L`Analisi - Cassa Rurale Bassa Vallagarina

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L`Analisi - Cassa Rurale Bassa Vallagarina
n.75 - aprile 2016
www.cr-bvallagarina.net
Editrice:
Cassa Rurale Bassa Vallagarina
L’EDITORIALE
Direttore responsabile:
Walter Liber
L’ANALISI
Coordinatore:
Gianni Debiasi
Redazione:
Angela Bonato,
Mauro Canteri,
Andrea Fracchetti,
Francesco Gondola,
Francesca Simonetti,
Serena Zomer
UNO SGUARDO SUL MONDO
4
6
Gli strabismi del nostro tempo
Agroalimentare: l’export unica via
FOCUS COOPERAZIONE
Hanno collaborato:
Mario Azzolini,
Manuele Bronzo,
Greta Campostrini,
Lara Campostrini,
Adriano Deimichei,
Giuliano Deimichei,
Manuela Eccheli,
Antonio Internò,
Luca Liverani,
Maicol Mercuriali,
Francesco Penner,
Alberto Poli,
Lorenzo Salvia,
Primo Vicentini,
Roberto Zendri
8 La riforma del Credito Cooperativo
10 Il nuovo disegno di legge e i primi commenti
Segreteria di redazione:
Ufficio Soci
Cassa Rurale Bassa Vallagarina
Tel. 0464 678121
14 La Cassa in visita alla BCC di Roma
16 I nuovi prestiti Archimede
Stampa e progettazione grafica:
Grafiche Fontanari
S. Margherita di Ala (TN)
Iscrizione registro stampa:
Tribunale di Rovereto
n° 205 del 29/12/1995
4
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IN PRIMO PIANO
12 La Carta Socio
NOVITÀ IN CASSA
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INSERTO SPECIALE
19 I Bilanci Aziendali 2015
SPAZIO ASSeT
29 L’alimentazione in 5 serate
30
IL PASSATEMPO
30 Verso la Grande Guerra
DAL TERRITORIO
Copertina:
Primavera ad Ala
foto: Vladimiro Cozza
32 Società Ciclistica Avio
34 L’Associazione Marchio Baldo
36 NaturALA
38 La Finestra, uno sguardo sul territorio
34
Rivista stampata su carta ecologica priva di cloro (ECF) ricavata da foreste a gestione sostenibile.
“
Passaggio
di testimone
“
L’Editoriale
di Primo Vicentini - Presidente
2
Come in una staffetta è arrivato, per me, il momento di lasciare il testimone
della presidenza della nostra Cassa. Con l’Assemblea di maggio infatti si
concludono i 3 mandati consecutivi previsti da Statuto, e proprio in occasione dell’Assemblea sarete chiamati a scegliere il nuovo presidente.
Al momento dell’elezione, ogni amministratore di cooperativa – indipendentemente dalla carica – assume la grande responsabilità e il dovere di lavorare per riconsegnare nel migliore dei modi la cooperativa alla comunità
e alle generazioni future. Inoltre, per una cooperativa di credito, serve una
particolare attenzione sia al patrimonio, che è garanzia per lo svolgimento
dell’attività bancaria e autentico interesse per soci e clienti, sia agli effetti di
ricaduta “sociale” dell’attività sul territorio in costante coerenza con i valori
della cooperazione.
Dopo 9 anni posso dirmi orgoglioso di aver accompagnato la Cassa in questo lungo tratto di strada, eppure breve se confrontato con la lunga storia del
nostro Istituto, ormai vicino al traguardo dei 120 anni.
Sono stati anni difficili, segnati dall’importante crisi economica che induce,
come effetto collaterale, anche i germi di un nuovo modo di fare banca. Ma
mi sento di affermare che la Cassa ha saputo rispondere bene alle complessità del contesto, continuando a fare il proprio mestiere a sostegno di famiglie
e imprese anche grazie alla fiducia di voi Soci, sempre più numerosi e sempre
più consapevolmente partecipi ai veri interessi delle nostre comunità.
Allo stesso modo sono stati anni importanti per la nostra Cassa, segnati da
positivi risultati economici e sociali, e da tappe significative come il rinnovamento della filiale di Serravalle nel 2008, l’apertura delle nuove filiali a Cerro
nel 2009 e a Roverè Veronese nel 2014, e il progetto di dare vita al gruppo
giovani della Cassa, nella convinzione che i ragazzi di oggi sono risorsa per
il domani delle nostre comunità...
Ora ci aspettano sfide nuove: in primis il riposizionamento della Cassa all’interno dell’importante riforma del credito cooperativo nazionale, di cui si parla
anche nelle pagine di questa rivista, e la possibile ridefinizione dell’ambito
territoriale. Se per la prima questione non sono ancora ben chiari il livello
e il modo di coinvolgimento per la nostra Banca, per la seconda questione
sono in corso contatti significativi con la vicina Cassa Rurale di Lizzana per
verificare la possibilità e l’utilità di andare a lavorare assieme per rafforzare
la struttura delle due Casse e qualificare ulteriormente il servizio a favore di
Soci, clienti e comunità.
In questo quadro non ancora chiaro sul prossimo futuro posso confermarvi
che la nostra Cassa ha tutte le carte in regola per raccogliere queste sfide!
E per vincerle.
Chiudo anticipando un ringraziamento a voi Soci, e con un caloroso arrivederci in assemblea! Con un invito particolare alla partecipazione, per contribuire
attivamente all’indirizzo e allo sviluppo della Cassa per il prossimo periodo.
“
Verso
nuove strade
“
È difficile poter affermare che i tempi che stiamo attraversando, come istituti di
credito e come piccole banche cooperative territoriali, siano tempi ordinari.
Eppure è dal 2008 che tutti i sistemi bancari, in Italia e in Europa, si stanno chiedendo cosa sia necessario fare per “mettersi in sicurezza” e poter guardare con
piena serenità al futuro.
La questione vera è che il futuro dipende sempre di più dai comportamenti e
dalle situazioni degli altri: pensiamo soltanto al fatto che solo a fine dicembre le
Casse Rurali hanno saputo di dover pagare, di punto in bianco, oltre 220 milioni
di euro sui loro bilanci 2015 per il dissesto di Banca Etruria, Cassa Marche,
CariFerrara e CariChieti.
Ma è solo un esempio.
Pensiamo a quanto potrebbe peggiorare la situazione reddituale di tutte le Banche italiane, ben fornite di titoli del proprio debito pubblico, se Bruxelles decidesse (come qualcuno continua fortemente a pretendere in nome di una presunta
solidità di sistema) che questi titoli vanno “pesati” nei portafogli dei singoli Istituti in base al rischio Paese.
Ci chiediamo perché lo stesso non si è fatto solo qualche anno or sono, quando
si è richiesto agli Stati aderenti (Italia in testa) di emettere quei medesimi titoli di
debito per salvare la Grecia, e con essa le maggiori banche tedesche e francesi
fortissimamente esposte nei confronti dello Stato ellenico!
In generale, e nel nostro settore in modo particolare, il vento delle nuove regolamentazioni sembra dunque dipendere, sempre di più, dagli equilibri politici e
dalle decisioni di un’Europa sempre più divisa e miope.
Anche per questo, per una piccola banca di territorio come la nostra, appare
sempre più difficile poter programmare il futuro senza incognite!
Questa constatazione non deve però generare confusioni o alibi, nel senso che
nulla ci può comunque esimere dal fare il nostro dovere fino in fondo, e nel
modo migliore.
In questi mesi stiamo analizzando l’ipotesi di una fusione con la vicina Cassa
Rurale di Lizzana. I ragionamenti condivisi sono ancora agli inizi, ma purtuttavia
è indubbio che la riforma del sistema nazionale delle Casse Rurali/BCC oggi in
dirittura d’arrivo ci spinge a immaginare nuovi equilibri, e nuovi scenari.
