relazione - Comune di Polistena

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relazione - Comune di Polistena
COMUNE DI POLISTENA
Provincia di Reggio Calabria
PIANO STRUTTURALE COMUNALE
LEGGE URBANISTICA REGIONALE N. 19/2002 e ss.mm.ii.
DOCUMENTO PRELIMINARE
Progettista
Arch. Michele Ferrazzo
Il Sindaco
Dr. Michele Tripodi
Capo Ripartizione LLPP
Responsabile Ufficio del Piano
SCHEMA DELLE SCELTE STRUTTURALI E
STRATEGICHE - RELAZIONE
Ufficio del Piano
Arch. Michele Ferrazzo (Responsabile)
Geom. Luigi Borgese
Sig. Guiseppe Avati
Sig.ra Rosetta Bellamena - Segreteria
Esperti incaricati
Dr. Arch. Maria Grazia Buffon
Dr. Arch. Angelo Chiaro
Dr. Ing. Domenico Cuzzola
- Componente Geologica
Dr. Geol. Giuseppe Mandaglio
Dr. Geol. Luigi Carbone
Dr. Geol. Michele Mandaglio
- Componente Agronomica
Dr. Agr. Massimiliano Figliuzzi
COMUNE DI POLISTENA
PIANO STRUTTURALE COMUNALE
DOCUMENTO PRELIMINARE
SCHEMA DELLE SCELTE STRUTTURALI E STRATEGICHE
Dicembre 2014-2015
Comune di Polistena – Ufficio del Piano
PSCPolistena – Schema delle scelte strutturali e strategiche – dicembre 2014 -2015
COMUNE DI POLISTENA
Sindaco: dott. Michele Tripodi
Ripartizione Urbanistica: Responsabile Arch. Michele Ferrazzo
Ufficio del Piano e Urban Center: Responsabile Arch. Michele Ferrazzo
Piano Strutturale Comunale - Regolamento Edilizio Urbanistico
DOCUMENTO PRELIMINARE
GRUPPO TECNICO DI LAVORO
Responsabile
arch. Michele Ferrazzo
Coordinamento
arch. Michele Ferrazzo - arch. Maria Grazia Buffon
Esperti - Incaricati
arch. Maria Grazia Buffon
Studio, ricerche e elaborazione Quadro conoscitivo: QN (Quadro Normativo)-QA (Quadro Ambientale)-QSEC (Quadro
Socio-economico) - QSM/QMI (Sistema Insediativo)
Elaborazione Schema scelte strutturali e strategiche
Elaborazione Rapporto Preliminare Ambientale ai fini della VAS
Ing. Domenico Cuzzola
Studio, Ricerche e elaborazione Quadro Conoscitivo QSM/QMR-SSM (Sistema Relazionale e studio mobilità, sui trasporti e
sulle dotazioni di parcheggi)
Elaborazione Schema scelte strutturali e strategiche
arch. Angelo Chiaro
Studio, analisi e elaborazioni dati e elaborazione grafiche e cartografiche su sistema GIS
Elaborazione Schema scelte strutturali e strategiche
dott. Giuseppe Mandaglio - dott. Luigi Carbone - dott. Michele Mandaglio
Studio Specialistico componente Geologica
dott. Massimiliano Figliuzzi
Studio Specialistico componente Agronomica
Collaboratori
arch. Tatiana Fondacaro - dott.ssa Fabiana Nasso (tirocinante): elaborazioni grafiche e cartografiche su sistema GIS
Francesco Cuzzola (studente universitario): elaborazioni grafiche e cartografiche
Struttura Ripartizione Urbanistica
Geom. Luigi Borgese (Sportello Unico per l'Edilizia) - Giuseppe Avati (SIT e gestione sito Web) - Rosetta Bellamena
(Segreteria)
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SCHEMA DELLE SCELTE STRUTTURALI E STRATEGICHE
RELAZIONE
INDICE
1. PSR - LO SCENARIO DI RIFERIMENTO
Premessa
pag. 3
Sintesi del Quadro Conoscitivo
1.1.
Il sistema territoriale di area vasta
1.2.
Il sistema socio-economico e produttivo
1.3.
Il sistema del patrimonio culturale
1.4.
Il sistema naturalistico-ambientale e agricolo
1.5.
Il sistema insediativo
1.6.
Il sistema relazionale
pag. 4
pag. 4
pag. 6
pag. 7
pag. 9
pag. 11
Gli indirizzi programmatici dell'Amministrazione comunale per la redazione del Piano
Strutturale Comunale – schematizzazione
1.7.
1.8.
Obiettivi generali
Obiettivi specifici e azioni
pag. 13
pag. 13
Le proposte per gli interessi diffusi
1.9.
Sintesi delle istanze pervenute
pag. 18
2. PSO – PSP - LO SCENARIO OBIETTIVO E LE STRATEGIE DI PIANO
Verso la Carta Programmatica del Territorio
2.1. Orientamenti strategici e ipotesi per la visione al futuro
2.2. Schematizzazione strategia Assi-Obiettivi-Progetti/strumenti
pag. 20
pag. 22
3. PSM - SCHEMA DI MASSIMA
Schema strutturale di massima
3.1 Proposta della struttura di piano
3.2.Classificazione del territorio, modalità di intervento
3.3.Schede di indirizzo e attuazione per Ambito d'intervento (esemplificazione
metodologica)
Sistema infrastrutturale viario
3.4. Proposte di miglioramento dei collegamenti di secondo livello
3.5. Il Ring - Collegamenti di terzo livello della rete secondaria
3.6. Adeguamento della strada comunale di collegamento con lo svincolo di
Polistena della Pedemontana
3.7. Strade di accesso alla Città - Le porte della Città
1
pag. 27
pag. 29
pag. 31
pag. 37
pag. 38
pag. 39
pag. 40
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3.8. Collegamento di quarto livello della rete locale
3.9. I parcheggi
3.10. Percorso verde urbano
3.11. Percorso pedonale integrato
3.12. Tracciato Ciclabile periurbano
3.13. Trasporto pubblico su bus
pag. 41
pag. 41
pag. 42
pag. 43
pag. 44
pag. 47
Sistema delle Tutele
3.14. Le tutele di piano proposte
pag. 51
ELABORATI GRAFICI
PSR
PSR 1
PSR2
PSR3
PSOPSP
PSO PSP
PSM
PSM1
PSM2
TT
SCENARIO DI RIFERIMENTO
Sintesi Quadro Conoscitivo
Linee Guida Amministrazione comunale
Mappatura degli Interessi diffusi
SCENARIO OBIETTIVO E STRATEGIE DI PIANO
1.5.000
1.5.000
Visione guida: Obiettivi e Progetti Strategici
1.5.000
SCHEMA DI MASSIMA
Schema di massima. Classificazione del territorio e modalità di intervento
Schema Sistema infrastrutturale viario
Sistema della tutele
1:5.000
1:5.000
1:5.000
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SCHEMA DELLE SCELTE STRUTTURALI E STRATEGICHE
1. PSR - LO SCENARIO DI RIFERIMENTO
Premessa
Il territorio comunale di Polistena ha una modesta estensione pari a Kmq 11,70, è ubicato nella piana di Gioia
Tauro e amministrativamente confina con cinque Comuni: Cittanova, Melicucco, Anoia, Cinquefrondi e San
Giorgio Morgeto; ha una altitudine compresa tra i 132 e i 305 m slm ed è prevalentemente pianeggiante.
Polistena rientra nell'Ambito Paesaggistico della Piana di Gioia Tauro (sulla base del QTRP e del PTCP di RC), è
privo di aree naturalistiche tutelate (aree protette - ZPS - SIC - SIR - SIN) ma è fortemente caratterizzato dalla
presenza di due corsi d'acqua il Fiume Jerapotamo e il Torrente Vacale che confluiscono nel Fiume Metramo e
sono individuati come beni paesaggistici tutelati ai sensi del Codice del Paesaggio (Dlgs 42/02) e corridoi
ecologici di rilievo provinciale.
Il territorio non interessato da insediamenti è quasi interamente coltivato ad agrumeti e uliveti nella maggior parte
consociati; complessivamente ha quindi un basso carattere di naturalità. Gli unici ambiti nei quali si trova un
elevato carattere di naturalità sono gli alvei dei corsi d'acqua con le loro fasce limitrofe e in particolare le sponde
acclivi del Fiume Jerapotamo a monte dell'abitato.
Dal punto di vista morfologico si struttura in tre ambiti paesistici: il terrazzo morfologico (città storica alta), la
Valle fluviale del Fiume Ierapotamo e il Torrente Vacale.
Di seguito si riporta la sintesi derivante dal Quadro Conoscitivo (a cui si rimanda per le informazioni di
approfondimento) nella quale sono descritti i dati più significativi dei caratteri identitari del territorio di Polistena
con evidenziati i punti di forza, le risorse da valorizzare, le carenze e i fabbisogni inevasi e le criticità/rischi
articolati in 6 sistemi differenti:






il sistema territoriale di area vasta;
il sistema socio-economico e produttivo
il sistema del Patrimonio culturale
il sistema naturalistico-ambientale e agricolo
il sistema insediativo
il sistema relazionale
Per completare lo scenario di riferimento si ritiene utile riportare anche i dati sintetici inerenti le istanze
pervenute nell'ambito del "Bando degli interessi diffusi" pubblicato il 30/01/2012 e la sistematizzazione che è
stata fatta delle "Linee Guida contenente gli indirizzi programmatici generali per la redazione del Piano Strutturale Comunale"
che il Consiglio Comunale ha approvato con Delibera n. 24 del 29/06/2011 su proposta della Giunta municipale
ed elaborate sulla base del "Documento preliminare alla redazione del piano" (work in progress maggio 2011)
trasmesso dall'Ufficio di Piano con nota 9669 del 17/06/2011.
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SINTESI DEL QUADRO CONOSCITIVO
1.1. Il Sistema territoriale di area vasta
Polistena, per la sua dotazione di servizi di livello intermedio rispetto ai territori comunali dell'intorno, è
classificato centro comprensoriale e polarità di riferimento di ambito sub-provinciale (sottosistema della città
stellare – PTCP); essa infatti attualmente è:
-
capofila del distretto socio-sanitario (13 comuni);
-
nodo primario per la gestione delle emergenze a livello provinciale e sede COM (Polistena, Cinqufrondi,
A. Giorgio M., Melicucco e Anoia);
-
capofila del sistema locale del lavoro (8 comuni);
-
sede di Ospedale con 227 posti letto;
-
sede n. 7 Istituti di Scuole superiori ubicati in 3 strutture (alberghiero- industriale – commercialelinguistico, economico-sociale, musicale e scienze umane);
-
polo per l'Unione dei Comuni (Polistena, Anoia, Cinquefrondi, Cittanova, Melicucco e San Giorgio M.).
Nelle previsioni del PTCP di RC, Polistena nell'ambito del Progetto " Specializzazione del sistema tripolare"
messo a punto per l'obiettivo inerente il "Riequilibrio dell'armatura territoriale" è stato indicato come Comune
nel quale prevedere nuove localizzazione e/o ampliamento finalizzate a:
-
servizi logistico-commercaili rispetto al settore agricolo e produttivo;
-
servizi amministrativi;
-
servizi per l‟istruzione professionale con particolare attenzione al settore agricolo forestale;
-
servizi rivolti alla promozione delle Polarità Locali.
Punti di forza
- presenza di un‟area produttiva
- elevata concentrazione di uffici e servizi di livello territoriale
- polarità di riferimento di ambito sub-provinciale
Carenze e fabbisogni inevasi
- spazi adeguati per la localizzazione dei nuovi servizi territoriali
- spazi per la realizzazione del polo della logistica
Risorse da valorizzare
- valore posizionale - centralità attribuita dal PTCP per servizi
territoriali
- il sistema delle scuole superiori
Criticità e Rischi
Aumento del consumo di suolo
1.2. Il Sistema socio-economico e produttivo
A Polistena sulla base del censimento del 2011ci sono 10.742 abitanti, meno del precedente censimento (al
2001) che ne registrava 11.514, tuttavia sulla base dei dati è possibile affermare che negli ultimi 60 anni la
popolazione è rimasta pressoché invariata (1936:11.018 - 2011: 10.742) sebbene si siano registrate, negli anni,
alcune oscillazioni più o meno rilevanti; il 4,7% della popolazione è straniera con prevalenza di rumeni.
Un dato invece che è cambiato molto riguarda le famiglie; tra il 1961 e il 2012 raddoppia il numero delle famiglie
e si dimezza il numero dei componenti (nel 1961: 2028 famiglie con 4,35 comp. - nel 2012: 4.371 famiglie con
2,41 comp.).
Il saldo naturale è positivo e la popolazione giovane è equivalente alla popolazione anziana sebbene negli ultimi
sette anni siano diminuite notevolmente le nascite (da 160 a 97).
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Analizzando il censimento del 2011 nella sua articolazione in sezioni censuarie è possibile affermare che circa il
77% della popolazione risiede nell‟ambito urbano, il 20% in ambito periurbano e solo il 3% nell'ambito rurale.
Con riferimento ai livelli di istruzione risulta che il 28% della popolazione è diplomata e solo l'8% è laureata.
Sulla base dei dati del 2001, solo il 37% della popolazione in età lavorativa ha un'occupazione e solo il 5% degli
occupati risulta essere un imprenditore o un libero professionista, mentre il 72% risulta dipendente; il 61% degli
occupati lavora nel settore terziario, il 25% nel settore industriale e solo il 14% in agricoltura. Si registra una
maggiore occupazione nelle attività inerenti i servizi pubblici, sociali, personali e sanitari (484 occupati), del
commercio ( 467 occupati), della manifattura (435 occupati ) e dell' agricoltura (411 occupati).
Con riferimento al settore imprenditoriale (al 2011) risultano attive 1.182 imprese di cui il 73% individuali e il
41% nel settore del commercio. Solo il 3% delle imprese ha più di 10 addetti, il 16% sono imprese giovanili e il
26% femminili prevalentemente nel commercio.
Da una analisi territoriale risalta che i servizi commerciali più diffusi sono i bar con il 19% seguiti dai
ristoranti/pizzerie che risultano essere il 12% , l' abbigliamento il 9%, gli alimentari il 7% alimentari e le
gioiellerie il 6%. Non esistono Centri commerciali di rilievo, di cui il territorio della Piana di Gioia Tauro è anche
eccessivamente fornito (Gioia Tauro - Rizziconi), ma solo qualche ipermercato.
Nel territorio di Polistena, in attuazione del PRG approvato nel 1999, è nata un'area produttiva che ha avuto un
importante sviluppo negli anni. Allo stato attuale non è satura e può costituire attrazione per gli imprenditori dei
territori limitrofi.
A Polistena vi è un importante fermento di carattere culturale-sociale-politico-sportivo dimostrato dalla esistenza
di n. 67 Associazioni iscritte all'Albo comunale e distribuite prevalentemente nel campo della musica, della
cultura, dell'ambiente, della politica, dello sport e del sociale. Inoltre risultano istituite n. 6 Consulte: la Consulta
della solidarietà e volontariato, la Consulta giovanile, la Consulta dello sport e del tempo libero, la Consulta delle
attività produttive, la Consulta della terza età e la Consulta della promozione culturale. Associazioni e Consulte
che costituiscono un capitale sociale sicuramente su cui far leva per lo sviluppo culturale, sociale, ambientale e
territoriale.
La media dell'importo delle dichiarazione redditi al 2011 è di 18.369 euro (lievemente inferiore alla media
italiana pari a 19.660 euro ma maggiore della media regionale pari a 14.230 euro) e risultano esserci 0,86
automobili per ogni maggiorenne (per 8333 abitanti maggiorenni ci sono 7.188 auto).
Punti di forza
- saldo naturale positivo;
- popolazione giovane equivalente a quella anziana;
- 67 associazioni iscritte all'Albo Comunale (cultura, musica,
ambiente, politica, sport, sociale ..);
- n. 6 Consulte;
Carenze e fabbisogni inevasi
- assenza di un sistema di monitoraggio sociale e economico;
- assenza centri comunali di aggregazione per giovani e di supporto
all'imprenditoria;
- 323 domande di casa popolare inevase;
- 12 richieste di variazione del PRG per favorire le attività
produttive (interessi diffusi);
- assenza di asili nido e strutture a supporto della prima infanzia;
- assenza di mezzi pubblici di collegamento interno al territorio
comunale;
- buona dotazione di impianti sportivi e istituti per l'offerta
culturale;
- presenza di un area produttiva;
- territorio agricolo pianeggiante con alto valore agricolo.
- assenza delle filiere di produzione.
Criticità e Rischi
- elevata diminuzione delle nascite negli ultimi 7 anni (da 160 a 94);
- solo il 37% della popolazione in età lavorativa ha una
occupazione;
- solo il 5% degli occupati risulta essere imprenditore o libero
professionista;
Risorse da valorizzare
- il capitale sociale dell'associazionismo (creazione di reti per
trasformare il volontariato in impresa);
- realtà produttive agricole, industriali e artigianali;
- l'area produttiva.
- basse capacità e volontà a investire sulla produzione (su 80
istanze per gli interessi diffusi nessuna di rilievo in relazione alle
potenzialità produttive del territorio - solo una di mantenimento) o
sulla trasformazione e sullo sviluppo urbano.
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1.3. Il Sistema del patrimonio culturale
Con riferimento al sistema del patrimonio culturale, Polistena presenta caratteri identitari specifici, probabilmente
non opportunamente valorizzati e promossi all‟esterno, e in molti casi non sempre ben riconosciuti dalla stessa
popolazione locale che comunque comincia a prestare attenzione al governo del territorio, alla sua storia, alle sue
risorse e alla sua identità culturale.
Il centro di Polistena ha avuto una importante rilevanza nella storia; dai reperti archeologici trovati nel territorio
si desume che sia stato abitato, o comunque attraversato dall'uomo, sin dal periodo neolitico; è stata sicuramente
stazione di passaggio, con un proprio agglomerato, per il Locresi diretti al sub-colonia Medma; il suo
insediamento urbano originario distrutto poi dal terremoto del 1783 ha probabili origini bizantine fu centro di un
importante Feudo "il Princiapto di Polistena" appartenente ai Milano d'Aragona; nel 1500 Polistena è
rappresentata come città fortificata e nel 1600 è indicata come una delle città più importanti della Calabria con
numerosi edifici per il culto.
Oggi è identificata, dal punto di vista storico, come città di fondazione post-terremoto del 1783 ricostruita su
progetto urbano, con un importante sistema di Palazzi e Chiese di interesse storico quasi tutti ben conservati.
