COSTAMAGNA CONVEGNO ARENZANO 20 Maggio 2016

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COSTAMAGNA CONVEGNO ARENZANO 20 Maggio 2016
Convegno C.I.D Interregionale Liguria-Lombardia- Piemonte
e Valle d'Aosta
Arenzano – 20 Maggio2016
“LA DIREZIONE INFERMIERISTICA: DALLA GESTIONE
DEL PERSONALE AL GOVERNO DELLE COMPETENZE
E DEI PROCESSI”
Convegno C.I.D Interregionale Liguria-Lombardia- Piemonte
e Valle d'Aosta
Arenzano – 20 Maggio2016
“L'Ospedale per intensità di cura: esperienze a
confronto”
La riorganizzazione degli ospedali per intensità di cura
in Piemonte: l'esperienza dell'AO Ordine MAURIZIANO
di Torino.
Dott.ssa Graziella Costamagna
Direttore SC Di.P.Sa. AO Ordine Mauriziano di Torino
La normativa regionale
Deliberazione del Consiglio regionale 3 aprile 2012, n. 167 – 14087
Approvazione del Piano socio-sanitario regionale 2012-2015 ed individuazione della nuova
azienda ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino e delle Federazioni
sovrazonali.
Deliberazione della Giunta Regionale 19 novembre 2014, n. 1-600
Adeguamento della rete ospedaliera agli standard della legge 135/2012 e del Patto per la
Salute 2014/2016 e linee di indirizzo per lo sviluppo della rete territoriale.
Deliberazione della Giunta Regionale 23 gennaio 2015, n. 1-924
Integrazioni alla D.G.R. 1-600 del 19.11.2014 "Adeguamento della rete ospedaliera agli
standard della legge 135/2012 e del*""(*%(
Patto per la$%
Salute 2014/2016 e linee di indirizzo per lo
sviluppo della rete territoriale".
%,)*
Interventi per il riordino della*%*
rete territoriale in attuazione del Patto per la Salute
2014/2016 e della(D.G.R. n. 1-600 del 19.11.2014 e s.m.i.
TORINO NORD
TORINO SUD EST
TORINO OVEST
PIEMONTE NORD EST
PIEMONTE SUD OVEST
PIEMONTE SUD EST
LE AREE SOVRAZONALI in Piemonte e
la riorganizzazione della rete ospedaliera -2012
AREA SOVRAZONALE TORINO OVEST
Ospedale Mauriziano HUB – S. Luigi
Martini, Rivoli, Pinerolo SPOKE
Susa Osp. Territorio Area disagiata
Venaria,Pomaretto-Avigliana , Giaveno, Torre Pellice
Ospedali da riconvertire
Fondazione IRCSS Candiolo per Oncologia
AREA SOVRAZONALE TORINO OVEST
2014-2015
Ospedale Mauriziano HUB (sede DEA II Livello)
Martini, S.Luigi, Rivoli, Pinerolo SPOKE
Susa Osp. Territorio Area disagiata
L
I riferimenti normativi
P.S.S.R.
2013 -2015 -Parte III
5.3.2 L’organizzazione delle aree ospedaliere per intensità di cura ed
assistenza
L’organizzazione delle attività ospedaliere avviene in aree differenziate secondo le
modalità assistenziali, l’intensità delle cure, la durata della degenza e il regime di ricovero,
superando gradualmente l’articolazione per reparti differenziati secondo la disciplina
specialistica, in presenza di:
a) patologie con livelli di gravità o instabilità clinica diversi - associati ad alterazione di
determinati parametri fisiologici in presenza di patologie simili;
b) gradi di complessità assistenziale sia medica sia infermieristica diversi - correlati al
livello di monitoraggio ed intervento richiesto; la risposta a tali situazioni
(…….)
IL CONTESTO
Ospedale di Fine '800
A padiglioni
Riconosciuto come Ospedale HUB di riferimento con DEA II livello nella rete
ospedaliera
448 POSTI LETTO ----> 500 POSTI LETTO
402 Posti Letto ordinari - 46 DH
8 Dipartimenti -----> 3 Dipartimenti strutturali e 1 Funzionale
3 Gruppi Progetto (Percorsi oncologici-Materno infantile e
Neurocardiovascolare)
14.880 ricoveri degenza ordinaria – 7727 day surgery e DH900.000 prestazioni ambulatoriali specialistiche
60.000 passaggi Pronto soccorso
OBIETTIVI DIREZIONE
AZIENDALE
Valorizzazione delle eccellenze professionali presenti nell'ospedale e
della sperimentata collaborazione dei gruppi multidisciplinari e
multiprofessionali, valore aggiunto di questa realtà ospedaliera, in
un'ottica di effettivo governo clinico.
