PIERO DEL POLLAIOLO

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PIERO DEL POLLAIOLO
PIERO DEL POLLAIOLO
Piero del Pollaiolo, nato a Firenze nel 1443,
morto a Roma nel 1496, è stato un pittore,
scultore e orafo italiano.
«Il Ritratto di giovane dama» è un dipinto a
tecnica mista su tavola databile al 1470-72 circa.
Non è chiaro chi sia la donna ritratta, si sono
fatti vari nomi, in ogni caso l’opera eseguita a
Firenze è uno dei simboli dell’eleganza
fiorentina del XV secolo.
Modella: Sara Adriani
Truccatrice: Marianna Basso
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Scheda tecnica
Per ottenere il risultato del dipinto, Marianna ha applicato sul viso di Sara
correttori color carne e bianco nella zona orbicolare dell’occhio e sotto al
labbro inferiore per schiarire le zone. Un particolare di questo quadro sono le
labbra molto chiare che Marianna ha valorizzato utilizzando un correttore
chiaro.
I capelli sono raccolti in due chignon laterali arricchiti con fili di perle.
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Rogier Van Der Weyden
Il titolo di questo quadro è: «Madonna con il
bambino». Raffigura la Madonna con in braccio un
bambino ed è stato dipinto nel Quattrocento.
Rogier Van Der Weyden (1400-1464) è stato il più
grande pittore fiammingo del Quattrocento ed ebbe
successo a Bruxelles dove venne nominato pittore
ufficiale nel 1436. Fu un importante ritrattista e si
distinse soprattutto nella pittura religiosa dove
seppe infondere una straordinaria sensibilità ed
intensità emotiva. Ha dedicato tutta la sua vita
all’arte realizzando numerose ed importanti opere.
Modella: Marianna Basso
Truccatrice: Sara Adriani
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Scheda tecnica
Per ottenere il risultato del dipinto, Sara ha applicato sul viso di Marianna la
polvere di riso per opacizzare le zone delle guance e del collo. In questo
quadro particolare rilievo viene dato alla zona della fronte, al naso, al
contorno delle labbra e al mento e Sara per darne risalto e luminosità ha
utilizzato una matita bianca. Per realizzare le ombre evidenti sul collo e sulla
guancia del lato sinistro ha usato un ombretto nero e uno marrone
applicandoli con un pennello piatto.
E’ stata usata la piastra per realizzare i capelli frisè sulla lunghezza ed un
cerchietto per tenere fermo il velo.
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Sandro Botticelli
Questo «Ritratto di una donna» è stato dipinto da
Sandro Botticelli che nacque a Firenze nel 1445;
ultimo di quattro figli maschi crebbe in una famiglia
modesta ma non povera, mantenuta dal padre, che
faceva il conciatore di pelli. Morì nel 1510.
La donna ritratta nel dipinto è Simonetta Vespucci, un
membro di spicco del circolo Medici.
Modella: Roberta Accomo
Truccatrice: Beatrice Chiecchio
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Scheda tecnica
Per ottenere il risultato del dipinto, Beatrice ha applicato sul viso di Roberta un
fondotinta chiaro e la polvere di riso. Per realizzare le ombreggiature evidenti
sulla guancia, sulla fronte e sul collo, Beatrice ha utilizzato una matita
marrone.
I capelli sono raccolti in una coda spettinata e lateralmente in piccole trecce a
cui sono applicate delle perle e una piuma come fermaglio.
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TIZIANO
Tiziano (1480-1576) fu uno dei pochi pittori italiani
titolari di una vera e propria bottega, direttamente a
contatto con i potenti dell'epoca. Tiziano usò la forza
espressiva del colore giocando con libertà nelle
variazioni cromatiche in cui il colore era reso «più
duttile», più sensibile agli effetti della luce.
Questo dipinto, dal nome «La Bella» è uno dei dipinti
più celebri di Tiziano ed è il ritratto di una giovane donna
sontuosamente vestita e adorna di gioie.
Chi è la Bella? Donna vera o donna ideale? Molte e varie sono state le proposte di
identificazione da parte della critica antica e moderna, ma si tende a credere, che il
quadro non sia un vero ritratto, bensì un'immagine di bellezza femminile
idealizzata, tipica della tradizione veneta di quegli anni.