Fortunatamente il Bilancio della Cassa presenta anche quest’anno risultati assolutamente positivi, consentendoci le più ampie serenità di valutazione in merito
alle migliori strade che tutti insieme sceglieremo di percorrere.
Il cambiamento appare però tanto necessario quanto inevitabile. Esso sarà tanto
più utile, ritengo, quanto più sapremo tenere fede ai nostri valori, e alla qualità
della relazione con i nostri territori. Con l’augurio che siano in tanti, intorno a noi,
a voler seguire la nostra medesima strada del rigore, e insieme della lungimiranza.
L’Analisi
di Giuliano Deimichei - Direttore
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uno sguardo
sul mondo
Gli strabismi
del nostro tempo
A cura della redazione
Il breve sunto di due appuntamenti culturali a
nostro giudizio particolarmente interessanti
Il primo appuntamento è la tavola
rotonda presso la Banca d’Italia,
in occasione della presentazione
del “Rapporto mondiale sulla felicità”. Il secondo è il dibattito tra
il Direttore del Corriere della Sera
Luciano Fontana e il Cardinale
Gianfranco Ravasi titolato “Etica
e Welfare, tra diritti e doveri”.
Come avremo modo di osservare, i temi trattati, pur molto
diversi tra loro, rispondono ad
un medesimo quesito di fondo,
riguardante il senso - in termini
di direzione - del nostro agire
collettivo. Partiamo dal dibattito
di Via Nazionale, che ha trattato
4
Duy Huynh
Blue Moon Expedition
Enrico Giovannini
Presidente dell’Istat
della misurazione degli andamenti economici osservati dal
punto di vista della gente comune.
“C’è chi la chiama dittatura del PIL,” scrive Luca Liverani
su Avvenire. Ma gli interventi che hanno qualificato la tavola rotonda sono stati i più diversi. E se da un lato Paolo
Sestito di Bankitalia si definisce “difensore del PIL, perché
uno Stato etico può essere anche più pericoloso di uno stato
economico”, Enrico Giovannini, già Ministro del Lavoro e
oggi Presidente dell’Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile, ha invece sottolineato “come il PIL non possa aiutarci
a capire come vive la gente. E se continuiamo a utilizzare
indicatori sbagliati, faremo anche scelte politiche sbagliate.”
“Pensare ad altri indicatori, e misurare il benessere immateriale, (quello che prescinde dagli
oggetti e dalle cose prodotte e
possedute) può sembrare impresa
bislacca”, aggiunge ancora Liverani, ma a ben guardare forse non
è proprio così. Perché la felicità,
ad esempio, ha un impatto diretto proprio sull’economia delle
fredde statistiche e dei numeri.
Lo assicura Stefano Zamagni:
“Negli Stati Uniti è stato misurato
che i lavoratori felici aumentano
la loro produttività del 12%”.
Ad alzare ulteriormente lo sguardo sul tema della relazione tra
la singola persona - intesa nella
sua accezione più alta - e il suo
essere parte di un progetto sociale rispettoso delle necessità del “bene comune”, ha poi provveduto, nel secondo
interessante appuntamento di questa primavera romana, il
Cardinale Gianfranco Ravasi, fine biblista e presidente del
Pontificio consiglio della cultura. Tema delle sue riflessioni
“l’Etica e il welfare, tra diritti e doveri”.
Lorenzo Salvia, sul Corriere della Sera così commenta.
— Paiono illuminanti, a questo proposito le parole di Soren Kierkegaard,
il filosofo danese.
”La nave è ormai
in preda al cuoco di bordo. Ciò
che trasmette al
microfono del comandante non è
più la rotta, ma
quello che mangeremo domani.”
Secondo il Cardinale
Gianfranco
Ravasi, si naviga
a vista nell’Italia e
nel mondo di oggi.
Invece c‘è un grande bisogno di una
“politica alta, capace di progettare”, che ai “marinai insegni
non solo a fare bene i nodi ma anche il senso del mare
spazioso e infinito”. Così come, secondo il “ministro” della
Cultura in Vaticano, serve un ritorno “all’etica individuale,
personale”, come ha precisato rispondendo alle domande
del Direttore del Corriere, Luciano Fontana. Ed è dai diritti e dai doveri che è partita la discussione: “I primi – dice
Monsignor Ravasi – vengono affermati in maniera solenne
e imperativa mentre i doveri finiscono sempre per avere un
sapore di prevaricazione”. Uno squilibrio che attraversa
tutti i settori della nostra vita pubblica e privata, dalla politica all’economia, passando per i semplici comportamenti
quotidiani.
Soren Kierkegaard
Il Cardinale
Gianfranco Ravasi
L’espressionismo astratto di
Jackson Pollock
Ma il cuore del problema sta nell’economia. Stavolta il cardinale chiama in causa il Premio Nobel indiano Amartya
Sen: ”Abbiamo bisogno di un’economia che non sia dominata dalla finanza. Ma sia subordinata all’uomo.” —
Appunto, concludiamo noi. E anche “la legge dei numeri”, espressa dal PIL, che ci riporta sempre più spesso alla
storiella dei polli di Trilussa, andrebbe ricollocata nella sua
giusta posizione. Che non può rimanere quella che così
superficialmente ormai da tempo le abbiamo assegnato di
pre-determinare le nostre scelte e i nostri comportamenti.
Roma, ingresso
dell’Istituto Nazionale di Statistica
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uno sguardo
sul mondo
Da “Italia Oggi” 23 marzo 2016
Agroalimentare:
l’export unica via
di Maicol Mercuriali
L’Italia fa i conti con le proprie risorse nel settore agricolo e alimentare, riposizionando verso
l’alto i propri target
Lo sviluppo dell’agroalimentare italiano è legato a una parolina magica: export.
Per la produzione tricolore il mercato interno ormai è quello europeo e lo sviluppo delle esportazioni
passa per nuove direttrici transoceaniche, ma anche da una generazione di imprenditori capaci di
cogliere le esigenze di innovazione
del mercato. Perché la tradizione,
come evidenzia il gruppo di ricerca dell’Università Cattolica che
ha firmato il libro Strategie e performance dell’industria alimentare
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presentato a Milano a metà
marzo, passa dallo sviluppo
di nuovi prodotti e dall’innovazione dei processi produttivi. E di innovazione l’agroalimentare italiano continuerà
ad averne bisogno se vorrà centrare l’obiettivo indicato
dal Governo al termine di EXPO 2015: 50 miliardi di export entro il 2020.
Nel 2015 il comparto è cresciuto dell’8%, toccando quota 36,9 miliardi, frutto del lavoro di 58 mila imprese che
sviluppano un giro d’affari complessivo di 133 miliardi di
euro.
L’agroalimentare si è dimostrato settore anticiclico, con dati
di crescita anche durante la crisi.
“All’inizio dell’indagine intuivamo
che il settore aveva risposto bene
alla crisi, ma l’obiettivo era proprio
quello di scoprire le cause”, ha dichiarato il professor Lorenzo Ornaghi, presidente dell’Alta scuola di
economia e relazioni internazionali
dell’Università Cattolica.
