Città di Rho - Comune di Rho

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Città di Rho - Comune di Rho
Città di Rho
Provincia di Milano _ Regione Lombardia
Piano di Governo del Territorio PGT
l.r. nO 12/2005
Adozione con del ibera di CC nr 78 in data 28/ 12/2012
Pubblicazione in data 21/01/2013
Approvazione con delibera di CC nr 23 in data 17/06/2013
Pubblicazione sul BURL nr 34 in data 2 ]/08/20 13
il Sindaco: Pietro Romano
l' Assessore : Pietro Romano
il Segretario Generale: Paolo Bertazzoli
il Direttore del settore pianificazione del territorio: Massimo Zappa
i Progettisti :
d
- r h archit.etti
-
aSSoCIati
Nonne di attuazione
CAPO 1/
Articolo 3
Definizioni urbanistiche ed edilizie
Definizioni, parametri urbanistici ed edilizi
Le
le unità di misura e i
definiti come in appresso:
urbanistici ed edilizi utilizzati
atti del PGT sono
3.1. SI­
territoriale la superlicie complessiva dell'area dell'intero ambito interessato
attuativo o dall'atto di
negoziata con valenza territoriale.
3.1.2. La territoriale comprende:
la superficie delle aree destinate alla edificazione (superlicie fondiaria);
la superficie delle aree destinate ai servizi (superficie per servizi).
3.1.3. La superficie territoriale non ('t"''t,nrpr,,.,
- la
delle aree destinate alla viabilità esistente.
3.2. Sf­
3.2.1. Si
Superficie
- Sf - la superficie de1l'area edificabile di
del
come individuata negli atti del PGT o nei piani attuativi o
atti di programmazione
con valenza territoriale.
fondiaria comprende:
3.2.2. La
questo risulti
- l'eventuale aree di pertinenza del fabbricato di proprietà di terzi confinanti e non,
da apposito atto di asservimento e di cessione della capacità edificatoria da trascriversi nei
immobiliari, corredato dagli elaborati con l'esatta individuazione
e catastale delle aree e
delle relative superfici utilizzate per il calcolo
indici urbanistici.
3.2.3. La superlicie fondiaria non
- la
delle aree destinate alla viabilità
- la superlicie delle aree già destinate a servizi ed attrezzature pubbliche;
la superlicie delle aree destinate ai servizi.
3.3.
Superficie Lorda di Pavimento
3.3.1. Per
lorda di pavimento
- si intende la somma delle
dell'edificio
quelli a soppalco) misurate al
esterno
sia la loro
destinazione d'uso. Per
del piano si intende il massimo
delle strutture orizzontali
(solai) misurate al perimetro esterno, comprese tutte le murature e
destinati ad attività industriali o artigianali sono da
nella Slp le
in
impianti con la sola esclusione delle opere necessarie al trattamento e allo
solidi e
al servizio delI'attività produttiva. Per gli edifici rustici
edifici accessori
insediamenti residenziali anche se
originariamente costruiti come
come le stalle e i fienili costituenti parti integranti della cascina o
della corte, la
si considera
alla somma delle
di tutti i
abitabili che si ricaverebbero
dal recupero di detti edifici mantenendo ne il relativo
sagoma e sedime.
Per
edifici rustici
intendendo per questi
edifici accessori
insediamenti residenziali
anche se originariamente costruiti come
come le stalle e i fienili costituenti parti integranti della
cascina o della corte, la
si considera
alla somma delle
di tutti i
abitabili che si
ricaverebbero al recupero di detti edifici mantenendone il relativo
sagoma e sedime.
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Rho]GT Nonne
lorda di pavimento non comprende:
delle
dei balconi, dei
dei cavedi,
androni di
a pìlotis, degli sporti e delle
tra i
di fabbrica, dei
pensiline poste a protezione degli
all'edificio o al lotto di
dell 'edificio;
dei passaggi pedonali e delle
di uso
destinate al ricovero delle autovetture con relativi
di manovra e di accesso
di
del I'edificio;
dei sottotetti praticabili
edifici residenziali e destinati o utilizzati esclusivamente
d
accessori o di servizio
nonché i sottotetti non accessibili;
nrr,nr"f't" comune necessarie alla collocazione delle
delle centrali di condizionamento dell'aria, delle centraline e
dei contatori dell'energia elettrica o del gas, i locali macchina
ascensori con i relativi vani per corsa
ed extracorsa, le
e/o strutturali, i condotti tecnologici verticali, i locali per la
raccolta o lo
i locali di
da adibire a deposito dei materiali per la
manutenzione dell'edificio, i locali per il ricovero delle
f le
delle scale di sicurezza e dei relativi
di sollevamento realizzati in
normative statali o regionali o alle
impartite
pubblici di
all'esterno di edifici esistenti che ne siano sprovvisti ove fosse dimostrata
dette strutture ali 'interno della sagoma del fabbricato;
le
dei piani interrati o parzialmente interrati sottostanti gli edifici
anche se
g
esterne al perimetro dell'edificio soprastante, e destinate a
o locali accessori e a
o locali di
servizio
alloggi purché non sporgano per oltre l
mi misurati ali 'intradosso del solaio del piano
a - le
destinate a servizi comuni il cui uso per funzioni di interesse pubblico sia convenzionato
dei vani scala di edifici residenziali al servizio di due o più alloggi, limitatamente alla
riportata in
delle rampe inclinate e dei
scala nonché dei vani per
le superfici dei soppalchi ricavati ali 'interno dei locali
''''VI',!=''V dei quali non
della superficie complessiva netta, a condizione che siano
sul lato più
soprastante il soppalco risulti di altezza netta non superiore a 2, 10m,
lorda di pavimento sono fatte salve tutte le eccezioni di legge
finalizzate al
3.4. Sus - Superficie per servizi
3A.l, Si definisce Superficie per servizi - Sus - la superficie dell'area da destinare a servizi e attrezzature
pubbliche o di interesse pubblico o generale definita
programmazione negoziata con valenza territoriale.
3.5. Ut -Indice di utilizzazione territoriale.
l. L'Indice di utilizzazione territoriale - Ut
Lorda di Pavimento
atti del PGT o nei piani attuativi o
nel rapporto mq di
massima realizzabile per
mq di
atti di
su mq di St, la quantità di
territoriale.
3,5.2, Ai fini
dei criteri di
urbanistica stabiliti dal PGT, l'indice di
utilizzazione territoriale è ulteriormente definito al successivo Articolo 4.