Le risorse su cui si può fare leva per un nuovo sviluppo del territorio basato sui valori storico-culturali,
opportunamente dettagliate nel Quadro conoscitivo (QAA – Inventario delle Risorse Naturali e Antropiche) da
far emergere in sintesi sono:
o
il centro storico di fondazione post-terremoto 1783 complessivamente ben conservato, con edifici religiosi
importanti dal punto di vista storico e architettonico ma anche per il patrimonio storico-artistico custodito,
con un sistema di palazzi, prevalentemente privati, di interesse storico (le quadre) con corti e/o giardini
privati e portali in pietra realizzati da scalpellini locali e nove palazzi storici tutelati , giardini, spazi pubblici e
belvedere, che può essere oggetto di studio e conoscenza delle tipologie e delle tecniche costruttive,
riqualificazione edilizia ed urbana e soprattutto di rivitalizzazione anche ai fini culturali;
o
la ricchissima Biblioteca comunale e gli oggetti del Museo civico che meritano spazi adeguati e
appositamente dedicati per la loro opportuna valorizzazione anche all‟insegna dell‟innovazione tecnologica e
della modernità;
o
l‟area archeologica della Favignana e le aree di probabile interesse archeologico che potranno essere
ulteriormente indagate e valorizzate, anche attraverso appositi cantieri scuola, con il fine inoltre di mettere
alla luce e recuperare la memoria di quello che fu Polistena nella storia.
Un patrimonio che necessita di apposite strategie ed azioni per la sua conservazione, riqualificazione, emersione e
valorizzazione senza la quale si rischia che venga, nel tempo, depauperato e dequalificato.
I principali fattori negativi che possono incidere su tale patrimonio sono gli interventi non rispettosi dei caratteri
identitari e storico-architettonici del patrimonio storico, l‟abbandono del centro storico da parte degli abitanti
(sopratutto della città bassa) a favore di zone con edilizia più confortevole e sicura e maggiori servizi (parcheggio,
vicinanza alle attività commerciali, case con giardino …), la diffusa assenza di decoro edilizio e urbano
soprattutto nelle periferie e nel territorio rurale.
Punti di forza
Carenze e fabbisogni inevasi
- Centro storico della città alta complessivamente ben conservato e
ben strutturato;
- palazzi di interesse storico (quadre) alcuni dei quali con portali in
pietra;
- n. 9 edifici tutelati come monumenti;
-raccolta di libri e riviste conservati nella biblioteca comunale;
Patrimonio storico-culturale
- assenza di spazi dedicati al Museo e alla biblioteca comunale e
attrezzati adeguatamente in chiave moderna;
- sottoutilizzo del patrimonio edilizio storico;
- assenza iniziative strutturate di valorizzazione dei Palazzi storici;
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- reperti del periodo neolitico e oggetti della civiltà contadina;
custoditi nel Museo civico;
-presenza di aree di interesse archeologico;
- presenza di numerosi Luoghi di culto ricchi di patrimonio
artistico.
- assenza di un itinerario turistico attrezzato ai fini della
valorizzazione (interno e in rete con altri territori ).
Risorse da valorizzare
Criticità e Rischi
Patrimonio storico
- La città storica alta (laboratori di studio);
- Palazzo Sigillò
- Museo civico
- Biblioteca
- Favignana (campagne di scavo)
- Palazzi di interesse storico di proprietà privata;
- Piazze e giardini anche privati di interesse storico;
- Patrimonio artistico-culturale
- l'itinerario storico-culturale Locri-Medma (da indivdiuare);
- valenza di Polistena nella storia della Calabria;
- città di fondazione post terremoto (rete);
- gli itinerari religiosi (via crucis);
- patrimonio di interesse storico-tecnico;
- patrimonio immateriale e bei culturali viventi (i saperi).
Patrimonio storico
- uso di materiali e tecniche non compatibili;
- vulnerabilità sismica degli edifici della città storica;
- tendenza all'abbandono della città storica bassa;
- perdita dell'identità e della memoria storica.
1.4. Il sistema naturalistico-ambientale e agricolo
Polistena ricade nell‟Ambito paesaggistico della Piana di Gioia Tauro, ha un territorio pianeggiante (da 132 a 305
m slm) ed è privo di aree naturalistiche tutelate (aree protette - ZPS - SIC - SIR - SIN). E‟attraversato da due
corsi d‟acqua (Jerapotamo e Vacale) tutelati come beni paesaggistici ai sensi del Codice del Paesaggio.
Il territorio non interessato dal sistema insediativo è interamente coltivato ad uliveti, agrumeti, uliveti consociati
ad agrumeti, e coltivazioni ortofrutticole in serra.
I fondi agricoli sono prevalentemente di ridotte dimensioni nella campagna periurbana, tranne poche eccezioni;
hanno invece una estensione maggiore nel territorio rurale.
L‟elevato valore agricolo dei suoli, riscontrato in quasi tutto il territorio comunale, suggerisce di potenziare le
elevate qualità produttive e incentivare le economie integrative derivanti p.e. dal completamento della filiera
(lavorazioni per vendere il prodotto anche trasformato), dall‟ospitalità diffusa (turismo rurale e agriturismo), dalle
attività outdoor e altro.
Al di fuori del sistema insediativo si distinguono 4 tipologie di paesaggio:
o il paesaggio agricolo-produttivo,
o il paesaggio dell'acqua e delle zone ripariali,
o il paesaggio coltivato degli argini dei fiumi,
o il paesaggio delle campagne periurbane.
Gli unici elementi nei quali è possibile riscontrare un elevato carattere di naturalità nel territorio di Polsitena sono
i due corsi d‟acqua che fanno parte della Rete Ecologica Provinciale, il Torrente Jerapotamo, che attraversa la
città, e il Torrente Vacale che la lambisce col suo versante dx. Due forti segni sul territorio che, soprattutto
nell‟ambito urbano e in prossimità dell‟abitato possono assolvere alla funzione di parco verde per accogliere le
attività legate al tempo libero e potenziare e differenziare il sistema di aree verdi già presente nella città.
Dal punto di vista prettamente ambientale, sebbene non ci sia una attività di monitoraggio costante sulle
componenti ambientali, dai dati acquisiti dall‟Arpacal, che in tempi recenti ha analizzato il territorio di Polistena e
quello limitrofo, pare non sussistano elementi particolari di criticità per quanto concerne la qualità dell‟aria e
l‟inquinamento elettromagnetico.
Sono critici invece i dati inerenti il consumo dell'acqua e i dati inerenti i rifiuti.
Con riferimento ai consumi dell'acqua potabile sarà necessario effettuare apposite verifiche sullo stato di
conservazione della rete di adduzione e valutare la necessità di ammodernare l'erogazione del servizio in termini
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infrastrutturali utilizzando anche le nuove tecnologie di verifica e controllo e differenziazione dell'erogazione con
riferimento anche ai contesti rurali e all'area industriale tenendo conto dei fini agricoli e produttivi.
Tuttavia appare utile, per l‟affermazione di una politica nuova di governo del territorio in chiave sostenibile,
attivare appositi servizi e/o procedure che consentano il monitoraggio ambientale necessario all‟orientamento
alle scelte politiche e strutturali in materia ambientale connesse al sistema dei servizi e della dotazione tecnologica
(mezzi pubblici - rifiuti - risparmio energetico - depurazione acqua - energia rinnovabile - aree verdi ...).
Nel territorio agricolo e rurale sono stati individuati alcuni detrattori ambientali: due ex depuratori non più in
funzione, un'area utilizzata come deposito materiali e un isola ecologica.
Punti di forza
Paesaggio-beni paesaggistici-rete ecologica
-presenza di due corsi d'acqua ricadenti nella Rete ecologia
provinciale;
- territorio rurale ( uliveti consociati con gli agrumeti) totalmente
coltivato.
Carenze e fabbisogni inevasi
Paesaggio-beni paesaggistici-rete ecologica
- assenza di aree ad elevato valore naturalistico
- assenza di percorsi escursionistici
Componenti ambientali
- assenza di un sistema di monitoraggio ambientale
- assenza di sistema controllo sugli scarichi e scarti lavorazioni
olearie;
- bassa % raccolta differenziata (11%).
- Assenza manutenzione e pulizia alvei dei corsi d'acqua;
Componenti ambientali
- buona qualità dell'aria
Sistema agricolo-rurale
-alto valore agricolo dei terreni;
- l'assenza di terreni incolti o in abbandono.
Sistema agricolo-rurale
assenza di una rete locale di produttori agricoli e di certificazione
(qualità-territoriale ..).
Risorse da valorizzare
Paesaggio-beni paesaggistici-rete ecologica
- Campagne periurbane e territorio rurali;
- i numerosi belvedere e gli ambiti di visuale verso le isole Eolie, il
golfo di Nicotera e l'Aspromonte;
- gli ambiti naturalistici e paesaggistici dello Ierapotamo e del
Vacale (paesaggi dell'acqua);
Criticità e Rischi
Paesaggio-beni paesaggistici-rete ecologica
- bassa qualità del paesaggio delle campagne e delle frange
periurbane;
- nuove espansioni non controllate nella campagna periurbana;
- rischio frana R4 sul versante dx Jerapotamo e in contrada
Brogna;
Sistema agricolo-rurale
- territorio agricolo-rurale di alta qualità con paesaggio dell'ulivo e
colture diffuse (qualità, completamento filiere, ospitalità diffusa,
..);
Componenti ambientali
- eccessivo consumo di suolo (dal 1928 al 2007 consumo medio di
3 ha l'anno - dal '57 a oggi pari al 460% con una espansione urbana
di 200 ha, 100 in ambito urbano e 100 in ambito periurbano).
Il territorio urbanizzato ha una estensione complessiva di circa
258,34 ettari;
detrattori ambientali da valorizzare e/o mettere in sicurezza
- due ex depuratori non più in funzione;
- area utilizzata come deposito materiali;
- isola ecologica
- scadente qualità dei corpi idrici (depurazione, fertilizzazione, aree
urbanizzate, scarichi lavorazione agricole ..);
- elevata dispersione di acqua potabile - solo il 42% di quella
immessa in rete viene fatturata;
- eccesivo consumo di acqua potabile (16 c in più ad abitante
rispetto alla media nazionale);
Sistema agricolo-rurale
- rischio che l'attività agricola produttiva si depauperi e
dequalifichi.
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1.5. Il sistema insediativo
Il sistema insediativo di Polistena si sviluppa sul territorio in tre ambiti distinti: l'ambito urbano, l'ambito
periurbano e l'ambito rurale.
L'ambito urbano si è sviluppato tra gli anni '30-'80 come espansione della città storica secondo le direttrici
opportunamente definite attraverso appositi strumenti urbanistici. Oggi include la città storica, opportunamente
riperimetrata (proposta) sulla base delle cartografie storiche e dei caratteri identitari dei tessuti edilizi che è stata
distinta in città alta e città bassa; la città consolidata realizzata tra gli anni „30 e gli anni ‟80, la città pubblica
che è nella maggior parte dei casi al margine della città consolidata, testimonianza della importante politica della
casa popolare e dell'edilizia agevolata che è stata messa in atto a Polistena tra gli anni '80 e gli anni '90; la
periferia urbana consolidata e la periferia urbana destrutturata, che circonda quasi a 360° la città consolidata
e in alcuni casi la città pubblica.
L’ambito periurbano, molto ampio che si sviluppa sopratutto nella direttrice Polistena-Melicucco e che ha
avuto la sua maggiore espansione insediativa diffusa negli ultimi 30 anni e che in alcuni casi ha dato origine a
piccoli nuclei edilizi oggi più meno consolidati che costituiscono nelle loro parti più prossime all'ambito urbano
la frangia periurbana che può essere distinta in due tipologie: la frangia periurbana di Polistena diffusa, più o
meno a raggiera, intorno all'ambito urbano con pervalenza a valle della circonvallazione; e la frangia periurbana di
Meliccucco nata nella zona di Primogenito in continuità con il centro abitato di Melicucco. Nell'ambito periurbano
si è sviluppato però anche il sistema insediativo produttivo in attuazione del PRG del 2000 e un sistema di unità
insediative diffuse nella campagna periurbana.
L‟ambito rurale nel quale comunque si riscontra un sistema insediativo diffuso rado, spesso di singole
abitazioni/strutture edificate connesse al fondo agricolo ubicate in prossimità delle principali arterie viarie di
collegamento con i centri limitrofi e in prossimità della sponde del Fiume Vacale.
Il sistema insediativo complessivamente occupa circa 278,46 ettari di cui:
- 131,73 ettari in ambito urbano;
- 111,61 ettari in ambito periurbano
- 35,12 ettari in ambito rurale
Complessivamente l' Ambito Urbano, su una estensione di circa 133,33 ettari è occupato da sistemi insediativi
per circa 131,73 ettari di cui:
- circa 19,49 ettari la città storica;
- circa 54,00 ettari la città consolidata;
- circa 44,48 ettari la periferia;
- circa 13,76 la città pubblica.
Dai dati rilevati emerge che nell'Ambito Urbano poco più di 51 ettari sono caratterizzati da unità insediative
degradate e che necessitano di specifiche politiche di riqualificazione e rigenerazione urbana.
Si fa riferimento nello specifico:
- alla città storica bassa, 11,34 ettari;
- alla periferia destrutturata della città alta e quella informale della città bassa e alle unità insediativa destrutturata
prossima al centro storico, 33,20 ettari;
- alla città pubblica di margine, ettari 6,68.
A questo dato va aggiunto quello inerente la frangia periurbana, fortemente degradata e priva di disegno e
struttura urbana, che misura circa 49,00 ettari.
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Comune di Polistena – Ufficio del Piano
PSCPolistena – Schema delle scelte strutturali e strategiche – dicembre 2014 -2015
Il territorio urbanizzato, ovvero il territorio ormai totalmente interessato o compromesso da sistemi insediativi
estesi (anche quelle informali) serviti da reti tecnologiche e servizi, che hanno di fatto annullato le potenzialità
agricolo-rurali del territorio e rispetto al quale è necessario prevedere politiche di conservazione, riqualificazione
e rigenerazione urbana nella prospettiva di un nuovo disegno territoriale della città, ha una estensione
complessiva di circa 258,34 ettari, di cui circa 29,85 ettari non edificati.
L'evoluzione del sistema insediativo evidenzia come nel tempo si sia registrata una consolidata conurbazione
con la città di Cinquefrondi e una sempre crescente espansione verso il territorio di Melicucco, molto rafforzata
anche dallo sviluppo della città produttiva e dall'espansione della città di Melicucco sul territorio di Polistena
(località Primogenito) sullo stesso asse di sviluppo insediativo della città produttiva. Un'altra direttrice di
espansione insediativa è visibile in direzione del territorio comunale di San Giorgio Morgeto.
Nel territorio sono stati censiti (al 2001) n. 3.972 edifici e complessi di edifici, n. 5045 abitazioni e 19.971
stanze che rapportate alla popolazione significa 1,20 abitazioni per famiglia e 1,72 stanze ad abitante. Il 17%
delle abitazioni non sono utilizzate (873), oltre quelle che risultano ancora al rustico, le cosiddette "abitazioni
d'attesa". La maggior parte delle abitazioni è occupata dai proprietari e solo il 26% è affittata o occupata con altro
titolo, il 9,4% della abitazioni sono alloggi popolari (475).
La superficie media delle abitazioni è di 85 mq. C'è una prevalenza di edifici abitativi monofamilairi ( 75% ) e una
prevalenza di edifici a due piani (60%).
Il 53% degli edifici a uso abitativo è stato edificato prima del 1961.
Con riferimento al condono edilizio risultano presentate n. 1664 domande di condono per tutte le tipologie di
abuso distribuite in maniera diffusa nell'ambito urbano e periurbano; il 66% delle istanze sono state oggetto di
perfezionamento con il rilascio del permesso a costruire di cui 576 ancora da perfezionare.
Il sistema insediativo ha una buona dotazione di servizi pubblici e di interesse pubblico oltre a quelli di livello
territoriale (Ospedale - sede COM - ...). Ha infatti 4 impianti sportivi attrezzati , n. 7 Scuole superiori, n. 2 Scuole
medie, n. 5 Scuole elementari, n. 4 Scuole materne, un Auditorium (che è anche utilizzato anche per la Residenza
teatrale); una sala per incontri pubblici e convegni (Salone delle Feste); un Cinema, una Biblioteca, un Museo ,
n.2 strutture sanitarie accreditate con SSn, n. 4 farmacie, n. 5 sportelli bancari, n. 1 hotel, n. 1 casa vacanza, n. 4
distributori di carburante.
Dallo studio svolto sul sistema insediativo è stata evidenziata la presenza diffusa di detrattori che attengono la
qualità dei luoghi, l'aspetto estetico e percettivo e il decoro urbano e paesaggistico.
Queste fanno riferimento:
- nel centro storico prevalentemente all'uso improprio di materiali, all'inserimento poco integrato di
apparecchiature funzionali alle reti, alle superfetazioni, all'eccessiva presenze di automobili e all'uso improprio
delle piazze e degli slarghi come parcheggi, all‟asfalto delle strade, alla presenza di cavi elettrici volanti ….;
- nelle periferie urbane e nella frangia periurbana prevalentemente al "non finito", all'eterogeneità dei tipi
edilizi e delle finiture, alle piccole modifiche fatte ai volumi esistenti con strutture poco decorose o poco
compatibili con quelle originarie, all'assenza di nodi e/o maglie urbane funzionali, all'assenza di alberature e/o
siepi a schermatura di recinzioni e/o strutture produttive ......
- nella città produttiva al serbatoio di acqua, all‟assenza di un alberature di schermatura delle recinzioni, a un
complessivo senso di poca cura.
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PSCPolistena – Schema delle scelte strutturali e strategiche – dicembre 2014 -2015
Punti di forza
- Centro storico riconosciuto d'interesse provinciale e SIS
regionale (Sito di Interesse Storico);
- città consolidata ben strutturata e dotata dal punto di vista
urbanistico;
- area produttivo-commerciale consolidata e in espansione;
- elevata concentrazione di scuole superiori ;
- differenziata dotazione di istituti per la cultura e l'offerta culturale
(teatro-cinema-biblioteca-museo);
- buona dotazione di spazi pubblici (Piazza Reupubblica-Bellavista
- via Jemma - Via Trinità) e aree verdi.
