Vento largo 31 - zig zag libri cd

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Vento largo 31 - zig zag libri cd
presenta
Vento largo (31)
Vogliamo libri che non ignorino niente della tragedia umana, niente delle meraviglie quotidiane, libri che ci facciano
tornare l’aria nei polmoni. (Laurence Cossé)
Salutando e ringraziando tutti alla fine di una lunga e bella stagione, ricordiamo che si può sempre chiedere,
suggerire, proporre e intervenire per i programmi prossimi venturi. Qualche idea l’abbiamo, ma siamo
sempre aperti, almeno fino alle (meritate & agognate) vacanze.
(libri)
Leonardo Sciascia, Il fuoco nel mare, Adelphi
Una raccolta di racconti che fanno riscoprire l’abilità narrativa di Leonardo Sciascia anche quando deve
confrontarsi con i fatti storici della realtà (come in I tedeschi in Sicilia, ricostruzione di un massacro del 1943
rimasto impunito). Sublime nel raccontare le storie di avidità e miseria umana, di luci e di ombre di una
Sicilia che è il luogo perfetto per (parole sue) “il gusto della supposizione e il ridestarsi dello spirito”.
Zigmunt Bauman, Lo spettro dei barbari, Bevivino
Nell’attraversare la definizione di barbari e di barbarie, Zigmunt Bauman ricostruisce l’immaginario di
paura, ignoranza e diffidenza che distingue la civiltà occidentale nel suo rapporto con l’altro, trasformato, per
ogni evenienza, in uno mostro terrificante. Per questo si parla di “spettro dei barbari”: è uno specchio
deformato che rimanda la sua stessa immagine. I barbari sono gli altri, finché possiamo dirlo noi. Un ritratto
micidiale dei nostri giorni.
Patti Smith, Just Kids, Feltrinelli
“Ricordavamo ogni cosa, il passato, il presente e il futuro, chi avevamo perso, chi stavamo perdendo, e chi
alla fine avremmo perduto”: Patti Smith torna all’adolescenza, all’incontro con Robert Mapplethorpe,
fotografo che la inizierà alle gioie e ai dolori dell’arte (che aveva già celebrato in Mar dei Coralli) rileggendo,
insieme al tempo passato, la storia di un’amicizia importante e indimenticabile.
A. Hemon, Il progetto Lazarus, Einaudi
Ci sono due storie che si intrecciano e si sovrappongono: quella vera, di un immigrato ucciso dalla polizia
nella Chicago d'inizio secolo, e quella di uno scrittore che viaggia nelle intersezioni del tempo e dello spazio
su cui si regge ancora l'Europa per ricostruirne la vicenda. In comune, i due protagonisti hanno la sottile
ambiguità che si cela nella parola “straniero”, che rende questo romanzo più attuale che mai.
A. Haslett, Union Atlantic, Einuadi
Riflesso dei tempi febbrili ed evanescenti in cui viviamo, l’incontro tra le vite di Doug Fanning, banchiere
senza freni, e l’anziana Charlotte Graves, insegnante di storia in pensione, diventa uno specchio in cui si
vedono le immagini di due Americhe e per estensione di due mondi che si reggono su fondamenta molto
diverse. Quanto conciliabili non lo dice nemmeno questo (bel) romanzo, ma qualche idea tra le righe la si
percepisce.
(dischi)
Bettye LaVette, Interpretations, Anti
Bettye LaVette interpreta una dozzina di classici del rock’n’roll targato Gran Bretagna: dai Beatles agli Who
(senza dimenticare i Rolling Stones) s’inventa un repertorio rileggendo canzoni memorabili in un suono
raffinato e con la partecipazione di musicisti abituati alle alte temperature, tra cui Shane Fontayne alle
chitarre e Charley Drayton alla batteria. Con un omaggio, nemmeno tanto nascosto, a Nina Simone.
Notevole.
Evasio Muraro, O tutto o l’amore, Fragile/Universal
Già protagonista di quel Canzoni per uomini di latta che si è segnalato tra i più bei dischi italiani dell’anno
scorso, Evasio Muraro ha maturato tra l’autunno e l’inverno scorso una nuova consapevolezza nella sua
scrittura e nel suono che è andato cercando con pochi e fidatissimi musicisti e la chiara percezione di una
canzone d’autore capace di sfidare l’originalità negli arrangiamenti e nei modelli sonori. Un disco da
ascoltare come una bella storia.
Dirt Music, BKO, Glitterhouse
Frutto di viaggi nel deserto del Mali e dell’incontro con i Tamikrest (di cui è altrettanto consigliato il loro
Adagh, prodotto da Chris Eckman) BKO è una bella sintesi tra il rock’n’roll e la musica tuareg, originale e
intenso, a partire dalla versione di All Tomorrow Parties dei Velvet Underground che è stata la scintilla iniziale.
Molto bella anche la confezione, non casuale e in sintonia con la musica. Tra i dischi dell’anno.
Keith Jarrett e Charlie Haden, Jasmine, ECM
Due straordinari musicisti si ritrovano a collaborare come per magia, ma nella musica tutto rimane nell’aria
ed è così che Keith Jarrett e Charlie Haden hanno dato vita ad una nuova collaborazione. In parallelo
avevano scavato nella storia della musica americana, insieme si sono ritrovati per un disco di classe, intimo e
appassionato, informale nei contorni, ma profondo della sostanza del dialogo tra due straordinarie menti
musicali.
The Gaslight Anthem, American Slang, Side One Dummy
Una cavalcata elettrica a tutto tondo, tra i Clash e Bruce Springsteen, con chitarre serrate e un fuoco di fila
di canzoni senza un cedimento che sia uno, comprese tra l’inizio perentorio di American Slang e il commovente
finale di We Did It When We Were Young. Con ampi segnali di evoluzione rispetto al precedente The Sound Of 59
che fanno dei Gaslight Anthem una delle realtà più interessanti degli ultimi anni, American Slang è rock’n’roll
al 100%.
(promemoria)
Evasio Muraro (con Fidel Fogaroli al pianoforte) presenterà il suo nuovo disco O tutto o l’amore in anteprima a
Zig Zag sabato 5 giugno, ore 15.30. Ulteriori informazioni su: www.evasiomuraro.com.
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