ALCOHOL MINIMUM UNIT PRICING – SCOTLAND
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ALCOHOL MINIMUM UNIT PRICING – SCOTLAND
LA POSIZIONE DEL GOVERNO SCOZZESE SUL PREZZO MINIMO PER UNITÀ DI ALCOOL Introduzione 1. Il governo scozzese si propone di introdurre un prezzo minimo per unità di alcool in modo che i danni causati dall’alcool forte e a buon mercato siano notevolmente ridotti. Il prezzo unitario minimo è basato sul numero di unità britanniche di alcool (10 ml di alcol puro) in un prodotto, moltiplicato per 50p (€ 0,601) per unità, che è il prezzo scelto dal governo scozzese. 2. La Commissione europea, e alcuni Stati membri, hanno messo in discussione la compatibilità del prezzo unitario minimo con la legislazione della UE sulla libera circolazione delle merci, anche se l'articolo 36 del trattato stabilisce chiaramente che le misure per la sanità pubblica possono essere giustificate, a condizione che siano proporzionate. L’obiettivo principale del governo scozzese è la riduzione dei danni correlati al consumo di alcool. Il prezzo unitario minimo vuole combattere il consumo eccessivo di bevande più economiche, che causano danni maggiori alla salute, e che sono le preferite dei bevitori più pericolosi. La Commissione ritiene che l’introduzione di nuove tasse potrebbe consentire di raggiungere l'obiettivo di ridurre il consumo di alcool in linea generale, e al contempo prevedere meno restrizioni per gli scambi commerciali. La tassazione, tuttavia, non consentirebbe di raggiungere l'obiettivo di un impatto mirato sui bevitori più pericolosi. Il prezzo unitario minimo è più efficace nel raggiungimento di quest’ultimo obiettivo, perché ha un effetto di tipo progressivo su coloro che bevono di più in termini di consumo e danni correlate all’alcool. Il presente documento delinea il caso relative al Prezzo unitario minimo, e il governo scozzese sta cercando di costruire un supporto in materia. La portata del problema dell’alcool in Scozia 3. I livelli di consumo all'interno dell'UE sono elevati (secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il consumo nell'UE è quasi il doppio della media mondiale) e il nostro consumo è superiore alla media e il nostro modello di consumo, insieme ad altri problemi di salute, comporta un impatto molto significativo sugli individui, le famiglie e le comunità. 1 Tasso di cambio pari a £1=€1,20 utilizzato in tutto il documento. Italian Translation Page 1 4. La vendita di alcolici in Scozia nel 2011 è stata pari a 21,6 unità britanniche (216 ml di alcool puro) per persona a settimana, tra i più elevati in Europa occidentale. Mentre il consumo in molti paesi (come Francia, Italia e Spagna) è diminuito negli ultimi decenni, il consumo nel Regno Unito è raddoppiato dal 1950 (tra cui un aumento del 10% in Scozia, a partire dalla metà degli anni Novanta). 5. Le dimissioni ospedaliere correlate all’alcool in Scozia sono quadruplicate sin dal 1980, con più di 100 scozzesi ricoverati ogni giorno. I decessi causati dall'alcool sono raddoppiati negli ultimi decenni, e la Scozia ha visto uno dei tassi di malattie croniche del fegato e cirrosi in più rapida crescita nel mondo. L'alcool è il terzo fattore di rischio al mondo per le malattie, e il secondo in Europa2. 2 World Health Organisation Alcohol Factsheet, febbraio 2011, http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs349/en/index.html Italian Translation Page 2 Tassi di mortalità da patologie croniche del fegato e cirrosi per 100.000 abitanti, 1950-201034 Men aged 45-64 years 80 Age standardised mortality rate per 100,000 80 Scotland 70 60 Women aged 45-64 years 70 Other European countries 60 50 50 40 40 30 30 20 20 Scotland England and Wales 10 0 1950 1960 1970 1980 1990 2000 Other European countries 10 England and Wales 0 1950 2010 1960 1970 1980 1990 2000 2010 80 70 60 Men aged 45-64 years – (Uomini tra i 45 e i 64 anni) 100 Women aged 45-64 years – (Donne tra i 45 e i 64 anni) 50 Age standardised mortality rate per 100,000 – (Tasso di mortalità standardizzato per età, per 100.000 individui) 