“Immaginavamo di dover analizzare
ragioni economiche, ma la nostra
attenzione si è focalizzata anche nel
capire chi fossero gli imprenditori, i
loro percorsi, la loro capacità di far
tesoro delle esperienze dei fondatori e, non da ultimo, le modalità
con le quali affrontano il tema della successione nella guida
dell’impresa”. E così si sono passate al setaccio le performance di 448 imprese, e le 120 aziende più competitive
hanno risposto a un sondaggio mirato. “L’internazionalizzazione”, ha spiegato Fabio Antoldi, direttore del Centro
di ricerca per lo sviluppo imprenditoriale della Cattolica
e autore del libro insieme a Daniele Cerrato e Antonio
Campati, “denota il Dna delle imprese di successo: stanno
comparendo nuove direttrici di export che sono prevalentemente Stati Uniti, Canada e mercati asiatici. A ciò si
associa una notevole capacità innovativa, che si manifesta
soprattutto nel packaging, nei nuovi formati e nel lancio di
nuovi prodotti. Mediamente le imprese d’eccellenza presentano tre, quattro innovazioni all’anno, puntando sulla
qualità, ma anche sulla tradizione perché si tratta per la
maggior parte di imprese familiari dove le generazioni che
si susseguono garantiscono una certa continuità”.
L’obiettivo dei 50 miliardi è a portata di mano e il Cibus
di Parma (9-12 maggio) sarà un’occasione per verificare le
performance dell’agroalimentare anche alla luce di nuovi
mercati come l’Iran e l’Argentina.
L’ITALIA
E LA DOMANDA ESTERA
TUTTI I COMPARTI
PRODUTTIVI
IL SETTORE
AGROALIMENTARE
l’Italia tutta insieme non
è ancora tornata ai livelli di inizio secolo. Ma gli
incassi da export nel
2011 erano già sopra ai
livelli del 2008 e da allora non hanno fatto che
salire. Un balzo di oltre
100 miliardi in sei anni,
fino a superare quota
400 miliardi nel 2015
· 36,9 miliardi: tanto
vale oggi l’export del
settore alimentare, grazie ad un aumento pari
all’8%
· 133 miliardi il fatturato
complessivo 2015
· 58 mila le imprese che
lavorano nel settore
IL FILO ROSSO CHE PORTA A CIBUS
La dichiarazione di Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare:
“C’è un percorso di continuità che parte dalla ricerca fatta da Ornaghi sulle principali imprese
italiane dell’industria alimentare, passa attraverso la grande vetrina di Expo 2015 che si è rivelata
un palcoscenico unico per il nostro modello agroalimentare ed una piattaforma unica d’incontri di
affari, grazie alla presenza d’imprese straniere, top buyer, investitori da tutto il mondo, distributori e
fornitori, e arriva fino a Cibus 2016.
La prossima edizione di Cibus, in programma a Parma dal 9 al 12 maggio, rappresenterà l’occasione di consolidare e rilanciare l’eredità di Expo e sarà una nuova occasione di business.
L’obiettivo è chiaro: 50 miliardi di export entro il 2020, un obiettivo possibile anche grazie all’apertura verso nuovi mercati dove esportiamo non solo il Made in Italy, ma quello che definiamo Made
with Italy, il know how italiano ed il modo efficiente e sostenibile di produrre eccellenze”.
Cibus ha coordinato quest’anno due importanti eventi per la valorizzazione del Made in Italy agroalimentare. A Dubai, in occasione della Fiera di Gulfood lo scorso 21-25 febbraio e in Giappone, alla
Fiera Foodex Japan, lo scorso 8-11 marzo.
Per saperne di più www.cibus.it
Durante la conferenza
stampa
Il Made in Italy
alla Fiera di Gulfood e a Foodex
7
focus
Cooperazione
La riforma
del Credito
Cooperativo
a cura della Redazione
Si è sostanzialmente concluso l’iter di definizione della Riforma per le Casse Rurali/BCC con il
voto di fiducia il 23 marzo alla Camera e all’esame del Senato entro aprile
L’iter legislativo di riforma delle Banche di
Credito Cooperativo/Casse Rurali e Raiffeisen
è dunque al capolinea. Dopo oltre un anno
di gestazione e salvo improbabili sorprese
dell’ultima ora al Senato (che ha tempo fino
al 15 aprile per l’approvazione), l’originale
decreto legge governativo n.18/2016 dello
scorso gennaio proprio in questi giorni diventa legge, passando al vaglio dei due rami del
parlamento. Nel momento in cui scriviamo, il
nuovo testo ha già ricevuto il via libera defini-
8
Roma,
palazzo Montecitorio
Il Presidente di Federcasse
Alessandro Azzi
tivo di Montecitorio, con importanti modifiche e integrazioni. Molte di queste hanno tenuto conto delle richieste
e dei suggerimenti provenienti direttamente dal mondo
cooperativo. Federcasse in primis, in rappresentanza del
Credito cooperativo nazionale. Anche il Movimento cooperativo trentino e altoatesino hanno fatto comunque
la loro parte, per tutelare le peculiari esigenze del settore
e in stretto raccordo con i politici regionali locali, e di
Camera e Senato.
Il testo iniziale, quello del decreto legge governativo, era
risultato infatti ben differente dalle intese di principio già
condivise anche con Banca d’Italia nel corso dei frequenti
contatti e colloqui che hanno interessato l’intero 2015, e
prevedeva un unico accentramento di funzioni e poteri in
capo a una nuova Holding nazionale, senza filtri e correttivi. Nel nostro caso di territori connotati da elevati livelli
di autonomia e specificità, riconosciute anche istituzionalmente, fin dalla prima lettura la posta in gioco era apparsa assolutamente elevata, e alcuni importanti
cambiamenti in sede di conversione si erano
immediatamente rivelati indispensabili.
Le sollecitazioni alla base della riforma erano
le più diverse. Già nel 2013, il Fondo Monetario Internazionale per primo aveva evidenziato la opportunità di interventi regolatori
per le 368 BCC italiane - dotate ciascuna di
una propria autonomia - e per una trentina di
società di sistema sparse su tutto il territorio
nazionale. Per capire, è tra queste ultime che
Questa ulteriore soluzione, seppur legata al disegno di
una Capogruppo nazionale unica, dovrebbe comunque
garantire anche alle singole Casse Rurali aderenti quel
riconoscimento di specificità che peraltro ci è universalmente riconosciuto.
Attenzione però a non sovrapporre, dentro questi ragionamenti, due concetti ben differenti: un conto è affermare
una distintività che ci deriva da una storia ultracentenaria
(e che fa del modello cooperativo trentino un riferimento invidiato e studiato a livello globale), un altro conto è
prendere atto che in questi anni e in questo specifico contesto macroeconomico anche nelle Casse Rurali trentine
emergono evidenti, al pari di chiunque altro, le necessità
di profonde ristrutturazioni e razionalizzazioni.
Ma di questo, e delle principali novità del disegno di Legge, andiamo a parlare più in dettaglio nelle pagine che
seguono...
vanno annoverate ad esempio le Federazioni locali, e nel
caso trentino anche Cassa Centrale Banca, Formazione
Lavoro, Phoenix SpA e altre.
Qualche tempo dopo era stata la BCE, e i vari organismi
europei, fino a Bankitalia, a sottolineare la necessità di
un intervento.
La tesi è ben nota: dopo i guasti delle grandi multinazionali finanziarie, i sistemi bancari europei vanno messi al più
presto in sicurezza, per una più che doverosa necessità di
tutela del risparmio e della clientela. Per garantire anche
solidità ai diversi Stati aderenti, e una pronta ripresa economica. È peraltro dentro queste logiche che è in corso di
realizzazione l’Unione Bancaria europea, alla quale – lo
specifichiamo per il lettore interessato - nel bilancio Statutario e Sociale aziendale di quest’anno abbiamo dedicato
uno specifico “Focus”, articolato sui molteplici aspetti della materia.
Che cosa porta, in particolare per i territori di Trento e di
Bolzano, l’attuale disegno di legge?
Innanzitutto il riconoscimento della loro specificità.
