Unʼestate segnata dalle lacrime Zona pedonale: si cercano

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Unʼestate segnata dalle lacrime Zona pedonale: si cercano
Molfetta
Quindicinale gratuito di informazione, Tiratura copie 20.000.
Politica
Non si placa la
polemica: le
donne coinvolgono
Prefetto e Tar.
Cronaca
Assolti in quattro. Carabinieri
accusati sulla
base di fatti
insussistenti.
pagina 4
pagina 7
mercoledì 6 agosto 2008
Cultura
La storia di
Annalisa Nappi,
da Molfetta alla
corte di Giorgio
Armani.
pagina 17
n° 17
Sport
Tutto lo sport
cittadino: dal
basket alla
pallavolo passando
per la canoa ed il
calcio.
pagina 19
Inchiesta
Soccorritori in prima linea
Unʼestate segnata dalle lacrime
Zona pedonale: si cercano soluzioni
Un’estate drammatica: decine di incidenti stradali e già tre morti. Ragazzi
giovanissimi che hanno detto addio alla vita. Non dimenticare significa
provare a cambiare le cose. Non serve puntare il dito quando le coscienze
rimangono assopite ed indifferenti.
La chiusura nei fine settimana di via Dante e del Lungomare non è piaciuta
ai commercianti che hanno chiesto all’amministrazione tutela per il loro
lavoro. Decisa l’organizzazione di concerti per rendere più “appettibili” le
due zone.
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Corsivo
mercoledì 6 agosto 2008
In linea d’aria via Terlizzi e via Generale Amato distano davvero poco. Periferia della città, lunghe serate d’estate e
sangue sull’asfalto. Domenica 27 luglio
in via Terlizzi hanno perso la vita
Giuseppe, venti anni e Domenico 22,
erano a bordo di una grossa moto che si
è schiantata su di un auto. Quattro
giorni dopo, nottata tra mercoledì e
giovedì in via Generale Amato si sono
consumati gli ultimi minuti di Marco, 17
anni. Marco viaggiava in sella ad uno
scooter. Forse una mancata precedenza
ad un incrocio. Fatale l’impatto.
Giuseppe era uno studente universitario,
chissà cosa avrebbe fatto da grande.
Marco giocava a calcio e sognava
enormi campi verdi.
Tre tragedie. Tre morti. Tre giovani vite
spezzate. E tante lacrime versate dagli
occhi di chi è rimasto. Di chi non ha
neanche la forza di imprecare contro il
destino. Di chi sa, o lo capirà presto, che
una parte della sua vita non ha più
senso.
Un film già visto e rivisto. Che si ripete
in tutta la sua drammaticità ogni volta
che si sentono le sirene delle ambulanze
ululare e rompere il silenzio. Ogni volta
che il telefono del cronista squilla e
dall’altra parte qualcuno annuncia
l’evento. Ogni volta che si è costretti a
ricostruire vite, a cercare nomi a spiegare perché è accaduto.
E quando poi non basta più il vocabolario per raccontare il dolore allora ci
Unʼestate drammatica
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Tre tragedie che presto diventeranno solo un ricordo
sbiadito incapace di dare un corso nuovo al destino.
sono fotogrammi scuri che scorrono
scandendo i secondi del dramma.
Giuseppe, Domenico e Marco sono solo
gli ultimi tre. Poi, purtroppo, ce ne
saranno altri. Ed altri ancora. Come
tanti ce n’erano stati prima di loro…
Gaetano, Antonio, Gianfranco, Gigino.
Tante pagine di un libro nero che sembra
non voler mai finire.
Poi, con freddezza, sei costretto a star lì
per dare una spiegazione a qualcosa che
sembra essere fuori da ogni logica: la
velocità, l’imprudenza, il mancato
rispetto delle regole. Ma vallo a spiegare a chi invece piange un padre, un
figlio, un amico. Parole che si ricorrono
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in un vortice senza fine.
La città si interroga su un’estate che,
come abbiamo già scritto sul nostro sito
internet, seppur non ancora vicina alla
conclusione può già essere annoverata
tra le più buie che le menti possano
ricordare.
Il sole, da domani, continuerà a splendere sulle nostre spiagge. Le urla e le risate
saranno ancora padrone del lungomare.
I politici continueranno a discutere
riempiendosi la bocca di chiacchiere e
noi saremo ancora qui a vendere parole.
Forse non basteranno gli appelli alla
prudenza. I consigli degli esperti. Anche
le parole cariche di rabbia dell’amico
che ti invita ad allacciare il casco. Non
basteranno nemmeno i se ed i ma. Continuerà la caccia alle streghe: non ci sono
i vigili, i carabinieri non multano,
l’amministrazione è assente, quella
strada non è sicura. Tante verità per
raccontare di un unico problema, di una
società che corre troppo e che non ha
più il tempo di piangere i suoi morti e di
risvegliare le coscienze. Si muore oggi,
domani è un altro giorno ed il passato
non conta.
Giuseppe, Domenico e Marco quando
leggerete queste righe faranno già parte
del passato ed in pochi se ne ricorderanno. Solo l’asfalto su cui hanno perso la
vita continuerà a conservare il loro
sangue, il loro dolore. In attesa della
prossima vittima di un destino ancora
tutto da scrivere.
Arrivederci a settembre
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Nel mese di agosto una sola edizione de “il Fatto”. Il prossimo numero in distribuzione il 3 settembre. Nel frattempo la nostra informazione continua sul sito
internet www.ilfatto.net.
Agosto, mese dedicato al riposo ed al
relax per ricaricare le batterie in vista
di un nuovo anno che, su tutti i fronti,
si preannuncia ricco di novità e di
impegno. “Il Fatto”, come avviene
oramai puntualmente a partire dal 5
dicembre del 2007, è anche oggi in
distribuzione, un’ulteriore dimostrazione
di impegno e di rispetto verso i cittadini
molfettesi che in questi primi mesi della
nostra vita hanno imparato ad apprezzare
il nostro lavoro inviandoci incoraggianti
segnali di stima. Anche noi però, ci sia
consentito, abbiamo bisogno del giusto
riposo: per riorganizzare le idee, progettare nuove iniziative, farci trovare pronti
ad un nuovo anno di lavoro. Così, solo
per questo mese, “il Fatto” avrà un’unica
edizione, anziché le consuete due (o
anche tre come è capitato!). Torneremo
quindi a farvi compagnia il 3 settembre, a
pochi giorni dalla Festa Patronale, con un
numero nuovamente a 32 pagine ricco di
notizie, immagini e curiosità.
Nel frattempo non dimenticheremo certo
di assicurarvi l’informazione quotidiana
attraverso il nostro quotidiano on-line
all’indirizzo www.ilfatto.net, con notizie
sempre aggiornate ed i video realizzati
dalla nostra web tv. Sempre attraverso
internet potrete continuare a far sentire la
vostra voce, scrivendo all’indirizzo
[email protected], oppure potrete
utilizzare il telefono cellulare inviandoci
un sms per commentare i nostri articoli
(in questo caso indicando il codice
dell’articolo commentato) oppure per
fare
segnalazioni
al
numero
347.11.36.778.
Vi ricordiamo inoltre che potrete
continuare a prenotare la vostra copia
del fumetto “Mr Villain”, scritto e
disegnato dal giovane artista molfettese Salvatore Scardigno, recandovi
personalmente presso il Place Blanc i
piazza Margherita di Savoia oppure
tramite l’apposita area presente nel
nostro sito internet. E, per chi risiede
fuori Molfetta continua anche la
campagna abbonamenti: con pochi
spiccioli “il Fatto”, in versione
cartacea, arriva in tutto il mondo.
Da parte nostra non possiamo che
augurarvi buone vacanze ed arrivederci a settembre!
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Politica
mercoledì 6 agosto 2008
Al via la “crociata” delle donne per ottenere un posto in giunta
Sui contenuti del ricorso, presentato al Prefetto nelle
scorse settimane, le componenti della Consulta
femminile mantengono il più stretto riserbo. Non
possono smentire però il fatto che sia stato presentato
e che rappresenti solo una delle azioni poste in essere
fino a questo momento per contrastare la decisione,
assunta dal sindaco Antonio Azzollini, di escludere
dalla giunta comunale la componente femminile.
Non è l’ultima delle azioni in scaletta.
La Commissione regionale Pari Opportunità della
Regione Puglia e la Consigliera di Parità, secondo
fonti attendibili, sarebbero impegnate nella stesura di
un ricorso da presentare al Tar, il tribunale amministrativo regionale, per investirlo del problema. Come
è noto l’articolo 37 dello Statuto comunale di
Molfetta puntualizza che “il Sindaco, nella formazione della Giunta assicura la presenza dei due sessi”.
Questa amministrazione comunale, con un colpo di
spugna, ha rimosso ogni cosa. L’articolo è ancora
parte dello Statuto ma è come se non ci fosse; è un
insieme di parole di cui, considerato quanto è
accaduto, si può anche non tenere conto.
Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 569
La Consulta femminile presenta
ricorso al Prefetto, la Commissione
regionale Pari Opportunità al Tribunale amministrativo
La Consulta femminile, in ogni caso, non voleva
arrivare a tanto. Da subito, già nelle settimane
successive alla elezione del sindaco e del nuovo
consiglio comunale, proprio mentre il primo cittadino era impegnato nella costituzione della squadra di
governo della città, aveva scritto al sindaco per
rivendicare la presenza delle donne nell’esecutivo
comunale.
“La Consulta Femminile di Molfetta, organismo di
partecipazione popolare, ai sensi dell’articolo 57
dello Statuto Comunale – precisava la lettera della
Consulta - opera già dal 1991 nel territorio con
l'obiettivo di svolgere un ruolo attivo nella società
per la promozione delle Pari Opportunità.
La Consulta, avendo constatato la mancanza di
politiche di Pari Opportunità nel programma nell'attuale Amministrazione, nonché l'assenza, al momento, della componente femminile nella Giunta, denuncia tali carenze e ritenendo delegittimato lo Statuto
Comunale, richiama l’applicazione dell’articolo 37”.
L’appello è rimasto, nei fatti, lettera morta.
Poi è arrivata la solidarietà delle altre donne, della
Commissione regionale Pari Opportunità e del suo
massimo rappresentante, Magda Terrevoli, della
Consigliera di Parità, Serenella Molendini, che si
dicevano pronte a far ricorso al Tar. “Le sosteniamo
nella loro richiesta al Sindaco per una corretta applicazione di quelle finalità recepite negli obiettivi
programmatici del citato Statuto Comunale (art. 4,
comma 2, lett.d); art 10, comma 1; art 23) per quanto
concerne la politica delle Pari Opportunità,
affermando, tutte insieme, che uno Stato di diritto si
basa sul rispetto delle regole democraticamente
approvate ed una comunità non dovrà mai essere
governata esclusivamente da uomini escludendo di
fatto il 50% della popolazione”. Ora si passa dalle
dichiarazioni di intento ai fatti.
Con il Nucleo di Valutazione si chiude il cerchio
Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 570
Gli incarichi assegnati a Mario Amato (uomo del PdL) e Antonio Giancola, fratello del consigliere Pasquale.
La giunta comunale di Molfetta con
delibera dello scorso 21 luglio ha provveduto alla nomina dei due componenti
esterni del Nucleo di Valutazione.
Chiamati a fare parte del nucleo, che
comprende di diritto anche il segretario
generale del comune di Molfetta, l'avvocato Mario Amato (nella foto), già consigliere comunale nella passata amministrazione Azzollini, che seppur rieletto
alle ultime elezioni nella lista del PdL,
aveva rinunciato a ricoprire il mandato
conferitogli dagli elettori ed il dottor
Antonio Giancola, in passato componente del consiglio di amministrazione della
Multiservizi nonchè fratello del consigliere comunale di Molfetta in Azione,
Pasquale.
Sia Amato che Giancola, il cui incarico
avrà scadenza con la fine dell'attuale
amministrazione, percepiranno per il loro
lavoro un compenso annuo di circa
ventimila euro.
Al Nucleo di Valutazione spetta la funzione di controllo sulla gestione dell’intera
attività dell’Ente, rivolto al perfezionamento e migliore coordinamento
dell’azione amministrativa, ai fini
dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione
e della economicità della spesa pubblica
locale. In altre parole si tratta di un organo
"indipendente" posto a tutela dell'interesse pubblico di fronte all'attività degli
amministratori.
La nomina di Amato e Giancola fa seguito alle precedenti dell’avvocato Mauro de
Sario e dell’avvocato Raffaele Pellegrini,
entrambi decaduti con la fine della prima
amministrazione Azzollini.
