italy supplement supplement - Grand Encampment, Knights Templar
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italy supplement supplement - Grand Encampment, Knights Templar
ITALY SUPPLEMENT Gran Commendatore Giovanni Pascale E-mail : [email protected] Gianmichele Galassi, Editor E-mail : [email protected] Nella bellissima location dii Firenze, città di Dante Alighieri, si è svolto il 29 novembre l’atteso Meeting internazionale sui cavalieri Templari a distanza di 700 anni dalla tragica fine del Gran Maestro Jaques De Molay e dallo scioglimento dell’Ordine da parte di Papa Clemente V dopo d il processo voluto da Filippo il Bello. Il Convegno organizzato dal Dipartimento Europa del Grande Accampamento Usa e dalla Gran Commenda dei cavalieri Templari del Rito di York ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle Gran Commende di Croazia, Croaz Romania, Romania Portogallo e Togo e una massiccia presenza di cavalieri e anche di studiosi della storia e dei valori del Tempio. La convention, moderata dal giornalista Gianmichele Galassi, si è aperta con i saluti portati da Emilio Attinà Commander del Dipartimento rtimento Europa e dal Gran Commendatore dei Cavalieri Templari d’Italia, Giovanni Pascale, i quali hanno sottolineato l’importanza a distanza di 900 anni dalla nascita dell’Ordine e l’attualità dei valori Templari che vanno difesi e tramandati alle future generazioni specie in un’epoca buia come l’attuale. Poi hanno portato il loro personale contributo il sommo sacerdote del Gran Capitolo dei Liberi Muratori del Rito di York in Italia, Tiziano Busca, e il Gran Maestro dei Massoni Criptici italiani Luigi Marchese. Mar La prima parte dei lavori è stata dedicata agli interventi di qualificati relatori che hanno parlato dei Templari sotto le più diverse angolazioni. Si è partiti da “I valori Templari, Regola e Malicidio di San Bernardo di Chiaravalle” (Angelo Di Rosa, Rosa, giornalista), per poi passare a “Templari e Fedeli d’Amore nella Toscana del Medioevo (Renzo Manetti, Architetto), a ”I valori culturali trasmessi attraverso l’architettura Templare (Mario Pagni, Archeologo), a “La via del guerriero e la Cavalleria ideale eale (Gerardo Lonardoni, Scrittore), per poi passare alle relazioni su “Il trionfo islamico del XV secolo tra Gjergj Kastrioti Skënderbeu e Vlad II dei Cavalieri dell’Ordine del Drago (Fabio M. Fabbri, Univ. “La Sapienza” Roma), e “Il Templarismo liberomuratorio liberomuratorio nei secoli XVIII e XIX: origini e sviluppi tra massoneria e occultismo (Francesco Ventani, studioso). L’ultima relazione è stata tracciata dal Gran Commendatore Giovanni Pascale che ha parlato del “Templarismo massonico del Rito di York”. Nel pomeriggio c’è poi stato l’interessante talk show su “Il tentativo templare: la necessità di integrazione culturale nella moderna società multietnica”. Emilio Attinà, Commander Europa, Tiziano Busca, Sommo Sacerdote del Gran Capitolo, Vinicio Serino, antropologo Università di Siena, Fabio M. Fabbri, Univ. “La Sapienza” Roma, Mario Ascheri dell’Univ. Roma Tre Roma, hanno parlato a 360 gradi dell’argomento affrontandolo dal punto di vista storico, antropologico, economico, sociale e multirazziale. Le conclusioni sono state affidate al Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi, il quale ha voluto sottolineare come di fronte al problema dei migranti bisogna tendere la mano, come mirabilmente ha fatto il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, e gli abitanti della piccola isola siciliana che si prodigano ed accolgono con amore fraterno e spirito caritatevole le migliaia di migranti che sfidano la morte in mare arrivando sui barconi della disperazione. Ecco perché oggi i valori di Tolleranza, Giustizia, Assistenza, Amore e Pace portate avanti dagli antichi confratelli Templari devono essere portati avanti dai cavalieri del Rito di York, Gli antichi Cavalieri del Tempio si prefiggevano la difesa dei luoghi santi a Gerusalemme, la riconquista del Tempio di Salomone, simbolo della religione ebraica e simbolo della Passione e della Morte di Cristo. Oggi noi templari non abbiamo più il Tempio di Salomone da riconquistare, e i luoghi sacri da difendere. Però, abbiamo molto di più. Abbiamo l'Uomo, che è il vero e proprio Tempio di oggi. Bisogna cercare la rivalutazione dell'Uomo, dei suoi valori, della sua bellezza interiore: a cominciare in noi stessi. Valori così belli, sublimi, unici che abbiamo soltanto smarrito, e che dobbiamo ritrovare come la parola perduta. E i valori Templari, sono un messaggio potente per tutti gli uomini di buona volontà su cui poggiare le basi di un nuovo rinascimento dell’Uomo e della Spiritualità. Quindi munendoci di una potente corazza morale contro i mali della globalizzazione e con in mano lo scudo dei valori Templari, , facciamo di tutto per recuperare e portare avanti valori quali la solidarietà, la fratellanza, l’eguaglianza sociale. Difendendo questa incommensurabile Tradizione recupereremo un patrimonio culturale immenso e difenderemo , il “Tempio” che vi è in ognuno di noi. Così alla fine potremmo recitare quel meraviglioso salmo 113: “Non nobis domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam”. Sk Angelo Di Rosa Presidente Commissione Cultura Templare Gran Commenda d’Italia del Rito di York