Carenze e fabbisogni inevasi
- Assenza di un disegno urbano riconoscibile e di raccordo tra le
varie parti della città;
- diffusa carenza di qualità negli interventi edilizi e urbani in
particolare nella periferia urbana, nella città pubblica di margine,
nella frangia periurbana ma anche nella città storica;
- perdita del rapporto tra l'edificato e fiume Jerapotamo;
- carenze di spazi pubblici, dotazioni urbane e aree verdi nelle
periferie urbane e nella frangia periurbana (oltre la Piazza
Valerioti);
- carenza di decoro nella città produttiva;
- carenza di identità tipologica delle unità insediative diffuse nella
campagna periurbana;
- carenza di vivibilità spazi pubblici (piazze utilizzate a parcheggi);
- aree verdi non curate;
- non si percepisce la dimensione del quartiere;
- carenza di alloggi di edilizia economica popolare (su 374
domande ne sono state evase 51);
- degrado diffuso nel quartiere storico Immacolata (abitazioni:
oltre il 66% è fatiscente; 69% priva di servizi igienici, solo il 55% in
buone condizioni statiche; il 35% è inutilizzato, 85% condizioni
abitative scarse, solo il 26% delle coperture hanno mantenuto il
coppo e il 49% sono in eternit );
- degrado diffuso del quartiere storico Arco (solo il 55% delle
abitazioni risulta occupato, la dimensione media delle abitazioni è
di 59 mq, presenza di superfetazioni, 45% con degrado intenso e il
41% con degrado marcato, oltre l'88% ha carenze di tipo statico o
igienico-sanitario);
- degrado urbano ed edilizio delle periferie destrutturate (non finito
- assenza di caratteri edilizi e urbani identitari - assenza di spazi
pubblici e dotazioni urbane - assenza di decoro).
Risorse da valorizzare
- Città storica bassa e città storica alta e il patrimonio storicoarchitettonico e storico-culturale;
- le polarità urbane e gli assi urbani portanti (le porte della città);
- lerapotamo come patrimonio paesaggistico-naturale in ambito
urbano;
- patrimonio abitativo non utilizzato ( n. 873 - 17%);
- patrimonio immobiliare non ultimato (d'attesa).
Criticità e Rischi
- Edificazione diffusa di tipo informale in ambito periurbano;
- spopolamento centro storico;
- rischio che la città storica bassa diventi un ghetto (il 52% degli
stranieri abitano nella città storica) e che si creino zone "insicure";
- rischio idrogeologico dell'area del Fosso Jerulli fino a via F. Gullo
- fattore limitante - obliterazione sedimenti fluviali;
- rischio idrogeologico sponde Jerapotamo lato monte- fattore
limitante (acclività);
- elevata vulnerabilità sismica del centro storico e in particolare
della città bassa (edifici in muratura ordinaria e costruzioni
antecedente al 1945);
-solo il 18% degli edifici a uso abitativo è in c.a.
Elevata presenza di detrattori paesaggistici: serbatoio acqua zona
industriale, capannoni materiali nel sistema urbano; diffusa assenza
di decoro urbano ed edilizio
1.6. Il sistema relazionale
Con riferimento alle infrastrutture viarie il territorio di Polistena è incluso nella macrorete stradale extraurbana
(SGC Rosarno-Gioioa -SS 106 - Bovalino/Bagnara - A3) e sarà servito dalla pedemontana in corso di
costruzione.
Tuttavia mantiene il carattere di luogo di attraversamento interno della Piana verso le città limitrofe di
Taurianova, Cittanova, Melicucco, Cinquefrondi e San Giorgio Morgeto. Era un tempo stazione della ex
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Calabro-lucana recentemente dismessa che sulla base del PTCP potrebbe diventare il tracciato per un percorso
verde di mobilità lenta intercomunale.
A Polistena è stata riconosciuta una posizione strategica per il sistema trasportistico verso i centroidi di attrazione
(porto GT- aeroporto stretto e LT - stazioni smistamento Villa S.G. e Rosarno- centri commerciali jonici - centri
turiscitici) e come autoporto Hub.
Inoltre ha una importante dotazione di ampie strade secondarie quali la Circonvallazione, la Via Rivoluzione
d'ottobre e la via K. Marx grazie alle quali non si registrano importanti problemi di congestione del traffico.
Dalle analisi condotte nell'ambito urbano risultano n. 6448 posti auto per parcheggio di cui: n. 1956 lungo le
strade principali , n. 3830 lungo le strade rionali (26 rioni), n. 442 ospedale e n. 230 piazze e slarghi.
Punti di forza
- posizione strategica per il sistema trasportistico verso i centroidi
di attrazione (porto GT- aeroporto stretto e LT - stazioni
smistamento Villa S.G. e Rosarno- centri commerciali jonici centri turiscitici) - autoporto Hub;
- presenza di ampie strade secondarie (circonvallazione, Via
Rivoluzione d'ottobre, via K. Marx);
- assenza di inquinamento elettromagnetico.
Carenze e fabbisogni inevasi
rete viaria principale
- assenza di una rete di mobilità lenta stabile (piste ciclabili, aree
pedonali ..);
- assenza di una adeguata manutenzione ordinaria continua e
programmata;
- mancanza di collegamenti circolari razionali;
- difficoltà al reperimento di parcheggio pubblico nella città storica;
fabbisogno nell'ambito urbano di circa n. 745 nuovi posti auto;
- elevato dislivello tra la città alta e la città bassa e assenza di un
servizio di collegamento pubblico;
- assenza collegamento sostenibile fra le aree a verde urbano e
impianti sportivi;
- assenza di un servizio di mobilità pubblica (bus) interna al centro
abitato;
- assenza di una rete di acqua a uso irriguo e dati.
Risorse da valorizzare
Criticità e Rischi
- città produttiva come nodo per la logistica merci (nodo
strategico) - valore posizionale;
rete viaria principale
- inadeguatezza dei punti di innesto fra la viabilità primaria e
principale (SGC con Melicucco- Polistena e Cinquefrondi);
- inadeguatezza dei punti di innesto fra la rete principale e
secondaria;
rete secondaria
- tratti stretti, assenza di marciapiedi e illuminazione pubblica;
rete viaria locale
- mancanza di un sistema a maglie chiuse della viabilità nelle
periferie urbane e nella frangia periurbana e irregolarità di quella
esistente;
- n. 10 strade comunali principali prive di marciapiede - n. 25 con
un solo marciapiede;
- n. 8 slarghi e piazze utilizzate a parcheggio per un totale di 230
p.a.
- inefficienza della rete adduzione idrica (solo il 42% di quella
immessa in rete viene fatturata).
- ex calabro lucana (collegamento tra i centri limitrofi - percorso
ciclabile intercomunale).
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PSCPolistena – Schema delle scelte strutturali e strategiche – dicembre 2014 -2015
GLI INDIRIZZI PROGRAMMATICI DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER LA
REDAZIONE DEL PIANO STRUTTURALE COMUNALE -schematizzazione
1.7. Obiettivi generali
Sulla base di una elaborazione spedita di Documento preliminare (n. 9669 del 17/06/2011) completa di quadro
conoscitivo di sintesi e un primo schema delle scelte strategiche, l'Amministrazione comunale ha definito le
"Linee Guida contenenti gli indirizzi programmatici generali per la redazione del Piano Strutturale Comunale" (DCC n. 24 del
29/06/2011) che ha rappresentato lo strumento guida per l'approfondimento del Quadro conoscitivo e per la
definizione della proposta di piano.
Nel documento programmatico, nel rispetto del principio della sostenibilità, il territorio è stato posto come
bene pubblico da difendere nella sua integrità fisica, nella sua identità culturale e nelle sue valenza ambientali e
naturalistiche ma anche come risorsa da progettare per la sua messa in valore.
Gli obiettivi generali che l'Amministrazione mira a raggiungere attraverso il Piano Strutturale, ma non solo, in
sintesi sono: una città più vivibile e più sostenibile - una città per tutti - una città con forte carattere identitario (storico e nuovo) una città di qualità.
1.8. Obiettivi specifici e Azioni
Di seguito si riporta una sintesi schematizzata degli indirizzi programmatici dell‟Amministrazione comunale
articolata in 8 ambiti tematici (sostenibilità ambientale, sistema insediativo, sistema della mobilità, qualità della vita e benessere
del cittadino, sistema sociale e dell'antimafia, Polistena al centro della Piana, partecipazione al piano) rispetto ai quali sono stati
messi in evidenza gli obiettivi specifici e le azioni correlate e si rimanda al documento originario in allegato per gli
eventuali approfondimenti.
Sostenibilità ambientale
OBIETTIVI specifici
Tutelare l‟ambiente e
valorizzare il paesaggio
Riscoprire il verde agricolo e
naturale
Salvaguardare le aree agricole
storicizzate
Tutelare l‟ambiente e la salute
dei cittadini
AZIONI
Consolidamento parchi esistenti (Juvenilia e della Liberazione)
Realizzazione dei parchi in programma (Parco urbano Grecà – parco fluviale Jeropotamo
nell‟area Gaetanello)
Salvaguardia delle viste di pregio anche quelle verso il mare e verso l‟Aspromonte (i belvedere)
Regimentazione dei Torrenti Vacale, jeropotamo e Jerulli attraverso opere di ingegneria
naturalistica e valorizzazione dei paesaggi dell‟acqua
Ripristino dei materiali e degli elementi caratterizzanti e identitari
Conservazione e rivalutazione degli aspetti e delle colture caratterizzanti
Forme premiali per:
- la bonifica dell‟eternit;
- la produzione di energia da fonte rinnovabile (fotovoltaico, solare, geotermico, mini e
microeolico);
- uso di materiali ecosostenibili;
- categorie energetica do classe A (certificazione energetica dei fabbricati).
Individuazione dei siti contaminati e risanamento e loro trasformazione in risorsa
Attivare una rete efficiente di raccolta differenizata
Creazione dei centri di raccolta rifiuti differenziati a servizio anche dei comuni limitrofi
Disciplinare le emissioni del rumore, elettrosmog e dell‟elettromagnetismo
Sistema insediativo
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OBIETTIVI specifici
Riscoprire, riqualificare e
rivitalizzare il centro storico
Migliorare la qualità edilizia,
architettonica e paesaggistica
Limitare il consumo di suolo
Recuperare e rifunzionalizzare
le aree di edilizia abusiva
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AZIONI
Riperimetrazione del centro storico
Valorizzazione dei palazzi storici, dei loro portici e delle loro corti e dei cafii
Recupero delle abitazioni abbandonate nei quartieri Timpa e Immacolata e limitrofi (nuove
residenze e piccola ricettività)
Forme di incentivi per il ripopolamento del centro storico
Acquisizione al patrimonio comunale degli immobili diroccati e abbandonati da ristruttura ed
adibire ad edilizia sociale
Redazione di un piano per l‟adeguamento sismico del patrimonio storico
Collegamento meccanizzato tra la Polistena vecchia e la Trinità per favorire la mobilità
pedonale e l‟accesso ai mercati
Certificazione energetica (REU)
Forme di premialità per incentivare la qualità edilizia
Costituzione di un sistema di verde urbano fruibile
Recupero del patrimonio esistente
Ricuciture urbane con piccoli completamenti
Contenere le zone di nuova espansione e renderle funzionali al rafforzamento dell‟identità in
continuità con i sistemi insediativi esistenti
Limitare l‟edificazione nelle aree agricole e salvaguardarle dall‟abusivismo e dalle deturpazioni
industriali
Integrazione con la città pianificata per rafforzare il tessuto urbano
Dotazione di servizi e opere di urbanizzazione primaria (collegamenti viari tra le zone di
edilizia abusiva e il resto della città)
Creazione di spazi di uso pubblico e collettivo in grado di dare un‟anima ai quartieri
Individuazione nuove aree per
edilizia residenziale pubblica
Valorizzazione in termini
insediativi della cintura
periurbana
Sistema produttivo
OBIETTIVI specifici
AZIONI
Individuare percorsi culturali, enogastronomici e agrituristici
Promuovere l‟insediamento di
nuove attività produttive a
basso impatto e alta qualità
Sviluppare la piccola e media ricettività soprattutto nel centro storico (B&B – albergo diffuso)
Ampliare la zona PIP e individuare aree destinate ai servizi annessi per rilanciare l‟artigianato e
la piccola industria
Favorire l‟insediamento di piccole taverne e attività enograstronomiche nel quartiere
Immacolata del Centro storico: le vie del gusto per valorizzare sapori e luoghi storici
Sviluppare le attività
economiche esistenti e la loro
espansione
Mantenere o aumentare gli
spazi commerciali e ricettivi
Mantenere e sviluppare la
tradizione fieristica e
dell‟artigianato locale della
città
Riscoprire l‟economia agricola
e contadina e valorizzazione i
prodotti tipici locali
Prevedere destinazione e sviluppo di infrastrutture alberghiere
Introdurre spazi per lo svago, tempo libero e fruizione turistica
Identificare spazi per la produzione di cultura
Valorizzare le vie più caratteristiche del centro storico (corso Mazzini – cafio) come luoghi
commerciali e di esposizione, destinando il piano terra ad uso commerciale e da adibire ad
attività artigianali anche ai fini turistici (Creare centri commerciali naturali nel centro storico)
Individuare una zona da destinare a mercati e fiere, eventi periodici e mercati settimanali
Valorizzare la microazienda familiare agricola con l‟integrazione delle attività agrituristiche e
delle fattorie didattiche
Recuperare e valorizzare le ”masserie”
Individuare zone da destinare a servizi per l‟agricoltura (centri di raccolta, smistamento, ricerca
e studio)
Favorire la formazione della denominazione comunale (De.Co)
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Sistema mobilità
OBIETTIVI specifici
Creare un modello di mobilità
sostenibile
Mettere in relazione Polistena
con i principali assi della
mobilità provinciale
Prevedere una nuova viabilità
e ampliare quella esistente con
spazi pedonali adeguati e
completare la viabilità a
servizio di tutte le zone
AZIONI
Creazione di parcheggi nelle zone più interessate dal traffico e in prossimità dei servizi pubblici
Prevedere piste ciclabili e/o pedonali in prossimità di parchi e aree sportive
Prevedere un sistema di mobilità pubblica, quindi una linea di trasporto urbano e i nodi di
interscambio per i pendolari
Attrezzare il piazzale stazione con aree di sosta e parcheggi, ristoro e servizi igienici a servizio
anche della linea taurense che potrà essere utilizzata come metropolitana leggera di superficie o
itinerario turistico (treno verde)
Prevedere un collegamento con lo svincolo della pedemontana
Ampliamento o nuova rete viaria dallo svincolo della SGC di Melicucco a servizio della zona
PIP
Ridefinizione delle reti infrastrutturali legate alla residenza
Prevedere un collegamento tra il piazzale del cimitero e lo svincolo per la circonvallaz. sul viale
S.Pertini verso Cinquefrondi
Prevedere un nuovo collegamento fra c/da Alessi e il viale della Rivoluzione d'Ottobre
Prevedere uno sbocco per la via Martiri Fosse Ardeatine nella via Montegrappa
Sistemazione del ponte di via Turati e creazione di uno sbocco rettilineo nella via Esperia
Prevedere un collegamento tra via Karl Marx e c/da Giuseppina
Prevedere un collegamento tra via R.Pizzarelli e via dello Sport
Prevedere un collegamento tra c/da Scarapio e via Berlinguer
Riorganizzazione della viabilità nell'area dell'Ospedale in prospettiva di un suo
ampliamento e dell‟infrastruttura dell‟elisoccorso
Qualità della vita e benessere
OBIETTIVI specifici
Promuovere la polifunzialità
degli spazi pubblici e integrare
nuove funzioni produttive
(cultura, agricoltura, turismo)
Promuovere la costruzione
della città per tutti
Valorizzare il sistema dei
belvedere
Potenziare il sistema dei parchi
e delle aree verdi
Migliorare la sicurezza
Riduzione e contenimento
inquinamento
AZIONI
Individuare percorsi ciclabili anche in raccordo al PTCP
Individuare rete senti eristica in raccordo con la rete esistente e quella del PTCP
Individuare isole pedonali in prossimità delle aree commerciali e dei principali giardini pubblici
Individuare luoghi per la vendita dei prodotti biologici
Individuare luoghi storici per il mercatino itinerante dell‟artigianato
Individuare percorsi storico-artistici della città (vie, palazzi storici, chiese)
Incentivare la coltura dei prodotti biologici
Migliorare l‟accessibilità degli edifici e degli spazi pubblici e dei percorsi pedonali e abbattere le
barriere architettoniche
Dotare il territorio di un piano delle visuali e prevedere incentivi per il completamento delle
facciate e la sostituzione delle coperture
Creazione del parco archeologico in località Favignana
Completare i due parchi sportivi: Juvenilia e il parco sportivo dell‟area di San Biagio
Completare i parchi del verde attrezzato e del paesaggio naturale (parco fluviale Jeropotamo –
parco Grecà
Valorizzare e attrezzare le aree verdi delle aree di edilizia residenziale pubblica
Definire il sistema della protezione civile e mettere in relazione la sede COM con il territorio
circostante
Prevenzione rischio sismico
Individuazione aree di ricovero e di ammassamento
Mitigare il rischio idraulico
Raccolta differenziata
Piano del rumore
Piano dell‟elettrosmog
Piano elettromagnetismo
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Polistena al centro della piana
OBIETTIVI specifici
Definire un nuovo disegno
urbano
Integrare il sistema dei servizi
di livello territoriale
AZIONI
Redigere il Piano delle “Porte della città”per i seguenti accessi: Via Vescovo Morabito – via
Catena – nodi di sambio Piazza Fioretti – Piazzale Grecà Via don Longo verso Cinquefrondi
Integrare nel tessuto urbano le opere pubbliche (esistenti e in programma)
Prevedere un secondo Cimitero
Reinserire nel tessuto urbano-produttivo il Mattatoio Comunale e il Mercato coperto
Delocalizzare gli edifici scolastici previsti di nuova costruzione
Riassetto dell‟area ospedialera (pista elisoccorso, riqualificazione area circostante e
realizzazione parcheggi)
Prevedere la Sala mortuaria comunale
Dislocazione delle scuole superiori sul territorio comunale
Riqualificazione urbana e completamento Parco Sportivo tra Via Marx e Via Gullo
Interpretare l‟asse commerciale tra Polistena eCinquefrondi (unione tra Viale Sandro Pertini e
Via on Longo)
Mettere in relazione la zona PIP con l‟area portuale di Gioia Tauro
Realizzazione della biblioteca e del museo intercomunale presso Palazzo Sigillò
Elevare a “Grandi eventi” di livello territoriale alcuni eventi/iniziative (festa della Patrona,
Festival della pace e della solidarietà tra i popoli, premio cinematografico, capodanno in piazza,
stagione lirica, festival del blues, festa dell‟immigrato)
Individuare percorsi storico-artistici
Realizzare il centro fieristico
Attrezzare il territorio affinchè diventi polo ricettivo per flussi turistici
Sistema sociale
OBIETTIVI specifici
Valorizzare le vocazioni sociali
del territorio
Promuovere una politica attiva
per il contrasto alla mafia
AZIONI
Creazione di una rete del sociale con il coinvolgimento di associazioni e cooperative
Individuare aree da destinare all‟agricoltura sociale – gli orti sociali
Creazione rete urbana antimafia
Valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità
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Figura 1 - stralcio Tav. PSR2 - Linee Guida Amministrazione Comunale
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LE PROPOSTE PER GLI INTERESSI DIFFUSI
1.9 Sintesi delle istanze pervenute
Nell'ambito delle attività di partecipazione che sono state avviate per la redazione del Piano Strutturale è stato
pubblicato un Avviso pubblico finalizzato a acquisire proposte collaborative utili alla formazione del nuovo
strumento riferite alla tutela degli interessi diffusi e definire un quadro conoscitivo delle aspettative del Piano.