3.6. If -Indice di utilizzazione fondiario
3.6.LL'Indicedi -If
nel rapporto mq di Slp su mq di Sf la quantità di
mq di Superficie fondiaria,
3.6.2, Ai fini
dei criteri di
urbanistica stabiliti dal PGT, l'indice di
utilizzazione fondiaria è ulteriormente definito al successivo Articolo 4.
9
Rho PGT
Nonne di attuazione
3.7. Sc - Superficie coperta
3.7.1. Per Superficie coperta - Sc - si intende l'area individuata dalla proiezione sul suolo delle parti edificate fuori terra degli edifici e dei manufatti edilizi delimitate al perimetro esterno comprese le superfici individuate dalla proiezione dei corpi e degli elementi in aggetto quali i bow-window, i porticati, le tettoie. 3.7.2. La superficie coperta non comprende: -le parti completamente interrate degli edifici, anche se esterne al perimetro dell'edificio soprastante; - limitatamente agli edifici a destinazione produttiva: i silos, i serbatoi di materie prime necessarie al funzionamento degli impianti tecnologici, i manufatti relativi agli impianti di depurazione dei residui dell 'attività produttiva, i piani di carico, le tettoie; - per tutti gli edifici a destinazione diversa da quella produttiva: le parti aggettanti quali balconi, sporti di gronda; - i pergolati, i gazebi o simili realizzati all'interno dei giardini, le piscine e le vasche all'aperto, i manufatti volti alla eliminazione delle barriere architettoniche. 3.7.3. Nel calcolo della Superficie coperta sono fatte salve tutte le eccezioni di legge finalizzate al risparmio energetico. 3.8. Sd - Superficie drenante
3.8.1. Si definisce Supelfìcie drenante - Sd - la superficie dell 'area di pertinenza libera da qualsiasi
costruzione sul suolo ed in sottosuolo, e priva di pavimentazione, quando è espressa in percentuale negli
articoli delle presenti norme esprime il rapporto percentuale della quantità di superficie drenate -Sd
rispetto alla superficie fondiaria -Sf.
Quando è espressa in percentuale negli articoli delle presenti norme esprime essa il rapporto percentuale
della quantità di superficie drenante - Sd rispetto alla Superficie fondiaria - Sf.
3.9. Rc - Rapporto di copertura
3.9.1. Il Rapporto di copertura - Rc -esprime il rapporto percentuale massimo consentito della quantità di
Sc - Superficie coperta rispetto alla Sf Superficie fondiaria; nel caso di piani attuativi o di atti di
programmazione negoziata con valenza territoriale rispetto alla St superficie territoriale.
3.10. V - Volume
3.10.1. Il Volume - V - degli edifici è il prodotto risultante dalla Slp- Superficie lorda di pavimento per
l'altezza di interpiano che, ai fini delle presenti norme di attuazione è stabilita in 3,00 m a prescindere
dalla maggiore o minore altezza effettiva di interpiano.
3.10.2 Il volume come sopra definito si utilizza per determinare la quantità di parcheggi privati da
realizzare secondo le disposizioni di legge, per la determinazione dei contributi per il rilascio del
pennesso di costruire per destinazioni residenziali o per altre disposizioni legislative e regolamentari che
fanno riferimento a tale parametro ..
3.11. H - Altezza degli edifici
3.11.1. Definisce l'altezza massima reale consentita. Nel caso di edifici con corpi o con facciate di diversa
altezza, ai fini della verifica dell'altezza massima si considera quella del corpo o della facciata più alta
dell'edificio, misurata come di seguito precisato.
3.1 1.2. L'altezza degli edifici si misura dalla quota media del marciapiede stradale prossimo all'edificio al
punto più elevato della facciata dell'edificio stesso; in caso di assenza del marciapiede si considera la
quota naturale del terreno prima dell'intervento maggiorata di 15 cm. L'altezza va misurata nei modi
illustrati nel seguente schema:
IO
Nonne dI attuazione
H
3,11.3, Nel caso di facciata con frontespizio, rrontone o timpano, l'altezza si assume come media delle
altezze della facciata stessa, come illustrato nel seguente schema:
da osservare tra
tra edifici e confini di
e tra edifici e confini
stradali è
dalle disposizioni di cui ai successivi
fermo restando il
delle
disposizioni della
nazionale e
vigenti m materia.
Le suddette distanze minime da osservare sono indicate
atti del PGT relativi a ciascuna zona; in
mancanza trovano applicazione su tutto il territorio del Comune le prescrizioni in appresso ~fJ'A."',''''''''',
eccetto che per
edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico per i quali
le prescrizioni
In
fermo restando la
di deroga secondo quanto stabilito
dalle
dalla legge.
Sono ammesse distanze inferiori a
dalle
dì cui in appresso nel caso di gruppi
attuativi convenzionati con progetto
di edifici che formino oggetto di
volumetrico o atti di programmazione
con valenza territoriale nonché in caso di interventi di
norme in materia,
riqualificazione energetica di edifici esistenti secondo le
3.12,2, La distanza tra edifici si determina misurando la distanza sulle rette orizzontali ortogonali alle
esterne
edifici
e setti murari) al netto dei corpi
aperti. La distanza
tra edifici e confini di proprietà si determina misurando le distanze sulle rette orizzontali ortogonali ai
confini di
e le suddette
esterne
edifici. La distanza tra edifici e confini stradali si
determina misurando la distanza sulle rette orizzontali
ai confini stradali e le ridette
esterne degli edifici.
3.12.3. La
delle distanze come di seguito
e articolata non si applica
ai
manufatti:
- cabine elettriche e manufatti
di servizio
a rete
di decompressione della
rete del gas,
- manufatti """'Y\nl"h'mpn1'"
seminterrati con altezza inferiore a
m',
muri di cinta con altezza inferiore a
- manufatti da giardino
e costruzioni accessorie quali strutture di ricovero auto, ripostigli e tettoie purché con altezza inferiore a 3,00 m; - alle piscine all'aperto; - alle strutture di arredo e
al servizio della collettività quali, a titolo esemplificativo,
di attesa per il trasporto pubblico, canine telefoniche, opere
ecc,), Il
di attuazione
3.12.2 De - Distanza tra
13.12.2.1 Per gli interventi di nuova costruzione e, ove non sia mantenuto il sedime e la sagoma
m rispetto a
deU'edìficio
dì ristrutturazione edilizia è
una distanza minima di I
anche
una sola parete sia
finestrate dì edifici antistanti (la norma
Per
interventi di ristrutturazione edilizia nel
del sedime e della sagoma dell'edificio nrl',p':I<:tpntp la
distanza minima tra le suddette pareti finestrate è pari a quella nrp.pc"d,'n
12.2.2. Nelle aree comprese in ambiti del territorio urbano interessato da trasformazione urbanistica è
una distanza minima tra edifici
all'altezza del fabbricato più alto e comunque non inferiore
a
m. Nel nucleo di antica formazione le distanze tra edifici non possono essere inferiori a quelle
senza tener conto dì costruzioni aggiuntive di
intercorrenti tra i volumi edificati
epoca recente e
di valore storico, artistico o ambientale.
