N. 1 - Agrobresciano

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N. 1 - Agrobresciano
Agrobresciano
Periodico di economia e cultura locale della Banca di Credito Cooperativo Agrobresciano
01
Anno V • numero 1
Maggio 2012
spedizione in abb. postale
70% Filiale di Brescia
In caso di mancato recapito,
si prega di restituire al
mittente, che si impegna a
pagare la relativa tariffa.
La nostra BCC:
un partner per la ripresa
Storie di Bolle e tulipani
Mutui... sospesi
Nasce il “Club giovani Soci
La Rete, una cooperativa
a 360 gradi
Agrobresciano
01
Anno V • numero 1
Maggio 2012
SOMMARIO
3
La nostra BCC, un partner forte e affidabile per la ripresa
4
Con Gioventù Card apri un c.c. agevolato
5
In banca la protezione del reddito e del tenore di vita
6
Storie di bolle e tulipani
10
Visita il nostro sito
www.agrobresciano.it
Internazionalizzazione: un’opportunità oggi necessaria
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In piazza, il cuore di una Comunità: la filiale di Ghedi
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Mutui...sospesi!
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“Fondo centrale di Garanzia”.
Uno strumento di ripresa e di crescita
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Per scriverci via posta:
BCC Agrobresciano
Redazione Agrobresciano Informa
p.zza Roma, 17 - 25016 Ghedi (Bs)
Agrobresciano Informa: IL SOCIO
• Premio allo studio 2011-2012
• Nasce il CLUB “Giovani Soci”Agrobresciano: il futuro è qui
• Il Bilancio 2011: tra tenuta e ripresa
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Il Crocefisso delle Garbelle e la perduta chiesa di San Lorenzo
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L’ universo femminile secondo Isabella Bossi Fedrigotti
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Il mitico sentiero “3V”
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“La Rete”una Cooperativa per la persona a 360°
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Artisti e femminilità
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Aiuti in breve
Agrobresciano Informa
Periodico della BCC Agrobresciano
Soc. Coop.
6
Sede, direzione e amministrazione
BCC Agrobresciano
Ghedi (Bs) - Piazza Roma, 17
Tel. 03090441
Direttore Responsabile
Eugenio Travanini
Progetto grafico e editing
MacVirgo Associati
14
Stampa
Litografia Gandinelli - Ghedi (Bs)
Autorizzazione Tribunale di Brescia
n. 26/2008 del 24 maggio 2008
Tutti i diritti riservati. Riproduzione di testi
e foto possibile solo dietro autorizzazione
dell’Editore
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Stampato su carta ecologica
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EDITORIALE
l’ EDITORIALE
La nostra BCC,
un partner forte e
affidabile per la ripresa
Q
ualche giorno fa sono stato invitato
ad un trasmissione radiofonica per
parlare dell’attuale crisi. Le domande
che il giornalista mi ha posto si sono concentrate sugli argomenti più scottanti del
momento riguardanti il sistema bancario, ma,
essendo la trasmissione rivolta ai non addetti al
settore, ma a persone che pur non esperte di
banche e finanza ogni giorno sono sottoposte
a informazioni allarmanti sulla situazione economica nel nostro Paese e sul loro futuro, ho
cercato di dare risposte chiare e semplici che
potessero rassicurare. Innanzitutto è stato doveroso affermare con forza che il sistema bancario italiano è tra i più solidi al mondo. Le
banche italiane sono state le uniche che non
hanno avuto bisogno di aiuti statali. Ciò è
stato possibile perchè tutte le banche, ma
soprattutto le BCC, hanno, nel corso degli
anni, accumulato un patrimonio molto significativo: ciò ha tutelato il sistema e i risparmiatori. Maggiore è il patrimonio maggiore è la
solidità della Banca. Per quanto riguarda più
specificatamente il sistema BCC, esso gode di
garanzie esterne al sistema, collaterali a tutte
le banche e garanzie interne date dal Fondo
Istituzionale degli Obbligazioniasti e del
Fondo dei Depositanti del Credito Cooperativo. Un’ulteriore tutela per il risparmio dei
nostri Soci e Clienti.
Attualmente problema più stringente del
sistema Italia è il ritardo nei pagamenti. In particolare la Pubblica Amministrazione, con 70
miliardi di debito nei confronti delle imprese
italiane, ha una grossa responsabilità con pagamenti che spesso superano l’anno di attesa.
Io vivo quotidianamente il disagio degli
imprenditori che oltre alla fatica di acquisire
ordini, soffrono del circolo vizioso dei ritardati
pagamenti: sono però fiducioso che usciremo
da questa situazione di stallo e se tutti faranno
la loro parte riusciremo ad uscire da questa crisi
epocale.
Il giorno dell’intervista coincideva con le
dimissioni del Presidente dell’ABI, mi è stata
chiesta una spiegazione per tale atto. Ora, i vertici dell’ABI si sono dimessi come atto di protesta contro il “Decreto Liberalizzazioni” che
prevede l’abolizione di una serie di ricavi e di
commissioni che le banche ricevono dalla concessione degli affidamenti. Come sappiamo la
crisi ha prodotto sulle banche un forte incremento delle sofferenze e delle partite deteriorate (in sostanza crediti dati e non resi), con un
appesantimento dei costi e una contemporanea
riduzione dei flussi. Se passasse tale decreto, alle
Banche verrebbe imposto di non far pagare
importanti servizi e prodotti che hanno dei
costi correlati ai prestiti, con la conseguente
riduzione dei ricavi e l’impossibilità di far fronte alle spese. La banca è un’azienda come le
altre e come tale deve operare, offre prodotti e
servizi a pagamento, e con i ricavi del suo lavoro può pagare i dipendenti e gli interessi agli
investitori (correntisti, obbligazionisti) che
hanno prestato il loro denaro; in una realtà fina-
Carlo Ruggeri
Presidente
Fabio Codeluppi
Direttore Generale
(continua a pag. 4)
BCC Agrobresciano
3
L’ EDITORIALE
(da pag. 3)
ziaria così difficile come quella attuale, togliere alle banche la possibilità di muoversi liberamente sul terreno della concorrenza
potrebbe portare a situazioni molto più gravi delle attuali. Se passasse il “Decreto liberalizzazione” le banche rischierebbero di
trovarsi senza fonti di reddito certe e quindi non guadagnare
abbastanza per far quadrare i bilanci, per coprire i costi e per
remunerare gli azionisti e, nel caso delle BCC, i Soci e Clienti che
prestano i loro denari.
Nel corso dell’intervista mi è stata chiesta la ragione di questa
crisi che ormai attanaglia aziende e famiglie da quattro anni.
Certamente i motivi sono molti e anche complessi, ma possiamo
riassumerli brevemente nelle due cause principali. Lavoro in
banca da vent’otto anni e negli anni immediatamente prima della
crisi abbiamo assistito ad un fenomeno mai visto prima: sembrava che la finanza potesse autoprodurre reddito senza riferirsi
all’economia reale, con la conseguenza che molti imprenditori
spostarono risorse dalle loro aziende alla finanza, indebolendo
moltissimo il loro stato patrimoniale. Sempre negli stessi anni si
sono viste nascere molte imprese edili create da imprenditori non
edili, che fino ad allora si erano occupati d’altro e che improvvisamente hanno visto possibilità di guadagno mettendosi a
costruire abitazioni e capannoni. Quando si è aperta la crisi finanziaria i primi a risentirne furono proprio quelle realtà produttive
che avendo deviato le risorse dall’impresa alla finanza si sono trovate indebolite e quelle aziende che avevano “inquinato” il settore edile entrato in crisi, a scapito di un impoverimento dell’azienda originaria. Dunque l’errore è stato quello di spostare il denaro dalle aziende per fare altro.
Ma la sensazione di crisi si è poi trasferita a tutti gli strati sociali:
cosa si può dire a coloro che in seguito a questa crisi hanno preferito tenere i propri risparmi sotto il materasso? Rispondendo a
questa domanda ho ribadito che il nostro sistema bancario è sicuro, il risparmiatore può avvicinarsi alle banche con estrema serenità. D’altra parte se nessuno più portasse il proprio denaro in
banca si fermerebbe l’intera economia, perché la banca è al centro di un sistema virtuoso: famiglie e imprenditori depositano i
loro risparmi, la banca li investe o li presta ad altre famiglie che
hanno bisogno di farsi un mutuo per la casa o all’impresa che
vuole fare degli investimenti, così facendo tutta l’economia si
muove. Inoltre ci sono tante modalità di risparmio e ognuno in
base alle proprie competenze e necessità può scegliere serenamente quale è il più adatto al proprio profilo. Grazie alle Banche
poi si combatte l’usura; le BCC in particolare hanno nel loro
DNA questa funzione. 130 anni fa la prima BCC naque proprio
per combattere il fenomeno dell’usura. In quei lontani anni le
attività che stavano nascendo non trovano credito e quindi si
rivolgevano agli usurai. Con la nascita del Credito Cooperativo
che raccoglieva i risparmi dei Soci per prestarli a tassi adeguati a
chi aveva bisogno per la propria impresa o alle famiglie, il fenomeno dell’usura venne arginato. Anche oggi grazie soprattutto
alle ultime leggi approvate sul controllo bancario, la lotta all’usura e al riciclaggio ha fatto passi da gigante e le Banche in questo
campo sono state i principali attori.
Infine non potevo non invitare gli ascoltatori a venire personalmente a conoscere Agrobresciano, rassicurandoli che in tutte le
nostre filiali trovano persone cordiali, preparate, disposte all’ascolto e pronte a trovare le giuste risposte alle loro esigenze. I 33 mila
clienti, i 5 mila soci e gli oltre 115 anni di attività diretta sul territorio, ci hanno reso un partner affidabile, ideale per la ripresa.
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BCC Agrobresciano
NOVITA’ IN BANCA
Con Gioventù Card
Apri un c.c. agevolato
I possessori di “Gioventù Card” oltre ai numerosi sconti di cui già
usufruiscono, da oggi possono aprire presso i nostri sportelli un
conto corrente a condizioni agevolate
G
di Giorgio Merigo
ioventù card è
un'iniziativa
promossa dall'Assessorato Giovani e
Politiche giovanili della
Provincia di Brescia in
partnership con Ascom
(Associazione commercianti), Consorzio Brescia mercati e Laba (Libera Accademia di Belle arti).
BCC Agrobresciano è uno degli sponsor ufficiali.
Un ambizioso progetto visto come aiuto concreto a tutte le ragazze e i
ragazzi di età compresa tra i 18 e i 35 anni, residenti nella nostra provincia o, per i residenti fuori provincia iscritti presso le università bresciane.
Gioventù Card è gratuita e ha l’obiettivo di favorire l'accesso dei giovani a cultura, sport, spettacolo, turismo e molto altro fruendo di sconti ed
agevolazioni presso esercizi commerciali, negozi, musei, teatri e cinema.
E’ possibile richiedere Gioventù Card compilando l’apposito modulo
on-line, la card potrà poi essere direttamente ritirata presso i Gioventù
Point abilitati al suo rilascio, tra cui i nostri sportelli. Gli studenti residenti fuori provincia, però iscritti presso le università bresciane potranno ritirare la loro tessera esclusivamente presso il Servizio Sport e
Giovani della Provincia di Brescia in Via Musei n. 29, presentando il tesserino/libretto universitario.
Un progetto fortemente voluto dal nostro istituto in quanto particolarmente sensibile al mondo giovanile, alle sue problematiche e attese.
Questa card rappresenta, in prospettiva, una grande opportunità per tutti
coloro che decideranno di aderirvi - utenti e commercianti - permettendo così un migliore approccio alle risorse del territorio.
Gioventù card sarà valida dalla data di rilascio fino al 31 dicembre 2015
o comunque fino al compimento del 36° anno.
Sono già oltre 400 le realtà aderenti (con percentuali di sconto diverse
per ciascun esercizio) ma i promotori hanno sempre avvalorato l’idea
che si tratti di un progetto «work in progress».
Dal mese di febbraio 2012 la nostra BCC propone, ai possessori di tale
card, una serie di condizioni agevolate per l’apertura di un conto corrente di appoggio e per l’utilizzo del contante in modo da affrontare più
liberamente i primi passi nel mondo del lavoro.
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SERVIZI ASSICURATIVI
In banca la protezione del
reddito e del tenore di vita
La nostra Banca propone ai suoi Soci e Clienti una nuova interessante assicurazione, costruita su misura per la tutela del proprio
reddito in caso di perdita del posto di lavoro, decesso, invalidità o ricovero ospedaliero
di Mauro Carrozza
P
roteggere il proprio reddito, e quindi il
tenore di vita, in tempi di crisi è tutt’altro che facile. Soprattutto se intervengono fattori imprevisti, quali la perdita del
posto di lavoro od una grave forma di malattia.
Per dare maggiore tranquillità ai propri clienti
ed alle relative famiglie la nostra Banca ha ideato, in collaborazione con la compagnia assicuratrice CNP Italia, una particolare formula
assicurativa che coglie proprio questa esigenza.
Si chiama, non a caso, “PROTEZIONE DEL
REDDITO” ed è disponibile presso tutte
filiali della Banca.
Si tratta di una polizza che offre contemporaneamente più garanzie, scelte liberamente dal
cliente in funzione dei valori da assicurare ed
anche dell’importo che si vuole spendere.
Tutte le Filiali della Banca sono in grado di
predisporre preventivi personalizzati e fornire
la necessaria consulenza; ma entriamo nel dettaglio, anche con alcuni esempi concreti.
La PROTEZIONE BASE tutela l’assicurato
24 ore su 24, in Italia ed all’estero, da ogni
genere di infortunio o malattia.
La garanzia è operante nei casi di decesso e
grave invalidità permanente.
Il capitale da assicurare, liberamente scelto dall’interessato, va da un minimo di Euro 10.000
fino a Euro 300.000 senza la necessità di effettuare alcuna visita medica.
La PROTEZIONE ESTESA invece opera
alternativamente, in funzione dell’attività svolta dall’assicurato, intervenendo in caso di:
- perdita del posto di lavoro (riservata ai dipendenti delle aziende private)
- inabilità totale temporanea (per i lavoratori
autonomi ed i dipendenti pubblici)
- ricovero ospedaliero (per casalinghe, pensionati e studenti)
Il reddito mensile assicurabile a seguito del
verificarsi di uno di questi eventi varia da un
minimo di Euro 300 ad un massimo di Euro
1.500.
Non ci sono limitazioni particolari, per sotto-
scriverla, se non quella derivante dall’età (l’assicurato deve stare in un’età compresa tra i 18 ed
i 70 anni). Quindi è una copertura che può
essere davvero utile a tutti: alle famiglie come
ai professionisti ed anche ai titolati di attività
artigianali o commerciali.
E’ estremamente utile per chi abbia degli oneri
finanziari mensili da sostenere; non solo rate di
mutuo ma anche scadenze periodiche quali
bollette o impegni economici di altro genere.
In caso, ad esempio, di perdita del posto di
lavoro e di successiva disoccupazione l’assicurazione garantisce l’erogazione del reddito concordato per ben 12 mensilità.
E’ importantissima per chi ha esposizioni
finanziarie derivanti da finanziamenti o affidamenti in genere. In caso di decesso o invalidità
permanente totale la liquidazione del capitale
assicurato garantirà un minimo di serenità in
un momento sicuramente difficile.
Per quanto riguarda i costi, ecco alcuni esempi:
1) Una persona di 33 anni che voglia tutelarsi
per Euro 75.000 (quindi solo la PROTEZIONE BASE) ne spende 135,75 all’anno.
2) Per un lavoratore dipendente di 38 anni che
voglia garantirsi la PROTEZIONE ESTESA
(caso morte ed invalidità permanente per
10.000 Euro e perdita del posto di lavoro per
800 Euro mensili) il premio annuo è di Euro
435,20
3) Per un imprenditore di 41 anni interessato
alla PROTEZIONE BASE per un capitale di
Euro 200.000 il premio annuo corrispondente
è di Euro 470.000.
PER SAPERNE DI PIU’
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BCC Agrobresciano
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FINANZA ED ETICA
Storie di bolle e tulipani...
