Città di Rho - Comune di Rho
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Città di Rho Provincia di Milano _ Regione Lombardia Piano di Governo del Territorio PGT l.r. nO 12/2005 Adozione con del ibera di CC nr 78 in data 28/ 12/2012 Pubblicazione in data 21/01/2013 Approvazione con delibera di CC nr 23 in data 17/06/2013 Pubblicazione sul BURL nr 34 in data 2 ]/08/20 13 il Sindaco: Pietro Romano l' Assessore : Pietro Romano il Segretario Generale: Paolo Bertazzoli il Direttore del settore pianificazione del territorio: Massimo Zappa i Progettisti : d - r h archit.etti - aSSoCIati Nonne di attuazione CAPO 1/ Articolo 3 Definizioni urbanistiche ed edilizie Definizioni, parametri urbanistici ed edilizi Le le unità di misura e i definiti come in appresso: urbanistici ed edilizi utilizzati atti del PGT sono 3.1. SI territoriale la superlicie complessiva dell'area dell'intero ambito interessato attuativo o dall'atto di negoziata con valenza territoriale. 3.1.2. La territoriale comprende: la superficie delle aree destinate alla edificazione (superlicie fondiaria); la superficie delle aree destinate ai servizi (superficie per servizi). 3.1.3. La superficie territoriale non ('t"''t,nrpr,,., - la delle aree destinate alla viabilità esistente. 3.2. Sf 3.2.1. Si Superficie - Sf - la superficie de1l'area edificabile di del come individuata negli atti del PGT o nei piani attuativi o atti di programmazione con valenza territoriale. fondiaria comprende: 3.2.2. La questo risulti - l'eventuale aree di pertinenza del fabbricato di proprietà di terzi confinanti e non, da apposito atto di asservimento e di cessione della capacità edificatoria da trascriversi nei immobiliari, corredato dagli elaborati con l'esatta individuazione e catastale delle aree e delle relative superfici utilizzate per il calcolo indici urbanistici. 3.2.3. La superlicie fondiaria non - la delle aree destinate alla viabilità - la superlicie delle aree già destinate a servizi ed attrezzature pubbliche; la superlicie delle aree destinate ai servizi. 3.3. Superficie Lorda di Pavimento 3.3.1. Per lorda di pavimento - si intende la somma delle dell'edificio quelli a soppalco) misurate al esterno sia la loro destinazione d'uso. Per del piano si intende il massimo delle strutture orizzontali (solai) misurate al perimetro esterno, comprese tutte le murature e destinati ad attività industriali o artigianali sono da nella Slp le in impianti con la sola esclusione delle opere necessarie al trattamento e allo solidi e al servizio delI'attività produttiva. Per gli edifici rustici edifici accessori insediamenti residenziali anche se originariamente costruiti come come le stalle e i fienili costituenti parti integranti della cascina o della corte, la si considera alla somma delle di tutti i abitabili che si ricaverebbero dal recupero di detti edifici mantenendo ne il relativo sagoma e sedime. Per edifici rustici intendendo per questi edifici accessori insediamenti residenziali anche se originariamente costruiti come come le stalle e i fienili costituenti parti integranti della cascina o della corte, la si considera alla somma delle di tutti i abitabili che si ricaverebbero al recupero di detti edifici mantenendone il relativo sagoma e sedime. 8 Rho]GT Nonne lorda di pavimento non comprende: delle dei balconi, dei dei cavedi, androni di a pìlotis, degli sporti e delle tra i di fabbrica, dei pensiline poste a protezione degli all'edificio o al lotto di dell 'edificio; dei passaggi pedonali e delle di uso destinate al ricovero delle autovetture con relativi di manovra e di accesso di del I'edificio; dei sottotetti praticabili edifici residenziali e destinati o utilizzati esclusivamente d accessori o di servizio nonché i sottotetti non accessibili; nrr,nr"f't" comune necessarie alla collocazione delle delle centrali di condizionamento dell'aria, delle centraline e dei contatori dell'energia elettrica o del gas, i locali macchina ascensori con i relativi vani per corsa ed extracorsa, le e/o strutturali, i condotti tecnologici verticali, i locali per la raccolta o lo i locali di da adibire a deposito dei materiali per la manutenzione dell'edificio, i locali per il ricovero delle f le delle scale di sicurezza e dei relativi di sollevamento realizzati in normative statali o regionali o alle impartite pubblici di all'esterno di edifici esistenti che ne siano sprovvisti ove fosse dimostrata dette strutture ali 'interno della sagoma del fabbricato; le dei piani interrati o parzialmente interrati sottostanti gli edifici anche se g esterne al perimetro dell'edificio soprastante, e destinate a o locali accessori e a o locali di servizio alloggi purché non sporgano per oltre l mi misurati ali 'intradosso del solaio del piano a - le destinate a servizi comuni il cui uso per funzioni di interesse pubblico sia convenzionato dei vani scala di edifici residenziali al servizio di due o più alloggi, limitatamente alla riportata in delle rampe inclinate e dei scala nonché dei vani per le superfici dei soppalchi ricavati ali 'interno dei locali ''''VI',!=''V dei quali non della superficie complessiva netta, a condizione che siano sul lato più soprastante il soppalco risulti di altezza netta non superiore a 2, 10m, lorda di pavimento sono fatte salve tutte le eccezioni di legge finalizzate al 3.4. Sus - Superficie per servizi 3A.l, Si definisce Superficie per servizi - Sus - la superficie dell'area da destinare a servizi e attrezzature pubbliche o di interesse pubblico o generale definita programmazione negoziata con valenza territoriale. 3.5. Ut -Indice di utilizzazione territoriale. l. L'Indice di utilizzazione territoriale - Ut Lorda di Pavimento atti del PGT o nei piani attuativi o nel rapporto mq di massima realizzabile per mq di atti di su mq di St, la quantità di territoriale. 3,5.2, Ai fini dei criteri di urbanistica stabiliti dal PGT, l'indice di utilizzazione territoriale è ulteriormente definito al successivo Articolo 4. 