La Regione si schiera a favore della polenta e osei

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La Regione si schiera a favore della polenta e osei
L’ECO DI BERGAMO
18 Città
MERCOLEDÌ 3 DICEMBRE 2014
La Regione
si mobilita
per salvare
polenta e osèi
Legge di stabilità
Rossi chiama
i parlamentari
È necessario che i parlamentari bergamaschi si impegnino a cambiare la Legge di stabilità in discussione
in Parlamento, facendo in modo che
vengano inserite risorse adeguate per
le Province: è l’appello più volte lanciato ieri sera dal presidente di Via Tasso
Matteo Rossi durante la trasmissione
a Bergamo Tv Uno contro tutti, condotta da Massimo Sonzogni.
Una mozione contro la direttiva
europea che mette in pericolo
le tradizioni gastronomiche locali
re presso le competenti autorità
Salvare la polenta e osèi nazionali ed europee affinché
e lo spiedo bresciano. Questo venga immediatamente rimosso
l’obiettivo di una mozione appro- l’assurdo divieto di commercializvata ieri dal Consiglio regionale zazione di uccelli di provenienza
della Lombardia a larga maggio- extra Ue», introducendo magari
ranza, con il voto contrario del «apposite deroghe motivate dalla
conservazione delle tradizioni gaMovimento 5 Stelle.
A mettere a rischio diversi piat- stronomiche locali».
Inoltre, viene chiesto a Palazzo
ti tipici lombardi è un decreto del
governo che, recependo una diret- Lombardia di «sostenere le azioni
tiva europea, vieta la vendita di di enti locali e associazioni venaqualsiasi uccello selvatico (esclusi torie e di commercianti che si
i volatili di grossa taglia) e impedi- stanno opponendo ad un’assurda
imposizione nazionale
sce anche l’importache non tiene minimazione da un Paese extraeuropeo. In pratica,
L’Ue vieta mentecontodeltessusociale ed economiviene esteso il divieto
la vendita di to
co lombardo».
di commercializzazione di alcune specie di
ogni specie Il consigliere regiodel Pd, Mario Baruccelli, anche nel caso
selvatica, nale
boni, ha sottolineato
di una loro provenienanche che «la mozione è pasza extra Ue. Tuttavia,
quasi all’unanimisecondo la mozione, la
cacciabile sata
tà e vuole affermare
norma, così come è stache non si può, con un
ta approvata, appare
maldestra e assolutamente puni- colpo di penna, cancellare una trativa verso la ristorazione lombar- dizione culinaria». C’è «la necessida perché non si limita a vietare la tà di una normativa chiara, sia a
commercializzazione di uccelli livello regionale che nazionale, riusati sia per la polenta osèi che per spetto all’utilizzo della selvaggina
lo spiedo bresciano, ma addirittu- nell’ambito della ristorazione, in
ra estende il divieto a specie at- particolare nei piatti tipici come
tualmente comprese nell’elenco lo spiedo o la polenta e osèi».
Barboni, quindi, chiede «che
di quelle cacciabili come il tordo
bottaccio, il tordo sassello, l’allo- venga fatta chiarezza e che possa
continuare una tradizione secoladola, il merlo e la quaglia.
Dunqueildocumentoimpegna re». Si tratta di «un intervento a
il presidente Roberto Maroni e la difesa della ristorazione tradizioRegione Lombardia a «interveni- nale delle valli bergamasche». Per
FABIO FLORINDI
La polenta e osèi, piatto tradizionale della cucina bergamasca
Barboni: «Non si
può cancellare così
una tradizione
culinaria secolare»
Capelli: «Tracciato
il confine tra buone
intenzioni ed effetti
negativi della norma»
il consigliere Ncd, Angelo Capelli,
il voto sulla mozione «è un segnale». E serve a «tracciare il confine
tra le buone intenzioni di una norma, che intende proteggere degli
animali ed evitare gli abusi, e gli
effetti negativi che però questa
stessanormaproduce»,comel’eliminazione di «uno dei piatti tradizionali della nostra cucina».