La sicurezza e lo sviluppo della competence di operatori e pazienti,
mediante un modello organizzativo per intensità di cura e orientato al
potenziamento dei meccanismi culturali e comportamentali di
promozione ed educazione alla salute.
OBIETTIVO MANDATO DIREZIONE GENERALE 2013-2015 e 2015-2018
RIORGANIZZAZIONE DELL'OSPEDALE PER INTENSITA' DI CURA
Il MANAGEMENT aziendale e il PROGETTO
Coordinamento Direttore Sanitario Aziendale con collaborazione SC
Direzione Medica Presidio e SC Servizio Infermieristico Tecnico
Riabilitativo Ostetrico –SITRO (oggi ridenominate DSPO e DIPSA)
OBIETTIVI PROGETTO:
Migliorare risposte all'utenza
Ridurre i percorsi delle persone assistite e migliorare la
sicurezza
Recuperare efficienza organizzativa ed appropriatezza
Favorire una più efficiente e valorizzante gestione delle risorse
e delle competenze dei professionisti
Coinvolgimento stakholder: associazioni volontari,OOSS Comparto e
Dirigenza, Collegio IPASVI e Ordine Medici
Il MANAGEMENT aziendale e il PERCORSO
Revisioni bibliografiche
Visite in ospedali organizzati per intensità
Percorsi formativi di supporto al top management (formazione Bocconi) e
al middle management assistenziale (team e cambiamento)
Gruppi di lavoro interdisciplinari con componenti del middle management
su base volontaria (dirigenti medici, direttori SC e SS, coordinatori)
coordinati da Dirigente Medico DMPO e Coordinatore Dipartimentale della
SC SITRO:
Il linguaggio
I livelli e i criteri di accesso e l'uso di strumenti predittivi
I modelli organizzativi, gli strumenti operativi e gli standard
Le responsabilità
Contestualizzazione
-
Verifica e Revisioni (outcome)
ESPERIENZE ITALIANE
RISULTATI e RIFLESSIONI Top e middle
management ---> eterogeneità ,
ospedali nuovi, cambiamento sistema
organizzativo e culturale, necessità di
continuità
Linguaggio comune
Complessità Assistenziale
Intensità o Complessità /
gravità clinica comorbilità
Campo del bisogno INF
Intensità clinica
Intensità o Complessità
Assistenziale
Campo del fare MED
Intensità di cure
PROGETTO INTENSITA' DI CURE
AO ORDINE MAURIZIANO - LE SCELTE
Terapie intensive in piastra emergenza con
DEA – emodinamica – UTIC -endoscopia e
Blocchi operatori
I LIVELLI
ASSISTENZIALI
High care dipartimentali ed aree ad elevata
intensità di cura ed assistenza Percorso
ONCOLOGIC0
Media intensità – Degenze ordinarie e week
day surgery chirurgiche o hospital mediche
dipartimentali
Bassa intensità – Low care aziendale
NOCC e prericovero aziendale
Percorso
NASCITA
Percorso
PSICHIATRIA
Linea urgenza e programmati non
distinta come PL ma come percorso
PROGETTO INTENSITA' DI CURE
AO ORDINE MAURIZIANO – LE SCELTE
Terapie intensive
criteri di inclusione e dimissione uniformi a prevalenza
medica su insufficienza d’organo
High care – elevata intensità
GLI
STRUMENTI
PER LA
VALUTAZIONE
DELL'
INTENSITA'
CURA
criteri di inclusione e dimissione uniformi a prevalenza
medica su insufficienza d’organo
Media intensità
DEA: TRICO (studio) + problema d’organo prevalente
PRERICOVERO medico-chirurgico:
Tipologia intervento e ASA per ricoveri chirurgici e criteri di
inclusione e dimissione definiti per ricoveri medici programmati
(PDTA)
Bassa intensità
TRICO - criteri di inclusione e dimissione uniformi a
prevalenza infermieristica: livelli dipendenza pazienti
Percorso
NASCITA
Percorso
PSICHIATRIA
Percorso
ONCOLOGICO
LE RESPONSABILITA' CLINICHE
IL MODELLO ORGANIZZATIVO- PROFESSIONALE MEDICO
PRINCIPI GUIDA:
Il paziente al centro
Attività integrata multidisciplinare e
multiprofessionale - PDTA
Responsabilità clinica d’èquipe
LE RESPONSABILITA' ASSISTENZIALI
IL MODELLO ORGANIZZATIVO- PROFESSIONALE INFERMIERISTICO
COORDINATORE AREA /DIPARTIMENTO
( strategico/decisionale)
BED MANAGER in evoluzione COORD. PROCESSI ORGANIZZATIVI o o
ASSISTENZIALI trasversali
COORDINATORE LINEA/LIVELLO/PROCESSO
( gestione risorse umane e materiali)
INFERMIERE DI PROCESSO
(facilitatore percorsi )
INFERMIERE CELLULA/SETTING
ASSISTENZIALE
+ OPERATORE SOCIO SANITARIO
NURSING MODULARE
in evoluzione possibile sperimentazione PRIMARY NURSING
GLI STRUMENTI OPERATIVI A SUPPORTO
DOCUMENTAZIONE SANITARIA INFORMATIZZATA
INVESTIMENTI PER LOGISTICA E COMFORT DEL PAZIENTE e riduzione tempi
percorsi
INVESTIMENTI PER TECNOLOGIA
INNOVAZIONI ORGANIZZATIVE
GLI STANDARD ASSISTENZIALI
IL PASSATO
DPR 128/1969
DELIBERA CIPE 1984
DM 1988
DRG Regione Piemonte 1995
IL FUTURO
M.A.P
CASE-MIX
(modello assistenziale
Coefficienti
STANDARD
Professionalizzante)
N° posti letto
SPECIFICI
Per Area Medica
Tasso occupazione
PER TERAPIE
E Area Chirurgica
4 livelli assistenziali
INTENSIVE
4 Livelli assistenziali
Infermieri / OSS
Pianificazione assistenziale
+ rispondente aree high
Infermieri/OSS
care e alta intensità
+ rispondente aree a media
e bassa intensità
SVILUPPO ---> risultati LAVORO REGIONE
PIEMONTE – OSPEDALI sperimentatori-COLLEGIO IPASVI
STANDARD ASSISTENZIALI
TABELLA STANDARD
RIFERIMENTO PER CALCOLO
PERSONALE DI ASSISTENZA –
MODELLO INTENSITA' CURA
TIPOLOGIA INTENSITA' DI
CURA
LIVELLO
INTENSIT
A' CURA
COL
TEMPO ASS
COMPLESSIVO
% TEMPO
INF
% TEMPO
OPERATORI
SOCIO SANITARI
BASSA INTENSITA'LOW CARE RIABILITAZIONE
2
B
160
45%
55%
MEDIO-BASSA
INTENSITA' CURA
4
A
190
58%
42%
MEDIO-BASSA
INTENSITA' CURA
5
V
220
55%
45%
MEDIO-ALTA
INTENSITA' CURA
6
G
240
64%
36%
ELEVATA INTENSITA'
DI CURA - HIGH
CARE (terapia subintensiva)
8
R
420
70%
30%
TERAPIE INTENSIVE
9 o 10
RR
600-800
85%
15%
LA CONTESTUALIZZAZIONE – I MOMENTO 2013-2015
PERIODO APRILE 2013 – GENNAIO 2014
I FASE APRILE 2013 - CONTESTUALIZZAZIONE
II FASE MAGGIO 2013 - INFORMAZIONE e DIFFUSIONE
III FASE GIUGNO - SETTEMBRE 2013 – AVVIO E
IMPLEMENTAZIONE OPERATIVA
IV FASE GENNAIO-FEBBRAIO 2014 – PRIMA VALUTAZIONE
LA CONTESTUALIZZAZIONE – II MOMENTO 2016-2018
PERIODO OTTOBRE DICEMBRE 2015 NUOVO PIANO
ORGANIZZAZIONE
GENNAIO-MARZO 2016 STUDIO / PIANO DIRETTORIO
APRILE 2016 CONDIVISIONE e INFORMAZIONE
MAGGIO 2016 AVVIO ------ LAVORI IN CORSO
CARDIOVASC
UTIC
NEURO-STROKE
RIANIM
SOG
DEA
ORTO
EMATO
POLIAMBULATORIO
DIALISI
MATERNO
INFANTILE
AREA
CHIRURGICA
ONCOLOGICO
AREA
MEDICA 2
AREA
MEDICA 1
RICOVERI ORDINARI