La crisi finanziaria odierna ne ricorda un’altra che colpì l’Europa 400 anni fa.
Un lungo film di cui ripercorriamo la storia e che non ha ancora un finale
Emanuele Bresciani
L
L
ungometraggio....
Si potrebbe iniziare la proiezione di
questo film partendo da un bellissimo fiore: il tulipano … ma questa affascinante immagine ora sfumerà perché gli
uomini, come vedremo fra pochi istanti,
sono stati capaci di imprigionare il tulipano
in una bolla: dopo poco, quando viene a
mancare l’ossigeno, il fiore appassisce e
muore.
La bolla dei tulipani è stata probabilmente la
prima bolla speculativa documentata nella
storia del capitalismo. Nella prima metà del
XVII secolo, nei Paesi Bassi la domanda di
bulbi di tulipano raggiunse un picco così
alto che ogni singolo bulbo di tulipano raggiunse prezzi enormi.
Il tulipano, introdotto in Europa nella metà
del XVI secolo, ebbe una crescente popolarità in Olanda, scatenando la "gara" fra i
membri della middle class a superarsi l'un
l'altro nel possesso dei tulipani più rari. I
prezzi arrivarono a livelli insostenibili. La
coltivazione del tulipano fu presumibilmente iniziata nei Paesi Bassi nel 1593. Questo
fiore divenne rapidamente una merce di
lusso ed uno status symbol.
Alle varietà di tulipano erano assegnati
nomi esotici, a volte venivano chiamate con
nomi di ammiragli olandesi. Nel 1623, un
singolo bulbo di una specifica qualità di
tulipano poteva costare anche un migliaio di
fiorini olandesi (il reddito medio annuo dell'epoca era di 150 fiorini). I tulipani erano
scambiati anche con terreni, animali vivi, e
case. Presumibilmente, un buon speculatore
poteva anche guadagnare seimila fiorini al
giorno.
Nel 1635 fu registrata una vendita per
100,000 fiorini. Si pensi che, una tonnellata
di burro costava circa 100 fiorini e "otto
maiali grassi" costavano 240 fiorini. Un
prezzo record fu pagato per il bulbo più
famoso, il Semper Augustus, venduto ad
Haarlem per 6000 fiorini.
Nel 1636 i tulipani erano scambiati nelle
borse valori di numerose città olandesi.
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BCC Agrobresciano
FINANZA ED ETICA
Questo incoraggiò tutti i membri della
società al commercio di tulipani, molte persone vendevano e compravano immobili o
altri possedimenti per poter speculare sul
mercato dei tulipani. Alcuni speculatori
fecero grandissimi profitti.
Alcuni commercianti vendevano bulbi che
erano stati appena piantati o quelli che avevano intenzione di piantare (sostanzialmente dei futures sui tulipani). Questa pratica fu
soprannominata "commercio del vento".
Un editto statale del 1610 fece diventare
illegale questo commercio rifiutandosi di
riconoscere come legali questo genere di
contratti, ma la legislazione non riuscì a far
cessare questa attività
Nel febbraio del 1637 i commercianti di
tulipani non potendo più ottenere prezzi
gonfiati per i loro bulbi, cominciarono a
vendere. La bolla speculativa scoppiò. Si
incominciò a pensare che la domanda di
tulipani non avrebbe potuto più mantenersi a quei livelli, e questa opinione si diffuse
man mano che aumentava il panico. Alcuni
detenevano contratti per comprare tulipani
a prezzi dieci volte maggiori di quelli di
mercato (ormai crollato), mentre altri possedevano bulbi che valevano un decimo di
quanto li avevano pagati. Centinaia di olandesi, inclusi uomini di affari e dignitari,
erano finanziariamente rovinati.
Vennero fatti tentativi per risolvere la situazione che accontentassero entrambe le
parti, ma furono un insuccesso. In sostanza
ciascuno rimase nella situazione finanziaria
in cui si trovava alla fine del crollo: nessuna
corte poteva esigere che i contratti venissero onorati, perché i giudici considerarono
questi debiti come quelli contratti per gioco
d'azzardo, e non erano esigibili con la forza
sotto autorizzazione della legge.
Ai giorni nostri
Ma ora facciamo qualche considerazione
generale.
In economia, si definisce bolla speculativa
una particolare fase di un qualsiasi mercato
caratterizzata da un aumento considerevole
e ingiustificato dei prezzi di uno o più beni,
dovuto ad una crescita della domanda
repentina e limitata nel tempo.
Generalmente si parla di bolla speculativa
con riferimento a mercati finanziari, nei
quali vengono trattate azioni, obbligazioni e
titoli derivati. Ma la storia delle bolle insegna che sono stati frequenti i casi di bolle
speculative che hanno riguardato beni
materiali, come gli immobili. Alla fase di
nascita e di crescita della bolla segue poi la
fase di "scoppio" che tende a ripristinare i
valori originari del bene in questione.
Ed ora avviciniamoci ai nostri giorni.
La crisi dei “subprime” è una crisi finanziaria scoppiata alla fine del 2006 negli Stati
Uniti e che ha avuto gravi conseguenze sull'economia mondiale, in particolar modo
nei paesi sviluppati; per questo motivo,
viene considerata da molti la crisi economica peggiore dai tempi della grande depressione.
La crisi è iniziata approssimativamente nella
seconda metà del 2006, quando cominciò a
sgonfiarsi la bolla immobiliare statunitense
e, contemporaneamente, molti possessori di
mutui subprime divennero insolventi a
causa del rialzo dei tassi di interesse e degli
scarsi mezzi a disposizione.
La crisi diventa palpabile nel febbraiomarzo 2007 e nel settembre-ottobre 2008,
bimestre in cui scompaiono le banche d'affari più note: il 15 settembre 2008 Lehman
Brothers dichiara la bancarotta invocando il
chapter 11, il 22 settembre Goldman Sachs
e Morgan Stanley diventano banche normali. Tutti gli indici borsistici mondiali flettono in maniera consistente, arrivando
mediamente sui livelli della fine del XX
secolo.
Questo è riconducibile anche al ruolo del
sistema creditizio per l'intera economia, al
fatto che in varie Borse (come il FTSEMIB) i titoli bancari sono quelli a massima
capitalizzazione e più scambiati giornalmente, per cui un loro calo pesa molto sull'indice complessivo di Borsa.
Morale della favola, ancora una volta ci
siamo cascati (tulipano!) ma questa volta
l’effetto è stato devastante a causa dei volumi del fenomeno, della finanza innovativa
che ne ha ampliato le conseguenze su uno
scenario globale per le sempre più marcate
interessenze dei mercati finanziari mondiali.
Riprendiamo dalla situazione per la quale le
banche si sono trovate nei portafogli titoli
tossici (per il germe dei subprime su cui
sono stati costruiti) ed hanno interrotto gli
scambi finanziari perché è venuta meno la
fiducia reciproca che è alla base degli scambi interbancari.
Come abbiamo risolto? Da una parte i
finanziamenti al sistema bancario è stato
garantito dalle Banche Centrali mentre nel
risanamento dei bilanci compromessi sono
intervenuti i rispettivi stati sovrani.
A chi è andata meglio? A tutte quelle realtà
lontane dalla finanza esasperata perché operative con un modello di business ancorato
all’economia reale.
PER CAPIRCI UN PO’ - LEGENDA
BOLLA SPECULATIVA
In economia si definisce bolla speculativa una particolare fase di un qualsiasi
mercato caratterizzata da un aumento
considerevole e ingiustificato dei prezzi
di uno o più beni, dovuto ad una crescita della domanda repentina e limitata
nel tempo. Generalmente si parla di
bolla speculativa con riferimento a mercati finanziari, nei quali vengono trattate azioni, obbligazioni e titoli derivati.
Ma la storia delle bolle insegna che
sono stati frequenti i casi di bolle speculative che hanno riguardato beni
materiali, come gli immobili. Alla fase di
nascita e di crescita della bolla segue
poi la fase di "scoppio" che tende a
ripristinare i valori originari del bene in
questione.
SUBPRIME
Il termine indica quei prestiti che, nel
contesto finanziario statunitense, vengono concessi ad un soggetto che non
può accedere ai tassi di interesse di
mercato, in quanto ha avuto problemi
pregressi nella sua storia di debitore.
I prestiti subprime sono rischiosi sia per
i creditori sia per i debitori, vista la pericolosa combinazione di alti tassi di interesse, cattiva storia creditizia del debitore e situazioni finanziarie poco chiare o
difficilmente documentabili, associate a
coloro che hanno accesso a questo tipo
di credito.
FED
La banca centrale degli Stati Uniti
d'America
BCE
La Banca centrale europea
PIL
Prodotto Interno Lordo: è il valore totale
dei beni e servizi prodotti in un Paese in
un certo intervallo di tempo, solitamente l'anno.
DERIVATI
In finanza, è denominato derivato ogni
contratto o titolo il cui prezzo sia basato sul valore di mercato di uno o più
beni da cui deriva (quali, ad esempio,
azioni, indici finanziari, valute, tassi
d'interesse).
BCC Agrobresciano
7
FINANZA ED ETICA
Ma siccome la sfortuna, come noto, tende a
manifestarsi con accanimento in un’unica
soluzione, ad un certo punto della nostra
brutta storia inizia a vacillare la fragile unione europea, sorta pochi anni fa con la presunzione che stati sovrani molto diversi gli
uni dagli altri potessero magicamente e solidamente integrarsi grazie alla moneta unica
e poco altro.
Nei primi mesi del 2010 emerge che la
Grecia ha barato quando ha esposto i conti
che giustificavano la sua partecipazione
all’euro.
Inizia un periodo in cui i mercati hanno fatto
emergere tutte le debolezze del sistema perché i titoli di stato greci sono nei portafogli
delle banche di mezza europa, perché i paesi
periferici dell’area euro non sono come la
Grecia ma stanno attraversando duramente la
crisi in corso, perché gli stati sovrani sono
stati indeboliti dai salvataggi delle banche
(abbraccio mortale) ed hanno montagne di
debito pubblico e perché la mancanza di
unità di intenti della politica europea non sta
consentendo reazioni repentine e strutturali;
non è concepibile una moneta unica senza
un’unica politica finanziaria, fiscale e di
bilancio: ora lo abbiamo capito!
Si aggiunga che la regolamentazione della
BCE persegue la stabilità dei prezzi e non
prevede l’espressione di tutte le possibilità
operative che possono esprimere la FED o la
Bank Of England nei momenti di crisi (da
rilevare tuttavia che con la gestione Mario
Draghi la BCE ha sviluppato iniziative straordinarie).
Ecco serviti quattro ingredienti micidiali.
Il primo. Tutti ne parlano scandalizzati ma
siamo ancora in mano a società di rating
intrise di conflitto di interesse, i cds sono tremendamente opachi e disponibili alla speculazione che dal canto suo non ha mai trovato limiti consistenti alla sua libera espressione
nei mercati.
Il secondo. Le banche che sui mercati istituzionali hanno smesso di scambiare e di proporre le loro obbligazioni (mercato troppo
costoso e ancora rarefatto), si sono concentrate sul mercato retail facendo esplodere
l’offerta e quindi il costo della raccolta del
risparmio.
Il terzo. A parte la Germania, e speriamo non
debba arrivare anche il suo turno, gli stati
sovrani, minati dalle problematiche di cui
sopra, per continuare a finanziare il proprio
ingente debito pubblico hanno dovuto
incrementare i rendimenti dei titoli di stato
aumentando il costo del debito stesso e sostenendo ancora di più i rendimenti già alti pra-
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BCC Agrobresciano
Il quadro del fiammingo Pieter Bruegel, “La salita al Calvario”
fusa con l’area finanziaria di New York
ticati dall’industria bancaria che, come detto,
si è concentrata sul retail.
Il quarto. La regolamentazione delle autorità
di vigilanza è criticata per il carattere pro
ciclico.
Come detto, dopo la crisi finanziaria del
2007- 2008 gli Stati sono intervenuti per salvare le banche trasferendo l'eccesso di debiti
dai grandi soggetti finanziari al pubblico.
Ora come cittadini europei siamo chiamati a
“stringere la cinghia” e accettare misure di
austerità e tagli alla spesa sociale, al welfare, ai
diritti mentre stiamo ancora aspettando regole condivise per limitare lo strapotere della
finanza.
Trent’anni fa le attività finanziarie avevano
un valore all’incirca equivalente al PIL del
pianeta.
Nel 2007 erano quadruplicate: per ogni euro
prodotto dal lavoro e dal commercio erano
in circolazione quattro euro di debiti, crediti
e scommesse finanziarie.
Ancora più grave è la situazione se si considera il sistema finanziario "ombra": in esso
circolano miliardi di prodotti finanziari derivati scambiati privatamente e non in mercati
borsistici trasparenti.
Nel 2007 l'ammontare di questi derivati
trattati "over the counter" era stimato per
un valore pari a 12,6 volte il PIL del
mondo.
Nel nostro Paese
Ed in Italia? Luci ed ombre.
Se parliamo del livello di indebitamento dei
cittadini, ci rendiamo conto che nel confronto con gli altri paesi siamo più formiche che cicale.
Buona parte del sistema produttivo italiano
invece, deve strutturarsi per sfruttare meglio
la globalizzazione in termini di posizionamento nei mercati alternativi al nostro; la
crisi in atto è sotto gli occhi di tutti ma il
mondo non si è fermato, cresce di meno ed
il baricentro della crescita si è spostato nei
paesi emergenti.
La dimensione delle nostre imprese spesso
rende difficile la riorganizzazione interna
necessaria per adeguare logiche di produzione superate: lavorare nello stesso modo
di prima non è plausibile.
Diventa premiante inseguire la qualità nei
mercati di nicchia, non perseguire la competizione sul costo in mercati indifferenziati.
Quando la dimensione dell’azienda è
molto contenuta bisogna evitare il rischio
“nanismo” cercando forme di aggregazione
in reti di impresa e canali distributivi che
assicurino una scala di mercato minima
adeguata.
Se ci riferiamo all’industria bancaria emerge che, nel corso della crisi, gli aiuti di stato
sono stati pressoché inesistenti per casistica
ed ammontare, gli attivi di bilancio sono
meglio posizionati rispetto ai patrimoni
perché da noi la leva finanziaria non è stata
esasperata e guarda caso il modello di business più ruspante delle nostre banche è
maggiormente orientato all’economia
FINANZA ED ETICA
reale.
Abbracciare l’economia reale però determina capacità reddituale in difficoltà per i
costi alti della raccolta che si accompagnano ai costi del credito non performing
figlio della crisi in corso.
Da un punto di vista finanziario quindi non
eravamo messi malissimo ma ad un certo
punto i mercati hanno scoperto (!) che il
nostro antico, pesante rapporto debito/pil
non era più sostenibile rispetto a ricorrenti
indici di crescita modesta.
In questo ambito, effettivamente, hanno
prevalso le cicale.
Oggi tuttavia attraversiamo un momento
molto interessante: siamo governati da un
esecutivo tecnico che, per definizione, è
meno sensibile alle logiche di partito anche
se con la politica devono essere fatti i conti
per il sostegno parlamentare.
In termini di credibilità, il nostro paese ha
fatto uno scatto in avanti tale da farci pensare che siano i governanti italiani a dare
lezione oggi al tavolo dei potenti.
Anche le prime concrete azioni sulla via
del recupero di una situazione da baratro
sono state riconosciute come valide da tutti
i commentatori accreditati.
Tuttavia, la cinghia per il momento è stata
tirata solo ai pantaloni dei soliti noti.
All’orizzonte compaiono temi quali il ridimensionamento del costo della politica e
del vertice delle principali funzioni dello
Stato (è fuori testa pensare che il
Presidente USA in un anno guadagni
400mila dollari mentre i nostri …).
La Monti & C. ha tutto il nostro rispetto,
lo merita, ma su quest’ultima necessità i
nostri attuali governanti devono dare il
meglio di loro stessi.
Molto ci si aspetta anche dalla lotta all’evasione dal contrasto alla criminalità organizzata sempre più radicata nel tessuto sociale
ed economico.