Gli amici altoatesini, allo stato, sembrano orientati ad
avvalersi della facoltà di costituire un Gruppo autonomo “provinciale”. Lo stesso non accadrà però nel nostro
caso. La progressiva “sovra-regionalizzazione” degli ultimi
decenni del sistema delle Casse Rurali Trentine (fino a
raggiungere un peso di quasi il 40% dell’intero sistema nazionale) non consente realisticamente una analoga scelta,
se non a prezzo di radicali trasformazioni. All’interno della
nuova legislazione (che in termini di principio fa salva la
possibilità per il sistema trentino di costruire un proprio
Gruppo sovra-provinciale autonomo), in questi prossimi
due/tre anni sarà anche possibile lavorare affinché sia concretamente realizzato un progetto di capogruppo unica
integrata da una sorta di “sotto-gruppo territoriale”, capace di tutelare e valorizzare le competenze professionali
e tecniche fino ad oggi acquisite dalle case madri trentine.
Trento, via Segantini
l’ingresso di Phoenix SpA
Incontro con i Parlamentari trentini
presso la Federazione Trentina della Cooperazione
9
focus
Cooperazione
Il nuovo disegno
di legge e i primi
commenti
a cura della Redazione
Brevi sintesi delle più significative considerazioni a caldo, nei giorni dell’ approvazione con
voto di fiducia alla Camera del DDL di riforma
del Credito cooperativo nazionale
GIORGIO FRACALOSSI
Queste le prime dichiarazioni
del Presidente della Federazione Trentina della Cooperazione.
“La necessità del cambiamento è
diventata ovunque un imperativo, a cui non poteva sfuggire il
Trentino. Non possiamo più riferirci al passato, se non per i valori insiti nella nostra storia. Dobbiamo saper leggere il presente
e prendere le dovute misure per
affrontare il futuro.
I cardini
della
riforma
10
Vassily Kandinsky
Alcuni cerchi
Il nostro è un sistema che risente molto dell’andamento
economico delle varie zone, cosicché ci sono Casse che
chiudono bene i bilanci 2015, altre meno, alcune molto
meno. E poi ci sono Casse che indipendentemente dalla
zona soffrono di dimensioni non adeguate o di una organizzazione poco efficiente. Per questo occorre con urgenza intervenire: sulle dimensioni attraverso le aggregazioni,
e/o sull’organizzazione se non è all’altezza della situazione.
Devo dire che, rispetto a qualche mese fa, c’è una diffusa
consapevolezza di queste problematiche.
Siamo convinti che l’adesione a una capogruppo – ancora
non possiamo dire se sarà unica – che conservi il carattere di mutualità e di radicamento territoriale delle nostre
banche, favorirà un processo di modernizzazione ed efficientamento delle Rurali e delle Bcc. Che non perderanno
l’anima, al contrario acquisiranno nuova consapevolezza,
maggiore forza e solidità, sapendo di poter contare su un
“ombrello” in grado di proteggerle dalle perturbazioni.”
LA CAPOGRUPPO
1
Le banche di credito cooperativo aderiscono a
un gruppo bancario che abbia come capogruppo
una Spa con patrimonio non inferiore a 1 miliardo di euro.
IL CONTRATTO
DI COESIONE
2
La capogruppo svolge attività di direzione e coordinamento in base ai contenuti di un contratto
sottoscritto con le singole Bcc/Cra, definito “di
coesione”, che disciplina i rapporti all’interno del
capogruppo.
I poteri di indirizzo gestionale e di governance
della capogruppo saranno più o meno stringenti
a seconda “della bontà” dei parametri della singola Cassa.
SERGIO GATTI
Così si è espresso il Direttore generale di Federcasse.
“La vera sfida, ora, sarà la
fase realizzativa. Si sono
fortemente voluti evitare
(NdR: con le proposte
formulate da Federcasse
di emendamento al testo
originario) sia la soglia
minima di patrimonio per
ciascuna singola BCC (il quantitativo minimo a 10 milioni
di euro avrebbe comportato decine di operazioni di fusione in un anno e mezzo: impossibili e comunque inutili con
la presenza di un Gruppo) sia l’applicazione tecnica del
“modello Crédit Agricole” (perdita della licenza bancaria
da parte delle singole BCC).
La riforma del Credito Cooperativo italiano presenta caratteri di originalità obiettiva. Sotto diversi profili:
• si lasciano i centri decisionali nei territori, con le assemblee dei soci che continueranno a scegliere i propri esponenti;
• il Gruppo Bancario Cooperativo nasce al servizio del mantenimento delle finalità mutualistiche nel fare banca in Italia.
Una capogruppo (non una holding) che “controlla” le BCC
su base contrattuale ma è posseduta su base partecipativa
dalle stesse BCC. La scrittura di strumenti nevralgici, quali
lo Statuto della capogruppo stessa; il Patto di coesione e il
contratto delle garanzie incrociate sono passaggi delicati nei
quali il coinvolgimento sarà determinante.”
si di copertura inferiori a quelli
medi del sistema bancario nazionale. In base ai primi dati riferiti a dicembre 2015, le BCC in
tale condizione erano circa 50.
La Banca d’Italia propone da
tempo di promuovere l’aggregazione delle BCC in uno o pochi
gruppi bancari ampi, fortemente
integrati e coesi, adeguatamente
patrimonializzati e capaci di attirare investitori.
Il gruppo bancario cooperativo trarrebbe giovamento dalla
partecipazione di investitori di lungo periodo, ad esempio
altre grandi banche cooperative europee con cui allacciare
rapporti di partnership, fondi mutualistici e altri soggetti del
mondo cooperativo, enti non profit espressione dei territori di riferimento. La presenza di “capitali pazienti” può
rafforzare i legami con la radice cooperativa e la vocazione
localistica delle BCC, favorire l’orientamento della gestione
verso obiettivi di medio-lungo termine.”
CARMELO BARBAGALLO
Questa la sintesi dell’intervento del Capo del Dipartimento di Vigilanza della Banca d’Italia presso la Fondazione Italianieuropei a Roma, lo scorso 21 marzo.
“La componente più fragile del settore è individuabile nelle
BCC che presentano coefficienti di capitale più bassi e tas-
3
IL CAPITALE
DELLA CAPOGRUPPO
La maggioranza del capitale della capogruppo è
detenuto dalle Bcc/Cra aderenti.
BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura
filiale di Salsasio
IL WAY OUT
LA VIA D’USCITA
4
La Cassa che non intende aderire ad un gruppo
bancario può farlo a condizione che abbia riserve
per almeno 200 milioni di euro. Deve però trasferire l’attività bancaria a una Spa e pagare un imposta straordinaria del 20% sulle riserve stesse.
Le riserve indivisibili restano tali, in capo alla
cooperativa, la quale dovrà comunque cambiare la sua mission sociale (il proprio statuto). Per
chi volesse uscire in un secondo momento dal
gruppo è previsto un diritto di recesso. In questo
caso rimane possibile solo la liquidazione o la
trasformazione in SpA.
I TEMPI
DI ATTUAZIONE
5
La SpA che intende assumere il ruolo di capogruppo deve comunicarlo alla Banca d’Italia
entro 18 mesi dall’entrata in vigore delle disposizioni di attuazione della stessa Banca d’Italia.
Il contratto di coesione fra la singola BCC e
la capogruppo deve essere stipulato entro 90
giorni dalla fine degli accertamenti bancari della Banca d’Italia presso la Capogruppo per la
sua nuova iscrizione all’Albo.
11
in primo
piano
Carta Socio
di Serena Zomer
La nuova iniziativa che porta vantaggi
ai Soci e al territorio
La valorizzazione dei territori in cui opera e la vicinanza ai
Soci con servizi che rispondano sempre più alle loro esigenze sono obiettivi primari della Cassa Rurale. Anche, e
soprattutto, in tempo di crisi.