Sono pervenute fino a novembre 2014 n. 88 istanze (vedi fascicolo della partecipazione).
Nessuna di queste esprime idee di investimento sul territorio polistenese tali da rendere necessaria una
valutazione specifica sulla fattibilità in termini di trasformazione del territorio e nessuna istanza ha una reale
matrice di interesse diffuso in relazione alle potenzialità produttive del territorio, o a idee di sviluppo urbano tali
da generare un interesse diffuso.
Tutte le istanze sono orientate in linea generale ad un interesse "privato" finalizzato in alcuni casi a mantenere
e/o ampliare l‟attività produttiva (agricola, artigianale, commerciale, ricettiva)e in molti altri a rendere
"edificabile" in maniera diretta i terreni di proprietà (58 istanze) per uso personale.
Tuttavia tra le diverse istanze prevenute sono risultate meritevoli di appropriate valutazioni, ai fini del piano,
alcune delle proposte contenenti esigenze attinenti lo sviluppo produttivo (in tutto sono 12) e in particolare
quella dell'importante realtà produttiva della Società agricola Riario Sforza (con 30 addetti fissi + 30 addetti
stagionali) ubicata in ambito periurbano che ha chiesto per l'intera area utilizzata ai fini agricoli ricadente da PRG
in area produttiva (zona D) di avere una destinazione agricola in quanto vincolata da finanziamenti regionali.
Le diverse proposte avanzate anche ai fini perequativi e/o compensativi (21 istanze) allo stato attuale di
redazione del piano incidono poco ma sono comunque di interesse per l'Amministrazione e saranno oggetto di
opportuna valutazione nelle fasi successive di elaborazione del Piano e del REU.
Il linea generale l'orientamento è quello di accogliere, dove possibile e se non ci sono vincoli ostativi specifici o
situazioni di incoerenza e/o incompatibiltà con la struttura del piano, le istanze che possono generare un
sostegno allo sviluppo economico e produttivo del territorio e quelle inerenti la nuova viabilità, se di interesse
all‟intera comunità e riferita all‟ambito urbanizzato o funzionale al territorio urbanizzabile.
Non si entra nel merito invece delle istanze relative alla richiesta di edificabilità dei singoli terreni (particella per
particella) in quanto il piano strutturale, si limita, almeno in questa fase, ad individuare gli ambiti della
conservazione e gli ambiti della trasformazione oltre agli ambiti di tutela e a indicare quali potranno essere gli
ambiti della trasformazione da destinare a usi di interesse pubblico. C'è pero l'orientamento di negare le richieste
di trasformare le zone agricole in zone urbanizzabili se non funzionali al completamento e riammagliamento del
disegno urbano che esula dalla singola richiesta.
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Comune di Polistena – Ufficio del Piano
PSCPolistena – Schema delle scelte strutturali e strategiche – dicembre 2014 -2015
Figura 2 - tav. PSR3 Mappatura degli interessi diffusi
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PSCPolistena – Schema delle scelte strutturali e strategiche – dicembre 2014 -2015
2. PSO – PSP - LO SCENARIO OBIETTIVO E LE STRATEGIE DI PIANO
VERSO LA CARTA PROGRAMMATICA DEL TERRITORIO
2.1.Orientamenti strategici e ipotesi perla visione al futuro
Il Piano Strutturale di Polistena muove dalla prefigurazione di una immagine del territorio che dovrebbe guidare
la convergenza delle politiche di programmazione dello sviluppo e della politiche di organizzazione della spazio.
A tal fine l'idea è che si possa definire, nel processo di redazione del piano, una "Carta programmatica del
territorio" con gli orientamenti strategici e le scelte di fondo frutto di una visione condivisa del futuro a medio
termine che associ in un progetto comune la società locale e le istituzioni rappresentative ai diversi livelli di
governo del territorio.
Si tratta di formulare una sorta di accordo, appunto la Carta programmatica del territorio, destinato a orientare
implicitamente tutte le future politiche dei soggetti che a vario titolo si riconoscono (o comunque hanno un
ruolo) nella immagine di futuro del territorio che sostanzia la carta.
L'idea è mettere realmente in atto un modello di pianificazione concertata e consensuale al fine di rendere più
efficace e condivisa la gestione dello sviluppo del territorio.
Il Piano strutturale viene quindi posto come occasione per organizzare il partenariato interistituzionale e le
alleanze con gli attori interni ed esterni al Comune su obiettivi di intervento concertati.
La Carta non avrà di fatto un valore normativo ma si pone come protocollo di intenti condivisi che fonda la sua
efficacia sull'impegno volontario dei contraenti e sul valore politico dell'atto e che viene però legittimata dalla
visibilità pubblica degli obiettivi che propone ma anche dalla quantità e dalla significatività degli attori che vi si
riconoscono.
La Carta programmatica del territorio operativamente si compone di tre parti: la Visione Guida, gli Assi Strategici di
programmazione degli interventi e i Progetti Strategici; le tre articolazioni programmatiche sono riferiti agli assetti
territoriali complessivi, nella convinzione che sono i "valori del territorio" a orientare e far convergere le
differenti strategie di intervento piuttosto che le filiere e i settori abituali delle politiche di programmazione.
La Visione guida propone una immagine per il futuro del territorio comunale di Polistena articolata a due livelli:
- uno riferito al sistema di relazioni esterne con le altre istituzioni di governo del territorio, enti di gestione dei
servizi pubblici e rappresentanze delle categorie imprenditoriali e economiche;
- l'altro riferito al sistema di relazioni interne con gli attori locali e la società locale.
Ispirazione alle politiche di:
- protection/preservazione - management/cura e mantenimento - planning/riqualificazione pianificata
(Convenzione europea del paesaggio)
Reti di appartenenza:
- Corridoi ecologici Jerapotamo e Vacale - contratti di fiume
- Corridoio trasversale Tirreno (porto di Gioia Tauro) -Jonio
- Rete ex calabro-lucana - mobilità sostenibile
- rete pedemontana (in fase di sviluppo)
- Città della Piana - centralità e polo di riferimento
Proposte territorio interno:
- sviluppo asse Melicucco-Polistena attraverso la città produttiva;
- sviluppo asse Polistena-San Giorgio
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Assi strategici di programmazione degli interventi:
Il Piano Strutturale di Polistena si sviluppa sulla base di:
- n. 4 Assi strategici;
- n. 22 Obiettivi strategici cui fanno riferimento n. 40 tra progetti/programmi strategici e strumenti di attuazione.
I quattro Assi strategici sono:
1. competitività territoriale
2. riqualificazione della città, del territorio e del paesaggio
3. sicurezza ambientale, qualità della vita e sostenibilità
4. sviluppo delle risorse locali
per una città:
più competitiva - più accogliente - più vivibile - più fiorente
L‟Asse strategico della competitività territoriale è mosso dalle potenzialità che ha il territorio di Polistena di
rafforzare il ruolo di Polarità territoriale per le funzioni culturali, socio-sanitarie, formative, produttive,
commerciali e logistiche. La specializzazione della città di Polistena rispetto al contesto territoriale della
Piana di Gioia Tauro gli potrebbe attribuire il ruolo di Amministrazione promotrice di progetti integrati di
valorizzazione di interesse territoriale in funzione delle Reti di appartenenza (uso del tracciato della ex calabrolucana – contratti di fiume ….).
L‟asse strategico della riqualificazione della città, del territorio e del paesaggio si rende necessario per
migliorare i differenti contesti territoriali che con gradi diversi sono segnati da una degrado diffuso e da una
carenza di qualità (progetto, materiali, ..) e decoro. Senza il superamento di questo degrado appare difficile
ipotizzare alcun processo di sviluppo e crescita reale in quanto il degrado diffuso rappresenta un fattore limitante.
L‟asse strategico della sicurezza ambientale, della qualità della vita e della sostenibilità è mosso dalle
necessità di ridurre i rischi rilevati (sismici, idrogeologici ..), ridurre i fattori di spreco e consumo e quelli
inquinanti ma anche sviluppare le potenzialità verdi del territorio e innovare le modalità di erogazione dei servizi
in chiave rispettosa dell‟ambiente e delle risorse in genere.
L‟asse strategico dello sviluppo delle risorse locali si muove dal potenziale che complessivamente il territorio di
Polistena potrebbe esprimere ma che ha difficoltà a emergere per condizioni del contesto, per assenza di reti e
per difficoltà a riconoscere i valori su cui far leva per lo sviluppo.
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PSCPolistena – Schema delle scelte strutturali e strategiche – dicembre 2014 -2015
2.2. Schematizzazione strategia Assi-Obiettivi-Progetti/strumenti
Di seguito si riporta una schematizzazione, per Asse strategico, degli obiettivi che si intende assegnare al piano. Con
riferimento al singolo obiettivo sono indicati i progetti e/o i programmi considerati strategici e prioritari e/o gli strumenti di
attuazione che si prevede di inserire nelle norme o di promuovere sul territorio (se di interesse di area vasta) per attuare il
Piano proposto.
COMPETITIVITÀ TERRITORIALE
Obiettivi
Strumenti/indirizzi - note di
Progetti e/o Programmi
strategici
piano
1. Rafforzare il ruolo di Polarità territoriale
1a. Polarità culturale: Luogo della cultura e
centro di interesse storico-culturale
1b. Polarità commerciale/espositiva: Centro
fieristico di livello territoriale
1c. Polarità emergenza: Centro prioritario di
intervento per le emergenze e per la
prevenzione dei rischi
1d. Polarità logistica: Nodo locale per lo
scambio di merci e di supporto al sistema
produttivo locale (da PTCP)
1e. Polarità sanitara: Rafforzamento
presidio ospedaliero
1f. Polarità sportiva: Consolidare li sistema
dei Parchi sportivi e metterli in rete
1.1 Realizzazione della biblioteca e
del museo intercomunale presso
Palazzo Sigillò
1.2. Realizzazione del centro
fieristico (mercati settimanali e eventi
periodici)
1.3. Realizzazione centro sevizi per
l'agricoltura -servizio logistica nella
zona industriale del nodo locale e
adeguamento asse stradale
Melicucco-Cinquefrondi
1.4. Realizzazione Pista elisoccorso riorganizzazione viabilità interna ampliamento struttura ospedaliera
1.5. Completamento del parco
Juvenilia e completamento e
riqualificazione dell'area San Biagio
(Palazzetto sport, Stadio e Piscina)
1g. Polarità formativa: dislocare rafforzare
le strutture scolastiche secondarie superiori
(individuazione nuove aree per le strutture
scolastiche - scuole secondarie superiori)
1h. Polarità amministrativa: Centro
portante del sottosistema interno del
sistema stellare della Piana
Espansione città produttiva
(industriale-artigianale- commerciale)
1.6 Prevedere spazi per la
localizzazione di una nuove strutture
per istruzione professionale legata al
settore agricolo e forestale (PTCP)
1.7.Prevedere spazi per nuovi servizi
amministrativi e nuovi servizi volti
alla promozione delle polarità locali
RIQUALIFICAZIONE DELLA CITTA', DEL TERRITORIO E DEL PAESAGGIO
Obiettivi
2. Delineare un riconoscibile
disegno urbano della città che
raccordi le parti storiche con
quelle di più recente formazione,
attraverso anche l‟individuazione
e/o la rigenerazione di nuove
centralità e nuovi assi urbani
(creazione di una rete delle
centralità);
Progetti e/o Programmi strategici
2.1. le Porte della città (Via Vescoco
Morabito, Via Catena, nodi di scambio
Piazza Fioretti, Piazzale Grecà- Stazione,
Via don Longo) - e gli assi di
attraversamento
2.2. Progetto urbano di Rigenerazione
Via Santa Marina
Strumenti/indirizzi
- Piano delle Porte della città
3. Tutelare e valorizzare i
3.1. Riqualificazione dei belvedere e delle
- Piano delle visuali e Progetti di
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Obiettivi
belvedere e le relative visuali
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Progetti e/o Programmi strategici
visuali (Piazza della Trinità - Piazzetta
bellavista- Villa Santa Maria/area Chiesa
Immacolata/Cinema Garibaldi - La
favignana -percorsi pedonali storici di
collegamento tra città alta e città bassa piazzale ospedale, terrazza Istituto Renda
...)
4. Limitare il nuovo consumo di
suolo e contenere la dispersione
edilizia
5. Riqualificare, rigenerare e
ammodernare la città esistente in
ambito urbano
5.1. Chiusura delle maglie viarie aperte
nelle periferie urbane e nella frangia
periurbana e raccordo dell‟ambito urbano
con la frangia periurbana attraverso
processi di ricucitura e ammagliamento
6. Riqualificare e rigenerare
l'ambito periurbano (frange
periurbane) e le relative aree
agricole (campagne periurbane)
Strumenti/indirizzi
paesaggio
- Incentivi per la riqualificazione da parte
dei privati degli elementi urbani di
disturbo (facciate-coperture-recinzioni ..)
4.1 incentivare (in termini economici e
volumetrici) la riqualificazione del
patrimonio edilizio in abbandono e il
completamento degli edifici d'attesa;
4.2 dare priorità al riammagliamento e
alla riqualificazione della periferia urbana
destrutturata e al completamento e
riqualificazione della frangia periurbana
- premialità per incentivare la qualità
edilizia
- incentivare la delocalizzare delle
strutture industriali verso la città
produttiva;
- incentivare l'adozione di piani di
riqualificazione urbana di iniziativa
privata;
- progetto pilota di qualificazione del
paesaggio urbano nella periferia
destrutturata (concorso di idee);
- premialità per incentivare la qualità
edilizia, completare il non finito e
migliorare il decoro;
- incentivare i piani di riqualificazione
urbana di iniziativa privata;
- progetto pilota di riqualificazione del
paesaggio nella frangia periurbana
(concorso di idee);
6.1. Intesa città-campagna
6.2. Parchi agricoli multifunzionali
7. Riscoprire, riqualificare e
valorizzare la città storica e il
patrimonio storico-culturale
Il territorio come luogo per il
turismo dell'apprendimento, della
progettazione e della
sperimentazione (turismo degli
studenti universitari attraverso i
campi scuola e i laboratori di
studio e progettazione urbana e del
paesaggio integrati : architettura,
agraria, ingegneria);
7.1.Programma di Riqualificazione urbana
e rivitalizzazione della città storica
(Convitto diffuso a supporto dei ragazzi
liceali : la città dei ragazzi - "Le vie del
Gusto" nel quartiere Immacolata, in
sinergia con le scuole superiori - Centro
commerciale naturale - Edilizia sociale...)
7.2. Realizzazione del parco archeologico
della Favignana
7.3. linee guida/codice di pratica per il
recupero del centro storico;
-Incentivi e premialità per ridurre la
vulnerabilità sismica del patrimonio
edilizio della città storica e per recuperare
il patrimonio immobiliare;
- incentivare la riqualificazione del
patrimonio della città storica bassa per
giovani coppie, single;
7.4. Programma di valorizzazione dei
Palazzi storici (corti, giardini, portici e
cafi)
- incentivi e premialità per sviluppare la
ricettività e l'uso commerciale nel centro
storico (B&B - botteghe artigiane gastronomia, attività commerciali ...centro commerciale naturale)- protocolli con università e licei per
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Obiettivi
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Progetti e/o Programmi strategici
Strumenti/indirizzi
incentivare il turismo scolastico;
- sinergia con gli istituti superiori per
integrare l'attività didattica con le
potenzialità del territorio.
SICUREZZA AMBIENTALE, QUALITA' DELLA VITA E SOSTENIBILITÀ
Obiettivi
8. Creare un sistema di mobilità
sostenibile (aree pedonali, piste
ciclabili, viabilità funzionale ai mezzi
pubblici …);
Progetti e/o Programmi strategici
8.1. collegamento meccanizzato di
raccordo tra la città bassa e la città alta
(Santa Marina e la Trinità)
8.2. realizzazione del RING di chiusura
delle frange periurbane e creazione assi di
accesso tra la periferia periurbana e la città
consolidata con percorsi ciclabili e
pedonali;
Strumenti/indirizzi
9.1. Piano della mobilità
(Pedonalizzare, e quando possibile
anche con piste ciclabili, le strade di
collegamento tra aree verdi, piazze e
impianti sportivi - vietare il
parcheggio nelle piazze .....).
8.3. realizzazione di due nuovi parcheggi a
servizio della città storica alta e della città
consolidata (parco fluviale dietro centro
storico- ospedale);
8.4. adeguamento del sistema stradale ad
anello per l'attivazione di un autobus a
servizio cittadino a ciclo continuo
9. Mettere in rete i luoghi del vivere
insieme (piazze, ville, parchi, aree
sportive, verde urbano, ……);
10. Adeguare, ammodernare e
mettere in sicurezza gli assi stradali
della rete principale e secondaria
10.1. Ammodernamento e messa in
sicurezza degli innesti viabilità rete
primaria/principale - rete
principale/secondaria
11. Aumentare la dotazione di edilizia
sociale e popolare
11.1 Acquisizione delle abitazioni
abbandonate nella città storica da
destinare a nuove residenze sociali
(giovani coppie, single, studenti,
anziani ...) e attività artigianalicommerciali;
- forme premiali per il completamento
delle abitazioni non finite e la loro
messa a disposizione con canoni
sociali.
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Obiettivi
12. Migliorare la qualità edilizia,
urbana, paesaggistica e ambientale
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Progetti e/o Programmi strategici
Strumenti/indirizzi
12.1. Carta della qualità
Urbana/Commissione della Edilizia e
della Qualità/Incentivi per la qualità
- Introdurre tecniche e modalità
nuove di intervento sull‟esistente e sul
nuovo (edilizia sostenibile, recupero
patrimonio storico-costruito, tetti
verdi e giardini pensili ….);
12.2 Forme premiali per la
produzione di energia da fonti
rinnovabili, uso materiali
ecosostenibili- certificazione
energetica edifici
- abbattimento barriere
architettoniche
- premialità per bonifiche da eternit e
altri materiali inquinanti e/o
incoerneti;
13. Ampliare il sistema dei parchi
urbani - valorizzare i paesaggi
dell'acqua e rafforzare la rete
ecologica provinciale
13.1. Parchi urbani Ierapotamo - Jarulli Grecà e Parco rurale del Vacale
12.3. Regolamento per l'adozione
delle aree verdi urbane da parte di
privati e/o associazioni;
12.4 incentivare la creazione degli orti
sociali nelle aree verdi dell'edilizia
popolare e forme di adozione del
verde
13.2. Contratto di Fiume a livello
locale e di area vasta (Ierapotamo e
Vacale);
- prevedere per il sistema fluiviale del
Vacale la valorizzazione attraverso
anche la fruizione verde del sistema
degli argini (piste ciclabili, sentieri ...).