3.6. If -Indice di utilizzazione fondiario 3.6.LL'Indicedi -If nel rapporto mq di Slp su mq di Sf la quantità di mq di Superficie fondiaria, 3.6.2, Ai fini dei criteri di urbanistica stabiliti dal PGT, l'indice di utilizzazione fondiaria è ulteriormente definito al successivo Articolo 4. 9 Rho PGT Nonne di attuazione 3.7. Sc - Superficie coperta 3.7.1. Per Superficie coperta - Sc - si intende l'area individuata dalla proiezione sul suolo delle parti edificate fuori terra degli edifici e dei manufatti edilizi delimitate al perimetro esterno comprese le superfici individuate dalla proiezione dei corpi e degli elementi in aggetto quali i bow-window, i porticati, le tettoie. 3.7.2. La superficie coperta non comprende: -le parti completamente interrate degli edifici, anche se esterne al perimetro dell'edificio soprastante; - limitatamente agli edifici a destinazione produttiva: i silos, i serbatoi di materie prime necessarie al funzionamento degli impianti tecnologici, i manufatti relativi agli impianti di depurazione dei residui dell 'attività produttiva, i piani di carico, le tettoie; - per tutti gli edifici a destinazione diversa da quella produttiva: le parti aggettanti quali balconi, sporti di gronda; - i pergolati, i gazebi o simili realizzati all'interno dei giardini, le piscine e le vasche all'aperto, i manufatti volti alla eliminazione delle barriere architettoniche. 3.7.3. Nel calcolo della Superficie coperta sono fatte salve tutte le eccezioni di legge finalizzate al risparmio energetico. 3.8. Sd - Superficie drenante 3.8.1. Si definisce Supelfìcie drenante - Sd - la superficie dell 'area di pertinenza libera da qualsiasi costruzione sul suolo ed in sottosuolo, e priva di pavimentazione, quando è espressa in percentuale negli articoli delle presenti norme esprime il rapporto percentuale della quantità di superficie drenate -Sd rispetto alla superficie fondiaria -Sf. Quando è espressa in percentuale negli articoli delle presenti norme esprime essa il rapporto percentuale della quantità di superficie drenante - Sd rispetto alla Superficie fondiaria - Sf. 3.9. Rc - Rapporto di copertura 3.9.1. Il Rapporto di copertura - Rc -esprime il rapporto percentuale massimo consentito della quantità di Sc - Superficie coperta rispetto alla Sf Superficie fondiaria; nel caso di piani attuativi o di atti di programmazione negoziata con valenza territoriale rispetto alla St superficie territoriale. 3.10. V - Volume 3.10.1. Il Volume - V - degli edifici è il prodotto risultante dalla Slp- Superficie lorda di pavimento per l'altezza di interpiano che, ai fini delle presenti norme di attuazione è stabilita in 3,00 m a prescindere dalla maggiore o minore altezza effettiva di interpiano. 3.10.2 Il volume come sopra definito si utilizza per determinare la quantità di parcheggi privati da realizzare secondo le disposizioni di legge, per la determinazione dei contributi per il rilascio del pennesso di costruire per destinazioni residenziali o per altre disposizioni legislative e regolamentari che fanno riferimento a tale parametro .. 3.11. H - Altezza degli edifici 3.11.1. Definisce l'altezza massima reale consentita. Nel caso di edifici con corpi o con facciate di diversa altezza, ai fini della verifica dell'altezza massima si considera quella del corpo o della facciata più alta dell'edificio, misurata come di seguito precisato. 3.1 1.2. L'altezza degli edifici si misura dalla quota media del marciapiede stradale prossimo all'edificio al punto più elevato della facciata dell'edificio stesso; in caso di assenza del marciapiede si considera la quota naturale del terreno prima dell'intervento maggiorata di 15 cm. L'altezza va misurata nei modi illustrati nel seguente schema: IO Nonne dI attuazione H 3,11.3, Nel caso di facciata con frontespizio, rrontone o timpano, l'altezza si assume come media delle altezze della facciata stessa, come illustrato nel seguente schema: da osservare tra tra edifici e confini di e tra edifici e confini stradali è dalle disposizioni di cui ai successivi fermo restando il delle disposizioni della nazionale e vigenti m materia. Le suddette distanze minime da osservare sono indicate atti del PGT relativi a ciascuna zona; in mancanza trovano applicazione su tutto il territorio del Comune le prescrizioni in appresso ~fJ'A."',''''''''', eccetto che per edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico per i quali le prescrizioni In fermo restando la di deroga secondo quanto stabilito dalle dalla legge. Sono ammesse distanze inferiori a dalle dì cui in appresso nel caso di gruppi attuativi convenzionati con progetto di edifici che formino oggetto di volumetrico o atti di programmazione con valenza territoriale nonché in caso di interventi di norme in materia, riqualificazione energetica di edifici esistenti secondo le 3.12,2, La distanza tra edifici si determina misurando la distanza sulle rette orizzontali ortogonali alle esterne edifici e setti murari) al netto dei corpi aperti. La distanza tra edifici e confini di proprietà si determina misurando le distanze sulle rette orizzontali ortogonali ai confini di e le suddette esterne edifici. La distanza tra edifici e confini stradali si determina misurando la distanza sulle rette orizzontali ai confini stradali e le ridette esterne degli edifici. 3.12.3. La delle distanze come di seguito e articolata non si applica ai manufatti: - cabine elettriche e manufatti di servizio a rete di decompressione della rete del gas, - manufatti """'Y\nl"h'mpn1'" seminterrati con altezza inferiore a m', muri di cinta con altezza inferiore a - manufatti da giardino e costruzioni accessorie quali strutture di ricovero auto, ripostigli e tettoie purché con altezza inferiore a 3,00 m; - alle piscine all'aperto; - alle strutture di arredo e al servizio della collettività quali, a titolo esemplificativo, di attesa per il trasporto pubblico, canine telefoniche, opere ecc,), Il di attuazione 3.12.2 De - Distanza tra 13.12.2.1 Per gli interventi di nuova costruzione e, ove non sia mantenuto il sedime e la sagoma m rispetto a deU'edìficio dì ristrutturazione edilizia è una distanza minima di I anche una sola parete sia finestrate dì edifici antistanti (la norma Per interventi di ristrutturazione edilizia nel del sedime e della sagoma dell'edificio nrl',p':I<:tpntp la distanza minima tra le suddette pareti finestrate è pari a quella nrp.pc"d,'n 12.2.2. Nelle aree comprese in ambiti del territorio urbano interessato da trasformazione urbanistica è una distanza minima tra edifici all'altezza del fabbricato più alto e comunque non inferiore a m. Nel nucleo di antica formazione le distanze tra edifici non possono essere inferiori a quelle senza tener conto dì costruzioni aggiuntive di intercorrenti tra i volumi edificati epoca recente e di valore storico, artistico o ambientale. nr".<:i'rltl·" 3.12.3. Dc - Distanza edifici dai confini di proprietà 12.3.1. Per interventi di nuova costruzione e, ove non sia mantenuto il sedime e la sagoma de II' edificio di ristrutturazione edilizia è una distanza minima dai confini di proprietà di 5,00 m. Per interventi di ristrutturazione edilizia nel del sedime e della sagoma dell'edificio può essere mantenuta la preesistente distanza dal confine. 3.12.3.2. E' ammessa la costruzione di edifici sul confine: quando esista un edificio a confine sulla proprietà adiacente e il nuovo edificio sia previsto a confine solo in dell'edificio l'edificazione sui due lotti avvenga contestualmente in base ad un unico titolo abilitativo o in base ad un unitario oggetto di convenzione da trascrivere nei immobiliari e da allegare al titolo che abilita all'esecuzione del! 'intervento; quando si tratti di manufatti da (pergolati, e costruzioni accessorie strutture di ricovero auto, e tettoie, la parte fuori terra non l'altezza di m e fatto salvo il rispetto della distanza tra costruzioni di 3,00 m stabilita dal Codice Civile, 3.12.4. Ds - Distama minima degli dal confine stradale 3,12.4, I. Fatto salvo quanto dai successivi per interventi di nuova costruzione e, ove non sia mantenuto il sedime e la sagoma preesistente, di ristrutturazione edilizia è una distanza minima degli edifici dal confine stradale: a. di m nelle aree comprese nel territorio urbano interessato da trasformazione urbanistìca e m comprese nel territorio extra urbano, come individuate alla successiva Sezione 2 Articolo 21, punti 3 e 4; b. dì m nelle aree comprese nel territorio urbano consolidato, come individuate al alla successiva Sezione 2, Articolo 21, punto 2, fatta eccezione per edifici compresi nei nuclei di antica formazione per i deve essere mantenuta la distanza esistente intercorrente tra l'edificio e la ovvero la distanza risultante dal eventuali allineamenti ,,,,p,c,,,·,th interventi dì ristrutturazione edilizia nel del sedime e della sagoma dell'edificio essere mantenuta la preesistente distanza dalla strada salvo nei casi in cui sia dal PGT o da strumento attuativo un eventuale diverso allineamento stradale. 3.12.4.3. L'allineamento degli edifici sul ciglio stradale o sul confine di uno ammesso nel caso di edilizia a purché per uno sviluppo non mantenere la coerenza del contesto morfologico ed ambientale. 3.12.4.4, Ove le disposizioni del Codice della Strada e del relativo impongano distanze le mlnIme a quelle sopra indicate queste ultime devono essere aumentate sino a distanze minime disposte dal Codice della Strada e dal relativo regolamento. Nonnç dì attuazione 3.13 Area di pertinenza 3.13.1. Per area di pertinenza di un edificio o di un manufatto edilizio si intende l'area allo stesso utilizzata per l'edificabilità ovvero per il calcolo e la verifica del rispetto indici urbanistici del PGT o di eventuali Piani Attuativi o atti di negoziata aventi valenza territoriale, risultante dal titolo edìlizio da rilasciare o rilasciato. Le aree e le relative utilizzate per il calcolo e la verifica del dei suddetti tanto quelli riferiti ambiti di trasformazione quanto costituiscono l'area di delle costruzioni. 3.13.2. L'area di pertinenza territoriale o fondiaria relative edifici o manufatti edilizi (esistenti o da dei suddetti indici non può più essere e utilizzata per il calcolo e la verifica del utilizzata a tali fini se non per saturare l'edificabilità massima consentita. 3.13.3. L'area di dev'essere utilizzata per il calcolo e la verifica del degli indici urbanistici ed edilizi del PGT in tutti i casi di intervento di edificazione diretto ovvero mediante permesso di costmire o denuncia di inizio attività. Parimenti nel caso di intervento di edificazione in attuazione di Piani Attuativi o atti di aventi valenza territoriale l'area di dev'essere individuata nel suddetto Piano Attuativo o atto di A tali fini l'area di deve essere appositamente individuata e risultare asservita negli atti e elaborati allegati al permesso di costruire o alla denuncia di inizio attività o al Piano Attuativo o all'atto di programmazione con l'esatta individuazione catastale, eventualmente le aree sature da quelle non sature; tale atto di individuazione deve essere asseverato da professionista abilitato e sottoscritto dalla 13.4. Gli edifici ed i manufatti edilizi realizzati secondo indici urbanistici del PGT o di eventuali restano vincolati alle aree di eventuali trasferimenti parziali o totali di Il suddetto vincolo edifici o dei manufatti edilizi a cui si riferisce. 3.13.5. L'area di di un edificio o di un manufatto edilizio può anche aree di di terzi confinanti purché questo risulti da apposito atto di asservimento e di cessione della edificatoria da trascriversi nei immobiliari, corredato elaborati con l'esatta individuazione e catastale delle aree e delle relative superfici utilizzate per il calcolo indici urbanisticì. 13 Nonne dì attuazione CAPO 11/ Definizioni relativi alla compensazione urbanistica e alle misure di incentivazione Articolo 4 Compensazione urbanistica. generali e definizioni 4.1. Ai fini dell'applicazione delle misure di compensazione urbanistica le definizioni di cui al Articolo 3 vengono ulteriormente specificate come di riportato: 4.2. - Indice di utilizzazione territoriale base L'indice di utilizzazione territoriale base - Ufbase nel rapporto mq di Sip su mq di St la di di (Slp) assegnata quale diritto edificatorio base per ogni mq di di utilizzazione territoriale base riguarda i soli ambiti a 4.3. Ifcu - Indice di utilizzazione per misure di urbanistica L'indice di utilizzazione per misure di compensazione Ifcu - esprime, nel mq di Sip su mq di Sf la quantità di di pavimento (Slp) assegnata quale diritto edificatorio che si genera su una determinata area, individuata e definita nel Piano dei nel momento in cui la stessa viene ceduta al Comune per la realizzazione dei servizi e della viabilità; la suddetta Slp non può essere area ma deve essere realizzata in altra area edificabile secondo le realizzata nella norme di attuazione del PGT e previo atto di trasferimento e di asservimento volumetrico delle aree trascritto nei immobiliari. L'entità urbanistica è definito dal Piano dei dell'indice di utilizzazione fondiario per misure di Servizi. 4.4. Idcu- Indice derivante da compensazione urbanistica L'indice derivante da urbanistica -Idcu- esprime il risultato derivante dalla sottrazione dall'indice di utilizzazione territoriale minimo (Ut min.) dell'indice di utilizzazione territoriale base il coefficiente moltiplicatore, differenziato in funzionale nei casi di relazione alle destinazioni dell'indice di utilizzazione fondiario di trasferimenti di diritti edificatori generati del suddetto al fine di determinare la superficie lorda (Slp) effettivamente specificato al comma 4.3. 4.6. Ut min - Indice di utilizzazione territoriale minimo L'indice di utilizzazione territoriale minimo Ut min. - esprime, nel mq! di Slp su mq di St la quantità minima di di che deve essere realizzata per ogni mq di territoriale; a tale fine il Piano attuativo o l'atto di programmazione con valenza territoriale deve garantire la suddetta edificabilità diversamente l'area o l'ambito oggetto di attuativa non essere preordinata all'edificazione ovvero oggetto di edificazione. Tale indice si applica esclusivamente ambiti interessati da pianificazione urbanistica attuativa. (;UjrnDen.~U2:tUJll urbanistiche urbanistiche sono le aree degli ambiti oggetto di pianificazione attuativa per la cessione gratuita al Comune affinché le utilizzi anche al fine di permutare le stesse è con altre aree da nel piano dei Servizi e destinate a servizi e alla viabilità. Articolo 5 Compensazione urbanistica. Modalità di applicazione 14 Rho PGT Nonne dì attuazione I. Ai fini della compensazione urbanistica alle aree per successivo viene attribuita una capacità edificatoria in utilizzazione per misure di urbanistica Ifcu, come definito al precedente articolo. Tale disposizione non si alle aree per servizi ricomprese nei len-itori del Parco Agricolo Sud Milano. 2. L'edificabilità derivante dell'Ifcu può essere utilizzato sia ambiti oggetto di pianificazione urbanistica attuativa sia ambiti in entrambi casi secondo le indicazioni riportate nelle norme relative a ciascun ambito del territorio urbanizzato così come articolato e disciplinato dal Piano delle e come meglio nei successivi commi. 3. Il trasferimento di derivante dall'applicazione dell'Ifcu è facoltativo Il Piano delle Regole definisce la quantità di Slp che può essere trasferita. 4. II trasferimento di derivante dall'Ifcu è obbligatorio urbanistica attuativa. Il Piano delle Regole definisce la quantità di interventi edilizi diretti. interventi a pianificazione che deve essere trasferita. 5. In alternativa al trasferimento di Slp derivante dall'applicazione dell'indice di utilizzazione per misure di sulle aree vincolate per servizi è ammessa la monetizzazione, ferme "p"'d!.''''!\J indicazioni contenute nelle norme relative a ciascun ambito. Con Comunale verranno i criteri in applicazione dei quali dette monetizzazioni potranno essere richieste. 6. Il ai fini dell ap:pWvaL,IV! della patrimonio di aree con permute o altre forme consentite dalla concorsuali. può utilizzare il proprio ricorrendo all'uopo a procedure 7. In del quarto comma dell'art, Il della L.R. 12/2005 viene istituito il cessioni dei diritti edificatori a fini compensativi e atti ad essi relativi, Articolo 6 Misure d'incentivazione. Norme I. Ferme restando le disposizioni legislative in al fine di il raggiungi mento di ten-itoriale, 2, Ai fini - Incremento delle e definizioni ulteriori misure d'incentivazione obiettivi di riqualificazione edilizia e nn'vp'ti" le definizioni di seguito delle misure di incentivazione ur;",nlUl" Per incremento si intende il valore o la di incremento massimo consentito dell'indice di utilizzazione territoriale Uf o fondiario If derivante dali 'applicazione dei relativi criteri che danno alle 3. atti del PGT e segnata mente nelle Norme di attuazione sono per ciascun ambito del ten-itorio comunale gli interventi che possono dare all'incremento Ip nonché i relativi criteri e misure. Le relative alle misure di incentivazione è altresì disciplinata alla Sezione 2, Articolo 24 del Articolo 7 Compensazione ecologica preventiva l. atti del PGT per per compensare il consumo di suolo eventualmente finalizzato alla realizzazione di infrastrutture viarie. s'intende l'insieme delle misure da un intervento edilizio o da un intervento Norme di 3ttuaziolle CAPO IV Articolo 8 Usi del territorio Classificazione delle e degli usi l, atti del PGT per le diverse del territorio del Comune sono indicate le funzioni e gli usi attribuiti come in appresso specificato, Si intendono come e/o le attività connesse e/o a servizio all'uso principale attribuito alle diverse del territorio del Comune a condizione: - che per caratteristiche edilizie e strutturali i relativi siano materialmente e funzionalmente con quelli in cui si esercita l'attività principale; caso, tale attività sia e/o attinente con quella appartengano (sia quelli dell'attività che quelli dell'attività alla medesima proprietà e siano in uso al medesimo soggetto; - che tali spazi non siano prevalenti a quelli dell'attività di aree per servizi e Negli atti del PGT ed in particolare nel Piano dei Servizi sono stabilite le da garantire in relazione al fabbisogno attrezzature pubbliche o di interesse pubblico o dalle suddette destinazioni d'uso. Gli interventi di mutamento di destinazione d'uso da una categoria funzionale ad un'altra o all'intemo dì una medesima categoria, comportano la necessità di verificare e di un aumento del citato solo nel caso in cui tale aumento sia previsto per la nuova destinazione d'uso. Al fine di l'applicazione e di dimostrare la conformità a quanto stabilito atti del PGT, atti e elaborati allegati al permesso di costruire o alla denuncia di inizio attività o al Piano Attuativo funzionali e indicati, per ciascun edificio o unità immobiliare, i devono essere utilizzate le relativi usi facendo riferimento a quelli nel presente articolo, a Gli usi attribuiti alle diverse parti del territorio sono sempre compatibili con l'installazione di rete per servizi pubblici, Funzione residenziale (R) Nel PGT la funzione residenziale è classificata nei seguenti usi: Rl Residenza libera Comprende le abitazioni a libero mercato non soggette ad atti dì convenzionamento dei vendita o di affitto ne destinate a soddisfare sociali R2 Residenza libera convenzionata Comprende le abitazioni la cui realizzazione è subordinata alla per la regolamentazione dei di vendita o di affitto R3 di convenzione Edilizia Privata Sociale Comprende le abitazioni così come definite dal DM 22 operatori privati e destinate alla locazione, R4 di 2008 e s, m e i, realizzati da Edilizia Residenziale Pubblica Comprende le abitazioni realizzate con il concorso totale o pubblici. dello stato o di altri enti Sì intendono come compatibili o complementari con la funzione residenziale le destinazioni d'uso relative ad attività connesse eio a servizio della stessa a titolo professionale all'interno della abitazione, gli destinati ad attività artigianali con la residenza, gli spazi per attività comuni, le attività di Bed&Breakfast o di affittacamere o similarL Funzione commerciale (T) 17 Norme di attuazione Articolo 18 Disciplina del recupero a fini abitativi dei sottotetti L Fenne restando le articoli 63 e 64 della L.R. 12/2005, il recupero a fini residenziali compresi in tutti ambiti del territorio e limitazioni di 2. Le eventuali modifiche di falda sono consentite unicamente al fine dì assicurare il del! 'altezza media definita dalla L.R. 12/2005. 3. edifici compresi nei nuclei di antica formazione il recupero a fini abitativi dei sottotettì è ammesso a condizione che interventi non comportino modifiche di sagoma e che venga conservato l'involucro esterno. E' fatto salvo quanto previsto dall' Articolo 25 delle presenti Norme di attuazione. 4. Il recupero a fini abitativi dei sotto tetti non è ammesso: immobili classificati Beni culturali e 1J''';;:>(l.ggl:>llC;l, edifici ricadenti nelle aree non soggette a trasfonnazione edifici ricadenti ambiti di trasformazione di cui alla Sezione 4 delle presenti nonne, ambiti oggetto di pianificazione attuativa approvati fino alla realizzazione dei relativi 5. Gli interventi di recupero ai fini abitativi dei sottotetti volti alla realizzazione di nuove unità di per nella misura minima pari immobiliari sono subordinati al a I mq ogni lO mc di volumetria resa abitativa; deve in ogni caso essere auto unità abitativa di dimensioni minime pari a mi x mi 4,50. Nei casi di stesso, ai sensi della contenuta nel comma 3 dell'art. 64 della L.R. 12/2005 e alle condizioni e ai fini dal comma stesso previsti, è ammesso il ricorso alla monetizzazione di detti 6. La verifica della dotazione di parcheggi, della dotazione dell'edificio. Articolo 19 utilizzi spazi già delle U""."L.'''' deve comportare la verifica private. l. La dotazione di è richiesta per i se!~ue:ntl interventi: nuova costruzione; sostituzione edilizia intesa come demolizione e nuova costruzione con mantenimento della volumetria cambi di destinazione d'uso parcheggi, ristrutturazione edilizia. la nuova destinazione preveda una dotazione di 2. Negli interventi definiti al precedente comma J devono essere riservati spazi a inferiore a quanto stabilito dalla L. 122/89. in misura non 3. Ferma restando la quantità minima di cui al precedente comma I, per la residenza deve comunque essere un auto per unità immobiliare. 4. Le superfici da destinare dell'edificio e in autorimesse possono essere ricavate nelle aree scoperte di pertinenza sia sottosuolo che 5. Ove sia dimostrata l'obiettiva difficoltà o l'impossibilità di realizzare sul in tutto od in parte, la dotazione oppure allorché l'Amministrazione Comunale lo ritenga sotto il profilo urbanistico,i mancanti possono essere ricavati in aree debitamente servite per tale uso, anche esterne al lotto o all'edificio o all'esercizio e non contigue esse: 36 Norme di attuazione a. non siano comprese in zone soggette a vincolo preordinato od a servitù di uso pubblico; può essere utilizzato il sottosuolo delle aree pubblìche eventualmente concesso ai sensi dell'art. 9.4 della n.122/89, b. siano poste ad una distanza non superiore a 300 mI di percorso c. vengano vincolate a tale funzione con apposito atto di asservimento fino a quando perduri la destinazione che ne ha determinato la dotazione minima. 6. Fermo l'obbligo di di interventi, e ZZ3:ZICl!1e, totale o prescritta per [a nuova costruzione, per le altre restando stabilito al precedente comma, è altresì ammessa la delle aree destinate alle dotazioni di 7. Le dotazioni private di aree per parcheggio non sono computabili ai fini delle dotazioni di destinare ai servizi cosÌ come definite e quantificate nel Piano dei Servizi. Articolo 20 Disciplina dotazioni da Mitigazioni paesaggistiche Nelle aree consolidate devono essere ricavati da destinare a interventi di (filari arbusti, ecc.) in misura non inferiore al 10% della superficie di dell'edificio. Gli possono essere ricavati sulla superficie drenante. da destinare a interventi di mitigazione . . ~_.v~,,,,.,.v ..._v è richiesta per i ~p'11I1"ntl 2. La dotazione di interventi: nuova - sostituzione edilizia intesa come nuova costruzione prevla demolizione con mantenimento della volumetria demolita. 3 Le dotazioni di delle dotazioni di da destinare a interventi di Articolo 21 non sono ai fini nel Piano dei Servizi. del territorio ai fini della disciplina urbanistica del l, Il territorio ai fini della urbanistica del Piano delle territorio urbano consolidato, - territorio urbano interessato da trasformazione urbanistica, - territorio extraurbano, è suddiviso in: 2. Il territorio urbano consolidato è suddiviso in: - Nuclei di antica - Ambiti residenziali di recente formazione con - Ambiti residenziali di recente formazione a bassa intensità - Ambiti residenziali di recente formazione a medio/alta intensità - Ambiti residenziali di interesse nel tessuto urbano, Ambiti residenziali di completamento del tessuto esistente, - Ambiti residenziali di completamento per edilizia residenziale - Ambiti di riconversione funzionale, Ambiti a funzione produttiva a bassa trasformabilità, Ambiti a funzione a media tr"drlrn,,,h Ambiti a funzione di - Ambiti a funzione commerciale, - Ambiti di completamento per r()mrl,.,n~"C7lnm 3, Il territorio urbano interessato da trasformazione urbanistica è suddiviso in: ambiti di ambiti oggetto di provvedimenti 37 Rho PGr Nonne di atluazione - Ambito Fiera, - Ambito Expò 2015. 4. Il territorio extraurbano è suddiviso in : - aree agricole, - aree non soggette a trasformazione urbanistica a supporto della rete ecologica, - cascine, - aree agricole soggette a disposizioni speciali. Disciplina dell'edificabilità per gli ambiti non interessati da pianificazione urbanistica attuativa Articolo 22 I. A tutti gli ambiti non interessati da pianificazione attuativa viene attribuito uno specifico indice di utilizzazione fondiaria If secondo quanto contenuto nei successivi articoli. 2. L' Ifpuò essere incrementato in funzione : - del trasferimento di edificabilità in applicazione dell ' indice di utilizzazione per mIsure di compensazione urbanistica Ifcu sulle aree interessate dalle previsioni del Piano dei Servizi ; - dell 'applicazione delle misure di incentivazione indicate per ciascun ambito qualora previste. Disciplina dell'edificabilità per gli ambiti interessati da pianificazione attuativa ai fini dell'applicazione della compensazione urbanistica Articolo 23 l. Ai fini dell 'applicazione delle misure di compensazione urbanistica di cui alla precedente Sezione Articolo 5, l'edificabilità oggetto di pianificazione attuativa per gli ambiti di cui all ' Articolo 30, Articolo 32, Articolo 34, è cosÌ definita : - Ut min . (indice di utilizzazione territoriale minimo): 0,4 mq/mq; di cui: - Ufbase (indice di utilizzazione territoriale base): 0,35 mq/mq, - Idcu (indice derivante da compensazione urbanistica): 0,05 mq/ mq, 2. Fermo restando il rispetto dei parametri edilizi espressi per ciascuno degli ambiti nei quali è articolato il territorio consolidato oggetto di pianificazione attuativa, l'indice di uti lizzazione tenitoriale base di cui al precedente comma I può essere incrementato in funzione : - del trasferimento di edificabilità derivante dall ' applicazione dell'Ifcu (indice di utilizzazione fondiario per misure di compensazione urbanistica) relativo a specifica area individuata nel Piano dei Servizi; - dell 'applicazione delle misure di incentivazione indicate per ciascun ambito ove previste . 3. In alternativa al trasferimento di Slp derivante dall 'applicazione dell'indice di utilizzazione fondiario per misure di compensazione urbanistica, è consentito prevedere con i Piani Attuativi e le convenzioni ad essi relative, la cessione gratuita all'amministrazione comunale di aree ricadenti in ambiti dai piani stessi individuate e che dall 'amministrazione stessa verranno utilizzate a fini delle permute di cui al comma 3 dell ' art. Il della L.R. 12/2 005. 4. Le disposizioni di cui al comma 5 dell'Articolo 5 delle presenti Norme tecniche, relative alla possibilità di monetizzazione trovano applicazione solo per i piani attuativi interessanti aree di dimensioni minori a 2.000 mq. Ai fini dell 'applicazione delle norme di cui al presente comma non si considerano i frazionamenti avvenuti successivamente alla data di adozione del PGT. 5. Nel caso in cui la Slp esistente (regolarmente assentita e per le rispettive destinazioni d 'uso) fosse superiore a quella risultante dall'applicazione dell'Uf base, anche in caso di sostituzione tramite demolizione e successiva nuova costruzione, il rispettivo Idcu si intende diminuito della corrispondente differenza. 38 Rho PGT Articolo 24 Norme di attuazione Disciplina delle misure di incentivazioni l. Agli ambiti del territorio urbano si applicano le misure di incentivazione di seguito indicate: a. Incentivazioni finalizzate alla riduzione delle emissioni inquinanti mediante l'utilizzo razionale dell'energia e delle risorse idriche e l'utilizzo di fonti rinnovabili e la promozione della bioedilizia. Essi sono così definiti: - livello I : corrisponde alla classe energetica A+ per interventi di nuova costruzione e alla classe energetica A per gli interventi di ristrutturazione edilizia, - livello 2 : corrisponde alla classe energetica A per interventi di nuova costruzione e alla classe energetica 8 per gli interventi di ristrutturazione edilizia. Negli interventi di nuova costruzione, di sostituzione e di ristrutturazione, la maggiorazione della capacità edificatoria viene determinata come segue: - per il livello l incentivazione nella misura del 10% della Slp realizzabile, - per il livello 2 incentivazione nella misura del 5% della Slp realizzabile. Gli incrementi di edificabilità di cui ai presente punto si applicano secondo le indicazioni contenute negli articoli relativi a ciascun ambito del territorio consolidato. Tali incrementi sono esclusi solo dove espressamente indicato. b. Incentivazioni finalizzate all'incremento di servizi privati di interesse pubblico o generale Essi sono definiti nella realizzazione di servizi che assumono interesse pubblico o generale quali: - asili nido, - residenza sociale privata (Uso R3) . La maggiorazione della capacità edificatoria viene determinata nella misura di l mq di Slp aggiuntiva per ogni 0,5 mq di superficie da destinare alla realizzazione di servizi privati di interesse pubblico o generale. Gli incrementi di edificabilità di cui al presente punto si applicano solo nel caso del raggiungimento di una Slp utile al soddisfacimento del servizio privato di interesse generale che si intende realizzare e comunque non inferiore alla dimensione di 100 mq di Slp. Gli incrementi di edificabilità di cui ai presente punto si applicano secondo le indicazioni contenute negli articoli relativi a ciascun ambito del territorio consolidato. Tali incrementi sono esclusi solo dove espressamente indicato. c. Incentivazioni finalizzate al convenzionamento di superfici commerciali negli ambiti espressamente individuati Essi sono definiti nel convenzionamento di un significativo riduzione del valore di affitto, da stabilire in convenzione, di superfici degli edifici da destinare a superficie commerciale di vicinato negli ambiti espressamente indicati. Negli interventi di nuova costruzione, di sostituzione e di ristrutturazione, la maggiorazione della capacità edificatoria viene determinata nella misura di 0,5 mq di Slp aggiuntiva per ogni mq di Slp. Gli incrementi di edificabilità di cui al presente punto si applicano secondo le indicazioni contenute negli articoli relativi a ciascun ambito del territorio consolidato. Tali incrementi sono esclusi solo dove espressamente indicato. d . Incentivazioni finalizzate alla predisposizione di piani attuativi In tutti i casi in cui si ricorra allo strumento del piano urbanistico atuativo si riconosce un incentivo pari al 10% della Slp ammessa per ciascun ambito . 2. Gli interventi in applicazione delle misure di incentivazione sono consentiti esclusivamente negli ambiti del territorio urbano consolidato. 3. Gli interventi in applicazione delle misure di incentivazione sono soggetti a convenzione. 39 Nonn.: di Sono consentiti tutti i di intervento da attuarsi mediante edificazione diretta, 3,1. L'edificabilità in tali ambiti è pari a 0,8 come previsto all' Articolo 22 comma 2 solo nel E' consentito l'incremento dell'edificabilità cosi dei parametri di cui al successivo comma 3,2, ambiti del territorio urbano così classificati la realizzazione del seguenti H massima: 18,0 mi, Dc: 5 mI, interventi è soggetta al RC: 50%, Sd: nella misura stabilita dal Regolamento Locale di Igiene, Articolo 29 Ambiti residenziali d'interesse paesaggistico nel tessuto urbano funzioni: funzione funzione funzione funzione produttiva commerciale logistica agricola usi P2, usi T2b e tutti gli tutti usi. T5, Sono ammessi i solì interventi di ''''''~ULIVllv, restauro e risana mento conservativo e ristrutturazione edilizia da attuarsi mediante edificazione diretta. I parametri relativi a Dc, Ds si intendono a quelli esistenti. In tali ambiti non trovano applicazione le disposizioni di cui all' Articolo 24, Articolo 30 Ambiti residenziali di completamento tessuto esistente Negli ambiti del territorio urbano così e fatte salve le più specifiche indicazioni contenute riferite ai singoli ambiti di cui al successivo comma 4, non sono ammesse le seguenti funzioni: - funzione usi - funzione commerciale usi T5, funzione tutti - funzione Gli interventi edilizi devono essere attuati unicamente mediante Piano Attuativo o atto di programmazione con valenza territoriale, 3. I Fermo restando il rispetto dei definiti al successivo comma 4 per ciascuno degli ambiti territoriali nella redazione del Piano Attuativo o atto di programmazione con valenza territoriale devono essere rispettati i e di cui al Articolo 23 nonché quelle relative alle distanze di cui alla Sezione I Articolo 3 delle Norme di attuazione. 3.2. Per gli ambiti residenziali di del tessuto esistente ulteriori le prescrizioni - ambito l: via Lainate Parametri edilizi 42 Norme di attu8zione H: 16m!. Prescrizioni particolari Almeno il 30% della St deve essere destinato a pubblico. - ambito 2: via Stelvio Parametri edilizi H: II mI. Le aree da destinare a servizi devono essere reperite all'interno dell'ambito territoriale con destinazione a pubblico. - ambito 3: via Archimede Parametri edilizi H: Il mI. Prescrizioni "u,nu:m.urI Le aree da destinare a servizi devono essere monetizzate. - ambito 4: via Lura Parametri edilizi H: Il mI. Prescrizioni parlicolarì Almeno il 30% della St deve essere destinato a all'esterno dell'ambito territoriale ovvero pubblico. ambito 5: via Casati - Passirana Parametri edilizi H: Il mI. Almeno il 30% della St deve essere destinato a verde pubblico e connessione pedonale verso il centro della frazione. 5a':llL-"alV al fine di realizzare una ambito 6: via San Carlo/Castellazzo Parametri edilizi H: Il mI. Deve essere realizzato un pubblico per almeno 50 posti auto ambito 7: via San Carlo/Castellazzo Parametri edilizi H: Il mI. Prescrizioni All'interno del Piano attuativo deve essere l'anello stradale di collegamento tra via Ticino e via Scrivia di completamento Articolo 31 edilizia rp,,,.,pn,,,. sociale Negli ambiti del territorio urbano cosÌ classificati sono ammesse le sole funzioni R2, libera convenzionata), R3 (Edilizia privata e R4 (Edilizia residenziale pubblica così come definite all' Articolo 8 delle Disposizioni normative. Gli interventi edilizi devono essere attuati unicamente mediante Piano Attuativo o atto di con valenza territoriale. nr(\Orllm,m"7i"np nelgm~la1ta Ut: 0,50 mq/mq, -H: 19 mi, 43 Rho PGT Nonne di all ua zio ne SEZIONE 4 DISPOSIZIONI PER GLI AMBITI TRASFORMAZIONE. DISCIPLINA DEL DOCUMENTO DI PIANO 76 DI a!luazIone e ambito di applicazione della disciplina del Documento di Piano relativamente di trasformazione Articolo 62 I. Il Documento di Piano è l'atto del PGT in applicazione delle disposizioni dell'art. 8 della L.R. 12/2005, definisce strategie ed azioni delle politiche urbanistiche comunali. Tali elementi sono e sostanziale definiti all'interno del documento Relazione del quadro progettuale, che fa parte del PGT. 2. Il Documento di Piano individua e definisce territorio comunale all'interno delle porzioni del ,",V,'~'L"'V la trasformazione urbanistica. 