Modella: Beatrice Chiecchio
Truccatrice: Roberta Accomo
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Scheda tecnica
Per ottenere il risultato del dipinto, Roberta ha applicato sul viso di Beatrice
un fondotinta chiaro ed ha utilizzato la cipria per opacizzare.
Un particolare di questo quadro sono le sopracciglia molto scure che Beatrice
ha arrotondato e messo in risalto utilizzando una matita nera; per ottenere
l’ombreggiatura vicino al sopracciglio Roberta ha usato un ombretto marrone
scuro e uno nero sfumandoli con il pennello a lingua di gatto.
Roberta ha realizzato una treccia da un lato all’altro della testa di Beatrice e
con i capelli rimasti ha creato uno chignon.
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Michelangelo Buonarroti
Michelangelo Buonarroti nacque il 6 Marzo 1475 a
Caprese (AR) e questo quadro del 1510 ha il nome:
“Gli occhi di Michelangelo” .
Michelangelo fu una delle figure dominanti della
storia dell’arte, fu pittore, scultore e architetto di
enorme talento. La sua attività durò oltre settant’anni,
divisa per lo più tra Firenze, dove lavorò per la potente
famiglia dei Medici e Roma dove fu a servizio di vari
Papi.
Benché si considerasse innanzitutto uno scultore, fu
famoso soprattutto per gli affreschi alla Volta della
Cappella Sistina.
Negli ultimi vent’anni della sua vita si dedicò all’architettura e in particolare al
rifacimento della Basilica di San Pietro. Sia nei dipinti, sia nelle sculture, seppe
rappresentare il corpo umano con impareggiabile maestria e profonda spiritualità.
Modella: Beatrice Gonella
Truccatrice: Margherita Bernardi
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Scheda tecnica
Per ottenere il risultato del dipinto, Margherita ha applicato sul viso di Beatrice
un ombretto cremoso bianco con effetto chiarissimo.
Il particolare del ritratto è l'ombreggiatura sulla guancia destra e sul collodecolté che Margherita ha messo in risalto utilizzando una terra color
marrone.
I capelli vengono raccolti in uno chignon.
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Raffaello
Ritratto di donna (La Velata). Databile intorno al 1515 -16, ci presenta una donna dallo
sguardo intenso e ricco di vitalità. Molte sono le analogie con il Ritratto di Baldassar
Castiglione sia nel taglio compositivo, sia nella straordinaria raffinatezza dei lineamenti,
ma soprattutto nella resa della stoffa, tutta giocata su diverse tonalità di bianco e oro.
Raffaello Sanzio nacque a Urbino il 6 aprile 1483. I cognome Sanzio deriva dalla
latinizzazione di quello Italiano, Santi, in Santius. Il padre era Giovanni Santi, un uomo
intelligente ed erudito, poeta oltre che pittore e inoltre aiutò il figlio a entrare in
rapporto con la vita di corte.. Rimase orfano all’età di soli undici anni e così venne
affidato allo zio Bartolomeo che era un sacerdote. Le prime basi come pittore le
ricevette dal padre ma l’influenza più evidente sulle prime opere fu quella di Pietro
Vannucci, uno dei grandi pittori dell’epoca che lavorò soprattutto a Perugia e a Firenze.
Raffaello Sanzio insieme a Leonardo da Vinci e Michelangelo è uno dei «giganti» del Rinascimento, il periodo in
cui l’arte italiana raggiunge il culmine della grandezza e fece da modello e ispirazione per gli artisti di epoche
successive. A diciassette anni Raffaello era già riconosciuto come grande artista e a venticinque anni iniziò a
lavorare per Papa Giulio II. Per tutta la vita fu impegnato in grandiosi progetti in Vaticano, ma operò anche per i
più illustri committenti del suo tempo. La maggior parte delle sue opere è di carattere religioso ma inoltre era
bravissimo a fare ritratti e oltre che pittore fu anche un eminente architetto. A trentasette anni morì, ma la sua
breve vita fu di immenso valore e per molti secoli fu considerato il più grande pittore di tutti i tempi.
Modella: Margherita Bernardi
Truccatrice: Beatrice Gonella
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Scheda tecnica
Per ottenere il risultato del dipinto, Beatrice ha applicato un fard color rosa
sulle guance di Margherita ed ha utilizzato ombretti di diverso colore per il
trucco degli occhi.