Partendo da queste considerazioni e dopo aver colto spunti ed esigenze da qualche operatore economico locale, la
Cassa ha voluto mettere in campo un nuovo strumento,
nell’intento di incentivare un circuito virtuoso all’interno
delle comunità di Ala, Avio, dell’Alto veronese e della Lessinia: la Carta Socio.
La tessera, che verrà distribuita a tutti gli associati nel prossimo mese di maggio, potrà essere utilizzata dai Soci presso
i centri culturali, gli esercenti clienti della Cassa e le cooperative locali che vorranno aderire al circuito, per usufruire di vantaggi e promozioni riservate. In ogni diversa
stagione dell’anno infatti i punti convenzionati metteranno
a disposizione dei Soci un’opportunità dedicata all’interno
del proprio punto vendita o della propria struttura.
Come si intuisce la portata del progetto è ampia e la finalità
ultima è quella di avvantaggiare l’intero territorio, portando beneficio ai Soci della Cassa, che potranno usufruire
12
La nuova tessera
dei Soci
delle convenzioni, ma anche agli operatori commerciali, in
relazione agli oltre 4.500 potenziali clienti rappresentati dai
Soci. La carta vuole infatti essere un incentivo per i Soci a
“vivere il territorio”, conoscerlo, e fare acquisti nei punti
vendita delle nostre comunità. E questa intenzione ben si
sposa con le necessità attuali dei commercianti di incrementare il proprio business…
L’iniziativa si inserisce a pieno in quella che è la mission
della Cassa: tendere ad un buon risultato economico e allo
stesso tempo incidere positivamente sulle comunità.
In questo caso il Consiglio d’Amministrazione della Cassa
ha deciso di sostenere la spesa per la messa a punto del
sistema informatico e la distribuzione delle carte, passando
il testimone agli attori di quest’iniziativa: gli operatori economici e culturali, che ci auguriamo partecipino numerosi
divenendo convenzionati Carta Socio, e i Soci della Cassa,
a cui rivolgiamo fin d’ora l’invito ad utilizzare la tessera cogliendo le varie opportunità!
LA VERSIONE DIGITALE DELLA CARTA
La Carta Socio riservata ai Soci della nostra Cassa è una
tessera di nuova generazione che presenta un’ulteriore possibilità rispetto a quelle classiche: oltre all’utilizzo tradizionale in formato cartaceo, grazie a nuove tecnologie potrà
essere smaterializzata sullo smartphone dai Soci che hanno maggiore dimestichezza con questo tipo di strumenti. In
tal modo il Socio potrà consultare direttamente sul proprio
telefono l’elenco dei punti convenzionati e delle promozioni attive.
Successivamente alla ricezione della tessera fisica, ogni Socio che ha lasciato alla Cassa il proprio indirizzo di posta
elettronica per ricevere le informazioni relative alla base
sociale in formato elettronico riceverà una e-mail da Carta
Socio ([email protected]) con un link per l’attivazione
del profilo digitale della carta. Da sottolineare che la comunicazione raggiungerà i Soci nella sezione promozioni
della propria casella di posta.
valigeria, taglio capelli). Il vantaggio sarà stagionale e quindi
utilizzabile dal Socio una sola volta nel periodo, salvo diversa indicazione.
Ogni punto vendita aderente esporrà un’apposita vetrofania per essere immediatamente riconoscibile come associato al circuito.
L’elenco delle promozioni stagionali riservate al Socio sarà
consultabile sull’apposita App per gli utenti digitali, sul sito
internet della Cassa, che verrà integrato con una sezione
apposita, e agli sportelli di sede e filiali.
ALTRE FUNZIONALITÀ
Grazie all’integrazione tecnologica la Carta Socio consentirà agli utenti digitali di accedere ad una App che conterrà
anche le news della Cassa, dando la possibilità al Socio di
rimanere costantemente aggiornato su appuntamenti, iniziative e nuovi servizi promossi. Un nuovo modo di comunicare con i Soci che sarà sicuramente apprezzato dai più
giovani e da chi giornalmente utilizza le nuove tecnologie
per accedere alle diverse informazioni.
In un successivo momento la carta potrà essere integrata
con maggiori funzionalità, ancora in fase di valutazione,
che potranno ad esempio consentire la verifica poteri dei
Soci in assemblea.
MODALITÀ DI UTILIZZO
La tessera sarà spedita ad ogni Socio nel corso del mese
di maggio e potrà essere utilizzata fin da subito presso i
punti convenzionati. Per usufruire delle promozioni per il
Socio sarà sufficiente esibire la carta, in formato fisico o
digitale.
Ogni carta è personalizzata e riporta il nome del socio e un
codice QR che ne consente l’identificazione univoca. Proprio questo codice consente agli esercenti e alle biglietterie
dei centri convenzionati di riconoscere lo status di Socio
della Cassa e verificare il vantaggio dichiarato per quel periodo attraverso un apposito lettore.
PROMOZIONI E OPPORTUNITÀ
La carta darà la possibilità ad ogni Socio di ottenere dei
vantaggi, caricati sulla tessera sotto forma di coupon digitali.
In ambito culturale e naturalistico la Cassa si sta attivando
per garantire al Socio l’opportunità di conoscere maggiormente il territorio in cui essa opera mediante l’accesso ai
centri di maggiore interesse a tariffa ridotta. Ad oggi hanno
già aderito all’iniziativa il Parco delle Cascate di Molina, il
Comune di Ala in relazione alle visite animate al centro
storico di Ala e al Museo del pianoforte, il Mart - sede di
Rovereto e Casa d’Arte Futurista Depero.
Gli esercenti clienti della Cassa aderenti al circuito Carta
Socio offriranno invece al Socio delle opportunità stagionali, che potranno essere di diverso tipo: dalla percentuale
di sconto sull’acquisto in un giorno preciso della settimana,
all’omaggio a fronte di una spesa minima, fino al buono
sconto da utilizzare su una tipologia di prodotti o servizi (es.
Visita animata al centro storico
del Comune di Ala - Foto Marco Simonini
Invitiamo tutti i Soci interessati che non abbiano già provveduto, a comunicare all’ufficio Soci il proprio indirizzo di
posta elettronica attraverso l’apposito modulo (presente
sul sito e disponibile agli sportelli) di assenso al recapito
elettronico delle informazioni per servizi non strettamente
bancari erogati dalla Cassa. Tale comunicazione, oltre a garantire la trasmissione diretta delle diverse news della
Cassa Rurale (convocazione preassemblee, attivazione di nuovi servizi…), consentirà al Socio di ricevere un’apposita e-mail, dalla quale accedere alla
versione digitale della Carta SocIO direttamente
dal proprio smartphone.
13
novità
in cassa
LA CASSA IN VISITA
ALLA
BCC DI ROMA
I cambiamenti normativi e le sollecitazioni che impegnano il
sistema delle Casse Rurali/BCC e il modo di fare banca oggi
in Italia sono stati oggetto di un interessantissimo incontro
svoltosi lo scorso 22 marzo tra la delegazione della nostra
Cassa e i vertici dei servizi aziendali della Banca di Credito
Cooperativo di Roma.
Ad ospitare l’incontro, tenutosi presso la sede dell’EUR di
Viale Oceano Indiano, è stato il Dott. Rossano Giuppa, Direttore dell’Area Pianificazione e Gestione Rischi della BCC.
