Uno stile personalissimo, puro e minimalista, che
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Uno stile personalissimo, puro e minimalista, che
casa: Di testo: arch. foto: Luigi Zilli -OFF Il calore del legno 32 Uno stile personalissimo, puro e minimalista, che vive di luce e poesia, di atmosfere lontane e suggestioni senza tempo. 33 Discorrendo con Viviana e Luca Quarin della loro abitazione sono rimasto colpito dallo stile insolito e originale di concepire spazi e tempi del vivere, “accade che nuovi amici arrivino per la prima volta nella nostra casa e subito la desiderino per sé. Pensano che è 34 la pagina che avrebbero voluto scrivere, o il film nel quale vorrebbero vivere.” Artefici in prima persona e senza mediazioni della loro ultima dimora, i padroni di casa, ispirati da una forte sensibilità che si tramuta nella capacità di reinterpretare spazi, luoghi e memorie ci raccontano tramite queste immagini l’attico situato nel centro di Udine, realizzato nel 1935 dall’architetto Ettore Gilberti. L’appartamento ha una superficie di 200 mq e si sviluppa su due livelli sfalsati raggiungibili da cinque gradini. L’altezza dei soffitti varia da 3,00 m a 3,60 m. Si accede all’appartamento attraverso un lungo corridoio, stretto e basso, completamente dipinto di nero, esaltando così il capriccio barocco delle cornici e dei rosoni in gesso a soffitto voluti dalla proprietà. È il diaframma 35 36 37 che separa lo spazio privato da quello pubblico, l’elemento di protezione simbolica della casa, al termine di questa teatrale anticamera esplode il bianco assoluto. Pareti, pavimenti, soffitti, anche il vecchio pavimento in legno a spina di pesce, tutto è dipinto di bianco, in questi modo gli ambienti sembrano dilatarsi e la luce che si espande dalle grandi finestre invade ogni stanza ed esalta gli oggetti e i complementi che sembrano fluttuare in questo spazio etereo. Le concessioni al colore sono inserite in modo sapiente all’interno della casa, le cor- 38 nici in oro delle porte anticipano e ordinano gli eventi successivi come la parete di fondo della camera da letto o le tele cinesi a parete del salotto, suggestioni di viaggi passati. L’arredamento rincorso nel tempo tra mercatini vintage e d’antiquariato circonda la casa e ne esprime una visione d’insieme, senza consentire alle cose di diventare troppo preziose, confrontandosi in sapienti abbinamenti di materiali colori ed epoche, che per varie ragioni stanno bene insieme pur non seguendo uno stile preciso. Nulla a che vedere con abitazioni showroom dal volto commerciale. 39