A.T.D.I. – ASSOCIAZIONE TV DIGITALI INDIPENDENTI A.T.D.I.

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A.T.D.I. – ASSOCIAZIONE TV DIGITALI INDIPENDENTI A.T.D.I.
A.T.D.I. – ASSOCIAZIONE TV DIGITALI INDIPENDENTI
A.T.D.I. – Associazione TV Digitali Indipendenti, nasce alla fine del 2007 con l’obiettivo di:
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promuovere e tutelare lo sviluppo imprenditoriale e di mercato nonché il progresso del
settore editoriale televisivo nazionale della produzione e distribuzione di canali tematici;
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definire un ruolo organico delle imprese associate nei confronti degli operatori di rete e
delle piattaforme trasmissive in genere, per il migliore sfruttamento, diffusione e
valorizzazione dei prodotti audiovisivi;
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dare impulso ad un’attività di comunicazione organica ed omogenea degli interessi,
azioni ed iniziative del Settore alle istituzioni, agli altri operatori ed agli stessi utenti.
Fanno parte dell’Associazione:
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produttori e aggregatori di contenuti, indipendenti da operatori di rete di comunicazioni
elettroniche e da piattaforme trasmissive analogiche e digitali.
Trattasi in tutti i casi di importanti realtà imprenditoriali che, tra attività diretta e indotto,
garantiscono occupazione a diverse migliaia di persone nel mercato italiano e che negli ultimi
anni hanno introdotto un’ampia varietà di programmazione - prima assente nel panorama
audiovisivo nazionale – contribuendo in modo determinante ad aumentare il tasso di qualità,
di concorrenza e di pluralismo della televisione italiana.
Gli editori associati sono 12, nazionali e internazionali, per un totale di 50 canali (di seguito
elencati) diffusi all’interno della piattaforma satellitare, in tecnologia digitale terrestre, IPTV,
mobile e analogico:
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AXN Italia Srl (AXN) – PAY SAT;
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Digicast Spa (Jimmy, Lei, Yacht&Sail, Caccia e Pesca, Caccia e Pesca +) – PAY
SAT;
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Discovery Communication Europe Ltd (Discovery Channel HD, Discovery
Channel, Discovery+1, Discovery Science, Animal Planet, Discovery Real Time,
Travel and Living) – PAY SAT;
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Eurosport Spa (Eurosport HD, Eurosport, Eurosport 2, Eurosportnews) – PAY
SAT;
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Giglio Group Spa (Music Box, Live!) - PAY SAT;
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Interactive Spa (Sportitalia, Sportitalia 24) – FREE SAT/FREE DTT;
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NBC Universal Global Networks Italia Srl (Studio Universal, Hallmark Channel,
Steel, Steel+1) – PAY SAT/PAY DTT/PAY IPTV;
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Sitcom Televisioni Srl (Alice, Leonardo, Marcopolo, Nuvolari) – PAY SAT/FREE
SAT/FREE DTT;
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Switchover Media Srl (Gxt, Gxt+1, K2) – PAY SAT/FREE DTT/ANALOGICO;
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The Walt Disney Company Italia Spa (Disney Channel, Disney Channel +1,
ToonDisney, ToonDisney+1, Playhouse Disney, Playhouse Disney + 1, Disney in
English, Disney XD, Disney XD +1) – PAY SAT/PAY DTT;
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Turner Broadcasting System Italia Srl (Cartoon Network, Cartoon Network+1,
Boomerang, Boomerang+1) – PAY SAT/PAY DTT/FREE DTT;
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Viacom Networks Italia Ltd (Nick Jr, Nickelodeon, Nickelodeon + 1, Comedy
Central, Comedy Central + 1) – PAY SAT.
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SCHEMA DI ORDINAMENTO AUTOMATICO DEI CANALI
Con riferimento alla delibera 122/10/CONS, recante lo schema di regolamento sul piano di
numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre, in chiaro e a
pagamento, modalità di attribuzione dei numeri ai fornitori di servizi di media audiovisivi
autorizzati alla diffusione di contenuti audiovisivi in tecnica digitale terrestre e relative
condizioni di utilizzo, sottoposta a consultazione pubblica, A.T.D.I. prende atto con
soddisfazione che codesta Autorità ha accolto diversi criteri contenuti nella proposta di
ordinamento dei canali presentata dall’Associazione e depositata in occasione
dell’audizione del 25 gennaio u.s.; a tal proposito A.T.D.I. intende dare seguito concreto a
quella proposta, proponendo degli emendamenti allo schema di regolamento in oggetto.
1. Si condividono le definizioni proposte dall’Autorità? Si ritiene di aggiungerne
ulteriori?
A.T.D.I. condivide le definizioni proposte dall’Autorità con la sola eccezione dei seguenti
emendamenti, mirati a prevenire la possibilità di confusione tra i diversi generi di
programmazione e a chiarire la nozione di “soggetti nuovi entranti” differenziandoli dai
“soggetti incumbent”, presenti sul mercato come editori di canali distribuiti via terrestre
analogica e in qualità di operatori di rete.