Con la nomina dei due componenti del
Nucleo di Valutazione ha termine, salvo
cambiamenti in corsa o ulteriori necessità, l’assegnazione degli incarichi di
sottogoverno. Resta da definire unicamente la posizione del presidente del
consiglio di amministrazione della
Molfetta Multiservizi, il cui incarico a
tempo non è ancora scaduto e che attualmente è ricoperto da Maurizio Solimini.
mercoledì 6 agosto 2008
Inizieranno presto i lavori di riqualificazione igienico
sanitaria di piazza Gramsci e piazza Minuto Pesce,
insieme ai lavori di recupero di alcune strade principali
del Centro Storico. Complessivamente l’intervento è
finanziato con Fondi Cipe (“Risorse Aree Urbane” del
F.a.s.) per 2,7 milioni di euro e con un cofinanziamento
del Comune per 300 mila euro.
Nel caso dello storico mercato di piazza Minuto Pesce, il
progetto prevede la riqualificazione igienico-sanitaria e il
miglioramento funzionale dell’intera area mercatale.
Inoltre, per una migliore igiene del luogo, gli stessi
banconi di vendita saranno ciascuno collegati alla rete
dei sottoservizi per consentire il regolare smaltimento
delle acque utilizzate nel lavaggio e nella lavorazione del
pesce ed evitare così il loro riversamento sulla pavimentazione. Nuovi anche gli impianti elettrici e di illuminazione. Le murature in tufo, che attualmente chiudono due
delle tre arcate lato nord del chiostro, saranno abbattute
migliorando l’accesso all’area di vendita. Tutti gli
ambienti saranno pavimentati con chianche in pietra
locale scura. All’esterno, saranno rimosse le barriere
architettoniche mediante l’ampliamento del marciapiede
prospiciente il mercato il quale si unirà a quello di Corso
Dante già dotato di rampa per disabili. Infine, il progetto
prevede la realizzazione di due nuovi bagni pubblici
all’interno della struttura.
Anche per il mercato di prodotti alimentari di piazza
Gramsci, nella zona di levante della città, sono previsti
nuovi impianti idrico, fognario, di illuminazione,
antincendio, di lavaggio in linea con quanto disposto
dalla nuove norme ministeriali in tema di compatibilità
igienico-sanitaria delle aree pubbliche adibite a mercato.
Il progetto prevede interventi di manutenzione della
struttura metallica posta a copertura della stessa piazza, il
completo rifacimento della pavimentazione, la realizza-
Primo Piano
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Via ai lavori nelle piazze e nel centro storico
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Finanziati con fondi Cipe e del comune, riguarderanno piazza Minuto
Pesce, piazza Gramsci e le principali vie della città vecchia. Il
centro storico sarà “chiuso” dai Pilomat.
zione di un nuovo sistema di caditoie per la raccolta e il
drenaggio delle acque reflue e, per quanto attiene l’are
destinata alla vendita del pesce, la realizzazione di
tubazioni collegate dai singoli banconi direttamente alla
rete fognaria. Il sistema di lavaggio della piazza prevede
il riutilizzo dell’acqua piovana: quest’ultima, attraverso
apposite canalizzazioni, verrà raccolta all’interno di
cisterne sotterranee per il successivo riuso in alternativa
alla rete di acqua potabile comunque predisposta.
Anche per il centro storico sono previsti interventi di
particolare importanza, a cominciare dall'installazione
del sistema "Pilomat", necessario a regolamentare il
traffico veicolare all'interno della città vecchia. Il
sistema, che sarà fornito da una ditta di Miglionico, verrà
posizionato nei tre principali punti di accesso del centro
storico e consentirà il transito (attraverso appositi ceppi a
scomparsa automatica) unicamente ai mezzi autorizzati
di residenti, forze dell'ordine e personale di soccorso. Un
espediente già utilizzato in molti comuni dell'intera
provincia e che ha dato ottimi risultati.
Contemporaneamente partiranno anche i lavori di
riqualificazione del basolato di numerose strade del
centro storico, l'interramento dei cavi e dei tubi che
attualmente "deturpano" le facciate di numerosi palazzi
ed il posizionamento di arredo urbano nuovo e che ben si
adatta al contesto architettonico dell'area.
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Primo Piano
mercoledì 6 agosto 2008
Traffico limitato e bus navetta: prosegue la sperimentazione
Forse è ancora troppo presto per tracciare un bilancio
delle iniziative ma, a poche settimane dal via della
sperimentazione del servizio “Park & Ride” e della
istituzione delle zone a traffico limitato, non si può
certo dire che i molfettesi abbiano dimostrato particolare interesse ed attenzione. Da una parte il servizio
del bus navetta praticamente ignorato dai cittadini,
dall’altro i commercianti del lungomare che, dopo
aver registrato un vertiginoso calo degli affari nel
week end, hanno chiesto addirittura la revoca
dell’ordinanza sindacale con cui si dispone la chiusura al traffico del tratto di litoranea il sabato e la domenica sera. Lamentele che hanno messo in allarme
l’amministrazione che, anche dopo un incontro con i
commercianti, si è detta disponibile a cercare soluzioni per migliorare la situazione ma ha fortemente
respinto l’ipotesi di una revoca della zona a traffico
limitato.
"L’obiettivo della Zona a Traffico Limitato (che sarà
sospesa nei giorni tra il 14 ed il 17 agosto) deve essere
quello di contemperare l’interesse dei cittadini ad
avere spazi come Corso Dante e il Lungomare Colonna più vivibili, più sicuri e meno inquinati, con
l’interesse di altri cittadini a svolgere la propria attività commerciale in questi stessi spazi in maniera
profittevole", queste le parole dell’assessore alla
sicurezza, Domenico Corrieri, a margine di un incontro organizzato con gli undici commercianti firmatari
di una lettera con cui si chiedeva la revoca del
provvedimento di chiusura del traffico.
“Non siamo affatto disposti a vedere morire le nostre
attività commerciali” ci ha detto un esercente che ha
chiesto l’anonimato, “da quando il sabato e la domenica sera il lungomare è vietato al traffico abbiamo
avuto un calo vertiginoso nelle vendite: purtroppo
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I commercianti protestano
mentre i cittadini snobbano il
servizio “park & ride”.
l’amministrazione non ha compreso che per invogliare i molfettesi a lasciare l’auto ed a venire a piedi sul
lungomare bisogna offrire qualche motivo di interesse. Invece ci si limita a mettere due transenne e si
pensa che il problema sia risolto. Non è stata organizzata una manifestazione capace di attrarre gente, non
ci danno la possibilità di organizzate attrazioni o di
diffondere musica, ancor più difficile solo pensare di
mettere tavolini e sedie in strada per accogliere i
clienti. L’unico risultato della chiusura del traffico è
che la clientela viene dirottata verso altre vie della
città o addirittura per i più giovani fuori Molfetta”. E
non è un caso che, ad esempio, domenica 27 luglio
scorso uno dei più noti locali del lungomare abbia
deciso di restare chiuso piuttosto che sopportare le
spese di una apertura non redditizia. Così, se da un
lato i residenti nella zona hanno in parte apprezzato lo
sforzo dell’amministrazione di portare tranquillità e
sicurezza, dall’altra si provoca l’effetto “desertificazione” in una città già di per se povera di attrattive.
Problemi che l’amministrazione ha dichiarato di aver
compreso impegnandosi a trovare in breve periodo
soluzioni capaci di dare una mano anche ai commercianti, come l’organizzazione già decisa di alcuni
concerti nella zona del lungomare (le date dovrebbero
essere quelle del 9 e 23 agosto).
C’è poi il capitolo “Park & Ride”, un servizio che nei
primi due week end di funzionamento ha fatto
registrare in totale appena 83 biglietti venduti (il
minimo è stato toccato domenica 27 luglio con 8
tagliandi staccati) a fronte di 156 chilometri percorsi
e di un finanziamento, per il solo servizio navetta di
oltre 1500 euro: numeri decisamente poco incoraggianti che però non sconfortano più di tanto
l’assessore Corrieri. “I risultati del nuovo servizio
Park & Ride, riferiti alle prime due settimane, scontano da una parte alcune difficoltà operative contingenti –ha dichiarato- dall’altra una sorta di resistenza
culturale da parte dell’utenza. Solo per fare un esempio, faccio notare che il risultato non certo brillante
ottenuto nell’ultima giornata è spiegabile con il
contemporaneo svolgimento delle processioni
religiose proprio lungo alcuni punti del percorso
interessato dal Park & Ride”.
“Del resto –ha proseguito Corrieri- sapevamo già che
questo nuovo servizio che comprende il parcheggio
in periferia (nella foto quello “deserto” dell’ex Mattatoio) più il trasporto pubblico serale, essendo il primo
esempio di mobilità sostenibile mai realizzato finora
a Molfetta, avrebbe avuto bisogno di tempo per il
definitivo ‘rodaggio’. Ed è proprio per questo motivo
che l’amministrazione comunale intende andare
avanti affinché questa iniziativa diventi una abitudine
per i cittadini. Lo faremo ovviamente apportando le
necessarie migliorie al servizio e affiancando ad esso
iniziative collaterali di sostegno e promozione. Come
già detto in altre occasioni, ritengo che si tratti di una
scommessa culturale importante per la città, una sfida
che nel tempo rivelerà ai molfettesi che lasciare l’auto
e prendere l’autobus conviene in termini di facilità di
parcheggio, migliore impatto ambientale e migliore
vivibilità”.
Per la serie: “chi vivrà vedrà!”.
Autista e cronista in solitudine
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A bordo del bus navetta per un giro di sperimentazione.
E’ domenica sera, ore 23,20 circa.
Seguendo le indicazioni e gli appelli
del Comune di Molfetta di lasciare le
auto nei parcheggi indicati dal progetto
“Park & Ride” , ovvero zona ex Mattatoio e zona Park Club, anche noi de “Il
Fatto” abbiamo sperimentato la navetta
per tornare, dopo una salutare passeggiata domenicale, in periferia e riprendere l’auto. Puntuale, forse anche
troppo, il mezzo si ferma dinanzi allo
Snack Bar e ci lascia salire a bordo. Al
suo interno regna una pace e un
silenzio inquietante, mentre all’esterno
il traffico automobilistico intorno alle
zone pedonali è come sempre intenso.
La navetta è vuota e lo è stata per la
maggior parte delle corse, come ci dice
l’ autista, il che nel vederci salire è
rimasto
notevolmente
sorpreso.
“Ormai rassegnato nel percorrere la
città in solitudine – afferma – ero così
assorto nei pensieri che stavo per non
fermarmi”. Ed infetti sono davvero
come le mosche bianche gli utenti che
utilizzano la navetta messa a disposi-
zione dal Comune per raggiungere
dalle periferie il centro urbano. I
maggiori avventori, naturalmente si
parla di non più di una trentina di
persone da quando è stato attivato il
servizio, sono soprattutto anziani.
Nonostante tale servizio sia stato
attivato nelle principali città della
provincia, Bari e Trani fra tutte, a
Molfetta sembra non essere così
apprezzato dagli utenti. L’idea è senza
dubbio lodevole, ma la mentalità dei
cittadini è probabilmente troppo “retro-
grada” per pensare di lasciare l’auto e
recarsi in centro in autobus. Questo
però non esclude il fatto che il servizio
abbia necessità di essere perfezionato,
magari coinvolgendo altre zone periferiche come 167 e nuovi comparti, oltre
al fatto che risulta indispensabile
rendere più “attive” e “partecipate”
quelle zone a traffico limitato, che
tanto stanno facendo
alterare i
commercianti della zona, in modo da
indurre realmente i cittadini a lasciare a
casa le proprie auto.
Cronaca
mercoledì 6 agosto 2008
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Accusati sulla base di fatti insussistenti
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Ecco le motivazioni della sentenza di assoluzione dei carabinieri mandati sotto processo a Potenza da due
loro colleghi
Depositate le motivazioni della
sentenza che ha portato all'assoluzione di Pietro Rajiola Pescarini, Vito
lLovino, Luigi Policastri e Antonio
Rosato, tutti militari dell'Arma dei
carabinieri, accusati, a vario titolo di
falso, nell'ambito delle indagini,
condotte nel 1992, per l'omicidio di
Anna Maria Bufi. Secondo l'accusa i
quattro con i loro comportamenti
avevano in qualche modo consentito
ad uno degli indagati, Marino Domenico Bindi, poi processato per omicidio e assolto in primo grado, di eludere le indagini.
Secondo il giudice Lucia Gesummaria
del Tribunale di Potenza, dove si
svolgeva il processo, il principale
accusatore, Antonio Caldarulo, non è
attendibile. L’altro accusatore, nei fatti,
invece di rafforzare le dichiarazioni di
Caldarulo le smentisce. Neanche le
intercettazioni telefoniche hanno
evidenziato dati probatori univoci e
rilevanti per fondare l'accusa.
Tutto il processo ruotava attorno
all’episodio legato al ritrovamento,
riferito da Caldarulo per la prima
volta ad otto anni di distanza
dall'omicidio della giovane donna, di
un paio di scarpe sporche di fango a
casa di Bindi durante una perquisizione e poi scomparse o restituite addirittura al legittimo proprietario dopo
essere state portate in caserma.