- incentivare l'iniziativa privata per la
creazione e gestione di parchi ludicoricreativi-sportivi di fruizione e
interesse pubblico;
13.3. Programmi Integrati di
intervento per la rinaturalizzazione
delle Fiumare e la loro sistemazione
a verde (QTR)
- consentire nelle aree parco in ambito
periurbano iniziative di agritursimo e
ricettività rurale
14.1. Regolamento per incentivare la
raccolta differenziata e ridurre la
produzione di rifiuti
14.2.Piano di Zonazione acustica
14.3 Regolamento per le emissioni
elettromagnetiche (antenne, ripetitori
......);
14.4 destinare gli Ex depuratori come
piattaforme per le isole ecologiche o
aree di ermergenza di stoccaggio e
raccolta e smistamento
15.1 Regolamento uso dell'acqua
potabile in funzione dei contesti
(urbani-agricoli-industriali)
14. Tutelare la salute dei cittadini e gli
ambienti di vita
15. Riqualificare il sistema della rete
di adduzione acqua e della sua
gestione
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Obiettivi
16. Riduzione dei rischi sismici e
idrogeologici
Progetti e/o Programmi strategici
Strumenti/indirizzi
16.1 Piano/progetto per
l'adeguamento sismico del patrimonio
storico-costruito
16.2. Piano di messa in sicurezza delle
aree edificate a rischio idrogeologico
(zona Jarulli)
SVILUPPO DELLE RISORSE LOCALI
Obiettivi
17. Concentrare, riqualificare e
ammodernare i luoghi della produzione
artigianale e industriale
18. Potenziare, qualificare e valorizzare
il luoghi della produzione agricola;
Progetti e/o Programmi strategici
19. Valorizzare le attività produttive
locali (agricole, artigianali, industriali ...)
20. Recuperare il valore storico del
centro di Polistena e sviluppare le
potenzialità turistiche
20.1. Creare un itinerario turistico di
Polistena che valorizzi tutte le risorse
(culturali, architettoniche, storiche e
produttive) incluso il percorso storico
Locri-Medma che passava da Polistena
e che si raccordi con il sistema
sentieristico del Parco nazionale
dell'Aspromonte.
21. Salvaguardare le aree agricole
storicizzate
22. Creare una rete del sociale
Strumenti/indirizzi
- incentivare la concentrazione delle
attività produttive nella città produttiva
e prevedere norme prestazionali
-incentivare l'impresa familiare agricola
e l‟integrazione dell'attività agricola
con altre forme di economia
(ricettività rurale - fattorie didattiche trasformazione prodotto - eventi
dimostrativi e formativi ..)
- incentivare la diffusione del
marchio de.co (denominazione
comunale)
22.1. Realizzazione della casa delle
Associazioni
22.2. realizzazione Orti sociali (spazi
incolti in ambito urbano: zone edilizia
popolare - zone di risulta non edificate
e non utilizzate - terreni confiscati alla
criminalità ...)
26
21.1 limitare la possibilità che vengano
utilizzate per usi di interesse pubblico
non coerenti con la destinazione
agricola;
- prevedere la restrizione colturale;
- incentivare la specializzazione e la
qualità dell'attività produttiva;
22.3. Regolamento per disciplinare
l'uso e la messa in valore del
patrimonio privato acquisito (edifici
confiscati, edifici abusivi ...);
- Regolamento per la messa in valore
delle aree incolte e inutilizzate da
destinare a orti sociali o altri usi di
interesse pubblico
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3. PSM - SCHEMA DI MASSIMA
SCHEMA STRUTTURALE DI MASSIMA
3.1. Proposta della struttura di piano
Sulla base degli Assi strategici d‟intervento e degli Obiettivi stabiliti si è definit0 lo Schema strutturale di
massima del Piano finalizzato allo sviluppo del territorio di Polistena.
Dal punto di vista insediativo e relazionale, il Piano ha come elemento portante il Ring, un asse stradale in
parte esistente e in parte da tracciare e realizzare ex novo (anche in continuità con il PRG) che chiude ad anello il
sistema insediativo dell‟ambito urbano e della frangia periurbana. All‟interno del Ring l‟orientamento prevalente
per il sistema insediativo è la riqualificazione urbanistica che interessa le aree della conservazione (città storica)
come le aree del consolidamento (città consolidata) e le aree della trasformazione straordinaria (periferie
destrutturate e frange periurbane); sono previsti però anche gli interventi di riammagliamento e cucitura tra la
città dell‟ambito urbano e le frange periurbane di completamento.
Riammagliamento e completamento sono le tipologie di uso del territorio che dovranno essere utilizzate con
priorità nell‟ipotesi di nuove edificazioni.
In entrambi i casi si tratta di un‟operazione complessiva di riqualificazione e riequilibrio urbanistico finalizzata,
grazie anche ad un nuovo sistema viario a scacchiera, a rettificare le aree periferiche della frangia periurbana e le
aree non edificate tra l‟ambito urbano e le frange periurbane e definire un disegno urbano che sia razionale e
funzionale come è necessario che sia per un contesto urbano.
All‟interno del Ring saranno salvaguardate dall‟espansione la maggior parte delle aree agricole che saranno
oggetto di valorizzazione per il loro carattere produttivo.
Oltre al Ring per una struttura insediativa più efficace e dinamica si propone l‟idea di potenziare e attrezzare
l’asse di collegamento Melicucco-Polistena di attraversamento dell‟area produttiva che potrà costituire un
accesso più diretto per l‟area produttiva ma anche l‟asse lungo il quale è prevista prioritariamente l‟eventuale
espansione della città di Polistena nell‟ottica della conurbazione con la città di Melicucco rafforzando la città
produttiva.
Un altro asse che si pensa possa essere oggetto di potenziamento e riorganizzazione urbanistico-funzionale è la
Via Fausto Gullo di collegamento con la città di Cittanova attraverso il territorio di San Giorgio Morgeto
prevedendo una eventuale espansione in contrada Pantano Belnava, per localizzare prevalentemente i nuovi
servizi di tipo amministrativo per le funzione di polarità del sottosistema della città stallare della Piana prevista
dal PTCP di Reggio Calabria.
Nel rispetto degli obiettivi della Legge urbanistica della Calabria, e degli indirizzi strategici del QTRP adottato, lo
schema di massima del PSC di Polistena non contempla nuovi impianti insediativi rispetto al sistema esistente.
Le modalità di intervento di cui al comma 2 dell'art. 6 della LR 19/02, che si prevede di utilizzare, attengono
prevalentemente alla conservazione e alla trasformazione; quest'ultima distinta in ordinaria e straordinaria
nel caso del Territorio Urbanizzato (TU) e rilevante e strategica nel caso del Territorio da Urbanizzare (TDU).
In particolare il territorio classificato come urbanizzabile nello schema di massima ha una estensione complessiva
di circa 81,53 ettari di cui circa 28,98 circa interni al contesto urbanizzato (terreni non edificati).
Le previsioni di possibili espansioni del tessuto urbanizzato nelle direzioni di Melicucco e di San Giorgio
Morgeto complessivamente interessano circa 46,00 ettari (suddiviso quasi equamente tra sviluppo urbano e
sviluppo produttivo), pari quasi al 20% del Territorio classificato come Urbanizzato (228,49 ettari).
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PSCPolistena – Schema delle scelte strutturali e strategiche – dicembre 2014 -2015
Con riferimento al sistema naturalistico-ambientale l‟idea è attribuire un valore strategico ma anche
strutturale ai due corsi d‟acqua, il Fiume Jerapotamo e il Torrente Vacale, che attraversano il territorio
comunale di Polistena in quanto appartenenti alla Rete ecologica provinciale e assunti come elementi portanti
della rete ecologica comunale.
Per entrambi i corsi d'acqua che attraversano il territorio agricolo – il territorio aperto – l‟idea è consolidare la
tutela paesaggistica già prevista dalla normativa vigente nei 150 mt dall‟alveo e orientare gli spazi più aperti propri
della campagna di Polistena verso la valorizzazione dei contesti rurali nell'ottica paesaggistica, naturalisticoambientale e agricolo-produttiva in linea con lo strumento di programmazione dei “Contratti di Fiume”
previsti dalla pianificazione regionale.
Un ruolo strutturante per il sistema insediativo è stato attribuito al tratto di Fiume Jerapotamo che attraversa il
centro abitato. L‟idea e che questo Fiume con il suo ambito di tutela degli alvei, in tutto il tratto dell‟ambito
urbano fino alla frangia periurbana contenuta nel Ring, diventi Parco Verde Urbano di fruizione e
valorizzazione della risorsa fiume con uso diretto anche dei privati che intendano investire in interventi di
interesse pubblico.
Figura 3 - Tav. PSM1 - Schema di massima - classificazione del territorio e modalità d'intervento
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3.2. Classificazione del territorio e modalità di intervento
La struttura della proposta di piano è stata sintetizzata nella Tav. PSM1 che in coerenza alla lettera a, comma 3
dell'art. 20 (Piano Strutturale Comunale) della LR 19/02 e del punto 5.2.5 (La definizione del Piano Strutturale: obiettivi,
strategie e assetto del territorio) delle Linee Guida della Pianificazione regionale (DCR 106/2006), e sulla base delle
risultanze del Quadro Conoscitivo e delle attività di partecipazione svolte fino al momento, ha classificato il
territorio comunale di Polistena in n. 4 tipologia distinte:
- TU: Territorio Urbanizzato
- TDU: Territorio Urbanizzabile
- TTV: Territorio di Tutela del Verde
- TAF: Territorio Agricolo Forestale (Territorio Aperto)
Nella struttura di Piano, il Territorio Urbanizzato (TU) è stato individuato sulla base dell‟analisi del sistema
insediativo (vedi tav. QMI5a e QMI5b) e include la città storica, la città consolidata, la città pubblica e la periferia
dell’ambito urbano e la città produttiva, la frangia periurbana e le aree in trasformazione.
Il territorio urbanizzato è orientato prevalentemente verso interventi di recupero e riqualificazione edilizia,
urbanistica e del paesaggio disciplinati in maniera differente in base all'ambito di appartenenza. All'interno del
Territorio Urbanizzato, nelle aree attualmente non edificate, potrà essere possibile l'intervento diretto sulla base
di progetti attuativi
Complessivamente il Territorio Urbanizzato di piano (TU) ha una estensione di circa 228,49 ettari così
articolati:
-
-
-
TU1 Ambito della conservazione (la città storica) circa 19,48 ettari di cui:
o TU1a - Conservazione e ristrutturazione urbana (la città storica bassa) circa 11.37 ettari;
o U1b – Conservazione rivitalizzazione (la città storica alta) circa 8,1 ettari
TU2 Ambiti della trasformazione ordinaria circa 99,03 ettari di cui:
o TU2a – Consolidamento del tessuto urbano (la città consolidata) circa 67, 97 ettari;
o TU2b – Consolidamento del tessuto industriale produttivo (la città produttiva) circa 25.30 ettari;
o TU2c – Consolidamento area cimiteriale circa 5,76 ettari;
TU3 Ambiti della trasformazione straordinaria circa 101,28 ettari di cui:
o TU3a – Riqualificazione e/o ricomposizione urbanistica in ambito urbano circa 42,17 ettari;
o TU3b – Riqualificazione della Frangia periurbana (periferia diffusa), circa 59,11 ettari.
Sebbene la popolazione di Polistena abbia registrato un piccolo decremento della popolazione negli ultimi anni,
contiene in se una importante prospettiva di crescita anche per il ruolo di centralità che già svolge peri i servizi
comprensoriali che offre, che gli è stato attribuito dal PTCP nel sistema della città stellare della Piana di Gioia
Tauro, e che vuole rafforzare, anche attraverso il Piano Strutturale Comunale.
Il Territorio Urbanizzabile, pertanto, è stato individuato con l‟obiettivo primario di dare al sistema urbano di
Polistena, nelle diverse occasioni e opportunità di espansione, un disegno di compattezza e regolarità con tre
modalità:
-
-
mettendo in relazione il sistema insediativo dell‟ambito urbano di margine con la frangia periurbana
attraverso aree di riammagliamento che dovranno avere la funzione, tra l‟atro, di riequilibrare il sistema
degli standard urbanistici ed essere occasione, attraverso interventi prevalentemente di interesse
pubblico, di innovazione architettonica e urbana e di progetti funzionali al ruolo di cerniera che queste
aree svolgeranno tra la periferia urbana e la frangia periurbana;
rettificando in maniera regolare le aree di espansione informale della frangia periurbana (ex B4);
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consolidando lo sviluppo spontaneo di conurbazione verso Melicucco e di espansione verso il territorio
di San Giorgio Morgeto, previsti nell'ambito delle strategie di sviluppo urbano sia dal PTCP che dal
QTRP.
Il Territorio Urbanizzabile (TDU) è quindi incluso, o prossimo, al sistema insediativo portante della città di
Polistena, in contesti che registrano, nella maggior parte dei casi, episodi insediativi diffusi; pertanto non è stato
classificato per modalità d'intervento come nuovo impianto, ma come trasformazione. Il TDU ha una estensione
complessiva di circa 81,53 ettari di cui:
- TDU1 - Ambito della trasformazione rilevante circa 35,53 ettari (l'ambito prioritario nello politiche di
sviluppo urbano) di cui:
o TDU1a -Ricucitura, ricomposizione e riammagliamento prevalentemente destinato a interventi
di interesse pubblico (Centro fieristico, edilizia popolare, nuovo cimitero, isola ecologica, parchi
urbani e servizi sanitari) di circa 28,98 ettari;
o TDU1b - Riqualificazione e completamento della frangia periurbana di circa 6,55 ettari.
- TDU2 - Ambito della trasformazione strategica circa 46,00 ettari, di cui:
o TDU2a - Espansione della città urbana (verso la periferia di Melicucco e verso il territorio di
San Giorgio M.) circa 20,21 ettari;
o TDU2b - Espansione della città produttiva circa 25,79 ettari.
-
Nella nuova struttura urbana della città di Polistena i Territori di Tutela del Verde (TTV) in ambito urbano e
peirubano finalizzati a ampliare il sistema dei Parchi Urbani hanno una estensione complessiva di circa 41,00
ettari di cui:
- TTV1 - Parco fluviale urbano Jerapotamo-Grecà di circa 24,20 ettari;
- TTV2 - Parco Fluviale urbano Jerapotamo-Gaetanello fino a La Mola di circa 14,73 ettari;
- TTV3 - Parco Urbano Jarulli di circa 2,07 ettari.
Il Territorio Agricolo (TAF), indicato nella strategia anche come territorio aperto, ha una estensione
complessiva di circa 796,02 ettari di cui:
- TAF1 - Aree di primaria importanza per la funzione agricola e produttiva di circa 633,43 ettari;
- TAF2 - Aree caratterizzate da preesistenze insediative di matrice prevalentemente abusiva di circa 15,43
ettari;
- TAF 3 - Corridoi ecologici di circa 147,16 ettari.
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Figura 4 - dettaglio ambito urbano - Schema di Massima classificazione del territorio - stralcio tav. PSM1
3.3.Schede di indirizzo e attuazione per Ambito d'intervento (esemplificazione metodologica)
A titolo esemplificativo si riporta lo schema che verrà utilizzato in fase di redazione di Piano per ogni ambito
d'intervento individuato, assimilando ogni ambito alle zone omogenee di cui al DM 1444/68.
Le schede rappresenteranno le Linee Guida per l'attuazione del PSC di Polistena.
Esse al momento, oltre a contenere una sintesi descrittiva dell'ambito di riferimento (scenario di partenza), è
strutturata in: obiettivi, strategie, modalità d'uso, tipologia d'intervento, criteri per la qualità, strumenti attuativi , strumenti
normativi d'intervento e invarianti strategiche.
Tuttavia la loro struttura sarà integrata e perfezionata anche con i dati inerenti eventualmente gli aspetti relativi
agli standard qualitativi e quantitativi, al dimensionamento e agli strumenti perequativi.
Al momento sono stati approfonditi gli Ambiti della conservazione relativi alla Città storica bassa e alla Città
storica alta al fine di testare la metodologia anche nell'ambito della Conferenza di Pianificazione.
TU1a AMBITO DELLA CONSERVAZIONE - LA CITTÀ STORICA BASSA. Quartieri Immacolata,
Arco, Fossatoli, Favignana (assimilata prevalentemente alla zona A del DM 1444/68) - Conservazione e
ristrutturazione urbana
Unità insediativa storica edificata dopo il terremoto del 1783 sul precedente impianto probabilmente in maniera
spontanea dalla classe più povera, su parte dell‟originario impianto urbano disposto a cavallo del Fiume
Jeropotamo. Il tessuto insediativo è caratterizzato al suo interno da maglie viarie strette e irregolari convergenti
su assi viari principali.
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PSCPolistena – Schema delle scelte strutturali e strategiche – dicembre 2014 -2015
L‟unità insediativa storica che si estende, solo in parte, anche nel versante sx del fiume, lungo Via delle Muraglie,
fino ad includere la zona della Favignana riconosciuta, negli ultimi anni, di interesse archeologico appare
fortemente segnata dalla recente copertura del fiume Jeropotamo (Viale della Rivoluzione d'Ottobre) e dalle
nuove edificazioni che annullano le relazioni urbane ma anche sociali che un tempo legavano i sistemi insediativi
delle due sponde del fiume. L'unità insediativa oggi appare priva, al suo interno, di spazi pubblici di relazione, di
rilievo storico (c'è l'anfiteatro che è di recente costruzione e poco raccordato con il contesto) ed è privo di Chiese
che sono concentrate nella città alta, ad eccezione della Chiesa Immacolata, che comunque si pone su un terrazzo
rispetto alla città bassa.
Il tessuto edilizio complessivamente è di tipo intensivo e compatto, tipico della classe più povera caratterizzato
prevalentemente da aggregazioni di case a schiera monocellulari a due-tre livelli, con un elevato grado di
omogeneità sia edilizio-architettonica che volumetrica, prive nella maggior parte dei casi di elementi decorativi
caratterizzanti. Sotto l'aspetto qualitativo, ad eccezione dell‟edilizia lungo alcuni assi principali, si rilevano
notevoli fenomeni di degrado in parte causato dall'abbandono (circa il 50%) e in parte dall‟eterogeneità e dalle
modalità di intervento utilizzate sul patrimonio esistente in molti casi estraneo al contesto storico (tecniche
costruttive, finiture, manto di copertura, infissi …). Siamo in presenza di un tessuto edilizio di fattura povera,
privo di spazi urbani di servizio e relazione (piazze, parcheggi ..) con elevata vulnerabilità sismica, con abitazioni
in media di circa 50 mq per la maggior parte fatiscenti e in preoccupanti condizioni igienico sanitarie, per il 50%
abitate da stranieri.