EMENDAMENTI PROPOSTI
All’Articolo 1
- lettera e), sostituire la definizione di arco di numerazione come segue; arco di
numerazione: blocco di numerazione consecutiva pari a 100 numeri, ad eccezione del
primo arco di numerazione, che è pari a 99 numeri. Il primo arco di numerazione si
riferisce pertanto al blocco da 1 a 99, il secondo blocco alle numerazioni da 100 a 199, e
così via
- lettera h): eliminare “60” e lasciare “il 70 per cento”;
- lettera j): eliminare “3” e lasciare “2 generi differenziati”; eliminare “60” e lasciare “il 70 per
cento”;
- lettera l), dopo la parola “storico” aggiungere “geografico”.
Aggiungere
- lettera g bis): soggetto nuovo entrante: fornitore di media audiovisivi in chiaro che non sia
in rapporto di controllo o di collegamento con operatori di rete.
2. Si condivide l’orientamento dell’Autorità di introdurre una funzione aggiuntiva di
aiuto alla navigazione definita anche sulla base dei generi di programmazione
tematici?
A.T.D.I. condivide l’idea di introdurre – ove tecnicamente possibile - una funzione
aggiuntiva che permetta di selezionare un canale direttamente nell’interfaccia grafica,
organizzata secondo i generi tematici.
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3. Si condividono i criteri di ripartizione proposti e, in particolare, l’orientamento
dell’Autorità di organizzare il piano di numerazione con una numerazione aperta che
inizia con una cifra a garanzia della semplicità d’uso da parte dell’utente?
Pur condividendo l’idea di adottare la numerazione ad una cifra - a tutela dell’utente e a
garanzia della semplicità d’uso – A.T.D.I. ritiene opportuno per il primo arco di numerazione
(1-99):
a) proporre modifiche nella ripartizione e nel piano di numerazione (maggiori dettagli
vengono illustrati nei punti successivi);
b) specificare più dettagliatamente dove i soggetti nuovi entranti (ossia le emittenti
indipendenti dagli operatori di rete) verrebbero posizionati all’interno degli spazi
numerici ad essi riservati nelle fasce dei generi di programmazione.
4. Si condivide l’orientamento dell’Autorità di attribuire, sulla base del principio del
rispetto delle abitudini e preferenze degli utenti, i numeri da 1 a 9 per i canali
generalisti nazionali?
[NESSUNA OSSERVAZIONE]
5. Si condivide l’orientamento dell’Autorità di attribuire i numeri da 10 a 19 e da 71 a
100 ai programmi diffusi dalle emittenti locali? Si condivide l’orientamento
dell’Autorità di effettuare l’attribuzione delle numerazioni sulla base della media dei
punteggi delle ultime tre graduatorie dei Corecom?
A.T.D.I. ritiene opportuno concentrare in un’unica fascia tutte le emittenti locali, attribuendo
ad esse i numeri da 10 a 99, rispettando i criteri individuati dall’Autorità, ovvero partendo
dalle emittenti locali titolari di concessioni o autorizzazioni analogiche, con programmi
ritrasmessi in simulcast in tecnica digitale terrestre e proseguendo con quelle che
trasmettano programmi di qualità e legati al territorio. In questo modo si permetterebbe
all’emittenza locale di accedere a numerazione “pregiata” e numericamente ampiamente
sufficiente a soddisfare le esigenze di tutti gli operatori nonché le abitudini dei
telespettatori. Si ritiene troppo limitativa l’adozione del criterio della media dei punteggi
conseguiti nelle ultime tre graduatorie approvate dai Corecom. Sarebbe opportuno valutare
anche altri elementi, quali gli anni di esistenza sul mercato, gli investimenti effettuati in
programmazione negli ultimi 5 anni, indici di ascolto, etc., oppure stabilire altri criteri in
collaborazione con le Associazioni rappresentative del settore.
EMENDAMENTI PROPOSTI
All’articolo 5
- comma 1: sostituire “19” con “99”;
- comma 3: eliminare l’intero comma;
- comma 4: eliminare l’intero comma.
6. Si condivide l’orientamento dell’Autorità di attribuire i numeri da 20 a 70 ai canali
digitali terrestri in chiaro a diffusione nazionale? Si condivide l’ordine dei generi di
programmazione indicato al comma 1, la dimensione minima per ciascun
sottoblocco e la riserva di numeri per i nuovi entranti? Si condividono i criteri di
attribuzione dei numeri ai canali già irradiati, indicati al comma 4?
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A.T.D.I. condivide l’ordine dei generi di programmazione ma propone di attribuire ai canali
digitali terrestri in chiaro a diffusione nazionale unicamente la numerazione a 3 cifre (e
precisamente i numeri da 100 a 199), sempre organizzata secondo il criterio della
tematicità.
Il terzo arco di numerazione (blocco 200-299) sarebbe anch’esso organizzato in base al
criterio tematico, riproducendo lo stesso schema del secondo arco di numerazione (100199) e includendo i canali che replicano in differita il palinsesto (vedi punto 7), i canali in
lingua straniera e altri canali Free che non abbiano trovato collocazione nel secondo arco
di numerazione a causa dell’esaurimento delle posizioni disponibili.
