Dr. Bertrand Khayat, Dr. Jean-Charles
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Dr. Bertrand Khayat, Dr. Jean-Charles
La tomografia a fascio conico in endodonzia Dr. Bertrand Khayat, Dr. Jean-Charles Michonneau Il trattamento endodontico ortogrado o chirurgico è diventato una procedura affidabile. Le nuove tecnologie (microscopio operatorio, strumenti rotanti, ultrasuoni) ci permettono di trattare casi sempre più complessi. Comunque, la radiografia convenzionale, che è diventata digitale negli ultimi 10 anni, ci può mostrare solo un’immagine in due dimensioni di un oggetto tridimensionale. Questo tipo d’immagine solitamente fornisce informazioni base all’operatore, ma resta insufficiente per un’analisi più dettagliata. L’uso di convenzionali tecniche di diagnostica per immagini 3D ha aperto nuovi orizzonti nell’area diagnostica e terapeutica. Sebbene per molti anni queste nuove tecniche siano state riservate all’implantologia, attualmente nelle cliniche odontoiatriche si ricorre ad una nuova generazione di apparecchi di diagnostica per immagini tri-dimensionali: il “fascio conico”. volumetrica di un oggetto radiografato. Il volume acquisito è composto di voxel (che sono pixel tri-dimensionali). È quindi possibile, utilizzando un software d’imaging, esplorare simultaneamente questo volume in una direzione trasversale, frontale o sagittale e quindi rivelare strutture che non sono visibili su una radiografia standard bi-dimensionale. Generatori a “fascio conico” In Francia esistono cinque modelli di “fascio conico” dedicati all’odontoiatria (NewTom, Illuma Ultra, ProMax, i-Cat, Accuitomo,). La maggior parte dei sistemi funziona a meno di 100 kVolts. Solo pochi modelli (i-Cat, NewTom) utilizzano voltaggi più alti e sono riservati ai radiologi. Ogni marca offre innovazioni per quanto riguarda la facilità d’uso o l’ergonomia. La tendenza attuale è di ridurre la grandezza dell’apparecchio così La tecnologia a “fascio conico” da poterlo collocare nello studio dentistico. La maggior parte di questi apparecchi può anche essere utilizzata Il “fascio conico” utilizza un fascio come radiografia panoramica. di radiazione conica che svolge una Purtroppo il costo di questi generatori singola rotazione (da 180° a 360° rimane alto. secondo il modello) intorno al paziente, utilizzando lo stesso principio della radiografia panora- Risoluzione mica. È stato possibile sviluppare questo tipo di scanner grazie alla costruzione di sensori con una Per l’endodonzia è necessaria grande superficie di rilevazione un’immagine che sia la più precisa (Cotton et al, 2007; Patel et al, 2007). possibile. L’anatomia del canale Utilizzando il “fascio conico” è radicolare, le calcificazioni e la possibile ottenere un’immagine presenza di rime di frattura devono Pag. - 20 L’INFORMATORE ENDODONTICO Vol. 12, Nr. 3 2009 omogenea del sensore digitale. I recettori superficiali di alcuni sensori Promax 0,15 sono più sensibili di altri alla radiazione ionizzante e creano un I-Cat 0,125-0,4 segnale più forte nonostante l’esposizione sia la stessa. La nebulosità Newton 0,15-0,3 dell’immagine provoca una perdita di nitidezza e crea uno sgranamento Accuitomo 0,125 dell’immagine. Questa nebulosità è strutturale e Lluma 0,093 permanente; rimane uguale per Scanner ogni esposizione. Può essere ridotta Convenzionale 0,25 utilizzando il computer. Ogni appaottimizzato recchio ha i propri algoritmi di ricostruzione tri-dimensionale; vi essere viste idealmente con un’imma- sono grandi incongruenze nella grana gine tri-dimensionale. L’immagine e nella nitidezza dell’immagine, a acquisita dal “fascio conico” è prescindere dalla grandezza dei voxel. composta da voxel che determinano la risoluzione dell’immagine. I voxel sono isotropici, cioè hanno i bordi Problemi specifici della stessa dimensione. Quindi, fette ricostruite da questi voxel avranno la stessa risoluzione spaziale, qualunque Le corone oppure qualsiasi altro sia il loro orientamento. La grandezza elemento metallico nella bocca dei voxel dipende