Kouchner a Michèle AlliotMarie e la difesa da Hervé Morin a Alain Juppé. La manovra voluta da Sarkozy, che comporta una svolta a destra dell’esecutivo, non ha tuttavia ottenuto gli effetti sperati e potrebbe risultare insufficiente in vista delle elezioni locali del marzo 2011, l’ultimo banco di prova per l’Eliseo e Matignon prima del grande appuntamento del 2012. La minaccia principale ad una rielezione di Sarkozy nel 2012 non deriva solo dalla sinistra, ma anche dai crescenti consensi che sta ottenendo Marine Le Pen, del Front National. I giornali francesi parlano infatti di un possibile risultato speculare e opposto a quello del 2002, quando al secondo turno delle elezioni arrivarono la destra di Chirac e l’estrema destra di JeanMarie Le Pen. Ora invece il secondo turno potrebbe vedere protagonisti l’estrema destra e la sinistra, verosimilmente nella persona di Dominique StraussKahn. La candidatura di quest’ultimo, attualmente al vertice del FMI, è ancora da confermare, mentre Ségolène Royal ha appena annunciato di volersi presentare alle primarie del partito socialista contro lo stesso DSK, Martine Aubry e una rosa di altri concorrenti attratti da quella vittoria della sinistra che alcuni danno per certa. La tua pubblicità su Efficace, conveniente, diversa. Plausibile alternativa. [email protected] Gazzettino Europeo 08 Gennaio 2011 Pubblicità [email protected] 3 GAZZETTINO EUROPEO.IT ALLARME SANITARIO Cresce in tutta Europa la preoccupazione per l’allarme diossina scoppiato in Germania nei giorni scorsi e che, dopo l’Olanda, colpisce anche il Regno Unito, dove sono stati esportati - secondo quanto ha annunciato ieri la Commissione europea prodotti alimentari contenenti tracce di questa sostanza. In Germania, il numero delle regioni colpite è passato da otto a 10 su 16: alla lista si sono aggiunte l’Assia e il BadenWuerttemberg, ma il caso non è particolarmente allarmante, ha tenuto a sottolineare Bruxelles, che ha parlato di un livello di contaminazione «relativamente basso». Il governo della Merkel ha tuttavia disposto la chiusura di oltre 4.700 tra fattorie e aziende agroalimentari, in maggior parte in Bassa Sassonia. I provvedimenti sono stati presi in via cautelativa. Delle 4.709 fattorie e aziende interessate, 4.468 sono in Bassa Sassonia, la cui capitale è Hannover, ha precisato il ministero dell'Agricoltura, fornendo un bilancio delle misure prese dai diversi Lander (regioni) implicati nello scandalo. A essere coinvolti sono soprattutto gli allevamenti di maiali. Gli scorsi novembre e dicembre sono stati consegnate in Bassa Sassonia 2.500 delle 3.000 tonnellate di grassi alimentari contaminati dalla diossina, utilizzati poi in mangimi e foraggio. Nel caso dell’Assia, è emerso che 320 cuccioli di maiali allevati con il mangime contaminato sono UNIONE EUROPEA DOPO LA GERMANIA LO SCANDALO DIOSSINA SI ALLARGA AD OLANDA E GRAN BRETAGNA stati consegnati a una fattoria nell’Est della regione, mentre il ministero dell’Agricoltura del BadenWuerttemberg ha annunciato che prodotti contaminati - in particolare carne di maiale e uova - sono stati venduti ad aziende del Land. Da Bruxelles, il portavoce del Commissario europeo per la Salute John Dalli ha spiegato che nelle uova analizzate in Germania è stato trovato un livello di contaminazione da diossina pari a «12-16 picogrammi, ovvero 3-4 volte superiore a quanto ammesso». «Secondo il ministro della Sanità tedesco - ha proseguito il portavoce di Dalli, Frederic Vincent sono livelli non pericolosi per la vita umana». Per avere un’idea delle dimensioni del problema, il portavoce ha ricordato che nello scandalo dei mangimi contaminati che esplose in Belgio nel maggio 1999 i livelli erano «100 volte superiori». Resta il fatto che sono ancora almeno quattro i punti da chiarire nel giallo dei mangimi animali contaminati da diossina in Germania, che ha portato all'attivazione dello stato d'allerta Ue per le esportazioni di uova e prodotti derivati, potenzialmente contaminati, in Olanda e in Gran Bretagna. Non si sa ancora, innanzitutto, come sia stata possibile la contaminazione dei mangimi animali con grassi destinati all'industria della carta, visto che le due filiere, quella che produce grassi alimentari e quella che fabbrica grassi industriali, dovrebbero essere separate. L'inchiesta giudiziaria in corso in Germania sembra indirizzarsi verso un possibile atto criminale, più che una negligenza o un errore umano. Il secondo punto da chiarire riguarda l'apparente ritardo con cui le autorità tedesche hanno lanciato l'allarme, a fine dicembre, quando, si è appreso nelle ultime ore, già a metà marzo analisi effettuate nella stessa azienda che ha commercializzato i mangimi contaminati (Harles und Jentzsch) avevano sco- perto la presenza di diossina due volte al di sopra dei limiti ammessi. Restano poi da rintracciare i prodotti derivati dalle uova potenzialmente contaminate che sono state esportate prima in Olanda e sono finite poi nella filiera dell'industria alimentare britannica, anche se L'Agenzia di sicurezza alimentare del Regno Unito ha escluso che possano esserci rischi per i consumatori. E si attendono, infine, le analisi dell'unico lotto di uova rimasto, sottoforma di liquido congelato, dei primi tre lotti esportati in Olanda, due dei quali sono stati già consumati. In totale, dunque, 136.000 uova potenzialmente contaminate sono state esportate in Olanda a due riprese: 6 tonnellate il 3 dicembre e 3,3 tonnellate il 15 dicembre. Il primo lotto di uova è stato mescolato con altre uova e trasformato in 14 tonnellate di liquido destinato all'industria alimentare britannica (e non si sa ancora dove sia finito). Il secondo lotto è stato anch'esso mescolato con altre uova, per produrre 17,4 tonnellate di liquido che è stato poi suddiviso in altri tre lotti, due già consumati e uno congelato. L'analisi di quest'ultimo, in corso, determinerà se anche gli altri due lotti erano o no contaminati, tenendo conto che la diluzione con uova non contaminate dovrebbe comunque aver ridotto il livello di diossiona. Secondo le autorità tedesche, nessun'altra esportazione di uova è stata effettuata dalla Germania, nel periodo interessato, verso altri paesi. TRA PRESIDENZA UE E LEGGI CONTESTATE: PER L’UNGHERIA UN 2011 DENSO DI SFIDE Dal 1 gennaio 2011 l'Ungheria è il terzo paese dell'ex blocco sovietico ad assumere la presidenza dell'Unione europea e, almeno stando ai commenti fin qui raccolti, non sembra godere di molte simpatie. Il semestre di Presidenza ungherese, infatti, è iniziato con due ammonizioni scritte da parte di Bruxelles: la prima riguarda la tanto discussa legge sulla stampa ormai entrata in vigore e la seconda una misura fiscale che penalizza le imprese europee sul territorio ungherese (una tassa speciale anti-crisi su banche, compagnie energetiche, telecomunicazioni e sulla grande distribuzione). Nello specifico, il portavoce della Commissione europea, Olivier Bailly, ha spiegato che l'esecutivo europeo ha acceso un riflettore su questi due contestatissimi provvedimenti legislativi per verificare se essi non violino principi sanciti dalla normativa europea. Già l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), diversi governi europei, le organizzazioni internazionali non governative dei giornalisti, avevano puntato il dito nei confronti di una normativa accusata di limitare fortemente la libertà d'espressione. I chiarimenti richiesti dall'Unione Europea sono stati sollecitati con una lettera inviata il 24 dicembre, in vista della riunione della Commissione programmata proprio a Budapest, come da prassi quando un Paese assume la presidenza di turno dell'Unione Europea. La legge “bavaglio” - Secondo le norme contenute nella nuova legge ormai in vigore, verrà creata la NMHH, un'Autorità Nazionale per i Media e la Comunicazione con membri nominati dal Governo (e fortemente sostenuti dal partito conservatore al potere, il Fidesz) che controlleranno tutti i media del Paese – compresi i blog – per verificare che non ci siano “violazioni dell'interesse pubblico o “articoli non equilibrati” o “lesivi della dignità umana”. La riforma vuole unire in uno stesso gruppo la televisione nazionale, Mtv, la radio, Mr, la televisione satellitare Duna Tv e l'agenzia stampa Mti. Tutti coloro che violeranno le norme (informazioni considerate sbagliate) dovranno pagare delle forti multe per “mancanza di obiettività politica”. Per la tv e la radio si parla di multe fino a 700mila euro, per la stampa fino a 91mila; i giornalisti dovranno svelare le loro fonti se l'autorità lo richiederà. I ricorsi giudiziari saranno possibili solo dopo che la notizia verrà corretta. Legge fiscale - Al vaglio della Commissione europea la legge fiscale che il Governo ungherese ha approvato lo scorso ottobre: si tratta di una imposta “eccezionale di crisi” da applicare alle grandi imprese di alcuni settori, la maggior parte filiali di grandi gruppi tedeschi, austriaci, francesi o olandesi. Questa imposta deve aiutare il Paese ad alleviare il deficit nazionale. I responsabili di alcuni delle imprese toccate (il colosso dell'energia tedesco Rwe, la telefonica Deutsche Telekom e le assicurazioni Allianz; la francese Axa, la banca olandese Ing, la petrolifera austriaca Omv tra le altre) hanno scritto una lettera al presidente della Commissione europea, il portoghese José Manuel Durão Barroso, per chiedere un intervento su un'ingerenza del genere nel mercato europeo. Ma l'attacco più forte all'Ungheria è arrivato da un altro Paese Ue: il Ministro degli Esteri del Lussemburgo, Jean Asselborn, ha dichiarato a Reuteurs che «(questa legge) è un pericolo diretto per la democrazia». Asselborn ha paragonato l'Ungheria alla Bielorussia: «Fino ad ora abbiamo sempre pensato che l'ultimo