Obiettivi:
-
Ripopolare l‟ambito promuovendo il riuso del patrimonio edilizio a fini abitativi, commerciali e
artigianali;
Riqualificare l'asse urbano di Via Santa Marina per favorire anche il passaggio e il passeggio pedonale;
Recuperare (dal punto di vista strutturale e funzionale) il patrimonio edilizio (adeguamento alle norme
igienico-sanitarie, antisismiche e tecnologiche);
Ripristinare le coperture dei tetti originari anche con materiali coerenti e/o compatibili;
Agevolare, attraverso rampe e impianti tecnologici, il collegamento pedonale con la città alta;
Dotare l‟ambito di spazi di relazione e parcheggi a servizio delle residenze;
Riqualificare il contesto urbano (pavimentazione, impiantisitica, verde ….);
Riqualificare i fronti di affaccio alla Via Rivoluzione d‟Ottobre/Fiume Jerapotomo e gli spazi in
depressione specializzandoli.
Incentivare le attività produttive di tipo artigianale;
Studiare, tutelate e valorizzare l‟area archeologica della Favignana
Strategie:
- favorire l‟insediamento di single o giovani coppie;
- ipotizzare il ripopolamento favorendo la creazione di un convitto/ostello diffuso ad uso dei ragazzi liceali
fuori sede o per ospitare gruppi universitari di studio per il territorio;
- favorire l‟insediamento di piccole taverne e attività eno-gastronomiche anche di tipo laboratoriale connesse
alla scuola alberghiera – le vie del gusto
- specializzare la Via Marafioti/Domenicani per attività culturali/commerciali;
- incentivare insediamento botteghe artigiane (calzolaio, sarte, restauro mobili, ……);
- incentivare l‟accorpamento funzionale di più unità immobiliari;
- acquisire al patrimonio comunale gli immobili diroccati o abbandonati da ristrutturare e adibire a edilizia
sociale
- dichiarare l‟interesse storico-culturale e archeologico della zona della Favignana e avviare campagne di studio e
rilievo;
- incentivare il rifacimento dei manti di copertura come materiali tradizionali anche attraverso la valorizzazione
dei sottotetti
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Modalità d’uso:
Insediativa(residenziale e turistico-ricettiva), produttiva (artigianale e commerciale), culturale per la crescita
sociale dei singoli e delle comunità.
Tipologia d’intervento: Conservazione e ristrutturazione urbana ed edilizia. Mantenere, ripristinare e
restaurare i connotati costitutivi del sistema insediativo e urbano storico, con particolare riferimento al sistema
relazionale dei principali percorsi che ne definiscono la trama urbana di rilievo storico. Riqualificare il
patrimonio edilizio (impianti tecnologici, normativa antisismica) ed il patrimonio urbanistico (spazi pubblici, reti
tecnologiche, pavimentazioni, arredo urbano ….). Sono consentiti i seguenti interventi (art. 3 DPR 380/01) :
-
manutenzione ordinaria,
manutenzione straordinaria,
restauro e risanamento conservativo
ristrutturazione urbanistica previo Piano di Recupero
demolizione senza ricostruzione
demolizione e ricostruzione ad eccezione degli immobili segnalati come emergenze storicoarchitettoniche (vedi tav. ……)
cambio di destinazione d‟uso dei piani terra da residenziale a produttivo e/o commerciale
recupero dei sottotetti ai fini abitativi
Tutti gli interventi dovranno essere orientati, all‟occorrenza, al ripristino e al rinnovo dei caratteri originari
dell‟edificio e/o delle aree e spazi pubblici, anche in termini materici, estetici, decorativi, tipologici ed urbani ed
all‟eliminazione degli eventuali elementi estranei all‟organismo edilizio (superfetazioni, impianti tecnologici a
vista, tettoie, materiali…..).
Gli interventi, pubblici e privati, devono essere finalizzati al recupero, al riuso, alla rifunzionalizzazione e alla
riqualificazione del patrimonio edilizio ed urbano e alla rivitalizzazione dell‟ambito. Le eventuali demolizioni
(necessarie per motivi di sicurezza, igiene o urbanistici) dovranno essere utilizzate per migliorare gli standard
urbanistici (spazi verdi e spazi pubblici) e dovranno consentire di conservare, per quanto possibile, la traccia dei
lotti originari.
Strumenti attuativi:
- Interventi diretti
- Piani di recupero del patrimonio edilizio esistente di iniziativa pubblica e di iniziativa privata– PdR
(L.457/78, artt. 28 e 30 – LR 19/02 art. 24)
- Programmi Integrati d‟Intervento di iniziativa pubblica e di iniziativa privata – PINT (LR 19/02 – art.
33)
- Programmi di Riqualificazione Urbana di iniziativa pubblica – RIURB (LR 19/02 – art. 35)
Strumenti normativi di intervento
- Codice di Pratica
- Linee guida per l‟adeguamento sismico
Invarianti strategiche
- Via Immacolata con il sistema delle schiere che si collega alla scalinata della Chiesa dell‟Immacolata e
che rappresenta il limite della città storica bassa;
- Via Santa Marina, originaria strada di accesso al Centro storico con funzione commerciale –
riqualificazione e potenziamento della funzione commerciale;
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-
-
-
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Via Marafioti e Via dei Domenicani strada di collegamento diretto tra la città storica bassa e la città
storica alta pianificata con elemento terminale la Chiesa Matrice – funzione rappresentativa con inserimento di
attività culturali valorizzando la Casa natale dello scultore Jeraci e il Palazzo Giffone-Cannata;
Gradoni che da via dei Domenicani a da Via Santa Marina consentono il collegamento alla città storica
alta – ripristino dei gradoni pedonali (verso la Chiesa della Trinità e verso la Chiesa matrice) e valorizzazione degli
affacci e belvedere
Via Scesa Fontana – rafforzare il ruolo di strada di servizio al quartiere Evoli da dotare di parcheggi e aree verdi
Via della Rivoluzione di Ottobre – potenziare e rafforzare come asse di raccordo tra i due versanti della città.
Teatro all‟aperto - riqualificare la struttura e potenziare il sistema del verde
Emergenze storico-architettoniche - Casa natale dello scultore Jeraci , il Palazzo Giffone-Cannata – Palazzetto
Via S. Marina angolo Vico I dott. Rocca, edific che si affacciano sullo slargo Medico Rocca.
Affacci e belvedere – tutelare, potenziare e valorizzare
TU1b AMBITO DELLA CONSERVAZIONE - LA CITTÀ STORICA ALTA. il Quartiere Evoli
(assimilata prevalentemente alla zona A del DM 1444/68) - Conservazione e rivitalizzazione
Unità urbana "storica" ricostruita sul terrazzamento di testa dopo il terremoto del 1783 e morfologicamente
organizzata, su specifico progetto dell‟arch. Schiantarelli, prevalentemente sul principio dell'isolato a pianta
quadrata, con eccezione di alcuni isolati longitudinali di piano predisposti per accogliere le tipologie a schiera.
L‟impianto urbano è definito da una maglia ortogonale
Sotto il profilo tipologico l‟unità insediativa si presenta molto articolata; sull'impianto delle "quadre" si trovano
differenti tipologie: dal palazzo a corte centrale, al palazzetto, alle schiere; il tutto, genera un tessuto edilizio, di
tipo intensivo e compatto, sufficientemente qualificato sia sotto il profilo del costruito e degli elementi
architettonici, per le valenze storiche dei singoli manufatti edilizi (un caratteristica riconoscibile è data dai portali),
sia sotto il profilo degli spazi urbani caratterizzato dalla presenza di importanti spazi di relazione (Piazza del
Popolo, Piazza della Repubblica, Piazza Bellavista). Una edilizia più povera si rileva i prossimità della Chiesa del
Rosario. Nel complesso l‟intera area appare degradata e in parte abbandonata con eccezione di alcuni palazzi e
unità insediative che presentano un buono stato di conservazione. I caratteri identitari storici non appaiono
opportunamente riconosciuti nei loro valori e opportunamente valorizzati (Palazzi storici, portali, piazza e
slarghi, chiese ...).
Obiettivi
-
Rivitalizzare e ripopolare l‟ambito
Recuperare e valorizzare il patrimonio edilizio storico di rilievo
Restituire alla comunità e potenziare gli spazi di relazione
Strategie
-
Incentivare l‟insediamento di attività per la promozione della cultura;
Incentivare ai piani terra l‟insediamento dell‟enogastronomia locale e il commercio possibilmente di
qualità/nicchia;
Mettere in rete il sistema dei Palazzi e delle corti e cafii per una loro valorizzazione (museo urbano);
Incentivare l‟insediamento di offerta ricettiva diffusa di qualità, nel patrimonio storico inutilizzato o
sottoutilizzato (B&B);
Prevedere un sistema di parcheggi pubblici immediatamente prossimi all‟area
Vietare il parcheggio nelle piazze pubbliche.
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Modalità d’uso: insediativa (residenziale e turistico-ricettiva), produttiva (artigianale, commerciale, direzionale),
culturale per la crescita sociale dei singoli e delle comunità.
Tipologia di intervento: Conservazione. Mantenere, ripristinare e restaurare i connotati costitutivi del sistema
insediativo e urbano storico. Riqualificare il patrimonio edilizio storico e riqualificare il patrimonio urbanistico
(reti tecnologiche, pavimentazione, arredo urbano …).Sono consentiti i seguenti interventi come disciplinati
dall‟art. 3 DPR 380/01:
-
-
manutenzione ordinaria,
manutenzione straordinaria,
restauro e risanamento conservativo
ristrutturazione edilizia con l‟obbligo del mantenimento dei prospetti originari principali e di quelli posti
lungo le strade e gli spazi pubblici o di uso pubblico per gli immobili fortemente degradati e fatiscenti e
non compresi tra quelli segnalati come emergenze storico-architettoniche (vedi tav. ……)
ristrutturazione urbanistica mediante Piano di Recupero
demolizione e eventuale ricostruzione fedele e demolizione senza ricostruzione per gli edifici non
segnalati come emergenze storico-architettoniche (vedi tav. ……)
cambio di destinazione d‟uso dei piani terra da residenziale a produttivo-artigianale e/o commerciale
recupero dei sottotetti ai fini abitativi.
Criteri per la qualità architettonica, urbanistica, paesaggistica e ambientale
Tutti gli interventi di manutenzione, restauro e ristrutturazione dovranno essere orientati, all‟occorrenza, al
ripristino e al rinnovo dei caratteri originari dell‟edificio e/o delle aree e spazi pubblici, anche in termini materici,
estetici, decorativi, tipologici ed urbani ed all‟eliminazione degli eventuali elementi estranei all‟organismo edilizio
(superfetazioni, impianti tecnologici a vista, tettoie, materiali…..) generando un rinnovato valore esteticopercettivo in piena coerenza con il contesto urbano storico.
Gli interventi di demolizione e ricostruzione, possibili solo sul patrimonio non segnalato come emergenza,
dovranno rispettare volumi, altezze, affacci e linguaggio architettonico dell‟immobile originario e dovranno
essere realizzati con materiali e linguaggio architettonico coerente con il contesto storico urbano preesistente.
Gli interventi, pubblici e privati, devono essere finalizzati al recupero, al riuso, alla rifunzionalizzazione e alla
riqualificazione del patrimonio edilizio ed urbano e alla rivitalizzazione dell‟ambito. Le eventuali demolizioni
(necessarie per motivi di sicurezza, igiene o urbanistici) dovranno essere utilizzate per migliorare gli standard
urbanistici (spazi verdi e spazi pubblici) e dovranno consentire di conservare, per quanto possibile, la traccia dei
lotti originari.
Gli interventi sulle facciate esterne e sulla copertura devono riguardare preferibilmente l‟intero lotto e, quando
non possibile, come minimo, l‟intero edificio. Non sono ammessi interventi sulle parti esterne dell‟edificio per
singole unità abitative.
Prescrizioni specifiche:
-
le coperture devono essere recuperate rispettando il disegno, i materiali e le pendenze originarie;
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-
-
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gli infissi esterni che necessitano di sostituzione devono essere realizzati con materiali e disegno similare
a quelli originari secondo la tradizione locale. Sono vietate le contraffazione di tali materiali con altri
surrogati.
gli intonaci esterni devono essere realizzati con materiali compatibili all‟organismo storico e essere
colorate con pigmenti il più possibile uguali a quelli originari individuabili attraverso appositi saggi
i pluviali
corti e cafii
interni ………..
Strumenti attuativi
-
Interventi diretti
Piani di recupero del patrimonio edilizio esistente di iniziativa pubblica e di iniziativa privata– PdR
(L.457/78, artt. 28 e 30 – LR 19/02 art. 24)
Programmi Integrati d‟Intervento di iniziativa pubblica e di iniziativa privata – PINT (LR 19/02 – art.
33)
Programmi di Riqualificazione Urbana di iniziativa pubblica – RIURB (LR 19/02 – art. 35).
Strumenti normativi di indirizzo
- Codice di Pratica comprensivo di Piano del colore
- Linee guida per l‟adeguamento sismico
Invarianti strategiche
Emergenze storico-architettoniche indicate sulla tavola …….. (Palazzi-Chiese)
Affacci e belvedere indicati sulla tavola
Aree di rispetto del patrimonio storico-architetonico
Spazi di relazione (Piazza del Popolo - largo San Francesco
Gli itinerari religiosi
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SISTEMA INFRASTRUTTURALE E VIARIO
Con riferimento al sistema infrastrutturale e viario, di seguito si riportano le proposte avanzate nello Schema di
massima per la redazione del PSC.
3.4 Proposte di miglioramento dei collegamenti di secondo livello
Ammodernamento delle strade provinciali
Collegamenti di secondo livello della rete principale
Le strade provinciali che interessano il territorio comunale, dovrebbero garantire per tracciato e sagome
di carreggiata un buon livello di servizio, ma dall‟analisi dello stato di fatto son emerse le seguenti criticità:
1. Mancanza di manutenzione ordinaria continua e straordinaria programmata;
2. Inadeguatezza dei punti di innesto fra la viabilità primaria e principale;
3. Allocamento degli innesti fra la rete principale e secondaria che non consente lo smistamento razionale
dei flussi di traffico;
4. Mancanza di un collegamento senza soluzione di continuità che permetta l‟interscambio dei flussi fra le
strade della rete principale.
Mancanza di manutenzione ordinaria continua e straordinaria programmata
L‟attenzione dovrebbe ricadere essenzialmente sulle opere di manutenzione ordinaria finalizzate al
mantenimento dello stato ottimale di servizio. Infatti intervenendo sul rifacimento nei tempi dello strato di usura
della pavimentazione e sulla segnaletica si riesce già a mantenere un livello di servizio accettabile, non essendo
caratterizzate le strade da grandi opere di presidio o di attraversamento. Contemporaneamente si dovrebbe però
programmare la manutenzione e risistemazione straordinaria dei tratti in rilevato, in trincea e mezza costa ai fini
di mitigare l’impatto con l’ambiente circostante.
Rilevato
Per il miglior inserimento dell‟opera nel paesaggio, la sistemazione delle scarpate potrà avvenire con idrosemina
eventualmente su biostuoia in cocco o similare, onde evitare che la mancanza di copertura favorisca il
manifestarsi di fenomeni erosivi, e piantumazione delle essenze arboree ed arbustive presenti nel sito;
l‟interferenza visiva sarà così attenuata attraverso il modellamento delle scarpate che consente un più naturale
raccordo della morfologia del terreno.
Trincea
Nei tratti in trincea per ottimizzare l‟inserimento nel contesto naturale, la sistemazione delle scarpate dovrebbe
essere prevista con rinverdimento mediante idrosemina, con finalità di ripristino della continuità vegetazionale e
di limitazione dell‟erosione per ruscellamento.
Mezza costa
Le sezioni a mezza costa risultano maggiormente esposte dal punto di vista visivo e paesaggistico; la mitigazione
dell‟impatto potrà essere effettuata tramite la messa a dimora di talee, specie arbustive capaci di sviluppi
considerevoli in breve tempo e capaci di conferire alle scarpate un migliore impatto visivo.
Opere d’arte
Le opere di presidio presenti dovrebbero essere rivestite in pietra locale
Attraversamento dei torrenti
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Al fine di adeguare i presidi fluviali alla caratteristica dinamicità delle fiumare attraversate, si potrà intervenire
nelle aree riparali e golenali (aree ad alto pregio naturalistico) con opere di rinaturazione e vegetazionali, non
ricorrendo, ove possibile in base agli studi idraulici, ad opere trasversali, attuando così una minore invasività.
Si propone la messa a dimora di alberi e arbusti in modo raccordati con la diffusione esistente, conservando gli
stessi rapporti di dominanza fra le varie specie presenti.
Inadeguatezza dei punti di innesto fra la viabilità primaria e principale
Intervenire sugli svincoli di accesso trasformando, quelli a raso o a incroci obbligati in modo più razionale a “
quadrifoglio” o a “trombetta”
Allocamento degli innesti fra la rete principale e secondaria che non consente lo smistamento razionale
dei flussi di traffico
Dare continuità a quanto in parte attuato nella rete principale nei territori di Polistena e Cinquefrondi creando
egli svincoli a rotatoria che costituiscano le “porte” alla città.
Mancanza di un collegamento senza soluzione di continuità che permetta l’interscambio dei flussi fra le
strade della rete principale
Dare seguito a quanto parzialmente previsto nel P.R.G. con l‟implementazione della rete con opportuni archi che
insieme creino un “ring” ovvero un circuito chiuso che circondi il centro cittadino.
3.5 Il ring - Collegamenti di terzo livello della rete secondaria
Le strade che danno origine alla rete secondaria sono quelle comunali di collegamento fra le aree rionali della
città.
Da tali rilevamenti complessivi si deduce che la rete secondaria è , comunemente a molti centri che uniscono un
nucleo di origine 1700 – 1800 con una parte costruita in modo disordinato attorno a questo nucleo centrale,
disomogenea alternando strade di ampio respiro costruite recentemente (tangenziale, via della Rivoluzione di
Ottobre, via Karl Marx, ecc) che costituiscono un punto di eccellenza a confronto con altre situazioni viarie dei
centri della Piana di Gioia Tauro, con strade strette non percorribili dai mezzi pesanti specie per un susseguirsi di
innesti ad altre arterie locali inadeguati per allocazione e raggio di curvatura.