Secondo il giudice ci sono “molteplici
fattori che fanno vacillare il suo
racconto fino addirittura a smentirlo
tanto da fare seriamente dubitare che
le circostanze riferite da Caldarulo si
siano realmente verificate e non
siano, invece, frutto di cattivi ricordi
e di confusione derivante dalla
sovrapposizione di eventi riferibili
alle molteplici attività investigative
svolte dal militare nel corso degli
anni”.
Secondo il giudice non c’è intento
calunniatorio da parte del militare che
accusa i suoi superiori, l’uomo,
sempre secondo il giudice, è in buona
fede.
Ciò nonostante “le accuse di presunte
falsità, commesse dagli imputati il 4
febbraio del 1992 sono state per la
prima volta esternate da Caldarulo
intorno al 2000, cioè – precisa la
sentenza - dopo che erano state
riaperte le indagini, in precedenza
archiviate, relative all’omicidio della
giovane Annamaria Bufi: tale circostanza getta senz’altro un’ombra sulla
improvvisa decisione del teste di
riferire agli inquirenti fatti accaduti
ben otto anni prima senza mai preoccuparsi di rivelarli agli inquirenti.
Tale condotta del Caldarulo desta
ancora maggiori perplessità soprattut-
to se si considera che avendo partecipato
all’attività
investigativa
sull’omicidio della donna, era ben
consapevole della notevolissima
rilevanza investigativa avevano le
scarpe sporche di terra”.
Per sostenere le dichiarazioni di
Antonio Caldarulo l’accusa produce
le dichiarazioni rese da un altro
carabiniere, un brigadiere anche lui in
servizio a Molfetta, Leonardo
Grande. Ma tra le dichiarazioni rese
dai due testi ci sono alcune discrasie
che alimentano “il dubbio sulla effettiva portata delle dichiarazioni del
Grande le quali non costituiscono
affatto un riscontro ai fatti riferiti dal
Caldarulo, ma semmai il contrario,
essendo le circostanze raccontate dai
testi del tutto divergenti tra loro”.
Anche Grande è in buona fede.
Secondo il giudice non si può escludere che l’uomo abbia assistito ad un
colloquio tra colleghi che verteva su
un paio di scarpe ma non si trattava,
considerate alcune sostanziali differenze, di quelle a cui faceva riferimento Caldarulo.
“L’intera motivazione della sentenza
– ha dichiarato l’avvocato Giacomo
Ragno, legale di due dei quattro
imputati
ha
accertato
l’inattendibilità dei testi tanto da
portare il giudice a dubitare che le
circostanze riferite fossero realmente
accadute. Perfino le intercettazioni
telefoniche anziché, come sostenuto
dall’accusa,
provare
l’elemento
psicologico del reato, non fanno altro
che, per la loro genuinità, dare la
prova assoluta dell’innocenza dei
carabinieri”.
I quattro militari erano accusati di
falso e di favoreggiamento. Ora, forti
di questa sentenza, i quattro imputati
assolti con formula piena, perchè il
fatto non sussiste, si preparano a
muovere azione legale.
“Il dispositivo della sentenza – il
commento di Luigi Policastri, uno dei
quattro militari assolti - aveva final-
mente reso giustizia in una vicenda
processuale che non doveva nemmeno iniziare, le motivazioni hanno
evidenziato l’insussistenza delle
accuse mosse e l’assoluta inattendibilità dei testi addotti dall’accusa. Se
per un verso si è fatta luce sulla vicenda per l’altro rimane oscuro il motivo
per il quale i due supertestimoni
abbiano assunto un tale atteggiamento calunnioso per il quale ci riserviamo di agire in separata sede”.
8
Cronaca
mercoledì 6 agosto 2008
Ferragosto allʼinsegna della sicurezza
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Carabinieri, Guardia di Finanza e Guardia Costiera in prima linea per tutelare bagnanti, automobilisti,
turisti e residenti
Tutto è pronto per l’operazione “Ferragosto tranquillo”. L’obiettivo è garantire la massima sicurezza a quanti
hanno deciso di trascorrere il giorno
più hot dell’estate riversandosi sul
litorale o nascondendosi nelle campagne.
Guardia costiera, carabinieri, Guardia
di finanza, come è accaduto l’anno
scorso, hanno già predisposto servizi
specifici che, in alcuni casi, andranno
ad implementare quelli già in atto da
alcune settimane. Nel corso dei servizi
saranno impiegati anche elicotteri.
Massima attenzione sarà riservata alla
circolazione stradale per frenare gli
entusiasmi di quanti decideranno di
alzare il gomito; alle “spacconerie” in
riva al mare; agli abusi in genere.
La guardia costiera, già dalle prime ore
del giorno, sarà presente in mare con
tutti i mezzi navali di cui dispone il
compartimento,
battelli
veloci,
gommoni e motovedette. Lungo il
litorale personale in divisa provvederà
a distribuire materiale informativo
predisposto dal ministero e dal comando generale delle capitanerie di porto
per invitare i bagnanti a tenere, sulla
spiaggia e in mare, un comportamento
corretto e per scongiurare situazioni di
Cade una gru: tragedia sfiorata
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Lʼincidente si è verificato allʼinterno di un cantiere edile lungo via Giovinazzo. Due gli operai rimasti
feriti.
Avrebbe potuto avere conseguenze da costruzioni ed a distanza di
ben più gravi un incidente verificatosi sicurezza dalla strada statale 16 lungo
mercoledì 30 luglio in un cantiere la quale si trova il cantiere.
edile alle porte di Molfetta lungo via
Giovinazzo.
Per motivi sui quali sono ancora in
corso indagini, un braccio di una
grande gru utilizzata nel corso della
costruzione di uno degli stabili di
nuova realizzazione a pochi passi
dalla sede succursale dell'Istituto
Alberghiero ha avuto un cedimento
precipitando nell'area sottostante.
Il braccio cadendo avrebbe travolto
due mezzi meccanici che operavano
all'interno del cantiere. Due gli operai
rimasti feriti per fortuna non in modo
grave e trasportati presso il locale
pronto soccorso.
La zona è stata subito isolata ed
indagini sono state avviate dai carabinieri in collaborazione con il servizio
tutela della sicurezza sui luoghi di
lavoro della ASL Bari.
La grande struttura nel cadere è fortunatamente finita in una zona sgombra
pericolo il più delle volte causate dalla
superficialità.
Lungo le arterie cittadine e nelle zone
di accesso alla città saranno invece
predisposti specifici posti di blocco. I
carabinieri, su disposizione del
comando provinciale, pattuglieranno
tutto il territorio lungo l’intero arco
della giornata con particolare attenzione alle orari caldi, partenze e rientri.
Gli automobilisti saranno sottoposti ad
alcol test per verificare i livelli di alcol
nel sangue. I controlli saranno eseguiti
sulla base di schemi già collaudati con
impiego di personale in borghese e in
divisa. Massima attenzione sarà
riservata alle persone sottoposte a
particolari misure di sicurezza.
Analoghi servizi saranno predisposti
anche dagli uomini della Guardia di
finanza che pattuglieranno il territorio
da terra e dal cielo con mezzi aerei. Sul
solo territorio di Molfetta saranno
operativi complessivamente circa
cinquanta militari. Per tutte le emergenze saranno comunque a disposizione degli utenti i numeri di pronto
intervento. Ma al di là dei servizi
predisposti resta il buon senso e
l’appello a tutti a non esagerare e ad
essere prudenti.
Le aperture domenicali
le decide il comune
Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 577
Il Consiglio di Stato ha
dato ragione al comune
ribaltando la sentenza del
Tar Puglia.
Secco punto a favore del Comune di
Molfetta nella vicenda giudiziaria
avviata dalla Coop Estense sulla
questione delle aperture domenicali
straordinarie. Il Consiglio di Stato ha
infatti
sancito
la
legittimità
dell’ordinanza firmata a febbraio
scorso dal sindaco Antonio Azzollini
con la quale si stabiliva il calendario
delle aperture domenicali riguardante
gli esercizi commerciali.
La decisione del Consiglio di Stato
ha quindi ribaltato la sentenza del Tar
Puglia che in prima istanza aveva
contestato il provvedimento del
primo cittadino.
Nello specifico, è stata riconosciuta
la tesi del legale del Comune,
l’avvocato Gennaro Notarnicola,
secondo cui il Comune non è privato
del potere di regolamentare la materia riguardante le aperture domenicali
del settore commercio anche alla luce
di quanto previsto dalla normativa
regionale.
"Ancora una volta –ha commentato il
sindaco Antonio Azzollini– viene
riconosciuta la regolarità e la legittimità
dell’operato
dell’amministrazione comunale e del
sindaco".
Attualità
mercoledì 6 agosto 2008
Mai più
animali
abbandonati
Una storia contro lʼabbandono
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578
Al via la campagna contro
lʼabbandono promossa dalla
Lega per la Difesa del
Cane
L’appello dei volontari della Lega
nazionale per la Difesa del Cane è
arrivato puntuale anche quest’anno.
Come ogni estate. La speranza, anche
quest’anno, è che non rimanga lettera
morta, che riesca a raggiungere il cuore
dei padroni dei cani per scongiurare il
pericolo rappresentato dall’abbandono
di amici a quattro zampe che d’estate
all’improvviso diventano ingombranti,
difficili da gestire, un fagotto troppo
pesante, una cosa vecchia di cui ci si
può disfare. Quello che è difficile da
razionalizzare è che questo possa
davvero accadere.
Solo chi ha avuto la fortuna di imbattersi in un cane, di fare con lui un pezzo
di strada, è in grado di comprendere
fino in fondo cosa siano capaci di dare
in cambio di qualche carezza e una
ciotola di cibo. La verità è che ci sono
persone capaci di abbandonare il
proprio cane, ce ne sono altre che
pensano di farlo ma poi, per fortuna, ci
ripensano, ce ne sono sempre meno che
non lo farebbero mai. Un cane, anche
se maltrattato dal proprio padrone, non
penserà mai di abbandonarlo. Per quei
peluche con cuore e sentimenti la
fedeltà e la riconoscenza sono qualcosa
che vanno oltre ogni cosa.
“Abbandonare un animale - precisano
i volontari della Lega - è un gesto
insensibile ed incosciente, oltre che
punibile penalmente con l'arresto fino
ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a
10.000 euro (articolo 727 codice
penale). Non si può pensare di lasciare
ad un triste destino il nostro miglior
amico, anche lui ha un cuore ed una
sensibilità, "una storia contro l'abbandono" può rendervene l'idea. Speriamo
vivamente che quest’anno la musica sia
cambiata e che i nostri amici a quattro
zampe possano passare splendide
vacanze”. Speriamo sia davvero così,
in fondo sperare e sognare non costa
nulla.
9
Era una bella e tiepida serata estiva,
quando il mio padrone prese il guinzaglio che stava appeso a quel chiodo che
guardavo spesso con eccitazione: il mo
padrone che si avvicinava a quel
chiodo per me significava tutto, la gioia
della sua compagnia, le passeggiate, le
corse, le risate e le coccole.
Incominciai a saltellargli intorno,
felice, ma lui non sorrideva come al
solito. Povero padrone mio, forse era
stanco.
Lo stesso il suo pensiero correva a me e
a quel momento di svago che era solo
nostro.
Il guinzaglio mi fu messo e, via, dentro
la macchina e verso una corsa nei
campi. Niente radio, quel giorno.
Niente musica. La voce del mio padrone taceva. Come era strano.
Forse aveva litigato con qualcuno?
Cosa avrei fatto per alleviare i suoi
tormenti….ma lui non mi parlava, ed io
potevo solo guaire in apprensione.
Arrivammo dove sempre arrivavamo
quando faceva bello; il nostro grande
campo.
Lui mi tolse il guinzaglio ed insieme a
me si mise a correre a perdifiato.
Era quello di sempre: avevo ritrovato il
mio padrone.
Mi lanciò, come sempre, il ramoscello e
come sempre glielo riportai fremente e
desideroso di quel gesto di amicizia che
era la sua mano sulla mia testa.
Di nuovo tirò il bastone, molto, molto,
molto lontano…corsi a perdifiato e
quando mi voltai per corrergli ancora
una volta incontro lo vidi che si affrettava ad entrare nella nostra macchina.
Partì all’improvviso, lasciandosi dietro
una nuvola di polvere: il mio guinzaglio
sul ciglio della strada; io con il mio
bastone tra i denti.
Corsi e corsi e corsi….ma la nostra
macchina andava veloce. Poi fu un
lampo, come un’esplosione…
Un gran botto, ma nessun dolore. Capii
soltanto che qualcuno diceva: “poverino, devono averlo abbandonato”
No, non era così: adesso sentivo un
dolore caldo lungo la schiena e non
riuscivo a muovere la testa, ma avevo la
forza di pensare.
Pensavo a lui, al mio padrone: non mi
avrebbe mai abbandonato…
Chissa’ forse era dovuto correre
d’urgenza da qualche parte e non
poteva aspettarmi…ma sarebbe tornato
a riprendermi…
Io sento ancora che mi chiama:Birillo.