Oltre agli specifici aspetti tecnici relativi alle funzioni svolte
dal dr. Giuppa, per i quali la nostra Cassa aveva chiesto la
possibilità di un apposito confronto per le proprie necessità,
particolarmente utile è risultata la disamina sviluppata con
l’alto Dirigente della BCC di Roma sul tema della Riforma del
Credito Cooperativo, e sugli scenari che ne potranno derivare. In particolare, sul versante dei rapporti tra la
singola Cassa aderente e il Gruppo (o i Gruppi) che si andranno a formare, e relativamente agli importanti
processi di riposizionamento strategico e organizzativo delle singole Casse/BCC che ne faranno parte.
La BCC di Roma è stata costituita nel 1954 alla periferia della capitale come Cassa Rurale ed Artigiana
dell’Agro Romano su iniziativa di 38 soci cooperatori. Partendo da quel singolo sportello originario, dispone oggi di una rete di circa 180 agenzie distribuite nel Lazio, nell’Abruzzo interno e nell’area Alta Padovana.
Conta oltre 30.700 soci, 360 mila clienti e 1.480 dipendenti. Numeri che ne fanno di gran lunga la più
grande e importante Banca di Credito Cooperativo nazionale.
Al dr. Giuppa fanno capo tre servizi aziendali specialistici della Bcc: la Pianificazione e Controllo, i Rischi
Finanziari e il Risk Management.
IL GRUPPO GIOVANI
IN
VISITA ALLE AZIENDE
Ha preso il via negli scorsi mesi il ciclo di visite ad alcune aziende del territorio che operano nel settore alimentare organizzato dal Gruppo Giovani della Cassa. Dopo l’uscita ad Expo Milano 2015, infatti, il Gruppo ha
deciso di prendere come riferimento il tema dell’alimentazione e proporre la visita ad alcune realtà che solitamente non sono aperte al pubblico: l’Oleificio Pog di Caprino Veronese, il Panificio Zorzi di Belluno ed il pastificio Italfood di Ala. Come di consueto i destinatari dell’iniziativa sono stati i giovani soci di età compresa tra
i 18 e i 30 anni, che hanno avuto la possibilità di invitare un accompagnatore purché cliente della Cassa e della
medesima fascia di età. Molto partecipata la serata di presentazione
del progetto, organizzata lo scorso dicembre presso l’Azienda Agricola
Bongiovanni Lorenzo, che prevedeva anche la visita della cantina e una
degustazione di prodotti. A detta dei partecipanti le uscite sono state di
grande interesse: certo non è da tutti i giorni assistere alla spremitura
delle olive o alla produzione a livello industriale di grissini o pasta fresca.
La buona riuscita dell’iniziativa è sicuramente da attribuire anche alla
disponibilità e all’accoglienza delle aziende stesse che hanno dimostrato una grande attenzione nei confronti dei partecipanti e alle quali va un
sentito ringraziamento.
Per rimanere aggiornati sulle prossime attività del gruppo vi invitiamo a
visitare la pagina Facebook Linkontragiovani.
14
LA
CASSA E IL PIANO DI SVILUPPO RURALE
L’Assessore provinciale Michele Dallapiccola ha fatto in questi
LA NUOVA SOVVENZIONE A SCADENZA
mesi un vero “tour de force” in giro per il Trentino, per illustrare
FISSA PER ANTICIPAZIONE CONTRIBUTI
il Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020 e per rispondere alle
PSR 2014/2020
numerose domande sul nuovo strumento di sostegno all’agriAziende agricole clienti della
coltura e al territorio locale.
SOGGETTI BENEFICIARI
Cassa Rurale Bassa Vallagarina
Lo strumento nasce direttamente in ambito U.E. (ma questa è
ormai la regola per la gran parte delle attività del nostro Paese),
CARATTERISTICHE
Anticipo di contributi assegnati
e si struttura per rispondere a sei fondamentali necessità agro/
DEL FINANZIAMENTO
e non ancora percepiti
forestali: l’innovazione e la formazione, la competitività economica e la redditività, l’organizzazione della filiera, la preservaCONDIZIONI ECONOMICHE
Tasso BCE +1,50%
zione degli ecosistemi, l’uso efficiente delle risorse, l’inclusione
sociale e la riduzione della povertà.
Euro 50.000,00
IMPORTO MASSIMO
La Provincia di Trento, nell’ambito delle proprie prerogative di
75% dei contributi assegnati
autonomia, ha provveduto alla traduzione dei principi e delle
SPESE ISTRUTTORIA
Euro 100,00
regole europee con una propria strumentazione, che diversamente dal resto d’Italia è divenuta esecutiva solo in questi mesi.
INIZIATIVA VALIDA
Come ha avuto modo di accennare il Presidente Primo Vicen31/12/2017
FINO AL
tini nel corso del suo intervento di saluto all’incontro di Avio
lo scorso 23 marzo, lo sfasamento temporale tra le effettive La presente informativa ha carattere esclusivamente divulgativo. Come di
erogazioni dei contributi e le necessità degli allevatori e agricol- consueto, per maggiori e più dettagliate informazioni rimandiamo alle appotori destinatari (che per la sola area trentina interessa anche le site documentazioni reperibili sul sito o presso gli sportelli aziendali.
assegnazioni 2015) sarà colmato da parte della nostra Cassa
con una specifica linea di finanziamento, che proponiamo in dettaglio in questa pagina. In nuovo finanziamento agevolato –
ricompreso nelle iniziative contrassegnate dal marchio aziendale “Essere differenti” in ragione delle proprie evidenti finalità
mutualistiche – ha la forma tecnica della sovvenzione da richiedersi annualmente fino a tutto il 2017.
Per gli anni successivi la Cassa si riserva di verificare la permanenza, a quella data, dei presupposti che giustifichino una
sua eventuale riproposizione.
L’iniziativa si somma agli altri numerosi interventi già messi in campo, anche nel recente passato, per sostenere l’agricoltura
e la zootecnia locali, così importanti per la nostra economia. Tanto dei territori trentini quanto in area veneta.
È toccato al Sindaco Federico Secchi aprire i lavori della serata e fare gli onori di casa, sottolineando l’importanza dell’incontro organizzato dalle tre cooperative locali: la Cantina Sociale di Avio, la Cantina di Ala e il Caseificio Sociale di
Sabbionara.
Esaustiva e completa la presentazione dell’Assessore Dallapiccola, che per oltre un’ora ha raccolto la totale attenzione dei
numerosi presenti. I quali non hanno mancato di entrare nel merito delle varie questioni, chiedendo chiarimenti e formulando
specifiche proposte.
15
novità
in cassa
I NUOVI PRESTITI ARCHIMEDE
Fuori di metafora, i plafond messi a disposizione ad inizio 2015 per i prestiti aziendali Archimede si sono letteralmente
sciolti come neve al sole: nel senso che il loro apprezzamento da parte di soci e clienti è risultato talmente elevato
che il Consiglio di Amministrazione ha già dovuto pensare a una loro riproposizione.
Lo ha fatto mettendo in pista due nuovi plafond di finanziamento, che si sono aggiunti a quelli inizialmente previsti
ed ai ripetuti splafonamenti, dettati dalla volontà di corrispondere positivamente alle tantissime richieste pervenute.
La nuova iniziativa presenta numerose novità, tutte positive. Le recenti misure di politica monetaria espansiva messe in campo dalla BCE (in primo luogo l’abbassamento del tasso di rifinanziamento principale e l’estensione del
programma di operazioni di mercato aperto denominato Quantitative Easing), hanno consentito infatti un ulteriore
miglioramento delle condizioni complessivamente praticate.
Al riguardo rimandiamo il lettore alle apposite finestre illustrative, ricordando ancora una volta che per le condizioni
esaustive e di dettaglio è necessario fare riferimento ai fogli informativi presso gli sportelli, reperibili anche nella
sezione “Trasparenza e Normative” del sito Internet.