nr".<:i'rltl·"
3.12.3. Dc - Distanza
edifici dai confini di proprietà
12.3.1. Per
interventi di nuova costruzione e, ove non sia mantenuto il sedime e la sagoma
de II' edificio
di ristrutturazione edilizia è
una distanza minima dai confini di
proprietà di 5,00 m. Per
interventi di ristrutturazione edilizia nel
del sedime e della sagoma
dell'edificio
può essere mantenuta la preesistente distanza dal confine.
3.12.3.2. E' ammessa la costruzione di edifici sul confine:
quando esista un edificio a confine sulla proprietà adiacente e il nuovo edificio sia previsto a confine
solo in
dell'edificio
l'edificazione sui due lotti avvenga contestualmente in base ad un unico titolo abilitativo o in
base ad un
unitario oggetto di
convenzione da trascrivere nei
immobiliari e da
allegare al titolo che abilita all'esecuzione del! 'intervento;
quando si tratti di manufatti da
(pergolati,
e costruzioni accessorie
strutture di
ricovero auto,
e tettoie,
la parte fuori terra non
l'altezza di
m e fatto salvo il
rispetto della distanza tra costruzioni di 3,00 m stabilita dal Codice Civile,
3.12.4. Ds - Distama minima degli
dal confine stradale
3,12.4, I. Fatto salvo quanto
dai successivi
per
interventi di nuova costruzione e, ove
non sia mantenuto il sedime e la sagoma preesistente, di ristrutturazione edilizia è
una distanza
minima degli edifici dal confine stradale:
a. di
m nelle aree comprese nel territorio urbano interessato da trasformazione urbanistìca e
m
comprese nel territorio extra urbano, come individuate alla successiva Sezione 2
Articolo 21, punti 3 e 4;
b. dì
m nelle aree comprese nel territorio urbano consolidato, come individuate al alla
successiva Sezione 2, Articolo 21, punto 2, fatta eccezione per
edifici compresi nei nuclei di
antica formazione per i
deve essere mantenuta la distanza esistente
intercorrente tra l'edificio
e la
ovvero la distanza risultante dal
eventuali allineamenti ,,,,p,c,,,·,th
interventi dì ristrutturazione edilizia nel
del sedime e della sagoma dell'edificio
essere mantenuta la preesistente distanza dalla strada salvo nei casi in cui sia
dal PGT o da strumento attuativo un eventuale diverso allineamento stradale.
3.12.4.3. L'allineamento degli edifici sul ciglio stradale o sul confine di uno
ammesso nel caso di edilizia a
purché per uno sviluppo non
mantenere la coerenza del contesto morfologico ed ambientale.
3.12.4.4, Ove le disposizioni del Codice della Strada e del relativo
impongano distanze
le
mlnIme
a quelle sopra indicate queste ultime devono essere aumentate sino a
distanze minime disposte dal Codice della Strada e dal relativo regolamento.
Nonnç dì attuazione
3.13 Area di pertinenza
3.13.1. Per area di pertinenza di un edificio o di un manufatto edilizio si intende l'area allo stesso
utilizzata per l'edificabilità ovvero per il calcolo e la verifica del rispetto
indici urbanistici
del PGT o di eventuali Piani Attuativi o atti di negoziata aventi valenza territoriale,
risultante dal titolo edìlizio da rilasciare o rilasciato. Le aree e le relative
utilizzate per il
calcolo e la verifica del
dei suddetti
tanto quelli riferiti
ambiti di
trasformazione quanto
costituiscono l'area di
delle
costruzioni.
3.13.2. L'area di pertinenza territoriale o fondiaria relative
edifici o manufatti edilizi (esistenti o da
dei suddetti indici non può più essere
e utilizzata per il calcolo e la verifica del
utilizzata a tali fini se non per saturare l'edificabilità massima consentita.
3.13.3. L'area di
dev'essere utilizzata per il calcolo e la verifica del
degli indici
urbanistici ed edilizi del PGT in tutti i casi di intervento di edificazione diretto ovvero mediante permesso
di costmire o denuncia di inizio attività. Parimenti nel caso di intervento di edificazione in attuazione di
Piani Attuativi o atti di
aventi valenza territoriale l'area di
dev'essere individuata nel suddetto Piano Attuativo o atto di
A tali fini l'area di
deve essere appositamente individuata e risultare asservita negli atti e
elaborati allegati al
permesso di costruire o alla denuncia di inizio attività o al Piano Attuativo o all'atto di programmazione
con l'esatta individuazione catastale,
eventualmente le aree sature da quelle non
sature; tale atto di individuazione deve essere asseverato da professionista abilitato e sottoscritto dalla
13.4. Gli edifici ed i manufatti edilizi realizzati secondo indici urbanistici del PGT o di eventuali
restano vincolati alle
aree di
eventuali trasferimenti parziali o totali di Il suddetto vincolo
edifici o dei manufatti edilizi a cui si riferisce.
3.13.5. L'area di
di un edificio o di un manufatto edilizio può
anche aree di
di terzi confinanti purché questo risulti da apposito atto di asservimento e di cessione della
edificatoria da trascriversi nei
immobiliari, corredato
elaborati con l'esatta
individuazione
e catastale delle aree e delle relative superfici utilizzate per il calcolo
indici urbanisticì.
13
Nonne dì attuazione
CAPO 11/ Definizioni relativi alla compensazione urbanistica e alle
misure di incentivazione
Articolo 4
Compensazione urbanistica.
generali e definizioni
4.1. Ai fini dell'applicazione delle misure di compensazione urbanistica le definizioni di cui al
Articolo 3 vengono ulteriormente specificate come di
riportato:
4.2.