dittatore europeo fosse Alexandre Loukachenko, se questa legge entrerà in vigore le cose cambieranno. Ora bisogna chiedersi se questo Paese è degno di dirigere l'Ue», ha dichiarato il lussemburghese a proposito della Presidenza iniziata appena qualche giorno fa. 4 Gazzettino Europeo 08 Gennaio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT L’Ue è la prima organizzazione internazionale a esser diventata a tutti gli effetti parte della convenzione (come lo sono 16 dei suoi Stati membri) L’UE RATIFICA LA CONVENZIONE DELLE NAZIONI UNITE SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ Con formale ratifica, l’Unione europea è diventata parte contraente del primo trattato in senso assoluto sui diritti umani - la convenzione delle Nazioni Unite (ONU) sui diritti delle persone con disabilità - che vuol garantire a queste persone il godimento dei loro diritti al pari di qualunque altro cittadino. Si tratta del primo trattato generale sui diritti umani ratificato dall’UE nel suo insieme. Inoltre, è stato firmato da tutti i 27 Stati membri e ratificato da 16 di essi . L’UE diventa così la 97a parte contraente del trattato. Stabilendo norme minime per tutelare e salvaguardare una lunga serie di diritti civili, politici, sociali ed economici per i disabili, la convenzione rispecchia il più ampio impegno dell’Unione a costruire, entro il 2020, un’Europa senza barriere per i suoi cittadini disabili - circa 80 milioni - come stabilito nella strategia della Commissione europea sulla disabilità. “È una buona notizia per questo nuovo anno e una pietra miliare nella storia dei diritti dell’uomo, poiché per la prima volta l’UE diventa parte contraente di un trattato internazionale sui diritti umani” ha dichiarato Viviane Reding, vicepresidente della Commissione europea e commissario UE per la Giustizia. “La convenzione ONU promuove e tutela i diritti umani e le libertà fondamentali delle persone affette da disabilità. Nel mese di novembre, la Commissione ha presentato una strategia UE sulla disabilità, da attuarsi nel prossimo decennio: si tratta di misure concrete, con una tempistica concreta, che tradurranno in pratica la convenzione ONU. In questa occasione, invito tutti gli Stati membri che non l’hanno ancora ratificata a farlo con tempesti- vità. È nostra responsabilità collettiva garantire che le persone con disabilità non debbano affrontare ulteriori ostacoli nella vita di tutti i giorni.” L’Unione europea ha firmato la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità il 30 marzo 2007, data di apertura alla firma. Da allora, la convenzione è stata firmata da tutti i 27 Stati membri dell’UE e da altri 120 paesi del mondo. A procedura di ratifica ormai conclusa, l’UE nel suo insieme è la prima organizzazione internazionale a esser diventata a tutti gli effetti parte della convenzione (come lo sono 16 dei suoi Stati membri). La convenzione impegna le parti contraenti a garantire ai disabili il pieno godimento dei loro diritti, al pari di tutti gli altri cittadini. Per l’UE ciò significa far sì che tutta la sua legislazione, tutte le sue politiche e tutti i suoi programmi rispettino il disposto della convenzione, nei limiti delle sue competenze. I paesi che hanno proceduto alla ratifica, quali gli Stati membri dell’UE, devono agire nelle seguenti direzioni: favorire l’accesso all’istruzione, all’occupazione, ai trasporti, alle infrastrutture e agli edifici aperti al pubblico; garantire il diritto di voto; migliorare la partecipazione alla vita politica e assicurare la piena capacità giuridica di tutte le persone con disabilità. Le parti che hanno ratificato la convenzione dovranno informare periodicamente il comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità in merito alle misure adottate per attuarla. Il comitato, composto da esperti indipendenti, segnalerà ogni eventuale carenza nell’attuare la convenzione e formulerà raccomandazioni. Nell’Unione europea, una persona su sei – circa 80 milioni di cittadini – è affetta da una disabilità, da leggera a grave, mentre più di un terzo dei cittadini Destinato ad aggiornare la strategia del Processo di Copenaghen UE: APPROVATO IL COMUNICATO DI BRUGES SULLA FORMAZIONE PROFESSIONALE I Ministri dell'istruzione di 33 Stati europei, insieme a rappresentanti del mondo del lavoro, hanno approvato a Bruges un comunicato che delinea il futuro dell'istruzione e formazione professionale in Europa e aggiorna la strategia del Processo di Copenaghen. L'istruzione e la formazione professionale permettono di acquisire conoscenze, capacità ed esperienze necessarie al successo nel mondo del lavoro; ad oggi circa la metà degli studenti europei è iscritta a programmi professionali. Le misure contenute nel comunicato di Bruges intendono garantire la qualità di tali programmi e, nelle parole della Commissaria all'istruzione, la cultura e il multilinguismo, "contribuire all'occupazione, alla crescita e alla coesione sociale". L'istruzione e la formazione professionale, sia iniziale (IFPI) che continua ((IFPC), condividono il duplice obiettivo di contribuire all'occupabilità e alla crescita economica e di rispondere alle grandi sfide della società, in particolare quella di promuovere la coesione sociale. Dovrebbero offrire ai giovani e agli adulti possibilità di carriera attraenti e stimolanti e rivolgersi in ugual misura a uomini e donne, a persone ad alto potenziale e a coloro che, per qualsiasi motivo, corrono il rischio di essere esclusi dal mercato del lavoro. Il futuro mercato europeo del lavoro sarà confrontato contemporaneamente all'invecchiamento della popolazione e alla diminuzione del numero di giovani che entrano nei sistemi di istruzione e formazione e nei mercati del lavoro. Nel contempo, esso dovrà raccogliere le sfide del continuo sviluppo tecnologico e dell'evolversi degli imperativi economici. Pertanto, agli adulti, e in particolare ai lavoratori più anziani, sarà chiesto in misura sempre maggiore di aggiornare ed ampliare le proprie conoscenze e competenze tramite l'IFP continua. Per il prossimo decennio il comunicato si propone di assicurare: - Un facile accesso alla formazione continua, che permetta ai lavoratori di formarsi durante tutto l'arco della loro carriera - Più opportunità di esperienze e formazione all'estero, per migliorare l'adattabilità e le conoscenze linguistiche dei lavoratori - Corsi di alta qualità, che forniscano competenze per mansioni specifiche - L'accesso al mondo del lavoro di lavoratori svantaggiati oltre i 75 anni sono portatori di disabilità che in qualche misura li limitano. Queste cifre sono destinate ad aumentare con il progressivo invecchiamento della popolazione dell'UE. La maggior parte di queste persone troppo spesso non riesce a partecipare pienamente alla vita sociale ed economica a causa di barriere fisiche o di altro tipo, ma anche di discriminazioni. Il coordinamento ad Alleanza EYV 2011 - ANNO EUROPEO DEL VOLONTARIATO Un anno per rendere omaggio all'opera dei volontari, facilitare il loro lavoro e incoraggiare altri ad impegnarsi al loro fianco. Il volontariato va a vantaggio di tutti e rinsalda i legami sociali. Per i volontari, è un modo per dare un contributo alla società, acquisendo al tempo stesso nuove competenze. Il volontariato può assumere molte forme: si può lavorare per un circolo sportivo, una scuola, un ospedale o un'associazione caritativa. Oggi, il 20% circa degli europei dedica una parte del proprio tempo a un'attività di volontariato. L'anno europeo del volontariato vuole incoraggiare un maggior numero di persone a dare il proprio contributo: - facilitando le attività di volontariato - ricompensando i volontari, ad esempio tramite un riconoscimento formale delle competenze acquisite nel prestare la loro opera - migliorando la qualità del volontariato con un'apposita formazione e assegnando ad ogni lavoro la persona più qualificata disponibile - facendo opera di sensibilizzazione al valore del volontariato. Nel corso dell'anno un gruppo di volontari viaggerà in tutta l'UE per illustrare il proprio lavoro. Durante i 10 giorni che trascorreranno in ciascun paese, essi incontreranno anche dei politici per affrontare le questioni che li preoccupano. Una squadra di 27 giornalisti volontari coprirà, a turno, ciascuna tappa del viaggio e produrrà una serie di servizi audiovisivi e scritti che saranno trasmessi e pubblicati sui media e online. I lavori a livello nazionale saranno coordinati dall'Alleanza EYV, un gruppo che riunisce 33 reti di organizzazioni di volontariato in Europa, fondato nel 2007. Gli aspiranti volontari potranno recarsi sul sito dell'Alleanza per trovare tutte le informazioni sulle attività di volontariato o dichiarare la propria dipsonibilità. L'Anno europeo si sovrappone e si integra con le attività promosse dall'ONU in occasione del decimo anniversario dell'Anno internazionale dei volontari (IVY). - La promozione del pensiero creativo e innovativo nelle imprese. Il comunicato include inoltre un piano di medio termine per il 2011- 2014, che chiede alle autorità nazionali di: - Incoraggiare con incentivi, diritti e obblighi la formazione - Applicare la raccomandazione del 2009 sulla qualità della formazione professionale - Incoraggiare la nascita e lo sviluppo di scuole di formazione - Introdurre strategie di internazionalizzazione che aumentino la mobilità dei lavoratori - Facilitare la collaborazione tra istituti di formazione e imprese - Comunicare alla popolazione i vantaggi della formazione professionale Pubblicità [email protected] Gazzettino Europeo 08 Gennaio 2011 5 GAZZETTINO EUROPEO.IT COMMISSIONE EUROPEA - La tecnologia I2HOME è stata sperimentata in siti pilota nella Repubblica ceca, in Germania, in Spagna e in Svezia UE: SMARTPHONE SEMPLICI E TELECOMANDI PER AIUTARE GLI ANZIANI E I DISABILI A GESTIRE LE PROPRIE ABITAZIONI Con un finanziamento dell’Unione europea di 2,7 milioni di euro, un gruppo di ricercatori operanti nella Repubblica ceca, in Germania, in Portogallo, in Spagna e in Svezia ha elaborato una soluzione per permettere alle persone anziane e disabili di controllare più agevolmente i vari congegni e servizi elettronici presenti in casa grazie all’uso del telefono cellulare o di altri dispositivi. Nell’ambito del progetto “I2HOME” è stata elaborata un’interfaccia URC (Universal Remote Console - console remota universale) personalizzata e semplificata sulla base degli standard aperti esistenti e tenendo conto della loro evoluzione. L’interfaccia può trovarsi in un telecomando universale, in un telefono cellulare, in un computer o in altri dispositivi e può essere utilizzata ad esempio per accendere e programmare la lavatrice, l’impianto di illuminazione, di riscaldamento e di climatizzazione, il televisore, il lettore/registratore DVD e altri elettrodomestici. Questa tecnologia trova applicazione anche fuori dalle mura domestiche. Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e responsabile dell’Agenda digitale, ha dichiarato: “Sono molto lieta che progetti di ricerca finanziati dall’Unione europea come I2HOME siano in grado di sfruttare le tecnologie dell’informazione per semplificare la vita di tutti i cittadini dell’UE, in particolare gli anziani, i disabili e le persone affette da menomazioni visive”. Mentre continuano ad aumentare le vendite di televisori, lettori DVD e altri elettrodomestici, le interfacce per farli funzionare sono sempre più riservate ai consumatori esperti di tecnologia o di apparecchi digitali: molte persone, quindi, hanno difficoltà ad usare le tecnologie moderne in casa. Se non si risolve tale problema, a queste persone utilizzate nel progetto BrainAble, finanziato saranno sempre più preclusi la partecipazione alla dall’Unione europea, volto anch’esso ad aiutare le società digitale e i benefici che essa può offrire. persone affette da disabilità migliorando la loro Alcuni ricercatori operanti presso interazione diretta e indiretta con i dispositivi grauniversità, istituti e aziende private zie a sensori cerebrali in grado di misurare sensadi Repubblica ceca, Germania, zioni quali la noia, la confusione, la frustrazione o Portogallo, Spagna e Svezia hanno il sovraccarico di informazioni. adattato i dispositivi di comando, ad La tecnologia I2HOME trova applicazione anche esempio i telecomandi, alle esigen- con finalità di risparmio energetico in progetti ze dei non vedenti, delle persone come Smart Energy for All (SEFA) che mira a affette da menomazioni cognitive, ridurre l’impronta energetica delle aziende e dei dei malati di Alzheimer e degli cittadini fornendo loro una console che permette il anziani. La tecnologia aiuta ad monitoraggio centrale e il controllo di tutti gli esempio le persone affette da disa- aspetti del consumo idrico ed energetico. bilità cognitive a essere più indipendenti semplificando l’esecuzione di operazioni come cambiare un canale televisivo o gestire i promemoria delle attività da svolgere quotidianamente, anche quando sono in viaggio o ospiti di parenti. Per le persone con problemi di vista, i comandi visivi sono sostituiti da L’euro apre il 2011 con l’ingresso dell’Estonia, prima un’interfaccia vocale. repubblica ex sovietica ad entrare nel club della moneta Sviluppando e applicando lo standard aperto unica e terzo paese ex comunista ad adottarla, dopo URC dell’ISO abbinato a istruzioni su misu- Slovenia e Slovacchia. ra, la soluzione I2HOME propone un’inter- A differenza dei suoi vicini Lettonia e Lituania, il paese faccia utente coerente e personalizzata in baltico non teme la crisi e ha ufficialmente introdotto il grado di far funzionare e di controllare vari primo gennaio la valuta unica mandando in soffitta la dispositivi e servizi, come il riscaldamento, corona che nel 1992 rimpiazzò il rublo sovietico, divenla climatizzazione, la ventilazione, i fornelli, tando il diciassettesimo partner dell’area. la lavatrice, la lavastoviglie e l’impianto di Per le prime due settimane di gennaio verrà comunque illuminazione. mantenuta la doppia circolazione di monete, con un tasso La tecnologia I2HOME è stata sperimentata di cambio di 15,6466 corone per un euro. in centri di assistenza diurna e in abitazioni Il primo ministro estone Andrus Ansip è stato il primo di 4 siti pilota nella Repubblica ceca, in cittadino del paese, che conta 1,3 milioni di abitanti, a Germania, in Spagna e in Svezia e oltre 100 prelevare biglietti in euro allo scoccare della mezzanotte organizzazioni e imprese private in Europa da un bancomat installato all’Opera House nel centro di utilizzano o operano già con tale tecnologia. Tallin. Ansip, insieme al commissario ai trasporti Ue Altre applicazioni di questa tecnologia sono Siim Kallas, al premier lituano Andrius Kubilius e al premier lettone Valdis Dombrovskis che hanno ripetuto l’operazione, ha quindi sventolato le nuove banconote Cellulari compatibili con un nuovo caricabatterie universale davanti ad una piazza gremita di migliaia cittadini che festeggiavano questo significativo Capodanno. ”Questo è un piccolo passo per la zona euro e un salto da Su mandato della Commissione europea, gli orga- veniente per gli utenti, ma costituisce anche gigante per l’Estonia – ha detto Ansip – L’euro è il primo nismi europei di normazione CEN-CENELEC e un grande problema ambientale. Gli utenti e più importante garante della nostra sicurezza. ETSI hanno reso disponibili gli standard tecnici che desiderano cambiare telefono cellulare L’Estonia è il paese più povero della zona euro. Abbiamo armonizzati necessari alla produzione di cellulari devono generalmente comprare un nuovo quindi da fare per mantenere l’obiettivo che ci siamo compatibili con un nuovo caricabatterie universale. caricabatterie ed eliminare quello vecchio posti con l’adesione”. Il caricabatterie universale semplificherà la vita anche se è in buone condizioni. In risposta L’arrivo dell’euro, tuttavia, non è stato gradito a tutti gli agli utenti, produrrà meno rifiuti e andrà anche a alla richiesta dei consumatori di disporre di estoni. Molti gli scettici. Nel centro di Tallin sono stati vantaggio delle imprese. un caricabatterie univer- affissi manifesti contro la moneta unica che recitavano: Tali norme tecniche costisale, la Commissione ha ‘Estonia! Benvenuta sul Titanic’, oppure ‘Stop euro, saltuiscono la fase finale del invitato i produttori ad vare la corona’. Secondo i sondaggi il 50% degli estoni è processo di armonizzazione accordarsi su una solu- favorevole a questo cambiamento, ma i contrari sarebbefinalizzato alla realizzaziozione tecnica che ren- ro il 40%. ne di un carica-batterie unidesse compatibili i cari- “L’euro è stato introdotto con successo in Estonia”, ha versale per i cellulari che la cabatterie delle diverse assicurato il primo gennaio 2011 la Banca centrale euroCommissione europea marche. pea, dando il benvenuto a questo ulteriore allargamento aveva avviato nel giugno Le principali imprese dell’area euro, che porta a 17 i paesi in cui circola la 2009 con l'accordo tra quatproduttrici si sono dun- valuta europea. Con l’Estonia salgono a 331 milioni i cittordici grandi produttori di que impegnate a garan- tadini Ue che condividono la stessa moneta e a 8.956 telefoni cellulari venduti tire la compatibilità del miliardi di euro il Prodotto interno lordo di tutta l’area, nell'Unione europea. nuovo caricabatterie, che per ricchezza si colloca alle spalle degli Usa, ma Antonio Tajani, vicepresigrazie al connettore davanti a Giappone e a Cina. dente e commissario euromicro-USB, con tutti i peo per l’industria e l’imcellulari "data-enabled" (ossia piono al mandato loro affidato dalla Commissione prenditoria, ha dichiarato: "Sono lieto che gli orga- quelli collegabili a un computer), che secondo le europea nel dicembre del 2009. Le norme consennismi europei di normazione abbiano soddisfatto la previsioni entro due anni domineranno il mercato. tono l'interoperabilità, ovvero l'utilizzo con telefoni nostra richiesta di elaborare in tempi brevi gli stan- L'accordo è stato firmato nel giugno del 2009 da GSM di diverse marche, ma tengono anche conto dard tecnici necessari per produrre un caricabatterie Apple, Emblaze Mobile, Huawei Technologies, anche dei rischi per la sicurezza e delle emissioni universale per cellulari, basandosi sui lavori già LGE, Motorola Mobility, NEC, Nokia, Qualcomm, elettromagnetiche nonché della protezione da interavviati dall'industria in questo campo. Spetta ora a Research in Motion (RIM), Samsung, Sony ferenze esterne. quest’ultima mantenere il proprio impegno di ven- Ericsson, TCT Mobile (ALCATEL), Texas La Commissione europea prevede che i primi caricabatterie universali e i primi telefoni cellulari dere telefoni cellulari compatibili con il nuovo cari- Instruments e Atmel. cabatterie”. Con l'elaborazione delle norme tecniche europee compatibili con le nuove norme tecniche saranno Il fatto che i carica-batterie per telefoni cellulari per un caricabatterie universale, gli organismi euro- disponibili sul mercato europeo entro i primi mesi non siano compatibili non è solo un grosso incon- pei di normazione CEN-CENELEC e ETSI adem- del 2011. CARICABATTERIE UNICO: DISPONIBILI GLI STANDARD TECNICI ESTONIA 2011: DA REPUBBLICA SOVIETICA A MEMBRO DELL’UE 6 Gazzettino Europeo 08 Gennaio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT UNIONE EUROPEA - Iniziativa per la semplificazione e l'introduzione di una tessera professionale europea Nuova classificazione UE: CONSULTAZIONE PUBBLICA SULLA DIRETTIVA PER IL RICONOSCIMENTO DELLE QUALIFICHE