I “debutti” al Saie 2011
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I “debutti” al Saie 2011
Macchine di Pietro Gabrielli Manitowoc Crane Group I “debutti” al Saie 2011 Nuove gru con marchio Potain e Grove hanno fatto il loro esordio al Salone bolognese, tenutosi lo scorso mese di ottobre. Grazie ai nuovi prodotti e a mirate strategie commerciali in atto, il Gruppo intende consolidare la propria reputazione anche sul mercato italiano RIS novembre/dicembre 2011 62 “E ra importante mostrare al pubblico l’ampia gamma di macchine per il sollevamento proposte dal Gruppo e ricordare alla nostra clientela quali sono i valori aggiunti di Manitowoc”: così ha esordito Enrico Angiolini, direttore vendite per il Sud Europa di MCG. Che ha poi aggiunto: “Abbiamo presentato due gru importanti, in particolare, che offriranno ai clienti italiani nuove opportunità, con caratteristiche e prestazioni di riferimento per il nostro mercato. Inoltre, abbiamo ricevuto la visita di tutta la nostra rete di distributori italiani: è stata, questa, un’importante occasione per evidenziare la forza della nostra organizzazione. In più, abbiamo valorizzato le nostre capacità come leader nel servizio di assistenza attraverso l’organizzazione che porta il nome di Manitowoc Crane Care”. Manitowoc ha poi presentato anche un’autogrù Grove GMK4100 e un’autogrù Grove RT540E: la prima ha una capacità di 100 t, presenta un carro a quattro assi e un braccio da 52 m; la seconda è una macchina fuoristrada dalla capacità di 35 t, con braccio di 31 m (che può estendersi fino a 47 m) costruita nella fabbrica italiana Manitowoc in Niella Tanaro (Cn). Per quanto riguarda il marchio Potain, invece, erano presenti tre gru allo stand Manitowoc, inclusa la MDT 248, una nuova gru topless introdotta sul mercato quest’anno (che porta a 12 le unità che costituiscono la gamma MDT). Queste gru sono facilmente riconoscibili per il loro design, che include un controbraccio monoblocco con deriva e sono caratterizzate dal facile assemblaggio e trasporto, che le rende ideali in contesti urbani e/o dove lo spazio e le limitazioni di traffico in movimento ne rendono solitamente difficile l’utilizzo. La MDT 248 è disponibile in due versioni: la 248 J10, con capacità massima di 10 t, e la 248 J12, con capacità massima di 12 t. Entrambe le gru offrono importanti diagrammi di carico e sono in grado di sollevare in punta rispettivamente 2,5 e 2,4 t. Le altre due gru Potain esposte – una Igo 42 (successore della gru HD 40, uno dei modelli di maggior successo della società nella storia recente, con centinaia di unità vendute non solo in Italia, ma in tutta Europa) e una ver- Una panoramica sulle novità Allo stand Manitowoc la novità era rappresentata dall’autogrù Grove GMK6300L, una macchina “all terrain” della capacità di 300 t, con braccio da 80 m. “Questa caratteristica è unica nel suo genere”, ha precisato Enrico Angiolini. “La lunghezza di questo braccio permette ai clienti un grosso vantaggio, poiché consente di eseguire lavori laddove le altre ‘sei assi’ necessiterebbero l’aggiunta di un’ulteriore prolunga, con conseguente dispendio di tempo e denaro”. La gru – versatile e quindi utilizzabile in molteplici applicazioni (tra le quali, ad esempio, gli interventi in parchi eolici) – è stata mostrata in ambito internazionale per la prima volta in occasione del Bauma 2010 in Germania e, da allora, diverse unità sono già state vendute e consegnate. La GMK6300L presenta una trasmissione Allison completamente automatica con convertitore di coppia, a garanzia di elevate prestazioni, grazie anche al sistema di sospensione Grove Megatrak, che garantisce adeguate risposte sia su strada che fuoristrada. Un motore Mercedes Benz OM 926 LA fornisce l’alimentazione per la sovrastruttura, mentre l’autogrù monta un propulsore Mercedes Benz OM 502 LA. L’autogrù Grove RT540E novembre/dicembre 2011 RIS 63 Macchine La gru Potain MDT 248 L’autogrù Grove GMK4100 satile Igo T 85 – sono entrambe versioni automontanti. Oltre ai prodotti citati, Manitowoc ha presentato anche le cabine Ultraview per le gru a torre Potain, progettate per offrire all’operatore un elevato livello di comfort e una visibilità totale. Al Saie questa cabina era posta opportunamente a terra: ciò ha permesso ai visitatori di osservarne gli interni e di avere una reale percezione riguardo alle sue funzionalità. Non solo macchine L’autogrù Grove GMK6300L RIS novembre/dicembre 2011 64 Oltre alle gru e alle autogrù, Manitowoc ha messo in evidenza, a vantaggio di visitatori e operatori del settore, i più recenti servizi sviluppati per aiutare i clienti a ottenere “di più” dalle loro macchine. Questi servizi includono il sistema di controllo e monitoraggio a distanza CraneSTAR, che consente agli operatori di verificare e di valutare le condizioni per le gru Manitowoc, includendo il consumo del carburante, l’attività di sollevamento e le ore di lavoro. Oltre a presentare il servizio d’assistenza e pezzi di ricambio, Manitowoc Crane Care ha poi esposto una gamma di accessori per le gru a torre. Accessori che includono, ad esempio, i lampeggianti per segnalazione aeroporto, videocamera per il monitoraggio del carico, anemometri e la tecnologia anti-collisione Top Tracing.