- Indice di utilizzazione territoriale base
L'indice di utilizzazione territoriale base - Ufbase
nel rapporto mq di Sip su mq di St la
di
di
(Slp) assegnata quale diritto edificatorio base per ogni mq di
di utilizzazione territoriale base riguarda i soli ambiti
a
4.3. Ifcu - Indice di utilizzazione per misure di
urbanistica
L'indice di utilizzazione per misure di compensazione Ifcu - esprime, nel
mq di Sip su mq di
Sf la quantità di
di pavimento (Slp) assegnata quale diritto edificatorio che si genera su una
determinata area, individuata e definita nel Piano dei
nel momento in cui la stessa viene ceduta
al Comune per la realizzazione dei servizi e della viabilità; la suddetta Slp non può essere
area ma deve essere realizzata in altra area edificabile secondo le
realizzata nella
norme di attuazione del PGT e previo
atto di trasferimento e di
asservimento volumetrico delle
aree
trascritto nei
immobiliari. L'entità
urbanistica è definito dal Piano dei
dell'indice di utilizzazione fondiario per misure di
Servizi.
4.4. Idcu- Indice derivante da compensazione urbanistica
L'indice derivante da
urbanistica -Idcu- esprime il risultato derivante dalla sottrazione
dall'indice di utilizzazione territoriale minimo (Ut min.) dell'indice di utilizzazione territoriale base
il coefficiente moltiplicatore, differenziato in
funzionale
nei casi di
relazione alle destinazioni
dell'indice di utilizzazione fondiario di
trasferimenti di diritti edificatori generati
del suddetto
al
fine di determinare la superficie lorda
(Slp) effettivamente
specificato al
comma 4.3.
4.6. Ut min - Indice di utilizzazione territoriale minimo
L'indice di utilizzazione territoriale minimo Ut min. - esprime, nel
mq! di Slp su mq di St la
quantità minima di
di
che deve essere realizzata per ogni mq di
territoriale; a tale fine il Piano attuativo o l'atto di programmazione
con valenza territoriale
deve garantire la suddetta edificabilità
diversamente l'area o l'ambito oggetto di
attuativa non
essere preordinata all'edificazione ovvero oggetto di edificazione. Tale indice si
applica esclusivamente
ambiti interessati da pianificazione urbanistica attuativa.
(;UjrnDen.~U2:tUJll
urbanistiche
urbanistiche sono le aree degli ambiti oggetto di pianificazione attuativa per
la cessione gratuita al Comune affinché le utilizzi anche al fine di permutare le stesse
è
con altre aree da
nel piano dei Servizi e destinate a servizi e alla viabilità.
Articolo 5
Compensazione urbanistica. Modalità di applicazione
14
Rho PGT Nonne dì attuazione
I. Ai fini
della compensazione urbanistica alle aree per
successivo
viene attribuita una capacità edificatoria in
utilizzazione per misure di
urbanistica Ifcu, come definito al precedente articolo. Tale
disposizione non si
alle aree per servizi ricomprese nei len-itori del Parco Agricolo Sud Milano.
2. L'edificabilità derivante
dell'Ifcu può essere utilizzato sia
ambiti oggetto di
pianificazione urbanistica attuativa sia
ambiti
in entrambi casi secondo le indicazioni
riportate nelle norme relative a ciascun ambito del territorio urbanizzato così come articolato e
disciplinato dal Piano delle
e come meglio
nei successivi commi.
3. Il trasferimento di
derivante dall'applicazione dell'Ifcu è facoltativo
Il Piano delle Regole definisce la quantità di Slp che può essere trasferita.
4. II trasferimento di
derivante dall'Ifcu è obbligatorio
urbanistica attuativa. Il Piano delle Regole definisce la quantità di
interventi edilizi diretti.
interventi
a pianificazione
che deve essere trasferita.
5. In alternativa al trasferimento di Slp derivante dall'applicazione dell'indice di utilizzazione per misure
di
sulle aree vincolate per servizi è ammessa la monetizzazione, ferme
"p"'d!.''''!\J indicazioni contenute nelle norme relative a ciascun ambito. Con
Comunale verranno
i criteri in applicazione dei quali dette
monetizzazioni potranno essere richieste.
6. Il
ai fini dell ap:pWvaL,IV! della
patrimonio di aree con permute o altre forme consentite dalla
concorsuali.
può utilizzare il proprio
ricorrendo all'uopo a procedure
7. In
del quarto comma dell'art, Il della L.R. 12/2005 viene istituito il
cessioni dei diritti edificatori a fini compensativi e
atti ad essi relativi,
Articolo 6
Misure d'incentivazione. Norme
I. Ferme restando le disposizioni legislative in
al fine di
il raggiungi mento di
ten-itoriale,
2, Ai fini
- Incremento
delle
e definizioni
ulteriori misure d'incentivazione
obiettivi di riqualificazione edilizia e
nn'vp'ti"
le definizioni di seguito
delle misure di incentivazione
ur;",nlUl"
Per incremento
si intende il valore o la
di incremento massimo consentito
dell'indice di utilizzazione territoriale Uf o fondiario If derivante dali 'applicazione dei relativi criteri che
danno
alle
3.
atti del PGT e segnata mente nelle
Norme di attuazione sono
per ciascun ambito
del ten-itorio comunale gli interventi che possono dare
all'incremento
Ip nonché i relativi
criteri e misure.
Le
relative alle misure di incentivazione è altresì disciplinata alla Sezione 2, Articolo 24 del
Articolo 7
Compensazione ecologica preventiva
l.
atti del PGT per
per compensare il consumo di suolo eventualmente
finalizzato alla realizzazione di infrastrutture viarie.