0 Scotland – (Scozia) Other European Countries – (Altri Paesi Europei) England and Wales – (Inghilterra e Galles) 80 50 70 40 60 30 50 20 40 10 30 0 1950 1950 1960 1960 1970 1970 1980 1990 1980 2000 20 1990 2000 10 0 1950 1960 Azioni già adottate per ridurre l'abuso di alcool 6. Il governo scozzese vede la lotta all'abuso di alcool come una priorità fondamentale per la salute pubblica e persegue una strategia5 che prevede più di 40 misure volte ad affrontare i danni correlati all’alcool attraverso l'azione a livello nazionale e locale, per prevenire e curare i danni legati all'alcool. Questa strategia è stata pubblicata nel 2009 ed è strettamente in linea con la strategia globale dell'Organizzazione mondiale della sanità per la riduzione dell'uso nocivo di alcol. Nelle Opzioni per le politiche e gli interventi per le politiche dei prezzi, la strategia globale prevede di "stabilire i prezzi minimi per l’alcool, dove opportuno.”6 Accessibilità dell’alcool 7. Nonostante queste misure, il consumo e i danni in Scozia restano a livelli inaccettabili. La componente chiave dalla strategia scozzese sull’alcool che non è ancora in atto è un intervento per risolvere il problema del prezzo basso dell’alcool. È evidente che il prezzo e la convenienza dell’alcool rappresentino un fattore chiave nel guidare i consumi e quindi l’effetto nocivo, come riconosciuto dalla Organizzazione mondiale della sanità e dall'Unione europea. In parole povere, se l’alcool diventa più accessibile, il consumo aumenta; se il consumo aumenta, l’effetto nocivo aumenta. 3 I tassi relativi a Scozia, Inghilterra e Galles sono aggiornati al 2010; i tassi relativi all’Europa sono aggiornati al 2002. 4 Per ‘altri Paesi europei’ si intendono i Paesi del Mediterraneo occidentale e meridionale, per un totale di 14 Paesi. 5 Changing Scotland’s Relationship with Alcohol: A Framework for Action, pubblicato nel 2009 6 http://www.who.int/substance_abuse/alcstratenglishfinal.pdf Italian Translation Page 3 1970 1980 8. La maggior parte delle vendite di alcool7 avviene nelle principali catene di supermercati (circa il 70% delle vendite). I prezzi molto bassi per l'alcool, tra cui l'esistenza di molti prodotti fortemente scontati e la possibilità di vendere alcolici in perdita e così aumentare il prezzo di altri prodotti non alcolici sono una caratteristica fondamentale del settore al dettaglio. Il risultato è la disponibilità continua di alcool a prezzi molto bassi. In Scozia, è possibile superare le linee guida settimanali sul consumo di alcool per un uomo (21 unità britanniche o 210 ml di alcool puro) per sole £4 (€ 4.80). 9. L'alcool è diventato più conveniente di circa il 45% nel Regno Unito a partire dal 1980. Questa convenienza in aumento nel commercio off trade ha visto le vendite aumentare del 48% tra il 1994 e il 2011, a fronte di una caduta del 30% delle vendite on trade8. Il grafico seguente mostra il legame tra accessibilità e danni. Ciò dimostra chiaramente che, con l’aumento dell'accessibilità all’alcool nel Regno Unito dal 1980, le dimissioni ospedaliere correlate all’alcool hanno seguito un andamento molto simile. 180 900 160 800 140 700 120 600 100 500 80 400 60 40 Affordability Discharges 20 300 200 100 0 Alcohol-related discharge rates per 100,000 popn (Scotland) Affordability index (UK) Indice di accessibilità rispetto ai tassi di dimissioni correlate ad alcool nel Regno Unito (Scozia), 1982-20109 0 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 Affordability index UK – (Indice di accessibiltà, Regno Unito) Alcohol related discharge rate per 100,000 ppp (Scotland) – Tasso di dimissioni ospedaliere correlate ad alcool per 100.000 individui in Scozia Affordability – Accessibilità Discharges – Dimissioni ospedaliere Perché il prezzo unitario minimo? 10. La politica del prezzo unitario minimo in Scozia mira a ridurre il consumo di alcool e, in particolare, prevede una riduzione del consumo di quel tipo di alcool relativamente economico rispetto all’intensità. Il prezzo unitario minimo raggiunge 7 Le vendite off-trade sono relative all’alcool acquistato presso punti vendita come supermercati e piccoli negozi, e il cui consumo non avviene presso questi luoghi. 