Alessandro Maggini - Grazie Tavernelle

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Alessandro Maggini - Grazie Tavernelle
In ricordo di
Alessandro Maggini
Istituto Comprensivo “Grazie Tavernelle”
Scuola primaria Alessandro Maggini
a.s. 2010/2011
Libertà...
ad Alessandro Maggini
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Un ringraziamento a tutti i bambini
e le maestre che negli anni hanno tenuto
vivo nei loro cuori il ricordo di
Alessandro Maggini.
Vent'anni...
lo splendore della nostra terra...
vent'anni...
turbamento di bagliori di guerra...
Vent'anni...
Coraggio Patria e Libertà...
vent'anni...
una luce nell'oscurità...
Vent'anni...
fiori di gioventù reciso...
vent'anni...
una Vita senza più sorriso...
Vent'anni...
l’estremo sacrificio del cuore...
vent'anni...
eterna speranza per un futuro migliore...
Vent'anni...
nel silenzio... umile e fiero...
vent'anni...
monito per il mondo intero...
Vent'anni...
nell'anima risuoni un inno alto e solenne...
vent'anni...
rifulga della Libertà la fiamma perenne...
Vissani Fabrizio
26 marzo 2011
Alessandro Maggini
Per Alessandro Maggini
Alessandro Maggini eroe italiano,
per la sua patria diventò partigiano.
Questa poesia di noi bambini.
è dedicata ad Alessandro Maggini,
Per le Marche morì come un grande soldato,
ad Ostra fu fucilato.
un partigiano valoroso
morto per la pace in modo coraggioso.
"Viva l'Italia" gridò prima di morire
La benda sugli occhi rifiutò
e viva l'Italia gridò.
sperando di lasciare agli italiani un avvenire.
Ora il suo corpo giace nel santuario dei
Quando era bambino con gli amici a calcio giocava
e allo studio tanto si dedicava.
Gli aquiloni a lui piaceva far volare
e poi starli a guardare.
Il suo ricordo rimarrà nei nostri cuori
grate racconti di Vera e dei suoi genitori.
Boriani Alessia
Corneli Lorenza
classe V A
partigiani
con altri suoi compagni marchigiani.
La nostra scuola a lui è dedicata
e io ne sono davvero onorata.
Ottaviani Agnese
Classe V A
Caro Alessandro,
Alessandro era molto bravo a scuola.
L’amore per gli altri lo rendeva generoso con tutti.
Entusiasta delle sue idee. Era uno
Studente modello.
Sacrificò la sua vita per gli altri, ma fu
Arrestato e fucilato dai tedeschi.
Nato il 1°Marzo 1924 e morto il 6 Febbraio 1944.
Doro il suo nome di battaglia, che
Ricorda ancora
Oggi I'orrore della guerra.
Morto con altri due partigiani per salvare I’ltalia dai Nazifascisti.
so che non ci sei più ,
ma se fosse ancora vivo, di scrivere questa lettera.
Ho incontrato tua sorella minore Vera che, anche se non ti ha conosciuto, ci ha raccontato la tua vita perché la tua amata mamma le ha
sempre parlato di te.
Sono rimasto profondamente colpito dal tuo carattere e da come hai
vissuto la sua breve vita.
Eri di animo gentile e per questo i tuoi fratelli ti adoravano. Hai
dato tanto al tuo paese fino all'ultimo grido " VIVA L'ITALIA ".
Mi dispiace non averti conosciuto di persona che non aver ascoltato
dalla tua voce la tua storia. Come mi sarebbe piaciuto averti di
Amato da tutti e soprattutto dalla famiglia.
Grande coraggio ed eroismo.