s'intende l'insieme delle misure
da un intervento edilizio o da un intervento
Norme di 3ttuaziolle
CAPO IV
Articolo 8
Usi del territorio
Classificazione delle
e degli usi
l,
atti del PGT per le diverse
del territorio del Comune sono indicate le funzioni e gli usi
attribuiti come in appresso specificato,
Si intendono come
e/o
le attività connesse e/o a servizio all'uso principale
attribuito alle diverse
del territorio del Comune a condizione: - che per caratteristiche edilizie e strutturali i relativi
siano materialmente e funzionalmente con quelli in cui si esercita l'attività principale;
caso, tale attività sia
e/o attinente con quella
appartengano
(sia quelli dell'attività
che quelli dell'attività
alla medesima proprietà e siano in uso al medesimo soggetto;
- che tali spazi non siano prevalenti
a quelli dell'attività
di aree per servizi e
Negli atti del PGT ed in particolare nel Piano dei Servizi sono stabilite le
da garantire in relazione al fabbisogno
attrezzature pubbliche o di interesse pubblico o
dalle suddette destinazioni d'uso. Gli interventi di mutamento di destinazione d'uso da una categoria
funzionale ad un'altra o all'intemo dì una medesima categoria, comportano la necessità di verificare e di
un aumento del citato
solo nel caso in cui tale aumento sia previsto per la nuova destinazione d'uso. Al fine di
l'applicazione e di dimostrare la conformità a quanto stabilito
atti del PGT, atti e
elaborati allegati al permesso di costruire o alla denuncia di inizio attività o al Piano Attuativo funzionali e indicati, per ciascun edificio o unità immobiliare, i devono essere utilizzate le
relativi usi facendo riferimento a quelli
nel presente articolo, a
Gli usi attribuiti alle diverse parti del territorio sono sempre compatibili con l'installazione di rete per servizi pubblici, Funzione residenziale (R) Nel PGT la funzione residenziale è classificata nei seguenti usi: Rl Residenza libera
Comprende le abitazioni a libero mercato non soggette ad atti dì convenzionamento dei
vendita o di affitto
ne destinate a soddisfare
sociali
R2 Residenza libera convenzionata
Comprende le abitazioni la cui realizzazione è subordinata alla
per la regolamentazione dei
di vendita o di affitto
R3 di
convenzione
Edilizia Privata Sociale
Comprende le abitazioni così come definite dal DM 22
operatori privati e destinate alla locazione,
R4 di
2008 e s, m e i, realizzati da
Edilizia Residenziale Pubblica
Comprende le abitazioni realizzate con il concorso totale o
pubblici.
dello stato o di altri enti
Sì intendono come compatibili o complementari con la funzione residenziale le destinazioni d'uso
relative ad attività connesse eio a servizio della stessa
a titolo
professionale all'interno della
abitazione, gli
destinati ad attività artigianali
con
la residenza, gli spazi per attività comuni, le attività di Bed&Breakfast o di affittacamere o similarL
Funzione commerciale (T)
17
Norme di attuazione
Articolo 18
Disciplina del recupero a fini abitativi dei sottotetti
L Fenne restando le
articoli 63 e 64 della L.R. 12/2005, il recupero a fini
residenziali compresi in tutti
ambiti del territorio
e limitazioni di
2. Le eventuali modifiche di falda sono consentite unicamente al fine dì assicurare il
del! 'altezza media
definita dalla L.R. 12/2005.
3.
edifici compresi nei nuclei di antica formazione il recupero a fini abitativi dei sottotettì è
ammesso a condizione che
interventi non comportino modifiche di sagoma e che venga conservato
l'involucro esterno. E' fatto salvo quanto previsto dall' Articolo 25 delle presenti Norme di
attuazione.
4. Il recupero a fini abitativi dei sotto tetti non è ammesso:
immobili classificati Beni culturali e 1J''';;:>(l.ggl:>llC;l,
edifici ricadenti nelle aree non soggette a trasfonnazione
edifici ricadenti
ambiti di trasformazione di cui alla Sezione 4 delle presenti nonne,
ambiti oggetto di pianificazione attuativa approvati fino alla
realizzazione dei relativi
5. Gli interventi di recupero ai fini abitativi dei sottotetti volti alla realizzazione di nuove unità
di
per
nella misura minima pari
immobiliari sono subordinati al
a I mq ogni lO mc di volumetria resa abitativa; deve in ogni caso essere
auto
unità abitativa di dimensioni minime pari a mi
x mi 4,50. Nei casi di
stesso, ai sensi della
contenuta nel comma 3 dell'art. 64 della L.R. 12/2005 e alle condizioni
e ai fini dal comma stesso previsti, è ammesso il ricorso alla monetizzazione di detti
6. La verifica della dotazione di parcheggi,
della dotazione
dell'edificio.
Articolo 19
utilizzi spazi già
delle U""."L.''''
deve comportare la verifica
private.
l. La dotazione di
è richiesta per i se!~ue:ntl interventi:
nuova costruzione;
sostituzione edilizia intesa come demolizione e nuova costruzione con mantenimento della volumetria
cambi di destinazione d'uso
parcheggi,
ristrutturazione edilizia.
la nuova destinazione preveda una
dotazione di
2. Negli interventi definiti al precedente comma J devono essere riservati spazi a
inferiore a quanto stabilito dalla L. 122/89.
in misura non
3. Ferma restando la quantità minima di cui al precedente comma I, per la residenza deve comunque
essere
un
auto per unità immobiliare.
4. Le superfici da destinare
dell'edificio e in autorimesse
possono essere ricavate nelle aree scoperte di pertinenza
sia sottosuolo che
5. Ove sia dimostrata l'obiettiva difficoltà o l'impossibilità di realizzare sul
in tutto od in parte, la
dotazione
oppure allorché l'Amministrazione Comunale lo ritenga
sotto il profilo
urbanistico,i
mancanti possono essere ricavati in aree debitamente servite per tale uso, anche
esterne al lotto o all'edificio o all'esercizio e non contigue
esse:
36
Norme di attuazione
a. non siano comprese in zone soggette a vincolo preordinato
od a servitù di
uso pubblico; può essere utilizzato il sottosuolo delle aree pubblìche eventualmente concesso ai
sensi dell'art. 9.4 della
n.122/89,
b. siano poste ad una distanza non superiore a 300 mI di percorso
c. vengano vincolate a tale funzione con apposito atto di asservimento fino a quando perduri la
destinazione che ne ha determinato la dotazione minima.
6. Fermo l'obbligo di
di interventi, e
ZZ3:ZICl!1e, totale o
prescritta per [a nuova costruzione, per le altre
restando
stabilito al precedente comma, è altresì ammessa la
delle aree destinate alle dotazioni di
7. Le dotazioni private di aree per parcheggio non sono computabili ai fini delle dotazioni di
destinare ai servizi cosÌ come definite e quantificate nel Piano dei Servizi.
Articolo 20
Disciplina
dotazioni
da
Mitigazioni paesaggistiche
Nelle aree consolidate devono essere ricavati
da destinare a interventi di
(filari
arbusti, ecc.) in misura non inferiore al 10% della superficie di
dell'edificio. Gli
possono essere ricavati sulla superficie drenante.
da destinare a interventi di mitigazione . . ~_.v~,,,,.,.v ..._v è richiesta per i ~p'11I1"ntl
2. La dotazione di
interventi:
nuova
- sostituzione edilizia intesa come nuova costruzione prevla demolizione con mantenimento della
volumetria demolita.