Aree a prevalente
Competenza specialistica
PROGRAMMATI
HIGH
CARE
DIPARTI
MENTAL
E E AREE
ELEVATA
INTENSIT
A'
URGENTI
LOW CARE
AZIENDALE
PRONTO
SOCCORSO
MEDIA
COMPLESSITA'
RIANIMAZIONE
GENERALE
DH – WEEK HOSPITAL
AMBULATORI
DIPARTIMENTO MEDICO
RICOVERI ORDINARI
Aree a prevalente
Competenza specialistica
HIGH CARE
DIPARTIMENT
ALE e AREE
ALTA
INTENSITA'
RIANIMAZIONE
GENERALE e CARDIO
MEDIA
COMPLESSITA'
RECOVERY ROOM
DH /DS - WEEK
AMBULATORI
DIPARTIMENTO CHIRURGICO
SALE OPERATORIE
URGENTI
PROGRAMMATI
PRERICOVERO
AZIENDALE
LOW CARE
AZIENDALE
LOW CARE AZIENDALE E
RIABILITAZIONE – PERCORSI DIMISSIONI DIFFICILI –
CURE PALLIATIVE 2014-2015
PRONTO
SOCCORSO
DEGENZE
DEGENZE
TRICO + VALUTAZIONE CLINICO-ASSISTENZIALE
NOCC
LOW CARE (24 pl)
AUMENTO NUMERO PERSONE ASSISTITE
RIENTRATE A DOMICILIO
E DIMESSE CON ADI
Pinerolo 20-12-2013
PROGETTO OVERCROSWING – PRONTO
SOCCORSO 2016
PRONTO
SOCCORSO
AMBULATORIO
CODICI BIANCHI e FAST
APRILE 2016
DEGENZE
MEDICHE
DEGENZE
MEDICHE
DAY WEEK HOSPITAL
MEDICO GIUGNO 2016
AMPLIAMENTO POSTI
LETTO SUB -INTENSIVA SETT.2015
Pinerolo 20-12-2013
I RISULTATI E LA RILEVANZA PER LE
PERSONE ASSISTITE
Maggiore uniformità nei percorsi assistenziali e nell'utilizzo
protocolli e PDTA
Maggiore attenzione alla persona assistita rispetto ai
professionisti di cura (inversione modello)
Garanzia di un livello assistenziale adeguato all'intensitàseverità del caso
Garanzia del professionista più appropriato per la presa in
carico a seconda della tipologia del problema e della fase del
ricovero e contestualmente della multidisciplinarietà e
integrazione professionale nella presa in carico complessiva
I RISULTATI E LA RILEVANZA PER I
PROFESSIONISTI
Formalizzazione dei criteri di complessità e
accesso ai vari livelli di cura (in corso revisione PDTA)
Formalizzazione della figura del Bed manager assistenziale
dedicato (2016)
Sperimentazione coordinatore processi gestionali trasversali
di macro -area/livello e infermiere “diurnista” gestore
processi assistenziali prevalentemente di assistenza indiretta
a livello di linea (sperimentazione)
Sviluppo NOCC e della gestione dimissioni difficili (continuità
ospedale/territorio)
Maggiore predisposizione al confronto multiprofessionale
I RISULTATI E LA RILEVANZA PER
L'AZIENDA
Rispondenza alla VISION AZIENDALE di migliorare i
PERCORSI DI CURA delle persone che accedono all'OSPEDALE
Miglioramento della presa in carico della globalità dei bisogni
di SALUTE delle persona e della famiglia
Appropriatezza ed ottimizzazione dell'utilizzo dei PL,
dell'utilizzo delle risorse umane, materiali e tecnologiche
GLI INDICATORI DI RISULTATO e I RISULTATI a
circa TRE ANNI E MEZZO DALL'AVVIO
Eventi critici – Eventi sentinella (non sono segnalati
eventi con possibile incidenza diretta)
Reclami – Elogi utenza (non sono segnalati eventi con
incidenza diretta)
Efficienza- efficacia sanitaria (degenza media in lieve
miglioramento, ricoveri pre-intervento ridotti, dimissioni
DEA invariate, riduzione trasferimenti pazienti tra
degenze per specialità, trasferimenti fine settimana aree