Portami il bastone! Bravo Birillo, corri
Birillo.”
Improvvisamente mi sembrò che la sera
si facesse fredda: tremavo, mentre chi
pensava che il mio padrone mi avesse
abbandonato se ne andava via con la
stessa auto che mi aveva centrato in
pieno.
Tenevo ancora stretto tra i denti il
bastone quando mi addormentai: non
volevo perderlo…
il mio padrone ne sarebbe rimasto
deluso.
Lo strinsi ancora di più quando il
freddo si fece insopportabile e quando
la terra che avevo negli occhi incominciò a dolere.
Mi addormentai così guardando il cielo
di una calda sera d’estate. “Addio
padrone mio: forse non ce la faccio a
rivederti. Perdonami per il dolore che
sto per infliggerti, ma … non ce la
faccio più. E così mi addormentai”. Sul
mio corpo una coperta di stelle.
Volontari dellʼANPANA a tutela dellʼambiente
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Operano a Molfetta dal 2003. Sono in 30 e svolgono la loro attività come in modo
del tutto volontario.
Operano a Molfetta dal 2003 e sono in
trenta tra soci semplici e guardie. Stiamo
parlando dei volontari dell’ANPANA di
Molfetta, l’Associazione Nazionale per la
Protezione dell’Ambiente della Natura e
degli Animali, ente nazionale operante sul
territorio italiano sin dal 1985.
I volontari in divisa verde, coordinati dal
comandante Antonio de Stena, operano
su tutto il territorio cittadino svolgendo
attività di polizia ecozoofila consistente
nel controllo e monitoraggio delle aree
urbane e campestri, nella segnalazione
alle autorità competenti di situazioni di
rischio o di reati consumati e nella verifi-
ca del rispetto di leggi e norme a tutela
dell’ambiente e della fauna.
Uno dei fronti su cui si registra il maggiore impegno dei volontari è quello del
controllo sugli animali domestici: nel
corso del 2007 sono stati oltre 300 i
proprietari di cani controllati e per circa la
metà di essi è scattata la segnalazione
poiché non avevano provveduto a fare
applicare l’apposito micro chip di riconoscimento all’animale come invece
previsto dalla legge. I volontari, che da
qualche settimana stanno concentrando la
loro attenzione sulle numerose discariche
abusive comparse nell’agro molfettese,
sono impegnati anche in supporto alle
autorità per attività di protezione civile e
di controllo dell’ordine pubblico in
occasione di manifestazioni sportive e
culturali.
mercoledì 6 agosto 2008
Inchiesta
11
Dalla “commedia allʼitaliana” al futuro del soccorso
Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 581
Il 118 servizio indispensabile per garantire soccorsi efficienti. Nelle prossime pagine quando chiamarlo,
come comportarsi e tanto altro ancora.
Non sono certo state rimosse dalla mente
le immagini di quei tanti film della
commedia all’italiana in cui infermieri un
po’ imbranati a bordo di sgangherate
ambulanze “armate” di ululanti sirene
correvano da una parte all’altra delle
grandi città per prestare improbabili
soccorsi agli sfortunati di turno. Scene
che nella finzione cinematografica riuscivano a strappare sorrisi ai telespettatori
ma che in molti possono testimoniare
essere state semplicemente specchio
fedele, anche se parodiato, di ciò che
effettivamente avveniva nel mondo
dell’emergenza e della sanità italiana sino
a qualche anno fa.
Non c’erano i moderni pronto soccorso,
né gli attuali sistemi di comunicazione.
Men che meno personale addestrato e
mezzi di soccorso all’avanguardia. Tutto
era lasciato al buon cuore ed al tanto
spirito di sacrificio (condito dall’umana
incoscienza dettata dalla solidarietà) di
“portantini-primari” che a bordo di furgoni travestiti da ambulanze non facevano
altro che caricare feriti ed ammalati e
trasportarli da un posto all’altro, sperando
di salvare qualche vita. C’erano poi i
primi volontari, persone che dedicavano
il loro tempo libero al prossimo e che,
mentre nel nord Italia rappresentavano
una larga fetta di popolazione impegnata
sin dalla metà del Novecento, al sud
iniziarono a comparire verso la fine degli
anni Settanta. A Molfetta, in particolare,
dopo il terremoto dell’Irpinia dei primi
anni Ottanta. Nacquero così nel tempo il
Sermolfetta, la delegazione della Croce
Rossa Italiana, la Confraternita della
Misericordia. Tutti al servizio del prossimo. Ma ognuno per sé. Poco coordinamento, tante risorse umane spesso male
utilizzate e paradossi giornalieri che non
si contavano. Poteva così capitare che per
una persona colta da malore venissero
allertate anche tre diverse ambulanze i cui
operatori dovevano decidere a sorte a chi
competeva il soccorso stesso. Oppure che
nessuna delle strutture avesse mezzi di
soccorso a disposizione per rispondere
alle chiamate creando panico e dando il
via a vorticose catene di telefonate alla
disperata ricerca di una ambulanza.
Poi, e la storia è quella degli ultimi sei
anni, ecco arrivare anche in Puglia (al
nord era già operativo dai primi anni
Novanta) il Servizio di Emergenza
Sanitaria 118. Un unico ente capace di
coordinare uomini e mezzi, avere sempre
una mappa aggiornata di posti letto e
disponibilità ospedaliere, evitare dispersioni inutili delle forze in campo e garantire il soccorso adeguato e tempestivo in
ogni circostanza. Tutto questo semplicemente digitando sul proprio telefono tre
cifre: 118. Il numero gratuito cui fare
riferimento e che nelle prossime pagine vi
faremo conoscere suggerendovi anche
quando chiamarlo e quando non necessario farlo, cosa riferire agli operatori che vi
rispondono e tante altre curiosità.
Informazioni utili che, specie in un
primo scorcio di estate che a Molfetta ha
già fatto registrare tre vittime per
incidenti stradali (avevano 22, 20 e 17
anni i ragazzi deceduti in due diversi
eventi accaduti domenica 27 e giovedì
31 luglio), possono servire per essere
pronti ad intervenire. Magari per dare
una mano. Consapevolmente e con la
certezza di trovare dall’altra parte del
telefono qualcuno sempre pronto ad
arrivare in soccorso.
12
Inchiesta
118: il numero che
salva la vita
582
Il 118 può essere definito, sebbene in
maniera molto riduttiva, come il numero
di telefono da digitare al momento di
necessità di un'ambulanza. Quando si
chiama il 118 risponde una Centrale
Operativa, ovvero un luogo dove personale addestrato gestisce le richieste di
soccorso sanitario da parte dei cittadini.
Il concetto di Centrale Operativa per il
coordinamento delle richieste di soccorso
è un concetto abbastanza recente per la
realtà italiana. Le prime centrali italiane
nascono nel 1992 ed iniziano a coprire il
centro-nord Italia. In Puglia solo nel
novembre 2002 viene istituito il 118 e di
conseguenza la centrale operativa del
Policlinico di Bari. Prima di allora le
chiamate di soccorso venivano gestite in
maniera molto "variopinta" e diversa a
seconda della Regione. Il cittadino
memorizzava un numero di telefono,
quello del Sermolfetta ad esempio, che
componeva in caso di necessità. Le
chiamate venivano ricevute e smistate da
persone con formazione molto disomogenea a seconda delle diverse realtà
(centralinisti di Associazioni di Volontari
del Soccorso, centralinisti di strutture
ospedaliere, ecc).
Spesso, nella mancanza di un unico
numero di telefono, il cittadino si rivolgeva alle Centrali Operative della Polizia,
dei Carabinieri o dei Vigili del Fuoco. Il
Sermolfetta, che nasce con la vocazione
di aiutare la popolazione in situazioni di
emergenza, è stato da sempre leader in
questo campo, formando personale
altamente specializzato, utilizzando
sempre attrezzature all'avanguardia e
soddisfacendo pienamente le esigenze
della cittadinanza. Da quando il 118 è
attivo nel nord-barese il Sermolfetta è
titolare della postazione di Molfetta e
successivamente di Giovinazzo segno di
grande competenza, professionalità e
fiducia da parte delle istituzioni.
Il Sermolfetta partecipa tramite convenzione con la Centrale Operativa 118 di
Bari alla fornitura di mezzi, equipaggi e
personale volontario per l'effettuazione
dell'emergenza extra-ospedaliera. Il
Sermolfetta fornisce ambulanze equipaggiate secondo le più recenti norme e
protocolli nonché personale volontario ed
altamente specializzato.
Da www.sermolfetta.it
mercoledì 6 agosto 2008
Dal 2002 al ser
Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 583
La Regione Puglia è stata una delle ultime ad
attivare il servizio di emergenza sanitaria che
oggi è garantito su tutto il territorio attraverso le cinque Centrali Operative.
Il Decreto del Presidente della Repubblica del 27 marzo 1992 ha determinato una svolta epocale
nell’organizzazione dei servizi di emergenza sia intraospedaliera che extraospedaliera. Anche se
già precedentemene tra le priorità del sistema sanitario nazionale era stato individuato
l’investimento di risorse per il potenziamento ed il coordinamento dei servizi di emergenza.
Successivamente un accordo tra Stato e Regioni ha portato alla nascita di quello che è oggi il
Sistema di Emergenza Sanitaria 118.
La Regione Puglia si è dotata, estendendolo progressivamente a tutto il territorio regionale, di
un Sistema di Emergenza-Urgenza territoriale “118” con Centrali Operative che svolgono la
loro attività nei cinque capoluoghi di provincia coordinando le circa 170 ambulanze dislocate in
tutto il territorio. Nel corso del 2007 la postazione di Molfetta ha compiuto oltre 2700 interventi
impiegando un mezzo di rianimazione messo a disposizione dalla Pubblica Assistenza Sermolfetta. Nei primi sei mesi del 2008 il Sermolfetta ha già registrato oltre 3000 interventi poichè
impegnato a garantire il servizio anche nella vicina Giovinazzo.
Gli utenti cui il Sermolfetta attraverso il 118 Bari garantisce assistenza 365 giorni l'anno in tre
turni da otto ore, sono circa 100mila. Su ogni mezzo di soccorso (uno a Molfetta l'altro a Giovinazzo) sono impiegati un autista-soccorritore ed un soccorritore volontari e personale medico ed
infermieristico della ASL.
I mezzi utilizzati sono dotati delle più moderne tecnologie destinate al soccorso ed all’assistenza
sanitaria: dai defibrillatori semi-automatici alla possibilità di effettuare elettrocardiogrammi con
lettura in tempo reale attraverso una rete telefonica di trasmissione dati.
L’impiego dei mezzi e, successivamente, lo smistamento dei pazienti soccorsi, viene coordinato
dalla Centrale Operativa di Bari, la stessa che riceve le chiamate degli utenti. Alla Centrale
Operativa quindi, spetta il compito di verificare la disponibilità di posti letto nei presidi ospedalieri e di decidere, soprattutto a seconda delle esigenze sanitarie, verso quale nosocomio il
mezzo di soccorso dovrà accompagnare il paziente.
La Centrale Operativa del 118 opera a stretto contatto con gli altri servizi di emergenza territoriale (carabinieri, polizia di stato e vigili del fuoco) per garantire la massima copertura di tutto il
territorio di competenza.
Chiamo o non chiamo?
Oramai tutti conoscono il numero di telefono 118 per lʼemergenza sanitaria.
Ma quando è necessario chiamarlo e quando invece no? Scopriamolo insieme.
- Grave malore
- Incidente stradale
- Incidente domestico
- Ricovero programmato
- Incidente sportivo
- Dimissione di ricoverato
- Incidente sul lavoro
- Trasferimento o trasporto
- Ricovero urgente
non urgente
- Problema di coscienza:
paziente non cosciente (non apre gli occhi se chiamato)
paziente cosciente solo a tratti
paziente non ben orientato nel tempo e nello spazio
paziente che ha avuto una perdita di coscienza che si è risolta
- Problema di respiro:
paziente che non respira
paziente che ha qualcosa nelle vie aeree che ostruisce il respiro
paziente che respira male (il paziente stesso dice di respirare male, cute bluastra, respiro rumoroso)
- Problema di dolore:
dolore toracico non in seguito ad un trauma
dolore importante in qualsiasi parte del corpo dopo trauma (es. caduta)
- Avvelenamento
- Problema di movimento:
difficoltà a muovere una parte del corpo dopo trauma (es. caduta)
difficoltà a muovere una parte del corpo non in seguito ad un trauma
- Ustione grave:
ustione estesa
ustione del viso
ustione delle vie respiratorie
- Trauma serio:
trauma associato ad una perdita di sangue importante
trauma associato ad una ferita profonda e/o estesa
trauma ad alta energia (es. caduta da un'altezza superiore al doppio della propria altezza)
Il 118 si chiama per:
Il 118 NON si chiama per:
13
rvizio dei cittadini
Pochi secondi per
salvare una vita
585
Quando si è costretti a contattare il Servizio di Emergenza Sanitaria contattando il
numero telefonico 118 è necessario
osservare alcune piccole regole per
consentire un intervento immediato ed
idoneo. Per prima cosa si raccomanda di
parlare con calma e lentamente per
consentire agli operatori che rispondono
dalla Centrale Operativa di Bari di
ottenere informazioni necessarie ad
attivare la macchina dei soccorsi.