8 Le vendite on-trade sono relative all’alcool consumato presso luoghi come pub, discoteche e ristoranti. 9 L'indice di accessibilità è relativo al Regno Unito poiché nessun indice scozzese è disponibile (anche se l’accessibilità è simile in tutto il Regno Unito). L'accessibilità è misurata su un anno solare, le dimissioni ospedaliere su un anno fiscale. I tassi di dimissioni ospedaliere sono assegnati all’anno dal quale proviene la maggior parte dei dati. Italian Translation Page 4 questo obiettivo perché ha un effetto progressivamente maggiore in termini di consumi e danni correlati all’alcool per coloro che bevono di più. La politica del prezzo unitario minimo riguarda la parte più “economica” del mercato, ed è proprio l'alcool a buon mercato ad essere favorito dai bevitori più accaniti, che a loro volta subiscono i danni maggiori. Le vendite di alcolici in Scozia mostrano che il 30% della popolazione scozzese beve l'80% di questo alcool, ed è proprio a questo gruppo che la politica del prezzo unitario minimo è rivolta. 11. Risultati di ricerche emergenti sui sistemi di tariffazione minima in due province canadesi forniscono la prima prova empirica dell'efficacia del prezzo minimo. I risultati di uno degli studi stimano che un aumento del 10% dei prezzi minimi riduce il consumo dell’8,4% complessivamente per tutte le bevande in Saskatchewan. Un secondo studio suggerisce che un aumento del 10% del prezzo minimo medio per tutte le bevande alcoliche è essere associato ad una riduzione stimata del 32% dei decessi interamente attribuibili all’alcool nella Columbia Britannica. Le ricerche indicano così che i prezzi minimi rappresentano una strategia promettente per la riduzione degli oneri per la salute pubblica associati al consumo pericoloso di bevande alcoliche. Vantaggi previsti 12. Un lavoro considerato a livello internazionale dell'Università di Sheffield stima che un prezzo unitario minimo di 50p (€ 0,60) permetterebbe di risparmiare più di 300 vite l'anno in Scozia (equivalente a una riduzione dei decessi correlati all’alcool di oltre il 17%). Tenendo conto del diverso numero di abitanti, ciò equivale a 30.000 vite salvate ogni anno in tutta l'Unione europea. Questo notevole impatto sulla salute dovrà essere completato da una serie di altre prestazioni sociali che comprendono riduzione della criminalità, riduzione delle assenze dal lavoro per motivi correlati all’alcool e riduzione della disoccupazione tra i bevitori nocivi. Il valore complessivo di riduzione del danno stimato è di 942 milioni di £ annui (€ 1.130.000) entro i primi 10 anni di attuazione della politica. Impatto sul mercato 13. I consumatori scozzesi hanno una vasta gamma di prodotti alcolici a loro disposizione. Questi sono di origine sia nazionale che internazionale, e coprono un’ampia gamma di prezzi. La normativa stabilisce un prezzo unitario minimo in base al contenuto di unità del prodotto e pertanto si applica a tutti i prodotti allo stesso modo, e, inoltre, non prevede discriminazione tra prodotti nazionali e importati. Il prezzo unitario minimo non è una misura protezionistica. I prodotti già presenti sul mercato dovranno rispettare il prezzo unitario minimo, ma la normativa non impone al produttore di modificare le caratteristiche di tali prodotti, né impedisce tale cambiamento se il produttore lo desidera. Tra i prodotti alcolici che sono attualmente ad un prezzo inferiore al prezzo unitario minimo di 50p (€ 0,60), il 29% è rappresentato da superalcolici (la maggior parte dei quali prodotti nel Regno Unito), il 28% da vini (che sono soprattutto importati), il 33% da birre e malti (che variano in termini di paese d'origine, ma prevalentemente prodotti nel Regno Unito), e il 7% da sidro (generalmente di produzione nazionale). 