Si è rilevata anche la necessità di completare l‟infrastrutturazione urbana di alcune strade con marciapiedi e
illuminazione pubblica.
Inoltre si è rilevata la necessità di completare questa rete secondaria con un “ring” che bypassi il centro cittadino
con un tracciato a circuito baricentrico rispetto al centro cittadino. Tale percorso dovrebbe essere adatto come
carreggiata al trasporto pubblico e dei mezzi pesanti, in modo da concentrare su di esso il flusso auto veicolare di
chi deve recarsi presso uffici, banche, scuole ed altri centri di attrazione della domanda di trasporto. Il circuito
dovrebbe poi essere collegato con aree destinate a parcheggi ed ad una serie di innesti a rotatoria con le strade di
penetrazione verso il centro o diramanti verso la periferia estrema.
Si è individuata nella viabilità esistente la possibilità di creare l‟anello “ring” ai limiti del centro abitato che con
una serie di rotatorie riesce a smaltire il flusso del traffico sia interno che esterno all‟area delimita in ogni punto di
attrazione e per ogni domanda di trasporto.
Tale affermazione, impegnativa, acquista veridicità nel momento che lungo questo anello si organizzi, nel piano
dei trasporti, un servizio continuo di bus lungo tale anello che sia alternativo all‟uso del mezzo privato.
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Le 12 rotatorie sono collocate strategicamente in modo che le fermate dei bus presso di esse consentono lo
spostamento con modalità “a piedi” dell‟utenza per qualsiasi tipologia di obiettivo si voglia raggiungere. Questa
possibilità sicuramente limiterà il
traffico auto veicolare all‟interno
Figura 5 - Schematizzazione Ring
dell‟area, così come sarà indirizzato
all‟esterno di tale area la maggior
parte del flusso dei mezzi pesanti.
Tra le rotatorie quella base nei
pressi della S.G.C. Ionio Tirreno è
condivisa fra i due comuni di
Polistena e Cinquefrondi le altre 11,
interessano principalmente la città di
Polistena.
Si suggerisce in questa fase di
pensare di associare ognuna delle
dodici rotatorie ad uno sponsor
locale che curi la manutenzione e l‟implementazione artistica del verde e dei fiori da mettere a dimora
Nella rappresentazione schematica che segue in blu sono indicate le strade esistenti , in rosso i tratti da
implementare alla rete e in verde i tratti da riadattare, in viola è indicato il tratto di Pedemontana in corso di
costruzione.
Naturalmente quella indicata è una delle possibili ubicazioni del circuito con i nuovi innesti a rotatoria che vanno
a costituire altrettante porte alla città.
Le strade contenute nella rete secondaria devono essere poi adeguate, per quanto possibile, a quanto si andrà a
stabilire in un regolamento viario che il comune dovrà adottare.
Nel percorso a circuito proposto che costituisce una vera circonvallazione della Città con tanti punti di
deviazione e suddivisione dei flussi, è stata introdotta una possibile alternativa evidenziata in giallo che dovrebbe
essere concordata con il Comune di San Giorgio Morgeto, dato che si sviluppa interamente in quel territorio.
Sul ring sono stati evidenziati l‟ammodernamento di incroci e svincoli , creando perifericamente degli snodi
funzionali da cui dipartono percorsi verso il centro della Città e verso i centri abitati vicini (vedi tav. PSM2).
3.6. Adeguamento della strada comunale di collegamento con lo svincolo per Polistena della
Pedemontana
Fra le strade comunali di terzo livello quella che dallo svincolo per Polistena della Pedemontana porta verso il
centro città assume grande importanza. Si dovrà programmare l‟adeguamento della stessa a strada extra urbana di
tipo F2 ( strada extraurbana a traffico limitato) fino ai limiti della delimitazione del centro abitato fatta dal piano
regolatore , per poi adattarsi ai vincoli e ai limiti esistenti nella zona abitata del centro cittadino.
Pertanto come strada extra urbana di tipo F2 , dovrà avere le caratteristiche riportati nella tabella seguente:
tipologia
codice
tipologia
locale
F2
Ambito
territoriale
Limite
velocità
numero corsie
senso di marcia
extraurbano
90 km/h
1
per Velocità di progetto
Lim. Inf.
Lim.Sup.
40 km/h
100 km/h
La tipologia F2, impone corsie di m. 3,25 cadauna, banchina di m.1, larghezza complessiva carreggiata m.8,50,
livello di servizio c, portata di servizio di 450 (automobili equivalenti/ora).
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3.7. Strade di accesso alla Città - le Porte della città
Le strade di accesso alle città e sulle quali sarà necessario prevedere opportuni interveneti di adeguamento
funzionale e riqualificazione urbana, sono quelle che consentono al visitatore di accedere al centro della Città:
-
-
-
-
-
strada comunale Melicucco
Polistena che si sviluppa
nell‟area industriale ed è stata
inserita nel circuito ciclabile;
strada comunale Vescovo
Morabito
che
collega
l‟innesto alla S.P4 con le
principali strade interne della
Città;
strada comunale on. Longo
che collega l‟abitato di
Cinquefrondi con il centro
storico di Polistena;
strade comunali via Nenni e
via Italia che collegano la
parte periferica di Polistena
posta ai confini con il
tracciato della Pedemontana
della Piana di Gioa Tauro e,
quindi, della stazione delle
ferrovie della Calabria, con il
centro cittadino;
strada comunale via Catena
che collega le provinciali che
portano a Taurianova e Figura 6- Le porte di ingresso alla città in ambito urbano - stralcio Tav. PSM2
Cittanova al centro di
Polistena.
La sistemazione e l‟ammodernamento di queste strade dovrebbe essere prioritario rispetto a qualsiasi altro
intervento sul sistema viario in quanto consentono a chi proviene dal territorio esterno di accedere alla Città, alle
aree di parcheggio e alle stazioni per il trasporto pubblico.
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3.8 Collegamenti di quarto livello della rete locale
Come abbiamo accennato nel QC la rete secondaria delimita n.26 aree dove si sviluppa la rete locale. Tale rete è
nata in fasi successive per iniziative non sempre codificate e pianificate, ma a seguito di costruzioni sorte in
modo spontaneo e non regolamentate da indici e collocazioni di piano.
Infatti in molti casi si notano strade di larghezza irregolare che si snodano nel piano con curve che vanno a
lambire lotti di terreno su cui sorgono costruzioni eterogenee.
Tutte queste criticità non sempre possono essere risolte stante l‟estensione del fenomeno, ma si può pensare di
rivedere tali tracciati per quanto possibile con espropriazioni che non interessino le costruzioni e permettano di
adattare il tracciato alle necessità effettive della strada ed , ancora, prevedere delle arterie integrative a quelle
presenti nella rete secondaria che restringano l‟estensione di tali aree comprendenti la rete locale, favorendo così
il collegamento fra tali aree e i servizi.
3.9. I Parcheggi
Per quanto analizzato in precedenza esiste la necessità , già oggi, di creare aree destinate a parcheggi essendo
quelle esistenti insufficienti. A quanto sopra si deve aggiungere che sarebbe opportuno liberare alcune piazze
dall‟onere di destinare l‟intera area a parcheggio dei veicoli e considerare l‟incremento potenziale di tale necessità
proiettando la domanda in un arco temporale di trenta anni. Facendo queste osservazioni e l‟ulteriore
costatazione che sarebbe auspicabile creare un “ring” nella rete secondaria, così come specificato
precedentemente, nasce l‟esigenza di destinare alcune aree a parcheggio in punti facilmente accessibili attraverso
il suddetto “ring”. Dalle osservazioni fatte, senza volere anticipare la successiva fase di pianificazione, tre aree
sembrano strategiche per dislocazione parcheggi e precisamente:
-
Area località parco fluviale Jerapotamo (con un possibile parcheggio a terrazze alberate) di mq.22.500;
Area Ospedale di circa mq. 5.000 dove si potrebbe ipotizzare un parcheggio multipiano;
Area Via Esperia di circa mq 2.000
Figura 7 - nuovi parcheggi - stralcio tav. PSM2
Tali aree rispondono ai requisiti di ubicazione periferica, lungo l‟anello di smistamento principale del trasporto in
modalità “bus”, e in posizione tale da rendere facilmente raggiungibili gli uffici , banche e negozi posti al centro.
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In effetti a titolo di esempio consideriamo la Casa Comunale come baricentro di attrazione ed abbiamo la tabella
seguente:
n.
indicazione
ml. in linea d‟aria
ml. effettivi a piedi
2
località parco fluviale
230
272
5
Località ospedale
278
460
Le aree sono state delimitate in modo tale da lasciare un contorno ad esse da destinare a verde con alberature, in
modo da diminuire il rapporto invasivo delle costruzioni nel ambiente circostante.
3.10. Percorso verde urbano
Si può concepire all‟interno della rete viaria e del “ring” un percorso verde pedonale e ciclabile prevedendo per
quest‟ultima modalità di trasporto una individuazione del tracciato distinguibile per colorazione sia lungo le
strade che sui marciapiedi. Nella proposta che segue , da rivedere in fase di progettazione, si esplicita un esempio
di tragitto ciclabile e pedonale che si snoda nel centro cittadino.
La lunghezza di tale percorso a circuito è di Km. 2 circa e costituirebbe una salutare passeggiata quotidiana ed
un‟attrazione turistica se si provvederà ad attrezzare in modo opportuno lo stesso e si incentiveranno lungo il
tracciato iniziative private e commerciali.
Tracciato
Il percorso si svolge partendo e ritornando alla villa comunale “Italia”, attraverso le strade: via Carso, via dei
Fiori, attraversando via Italia, con passaggi pedonali finalizzati, attraversando via Vittorio Veneto, e percorrendo
via Orticello fino all‟incrocio con via Grio per poi percorrere via Fiume ed un tratto di via Roma, attraversare
via Trieste, via Cavour e attraverso via Jemma , percorrere via Trinità, via Domenicani, via Gibiasse fino
all‟incrocio con via Milano per poi incrociare di nuovo via dei Fiori e risalire fino all‟incrocio con via Orticello da
percorrere in senso opposto sfociando nella piazza Del Popolo dove, dopo averla percorso l‟intero perimetro ,
ritornare attraverso via Orticello in via dei Fiori da cui, percorsa in senso opposto sfociare in via Carso e quindi,
tornando al punto di partenza ci si può riposare all‟ambra degli alberi di villa Italia.
Sezioni riservate
Naturalmente devono essere previste sezioni tipo di marciapiedi o di strada delimitate ai pedoni e alle biciclette.
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I tratti di strada riservate esclusivamente al transito pedonale dovranno preferibilmente contenere arredi urbani
come fioriere e panchine. Le strade aperte al transito, ma comprese nel tragitto, dovranno essere provviste di
semafori e strisce , per permettere il passaggio pedonale in sicurezza.
Disposizioni comunali
Il comune dovrà garantire l‟accesso ai residenti e istituire parcheggi nelle vie immediatamente limitrofe o in spazi
prospicienti da reperire come aree libere per parcheggio o costruzione di parcheggi custoditi.
Necessarie sono anche iniziative per incentivare il restauro e la manutenzione delle facciate delle abitazioni, uffici
e residenze varie prospicienti tale percorso; incentivare l‟iniziativa dei balconi fioriti, così come la creazione di
zone fiorite con macchie variopinte lungo via Trinità e nella piazza Del Popolo. Similmente dovrà essere
incentivata la cura di ogni angolo o spazio verde indicato nella predetta tavola.
Altra iniziativa potrebbe essere quella di agevolare l‟insediamento di attività di ristorazione tipica e di artigianato
lungo il tracciato. Un parcheggio custodito è stato preventivato nella zona prospiciente il torrente Iarulli. Tale
parcheggio avrebbe anche la funzione di ospitare i veicoli di tutti quelli che arrivando da ogni parte della città
intendono poi percorrere a piedi il “percorso verde”.
3.11. Percorso pedonale integrato
Il percorso verde si snoda fra tratti di strada ad esclusiva destinazione pedonale e tratti condivisi non i circuiti dei
bus. In quest‟ultimo caso parte della carreggiata insieme ai marciapiedi sarà destinata al transito pedonale,
lasciando una corsia protetta per il mezzo pubblico che come abbiamo precisato in altro paragrafo sarà di piccole
dimensioni e preferibilmente a motorizzazione elettrica.
Come si vede dalla rappresentazione grafica il percorso pedonale si svolge toccando piazze , slarghi e parchi,
sottratti al parcheggio e destinati al verde.
Il percorso pedonale tocca il piazzale della chiesa della Trinità (affaccio panoramico di Polistena) su cui abbiamo
ubicato la stazione di un ascensore. Quest‟ultimo attraverso un camminamento attrezzato in galleria mette in
contatto la parte bassa di Polistena. Come si può osservare dal grafico collega la piazza della chiesa con via della
Rivoluzione d‟Ottobre.
Considerando, quindi, che quest‟ultima importante arterie è asse portante fra i due parcheggi posti a monte e
valle dello Ierapotamo, si crea al visitatore la possibilità, alternativa al mezzo pubblico, di raggiungere il centro
della Città facendo una breve passeggiata lungo un percorso attrezzato a verde. Infatti arrivando da fuori si può
parcheggiare la macchina in uno dei due parcheggi sopra richiamati e percorrendo circa trecento metri in piano
accedere alla stazione dell‟ascensore posta sulla via Rivoluzione d‟Ottobre in prossimità dell‟anfiteatro. Da questa
stazione percorrendo circa 100 ml. di galleria, si accede alla colonna ascensore e quindi alla piazza della Chiesa
della Trinità. Da qui si snoda il percorso verde che porta a diversi punti attrattori del centro cittadino.
Il tracciato verde può essere pure attrezzato con una corsia ciclabile.
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Figura 8 - stralcio tav. PSM2 - particolare percorso pedonale urbano integrato bus-piedi-bici-ascensore
3.12. Tracciato Ciclabile periurbano
Considerando che i circuiti ciclabili si devono sviluppare preferibilmente in piano o con pendenze che non
superino il 3% ed ancora che esiste un progetto di parco fluviale del Vacale che coinvolge diversi territori
comunali ed infine che è più conveniente ammodernare e riadattare la zona periferica della città, lasciando al suo
centro storico le caratteristiche di borgo storico ottocentesco, sono stati proposti n.3 circuiti ciclabili, facilmente
implementabili ubicati nella parte a valle della Città, ovvero nella zona compresa fra il torrente Vacale ad est e la
S.G.C. Jonio Tirreno ad ovest.
I circuiti sono concatenati per cui percorrendo il più esterno CA avremo un percorso di ml 9000 , il circuito CB
ml 4700, il circuito CC ml 4200 e il circuito Cd ml 3600.
I circuiti hanno in Polistena una stazione di partenza posta presso il parcheggio di via Esperia, dove chi intende
servirsene può comodamente parcheggiare la macchina e scegliere attraverso una opportuna cartellonistica i
circuiti da percorrere.
Essendo questi circuiti ubicati nell‟ambito di un territorio ancora relativamente libero con la possibilità di
svilupparsi con infrastrutture organiche è più facile e conveniente prevedere il riammodernamento di alcune
arterie includendo nella progettazione della sagoma della carreggiata una pista per senso di marcia destinata
esclusivamente al transito ciclabile con tutte le protezioni di una securvia.
Il circuito CD si sviluppa a contatto con la zona d‟alveo del Vacale e può costituire il nucleo di un percorso più
ampio che, coinvolgendo altri Comuni, si inserisca in un disegno organico di parco fluviale.
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Figura 9 - stralcio Tav. PSM2 - Mobilità sostenibile
Sempre per l‟introduzione di piste ciclabili sul territorio, bisogna citare il progetto della Regione Calabria di
recupero come “greenways” delle tratte dismesse di ferrovie in Calabria.
“ …….Alla fine del 1800 il Regno d‟Italia avvio un importante progetto di infrastrutture statalizzando in Calabria
una serie di collegamenti ferroviari privati. Nacque così una rete di centinaia di chilometri di strada ferrata a
scartamento ridotto che collegò territori che avevano vissuto l‟isolamento più completo alle direttrici di traffico
regionale esistenti allacciate alle grandi direttrici nazionali. Le forti ondate migratorie degli anni 60 ed il notevole
sviluppo del trasporto su gomma determinarono un sempre più progressivo venir meno delle condizioni
economiche per la prosecuzione di tale sistema di trasporto. Lo scenario attuale delle aree interne della Calabria,
sulle quali insistono le ferrovie dismesse, è caratterizzato da una economia sempre più marginalizzata e da indici
di vecchiaia della popolazione sempre più elevati, anche se è da considerare che le stesse zone presentano tuttavia
connotazioni ambientali e culturali tali da consentire strategie di intervento che, con il coinvolgimento di realtà
locali, permettano di creare condizioni di vivibilità venute meno nel corso degli anni. In molte aree dell‟entroterra
calabrese è possibile contribuire all‟inversione di questa tendenza anche attraverso il riutilizzo delle tratte
ferroviarie dismesse (ex calabro lucane) come greenways (vie verdi) che costituiscono un‟opportunità per la
valorizzazione del patrimonio territoriale e, nel contempo, una modalità di trasporto sostenibile rispettosa
dell‟ambiente e del territorio. Da diversi anni si assiste in Europa e negli Stati Uniti ad un sempre maggiore
riutilizzo delle linee ferroviarie abbandonate in percorsi destinati ad un traffico non motorizzato. In Gran
Bretagna si chiamano “railwaypaths”, negli Stati Uniti “railstrails”, in Francia “cheminesdurail”, in Spagna
“viasverdes”. In Calabria le ferrovie dismesse attraversano territori di suggestiva bellezza come il Parco del
Pollino, le Serre e l‟Aspromonte e lungo il percorso insistono i caselli e le vecchie stazioni. Il pregevole lavoro
svolto nella redazione degli studi di fattibilità dai tecnici incaricati merita sicuramente la pubblicazione degli stessi
per testimoniare l‟interesse della Regione alla realizzazione, anche attraverso l‟attivazione dei fondi comunitari già
programmati, di piste ciclabili sui tracciati delle ferrovie dismesse.”
