sperimentazione nazionale “SAFEGUARD CKD”

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sperimentazione nazionale “SAFEGUARD CKD”
Prot. n° 8342/c41a
Reggio Calabria, 15.9.2014
DOCENTI –STUDENTI-GENITORI
Dipartimento Scienze
Coordinatrice prof.ssa Pratticò
ALBO-SITO web
CIRCOLARE DOCENTI N. 2
COMUNICAZIONE ALUNNI N. 2
Oggetto: sperimentazione nazionale “SAFEGUARD CKD”
Si rende noto che Giovedì 18, alle ore 11, nei locali dell’aula Magna del liceo, sarà sottoscritto un
importante protocollo che darà l’avvio alla sperimentazione nazionale “SAFEGUARD CKD”.
SAFEGUARD CKD è una iniziativa congiunta del liceo da Vinci di Reggio Calabria, del Consiglio
Nazionale delle Ricerche Istituto di Fisiologia Clinica UOS Reggio Calabria, dell’Ordine dei Medici
della Provincia di Reggio Calabria. La sperimentazione, tra le prime in Italia e in Europa, mira a
coniugare prevenzione, educazione sanitaria e ricerca scientifica per la protezione della salute
degli adolescenti che saranno gli adulti di domani. E’ una iniziativa volta a promuovere stili di vita
salutari tra i giovani e gli adolescenti, documentando gli effetti del sovrappeso e dell’obesità sul
rene e il sistema cardiovascolare in età adolescenziale. L’obesità è, infatti, uno dei più importanti
fattori di rischio per la malattia renale cronica nella popolazione adulta. Essa rappresenta un
problema frequente in età pediatrica e nell’adolescenza; solo in Italia il 24% dei
bambini/adolescenti risultano in sovrappeso o obesi. Nonostante i potenziali rischi per la salute
del rene connessi al sovrappeso e alla vita sedentaria in età adolescenziale, l’impatto dell’eccesso
di peso e della ridotta attività fisica sulla funzione renale nell’adolescenza ha finora ricevuto poca
attenzione, per cui le informazioni disponibili sulla reversibilità del potenziale rapporto “obesitàdisfunzione renale” sono scarse. Inoltre, non sono ancora completamente note le alterazioni
cardiovascolari ed endocrine associate al danno renale iniziale in età adolescenziale. Analizzare
l’efficacia di specifici interventi volti a modificare le abitudini alimentari e comportamentali, e le
interrelazioni tra obesità, alterazioni endocrine e disfunzione endoteliale, negli adolescenti è un
problema prioritario di salute pubblica.
Le malattie renali sono rare in età adolescenziale e, probabilmente per questo, la disfunzione
renale iniziale negli adolescenti ha finora ricevuto scarsa attenzione sia nei programmi di
prevenzione che nella ricerca scientifica. Tuttavia, ci sono indizi crescenti che fattori di rischio quali
l’ipertensione, l’ipercolesterolemia e l’iperglicemia siano già presenti nei
soggetti
sovrappeso/obesi sin dall’età pediatrica. Il loro effetto sul sistema cardiovascolare potrebbe essere
di grande importanza per la salute in età adulta.
La disfunzione renale -misurata attraverso i “biomarcatori di funzione renale” più semplici come la
micro-albuminuria isolata o la micro-albuminuria associata ad alterazioni del filtrato glomerulareè un fattore di rischio cardiovascolare nella popolazione adulta ma il valore predittivo di queste
alterazioni negli adolescenti è ancora poco studiato. Non esistono ancora ricerche negli
adolescenti sul rapporto tra danno renale iniziale, eccesso di peso, vita sedentaria ed alterazioni
cardiovascolari e non è noto se il danno renale iniziale, secondario alla sedentarietà e all’accesso
ponderale, sia o meno reversibile.
Dati preliminari
Uno studio epidemiologico su larga scala effettuato in Italia nel 2000 ha documentato che la
prevalenza del sovrappeso/obesità in età pediatrica è del 24%. In rilevazioni nella popolazione
svedese, un indice di massa corporea > 25 kg/m2 all’età di 20 anni predice lo sviluppo di malattia
renale cronica in età più avanzata. Rilevare quindi la disfunzione renale negli adolescenti può
esser importante la prevenzione della malattia renale cronica dell’adulto.
Gli obiettivi dell’iniziativa CNR-liceo scientifico da Vinci di R.C., Ordine dei Medici sono:
Obiettivo n. 1: Stimare la prevalenza e l’incidenza della disfunzione renale iniziale negli
adolescenti affetti da sovrappeso/obesità e creare una biobanca per specifici futuri studi.
Obiettivo n. 2: Analizzare il rapporto tra attività fisica, fattori di rischio cardiovascolare e
biomarcatori di funzione renale in un gruppo di adolescenti affetti da sovrappeso/obesità.
Obiettivo n. 3: Mettere in campo un intervento dietetico e comportamentale (aumento
dell’attività fisica) e verificare se questo intervento fa regredire il danno renale iniziale in
adolescenti affetti da sovrappeso/obesità.
La prevalenza della disfunzione renale sarà rilevata in un campione di circa 500 studenti del Liceo
Scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria. L’incidenza di danno renale e cardiovascolare
sarà misurata in un campione random di adolescenti normali (n=100), sovrappeso (n=100) ed
obesi (n=100), in osservazione per 3 anni. Tutti i partecipanti saranno sottoposti ad una serie
semplice di procedure:
1. Prelievo ematico: un campione di sangue venoso (c.a 10 ml) sarà prelevato per lo studio dei
biomarcatori di danno renale.
2. Raccolta temporizzata delle urine della notte.
3. Ecocardiografia: si tratta di una tecnica che utilizza gli ultrasuoni per analizzare l'anatomia del
cuore, la contrattilità, il funzionamento delle valvole cardiache e il flusso del sangue all'interno del
cuore.
4. Ecodoppler dei vasi epiaortici: consiste in una ecografia che permette di visualizzare lo stato
delle pareti dei vasi che risalgono lungo il collo sino al cervello.
5. Funzione endoteliale al dito: è una tecnica assolutamente non-invasiva semplice come la
misurazione della pressione arteriosa che da informazioni ssulla capacità di rispondere agli stimoli
che dilatano i vasi e, indirettamente, sulla propensione all’aterosclerosi.
6. Pulse Wave Velocity: Anche questa è una tecnica molto semplice e non invasiva che misura la
velocità dell’onda del polso. Un’alta velocità indica una ridotta elasticità dei vasi, un fenomeno che
aumenta il lavoro del cuore e ha effetti negativi sulla “salute vascolare”.
7. Bioimpedenziometria: è una metodica semplice e non invasiva utilizzata per determinare la
composizione corporea (massa magra, massa grassa, acqua).
8. Misura della pressione nelle 24 ore con un misuratore indossabile.
L’attività fisica verrà misurate in maniera obiettiva mediante l’utilizzo di un accelerometro.
Nell’ambito del SAFEGUARD CKD è previsto un intervento educazionale dietetico e
comportamentale per verificare se la correzione degli errori dietetici e un aumento dell’attività
fisica hanno gli attesi effetti benefici sulla perdita di albumina con le urine (un indicatore del
danno renale) e sulla funzione endoteliale (indicatore della funzione vascolare) negli adolescenti
affetti da sovrappeso e obesità.
Programma di g. 18
LA DIAGNOSI PRECOCE DEL DANNO RENALE E CARDIOVASCOLARE NEGLI ADOLESCENTI A
RISCHIO: Un progetto per la salute dei futuri adulti.
Ore 11.00 : Giusi Princi (Preside Liceo Scientifico Da Vinci, Reggio Cal): La scuola e lo sviluppo
culturale e umano degli adolescenti. L’impegno del Liceo Scientifico.
Ore 11.15 : Pasquale Veneziano (Presidente OO MM, Reggio Cal): L’attività di promozione della
salute dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria
Ore 11.25: Carmine Zoccali (CNR-IFC –Pisa, Responsabile Scientifico Unità di Epidemiologia
Clinica delle malattie Renali e dell’Ipertensione di Reggio Cal.). Il CNR e SAFEGUARD: un progetto
per gli adolescenti e per la città.
Ore 11.35 Francesca Mallamaci (Direttore f.f. Unità Operativa di Nefrologia e Trapianto OO RR,
Reggio Cal). Le linee di sviluppo del progetto SAFEGUARD.
Ore 11.45 - 12.00 Claudia Torino, Rocco Tripepi e Grazia Caridi, Maurizio Postorino SAFEGUARD
on the road
Discussione sui temi dell’incontro.
All’incontro parteciperanno n. 6 classi individuate dal Dipartimento di Scienze, per il tramite del
Coordinatore, prof.ssa Pratticò. Le classi coinvolte, di cui sarà data apposita comunicazione,
dovranno presentarsi in aula Magna alle ore 11, accompagnate dal docente titolare dell’ora.
Le classi provenienti da una delle tre sedi staccate che da orario abbiano l’uscita alle ore 12:00
faranno ritorno a casa partendo direttamente dalla sede centrale della scuola, le restanti
rientreranno al proprio plesso con il docente accompagnatore.
L’incontro sarà aperto alla stampa e a quanti docenti e genitori vi potranno partecipare.
Il Dirigente scolastico
Prof.ssa Giuseppina Princi