3 Le dotazioni di
delle dotazioni di
da destinare a interventi di
Articolo 21
non sono
ai fini
nel Piano dei Servizi.
del territorio ai fini della disciplina urbanistica del
l, Il territorio
ai fini della
urbanistica del Piano delle
territorio urbano consolidato,
- territorio urbano interessato da trasformazione urbanistica,
- territorio extraurbano,
è suddiviso in:
2. Il territorio urbano consolidato è suddiviso in:
- Nuclei di antica
- Ambiti residenziali di recente formazione con
- Ambiti residenziali di recente formazione a bassa intensità
- Ambiti residenziali di recente formazione a medio/alta intensità
- Ambiti residenziali di interesse
nel tessuto urbano,
Ambiti residenziali di completamento del tessuto esistente,
- Ambiti residenziali di completamento per edilizia residenziale
- Ambiti di riconversione funzionale,
Ambiti a funzione produttiva a bassa trasformabilità, Ambiti a funzione a media tr"drlrn,,,h
Ambiti a funzione
di
- Ambiti a funzione commerciale,
- Ambiti di completamento per r()mrl,.,n~"C7lnm
3, Il territorio urbano interessato da trasformazione urbanistica è suddiviso in:
ambiti di
ambiti oggetto di provvedimenti
37
Rho PGr
Nonne di atluazione
- Ambito Fiera,
- Ambito Expò 2015.
4. Il territorio extraurbano è suddiviso in : - aree agricole, - aree non soggette a trasformazione urbanistica a supporto della rete ecologica, - cascine, - aree agricole soggette a disposizioni speciali. Disciplina dell'edificabilità per gli ambiti non interessati da
pianificazione urbanistica attuativa
Articolo 22
I. A tutti gli ambiti non interessati da pianificazione attuativa viene attribuito uno specifico indice di utilizzazione fondiaria If secondo quanto contenuto nei successivi articoli. 2. L' Ifpuò essere incrementato in funzione : - del trasferimento di edificabilità in applicazione dell ' indice di utilizzazione per mIsure di compensazione urbanistica Ifcu sulle aree interessate dalle previsioni del Piano dei Servizi ; - dell 'applicazione delle misure di incentivazione indicate per ciascun ambito qualora previste. Disciplina dell'edificabilità per gli ambiti interessati da
pianificazione attuativa ai fini dell'applicazione della compensazione
urbanistica
Articolo 23
l. Ai fini dell 'applicazione delle misure di compensazione urbanistica di cui alla precedente Sezione Articolo 5, l'edificabilità oggetto di pianificazione attuativa per gli ambiti di cui all ' Articolo 30, Articolo 32, Articolo 34, è cosÌ definita : - Ut min . (indice di utilizzazione territoriale minimo): 0,4 mq/mq; di cui: - Ufbase (indice di utilizzazione territoriale base): 0,35 mq/mq, - Idcu (indice derivante da compensazione urbanistica): 0,05 mq/ mq, 2. Fermo restando il rispetto dei parametri edilizi espressi per ciascuno degli ambiti nei quali è articolato il territorio consolidato oggetto di pianificazione attuativa, l'indice di uti lizzazione tenitoriale base di cui al precedente comma I può essere incrementato in funzione : - del trasferimento di edificabilità derivante dall ' applicazione dell'Ifcu (indice di utilizzazione fondiario per misure di compensazione urbanistica) relativo a specifica area individuata nel Piano dei Servizi; - dell 'applicazione delle misure di incentivazione indicate per ciascun ambito ove previste . 3. In alternativa al trasferimento di Slp derivante dall 'applicazione dell'indice di utilizzazione fondiario per misure di compensazione urbanistica, è consentito prevedere con i Piani Attuativi e le convenzioni ad essi relative, la cessione gratuita all'amministrazione comunale di aree ricadenti in ambiti dai piani stessi individuate e che dall 'amministrazione stessa verranno utilizzate a fini delle permute di cui al comma 3 dell ' art. Il della L.R. 12/2 005. 4. Le disposizioni di cui al comma 5 dell'Articolo 5 delle presenti Norme tecniche, relative alla possibilità di monetizzazione trovano applicazione solo per i piani attuativi interessanti aree di dimensioni minori a 2.000 mq. Ai fini dell 'applicazione delle norme di cui al presente comma non si considerano i frazionamenti avvenuti successivamente alla data di adozione del PGT. 5. Nel caso in cui la Slp esistente (regolarmente assentita e per le rispettive destinazioni d 'uso) fosse superiore a quella risultante dall'applicazione dell'Uf base, anche in caso di sostituzione tramite demolizione e successiva nuova costruzione, il rispettivo Idcu si intende diminuito della corrispondente differenza. 38
Rho PGT
Articolo 24
Norme di attuazione
Disciplina delle misure di incentivazioni
l. Agli ambiti del territorio urbano si applicano le misure di incentivazione di seguito indicate: a. Incentivazioni finalizzate alla riduzione delle emissioni inquinanti mediante l'utilizzo razionale dell'energia e delle risorse idriche e l'utilizzo di fonti rinnovabili e la promozione della bioedilizia. Essi sono così definiti: - livello I : corrisponde alla classe energetica A+ per interventi di nuova costruzione e alla classe energetica A per gli interventi di ristrutturazione edilizia, - livello 2 : corrisponde alla classe energetica A per interventi di nuova costruzione e alla classe energetica 8 per gli interventi di ristrutturazione edilizia. Negli interventi di nuova costruzione, di sostituzione e di ristrutturazione, la maggiorazione della capacità edificatoria viene determinata come segue: - per il livello l incentivazione nella misura del 10% della Slp realizzabile, - per il livello 2 incentivazione nella misura del 5% della Slp realizzabile. Gli incrementi di edificabilità di cui ai presente punto si applicano secondo le indicazioni contenute negli articoli relativi a ciascun ambito del territorio consolidato. Tali incrementi sono esclusi solo dove espressamente indicato. b. Incentivazioni finalizzate all'incremento di servizi privati di interesse pubblico o generale Essi sono definiti nella realizzazione di servizi che assumono interesse pubblico o generale quali: - asili nido, - residenza sociale privata (Uso R3) . La maggiorazione della capacità edificatoria viene determinata nella misura di l mq di Slp aggiuntiva per ogni 0,5 mq di superficie da destinare alla