La crescita dipende anche dalle riforme:
oculate liberalizzazioni, ridimensionamento della burocrazia, tempi della giustizia,
mercato del lavoro.
Un grande contributo al ciclo economico
assetato di risorse deve arrivare anche dal
pagamento dei debiti dello Stato.
Credo che la scadenza del mandato fissata
al 2013 non sia in linea con l’aspettativa di
raggiungere tutti questi importanti obiettivi ma è lecito aspettarsi che venga mantenuta costante la volontà di farcela.
Il Capo dello Stato dovrà garantire che, in
ogni caso, prosegua un percorso politico
lungimirante ben tradotto dal seguente
passaggio di Alcide De Gasperi: “Un politico pensa alle prossime elezioni, uno statista pensa alle generazioni future”.
Ed ora che fare?
A questo punto però, noi semplici cittadini, abbiamo due alternative: o pensiamo
che in questa situazione, da noi direttamente non governabile, sia giustificato solo
tergiversare - “piove, governo ladro” -,
oppure pensiamo che ci si possa concen-
trare sulle cose che dipendono da noi, in
modo da rendere possibile un positivo
contributo al futuro dei nostri figli.
La seconda scelta è scontata e quindi bisogna concentrarsi sul come.
Qui ciascuno di noi può riflettere su quanto sia importante il proprio ruolo: indipendentemente dall’inquadramento, dare di
più e meglio nella propria prestazione,
rispettando le regole che deve seguire chi
si sente parte di un sistema integrato dal
quale non dipende solo la propria fortuna
ma anche quella della propria famiglia,
comunità, contesto e nazione.
Un maggior senso di appartenenza e lungimiranza in azienda, impegno nel nonprofit ed attenzione alla cosa pubblica
fanno di tanti singoli cittadini un popolo
capace di reagire positivamente nei
momenti cruciali della propria storia.
Sono i piccoli gesti e l’impegno quotidiano del maggior numero di persone che
possono farci dimenticare quel senso di
impotenza che ci scuote quando le cose
non vanno bene e ci si rende conto che le
principali responsabilità sono molto lontane dalla persona comune.
Lavorare sodo, saper innovare, rispettare le
regole, pagare le tasse, aiutare i più deboli
non sono proclami ma gesti concreti quotidiani possibili e non dimentichiamo che
il buon esempio è contagioso!
Qualcuno sarà chiamato a progettare, altri
a realizzare, qualcuno a proporre, altri a
concretizzare in un ambiente che deve
essere incline allo scambio delle idee.
Un pensiero particolare lo meritano coloro che per la crisi economica hanno perso
o stanno perdendo il proprio posto di lavoro; anche per tutti questi amici e colleghi
vale la pena darsi da fare, in attesa che
riforme e nuove opportunità di investimento garantiscano un ritorno alla produzione e quindi alla occupazione.
Il film è ancora in proiezione e mancano
tante scene di questo lungometraggio (tutti
i giorni ce ne accorgiamo) ma la cosa certa
è che quest’ultima lezione verrà scritta nei
libri di storia; i periodi di “vacche grasse”
non torneranno.
Tutto ciò forse sarà utile per il recupero di
una politica economica che, perseguendo
stabilità finanziaria, sia in grado di realizzare una crescita costante, bilanciata e lontana dagli eccessi devastanti su cui ci siamo
soffermati.
Dimenticando magari che eravamo partiti
da una brutta storia: un tulipano che soffoca in una bolla.
BCC Agrobresciano
9
NUOVI SERVIZI
Internazionalizzazione:
un’opportunità oggi necessaria
Oggi, più che negli anni scorsi, aprirsi al mercato estero è per le aziende una necessità vitale.
La nostra banca ha gli strumenti per aiutare gli imprendotori locali a fare questo passo
di Francesco Franzoni
L
a globalizzazione se da un lato sta
alimentando in maniera forte la
concorrenza tra le imprese, dall’altro sta offrendo crescenti opportunità
di sviluppo sui mercati emergenti.
Nel nostro paese, non è ancora adeguatamente diffusa la cultura dell’internazionalizzazione (è quel processo manageriale
ed organizzativo, attraverso il quale le
imprese non solo dispiegano le loro vendite su più mercati esteri, ma dagli stessi
mercati esteri attingono anche per il loro
approvvigionamento di materie prime, di
tecnologie, di impianti, di attrezzature, di
forza lavoro, ecc.) e le attività all’estero
intraprese dalle nostre aziende riguardano
per lo più rapporti commerciali occasionali. La scarsa conoscenza del mercato
estero, l’assenza di una adeguata e programmata ricerca del cliente, e di un’efficace promozione del prodotto, portano
spesso le aziende italiane ad affidarsi
esclusivamente alle capacità estemporanee
del venditore o dell’importatore a cui si
affidano.
Strategia vincente per una “internazionalizzatone efficace” invece sarebbe quella
di favorire lo sviluppo di rapporti commerciali sistematici, selezionando i partners esteri attraverso approfondite ricerche di mercato, utilizzando politiche promozionali e radicando l’esportazione
mediante la creazione di società o di partnership sul territorio prescelto.
Vista la stagnazione del mercato interno,
per le imprese attive sul nostro territorio,
intraprendere un processo di internazionalizzazione non è più solo una opportunità possibile, ma una vera e propria vitale necessità per migliorare i conti e l’immagine. Un’azione tanto più opportuna
oggi in cui il brand “Made in Italy” sta
raggiungendo il suo apice in popolarità e
potenzialità commerciali.
10
BCC Agrobresciano
I prodotti per qualità e innovazione sono
presenti in quasi ogni realtà industriale e
sono ricercati in tutto il mondo; capacità
logistiche, strutture e personale sono
eccellenti e adeguati alla sfida dei mercati
fuori confine, dobbiamo solo far nostra la
mentalità internazionale per perfezionare
la macchina organizzativa e partire con
decisione.
Per aiutare le aziende in questo importante processo la nostra Banca offre un
servizio molto professioanle e all’altezza
delle aspettative della nostra clientela, in
grado di dare sostegno alle imprese per le
transazioni commerciali di import/export
in un’ottica di rafforzamento della competitività che le aiuti a confrontarsi
meglio sui mercati internazionali.
La nostra BCC dispone inoltre di un ufficio “crediti speciali” che, in collaborazione con il Consorzio SIAB, fornisce consulenza sulle agevolazioni attualmente
disponibili per le aziende che intendono
rivolgersi ai mercati esteri per partecipare
a fiere internazionali, missioni economiche all’estero e per acquistare servizi di
consulenza, assistenza e formazione per
l’estero. I contributi vengono concessi
attraverso l’assegnazione on-line di voucher (vedi a lato la scheda Bando della
Regione Lombardia).
PER SAPERNE DI PIU’
Coloro che fossero interessati ai
nostri servizio Estero possono telefonare allo 0309044213
Nuovi servizi
BOLLI E TASSAZIONI IN BANCA
VOUCHER INTERNAZIONALIZZAZIONE 2012 PER LE PMI LOMBARDE
AGEVOLAZIONE
Il bando prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto per la partecipazione a missioni commerciali e fiere all'estero:
• Voucher A: servizi di consulenza e supporto per l'internazionalizzazione;
• Voucher B: partecipazione a missioni economiche all'estero;
• Voucher C1: partecipazione a fiere internazionali all'estero in forma aggregata;
• Voucher C2: partecipazione a fiere internazionali all'estero in forma individuale.
BENEFICIARI
Micro, piccole e medie imprese con sede legale o almeno una sede operativa
attiva in Lombardia.
SPESE AMMISSIBILI
• Misura A: ricerca di fornitori, partner, agenti e distributori esteri; analisi di settore, ricerche di mercato e altri studi per consolidamento di rapporti; supporto
legale, fiscale, contrattuale per l’estero; assistenza tecnica e informazione/formazione per tematiche legate all’internazionalizzazione.
• Misura B: ricerca di partner, fornitori agenti o distributori esteri ai fini della definizione di incontri d’affari; assistenza agli incontri all’estero da parte di personale qualificato, interpretariato e traduzione; affitto di sale per gli incontri, transfer
in loco e altre spese direttamente legate alla
missione.
• Misure C: affitto spazi espositivi; servizi di traduzione ed interpretariato; allestimento e pulizia stand, allacciamenti; trasporto a destinazione di materiali e prodotti di campionario; esclusivamente per la partecipazione in forma aggregata
• Misura C1: spese per servizi connessi alla partecipazione alla fiera (assistenza
di personale in loco, organizzazione di incontri con operatori esteri, convegni o
eventi collaterali, iniziative di comunicazione e promozione).
TEMPI E NOTE
Le domande devono essere presentate on-line.
• Per i Voucher Misura A possono essere presentate dalle ore 10,00 del 1 marzo
2012 sino alle ore 12,00 del 31 gennaio 2013.
• Per i Voucher Misura B e C possono essere presentate dalle ore 10,00 del 1
marzo 2012 sino alle ore 12,00 del 31 gennaio 2013, con i seguenti limiti:
- per le iniziative con data di inizio a partire dal 1 febbraio 2012 e fino al 29 giugno 2012, dalle ore 10,00 del 1 marzo 2012 (prima finestra);
- per le iniziative con data di inizio a partire dal 30 giugno 2012 e fino al 9 ottobre 2012, dalle ore 10,00 del 23 maggio 2012 (seconda finestra);
- per le iniziative con data di inizio a partire dal 10 ottobre 2012 fino al 31 gennaio 2013, dalle ore 10,00 del 6 settembre 2012 fino alle ore 12.00 del 31 gennaio
2013 (terza finestra).
Il termine ultimo per la presentazione delle domande, per tutte le Misure, è il
31 gennaio 2013 alle ore 12.00.
IMPOSTA DI BOLLO SUI TITOLI
Con decorrenza 01/01/2012 sono nuovamente variate (vedi D.L.98/2011 convertito in L.111/2011) le
disposizioni in materia di imposta di bollo sugli strumenti e sui prodotti finanziari.
Diventano rilevanti ai fini dell’imposta di bollo tutti
gli strumenti finanziari (quali i titoli di Stato, le azioni, le obbligazioni i certificati di deposito, i derivati e
le quote di fondi comuni di investimento mobiliari ed
immobiliari etc…) e, più in generale i prodotti finanziari, comprese le polizze di “capitalizzazione” e
quelle con contenuto finanziario cd.unit linked e
index linked, i buoni postali fruttiferi (se con valore di
rimborso superiore a € 5.000, come espressamente
previsto dalla norma) ed i pronti contro termine. Sono
esclusi dal prelievo in esame unicamente i fondi pensione e i fondi sanitari.
La normativa prevede che il tributo venga applicato
per ogni esemplare di comunicazione, in modo proporzionale, applicando al valore di mercato dei titoli,
un’aliquota proporzionale pari all’ 1 per mille
(0,10%) per l’anno in corso, che salirà all’1,50 per
mille (0,15%) a decorrere dal 2013. L’imposta di bollo
non potrà essere inferiore ad Euro 34,20 e, per il solo
anno 2012, superiore ad €1.200,00.
Se non risultasse disponibile il valore di mercato si
farà riferimento al valore nominale o al valore di rimborso.
TASSAZIONE REDDITI DI NATURA
FINANZIARIA
La riforma sulla tassazione dei redditi di natura finanziaria contenuta nell’ art. 2 del decreto legge 13
agosto 2011, in vigore dal 01/01/2012, ha previsto un
accorpamento generalizzato dell’aliquota impositiva
al 20% sui redditi di capitale e sui redditi diversi
(cap.gain) ad esclusione di quelli riferiti ai titoli di
Stato, ai titoli ad essi equiparati e ai titoli governativi
emessi dai Paesi appartenenti alla c.d. “White List”
(l’aliquota impositiva rimane al 12,50%).
DAL CREDITO COOPERATIVO
75 MILIONI DI EURO PER LE PMI
E’ stato rinnovato da parte del Credito
Cooperativo, ICCREA Bancaimpresa e SACE, il
gruppo assicurativo-finanziario che sotiene la
crescita e la competitività delle imprese italiane,
l’accordo che prevede anche per quest’anno
l’erogazione di 75 milioni di nuovi finanziamenti
per i progetti di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. A breve verranno date ulteriori informazioni.
BCC Agrobresciano
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LE NOSTRE FILIALI
In piazza, il cuore di una
Comunità: la filiale di Ghedi
La nostra filiale di Ghedi è proprio al centro del paese da sempre, e nel cuore dei cittadini che
la vedono come un’istituzione solida e rassicurante.
di Claudio Binotto
Q
ual è il cuore di una comunità?
La sua piazza. Forse anche il cervello, ma sicuramente è il suo cuore
pulsante. Da duemila anni a questa parte.
Lo era il foro per i Romani, lo erano le
splendide piazze medioevali - come non
ricordare Siena, Firenze, Bologna – lo sono
le nostre, quelle che ci capita di attraversare
o di abitare oggi.
Sono sempre state cuore e termometro di
una comunità. Dall’uso che i cittadini fanno
della loro piazza è possibile cogliere l’identità di una comunità e il suo stato di salute.
I cittadini di ogni epoca hanno voluto lì,
intorno a quello spazio vuoto, gli edifici
delle istituzioni preposte alla loro sopravvivenza: la chiesa, il municipio, la scuola, la
banca. E Ghedi non si sottrae a questa
necessità.
E a Ghedi la Banca di Credito Cooperativo
Agrobresciano, la banca ghedese per eccel-
lenza, la nostra banca, fortemente voluta da
un gruppo di cittadini che oltre un secolo
fa avevano un sogno, occupa un largo spazio del cuore del paese.
La filiale di Ghedi è sulla piazza che si affaccia, ne sente gli umori, ne ascolta le necessità, dà risposte.
Continua il sogno iniziato 115 anni fa, nel
1897, a sostegno del suo territorio.
Una banca però cresce e muta al cambiare
delle epoche. L’ha fatto ed è opportuno e
necessario che continui a farlo: a cogliere il
ritmo delle epoche, a intercettare lo spirito
innovativo del territorio, a dialogare, a interagire con i cittadini, con i soci, con i clienti che perciò si pongono come protagonisti delle trasformazioni della loro banca.
Una caratteristica che ha contraddistinto la
nostra banca nel tempo è di aver sempre
cercato di ascoltare. Ascoltare i bisogni,
ascoltare i problemi, ascoltare i successi dei
nostri clienti e dei nostri soci, dei nostri
“compaesani” ma ancor prima e innanzitutto ascoltarli in quanto persone.
Questo delicato compito è svolto in particolare dal direttore della filiale e dai suoi
più stretti collaboratori.
Il Direttore, Antongiuseppe Piovani, una
persona che si può dire abbia dedicato quasi
tutta la sua vita lavorativa alla Banca lavora
in Agrobresciano dagli inizi del 1980 ricoprendo in questi anni tutti i ruoli di addetto in filiale: dal 1998 vice responsabile della
Filiale di Borgosatollo, direttore di
Montirone, Alfianello, Calvisano e, dal gennaio 2005, direttore della filiale di Ghedi.
Con lui ci sono il vice, Lorenzo Portesani
che dal giugno 2000 ha ricoperto vari
ruoli in filiale, e la coordinatrice, per quanto riguarda i finanziamenti alla clientela,
Mariagrazia De Domenico entrata in
Agrobresciano nel settembre del 1989 per-
Da sinistra: Giovanni Franzoni, Valerio Casaletti, Laura Picenni, Elena
Tedioli, Marco Cristafolini, Chiara Presolana, Benedetta Castelvedere,
Giulio Martini, Nicola Nauti, (in primo piano)Antongiuseppe Piovani
(Direttore), (dietro) Lorenzo Portesani (Vicedirettore), Mariagrazia De
Domenico, Francesca Rolfi, Elena Pluda
12
BCC Agrobresciano
LE NOSTRE FILIALI
I DATI DELLA FILIALE
n. Clienti
n. Soci
Raccolta diretta
Impieghi (in milioni di euro)
Interventi socio-solidali nel triennio 2009-2011 nr. 130
per un importo erogato di Euro 151.270
4.500
952
139 milioni di Euro
87 milioni di Euro
correndo anche lei vari ruoli di responsabilità in filiale. Addetto agli investimenti e
ai risparmi c’è Nicola Nauti, in Agrobresciano dal luglio 1990, con una lunga esperienza maturata al nostro Punto Risparmio.