14. Si dovrebbe assistere a un impatto minimo sulla innovazione sia per i prodotti esistenti che per l'introduzione di nuovi prodotti sul mercato. Ciò potrebbe rappresentare anche un incentivo per il mercato ad innovare, e uno dei possibili Italian Translation Page 5 effetti del prezzo unitario minimo è la produzione di prodotti dal tasso alcolico minore. Questi potrebbero essere venduti a un prezzo relativamente basso, in quanto contengono un minor numero di unità di alcool. Ciò sarebbe in linea con l'obiettivo di ridurre il consumo di alcol, lasciando al tempo stesso il mercato libero di determinare le caratteristiche dei prodotti. Prodotti nuovi e molto forti devono essere venduti a un prezzo pari o superiore al Prezzo Unitario minimo, ma questo non impedisce la loro introduzione nel mercato. Perché non tasse o accise? 15. Nel considerare le opzioni disponibili, il governo scozzese ha analizzato una serie di alternative, compresa l'imposizione fiscale. Non mettiamo in dubbio la capacità della tassazione di sortire un effetto su tutta la popolazione nella riduzione dei consumi. In effetti, il Regno Unito è uno dei pochi paesi europei che ha continuato ad aumentare le aliquote di accisa di ogni anno per i prodotti alcolici (dal 2008 al 2015, il Regno Unito solleva del 2% annuo le imposte sull’inflazione al dettaglio). 16. Tuttavia, una maggiore tassazione non riesce - e non può - garantire l'impatto mirato sui bevitori nocivi, che è di importanza vitale. La natura non mirata della tassazione significa che qualsiasi tentativo di progettare un regime di accise in grado di fornire un effetto simile ad un Prezzo Unitario Minimo di 50p comporterebbe inevitabilmente un forte aumento del prezzo di tutti i prodotti, indipendentemente dalla loro contributo ai danni correlate all’alcool. Tali aumenti - circa £ 3,30 (€ 4) di aumento del prezzo di tutte le bottiglie da 75 cl di vino, o £ 5 (€ 6) extra per una bottiglia di alcolici - sarebbe inutile e ingiustificabile in termini di salute. 17. Rispetto alla tassazione, il prezzo unitario minimo presenta un vantaggio poiché coloro che non bevono o bevono moderatamente (che, in modo sproporzionato, provengono da gruppi a basso reddito) saranno condizionati in maniera molto lieve, in virtù del fatto che bevono molto poco e non tendono ad acquistare il tipo di prodotti che saranno interessati dal Prezzo Unitario Minimo. Si stima che i bevitori moderati pagheranno una quantità supplementare all'anno relativamente piccola (circa £ 8 (€ 9,6) per un prezzo unitario minimo di 50p). 18. Naturalmente, ciò deve essere visto nell’ottica di risparmi significativi per la salute, la giustizia penale e i costi di produttività derivanti dai prezzi unitari minimi. Si stima che i benefici maggiori per la salute saranno visti tra i bevitori pericolosi e particolarmente dannosi in quanto il loro uso di alcool forte ed economico è sproporzionato. Il prezzo unitario minimo, pertanto, è mirato alle persone che beneficeranno maggiormente di una riduzione del consumo. Conclusione 19. L’adozione del prezzo unitario minimo è essenziale per ridurre i danni causati in Scozia. Questa visione è supportata dal parlamento scozzese, la comunità della salute pubblica, la Polizia, le organizzazioni di beneficenza per bambini e gran parte dei cittadini in Scozia. La normativa rappresenta la preminenza che i trattati europei prevedono per la salute e la vita delle persone, e il riconoscimento che spetta agli Stati membri stabilire il livello di protezione che intendono garantire per la salute Italian Translation Page 6 pubblica, e il modo in cui tale livello deve essere raggiunto. 20. Sulla base di ciò il governo scozzese continua a promuovere il caso per il Prezzo Unitario minimo nei termini più forti possibili e accoglie con favore un dialogo continuo in Europa, al fine di assicurare che, ove necessario, gli Stati membri possano affrontare il problema del consumo eccessivo di alcool nel modo più efficace possibile. Il governo scozzese spera che siate in grado di offrire supporto per assicurare che il messaggio sulla salute sia una parte attiva del dialogo. Scottish Government April 2013 [email protected] Italian Translation Page 7