realizzazione di servizi privati di interesse pubblico o generale. Gli incrementi di edificabilità di cui al presente punto si applicano solo nel caso del raggiungimento di una Slp utile al soddisfacimento del servizio privato di interesse generale che si intende realizzare e comunque non inferiore alla dimensione di 100 mq di Slp. Gli incrementi di edificabilità di cui ai presente punto si applicano secondo le indicazioni contenute negli articoli relativi a ciascun ambito del territorio consolidato. Tali incrementi sono esclusi solo dove espressamente indicato. c. Incentivazioni finalizzate al convenzionamento di superfici commerciali negli ambiti espressamente individuati Essi sono definiti nel convenzionamento di un significativo riduzione del valore di affitto, da stabilire in convenzione, di superfici degli edifici da destinare a superficie commerciale di vicinato negli ambiti espressamente indicati. Negli interventi di nuova costruzione, di sostituzione e di ristrutturazione, la maggiorazione della capacità edificatoria viene determinata nella misura di 0,5 mq di Slp aggiuntiva per ogni mq di Slp. Gli incrementi di edificabilità di cui al presente punto si applicano secondo le indicazioni contenute negli articoli relativi a ciascun ambito del territorio consolidato. Tali incrementi sono esclusi solo dove espressamente indicato. d . Incentivazioni finalizzate alla predisposizione di piani attuativi In tutti i casi in cui si ricorra allo strumento del piano urbanistico atuativo si riconosce un incentivo pari al 10% della Slp ammessa per ciascun ambito . 2. Gli interventi in applicazione delle misure di incentivazione sono consentiti esclusivamente negli ambiti del territorio urbano consolidato. 3. Gli interventi in applicazione delle misure di incentivazione sono soggetti a convenzione. 39 Nonn.: di
Sono consentiti tutti i
di intervento da attuarsi mediante edificazione diretta,
3,1. L'edificabilità in tali ambiti è pari a 0,8
come previsto all' Articolo 22 comma 2 solo nel
E' consentito l'incremento dell'edificabilità cosi
dei parametri di cui al successivo comma 3,2,
ambiti del territorio urbano così classificati la realizzazione
del seguenti
H massima: 18,0 mi,
Dc: 5 mI,
interventi è soggetta al
RC: 50%,
Sd: nella misura stabilita dal Regolamento Locale di Igiene,
Articolo 29
Ambiti residenziali d'interesse paesaggistico nel tessuto urbano
funzioni: funzione
funzione
funzione
funzione
produttiva
commerciale
logistica
agricola
usi P2, usi T2b e
tutti gli tutti
usi. T5, Sono ammessi i solì interventi di
''''''~ULIVllv, restauro e risana mento conservativo e ristrutturazione
edilizia da attuarsi mediante edificazione diretta.
I parametri relativi a
Dc, Ds si intendono
a quelli esistenti.
In tali ambiti non trovano applicazione le disposizioni di cui all' Articolo 24,
Articolo 30
Ambiti residenziali di completamento
tessuto esistente
Negli ambiti del territorio urbano così
e fatte salve le più specifiche indicazioni contenute riferite ai singoli ambiti di cui al successivo comma 4, non sono ammesse le seguenti funzioni: - funzione
usi - funzione commerciale
usi
T5, funzione
tutti
- funzione
Gli interventi edilizi devono essere attuati unicamente mediante Piano Attuativo o atto di
programmazione
con valenza territoriale,
3. I Fermo restando il rispetto dei
definiti al successivo comma 4 per ciascuno degli ambiti
territoriali
nella redazione del Piano Attuativo o atto di programmazione
con valenza
territoriale devono essere rispettati i
e
di cui al
Articolo 23 nonché
quelle relative alle distanze di cui alla Sezione I Articolo 3 delle
Norme di attuazione.
3.2. Per gli ambiti residenziali di
del tessuto esistente
ulteriori
le
prescrizioni
- ambito l: via Lainate
Parametri edilizi
42
Norme di attu8zione
H: 16m!.
Prescrizioni particolari
Almeno il 30% della St deve essere destinato a
pubblico.
- ambito 2: via Stelvio
Parametri edilizi
H: II mI.
Le aree da destinare a servizi devono essere reperite all'interno dell'ambito territoriale con destinazione a
pubblico.
- ambito 3: via Archimede
Parametri edilizi
H: Il mI.
Prescrizioni "u,nu:m.urI
Le aree da destinare a servizi devono essere
monetizzate.
- ambito 4: via Lura
Parametri edilizi
H: Il mI.
Prescrizioni parlicolarì
Almeno il 30% della St deve essere destinato a
all'esterno dell'ambito territoriale ovvero
pubblico.
ambito 5: via Casati - Passirana
Parametri edilizi
H: Il mI.
Almeno il 30% della St deve essere destinato a verde pubblico e
connessione pedonale verso il centro della frazione.
5a':llL-"alV
al fine di realizzare una
ambito 6: via San Carlo/Castellazzo
Parametri edilizi
H: Il mI.
Deve essere realizzato un
pubblico per almeno 50 posti auto
ambito 7: via San Carlo/Castellazzo
Parametri edilizi
H: Il mI.
Prescrizioni
All'interno del Piano attuativo deve essere l'anello stradale di collegamento tra via Ticino e via Scrivia
di completamento
Articolo 31
edilizia rp,,,.,pn,,,.
sociale
Negli ambiti del territorio urbano cosÌ classificati sono ammesse le sole funzioni R2,
libera
convenzionata), R3 (Edilizia privata
e R4 (Edilizia residenziale pubblica così come definite
all' Articolo 8 delle
Disposizioni normative.
Gli interventi edilizi
devono essere attuati unicamente mediante Piano Attuativo o atto di
con valenza territoriale.
nr(\Orllm,m"7i"np nelgm~la1ta
Ut: 0,50 mq/mq,
-H: 19 mi,
43
Rho PGT Nonne di all ua zio ne
SEZIONE 4 DISPOSIZIONI
PER
GLI
AMBITI
TRASFORMAZIONE.
DISCIPLINA DEL DOCUMENTO DI PIANO
76 DI
a!luazIone
e ambito di applicazione della disciplina del Documento di
Piano relativamente
di trasformazione
Articolo 62
I. Il Documento di Piano è l'atto del PGT
in applicazione delle disposizioni dell'art. 8 della L.R.
12/2005, definisce
strategie ed azioni delle politiche urbanistiche comunali. Tali elementi sono
e sostanziale
definiti all'interno del documento Relazione del quadro progettuale, che fa parte
del PGT.
2. Il Documento di Piano individua e definisce
territorio comunale all'interno delle
porzioni del
,",V,'~'L"'V
la trasformazione urbanistica.
3. Gli ambiti di trasformazione esplicano la strategia generale di intervento definita dal Documento di
Piano.