PROFESSIONALI UE: MIGLIORA L'INFORMAZIONE IN MATERIA DI SOSTANZE CHIMICHE PERICOLOSE La Commissione europea ha avviato ieri una consultazione pubblica sulla direttiva relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali volta alla semplificazione della direttiva stessa e all'introduzione di una tessera professionale europea. I risultati della consultazione verranno pubblicati in un Libro verde che uscirà il prossimo autunno e aiuteranno l’Ue nella revisione della direttiva che verrà proposta nel 2012. La direttiva relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali (direttiva 2005/36/CE) è un prezioso strumento che consente ai professionisti di sfruttare pienamente le potenzialità offerte dal Mercato unico - ad esempio per trovare lavoro o estendere le proprie attività in altri Stati membri. L'aggiornamento della direttiva è una delle azioni previste dalla Legge sul mercato unico adottata nell'ottobre 2010, sulla scorta delle relazioni della Commissione relative al funzionamento pratico della direttiva. La consultazione rappresenta per gli operatori l'opportunità di segnalare quali sezioni della direttiva dovrebbero essere a loro avviso semplificate e rese di più agevole consultazione. Inoltre la consultazione punta ad individuare accorgimenti miranti a perfezionare l'integrazione tra i professionisti che lavorano nel mercato unico. La direttiva sulle qualifiche contempla oltre 800 professioni regolamentate negli Stati membri, esercitabili solo a condizione di avere conseguito determinate qualifiche professionali. Alcuni professionisti - segnatamente operatori del settore sanitario e architetti - godono peraltro già oggi del riconoscimento automatico delle proprie qualifiche, grazie all'armonizzazione a livello UE dei rispettivi percorsi di formazione. In particolare, la consultazione si articola su tre sfide chiave: 1. Ulteriore semplificazione per i cittadini - La consultazione invita gli operatori a valutare una serie di proposte mirate a ridurre al minimo il numero di problemi che un professionista si trova ad affrontare quando decide di trasferirsi all'interno dell'UE. Uno dei principali miglioramenti potrebbe essere l'applicazione più coerente della direttiva da parte delle autorità competenti in tutta l'UE (sono quasi 1 000). Una migliore pianificazione potrebbe infatti contribuire a soddisfare le necessità di studenti universitari e giovani laureati che desiderano lavorare all'estero in futuro. Inoltre potrebbe essere incentivata l'assistenza ai professionisti che intendono trasferirsi. Infine potrebbe essere compiuto uno sforzo per migliorare la mobilità dei professionisti che si tra- sferiscono da uno Stato membro che non regolamenta una determinata professione a uno Stato membro che invece la regolamenta (guide turistiche, ingegneri, ecc.). 2. Una tessera professionale europea - La direttiva del 2005 offriva alle associazioni o organizzazioni professionali alcuni strumenti, quali le tessere professionali e le piattaforme comuni (definite come serie di criteri condivisi utilizzabili per ridurre le differenze tra i requisiti di formazione), per facilitare la mobilità dei loro iscritti. Tali strumenti non sono stati attuati e pertanto non hanno purtroppo potuto produrre l'efficacia sperata. Pertanto la consultazione invita le persone e gli organismi interessati ad esprimere la loro opinione su una tessera professionale europea che potrebbe aiutare i professionisti che intendono stabilirsi all'estero a dimostrare le proprie competenze, garantirebbe una maggiore trasparenza per i consumatori e datori di lavori, e aumenterebbe la fiducia reciproca tra le autorità nazionali competenti in materia. Il 10 gennaio 2011, un gruppo pilota composto da 30 esperti provenienti da svariate aree professionali (architetti, medici, ingegneri, avvocati, Guide alpine, levatrici, farmacisti, agenti immobiliari, operatori turistici, ecc.) nonché da 10 Stati membri (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Slovacchia e Regno Unito), oltre a rappresentanti delle associazioni europee inizierà la riflessione sulla tessera professionale europea. 3. Sensibilizzare alla legislazione UE in questo settore La direttiva del 2005 ha permesso di consolidare diversi sistemi di riconoscimento reciproco, ad esempio per i medici, i paramedici, dentisti, levatrici, veterinari, farmacisti, architetti e molte professioni del settore commerciale. Il presente esercizio di consultazione invita gli interessati a: - Considerare se sia necessario aggiornare i requisiti di formazione per le citate professioni; - Esprimersi sulla necessità di rafforzare la cooperazione tra diverse autorità nazionali, in particolare negli ambiti in cui si riscontrano irregolarità. Si potrebbe ipotizzare la creazione di un dispositivo di allerta in caso di commissione di reati, quali la presentazione di documenti falsi per la richiesta di riconoscimento professionale in un altro Stato membro; - Manifestare la propria opinione sui problemi concernenti le competenze linguistiche che i professionisti devono dimostrare di possedere. Circa le prossime tappe, la relazione finale di valutazione e un Libro verde saranno pubblicati nell'autunno 2011. Seguirà, nel 2012, una proposta di atto legislativo volto all'aggiornamento della direttiva. Per ricevere il sulla propria mail (in formato .pdf) compilare il modulo sul sito: www.gazzettinoeuropeo.it Più di tre milioni di notifiche sulla classificazione delle sostanze chimiche in linea con le nuove regole UE sono pervenute all'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA). Tutte le imprese che fabbricano o importano sostanze chimiche sono state sollecitate a classificarle entro il 1° dicembre 2010 e a notificarle all'ECHA entro il 3 gennaio 2011. La classificazione è essenziale per stabilire se una sostanze chimica sia pericolosa per la salute e per l'ambiente e determinerà le informazioni da apportare sulle etichette delle sostanze chimiche che i lavoratori e i consumatori utilizzano. Le nuove regole sono stabilite nel regolamento UE sulla classificazione, l'etichettatura e l'imballaggio delle sostanze chimiche (CEI) che allinea il sistema di classificazione UE al Sistema mondiale armonizzato (Globally Harmonised System) delle Nazioni Unite così da assicurare che gli stessi rischi siano descritti ed etichettati allo stesso modo in tutto il mondo. Questi dati consentiranno all'ECHA di predisporre il primo inventario europeo delle sostanze pericolose e delle classificazioni armonizzate. Il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, commissario responsabile per l'industria e l'imprenditoria, ha affermato: "Il primo inventario di tutte le sostanze pericolose nell'UE assicurerà che tutte le imprese – comprese le piccole imprese – e i consumatori dispongano delle informazioni necessarie per un uso sicuro delle sostanze chimiche". A partire dal 1° dicembre 2010 le imprese che immettono sostanze sul mercato dell'UE devono soddisfare i requisiti del nuovo regolamento relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio. A decorrere dal 3 gennaio 2011 i fabbricanti e gli importatori devono notificare la classificazione delle sostanze all'ECHA. In totale, 3.114.835 notifiche sono state presentate all'ECHA entro la scadenza. Ora le sostanze e le miscele potranno essere classificate secondo classi e categorie specifiche di rischio ed etichettate con opportuni pittogrammi di pericolo, avvertenze, indicazione di pericolo e consigli di prudenza. Ciò è importante per assicurare che le informazioni siano trasmesse adeguatamente a tutti gli utilizzatori delle sostanze e che siano garantiti livelli equivalenti di protezione. L'obiettivo è rendere disponibili a tutte le parti interessate le informazioni sui pericoli legati all’uso di queste sostanze. E-mail [email protected] Gazzettino Europeo 08 Gennaio 2011 7 8 Gazzettino Europeo 08 Gennaio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Europa Cronache UE: AFFRONTARE FONDAMENTALISMO E DISCRIMINAZIONE DEI CRISTIANI PER GARANTIRE LA LIBERTÀ RELIGIOSA L’attentato contro la chiesa dei Santi ad Alessandria di Egitto, il 31 dicembre scorso a mezzanotte, mostra con sempre più crudezza la crescita di cristianofobia nel mondo islamico (e non solo). É importante una denuncia di queste violenze, ma anche trovare passi concreti da fare. «Insieme al Santo Padre Benedetto XVI siamo attoniti davanti all'intolleranza religiosa e a tanta violenza, e ci chiediamo addolorati: perché?»: lo ha affermato l'arcivescovo di Genova e presidente della CEI, il cardinal Angelo Bagnasco, giovedì scorso nel corso dell'omelia per la messa dell'Epifania nella cattedrale di San Lorenzo. Non è una «domanda retorica e non nasconde nessun desiderio di rivalsa» - ha spiegato il porporato - ma «é sincera e nasce dal sangue di tanti cristiani, dalle loro sofferenze» e «dà voce al brivido interrogativo che sale da tante parti della terra: perché?». «La comunità internazionale, a cominciare dall'Europa, faccia sentire una voce forte e una parola chiara perché il diritto alla libertà religiosa sia osservato ovunque senza eccezioni». Il porporato ha poi invitato i cristiani «a pregare per i persecutori, perché aprano gli occhi alla luce». «Preghiamo per le anime dei defunti - ha proseguito - per i loro familiari nel dolore, per tutti i cristiani che in tante regioni del mondo ci danno l'esempio» perché «non possiamo, non vogliamo rimanere insensibili!». I copti (termine di origine greca che significa semplicemente “egizi”) sono una minoranza cristiana presente in Egitto dal I secolo d.C., vicini al Papa di Roma, ma con molti punti di contatto con l’ortodossia cristiana orientale. Sebbene i numeri non siano né certi né aggiornati, si stima siano poco più del 