dal tipo di apparec- provocano molti artefatti durante chio (Tabella 1). La grandezza dei l’acquisizione dell’immagine trivoxel è in media di 0.15 mm, che è dimensionale a causa dell’assorbipoco meno della grandezza di un mento del fascio di raggi X. La pixel su uno scanner convenzionale. natura del metallo provoca grandi Comunque la risoluzione utile variazioni nella qualità dell’immafinale sarà ottenuta solo dopo aver gine. L’alterazione dell’immagine computerizzato l’immagine. Vi sono è leggermente più bassa usando delle notevoli discrepanze nella il “fascio conico” invece della qualità di questo processo, che è radiografia convenzionale. In endofondamentale per l’immagine finale. donzia, è prassi comune esaminare i Alcuni modelli con voxel di piccole denti con perni e restauri protesici e dimensioni danno un’immagine gli artefatti causati dal metallo tri-dimensionale sfocata/non nitida e compromettono la lettura dell’immasono quindi più difficili da utilizzare gine. A volte diventa anche impossiin endodonzia. La nebulosità è un bile cercare di interpretare difetto che compromette la qualità l’immagine (Fig. 1a). Il processo dell’immagine. Generalmente è computerizzato utilizzato dal “fascio causata da una mancanza di risposta conico” dovrebbe ridurre l’entità di mm Pag. - 21 PROFILO DELL’AUTORE. Il Dr. Bertrand Khayat si è laureato nel 1982 presso l’Università di Parigi e si è specializzato in Endodonzia ottenendo il Master of Sciente in Dentistry presso la University of Washington nel 1987. Ha uno studio in cui esercita l’attività limitatamente all’Endodonzia. Conferenziere internazionale, ha pubblicato numerosi articoli ed è membro attivo di numerose Società Endodontiche Internazionali e di numerose Associazioni. 1a 1b Fig. 1a. Sezione trasversale che mostra molti artefatti dovuti al metallo del restauro protesico. Fig. 1b. Sezione fatta con “fascio conico” Promax (Planmeca) senza alcuna elaborazione specifica dell’immagine (freccia). Fig. 1c. La stessa sezione dopo elaborazione al computer usando software Planmeca. Gli artefatti metallici sono quasi assenti e si vede chiaramente un’immagine molto migliorata (freccia). questo problema (Zhang et al, 2007). Le case costruttrici stanno lavorando attivamente su questo aspetto dell’elaborazione dell’immagine perché attualmente rappresenta il principale difetto dell’imaging tridimensionale. Planmeca è stato il primo costruttore ad adottare un software di elaborazione dell’immagine per il suo “fascio conico” Promax, così da minimizzare l’effetto degli artefatti dovuti al metallo (Figg. 1b, 1c). 1c Dosi di radiazioni di diversi esami radiografici Radiografia dentale standard 4-6mSv Radiografia panoramica standard 10-15 mSv Medical scanner 300-1.300 mSv Fascio conico 50-250mSv tessuti biologici a seguito della radiazione. Trattasi del dosaggio assorbito dal paziente, moltiplicato per un Il dosaggio di radiazione effettiva- fattore tissutale riferito al corpo che mente ricevuto dal paziente durante viene irradiato. Il dosaggio effettivo è una tomografia tradizionale e durante misurato in Sieverts. una tomografia a “fascio conico” è difficile da misurare. I dati scientifici moderni forniscono risultati confusi e Dosaggio effettivo = dose assorbita contradditori, rendendo difficile un dal paziente x fattore di tessuto paragone tra i modelli. È comunque necessario fornire un’informazione Al momento è difficile stabilire un plausibile a pazienti e al personale. paragone accurato tra esami radiograLo scopo finale è poter stimare il fici (Tabella 2). Si possono solo dosaggio ricevuto da ogni paziente, esprimere ordini di grandezza il dosaggio effettivo (Gibbs, 2000). (Gijbels et al, 2005; Ludlow et al, Quest’ultimo misura l’impatto sui 2006; Mah et al, 2003; Ngan et al, Dosaggio di radiazione Pag. - 22 Il Dr. Jean-Charles Michonneau si è laureato nel 1999 e si è specializzato in Endodonzia nel 2001 presso l’University of Brussels. Attualmente ha uno studio privato a Parigi dove esercita l’attività limitatamente all’Endodonzia. L’INFORMATORE ENDODONTICO Vol. 2a 2b 2003; Tsiklakis et al, 2005). Infatti, il dosaggio ricevuto dal paziente può solo essere basato sulla grandezza dell’area esaminata. Un esame a “fascio conico” su una sezione di tre denti darà una minore radiazione rispetto a due arcate complete. L’uso di un generatore ad alto voltaggio insieme a sensori digitali di ultima generazione aiuta a limitare il dosaggio effettivo del “fascio conico”. 