Saliti i gradini della filiale, varcato l’ingresso, è l’ampio salone delle casse che accoglie
i clienti. Qui i nostri “baluardi”, gli addetti
al front-office, prima di tutti e più di tutti,
accolgono, ascoltano e offrono, oltre ai servizi di cassa, anche le prime risposte alla
clientela.
Il contiguo spazio è riservato alla consulenza in materia di servizi, investimenti e
finanziamenti sia per le famiglie che per le
imprese. Anche qui i nostri clienti possono
trovare attenzione ai loro bisogni e ricevere
proposte che fanno emergere necessità che
talvolta il cliente stesso ignora. Pure questo è il compito di una banca: rendere i propri clienti ulteriormente consapevoli dei
propri bisogni, dei propri limiti e delle proprie potenzialità, anche in questo tempo
non certo facile. Questo una banca deve
fare se vuole essere accanto e al servizio
delle persone.
E’ convinzione della filiale di Ghedi che è
necessario continuare nella direzione indicata dai padri fondatori, con lo stesso spirito ed entusiasmo. Continuare ad essere
“piazza”, luogo di incontro, in cui si è
accolti e ci si trova a proprio agio, perché ha
la forma della casa e dell’approdo sicuro.
In Ricordo di Alfredo
Il 4 gennaio scorso il Collega
Alfredo Bido se n’è andato, lasciando ciascuno di noi solo di fronte alla
vertigine delle domande senza
risposta e delle scelte che la mente
non riesce a comprendere ed il cuore
non può accettare.
Lo pensiamo sereno, là dove è ora,
e la nostra speranza è che si senta
finalmente in pace, proprio come un
nocchiero che in una notte tranquilla conduce la sua barca in mare
aperto, cullato dai suoi pensieri,
sotto un cielo stellato.
Arrivederci Alfredo, che la terra ti
sia lieve.
Fabio Codeluppi
BCC Agrobresciano
13
PER LE FAMIGLIE
Mutui... sospesi!
La nostra Banca ha aderito all’accordo nell’ambito del “Piano Famiglie” siglato fra
ABI e le Associazioni dei consumatori, relativo alla proroga della sospensione del
pagamento delle rate del mutuo. Vediamo i dettagli dell’accordo.
di Francesco Franzoni
per un periodo di almeno 30 giorni, la cassa
integrazione, morte o grave invalidità.
Inoltre per ottenere la sospensione è necessario
avere un reddito imponibile non superiore ai
40.000 euro ed avere uno stato nei pagamenti
regolare, inoltre il richiedente non deve avere già
usufruito in precedenza della sospensione del
pagamento per meccanismi offerti dalla Banca o
per una misura pubblica.
Le quote capitale sospese dovranno essere recuperate al termine del piano di ammortamento,
che subirà quindi un allungamento pari al periodo di sospensione. Gli interessi contrattuali
dovranno essere comunque pagati anche durante la moratoria. Per le banche che hanno concesso la sospensione totale dei pagamenti, il recupero degli interessi verrà distribuito sulle rate successive.
“Piano famiglie” in breve
L
a decisione è stata presa nel contesto
dell’attuale crisi economica che sta
penalizzando le famiglie che si trovano
in situazione di momentanea difficoltà nel pagamento delle rate del mutuo.
L’accordo a cui ha aderito anche l’Agrobresciano prevede come termine per la presentazione
delle domande di sospensione il 31 luglio 2012
e ricalca quanto già fatto nel luglio del 2011, in
occasione della seconda proroga semestrale. La
domanda deve essere presentata allo sportello
della nostra Banca che ha concesso il finanziamento.
L’Accordo trova applicazione per tutti i mutui
con ipoteca su immobili residenziali accesi per
l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione
dell’abitazione principale, di durata originaria
superiore a 5 anni e di importo originario fino
a 150.000 euro stipulati sia a tasso fisso sia a tasso
14
BCC Agrobresciano
variabile.
Questo nuovo provvedimento, rappresenta, per
le famiglie del nostro territorio, una ulteriore
possibilità di tirare un sospiro di sollievo nel caso
non riescano più ad avere l’autosufficienza economica permettendo loro di disporre di ulteriore liquidità da destinare alle proprie necessità
vitali.
Quanto sopra rappresenta la volontà della nostra
BCC di continuare a sostenere il dialogo e la
collaborazione con la propria clientela ed in particolare rinnovare l’attenzione a favore delle
famiglie nel contesto dell’attuale situazione economica.
La condizione per accedere alla moratoria è che
l’intestatario del finanziamento sia andato
incontro, dal 2009 in poi, ad eventi sfavorevoli
quali: la perdita del posto di lavoro, la sospensione dal lavoro o riduzione dell’orario di lavoro
Le banche italiane, autonomamente ed in partnership con il Governo, le Regioni, i Comuni, la
Conferenza episcopale italiana e le parti sociali, hanno messo in atto numerose iniziative per
sostenere le famiglie durante la crisi, allo
scopo di garantire:
• il miglioramento delle possibilità di inclusione
finanziaria di soggetti a maggior profilo di
rischio (accesso al credito);
• l'attenuazione degli obblighi contrattuali per
coloro che - con contratti di credito in essere si trovano in condizioni temporanee di difficoltà nell'adempimento dei rimborsi (sostenibilità
del credito);
• l'attenuazione del costo del finanziamento per
gravare meno le uscite familiari (condizioni del
credito).
L'ABI ha quindi elaborato un progetto a sostegno del mercato del credito retail, denominato
"Piano famiglie", che si prefigge i seguenti
obiettivi:
• innalzare la sostenibilità finanziaria delle operazioni di credito alle famiglie, adottando una
misura di sospensione dei rimborsi di finanziamenti in essere;
• coordinare e comunicare efficacemente gli
strumenti di incentivazione già esistenti, molti
dei quali costruiti in partnership con le
Pubbliche amministrazioni;
• gestire efficacemente le eventuali sollecitazioni poste dai diversi stakeholders (portatori di
interesse).
PER SAPERNE DI PIU’
Coloro che fossero interessati alla sospensione delle rate del proprio mutuo, possono
rivolgersi al loro sportello bancario, dove
verrà presa in esame la loro situazione.
PER LE IMPRESE
“Fondo centrale di Garanzia”
Uno strumento di
ripresa e di crescita
IN FAMIGLIA...
A sostegno della ripresa della produttività e dello sviluppo delle PMI che operano
sul nostro territorio viene riconfermato, da parte di Agrobresciano, anche per il
prossimo futuro l’utilizzo del “Fondo centrale di Garanzia”
di Francesco Franzoni
I
l perdurare dell’attuale congiuntura
negativa del sistema economico ha
avuto effetti anche nell’erogazione di
prestiti e finanziamenti a favore delle piccole e
medie imprese della nostra realtà.
A fronte di questa situazione l’Agrobresciano
conferma di voler sostenere interventi qualificati finalizzati alla ripresa della produttività e dello
sviluppo delle aziende locali utilizzando molteplici strumenti di supporto tra cui la possibilità
di ottenere le garanzie rilasciate dal “Fondo
Centrale di Garanzia” al fine di agevolare i percorsi di continuazione dell’attività e di progresso delle realtà economiche locali.
Rispetto alle esigenze del sistema produttivo il
“Fondo Centrale di Garanzia” viene ormai
molto apprezzato nel momento della richiesta
di credito da parte delle PMI in quanto riesce,
in modo anche flessibile, a concedere una
importante garanzia che naturalmente si affianca a quelle già rilasciate dall’impresa richiedente.
Il Fondo pertanto non rappresenta un modo
per ricavare un contributo economico in conto
capitale od in conto interessi, ma la possibilità di
ottenere il rilascio di una garanzia aggiuntiva
che comporti l’applicazione di costi più contenuti.
Il 2011, per il Fondo di
Garanzia, è stato un anno
record perché il suo intervento ha permesso alle
aziende italiane di ottenere
oltre 8 miliardi di finanziamenti dagli istituti di credito.
La flessibilità del Fondo si
traduce inoltre nella possibilità di “sostenere” la quasi
totalità delle nostre aziende
(PMI) appartenenti a qualsiasi settore (ad eccezione dei
settori “sensibili” esclusi dalla UE) con possibilità di finanziare anche investimenti all’estero.
Del suddetto Fondo si è inoltre occupata anche
la manovra ‘Salva Italia’ e i decreti ministeriali
che la renderanno operativa a breve e ne faranno uno strumento ancora più efficace e interessante per le imprese.
Tra gli interventi prossimi venturi già annunciati, infatti, ce ne saranno due particolarmente
significativi: la riduzione del 50% delle commissioni di utilizzo del Fondo e l’ aumento della
garanzia dal 50% all’80% per i finanziamenti
dedicati ad investimenti, progetti di ricerca e
sviluppo e partecipazione a fiere internazionali,
con il massimale garantito per impresa che passa
da 1,5ML a 2 milioni di euro.
È sempre più evidente quindi, che dopo le
nuove modifiche il Fondo non sarà più solo uno
strumento efficace per contrastare la crisi, ma
un proprio e vero volano per favorire la crescita delle aziende.
PER SAPERNE DI PIU’
Coloro che fossero interessati possono rivolgersi al proprio sportello
ULTIMISSIME TESSERE
AFFRETTATEVI!
Presso i nostri sportelli si possono ancora
ritirare le nuove cards VIVIPARCHI per l’anno 2012 che la nostra banca offre GRATUITAMENTE a Soci e Clienti
Da molti anni la nostra banca aderisce alla
bellissima iniziativa Viviparchi, un circuito di
strutture per il tempo libero e la vacanza
dedicato a tutti e in particolare alle famiglie
con figli.
Il circuito Viviparchi è costituito da oltre 250
strutture comprese tra i più importanti parchi
tematici (divertimento, botanici, acquatici,
naturalistici...), siti UNESCO (patrimonio
mondiale dell'umanità), castelli, agriturismi,
impianti di risalita, hotel, musei, foresterie,
cascine... che rappresentano itinerari turistici per un giorno, un week end o una vacanza. I possessori della tessera Viviparchi
godono di numerosissime agevolazioni e di
sconti all’interno delle strutture ed inoltre i
ragazzi fino a tredici anni hanno l’ingresso
gratuito.
Insieme alla tessera verrà consegnata la
preziosa guida Viviparchi, con l’elenco delle
innumerevoli possibilità e occasioni per trascorrere il tempo libero insieme a tutta la
famiglia, divertendosi e risparmiando.
Chi ancora non conoscesse Viviparchi può
visitare il sito www.viviparchi.eu
>>> Per informazioni e per ritirare
GRATUITAMENTE la card e la guida
(fino ad esaurimento delle scorte)
rivolgersi al proprio sportello.
BCC Agrobresciano
15
Agrobresciano
Premio allo studio 2011/12
Per partecipare al Premio, che ricordiamo è riservato ai Soci e figli dei Soci, le domande dovranno essere presentate entro il prossimo 30 settembre
P
er il nono anno consecutivo la nostra
Banca propone l’assegnazione di
Premi allo Studio ai migliori studenti Soci o Figli di Soci. Quello in scadenza il
30 settembre prossimo è indetto per l’anno
scolastico e accademico 2011/2012, per chi
frequenta istituti e scuole di istruzione secondaria di primo e secondo grado, statali o riconosciuti dallo Stato, corsi di laurea universitari di qualsiasi facoltà e riconosciuti dallo
Stato.
La partecipazione al concorso, ricordiamo, è
esclusivamente riservata ai Soci e ai figli di
Soci (Persone Fisiche), che alla data di presentazione della domanda, risultino essere iscritti
nel libro Soci da almeno 6 mesi.
I premi allo studio sono suddivisi in cinque
categorie, e verranno prese in considerazione
solo le domande presentate aventi i seguenti
requisiti:
tipo “A” - da Euro 200,00 Studenti che
hanno conseguito la licenza di scuola media
con la votazione di 10/10
tipo “B” - da Euro 350,00 Studenti della
scuola secondaria di secondo grado (scuola
superiore), che hanno riportato nella sessione
estiva dell’anno scolastico 2011/2012 una
votazione minima di 95/100 per il conseguimento del diploma di maturità.
tipo “C” - da Euro 500,00 per universitari che
avranno ottenuto la laurea triennale del
nuovo ordinamento con votazione minima di
95/100 o di 105/110;
tipo “D” - da Euro 250,00 per la laurea del
biennio successivo al triennio con votazione
minima di 95/100 o di 105/110.
tipo “E” - da Euro 750,00 per universitari che
avranno ottenuto la laurea quinquennale
(anche 3+2*) con votazione minima di
a cura del Comitato Soci e Cultura
95/100 o di 105/110; (*Solo nel caso di non
aver ricevuto il premio della laurea triennale)
L’assegnazione dei premi allo studio è stabilita dal Consiglio di Amministrazione con giudizio insindacabile in base alla graduatoria di
merito.
a - I concorrenti iscritti agli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado
per l’anno scolastico 2011/2012 dovranno
comprovare i requisiti di cui sopra mediante
certificato rilasciato dalla scuola o dall’istituto
cui appartengono. Dal concorso sono esclusi
gli studenti ripetenti.
b - I concorrenti iscritti a corsi universitari
per l’anno accademico 2011/2012 dovranno
comprovare i requisiti di cui sopra mediante
certificato rilasciato dalla Segreteria
dell’Università attestante la votazione finale.
L’età massima degli studenti (non lavoratori)
frequentanti corsi universitari non dovrà essere superiore ai 30 anni alla data di presentazione della domanda.
L’età massima degli studenti (lavoratori) fre-
quentanti corsi universitari non dovrà essere
superiore ai 35 anni alla data di presentazione
della domanda.
La domanda di ammissione al concorso dovrà
essere compilata direttamente presso gli sportelli della Banca di Credito Cooperativo
Agrobresciano, e dovrà pervenire all’Ufficio
Soci con la documentazione richiesta, entro e
non oltre il 30 settembre 2012.
Una volta approntata la graduatoria ogni assegnatario sarà avvertito con lettera ordinaria
della Banca entro il mese di ottobre.
La consegna dei “Premi allo Studio” si effettuerà domenica 21 ottobre, presso
l’Auditorium della Banca.
PER SAPERNE DI PIU’
Per ulteriori informazioni e per ritirare i
moduli per la partecipazione al Premio
allo Studio 2011-2012, rivolgersi al proprio sportello.
BCC Agrobresciano
17
GIOVANI SOCI
Nasce il CLUB “ Giovani Soci”
Agrobresciano: il futuro è qui
I giovani Soci si stanno attivando in banca per essere propositivi del loro futuro sul territorio. La prima iniziativa proposta, tre incontri dal titolo: “Finanza istruzioni per l’uso”
a cura del Comitato Soci e Cultura
I
giovani costituiscono una risorsa
alla quale la nostra società non
può e non deve rinunciare. Spesso
però ne sottovaluta l'importanza e, anche
in questo, il movimento del Credito
Cooperativo
intende
dimostrarsi
"Differente".
L’attenzione del Credito Cooperativo,
specialmente in questi ultimi anni, è stata
rivolta ai giovani Soci, come dimostrato
in occasione dei lavori del XIV
Congresso del Credito Cooperativo, dove
è stato dato spazio al “Secondo Forum dei
Giovani Soci”.
La prima parte dell’evento è stata animata dagli interventi dei ragazzi delle varie
associazioni “giovani soci” italiane, che
hanno portato testimonianza delle loro
attività e delle molte iniziative nate per
favorire il coinvolgimento e la partecipazione della compagine più giovane all’interno delle singole BCC.
La seconda parte del Forum ha riguardato “I Giovani Soci e il futuro del Credito
18
BCC Agrobresciano
Cooperativo”, ovvero i progetti dei vari
gruppi sia a livello locale sia a livello di
rete.