Il particolare del dipinto consiste infatti negli occhi molto marcati soprattutto il
destro, che viene valorizzato e oscurato con la stesura di un ombretto nero,
mentre per la palpebra mobile sono stati usati ombretti che variano dal
marrone chiaro allo scuro.
I capelli di Margherita sono pettinati con la riga in mezzo e raccolti in chignon
a cui è stato applicato un velo.
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Frederic Leighton
Questo quadro è intitolato “Pavonia”, uno dei tre volti di
donne italiane che Leighton espose alla Royal Academy
nel 1859 questo ritratto fu acquistato dal Principe di
Galles.
Leighton (1830-1896) proveniva da una famiglia nobile e
agiata e, grazie ai lunghi viaggi compiuti in gioventù, la
sua arte manifestò sempre un carattere cosmopolita.
Influenzato dal movimento tedesco dei Nazareni, seguì
con interesse le tendenze artistiche più recenti che si
manifestarono a Parigi e a Roma.
Nel 1859 si trasferì a Londra, segnalandosi per le figurazioni classiche e gli idilli
poetici con i quali avrebbe poi raggiunto i vertici della fama e si sarebbe meritato,
primo fra gli artisti anglosassoni, un titolo nobiliare.
Modella: Chiara Guida
Truccatrice: Alice Volpe
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Scheda tecnica
Per ottenere il risultato del dipinto, Alice ha applicato sul viso e sul mento di
Chiara un fondotinta chiarissimo e della cipria bianca.
Il particolare del dipinto è il contrasto di luce sugli occhi che Alice ha
valorizzato utilizzando ombretti di colore nero e marrone per scurire la
palpebra mobile dell’occhio destro e un ombretto arancione per tracciare una
linea tra la palpebra mobile e quella fissa dell’occhio sinistro.
Sui capelli di Chiara vengono realizzate delle onde, raccolte in uno chignon
morbido e basso
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Georges-Pierre Seurat
Il titolo di questo quadro è: la Grande Jatte (1884-86) ed è
stato dipinto da Georges-Pierre Seurat che nacque il 2
Dicembre 1859 a Parigi.
Egli è ricordato come uno dei maggiori pittori postimpressionisti e come il padre dello stile neo-impressionista.
La sua carriera, purtroppo breve, durò meno di un decennio,
tempo comunque sufficiente a fargli realizzare una grande
quantità di opere che spaziano da paesaggi romantici ad
affollate scene di circo e da disegni cupi ed enigmatici ad
idilliache scene solari in riva al fiume.
Seurat impiegò due anni per dipingere quest’opera: sono raffigurati alcuni parigini a
passeggio lungo la Senna una domenica pomeriggio. Le figure sono statiche, stilizzate
creando un’atmosfera di immobilità assoluta, come se il tempo si fosse fermato. Si
servì della nuova tecnica divisionista basata su puntini di colore puro e per il suo
eccezionale ed originale risultato fu definito il «Messia di una nuova arte».
Modella: Alice Volpe
Truccatrice: Chiara Guida
Lo sfondo è stato riprodotto e dipinto
da Giada Grasso e Beatrice Chiecchio
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Scheda tecnica
Per ottenere il risultato del dipinto, Chiara ha applicato sul viso di Alice la
cipria ed un abbondante strato di fard sugli zigomi.
Questo quadro è contraddistinto da molteplici particolari: sfondo con diversi
attori in cui viene messa in risalto la donna con l’ombrello e colori molto
intensi. Per realizzare questo trucco Alice ha usato una matita rossa per il
contorno delle labbra e un rossetto dal colore rosso arancio.
I capelli sono raccolti in una coda bassa e la modella indossa un cappello nero
con pon-pon.
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Pieter Paul Rubens
Questo quadro di Rubens del 1622 ha il nome Il Cappello di
paglia. I ritratti costituiscono una parte sostanziale della sua
immensa produzione artistica ed in questo in particolare viene
ritratta Susanna Fourment, cognata della sua prima moglie.
Pieter Paul Rubens (1577-1640) fu il più famoso pittore del suo
periodo, descritto come il “IL PRINCIPE DEI PITTORI” lasciò un
po’ovunque la sua impronta, numerosi viaggi infatti lo portarono
in Inghilterra, in Francia, in Olanda, in Italia e in Spagna.