10% della popolazione egiziana (il governo fissa la cifra all’8%). La convivenza ha sempre oscillato tra alti e bassi, secondo l’estremismo dell’opposta fazione, sia in maniera violenta e diretta, sia in maniera più subdola: un tipico esempio è quello dei rapimenti di donne copte fatte convertire forzosamente all’Islam per poi finire in spose ad uomini islamici. Nel ‘900, il punto di minimo tra le relazioni interreligiose si ebbe durante il periodo Sadat (’70-’81): proprio nel 1981, un gruppo di fondamentalisti islamici uccise 17 cristiani e ne ferì circa 100. Il presidente dimostrò di essere lievemente di parte, facendo arrestare il patriarca copto Shenouda III ed insabbiando l’accaduto. L’attentato di capodanno non sembra essere stato un attacco del tutto imprevisto, dato che ben due settimane prima un’affermazione presente su di un noto sito web di estremisti islamici elencava una lista di venti siti copti da colpire, tra i quali figurava proprio la chiesa di S. Marco. Dell’attentato in sé si è già detto e scritto fin troppo su tutta la stampa mondiale, ben pochi si sono presi la briga di ricordare che sia stato il peggior attacco alla comunità copta dal 2000 a questa parte (secondo massacro di Kosheh, 02/01/2000, 21 vittime), di vedere un preciso schema nel colpire a gennaio, o semplicemente di fare una lista degli ultimi attacchi per cercare di capirci qualcosa. Nel maggio 2009, un tentativo di attacco con due ordigni non fece vittime (uno dei due venne disinnescato dalla polizia dopo l’esplosione del primo). Seguì il massacro di Nag Hammadi, 6 gennaio 2010: sei cristiani ed un poliziotto musulmano furono uccisi da un gruppo di fuoco all’esterno di una chiesa del Cairo, durante le celebrazioni del Natale ortodosso. Ne scaturirono numerose proteste da ambo le parti, con gli scaricabarile e gli incendi di rito di case e beni materiali. L’evento portò, oltre ai citati danni alla proprietà privata e al demanio, alla pubblicazione di una serie di studi sull’escalation di violenza ai danni della comunità copta, elencando una lunga serie d’incidenti avvenuti tra il 2008 ed il 2009. L’impatto del testo fu comunque da considerarsi mediocre, nonostante gli interessanti contenuti analitici. FRANCIA: GLI ANIMALISTI CONTRO LA MACELLAZIONE RITUALE Il tre gennaio è stata lanciata in Francia una campagna nazionale contro la macellazione rituale (islamica e ebraica) accusata di non utilizzare lo stordimento preventivo delle bestie. La polemica ha velocemente preso i toni dell'accusa razzista. Il giro d'affari dell'halal in Francia ammonta a 5,5 miliari di euro, mentre quello del kasher arriva a 2,5. Sostenuta da associazioni animaliste tra cui la Fondazione Brigitte Bardot, la campagna lancia un'accusa contro la macellazione rituale che avviene senza che l'animale sia precedentemente stordito. «Questo animale sarà sgozzato vivo senza essere stordito. Questa è la macellazione rituale». Questo slogan è presente su 2.266 pannelli diffusi su tutto il territorio nazionale francese. Sotto la foto, su sfondo rosso, un'altra frase: «Dal punto di vista della protezione degli animali e per il rispetto dell'animale in tanto che essere sensibile, la pratica per la quale si uccide un animale senza stordirlo precedentemente è inaccettabile, qualunque siano le circostanze. Federazione dei veterinari d'Europa». Già nel novembre scorso una pubblicità in cui si descriveva la crudeltà di questo tipo di macellazione era stata diffusa, per poi essere bloccata dall'Autorità di Regolazione Professionale della pubblicità (ARPP), cosa che era stata letta dai militanti di destra come «islamizzazione della società». La nuova campagna ha sostituito i termini “halal” e “kasher” con “macellazione rituale”. I detrattori della campagna aggiungono anche che nel sito della stessa quando vengono illustrate le due tecniche di macellazione non si mostra obiettività: se per quella classica ci sono dei disegni stilizzati, per quella rituale si passa alle immagini. Brigitte Bardot stessa è considerata vicina al Front National per molte delle posizioni prese, anche se l'attrice ha sempre negato. Il suo impegno per la causa animalista risale agli anni anni Sessanta. Le associazioni dietro la campagna appena partita chiedono che venga messo in pratica un “etichettamento” specifico della carne che precisi le condizioni con le quali un animale è messo a morte perché, sostengono, animali uccisi in questa maniera si ritrovano poi nella filiera classica di distribuzione senza che il consumatore ne sia al corrente. TITOLI DI STATO 2011: ASTE IN EUROLANDIA DA 150 MILIARDI Secondo IlSole 24Ore non sarà un gennaio di routine per la cinquantina di aste di titoli di stato a breve, medio e lungo termine previste in Eurolandia. Il primo mese del 2011, pur se scadenzato dai prevedibili calendari delle emissioni dei principali debitori Italia, Germania e Francia -, si caratterizzerà per alcune importanti novità rispetto al passato: Grecia, Irlanda e fors'anche Portogallo non collocheranno bond con scadenze oltre un anno mentre debutterà il veicolo di salvataggio EFSF chiamato a finanziare l'Irlanda per 17,7 miliardi. L'elevata liquidità tipica di gennaio incoraggerà molti stati con fabbisogni importanti ad elevare i target di raccolta nelle prime aste dell'anno. Gli addetti ai lavori prevedono emissioni lorde di titoli di stato in euro a medio-lungo termine per poco meno di 100 miliardi, contro la sessantina in scadenza. Rimborsi e pagamenti di cedole si concentreranno nelle prime due settimane dell'anno. Ma il tutto sarà più leggero rispetto all'anno appena chiuso: nel gennaio del 2010 vennero rimborsati oltre 90 miliardi di bond governativi in euro a medio-lungo termine. Le aste dei Bot europei nel primo mese del 2011 dovrebbero oscillare tra i 50 e i 60 miliardi: scadono titoli a breve in euro per oltre 250 miliardi a trimestre. Le emissioni lorde di titoli di stato a mediolungo termine nel 2011 registreranno però un ammontare tra i 100 e i 150 miliardi in meno rispetto al 2010, in virtù del risanamento dei conti pubblici in corso e per l'avvio dell'EFSF. Tra i paesi "core" con la AAA da parte delle tre agenzie di rating, stando ai calcoli di Barclays capital, questo mese la Germania entrerà sul mercato con 22 miliardi di emissioni lorde a mediolungo termine, a fronte di 23,3 miliardi di titoli in scadenza e pagamenti di cedole per 13,3 miliardi. Gennaio si presenta più leggero per la Francia con 19 miliardi di emissioni lorde contro i 18,8 miliardi in scadenza e 3,2 miliardi di pagamenti di cedole. L'Italia, considerata membro nel gruppo dei paesi semi-core o semi-periferici, dovrebbe emettere fino a 23 miliardi di Btp e Cct senza dover rimborsare alcun titolo e con pagamenti di cedole estremamente contenuti (500 milioni di euro). Per il Belgio, altro paese semi-core, gennaio e maggio sono i due mesi più carichi di emissioni lorde: 10 miliardi in tutto contro i 34 complessivi per il 2011. Gazzettino Europeo 08 Gennaio 2011 Pubblicità [email protected] 9 GAZZETTINO EUROPEO.IT Europa Cronache CARLA BRUNI SUL CASO BATTISTI RESPINGE LE GRAN BRETAGNA: DA GENNAIO IVA AL 20% ACCUSE: «MAI INTERVENUTA IN SUO FAVORE» PER NUOVE ENTRATE «Non sono mai intervenuta in favore di Cesare Battisti», ha detto ieri all´Ansa Carla Bruni, la moglie del presidente francese Nicolas Sarkozy. «Mi dissocio nel modo più assoluto – ha aggiunto – da tutte le dichiarazioni che mi riguardano su Battisti. L´ondata di violenza che ha scosso l´Italia durante la mia infanzia mi ha molto colpito. Ne ho un ricordo preciso e condanno tutte le forme di terrorismo». La Première Dame era stata chiamata in causa l´altro ieri nel corso di un programma di Sky tv dal presidente dell´associazione Domus Civitas Bruno Berardi. Secondo Berardi due anni fa nel corso di un presunto incontro all´Eliseo la Bruni le avrebbe confessato un suo intervento in favore di Battisti. Circostanza che comunque la Première Dame aveva già smentito rispondendo in tv ad una domanda di Fabio Fazio. Ufficiale è invece il rinvio della ratifica dell´accordo di partnership militare tra Italia e Brasile che doveva essere votata la prossima settimana alla Camera. Sul congelamento dell´accordo, già approvato dal Senato e firmato a San Paolo con Lula da Berlusconi nel giugno dell´anno scorso, si è raggiunto un compromesso tra maggioranza e opposizione convinte che «il clima non sia propizio» anche se «l´accordo resta pienamente valido». Lunedì il testo sarà rinviato in Commissione esteri e slitterà almeno di qualche settimana. Il ministro degli Esteri Frattini ha comunque chiarito che il governo non intende utilizzare l´accordo militare come arma di ritorsione o di ricatto nel caso Battisti. «Rompere gli accordi – ha precisato Frattini – non aiuta né a riavere Battisti, né ha difendere gli interessi dell´Italia e degli italiani». Così è probabile che dietro al rinvio ci siano soprattutto ragioni di politica interna: come quella di evitare una prova difficile per un governo già molto fragile, costringendo la componente ex An della maggioranza, che chiede fermezza verso il Brasile, a votare l´accordo. Sul fronte europeo invece sembra tramontare l´idea di Frattini che avrebbe voluto un pronunciamento comune a favore dell´Italia sul caso dell´ex terrorista dei Pac. A Bruxelles, il portavoce della Commissione Michael Mann ha ribadito che l´Unione europea «non ha competenza sulle questioni di estradizione», che la vicenda rimane «una questione bilaterale» e che «non c´è alcun accordo di estradizione fra l´Unione europea e il Brasile» e se interferisse «nel caso di Cesare Battisti, sarebbe un grave illecito internazionale». In Brasile l´opposizione solidarizza con l´Italia. Il presidente della Commissione esteri del Senato, il socialdemocratico