POF 2006-2007 - Luigi Scarambone

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POF 2006-2007 - Luigi Scarambone
PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2006-2007
INDICE DEI PRINCIPALI ARGOMENTI
COSE’ IL P.O.F.
NOTIZIE STORICHE
SCHEDA INFORMATIVA
STRUTTURE E ATTREZZATURE DIDATTICHE
CONTESTO SOCIO ECONOMICO E CULTURALE
PERCORSI DI STUDIO
I NOSTRI INDIRIZZI
SERVIZI SOCIALI
DIPLOMA DI QUALIFICA OPERATORE DEI SERVIZI SOCIALI
DIPLOMA DI TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI
GESTIONE AZIENDALE
DIPLOMA DI QUALIFICA OPERATORE DELLA GESTIONE AZIENDALE
DIPLOMA DI TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE
SERVIZI TURISTICI
DILOMA DI QUALIFICA OPERATORE DELL‟IMPRESA TURISTICA
DIPLOMA DI TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI
CORSI SERALI
IL NOSTRO CALENDARIO PER L’ANNO SCOLASTICO 2006/2007
IL NOSTRO STAFF
“PROGETTO SCARAMBONE”
L’ OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO “L. SCARAMBONE”
OBBLIGO SCOLASTICO
CORSI PER ADULTI
AREA DI APPROFONDIMENTO
VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
I NOSTRI PROGETTI
PROGETTO ANTIDISPERSIONE CCNL art. 9
“Vivere il Salento. Cucina, vino, danze, arte e giochi tradizionali della
nostra terra”
GRUPPO SPORTIVO
PROGETTO ORIENTAMENTO
INSIEME PER CRESCERE
SCARAMBONE ON-LINE
LABORATORIO DECORAZIONE STAMPA TESSUTO
TEATRANDO INSIEME
COSA POSSO FARE SE….?
ORIENTARSI NELLA PROPRIA CITTÀ: ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO
PER-CORRERE INSIEME PRIMA DEL TRAGUARDO
ALTRI PROGETTI
GRAZIE, NON FUMO, NON BEVO
OSSERVATORIO PERMANENTE GIOVANI EDITORI
I QUOTIDIANI DELLA TUA PUGLIA IN CLASSE
“CUORE AMICO
PROGETTO “DiGi SCUOLA”
COLLABORAZIONE ENTI ESTERNI
TUTORAGGIO AI DOCENTI TIROCINANTI
PROGETTI IN PARTENARIATO
PROGETTO PILOTA NEXT
LEASYSS
PROGETTO SOVRA-AMBITO
PROGETTO EUROPE DIRECT
CORSO TRIENNALE SPERIMENTALE DI
“OPERATORE INFORMATICO AZIENDALE”
ISTRUZIONE
E
FORMAZIONE
PROGETTI P.O.N.
PROGETTI III AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE
PERCORSI
PROFESSIONALIZZANTI
PER
STUDENTI
DIVERSAMENTE
ABILITECNICO
ESPERTO
NELLA
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI SERVIZI TURISTICI PER
PERSONE CON DIFFICOLTA’
“IL NOSTRO PERCORSO DIDATTICO”
OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI
OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI
OBIETTIVI INTERDISCIPLINARI
METODI, VERIFICA E VALUTAZIONE
LA VALUTAZIONE
INDICATORI E DESCRITTORI DEI LIVELLI DI PRESTAZIONE
IL RECUPERO
VALUTAZIONE FINALE E DEBITO FORMATIVO
AUTONOMIA DIDATTICA E ORGANIZZATIVA
COMUNICAZIONI SCUOLA FAMIGLIA
REGOLE COMPORTAMENTALI
STATUTO DEGLI STUDENTI
REGOLAMENTO D‟ISTITUTO
I LUOGHI DELLE DECISIONI
CONSIGLIO D'ISTITUTO E GIUNTA ESECUTIVA
STAFF DI DIRIGENZA
COLLEGIO DOCENTI
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI E DI INDIRIZZO
COMITATO DEI GENITORI
I CONSIGLI DI CLASSE
LE COMMISSIONI E I GRUPPI DI LAVORO
COMMISSIONE P.O. F., CARTA DEI SERVIZI E REGOLAMENTO D‟ISTITUTO
COMMISSIONE ORIENTAMENTO - DISPERSIONE E DELLA SALUTE
COMMISSIONE VIAGGI DI ISTRUZIONE, SCAMBI CULTURALI E VISITE GUIDATE
COMMISSIONE INTEGRAZIONE ALUNNI PORTATORI DI HANDICAP
COMMISSIONE ORARIO
RESPONSABILE DEL CORSO SERALE
L’ORGANIZZAZIONE DELL’ANNO SCOLASTICO
I RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ALTRI STRUMENTI ORGANIZZATIVI
IL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE
LE PRIORITÀ NELLA FORMAZIONE DEI DOCENTI
LA VALUTAZIONE DEL P.O. F.
PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
Cos‟è il P.O.F.
Il Piano dell'offerta formativa è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le
linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la
progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività.
L'autonomia delle scuole si esprime nel POF attraverso la descrizione:









delle discipline e delle attività liberamente scelte della quota di curricolo loro
riservata
delle possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie
delle discipline e attività aggiuntive nella quota facoltativa del curricolo
delle azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle
esigenze degli alunni concretamente rilevate
dell'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività
dell'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse
classi
delle modalità e dei criteri per la valutazione degli alunni e per il riconoscimento dei
crediti
dell'organizzazione adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici
dell'azione didattica
dei progetti di ricerca e sperimentazione.
Ai sensi dell‟art. 3 del Regolamento attuativo dell‟autonomia (D.P.R. 8/3/1999 n. 275), il
P.O.F. Piano dell‟ Offerta Formativa, è il documento fondamentale costitutivo dell‟identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche.
Viene elaborato, progettato e riprogettato a cadenza annuale da:
1. Collegio dei docenti o apposita commissione di docenti
2. Dirigenti scolastici, che hanno il compito di insediare (CCNL/‟99, art. 28) la
commissione composta da uno o più gruppi di docenti delegati dai colleghi
all‟elaborazione del P.O.F.
Destinatari del P.O.F. sono:
a. Tutti gli operatori del servizio scolastico
b. I genitori, ai quali può essere consegnato all‟atto dell‟iscrizione dei figli
c. Gli studenti.
Ai sensi dell‟art. 3 del Regolamento attuativo dell‟autonomia (D.P.R. 8/3/1999 n. 275), il
P.O.F. Piano dell‟ Offerta Formativa, è il documento fondamentale costitutivo dell‟identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche.
Viene elaborato, progettato e riprogettato a cadenza annuale da:
1. Collegio dei docenti o apposita commissione di docenti
2. Dirigenti scolastici, che hanno il compito di insediare (CCNL/‟99, art. 28) la
commissione composta da uno o più gruppi di docenti delegati dai colleghi
all‟elaborazione del P.O.F.
Destinatari del P.O.F. sono:
a. Tutti gli operatori del servizio scolastico
b. I genitori, ai quali può essere consegnato all‟atto dell‟iscrizione dei figli
c. Gli studenti.
Il nostro P.O.F.
Essendo praticamente la “Carta d‟identità” dell‟Istituto, il P. O. F. contiene informazioni
apparentemente estranee fra loro, ma tutte egualmente indirizzate allo stesso scopo: la
maggiore efficacia possibile. Nel documento sono quindi presenti:
1. Le scelte etiche fondanti dell‟Istituto;
2. le figure professionali che la scuola intende formare al fine di un ideale progresso
sociale;
3. Gli ordinamenti scolastici in adozione;
4. Sintesi degli obiettivi educativi e didattici e dei metodi operativi e valutativi adottati dai
docenti nello svolgimento Una della propria attività individuale e collegiale;
5. Le attività (progetti) svolte in orario extra scolastico, oppure in ore di lezione
appositamente indirizzate a consentire agli alunni una preparazione più completa, non
limitata alla conoscenza generale dei programmi delle singole materie;
6. Normativa, Regolamento, Organi collegiali, le norme di sicurezza adottate; in ultimo, la
designazione e le incombenze dei docenti che hanno assunto il ruolo di “funzione
strumentale” per coordinare alcuni aspetti dell‟attività didattica e organizzativa.
In particolare il P.O.F. dell‟I.S.I.S.S. “L. Scarambone” è centrato sull‟allievo, in quello che
è e nella prospettiva di quello a cui può pervenire, ed è dunque finalizzato allo sviluppo
cognitivo, formativo e sociale di ogni allievo.
Il nostro P.O.F. esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa e
organizzativa, finalizzata a:
a. Motivare gli allievi, le famiglie e le forze più vive del territorio a rendersi partecipi e
responsabili di un‟azione educativa più ampia, ricca e formativa
b. Costruire una scuola organizzata come comunità educante-educativa
c. Far assumere a tutti e a ciascuno consapevolezza che la scuola, è un‟istituzione
intenzionalmente organizzata che offre i supporti più idonei e funzionali alla formazione
di cittadini autonomi a livello individuale e sociale
d. Ricercare ed individuare le cause reali e profonde del diffuso e grave fenomeno della
dispersione scolastica
Il P.O.F. è, quindi, il primo passo che la nostra scuola compie per:
a. Assumere iniziative ed elaborare proposte pedagogico-didattiche funzionali a rendere
allievi, genitori, docenti e non docenti artefici e responsabili dell‟innovazione formativa
b. Valorizzare le diversità etniche, culturali, sociali e psicologiche degli allievi
c. Promuovere l‟acquisizione dei saperi essenziali da parte di ogni allievo secondo le sue
possibilità
d. Coniugare i saperi essenziali con le esigenze e le possibilità di sviluppo e di crescita
degli allievi, in rapporto alle attese delle famiglie ed ai bisogni della società
e. Rendere ogni allievo artefice costruttore di sé, della sua formazione cognitiva, sociale
e comportamentale
f. Avviare l‟inserimento attivo, consapevole e responsabile di ogni allievo nella vita della
scuola e della società, partendo dal suo ambiente, per ampliare ed arricchire le sue
conoscenze nell‟interazione quotidiana con la comunità territoriale, nazionale, europea,
mondiale, viste nelle loro interrelazioni.
NOTIZIE STORICHE SUL NOSTRO ISTITUTO
L‟Istituto Luigi Scarambone, fondato nel 1867 nel Comune di Lecce e riconosciuto nel
1868 dalla Provincia, perviene alla parificazione di Scuola Regia Statale nel 1875.
Nel 1941 assume la denominazione di Scuola Tecnica Commerciale. Con Decreto del
Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi il 1° ottobre 1960 diviene Istituto
Professionale di Stato per il Commercio che conserva sino al 1° settembre 2000 quando
assume la denominazione attuale di Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore.
Dalla fondazione risiede in uno storico edificio nel cuore della Città di Lecce, a pochi passi
della stazione ferroviaria. Prestigioso presidio della cultura aziendalistica di tutto il territorio
Salentino dove ha avuto numerose sedi coordinate diffondendo la cultura economicoaziendale e formando generazioni e generazioni di tecnici e professionisti che si sono
affermati in tutti i contesti della vita istituzionale e professionale contribuendo al progresso
e allo sviluppo economico dell‟intero Salento.
Sempre all‟avanguardia nella dotazione di moderne attrezzature tecnologiche a
disposizione degli studenti e dei docenti è fortemente impegnato nella diffusione di una
cultura di sviluppo dell‟imprenditorialità, del turismo, del sociale con gli indirizzi di studio
attualmente presenti integrati da percorsi formativi realizzati in collaborazione con le
istituzioni territoriali, l‟Università di Lecce, le aziende del territorio e prestigiosi enti di
formazione.
L‟Istituto si attiva inoltre per dare una dimensione europea all‟insegnamento realizzando
scambi culturali, gemellaggi e viaggi di istruzione, sia
in Italia che all‟estero, come il
recente progetto Comenius.
Vengono poi organizzati stage e visite guidate per mettere in contatto gli alunni con il
mondo del lavoro, della cultura e dell‟arte. Promuove e partecipa ad iniziative culturali,
sportive e di solidarietà.
La Scuola è intitolata a Luigi Scarambone (1794-1856) patriota, deputato al
Parlamento napoletano del 1848, architetto militare e ufficiale dell‟esercito borbonico.
Di umili natali, come si legge nell‟epigrafe di Leonardo Stampacchia riportata sotto il busto
marmoreo, posto nelle scale di accesso all‟edificio, fu nominato professore nel Real
Collegio militare della Nunziatella, una delle scuole più famose del tempo, dove rimase per
circa venti anni ed ha conosciuto colleghi illustri come Francesco De Sanctis.
Egli fu uno dei sessantaquattro parlamentari firmatari nel 1848 del documento di protesta
contro l‟arbitrio regio, allorquando la Camera dei Deputati (…) mentre era intenta ai suoi
lavori e all’adempimento del suo mandato, vedendosi aggredita con inaudita infamia dalla
violenza delle armi regie nelle persone dei suoi componenti (…) protesta (…) contro
questo atto di cieco e incorreggibile dispotismo, e dichiara che essa non sospende le sue
sedute se non perché costretta dalla forza brutale…
Fu questo un esempio di coraggio e di fermezza civile, doppiamente ammirevole in un
soldato che aveva giurato devozione al Re e che si vedeva combattuto tra il sentimento
dell‟onore per una patria migliore che non quella del Regno delle Due Sicilie: la nazione
italiana.
Morì senza avere salutato l‟avvento dell‟Italia libera e unita, così come egli aveva sperato
e per la quale aveva lottato e sofferto.
noi siamo qui
SCHEDA INFORMATIVA
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA
“L. SCARAMBONE”
Dirigente Scolastico: Professor Luigi De Giorgi
SEDE CENTRALE
LECCE – Via Roberto Caracciolo, 30
Tel. 0832 305919 – Fax 0832 305911
e-mail [email protected]
sito web www.scarambone.it
Codice Fiscale 80012110757
SEZIONE ASSOCIATA
LEVERANO – Via Filippo Turati, 83
Tel. 0832 925884 – Fax 0832 912224
Codici:
LEIS02200G
IST. D'ISTRUZ. SUPERIORE L.SCARAMBONE LECCE
VIA R.CARACCIOLO 30
CON SEZIONI ASSOCIATE:
LERC02201E - LECCE
LERF022018 - LEVERANO
LERC02251X CORSO SERALE LECCE
STRUTTURE E ATTREZZATURE DIDATTICHE
Nella sede centrale di Lecce l’Istituto dispone di:
o una sala per audiovisivi
o 4 laboratori di informatica
o 3 laboratori multimediali con rapporto 1/1 postazione/studente
o
pacchetti applicativi di una moderna gestione aziendale, di fisica, di
matematica e di lingua
o una biblioteca
o 1 laboratorio multimediale per l‟attività dell‟Impresa Formativa Simulata
o collegamento Internet ADSL
o cablaggio di tutte le aule e laboratori
La sezione associata di Leverano dispone di:
o 1 laboratorio multimediale
o collegamento Internet
Contesto socio - economico e culturale
I bisogni formativi del territorio
In una società caratterizzata da momenti di forte transizione e veloci trasformazioni del
tessuto sociale e delle dinamiche produttive e dei servizi, il nostro Istituto ha individuato
degli ambiti in cui investire per il futuro:
• promozione di cultura e di impegno civico che sviluppi una competenza professionale
eticamente responsabile e un sapere teorico consapevole del mondo, della società e
della cittadinanza;
• formazione di figure professionali, flessibili e competenti, capaci di adeguarsi ai
cambiamenti organizzativi e tecnologici del mondo del lavoro;
• utilizzo e valorizzazione delle risorse ambientali del territorio e del paese in generale in
un'ottica di promozione turistica;
• preparazione professionale mirata alla formazione di competenze nei servizi aziendali
e commerciali anche attraverso l'utilizzo delle più moderne tecnologie e delle lingue
straniere;
• formazione degli operatori in campo sociale, nel quale i problemi posti
dall'invecchiamento della popolazione, da situazioni di disagio, dalle trasformazioni
della famiglia, richiedono sempre nuove capacità progettuali.
Il nostro Istituto dimostra una buona corrispondenza tra la sua offerta formativa e il
fabbisogno del contesto socio-economico , intercettando le aspettative di un numero
crescente di adolescenti e adulti dell‟area salentina.
Oggi, il nostro istituto ha una struttura articolata su tre indirizzi: aziendale, turistico e dei
servizi sociali.
Il contesto di riferimento, a livello produttivo è quello della piccola impresa, in espansione
sul nostro territorio, dove forte è l‟esigenza di competenze tecniche aggiornate nei vari
settori della nostra economia. La nostra scuola si può pertanto considerare come sede
privilegiata della formazione dei cittadini; offre percorsi sempre più funzionali e un positivo
inserimento dei diplomati nel mondo del lavoro; accresce la flessibilità dei percorsi interni
agli indirizzi per tenere il passo con l‟evoluzione del mercato del lavoro e della realtà socioeconomica del Salento.
LA PROMOZIONE DEL SUCCESSO SCOLASTICO
L‟ISISS “L.Scarambone” promuove il successo scolastico attraverso l‟azione congiunta di
tutte le componenti ed in particolare del Consiglio di Classe che, procedendo dalla
programmazione in fase di accoglienza e dall‟individuazione degli obiettivi disciplinari e
trasversali, svolge la propria attività didattica ponendo al centro di ogni intervento l‟alunno
nella sua specificità.
Tale azione di promozione del successo scolastico viene rafforzata da interventi specifici,
quali la figura del coordinatore, l’attività di orientamento, gli interventi di supporto agli
alunni, il recupero e l‟eccellenza.
Parallelamente si stanno sperimentando nuovi percorsi di istruzione e formazione volti al
conseguimento di una qualifica professionale per l‟assolvimento dell‟obbligo formativo, in
interazione tra i sistemi dell‟istruzione e della formazione professionale.
E DOPO LA SCUOLA?
La nostra scuola ha già realizzato corsi rivolti a diplomati dell‟ISISS, e non solo,
organizzati in collaborazione con l‟Amministrazione Provinciale, le Associazioni di
categoria e l‟Università, dimostrando sempre più la propria attitudine ad offrire percorsi di
approfondimento e di specializzazione delle conoscenze acquisite.
Proprio perché il percorso di formazione sia professionale che culturale di un individuo non
può dirsi ultimato dopo aver raggiunto un titolo di studio, il nostro Istituto ha fatto proprio il
principio dell„Educazione Permanente. In tal modo, i docenti della scuola hanno avuto la
possibilità di acquisire notevole capacità progettuale per la realizzazione di corsi a
carattere istituzionale, come gli IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) e
progetti P.O.N. finanziati dal Fondo Sociale Europeo “la scuola per lo sviluppo”.
Tipologie di utenza
Sede di Lecce
Le principali aree di provenienza, oltre a Lecce, sono: Acaia, Carmiano, Cavallino, Lequile,
Monteroni, Novoli, San Cesario, San Donato, Santa Maria di Leuca, Soleto, Squinzano,
Surbo, Trepuzzi, Veglie, Vernole.
Dalle indagini conoscitive condotte mediante questionari “Per conoscerci meglio” e “Per
conoscere le nostre difficoltà nella scuola”, somministrati agli allievi delle I e II classi, si
evince quanto segue:
 La valutazione globale della scuola media di provenienza si attesta sulla
sufficienza nel 90% dei casi
 La preparazione culturale di base necessita di una reimpostazione generale della
formazione
 I rapporti interpersonali formativi si vivono al di fuori della famiglia
 Il contesto culturale è in genere modesto
 Gli alunni vivono in genere la realtà scolastica in modo positivo
 La maggior parte di essi predilige le materie tecnico-pratiche
 La partecipazione attiva e costante al dialogo scolastico è considerata dagli alunni
un fattore di crescita umano e sociale
 L‟indirizzo scolastico è stato scelto dagli alunni per le possibilità di immediato
inserimento nel mondo del lavoro.
 Pertanto la scuola, attraverso la proposta di percorsi culturali differenti, concorre
alla formazione della persona e all‟acquisizione di competenze professionali
specifiche che agevolano l‟inserimento nel mondo del lavoro.
Sede di Leverano
Prevalentemente femminile, l‟utenza proviene da bacini demografici che travalicano i
confini territoriali distrettuali. Le maggiori aree di provenienza, oltre a Leverano sono:
Campi Salentina, Carmiano, Copertino, Guagnano, Porto Cesareo, Salice Salentino,
San Pietro in Lama Trepuzzi e Veglie.
Le caratteristiche generali dell‟utenza degli alunni sono le seguenti:


Sufficiente possesso delle abilità di base
Consapevolezza che la propria scelta scolastica è un passaggio necessario per
l‟accesso al mondo del lavoro
Il nostro Istituto offre i seguenti percorsi di studio:
SEDE CENTRALE DI LECCE
CORSI
INDIRIZZO
Economico – Aziendale
DIURNI
Turistico
Servizi Sociali
SERALI
Economico – Aziendale
Servizi Sociali
SEDE ASSOCIATA DI LEVERANO
CORSI
INDIRIZZO
DIURNI
Servizi Sociali
Nota bene:
Tutti gli indirizzi sono articolati in un triennio per il conseguimento
del Diploma di Qualifica di Operatore per la Gestione Aziendale,
Operatore dell‟Impresa Turistica, Operatore dei Servizi Sociali; e in
un biennio successivo per il conseguimento del Diploma di
Tecnico della Gestione Aziendale ad indirizzo Informatico, Tecnico
dei Servizi Turistici, Tecnico dei Servizi Sociali, Tecnico dei Servizi
sociali ad indirizzo Servizi alla Persona e alle Comunità
I NOSTRI INDIRIZZI
SERVIZI SOCIALI
Diploma di Qualifica OPERATORE DEI SERVIZI SOCIALI
PROFILO PROFESSIONALE
L‟operatore dei servizi sociali, in base ad una specifica formazione professionale di
carattere teorico e tecnico- pratico e nell‟ambito dei servizi socio-educativo-culturali,
svolge la propria attività nei riguardi di soggetti di diversa età per promuovere e contribuire
allo sviluppo delle potenzialità di crescita personale e/o inserimento e partecipazione
sociale. Egli si inserisce in maniera articolata in istituzioni pubbliche e private, dovunque
sorga e si sviluppi un movimento di vita comunitaria
o
o
o
o
o
o
Sbocchi professionali:
Strutture sociali pubbliche e private
Consultori familiari
Centri per anziani
Centri per l‟infanzia
Centri per assistenza disabili
Strutture di riabilitazione
STRUTTURA GENERALE DEL PIANO DI STUDIO
Area
comune
Materie
Classe 1
Classe 2
Classe 3
Italiano
5
5
3
s = scritto
o = orale
p
=
pratica
s.o.
Storia
2
2
2
o.
Lingua straniera inglese
3
3
3
s.o.
Diritto ed economia
2
2
-
o.
Matematica ed informatica
4
4
2
s.o.
Scienze della terra e biologia
3
3
-
o.
Educazione fisica
2
2
2
p.
Religione *
1
1
1
o.
5(1)
7
s.o.
4
4
s.o.
3(1)
=
=
p.
3(1)
=
=
p.
Metodologie operative
3
5
6
p.
Anatomia. fisiologia e igiene
=
=
6
s.o.
Psicologia e scienze dell’educazione
5(1)
Diritto, legislazione soc., economia
Area
di Disegno
indirizzo Educazione musicale
Area di approfondimento
*per coloro che se ne avvalgono
4
4
Le ore in parentesi sono in codocenza con “Metodologie operative
4
Diploma di TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI
Area di competenza: - assistenza ai soggetti svantaggiati. È, come si sa, il settore che
assicura maggiori prospettive di occupazione.
PROFILO PROFESSIONALE
Il diploma consente, oltre all‟accesso all‟Università, l‟inserimento in strutture sociali
pubbliche e private, con competenze decisionali autonome in ordine all‟organizzazione e
alla gestione di servizi per la persona, la famiglia, la comunità.
Sbocchi professionali:
o Strutture sociali pubbliche e private
o Consultori familiari
o Centri per anziani
o Centri per l‟infanzia
o Centri per assistenza disabili
o Strutture di riabilitazione
Percorsi universitari preferenziali:
o Facoltà di sociologia
o Facoltà di psicologia
o Facoltà di economia dei servizi sanitari
o Facoltà di scienze dell‟educazione
o Scuola universitaria per assistenti sociali
Ore settimanali: triennio di qualifica:
40 ore settimanali
biennio post-qualifica:
36 ore settimanali
STRUTTURA GENERALE DEL PIANO DI STUDIO
Materie
Area
comune
Area di
indirizzo
Classe 4
Classe 5
s = scritto
o = orale
p = pratica
Italiano
4
4
s.o.
Storia
2
2
o.
Lingua straniera Inglese
3
3
s.o.
Matematica
3
3
s.o.
Educazione fisica
2
2
p.
Religione *
1
1
o.
Psicologia generale applicata
5
5
s.o.
Diritto ed economia
3
3
s.o.
Tecnica amministrativa
2
3
s.o.
Cultura medico sanitaria
5
4
s.o.
*per coloro che se ne avvalgono
Area di professionalizzazione: 300 ore annue
GESTIONE AZIENDALE
Diploma di Qualifica OPERATORE DELLA GESTIONE AZIENDALE
Sbocchi professionali:
o
Aziende di grandi, medie e piccole dimensioni del settore
industriale, commerciale e dei servizi
o
Pubbliche amministrazioni, studi legali, fiscali e notarili
PROFILO PROFESSIONALE
L‟operatore della gestione aziendale è in possesso di una valida cultura di base e di una
preparazione professionale che gli consentono sicure competenze operative nella
elaborazione della scrittura, nonché nello svolgimento di mansioni esecutive dei lavori di
ufficio… In particolare l‟operatore della gestione aziendale svolge compiti di redazione
della corrispondenza ordinaria, anche in due lingue straniere, di protocollo, di archivio, di
compilazione di documenti, di esecuzione e di rielaborazione di rilevazioni contabili, di
gestione aziendale e di video-scrittura
STRUTTURA GENERALE DEL PIANO DI STUDIO
Area
comune
Materie
Classe 1
Classe 2
Classe 3
Italiano
5
5
3
s = scritto
o = orale
p = pratica
s.o.
Storia
2
2
2
o.
Lingua straniera francese
3
3
3
s.o.
Diritto ed economia
2
2
=
o.
Matematica ed informatica
4
4
3
s.o.
Scienze della terra e biologia
3
3
=
o.
Educazione fisica
2
2
2
p.
Religione *
1
1
1
o.
Lingua inglese
4
4
3
s.o.
5
6
7(1)
s.o.
5
4
2
p.
Geografia Economica
=
=
3
o.
Diritto ed economia
=
=
4
o.
Informatica gestionale
=
=
3(1)
s.o.
Area di Economia aziendale
indirizzo
Lab.trat.testi,cont. el. ed appl. ges
Area di approfondimento
4
*per coloro che se ne avvalgono
*le ore tra parentesi sono in codocenza con “Trattamento testi”
4
4
Diploma di
TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE
ad indirizzo informatico
Area di competenza:
CONTABILITÀ
CONDUZIONE AZIENDALE
MARKETING
E‟ un settore molto articolato e dinamico (soprattutto nel territorio leccese), soggetto a
continui cambiamenti. Il giovane che intende inserirsi in questo settore ha di fronte un
panorama molto vario di strutture lavorative (industrie, imprese commerciali, banche, enti
pubblici, studi professionali).
Ore settimanali: triennio di qualifica:
40 ore settimanali
biennio post-qualifica: 36 ore settimanali
Sbocchi professionali:
o Amministrazioni pubbliche
o Autorità, Enti e Imprese impegnate nella regolazione, produzione ed erogazione di servizi pubblici (sanità,
trasporti, utilities)
o Società di consulenza
o Istituzioni No Profit, organizzazioni non governative, mondo associativo e organizzazioni di
rappresentanza di interessi
o Imprese con forti collegamenti con le amministrazioni pubbliche (imprese fornitrici di beni e servizi)
o Aziende for profit di grandi, medie e piccole dimensioni industriali, commerciali e soprattutto di servizi,
informatizzate
o Studi professionali di consulenza contabile, amministrativa, gestionale, fiscale e legale
Percorsi universitari preferenziali:
o Facoltà di economia e gestione dei servizi
o Facoltà d i economia delle Amministrazioni pubbliche e delle Istituzioni Internazionali
o Facoltà economiche e giuridiche
o Facoltà di Ingegneria informatica
Area
comune
Area
di
indirizzo
Italiano
Storia
Matematica
Educazione Fisica
Religione *
4
2
3
2
1
Lingua
straniera.
3
Inglese
Diritto, economia
3
Economia d’azienda
7*
Geografia delle risorse
2
Applicazioni gestionali
3*
Informatica gestionale
3
Materie
Classe 4
*per coloro che se ne avvalgono
*n. 3 ore di codocenza
Area di professionalizzazione: 300 ore annue
4
2
3
2
1
s.o.
o.
s.o.
p.
o.
3
s.o.
4
8*
=
3*
3
Classe 5
s.o.
s.o.
o.
p.
s.o.
s = scritto
o = orale
p = pratica
SERVIZI TURISTICI
Diploma di Qualifica OPERATORE DELL’IMPRESA TURISTICA
PROFILO PROFESSIONALE
L‟operatore dell‟impresa turistica è una figura intermedia del settore turistico: svolge
compiti di supporto alle attività promozionali, organizzative e gestionali. E‟ in possesso di
una valida educazione linguistica e di competenze comunicative in lingua straniera. Sa
utilizzare gli strumenti informatici e multimediali e possiede conoscenze e competenze
storiche, geografiche, amministrative e tecniche.
o
o
o
o
o
o
o
o
Sbocchi professionali:
Agenzie di viaggi e tour operators
Aziende di agriturismo
Residence e strutture ricettive
Aziende di promozione turistica (APT)
Associazioni culturali no profit
Agenzie di marketing e communication
Società di organizzazione convegni , seminari, ecc.
Società di organizzazione turismo scientifico e religioso
STRUTTURA GENERALE DEL PIANO DI STUDIO
Area
comune
Area di
indirizzo
Materie
Classe 1
Classe 2
Classe 3
Italiano
5
5
3
s = scritto
o = orale
p = pratica
s.o.
Storia
2
2
2
o.
Lingua straniera francese
3
3
4
s.o.
Diritto ed economia
2
2
=
o.
Matematica ed informatica
4
4
2
s.o.
Scienze della terra e biologia
3
3
=
o.
Educazione fisica
2
2
2
p.
Religione *
1
1
1
o.
Lingua inglese
4
4
5
s.o.
Economia aziendale
5
6
=
s.o.
Lab.trat.testi,cont. el. ed appl. ges
5
4
2
p.
Geografia economica e turistica
=
=
3
o.
Diritto ed economia
=
=
2
o.
=
7(1)
s.o.
Tecnica tur. e amministrativa
Storia dell’arte
Area di approfondimento
*per coloro che se ne avvalgono
(1)) 2 ore in codocenza con trattamento testi
=
=
=
4
4
3
4
o.
Diploma di TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI
Area di competenza:
PROMOZIONE E VENDITA DI PRODOTTI TURISTICI
ORGANIZZAZIONE DI UFFICIO E DI AGENZIA
RAPPORTI COL PUBBLICO E CON ALTRE AZIENDE
Il turismo rappresenta la principale attività economica del pianeta (un occupato su 15
lavora in questo settore) ed è in continua espansione anche nel nostro paese
PROFILO PROFESSIONALE
Il tecnico dei servizi turistici si pone nell‟ottica dell‟innovazione e dell‟approccio alla
complessità in una dimensione globale e sensibile alle molteplici influenze che
interagiscono dinamicamente nella determinazione del fenomeno turistico. Nel settore
turistico sono individuabili tre grandi aree di produzione dei servizi che rappresentano
l‟ambito di riferimento dell‟intervento formativo integrato per figure professionali di livello
medio-alto:
a)
individuazione e vendita del prodotto turistico con particolare riferimento a quello
esterno al territorio (area di turismo outgoing);
b)
valorizzazione e vendita del prodotto turistico esistente sul territorio,
prevalentemente attraverso un servizio rivolto alla persona (area del turismo
incoming);
c)
valorizzazione del prodotto turistico e il controllo della sua rilevanza in termini
economici (assistant manager).
Ore settimanali:
triennio di qualifica:
40 ore settimanali
biennio post-qualifica: 36 ore settimanali
Sbocchi professionali:
o Agenzie di viaggi e tour operators
o Aziende di agriturismo
o Residence e strutture ricettive
o Aziende di promozione turistica (APT)
o Associazioni culturali no profit
o Agenzie di marketing e communication
o Società di organizzazione convegni, seminario, ecc.
o Società di organizzazione turismo scientifico e religioso
Percorsi universitari preferenziali:
o Facoltà di Economia del turismo
o Facoltà di Lingue e letterature straniere
o Facoltà di Scienze della comunicazione
o Facoltà di Scienze dell‟educazione (DAMS)
STRUTTURA GENERALE DEL PIANO DI STUDIO
Area
comune
Area di
indirizzo
Materie
Classe 4
Classe 5
Italiano
4
4
s = scritto
o = orale
p = pratica
s.o.
Storia
2
2
o.
Lingua straniera, francese
3
3
s.o.
Matematica
3
3
s.o.
Educazione Fisica
2
2
p.
Religione *
1
1
o.
6(2)
6(2)
s.o.
Economia
Turist.
e
tecnica
dell’az.
Lingua straniera, Inglese
3
3
s.o.
Geografia turistica
2
2
o.
Storia dell’arte-beni culturali
Tecniche di comunicazione e
relaz.
Ricevimento d’albergo
*per coloro che se ne avvalgono
2
2
o.
2(1)
2(1)
o.
3
3
p.
* Le ore in parentesi sono in codocenza con “Ricevimento d’albergo”
Area di professionalizzazione: 300 ore annue
CORSI SERALI
Da alcuni anni sono attivati dei corsi serali, con le stesse caratteristiche dei corsi diurni, nei
settori aziendale e dei servizi sociali. Gli orari ed i programmi sono adattati ad un‟utenza
che deve tenere conto di tutte le problematiche che interessano i lavoratori studenti.
Il corso serale dell’Istituto “L. Scarambone” rappresenta una nota significativa e
intende rispondere alla crescente domanda di educazione permanente da parte degli
adulti. È stato attivato inizialmente per il solo indirizzo aziendale, ma dall‟anno scolastico
2003/2004 si è reso operante anche l‟indirizzo sociale.
Gli utenti del corso serale sono:
o lavoratori che necessitano di riqualificare la propria posizione professionale anche
attraverso il conseguimento di un diploma;
o disoccupati alle prese con le difficoltà di inserimento (o di reinserimento) nel mondo del
lavoro;
o giovani già occupati o in attesa di prima occupazione, che intendono riprendere un
percorso scolastico precocemente abbandonato;
o adulti che sentono il bisogno di un arricchimento culturale, anche attraverso lo studio di
singole discipline.
Un quadro orario ridotto da 40 a 30 ore settimanali nel triennio e da 36 a 24 ore
settimanali nel biennio post-qualifica
L‟attività didattica è suddivisa in cinque giorni, dal Lunedì al Venerdì, con inizio alle ore
15.00 e termine alle ore 20.00.
I crediti formativi: se il corsista dimostra di conoscere già una o più discipline, per
precedenti esperienze scolastiche o lavorative, può non frequentare le relative lezioni o
l‟area professionalizzante.
La “didattica breve”: I programmi di studio sono più intensivi e favoriscono un rapido
apprendimento delle competenze.
Un’area professionalizzante: per le classi quarte e quinte, con esperienze di lavoro
reale, di durata biennale.
L‟insegnamento della Religione Cattolica in codocenza con altre discipline, in base a
progetti e secondo modalità che saranno individuate nell‟ambito della programmazione
annuale dei Consigli di Classe.
STRUTTURA GENERALE DEI PIANI DI STUDIO
OPERATORE DELLA GESTIONE AZIENDALE
Area
comune
Area di
indirizzo
Materie
Italiano
Classe 1
3
Classe 2
3
Classe 3
3
Storia
2
2
2
Lingua straniera (francese)
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
=
Matematica ed Informatica
4
4
3
Scienze della terra e biologia
2
2
=
Educazione fisica
2
2
2
Religione *
1
1
1
Lingua Inglese
4
4
3
Economia Aziendale
Trattamento testi, contab. elettr., e applic.
gest.
Geografia economica
5
5
6
4
4
3
=
=
2
Diritto ed economia
=
=
3
Informatica gestionale
=
=
3
* per coloro che se ne avvalgono
TECNICO GESTIONE AZIENDALE ad indirizzo informatico
Area
comune
Area di
indirizzo
Materie
Italiano
Storia
Matematica
Educazione fisica
Religione *
Classe 4
3
1
3
1
1
Classe 5
3
1
3
1
1
Lingua inglese
Economia d’Azienda
Tratt, testi, contab. Elettr.e applic. gestion.
Geografia delle risorse
Diritto ed economia
Informatica gestionale
3
6*
2*
2
2
3
3
7*
2*
=
3
2
* per coloro che se ne avvalgono
OPERATORE DEI SERVIZI SOCIALI
Area
comune
Materie
Italiano
Classe 1
4
Classe 2
4
Classe 3
3
Storia
2
2
2
Lingua straniera, inglese
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
=
Matematica ed informatica
4
4
2
Scienze della terra e biologia
2
2
=
Educazione fisica
1
1
1
Religione (1)
1
1
1
5*
4*
6
=
3
3
Disegno
2*
=
=
Educazione musicale
2*
=
=
Metodologie operative
6
5
5**
Anatomia, fisiologia ed igiene
=
=
5
Psicologia
e
scienze
dell’educaz.
Diritto, legisl. Soc. ed economia
Area di
indirizzo
(1) per coloro che se ne avvalgono
*di cui n.1 ora in codocenza con Metodologie operative
** la classe si sdoppia per le esercitazioni
Diploma di TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI
Area di competenza: - assistenza ai soggetti svantaggiati. È, come si sa, il settore che
assicura maggiori prospettive di occupazione.
PROFILO PROFESSIONALE
Il diploma consente, oltre all‟accesso all‟Università, l‟inserimento in strutture sociali
pubbliche e private, con competenze decisionali autonome in ordine all‟organizzazione e
alla gestione di servizi per la persona, la famiglia, la comunità.
Sbocchi professionali:
o Strutture sociali pubbliche e private
o Consultori familiari
o Centri per anziani
o Centri per l‟infanzia
o Centri per assistenza disabili
o Strutture di riabilitazione
Percorsi universitari preferenziali:
o Facoltà di sociologia
o Facoltà di psicologia
o Facoltà di economia dei servizi sanitari
o Facoltà di scienze dell‟educazione
o Scuola universitaria per assistenti sociali
Ore settimanali: triennio di qualifica:
30ore settimanali
biennio post-qualifica:
24 ore settimanali
STRUTTURA GENERALE DEL PIANO DI STUDIO
Materie
Area
comune
Area di
indirizzo
Classe 4
Classe 5
s = scritto
o = orale
p
=
pratica
s.o.
Italiano
3
Storia
1
o.
Lingua straniera Inglese
3
s.o.
Matematica
3
s.o.
Educazione fisica
1
p.
Religione *
1
o.
Psicologia generale applicata
4
s.o.
Diritto ed economia
2
s.o.
Tecnica amministrativa
2
s.o.
Cultura medico sanitaria
5
s.o.
*per coloro che se ne avvalgono
Area di professionalizzazione: 300 ore annue
Il nostro calendario per l’anno scolastico 2006/2007
Inizio lezioni
11 settembre 2006
Consegna scheda interperiodale
20 novembre 2006
Fine I° periodo di valutazione
31 gennaio 2007
Inizio lezioni II° periodo
01 febbraio 2007
Consegna scheda interperiodale
21 marzo 2007
I° Ricevimento generale genitori
Entro 15 dicembre 2006
II° Ricevimento generale genitori
Entro 15 aprile 2007
Prove strutturate III classi
Dal 14 al 19 maggio
Esami d‟idoneità e preliminari esami di stato
Dal 23 al 31 maggio 2007
Esami qualifica classi III
Prima settimana di giugno 2007
Fine II° periodo di valutazione
09 giugno 2007
*recupero cinque giorni di anticipo: 2 novembre 2006; …..febbraio e 1 marzo 2007; …..aprile 2007
Orario delle lezioni
Corso diurno
Orario antimeridiano
1 ora 08.00 – 08.50
2 ora 08.50 – 09.40
3 ora 09.40 – 10.30
4 ora 10.30 – 11.20
5 ora 11.20 – 12.10
6 ora 12.10 – 13.00
L’intervallo ha luogo dalle 10.25
alle 10.35
Corso diurno
Orario pomeridiano
1 ora 14.00 – 14.50
2 ora 14.50 – 15.40
3 ora 15.40 – 16.30
4 ora 16.30 – 17.20
Corso serale
1 ora 15.00 – 15.50
2 ora 15.50 - 16.40
3 ora 16.40 – 17.30
4 ora 17.30 – 18.20
5 ora 18.20 – 19.10
6 ora 19.10 – 20.00
L’intervallo ha luogo dalle 17.25
alle 17.35
L‟attività della Terza Area di Professionalizzazione, per le classi quarte e quinte del corso diurno
ha luogo il Sabato per la durata di cinque ore e trenta, dalle ore 08.00 alle ore 13.30. Per la quarta
TGA del corso serale dalle ore 15.00 alle ore 18.00 del lunedì e venerdì. Per la quinta TGA
Mercoledì e Venerdì dalle 15.00 ale 18.00. Per la Classe quarta D T.S.S. il Venerdi dalle 15.00 ale
18.00
IL NOSTRO STAFF
Dirigente scolastico
Professor Luigi De Giorgi
Direttore dei Servizi
Generali Amministrativi
Dott.sa Anna Ala
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Polito Mons. Giancarlo Collaboratore Vicario
Prof. Marsano Oronzo
Collaboratore
Prof. Cosimo Rollo
Direttore della Sez. Associata di Leverano
Prof. Renna Massimo
Coordinatore del Corso Serale per Adulti
COMMISSIONE ELABORAZIONE ORARIO DELLE LEZIONI
Prof. Cupiraggi Massimo
Sede Centrale di Lecce – Diurno e Serale
Prof. Vadacca Roberto
Sez. Ass. di Leverano
Prof.ssa Sanasi Antonietta
Sez. Ass. di Leverano
STAFF DI PRESIDENZA
Prof. Polito Mons. Giancarlo
Prof. Marsano Oronzo
Prof. Cosimo Rollo
Prof. Massimo Renna
Prof. Massimo Renna
Collaboratore Vicario
Collaboratore
Direttore della Sez. Associata di Leverano
Coordinatore del Corso Serale per Adulti
Funzione Strumentale Area 1 – Predisposizione,
gestione e monitoraggio del POF
Prof.ssa Botonico Alessandra Funzione Strumentale Area 2 – Sostegno al lavoro
dei docenti
Prof. ssa Carullo Rossella
Funzione Strumentale Area 3 - Interventi e Servizi
per gli studenti – Orientamento
Prof. Rollo Cosimo
Funzione Strumentale Area 4 – Realizzazione di
Progetti Formativi d’intesa con enti ed istituzioni
esterne
COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE
Sede Centrale Lecce
CLASSE PROF.
1A BEA Minisgallo Roberta
2A BEA D’Amico Giovanbattista
3A OIT
Carullo Rossella
3B OGA Cupiraggi Massimo
4A TST
Zappa Adriana
4B TGA Oliva Daniela
5A TST
Caiulo Anna Marta
5B TGA Licci Claudio
CLASSE
1-2C BEA
2D OSS
3C OGA
3D OSS
4C TGA
4D TSS
5C TGA
PROF.
Renna Massimo
Ciurlia Fulvio
Zellino Antonio
Cucugliato Maria Grazia
Provenzano Gabriele
Alemanno Antonella
Leuci Maria Rosaria
Sezione Associata Leverano
CLASSE PROF.
1A OSS Rollo Cosimo
2A OSS Pagliara Giovanni
3A OSS Tarantino Laura
4A TSS Perrino Nicoletta
CLASSE
4B TSS
5A TSS
5B TSS
PROF.
Cappiello Gabriella
Tafuro Giovanni
Lauretti Filiberto
COORDINATORI TERZA AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE
Prof. Marzano Oronzo
Responsabile
organizzazione
attuazione
Prof.ssa Faggiano Anna Rita
Coordinatrice Sez. Ass. Leverano
ed
TUTOR TERZA AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE
CLASSI
PROF.
Sede
Centrale
Lecce
4A TST
Zappa Adriana
5A TST
Fedele Luigi
4B TGA
Licci Claudio
5B TGA
Oronzo Marsano
4C TGA
Cupiraggi Massimo
5C TGA
Paladini Giovanni
4D TSS
Marsano Oronzo
CLASSI
Sez.
Leverano
4A/B TSS
5A/B TSS
PROF.
Ass.
COMMISSIONE ELETTORALE
COMPONENTE
NOME
DOCENTI
Prof.
Polito
Mons.
Giancarlo
DOCENTI
Prof. Caricato Gaetano
ATA
Ass. Tec. Arnò Vincenzo
ALUNNI
Sig.na Calò Roberta
GENITORI
Sig.ra Guido Tiziana
COMMISSIONE ORIENTAMENTO
Botonico Alessandra
Carullo Rossella
Carucci Alessandra
Cupiraggi Massimo
Faggiano Anna Rita
Faggiano Anna Rita
FUNZIONE
Presidente
Componente - Segretario
Componente
Componente
Componente
Marsano Oronzo
Oliva Daniela
Renna Massimo
Rollo Cosimo
Lauretti Filiberto
Lo Polito Angela
Tafuro Giovanni
Zappa Adriana
COMMISSIONE POF
Carullo Rossella
D’Amico Giovanbattista
Leuci Maria Rosaria
Marsano Oronzo
Renna Massimo
Rollo Cosimo
Zappa Adriana
RESPONSABILI DI LABORATORIO
N. 4 - Prof. Paladini Giovanni
N. 9 – Prof. Cupiraggi Massimo
N. 10 – Prof. Marsano Oronzo
N. 20 – Prof. Licci Claudio
Leveranno – Prof. Lauretti Filiberto
RESPONSABILE BIBLIOTECA
Prof.ssa Lo Polito Angela
RESPONSABILI VIGILANZA DIVIETO FUMO
Prof. Polito Mons. Giancarlo – Lecce Prof.ssa Faggiano Anna Rita – Leverano
Diurno e Serale
Prof. D’Amico Giovanbattista – Lecce
Diurno
COORDINATORI GLH
SEDE CENTRALE LECCE
Prof.ssa Lo Polito Angela
COMITATO VALUTAZIONE DOCENTI
COMPONENTI EFFETTIVI
Prof. Rollo Cosimo
Prof.ssa Faggiano Anna Rita
Prof. Marsano Oronzo
Prof.ssa Carullo Rossella
SEZ. ASS. LEVERANO
Prof. Rollo Cosimo
COMPONENTI SUPPLENTI
Prof.ssa Caiulo Anna Marta
Prof. Cupiraggi Massimo
RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
SEDE CENTRALE LECCE
SEZ. ASS. LEVERANO
Prof. Cupiraggi Massimo
Prof. Rollo Cosimo
“PROGETTO SCARAMBONE”
UNA SCUOLA CON AL CENTRO GLI STUDENTI
Le scelte progettuali dell‟ISISS Scarambone mirano a rispondere alle
esigenze formative poste dai continui cambiamenti della società e a
promuovere le capacità intellettuali e umane di ogni studente.
Per arricchire la preparazione degli alunni con approfondimenti e attività
rispondenti ai loro interessi e per permettere il superamento delle eventuali
difficoltà incontrate nello studio, inoltre, l‟ISISS Scarambone offre
insegnamenti integrativi facoltativi, propone varie iniziative culturali,
promuove attività mirate all‟accoglienza degli alunni stranieri, realizza
iniziative di recupero, sostegno e potenziamento per innalzare il successo
formativo.
UNA SCUOLA PER IL LAVORO
Una moderna istruzione professionale deve fornire conoscenze e abilità
professionali utili all‟inserimento lavorativo e, nello stesso tempo, favorire la
crescita culturale e sociale dello studente.
L’OFFERTA FORMATIVA
Struttura e contenuti
I curricoli formativi sono finalizzati a promuovere:
 l‟integrazione
 l‟adattamento del curricolo ai diversi stili cognitivi, al disagio e all‟eccellenza
 la fruizione di risposte didattiche adeguate
 lo sviluppo cognitivo come orientamento finalizzato ad una scelta consapevole
 l‟acquisizione di competenze specifiche tecnico-pratiche e professionali
I curricoli formativi si sviluppano attraverso le seguenti macro aree:




comunicazione verbale
comunicazione non verbale e multimediale
abilità logico - matematica
lettura delle risorse socio-economico-ambientali del territorio
Elementi caratterizzanti e linee di sviluppo



la “didattica modulare ”
la multimedialità
il potenziamento dell‟informatica e delle lingue
Un ruolo strategico occupa nella programmazione dell‟Istituto, sul versante della
formazione professionale, l‟esperienza dell‟ “Impresa Formativa Simulata”, volta a
coinvolgere operativamente gli allievi nelle tematiche gestionali delle aziende tutor per
seguirne le evoluzioni e le problematiche operative.
L‟Istituto intende, inoltre, promuovere l‟istituzione di aziende reali e incentivare la
partecipazione ai programmi europei.
Gli stage aziendali
Gli stage aziendali rappresentano un‟importante opportunità offerta agli studenti per
verificare sul campo la validità degli studi affrontati e ai docenti per valutare l‟efficacia dei
percorsi didattici sviluppati rispetto alle esigenze del mondo produttivo offerto dal territorio.
Gli obiettivi dello stage sono:




vivere un‟esperienza lavorativa autentica in azienda come alternanza scuola-lavoro;
osservare da vicino un modello organizzativo diverso da quello scolastico;
acquisire consapevolezza dell‟apprendimento scolastico confrontando quanto appreso
nella scuola con quanto richiesto in azienda;
creare figure professionali specializzate in determinati ruoli e funzioni in relazione alla
realtà socio-economica del territorio.
Gli stage aziendali nelle classi quarte e quinte rientrano nel progetto “Integrazione nel
mercato del lavoro e promozione di nuovi specifici ruoli professionali” e
rappresentano utili momenti di crescita culturale e di confronto con realtà aziendali per
alunni e docenti.
Il lavoro svolto nel biennio post-qualifica sarà oggetto di colloquio e di valutazione nel
corso degli esami di Stato.
L‟alternanza scuola – lavoro implica la ricerca di uno stretto legame con il territorio e la
promozione di rapporti stabili con gli enti locali, con le associazioni sindacali ed
imprenditoriali, con la F.P. e la C.C.I.A.A..Tali percorsi irrinunciabili viste le disposizioni in
materia di obbligo scolastico.
INSERIMENTO ALUNNI STRANIERI
La grande affluenza migratoria dal sud e dall‟est del mondo verso l‟Italia implica
l‟inserimento di allievi che non hanno una preparazione adeguata nelle materie portanti
della nostra scuola e spesso presentano anche serie difficoltà linguistiche. È
indispensabile quindi proporre a questi alunni un programma di alfabetizzazione di Italiano
e spesso di un‟altra lingua veicolare, presumibilmente l‟Inglese, per consentire un minimo
di comunicazione ed avviarli alla possibilità d‟apprendimento delle altre materie. Contenuti
e metodi sono stabiliti sulla base di incontri con associazioni che si interessano di
integrazione di cittadini stranieri, presenti sul territorio.
Interventi specifici a favore degli alunni diversamente abili
Il processo di integrazione scolastica degli alunni con disabilità si fonda sulla assunzione
da parte di tutti i docenti della classe del progetto di integrazione.
In tale prospettiva e in una logica di qualità del sistema di istruzione, il successo
dell‟integrazione rappresenta un aspetto caratterizzante dell‟ordinaria programmazione
didattica, oggetto di verifica e valutazione.
Sono previsti ad inizio anno scolastico, una serie di incontri per tutti i docenti, curriculari e
di sostegno, allo scopo di migliorare la qualità dell‟integrazione nelle singole classi e nella
comunità scolastica.
Partendo da un‟analisi collegiale della diagnosi funzionale, al fine di rendere il progetto
educativo individualizzato (PEI) funzionale alle effettive esigenze dell‟alunno, tale atività ha
lo scopo di coinvolgere nella stesura e nella realizzazione del PEI tutto il gruppo dei
docenti della classe frequentata dall‟alunno disabile.
Per gli alunni nuovi iscritti, andrebbero programmati incontri con la scuola di provenienza,
perché possa realizzarsi una effettiva azione di continuità didattica.
Saranno inoltre sentiti, in appositi incontri, specie per gli alunni che per la prima volta
iniziano la frequenza scolastica, i genitori, che potranno fornire utili informazioni sul
progetto educativo, riabilitativo e di socializzazione, attuato in ambito extrascolastico, in
modo da consentire che le attività scolastiche ed extrascolastiche siano opportunamente
coordinate.
Alle suddette riunioni dovranno partecipare anche i rappresentanti degli EE.LL. e delle
A.S.L., per fornire osservazioni e suggerimenti per la parte di rispettiva competenza.
Vista la presenza di alunni in situazione di handicap, riconosciuti ai sensi della legge
quadro n. 104 ed in ottemperanza alla C.M. n. 111 (art. 1 punto C), il Gruppo H di Istituto
intende attiva percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio che stabiliscono
alcune finalità prioritarie rispetto ai bisogni specifici degli alunni che evidenziano gravi
problemi di apprendimento:
CONOSCENZE
Apprendere a conoscere
Favorire la conoscenza di sé e sviluppare l‟autostima
Favorire il raggiungimento dell‟autonomia
Favorire la capacità di controllare la propria condotta socio-affettiva ed emotiva
Favorire la capacità di adattamento alle varie situazioni
Far acquisire la capacità di apprendere nuove conoscenze ed abilità
COMPETENZE
Apprendere a fare
Sviluppare e/o incrementare le capacità di attenzione
Stimolare una partecipazione più attiva ed efficace alle diverse attività scolastiche
Sviluppare la capacità di trasferire in nuovi contesti le conoscenze e abilità acquisite
Acquisire, ove possibile, un metodo di lavoro autonomo e personale
CAPACITÀ
Apprendere a scegliere
Favorire la consapevolezza di sé ed il senso di responsabilità
Favorire la conoscenza delle proprie attitudini, interessi ed aspirazioni
Favorire la capacità di autoorientamento in relazione alle proprie possibilità
Favorire la capacità di esprimersi in modo creativo e personale
Apprendere a vivere insieme
Favorire la capacità di instaurare costruttivi rapporti interpersonali in ambito scolastico
ed extrascolastico
Favorire l‟interiorizzazione dei valori e delle norme che regolano le relazioni sociali
Favorire l‟acquisizione di comportamenti cooperativi e solidali
Il gruppo di lavoro per l‟integrazione scolastica, allo scopo di favorire il raggiungimento
degli obiettivi didattico-formativi, revede l‟utilizzo della multimedialità come strumento per
la prevenzione e il recupero delle difficoltà nelle diverse aree, curando principalmente
l‟area tecnico-professionale. Per gli allievi che hanno acquisito le abilità di base si
organizzano progetti di orientamento lavorativo in collaborazione con EE.LL. al fine di far
acquisire consapevolezza delle proprie capacità. A fine percorso viene rilasciato attestato
relativo alle competenze acquisite.
OBBLIGO SCOLASTICO
Flessibilità del curricolo e moduli propedeutici di passaggio e di terminalità.
L‟Istituto, nel dare piena attuazione alla normativa sull‟elevamento dell‟obbligo scolastico,
predispone:
 Moduli di propedeuticità (moduli A)
 Moduli di passaggio (moduli B)
 Moduli terminali (moduli C)
Alla realizzazione di tali moduli si provvede, in linea di massima, a
partire dal mese di febbraio.
L‟organizzazione dei moduli è preceduta da una fase delle attività di
orientamento che faccia emergere con maggiore chiarezza le reali
attitudini di ogni singolo allievo. (Moduli A). In tale fase è essenziale il coinvolgimento delle
famiglie.
L‟attivazione dei moduli B e C è preceduta dalla quantificazione del monte ore
settimanale in base alle indicazioni concordate dai vari C.d.C.
Nel modulo B, di passaggio o ”passerella”, sono curati rapporti specifici con le scuole a
cui gli allievi sono interessati.
Il modulo C o terminale prevede l‟incentivazione di rapporti con gli Enti pubblici e i centri
di operatività del territorio, per promuovere la capacità di progettazione nel mondo del
lavoro
FRAZIONI ORARIE
Recupero studenti Attività pomeridiana inserita nell‟ambito della flessibilità e finalizzata
allo sviluppo culturale e professionale degli allievi.
L‟impostazione metodologica è quella di tipo laboratoriale e/o progettuale che appare la
più idonea in relazione alle attitudini degli allievi. Essa tende oltre che all‟acquisizione di
specifiche conoscenze, competenze e capacità, ad un recupero motivazionale e risponde
all‟esigenza di ridurre la dispersione e l‟abbandono scolastico.
Sarà attivato uno sportello didattico finalizzato al recupero e all‟approfondimento che avrà
come obiettivo fondamentale il potenziamento delle capacità di studio e di ricerca e che
coinvolgerà tutte le discipline.
Recupero docenti Il recupero avverrà attraverso la sostituzione dei docenti assenti, per
mezzo di ulteriori contatti scuola famiglia rispetto a quelli già programmati. Partecipazione
ad attività integrative e di supporto all‟azione didattica ed organizzativa della scuola.
CORSI SERALI PER ADULTI
Da alcuni anni sono attivati dei corsi serali, con le stesse caratteristiche dei corsi diurni, nei
settori aziendale e dei servizi sociali. Gli orari ed i programmi sono adattati ad un‟utenza
che deve tenere conto di tutte le problematiche che interessano i lavoratori studenti.
Nel piano dell‟offerta formativa dell‟Istituto è infatti inserito il corso serale per
adulti per il conseguimento del diploma di qualifica di Operatore della
gestione aziendale, del diploma di maturità di Tecnico della gestione
aziendale ad indirizzo informatico, del diploma di qualifica di Operatore dei
Servizi sociali ad indirizzo Servizi sociali alla Persona ed alla Comunità e di
Tecnico dei servizi Sociali.
Il corso risponde alle esigenze di adulti che intendono arricchire il proprio
bagaglio tecnico-culturale, poiché mirano ad un miglioramento della propria
posizione lavorativa, e di giovani adulti che, non avendo avuto, per vari
motivi, la possibilità di concludere gli studi in età scolare, desiderano
conseguire un diploma.
Orario di lezione
L‟attività didattica è suddivisa in cinque giorni, dal lunedì al venerdì, con inizio alle ore
15.00, per un totale di 30 ore settimanali di attività curriculari per il biennio e per il
monoennio, e per un totale di 24 ore settimanali per il corso post- qualifica.
Nel corso post-qualifica è obbligatoria la frequenza di un corso di specializzazione
nell‟ambito dell‟area di professionalizzazione, di durata biennale, per ore 300 per ciascuno
degli anni (180 ore lezioni teorico – pratiche, nell‟Istituto, e 120 ore di stage in aziende).
È previsto l‟insegnamento della Religione Cattolica in codocenza con altre discipline, in
base a progetti e secondo modalità che verranno individuati nell‟ambito della
programmazione annuale dei singoli C.d.C
Finalità generali
l corso mira ad una valorizzazione della qualità culturale dell‟adulto e/o del giovane che,
avvicinandosi allo studio in età non più adolescenziale, comprende il valore della cultura
intesa come ampliamento delle conoscenze, miranti alla formazione completa della
persona.
Obiettivi:
 Acquisire capacità linguistico–espressive e logico–operative per comunicare e/o
operare in situazioni differenti
 Acquisire adeguate competenze, relative alla gestione aziendale, dal punto di vista
economico, giuridico e tecnico
 Acquisire competenze tecniche nell‟uso dello strumento informatico.
Metodo di lavoro
Il corso è destinato ad adulti di età anagrafica eterogenea e si svolge in orario
pomeridiano, quando le capacità di attenzione e concentrazione sono ridotte con modalità
didattiche che prevedono:
 L‟utilizzo di un linguaggio chiaro nel dialogo didattico
 Tempi adeguati per l‟apprendimento che si deve svolgere prevalentemente in
classe
 L‟incoraggiamento ed il sostegno nell‟esposizione
 Verifiche programmate con l‟utilizzo di prove oggettive strutturate e semistrutturate
 Una valutazione che tenga conto dell‟impegno e dell‟interesse dimostrati dall‟utenza
nel perseguimento dell‟obiettivo finale.
AREA DI APPROFONDIMENTO
L‟Area di Approfondimento negli Istituti Professionali ha lo scopo di progettare attività che,
da un lato, vanno a recuperare le abilità di base ed i
prerequisiti essenziali per affrontare il corso di studi e,
dall‟altro, ad approfondire particolari tematiche, non
necessariamente curricolari, ma particolarmente significative
per la formazione degli allievi, come ad esempio il
potenziamento delle capacità espressivo-comunicative nelle
lingue straniere curricolari e/o con l‟approccio morfo-sintattico
ad una nuova lingua, attività di tirocinio da realizzarsi in
aziende e strutture coerenti con l‟indirizzo di studio, attività
progettuali specifiche dell‟area di indirizzo e/o interdisciplinari,
specialmente nelle classi terminali.
Modalità di realizzazione
Ore 2 per ciascuna classe (I-II-III) in attività di codocenza in orario antimeridiano sulla
base delle indicazioni formulate da ciascun Consiglio di classe per la realizzazione degli
obiettivi specifici e trasversali programmati.
Ore 2 per ciascuna classe (I-II-III) in orario pomeridiano sulla base di attività progettuali
individuate da ciascun Consiglio di classe che può avere anche carattere di trasversalità,
concernenti attività di tirocinio, percorsi linguistico-espressivi, percorsi tecnicoprofessionali
VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Il testo integrale della C. M. n° 291 del 14 ottobre 92, stabilisce che le visite guidate ed i
viaggi di istruzione devono presupporre, in considerazione delle motivazioni culturali –
didattiche e professionali una precisa ed adeguata programmazione didattica e culturale
predisposta sin dall‟inizio dell‟anno scolastico e si configurano come esperienze di
apprendimento e di crescita della personalità rientranti tra le attività integrative della
scuola.
Per ottemperare a tale norma il nostro Istituto si è posto alcuni obiettivi ben precisi per
qualificare le attività delle visite e dei viaggi di istruzione come vere e proprie attività
complementari della scuola e non come semplici occasioni di evasione.
Tipologia dei Viaggi
I viaggi proposti, comprendono una vasta gamma di iniziative e sono regolati da criteri già
approvati dal Collegio dei Docenti.
1. Visite Guidate: si effettuano nell‟arco di una giornata presso complessi aziendali,
musei, gallerie, scuole, istituti per anziani, località di interesse storico-artistico od altro.
2. Visite o viaggi di integrazione per la preparazione di indirizzo: sono i viaggi
finalizzati alla acquisizione di esperienze tecnico-scientifiche, viaggi cioè che in attuazione
e nel rispetto dei relativi programmi di insegnamento ed in vista di una sempre maggiore
integrazione tra scuola e mondo del lavoro, si prefiggono, in via primaria, le visite in Italia
come all‟Estero, in aziende, mostre o manifestazioni nelle quali gli studenti possono
entrare in contatto con le realtà artistiche ed economiche attinenti ai rispettivi indirizzi di
studio Il nostro indirizzo turistico proporrà dei viaggi d‟istruzione (anche per le altre scuole.
della provincia) proponendosi delle mete, degli obiettivi, ricercando materiale, creando dei
fascicoli che serviranno non solo da documento per l‟attività svolta ma saranno materiale
da esibire e da discutere in sede di esame di maturità. Tale materiale verrà pure
conservato nella nostra biblioteca e potrà servire da spunto e da fonte per successivi
lavori.
3. Viaggi di Istruzione culturale: per i viaggi effettuati in località italiane, si
sottolinea l‟esigenza di promuovere negli alunni una migliore conoscenza del loro paese
negli aspetti paesaggistici, monumentali, culturali e folcloristici. Per facilitare il processo di
unificazione e l‟integrazione culturale verranno anche incoraggiate visite e viaggi all‟estero
per avvicinare e constatare realtà socio-culturali, economiche, tecnologiche, artistiche
diverse dalla nostra.
Verranno, per gli stessi motivi , incoraggiate anche attività di gemellaggio con scuole
italiane, che daranno modo di avvicinare i nostri alunni a realtà scolastiche di altre regioni
e verranno incoraggiati altresì gemellaggi con scuole straniere e/o italiane per poter dare
la possibilità ai nostri giovani di usare e rinforzare lo studio della lingua straniera e poter
socializzare e confrontare le loro esperienze con quelle di altri giovani di cultura e
tradizioni diverse.
I NOSTRI PROGETTI P.O.F.
“Vivere il Salento: Cucina, vino, danze, arte e giochi tradizionali della nostra terra”
Progetto relativi alle aree a rischio art. 9 CCNL Comparto Scuola 2002-2005
Classi e alunni interessati: Classi prime, seconde e terze della sede centrale di Lecce
Articolazione del PROGETTO
RILEVAZIONE ED ESPLICITAZIONE DEI BISOGNI.
L‟intervento formativo intende promuovere e motivare l‟atteggiamento verso le discipline di
studio da parte di quegli allievi che, sia per lacune di base sia per la scarsa autostima che
evidenziano, risultano ad alto rischio di dispersione.
Le terre antiche, come lo è la nostra, sono da sempre scrigni contenenti tradizioni che
affondano le loro origini in tempi immemorabili. Legate alla religione , alla cultura o alla
gastronomia, queste tradizioni non accennano ad abbandonare questi luoghi, neanche in
un‟epoca globale come quella attuale.
Ci si propone pertanto di promuovere attraverso l‟attuazione di tale progetto un‟azione di
potenziamento dell‟identità e della stima di sé, puntando soprattutto sul saper fare per
poter essere, facendo della Scuola un luogo di incontro, di scambio di esperienze e di
confronto. Il presente progetto rappresenta la naturale prosecuzione dei precedenti
progetti, attuati negli ultimi due anni per mezzo del finanziamento relativo alle misure
incentivanti relativi alle aree a rischio art. 9 CCNL, incentrati sulla scoperta della storia,
dell‟arte, della musica, della lingua e delle bellezze artistiche, architettoniche e naturali
della nostra terra.
MODALITA’ DI INDIVIDUAZIONE DEGLI ALUNNI.
I ragazzi destinatari del progetto saranno scelti attraverso azioni di screening tra gli alunni
delle prime, seconde e terze classi in collaborazione con i Consigli di classe, il C.I.C. e le
famiglie. I partecipanti (almeno 45 allievi) saranno selezionati in base al livello di rischio di
dispersione, di demotivazione, di mancanza di un‟immagine positiva di sé, di difficoltà di
porsi in relazione autonoma con l‟ambiente esterno e in situazione di handicap.
Gli alunni saranno divisi in gruppi, omogenei per interessi, formati ciascuno da minimo 15
elementi e ad ogni gruppo sarà destinato uno o più dei moduli progettuali, tenendo conto
delle esigenze espresse dagli allievi stessi.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI E TRASVERSALI
(definiti in rapporto con il curricolo).
Modulo 1 Alla scoperta delle tradizioni
eno-gastronomiche del Salento.



