intesa tra birra castello e ministero dell`ambiente

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intesa tra birra castello e ministero dell`ambiente
INTESA TRA BIRRA CASTELLO E MINISTERO DELL’AMBIENTE PER LA RIDUZIONE DELLA CO2
Scritto da Michela Diamante
Siglato
un
accordo tra il Ministro Clini e il Presidente dell’Azienda Paolo Trussoni. Una partnership
istituzionale per il miglioramento del risparmio energetico e delle prestazioni ambientali
dell’importante realtà produttiva friulana
•• Un sorso di… ambiente con la birra green. Questo grazie all’accordo volontario
stipulato tra Birra Castello S.p.A. di San Giorgio di Nogaro (Udine) e il Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, uniti per promuovere progetti
comuni finalizzati all’analisi e alla riduzione dell’impronta di carbonio nel settore della
produzione e della distribuzione della birra. A sottoscrivere l’accordo il Ministro
dell’Ambiente Corrado Clini e il Presidente di Birra Castello Paolo Trussoni.
Misurare per ridurre e azzerare
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INTESA TRA BIRRA CASTELLO E MINISTERO DELL’AMBIENTE PER LA RIDUZIONE DELLA CO2
Scritto da Michela Diamante
Nei
12
mesi
di
collaborazione
prevista,
Ministero dell’Ambiente faranno il possibile per garantire la massima «sostenibilità» in
tutte le fasi della produzione e della distribuzione della birra. Innanzitutto sarà definita,
secondo protocolli internazionalmente riconosciuti, una metodologia di calcolo della carbon
footprint, cioè l’impronta di carbonio, relativa alla produzione e alla distribuzione di un prodotto
simbolo della qualità di Birra Castello, e cioè la bottiglia Castello da 0,33 ml.
In una seconda fase si effettuerà l’analisi e la contabilizzazione delle emissioni di CO2
equivalenti prodotte nel corso del ciclo di vita di questo prodotto, con l’obiettivo di ridurle
e successivamente neutralizzarle attraverso i meccanismi del protocollo di Kyoto.
L’Azienda, inoltre, definirà un sistema di carbon management delle emissioni specifiche per il
settore della produzione di birra (con la definizione di un sistema di gestione delle diverse
categorie di impatto), finalizzato al miglioramento complessivo dell’impronta di carbonio,
monitorando le criticità e individuando soluzioni che consentano una più efficace gestione nei
metodi produttivi, distributivi e di consumo tradizionali.
Il Ministero dell’Ambiente fornirà a Birra Castello la propria collaborazione
istituzionale, anche attraverso il riconoscimento dell’intero processo di calcolo
dell’impronta ambientale e della metodologia applicata, sempre in vista nella sua
replicabilità nel settore. “Attraverso l’intesa con Birra Castello - commenta il Ministro
dell’Ambiente Corrado Clini - abbiamo avviato una collaborazione per promuovere iniziative
mirate a valorizzare la sostenibilità nel settore della birra. Il Ministero - prosegue Clini - fornirà
a Birra Castello la propria collaborazione istituzionale, anche attraverso il riconoscimento
dell’intero processo di calcolo dell’impronta ambientale e della metodologia applicata,
sempre in vista nella sua replicabilità in tutto il comparto”.
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INTESA TRA BIRRA CASTELLO E MINISTERO DELL’AMBIENTE PER LA RIDUZIONE DELLA CO2
Scritto da Michela Diamante
“Abbiamo in programma l’adozione di misure - spiega
invece il Presidente Trussoni -, che comprenderanno anche l’adattamento del nostro sistema
amministrativo e gestionale agli obiettivi di riduzione dell’impronta di carbonio attraverso la
creazione di un sistema di gestione ambientale di carbon footprint, incentrato sulla
minimizzazione delle emissioni”. “Ci siamo impegnati con il Ministero - continua Trussoni
- perché vogliamo rispondere sempre più alla crescente sensibilità dei consumatori verso il
valore ambientale delle proprie scelte, e anche perché ci siamo resi conto di quanto il rispetto
dell’ambiente sia un fattore sempre più importante di competitività”.
Qualità e rispetto per tradizione
I numeri dell’Azienda sono di quelli che hanno peso. Nata nel 1997, quando ha rilevato il
complesso produttivo di un altro storico marchio friulano, ha registrato nel 2012 una
produzione di oltre 1 milione di ettolitri di birra e un fatturato di 87 milioni di euro. L’Azienda,
che vanta gli stabilimenti più moderni d’Italia, non ha mai dimenticato di perseguire una
politica ambientale in linea con quanto definito nel Protocollo di Kyoto e nel pacchetto
«Clima-Energia» dell’Unione Europea. Una scelta ecologica, ad esempio, è stata l’adozione
del treno quale mezzo di trasporto «ufficiale» dei suoi prodotti. Questo ha consentito un
notevole contenimento delle emissioni di CO2 e del consumo di energia primaria.
Per ogni treno, infatti, si calcola un risparmio di 21,8 tonnellate di anidride
carbonica e di 355.350 megajoule di energia primaria, dal momento che ciascun convoglio
corrisponde ai consumi di circa 25 autotreni.
Michela Diamante
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