Grande partigiano, onore alla liberta
Invocavano I’inno per la liberazione
Nel bel mezzo di un'
Italia occupata dai Nazifascisti.
fronte e sentire i tuoi racconti magari salutarti dicendo
" CIAO NONNO "
Leggieri Sara
Verdolini Linda
Classe V B
Sordoni Federico
classe V A
Una morte coraggiosa
Ancona 23/2/11
Caro Alessandro Maggini,
ho conosciuto la tua storia e ho visto per la prima volta tua
sorella Vera. Lei ci ha raccontato che hai preso una medaglia
d'argento come militare e che sei stato fucilato il 6 febbraio
del 1944. Ci ha detto anche che ti piaceva il calcio, anche a
me piace il calcio e faccio il portiere insieme ad un mio amico
di scuola. Noi giochiamo nel campetto di fianco alla scuola
che frequentavi da piccolo, lo so perché tua sorella ci ha fatto
vedere le foto di quando avevi la nostra età. Il tuo libro preferito era "il tallone di ferro " di Jack London, tu eri molto bravo
a scuola ed eri molto gentile con i tuoi compagni. A te piaceva molto leggere, a me non tanto però a volte leggo un libro
che si intitola "Goal ", perché la maestra mi dice che leggere è
molto importante.
Ho sentito da tua sorella che eravate in sette fratelli: Vera,
Ardea, Alessandro, Ennio, Licia, Mirella e Vera . Tu nel 1944
sei diventato partigiano e la maestra ci ha raccontato che
fare il partigiano non è una cosa molto facile perché devi
sparare e stare attento. Tua sorella però ci ha raccontato che
qualcuno ha fatto la spia, e che ti hanno scoperto.
Così tu e i tuoi due amici siete stati catturati e nella strada
principale di Ostra dovevate camminare con le mani dietro
la schiena. Dopo qualche mese dalla tua morte tuo papà Romolo sapendo che eri stato fucilato morì dal dispiacere. Mi
piacerebbe essere coraggioso come te.
Riccardo Cavalieri
classe V C
perché sospettavano di lui;
ma tu ti sei rifiutato,
eri buono,
non sapevi nemmeno usarlo,
quel "tubo di ferro" che
rumorosamente spara pallottole d' argento,
lasciando in aria un triste fragore.
Però, due giorni dopo,
quell’infiltrato, vigliacco,
I
ti tradì.
Ti chiamò con il tuo nome di battaglia
Doro.
Ti portarono, insieme a Pietro e Amedeo
ad Ostra. Lì la tua vita finì.
Una triste scia di proiettili ti colpisce,
tu non gridi aiuto,
urli: VIVA L'ITALIA.
Marta Cernile
Classe V C
Pallottole d'argento
Nome di battaglia: " DARO "
Ancona 23/2/11
La guerra porta il dolore
nella famiglia Maggini.
La tua coraggiosa vita
inizia nel '24;
amavi studiare e leggere,
i bambini aiutavi ad imparare;
a scuola eri assai bravo,
eri davvero gentile, generoso
e molti amici avevi.
La tua famiglia era numerosa,
c' eri tu, sei altri fratelli
e i tuoi genitori.
Da ragazzino
conoscendo il mondo,
la tua città
amavi essere libero.
Non ti è mai piaciuto il fascismo,
sin da quando eri bambino;
infatti ti riunivi nel "buco",
cosi lo chiamavi, con i tuoi amici,
anch' essi partigiani, come te.
Lì i1 tuo traditore si infiltrò
fingendosi partigiano;
i tuoi compagni, di ucciderlo,
ti avevano dato il compito
Sono nato in una famiglia operaia nel 1924 e mi hanno chiamato Alessandro. I miei genitori mi amavano tanto e anche se
poveri mi avevano fatto frequentare la scuola, loro vedevano
che mi piaceva perché ero molto bravo. La guerra inizia a
farsi sentire, e lo studio era difficile con il suo arrivo ma a me
piaceva studiare e così continuai.
Ero lettore appassionato, il mio libro preferito era di Jack
London: "Il tallone di ferro ".
Avevo finito le scuole magistrali, poi mi iscrissi all’università;
ma il mio amore per la patria era talmente forte che all'età di
diciotto anni entrai a far parte dei partigiani.
Mi nominarono commissario politico, il mio nome di battaglia
era: " DARO ".