Unì alla carriera di pittore quello di diplomatico e il suo più
grande successo fu quello di contribuire a ristabilire la pace tra
Spagna ed Inghilterra.
Questo gli valse il titolo di Cavaliere.
La sua vita privata fu altrettanto piena: si sposò due volte ed il suo amore per i figli e le
mogli emerge nei suoi numerosi dipinti.
Alla sua morte venne pianto come uno dei più grandi uomini dell’epoca.
Modella: Simona Dotta
Truccatrice: Carella Maria Maddalena
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Scheda tecnica
Per ottenere il risultato del dipinto, Maria ha applicato sul viso di Simona un
ombretto marrone scuro sulla zona delle sopracciglia.
Nel dipinto si nota l'ombra del maestoso cappello su quasi tutto il viso e per
ottenere questo effetto Maria ha creato delle sfumature sotto gli occhi, sotto
il collo e sotto il naso usando l'ombretto marrone e color pelle. Ha applicato
un ombretto cremoso bianco sulla linea centrale del naso per creare l’ effetto
di luminosità.
I capelli sono raccolti con un elastico e dei fermagli e la modella indossa un
cappello nero con piume bianche e nere.
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Jan Steen
Jan Steen (1626-1679) fu uno dei maggiori
rappresentanti della pittura olandese del
Seicento. In questo dipinto, considerato un
piccolo capolavoro dal nome Ragazza che offre
le ostriche, emergono due dei temi a lui cari:
l’amore e l’erotismo. Le ostriche infatti ancora
oggi sono considerate un cibo afrodisiaco.
Modella: Maria Maddalena Carella
Truccatrice: Simona Dotta
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Scheda tecnica
Per ottenere il risultato del dipinto, Simona ha applicato sul viso di Maria un
fondotinta dalla tonalità chiara ed un ombretto opaco bianco per illuminare
fronte e naso, imitando così il riflesso della luce.
Il particolare del dipinto sono le ombreggiature sulla guancia e in parte sul collo,
ricreate da Simona utilizzando un ombretto marrone scuro opaco sfumato con
un pennello piatto.
I capelli sono raccolti in una coda e fermati con un cerchietto, lasciando due
ciuffi laterali di capelli mossi.
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Leo Putz
Questo quadro è stato creato da LEO PUTZ
nel 1900 con il titolo QUIETE E SOGNI D’ESTATE.
Leo Putz (1869-1940) si trasferisce a Monaco di Baviera
all’età di 16 anni contro la volontà del padre per seguire le
sue prime lezioni di disegno. Dopo aver trascorso un
periodo in Sudamerica la sua gamma di colori si arricchisce
di tonalità forti e di colori vivaci. Il pittore ritorna a Gauting
con la sua famiglia nel 1933.
Le sue opere vengono esposte in una grande mostra organizzata dall’Associazione
degli artisti di Monaco.
Modella: Andrea Teby
Truccatrice: Emanuela Piccardi
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Scheda tecnica
Per ottenere il risultato del dipinto, Emanuela ha applicato sul viso di Kelly
trucchi cremosi tipici per realizzare il body painting che consiste nella tecnica
della pittura del corpo umano.
Il particolare del dipinto sono le pennellate molto marcate che Emanuela ha
riprodotto applicando i trucchi con le dita.
I capelli sono raccolti in una coda bassa e morbida e la modella indossa un
cappello giallo con delle rose di raso gialle e nere.
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Berthe Marie Morisot
Questo quadro è intitolato “Ragazza nel
parco”, realizzato ne 1893 da Berthe Marie
Morisot.
Essa era una pittrice impressionista
francese (1841-1895).
Berthe Morisot dipinse più che altro figure
femminili, bambini e scene familiari.
Nella sua vita, come le altre artiste del periodo, dovette lottare contro chi
trovava disdicevole per una donna la professione di pittrice.
In questo quadro viene rappresentata una ragazza appostata su una
panchina in un parco in posa rilassata.
Modella: Giada Grasso
Truccatrice: Andrea Chiepo Teby
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Scheda tecnica
Per ottenere il risultato del dipinto, Jasmin ha applicato sul viso di Giada un
fondotinta chiaro per risaltarne le guance e lo sguardo intenso degli occhi.