Con riferimento ai canali prodotti dai soggetti nuovi entranti, A.T.D.I. ribadisce la necessità
di suddividere equamente e in modo non discriminatorio gli spazi numerici tra questi e
quelli che fanno capo direttamente agli operatori di rete. La numerazione a tre cifre per
blocchi di 100 non interrotti da numerazioni di canali locali permetterebbe una maggiore
semplicità di accesso degli utenti ai nuovi canali digitali nonché spazi di numerazione
sufficienti e di valore paragonabile per tutti gli operatori.
EMENDAMENTI PROPOSTI
All’articolo 6,
- comma 1:
sostituire “da 20 a 70” con “da 100 a 199”;
- comma 2:
modificare il secondo periodo come segue: “nel caso di richieste superiori alla
disponibilità di numeri nel secondo arco di numerazione – da 100 a 199 – ulteriori canali
verranno collocati nella corrispondente fascia tematica del terzo arco di numerazione (200299)”;
- comma 3:
eliminare “non inferiore a 6” e sostituirlo con “non inferiore a 10”;
eliminare “20-30%” e sostituirlo con “50%”;
7. Si condivide l’orientamento dell’Autorità di riservare alla trasmissione differita
dello stesso palinsesto, ove possibile, la corrispondente numerazione nel secondo
arco di numerazione?
A.T.D.I. condivide tale impostazione, con la precisazione che – conformemente alla
proposta di A.T.D.I. di attribuire il primo arco di numerazione per intero (con l’eccezione
delle prime nove posizioni) all’emittenza locale e di assegnare all’emittenza nazionale in
chiaro il secondo arco di numerazione – i canali che replicano in differita il palinsesto
dovrebbero essere collocati nel terzo arco di numerazione (200-299).
Sarebbe inoltre opportuno chiarire che tale criterio trova applicazione a tutti i canali che
replicano in differita il palinsesto (quindi non solo alle trasmissione differita dei palinsesti cui
sia stata attribuita numerazione ad una cifra, ma anche alle trasmissioni differite di canali
cui è stata attribuita una numerazione a tre cifre). Con l’adozione di una soluzione di questo
tipo si andrebbe ad impedire che i canali con trasmissioni differite vadano ad occupare
spazio sottraendolo ad soggetti e in particolare dei nuovi entranti.
EMENDAMENTO PROPOSTO
All’articolo 7:
- sostituire il comma 1 con il seguente: “Alle trasmissioni differite di uno stesso palinsesto
cui è stata già attribuita una numerazione nel secondo arco di numerazione (ad esempio
1XY), verrà assegnata una posizione all’interno del terzo arco di numerazione (200-299),
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organizzato secondo la suddivisione per genere tematico, con attribuzione, ove possibile,
della numerazione corrispondente (ad esempio 2XY) al fine di semplificare la
memorizzazione e la selezione dei canali da parte dell’utente”.
8. Si condivide l’orientamento dell’Autorità di riservare ai servizi di media audiovisivi
a pagamento il quarto e quinto arco di numerazione (da 300 a 499) sulla base dei
criteri indicati?
Sì; in tal caso l’Autorità ha accolto la proposta avanzata da A.T.D.I.
9. Si condivide l’orientamento dell’Autorità di riservare ai servizi in alta definizione il
sesto arco di numerazione (da 500 a 599) e ai servizi radio il settimo arco di
numerazione (da 600 a 699)? Sono identificabili ulteriori tipologie di servizi?
A.T.D.I. è favorevole a riservare ai servizi in alta definizione il sesto arco di numerazione,
ma solo per la ritrasmissione in symulcast di canali già trasmessi in definizione standard
(SD).
I canali HD che presentino un palinsesto originale, dovrebbero trovare collocazione
nell’ambito dei blocchi suddivisi per genere tematico (ossia nel secondo arco di
numerazione o, in caso di esaurimento delle numerazioni disponibili, nel terzo blocco), in
modo tale da sostenere sia gli sviluppi editoriali, sia gli investimenti tecnologici effettuati
dalle imprese.
EMENDAMENTO PROPOSTO
All’articolo 9
- comma 1, dopo le parole “alta definizione” aggiungere le parole “che rappresentino la
ritrasmissione in symulcast di servizi di media audiovisivi già trasmessi in definizione
standard”;
- alla fine del comma 1, aggiungere il seguente periodo: “I servizi trasmessi in alta
definizione con un palinsesto originale, trovano collocazione, secondo i criteri di cui
all’articolo 6, all’interno del secondo o del terzo arco di numerazione, suddivisi per genere
tematico”.
10. Si ritengono esaustivi i criteri proposti per l’attribuzione delle numerazioni da
parte del Ministero?
[NESSUNA OSSERVAZIONE]
11. Si ritengono esaustive le condizioni proposte per l’utilizzo delle numerazioni e
le responsabilità individuate in capo ai fornitori di servizi di media audiovisivi e
agli operatori di rete ?
[NESSUNA OSSERVAZIONE]
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