Sviluppare il senso di “appartenenza” alla propria terra
Promuovere le tradizioni locali
Conoscere e valorizzare le proprie tradizioni culturali


Saper collaborare e lavorare in gruppo
Conoscere e valorizzare la storia sociale e culturale della nostra comunità
Modulo 2 Le arti “povere”nel rilancio dell’impresa artigiana salentina
 Conoscere elementi relativi alla storia del territorio
 Conoscere la storia delle arti “minori”
 Valorizzare la creatività degli allievi
 Conoscere le principali tecniche e le fasi di lavorazione artigianale
Modulo 3 La cultura salentina attraverso i canti, i balli e i giochi “di una volta”
 Recuperare le radici della propria cultura
 Valorizzare la creatività degli allievi
 Potenziare il senso del ritmo e l‟armonia dei movimenti
 Recuperare valori e modalità sociali della tradizione
Modulo 4 Creatività e applicazione della “ tecnology information”
 Conoscere gli aspetti economico-finanziari e gestionali di un‟impresa
 Conoscere elementi di marketing e creazione d‟impresa
 Conoscere l‟organizzazione di un‟impresa artigiana
 Sviluppare la capacità di fondere estro creativo e logica aziendale
 Potenziare le competenze informatiche
Modulo preliminare
10 ore
CONTENUTI / ATTIVITA': Il modulo riveste particolare importanza al fine della
motivazione degli allievi al percorso formativo; ha inoltre lo scopo di avviare il
processo di socializzazione tra i partecipanti, presentare l‟iter formativo e le sue
finalità, valorizzare le capacità personali e fornire la consapevolezza dei propri
atteggiamenti comportamentali e comunicativi nel gruppo di lavoro.
Modulo 1
DURATA 40 ore
Alla scoperta delle tradizioni eno-gastronomiche del Salento
CONTENUTI / ATTIVITA': Ipiatti della tradizione: origini, storia e curiosità della
cucina tradizionale salentina.
Le risorse alimentari del territorio.
Presentazione ed elaborazione di alcune ricette tradizionali a base di carne, pesce,
ortaggi, verdure e formaggi.
Visita e degustazione di piatti tipici presso antiche trattorie leccesi (putee).
Itinerario alla scoperta dei vitigni autoctoni e dei vini a denominazione di origine
controllata.
Il processo di vinificazione tradizionale: visita guidata alle principali cantine del
Salento.
Modulo 2
DURATA35 ore
DURATA arti “povere” nel rilancio economico dell’impresa artigiana salentina
L’artigianato salentino rappresenta una realtà produttiva ed economica. Dalla pietra
leccese alla creta con la produzione di vasi, pentole, bicchieri e soprammobili nei
centri produttivi di Cutrofiano e di Lucugnano.
Viaggio attraverso gli antichi mestieri: l‟artigiano del legno, la tessitura artigianale al telaio,
la lavorazione del ferro battuto, della pietra leccese, della creta, della cartapesta.
Visite guidate presso alcune botteghe artigiane.
Modulo 3
DURATA 40 ore
CONTENUTI / ATTIVITA': La cultura salentina attraverso i canti, i balli e i giochi
“di una volta”
Conoscenza delle radici storiche e culturali della tradizione musicale salentino.
Riflessione sul Tarantismo e sul ruolo terapeutico della musica.
Conoscenza degli strumenti musicali tradizionali, delle caratteristiche del ritmo e degli
elementi simbolici del ballo.
Ascolto di musica e canti popolari e prove di ballo.
I giochi di una volta: lu currulu, li tuddhri.
Gara di tuddhri.
Modulo 4
DURATA35 ore
CONTENUTI / ATTIVITA': Creatività e applicazione della “tecnology information”
Creazione di un itinerario turistico, pubblicizzazione e pubblicazione del materiale
studiato e prodotto in rete.
Definizione di marketing: compiti, funzioni e tecniche.
Marketing di prodotti artigianali.
La promozione del prodotto artigianale: le fiere.
Il concetto di impresa.
La gestione di un‟impresa artigiana.
RISULTATI ATTESI
Modulo 1
Organizzare un gruppo di lavoro finalizzato a:



Valorizzare il proprio territorio
Scoprire l‟importanza del patrimonio storico, artistico e culturale locale
Recuperare e conservare le tradizioni
Modulo 2
Sviluppare la:



Capacità di inserirsi nel mercato artigianale con lavori originali
Capacità decisionale con il “problem solving”
Capacità di organizzare e gestire una microimpresa artigianale
Modulo 3
Sviluppare modalità e tecniche di apprendimento in grado di:
 Ridurre il deficit culturale attraverso percorsi e attività creative che stimolino le
motivazioni
le motivazioni all‟apprendimento ed alla partecipazione
 Utilizzare correttamente le tecniche di comunicazione
 Migliorare la stima di sé
 Acquisire abilità espressive che liberino la creatività
Modulo 4
Organizzare un ambiente-laboratorio in grado di:
 Acquisire abilità che liberino la creatività
 Scoprire attitudini latenti in grado di attivare potenzialità inespresse
 Rendere consapevoli della storicità delle tradizioni salentine.
EDUCAZIONE E SICUREZZA STRADALE:
Corsi di formazione per il conseguimento dell’idoneità alla guida dei ciclomotori
Gruppo sportivo
In seguito a delibera del Collegio dei Docenti e del Consiglio d‟Istituto, su richiesta del
professor Piero Manca è stato attivato il Gruppo Sportivo.
Le attività si svolgono nelle ore pomeridiane presso il Campo Scuola CONI per sei ore
settimanali, nei giorni di Martedì e Giovedì, dalle ore 14.15 alle ore 17.15, dal 5 dicembre
2006 al 24 maggio 2007.
PROGETTO ORIENTAMENTO

IN INGRESSO

IN ITINERE

IN USCITA
Le attività di orientamento intendono fornire agli alunni gli strumenti idonei per
-
-
Acquisire consapevolezza delle proprie inclinazioni, conoscenze, capacità, interessi
e competenze
Ottenere informazioni e conoscenze mirate a sviluppare un personale ed autonomo
progetto formativo
Orientarsi in una scelta consapevole.
L‟attività di orientamento coinvolge tutte le “classi ponte”:
-
Dalla scuola media al primo anno della scuola secondaria superiore
Dal monoennio obbligatorio ai tre percorsi possibili
Dal secondo anno ai differenti indirizzi del terzo anno
Dal biennio post-qualifica all‟università o al mondo del lavoro.
In tutti i casi elencati il progetto si prefigge di realizzare concrete attività orientative,
integrate con i curricoli di studio e con il territorio.
Dopo un‟attenta analisi dei livelli culturali e delle inclinazioni degli alunni, si provvede alla
progettazione di percorsi differenziati, fornendo informazioni precise sul prosieguo dell‟iter
scolastico e sulle possibilità lavorative offerte dal mercato.
Le attività di orientamento sono:
-
Costituzione di un presidio orientativo
Rilevazione delle inclinazioni, conoscenze, capacità e competenze acquisite
Percorsi comuni da Scuola Media e Scuola Superiore con accordi in rete che
permettano
scambi di attività didattiche, docenti e alunni
Servizio informazioni sulle opportunità offerte dal mondo del lavoro
Promozione mini stage per alunni della scuola media
Attivazione di Corsi post-qualifica e post-diploma
Incontri con esperti per l‟orientamento al mondo del lavoro
Rapporti regolari con la Camera di Commercio
Rapporti e/o progetti con la Regione , con la provincia e con altri Enti
Collaborazione con le famiglie
Promozione di percorsi formativi di orientamento universitario
Visite presso gli atenei; dibattiti e incontri con docenti universitari
-
Incontri studenti universitari “tutor.”
Promozioni di percorsi formativi di orientamento al lavoro per alunni disabili
Informazione sulla riforma universitaria e sui nuovi percorsi di studio.
Partecipazione ad iniziative universitarie di orientamento (Campus, Open day…).
Visita ai dipartimenti universitari, secondo le richieste dei Consigli di classe.
Collaborazione con centri di orientamento e con le Università per la proposta di test
di colloqui orientativi rivolti a classi o ad allievi interessati.
Accesso ad uno sportello help orientamento per interventi su richiesta di singoli
allievi.
Incontri in istituto, con docenti universitari e/o esperti in orientamento e/o ex allievi.
Le iniziative di orientamento, sia nella dimensione formativa sia in quella
informativa,
dovranno coinvolgere la totalità degli studenti, perché tutti possano essere
protagonisti di un originale itinerario di apprendimento e di un personale progetto di
vita.
Insieme per crescere
Referente: Prof.ssa Rossella Carullo
Classi interessate: Tutte le classi della sede centrale di Lecce, Corso diurno
Destinatari: Tutti gli alunni e tutti i genitori che ne faranno richiesta
Finalità generali:
- Offrire agli studenti ed alle loro famiglie informazioni, orientamento, supporto ed
assistenza per prevenire, decodificare re ridurre il disadattamento personale,
relazionale e scolastico;
- Riconoscere i fattori di rischio in materia di prevenzione del disagio adolescenziale,
delle dipendenze e delle possibili patologie correlate;
- Individuare i disagi della sfera del sape essere con stessi, con gli insegnanti, con i
compagni, con il mondo esterno;
- Favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia;
- Gestire i processi comunicativi e le dinamiche di gruppo;
- Migliorare le relazioni nel rapporto docente-alunno.
Obiettivi formativi:
PER I GENITORI:
- partecipare attivamente alla vita scolastica;
- conoscere e comunicare meglio con i propri figli;
- essere risorsa e tramite tra scuola e territorio
PER GLI STUDENTI:
- migliorare la qualità della vita all‟interno dell‟Istituto;
- conoscere se stessi e le proprie potenzialità;
- sapersi relazionare con gli altri;
- interagire consapevolmente con la realtà.
Le attività del C.I.C. riguardano essenzialmente l‟ascolto, quindi colloqui individuali con
quanti ne fanno richiesta, nell‟offerta di informazioni e di consulenza.
Il punto di ascolto è gestito a turno da un educatore ed è a disposizione degli studenti e
dei genitori in orario scolastico per due ore settimanali.
Dei colloqui individuali vengono garantiti l‟anonimato e la riservatezza.
E‟ prevista inoltre una corrispondenza interna all‟Istituto mediante sia l‟installazione di una
CASSETTA DEI MESSAGGI, per mezzo della quale tutti gli studenti possono esprimere
liberamente il proprio disagio, sia un indirizzo di posta elettronica a cui è possibile inviare
messaggi via e-mail.
In base alle richieste degli utenti, inoltre, il C.I.C. può predisporre CONSULENZE
PSICOPEDAGOGICHE individuali e/o di classe laddove ne ravveda la necessità.
In occasione delle assemblee di Istituto possono essere organizzati incontri con operatori
esperti dell‟ASL e/o del SERT per discutere e chiarire temi legati all‟EDUCAZIONE ALLA
SESSUALITA‟ ed alla prevenzione delle TOSSICODIPENDENZE (sostanze psicotrope,
tabacco, alcool).
SOGGETTI COINVOLTI:
nel progetto saranno impegnati i Coordinatori di Classe per la tempestiva segnalazione di
eventuali disagi all‟interno della classe.
SCARAMBONE ON-LINE
Referente: Professor Oronzo Marsano
Classi interessate: tutte le classi
Docenti previsti: gruppo di lavoro senza limiti di partecipazione
Finalità generali: realizzazione, manutenzione e sviluppo del sito web da parte di un
gruppo di lavoro composto da docenti, studenti, ATA. Per le specifiche finalità perseguite,
questo progetto non dovrebbe avere un termine predeterminato, essendo un componente
della struttura permanente della scuola.
1 FASE
Obiettivi specifici:
- Realizzazione di un sito web completamente personalizzato.
- Pubblicizzazione del sito tra tutti i soggetti della scuola.
- Diffusione della pratica dell‟uso del sito scolastico per a) comunicazione; b) attività
di e-teaching e-learning; 3) comunicazione verso l‟esterno.
Ricaduta sui curricoli specifici: E‟ previsto il riconoscimento di crediti formativi per gli
studenti facenti parte del gruppo di lavoro.
2 FASE
Destinatari previsti: Tutti gli studenti (ed i loro genitori) di tutte le classi
Finalità generali: Comunicare attraverso Internet, di dati ed informazioni inerenti l‟attività
scolastica dei propri studenti.
Obiettivi formativi: L‟utilizzo di nuove tecnologie per la comunicazione attraverso
Internet, impone la conoscenza e l‟apprendimento di nuovi strumenti informatici, sempre
più diffusi. La conoscenza di tali strumenti altamente professionalizzante, risulta essere il
trampolino di lancio per il mondo del lavoro.
Ricaduta sui curricoli: si ipotizza il riconoscimento di un credito formativo.
3 FASE
Classi interessate: Classi terze, quarte e quinte
Destinatari: Tutti gli studenti delle classi quarte e quinte
Finalità generali:
Costituzione di un Database dei Diplomati;
Divulgazione e pubblicizzazione dei Curricula degli ex-alunni, attraverso le
tecnologie ed i servizi offerti attraverso la Rete Internet.
Obiettivi formativi:
Gli studenti delle IV e V classi, in procinto di lasciare la scuola per il primo inserimento nel
mondo del lavoro, potranno usufruire di un nuovo servizio, che attraverso le potenzialità ed
i servizi resi disponibili su Internet, permetterò loro l‟utilizzo del web, come piattaforma per
l‟inserimento dei curricula, in quella che sarà la Banca Dati Diplomati. Tale iniziativa
rappresenta una notevole professionalizzazione mirata ad una migliore conoscenza degli
strumenti disponibili sulla Rete Mondiale.
Ricaduta sui curricoli specifici: L‟uso di nuove tecnologie Web, rappresenta
un‟importante professionalizzazione. Si prevede il riconoscimento di un credito formativo.
-
Laboratorio decorazione stampa tessuto
Referenti: Docenti di sostegno
Classi interessate: classi I, II, III
Destinatari: STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI
Finalità generali: Sviluppo della competenza sociale
Obiettivi formativi: Potenziamento autostima ed approccio linguaggio verbale e iconico
formale
Teatrando insieme
Referenti: Prof.ssa Calasso M.F.; Prof.ssa Capone L.;
Prof.ssa Centonze C.
Classi interessate: tutte le classi di Leverano
Destinatari: 15 alunni
Finalità generali:
- Migliorare la socializzazione e l‟integrazione
- Promuovere la collaborazione nel rispetto delle regole
- Sviluppare il potenziale espressivo e creativo mediante la rappresentazione scenica
di un testo
Obiettivi formativi:
- Saper leggere e comprendere semplici testi narrativi
- Riconoscere nei testi narrativi la presenza di sequenze descrittive e dialogiche
- Individuare in una narrazione ascoltata i personaggi, i luoghi e l‟ordine cronologico
degli avvenimenti principali
- Saper illustrare le sequenze con didascalie
- Memorizzare i dialoghi
- Immedesimarsi nel ruolo assegnato
- Saper utilizzare diversi tipi di linguaggio: visivo, verbale, sonoro e musicale
- Accrescere il livello di autostima mediante la concretizzazione del proprio lavoro
Cosa posso fare se….?
Referente : prof.ssa Cappiello Gabriella
Destinatari: 31 alunni delle classi IV A, IV B, V A, V B
Finalità generali: Acquisizione di competenze nell‟affrontare e nel risolvere un problema
sulla base di conoscenze
Obiettivi formativi:
- Conoscere misure basilari di primo soccorso e rianimazione
- Individuare il comportamento pratico più idoneo da assumere in condizioni di
emergenza
- Conoscere le principali cause di malore
Orientarsi nella propria città: alla scoperta del territorio
Referenti: Prof.sse Pati Maria Rosaria, Spagnolo Addolorata
Classe interessata: I A di Leverano
Destinatari: 21 alunni
Finalità generali:
- Far maturare le capacità di autonomia in tutti gli
studenti coinvolti nel progetto
- Migliorare la conoscenza di sé in rapporto agli altri
- Sviluppare le potenzialità individuali
- Favorire l‟integrazione dei soggetti diversamente abili presenti nelle classi coinvolte
Obiettivi formativi:
- Rendere gli alunni consapevoli delle strutture e dei servizi offerti dal tessuto urbano
- Indirizzare gli alunni verso una consapevole fruizione delle strutture e dei servizi
socio-sanitari e culturali presenti nel territorio
- Mettere in grado gli alunni di fornire semplici indicazioni in L1 e L2 sui servizi offerti
dal territorio
- Mettere in grado gli alunni di costruire un semplicissimo itinerario culturale della
città di Leverano
PER-CORRERE INSIEME PRIMA DEL TRAGUARDO
II ANNUALITA’
Tipologia di attività: Qualificazione del ruolo Professionale del Tecnico dei Servizi Sociali
nella Relazione d‟aiuto ed Empowerment per il malato terminale.
Classi interessate: quarte della sede di Leverano.
N° destinatari previsti: sedici
N° docenti interni: 2
N° esperti esterni: 3/5. Saranno presumibilmente coinvolti enti locali, associazioni di
volontariato, ecc.
Collaborazioni: Associazione Malati terminali di Veglie, Ospedale Civile di Campi
Salentina
Elementi qualitativi del progetto
a) Accertamento dei prerequisiti e selezione degli allievi
Conoscenza diretta dei corsisti
b) Orientamento e supporto eventuale all’inserimento
Schede di orientamento
c) Utilizzazione enti certificatori; Riconoscimento di crediti formativi
Riconoscimento dei crediti formativi da parte della scuola, dell‟Ospedale e da parte
dell‟A.N.T.
d) Ricaduta sui curricoli specifici dei partecipanti ed eventuali proposte per il
riconoscimento del credito scolastico
Il credito acquisito sarà riconosciuto dai Consigli di Classe in sede di valutazione
scolastica finale
e) Integrazione con le attività curriculari della scuola
Le conoscenze e le competenze saranno integrate con le attività curriculari
(Psicologia, Italiano) in modo da armonizzare il percorso formativo.
FINALITA‟ GENERALI
Saper assumere atteggiamenti e comportamenti professionali e umani adeguati di fronte
alla richiesta e al servizio da offrire ai malati terminali.
Obiettivi formativi specifici e trasversali
1) Saper utilizzare l‟empatia
2) Saper adattare comportamenti e atteggiamenti professionalmente adeguati
nelle varie fasi che caratterizzano la malattia (Scoperta del male, reazione
aggressiva, depressione e rassegnazione).
Articolazione e contenuti
Il progetto sarà articolato in due fasi:
1) Formazione d‟aula con lezioni frontali preparatorie (simulazioni) e ricerche di
laboratorio (ore 40)
2) Intervento operativo presso Ospedali e/o famiglie (ore 20)
ALTRI PROGETTI
GRAZIE, NON FUMO, NON BEVO
Classi coinvolte: tutte le classi
Docenti di riferimento:Prof.ssa ROSSELLA CARULLO
Prof. ORONZO MARSANO
In collaborazione con il Comune di Lecce e di Leverano, Provincia di Lecce, associazione
IRIS di Leveranno.
Modalità e forme di collaborazione:
La Provincia di Lecce supporterà il progetto garantendo consulenza tecnica e informativa
dei servizi di prevenzione presenti sul territorio di sua competenza.
L‟associazione IRIS interviene con uno sportello informativo nelle sedi scolastiche a
beneficio degli studenti partecipanti al percorso.
Il comune di Lecce e di Leverano, con l‟intervento dei Servizi Sociali comunali, offriranno
un supporto informativo sulle strutture assistenziali e di prevenzione presenti sul territorio.
Finalità generali:
- Offrire a tutti gli studenti e alle loro famiglie informazioni, orientamento, supporto ed
assistenza per prevenire, decodificare e ridurre il disadattamento personale,
relazionale e scolastico;
- Riconoscere i fattori di rischio in materia di prevenzione del disagio adolescenziale,
delle dipendenze e delle possibili patologie correlate;
- Individuare i disagi della sfera del saper essere con se stessi, con gli insegnanti,
con i compagni, con il mondo esterno;
- Favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia;
- Saper gestire i processi comunicativi e le dinamiche di gruppo;
- Migliorare le relazioni nel rapporto docente-alunno.
Obiettivi:
PER GLI STUDENTI
- Migliorare la qualità della vita all‟interno dell‟istituto;
- Conoscere se stessi e le proprie potenzialità;
- Sapersi relazionare con gli altri;
- Informare e far riflettere sui rischi connessi all‟uso di sostanze psicoattive,
distinzione tra uso, abuso e dipendenza.
PER I GENITORI
- partecipare attivamente alla vita scolastica;
- conoscere e comunicare meglio con i propri figli;
- essere risorsa e tramite tra scuola e territorio.
E‟ previsto il coinvolgimento dei Consigli di classe e del Collegio dei Docenti. E‟ inoltre
prevista la possibilità di assegnare crediti formativi.
OSSERVATORIO PERMANENTE GIOVANI EDITORI
e REPUBBLICA@SCUOLA
Anche quest‟anno hanno messo a disposizione delle classi alcuni tra i più diffusi
quotidiani. Ciò consentirà agli studenti di tutte le classi di avvicinarsi alla lettura del
giornale, contribuendo inoltre alla formazione di una riflessione critica della realtà.
-
-
I QUOTIDIANI DELLA TUA PUGLIA IN CLASSE
Lettura e commento dei quotidiani locali nelle scuole alla ricerca dell’identità
della Regione Puglia
Peg 2006 della comunicazione istituzionale del Consiglio Regionale della
Puglia (Processo 2, Attività 2.8)
Partners Istituzionali:
Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia (partner promotore):
Direzione generale dell‟Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia; CORECOM
Puglia; IRRE Puglia
Obiettivi:
far conoscere criticamente agli studenti delle scuole medie superiori le
problematiche sulla “identità” della Regione Puglia in formazione,
“metabolizzata” attraverso la lettura e discussione di quotidiani locali
indurre nello studente l‟interesse per la carta stampata quotidiana in quanto tale
promuovere concretamente la carta stampata quotidiana locale
Il progetto si collega ad altri due progetti promossi presso le Scuole dall‟Ufficio di
Presidenza del C.R. della Puglia, quali “Il Consiglio Regionale della Puglia si fa
conoscere” e “Il Parlamento Regionale di giovani”
I tre progetti tendono a favorire la formazione di cittadini “consapevoli”, convinti
della validità del metodo democratico, nonché informati sulle istituzioni concrete
della regione di residenza.
Destinatari: alunni del biennio post-qualifica
Durata: L‟edizione 2006-2007 del progetto si svolge dal 14 Febbraio al 18 Aprile
2007. Le testate locali sono tredici.
Sono previsti due moduli didattici: al primo modulo sono è assicurato l‟apporto di un
giornalista (a cura del partner Ordine dei Giornalisti della Puglia), mentre al
secondo modulo l‟apporto di un esperto di scienze della comunicazione (a cura del
partner CORECOM Puglia).
Monitoraggio e valutazione: sono affidati al partner IRRE mediante questionari,
reportistica finale
La scuola è tenuta a garantire l‟interrelazione con i partners del progetto e con il
coordinatore di progetto (Settore “Biblioteca e Documentazione, Comunicazione
istituzionale del Consiglio”) attraverso l‟operato di un docente referente, designato
dal dirigente, con responsabilità per gli aspetti didattici, organizzativi e budgetari.
Quotidiani locali selezionati:
1) Gazzetta del Mezzogiorno
2) Repubblica Bari
3) Corriere del Mezzogiorno (inserito nel Corriere della Sera)
4) Bari Sera
5) Il Sole 24 Ore Sud (allegato al Sole 24 Ore)
6) Puglia
7) Quotidiano di Bari; Quotidiano di Foggia
8) Corriere del giorno
9) Nuovo quotidiano di Puglia, Lecce
10) Taranto Sera
11) Paese Nuovo
12) L‟altro fax
13) Il meridiano
Progetto DiGi SCUOLA
Relativo all‟introduzione di metodologie didattiche innovative attraverso l‟uso di Tecnologie
per l‟Informazione e la Comunicazione, destinato ai docenti di “Italiano” e “Matematica” ed
agli alunni delle prime classi del corso diurno e serale, sia della sede di Lecce sia di quella
associata di Leverano.
Il nostro Istituto, con delibera del C.d.D. del 28/10/2005, ha aderito al progetto “Cuore
Amico”. Sia presso la sede centrale che presso la sede associata di Leverano saranno
ubicati dei salvadanai per la raccolta delle offerte.
Collaborazione enti esterni
TUTORAGGIO AI DOCENTI TIROCINANTI
1 Descrizione sintetica del progetto
Si tratta di trovare nell‟ambito dell‟istituto docenti di varie discipline disposti a seguire gli
allievi tirocinanti della SSIS. “Figura di rilievo per l‟espletamento del tirocinio presso la
scuola polo è l‟insegnante accogliente o tutor, indispensabile come riferimento per la
progettazione e lo svolgimento di quelle fasi del tirocinio, attive e qualificanti sul versante
specifico dell‟esercizio professionale, che sono condotte in classe” C.M. 130 del 21.4.2000
2 Responsabile
Dirigente Scolastico
3 Problema/Esigenza che si intende affrontare con il progetto
Favorire l‟attività di formazione sul campo dei docenti tirocinanti
4 Finalità
Rendere l‟esperienza del tirocinio proficua e portatrice di valenze che possano avere una
ricaduta sia sull‟istituto che sul tirocinante
5 Obiettivi
Creare una attività didattica integrata che costituisca un‟occasione di confronto,
collaborazione e che permetta di far conoscere le diverse esperienze didattiche dei
soggetti coinvolti.
6 Destinatari
Docenti in tirocinio e i docenti tutors
7 Metodologie
Il docente tutor deve guidare il tirocinante all‟osservazione della realtà scolastica, del suo
funzionamento e delle varie dinamiche relazionali.
In una seconda fase dovrà far partecipe il tirocinante alla progettazione didattica e alla
realizzazione di azioni didattiche
8 Rapporti con altre istituzioni e con il territorio
Le Università (Firenze, Pisa, Siena) che si sono unite per creare la SSIS e in particolare la
Facoltà di Scienza della Formazione dell‟Università degli Studi di Firenze presso cui ha
sede la SSIS.
9 Durata
Il progetto tirocinio prevede che l‟allievo frequenti 280 ore nell‟arco di due anni.
10 Risorse umane
Gli insegnanti che danno la loro disponibilità a ricoprire il ruolo di tutor.
11 Beni e servizi
Aule, laboratori, segreteria
12 Fonti di Finanziamento
Si può prevedere un compenso forfettario per ogni insegnante tutor da definire nell‟ambito
della RSU.
Secondo la C.M.130 del 21.4.2000. “Agli insegnanti tutor, la cui individuazione sarà
operata in base a criteri previsti nelle convenzioni quadro tra Università, Provveditorati
agli Studi e scuole, tra il personale docente che si dichiara disponibile, potrà essere
erogato il compenso per le attività aggiuntive di insegnamento di cui all‟art. 25 del CCNL
del 26 maggio 1999
13 Verifica del Progetto
Modalità, tempi e strumenti per la verifica in itinere e a conclusione del progetto :
L‟efficacia del progetto tirocinio sarà verificata attraverso le relazioni dei tirocinanti e degli
insegnanti tutors al termine dell‟anno scolastico.
PROGETTI IN PARTENARIATO
Progetti Pilota Programma

