TUPAC AMARU: L`ULTIMO INCA

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TUPAC AMARU: L`ULTIMO INCA
da “El Cid Campeador”
Fig.1
Tupac Amaru,
l’ ultimo inca
Tupac Amaru fu accusato davanti al re, da alcune persone, che lo odiavano,
d’aver sottratto e tenuto per sé una parte dei tributi, che aveva preso a Cuzco.
Il re ordinò ai suoi servi di catturare Tupac Amaru e di non permettere ai suoi
amici: Inca, di aiutarlo.
Tupac Amaru allora scappò insieme con la sua sposa :Micaela Bastidas, con le
sue figlie: Sol ed Elvira e con alcuni familiari, che gli erano fedeli.
Arrivato a Cuzco, scoprì che non poteva restare in città, perché il re aveva
vietato a tutti di aiutarlo e così, insieme ai suoi familiari passò di notte il
confine.
Il giorno seguente, arrivò a Trujillo e lasciò, in un luogo sicuro, la sposa, le sue
due figlie e i suoi amici più fedeli, perché non li voleva coinvolgere nelle sue
disavventure. Continuò il cammino, cercando di sottrarsi ai suoi nemici e molti
furono i cavalieri, che si offrirono di accompagnarlo, nella sua fuga.
Durante l’esilio si mostrò molto semplice, generoso e d’animo nobile e per
questo, fu amato da tutti.
Nel suo viaggio avventuroso, sostenne moltissime battaglie e le vinse senza
nessuno sforzo.
Fig.2
Tutte le ricchezze che accumulava nelle battaglie, le mandava al re, per saldare i
tributi del cui furto era stato accusato.
Il re, di fronte a tanta fedeltà, si rese conto che Tupac Amaru era stato accusato
ingiustamente e per ricompensa, gli permise di riunirsi con la sua famiglia, nella
città di Trujillo.
Le grandi ricchezze che Tupac Amaru inviò al re, suscitarono in molti il desiderio
di possederle, come gli "Infantes de Carrion", che vivevano ai confini del Perù.
Essi chiesero al re la mano delle figlie di Tupac Amaru.
Nelle vicinanze del fiume delle Amazzoni, presso il quale il re perdonò Tupac
Amaru, si fissarono le nozze di Sol ed Elvira con gli Infantes de Carrion, che si
celebrarono in Trujillo, con grande ostentazione.
Tupac Amaru aveva accettato il matrimonio delle figlie solo per ubbidienza al
suo re, ma in effetti sospettava dei suoi generi. Dopo alcuni mesi infatti, gli
Infantes de Carrion si dimostrarono vigliacchi sul campo di battaglia e la gente si
burlò di loro. Gli Infantes, allora, pensarono di vendicarsi di tale umiliazione e
chiesero a Tupac Amaru di partire con le loro spose. Tupac Amaru accettò la loro
richiesta ed essi partirono, ma arrivati in una cittadella vicino a Lima, legarono le
loro spose a due alberi e le abbandonarono, dopo averle quasi ammazzate di
botte.
Il giorno dopo, Tupac Amaru venne informato di ciò che era successo alle sue
figlie, ma egli si rifiutò di credere che fossero stati i suoi generi. Intanto, gli
Infantes de Carrion si erano recati nella città di Cuzco, nella quale si trovavano
alcuni loro amici spagnoli, appartenenti ad una dinastia molto potente, per
chiedere il loro aiuto e catturare Tupac Amaru.
Gli spagnoli si prepararono al combattimento e iniziarono l’attacco:
incendiarono Tinta, luogo nel quale Tupac Amaru aveva trascorso la sua infanzia
e ammazzarono molte persone innocenti.
Quando queste notizie arrivarono a Tupac Amaru, egli fece preparare il suo
esercito, per combattere contro gli Infantes de Carrion.
I due eserciti si trovarono di fronte a Tungazuca e lo scontro fu violento. Gli
Infantes vinsero per la superiorità degli armamenti, fecero arrestare Tupac Amaru
e tutta la sua famiglia e li condannarono a morte.
La condanna fu eseguita: la moglie e le due figlie di Tupac Amaru furono
decapitate e le loro teste furono esposte sulle mura della città.
Tupac Amaru, legato con pesanti catene, fu costretto ad assistere alla morte delle
donne, senza poter far nulla, per aiutarle.
Dopo la morte della moglie e delle figlie, giunse il suo turno: venne sottoposto
prima ad una serie di torture molto crudeli e quando perse i sensi, fu decapitato.
I suoi resti furono esposti nella piazza di Cuzco, come simbolo del dominio
spagnolo, a significare che se qualcuno si fosse ribellato avrebbe fatto la stessa
fine di Tupac Amaru.
Così la vita di Tupac Amaru ebbe fine, e da quel momento in poi, tutti i cittadini
dovettero rispettare e ubbidire ai nuovi sovrani usurpatori.
Hermes Bustos Majanca
Immagini
Fig.1 El Cid, particolare di una miniatura del sec. XI, Burgo de Osma, Biblioteca
della Cattedrale.
Fig.2 Episodio della Reconquista in una miniatura.
Note
Cid (signore) Campeador (guerriero), titolo di Rodrigo Diaz de Bivar (1030-99),
cavaliere castigliano.
Inca o Incas, antichi sovrani e principi peruviani originari della regione di Cuzco.