Il particolare del quadro è la purezza della ragazza che viene riprodotta
utilizzando un fard color pesca per il trucco delle guance ed un mascara
volumizzante sulle ciglia per valorizzare lo sguardo.
I capelli vengono lasciati naturali e la modella indossa un cappello di paglia
con dei fiori.
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Edgar Degas
Scene di danza: le scene di danza di Degas (1834-1917) sono
universalmente apprezzate e non è difficile comprenderne la
ragione, in quanto ritraggono un universo di grazia e bellezza
senza indulgere nel sentimentalismo e fissano l’immagine
pittorica del balletto con precisione ed originalità. Prima di
Degas le figure di grandi danzatori erano ritratte in pose
eleganti e di effetto; Degas fu il primo artista che volle
andare dietro le quinte per testimoniare e rappresentare il
durissimo lavoro di studio e di esercizio.
Edgar Degas fu una delle figure centrali e più feconde dell’Impressionismo.
Modella: Emanuela Piccardi
Truccatrice: Giada Grasso
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Scheda tecnica
Per ottenere il risultato del dipinto, Giada ha disegnato sulla schiena di
Emanuela la ballerina del quadro di Degas, utilizzando una matita bianca
per riprodurre il tutù ed una verde per realizzare il fiocco. I capelli sono
stati disegnati con un ombretto marrone e per riprodurre il fiore è stato
utilizzato un ombretto rosso.
Per l’acconciatura di Emanuela, Giada ha raccolto i capelli in uno chignon
tipico da ballerina.
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Roberto Baldazzini
Questo quadro è stato dipinto da Roberto Baldazzini ed è
intitolato “Sultana Ya”. La sultana ya è la danzatrice
vorticosa e imprevedibile; si reca là dove l'energia dei mondi
ristagna per dare impulso al cambiamento con il suono dei
monili roteanti sul tuo corpo. La sua forza deriva dal
prendersi cura di sè, con piacere, intensità pazienza e tanta
creatività.
Baldazzini è un illustratore e fumettista italiano, un pittore
degli anni ’80, periodo della Pop Art. ll primo personaggio
femminile creato da Baldazzini risale al 1984.
Negli anni successivi l'autore ha continuato a dedicarsi alle figure femminili. Nella
maggior parte dei casi dipinse donne, simbolo della vera e pura bellezza.
Modella: Jasmin Kassi
Truccatrice: Kelly Bonardo
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Scheda tecnica
Per ottenere il risultato del dipinto, Kelly ha applicato sul viso di Jasmin un
fondotinta chiaro.
La "Sultana Ya" ha un viso molto particolare sul quale si notano delle piccole
imperfezioni create ad arte, per ricrearle sul viso della modella, Kelly le ha
disegnate con una matita nera e colorate con un ombretto marrone.
Un altro particolare importante sono le labbra di color viola realizzate con un
rossetto viola.
I capelli sono raccolti in una coda di cavallo lasciando cadere due o tre ciuffi
davanti al viso; la coda viene arricchita applicando un nastro di raso color
fucsia.
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Tom Wesselmann
Il quadro ha il nome di “Bedroom painting n^38”.
E’ stato dipinto del 1978 da Tom Wesselmann, (1931-2004)
famoso soprattutto per i suoi ''Great American Nudes'', che
egli cominciò ad esporre nei primissimi anni Sessanta.
E' sempre stato considerato il più elegante dei pop
americani, quasi il continuatore della ''classicità moderna'' di
Matisse. Wesselmann elaborava tematiche ricorrenti, un po’
come tutti i protagonisti della Pop Art, nudi, paesaggi,
nature morte, ma con un timbro così personale e
riconoscitivo da trasformare le sue tele in icone.
Si ricordano i quattro grandissimi ''Sunset Nude'', oli su tela costruiti con una freschezza
erotica e un delicato naturalismo che indicano il rinnovamento dell'arte di oggi.
Per lui l’arte doveva “scuotere”, che fosse un pensiero, una riflessione, un dubbio…
andava tutto bene, purché non fosse indifferenza…
Modella: Kelly Bonardo
Truccatrice: Jasmin Kassi
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Presentazione del
progetto Tkey al Teatro
Marenco
di Ceva
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Presentazione del
progetto Tkey 54° Mostra
del
Fungo di Ceva
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