Programma U.E. LEONARDO DA VINCI, progetto Pilota NEXT – Sistemi
Formativi verso nuove Esperienze Cod. I/04/B/P/PP-154052 Patto Formativo
Locale.
Il nostro Istituto è soggetto attivo del patto Formativo Locale assieme ad altri 15
Istituti di Istruzione Superiore della Provincia di Lecce e al Settore Sviluppo Locale
e Politiche U.E. della Provincia di Lecce.
Il sistema formativo integrato per meglio contribuire alle nuove forme di sviluppo
che si stanno affermando e al fine di concretizzare nuove e proficue prospettive per
l‟incontro fra domanda e offerta di lavoro, svolge azioni dirette :
a. alla formazione permanente a sostegno del diritto delle persone e alla
riqualificazione professionale;
b. alla promozione di percorsi di riqualificazione rivolti alle lavoratrici e ai
lavoratori delle aziende che stanno attraversando periodi di crisi;
c. alla realizzazione di interventi per la riduzione della dispersione scolastica;
d. al reinserimento dei giovani drop out nei percorsi formativi;
e. alla attuazione dell‟obbligo formativo,
f. alla integrazione dei giovani portatori di handicap e dei cittadini stranieri,
g. alla promozione e qualificazione professionale degli adulti;
h. alla promozione di percorsi di orientamento e di esperienze lavorative;
i. alla realizzazione di servizi di tutoring e di accompagnamento al lavoro;
j. alla promozione di interventi di formazione e riqualificazione a favore dei
lavoratori delle istituzioni pubbliche, dell‟associazionismo, del volontariato;
k. alla realizzazione di pari opportunità per donne e uomini;
l. alla formazione obbligatoria degli apprendisti;
m. all‟educazione delle persone adulte;
n. alla promozione della qualificazione e riqualificazione professionale degli
operatori dell‟economia sociale.


LEASYS – The E.U. training systems and the LIfelong Learning
PROGETTO sovra-Ambito “Piani e Governance delle Politiche Sociali per la
realizzazione del Sistema Integrato di Interventi e Servizi Sociali, per la
promozione dell’inclusione sociale e dei diritti di cittadinanza”. L. 328/00 –
L.R. 17/03
La provincia di Lecce ha promosso un Piano di intervento integrato a favore della
comunità scolastica dei corsi diurno e serale, teso ad affrontare e superare difficoltà
di ogni natura che possono ostacolare il pieno esercizio dell‟inclusione sociale e dei
diritti di cittadinanza.
Progetto EUROPE DIRECT
E‟ in funzione presso il CPI di Lecce uno sportello di informazione pubblico sull‟Europa
(“Antenna Europe Direct”), il cui obiettivo è quello di informare e sensibilizzare i cittadini
sulle politiche comunitarie ed essere strumento attivo che tutti possono utilizzare per
ottenere chiarimenti e delucidazioni relativamente al proprio status di “cittadino europeo”.
Per mettere al corrente gli utenti della presenza di questo sportello, unico nel Salento, la
provincia di Lecce organizzerà, a partire dal mese di dicembre incontri seminariali sul tema
presso gli Istituti scolastici, rivolti agli studenti, docenti e operatori della scuola. Il nostro
Istituto ha aderito a tale progetto e ha dato la disponibilità ad ospitare uno di questi
incontri.
CORSO TRIENNALE SPERIMENTALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE”Operatore
informatico aziendale”
Percorsi professionalizzanti per studenti diversamente abili
TECNICO ESPERTO NELLA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE
DI SERVIZI TURISTICI PER PERSONE CON DIFFICOLTA’
Il Tecnico esperto nella programmazione e gestione di servizi turistici per persone
con difficoltà è una figura professionale specializzata nel diagnosticare e realizzare
l’accessibilità dei siti naturalistici e urbani, dei trasporti, della ricettività e di
quant’altro concorre a determinare l’offerta turistica locale.
Classe IV Leverano
(Tecnico dei Servizi Sociali)
Anno Scolastico 2006/2007
PROGETTI PON
Tutte le attività formative realizzate nei P.O.N., rivolti agli studenti, sono valutabili
come parte integrante dell’attività curriculare.
A tal fine le conoscenze, le competenze e abilità ivi acquisite, sono oggetto di
arricchimento della valutazione e/o produttive di crediti formativi pienamente
spendibili nel percorso di indirizzo.
Sarà cura del tutor del percorso formativo dei P.O.N. e dei singoli Consigli di classe
stabilire specificamente il grado di acquisibilità e spendibilità della formazione
effettuata da ciascuno studente partecipante ai P.O.N.
Progetto PON “La scuola per lo sviluppo” 2000/2006 Misura 6.1 annualità 2006 cod.
623 “Immigrati: Patente Europea (ECDL) per l‟integrazione” che sarà realizzato nell‟a.s.
2006/07
Destinatari: Immigrati, fasce socialmente deboli, fasce deboli, in cerca di prima
occupazione,disoccupati.
Finalità: acquisizione delle competenze per il conseguimento della Patente Europea
per il computer (ECDL).
Moduli didattici previsti per la figura professionale richiesta, con inizio presumibilmente
dall‟ultima decade di novembre in orario pomeridiano:
Modulo I: Concetti di base della ITC. Uso del computer e gestione dei file;
Modulo II: Elaborazione testi;
Modulo III: Foglio elettronico;
Modulo IV: Reti informatiche;
Modulo V: Diritti del lavoratore.
Progetto PON “La scuola per lo sviluppo” 2000/2006 Misura 1.1a annualità 2006
cod. 738 “La Patente Europea apre le porte del lavoro” che sarà realizzato nell‟a.s.
2006/07
Destinatari: Studenti dell‟Istituto.
Finalità: acquisizione delle competenze per il conseguimento della Patente Europea
per il computer (ECDL).
Moduli didattici previsti per la figura professionale richiesta, con inizio presumibilmente
nella prima decade di dicembre in orario pomeridiano:
Modulo I: Concetti di base della Tecnologia dell'Informazione;
Modulo II: Uso del computer e gestione dei file;
Modulo III: Elaborazione testi;
Modulo IV: Foglio elettronico
Modulo V: Basi di dati;
Modulo VI: Strumenti di presentazione;
Modulo VII: Reti informatiche.
PROGETTI III AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE:
Tecnico esperto nella programmazione e gestione di
servizi del turismo sociale
IV TSS - TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI
V TSS - TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI
BIENNIO POST-QUALIFICA: 2006/2007 Sede di Leverano
Finalità dell’intervento formativo
L‟intervento articolato attraverso un percorso di alternanza scuola lavoro, si colloca nell‟ambito della III Area
di professionalizzazione e tende a sviluppare competenze spendibili sia nell‟ambito d‟istituzioni pubbliche
che private, in un settore in espansione in conseguenza di una realtà sociale sempre più complessa.
Per “turismo accessibile” s‟intende l‟insieme di servizi e strutture in grado di permettere a persone con
esigenze speciali la fruizione della vacanza e del tempo libero senza ostacoli e difficoltà. Le persone con
esigenze speciali possono essere gli anziani, i disabili e le persone con esigenze dietetiche o con problemi
di allergie che necessitano di particolari comodità ed agevolazioni per la pratica del viaggiare
Profilo Professionale
Il Tecnico esperto nella programmazione e gestione di servizi turistici per persone con difficoltà è una figura
professionale specializzata nel diagnosticare e realizzare l‟accessibilità dei siti naturalistici e urbani, dei
trasporti, della ricettività e di quanto altro concorre a determinare l‟offerta turistica locale
Obiettivi formativi generali

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
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


Conoscere, valutare e analizzare gli interventi per il superamento degli ostacoli
legati all‟accessibilità a persone con bisogni speciali dei servizi e delle località di
interesse turistico nel nostro territorio.
Capacità di mettere a punto strumenti informativi per offrire a tutti i cittadini
interessati informazioni sulle opportunità, gli strumenti e le risorse per il
superamento degli ostacoli alla mobilità ed all‟autonomia personale degli utenti
interessati.
Assistenza alla creazione di centri di informazione turistica, con particolare
attenzione alle esigenze delle persone con bisogni speciali;
Sviluppare concreti rapporti di collaborazione per poter avviare in modo efficiente
ed efficace attività comuni di tipo lavorativo;
Acquisire conoscenze relative alla situazione attuale del mondo del turismo per
l'aspetto riguardante l'organizzazione turistica, le condizioni di accessibilità delle
strutture e l'esistenza di proposte specifiche per le persone con bisogni speciali
(disabili, anziani, persone con problemi di mobilità temporanei ecc.);
Fornire gli strumenti conoscitivi e metodologici essenziali per la progettazione e lo
sviluppo di proposte turistiche realmente accessibili a tutte le persone.
Organizzazione di attività di ricerca e monitoraggio del territorio in relazione alle
condizioni di accessibilità per le persone con disabilità di strutture ed infrastrutture
di interesse pubblico e turistico;


Creazione di una rete locale di servizi integrati attraverso un Centro di turismo
assistito, una struttura cioè in grado di fornire informazioni ed indicazioni per
l‟accoglienza e gestire la ricerca e le prenotazioni di strutture attrezzate per
particolari bisogni.
Favorire la costituzione di “ nuclei imprenditoriali” in grado di proporsi ad Enti locali
e operatori del settore turistico come “ agenzie di servizi avanzati e integrati” per la
conoscenza, la valorizzazione, la gestione delle risorse culturali e ambientali dl
territorio ai fini del potenziamento dell‟offerta di fruizione turistica
Ambiti formativi







AREA SOCIOLOGICA
AREA PSICO-PEDAGOGICA
AREA CULTURA SANITARIA
AREA TECNICO GIURIDICA INFORMATICA
AREA LINGUISTICA
AREA COMUNICAZIONE
AREA TECNICO-SETTORIALE
TECNICO ESPERTO IN
MARKETING DEL TURISMO CULTURALE
ON LINE
CLASSE IV TST e V TST Lecce
Anno Scolastico 2006/2007
Il Tecnico esperto nel marketing del turismo culturale on-line è una figura professionale legata
all‟espandersi e al qualificarsi di nuove forme di prodotti turistici, quale il turismo culturale, ambientale ed
eno-gastronomico. Tra le funzioni principali di natura istituzionale e relazionale vanno evidenziate: la
gestione di destinazioni turistiche (destination managenent), la pianificazione di campagne promozionali, la
fornitura di consulenza nell‟ambito della qualità del settore dei servizi turistici, il supporto nella attività
editoriale di documentazione e nella preparazione e gestione dei siti internet. Tali attività possono essere
svolte sia all‟interno di società di servizi, sia attraverso attività imprenditoriali di nuova formazione.
Finalità e Obiettivi Formativi
Il Tecnico esperto nel marketing del turismo culturale on-line risulta una figura che gode di un grado di
autonomia elevato e può porsi sul mercato del lavoro in qualità di libero professionista/consulente oppure
essere interessato da contratti a termine, con operatori turistici (agenzie di viaggio e turismo, tour operator),
enti pubblici o privati.
Gli obiettivi di apprendimento fanno riferimento a:
1. Sapere: acquisizione ed elaborazione di conoscenze;
2. Saper fare: sviluppo di abilità nell‟utilizzo di strumenti, tecniche e metodi di lavoro;
3. Saper essere: sviluppo di orientamenti culturali, mentalità, qualità.
Pertanto, obiettivi specifici perseguiti durante lo svolgimento dell‟azione formativa, attraverso l‟acquisizione
di competenze, conoscenze e rapporti relazionali saranno:
- coordinare e gestire progetti di marketing territoriale;
- acquisire competenze manageriali per il coordinamento e lo sviluppo di programmi di marketing applicati
ad un territorio che si configuri come un sistema turistico integrato;
-
-
sviluppare capacità di costruire reti tra imprese locali e istituzioni per realizzare strategie e azioni
comuni;
migliorare la capacità di coordinamento delle imprese attraverso un orientamento sistemico, aiutando i
diversi soggetti presenti sul territorio a riconoscere e valorizzare le risorse disponibili rispetto alle
opportunità del mercato;
sostenere le imprese e i partner locali nella costruzione di un'identità culturale capace di riconoscere le
potenzialità del territorio e definire un linguaggio comune per far fronte ai problemi emergenti;
saper combinare in maniera creativa ed innovativa prodotti e servizi turistici distinti, al fine di proporre al
mercato pacchetti più appetibili;
saper dialogare con I soggetti posti ai vari livelli gerarchici e/o funzionali e/o di progetto, collaborando per
proporre obiettivi;
predisposizione di pacchetti turistici “tutto compreso” e di soluzioni personalizzate;
promuovere l‟immagine locale e individuare le opportunità di nuovi prodotti per soddisfare la domanda
emergente;
analizzare il quadro di riferimento in cui si dovranno progettare ed eseguire I piani di promozione, di
marketing e di commercializzazione utilizzando le tecnologie informatiche e telematiche più opportune.
Il corso di specializzazione ha durata biennale e interessa i due anni post-qualifica. Il numero di ore
complessivo è distribuito in 300 ore annue suddivise in:



Area Professionalizzante
Orientamento allo Stage
Stage in azienda
150 ore
30 ore
120 ore
Classe IV^ B Tecnico della Gestione Aziendale e Classe V^ B Tecnico della
Gestione Aziendale
Anno Scolastico 2006-2007
ATTIVITA‟ E OBIETTIVI
Conoscendo il metodo e gli strumenti organizzativi, il Tecnico della Gestione Aziendale
può supportare utilmente i processi direzionali.
Possedendo una chiara visione integrata dalla attività aziendale può:
- Collaborare alla gestione del sistema informativo - contabile aziendale, anche
attraverso l‟impiego dello strumento informatico;
- Collaborare alla programmazione e alla gestione di un sistema di controllo direzionale
efficace ed efficiente.
Sa interagire con i vari processi e linguaggi di aree funzionali, sapendoli tradurre in dati
economico finanziari.
Partendo dai dati economico – finanziari è in grado di individuare e collaborare per la
risoluzione di problemi e sollecitare decisioni.
Sa utilizzare informazioni previsionali e consuntivi.
Sa interagire con il linguaggio della Partita Doppia.
Sa gestire le risorse umane utilizzando al meglio il fattore lavoro.
Sa tenere l‟amministrazione del personale, e i rapporti con gli enti previdenziali e
assicurativi, l‟applicazione dei contratti collettivi di lavoro e la loro dinamica evolutiva.
Sa suggerire, realizzare moderne applicazioni dei rapporti giuridici inerenti il personale.
Sa redigere il bilancio aziendale e trarne informazioni, segnalazioni e proiezioni utili per
l‟imprenditore.
Sa coordinare ed eseguire gli adempimenti fiscali dell‟impresa ed orientare l‟imprenditore
verso soluzioni di opzioni fiscali più opportune per l‟azienda.
Sa orientare e organizzare il marketing d‟impresa.
Il corso di specializzazione si prefigge di fornire agli allievi:
- Sviluppare la capacità di iniziativa in sodalizio con gli altri.
- Organizzare, gestire attività produttive di beni e servizi in società cooperativa.
- Operare la commercializzazione dei prodotti e/o servizi cooperativi utilizzando moderne
tecnologie informatiche (multimedialità, reti, E-Business)
- Sviluppare la cultura della solidarietà:
Acquisire la mentalità del fare e non dell‟aspettare (il lavoro):
Approfondire le conoscenze, competenze e capacità in materia di società cooperative in
notevole espansione sul territorio quale valido complemento del bagaglio di conoscenze e
abilità proprie del Tecnico della Gestione Aziendale.
Classe IV C T.G.A. e Classe V C T.G.A. corso serale Adulti
a.s.: 2006/2007
ATTIVITA’ E OBIETTIVI:
Conoscendo il metodo e gli strumenti organizzativi, il Tecnico della Gestione Aziendale
può supportare utilmente i processi direzionali.
Possedendo una chiara visione integrata dell‟attività aziendale può:
- Collaborare alla gestione del sistema informativo - contabile aziendale, anche
attraverso l‟impiego dello strumento informatico;
- Collaborare alla programmazione e alla gestione di un sistema di controllo direzionale
efficace ed efficiente.
Sa interagire con i vari processi e linguaggi di aree funzionali, sapendoli tradurre in dati
economico finanziari.
Partendo dai dati economico – finanziari è in grado di individuare e collaborare per la
risoluzione di problemi e sollecitare decisioni.
Sa utilizzare informazioni previsionali e consuntivi.
Sa interagire con il linguaggio della Partita Doppia.
Sa gestire le risorse umane utilizzando al meglio il fattore lavoro.
Sa tenere l‟amministrazione del personale, i rapporti con gli enti previsionali e assicurativi,
l‟applicazione dei contratti collettivi di lavoro e la loro dinamica evolutiva.
Sa suggerire, realizzare moderne applicazioni dei rapporti giuridici inerenti il personale.
Sa redigere il bilancio aziendale e trarne informazioni, segnalazioni e proiezioni utili per
l‟imprenditore.
Sa coordinare ed eseguire gli adempimenti fiscali dell‟impresa ed orientare l‟imprenditore
verso soluzioni di opzioni fiscali più opportune per l‟azienda.
Sa orientare e organizzare il marketing d‟impresa.
Il corso di specializzazione si prefigge di fornire agli allievi:
-
Le conoscenze informatiche, le competenze tecniche ed operative per eseguire vendite
on – line e la capacità di interagire sul mercato attraverso la rete Internet.
- Utilizzare tutti i servizi e gli strumenti operativi della rete Internet nella gestione del
marketing aziendale;
- Saper interagire con i linguaggi, procedure, strumenti delle più moderne tecnologie per
adeguare l‟organizzazione aziendale alle esigenze del mercato virtuale.
Il corsista deve conoscere:
- Le caratteristiche fondamentali di Internet;
- I vantaggi del comunicare con il WWW;
- Gli ipertesti;
- L‟organizzazione dei dati per la progettazione di un sito Web;
- Le funzioni di un browser.
Il corsista deve saper fare:
- Costruire ipertesti;
- Fare uso di attività multimediali;
- Progettare e realizzare siti Web;
- Saper utilizzare Frontpage;
- Saper eseguire transazioni commerciali on – line;
- Saper utilizzare gli strumenti di pagamento on – line;
- Saper gestire la fiscalità aziendale aziendale on – line;
- Saper gestire il credito e le assicurazioni on – line.
TEMPI DI ATTUAZIONE:
Il corso di specializzazione ha una durata di anni due da effettuarsi nel IV e V anno del
corso Tecnico della Gestione Aziendale ed è articolato in due insiemi modulari contenenti
le singole unità didattiche:
1° anno: ore 120 di lavoro in azienda
ore 180 articolate in n. 9 moduli tecnico – pratici.
2° anno: ore 120 di lavoro in azienda
ore 180 articolate in n. 8 moduli tecnico – pratici.
P.O.R. Misura 3.7 Az. A
Classe IV D TSS Corso Serale
“IL NOSTRO PERCORSO DIDATTICO”
OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
All'interno del nostro Istituto la finalità generale dell'educazione scolastica, che tende alla
formazione dell'uomo e del cittadino, si traduce al termine dell'iter nella creazione di una
figura di Tecnico che presenti una solida formazione di base e un'altrettanto solida
formazione professionale.
Finalità, obiettivi generali e specifici del triennio di qualifica e del biennio post-qualifica
sono strettamente correlati, tanto che i secondi sono da considerarsi un consolidamento
ed un approfondimento di quelli già previsti nel triennio.
BIENNIO INIZIALE E MONOENNIO
FINALITÀ FORMATIVE
Le finalità formative del triennio si possono suddividere in tre grandi aree:
 Area psico-affettiva;
 Area cognitiva;
 Area sociale.
Area Psico-Affettiva
a.
Maturazione individuale dello studente in merito al suo equilibrio fisico, psichico ed
affettivo
b.
Acquisizione dell'identità personale e la consapevolezza di sé e del proprio valore
in merito alla maturazione psichica dello studente
c.
d.
Capacità di vivere relazioni interpersonali equilibrate
Nascita di un complesso di valori che determinino un comportamento responsabile
nei confronti del mondo esterno a sé, nell'ambito dell'armonica creazione della
personalità.
Area cognitiva
a.
Comprensione della realtà nella sua complessità
b.
Capacità di apprendere autonomamente e di confrontarsi
c.
Sviluppo di un'organizzazione logica.
Area Sociale
a.
Sviluppo del senso d'appartenenza al proprio ambiente e al proprio gruppo
b.
Educazione alla convivenza democratica e pacifica fondata sul senso di
responsabilità, di giustizia e di rispetto per gli altri
c.
Sviluppo di una coscienza consapevole fondata sul rispetto dell'uomo e
dell'ambiente che lo circonda.
BIENNIO POST-QUALIFICA
FINALITÀ FORMATIVE
Le finalità formative del biennio post-qualifica tendono essenzialmente a sviluppare e
consolidare ulteriormente quelle del triennio, puntando inoltre:
NELL'AREA PSICO-AFFETTIVA: sviluppo di tutte quelle facoltà d'inventiva, di
progettazione, di creatività, nonché di autonomia decisionale che rendono il discente
attore di se stesso e artefice del proprio sapere e del proprio futuro.
NELL'AREA COGNITIVA: ampliamento ulteriore del complesso delle proprie conoscenze
e sviluppo delle capacità critiche per individuare i problemi ed elaborare le soluzioni.
NELL'AREA SOCIALE: preparazione professionale polivalente atta a collegarsi
armonicamente con la realtà e fruibile a vantaggio della comunità.
OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI
Gli obiettivi educativi specifici, come le finalità, si possono suddividere in tre grandi aree:
 Area psico - affettiva
 Area cognitiva
 Area sociale.
Area psico - affettiva
Gli studenti dovranno essere in grado di:
a. Saper pensare e riflettere su se stessi
b. Sapersi valutare esprimendo un giudizio motivato
c. Saper collaborare costruttivamente nell'ambiente scolastico e sociale
d. Saper superare atteggiamenti egoistici per misurarsi e confrontarsi con gli altri
e. Sapersi aggiornare ed informare per confrontare ed eventualmente rivedere le proprie
opinioni
f. Assumere atteggiamenti responsabili verso se stessi e verso la comunità nella quale
si opera
g. Giudicare autonomamente attraverso una scelta consapevole serena ed obiettiva di
valori.
Area cognitiva
Gli studenti dovranno essere in grado di:
a. Utilizzare gli strumenti (biblioteca, laboratori, etc.)
b. Utilizzare le proposte formative nei progetti extra-curriculari (sportello d'ascolto, visite
guidate e viaggi d‟istruzione, Educazione alla Salute, ecc.)
c. Individuare le specificità disciplinari
d. Perfezionare e potenziare il metodo di studio, inteso come sviluppo capacità di analisi,
sintesi e rielaborazione
e. Valorizzare le motivazioni personali nell'ambito delle scelte operate o da operare, per
ciò che concerne il mercato del lavoro e i ruoli professionali
f. Usare consapevolmente un linguaggio tecnico appropriato nei contesti comunicativi
delle varie discipline
g. Analizzare logicamente e criticamente i contenuti per formulare opportuni
collegamenti
h. Analizzare e individuare i termini di un problema per proporre soluzioni diversificate
i. Affrontare serenamente situazioni nuove attraverso un lessico appropriato e, se
richiesto, tecnico
j. Integrare ai propri convincimenti i valori degli altri.
Area Sociale
Gli studenti dovranno essere in grado di:
a. Assumere atteggiamenti tolleranti e rispettosi nei confronti degli altri
b. Collaborare e confrontarsi con gli altri
c. Cooperare con le varie componenti di Istituto
d. Rapportarsi socialmente e civilmente all'interno della propria realtà scolastica per
sapere interagire anche con la realtà esterna, in modo che il proprio sapere possa
essere confrontato e fruito dagli altri.
OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI
Gli obiettivi didattici si differenziano per aree disciplinari.
Area Tecnologico-Scientifica-Professionale
Biennio Iniziale e Monoennio
a. Acquisire abilità di comprensione, lettura e traduzione di un testo nei linguaggi
tecnologico-scientifici
b. Acquisire regole e principi
c. Utilizzare supporti tecnologici per l'indagine e la soluzione di problemi logico-scientifici
d. Acquisire autonomia nel proprio lavoro con l'utilizzo del metodo più appropriato
e. Acquisire della consapevolezza che il territorio e le sue risorse devono essere
rispettati.
Biennio post-qualifica
a. Compare analiticamente problemi e linguaggi specifici
b. Acquisire capacità logiche, critiche ed espressive
c. Acquisire capacità di analizzare un problema e di trovare autonomi metodi risolutivi
d. Sviluppare capacità di ordinare le conoscenze acquisite all'interno di un contesto
concettuale organico.
Area Linguistica
Biennio Iniziale e Monoennio
a. Acquisire abilità di comprensione della comunicazione orale, della lettura e della
scrittura come strumenti indispensabili all'attività didattica
b. Utilizzare con sicurezza il linguaggio nel suo patrimonio lessicale e strutturale
(grammatica e sintassi) come strumenti per la comprensione e l'interpretazione dei
contenuti disciplinari
c. Riconoscere le diverse tipologie di testi
d. Produrre testo (orali e scritti) chiari, scorrevoli e con linguaggio appropriato.
Biennio post-qualifica
a. Ampliare cultura del discente attraverso l'autonomia della lettura intesa come libera
scelta
b. Elaborare autonomamente informazioni e comparazioni specifiche
c. Utilizzare produttivamente le conoscenze linguistiche per la creazione autonoma di
testi orali e scritti
d. Riutilizzare e contestualizzare le proprie conoscenze.
Area Giuridico – Economica. Biennio iniziale e Monoennio
a. All'interno delle Istituzioni dello Stato
b. Conoscere l'organizzazione aziendale e la legislazione del lavoro
c. Individuare le diverse istituzioni operanti nella Società nella valenza economicogiuridica.
Biennio post-qualifica
a. Cogliere l‟importanza
aggregazione umana
del concetto giuridico
ed
amministrativo
in
qualsiasi
b. Sviluppare un'organizzazione mentale adatta ad analizzare i vari processi sociali ed
aziendali
c. Promuovere la conoscenza delle organizzazioni aziendali per favorire l'inserimento, il
controllo e la modifica degli stessi nel rispetto delle norme
d. Sviluppare le capacità di riconoscere la complessa trama dei rapporti pubblici e privati,
nel rispetto degli interessi della collettività.
Area Pratica. Biennio Iniziale e Monoennio
a. Pervenire ad un potenziamento fisiologico per promuovere un armonico sviluppo
corporeo e motorio
b. Acquisire un'abitudine motoria e sportiva cosciente e permanente
consapevolezza delle proprie capacità e nell'accettazione dei propri limiti
nella
c. Acquisire autonomia organizzativa nel rispetto responsabile delle regole
d. Promuovere la socializzazione attraverso un comportamento rispettoso e corretto
degli altri e del contesto in cui si opera.
Biennio post-qualifica
a. Ampliare la conoscenza della pratica sportiva come metodo di tutela della propria
salute, come espressione della propria personalità, come strumento sempre più
socializzante ed interattivo con l'ambiente in cui si opera
b. Acquisire delle principali norme sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli
infortuni
c. Raggiungere della cosciente consapevolezza che l'attività motoria compensa possibili
deterioramenti psicologici connessi con la tipologia del lavoro svolto
d. Raggiungere della conoscenza tecnica del movimento e norme relative alle tecniche
elementari di soccorso nei casi di traumi sportivi.
OBIETTIVI INTERDISCIPLINARI
Lo studente deve essere in grado di:
a. Leggere ed analizzare un testo, riuscendo a distinguere le informazioni principali da
quelle secondarie
b. Assimilare i linguaggi specifici
c. Utilizzare consapevolmente gli strumenti didattici
d. Acquisire un metodo di studio proficuo
e. Autovalutare le proprie prestazioni
f. Dimostrare di aver sviluppato armonicamente le abilità analitiche, sintetiche e
rielaborative
g. Acquisire la capacità di cogliere gli aspetti principali dei vari procedimenti didatticoformativi, applicando con coerenza regole e principi
h. Acquisire la capacità di riconoscere i nessi di causa ed effetto all'interno delle
problematiche proposte.
METODI, VERIFICA E VALUTAZIONE
Nella scuola pubblica lo studente è il soggetto attivo dell‟azione didattica e l‟ISISS “L.
SCARAMBONE” persegue la sua crescita in ogni dimensione: cognitiva, operativa e
relazionale, partendo dal presupposto dell‟importanza di creare un ambiente di
apprendimento che dia vita a una comunità di discenti e docenti impegnati assieme
nell‟analisi e nell‟approfondimento di oggetti di studio, nella costruzione di saperi condivisi.
Pertanto, la didattica nella nostra scuola si ispira sia ai modelli tradizionali, utilizzati nella
scuola fino ad oggi, ma anche strategie innovative, quali il problem-solving, la didattica
breve e la didattica multimediale.
Questo modo di operare mira a rendere lo studente soggetto attivo nel processo di
insegnamento/apprendimento ponendolo al centro dell‟attività didattica.
In tal modo si permette all‟allievo di ottenere quelle conoscenze e competenze che, siano
spendibili:



Nel passaggio a un grado successivo e superiore di istruzione e formazione
Nell‟esercizio di una professione
Nella soluzione di problemi relazionali e professionali.
L‟intento del lavoro dell‟insegnante dell‟ISISS “L.Scarambone” è quindi quello di potenziare
nell‟allievo l‟autonomia organizzativa e la capacità di operare in modo sistematico e
flessibile nella soluzione di problemi complessi.
Per raggiungerlo si utilizzano una serie di attività che, soprattutto nel primo anno di studio,
si specificano e si approfondiscono con ricerca, lezioni itineranti, attività di laboratorio,
adesione a progetti didattici proposti da docenti interni ed enti esterni.
Il corpo docente, nel suo insieme, è impegnato nell‟arricchimento e nell‟aggiornamento
della didattica programmando interventi didattici che favoriscano un approccio
pluridisciplinare alle tematiche affrontate nel corso dell‟anno scolastico. Nel corso del
primo anno di studio la valutazione dell‟allievo sarà considerata globalmente e non per
discipline singole, consentendo agli alunni un facile passaggio al secondo anno del
biennio iniziale. L‟intera valutazione viene rinviata al secondo anno del biennio iniziale.
Pertanto le finalità del percorso di insegnamento/apprendimento sono le seguenti:





superamento della frammentazione e della settorializzazione delle conoscenze spesso
alla base di un apprendimento meccanicistico e mnemonico;
l‟individuazione di collegamenti ed interazioni fra le discipline, per costruire “saperi” e
competenze più utili a rapportarsi con la complessità del vivere quotidiano e del
successivo inserimento in ambito lavorativo o per il proseguimento degli studi
universitari;
utilizzazione delle nuove tecnologie multimediali quali strumenti trasversali che
permettono di facilitare l‟apprendimento nel biennio e consentono approfondimenti
negli anni successivi;
rimotivazione allo studio delle lingue straniere attraverso l‟uso del laboratorio
multimediale che, grazie alla molteplicità degli approcci, potenzia l‟apprendimento di
una lingua viva e moderna;
integrazione e/o approfondimento delle tematiche professionali più attuali attraverso
incontri con esperti del mondo del lavoro e/o dell‟università.
Una didattica che si rinnova favorisce, progressivamente, cambiamenti anche nelle prove
di verifica e nei criteri di valutazione.
Attraverso la verifica si può, infatti, accertare l’acquisizione di conoscenze
disciplinari e di
competenze specifiche e
rilevare quei comportamenti di
apprendimento che corrispondono agli obiettivi trasversali esplicitati in linea
generale dal Collegio dei docenti e perseguiti dai singoli Consigli di classe.
In tal modo la valutazione consente l‟individuazione del livello dei risultati raggiunti e
permette di predisporre strategie di recupero e piani di intervento individualizzati.
Il Collegio Docenti ogni anno stabilisce il numero minimo di prove, orali e scritte, per
ciascun periodo di valutazione. Grazie a questi strumenti, il docente sarà in grado di
assumere elementi di valutazione da presentare in Consiglio di Classe di cui alcuni:


settoriali, sul particolare argomento studiato;
formativi, miranti al recupero in itinere delle carenze attraverso l‟analisi dello sbaglio,
(errata applicazione della regola), e dell‟errore (non conoscenza della regola stessa);
 sommativi, funzionali alla valutazione finale della preparazione dello studente.
Il Collegio docenti, nell‟ambito delle sue prerogative, ha stabilito che alla valutazione in
itinere e finale concorrono i seguenti elementi:
1. partecipazione al dialogo educativo, intesa come frequenza costante e
attiva, comportamento corretto e rispettoso delle regole, degli altri e delle
cose, esecuzione puntuale delle attività proposte in classe e a casa;
2. impegno, inteso come esecuzione dei compiti assegnati anche nei casi in
cui questi appaiono di difficile soluzione;
3. progressione nell’apprendimento, intesa come miglioramento delle abilità,
ampliamento e consolidamento delle conoscenze.
Ed inoltre:
 che i voti attribuibili vanno dall’uno al dieci
 che di norma in sede di scrutinio finale l’ammissione alla classe successiva nel
primo anno di studio del biennio iniziale viene comunque concessa anche con
diversi debiti, al fine di consentire l‟espressione delle potenzialità insite in ciascuno
studente o studentessa e possibili di esplicitazione nel secondo anno di studio.
Nella valutazione periodica e finale e per l’attribuzione del voto di condotta, si terrà
in larga misura conto dei comportamenti relazionali, quali:
 impegno
 partecipazione al lavoro e attività di gruppo, intesi anche come rispetto delle regole in
classe
 frequenza
 comportamento generale
 rispetto dell‟ambiente e delle cose
 rispetto delle persone
 delle rilevazioni delle prove sostenute in classe
 della valutazione dell‟attività progettuale extracurricolare
.
I Consigli di Classe e/o i Dipartimenti, in relazione all‟attività progettuale di riferimento,
stabiliscono inoltre il peso da attribuire ai risultati progettuali.
Tale peso sarà determinato:
a) dal tipo di progetto a cui ci si riferisce;
b)
c)
d) dalla durata del progetto;
e)
ente raggiunti.
TIPOLOGIA VERIFICHE
Le verifiche servono per controllare se, e in quale misura, l'alunno ha raggiunto gli obiettivi
fissati e se il processo didattico sta procedendo secondo le previsioni.
Le verifiche possono essere formative o diagnostiche e sommative.
Gli strumenti utilizzati sono di vario tipo:
a.
Scritti tradizionali. (almeno due per quadrimestre)
b.
Questionari
c.
Ricerche
d.
Relazioni
e.
Interrogazioni
f.
Test.
Per il primo quadrimestre sono previste almeno 2 prove scritte e due orali, nel secondo
almeno 3 scritte e 3 orali. Le verifiche scritte non posso sostituire quelle orali, ma solo
integrarle.
La valutazione
Il Collegio dei docenti ha elaborato una tabella orientativa contenente indicatori e
descrittori dei livelli di prestazione. Tale proposta prevede criteri di misurazione scanditi
secondo gli ambiti delle Conoscenze, delle Competenze, delle Capacità.
a. Per Conoscenze, secondo quanto previsto nel Regolamento per gli esami di Stato
conclusivi " si intende l'acquisizione di contenuti, cioè di principi, teorie, concetti,
termini, regole, procedure, metodi, tecniche"
b. Nell'area delle Competenze sono incluse:
1. L'utilizzazione delle conoscenze acquisite per risolvere problemi e/o affrontare
situazioni che richiedono comunque organizzazione di quanto appreso
2. L‟uso di terminologie e linguaggio corretti e appropriati
c. Nell'area delle Capacità si includono i processi di rielaborazione logica o critica di
quanto studiato e appreso (Regolamento esame di stato, art. 1, comma 3).
La tabella presenta sette livelli per ciascuno dei quali vengono esplicitate, in termini
generali, le prestazioni richieste.
1) Ad ogni livello corrisponde una misurazione indicativa espressa in decimi, valida
per tutte le prove complessive del quinquennio. Sono riportati anche i
corrispettivi voti in quindicesimi e in trentacinquesimi, per orientare le classi
quinte alla valutazione d'esame.
2) La misurazione di una prova può risultare anche dalla combinazione di giudizi
espressi per le tre voci a differenti livelli di descrittori. In tal caso la misurazione
nasce da una media che tiene conto della specificità della prova e degli obiettivi
ad essa sottesi.
3) Non tutte le prove somministrate si prestano ad essere misurate secondo tutti e
tre gli indicatori. In particolare la voce "Capacità", indicativa di rielaborazione
logica e critica, può non essere presa in considerazione in alcuni momenti del
curricolo o della quotidiana pratica didattica.
4) l riferimento alla tabella nella misurazione delle prove consente la diagnosi
tempestiva di particolari carenze nelle prestazioni degli studenti, un miglior
orientamento per il recupero - sia a livello di singola disciplina sia a livello di
Consigli di classe - e una più mirata elaborazione delle verifiche da parte dei
docenti.
I docenti dell’I.S.I.S.S. SCARAMBONE hanno concordato il significato generale dei
voti assegnati, riassunto nel quadro riportato di seguito. Ogni coordinamento di
materia ha poi declinato nello specifico disciplinare la tabella stessa, nel rispetto dei
principi guida indicati dal Collegio.
INDICATORI E DESCRITTORI DEI LIVELLI DI PRESTAZIONE *
Voto/35
Voto/30
Voto
/15
Voto
/10
Colloquio Scritti
5^
5^
33..35
27..30
29..32
24..26
25..28
21..23
22..24
18..20
18..21
15..19
12..17
12..15
1..11
3..11
8
11..12 7
10
8..9
5..7
1..4
CONOSCENZE
COMPETENZE
CAPACITA'
Con sigle
14..15 9..10
13
GIUDIZIO
6
5
OTTIMO
(O)
Complete, ben
articolate ed
approfondite su
ogni argomento
Lo studente… Gestisce
in modo autonomo le
conoscenze, trovando
le soluzioni migliori
anche nella
complessità; si esprime
con rigore.
Lo studente…
Rielabora
correttamente in
modo autonomo e
critico situazioni
complesse.
BUONO
(B)
Complete, con
spunti di
approfondimento
su alcuni
argomenti
Gestisce in modo
sicuro le conoscenze,
applicandole
correttamente anche a
problemi complessi; si
esprime in modo
appropriato e ricco.
Rielabora
correttamente,
cogliendo
correlazioni tra più
argomenti
Sostanzialmente
complete e
articolate
Applica correttamente
le conoscenze
acquisite a problemi
non complessi; si
esprime in modo
corretto e appropriato
Affronta situazioni
nuove in contesti
noti in modo
coerente e corretto;
coglie spunti per
riferimenti tra dati
studiati
Essenziali, senza
errori
determinanti
Applica le conoscenze
essenziali pur con
qualche errore; si
esprime in modo
abbastanza corretto
Affronta situazioni
anche nuove in un
contesto noto e
semplice, fornendo
prestazioni
complessivamente
adeguate alle
richieste
Superficiali e
incomplete, con
qualche errore
Applica le conoscenze
essenziali solo su
alcuni argomenti o con
errori; si esprime in
modo superficiale e
impreciso
Affronta con
difficoltà semplici
situazioni nuove in
un contesto noto
Trova difficoltà ad
affrontare anche
situazioni semplici
DISCRETO
(D)
SUFFICIENTE
(S)
INSUFFICIENTE
(I)
4
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
(GI)
Frammentarie,
con errori e
lacune
Applica le conoscenze
essenziali solo su
pochi argomenti o con
errori di rilievo. Si
esprime in modo
superficiale e alquanto
scorretto
1..3
SCADENTE
(SC)
Gravemente
lacunose, con
errori
determinanti
Non riesce ad applicare
le conoscenze minime, Non sa affrontare le
anche se guidato; si
situazioni più
esprime in modo
semplici
decisamente scorretto
* da adeguarsi alle disposizioni ministeriali
Il credito scolastico
Il punteggio di credito, relativo al solo triennio, è assegnato dal Consiglio di classe con i
criteri dettati dal Regolamento sugli Esami di Stato che prevede fasce di attribuzione, con
le seguenti precisazioni:
Gli studenti che hanno media dei voti superiore a otto/decimi possono avere
riconosciuto il massimo punteggio
Il punteggio minimo della fascia viene assegnato agli studenti che presentino
debiti formativi, partecipazione e impegno non adeguati
All‟interno delle altre fasce di punteggi, il credito viene attribuito sulla base delle
indicazioni dell‟O.M.: media dei voti, curricolo ed esito degli anni precedenti,
frequenza, impegno e partecipazione, e tenendo inoltre in considerazione la
partecipazione alle attività didattiche, curricolari e extra curricolari della scuola
(stage, area di progetto), ma anche della partecipazione ad attività connesse alla
vita dell‟attività scolastica.
Per il riconoscimento dei crediti formativi debitamente documentati, i Consigli di
classe prenderanno in esame le certificazioni d‟attività significative, non occasionali,
e che accertino il conseguimento d‟effettive competenze aggiuntive conseguite
dallo studente, coerenti con gli obiettivi formativi e educativi dell‟istituto. Questi
crediti, oltre che essere riportati sulla certificazione dello studente, contribuiscono
alla determinazione del credito complessivo.
Il recupero
Il problema del recupero è un aspetto integrato nella normale attività didattica.
1. Nelle prime due settimane di settembre sono organizzati attività di recupero e prove
di accertamento per gli studenti con debito formativo
2.
Nel corso dell‟anno gli interventi di sostegno e di recupero sono affidati alla
programmazione del Consiglio di classe, che li organizza intervenendo nel modo
più tempestivo realizzando:
corsi pomeridiani
attività di sportello per piccoli gruppi
percorsi di lavoro individualizzati
I Consigli del biennio programmano inoltre, nel secondo quadrimestre, appositi interventi
(anche per studenti di classi parallele), per gli allievi non sufficienti al termine del primo nel
corso del secondo quadrimestre, allo scopo di favorire il recupero entro il termine dell‟anno
scolastico.
Tutti gli interventi sono attuati in base alla modalità e ai limiti di spesa stabiliti dal Consiglio
di Istituto.
Valutazione finale e debito formativo
A. Individuazione dei casi di debito formativo
1. La valutazione finale che il Docente presenta al Consiglio di Classe sul profitto di
ogni singolo allievo è riferita al rendimento relativo a tutto l'anno scolastico, e
accerta in modo particolare:
le conoscenze disciplinari
competenze sufficienti ad affrontare il successivo anno scolastico.
Risultano elementi integranti:
un adeguato interesse per l'attività scolastica e l'impegno personale nello
studio;
il raggiungimento degli obiettivi formativi;
il superamento di eventuali debiti formativi.
2. In assenza dei requisiti indicati dalla O.M. art. 4 a e b in più discipline, quando non
sussistano condizioni favorevoli all‟allievo, il Consiglio di classe può deliberare la
non promozione.
B. Definizione delle conoscenze/competenze/capacità da sviluppare
Ogni docente compila per ogni allievo promosso con debito formativo nella materia una
scheda individuale che descrive analiticamente:
a. Le caratteristiche del debito da saldare, con identificazione delle conoscenze e
competenze che sono indispensabili per la prosecuzione degli studi e devono essere
conseguite dallo studente
b. Le attività da svolgere nel periodo estivo con indicazione dei contenuti, delle
esercitazioni e possibilmente dei materiali allegati
c. La tipologia di prova di accertamento del superamento del debito che verrà
somministrata all‟inizio dell‟anno
d. L‟eventuale obbligo di frequenza di corso di recupero settembre.
C. Accertamento e recupero
Gli studenti promossi con debito formativo devono sostenere una prova di accertamento
sul superamento del debito preceduta, nei casi in cui il consiglio di classe lo ritiene
necessario, dalla frequenza di un corso di recupero nel mese di settembre, previa verifica
dello svolgimento del lavoro assegnato durante l'estate. Le attività di recupero possono
proseguire anche nella prima fase dell‟anno scolastico.
AUTONOMIA DIDATTICA E ORGANIZZATIVA
In attuazione della normativa relativa all‟autonomia scolastica, il nostro Istituto – per
conseguire gli obiettivi dei suoi indirizzi di studio – adotta le seguenti misure:
Adattamento del calendario
Suddivisione dell‟anno scolastico in quadrimestri e distribuzione dei periodi di sospensione
in base alle festività e alle esigenze locali.
Flessibilità dell‟orario
Quadro orario con moduli di lezione di 50 minuti per garantire momenti di riflessione,
formalizzazione e sintesi delle conoscenze apprese, in modo da valorizzare la centralità
della relazione di insegnamento/apprendimento.
Flessibilità del gruppo classe
Eventuale divisione della classe per approfondimenti e/o attività di recupero e
potenziamento, in special modo nelle classi dei corsi serali
Compresenze e codocenze
Realizzazione di progetti multidisciplinari con la presenza in classe di insegnanti di diverse
materie.
Organizzazione attività di recupero, potenziamento e approfondimento
Insegnamenti integrativi facoltativi
Collaborazione reti scuole e/o soggetti esterni con progetti integrati
COMUNICAZIONI SCUOLA - FAMIGLIA
Vengono utilizzate diverse modalità di comunicazione con le famiglie
a. Comunicazioni in sede di Consiglio di classe
b. Pagelle quadrimestrali, scheda di valutazione infraquadrimestrale durante il II
quadrimestre
c. Colloqui individuali in orario scolastico con i genitori secondo il calendario
consegnato agli studenti con l‟orario definitivo
d. Due colloqui generali pomeridiani con i genitori
e. Eventuali altre comunicazioni scritte e telefoniche
f. I colloqui con il Dirigente scolastico è necessario prendere appuntamento.
IL CONTRATTO FORMATIVO
Il contratto formativo costituisce il complesso di regole, accordi, procedure che insegnanti
ed alunni di ciascuna classe stabiliscono congiuntamente all‟inizio di ogni anno scolastico
e in particolare all‟inizio del corso sulla base dell‟esplicita dichiarazione del progetto
educativo adottato dall‟Istituto.
Pur nella diversità delle scelte e delle situazioni particolari, il comportamento dei docenti si
ispira ai seguenti principi:
All‟inizio dell‟anno il contratto formativo – nei suoi aspetti propriamente didattici viene
condiviso da tutte le componenti di ogni Consiglio di classe, sottoscrivendo il Piano di
Lavoro. Pertanto:
- L'allievo deve conoscere:
a. Obiettivi didattici ed educativi e il percorso per raggiungerli.
b. Le fasi del suo curricolo.
c. Le modalità di valutazione.
- Il docente deve:
a. Esplicitare gli obiettivi didattici ed educativi.
b. Illustrare il proprio intervento didattico.
c. Comunicare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione, i risultati.
- Il genitore deve:
a. Conoscere l'offerta formativa dell'Istituto.
b. Esprimere pareri e proposte.
c. Collaborare alle attività.
REGOLE COMPORTAMENTALI
Il Regolamento d‟Istituto e lo Statuto degli studenti e delle studentesse indicano diritti,
doveri e regole comportamentali.
Ciascuna componente dell‟istituzione scolastica deve attenersi a queste norme, declinate
anche attraverso documenti e circolari interne.
Il rispetto reciproco, il rispetto delle regole, il rispetto delle strutture rappresentano finalità
educative proprie dell‟I.S.I.S.S. “L.Scarambone”.
STATUTO DEGLI STUDENTI
DPR 24 giugno 1998, n. 249
Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della
scuola
secondaria
(in G.U. 29 luglio 1998, n. 175)
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto l'articolo 87, comma 5, della Costituzione;
Visto l'articolo 328 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297;
Visto l'articolo 21, commi 1, 2, e 13 della legge 15 marzo 1997, n.59;
Vista la legge 27 maggio 1991, n.176, di ratifica della Convenzione sui diritti del fanciullo,
fatta a New York il 20 novembre 1989;
Visti gli articoli 104, 105 e 106 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n.309;
Visti gli articoli 12, 13, 14, 15 e 16 della legge 5 febbraio 1992, n.104;
Visto l'articolo 36 della legge 6 marzo 1998, n.40;
Visto il D.P.R. 10 ottobre 1996, n.567;
Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n.400;
Visto il parere espresso dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione nella Adunanza
del 10 febbraio 1998;
Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti
normativi nella Adunanza del 4 maggio 1998;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri adottata nella riunione del 29 maggio 1998;
Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione
ADOTTA IL SEGUENTE REGOLAMENTO
"Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria"
Art. 1 (Vita della comunità scolastica)
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai
valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa
ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla
cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di
ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla
Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il
20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è
parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni
insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche
attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere,
del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il
raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle
conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di
coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono,
quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e
culturale.
Art. 2 (Diritti)
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che
rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla
pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le
inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la
possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare
iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto
dello studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la
vita della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I
dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano
con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di
programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di
criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre
diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di
autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a
migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola
gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere
chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli
stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola
media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il
diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative
offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono
organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e
delle esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della
comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte
all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività
interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativodidattico di qualità;
b. offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative
liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per
la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d. la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli
studenti, anche con handicap;
e. la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di
riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto
di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti
singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da
parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole
favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.
Art. 3 (Doveri)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente
agli impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del
personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che
chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a
mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate
dai regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi
didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio
della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e
averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 4 (Disciplina)
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che
configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al
corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni
specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il
relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del
senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità
scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni
disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna
infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del
profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera
espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e
ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto
della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di
convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità
scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere
disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai
quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto
con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche
quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal
caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al
permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del
comma 8.
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva
rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità
scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno,
ad altra scuola.
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono
inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 5 (Impugnazioni)
1.Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4, comma7, e per i relativi ricorsi si
applicano le disposizioni di cui all'articolo 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16
febbraio 1994, n. 297.
2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso,
da parte degli studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella
scuola media, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito
organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole
istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella
scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.
3. L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola
secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano
all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.
4. Il dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami
proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse,
contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli
istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia composto
per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dalla consulta provinciale, da
tre docenti e da un genitore designati dal consiglio scolastico provinciale, e presieduto da
una persona di elevate qualità morali e civili nominata dal dirigente dell'Amministrazione
scolastica periferica. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due
genitori.
Art. 6 (Disposizioni finali)
1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in
materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola
secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.
2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione
scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.
3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli
atti normativi della Repubblica
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Premessa
I principi e le norme stabilite dal seguente Regolamento hanno lo scopo di promuovere un
clima d‟ordinato e proficuo svolgimento della vita dell‟Istituto e tendono allo sviluppo delle
capacità d‟autogoverno ed autoregolamentazione della comunità scolastica.
Il Regolamento d‟Istituto trova fondamento nei principi dell‟autonomia didattica e
organizzativa della scuola, oltre che nello “Statuto delle studentesse e degli studenti della
scuola secondaria”.
Esso garantisce e disciplina l‟esercizio dei diritti individuali e collettivi, l‟uso delle risorse
strumentali e l‟accesso ai diversi servizi.
TITOLO I
DIRITTI E DOVERI
ART. 1
Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e
valorizzi, anche attraverso l‟orientamento, l‟identità di ciascuno e che sia aperta alla
pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell‟apprendimento e valorizza le
inclinazioni personali degli studenti anche un‟adeguata informazione, riconoscendo loro la
possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti o di realizzare
iniziative autonome.
ART. 2
La comunità scolastica promuove la solidarietà fra le sue componenti. La tutela dei deboli
e degli svantaggiati è principio cardine cui l‟Istituto fa riferimento e si sostanzia nel
perseguimento dell‟integrazione dei soggetti in situazione di handicap, nella prevenzione e
nel contenimento della dispersione scolastica ed in tutte le iniziative che rendano effettivo
il diritto allo studio. Agli studenti e alle altre componenti della comunità scolastica è
garantito il diritto alla riservatezza.
ART. 3
Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita
della scuola. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull‟organizzazione
della scuola, gli studenti, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la
loro opinione mediante una consultazione.
ART. 4
Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. È
compito del dirigente scolastico e dei docenti attivare con gli studenti un dialogo costruttivo
sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi
didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri di testo e
del materiale didattico.
Lo studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un
processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di
debolezza ed a migliorare il proprio rendimento.
ART. 5
Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il
diritto di scelta tra le attività facoltative aggiuntive offerte dalla scuola.
Le attività didattiche curriculari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate
secondo modalità e tempi che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze
di vita degli studenti.
ART. 6
Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità
alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all‟accoglienza ed
alla tutela della loro lingua e cultura ed alla realizzazione di attività interculturali.
ART. 7
La scuola si impegna a porre in essere le condizioni per assicurare:
a. Un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona ed un servizio
didattico-educativo di qualità;
b. Offerte formative aggiuntive ed integrative anche mediante il sostegno di iniziative
liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c. Iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per
la prevenzione ed il recupero della dispersione scolastica;