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Il recupero dell‟ex tracciato ferroviario ha come obiettivi generali :
1. Miglioramento degli “spostamenti dolci” cioè dei ciclisti, pedoni, persone a mobilità ridotta, escursionisti a
cavallo, ecc, per lunghi tratti di percorso e in un ambiente protetto;
2. Incentivazione all‟uso della bicicletta e degli
spostamenti non motorizzati in generale
rispondente alle diverse “domande” di tipo
turistico e locale;
3. Migliorare la qualità della vita e favorire un modo di
trasporto più sano e più equilibrato riducendo la
congestione e l‟inquinamento;
4. Favorire lo sviluppo rurale, il turismo e creare nuove
opportunità di lavoro;
5. Individuazione di percorsi alternativi al tracciato non
più riconoscibile o occupato da insediamenti o
nuove strade creando “zone ambientali” sicure per
la mobilità ciclabile e pedonale all‟interno dei centri
storici e turistici oppure occupando viabilità minore esistenti (strade dimesse, strade bianche, viabilità
rurale);
6. Sviluppo di economie locali: attività di ospitalità, ristoro, assistenza tecnica, accompagnamenti di gruppi,
editoria specializzata (mappe e guide);
7. Sviluppo di intermodalità: treno + bici (in parte già consolidata da Trenitalia), bici + bus, bici + navigazione;
8. Collegamento dei centri di maggior interesse storico, turistico e di pregio naturalistico;
9. Trasformare e valorizzare il patrimonio pubblico (vecchie stazioni, caselli, fermate…) mettendolo a servizio
degli utenti del percorso verde (ostelli, musei, punti di assistenza e noleggio biciclette…);
10. Contenere i costi di realizzazione e di manutenzione del recupero delle ex vie ferrate.
Lo scopo del progetto regionale è quello di trasformare un corpo stradale ferroviario di circa 4,5 m. più le
scarpate in un corpo stradale pedonale e ciclabile.
In questa trasformazione importanza notevole assumeranno la conversione delle stazioni ferroviarie e dei suoi
spiazzali , oggi abbandonati, in piccoli musei , ostelli, luoghi di ritrovo e di svago. Si imposteranno, quindi, gli
spiazzali di accesso come luoghi di parcheggio e di fitto delle biciclette per compiere un itinerario immerso nel
verde della Piana di Gioia Tauro. Sarà quindi importante predisporre ad aree di verde attrezzato tali siti in modo
da toglierli al degrado attuale e favorire un consorzio fra i comuni interessati di cui Cinquefrondi, Polistena e San
Giorgio Morgeto saranno i capi fila, per la richiesta della concessione alle Ferrovie della Calabria avviando un
progetto che prevede l‟interessamento di tutta la tratta Tirrenica, la cui rappresentazione viene riportata di seguito
con le relative stazioni da riconvertire.
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Figura 10 schema tratte ferroviarie ex calabro-lucane
3.13 Trasporto pubblico su bus
Dallo studio del centro abitato e del territorio de comune di Polistena si trae che con cinque circuiti fra loro
collegati si riesce a servire senza soluzione di continuità tutti i centroidi di attrazione presenti o avvicinarsi ad essi
per poi accedere con un breve percorso pedonale.
Lo spirito dei circuiti concatenati è quello che il più esterno che comprende tutti, dovrebbe servire le zone
destinate a parcheggi ed ad interscambi con gli altri circuiti più interni ubicati in punti strategici dei percorsi.
Il circuito A è quello più esterno e collega i punti di interscambio segnati sulla cartina con un simbolo di
colorazione gialla e i parcheggi segnati con un simbolo di colorazione viola. Esso è percorso da bus di grossa
capienza che percorrono un circuito su cui sono collocate le fermate di snodo e dei parcheggi riportate nel
seguito del paragrafo. Affinché si ottimizzi la circolazione il senso di percorrenza d itutti i circuiti deve essere lo
stesso: orario o antiorario.
I circuiti B, C, D, E ed F si sovrappongono in parte al circuito esterno e sono percorsi da bus più piccoli a
metano o elettrici. Questa sovrapposizione serve per far diminuire i tempi di attesa sul circuito esterno e
suddividere i flussi. I circuiti C e F sono periferici al centro della città, mentre B, D ed E passano per il centro
storico commerciale.
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Anche in questo caso i circuiti interni hanno dei lati in comune non solo con A, ma tra di loro. Così il circuito F
e B hanno in comune:via Muraglie, via della Rivoluzione d‟Ottobre;
F ed E: svincolo S.P. 4, via Esperia,
E e D: svincolo S.P. 4, via Vescovo Morabito, via Santa Marina;
E e B: via Santa Marina;
D e B: via Francesco Jerace, via Giuseppe Lombardi, via Roma, via Trieste, via Cavur, via Pasquale Jemma;
D e C: via on. Luigi Longo;
C e B: via Vincenzo Grio, viale Italia.
Tutto questo crea la condizione che, dislocando in modo opportuno le fermate sui lati in comune, si possa avere
un interscambio fra i circuiti diminuendo i tempi di attesa.
Pertanto agendo con dei piccoli bus elettrici, preferibilmente, o a metano nei circuiti interni e con un bus di
grandezza commisurata alla domanda di accesso alla città di Polistena in quello esterno, potremmo offrire la
possibilità, a che viene da fuori, di non intasare il centro cittadino, ma fermarsi nei parcheggi periferici, accedere
al circuito A, fermarsi in corrispondenza dell‟interscambio più vicino alla sua meta al centro (centroide di
attrazione) e attraverso un piccolo bus arrivare alla meta attraverso uno dei 4 circuiti di cui sopra.
L‟attrattiva per l‟utente è quella che i tempi di attesa per il mezzo pubblico con queste sovrapposizione sono
molto ridotti ed ancora, incentivando l‟utilizzo del mezzo pubblico con un unico biglietto giornaliero, si potrà
avere diminuzione sensibile dell‟utilizzo dei mezzi privati e, per contro, una diminuzione dell‟inquinamento
dell‟aria e sonoro.
Figura 11 - circuiti bus - in verde circuito esterno - in rosso circuito interno in giallo nodi di scambio
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Il circuito A si snoda fra le seguenti strade: S.P.4, S.P.47, via Enrico Berlinguer, via Pioppo, via Muraglie, via
Calvario, Contrada Giuseppina, contrada S.Rocco, via dello Sport, via Dogali, via Acide De Gasperi, via on. Luigi
Longo, innesto S.P.4.Lunghezza ml. 5800
Ubicazione dei punti di interscambio sul circuito A:
n.
ubicazione
1
In prossimità dello svincolo S.P.4 da cui il bus principale esce e rientra, via Esperia
2
In prossimità dello svincolo S.P.4 da cui il bus principale esce e rientra, via Vescovo Morabito
3
Innesto Via on. Luigi Longo con la S.P.4
4
Piazzale Stazione Ferrovie della Calabria
5
Incrocio fra via Muraglie e via Pioppo
6
Piazzale Stadio sulla S.P. 47
Ubicazione delle fermate in corrispondenza dei parcheggi periferici:
2
In prossimità dello svincolo S.P.4 da cui il bus principale esce e rientra, via Vescovo Morabito
5
Incrocio fra via Muraglie e via Pioppo
1
In prossimità dello svincolo S.P.4 da cui il bus principale esce e rientra, via Esperia
Il Circuito B si snoda fra le seguenti vie: Calvario, Giuseppinja, S.Rocco, dello Sport, Italia,Grio,Jerace,Lombardi,
Roma, Jemma, S.Marina, Rivoluzione d‟Ottobre, Muraglie, innesto con via Calvario.Lunghezza ml. 2828
Ubicazione dei punti di interscambio sul circuito B:
n.
ubicazione
5
Incrocio fra via Muraglie e via Pioppo
7
Incrocio fra via Esperia e via Rivoluzione d‟Ottobre
8
Incrocio fra via Jemma e via S.Marina
9
Piazza incrocio fra le vie Montegrappa, Nenni, Longo,Jerace e Grio
10
Incrocio fra via Italia e via Dogali
Il circuito C si snoda fra le strade: Italia, Dogali, De Gasperi, Longo,Grio, innesto via Italia. Lunghezza ml. 1520
Ubicazione dei punti di interscambio sul circuito C:
n.
ubicazione
10
Incrocio fra via Italia e via Dogali
3
Incrocio via De Gasperi via Longo
9
Piazza incrocio fra le vie Montegrappa, Nenni, Longo e Jerace
Il circuito D si snoda fra le strade: Longo, S.P.4, Vescovo Morabito, S.Marina, Jemma, Cavur, Trieste, Roma.
Lombardi, Jerace, incrocio via Longo. Lunghezza ml. 2113.
Ubicazione dei punti di interscambio sul circuito D:
n.
ubicazione
2
In prossimità dello svincolo S.P.4 da cui il bus principale esce e rientra, via Vescovo Morabito
3
Incrocio via De Gasperi via Longo
9
Piazza incrocio fra le vie Montegrappa, Nenni, Longo e Jerace
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Incrocio fra via Jemma e via S.Marina
Il circuito E si snoda fra le strade: S.P.4, Esperia S.Marina, Vescovo Morabito, innesto S.P.4. Lunghezza ml. 2413
Ubicazione dei punti di interscambio sul circuito E:
n.
ubicazione
2
In prossimità dello svincolo S.P.4 da cui il bus principale esce e rientra, via Vescovo Morabito
1
In prossimità dello svincolo S.P.4 da cui il bus principale esce e rientra, via Esperia
7
Incrocio fra via Esperia e via Rivoluzione d‟Ottobre
8
Incrocio fra via Jemma e via S.Marina
Il circuito F si snoda fra le strade: S.P.4, S.P.47, Berlinguer, Pioppo, Muraglie, Rivoluzione d‟Ottobre, Esperia,
innesto S.P.4. Lunghezza ml.2832
Ubicazione dei punti di interscambio sul circuito F:
n.
ubicazione
1
In prossimità dello svincolo S.P.4 da cui il bus principale esce e rientra, via Esperia
6
Piazzale Stadio sulla S.P. 47
5
Incrocio fra via Muraglie e via Pioppo
7
Incrocio fra via Esperia e via Rivoluzione d‟Ottobre
Naturalmente questa proposta progettuale presuppone di rivedere i sensi di marcia su qualche strada interna (ad
esempio nel caso specifico di via Roma e via Cavour considerando un senso di percorrenza dei circuiti
antiorario).
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SISTEMA DELLE TUTELE
3. 14. Le tutele di piano proposte
Nell'ambito della redazione del Piano Strutturale, sulla base delle analisi conoscitive e delle risorse che
caratterizzano il territorio comunale di Polistena, si propongono specifiche tutele di piano (al momento
limitatamente al sistema delle risorse storico-culturali, naturali e paesaggistiche), oltre le tutele e i vincoli che già
sussistono per effetto di norme, decreti o strumenti di piano sovraordinati vigenti.
Si tratta nella maggior parte dei casi di immobili o aree che presentano particolari qualità che attengono a
interessi differenziati (storico- architettonico- archeologico- monumentale-culturale-naturalistico-urbanisticopaesaggistico e altro) e che allo stato attuale non sono oggetto di tutela o di particolare disciplina.
Fermo restando che per alcuni dei suddetti beni si potrebbe avviare, indipendentemente dal Piano, la procedura
prevista per il riconoscimento dei valori individuati, ai beni e le aree indicate come "tutele di piano", saranno
dedicati specifici indirizzi, nell'ambito delle norme, in base alle valenze riconosciute.
Le tutele di piano sono quindi orientate a una tutela attiva dei beni finalizzata a mettere in valore le potenzialità
che il singolo bene o il sistema dei beni possono produrre.
Sono state individuate quattro tipologie di tutele di piano sulla base delle valenze:
- valenza paesaggistica nella quale rientra la città storica con il suo nuovo perimetro, le aree e i punti panoramici, gli
spazi pubblici, il verde urbano e i giardini privati;
- valenza storica nella quale rientrano i Palazzi storici ritenuti di interesse storico e non tutelati, le emergenze di
interesse tecnico, le emergenze di interesse monumentale, i siti di interesse storico o etnoantropolgico, gli istituti
e luoghi della cultura;
- valenza archeologia nella quale rientra l'area della Favignana;
- valenza naturalistica nella quale rientrano il Fiume Vacale e il Fiume Jerapotamo come rete ecologica comunale
Di seguito si riporta l'elenco degli immobili e/o delle aree di valenza paesaggistica e storica che si propone di
sottoporre a tutela di piano ( i codici si riferiscono alla tav. QAA3 - SSI del Quadro Conoscitivo)
Valenza paesaggistica
- Città storica
Aree e Punti panoramici
- Piazza della Trinità
- Piazzetta bellavista
- Villa Santa Maria e l'area della Chiesa dell'Immacolata e del Cinema Garibaldi
- La Favignana
- I Percorsi pedonali storici (rampe e gradoni) di raccordo tra la città storica bassa (la città del popolo) e la
Chiesa Matrice con caratteri anche di valenza paesaggistico-ambientale
- la zona dell'Ospedale
- il terrazzo del liceo alberghiero
- Stazione,
- Ponte dello Jeropotamo,
- Via Marco Polo
- Via K. Marx,
- Chiesa della Catena
Spazi pubblici
- Piazza del Popolo
- Largo san Francesco
- Piazzetta Garibaldi
- Anfiteatro
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- Viale della Rivoluzione d'Ottobre
- Piazza della Repubblica
-Piazzetta Bellavista
- scalinata verso Via Jemma e la Via Trinità;
- Parco della Liberazione
-Piazza della Pace
- piazzale della stazione
- Piazzetta della Costituzione
- Piazzale Suor Maria Teresa Fioretti;
- Parco Gagarin
- Piazza Fusco
- Parco on. Valensise
- Piazza Antonino Scopelliti
- Parco Giovanni Paolo II - Piazza Diaz
- Piazza Valarioti
Verde urbano di interesse storico
F1 - Villa delle papere
F2 - Villa Italia
F3 - Villa Santa Maria
F4 - Villetta Piazza XXI marzo
F5 - Villetta su Piazza M.Tigani
Giardini privati
F6 - Giardino Palazzo Avati
F7 - Giardino pensile Palazzo Cavatore
F8 - Giardino Villa Giulia
F9 - Giardino Palazzo Tramontana
Valenza storica
Palazzi ubicati nella città storica alta con portali catalogati dall’ICCD
C5 - Palazzo Pecora – Cs. Mazzini
C8 - Palazzo Sofrè – Via Piraino
C15 - Palazzo Avati-Tambato Via Conte Milano e C.so Mazzini
C10 - Palazzo Zerbi – Jemma – Via Croce
C34 - Palazzo Tigani (rudere) – Piazza Tigani
C12 - Palazzo Amendolea – Piazza Garibaldi e Via M.Valensise
C13 - Palazzo Barone Francesco Rodinò (oggi Napoli) – Cso Mazzini (C.so Mazzini e Via Conte Milano)
C15 - Palazzo Avati – Piazza del Popolo già Piazza Umberto I
altri Palazzi di interesse storico e architettonico ubicati nella città storica alta
C7 - Palazzo Grio
C14 - Palazzo Tramontana
C16 - Palazzo Franconieri
C18 - Palazzo Carbone Belnava
C19 - Palazzo Mileto
C20 - Palazzo Cannata
C22 - Palazzo Milano/Sforza
C23 - Villa Giulia
C24 - Palazzo Custurone
C26 - Palazzo Milano - resti (nella proprietà di Francesco Varamo)
C28 - Palazzo Russo
C11 - Palazzo Carbone Belnava
C30 - Palazzo Andriello
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Edifici e palazzi di interesse storico ubicati nella città storica bassa non tutelati
C21 - Palazzo Lidonnici oggi Sorrenti
C27 - Palazzo dei Morani
C25 - Casa di F. Morani
C35 – Casa alla Favignana Tornatora
Edifici di interesse nella città consolidata di prima espansione della città storica
C6 - Edificio scolastico Via Trieste
C9 - Cinema Italia via G. Lombardi
C31 - Palazzo “SALUS”
C* - Edifici stile anni ‟30 (fascio o liberty)
Emergenze di interesse tecnico
D1 - Frantoio Belnava Sx Vacale (rudere)
D2 - Lavatoio pubblico
E1 - Arcate della condotta di acqua a servizio dei mulini, si tratta delle arcate delle antiche condotte di acqua
necessarie per il funzionamento degli antichi mulini, che sono resistite al sisma che distrusse l‟antica
Polistena e che oggi, in discreto stato di conservazione, sono parzialmente visibili, in due distinti tratti, in
contrada Arena.
E2 - Mura dell‟antica Polistena
Emergenze catalogate dall’ICCD
G1 - Monumenti ai caduti “la Vittoria alata” (autore F. Jerace) Piazza del Popolo – bronzo e pietra calcarea
G2 - Cippo su colonna – Largo S. Francesco di Paola – pietra calcarea e ferro battuto (1739)
G3 - San Giuseppe D‟Agostino (busto in bronzo) interno al Cimitero – 1930 (autore V. Jerace)
G4 - Pasquale Pilogallo (busto in bronzo) interno al Cimitero (autore V. Jerace)
G5 - Bassorilievo coniugi Jerace in marmo – 1920 (autore F. Jerace)
Altre emergenze
G6 - Monumento a Marino Tigani - Piazzetta XXI marzo G7 - Monumento a F. Jerace (angolo Via F.Jerace – Via Montegrappa)
G8 - La fortuna di G. Renda – scultura all‟interno del Palazzo Avati
G9 - Monumento ai caduti scuola elementare Via Trieste (autore M. Tigani)
G10 - Fontana in pietra di Villa Italia
G11 - Fontana di Villa papere
G12 - Fontana in ghisa vicino all‟Inps
G13 - Fontana Via S. Marina angolo scalinata Trinità
G14 - Fontana alla fine della scala in Via Polistena vecchia
Siti di interesse storico o etno-antropologico
I 1 - Piazza del Popolo (Fiere, Antico mercato, Affruntata)
I 2 - Piazzetta Garibaldi (Albero della libertà)
I 3 - Piazza della Repubblica (ex Piazza Bara)
I 4 - Piazzetta Bellavista
I 5 - Largo San Francesco
I 6 - Percorso della Via Crucis che si svolge il Martedì Santo - parte dal Piazzale della Catena e si conclude al
Calvario di Viale Italia attraverso Via Catena, Via Santa Marina, Via Trieste, Piazza della Repubbliva, Via V.
Veneto e Viale Italia.
I 7 - Percorso religioso dei Misteri che si svolge il venerdì della Settimana Santa nella città storica di Polistena (parte e ritorna dalla Chiesa del SS. Rosario attraverso le seguenti vie: Via dei Pistarchi -Viale Italia -Via
Comm. V. Grio - Via Francesco Jerace - Piazza della Repubblica - Via M. Valensise- Chiesa Matrice - Via
dei Domenican - Via Santa Marina - Via Trieste - Piazza della Repubblica - Corso Mazzini - Chiesa
Madonna del Rosario).
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Comune di Polistena – Ufficio del Piano
PSCPolistena – Schema delle scelte strutturali e strategiche – dicembre 2014 -2015
Istituti e luoghi della cultura
- Museo civico presso la Biblioteca Comunale
- Biblioteca comunale
Nel sistema delle tutele di piano sono indicate tra l'altro le aree di tutela che derivano dallo studio geologico sulla
base dei rischi rilevati.
Figura 12 - Tutele in ambito urbano - stralcio tav. TT
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