12, Nr. 3 2009 2c senza compromettere l’immagine. È attualmente disponibile una nuova generazione di “fascio conico” che lavora solo con una grandezza di sensore ridotta (Illuma, Kodak). Questi nuovi apparecchi offrono gli stessi benefici ed una definizione di immagine che si avvicina al convenzionale “fascio conico” con un costo, però, molto più basso. Essi limitano la zona di indagine ad un’area ristretta (tre o quattro denti), il che è sufficiente per l’endodonzia. Fig. 2a. Radiografia standard del dente 2.4 che non evidenzia alcun problema. La lamina dura sembra intatta e le ossa trabecolari periapicali sembrano normali. Figg. 2b, 2c. Le due sezioni ottenute attraverso “imaging” tridimensionale mostrano lesioni apicali significative sulla radice vestibolare del 2.4, le quali hanno già raggiunto e perforato l’osso corticale vestibolare. L’area d’investigazione È importante distinguere la grandezza del sensore digitale dall’area esaminata. I modelli classici (ProMax oppure I-Cat) hanno sensori estesi, necessari per l’acquisizione di immagini nella mandibola o nel mascellare, ma offrono anche la possibilità di ridurre il dosaggio radiografico ad un’area specifica. Riducendo il campo, il dosaggio effettivo si riduce Il fascio conico in endodonzia Identificazione e valutazione delle lesioni endodontiche È possibile visualizzare le lesioni che la radiografia periapicale intra-orale non evidenzia. La proiezione di diverse strutture ossee sulle pellicole radiografiche tradizionali (osso Pag. - 23 La tomografia a fascio conico in endodonzia corticale spesso, processo zigomatico) rende a volte la diagnosi incerta, a seconda della posizione del problema, soprattutto per le radici palatine. Le lesioni molto piccole non sono visibili in un’immagine convenzionale (Figg. 2a-2c). Bender e Seltzer (1961) hanno dimostrato che le radiografie intra-orali non rivelano la presenza di cambiamenti periapicali se non viene interessato l’osso corticale (Lofthag-Hansen et al, 2007; Nakata et al, 2006). Il “fascio conico” fornisce informazioni precise sulla grandezza, la forma e la posizione delle lesioni periapicali (Figg. 3a, 3b, 4a - 4f). 3a 3b Fig. 3a. Struttura anatomica e valutazione delle lesioni di origine endodontica loro correlate Radiografia standard che mostra una lesione marcata periapicale sui denti 1.1 e 1.2. L’incisivo laterale è necrotico (test di vitalità pulpare al freddo ed elettrico). Il possibile coinvolgimento dell’incisivo centrale non può essere visto su questa immagine. Figu. 3b. Sezione trasversale che mostra la grandezza della lesione all’apice del dente 1.2. La presenza di osso corticale vestibolare in contatto col dente 1.1 si nota chiaramente e dimostra che questo dente non è coinvolto. Si richiede solo il trattamento endodontico del dente 1.2. 4a 4b 4c 4d 4e 4f Fig. 4a. Radiografia standard. Fig. 4b Immagine ingrandita della grande area apicale del dente 2.2, che evidenzia una grande lesione la cui grandezza è difficile da stimare. Figg. 4c, 4d, 4e, 4f. Sezioni trasversali a livelli diversi che dimostrano un’estesa distruzione dell’osso corticale palatale e vestibolare e che si estende fino al pavimento della cavità nasale. Pag. - 24 Diverse strutture anatomiche possono essere a contatto con lesioni di origine endodontica. La presenza di una lesione periapicale in contatto diretto con il seno mascellare può provocare drenaggio, sintomi nasali unilaterali e mal di testa. La membrana Schneideriana diventa più spessa e leggera mentre il seno nasale diventa opaco. La tomografia a “fascio conico” permette all’operatore