All’operatore bisognerà quindi fornire
notizie dettagliate: cosa è successo per
prima cosa fornendo in particolare dettagli sul tipo di evento ed eventualmente
sul meccanismo dell'evento. Ed ancora,
dove è successo, specificando il comune,
la località, la via completa di numero
civico. Bisognerà inoltre fornire il
numero telefonico di chi chiama o il
numero al quale chiamare per parlare con
chi è presente sul luogo dell'evento ed il
numero delle persone coinvolte e
l’eventuale età apparente.
In merito agli infortunati bisognerà
cercare di descrivere nel migliore dei
modi le condizioni visibili delle persone
coinvolte e quindi se la persona che
necessità di soccorso risponde, respira,
sanguina, o si muove. È importante non
interrompere la comunicazione con la
Centrale Operativa fino a che l'operatore
non lo chiede. E soprattutto mantenere la
calma: pochi secondi in più al telefono
possono essere fondamentali per salvare
una vita.
Un medico sempre pronto ad assistervi
Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 584
Una volta si chiamava “guardia medica” oggi è il Servizio di Continuità Assistenziale garantito dalla ASL.
Spesso si tende a confondere due importantissimi
servizi di assistenza sanitaria garantiti dalle ASL ai
cittadini. Può quindi capitare di rivolgersi al Servizio 118 per esigenze di competenza della Guardia
Medica o viceversa. Per questo è importante informarsi su chi, come e dove può essere d’aiuto per
risolvere i nostri problemi.
Il Servizio di Guardia Medica è oggi detto Servizio
di Continuità Assistenziale. Garantisce al cittadino
prestazioni sanitarie quando non è possibile reperire il proprio medico di medicina generale o pediatra
di libera scelta, ed in particolare garantisce agli
utenti il consulto telefonico, la visita medica in sede
o a domicilio del paziente, prescrizioni farmaceutiche. Tutte le prestazioni garantite dai medici del
Servizio sono erogate a titolo gratuito.
In caso di malattia il medico della “continuità
assistenziale” ha il compito di intervenire al più
presto su richiesta diretta dell'assistito, di familiari,
conviventi o vicini di casa recandosi, quando
necessario, presso il domicilio del paziente per
effettuare la visita medica. Il medico di continuità
assistenziale non sostituisce il medico di medicina
generale o il pediatra ma si integra con lo stesso per
le emergenze notturne o festive. Può prescrivere
solo i farmaci necessari per la terapia d'urgenza
nella quantità sufficiente a garantire la terapia per
un periodo massimo di 48 ore. Può anche rilasciare,
su richiesta, certificazioni dello stato di malattia ai
fini lavorativi o scolastici solo in caso di necessità e
per un periodo massimo di tre giorni. Nei casi dove
se ne ravvisi la necessità può disporre il ricovero
ospedaliero.
Il servizio è attivo nei giorni feriali dalle ore 20 alle
ore 8, nei giorni prefestivi dalle ore 10 del sabato o
di altro giorno prefestivo alle ore 8 del lunedì o del
giorno successivo al festivo. A Molfetta il servizio è
allocato presso l’Ospedale “don Tonino Bello” e
può essere contattato attraverso il numero telefonico 080.3349264.
14
Inchiesta
mercoledì 6 agosto 2008
Donare sangue per unʼestate più serena
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Basta avere più di 18 anni e mettere a disposizione unʼora del proprio tempo per compiere un gesto utile a salvare vite umane.
Estate tempo di divertimento, di vacanze e di giornate spensierate. Ma,
purtroppo, anche stagione che segna la
ricorrente
“emergenza
sangue”:
aumentano le necessità e nel contempo
diminuiscono le donazioni. Un problema che si ripete anno dopo anno nonostante l’impegno lodevole delle
associazioni di volontariato che sostengono campagne di sensibilizzazione ed
invitano i tanti soci ad un gesto di
solidarietà prima di partire per i luoghi
di villeggiatura.
A Molfetta, città simbolo in tutto il
meridione d’Italia per la cultura della
donazione, si continua a lavorare per
garantire al nostro Centro Trasfusionale la presenza costante di donatori che
possano
contribuire
a
ridurre
l’emergenza e, in caso di bisogno, ad
andare incontro anche alle necessità di
altre zone della Regione.
I donatori volontari di Avis e Fidas, le
due maggiori associazioni operanti a
Molfetta, anche i questo periodo estivo
non dimenticano di compiere il loro
gesto di solidarietà e di invitare i tanti
cittadini molfettesi che ancora non lo
abbiano fatto a recarsi presso
l’ospedale di Molfetta per la donazione.
“La donazione di sangue –dicono i
volontari dell’Avis- è un’azione volontaria e dettata da puro spirito di solidarietà di chi dona il proprio sangue
affinché siano possibili trasfusioni a
chi ne ha bisogno e non comporta
rischi di alcun genere per la salute, in
quanto il sangue è una fonte di energia
rinnovabile ed è quindi possibile
privarsene in parte senza che l'organismo ne risenta. Il donatore ha anche la
possibilità di fare prevenzione controllando periodicamente il proprio stato di
salute”.
Può donare chiunque abbia un'età
maggiore ai 18 anni, un peso corporeo
non inferiore ai 50 chili e sia in buono
stato di salute.
I cittadini molfettesi che ancora non lo
abbiano fatto, possono presentarsi a
digiuno presso il Centro Trasfusionale
dell'Ospedale “don Tonino Bello” di
Molfetta tutti i giorni feriali dalle 8 alle
12,30, ma ricorda. Per donare è necessario non aver avuto malattie infettive
gravi (epatite, malattie da trasmissione
sessuale, ecc.), non essere affetto da
malattie cardiache, renali, diabete, non
aver mai fatto uso di stupefacenti, non
cambiare spesso patner sessuale, non
aver avuto rapporti sessuali con persone a rischio, non fare uso abituale di
alcolici, non essere affetto da ulcera
gastro-duodenale, non essere affetto da
epilessia o convulsioni, non aver
ricevuto trasfusioni di sangue negli
ultimi 5 anni. Se donna, non essere in
periodo mestruale e lasciare trascorrere
almeno un anno da gravidanze o
interruzioni di maternità.
Ulteriori informazioni possono essere
richieste presso lo stesso Centro
Trasfusionale o rivolgendosi alle
associazioni di donatori del sangue
Avis o Fidas di Molfetta.
mercoledì 6 agosto 2008
In Città
15
Via le bombe dai fondali del porto
Stop alle attività di pesca
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Emanata una ordinanza per scongiurare ogni possibile forma
di pericolo. Ce nʼè per tutti dai mercantili ai sub
A conti fatti è probabile che le operazioni di bonifica dell’area portuale
andranno avanti fino alla primavera
prossima. Il numero considerevole
degli ordigni, già individuati,
presenti sui fondali e le condizioni
meteo marine porteranno ad una
dilatazione dei tempi. D’altro canto
per le operazioni di bonifica, in cui
sono impegnati i sub del nucleo Sdai,
corpo speciale della marina militare,
sono stati già preventivati centotrenta giorni lavorativi utili, insomma
festivi e mare mosso esclusi. Per la
popolazione residente, il porto è
parte integrante della città, e per gli
operatori del mare non c’è comunque
alcun pericolo.
In ogni caso, per allontanare ogni
dubbio, la capitaneria si è dotata di
una ordinanza specifica che impone
comportamenti idonei a tutte le parti
in causa. “Durante le operazioni di
bonifica ai fini della salvaguardia
della pubblica incolumità – si legge
nella ordinanza - è fatto obbligo alle
unità in transito e/o in entrata e/o
uscita dal porto di navigare ad una
velocità non superiore alla velocità
minima di governo e di mantenersi ad
una distanza di sicurezza non inferiore
ai 500 metri dal punto di immersione
dei sub”. E ancora “per un raggio di
500 metri dal punto di immersione
degli operatori subacquei del Nucleo
SDAI, sono comunque vietati la sosta
di unità in genere, nonché la pesca in
qualsiasi forma praticata ed ogni altra
attività connessa con gli usi del mare.
Ogni attività subacquea è vietata fino
ad una distanza di 1000 metri dal
punto di immersione dei sommozzatori del Nucleo SDAI”.
Le distanze potranno variare sulla
base delle disposizioni che saranno
impartite al momento dal personale
militare imbarcato a bordo delle Unita
Navali del Corpo presenti in zona, su
indicazione del Nucleo SDAI. Per
tutta la durata delle operazioni i movimenti di entrata e uscita delle unità
mercantili dal porto di Molfetta,
potranno avvenire esclusivamente a
seguito di espresso nulla osta comunicato dal Nucleo SDAI per il tramite
dell’Autorità Marittima.
Si ritorna in mare il 2
settembre. I pescherecci
resteranno attraccati alle
banchine del porto per
quattro settimane
Il fermo resterà in vigore fino al 2
settembre prossimo. E’ cominciato
lunedì scorso lo stop alle attività di
pesca a cui dovrà attenersi la marineria
locale secondo quanto ha disposto il
decreto ministeriale del 18 luglio
scorso. I pescherecci resteranno attraccati alle banchine del porto per quattro
settimane. Ci saranno deroghe speciali
per le imbarcazioni che fanno pescaturismo e per quelle che adoperano
particolari sistemi di pesca.
Al termine del fermo biologico per otto
settimane successive, fino al 26
ottobre, tutte le unità da pesca, iscritte
nel compartimento marittimo di
Molfetta, che effettuano pesca a
strascico o volante, dovranno rientrare
in porto entro il giovedì anziché il
venerdì. Non sono obbligate a rispettare questo ulteriore giorno di fermo le
imbarcazioni abilitate alla pesca costiera entro le sei miglia dalla costa.
Le norme che disciplinano il fermo
sono riportate nella ordinanza numero
52 del 2008, emanata dalla capitaneria
di porto e a firma del comandante del
compartimento marittimo, capitano di
fregata Antonio Cuocci, e del comandante in seconda, capitano di corvetta,
Marcello Notaro.
Quest’anno, a differenza degli altri
anni, a fronte del fermo delle attività di
pesca saranno erogati contributi, oltre
che per gli equipaggi dei pescherecci
anche per gli armatori. Nel caso in cui
le due figure coincidano il contributo
sarà doppio.
Lʼastro nascente della piccola Angelica
La Madonna
in processione a bordo del Sirio
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Ad otto anni già numerose
esperienze cinematografiche e nel campo della
moda.
Otto anni, due occhioni dolci e grinta da
vendere. Si presenta così la piccola Angelica
Brattoli, modella ed attrice in erba che ha già
calamitato le attenzioni del mondo del
cinema e di importanti firme del panorama
stilistico italiano.
Tra le sue passioni, oltre alla moda
ovviamente, anche il canto e lo sport.
Dall’età di tre anni studia danza classica e
moderna ed ultimamente si diletta anche con
il pattinaggio artistico. Anche nel campo
della recitazione non è certo meno a suo
agio: dopo aver studiato recitazione ha avuto
esperienze come figurante nel film “The
gravity” girato nel 2006 e nella soap opera
“Sottocasa” trasmessa da Rai Uno.
Sorteggiato il motopesca che avrà lʼonore di imbarcare il
simulacro. Sarà affiancato dal Marconi I e dallʼEverest II.
Nel campo della moda ha già sfilato per
importanti stilisti posando anche per numerosi cataloghi e riviste specializzate. Dalla
Diesel a Pignatelli Cerimonia, passando per
Ferrè, Fiorucci, Biblos e Gai Mattiolo, la
piccola Angelica ha già accumulato tanta
esperienza e chissà che un domani non
faccia parlare ancora di se lontano dalla sua
Molfetta.
Sarà il motopeschereccio “Sirio” ad avere
l’onore di ospitare il simulacro della
Madonna dei Martiri in occasione della
processione a mare dell’8 settembre. A
deciderlo il sorteggio tenutosi nell’ultima
domenica di luglio nella sede
dell’Associazione Armatori da Pesca.
Il vicepresidente del Comitato Feste
Patronali, Leonardo de Pinto, prima di
procedere al sorteggio del motopesca ha
preso la parola, rivolgendosi ai giornalisti
presenti in sala e lanciando un grido
d’allarme a difesa della tradizionale sagra
a mare. “E’ bene che la stampa ponga
l’attenzione non solo sulla devozione dei
23 pescherecci e dei suoi armatori che
partecipano al sorteggio, ma anche sul
sacrificio economico, soprattutto in
questo periodo di caro gasolio, che essi
sono pronti ad affrontare quando sorteggiati. Infatti, al contrario di quello che
comunemente si pensa, il motopesca
prescelto non riceve nessun incentivo e
l’armatore si impegna a sborsare tra i 4 ai
5 mila euro per organizzare il trasporto
del simulacro e provvedere ad eventuali
opere di manutenzione. Riteniamo sia
importante almeno avere la vicinanza
della gente se si vorrà continuare nel
tempo questa magnifica tradizione".