Azeredo, ha detto che il rifiuto di estradare Battisti è «stato il più grave errore dell´ex presidente Lula in politica internazionale». Secondo l’ex ministro brasiliano e ex-giudice della Corte internazionale di Giustizia Francesco Rezek, Lula avrebbe commesso un abuso del diritto «violando il trattato per l’estradizione firmato dai due Paesi». «Egli avrebbe dovuto tener conto della decisione del Tribunale federale supremo. Andando contro tale decisione Lula ha provocato un serio incidente nella nostra tradizione diplomatica». UE SCETTICA SUGLI INVITI A VISITARE I SITI NUCLEARI IRANIANI. È COMPITO DELL'AIEA L'Unione Europa declinerà l'invito dell'Iran a visitare i suoi siti nucleari. Lo ha detto oggi l'Alto Rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza dell'Ue Catherine Ashton. "Si, il compito di ispezionare i siti nucleari spetta alla Aiea (l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica) e io spero che l'Iran garantisca che la Aiea possa recarsi (nei suoi impianti) e continuare il proprio lavoro", ha detto a Reuters Ashton dopo aver parlato con il Ministro degli Esteri ungherese Janos Martonyi. "Penso che, sebbene io non abbia un'opinione negativa di questo invito, non sia compito nostro ma degli ispettori guardare gli impianti e stabilire che cosa siano". L'Ungheria, dopo aver assunto la presidenza dell'Unione Europea per i prossimi sei mesi, aveva fatto sapere di essere stata invitata dall'Iran a visitare alcuni siti nucleari proprio in funzione del suo ruolo di presidente del blocco. Gran Bretagna, Francia e Germania, che fanno parte del gruppo di potenze impegnate nei colloqui diplomatici con l'Iran sul suo discusso programma nucleare, non hanno ricevuto l'invito, così come sono rimasti esclusi anche gli . Sono state invitate, invece, sia la Russia che la Cina. L'Occidente sospetta che dietro il programma iraniano di arricchimento dell'uranio ci sia l'intenzione di costruire bombe atomiche, mentre Teheran continua a ripetere che gli scopi sono esclusivamente pacifici. Ashton ha poi rivelato di essersi consultata con Russia e Cina prima di prendere la decisione di rifiutare l'invito. "Ovviamente mi sono coordinata con gli altri membri del gruppo dei sei che sono stati invitati. Penso che, sebbene io non abbia un'opinione negativa di questo invito, non sia compito nostro ma che per guardare gli impianti e stabilire esattamente che cosa siano ci voglia competenza", ha detto Ashton, facendo riferimento alla Aiea. Diplomatici occidentali hanno definito l'invito iraniano un tentativo di creare divisioni all'interno del gruppo dei sei -- Usa, Gran Bretagna, Francia, Germania, Russia e Cina -- per ridurre le sanzioni contro Teheran. Russia e Cina, infatti, mantengono una posizione più morbida per quanto riguarda la questione del programma nucleare iraniano. I diplomatici occidentali hanno detto ieri di aver invitato Mosca e Pechino a rifiutare l'invito di Teheran per non incrinare il fronte unito dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, più la Germania, sul dossier nuclear iraniano. L'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue ha però fatto presente che il rifiuto non intralcerà i colloqui in programma a Istanbul in questo mese, che verteranno proprio sul programma nucleare iraniano. "Non c'è alcun blocco. Abbiamo già stabilito le date dei prossimi colloqui. Cominceremo la sera del 20 gennaio e avremo a disposizione due giorni, o almeno un giorno e mezzo, il che è molto positivo". "Aspetto con ansia l'inizio dei colloqui con l'Iran. E' questo il mio lavoro", ha spiegato Ashton. "Gli iraniani sono stati molto collaborativi nel fissare le date. Ora stiamo lavorando sulle cose che dovremmo fare in termini di sostanza". E’ scattata lo scorso 4 gennaio in Inghilterra una delle misure più drastiche del programma di austerity varato nei mesi scorsi dal governo conservatore di David Cameron. Nel Paese che storicamente ha potuto vantare tasse più basse rispetto alla media europea, l'Iva passa infatti in un colpo solo dal 17,5%, il livello più basso dopo Cipro e Lussemburgo, al 20%, cioè nel gruppo che include Italia e poco al di sopra di Francia (19,6%) e Germania (19%). "E' una tappa dura ma necessaria", ha commentato in mattinata il ministro delle finanze George Osborne secondo cui la soglia del 20% "è ragionevole data la difficilissima situazione in cui ci troviamo". Osborne, che da questo provvedimento mira a registrare maggiori entrate per 13 miliardi di sterline nel 2011, ammette che il provvedimento impatterà negativamente i consumi delle famiglie ma a suo parere questa soluzione rimane il male minore rispetto a possibili aumenti delle tasse o a ulteriori riduzioni dei servizi pubblici. "I nostri piani per la riduzione del debito sono ormai tutti ampiamente noti - ha detto - e si estendono su un periodo di quattro anni. Tutte le tessere del mosaico sono al loro posto, non manca assolutamente nulla". Improbabile, dunque, in questo momento una qualsiasi ipotesi di aumento della pressione fiscale: "non c'è un solo buco" nel sistema fiscale, ha detto, che possa essere riempito con un nuovo aumento anche se il ministro si è rifiutato di escludere in via definitiva misure del genere nel futuro. "Non intendo escludere o confermare qualsiasi cosa riguardo alle tasse. Nessun ministro delle finanze responsabile potrebbe mai farlo", ha detto Osborne che, come provedibile, è finito al centro delle critiche dell'opposizione. "Questa misura non aiuterà la crescita e l'impiego - ha detto l'ex ministro laburista dell'Interno, Alan Johnson - e colpirà in maniera più severa i più poveri". Durante la crisi l'ex esecutivo laburista aveva agito esattamente in senso inverso, abbassando temporaneamente l'iva al 15% proprio per dare maggiore respiro alle famiglie più in difficoltà. L'avvento dell'iva maggiorata ha intanto indotto molti consumatori ad anticipare alla fine dell'anno scorso gli acquisti già programmati e dunque ora si teme una brusca decelerazione nei primi mesi del 2011. 10 Gazzettino Europeo 08 Gennaio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Cultura orizzonti transnazionali Concorso Accademia I 40 anni con un nuovo logo: via la scritta Apulia Award: alla di nuovi talenti "Starbucks Coffee", rimane solo la sirena verde inscoperta Italia e nel Regno Unito Sono passati 40 anni da quando Starbucks, il celebre brand del coffee lifestyle famoso in tutto il Mondo ha dato i natali al suo primo store in un piccolo spazio commerciale a Seattle. Da allora tante cose sono cambiate, il Mondo, il modo di concepire le cose, ma la qualità e l’eccellenza dei prodotti Starbuck’s ha conquistato praticamente ogni parte del Globo. Uno stile inconfondibile quello del Brand, indelebile nella mente di ognuno con il logo vedre e nero con al centro la sirena. Il periodo impone design accattivanti ed innovazione, per cui è arrivato, anche per Starbuck’s, il momento di cambiare brand, ridisegnando la propria identità. Howard Schultz, Ceo dell’azienda, ha spiegato che la nuova evoluzione del logo è per mostrare un cambiamento, per incrementare la Starbuck’s experience. I loghi del brand di Seattle avevano già subito dei cambiamenti, nel 1971,1987 e 1992, da quando il logo che tutti conosciamo è rimasto sino ad oggi. Una innovazione apprezzata da molti, con una immagine più cool ed accattivante ma, da prospettiva nostalgica, un momento di smarrimento per quanti, ogni mattina, sono ed erano abituati a prendere un coffee take away vicino al posto di lavoro. Starbucks Corp. ha presentato ieri il suo nuovo logo, che sarà composto ormai soltanto dalla famosa sirena verde e perderà quindi la scritta “Starbucks Coffee”. È vero che ogni cambio di logo – anche il migliore e più azzeccato – genera sempre critiche e insofferenze da parte degli ammiratori più appassionati. Ed è vero che il marchio di Starbucks è uno dei più conosciuti al mondo e quindi è comprensibile e fisiologico che ci sia, almeno all’inizio, una fase di smarrimento e disorientamento generale. A leggere i commenti all’articolo di Schultz, però, sembra che questo disorientamento sia piuttosto diffuso. Molte persone si lamentano dell’eliminazione delle parole “Starbucks Coffee” dal logo e la considerano una scelta “insensata”, altre scrivono semplicemente che preferivano quello vecchio. Ci sono anche quelli a cui piace, comunque. A molti – e alla stessa CNN – la storia sta ricordando quanto accaduto di recente a GAP, noto marchio di abbigliamento statunitense costretto a tornare sui suoi passi dopo aver effettuato un contestatissimo cambio di logo. Starbucks è una catena internazionale di caffetterie che negli anni si è guadagnata fiumi di appassionati frequentatori in giro per il mondo, tanto da avere oggi oltre diciassette mila negozi in quarantanove paesi diversi. Gli italiani la conoscono solo per via delle loro esperienze di vita o turismo all’estero, dove molti ne sono stati conquistati e altri infastiditi dalle pretese di imitazione del “nostro caffè”: in Italia non ci sono punti vendita di Starbucks e a lungo la stessa azienda ha detto di non avere progetti per il nostro Paese, vista la diffusione capillare di bar in cui è possibile consumare caffè e cappuccino a prezzi di gran lunga inferiori di quelli offerti dalla catena. Per non parlare dei rischi della sfida alla “tradizione italiana” del caffè. Qualche mese fa però hanno cominciato a circolare alcune voci riguardo l’imminente apertura di due negozi Starbucks, a Roma e a Milano. Chiusa la tomba di Tutankhamon nella valle dei Templi di Luxor Solo pochi turisti fortunati potranno ancora vedere la 'vera tomba di Tutankhamon, nella Valle dei Templi di Luxor perché, ha annunciato il segretario generale del consiglio supremo delle antichità