Attualmente i gruppi attivi sono 10 e
sono costituiti da Giovani Soci di età
compresa tra i 18 e i 35 anni, composti da
un Presidente, un direttivo (10 /15 persone) e da risorse interne: presidente o
delegato, direttore e responsabile ufficio
soci.
Gli ambiti e i compiti specifici sono quelli di proporre e organizzare iniziative ed
eventi rivolti ai giovani con lo scopo di
sviluppare la conoscenza e la coesione tra
loro.
Le varie associazioni/gruppi sono state
costituite su iniziative dei Consigli di
Amministrazione e in alcuni casi approvate direttamente in Assemblea dei Soci.
I componenti dei gruppi sono stati individuati attraverso auto-candidature.
Alcuni gruppi agiscono autonomamente
(dalla progettazione alla realizzazione
delle iniziative), utilizzando il Budget
assegnato dal CdA, altri invece, sono
coinvolti nella fase di progettazione e il
coordinamento e le attività sono in carico alla struttura.
Anche l’Agrobresciano è ben consapevole che il coinvolgimento dei giovani sia
un ingrediente fondamentale che può
condurre ad una crescita non solo economica ma anche, e soprattutto, valoriale e
che tale coinvolgimento stia diventando
sempre più una necessità.
Ecco perchè l’interesse della BCC
Agrobresciano verso i giovani è volto a
conoscere le loro opinioni, bisogni e attese per pianificare e costruire il nostro
futuro e contribuire a quello del Sistema.
Ma “conoscere” non basta. Occorre “farsi
conoscere” dai giovani in modo che
entrino in contatto con la realtà del
Credito Cooperativo e, quindi, “farsi
riconoscere” accreditando la “differenza”
del nostro Movimento rispetto alle altre
banche (Art 2 – Statuto Sociale). Quindi
il nostro obiettivo è quello di suscitare
GIOVANI SOCI
l’interesse dei giovani alla vita e alle peculiarità della BCC, di favorire la loro conoscenza e la loro formazione su tematiche
di natura bancaria e finanziaria in generale e delle cooperative di credito in particolare, anche in vista di futuri possibili
incarichi all’interno della Banca.
Anche la nostra BCC ha quindi istituito
un CLUB "Giovani soci", un’associazione
dedicata ai giovani soci da 18 a 35 anni,
che si pone come obiettivo principale
quello di avvicinare le nuove generazioni
alla nostra Banca, promovendo iniziative
culturali, di aggregazione e ludiche.
Il gruppo “Giovani Soci” ha potere propositivo e consultivo nei confronti del
Consiglio di Amministrazione, mediante
una programmazione annuale, che riguarda l’organizzazione di seminari, incontri,
conferenze e convegni per l’analisi e l’approfondimento di tematiche culturali,
sociali e solidaristiche; l’organizzazione di
corsi e moduli formativi su materie di
interesse culturale economico e sociale;
l’organizzazione di eventi culturali, artistici, sportivi e ricreativi; la promozione
di iniziative per la diffusione dei valori e
dell’immagine della BCC sul territorio.
La prima iniziativa proposta dal gruppo
“Giovani Soci” riguarda l’organizzazione
di un corso di finanza di base, del quale
diamo tutte le specifiche nel riquadro a
fianco; mentre di seguito riportiamo la
nota con la quale in neonato CLUB
"Giovani soci" presenta se stesso e la
prima iniziativa.
Articolo 12 Carta dei Valori del Credito
Cooperativo: “Il Credito Cooperativo
crede nei giovani e valorizza la loro partecipazione attiva nel suo percorso di
innovazione. Attraverso un confronto
costante, si impegna a collaborare con
loro, sostenendoli nella diffusione e nella
concretizzazione dei principi della cooperazione di credito”.
Recependo queste indicazioni è da alcuni
mesi che la nostra banca ci sta dando l’opportunità di incontrarci e di creare un gruppo che a livello giovanile porti avanti i principi stessi della BCC Agrobresciano, quali
la collaborazione sociale e l’aiuto reciproco
tra tutti i settori della nostra comunità, atto
al miglioramento personale di ognuno di
noi.
Siamo un gruppo di ragazzi tra i 18 ed i
35 anni, ognuno diverso dall’altro per interessi ed occupazioni, ma tutti animati dallo
stesso desiderio di spendersi in prima persona per la nostra comunità.
Essendoci dunque attivati per la creazione
di una prima iniziativa concreta, ci siamo
chiesti cosa potessimo fare per dare un aiuto
a tutti quei giovani che come noi, sentendo
quotidianamente discorsi economico finanziari sui mezzi di informazione, si sentano
disarmati di fronte a concetti complessi dove
la loro comprensione non è immediata in
quanto richiede competenze specifiche. A
tale scopo abbiamo organizzato una serie di
tre incontri, che hanno l’obbiettivo di offrire
spiegazioni concrete riguardanti la situazione economica mondiale, e di dare qualche
dritta su come muoversi all’interno del
mondo finanziario, spesso poco chiaro.
Rivolgiamo questa iniziativa dal titolo parlante -“ Finanza: istruzioni per l’uso”- a
tutti i giovani soci, sperando, in questo
modo, di prestare un utile servizio e di
incontrare, in queste serate, nuove persone
che siano animate dal nostro stesso intento
e aderiscano al progetto. Siamo ancora
all’inizio, ma pensiamo che da questa collaborazione possano nascere nuove idee da
trasformare poi in iniziative come questa.
(da un giovane Socio)
PER SAPERNE DI PIU’
Aderisci al CLUB “Giovani Soci” tramite il
sito della Banca www.agrobresciano.it o scrivendo una mail a:
[email protected].
Per tenerti informato vieni su
Facebook all’indirizzo
BCC Giovani Soci Agrobresciano
BCC Agrobresciano
19
SPECIALE BILANCIO 2011
Il Bilancio 2011: tra tenuta e ripresa
In queste pagine un estratto del Bilancio 2011 della nostra Banca approvato il 22 aprile scorso
L’
assemblea dei Soci della nostra Banca tenutasi domenica 22 aprile a Ghedi ha approvato il Bilancio d’esercizio 2011. I dati evidenziano, malgrado una situazione che risente degli effetti della grave crisi in corso, un utile
netto di 1,42 milioni di Euro ed un patrimonio di vigilanza
in aumento a 141,9 milioni di euro. Gli indicatori che misurano il grado di patrimonializzazione della Banca si muovono
nella direzione di un positivo consolidamento (Tier 1 Ratio
13,80% e Total Risk Ratio 16,06% rispetto ai Rischi di Primo
Pilastro). Vengono poi ribaditi i principi di sostegno alle famiglie ed alle imprese, confermato dal rapporto tra gli impieghi
lordi (denaro dato in prestito) e la raccolta da clientela pari al
100,86%, che testimonia come la nostra Banca restituisca al
territorio tutti i risparmi raccolti, a sostegno dei bisogni finanziari delle famiglie e delle imprese. Anche per il futuro la politica gestionale del Consiglio di Amministrazione conferma
l’impegno nei confronti di famiglie, artigiani, commercianti e
agricoltori, ribadendo che la BCC Agrobresciano è attenta ai
bisogni delle persone, delle imprese e delle comunità nelle
quali opera.
Vi sono allo studio nuovi progetti di carattere economicosociale che, partendo dai Soci, possono essere d’esempio e
fare da volano per la promozione di una cultura cooperativa ispirata alla realizzazione del “Bene Comune”. Di particolare importanza è l’azione che si sta rivolgendo ai
“Giovani Soci” (vedi alle pagine 18-19) con la costituzione
20
BCC Agrobresciano
di un gruppo operativo in grado di creare coesione e idee
innovative.
Nella sua relazione il Presidente ha evidenziato l'impegno
che la Banca ha indirizzato al tessuto sociale ed al territorio
dove la banca opera, ricordando che lo scorso anno sono
state quasi 400 le Associazioni di vario genere, da quelle
sportive a quelle di volontariato, dalle ricreative a quelle civili, che hanno ottenuto contributi dalla Banca, per un totale
erogato di circa 400.000 euro, con il fine di sostenere la realizzazione di specifiche e peculiari iniziative o per aiutarle a
procedere nell'attività ordinaria.
I Soci risultano essere a fine 2011 4.973. Oltre alle condizioni di particolare favore per l'utilizzo dei prodotti e dei servizi, sono state concesse 58 borse di studio a favore dei figli di
Soci che si sono distinti in ambito scolastico ed universitario
per un totale di 25.000 euro, oltre a iniziative turistiche e
culturali che sono state organizzate ed apprezzate.
Infine, in Assemblea è stata confermata l'importanza della
coesione del sistema del Credito Cooperativo, sia riguardo
alla partecipazione alle società del gruppo, sia nei benefici
che possono derivare da una reciproca relazione d’affari e di
obiettivi per lo sviluppo territoriale così come previsto dall’art. 2 dello Statuto.
Di seguito presentiamo una sintesi dei dati numerici che
descrivono operativamente il Sistema BCC e la nostra
Banca di Credito Cooperativo Agrobresciano.
SPECIALE BILANCIO 2011
Il Sistema BCC: dati in sintesi
Il sistema del Credito Cooperativo è la realtà bancaria dotata di maggiore capillarità territoriale nell’ambito dell’industria bancaria italiana. Tale caratteristica è conforme al principio di vicinanza e prossimità che fa parte del modello di
servizio alla clientela proprio di una banca cooperativa a
radicamento locale. Ciò ha alimentato una strategia di sviluppo di tipo “estensivo”, indirizzata ad ampliare la copertura territoriale al fine di raggiungere un maggior numero di
soci e clienti.
A dicembre 2011 si registrano 412 BCC (pari al 54,4% del
totale delle banche operanti in Italia), con 4.411 sportelli
(pari al 13,1% del sistema bancario).
Anche nel corso del 2011, le dipendenze delle BCC-CR
sono aumentate (+36 unità nel corso degli ultimi dodici
mesi), a fronte di una leggera contrazione registrata nel sistema bancario complessivo (-0,4%).
A settembre 2011, le BCC-CR rappresentavano ancora
l’unica presenza bancaria in 554 comuni italiani, mentre in
altri 546 comuni avevano un solo concorrente. Alla stessa
data, le BCC operavano in 101 province.
Il numero complessivo dei clienti delle BCC-CR superava a
dicembre 2011 i 6 milioni.
I dipendenti delle BCC-CR erano a fine 2011 circa 32.000
unità (+1,2% annuo contro il -0,4% registrato in media dal
totale delle banche); ad essi vanno aggiunti gli oltre 4.700
dipendenti di Federazioni Locali, società del GBI, Casse
Centrali e organismi consortili, per un totale di oltre 36.500
unità.
Il numero dei soci era pari alla fine del 2011 a poco meno
di un milione e duecentomila (1.156.711 unità).
La gestione Sociale
Le norme dell’art. 2545 Cod.Civ. ed ai sensi dell’art. 2 della
legge 59/1992 regolano i criteri seguiti dagli Amministratori nella gestione sociale per il conseguimento degli scopi
statutari in conformità con il carattere mutualistico della
nostra Banca:
• costante impegno nel perseguire la nostra responsabilità
sociale secondo i principi cooperativi della mutualità,
senza fini di speculazione privata, con la precisa missione di operare al servizio dei Soci e delle comunità locali cercando di garantirne il miglioramento economico,
sociale e culturale e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio ed alla previdenza;
• promozione dello sviluppo locale con azioni di sostegno
alle famiglie ed alle imprese del territorio;
• condivisione e sostegno alle iniziative promosse dal
Movimento del Credito Cooperativo sia attraverso la
partecipazione attiva alle Istituzioni di categoria sia
ricorrendo primariamente ai servizi coordinati dagli
organismi del gruppo;
• erogazioni dal fondo beneficenza, la cui formazione ed il
cui utilizzo avvengono nel rispetto della normativa specifica.
Tali principi hanno trovato riscontro in numerose e concrete iniziative tra le quali citiamo:
• erogazione ai Soci di servizi a condizioni di favore; il
valore delle agevolazioni del “pacchetto Soci” nel 2011 è
stato pari a 2,39 milioni di euro.
• assolvimento dell’obbligo di contribuzione ai fondi
mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione come proposto in sede di ripartizione dell’utile di
esercizio; il contributo proposto per il 2011 è di Euro
42.696,10 pari al 3% dell’utile.
• sostegno finanziario alle ditte e alle famiglie in temporanea difficoltà economica, sia tramite accordi specifici
Banca-Cliente, sia tramite il ricorso alle convenzioni a cui
la Banca ha aderito:
a) alla proposta di proroga dell’Accordo ABI/Associazioni
dei Consumatori per la sospensione dei mutui alle famiglie;
b) alla proposta di proroga dei termini dell’Avviso comune - Accordo per il credito e Nuove misure per le Pmi –
sottoscritto dall’ABI con le associazione di rappresentanza delle imprese;
c) al Fondo di solidarietà per i mutui prima casa;
• prosecuzione dell’erogazione di micro-credito a soggetti
economicamente deboli nell’ambito della Convenzione
stipulata con la Caritas diocesana di Brescia, unitamente
ad alcune BCC consorelle operanti in provincia;
• sostegno economico ad iniziative promosse da onlus, associazioni di volontariato, parrocchie, oratori, società sportive e culturali presenti sul territorio di competenza. In un
contesto economico difficile la Banca ha ritenuto, con
maggior convinzione e ragione, di non far mancare al territorio il supporto alle iniziative consolidate nel tempo,
privilegiando quelle rivolte alle fasce più deboli. Le erogazioni sono state così ripartite (vedi tab. completa a pag
35):
numero di erogazioni
2011
Associazioni sportive e culturali
Volontariato
Altre associazioni
Comuni ed Enti
Oratori e Parrocchie
Scuole
133
53
76
28
62
21
Totale
373
• assegnazione di 58 premi allo studio a favore di Soci o dei
loro figli per complessivi 24.250 Euro;
• organizzazione, in collaborazione con agenzie specializzate, di escursioni culturali per la visita di mostre o città
d’arte e di viaggi vacanza;
• realizzazione di mostre e convegni, anche in collaborazione con Amministrazioni comunali, scuole e associazioni
culturali presenti sul territorio;
• concessione in uso gratuito dell’Auditorium della sede a
istituzioni, scuole e associazioni per manifestazioni culturali e sociali.
Ricordiamo che far parte della Compagine Sociale, non
significa solo beneficiare dei vantaggi riservati ai Soci, ma
soprattutto aderire ad una cooperativa di persone che hanno
come obiettivo la crescita del territorio.
BCC Agrobresciano
21
SPECIALE BILANCIO 2011
La Compagine Sociale
Il Socio delle BCC, oltre ad usufruire dei vantaggi propri dei
clienti, gode di tutta una serie di benefici che discendono dal
ruolo centrale che la persona occupa nella BCC. Il nostro
orientamento costante è rendere la relazione con i Soci e il
territorio sempre più incisiva nel rispetto delle previsioni dell’art. 2 del nostro Statuto. La nostra attività continuerà ad essere rivolta al miglioramento delle condizioni morali, culturali
ed economiche del Socio e della comunità in cui operiamo.
I dati essenziali della Compagine Sociale al 31 dicembre
2011 sono:
• alla data del 31 dicembre 2011 la compagine sociale era
composta da 4.973 Soci, con un capitale sociale di
3.152.280,12 euro;
• rispetto alla stessa data dell’anno precedente la compagine
sociale è aumentata di 58 unità;
• nel corso dell’esercizio 2011 sono state accolte tutte le 240
domande di ammissione a Socio, per una quota di capitale sociale pari a 156.348,00 euro.
Nel corso del 2011 il parametro di attività prevalente (cioè
il parametro che definisce la percentuale di attività della
Banca sul totale verso la Clientela) verso i Soci è stato
2222
2512
2849
3109
3320
3485
3638
rispettato, attestandosi a fine anno al 55,11% con un
miglioramento rispetto al 52,88% del 2010.