di identificare se la sinusite cronica è di origine dentale (Figg. 5a, 5b). Le lesioni possono essere vicine alle strutture nervose che avranno dunque bisogno di protezione durante qualsiasi trattamento endodontico, sia ortogrado che chirurgico. Con l’analisi precisa delle immagini della tomografia si può valutare se la L’INFORMATORE ENDODONTICO Vol. 12, Nr. 3 2009 Fig. 5a. Radiografia standard del dente 2.6 che mostra chiaramente una lesione periapicale sulla radice mesiovestibolare che sembra a contatto con il pavimento del seno mascellare. Fig. 5b. La sezione frontale mostra una parete ossea che isola il seno mascellare dalla lesione. Fig. 6a. Radiografia standard del dente 4.5 con lesione apicale in prossimità del forame mentoniero. Fig. 6b. Sezione frontale. La lesione periapicale è a contatto diretto con il forame mentoniero, rendendo impossibile lo svolgimento dell’endodonzia chirurgica. 5a 6a 5b 6b chirurgia sia fattibile o no. Il forame questo può essere effettuato con la mentoniero (Figg. 6a, 6b) e il nervo massima prevenzione e cura dell’area alveolare inferiore sono chiaramente a rischio (Tsurumachi, Honda, 2007). identificabili usando il “fascio conico” (Velvart et al, 2001). Se si propende per l’intervento chirurgico, Pag. - 25 La tomografia a fascio conico in endodonzia Fig. 7a. Radiografia standard di un incisivo laterale con anatomia atipica di difficile comprensione. Fig. 7b. Sezione trasversale dello stesso incisivo laterale che evidenzia due radici distinte. Il contorno di ogni radice è chiaramente identificato e il trattamento può essere svolto in sicurezza. 7a 7b Analisi dell’anatomia del canale radicolare Fig. 8a. Radiografia del dente 1.6 con lesione periapicale sulla radice mesiale. Il trattamento endodontico sembra soddisfacente. Fig. 8b. Identificazione su una sezione trasversale di un secondo canale radicolare mesiovestibolare non trattato (freccia). La valutazione clinica dell’anatomia del canale radicolare è limitata il più delle volte ad una valutazione di immagini radiografiche standard. Anche se molti studi su denti estratti hanno fornito informazioni precise sull’anatomia di ogni dente (Vertucci, 1984; Weine, 1998), ci sono comunque molte varianti (premolari superiori con tre radici, secondi molari inferiori a forma di C) che possono essere valutate grazie al “fascio conico”. La risoluzione ottenuta dagli ultimi modelli a “fascio conico” ci permette di vedere con più precisione la complessità dell’anatomia del canale radicolare. Si può identificare chiaramente la forma delle radici, il loro numero esatto e la posizione di ogni canale. È possibile identificare in modo preciso gli imbocchi dei canali, prima del trattamento endodontico (Figg. 7a, 7b). Diagnosi di fallimenti e complicazioni 8a 8b Pag. - 26 Gli esami clinici e radiologici tradizionalmente effettuati sui denti trattati forniscono scarse informazioni sulle possibili cause dell’insuccesso. È L’INFORMATORE ENDODONTICO Vol. 9a 9b possibile rilevare le cause delle patologie endodontiche attraverso l’esplorazione tridimensionale del sistema dei canali radicolari. È possibile controllare la qualità dell’otturazione e la possibile presenza di un canale non trattato. Le complessità anatomiche (molari inferiori a forma di C, canali multipli nei premolari inferiori, doppio canale sugli incisori superiori) sono rilevate come sorgenti di una lesione apicale (Figg. 8a, 8b, 9a-9c). Con il “fascio conico” sono anche identificabili le perforazioni e gli stripping delle radici, dovuti alla preparazione dello spazio per un perno. La presenza del metallo può rendere più difficile o addirittura impossibile l’interpretazione dell’immagine. Il riassorbimento esterno e interno possono rendere il trattamento endodontico molto difficile. È impossibile misurare il contorno e l’estensione del riassorbimento sulle immagini standard (Gartner et al, 1976). La tomografia tridimensionale fornisce un quadro più dettagliato del difetto 12, Nr. 3 2009 9c di riassorbimento ed aiuta a migliorare