egiziane Zahi Hawass, presto sarà chiusa ai visitatori per evitare che questi la distruggano. La misura di protezione drastica sarà applicata anche ad altre due celebri tombe faraoniche di Luxor, quelle di Seti I di Nefertari, padre e moglie di Ramses II, che regnò dal 1314 al 1304 a.C. In un'intervista al Cairo all'agenzia spagnola Efe, ripresa da El Mundo online, Hawass ha spiegato che altrimenti «queste tombe sarebbero totalmente distrutte nel giro di 200 anni». Secondo l'egittologo Basaam el Shamaa «l'umidità causata dalla respirazione e dal sudore dei turisti» - in agosto le temperature superano i 50 gradi - «danneggiano le tombe». Il progetto dei conservatori egiziani prevede la realizzazione a breve di una «valle delle riproduzioni». Esperti sono già al lavoro con i laser per preparare immagini e copie esatte di interni, decorazioni e dipinti, delle tre tombe, che saranno ricostituite nei dintorni per i turisti. Le tombe originali potranno essere ancora visitate da pochissimi privilegiati, specialisti di egittologia, che però, avverte Hawass, pagheranno «biglietti d'ingresso carissimi». Scoperta nel 1922 dall'archeologo britannico Howard Carter, la tomba di Tutankhamon è ritenuta quella meglio conservata. È una dell principali attrazioni turistiche del paese. Ma, spiega Hawass, ora «è più importante proteggere la storia che il turismo». Il premio fotografico, Genius Loci, lo Spirito del Luogo e le Diversità Culturali, è stato istituito a Londra nel dicembre 2008 per sottolineare l’importanza delle diversità culturali in un mondo in rapido cambiamento. Il Premio, diretto ad artisti provenienti da ogni comunità, è un invito a “riflettere” sul patrimonio e sui costumi locali, e come questi, a loro volta, si trasmettono al milieu della società. Nella edizione 2010 i candidati sono stati incoraggiati a considerare come la propria identità culturale interagisce con quella di altre comunità. Più di 300 partecipanti, di varie nazionalità, hanno partecipato al concorso. Due eminenti giurie, una con sede a Londra, l'altra a Bari, hanno individuato 3 finalisti: Stefano Morelli: 31 anni, ha elaborato un saggio fotografico incentrato sulla vita dei Rom ai margini della società in Bregu I Lumit, un campo alla periferia di Tirana, in Albania. Le sue fotografie mettono alla luce la difficile condizione dei Rom e il tentativo di mantenere viva la propria identità pur essendo invisibili agli occhi della società. Matteo Sandrini: 25 anni, in diversi giorni e sempre alla stessa ora, si è posizionato su una strada del quartiere ‘Carmine’ di Brescia fotografando le persone al loro passaggio. Al di là delle singole inquadrature, ha creato un’immagine composita con persone dal background multietnico allineate una accanto all'altra, come in un collage di integrazione sociale. Alex Boyd: 26 anni, ha presentato una vista mozzafiato sull’incontaminato paesaggio scozzese. Tutte le immagini sono caratterizzate dalla presenza di un soggetto anonimo con le spalle rivolte all'obiettivo al fine di rappresentare il rapporto umano con la natura, in questo caso scozzese. Le opere dei 3 finalisti saranno esposte in una mostra collettiva che si terrà presso il prestigioso Royal Horseguards, Londra, l’11/02/2011, alla cui cerimonia di inaugurazione interverranno rappresentanti culturali della Gran Bretagna e dell’Italia, e la madrina dell’Accademia, Nancy Dell'Olio. In quella occasione sarà premiato il vincitore. L'Accademia Apulia, fondata nell'ottobre 2008, è una organizzazione non-profit con sede a Londra tesa a favorire uno scambio culturale e professionale tra il Regno Unito e l’Italia. Pubblicità [email protected] Gazzettino Europeo 08 Gennaio 2011 GAZZETTINO EUROPEO.IT 11 12 Gazzettino Europeo 08 Gennaio 2011 E-mail [email protected] Bandi e Concorsi Europei APRILE GENNAIO GENNAIO GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO RICERCA E INNOVAZIONE FP7-PEOPLE-2011-ITN: Proposte per le “Marie Curie Initial Training Networks” nell'ambito del programma 'PERSONE' del VII PQ di RST Sostenere la formazione e lo sviluppo della carriera dei ricercatori con reti congiunte di formazione sotto forma di ITN. Stanziamento: 318.410.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 26 gennaio 2011 COOPERAZIONE EUROPEAID PROGETTO TWINNING VOLTO A SOSTENERE L'ATTUAZIONE DELLA STRATEGIA DELLA COMMISSIONE ANTI-CORRUZIONE IN GIORDANIA Sostenere la Commissione Anti-Corruzione (ACC) ad attuare una strategia in linea con le migliori pratiche internazionali Stanziamento: 1.500.000 euro - EuropeAid/130793/C/ACT/JO Scadenza: 25 gennaio 2011 AMBIENTE FP7-KBBE-2011-5: Proposte per la priorità PRODOTTI ALIMENTARI, AGRICOLTURA E PESCA, BIOTECNOLOGIE nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Per ragioni tecniche l’invito è suddiviso in due topic di ricerca. Stanziamento: 240.270.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 25 gennaio 2011 TRASPORTI FP7-SCIENCE-IN-SOCIETY-2011-1: Proposte per l'azione SCIENZA E SOCIETÀ nell'ambito del programma specifico 'CAPACITÀ' del VII Programma Quadro di RST Per questo invito diverse sono le aree e i topic aperti. Stanziamento: 43.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 20 gennaio 2011 RICERCA MARINA FP7-OCEAN-2011: Proposte nell'ambito di "The ocean of tomorrow" priorità KBBE, ENERGY, ENVIRONMENT e TRANSPORT del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Sovvenzioni i temi 2, 5, 6 e 7. Stanziamento: 45.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 18 gennaio 2011 INNOVAZIONE TECNOLOGICA FP7-ICT-2011-EU-BRASIL: Proposte per l’azione «Cooperazione» nell'ambito dei programmi di lavoro 2011 e 2012 del VII PQ di RST Tema del presente invito riguarda lo sviluppo di Tecnologie dell'informazione e della comunicazione ed Internet. Stanziamento: 5.000.000 euro - GUUE 2010/C 261/05 Scadenza: 18 gennaio 2011 INNOVAZIONE TECNOLOGICA FP7-ICT-2011-7: Proposte per l’azione «Cooperazione» nell'ambito dei programmi di lavoro 2011 e 2012 del VII PQ di RST Aree: “Pervasive and Trusted Network and Service Infrastructures”, “Cognitive systems and robotics”, “Alternative Paths”. Stanziamento: 783.500.000 euro - GUUE 2010/C 261/05 Scadenza: 18 gennaio 2011 MEDICINA E FARMACOLOGIA IMI-JU-2010: invito a presentare proposte nell'ambito dell'Iniziativa tecnologica congiunta sui medicinali innovativi (IMI) Promuovere la collaborazione tra aziende biofarmaceutiche e sanitarie, regolatori, università e organizzazioni di pazienti. Stanziamento: 114.000.000 euro - IMI Joint Undertaking 3rd Call Scadenza: 18 gennaio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA PROGETTO PILOTA "BORSE DI RICERCA EUROPEE PER IL GIORNALISMO INVESTIGATIVO TRANSFRONTALIERO” Sostenere i giornalisti che si occupano di storie transfrontaliere in ambiti nei quali i media tradizionali non investono risorse. Stanziamento: 1.100.000 euro - DGCOMMA3/01-2010/PPIJ Scadenza: 15 gennaio 2011 IMPRESE DG ENTR ENT-SAT-10/5011: SOSTEGNO ALLE ATTIVITÀ INTERNAZIONALI: INFORMAZIONI, CENTRI DI FORMAZIONE E DI ASSISTENZA Garantire la visibilità delle attività di navigazione satellitare europea, monitorare le iniziative di navigazione satellitare locale. Stanziamento: 250.000 euro - GUUE 2010/C 292/07 Scadenza: 15 gennaio 2011 IMPRESE DG ENTR ENT-SAT-10/5010: SISTEMA DI ASSEGNAZIONE DEL PREMIO GALILEO- EGNOS Obiettivo del seguente invito è quello di cofinanziare la gestione di un sistema di premio per le applicazioni innovative basate sulla tecnologia GNSS dell'UE (EGNOS e GALILEO). Stanziamento: 900.000 euro - GUUE 2010/C 292/06 Scadenza: 15 gennaio 2011 GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI FONDO EUROPEO PER L'NTEGRAZIONE DI CITTADINI DEI PAESI TERZI - SOLIDARIETÀ E GESTIONE DEI FLUSSI MIGRATORI (2010) Nel presente invito saranno perseguiti obiettivi specifici riferiti a quattro distinte priorità. Stanziamento: 6.005.000 euro - "Community actions" 2010 Scadenza: 14 gennaio 2011 AVVISO: Per ulteriori informazioni sui Bandi riportati in questa pagina o per accedere agli elenchi completi dei Concorsi già in scadenza per il 2011, consultare “GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm Gazzettino Europeo 08 Gennaio 2011 Pubblicità [email protected] 13 Bandi e Concorsi Europei APRILE GENNAIO GENNAIO GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO ISTRUZIONE E CULTURA EAC/49/10 - PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE (LLP) - INVITO A PRESENTARE PROPOSTE 2011 Il programma di apprendimento permanente si applica a tutti i tipi e livelli di istruzione, di insegnamento e di formazione. Stanziamento: 1.065.000.000 euro - GUUE 2010/C 290/10 Scadenza: 14 gennaio 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-GALILEO-2011-GSA-1-a: Sostegno al sistema europeo globale di radionavigazione via satellite (Galileo) nell'ambito della priorità TRASPORTI del programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Presentazione delle proposte nell'area 7.4.1.7 (2° step). Stanziamento: 27.500.000 euro - GUUE 2010/C 196/05 Scadenza: 13 gennaio 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-PEOPLE-2011-NIGHT: “LA NOTTE DEI RICERCATORI” COORDINAMENTO E SOSTEGNO La manifestazione 'European Researchers Night' coinvolge organizzazioni scientifiche e di ricerca di tutta Europa che ospitano una serie di eventi di intrattenimento divertenti. Stanziamento: 4.000.000 euro - GUUE 2010/C 261/04 Scadenza: 12 gennaio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EACEA/27/10 - MEDIA 2007: Invito a presentare proposte per sviluppo, distribuzione, promozione e formazione i2i Audiovisual L’opera audiovisiva proposta deve appartenere ai generi fiction, animazione o documentario creativo. Stanziamento: 3.000.000 euro - GUUE 2010/C 304/08 Scadenza: 10 gennaio 2011 AVVISO: Per ulteriori informazioni sui Bandi riportati in questa pagina o per accedere agli elenchi completi dei Concorsi già in scadenza per il 2011, consultare “GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm PROMUOVERE I PROGETTI EUROPEI Le attività promozionali e la divulgazione dei risultati conseguiti costituiscono un aspetto estremamente importante e obbligatorio per tutti i progetti che hanno ottenuto finanziamenti dall’Unione europea. Già in fase di redazione della richiesta di sovvenzionamento è necessario definire i supporti (giornali, riviste, siti web) e le azioni (ad esempio diffusione attraverso mailing list) che renderanno pubblici i risultati di ciascuna azione finanziata. “GAZZETTINO EUROPEO”, proprio per la peculiarità delle proprie competenze nel settore dell’informazione comunitaria e, soprattutto, per la collaudata possibilità di diffusione multiregionale per ciascuna sua pubblicazione, può rappresentare un valido supporto per quelle organizzazioni italiane che, a diverso titolo, partecipano a progetti europei. Attività di “disseminazione”, dunque, attraverso “GAZZETTINO EUROPEO” che per questo specifico servizio ha elaborato una vantaggiosa piattaforma di offerte per garantire massima visibilità a costi assolutamente convenienti. Oltre al giornale, poi, una apposita sezione del proprio sito web può essere attivata, su richiesta, per accogliere le schede riassuntive e le note informative di ciascun progetto comunitario; garantendo, in questo caso - senza ulteriori costi aggiuntivi - sia il costante aggiornamento delle informazioni pubblicate, sia l’ampliamento degli spazi web necessari a dare completa ed esauriente rendicontazione dei risultati conseguiti. Per conoscere l’intera gamma delle offerte o ricevere maggiori informazioni sulla tipologia dei servizi, scrivere a: [email protected] 14 Gazzettino Europeo 08 Gennaio 2011 Pubblicità [email protected] Bandi e Concorsi Europei APRILE FEBBRAIO FEBBRAIO GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO RICERCA E INNOVAZIONE Invito a presentare proposte a titolo del progetto di programma di lavoro annuale per la concessione di sovvenzioni nel campo della rete transeuropea di energia (TEN-E) per il 2011 Sovvenzioni a progetti in conformità agli obiettivi definiti. Stanziamento: 24.150.000 euro - GUUE 2010/C 352/12 Scadenza: 28 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/49/10 - PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE (LLP) - INVITO PER PROPOSTE 2011 Termine per la presentazione relativa a Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig: Progetti multilaterali, Reti e misure di accompagnamento Stanziamento: 1.065.000.000 euro - GUUE 2010/C 290/06 Scadenza: 28 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EACEA/20/10 Media 2007 Sviluppo, distribuzione, promozione e formazione Sostegno alla diffusione televisiva di opere audiovisive europee 2° termine per la presentazione di proposte per promuovere la diffusione transnazionale di opere audiovisive europee. Stanziamento: 10.400.000 euro - GUUE 2010/C 248/04 Scadenza: 28 febbraio 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-ERANET-2011-RTD: invito a presentare proposte per il coordinamento di azioni di ricerca nell'ambito del VII PQ di RST Nel presente invito saranno perseguiti obiettivi specifici riferiti a sette distinte priorità individuate in 17 topic. Stanziamento: 44.610.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 22 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/49/10 - PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE (LLP) - INVITO PER PROPOSTE 2011 Termine per la presentazione relativa a Comenius, Leonardo da Vinci, Grundtvig: Partenariati; Partenariati Comenius-Regio; Grundtvig: Seminari. Stanziamento: 1.065.000.000 euro - GUUE 2010/C 290/06 Scadenza: 21 febbraio 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-PEOPLE-2011-COFUND: Proposte per le Azioni “Marie Curie” nell'ambito del programma 'PERSONE' del VII PQ di RST L'Azione Cofund sosterrà programmi di borse di studio per i ricercatori più promettenti e con esperienza. Stanziamento: 90.000.000 euro - GUUE 2010/C 283/07 Scadenza: 17 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/32/10 - PROGRAMMA TEMPUS IV RIFORMA DELL’ISTRUZIONE SUPERIORE MEDIANTE LA COOPERAZIONE UNIVERSITARIA INTERNAZIONALE Promuovere la cooperazione multilaterale tra gli istituti d'istruzione superiore dell’Ue e i paesi partner confinanti. Stanziamento: 48.700.000 euro - GUUE 2010/C 278/12 Scadenza: 15 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/49/10 - PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE (LLP) - INVITO PER PROPOSTE 2011 Termine per la presentazione delle proposte relative al Programma Jean Monnet aperto agli istituti di istruzione superiore di tutto il mondo. Stanziamento: 1.065.000.000 euro - GUUE 2010/C 290/06 Scadenza: 15 febbraio 2011 RICERCA E INNOVAZIONE ERC-2011-AdG: Invito a presentare proposte nell'ambito del Programma di lavoro «Idee» 2011 del VII Programma Quadro di RST Termine per la presentazione delle proposte per il dominio 'Physical Sciences and Engineering' (PE) . Stanziamento: 661.400.000 euro - GUUE 2010/C 298/07 Scadenza: 09 febbraio 2011 AMBIENTE NER 300 - PROGETTI DI DIMOSTRAZIONE COMMERCIALE PER IL TRATTENIMENTO E LO STOCCAGGIO GEOLOGICO DI CO2 E PROGETTI DI DIMOSTRAZIONE DI TECNOLOGIE INNOVATIVE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA RINNOVABILE Stanziamento: 300.000.000 euro - GUUE 2010/C 302/04 Scadenza: 09 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/49/10 - PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE (LLP) - INVITO PER PROPOSTE 2011 Termine per la presentazione relativa a Leonardo da Vinci: Mobilità (incluso il certificato di mobilità Leonardo da Vinci); Corsi di lingue intensivi Erasmus Stanziamento: 1.065.000.000 euro - GUUE 2010/C 290/06 Scadenza: 04 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA PROGRAMMA CULTURA (2007-2010) - SETTORE 1.2.2: PROGETTI DI TRADUZIONE LETTERARIA Il supporto europeo alla traduzione letteraria è finalizzato alla valorizzazione della letteratura e del patrimonio letterario europeo, favorendo la circolazione di opere tra diversi paesi. Stanziamento: 2.700.000 euro - GUUE 2010/C 204/04 Scadenza: 03 febbraio 2011 AVVISO: Per ulteriori informazioni sui Bandi riportati in questa pagina o per accedere agli elenchi completi dei Concorsi già in scadenza per il 2011, consultare “GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm E-mail [email protected] Gazzettino Europeo 08 Gennaio 2011 15 Bandi e Concorsi Europei APRILE FEBBRAIO FEBBRAIO GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO RICERCA E INNOVAZIONE FP7-SSH-2011-1: Proposte per la priorità SCIENZE SOCIOECONOMICHE E SCIENZE UMANE nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII Programma Quadro di RST Collaborative projects: “large scale integrating research projects“ Stanziamento: 40.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 02 febbraio 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-SSH-2011-2: Proposte per la priorità SCIENZE SOCIOECONOMICHE E SCIENZE UMANE nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII Programma Quadro di RST Projects: “small or medium-scale focused research projects“ Stanziamento: 29.700.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 02 febbraio 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-SSH-2011-3: Proposte per la priorità SCIENZE SOCIOECONOMICHE E SCIENZE UMANE nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII Programma Quadro di RST Projects: “Coordination and support actions“ Stanziamento: 6.300.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 02 febbraio 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-NMP-2011-CSA-5: Proposte per l'azione NANOSCIENZE, MATERIALI E NUOVE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE E AMBIENTE nell'ambito del programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Invito a presentare proposte 'Coordination and Support Actions'. Stanziamento: 12.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 01 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/57/10 - PROGRAMMA «GIOVENTÙ IN AZIONE» 2007-2013 - INVITO A PRESENTARE PROPOSTE 2011 1° termine per la presentazione delle domande per promuovere e sostenere la cittadinanza attiva dei giovani in Europa. Stanziamento: 885.000.000 euro - GUUE 2010/C 333/09 Scadenza: 01 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA PROGRAMMA «EUROPA PER I CITTADINI» AZIONE 2/MISURA 3 SOSTEGNO A FAVORE DI PROGETTI PROMOSSI DALLE ORGANIZZAZIONI DELLA SOCIETÀ CIVILE Diffondere la reciproca comprensione tra diverse culture. Stanziamento: 2.807.000 euro - GUUE 2010/C 340/14 Scadenza: 01 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA PROGRAMMA «EUROPA PER I CITTADINI» AZIONE 1/MISURA 1.1 INCONTRI FRA CITTADINI NELL’AMBITO DEL GEMELLAGGIO TRA CITTÀ Questa misura comprende attività che prevedono o promuovono scambi diretti fra cittadini europei. Stanziamento: 7.043.000 euro - GUUE 2010/C 340/14 Scadenza: 01 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA PROGRAMMA «EUROPA PER I CITTADINI» AZIONE 1/MISURA 1.2 - COLLEGAMENTO IN RETE TELEMATICO TRA CITTA’ GEMELLATE Sostenere la creazione di reti telematiche per sviluppare cooperazioni tematiche e durature tra città gemellate. Stanziamento: 4.528.000 euro - GUUE 2010/C 340/14 Scadenza: 01 febbraio 2011 AVVISO: Per ulteriori informazioni sui Bandi riportati in questa pagina o per accedere agli elenchi completi dei Concorsi già in scadenza per il 2011, consultare “GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm 16 Gazzettino Europeo 08 Gennaio 2011 Pubblicità [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT