Genova Impresa 1-08 - Confindustria Genova
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Genova Impresa 1-08 - Confindustria Genova
PERSONAGGIO Incontro con Vincenzo Giori, country speaker di Siemens Italia Benvenuta SIEMENS all’ottobre 2005 il genovese Vicenzo Giori, ingegnere chimico, è Country Speaker di Siemens Italia e CEO di Siemens S.p.A. A due anni dal suo insediamento, Giori inaugura la nuova sede di Siemens in viale Cembrano e rilancia la ex Magrini Galilei di Cairo Montenotte, portando a oltre 100 milioni di Euro il business targato Siemens nella nostra regione. D L’arrivo di Siemens alla Orsi Automazione nel 2001 non fu salutato con molto entusiasmo. Oggi, però, chi temeva lo “scippo” dell’azienda ha dovuto ricredersi: investimenti, assunzioni e, soprattutto, il riconoscimento alla ex Orsi Automazione di un ruolo strategico all’interno del gruppo. Quali carte ha saputo giocare la società genovese per diventare sempre più un punto di riferimento nelle politiche di sviluppo della multinazionale? La capacità di Siemens è sempre stata quella di anticipare i cambiamenti e di indirizzare i propri business verso i mercati più promettenti. Quando abbiamo acquisito Orsi, l’IT stava rivoluzionando l’ambito industriale. La comunicazione dei dati tecnici tra il livello gestionale e quello produttivo di automazione - grazie a soluzioni software MES (Manufacturing Execu10 tion Systems) - procedeva in modo inarrestabile e presentava interessanti tassi di crescita. Contestualmente, da qualche tempo, come Gruppo Siemens in Italia perseguivamo la strategia di ampliare la nostra attività proprio nel mercato del MES. Orsi era già tra i fornitori leader mondiali di prodotti e soluzioni per applicazioni industriali, ma è con Siemens che ha fatto il balzo in avanti, completando il portafoglio prodotti e accrescendo il business grazie alla nostra presenza internazionale. A seguito dell’acquisizione e dell’integrazione delle expertise nel Gruppo Siemens, Genova è diventata la sede del centro di competenza mondiale, ossia headquarter per Siemens nell’ambito MES. Oggi gli addetti a livello nazionale sono oltre 500, di cui oltre il 50% nella sola Ricerca e Sviluppo, e toccano quota 700 in tutto il mondo. Un dato in costante incremento: basti pensare che nel 2001 i collaboratori erano 140. Abbiamo un’elevata percentuale di laureati, oltre il 60% su 500 unità, con un’età media di 37 anni. Un’altra tappa importante di questo excursus di successo a Genova è stata la partnership siglata da Siemens con Microsoft nel 2006, che ha portato alla nascita del MES Expertise Center, una struttura in grado di fornire consulenza e soluzioni MES a 360º gradi. La missione dell’Expertise Center è quella di supportare le aziende manifatturiere che necessitano di un unico interlocutore per risolvere concretamente le problematiche legate alla produzione. In sintesi, si tratta di un centro nel quale gli utenti finali possono accedere a soluzioni e tecnologie allo stato dell’arte per gli ambienti MES e più in generale per l’IT di fabbrica. La nuova sede di via Cembrano, inaugurata all’inizio di dicembre, 11 ospiterà il centro di ricerca mondiale di Siemens per i “manufacturing execution systems”. Di che prodotto si tratta e qual è il suo mercato? Per capire questo prodotto e coglierne il carattere strategico bisogna fare un passo indietro. Negli anni ’70 ed ’80, dopo l’adozione di sistemi di automazione industriale, si è reso necessario individuare soluzioni che portassero alla creazione e al controllo del flusso di informazioni dal livello di fabbrica a quello di gestione, cercando di contestualizzare le informazioni stesse e dare valore aggiunto all’integrazione. Un modo per garantire, quindi, il controllo costante su tutti gli elementi del sistema: materiale, mano d’opera, specifiche di produzione e procedure varie. Emerse però un problema: i vari sistemi che concorrevano al supporto automatico della produzione erano nati su piattaforme diverse, con enormi difficoltà relative anche alla comuni- cazione. Per sincronizzare e orchestrare queste due entità - sistemi di controllo e sistemi gestionali -, si delineò la presenza di un terzo strato funzionale - intermedio - conosciuto oggi come MES, capace di interagire con i diversi livelli della fabbrica, combinando l’esecuzione delle operazioni di produzione con le attività pianificate dal sistema ERP. Questa esigenza di integrazione è stata resa più pressante da molteplici fattori, in primis la globalizzazione dei mercati che, se da un lato ha accresciuto l’esigenza di standardizzazione della produzione attraverso tutti gli impianti, dall’altro ha obbligato le stesse strutture ad una continua mutazione ed adattamento alle fluttuanti esigenze di mercato, cercando al contempo di aumentare l’efficienza di produzione, e di diminuire i costi operativi. Quello del MES è un settore profittevole, caratterizzato da una crescita costante, con un tasso annuo del 10% nel mercato mondiale e del 15% in quello italiano. Un trend positivo che, secondo le previsioni, dovrebbe continuare nei prossimi 5 anni, aumentando il valore di questo comparto, oggi di poco inferiore ai 2 miliardi di Euro a livello mondiale. Vale la pena spendere due parole sulla sede cui si fa riferimento nella domanda. La sede di Cembrano è un nuovo edificio messo a disposizione dalle istituzioni locali per soddisfare le crescenti esigenze di ampliamento del centro MES di Siemens a Genova. L’edificio concesso in locazione dal Comune, nel quale Siemens ha investito circa 2 milioni di Euro per la ristrutturazione, è in grado di accogliere circa 150 postazioni di lavoro. Si tratta del secondo edificio che ospita uffici Siemens situato in Viale Cembrano, e va ad aggiungersi alle sedi di Corso Europa e di Palazzina Millo, nell’area del Porto Antico, dove si trovano rispettivamente il centro R&S di Siemens e il MES Expertise Center di Siemens e Microsoft. L’intervento di Siemens Italia è stato determinante alla salvezza della ex Magrini Galileo, ora Trench Italia, di Cairo Montenotte, dopo che i vertici di Siemens in Germania ne avevano già deciso la chiusura. Da dove partirà il rilancio dell’azienda? La storia di questo centro, che solo nel luglio 2007 è passato sotto il controllo di Siemens Italia, è un esempio eccellente dell’approccio virtuoso adottato dalla società nel nostro Paese, mirato a salvaguardare e anzi a favorire lo sviluppo in Italia di attività strategiche, puntando su piccole realtà locali e valorizzandole nel network internazionale. Un approccio che vede la realtà italiana di Siemens impegnata per portare o mantenere progetti in grado di creare valore per il territorio, magari a scapito di altre filiali della multinazionale in nazioni concorrenti! Prima dell’acquisizione da parte di Siemens, il sito di Cairo Montenotte era l’unico a produrre, per il gruppo VA Tech, trasformatori di misura di ogni tipologia e per tutti i livelli di tensione. Questo implicava la necessità di utilizzare diverse tecnologie produttive. Il sito, costretto a fare tutto senza potersi concentrare solo sui prodotti maggiormente strategici e quindi operando sovente in perdita, rischiava di essere destinato alla chiusura. Il mio impegno personale per valorizzare anche presso la Casa Madre tedesca le attività dello stabilimento italiano - oltre alla sensibilità e alla collaborazione delle istituzioni locali - ci hanno consentito di raggiungere il risultato auspicato: non solo è stata scongiurata la chiusura, ma addirittura gli è stato attribuito un ruolo di competenza internazionale, mantenendo la forza lavoro presente. Dopo un’attenta valutazione dei prodotti, dei mercati e dei processi produttivi, abbiamo deciso di trasformare Cairo Montenotte in un centro di eccellenza europeo, dedicato alla progettazione e produzione di trasformatori di misura in alta e altissima tensione. Dal sito vengono commercializzati infatti prodotti non solo per il mercato italiano, ma soprattutto per quello internazionale e, in particolare, per le aree geografiche dell’Europa, dell’Africa, del Sud America e del vicino Oriente. Il vero salto concettuale nell’insediamento è, infatti, avvenuto con la maggiore focalizzazione su due tipologie di trasformatori di misura in alta tensione. Ciò ha permesso di ridisegnare anche il lay-out fisico dello stabilimento, rendendolo più lineare, e in ultima analisi di aumentare la produttività. Per il 2008-09 l’attesa è per una crescita dell’Ebit a 2 cifre. Mi preme sottolineare che nel rilancio di Cairo è stato importante 12 poter contare su altre attività di successo in corso nel territorio. Infatti, la presenza di realtà come il centro MES di Genova mi ha permesso di utilizzare un argomento convincente nei confronti della Casa Madre tedesca. Se alle attività del centro MES e a quelle di Cairo Montenotte aggiungiamo i volumi generati dalle altre linee di business Siemens presenti in Liguria, in particolare quelli relativi ai sistemi di automazione, controllo e strumentazione per la produzione di energia - che raggiungono i 30 milioni di euro - e quelli legati agli impianti per l’industria di processo - che arrivano a 10 milioni di euro - il business complessivo targato Siemens nella regione supera i 100 milioni di euro, per un totale di oltre 600 persone. Questa è un’ulteriore dimostrazione dell’attenzione del nostro Gruppo per territori in grado di attrarre investimenti diretti esteri, e quindi di migliorare la propria competitività, come hanno fatto la Liguria e Genova, passate rispettivamente dalla 10º alla 6º posizione e dalla 17º alla 6º nelle graduatorie regionali e provinciali riportate nell’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio Siemens-Ambrosetti per l’attrattività positiva del Sistema Italia. Che consigli può dare a chi oggi frequenta ingegneria o facoltà scientifiche e quali sono le principali caratteristiche che cercate in un neo laureato per lavorare in Siemens? Innanzitutto, il primo consiglio lo darei a chi si appresta a effettuare la scelta del corso di studi universitari e riguarda l’opportunità di orientarsi laddove ce ne siano le capacità verso facoltà scientifiche e in particolare di ingegneria. Per chi abbia invece già intrapreso la propria carriera universitaria, i suggerimenti - oltre a quello di lavorare con impegno e costanza - sono di mettercela tutta per laurearsi in tempi brevi e di completare gli studi con delle esperienze operative, magari all’estero, in ambito aziendale. Le principali caratteristiche per un laureato intenzionato a lavorare in Siemens sono, oltre alle competenze di base relative alle specifiche attività che sarà chiamato a svolgere, la capacità di apprendimento - la cosiddetta ability to learn - e quella di lavorare in gruppo. (P.P.)