3. Gli ambiti di trasformazione esplicano la strategia generale di intervento definita dal Documento di Piano. Articolo 63 cartografia e ai documenti di piano I. La disciplina di cui alla presente Sezione 4 si DPl Carta delle di piano, - Relazione del quadro progettuale Disposizioni trasformazione Articolo 64 e fa riferimento diretto ai elaborati le schede di indirizzo per gli interventi relative ambiti di ambiti Gli ambiti di trasformazione sono individuati e perimetrati nell 'elaborato DP l Carta delle previsioni di 2. Per ciascun ambito di trasformazione vengono interventi di trasformazione urbanistica. Tali interventi sono definiti in linea di massima e con scelte che nelle successive fasi del processo di pianificazione troveranno definizione con o che dovranno risultare al persegui mento obiettivi indicati nelle presenti 3, In forza di quanto disposto dall'art, 8, terzo comma, della L.R relative ambiti di trasformazione non sono riconosciuti "effetti diretti sul regime dei suoli" e non è affidato molo conformativo delle a fini edificatori. I suddetti effetti saranno da riconoscere solo ai piani o attuativi che potranno essere in seguito alla definizione delle solo di massima, definizione che interverrà nel e delle di cui alla presente sezIOne. 4. Ai fini dell'inserimento e ambientale degli interventi si fa riferimento alle modalità attuative riportate nel B allegato al 5. Durante l'iter di della stmmentazione urbanistica attuativa dovrà essere !nfrastmtture e Mobilità in ordine alla compatibilità tecnica e interventi La realìzzazione delle eventuali opere di adeguamento infrastmtturale che, in esito a questa fosse ritenuta necessaria dalla per le finalità predette, dovrà essere ascritta in carico al proponenti quale presupposto condizionante la possibilità di attuazione delle trasformazioni stesse. Analoghe modalità di coinvolgimento dovranno essere istituite per l'acquisizione dei pareri enti concessionari e della rete di livello Spa interventi influiscano autostradale AS.PJ. Spa e Milano SerravallelMilano sulle infrastrutture di loro COlnpete'nz:a. 77 Rho PGT Nonne di attuazione Articolo 65 per gli interventi negli ambiti trasformazione I. Nelle schede di indirizzo per interventi negli ambiti di trasformazione contenute nella Relazione del Documento di Piano sono riassunti elementi da specificare nella fase attuativa, 2. Nelle schede di indirizzo riportate: - gli obiettivi di intervento - le vocazioni funzionali e - l'edificabilità di - le eventuali nella relazione del '''''OltLlmC del Documento di Piano sono dell'ambito di trasformazione, che dovranno comunque essere attuativi relativi agli ambiti di trasformazione. durante l'iter di Articolo 66 dei piani o programmi attuativi relativi agli ambiti di trasformazione di iniziativa privata massima relative in forza di quanto disposto dall'art. 8 comma 2, lett. e) e comma 3 della L.r. n, e data di approfondimenti alla definizione delle scelte di ambiti stessi perchè si della redazione del progetto di un o programma attuativo di iniziativa ambiti di trasformazione, venga avviato un procedimento avente ad oggetto volti a definire uno schema di assetto costituito da elaborati - localizzazione di massima dei volumi edificatori, - localizzazione di massima delle aree per servizi, - indicazione dei carrabili, ciclabili e pedonali, misure di inserimento con apposita istanza, possono chiedere al Comune di avviare le approfondimenti di cui al comma, le 3, 11 Comune si pronuncerà con apposito atto sull di soluzione prospettata, tenuto conto eventualmente intervenute, dell'istruttoria fatta dai uffici e delle risultanze delle indicata al precedente comma la di attuativo o atto di la sua adozione e il interessati potranno far con valenza territoriale da 5. Gli atti ed elaborati da presentare a corredo dei Piani attuativi o atti di con valenza territoriale sono quelli dalle in materia e comunque tutti quelli necessari per definire e regolamentare compiutamente i suddetti piani o atti in loro Articolo 67 Formazione dei piani o programmi attuativi relativi trasformazione per iniziativa del Comune ambiti di I, L'Amministrazione comunale si riserva dì assumere direttamente, in particolare per gli ambiti di trasformazione che presentano iniziative finalizzate alla definizione delle scelte di massima ad essi relative contenute nel documento di piano ed dì e attuativi di iniziativa pubblica, 78 Nonne dì attuanone 2, Il Comune e alle verifiche di cui al precedente Articolo 66 assumendo le InlZlatJve ritenute necessarie od oppomme anche consultazioni con i proprietari con gli abitanti della zona e con portatori di interessi diffusi. 3, Nei casi di cui al 66. comma le consultazioni avranno le varie finalità di cui al PH;cedelt1te Articolo dei servizi Articolo 68 I Relativamente alla stabilito nel Piano dei Servizi, ambiti di trasformazione da destinare a servizi e attrezzature si fa riferimento a quanto 2. La quantità di servizi è intesa come minimo da garantire; durante l'iterdi definizione del Piano attuativo negoziata con valenza territoriale detta quantità potrà essere ulteriormente o dell'atto di anche in termini quantitativamente superiori, in relazione al raggiungimento obiettivi stabiliti per ciascun ambito di trasformazione, Articolo 69 Modifiche dei degli ambiti trasformazione 1. In fase di dei attutivi o degli atti di programmazione sono consentite modifiche dei degli ambiti di trasformazione. con valenza 2. Le modifiche di cui sopra sono ammesse solo in funzione: - della suddivisione di un ambito in alle risultanze di verifiche relative allo - di mere rettifiche di delimitazioni ritenute necessarie in stato dei luoghi o derivanti da una esatta identificazione delle catastali di interessate interessino aree di limitata estensione che risulti possibile escludere dall'ambito senza obiettivi da con i suddetti strumenti di 3. Le aree escluse ambiti di in alle rettifiche od stralci di cui sopra, devono essere disciplinate ex no va a seconda dei casi, con modifiche del Documento di Piano o del Piano delle Regole, contestualmente all'adozione e successiva dei Piano attuativo o dell'atto di programmazione con valenza territoriale dal cui ambito sono state stralciate. 79