Il Patrimonio e l’operatività della Banca
Il livello di patrimonio detenuto da una Banca, e dalle
Banche nel loro insieme, fornisce un indicatore del grado di
stabilità dell’intermediario e del sistema finanziario nel suo
complesso. In un contesto di crisi economica il grado di
patrimonializzazione di un Istituto di Credito assume, a
maggior ragione, un ruolo primario nella valutazione della
propria capacità di fronteggiare i rischi e di assicurare stabilità.
Al 31 dicembre 2011 il Patrimonio di Vigilanza della Banca,
comprensivo delle emissioni subordinate e dell’utile di esercizio destinato a riserva è pari a 141.962.024 euro, in
aumento del 17,47% rispetto all’esercizio precedente. Dalle
rilevazioni riferite a fine 2011, emerge una stima di fabbisogno patrimoniale pari a 79,2 milioni di euro (per i Rischi di
Primo e di Secondo Pilastro) con un’eccedenza patrimoniale che passa da 40,2 a 62,7 milioni di euro.
Il Patrimonio di Vigilanza della banca è costituito per
l’85,9% da patrimonio di base (121.962.024 di euro) e per il
3962
4266
4718
4915
4973
Lo sviluppo della Compagine
Sociale dal 2000 al 2011
2000
22
2001
2002
BCC Agrobresciano
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
SPECIALE BILANCIO 2011
restante 14,1% da patrimonio supplementare (20 milioni di crisi per le aziende e le famiglie.
euro, i prestiti subordinati).
La raccolta diretta ha fatto registrare nel 2011 un decremen- Il Risultato del 2011
to pari a 56,43 milioni di euro, con una riduzione su base Il risultato lordo dell’ esercizio 2011 è pari a euro 3.612.651.
annua del 5,61%, attestandosi ad un valore pari a 949,68 Sono stati calcolati gli ordinari ammortamenti degli immobimilioni di euro. Durante tutto il corso dell’anno è stata pre- lizzi materiali ed immateriali per 1.366 migliaia di euro e sono
sente una forte pressione sulla raccolta diretta accompagnata state contabilizzate le imposte sul reddito per 2.189 migliaia di
da relativi costi crescenti. Con l’acuirsi delle tensioni sul euro. L’utile netto di esercizio risulta, pertanto, pari a euro
debito sovrano e sui titoli di stato le difficoltà di raccolta si 1.423.203 come sintetizzato nella tabella a fondo pagina.
sono inasprite rendendo più complesso mantenere in equilibrio il rap- RACCOLTA DIRETTA
porto tra volumi e costi.
2011
2010 DIFFERENZA
%
La raccolta indiretta, costituita da DATI IN MIGLIAIA DI EURO
depositi di titoli in Amministrazio25.908
14.188
11.720 82,61%
ne, Risparmio gestito e prodotti assi- Certificati di deposito
curativi a contenuto finanziario, ha Conti correnti e depositi
445.505
444.099
1.406 0,32%
fatto registrare un variazione positiva
23.776
40.658
-16.882 -41,52%
per 26,1 milioni di euro (14,37%) Pronti contro termine
rispetto all’anno precedente, passan- Obbligazioni al costo ammortizzato 430.357
504.560
-74.203 -14,71%
do da 181,9 a 208 milioni di euro.
3.190
2.608
582 22,32%
Nella scomposizione del dato aggre- Obbligazioni al fair value
gato si osserva una riduzione del Prestiti subordinati
20.944
0
20.944
comparto del Risparmio Gestito,
meno 4,9 milioni di euro (18,80%), Totale Raccolta Diretta
949.680 1.006.113
-56.433 -5,61%
mentre i Prodotti Assicurativi hanno
confermato il loro valore evidenzian- RACCOLTA INDIRETTA
do una crescita pari al 12,51%.
2011
2010 DIFFERENZA
%
L’espansione del comparto del DATI IN MIGLIAIA DI EURO
Risparmio Amministrato è una
145.126
118.657
26.469 22,31%
diretta conseguenza degli elevati ren- Risparmio Amministrato
dimenti offerti dai titoli del debito Risparmio Gestito
21.383
26.335
-4.952 -18,80%
pubblico, fenomeno che si è intensi41.560
36.939
4.621 12,51%
ficato nell’ultimo trimestre dell’anno. Prodotti Assicurativi
Al 31 dicembre 2011 l’ammontare Totale Raccolta Indiretta
208.069
181.931
26.138 14,37%
complessivo dei prestiti erogati alla
clientela ha evidenziato una contra- IMPIEGHI ALLA CLIENTELA
zione del 2,25% attestandosi a poco
DATI IN MIGLIAIA DI EURO
2011 2011 2010 2010DIFFERENZA
DIFFERENZA
%
meno di 899 milioni di euro.
La concessione di nuovo credito e la
Risparmio Amministrato
agrario
12.692145.126 12.855
118.657
-163
26.469 22,31%
-1,27%
riarticolazione di quello in essere ha Portafoglio
visto la nostra Banca muoversi in un Mutui
Risparmio Gestito
490.948 21.383513.71626.335
-22.768
-4.952 -18,80%
-4,43%
contesto senza eguali per difficoltà
C/C e SBF
Assicurativi
223.966 41.560253.23536.939
-29.269
4.621 -11,56%
12,51%
economica e finanziaria, soprattutto Prodotti
nell'ultima parte del 2011.
Finanziamento estero
24.972
28.075
-3.103
-11,05%
208.069
181.931
26.138 14,37%
Tuttavia il rapporto tra impieghi Totale Raccolta Indiretta
14.167
13.986
181
1,29%
lordi e depositi da Clientela è passato Titoli di debito
dal 96,7% del 2010 al 100,86% del Altri crediti
13.693
13.757
-64
-0,47%
2011 a conferma della scelta del
118.499
83.965
34.534
41,13%
Consiglio di Amministrazione di Attività deteriorate
sostenere l’economia locale con forza Totale Impieghi
898.937
919.589
-20.652
-2,25%
e determinazione.
Sostegno che ha trovato espressione STATO PATRIMONIALE 2011 (dati in migliaia di euro)
anche nella concessione di mutui
Attivo
1.259.509.055
per liquidità e nella sottoscrizione
Passivo
1.153.049.498
ed applicazione di tutte le convenPatrimonio netto
105.036.354
zioni proposte a vario titolo da
Stato, Regione, Provincia, AssociaUtile dell’esercizio
1.423.203
zioni di categoria quali misure antiBCC Agrobresciano
23
CULTURA LOCALE
Il Crocefisso delle Garbelle e
la perduta chiesa di San Lorenzo
Nella campagna di Ghedi una scoperta inattesa sulle vie della devozione popolare
N
el percorrere la campagna bresciana non è raro imbattersi in una
delle numerose santelle rurali che
ancora vi si conservano. Si tratta di piccole edicole collocate ai bordi delle vie più
battute o nei pressi di biforcazioni e crocicchi, al cui interno si trovano immagini
di santi e Madonne, dipinte o, più raramente, scolpite. Frutto della devozione
popolare e proliferate nel corso del SetteOttocento, queste rappresentazioni costituiscono un’importante fonte per la
conoscenza della spiritualità e delle tradizioni locali: immagini loquaci ma ingenue, in genere prive di pregi artistici.
Talvolta, però, possono offrire l’occasione
di inattese scoperte.
Lungo l’antica strada che da Ghedi porta
a Calvisano, a poche centinaia di metri da
un’area industriale, nello spiazzo antistante la cascina Garbelle un cipresso
ombreggia un alto tabernacolo, dalle
forme moderne e un po’ tetre. La struttura è stata realizzata recentemente per dare
protezione ad un Crocefisso ligneo che
da tempo immemorabile sorvegliava la
strada, prima dall’alto del tronco di un
platano secolare e poi, dalla fine degli
anni Cinquanta, al riparo di una modesta
cappelletta. Nel 2008, le cattive condizioni di conservazione della scultura ne
imposero il restauro ed una più riparata
collocazione, sempre sotto lo sguardo
della piccola comunità che l’aveva in
custodia.
Rimossi la spessa coltre di gesso e gli strati di dipinture che si erano accumulate
negli anni, è riemersa la fisionomia originaria del Cristo e, con essa, gli indizi di
un’origine ben più antica di quanto si era
fino ad allora sospettato. Il lungo volto,
morbidamente reclinato sul petto, è
incorniciato da una folta barba, appena
sbozzata, e da lunghi capelli che, sommariamente intagliati, scendono sulle spalle.
24
BCC Agrobresciano
di Matteo Ferrari
1
CULTURA LOCALE
Il corpo dalle proporzioni un po’ tozze,
gravato dal peso della morte, si abbandona in un ancheggiamento sinuoso, coperto solo dal panno arrotolato al cordone
che ne cinge i fianchi.
Ben note sono le difficoltà poste dalla
datazione delle opere d’intaglio, tanto
maggiori quando – come nel nostro caso
– la scultura appare realizzata da una maestranza locale e non spicca per qualità
esecutiva. Sbagliarsi perfino di secolo non
borgata alle porte di Ghedi che tarde
fonti dicono distrutta da Carlo d’Angiò
nel 1266. Purtroppo, al momento non
possediamo che scarne informazioni sulla
chiesetta. Dalla visita condotta nel 1580
dai delegati di Carlo Borromeo, apprendiamo che l’oratorio, in cui era un solo
altare, era custodito da un laico che, senza
averne titolo, si presentava vestito del saio
francescano; le condizioni dell’edificio
non erano certo ottimali, dal momento
1. Crocifisso ligneo delle Garbelle (durante il
restauro).
2. Crocifisso ligneo delle Garbelle (dopo il restauro).
3. La cascina e l’oratorio di San Lorenzo. Catasto
del Regno d’Italia (1894-1898).
4. Santella delle Garbelle. Ghedi, strada per
Calvisano.
2
è raro. Tuttavia, il Cristo delle Garbelle si
direbbe prodotto del XVII secolo, per
quell’ondeggiamento caratteristico del
corpo e per il panno risvoltato sull’inguine e sul fianco sinistro, dove dà forma ad
un manierato sbuffo. È invece certo che la
sua destinazione originaria fosse un’altra,
benché sulla sua provenienza non vi sia
accordo. Sebbene la tradizione orale lo
voglia donato nel secolo scorso da un
prete proveniente dalla Val Camonica, non
va trascurata l’ipotesi che la scultura provenga dalla distrutta chiesa di San
Lorenzo, che sorgeva a poche decine di
metri di distanza, dov’è ancor oggi
l’omonima cascina.
Ancora ben riconoscibile nei catasti ottocenteschi e menzionato nei registri parrocchiali del XVIII secolo, l’oratorio
campestre vantava all’epoca una storia più
che secolare. Un catalogo delle chiese
bresciane redatto nel 1410 menziona
infatti, nella «squadra de Gaido», una
«chiesa di S. Lorenzo di Formignano»,
associando dunque il perduto edificio al
toponimo di Formignano (o Formiano),
3
che nell’occasione si disposero diversi
interventi di manutenzione e adeguamento. Non sappiamo se questi fossero
stati poi messi in opera, ma agli inizi del
Settecento la chiesetta risultava ancora
officiata da un eremita e, nel 1778, il vicario del vescovo dava licenza per costruirne il coro.
Ma il destino di San Lorenzo era ormai
segnato. L’avanzare della modernità portò
all’abbandono della chiesetta, che nel
Novecento scompare dalle carte, e segnò
forse il nuovo destino del “Signur dè le
Garbèle”.
PER SAPERNE DI PIU’
A. Caffara, D. Chiara, Segni di religiosità popolare a Ghedi, Brescia 1987.
Visita apostolica e decreti di Carlo Borromeo alla
diocesi di Brescia, V, Valle Trompia, Pedemonte e
territorio, a cura di A. Turchini, G. Archetti,
«Brixia sacra», 1-2, 2005.
4
BCC Agrobresciano
25
INCONTRI in AUDITORIUM
L’universo femminile secondo
Isabella Bossi Fedrigotti
La giornalista e scrittrice, presentata da Milena Moneta, è stata ospite dell’iniziativa “Percoso sull’universo femminile” proposta nello
scorso mese di Marzo dalla nostra BCC in collaborazione con il comune di Ghedi
U
a cura del Comitato Soci e Cultura
na scrittura particolarmente accurata, chiara ed elegante
è quanto con impegno meticoloso Isabella Bossi
Fedrigotti, giornalista (il primo fondo femminile del
Corriere lo ha firmato lei) e scrittrice, offre ogni giorno ai suoi
lettori non disponendo di altri strumenti per curare le loro vite.
Lo ha rivelato nella serata promossa dalla BCC Agrobresciano in
collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e alla Biblioteca,
giovedì 22 marzo, nell’Auditorium della Banca a Ghedi, sollecitata dalle domande e dalla presentazione di Milena Moneta. Nel
corso della serata, tappa del percorso “L'altra metà del cielo.
Immagini, musica e conversazioni sull'universo femminile”,
promosso per il mese di marzo, si è parlato della sua ultima pubblicazione, la riedizione del romanzo d’esordio, trent’anni fa,
“Amore mio, uccidi Garibaldi”, assolutamente in tema per quanto da un’insolita angolazione, quella della famiglia trentina filoaustriaca, con la ricorrenza dell’Unità d’Italia, ma si è affrontata
anche l’articolata produzione della narratrice, già vincitrice del
premio Campiello con “Di buona famiglia” (oggetto anche di un
adattamento teatrale), oltre che finalista in altri prestigiosi premi,
molto tradotta all’estero.
Le sue storie si ispirano quasi sempre alla realtà, attingendo ora alla
interessante biografia della sua famiglia (i primi di cui si è occupata sono i bisnonni Fedrigo e Leopoldina sullo sfondo delle
guerre risorgimentali), ora alle lettere che ha ricevuto nelle rubrica del Corriere o nel blog “Così è la vita”. Quindi “inventando
da vero” come dice lei stessa citando il poeta Attilio Bertolucci.
Attenta alle solitudini, alla difficoltà di comunicazione, ai legami
A sinistra Isabella
Bossi Fedrigotti e,
a destra un
momento della
presentazione
dell’incontro
26
BCC Agrobresciano
EVENTI IN SMS
familiari, agli universi femminili, alle infanzie
spesso dolorose, e alle periferie come ai personaggi marginali, la Fedrigotti fornisce una lettura della realtà, anche se preferibilmente incanalata lunghe le vie della memoria, lucida, problematica, a volte spietata. Specialmente quando analizza i rapporti familiari che osserva con lucidità e
senza sconti di sorta, portando a galla le sofferenze e disagi sottesi anche nelle famiglie comuni e
cosiddette normali. Se come è ovvio l’autrice
scandaglia di frequente gli orizzonte della donna,
si mostra particolarmente acuta nel raccontare le
devastanti solitudini di ragazzi, pur con genitori
seri, impegnati nell’educazione, “non distratti,
non egoisti che però si smarriscono e fanno
smarrire i propri figli”.
Ha raccontato anche la sua esperienza di madre
che lavora, della sua famiglia di origine un po’
ingombrante, della sua terra, dell’impegno in
redazione, delle difficoltà delle donne, delle
UN LIBRO AL GIORNO
confidenze che riceve, senza sottrarsi a nessuna
sollecitazione, ma raccontandosi al pubblico
come in un amichevole salotto. Con qualche
suggerimento: per esempio cambiare i tempi di
organizzazione del lavoro e della società per
lasciare ai genitori il tempo per la famiglia e i
figli.
Neppure sono mancati gustosi aneddoti, come
quando da bambina divorava riviste femminili e
la relativa posta del cuore rifornendosi negli strati di carta preparata dal giardiniere per avvolgere fiori e ortaggi o quando, avendo inviate zie e
nonne alla rappresentazione teatrale tratta da un
suo libro, visse l’imbarazzo di assistere con loro a
scene di sesso impreviste. Da allora ha detto no
ad altri adattamenti teatrali o cinematografici
che fossero. E, infine, nonostante il lavoro della
redazione sia onnivoro, è riuscita a ritrovare il
tempo e la vena per riprendere a scrivere: il
nuovo romanzo è già in cantiere.