week diminuiti)
GLI INDICATORI DI RISULTATO e I
RISULTATI a circa TRE ANNI E MEZZO
DALL'AVVIO
% pazienti presi in carico dal NOCC,
dimissioni a domicilio iniziano ad aumentare da inizio
2016
Il cambiamento non ha influenzato indicatori quali
lesioni da pressione , cadute pazienti
Andamento indicatori stress lavoro correlato soggettivi
ed oggettivi -dati in significativo miglioramento da 2014
a 2015 e primo quadrimestre 2016 (presenza, assenze,
straordinario)
I PUNTI DI DEBOLEZZA e FORZA A TRE
ANNI E MEZZO DALL'AVVIO DEL
PROGETTO
Difficoltà ad accettare ed esercitare i nuovi livelli di
responsabilità ed autonomia a livello organizzativo e
professionale- DISPONIBILITA' A RINEGOZIAZIONE dei
RISPETTIVI AMBITI DI COMPETENZA
Resistenza/Resilienza al cambiamento - CORAGGIO DI
AFFRONTARE UNA REVISIONE GRADUALE MA
PROFONDA DI MODELLI ORGANIZZATIVI E PROFESSIONALI
“STORICI”
DI TUTTE LE PROFESSIONALITÀ COINVOLTE
LOGISTICA
Programmazione attività sanitaria – Briefing/Riunioni
Informatizzazione documentazione clinico assistenziale
Effettiva integrazione documentazione persona assistita
IL PROGETTO DELLE INFINITE C
CAMBIAMENTO
COMPLESSITA'
COLLABORAZIONE
CONTINUITA'
CULTURA
CONDIVISIONE
CRITICITA'
COMPETENZA
“ CAOS ORGANIZZATIVO”
CORAGGIO
CREATIVITA'
COSTANZA
IL PROGETTO UN OCCASIONE PER
“RISTRUTTURARE” LA DIREZIONE DELLE
PROFESSIONI SANITARIE
RUOLI E RESPONSABILITA' in linea con
l'evoluzione e le linee di indirizzo
professionale
la nuova configurazione della SC
Di.P.Sa
MODELLO ORGANIZZATIVO PROFESSIONI SANITARIE
ATTUAL
E
S.C. SITRO
Direzione
Direttore f.f./Responsabile
Livello strategico
Coordinatore
SOG
Alcuni
responsabili
Processo
SVILUPPO
S.C. Di.P.Sa
Direzione
Direttore
Livello strategico
Coordinatori di Dipartimento o
Referenti Dip.
Responsabili di AREA DIP
Responsabili di DIP funzionali e Piastre gestionali
strategiche (Es. Blocchi op – PS) e gruppi Progetto
Livello
intermedio
Coordinatori Processi
Coord aree degenza , Week,
DH e AMB e servizi
Alcuni
(es. Bed manager o Ricerca -Rischio-Qualità)
o sub-aree gestionali ad elevata complessità
Livello
intermedio
Coordinatori linee assistenziali o
individuati
settori operativi
nelle reti
Infermieri, IP, Ostetriche
Livello
professionale
Tecnici, Terapisti
Infermieri, IP, Ostetriche Tecnici, Terapisti
team o project leader professional
Infermieri, IP, Ostetriche
Livello
professionale
Tecnici, Terapisti
Operatori socio sanitari
Area supporto
Squadre
Squadreausiliari
ausiliari
Operatori socio sanitari
(prevedere anche gli OSS nei gruppi progetto)
Area supporto
Squadre ausiliari
MODELLO ORGANIZZATIVO S.C. DIPSA AO MAURIZIANO 2016
RESPONSABILE AREA ASSISTENZIALE
DIP MEDICO STRUTTURALE
MODELLO TIPO
Direzione DIPSA
Processi
COORD
BED
MANAGER
collegamento PS
COORD
Formazione
Sviluppo
professionale e
modelli assistenziali
Esiti
- Qualità
Ricerca – Rischio
Umanizzazione e
comfort
Livello strategico
DIREZIONE
Livello
gestionale
COORD
UNITA'
ASS.LI
Ricovero
ordinario
ELEVATA
COMPL
ASS.LE e
HIGH CARE
(assistenza
intensiva)
DIPSA
COORD
UNITA' ASS. Li
Ricovero