Il Consiglio regionale ha approvato anche una seconda mozione,
con i voti della sola maggioranza
di centrodestra. Il documento,
presentato da Fratelli d’Italia,
chiede alla Regione di promuovereunincontrotrailministroMaurizio Martina e i ristoratori bergamaschi e bresciani, affinché il governo possa verificare la dannosità della norma. 1
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Erano presenti in studio i giornalisti Benedetta Ravizza (L’Eco
di Bergamo), Fabio Paravisi
(Corriere della Sera) e Isaia Invernizzi (BergamoNews). «Se la
Legge di stabilità non cambia –
ha sottolineato Rossi – le Province nel breve periodo, per i
tagli previsti, saranno al disse- Matteo Rossi FOTO BEDOLIS
sto. Ma non mi rassegno. Prima
del dissesto ci sono i parlamen- te, «le nostre priorità sono chiatari: chiedo il loro impegno e re: scuola, fragilità sociali e terpenso che la ragionevolezza ritoriali. Su queste non si naviga
possa prevalere».
a vista». Rossi ha, inoltre, riconNumerosi i temi toccati du- fermato l’impegno della Provinrante la serata. Sulla vicenda cia per trovare le risorse di comdelle firme false per le elezioni petenza di Via Tasso per la varegionali, per la quale Rossi ha riante di Zogno: «Ma è chiaro –
patteggiato, ha ribadito di «aver ha aggiunto – che la Regione
sempre detto la verità a tutti e deve aiutare le sue Province».
di essere stato trasparente».
Riguardo al collegamento tra
Sulla recente nomina in Sacbo Pedemontana e Brebemi Rossi
del senatore di Forza
ha sottolineato la neItalia Enrico Piccicessità di «consentire
nelli, il presidente Il presidente ai Comuni di ragionaRossi ha ribadito che
oltre che sull’opdella re,
si è trattato di una sua
zione dell’autostrada,
«scelta autonoma.
Provincia: anche sulla possibiliCon il mio partito non
di una riqualifica«O si cambia tà
c’è stata sufficiente
zione della viabilità
condivisione, ma lun- o per noi sarà esistente». «La Progi da me non ricono– ha aggiunto
il dissesto» vincia
scere il ruolo del ParRossi – vuole essere
tito democratico.
presente nei luoghi
Non è in discussione il mio rap- delle crisi aziendali. Occorre inporto con il segretario provin- vestire su corsi di formazione
ciale Gabriele Riva». Dopo aver mirati».
rimarcato i buoni rapporti con
E a breve, ha concluso il presiil sindaco di Bergamo Giorgio dente, «dovrebbe prendere il via
Gori, Rossi ha affermato di esse- una nuova struttura di Provincia
re «il miglior alleato di Gori sul e Comune di Bergamo per la
tema dell’area metropolitana: la formazione di personale qualifigrande Bergamo è la strada giu- cato per un’azione di progettasta».
zione in funzione dei bandi euNonostante i tagli di bilancio ropei: è colpevole non andare a
che la Provincia ha dovuto subi- prendere i soldi dove ci sono». 1
re, ha poi osservato il presiden- G. Ra.
Paura in via Camozzi
La cantante in Città Alta
Auto prende fuoco in strada, illeso il conducente
Patti Smith turista deve fare i conti con la nebbia
Momenti di paura ieri sera, attorno alle 20, in via Camozzi, dove un’auto, una Chrysler Cruiser,
ha preso improvvisamente fuoco (nella foto di Diego Donadoni). Non appena ha notato il
fumo uscire dal cofano, il conducente ha frenato proprio in mezzo alla strada ed è sceso dall’auto.
La vettura in pochi attimi è stata avvolta dalle fiamme e dal fumo. In via Camozzi sono giunti
i vigili del fuoco che, nel giro di pochi minuti, hanno domato il rogo. L’auto sarà da demolire.
Mattinata bergamasca tra relax e cultura per Patti Smith all’indomani del concerto di lunedì
sera al Creberg teatro. Con la sua Polaroid «vintage», la cantante è andata a caccia degli angoli
più suggestivi di Città Alta, anche se ha dovuto fare i conti con la nebbia. Sarà per un’altra volta,
visto che pare abbia espresso l’intenzione di tornare nella nostra città. Ieri lei e il suo staff
(composto da membri della sua famiglia) sono partiti per Parma, sede del prossimo concerto.