Amore mio, uccidi Garibaldi
di
Isabella Bossi Fedrigotti
Edizioni Longanesi
Figlia di genitori di nazionalità diversa, vissuta nelle montagne
del Trentino, cresciuta con il senso della frontiera e della periferia, la contessa Isabella Bossi Fedrigotti non poteva che esordire, trent’anni fa, con un romanzo, rieditato l’anno scorso per
il centocinquantenario dell’Unità d’Italia, che si colloca in
un’epoca di frontiera: la guerra di indipendenza del 1866 che
proseguiva il processo di formazione del regno d’Italia, mentre
l’800, la società aristocratica, l’impero e la Mitteleuropa si preparavano a declinare per sempre. Così come l’angolazione,
quella di due coniugi filoaustriaci con le loro convinzioni e i
loro timori, è certo fuori dal coro.
Nel prologo l’autrice rievocando il gioco sulle scale della casa
di Sacco Rovereto - “inventare il mestiere di chi ci viveva
appeso” – si imbatte nel ritratto del bisnonno, il conte – principe Fedrigo “sul quale non osavamo scherzare” vestito nell’uniforme blu degli ussari, e in quello accanto della consorte, la principessa boema Leopoldina
Lobkowitz che sorride appena. Saranno loro i protagonisti della storia a due voci del volume
incentrato sulle lettere che si scambiarono in un momento fondamentale della storia europea e
italiana e l’immagine di due persone “rigide, severe, impacchettate nei loro vestiti scuri, serie se
non tristi” diventerà attraverso le loro parole “teneri, ingenui, sognatori, indifesi, fragili quasi”.
Romanzo storico, parzialmente epistolare, dunque, ma anche storia d’amore tra due persone che
la guerra stava per dividere. Il conflitto vede contrapposto l’esercito austriaco contro quello
prussiano e quello del nuovo Stato italiano. E Fedrigo fedele suddito asburgico si arruola come
volontario ed è spedito sulle montagne sopra Rovereto a combattere contro Garibaldi e le sue
camicie rosse che seminano il panico tra i militari austriaci e la popolazione fedele a Francesco
Giuseppe.
"Amore mio, uccidi subito questo Garibaldi", scrive Leopoldina al marito, in guerra.
Leopoldina, arrivata dagli splendori di Vienna e dalle tenute in Boemia, a Rovereto in casa di
un sposo, nobile "povero" di una povera provincia dell'impero, di cognome italiano, di dialetto
trentino, ma di sentimenti incrollabilmente asburgici, vive lo sconvolgersi del mondo che già
prelude al crollo dell'Austria Felix, a fianco del marito, e attraverso lo scambio di lettere, che la
bisnipote traduce dal tedesco e rielabora nella finzione narrativa. Nel quadro degli eventi militari e politici, scandito dalle lettere dei due sposi-amanti, si snoda così la vicenda privata dei due
protagonisti, delle loro famiglie, del loro contorno di amici che vivono lo stesso clima, la stessa
sensazione di fratellanza, la stessa ansia di prendere le armi e le stesse paure che si provano dall’altra parte della frontiera.
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IN FEDE (firma)
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CONOSCERE IL TERRITORIO
CULTURA LOCALE
Il mitico sentiero “3V”
Per le bella stagione di questo 2012 vi proponiamo un lungo e storico sentiero della provincia di Brescia, ricco di suggestioni naturalistiche, storiche e artistiche, da percorrere in
buona compagnia per poter poi dire con orgoglio “ho fatto il 3V”.
Lungo il sentiero oltre a bellissimi scorci panoramici e alberi secolari si incontrano chiese,
cappelle, santuari ricchi di storia e di arte che vale davvero la pena visitare
a cura della redazione
I
l “Sentiero delle Tre Valli - Silvano
Cinelli” è un lunghissimo itinerario
di trekking, che si sviluppa a ferro di
cavallo, in media/bassa quota con partenza e
arrivo a Brescia, lungo l’intero crinale spartiacque della valle Trompia con le valli limitrofe:
valle Sabbia (e la tributaria valle del Caffaro)
ad est e a nord, la bassa valle Camonica e
Sebino a ovest.
Il “3V” venne realizzato in tempi record, esattamente nove mesi di gestazione dal primo
“tavolo di studio” al completamento e
all’inaugurazione.
Alla fine del 1980 i rappresentanti di ventuno
sodalizi escursionistici e alpinistici bresciani si
sedettero intorno ad uno stesso tavolo per
discutere il progetto e assumere l’impegno di
collaborare alla realizzazione dell’ambizioso
programma. Le società si divisero il lavoro e
nell’agosto del 1981 un nutrito gruppo d’entusiasti condusse a termine la traversata inaugurale: da Piazza Loggia a Piazza Loggia,
seguendo le segnaletiche bianco-azzurre stese
dalla Pusterla al Maniva, all’”andata”, e dal
Maniva ad Urago Mella, al “ritorno”.
Il sentiero ebbe subito successo,
fin dall’inizio venne frequentato da tantissimi
escursionisti che ancora oggi a trent’anni dalla
sua realizzazione continuano ad attraversarlo.
Il tracciato, il cui sviluppo complessivo è valutato sui 120 chilometri, è contrassegnato da
segnavia di colore bianco-azzurro (i colori di
Brescia) e si articola in otto tappe anche se
ovviamente il loro numero è variabile a piacimento, in funzione della scelta di punti-tappa
differenti da quelli indicati dalla configurazione-base.
In diversi punti (come ai bivi principali o ai
valichi) sono presenti paletti corredati da frecce segnaletiche direzionali.
Il percorso si svolge su terreno di bassa e
media montagna, a quote variabili tra i 150
metri di Brescia e gli oltre 2200 del monte
Colombine nei pressi del passo Maniva.
Il “terreno” è normalmente agevole e sicuro,
alla portata di semplici escursionisti, purché
abbiano almeno un’elementare pratica di
montagna e siano ben equipaggiati e allenati.
Alcuni brevi tratti, peraltro, esigono attenzione
e cautela.
Accanto al tracciato-base, sono presenti in
alcuni casi delle “varianti basse”, proprio allo
scopo di evitare, per i meno allenati ed esperti, tratti faticosi o marginalmente “difficili”;
come pure sono in atto “varianti alte”, che
rispondono alla logica opposta di consentire
l’alternativa di un percorso più “aereo” e
panoramico, anche se più faticoso.
Di seguito proponiamo le otto tappe base, che
possono però essere costruite su misura in base
al proprio allenamento e al tempo a disposizione.
PRIMA TAPPA
Brescia - Santuario di Conche
Partenza nella parte nord-orientale di
Brescia, all’incrocio tra le vie Pusterla, S.
Rocchino e F. Turati.
Tempo di percorrenza ore 5,40
Brescia m. 149 – Chiesa di S. Gottardo m.
420 – Ex Rifugio Monte Maddalena m. 844
– Colle di S.Vito m. 566 – Dernago di Nave
m. 255 – Chiesetta di S. Antonio m. 522 – Il
Pater m. 947 – Santuario di Conche m. 1.093
SECONDA TAPPA
Santuario di Conche – Lodrino
Tempo di percorrenza: ore 7,15
Santuario di Conche m. 1093 – Eremo di S.
Giorgio m. 1125 – Passo del Cavallo m. 742
– Corna del Sonclino m. 1352 – Passata
Vallazzo m. 1185 – Punta Ortosei m. 1272
– Punta di Real m. 1247 - Cocca di
Lodrino m. 735 – Lodrino m.
736
Nella foto grande, sulla destra la costa del Dosso alto con la stradina che arriva dalla magnifica Corna
Blacca. Al centro il Passo Maniva con gli impianti. Il sentiero 3V prosegue a sinistra dei campi da sci.
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BCC Agrobresciano
IL MITICO SENTIERO 3V
TERZA TAPPA
Lodrino - Pezzeda
Tempo di percorrenza: ore 5,15
Lodrino m. 736 – Passo della Cavada 1.158 –
Roccolo Morandi m. 1.227 – Passo del
Termine m. 954 – Rifugio Vetta (Medaia) m.
1.180 – Rifugio Cà Fiurida m. 1.162 – Pian
del Bene m. 1.515 – Monte Campello m.
1.709 – Monte Ario m. 1.755 – Passo
Falcone m. 1.653 – Rifugio Blachì 2 e
Tonassi in Pezzeda sera di sopra m. 1.615
QUARTA TAPPA
Pezzeda - Maniva
Tempo di percorrenza ore 3,10
Rifugi Pezzeda di sopra m. 1.615 – Passo
Pezzeda Mattina m. 1.613 – Passo Prael m.
1.710– Passo di Paio m. 1685 – Passo Portole
m. 1.726 – Passo del Dosso Alto m. 1.674 –
Passo del Maniva m. 1.664 – Albergo
Bonardi sopra il Maniva m. 1.744
QUINTA TAPPA
Maniva – Rifugio Alpini di Gianico
(Cimosco)
Tempo di percorrenza ore 5,10
Albergo Bonardi al Maniva m. 1.744 – Passo
del Dasdana m. 2.070 – Passo delle 7
Crocette m. 2.041 – Malga Rosellino m.
1.876 – Stanga del Bassinale m. 1.897–
Rifugio Monte Cimosco (ex Alpini di
Gianico) m. 1.825
SESTA TAPPA
Rifugio Monte Cimosco – Rifugio
Croce di Marone
Tempo di percorrenza ore 5,55
Rifugio Monte Cimosco (ex Alpini di
Gianico) m. 1.825 – Passo del Muffetto m.
1.768 – Monte Splaza m. 1.825 – Dosso
Rotondo m.1.820 – Monte Campione m.
1.827 – Colma di Marucolo m. 1.826 –
Colma di S. Zeno m. 1.668 – Rifugio Piardi
m. 1.418 – Malga Gale m. 1.557 – Monte
Guglielmo m. 1.948 – Rifugio Almici m.
1.941 – Rifugio Croce di Marone m. 1.166
SETTIMA TAPPA
Rifugio Croce di Marone - Polaveno
Tempo di percorrenza ore 5,30
Rifugio Croce di Marone m. 1.166 –
Forcella di Sale m. 1.108 – Punta
Almana m. 1.390 – Croce di Pezzolo
937 – Monte Rodondone m.
1.143 – Chiesa S. Maria del
Giogo m. 968 – Caposs m.
879 – Zoadello Alto
m. 670
OTTAVA TAPPA
Polaveno – Brescia
Tempo di percorrenza: ore 6,25
Zoadello Alto m. 670 – Zoadello Basso m.
648 – S. Giovanni di Polaveno m. 597 –
Vesalla m. 813 – Pizzo Cornacchia m. 966 –
La Colmetta m. 1.035 – Sella dell’Oca m.
799 - Quarone di Sopra m. 694 – Quarone
di Sotto m. 750 – Ex Convento dei
Camaldoli m. 520 – Passo della Forcella m.
308 – Santuario della Stella m. 396 – Cippo
U.O.E.I. m. 386 – Monte Peso m. 483 –
Campiani m. 318 – Monte Picastello m. 384
– Brescia (Urago Mella) m. 161.
Arrivati in fondo, non si è vinto
nulla, ma la soddisfazione è tanta
e soprattutto abbiamo vissuto 8
splendidi giorni nella natura,
conoscendo pienamente la
terra in cui viviamo e,
perché no, godendo
delle sue delizie
culinarie.
Nelle foto in alto da sinistra: il
Santuario di Conche (prima e seconda
tappa), il Monte Ario (terza tappa) e
il sentiero dal rifugio Piardi (sesta
tappa)
PER SAPERNE DI PIU’
Per approfondimenti dettagliati sulle
tappe del “Sentiero 3 Valli” e loro varianti, mezzi di trasporto, ristori e rifugi, rimandiamo al sito del CAI : www.cai.bs.it.
BCC Agrobresciano
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SOLIDARIETA’
“La Rete” una Cooperativa
per la persona a 360°
Accoglienza per le persone in situazione di disagio, assistenza domiciliare, studio dentistico per un servizio odontoiatrico completo e accessibile a tutti, psicoterapia e formazione
sono i campi in cui opera “La Rete” a Brescia
C
ome sappiamo la nostra provincia
è molto ricca di associazioni di
volontariato e di Cooperative,
preziosi strumenti per la coesione sociale.
Tra queste, una delle più attive opera a
Brescia ormai da 20 anni e offre servizi
non comuni, altamente specialistici e
innovativi nella capacità di incidere veramente nel tessuto sociale e nel benessere
delle persone: è la cooperativa “La Rete”
che svolge attività nel campo sociale,
sanitario, assistenziale, educativo, scolastico, nonché culturale, di formazione e di
promozione. La sua finalità è di “concorrere al benessere, alla promozione umana e
dei diritti dei cittadini e della comunità,
contrastando l'esclusione sociale in ogni
forma essa si manifesti”.
Nata proprio nell'anno in cui il Parlamento della nostra Repubblica emanava
la Legge 381/1991 che istituiva le cooperative sociali e ne definiva lo scopo nel
“perseguire l'interesse generale della
comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini”, “La
30
BCC Agrobresciano
Rete” opera per “promuovere la cittadinanza attiva e la coesione all'interno delle
comunità, e agisce per la prevenzione del
disagio e delle fragilità”.
Da allora, gli operatori della cooperativa attualmente 66 donne e 32 uomini - prestano le proprie competenze e collaborano alla crescita comune all'interno delle
strutture che offrono servizi alla comunità, in proprio o in collaborazione con enti
pubblici, rivolgendosi alle persone in difficoltà per diversi motivi: povertà economica, assenza di abitazione e lavoro, fragilità sociale, dipendenze, detenzione, ostacoli al benessere fisico, psichico e sociale,
discriminazioni legate alla razza e/o alla
religione.
Sono numerosi i campi nei quali la
Cooperativa si muove. Credendo profondamente nel valore e nello sviluppo dell'imprenditoria sociale delle cooperative,
gestisce servizi e attività anche come soggetto che concorre nel libero mercato. In
particolare, nell'area dell'assistenza e della
salute, con lo “Studio Dentistico La
salute
dignità
autosufficienza
assistenza
sostegno
odontoiatria
promozione umana
psicoterapia
formazione
diritti
prevenzione
solidarietà
a cura del Comitato Soci e Cultura
Rete”, lo “Studio Dedalo” e il Servizio di
assistenza domiciliare, “La Rete” propone
un'offerta innovativa, non limitata ai servizi di cura o riparativi, ma sempre più
rivolta ad azioni di prevenzione e di promozione del benessere, tesa a costruire
risposte di qualità a prezzi accessibili.
Nella gestione dei servizi, l'impegno nei
confronti degli utenti si concentra sull’affidabilità e la qualità delle prestazioni erogate con particolare attenzione all’attività
di prevenzione e di informazione sanitaria. L’accoglienza ai servizi avviene secondo modalità personalizzate con grande
disponibilità di orari, per venire incontro
alle esigenze di tutti. Particolare attenzione viene posta alla relazione con il paziente nel fornire informazioni approfondite
sul “Piano di Trattamento” cui verrà sottoposto. Infine, ma non meno importante,
grazie alla finalità non profit del suo servizio, “La Rete”, garantisce il massimo contenimento dei costi delle prestazioni erogate e offre condizioni personalizzate nei
pagamenti
SOLIDARIETA’
Vediamo in dettaglio i servizi offerti da “La Rete”:
Assistenza domiciliare
Il servizio personalizzato, svolto da operatori dotati di competenze specifiche e formazione nei servizi di cura alla persona, risponde al bisogno di
sostegno nella gestione delle ordinarie attività quotidiane domestiche ed
extradomestiche ed è rivolto a persone autosufficienti in situazione di difficoltà (infortunio, malattia, disabilità) o di ridotta autonomia temporanee
o permanenti.
Cure odontoiatriche
Lo studio dentistico risponde alla richiesta di prestazioni odontoiatriche di
qualità che oggi non trovano risposta nel servizio pubblico per limiti organizzativi e di competenze. Lo studio “La Rete” – che opera in una struttura d'impresa non-profit - può offrire il servizio di cura odontoiatrica a
costi accessibili, inferiori alla media del libero mercato, senza rinunciare ad
un alto livello di qualità. Il servizio per adulti e bambini, è rivolto a tutti,
ma, grazie ad orari di apertura flessibili, a tariffe calmierate e condizioni
agevolate, favorisce le fasce economicamente più deboli. La qualità delle
prestazioni è garantita dalla Direzione sanitaria, dalla qualifica ed esperienza dei medici e del personale, nonché da specifici protocolli di cura.