la diagnosi. Nella maggiore parte dei casi i riassorbimenti sono diagnosticati troppo tardi, il che influisce sulla prognosi del dente. Diagnosi delle fratture Fig. 9a. Gli incisivi hanno subito trattamento endodontico convenzionale in due tempi diversi, seguito da chirurgia apicale senza alcun miglioramento clinico o radiografico. Fig. 9b. La sezione trasversale rivela un duplice sistema di canali radicolari sul dente 2.2, il che spiega la persistenza della lesione periapicale (freccia). Fig. 9c. Le fratture dei denti, tranne in caso di trauma, sono generalmente causate da un sovraccarico meccanico. Si pensava che avvenissero sui denti con grossi restauri o con grossi perni. Questo non è stato provato dalla letteratura scientifica. Anche i denti con restauri minimi possono rompersi, se lo stress occlusale è eccessivo. Senza un esame clinico e radiologico preciso, è difficile diagnosticare la frattura verticale della radice (Kositbowornchai et al, 2001). Infatti, la linea di frattura si trova spesso sull’asse maggiore del dente e non è identificata sull’immagine standard. Con il “fascio conico” le fratture Sezione sagittale del dente 2.2. Solo il canale vestibolare è stato identificato e sistemato con vari interventi. Il canale palatino (freccia) ha il proprio forame apicale che è stato completamente dimenticato durante l’endodonzia chirurgica. Pag. - 27 La tomografia a fascio conico in endodonzia Fig. 10a. Radiografia standard del dente 2.1. Sembra essere visibile una linea di frattura orizzontale nel terzo cervicale. Fig. 10b. Immagine a “fascio conico” in visione trasversale, che evidenzia una frattura verticale la cui prognosi è assolutamente sfavorevole. 10b 10a radicolari sono chiaramente visibili, a prescindere dalla loro posizione (Figg. 10a, 10b). Sfortunatamente, le incrinature verticali sottilissime, che sono molto più sottili delle fratture, non sono visibili nelle immagini a “fascio conico”. L’esame microscopico della superficie della radice, l’accurato sondaggio parodontale e il test della percussione sono necessari per stabilire una diagnosi accurata. In endodonzia, il “fascio conico” è diventato uno strumento utile per raffinare la diagnosi e per prevenire le potenziali complicanze del trattamento. La risoluzione delle ultime attrezzature e specialmente l’elaborazione dopo l’acquisizione, migliorano la qualità dell’immagine. È ora possibile vedere il sistema dei canali radicolari di ogni dente ed eliminare effettivamente la maggior parte degli artefatti dovuti al metallo. Sarebbe opportuno nel prossimo futuro riuscire ad Conclusione analizzare le entità di dimensione ancora minore, come le incrinature, La radiografia a “fascio conico” migliorando la definizione dell’imsembra aver eliminato molte delle magine del “fascio conico”. pecche iniziali della radiografia medica. L’attrezzatura è molto più compatta, più conveniente da utilizzare ed è in linea con gli standard d’uso in uno studio dentistico. L’acquisizione di un’immagine tridimensionale è veloce ed il paziente è esposto a poche radiazioni in più. Traduzione dell’articolo originale Il volume ottenuto attraverso il Cone beam in endodontics software adattato ci permette di esplo- Endodontic Practice rare ogni area in tutte le dimensioni. February 2009, pag. 27-33. Pag. - 28 L’INFORMATORE ENDODONTICO Vol. 12, Nr. 3 2009 BIBLIOGRAFIA Bender IB, Seltzer S. (1961) Roentgenographic and direct observations of experimental lesions in bone. Part II. J Am Dent Assoc. 62: 708-16 Cavezian R, Pasquet G. (2006) Imagerie sectionnelle et radioprotection. Intérêt de la technique « cone beam » Newtom 3G. Information Dentaire 88(4): 131 Cotton TP, Geisler TM, Holden DT, Schwartz SA, Schindler WG. (2007) Endodontic applications of cone-beam volumetric tomography. J Endod. 33(9): 1121-32. Epub 2007 Jul 19. Review Gartner AH, Mack T, Somerlott RG,Walsh LC. (1976) Differential diagnosis of internal and external root resorption. J Endod 2: 329-34 Gibbs SJ. 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