Uno stile personalissimo, puro e minimalista, che

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Uno stile personalissimo, puro e minimalista, che
casa: Di
testo: arch.
foto: Luigi Zilli -OFF
Il calore del legno
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Uno stile personalissimo,
puro e minimalista, che
vive di luce e poesia,
di atmosfere lontane
e suggestioni senza
tempo.
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Discorrendo con Viviana e Luca Quarin della
loro abitazione sono rimasto colpito dallo
stile insolito e originale di concepire spazi e
tempi del vivere, “accade che nuovi amici
arrivino per la prima volta nella nostra casa e
subito la desiderino per sé. Pensano che è
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la pagina che avrebbero voluto scrivere, o il
film nel quale vorrebbero vivere.”
Artefici in prima persona e senza mediazioni
della loro ultima dimora, i padroni di casa,
ispirati da una forte sensibilità che si tramuta
nella capacità di reinterpretare spazi, luoghi
e memorie ci raccontano tramite queste
immagini l’attico situato nel centro di Udine,
realizzato nel 1935 dall’architetto Ettore
Gilberti. L’appartamento ha una superficie
di 200 mq e si sviluppa su due livelli sfalsati
raggiungibili da cinque gradini. L’altezza dei
soffitti varia da 3,00 m a 3,60 m. Si accede all’appartamento attraverso un lungo
corridoio, stretto e basso, completamente
dipinto di nero, esaltando così il capriccio
barocco delle cornici e dei rosoni in gesso a
soffitto voluti dalla proprietà. È il diaframma
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che separa lo spazio privato da quello
pubblico, l’elemento di protezione simbolica
della casa, al termine di questa teatrale
anticamera esplode il bianco assoluto.
Pareti, pavimenti, soffitti, anche il
vecchio pavimento in legno a spina di
pesce, tutto è dipinto di bianco, in questi
modo gli ambienti sembrano dilatarsi e la
luce che si espande dalle grandi finestre
invade ogni stanza ed esalta gli oggetti e i
complementi che sembrano fluttuare in questo spazio etereo.
Le concessioni al colore sono inserite in
modo sapiente all’interno della casa, le cor-
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nici in oro delle porte anticipano e ordinano
gli eventi successivi come la parete di fondo
della camera da letto o le tele cinesi a parete del salotto, suggestioni di viaggi passati.
L’arredamento rincorso nel tempo tra mercatini vintage e d’antiquariato circonda la
casa e ne esprime una visione d’insieme,
senza consentire alle cose di diventare
troppo preziose, confrontandosi in sapienti
abbinamenti di materiali colori ed epoche,
che per varie ragioni stanno bene insieme
pur non seguendo uno stile preciso.
Nulla a che vedere con abitazioni showroom dal volto commerciale.
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