Articolo 63 cartografia e ai documenti di piano
I. La disciplina di cui alla presente Sezione 4 si
DPl Carta delle
di piano,
- Relazione del quadro progettuale
Disposizioni
trasformazione
Articolo 64
e fa riferimento diretto ai
elaborati
le schede di indirizzo per gli interventi
relative
ambiti di
ambiti
Gli ambiti di trasformazione sono individuati e perimetrati nell 'elaborato DP l Carta delle previsioni di
2. Per ciascun ambito di trasformazione vengono
interventi di trasformazione urbanistica. Tali
interventi sono definiti in linea di massima e con scelte che nelle successive fasi del processo di
pianificazione troveranno definizione con
o
che dovranno risultare
al persegui mento
obiettivi indicati nelle presenti
3, In forza di quanto disposto dall'art, 8, terzo comma, della L.R
relative
ambiti di trasformazione non sono riconosciuti "effetti diretti sul regime
dei suoli" e non è
affidato molo conformativo delle
a fini edificatori. I suddetti effetti saranno da riconoscere solo
ai piani o
attuativi che potranno essere
in seguito alla definizione delle
solo
di massima, definizione che interverrà nel
e delle
di cui alla presente
sezIOne.
4. Ai fini dell'inserimento
e ambientale degli interventi si fa riferimento alle modalità attuative
riportate nel
B allegato al
5. Durante l'iter di
della stmmentazione urbanistica attuativa dovrà essere
!nfrastmtture e Mobilità in ordine alla compatibilità tecnica e
interventi
La realìzzazione delle eventuali opere di
adeguamento infrastmtturale che, in esito a questa
fosse ritenuta necessaria dalla
per
le finalità predette, dovrà essere ascritta in carico al proponenti quale presupposto condizionante la
possibilità di attuazione delle trasformazioni stesse. Analoghe modalità di coinvolgimento dovranno
essere istituite per l'acquisizione dei pareri
enti concessionari e
della rete di livello
Spa
interventi influiscano
autostradale AS.PJ. Spa e Milano SerravallelMilano
sulle infrastrutture di loro COlnpete'nz:a.
77
Rho PGT
Nonne di attuazione
Articolo 65
per gli interventi negli ambiti
trasformazione
I. Nelle schede di indirizzo per
interventi negli ambiti di trasformazione contenute nella Relazione del
Documento di Piano sono riassunti
elementi da specificare nella fase attuativa,
2. Nelle schede di indirizzo
riportate:
- gli obiettivi di intervento
- le vocazioni funzionali e
- l'edificabilità di
- le eventuali
nella relazione del
'''''OltLlmC
del Documento di Piano sono
dell'ambito di trasformazione,
che dovranno comunque essere
attuativi relativi agli ambiti di trasformazione.
durante l'iter di
Articolo 66
dei piani o programmi attuativi relativi agli ambiti di
trasformazione di iniziativa privata
massima relative
in forza di quanto disposto dall'art. 8 comma 2, lett. e) e comma 3 della L.r. n,
e data
di approfondimenti
alla definizione delle scelte di
ambiti stessi
perchè si
della redazione del progetto di un
o programma attuativo di iniziativa
ambiti di trasformazione, venga avviato un procedimento avente ad oggetto
volti a definire uno schema di assetto
costituito da elaborati
- localizzazione di massima dei volumi edificatori,
- localizzazione di massima delle aree per servizi,
- indicazione dei
carrabili, ciclabili e pedonali,
misure di inserimento
con apposita istanza, possono chiedere al Comune di avviare le
approfondimenti di cui al
comma,
le
3, 11 Comune si pronuncerà con apposito atto sull
di soluzione prospettata, tenuto conto
eventualmente intervenute,
dell'istruttoria fatta dai
uffici e delle risultanze delle
indicata al precedente comma
la
di
attuativo o atto di
la sua adozione e
il
interessati potranno far
con valenza territoriale da
5. Gli atti ed elaborati da presentare a corredo dei Piani attuativi o
atti di
con valenza territoriale sono quelli
dalle
in materia e comunque tutti quelli
necessari per definire e regolamentare compiutamente i suddetti piani o atti in
loro
Articolo 67
Formazione dei piani o programmi attuativi relativi
trasformazione per iniziativa del Comune
ambiti di
I, L'Amministrazione comunale si riserva dì assumere direttamente, in particolare per
gli
ambiti di trasformazione che presentano
iniziative finalizzate alla definizione delle
scelte di massima ad essi relative contenute nel documento di piano ed
dì
e
attuativi di iniziativa pubblica,
78 Nonne dì attuanone
2, Il Comune
e alle verifiche di cui al precedente Articolo 66 assumendo
le InlZlatJve ritenute necessarie od oppomme anche
consultazioni con i proprietari
con gli abitanti della zona e con
portatori di interessi diffusi.
3, Nei casi di cui al
66.
comma le consultazioni avranno le varie finalità di cui al PH;cedelt1te Articolo
dei servizi
Articolo 68 I Relativamente alla
stabilito nel Piano dei Servizi,
ambiti di trasformazione
da destinare a servizi e attrezzature
si fa riferimento a quanto
2. La quantità di servizi è intesa come minimo da garantire; durante l'iterdi definizione del Piano attuativo
negoziata con valenza territoriale detta quantità potrà essere ulteriormente
o dell'atto di
anche in termini quantitativamente superiori, in relazione al raggiungimento
obiettivi
stabiliti per ciascun ambito di trasformazione,
Articolo 69
Modifiche dei
degli ambiti
trasformazione
1. In fase di
dei
attutivi o degli atti di programmazione
sono consentite modifiche dei
degli ambiti di trasformazione.
con valenza
2. Le modifiche di cui sopra sono ammesse solo in funzione:
- della suddivisione di un ambito in
alle risultanze di verifiche relative allo
- di mere rettifiche di delimitazioni ritenute necessarie in
stato dei luoghi o derivanti da una
esatta identificazione delle
catastali di
interessate
interessino aree di limitata estensione che risulti possibile escludere dall'ambito
senza
obiettivi da
con i suddetti strumenti di
3. Le aree escluse
ambiti di
in
alle rettifiche od
stralci di cui sopra,
devono essere disciplinate ex no va a seconda dei casi, con modifiche del Documento di Piano o del Piano
delle Regole, contestualmente all'adozione e successiva
dei Piano attuativo o dell'atto di
programmazione
con valenza territoriale dal cui ambito sono state stralciate.
79