Un partigiano sospettato di essere una spia, doveva essere
fucilato da me ma io lo risparmiai.
Dopo qualche mese all'alba io e due miei compagni venimmo
arrestati, al pomeriggio ci portarono davanti al plotone d'esecuzione, noi tre a testa alta ignoravamo il traditore, tutti gli
occhi erano fissi su di noi.
Ci porsero la benda, ma noi non eravamo vigliacchi, mentre
stavano per fucilarci noi cantavamo: " La Giovane guardia "e
quando eravamo stesi a terra e perdevamo sangue il nostro
grido risuonava ancora forte: " Viva l'Italia ".
Ludovico Ciasca
classe V C
Alessandro Maggini
Lettera ad Alessandro Maggini
Alessandro Maggini è nato nel 1920, è morto fucilato nel
1944 con dei suoi amici: Pietro Brutti e Amedeo Galassi.
Per me e credo pure per gli altri miei compagni, Alessandro è
stato un mito perché ha lottato contro il regime fascista dimostrando di essere un ragazzo coraggioso sino a perdere la
propria vita. Se avessi la possibilità di parlargli, gli direi:
“beh, se te lo devo dire, Alessandro io, fino a prova contraria,
non ci sarei riuscito ad avere questo coraggio, per questo ti
stimo tanto”! Egli era un giovane molto bravo a scuola, prendeva sempre dei bei voti e, per questo, la maestra aveva creduto in lui avendo visto nel ragazzo molte potenzialità.
Alessandro frequentò la scuola elementare, le scuole medie,
le magistrali e per ultimo si iscrisse all'università che non riuscì a frequentare perché morì prima.
Lui era buono, gentile e generoso soprattutto con i suoi compagni che non andavano bene a scuola e così gli faceva delle
ripetizioni. Inoltre gli piaceva giocare con i suoi fratelli, costruiva gli aquiloni e amava tanto leggere, in particolare "Il
tallone di ferro " di Jack London.
Era un grande lettore e per questo motivo i vicini andavano a
casa sua per ascoltarlo. Alessandro ha ricevuto tante medaglie perché è stato una persona valorosa. La sua mamma ha
sofferto molto per la morte di Alessandro. Davanti alla sua
tomba, ha promesso di portare con sé per sempre il fazzoletto
da partigiano del figlio. Infatti, quando è morta di vecchiaia
nel (1985) lo aveva al collo e così è stata sepolta con questo
oggetto che rappresentava il figlio per sempre.
Secondo me, Alessandro è morto con onore credendo nella
libertà e nella pace dell'Italia.
Penso che si sia portato nella tomba il desiderio che la guerra
finisse in Italia.
Giulietti Francesco
classe V A
..
Caro Alessandro Maggini,
era da tanto tempo che volevamo scriverti.
Se fossi stato ancora vivo, avremmo voluto farti molte domande, come per esempio: "Quale sentimento ti ha spinto a compiere un gesto così eroico come quello del sacrificio per la
patria?"... Questa lettera te la scriviamo con tutta la sincerità
del nostro cuore, perchè il tuo coraggio è stato immenso.
Qualche tempo fa, e venuta a trovarci a scuola tua sorella
Vera, per testimoniarci il tuo coraggio di fronte al nemico.
Ci siamo sentite onorate per averla conosciuta, ma dispiaciute di non aver potuto conoscere te e non aver goduto della tua
amicizia.
In tuo onore e memoria, la nostra scuola ed una via sono state
chiamate con il tuo nome.
Speriamo che molti ragazzi come noi, abbiano il piacere di
conoscerti meglio attraverso spiegazioni, per apprezzare di
più la propria vita.
Per concludere questa lettera vorremmo dirti che ogni giorno,
quando entriamo a scuola, guardando il tuo ritratto, vediamo
un ragazzo valoroso e ci chiediamo se avremmo avuto il tuo
stesso coraggio davanti ai Tedeschi.
Grazie Alessandro.
Irene Nocera
Lucia Spanti
Classe V B