Aperto nel marzo 2009, in un ambiente completamente ristrutturato,
offre:
Prevenzione e terapia delle malattie orali, Igiene, Terapia Conservativa,
Endodonzia, Odontoiatria Protesica (fissa e mobile), Chirurgia Orale,
Implantologia, Ortodonzia
Psicoterapia e formazione
Lo Studio «Dedalo» è un luogo di ascolto competente, di cura, di formazione che opera in direzione di incentivare il ruolo attivo e propositivo
di crescita e di sviluppo delle competenze di ciascuno.
Il diffondersi di situazioni di disagio psicologico ed esistenziale non trova
nelle prestazioni erogate dal servizio sanitario pubblico la risposta di servizi sufficientemente mirati e l'accesso alle cure psicologiche rappresenta
costi difficili da sostenere in relazione al reddito medio delle persone e
delle famiglie.
Operando in una struttura d'impresa non-profit, lo studio può garantire la
qualità degli interventi a tariffe accessibili anche alle fasce sociali mediobasse. Il team dello Studio Dedalo composto da psichiatri, psicoterapeuti
offre servizi ed interventi di formazione, consulenza e psicoterapia.
Attivo da settembre 2009, offre: Psicoterapia individuale e di coppia,
Psicoterapia di gruppo, Consulenza al ruolo, Consulenza psicologica individuale e di coppia, Gruppi di sostegno, Gruppi tematici, Formazione,
Supervisione
La Rete. “Casa Lea”, comunità per
l'accoglienza di persone in situazione di disagio,
e Sala polifunzionale in via Luzzago 1/c, a Brescia
Se vuoi condividere con “La Rete” la passione civile e il desiderio
di costruire nuovi progetti e proposte che contribuiscano a rendere la comunità nella quale operiamo più accogliente e responsabile, una comunità che sappia e voglia promuovere l'integrazione
sociale di individui e gruppi deboli, puoi aiutarci ricordandoti di
inserire nella tua dichiarazione dei redditi (con i modelli CUD, 730
o Unico per persone fisiche) la tua firma e il codice fiscale
03136080177, per destinare il 5x1000 della tua Irpef a La Rete –
ONLUS
PER SAPERNE DI PIU’
Per informazioni e appuntamenti:
Cooperativa «La Rete» via Mazzucchelli 19 Brescia
tel. 0303772201
e-mail [email protected]
Studio Dentistico «La Rete» via Milano 59 Brescia
tel. 030311736
e-mail [email protected]
La Rete. Studio Dentistico e Studio Dedalo in via Milano 59 a Brescia
Studio «Dedalo» via Milano 59 Brescia tel.
030311736
e-mail [email protected]
BCC Agrobresciano
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32
BCC Agrobresciano
Artisti e
femminilità
Appuntamenti in Auditorium
MOSTRA IN AUDITORIUM
In occasione del mese dedicato alla donna si è tenuta all’Auditorium di Ghedi una
bella mostra di artisti bresciani dal tema “Diverse immagini della femminilità” curata dal critico e storico dell’arte Alberto Zaina
“L’
altra metà del cielo”
Immagini,
musica,
conversazioni per il
mese della donna.
Cinquanta opere di venti tra
più qualificati artisti bresciani
contemporanei, con un ricordo
dello
scomparso
Gianfranco Caffi (1937-2007)
hanno fatto da corona
nell’Auditorium della sede
centrale di Ghedi alle manifestazioni del tradizionale
appuntamento della cittadina
con il mese dedicato alla
donna, con il contributo
determinante della nostra
Banca.
Con una particolarità quest’anno: si è voluto guardare
idealmente a tutto il territorio
in cui operiamo. La mostra,
infatti, “Diverse immagini della femminilità” è frutto di un itinerario di eventi dedicati alla donna che è iniziato lo scorso anno
nella sala della filiale di Via Triumplina a
Brescia (dove da tempo si svolgono mostre
ed attività culturali) raccogliendo le opere
di importanti artisti contemporanei bresciani, in tal modo rinverdendo la tradizione espositiva dell’Auditorium di Ghedi del
nostro istituto di credito. Le inziative di
“L’altra metà del cielo” si sono svolte in
varie sedi nella provincia e in vari campi
della cultura, dall’arte alla storia, dalla letteratura alla musica al teatro, incentrando i
temi sulla figura della donna nelle sue
eccellenze, ponendo per esempio l’attenzione su figure di donne “notabili” della
Bassa bresciana, come la “dinastia bassaiola”
dei Gambara (Veronica e sua madre
Madonna Alda) coinvolte in episodi del
“Sacco di Brescia” (relazione di A. Zaina
a cura del Comitato Soci e Cultura
Due momenti dell’innaugurazione della mostra
“Diverse immagini della femminilità” .
In alto la Responsabile del Comitato Soci e Cultura
Daniela Arrigoni, con a sinistra l’Assessore alla
Cultura del Comune di Ghedi Raffaele Perrucci, e a
destra il curatore della mostra Alberto Zaina
alla “Triumplina”) a cui si collega anche la
Beata Cristina divenuta protettrice di
Calvisano per avere allontanato il pericolo
delle truppe di Gaston de Foix (prf. Selmi
a Ghedi): donne tra violenza e dolcezza in
pittura che sono emerse con le loro splendide opere degli artisti seicenteschi nella
relazione della Prof. Frisoni su Artemisia
Gentileschi ed Elisabetta Sirani. Le donne
contemporanee, impegnate nella musica (le
sassofoniste dell’Elise Quartet) nella letteratura (la giornalista Elisabetta Bossi
Fedrigotti) e nel teatro (Daniela Poggi in
una pièce di Valeria Moretti).
MOSTRA FOTOGRAFICA
Fino al 20 maggio presso il nostro
Auditorium di Piazza Roma a Ghedi
si può visistare la mostra fotografica
del reporter Uliano Lucas.
L’iniziativa è promossa in collaborazione con il Circolo fotografico “lambda”
di Ghedi.
Uliano Lucas nasce a Milano nel 1942,
colto e visionario, fin da giovanissimo
decide di tentare la via del fotogiornalismo, ravvisandovi uno strumento di
impegno civile. Negli anni ’60 e ’70
tenta di opporre una stampa d’inchiesta civile all’informazione consueta del
tempo, poco attenta ad una valorizzazione della fotografia. In questo panorama Uliano si impone con una fotografia che affonda le sue radici nell’indignazione per i soprusi e le disuguaglianze sociali, ma sempre con la consapevolezza che alla durezza della
denuncia e alla testimonianza sempre
documentata e ragionata sui fatti deve
essere affiancata la partecipe attenzione
verso l’umanità delle persone ritratte,
verso le storie personali di sofferenza,
di lotta o semplicemente di vita.
Lavora in Italia e all’estero per numerosi quotidiani e riviste e spesso i suoi
reportage diventano libri.
Per conoscere Uliano Lucas:
www.ulianolucas.it
Apertura:
Sabato dalle 15.00 alle 19.00
Domenica dalle 10.00 alle 12.00 e
dalle 15.00 alle 19.00.
BCC Agrobresciano
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CASTELLO DI PADERNELLO
La bella stagione
al Castello di
Padernello
IN GIRO IN BICI
www.castellodipadernello.it
Proponiamo di seguito il programma delle iniziative che si terranno nei prossimi mesi al Castello di Padernello
Mostra Sui Passi di Giuliano Mauri. Dialoghi con la Natura
fino al 29 luglio
dal martedì al sabato su prenotazione, domenica dalle 14:30 alle
18:30 euro 5,00
I Mercati della Terra, direttamente dai produttori:
la domenica dalle 9:30 alle 18:30 in data:
20 maggio, 17 giugno, 14 luglio (serale al sabato),
16 settembre, 21 ottobre, 18 novembre e 16 dicembre
Itinerari Turistici
- 6 maggio, Parrocchiale di Leno
- 27 maggio, Percorso naturalistico in bicicletta lungo il fiume
Strone e visita all’antico convento Domenicano di Scorzarolo
- 17 giugno, I luoghi da salvare: i borghi di Bettegno e Campazzo
- 24 giugno, Palazzo Martinengo di Collebeato
- 8 luglio, L’architettura del Massari e del Marchetti a
confronto:Villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore (VI)
VersinPianura, Rassegna di Poesia ore 21:00
11 maggio Anna Maria Carpi,
18 maggio Franca Grisoni,
25 maggio Fabio Franzin e Cristina Alziati
29 maggio Mariangela Gualtieri
La Cetra di Apollo, Notturni in Musica:
22 giugno, “Souvenir dalle Opere di G.Verdi”
29 giugno, Concerto lirico vocale delle più belle romanze d'amore
6 luglio, A passo di...tango!
12 luglio, Oscar Melody
La Traviata di Giuseppe Verdi, direzione Giovanna Sorbi
19 luglio, prevendita biglietti disponibile, evento a numero chiuso
21 luglio, possibile replica
Padernello a Tavola. Cena itinerante in Padernello, a numero
chiuso previo acquisto cartella menù. 24 giugno e 23 settembre
Per informazioni e prenotazioni: 030 9408766
www.castellodipadernello.it [email protected]
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BCC Agrobresciano
La valle del marmo
Con la primavera riprendiamo le nostre biciclettate. Su questo numero vi proponiamo un’interesante percorso alla scoperta delle cave di marmo della bassa bresciana. E’ un percorso facile, con solo una breve salita, lungo 35 km.
L’itinerario parte da Mazzano dietro il caseificio Medeghini,
dove si prende l’imbocco della Gavardina per procedere
lungo il Naviglio Grande, fino a incontrare la seconda uscita
a Nuvolento, dove si esce percorrendo via Pieve per visitare
la Pieve di S. Stefania (foto in alto a sinistra), eretta sul finire dell’XI secolo in stile romanico, dotata di una bella torre
con frammenti romani alla base. Si rientra sulla Gavardina,
fino alla prima uscita di Prevalle, in prossimità dell’indicazione turistica color marrone, per raggiungere palazzo Morani,
sede del Municipio, realizzato per opera del conte Giovanni
Morani verso la metà del Settecento. Una particolarità del
palazzo è un cunicolo sotterraneo che conduce fino al centro del paese. Rientrati nuovamente sulla ciclabile si raggiunge Gavardo dove è possibile sostare all’isolo, un isolotto che si trova tra il fiume Chiese e il Naviglio. Usciti dalla
ciclabile si svolta a destra, dirigendosi verso il paese; si svolta poi al secondo vicolo (Beveraggio), raggiungendo l’isolo.
Lasciato questo, ci si dirige in senso opposto a quello di provenienza. Poco dopo aver superato la Chiesa di S.Rocco, si
svolta a destra in via Fornaci. Lasciata località Fornaci, si
procede verso la trattoria S.Carlo, posta di fronte alle cave
del Monte Budellone. Si prosegue lungo lo sterrato, raggiungendo località Pospesio fino ad incrociare la strada che da
Paitone porta al santuario della Madonna del Carrozzone. Si
gira a sinistra, fino a scendere in paese nelle vicinanze del
Municipio. Si continua quindi verso il cimitero, oltrepassato
il quale, subito dopo una fabbrica di taglio di marmo, si giunge a una vecchia fornace posta ai piedi della salita che arriva fino alla grotta Buco del Frate (foto in alto a destra). Dopo
l’eventuale visita, è possibile immettersi sulla Strada del
Marmo, segnalata, che giunge fino a Nuvolento, da dove è
consigliabile rientrare sulla Gavardina per fare ritorno a
Mazzano.
Per visitare il Palazzo Morani e la Grotta “Buco del frate” ,
contattare il Comune di Prevalle e consultare il sito del
Comune: www.comune.prevalle.bs.it
VIAGGI
AIUTI IN BREVE
Borgosatollo
Gli studenti più bravi!
Anche noi abbiamo sostenuto con un contributo
economico il Premio allo Studio del Comune di
Borgosatollo. Qui sopra i ragazzi che lo scorso anno
hanno terminato il ciclo delle scuole primarie con il
massimo dei voti. Tanti complimenti anche da parte
della nostra Banca e... continuate così!
Brescia
Pallavolo atlantide
Continua il nostro sostegno alla Pallavolo Atlantide, la
bella realtà sportiva di Brescia che regala agli appassionati di pallavolo così tante soddisfazioni.
Anche quest’anno i campionati stanno finendo e
quindi un grosso “in bocca al lupo” agli atleti e alle
atlete per gli ultimi sforzi stagionali.
Nella fotografia vediamo schierati i ragazzi della Serie
B1 maschile.
Calvisano
CSI Bredazzane
Il calcio, la passione di una vita per tanti.
Ecco perchè la nostra filiale di Calvisano ha dato un
piccolo aiuto ai ragazzi, in bella posa qui a fianco,
che hanno partecipato al campionato amatoriale
sette giocatori 2011-2012.
Calvisano
Sezione artiglieri, in prima fila
Se non ci fossero bisognerebbe inventarli.
Sempre impegnati per il bene della comunità i
componenti e gli amici della Sezione Artiglieri
Calvisano hanno voluto anche noi come sostenitori delle loro ultime iniziative di volontariato.
Viaggia con noi
Anche per il 2012 la nostra Banca organizza un nutrito numero di viaggi per i propri
Soci e Clienti. Qui, in sintesi i principali dei
prossimi mesi. Per avere tutti i dettagli, i
prezzi e le agevolazioni, rivolgetevi alle
nostre Filiali.
VICENZA E LE VILLE VENETE
24 Giugno 2012
Vicenza è conosciuta come la città del
Palladio che vi realizzò numerose architetture nel tardo rinascimento. La città è un
luogo d'arte tra i più importanti non soltanto del Veneto è infatti meta di turismo culturale con flussi da ogni parte d'Italia ed
anche dall'estero. Si visiteranno , oltre la
città patrimonio Unesco, anche le principali ville palladiane.
PELLEGRINAGGIO A MEDJUGORIE
dal 12 al 16 Settembre 2012
Un viaggio nel cuore della più recente
meta del pellegrinaggio cristiano.
SOGGIORNO MARE A METAPONTO
dal 31 agosto al 09 settembre 2012
Il soggiorno mare di quest’anno è al Ti Blu
Village Club, un moderno complesso situato tra Metaponto e Marina di Pisticci
(Basilicata), dotato di ogni comfort per soddisfare le esigenze di svago e relax dei propri ospiti. Il Villaggio si snoda tra l'ampia
spiaggia ad uso esclusivo dei clienti e i suoi
35 ettari di verde pineta. Tutti gli ambienti
sono realizzati per garantire la massima
comodità e la migliore funzionalità.
Il villaggio si trova sulla costa ionica della
Basilicata ed è circondato da un paesaggio
suggestivo e affascinante, una natura incontaminata, spiagge amplissime e di sabbia
bianca, un mare limpido e cristallino.
Erogazioni solidali anno 2011
La nostra banca sempre in
prima fila
In questi anni particolarmente tristi per
la nostra economia, non abbiamo potuto esimerci, nonostante le difficoltà che
anche tutto il settore bancario sta attraversando dal continuare la nostra opera
di sostegno alle numerose associazioni
che da sempre rendono vivo e efficiente
il tessuto sociale e in questo periodo, ne
siamo consapevoli, con sempre e grandi
difficoltà.
Qui a fianco sono elencati per tipologia
di intervento gli aiuti erogati nel 2011
Tipo di associazione
Associazioni di Categoria
Associazioni culturali
Associazioni medico-terapiche
Associazioni ricreative
Associazioni sportive
Associazioni di volontariato
Altre Associazioni e Enti
Comuni
Oratori e Parrocchie
Scuole
TOTALE
n° interventi
15
35
14
39
98
53
10
26
62
21
373
contributo in euro
13.300
50.120
26.180
23.577
91.542
45.037
7.700
41.625
74.800
24.580
398.461
BCC Agrobresciano
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