Il “Sirio” appartenente agli armatori De
Gennaro e Rotondella sarà affiancato
dalle barche damigelle, "Marconi I"
dell'armatore Cesare Giancaspro ed il
motopesca "Everest II" della società De
Gennaro & C. Sas.
16
In Città
mercoledì 6 agosto 2008
Intorno al mondo con la Puglia nel cuore
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Hanno fatto tappa a anche a Molfetta i giovani selezionati dal Cnipa Puglia
per imparare la cucina dei loro nonni
Sono tornati in Puglia per riscoprire le loro origini
partendo dalla cucina della tradizione locale. Ora
sono pronti per esportarla. Si è concluso con una
lezione di pasticceria, rigorosamente barese, tenuta
dal maestro pasticcere Francesco Lanza, vice presi-
dente dell’associazione cuochi baresi, a Molfetta, il
corso
di
formazione
“Accademia
dell’enogastronomia
pugliese”
promosso
nell’ambito del piano di interventi finanziato dalla
Regione Puglia e dal Cnipa Puglia a favore dei
pugliesi nel mondo.
Sei ragazzi di origine pugliese, Adriano, Maria
Paula, Flavio, Isabella, Rocco e Francis, nell’ultima
lezione in programma hanno imparato a realizzare
fruttini in pasta di mandorle, scarcelle, “sospiri”
biscegliesi e, su loro richiesta specifica, un tiramisù.
Nei giorni precedenti si sono cimentati in antipasti,
primi e secondi piatti.
I ragazzi, per un mese intero, hanno seguito un corso
teorico e pratico, tenuto, per quello che riguarda le
lezioni di “cucina pugliese”, dai docenti
dell’associazione cuochi baresi, lo chef di cucina,
Giuseppe Fumarola, e il maestro pasticcere, Francesco Lanza, e, per gli altri moduli, dai sommelier
dell’Ais Puglia, Michele Saverio Mastropierro, Betty
Mezzina, oltre che dai docenti Luca D’Aloja, Benedetto Spagnuolo, Rosario Di Donna, Luigi Perrucci,
Vanessa Lorusso, Letizia Valenzano. Sono stati
sempre seguiti dal direttore del progetto Gaetano
Centenni e dalla tutor Valentina Coletti. Tutti
moduli, ad eccezione della lezione di pasticceria,
sono stati sviluppati nelle cucine del ralais Corte
Altavilla di Conversano. Tutti i ragazzi che hanno
preso parte al corso di formazione porteranno la
cucina barese nel mondo. Adriano ha vent’anni, vive
a Bruxelles in Belgio, sua madre è di Bisceglie;
Maria Paula, ne ha ventitré, vive in Argentina, i suoi
nonni erano di Castellana Grotte; Flavio, vent’anni,
vive in Svizzera, suo padre è barese, è cuoco nel
ristorante di famiglia ma voleva saperne di più sulla
cucina pugliese; Isabella, ha ventitre anni, vive a san
Paolo in Brasile, i suoi nonni erano baresi; Rocco,
vent’anni, vive in Venezuela, il suo papà è di Valenzano; Francis, ha ventitre anni, è figlio di molesi,
vive a Houston, Texas. Ha un sogno nel cassetto:
aprire un ristorante in cui servire orecchiette baresi a
volontà.
Se dici “olio”, dici Marcinase e Goccia di Sole
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Comunque vada Molfetta si impone sulle produzioni delle altre città italiane e riesce a spuntarla anche
sulle produzioni estere.
Un fatto è certo. L’olio extravergine
d’oliva prodotto a Molfetta riesce
sempre a distinguersi nelle competizioni a livello internazionali, sia che si
tratti di olii convenzionali sia che si
tratti di olii da agricoltura biologica. A
contendersi la leadership Marcinase e
Goccia di Sole. Comunque vada
Molfetta si impone sulle produzioni
delle altre città italiane e riesce a spuntarla anche sulle produzioni estere.
Senza nulla voler togliere agli altri,
senza ombra di dubbio, lo scettro del
biologico appartiene al Marcinase,
prodotto dall’azienda Minervini,
menzionato e consigliato anche da
riviste specializzate che dettano le
tendenze-gusto del momento sulle
tavole di tutto il mondo. Il Marcinase,
sul mercato del biologico dal 1993, dal
2000 è iscritto anche nella Dop Terra
di Bari-Bitonto.
Nel 2008, anno ancora in corso, solo
per citare alcuni esempi, la guida
“L’extravergine 2008”, ha inserito il
Marcinase fruttato intenso nella Top
15 dei migliori olii nel mondo; nella
categoria fruttato medio il Marcinase è
vincitore assoluto del concorso
internazionale Leone d’Oro dei Mastri
Oleari; l’intera produzione è stata
selezionata dalla Guida agli Extravergini di Slow Food; sempre il Marcinase ha ottenuto 5 Gocce nella guida Ais
per il fruttato intenso e per il fruttato
medio, 4 Gocce per il fruttato leggero;
menzione di merito al concorso Sirena
d’Oro di Sorrento, finalista al concorso
Ercole Oliario di Spoleto; finalista al
concorso Olio Capitale di Trieste; ha
ricevuto il Biolkind al concorso
internazionale Biol; il Produit
Gourmet 2008 al concorso Paris
Giourmet; sia il fruttato intenso che il
fruttato leggero sono stati selezionati
da Der Feinschmecker in Germania
dove hanno ricevuto il Certificato di
Idoneità alla quinta rassegna nazionale
olii monovarietali; con il fruttato
leggero si è classificato al secondo
posto al concorso Oriolo d’Oro di
Gradara, riservato agli oli extravergini
di oliva biologici.
Il concorso è stato promosso dalla
Provincia di Pesaro e Urbino, dal
Comune di Pesaro, Assessorato allo
Sviluppo economico e Turismo, dalla
Camera di Commercio di Pesaro e
Urbino, con il patrocinio del Ministero
delle Politiche Agricole, della Regione
Marche e dell'Associazione Città
dell'Olio.
Nell'ambito del concorso, si gareggiava in due categorie: fruttato leggero e
fruttato medio. Nello stesso concorso
nella categoria fruttato leggero successo della Puglia con l'olio "Goccia di
Sole" prodotto dall'Oleificio Cooperativo Goccia di Sole di Molfetta.
Il riconoscimento consente ai produttori di fregiare gli oli premiati con il
bollino de L’Orciolo d’Oro. Preceden-
temente, il 22 marzo si sono concluse
le selezioni del 6° Concorso oleario
Internazionale Sol d'Oro organizzato
da Veronafiere nell’ambito del SOL
(Salone Internazionale dell’Olio) di
Verona riservato agli oli extravergini
tipici di alta qualità italiani ed esteri. A
contendersi l’edizione 2008, 226 oli
provenienti da 15 regioni italiane e 6
Paesi stranieri. La giuria ha valutato e
premiato con Diploma di Gran
Menzione l’olio extravergine DOP
Goccia di Sole per la categoria fruttato
leggero.
mercoledì 6 agosto 2008
Cultura & Spettacoli
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De Gregori canterà per la LILT
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Lʼartista romano protagonista del Sesto Concerto per la Vita.
Dopo i successi nei concerti estivi di Gino Paoli e della straordinaria artista statunitense, Dionne
Warwick, Molfetta si appresta ad ospitare venerdì 12 settembre Francesco de Gregori. Il nome del
cantautore romano era stato associato al cartellone dell’Estate Molfettese dello scorso anno. Voci
risultate successivamente infondate. Quest’anno invece i numerosi estimatori di de Gregori avranno l’opportunità di “toccare con mano” il variegato stile dell’artista romano, che come ben noto,
richiama sia le sonorità rock, sia quelle melodiche, passando talvolta da una musica popolare. Vari
e ricchi di significato sono anche i suoi testi, dove l’utilizzo di uno stile metaforico, spesso di non
immediata interpretazione, cela significati intensi e aspetti etico-politici, con riferimenti
all’attualità e alla storia. L’arrivo di Francesco de Gregori del 12 settembre si accomuna al “Sesto
concerto per la Vita”, organizzato dalla Fondazione “Vincenzo Maria Valente” presieduta da Pietro
Centrone, a favore della Lega Italiana Lotta ai Tumori. Anche quest’anno l’evento godrà oltre che
del patrocinio del Comune di Molfetta e della Provincia di Bari, anche dell’alto patronato del
Presidente della Repubblica. Già negli scorsi anni il Concerto per la Vita ha fornito un grosso
contributo alla Lega Italiana Lotta ai Tumori, ente benefico presieduto dal professor Francesco
Schittulli, che ha più volte ringraziato la Fondazione Valente per il nobile e puntuale contributo
offerto alla LILT attraverso l’organizzazione di eventi culturali di un certo livello per la lotta al
cancro. “Oggi il 53% degli italiani colpiti da cancro guarisce – aveva ricordato lo scorso anno il
prof. Schittulli in occasione del Concerto per la Vita di Paolo Conte - ma saremo in grado di guarire l’80% mettendo in campo opportune campagne di prevenzione dedicate all'anticipazione
diagnostica di rare neoplasie”.
Toccherà dunque a de Gregori quest’anno attraverso la sua presenza e i suoi mitici pezzi, onorare
un rito “benevolo” che da tempo a Molfetta è divenuto un appuntamento consueto, caratterizzato
dalla beneficenza, ma anche dalle più alte espressioni di cultura. Secondo alcune indiscrezioni,
Francesco de Gregori dovrebbe trattenersi a Molfetta subito dopo il concerto almeno per qualche
ora, durante le quali avrà modo di degustare alcune specialità gastronomiche locali. Il tutto dovrebbe essere affidato all’Associazione Cuochi Baresi, ormai maestra nel curare eventi di un certo
spessore. Intanto molti in città sono già interessati all’acquisto dei biglietti che avranno un costo
variabile tra i 20 ed i 30 euro, anche se in realtà la prevendita non è ancora iniziata. Certo è che sarà
ancora una volta un concerto da tutto esaurito.
Annalisa Nappi: molfettese “marchiata” Armani
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Vive e lavora a Roma dove si occupa di grafica pubblicitaria.
Ci siamo ormai abituati a raccontare attraverso le
pagine del nostro quindicinale i successi di giovani
molfettesi, capaci di trovare fortuna e soddisfazione
lontano dal luogo di origine. Questa è anche la storia
di Annalisa Nappi, 27enne molfettese, attualmente
residente a Roma e impiegata come direttore creativo
per la Fremil International Spa, distributrice del
marchio di abbigliamento West Scout. Annalisa si
occupa al momento dell’immagine istituzionale
dell’azienda, dell’immagine dei cataloghi, dei siti
web e prodotti simili. Dopo aver frequentato l’Istituto
Statale d’Arte a Corato, a soli 19 anni ha dovuto
lasciare Molfetta per frequentare una scuola privata
di “graphic & web design” a Milano e successivamente un master. “A malincuore ho dovuto lasciare la
mia città – ci ha raccontato – ma la voglia di affermarmi in quella che ritengo innanzitutto una passione mi
ha spinto a partire per Milano, dove subito dopo gli
studi, ho cominciato a lavorare per un’agenzia
pubblicitaria”. Ben presto però la giovane creativa di
Molfetta si è trasferita nella capitale. “Essendo nata e
cresciuta in una cittadina come Molfetta – ha continuato Annalisa Nappi - un paese del sud, caldo,
accogliente, tranquillo e a misura d’uomo, la pioggia
e il “grigio” di Milano che affascina tanta gente, a me
non suscitava questo effetto. Quindi ho deciso di
cercare la mia strada in un’altra città magari avvicinandomi più al sud… e l’ho trovata in Roma, ricca di
storia, dove la gente ti saluta e ti sorride. Roma ha un
ritmo di vita che si avvicina di più al mio! Mi sono
innamorata dal primo istante di Roma e dei romani ed
ho cominciato a cercare lavoro in questa città meravigliosa”. Ed è proprio nella “città eterna” che la giovane molfettese si è tolta le prime soddisfazioni, in un
settore di elevata competizione dove emergere è
pressoché difficile, eppure Annalisa non ha certo
perso la fiducia, al contrario, con lo spirito di sempre
ha partecipato anche ad un concorso bandito nientemeno che da Giorgio Armani, vincendolo. “E’ stata
una bella soddisfazione per me vincere il concorso –
ha affermato entusiasta - essere il direttore creativo
di questa campagna pubblicitaria stampa e incontrare
Giorgio Armani. Sono orgogliosa di tutte le mie
campagne pubblicitarie, nessuna esclusa, perché
adoro il mio lavoro e lo faccio con passione. Vedo
tutti i miei lavori nascere nella mia mente, crescere
sulla carta o su un foglio bianco sul mio monitor,
migliorare giorno dopo giorno, fino alla loro pubblicazione sia su carta che su web. Quello diventa il
giorno più bello, paragonabile al giorno della recita
scolastica di un figlio che ti fa fare bella figura e ti fa
pensare… quello è mio figlio!”. Umile, ma allo stesso
tempo ambiziosa, Annalisa non di certo si sente
“arrivata”, ma con sacrificio giorno dopo giorno
continua a progettare il suo futuro, affidandosi, come
ci ha detto, al Signore, alla vicinanza della famiglia e
del suo ragazzo Emiliano. “I miei progetti sono tanti,
ma il mio sogno è avere un’agenzia pubblicitaria tutta
mia, un po’ fuori dalle righe, uno spazio libero che
pullula di idee e creatività”. A chi come Annalisa
volesse intraprendere questa stessa professione,
l’artista molfettese consiglia di “superare all’inizio la
paura del “foglio bianco”, essere in continua ricerca,
staccare dal lavoro quando si hanno vuoti di creatività” ma, soprattutto ricorda “che questo è un lavoro
che costa moltissimi sacrifici ma è anche il lavoro più
bello del mondo”. Soddisfatta per i suoi successi,
Annalisa Nappi non nasconde quel pizzico di nostalgia per la sua Molfetta, che continua ad amare: “Di
Molfetta mi manca la mia famiglia, l’odore dei panni
puliti stesi ai balconi e del ragù di prima mattina per
strada, le sedioline con sopra prodotti locali fuori alle
porte delle case al piano terra, le feste di paese, le
bontà culinarie, il pane, i frutti di mare crudi e il tono
di voce un po’ alto tipico dei molfettesi, che mi fa
sempre sorridere, perché mi ricorda che sono arrivata
a casa”.