La Cassa mette in campo questa volta cinque milioni riservati alle famiglie che intendono acquistare, costruire e
ristrutturare la prima casa di abitazione e ulteriori sei milioni riservati alle imprese (comprese quelle agricole) per i
nuovi programmi di investimento, la ricerca, lo sviluppo, la riqualificazione energetica, la stabilizzazione dei contratti
di lavoro.
I finanziamenti sono dedicati esclusivamente ad attività svolte nei territori di operatività aziendale.
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17
novità
in cassa
INCONTRI DI ZONA CON I SOCI
Proprio nei giorni in cui la rivista è in stampa il Consiglio d’Amministrazione della Cassa sta incontrando i Soci nelle
ormai consuete preassemblee, per illustrare e analizzare insieme agli associati i temi principali che stanno caratterizzando gli andamenti economici e le questioni societarie della nostra cooperativa. Come negli ultimi anni, le serate
sono state proposte ad Ala, Caprino Veronese e Bosco Chiesanuova, per favorire al massimo la partecipazione.
Come ogni Socio avrà potuto riscontrare dalla lettera di convocazione gli incontri di quest’anno sono caratterizzati in
gran parte da questioni di carattere informativo ma con contenuti particolarmente importanti e significativi.
Riportiamo di seguito – e in sintesi – i principali temi trattati:
–gli andamenti e i primi risultati economici della gestione 2015, che evidenziano la crescita
del risparmio raccolto e la stabilità dei prestiti, oltre al buon annuo utile di esercizio e alla solidità
patrimoniale (l’utile 2015 è pari a 1,47 mln di euro - il patrimonio raggiunge i 58,8 mln di euro);
– i contenuti principali del Bilancio Statutario e Sociale 2015, che rendiconta nel dettaglio le risorse
(1,3 milioni di euro) che la Cassa ha reinvestito lo scorso anno sul territorio sotto forma di finanziamenti agevolati per famiglie, giovani ed imprese; prodotti e servizi dedicati ai Soci; contributi
e sponsorizzazioni a favore delle numerose associazioni del territorio; e in particolare il “progetto
salute” e la “carta socio”;
– gli elementi essenziali della riforma del Credito Cooperativo italiano, appena varata dal Parlamento, che coinvolgerà anche la nostra Cassa;
– le possibili ipotesi di fusione con altre Casse Rurali, con particolare riferimento alle valutazioni di
approfondimento, ancora in corso, relative ad un possibile processo di aggregazione con la vicina
Cassa Rurale di Lizzana;
–le scadenze delle cariche sociali, soprattutto quella del presidente del Consiglio di amministrazione Primo Vicentini e del Caposindaco Valentino Fugatti, che terminano il loro “servizio” per raggiunto limite di mandati. Per il rinnovo di tali cariche il Consiglio presenterà ai soci la candidatura
di Emiliano Trainotti, attuale consigliere della Cassa e, rispettivamente, di Antonio Borghetti, ad
oggi sindaco effettivo. Ferma ovviamente restando la possibilità, per ogni socio, di presentare la
propria candidatura per le cariche sociali;
– l’ipotesi di adeguamento compensi agli amministratori e ai sindaci, secondo le tabelle indicative
elaborate dalla Federazione.
LA
CASSA PER LA SALUTE
Proprio in queste settimane sono stati installati all’esterno delle filiali della Cassa i defibrillatori semiautomatici che consentiranno di intervenire tempestivamente ogniqualvolta si presentasse un’emergenza legata all’arresto cardiaco all’interno delle
strutture della Banca, o nelle zone circostanti. Unica eccezione la filiale di Bosco Chiesanuova, a pochi metri dalla quale il
Comune ha già collocato un apparecchio analogo. La Cassa ha promosso inoltre corsi di formazione specifici, che hanno
coinvolto complessivamente circa 80 persone: 35 dipendenti della Cassa e una cinquantina di operatori di soccorso e volontariato delle varie zone in cui la Cassa opera (vigili del fuoco, protezione civile, polizia municipale, carabinieri…).
Sempre in tema di prevenzione sanitaria ha preso il via il calendario di visite di prevenzione per Soci e familiari a tariffa
agevolata, svolte in collaborazione con le sezioni di Trento e Verona della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori. Il servizio propone mensilmente ad Ala colloqui di prevenzione oncologica e visite di controllo dei nei; a Bosco Chiesanuova e Caprino
Veronese vengono invece offerte le visite di controllo della cute con cadenza bimestrale. Da febbraio sono
oltre 140 i Soci e familiari che hanno avuto accesso a tale opportunità.
Approfittiamo di queste righe per precisare che l’altissimo numero di richieste per le visite di controllo dei nei
non ci consente di evadere tutte le richieste nell’immediato. L’intenzione della Cassa è comunque quella di
soddisfare nel tempo tutte le richieste.
Da segnalare, per completare il quadro, la seguitissima serata informativa “Amo la vita e scelgo al salute”
tenutasi ad Ala lo scorso 15 marzo. Durante l’incontro il dott. Cristofolini – presidente LILT sezione di Trento,
e il dott. Galligioni – direttore dell’unità operativa di Oncologia dell’Azienda Sanitaria di Trento, hanno affrontato i temi: il tumore non è una malattia incurabile; prevenzione e cura dei tumori. Nei prossimi mesi verranno
organizzate anche in territorio veneto serate di sensibilizzazione alla prevenzione oncologica.
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21
Il bilancio di esercizio 2015
STATO PATRIMONIALE - ATTIVO
Voci dell’attivo
10
Cassa e disponibilità liquide
20
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
30
Attività finanziarie valutate al fair value
40
Attività finanziarie disponibili per la vendita
50
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
60
Crediti verso banche
70
Crediti verso clientela
110
Attività materiali
120
31/12/2015
valore assoluto
in percentuale
3.586.046
3.876.807
-290.761
-7,50%
493.938
967.346
-473.408
-48,94%
669.915
786.760
-116.845
-14,85%
58.815.066
143.855.316
-85.040.250
-59,12%
-
17.931.950
-17.931.950
-100,00%
85.000.907
43.918.763
41.082.144
93,54%
394.105.748
402.082.184
-7.976.436
-1,98%
7.632.939
7.355.486
277.453
3,77%
222.230
205.166
17.064
8,32%
-
-
-
nc
Attività fiscali
7.743.568
5.342.507
2.401.061
44,94%
a) correnti
1.658.814
350.049
1.308.765
373,88%
b) anticipate
6.084.754
4.992.458
1.092.296
21,88%
- di cui alla L. 214/2011
5.536.484
4.723.793
812.691
17,20%
Altre attività
3.613.950
3.536.476
77.474
2,19%
561.884.307
629.858.761
-67.974.454
-10,79%
Attività immateriali
di cui: - avviamento
130
150
Scostamento annuo
31/12/2014
Totale dell’attivo
STATO PATRIMONIALE - PASSIVO
Voci del passivo e del patrimonio netto
Scostamento annuo
31/12/2014
valore assoluto
in percentuale
Debiti verso banche
47.712.300
111.590.029
-63.877.729
-57,24%
20
Debiti verso clientela
260.690.993
231.694.592
28.996.401
12,51%
30
Titoli in circolazione
160.106.950
182.334.446
-22.227.496
-12,19%
190.692
271.889
-81.197
-29,86%
21.154.589
29.387.318
-8.232.729
-28,01%
1.226.804
1.422.617
-195.813
-13,76%
201.545
1.625.656
-1.424.111
-87,60%
10
40
Passività finanziarie di negoziazione
50
Passività finanziarie valutate al fair value