ordinario
MEDIO e
BASSA
COMPLESSITA'
ASS.LE
COORD
Unità ASS.LI
ricovero
DIURNO e
WEEK
HOSPITAL
E LOW CARE
COORD
MEDICINA
CHIRURGIA
D'URGENZA e
PRONTO
SOCCORSO
COORD
UNITA'
AMBULATO
RIALI
BASSA
COMP
ASS.LE
Gestione
PROGETTO ASSISTENZIALE
MAMMA NEONATO
SUB-AREA ASSISTENZIALE
PERCORSI ONCOLOGICI
INF o PROF.SAN
team o project
leader professional
INF o
PROF.SAN
INF eam o project
leader profeso PROF.SAN
tsional
INF o
PROF.SAN
OPERATORI SANITARI DI SUPPORTO
INF o
PROF.SAN
INF o
PROF.SAN
SUB AREA ASSISTENZIALE
NEURO CARDIO
Livello professionale
MODELLO ORGANIZZATIVO DIPSA AO MAURIZIANO 2015
RESPONSABILE AREA ASSISTENZIALE
DIP CHIRURGICO STRUTTURALE
MODELLO TIPO
Direzione DIPSA
Processi
Livello strategico
DIREZIONE
COORD
BED
MANAGER
PRERICOVERO e
collegamento
Blocchi operatori
COORD
Formazione
Sviluppo
professionale e
modelli assistenziali
Esiti
- Qualità
Ricerca – Rischio
Umanizzazione e
comfort
Livello
gestionale
COORD
TERAPIE
INTENSIVE
DIPSA
COORD
UNITA'
ASS.LI
Ricovero
ordinario
ELEVATA
COMPL
ASS.LE
COORD
UNITA'
ASS.LI
Ricovero
diurno
DH e
WEEK
SURGERY
COORD
UNITA'
ASS.LI
Ricovero
ordinario
MEDIA e
BASSA
COMPL
ASS.LE
COORD
BLOCCHI
OPERATORI
COORD
UNITA'
AMBULATO
RIALI
BASSA
COMPL
ASS.LE
Gestione
PROGETTO ASSISTENZIALE
MAMMA NEONATO
PROGETTO ASSISTENZIALE
PERCORSI ONCOLOGICI
INF o PROF.SAN
team o project
leader professional
INF o
PROF.SAN
INF o PROF.SAN
team o project
leader professional
INF o
PROF.SAN
OPERATORI SANITARI DI SUPPORTO
INF o
PROF.SAN
PROGETTO ASSISTENZIALE
NEURO CARDIO VASCOLARE
INF o
PROF.SAN
Livello professionale
LA VISION
dell'Ospedale Mauriziano
Tutto ciò che facciamo deve produrre vantaggio:
 AL PAZIENTE
La soddisfazione del paziente è la cosa più importante di tutte. Operiamo quindi con attenzione e
professionalità informando ed educando il paziente e curando le relazioni con il suo nucleo
familiare.
La gestione della Struttura Ospedaliera, orientata maggiormente all’efficacia dell’intervento ed
all’efficienza economico-organizzativa, deve tener conto del miglioramento della qualità anche in
termini di accoglienza e rassicurazione del paziente e della sua famiglia.
 AI COLLABORATORI
Il nostro principale patrimonio sono le risorse umane. Attraverso lo sviluppo di processi
d'apprendimento permanente valorizziamo le nostre potenzialità ed otteniamo risultati, quindi,
rinforziamo l'autostima e l'appartenenza.
Un buon servizio richiede ad ogni operatore assunzione di responsabilità:
“ognuno deve porsi come risolutore di eventuali problemi”
Bisogna essere recettivi alle novità interne ed esterne in modo da partecipare attivamente alla
soluzione dei problemi, svolgere l'attività nel modo migliore e cogliere l'opportunità di
miglioramento permanente
QUALSIVOGLIA RIORGANIZZAZIONE DI UN OSPEDALE
deve porre attenzione
ai percorsi assistenziali complessivi,
alla sicurezza delle cure,
all'innovazione,
all'alleanza con le associazioni di volontariato
all'umanizzazione dei luoghi di cura e
al benessere organizzativo dei professionisti coinvolti
in un percorso continuo......... ”
Grazie!