d. La salubrità e la sicurezza degli ambienti che devono essere adeguati a tutti gli
studenti tenendo conto delle situazioni di svantaggio e di handicap;
e. La disponibilità di un‟adeguata strumentazione tecnologica;
f. Servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
ART. 8
La scuola garantisce il diritto di riunione e di assemblea degli studenti, nel rispetto delle
norme regolamentari.
1. Le assemblee costituiscono occasioni di partecipazione democratica per
l‟approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della
formazione culturale e civile degli studenti.
2. Le assemblee studentesche possono essere di classe e di istituto.
3. In relazione al numero degli alunni ad alla disponibilità dei locali l‟assemblea di
istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele.
4. I rappresentanti degli studenti nei consigli di classe possono esprimere un comitato
studentesco di istituto.
5. Il comitato studentesco può esprimere pareri o formulare proposte direttamente al
consiglio di istituto.
6. È consentito lo svolgimento di un‟assemblea di istituto e di una di classe al mese,
nel limite, la prima, delle ore di lezione di una giornata, e la seconda di due ore. La
scelta del giorno della settimana in cui tenere l‟assemblea di classe non può essere
sempre la stessa ma deve ruotare nel corso dell‟anno scolastico.
7. A richiesta degli studenti le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate
per lo svolgimento di conferenze e/o proiezioni di film, per lavori di gruppo o per
altre attività parascolastiche.
8. Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni.
All‟assemblea di classe o di istituto possono assistere, oltre al Preside o un suo
delegato, i docenti che lo desiderano.
9. L‟assemblea di istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che
viene inviato in visione al consiglio di istituto.
10. L‟assemblea di istituto viene convocata su richiesta dei rappresentanti di istituto o
della maggioranza del comitato studentesco o del 10% degli studenti.
11. La data di convocazione e l‟ordine del giorno dell‟assemblea devono essere
preventivamente presentati al Preside.
12. Il comitato studentesco, ove costituito, ovvero il presidente eletto dall‟assemblea,
garantisce l‟esercizio democratico dei diritti dei partecipanti.
13. Il Preside ha il potere di intervento in caso di violazione del regolamento od in caso
di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell‟assemblea.
ART. 9
Nel rispetto del dettato costituzionale il diritto di associazione è garantito a tutti gli studenti,
anche nell‟ambito delle strutture scolastiche. Le associazioni studentesche potranno avere
finalità scolastiche o parascolastiche, e potranno porsi a supporto delle iniziative
dell‟istituto in termini ausiliari o propositivi, ma senza mai arrecare pregiudizio allo
svolgimento delle normale attività didattiche.
ART. 10
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere
assiduamente agli impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere, nei confronti del Capo d‟Istituto, dei docenti, del
personale della scuola e dei compagni, lo stesso rispetto che chiedono per sé
stessi.
3. Nell‟esercizio dei loro diritti e nell‟adempimento dei loro doveri essi sono tenuti a
mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi del presente
regolamento.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza
adottate dall‟Istituto.
5. Le strutture (laboratori, macchinari, sussidi didattici, ecc.) vanno utilizzate in
conformità delle norme specificamente previste ed in ogni caso avendo cura di non
arrecare danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti, i docenti, ed il personale tutto dell‟Istituto si impegnano a rendere
l‟ambiente in cui operano più accogliente possibile e ad averne cura come
importante fattore di qualità della vita scolastica.
TITOLO II
NORME DISCIPLINARI
ART. 11
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono ad aumentare e rafforzare il
senso di responsabilità ed il ripristino di rapporti corretti all‟interno della comunità
scolastica.
Ogni provvedimento, pertanto, deve fondarsi sull‟accertamento della responsabilità
personale e deve tendere alla formazione della persona.
Le sanzioni devono avere carattere temporaneo, devono essere proporzionate
all‟infrazione e graduate col ripetersi del comportamento.
Nessuno, infine, può essere sottoposto a sanzioni disciplinari prima di essere stato invitato
ad esporre le proprie ragioni.
ART. 12
Le sanzioni disciplinari che possono essere irrogate agli studenti per le violazioni del
presente regolamento sono le seguenti:
I.
Richiamo verbale.
II.
Avvertimento in forma scritta da annotare sul registro di classe.
III.
Lavori di utilità generale (pulizia, tinteggiatura, riordino, ecc.)
IV. Tempo aggiuntivo a scuola (da scontarsi in occasione di corsi pomeridiani).
V.
Allontanamento temporaneo dalle lezioni con o senza obbligo di frequenza.
ART. 13
Il mancato rispetto dei doveri di cui all‟art. 10 del presente Regolamento si prefigurano le
seguenti sanzioni disciplinari e si indicano i seguenti organi deputati a comminare la
sanzione:
COMPORTAMENTO
SANZIONE
ORGANO
Irregolare
frequenza
e
mancata giustificazione delle
assenze, ingiustificati ritardi
frequenti e abituali. Mancato
assolvimento degli impegni di
studio
Richiamo verbale
Coordinatore di classe
Avvertimento scritto
Tempo aggiuntivo a scuola
(ogni 3 mancate giustificazioni
o ogni 3 ritardi, un‟ora)
Mancanza di rispetto nei
confronti del capo d‟istituto,
dei docenti, del personale e
dei
compagni
Avvertimento scritto
Allontanamento temporaneo,
con obbligo o meno di
frequenza fino ad un massimo
di 15 giorni
Docente (solo per avvertimento)
Preside o suo delegato (fino a
3gg.)
Consiglio di classe (fino a 5 gg.)
Giunta Esecutiva (fino a 15 gg.)
Mancata
osservanza
di
disposizioni organizzative e
di sicurezza
Utilizzo non corretto di
strutture,
attrezzature
e
sussidi
didattici della scuola
Danneggiamento
del
patrimonio della scuola
Richiamo verbale
Avvertimento scritto
Lavori di utilità generale
Lavori di utilità generale
Avvertimento scritto più lavori
di utilità generale (Sarà in ogni
caso richiesta la riparazione o
il risarcimento del danno)
Mancata cura dell‟ambiente Avvertimento scritto più lavori
scolastico
o
assenza di utilità generale
d‟impegno nel renderlo più
accogliente
Preside
Docente
Preside
Consiglio di classe
Preside
Consiglio di classe
Preside
Consiglio di classe
Docente
Di ogni sanzione disciplinare deve essere data comunicazione alla famiglia e devono
essere concordate con essa tutte le iniziative più opportune per migliorare i comportamenti
dell‟alunno.
Nel caso di allontanamento dalle lezioni, sarà compito del coordinatore di classe tenere i
rapporti con la famiglia e con l‟alunno.
ART. 14
Sono considerate mancanze gravi:
o
Uscita arbitraria da scuola
o
Comportamenti pericolosi, in particolare in laboratori o aule speciali
o
Violenza fisica e/o verbale
o
Furti
o
Detenzione di oggetti pericolosi o illeciti
o
Atti di vandalismo
o
Comportamenti lesivi del prestigio dell‟istituzione scolastica
Per tali comportamenti, fatte salve le eventuali responsabilità civili e penali, potrà essere
comminato l‟allontanamento dalle lezioni. L‟iniziativa disciplinare sarà promossa dal
Preside, che dovrà essere immediatamente informato e che potrà, a secondo della gravità
del fatto,comminare direttamente la sanzione dell‟allontanamento fino a tre giorni,
convocare il consiglio di classe per l‟allontanamento fino a 5 giorni o la Giunta esecutiva
per quello fino a 15 giorni.
ART. 15
Solo in casi eccezionali, a seguito di gravi infrazioni disciplinari, gli alunni potranno essere
allontanati dall‟aula. In questo caso dovranno essere affidati alla vigilanza dei collaboratori
scolastici e il provvedimento dovrà essere immediatamente comunicato al preside o al suo
delegato.
ART. 16
Contro ogni provvedimento disciplinare è ammesso ricorso scritto all‟Organo di garanzia
interna, costituito dalla Giunta Esecutiva.
TITOLO III
NORME DI FUNZIONAMENTO
ART. 17
La vigilanza sugli alunni è affidata alla responsabilità dei docenti da cinque minuti prima
dell‟inizio delle lezioni a cinque minuti dopo il termine delle stesse. Durante i cambi di
lezione il docente non dovrà allontanarsi dall‟aula senza prima aver affidato la classe al
docente dell‟ora successiva o, in caso di ritardo, ad un collaboratore scolastico. Al termine
delle lezioni, il docente dovrà accompagnare gli alunni fino all‟uscita da scuola.
ART. 18
L‟ingresso a scuola avviene dalle ore 7.55 alle 8.00. Al suono della campanella tutti gli
alunni dovranno trovarsi già in aula.
Gli studenti in ritardo per seri e comprovati motivi saranno ammessi in aula solo se
autorizzati dal preside o da un suo collaboratore e sono tenuti a giustificare il ritardo entro
il giorno successivo.
L‟ingresso alla seconda ora è consentito solo in via eccezionale all‟alunno accompagnato
da uno dei genitori.
Uscite anticipate possono essere autorizzate dal Preside o da un suo collaboratore solo in
via eccezionale e dietro richiesta personale dei genitori dell‟alunno interessato.
ART. 19
Le assenze devono essere giustificate al Preside o da un suo delegato, dal genitore o da
chi esercita la patria potestà sul minore, lo stesso giorno del rientro a scuola.
La giustifica va compilata sull‟apposito libretto rilasciato dagli uffici di segreteria,
contenente la firma autenticata di un genitore o dell‟esercente la patria potestà.
Gli alunni maggiorenni potranno giustificare da soli.
I docenti della prima ora sono delegati ad accettare le giustificazioni e a verificare
l‟avvenuta giustifica.
ART. 20
È vietato abbandonare l‟aula, salvo che nei casi di assoluta necessità e comunque,
sempre dopo autorizzazione verbale del docente.
Le uscite dall‟aula devono essere di breve durata e non possono riguardare più di un
alunno per volta.
Nessuno può allontanarsi dall‟aula durante il cambio dell‟ora di lezione.
Salvo che in casi di necessità, il docente eviterà di concedere permessi di uscita dall‟aula
in prossimità del cambio dell‟ora.
L‟uscita dall‟aula, salvo che in casi eccezionali, non è permessa durante le prime due ore
di lezione.
ART. 21
Durante l‟intervallo gli studenti devono tenere un comportamento dignitoso. Il docente, cui
spetta la vigilanza, potrà autorizzare gli alunni ad uscire nel corridoio antistante l‟aula.
ART. 22
È assolutamente vietato introdurre nei locali scolastici oggetti non pertinenti con l‟attività
didattica.
L‟Istituto non è responsabile di beni o preziosi lasciati incautamente incustoditi o
dimenticati nelle aule, nei laboratori o in qualsivoglia altro locale della scuola.
ART. 23
È fatto divieto agli alunni e a tutto il personale scolastico di fumare nei locali della scuola
(Legge n. 584 dell‟11.11.1975)
ART. 24
È fatto divieto agli alunni e a tutto il personale scolastico di usare telefonini cellulari nei
locali della scuola.
TITOLO IV
VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE
ART.25
Tutte le visite guidate e i viaggi d‟istruzione, di classe o di sezione, sono parte integrante
delle lezioni.
Essi hanno come obiettivo l‟integrazione di esperienze per un più proficuo
rapporto tra scuola e mondo del lavoro, promozione negli alunni di una maggiore
conoscenza e comprensione del territorio, lo sviluppo dell‟interesse naturalistico,
ambientale, culturale, ecc…
ART.26
I viaggi e visite d‟istruzione in orario scolastico o di un‟intera giornata programmati ed
approvati dai Consigli di classe, possono essere effettuati in qualsiasi periodo dell‟anno
scolastico.
Il docente proponente è un docente della classe il quale, previa richiesta al dirigente
scolastico, deve provvedere alla compilazione del programma analitico del viaggio
che va consegnata alla famiglia; deve inoltre provvedere alla raccolta delle
dichiarazioni di consenso delle famiglie ed infine alla presentazione di una relazione
sulla visita o viaggio.
ART.27
I viaggi di più giorni devono essere programmati nelle linee generali dal Consiglio di classe
di Ottobre.
Proponenti sono i docenti del Consiglio di classe e gli accompagnatori dovranno
essere di norma titolari di discipline attinenti alle finalità del viaggio.
Il docente proponente presenta le richieste al Dirigente scolastico. Il Consiglio
d‟Istituto le approva previa disamina delle offerte delle Agenzie di Viaggio.
Nel caso di più docenti accompagnatori o nel caso di più classi accorpate, viene
nominato un docente capo-gruppo.
ART.28
Gli studenti delle prime e seconde classi possono effettuare viaggi della durata
massima di tre giorni.
Le classi 3,4 e 5 potranno effettuare viaggi in Italia o all‟estero della durata
massima di sei giorni (5 pernottamenti).
Per una durata superiore a 6 gg. Consecutivi si rinvia all‟art. 6 comma 3 e art. 7 comma 1
C.M. n. 291/92.
Per viaggi di lunga percorrenza da effettuarsi nelle ore notturne si fa riferimento all‟art. 9
della C.M. 291/92.
Il limite temporale è il trenta aprile.
ART.29
L‟approvazione del viaggio è subordinata alla partecipazione di almeno 2/3 degli alunni di
ciascuna classe.
Gli insegnanti accompagnatori dovranno essere in rapporto di un insegnante ogni 15
allievi per i viaggi sia in Italia che all‟estero.
Nelle classi miste è opportuna la presenza di docenti di ambedue i sessi.
Nel caso di impedimento improvviso da parte di un docente, il Dirigente scolastico
provvederà alla sostituzione con altro docente.
ART.30
Ai docenti accompagnatori spettano i compensi come da normativa ed eventuali rimborsi
di biglietti d‟ingresso a mostre, musei o utilizzo di mezzi pubblici di trasporto.
ART.31
I genitori degli alunni dovranno essere informati sul programma di viaggio e chi esercita la
patria potestà dovrà darne il consenso scritto, mentre per gli alunni maggiorenni è
sufficiente la firma dei genitori per presa visione.
DISPOSIZIONI FINALI
ART. 32
Eventuali modifiche al presente Regolamento possono essere apportate solo col voto
favorevole dei due terzi dei componenti del consiglio d‟Istituto.
ART. 33
Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento si rinvia alle norme
legislative vigenti.
I LUOGHI DELLE DECISIONI
La gestione dell’Istituto è affidata agli organi previsti dal D. legisl. 16-4-94 n. 297
(Testo Unico delle leggi sull’istruzione) e dal D. legisl. 30-3-2001 n. 165
Consiglio d'Istituto e Giunta esecutiva
Il Consiglio d'Istituto è composto dal Dirigente Scolastico e dai rappresentanti dei soggetti
presenti nella scuola: docenti, personale amministrativo, tecnico e ausiliario, studenti e
genitori.
Le funzioni del Consiglio d'Istituto e della Giunta esecutiva, eletta al suo interno, sono
sancite dalla legislazione sugli organi collegiali. In particolare, il Consiglio ha compiti
propositivi per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e
dell'attività in specifici settori della scuola. Fra questi rientrano: l'acquisto delle attrezzature
tecnico-scientifiche, l'adattamento del calendario scolastico, gli indirizzi di programmazione
educativa, la formulazione del regolamento interno (nel settembre 1999 è stato approvato
il Regolamento attuativo dello statuto delle studentesse e degli studenti), la ripartizione
delle risorse, la promozione dei contatti esterni.
Staff di dirigenza
È composto dal Dirigente Scolastico e dai collaboratori da lui nominati. In tal modo,
favorendo il confronto fra i componenti, lo staff assume caratteristiche organiche,
proponendosi di raggiungere con efficacia tutte le articolazioni delle scuola. Lo staff è
organo di gestione del quotidiano (permessi e giustificazioni studenti/docenti, sostituzioni,
soluzione ai problemi relativi all'orario in collaborazione con la commissione competente).
È organo di sostegno al buon funzionamento dell'istituto su aspetti di ordinaria
amministrazione e sulle emergenze (problemi disciplinari, sicurezza, decoro dell'ambiente,
vigilanza e controllo).
Collegio Docenti
Il Collegio dei Docenti è composto dal Dirigente Scolastico e dal personale insegnante in
servizio nella scuola. Il Collegio è convocato dal Dirigente Scolastico in base alla
programmazione didattica e, comunque, ogni volta che ve ne sia la necessità. La
convocazione avviene anche per richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti. Il
Collegio ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico della scuola; in
particolare, cura la programmazione educativa, l'adozione dei libri di testo, propone
programmi di sperimentazione, promuove l'aggiornamento dei docenti, elabora e definisce
il Piano dell'Offerta Formativa, approva il Piano annuale delle attività. Elegge i docenti
coordinatori delle funzioni strumentali.
Il Collegio dei Docenti definisce la programmazione disciplinare, individua i percorsi
interdisciplinari e i criteri generali per la valutazione degli allievi.
Dipartimenti disciplinari e di indirizzo
Sono gruppi disciplinari permanenti costituiti da docenti che insegnano la stessa materia e
materie dello stesso indirizzo. Propongono le linee guida della programmazione didattica
disciplinare e coordinano le attività di aggiornamento. Hanno facoltà di segnalare possibili
attività didattiche non curricolari, attinenti l'area disciplinare propria e di coordinare le
adozioni dei libri di testo. Predispongono specifiche modalità e materiali di recupero e
sostegno, operano scambi di esperienze e di informazioni, producono materiali utili alla
valutazione e stabiliscono criteri comuni per la preparazione di prove di verifica.
Dipartimento
linguistico-letterario
scientifico
giuridico-economico
tecnico-professionale.
Ove lo ritengano necessario, i Dipartimenti, in relazione a specifiche fasi della propria
attività, possono articolarsi per aree disciplinari o per singole discipline.
I compiti dei Dipartimenti sono:
l‟analisi disciplinare
La definizione dei moduli comuni a tutte le classi parallele
La predisposizione, conseguente, di prove di verifica e la loro realizzazione.
I Coordinatori dei Dipartimenti, nominati dal Dirigente scolastico, sono indicati dai docenti
componenti il dipartimento stesso, considerate le capacità di organizzare e promuovere
l‟innovazione didattica, oltre che le esperienze acquisite.
Spetta al Coordinatore:
Presiedere e verbalizzare le sedute
Svolgere una funzione di indirizzo e di promozione degli orientamenti
della scuola
metodologici
Stimolare la ricerca di percorsi multi ed interdisciplinari
Fornire indicazioni di lavoro e materiali di riferimento ai docenti in ingresso
Promuovere la comunicazione, la circolazione e la condivisione di idee ed
esperienze.
Comitato dei genitori
Sono membri effettivi del Comitato i rappresentanti dei genitori eletti nei Consigli di classe
e nel Consiglio d'Istituto. Il comitato garantisce il necessario contatto e confronto tra i
genitori eletti ed ha funzioni propositive presso gli altri organi collegiali scolastici.
I Consigli di Classe
Compiti e composizione
Il consiglio di classe è l'organismo fondamentale di gestione del processo didattico, che
assume le scelte e le decisioni attuative del Piano dell'Offerta formativa adattandola alle
specificità della classe e dei singoli studenti.
È formato dai docenti della classe e dai
rappresentanti - eletti all'inizio di ogni anno
entro il mese di ottobre - dei genitori e degli studenti.
Sono convocati con i soli docenti gli scrutini e i consigli di settembre.
Compito fondamentale del Consiglio di Classe è la definizione della programmazione
didattico-educativa, in relazione a quanto stabilito dal Collegio dei Docenti e dai
Dipartimenti, previo esame dei risultati dei test di ingresso.
Esso stabilisce gli obiettivi relativi all‟area cognitiva, affettiva e psicomotoria.
Compito dei Consigli delle classi 1° 2° e 3° è quello della gestione dell‟area di
approfondimento. A tale scopo il Consiglio articolerà un autonomo progetto, ferme
restando le indicazioni generali contenute nel P.O.F..
Al Consiglio di Classe, infine, compete, sulla base dei criteri generali stabiliti dal Collegio
dei Docenti, la valutazione degli allievi e lo stesso procede periodicamente all‟analisi dei
risultati conseguiti dagli allievi, rileva le situazioni di difficoltà e pone in essere tutte le
iniziative che ritiene utili per il loro superamento. Dinanzi ai possibili casi di insuccesso
scolastico, il C.D.C. definisce specifici percorsi individuali di recupero.
Al Docente coordinatore del C.D.C., nominato dal Dirigente scolastico, spettano i seguenti
compiti:
Presiedere, nei casi in cui non sia presente il Dirigente scolastico, le sedute del
Consiglio e curarne la verbalizzazione.
Svolgere un ruolo di raccordo tra i Docenti della classe e fare presenti le necessità di
eventuali convocazioni straordinarie.
Le Commissioni e i gruppi di lavoro
L‟organizzazione didattica dell‟Istituto si completa attraverso le Commissioni di lavoro e i
Docenti referenti in relazione a specifici campi di intervento stabiliti dal P.O.F. Le
commissioni sono coordinate o dalle Funzioni Obiettivo o da docente delegato dal Preside.
Commissione P.O.F., Carta dei servizi e Regolamento d’Istituto
(I Docenti vengono nominati dal Collegio)
Elabora il P.O.F.
Stila la Carta dei Servizi
Stila il Regolamento di Istituto
Procede alle necessaria revisioni dei tre documenti citati.
Commissione Orientamento - Dispersione e della Salute
Predispone test e prove attitudinali e ne elabora i risultati
Organizza incontri con esperti esterni e segue gli allievi nella fase della scelta
Promuove la conoscenza delle opportunità offerte dall‟Istituto ed effettua interventi
informativi presso le scuole Medie di Primo grado
Procede ad un costante monitoraggio dei risultati scolastici, delle assenze e dei
comportamenti a rischio
Organizza e promuove l‟attività del C.I.C.
Propone iniziative idonee a combattere il fenomeno della dispersione.
Commissione viaggi di istruzione, scambi culturali e visite guidate
Individua possibili visite in relazione agli obiettivi formativi della scuola
Elabora progetti e attiva contatti con soggetti esterni
Commissione integrazione alunni portatori di handicap
Elabora progetti finalizzati all‟integrazione
Predispone materiale didattico
Commissione Orario
Elabora l‟orario scolastico secondo le esigenze della flessibilità.
Coordinatore del corso serale
Le attività del corso serale sono coordinate da un docente nominato dal Dirigente
Scolastico.
L’organizzazione dell’anno scolastico
Il Collegio dei Docenti ha approvato la suddivisione dell‟anno scolastico in due
quadrimestri. Il primo avrà termine il 31 gennaio, il secondo avrà inizio l‟1 febbraio e
terminerà il 9 giugno..
Alla fine del primo bimestre rispettivamente del primo e del secondo quadrimestre sarà
compilata una scheda informativa sui risultati conseguiti da ciascun allievo.
I rapporti scuola-famiglia
Sono previsti:
due incontri con le famiglie dei discenti, uno prima di Natale e l‟altro nella prima metà
del II quadrimestre.
uno sportello informativo per i genitori
iniziative di coinvolgimento delle famiglie sui problemi dell‟adolescenza con eventuali
interventi di specialisti dell‟età evolutiva
Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa
All‟inizio dell‟anno scolastico sono individuate tra i docenti in servizio, con delibera del
Collegio dei Docenti e in coerenza con il Piano dell‟Offerta Formativa, Funzioni Strumentali
per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia e per
l‟attuazione di progetti formativi d‟intesa con Enti ed Istituzioni esterni alla scuola
Altri strumenti organizzativi
Il centro di documentazione
Ai fini della valutazione dell'esperienza è stato istituito un centro di documentazione dati
che si articola in due sezioni :
materiali prodotti in altre realtà scolastiche
materiali prodotti nell'Istituto.
Le priorità nella formazione dei docenti
I bisogni formativi che emergono dalle stesse caratteristiche del Piano, sono quelli che
attengono:
all'affinamento delle capacità di programmazione modulare
allo sviluppo delle capacità di valutazione ed autovalutazione
al potenziamento delle nuove tecnologie nell'attività didattica
all'approfondimento delle tematiche relative all'elevamento dell'obbligo scolastico
allo sviluppo degli strumenti di analisi del territorio e delle capacità d'interazione con i
soggetti esterni alla scuola.
La Valutazione del P.O.F
MONITORAGGIO – VERIFICA AUTOVALUTAZIONE – RIPROGETTAZIONE
La valutazione del Piano dell‟Offerta Formativa rientra tra i compiti che il Collegio ha
affidato alle Funzioni Strumentali al POF, che vengono scelti ogni anno dal Collegio
docenti e che, con il dirigente scolastico e i collaboratori costituisce un Comitato Tecnico
(Focus Group) . Sarà cura del Comitato Tecnico, gruppo di gestione del POF, predisporre
un‟apposita scheda di documentazione delle esperienze di innovazione metodologicodidattica e organizzativa.
In tali schede verranno inseriti indicatori di controllo per la valutazione dei progetti attivati,
rispondenti ai seguenti criteri di efficacia ed efficienza:
praticabilità: disponibilità effettiva di risorse umane e tecnologiche
utilità: promozione effettiva del successo scolastico
funzionalità: le iniziative
coordinamento del servizio
devono
rispondere
alle
esigenze
di
organicità
e
Il monitoraggio investe tutti i livelli, dai singoli docenti, che valutano il progredire
dell‟apprendimento e il raggiungimento degli obiettivi formativi da parte degli allievi e della
classe, ai Dipartimenti di materia e di area, i Consigli di Classe, il Collegio dei Docenti, il
Consiglio d‟Istituto che procedono a valutazioni in itinere e finali, al personale non docente
che valuta la procedura per le certificazioni e la parte amministrativa dei progetti.
Alunni e genitori vengono coinvolti nel processo di valutazione mediante questionari
relativi alle attività del POF nel suo complesso o a singole attività e progetti, i cui risultati
vengono resi pubblici mediante affissione all‟Albo della relazione finale e dei dati
riassuntivi.
Il monitoraggio delle diverse attività del P.O.F. si attua:
per valutare quale incidenza abbiano sulla vita della scuola;
per migliorare la qualità del servizio offerto;
per correggere il “tiro” sulle diverse offerte;
per raccogliere il parere di tutti i protagonisti della scuola (docenti, studenti, genitori),
cercando di valutare la dimensione del “percepito”;
per sentire le esigenze di tutti i protagonisti della scuola e rispondere a tali esigenze;
per diffondere le informazioni sulle potenzialità e i problemi del nostro istituto;
per confrontare i dati con quelli degli anni precedenti e valutare la portata e la qualità
dei cambiamenti;
per documentare le attività svolte in modo da renderle confrontabili con esperienze
diverse, anche in funzione di un‟autocertificazione.