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mercoledì 6 agosto 2008
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mercoledì 23 gennaio 2008
Sport
19
Antonaci alla guida dellʼASD Pallavolo Di Bucchianico ultimo colpo dellʼAzzurra
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Sarà ancora lʼingegnere a ricoprire la carica di presiden- Con la centrale abruzzese può considerarsi definitivamente concluso il mercato.
te del sodalizio.
Anche per quest'anno sarà l'ingegner
Antonaci il presidente della Pallavolo Molfetta, da poco trasformata in
Srl dopo la fusione con la Ragno
Volley ed oramai pronta al via in
vista del prossimo campionato di B1.
"Ci sono tutte le condizioni, anche a
breve termine, per fare bene" ha
dichiarato il riconfermato presidente.
"Si consideri che la società ha una
sua forza sin dal suo atto di nascita,
essendo una società di capitale. Non
è solo un fatto formale perché la
pallavolo odierna richiede sacrifici
economici importanti, come dimo-
strano le difficoltà incontrate da
molte società, anche di livello nazionale, praticamente scomparse. Ecco,
noi abbiamo giù una solidità notevole".
"In due o tre anni puntiamo alla
promozione in A2 –ha proseguito
Antonaci- per quest'anno siamo da
playoff". Nel frattempo la Fipav ha
pubblicato la composizione del
girone C della prossima serie B1.
Oltre a Molfetta, ci saranno Volley
2000 Terlizzi, Cabv Bari Volley,
Telcom Fasano, Avis Villa Igea
Foggia,
Città
di
Squinzano,
Metal.ma Galatina, Pallavolo Avellino, Sa Italgrafica Marcianise, Heraclea Gela, Ciesse Volley Brolo,
Maroni MM Spoleto, CLT Thissenkrupp Terni, Ostia Volley Club,
Globo Sora e Galeno Pallavolo
Chieti). Del girone, di cui non fanno
parte squadre calabresi né, contrariamente a quanto “temuto”, sarde, i
roster che appaiono più competitivi
in cui sembrano quelli di Terlizzi,
Bari e Sora.
Mancini “conquista” anche la Sicilia
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Nuova impresa del sessantatreenne canoista solitario molfettese.
Angelo Mancini, sessantatreenne
molfettese, ha compiuto la sua ultima
impresa: la circumnavigazione della
Sicilia in solitaria a bordo della sua
canoa. Partito da Molfetta alcune
settimane fa senza alcun clamore di
cronaca, ha toccato numerosi proti
dell’Isola prima di approdare a Siracusa. Mancini ha dichiarato ai cronisti
locali che donerà la sua canoa alla
locale Lega Navale Italiana per ringraziarla dell'accoglienza ricevuta. L'ultimo gesto prima del "pensionamento"
dal mare e dopo aver di fatto concluso
il suo personale Giro d'Italia. Anche se
non è escluso che, l'estate prossima,
La Federazione Pallavolo ha diramato
il calendario del campionato di serie
B2 femminile che comincerà il 20
settembre. L’Azzurra Molfetta, allenata da Annagrazia Matera (nella foto),
dovrà vedersela con Aquila Azzurra
Trani, Noi-Turi, Ostuni, Taranto e
Tuglie, Montescaglioso, Potenza,
Matera, Sarno, Sala Consilina, Scafati,
Battipaglia, Salerno, Aversa e Benevento.
Nel frattempo l’Azzurra Volley, che
comincerà la preparazione al campionato l’11 agosto, ha centrato un altro
importante colpo di mercato: dopo un
corteggiamento durato quasi due mesi,
la società del presidente Vincenzo
Giancaspro ha ottenuto il “si” della
centrale abruzzese Paola Di Bucchiani-
co. L’atleta, che nella passata stagione
aveva sposato il progetto del Ruvo in
serie C, è alta 176 cm, classe '74, vanta
una carriera tutta trascorsa sui campi di
serie B2 e B1, tra le fila di Lanciano,
Montesilvano, Ostuni, Brindisi e
Florens Castellana raggiungendo con
quest’ultima la promozione in A2.
Paola Di Bucchianico si aggiunge alle
centrali Nappi, La Forgia e Racanati,
quindi per Annagrazia Matera ci sarà
l’imbarazzo della scelta. Con l’arrivo
di Paola Di Bucchianico possono
quindi considerarsi concluse le operazioni di mercato dell’Azzurra i cui
dirigenti hanno deciso di rinunciare
alla partecipazione alla Coppa Italia di
B2 per concentrare tutte le attenzioni
sul campionato.
Serie C con lʼaccento molfettese
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Anche Nicolò Calò sbarca nel terzo campionato nazionale di
calcio.
possa tentare la circumnavigazione
della Sardegna. Nelle parole di Mancini non è però mancata l’amarezza nei
confronti dell’amministrazione comunale di Molfetta che nonostante tante
promesse non ha in alcun modo sostenuto la sua ultima impresa.
Continua ad infoltirsi la pattuglia di
"giacchette nere" molfettesi impegnate
nei campionati nazionali di calcio. Il
prossimo campionato di Serie C, infatti,
vedrà l'esordio di Nicolò Calò.
Calò, trentenne bancario molfettese
purosangue, scenderà in campo con il
ruolo di assistente arbitrale. Dopo un
anno di pausa e cinque trascorsi come
arbitro in Serie D, Calò ha affrontato e
brillantemente superato le prove organizzate dall'Associazione Arbitri per selezionare i migliori ex arbitri di D da transitare
in C con il ruolo di assistente. Con l'arrivo coppia tutta molfettese, che certamente
di Calò nel campionato di C e con quello continuerà a far ben parlare di se sui
precedente di Grillo, si costituisce una campi di tutta Italia.
20
Sport
mercoledì 6 agosto 2008
Per la Virtus esordio stagionale a Latina Di Giovanni alla guida del Locorotondo
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La Lega Pallacanestro ha varato il calendario. Partita la campagna abbonamenti e confermata la partecipazione ai tornei di Santeramo e Bari.
La Virtus Molfetta disputerà la prima
gara del prossimo campionato sul
parquet del Latina nell'anticipo di
sabato 4 ottobre. La prima in casa sarà
invece la domenica successiva
quando sul parquet del "Poli" arriverà
il Barcellona dell'ex Andrea Capitanelli. Per il derby di andata contro
l'Ostuni (che si disputerà nella città
bianca), bisognerà invece attendere il
16 novembre. La stagione regolare
avrà termine il 5 aprile. Nel frattempo
la società ha dato il via alla campagna
abbonamenti. Tutti i titolari di abbonamento avranno diritto ad un posto
numerato ed assegnato. Il costo della
tessera, che consentirà l'ingresso
anche nella giornata Pro Virtus ed alle
eventuali gare play off o play out, sarà
di 150 euro, per le donne è prevista
una "tessera rosa" al costo di 120
euro. I ragazzi dai 15 ai 18 anni
pagheranno 60 euro mentre quelli dai
6 ai 14 anni 50 euro. Prevista anche la
promozione "famiglie": i genitori che
si abboneranno, potranno fare abbo-
nare i loro figli indipendentemente
dall'età a prezzi vantaggiosi. Infatti il
primo figlio pagherà l'abbonamento
70 euro, dal secondo figlio in poi
l'abbonamento costerà 50 euro. I
tagliandi singoli di accesso costeranno 10 euro. I ridotti 7 euro per i ragazzi dai 15 ai 18 anni e 5 euro per i
ragazzi dai 6 ai 14 anni.
Infine, in attesa del via della preparazione estiva con l'appuntamento fissato al 18 agosto, la Virtus ha confermato la sua presenza a due importanti
appuntamenti
pre
campionato
organizzati a Santeramo e Bari. Si
comincerà il 6 e 7 settembre con il
Memorial "dott. Orlando Leone",
organizzato a Santeramo ed al quale
prenderanno parte oltre alla Virtus
Molfetta anche l'Ostuni, il Potenza ed
il Matera. Poi il 27 e 28 settembre
spazio al Trofeo "Patella", organizzato dal Cus Bari sul proprio parquet ed
al quale prenderanno parte il Cus neo
promosso in B Dilettanti, il Ruvo di
Puglia ed il Matera.
Nel giro di pochi anni aveva meritato
l’appellativo simpatico di “Ferguson
biancorosso”. Riccardo di Giovanni
(nella foto) è stato certamente l’anima e
l’artefice di un piccolo grande miracolo
sportivo: portare in cima al modo pallonaro pugliese una squadra, la Molfetta
Calcio, composta di operai e capace di
centrare prima una semifinale play off
(persa immeritatamente di fronte al
Dopo lʼintensa esperienza
molfettese, il mister
chiamato alla guida di una
società ambiziosa.
Cerignola) e poi una altrettanto miracolosa, seppure inutile, salvezza ai play
out (sempre contro il Cerignola). Prima
ancora il buon “baffone” aveva segnato
sul suo palmares una finale di Coppa
Italia di Eccellenza alla guida del San
Paolo Bari che aveva consentito alla
squadra del “quartiere” il salto nel
campionato nazionale di Serie D.
Oggi di Giovanni saluta Molfetta, con
tanto sconforto nel cuore come ha confidato al nostro cronista, per sedersi sulla
prestigiosa panchina del Locorotondo,
squadra negli ultimi anni capace di ben
figurare nel massimo campionato regionale e che oggi chiede al mister (per ora
unico molfettese ad allenare in Eccellenza) un’altra stagione nella parte
medio alta della graduatoria. Una richiesta che di Giovanni è pronto ad esaudire
e per farlo ha portato con sé in Valle
d’Itria i “molfettesi” di Bari, Baldassarre, Luciani, Lobascio, Campanella e
Paparella. Per un altro campionato
condito da duro lavoro e tanta passione.
Successo di pubblico e risultati per il Memorial “Abbattista”
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La manifestazione svoltasi in notturna sugli impianti del “Paolo Poli”, organizzata dallʼAssociazione Sportiva Olimpia Club.
Ancora una volta l’Associazione
Sportiva Olimpia Club, benemerita
società molfettese di atletica leggera,
nel mantenere fede a un tradizionale
appuntamento, ha centrato l’obiettivo
nell’organizzazione
del
Meeting
Nazionale Assoluto di Atletica Leggera
su Pista Maschile e Femminile valido
per il 16° Memorial “Sofia Abbattista”,
svoltosi giovedì 24 luglio 2008.
Il grande richiamo della notturna, ha
portato sulla pista e sulle pedane del
glorioso stadio comunale “Paolo Poli”
oltre 300 partecipanti provenienti da
tutte le regioni che si sono confrontati,
in un clima di sana e leale competizione sportiva, per aggiudicarsi la vittoria
in una delle quaranta specialità tecniche del programma della manifestazione.
E’ stato un susseguirsi di emozioni e di
spettacolo rivenienti dagli ottimi
risultati fatti registrare dagli atleti che,
fortemente motivati nel migliorare le
prestazioni personali, hanno dato vita a
delle gare dall’ottimo contenuto tecnico che hanno entusiasmato il numerosissimo e competente pubblico di
sportivi ed appassionati presente sugli
spalti, decretando così l’ennesimo
successo del Memorial.
Tra le prestazioni di assoluto valore
tecnico da sottolineare i 68,36 metri nel
giavellotto maschile di Alamnio
Romano delle Fiamme Gialle Ostia che
ha superato Marcello de Cesare
dell’Aden Exprivia Molfetta fermo a
63,65 metri; i 17’28”47 nei 5000 metri
donne di Touria Samiri dell’Atletica
Gran Sasso Teramo; i 51”63 nei 400
metri di Gianluca Mastrapasqua della
Scotellaro Matera; i 7,01 metri nel
lungo
di Alessandro Altamura
dell’Aden Exprivia Molfetta; i 4’46”31
nei 1500 metri di Veronica Inglese
dell’Atletica Gran Sasso Teramo.
Doppietta degli atleti pugliesi nella
marcia 5 km maschile e femminile.
Entrati ormai stabilmente di diritto
nella squadra azzurra giovanile, ancora
una volta hanno dato prova della loro
superiorità Vito di Bari (nella foto) del
Cus Bari e Antonella Palmisano della
Don Milani Mottola che si sono imposti rispettivamente con l’ottimo tempo
di 20’38”81 e di 23’39”88. Anche nel
settore giovanile la Puglia continua ad
esprimere degli ottimi talenti tra i quali
merita una particolare citazione il
giovanissimo Salvatore Acquaviva
dell’Atletica Belvedere Andria che si è
aggiudicato sia il peso con 14,80 metri
che il disco con 42,76 metri, nonché
Sofia Romano della Italgest Salento
Atletica Matino nel triplo con la misura
di 11,91 metri.
Va dato ampio merito ai dirigenti
dell’Olimpia Club che grazie al loro
continuo impegno e ai tanti sacrifici
che affrontano, riescono a portare nella
nostra Molfetta manifestazioni di così
alto livello.
Rubrica
mercoledì 6 agosto 2008
Il nome che inizia per A
appartiene a chi è
creativo, ha sempre
idee originali ed ama
molto la natura. Persona
sufficientemente
concreta,
pronta a superare ogni ostacolo
con fermezza e caparbietà.
Il nome che inizia per B
appartiene ad una
persona che pur essendo timida e pacata, a
volte troppo, riesce quasi sempre
a realizzare i suoi desideri.
Talvolta è pigra e si chiude in se
stessa ma ha un forte bisogno di
sentirsi amata.
Il nome che inizia per C
appartiene ad una
persona molto ambiziosa che, però, nasconde
anche una certa insicurezza.
Persona riservata, creativa, con
un'eccezionale attitudine alla
sintesi ed un profondo sentimento di amicizia e sincerità verso chi
stima.
21
Il nome che inizia per D
appartiene ad una
persona contraddistinta
per una quasi proverbiale pazienza ed una forte
volontà di riuscire a risolvere,
con efficienza, ogni problema. E'
una persona molto organizzata
che pare abbia un vero e proprio
pollice verde.
E Il nome che inizia per E appartiene
ad una persona con una grande
apertura mentale che gli permette di
adattarsi a qualunque situazione,
inoltre suscita un certo fascino attraverso i suoi
discorsi e la sua gestualità.
Il nome che inizia per F appartiene ad
una persona che ama l'armonia in tutto
ciò che la circonda, ha una fortissima
personalità che gli permette, spesso,
di imporsi e farsi notare con gran facilità.
Oltre ad avere fortemente sviluppato il senso
dell'intuito, ha un altra virtù, la fedeltà
nell'amicizia e nell'amore.
Il nome che inizia per G appartiene ad
una persona perspicace ed ostinata,
che talvolta tende a rimuginare il
passato e che per questo può chiudersi
in se stessa.
Ama la cultura nei suoi diversi aspetti ed il
lavoro che le da spesso molte soddisfazioni.
Quando la prima lettera con la quale
inizia il nome è una vocale significa
che la persona in questione è fortemente combattuta tra la testa e il
L Il nome che inizia per L appartiene ad
una persona con grandi capacità
letterarie, che ama comunicare con gli
altri e trasmettere tutte le sue sensazioni. Detesta qualsiasi forma di imposizione e
limitazione tanto fisica quanto mentale.
Il nome che inizia per M appartiene
ad una persona ottimista e
sorridente, che vive la vita in tutti i
suoi momenti facendo dell'Amore la
sua linfa vitale. E' una persona tradizionale in
grado di adattarsi alle più disparate situazioni.
Il nome che inizia per N appartiene ad
una persona riflessiva che senza farsi
notare riesce, piano piano, ad arrivare dove vuole perché ha una pazienza
non comune. Non disdegna la conoscenza per
tutto ciò che riguarda le arti magiche.
Il nome che inizia per O appartiene
ad una persona dotata di grande
autocontrollo ed estremamente
ambiziosa ma sempre ligia alle
regole che rispetta fino in fondo. Nei suoi
pensieri al primo posto ci sono sempre e solo le
persone che ama.
Il nome che inizia con la P appartiene
ad una persona molto indipendente e
padrona di sé ma la cui praticità
nell'affrontare la vita potrebbe essere
ostacolata dalla sensibilità e talvolta insicurezza
che cerca di nascondere il più delle volte isolandosi. Sa perfettamente discernere la serietà
dalla frivolezza e per questo riesce a prenderla
con filosofia, grazie anche ad una certa solidità
interiore.
Il nome che inizia con la R appartiene
ad una persona con spiccate doti di
comando, con tutte le qualità necessarie per poter mirare e raggiungere alti
livelli in ambito lavorativo. E' una persona
sensibile che tende ad amareggiarsi talvolta
senza un ben precisa ragione.
Il nome che inizia per S appartiene ad
una persona solitamente ingenua,
nella quale prevale l'istinto e l' estro,
si presenta dunque una persona molto
passionale e a volte possessiva.
Proprio per queste sue caratteristiche, il suo
percorso lavorativo potrebbe essere segnato da
alcune discussioni e contrasti, che però affronta
sempre con molta onestà grazie alla solidità
morale che la contraddistingue.
Il nome che inizia per T appartiene ad
una persona il più delle volte baciata
dalla dea Fortuna, soprattutto per
quanto riguarda le amicizie e gli amori
che ha incontrato o incontrerà.
E' una persona molto calma, tanto calma da
sembrare addirittura lenta in tutto quel che fa,
tende ad avere poca fiducia nelle sue capacità
che invece sono supportate da una buona dose
di saggezza.
Il nome che inizia per U appartiene ad
una persona molto socievole e abbastanza abitudinaria, che ama essere
adulata e corteggiate.E' una persona
sostanzialmente prudente, che spesso si trova a
dover decidere tra materialismo ed idealismo.
Il nome che inizia per V appartiene ad
una persona molto che ama lavorare in
compagnia, esigente nel lavoro, con
gli altri ma anche e soprattutto con sé
stessa, riesce non solo a pensare ma anche a
fare le cose in grande. Nonostante abbia una
certa capacità nell'affrontare le difficoltà,
risulta, almeno inizialmente, abbastanza
impressionabile.
Il nome che inizia con la Z appartiene
ad una persona molto intuitiva, che
ama mettersi alla prova a volte unicamente per il mero piacere di vincere.
Dedita alla famiglia e alla casa, sembra orientata verso tutto ciò che ha a che fare con l'occultismo.
cuore.
Il nome che inizia con I appartiene ad una persona estremamente romantica, forse poco pratica
ed eccessivamente riflessiva, ma che ha le qualità necessarie per poter essere un ottimo
insegnante.
22
Rubriche
mercoledì 6 agosto 2008
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Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è
un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di
9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere
vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da
bordi in neretto, in 9 "sottogriglie", chiamate regioni, di 3×3 celle contigue.
Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero.
Scopo del gioco è
quello di riempire le
caselle bianche con
numeri da 1 a 9, in
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presenti tutte le cifre
da 1 a 9 e, pertanto,
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30
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20
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30
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mercoledì 6 agosto 2008
Rubriche
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TUBETTINI ALLE COZZE
Ingredienti per 6 persone
Tubettini gr.500
Cozze gr.1000
Pomodorino a filo o pachino gr.300
Olio extravergine dʼoliva gr.100
Vino bianco secco ½ bicchiere
Aglio 1 spicchio
Sale
Pepe
Procedimento:
pulire e lavare bene le cozze eliminando il bisso, aprirle e recuperare il frutto e la loro acqua. In una padella versate l’olio extravergine d’oliva, fatelo riscaldare
e aggiungete lo spicchio d’aglio intero lasciandolo rosolare, unite le cozze e la loro acqua in precedenza filtrata, bagnante con il vino bianco fatelo evaporare e
unite i pomodorini lavati e divisi in due, fate cuocere il tutto per 10 minuti.
A parte cuocete in abbondante acqua salata i tubettini, appena cotti scolateli e versateli nella padella dove avete preparato il condimento, salate e pepate a piacimento continuando la cottura per qualche minuto. Servite il tutto con prezzemolo tritato e olio extravergine d’oliva.
NOTA: è un piatto tipico della cucina barese, preparato principalmente nel periodo estivo nelle zone che si affacciano lungo la costa della provincia,si raccomanda l’utilizzo di ingredienti freschissimi per ottenere un ottimo gusto e profumo
La vostra principale occupazione non vi
soddisfa proprio ma non è questo il
momento per pensare ai cambiamenti.
Godetevi l’estate fino in fondo per
affrontare poi le decisioni più importanti
in seguito. Con l’arrivo dell’autunno tutto
sembrerà più chiaro.
Non dovete fare altro che aspettare
e cogliere al volo le opportunità che
vi si presenteranno, non poche per
la verità. Mantenete i piedi per terra,
qualche vostro eccesso potrebbe
ferire una persona che vi sta molto
a cuore.
Mettete da parte la gelosia non fa
bene al vostro umore e non fa bene
al vostro rapporto. Per il resto tutto
è ok. Nei limite del possibile provate
a dedicare un po’ più di tempo ai
vostri
familiari,
Nelle
ultime
settimane li avete trascurati.
IL FATTO
Quindicinale gratuito di informazione
EDITORE
Activa Srl
con unico socio
PRESIDENTE
Giulio Cosentino
C’è fermento attorno a voi in tutti i campi
e da ogni punto di vista. Approfittatene e
lasciatevi travolgere dagli eventi senza
opporre resistenza. Vi farà bene mettere
da parte la razionalità. Fuochi d’artificio
per chi è alla ricerca di un partner e di
nuove avventure.
Nuovi incontri e storie intriganti
all’orizzonte. Vi aspetta un agosto
molto caldo in tutti i sensi. Ritroverete anche la complicità perduta
con il partner. Serate all’insegna del
buon umore e del divertimento.
Meglio di così.
E’ da un po’ che avete fame di
coccole.
Allora
perché
non
prendete l’iniziativa e cominciate a
concedervi un po’ di più. La risposta
dall’altra parte magari non sarà
immediata ma arriverà e riuscirà a
saziare i vostri appetiti.
C’è una questione in sospeso che
non può più aspettare. Affrontate
l’argomento e mettete fine ad una
situazione che si trascina da tempo e
che si trascina rancori inutili quanto
ingiustificati. Dopo vi sentirete meglio,
sicuramente più sereni.
Avete una energia superiore alla
media ma non inesauribile. Nelle
prossime settimane ci saranno
cambiamenti radicali che potrebbero
addirittura modificare il normale corso
delle cose. Non vi lasciate cogliere
impreparati. Ponderate bene le scelte.
Per carattere e per scelta non
ammettete imposizioni e limitazioni
di qualsiasi genere. Ogni tanto però
bisogna fare uno strappo alla regola
non fosse altro per rompere con la
routine. Le occasioni di divertimento
non mancheranno. Coglietele.
Gli ostacoli si possono aggirare non
è necessario abbatterli sempre e
comunque. Imparate a farlo anche
voi. Vi aiuterà a raggiungere
l’equilibrio interiore che negli ultimi
mesi avete perso. Provate a ritagliarvi uno spazio tutto per voi.
Le pratiche di meditazione non fanno
proprio per voi anche se, in alternativa, potreste riflettere un istante in più
prima di assumere decisioni importanti. Adesso siete alla ricerca di
un’avventura estiva. Bene, ma non vi
lamentate poi delle conseguenze.
Nei rapporti di coppia c’è caos per
questo occorre pazienza. Riuscirete
nell’impresa ma con un certo
impegno. Nelle prossime settimane
incontrerete gente nuova che vi
consentirà di allargare i vostri orizzonti
e di fare chiarezza nella vostra mente.
DIRETTORE RESPONSABILE
Corrado Germinario
Registrato presso il
Tribunale di Trani
aut. del 19 ottobre 2007
n. 17/07
REDAZIONE
Via degli Antichi Pastifici,
Zona Artigianale A/8
Molfetta
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PROGETTO GRAFICO & IMPAG.
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STAMPA
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