60
Derivati di copertura
80
Passività fiscali
a) correnti
-
605.085
-605.085
-100,00%
b) differite
201.545
1.020.571
-819.026
-80,25%
100
Altre passività
10.304.567
10.956.151
-651.584
-5,95%
110
Trattamento di fine rapporto del personale
383.206
460.481
-77.275
-16,78%
120
Fondi per rischi e oneri
191.734
84.005
107.729
128,24%
-
-
-
nc
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
130
Riserve da valutazione
160
Riserve
170
Sovrapprezzi di emissione
180
Capitale
200
Utile d’esercizio
Totale del passivo e del patrimonio netto
22
31/12/2015
191.734
84.005
107.729
128,24%
1.064.657
2.594.980
-1.530.323
-58,97%
56.674.197
55.569.693
1.104.504
1,99%
500.114
408.139
91.975
22,54%
11.574
10.823
751
6,94%
1.470.385
1.447.942
22.443
1,55%
561.884.307
629.858.761
-67.974.454
-10,79%
CONTO ECONOMICO
Voci
31/12/2015
10
Interessi attivi e proventi assimilati
Scostamento annuo
31/12/2014
17.284.073
20.529.667
valore assoluto
in percentuale
-3.245.594
-15,81%
20
Interessi passivi e oneri assimilati
-5.889.913
-7.487.141
1.597.228
-21,33%
30
Margine di interesse
11.394.160
13.042.526
-1.648.366
-12,64%
40
Commissioni attive
4.091.129
3.924.826
166.303
4,24%
50
Commissioni passive
60
Commissioni nette
70
Dividendi e proventi simili
80
Risultato netto dell’attività di negoziazione
90
Risultato netto dell’attività di copertura
100
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
-340.274
-544.287
204.013
-37,48%
3.750.855
3.380.539
370.316
10,95%
118.135
113.753
4.382
3,85%
-8.167
42.408
-50.575
-119,26%
-123.212
-33.899
-89.313
263,47%
7.410.166
4.853.345
2.556.821
52,68%
-
-3.744
3.744
-100,00%
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
3.561.851
4.853.832
-1.291.981
-26,62%
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
3.858.871
-
3.858.871
nc
-10.556
3.257
-13.813
-424,10%
2.568
16.716
-14.148
-84,64%
a) crediti
d) passività finanziarie
110
Risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value
120
Margine di intermediazione
22.544.505
21.415.388
1.129.117
5,27%
130
Rettifiche/riprese di valore nette per
deterioramento di:
-10.726.428
-10.206.699
-519.729
5,09%
a) crediti
-10.111.243
-9.957.457
-153.786
1,54%
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
-
75.516
-75.516
-100,00%
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
-
-
nc
-615.185
-324.758
-290.427
89,43%
d) altre operazioni finanziarie
140
Risultato netto della gestione finanziaria
11.818.077
11.208.689
609.388
5,44%
150
Spese amministrative:
-10.627.926
-9.837.966
-789.960
8,03%
a) spese per il personale
-5.164.603
-5.056.825
-107.778
2,13%
b) altre spese amministrative
-5.463.323
-4.781.141
-682.182
14,27%
-566.411
-590.380
23.969
-4,06%
-10.944
-10.669
-275
2,58%
1.157.793
1.260.764
-102.971
-8,17%
-10.047.488
-9.178.251
-869.237
9,47%
-4.085
-42.793
38.708
-90,45%
170
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
180
Rettifiche/riprese di valore nette su attività
immateriali
190
Altri oneri/proventi di gestione
200
Costi operativi
240
Utili (perdite) da cessione di investimenti
250
Utile operatività corrente al lordo delle imposte
1.766.504
1.987.645
-221.141
-11,13%
260
Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività
corrente
-296.119
-539.703
243.584
-45,13%
270
Utile operatività corrente al netto delle imposte
1.470.385
1.447.942
22.443
1,55%
290
Utile d’esercizio
1.470.385
1.447.942
22.443
1,55%
23
24
25
26
assegnati i 13 appezzamenti pubblici per utilizzo orticolo messi a disposizione dal Comune di Ala
presso la struttura costruita ed attrezzata nel 2013 nella zona antistante il Perlè.
L’uso, in base al Regolamento comunale, prevede una assegnazione triennale per sorteggio, scadente appunto
il presente anno.
Le domande presentate sono state complessivamente venti. Sette di queste purtroppo non hanno potuto essere
soddisfatte e tecnicamente sono “a riserva”, nel senso che i richiedenti possono subentrare nell’assegnazione
nel caso in cui qualcuno tra gli attuali utilizzatori esercitasse il diritto di rinuncia o perdesse i requisiti per l’utilizzo:
essere residente nel Comune di Ala, non essere titolare di partita IVA e non possedere altri appezzamenti agricoli
da poter destinare al medesimo uso.
ASSeT, lo ricordiamo, è incaricata tramite apposita convenzione con il Comune di Ala della gestione dell’area e della sua
manutenzione ordinaria, nonché dei rapporti con gli assegnatari dei diversi appezzamenti.
Di particolare interesse la destinazione di due appezzamenti. Il
primo per le attività didattiche degli alunni dell’Istituto Comprensivo di Ala e l’altro per gli ospiti della Comunità terapeutica riabilitativa del Presidio ospedaliero di Ala.
Giunto a conclusione l’iter burocratico di assegnazione, non
rimane dunque agli assegnatari che armarsi di vanga, zappa e
rastrello, e profittare della incalzante buona stagione per avviare le semine e mettere a dimora le nuove piantine!
740
SOCI
“Il fatto che i soci ASSeT continuino ad incrementarsi di anno in anno, con un trend progressivamente sempre più elevato, rappresenta per noi il miglior riscontro del nostro lavoro”.
Con queste parole, in occasione della Assemblea annuale ordinaria, il Presidente Gianni
Cazzanelli ha commentato il cammino percorso fino ad oggi dall’Associazione, ed in particolare il lavoro svolto nel corso del 2015.
Un lavoro importante, contrassegnato da una
collaborazione sempre più stretta con le maggiori cooperative locali nei campi della educazione scolastica, della
cultura, dello sviluppo sostenibile, della valorizzazione del territorio. Un lavoro sottolineato ed apprezzato dagli
interventi di saluto dei rappresentanti delle Istituzioni locali e del mondo associativo e cooperativo.
ASSeT, costituita nel 2007 per iniziativa della Cassa Rurale, ancora una volta si è presentata ai propri soci in
Assemblea come una realtà estremamente dinamica, operosa
e fattiva. Il bilancio 2015 ha presentato un leggero avanzo di
gestione di 629,29 euro, segno di una scrupolosa oculatezza
gestionale.
Con riferimento alle iniziative avviate e al tanto lavoro svolto,
dalla relazione assembleare è emersa anche una piccola nota
di rammarico. “Non riuscire ancora, nonostante le tante buone
volontà, ad essere presenti nei territori dell’Alto Veronese e
della Lessinia con la medesima incisività di cui siamo capaci
nei territori trentini. Questo è un fatto che tutti nel Direttivo auspichiamo di poter riuscire a superare, nei tempi più brevi!” ha
voluto comunque ribadire in proposito il Presidente Cazzanelli.
spazio
ASSeT
Info ASSeT
ASSEGNATI
GLI ORTI DEL PERLÈ
Mercoledì 16 marzo presso l’Auditorium della Cassa Rurale Bassa Vallagarina ad Ala sono stati
27
spazio
ASSeT
LA STAGIONE
CULTURALE 2016
Ha aperto i battenti il 22 gennaio la stagione culturale di ASSet, con la visita alla mostra “La coscienza del Vero - I Capolavori
dell’Ottocento, da Courbet e Segantini” presso il Mart di Rovereto.
Il successo di adesioni dei nostri soci ci ha spinto ad organizzare
per il successivo 4 marzo un secondo appuntamento, anch’esso ben
partecipato.
La dott.ssa Amina Pedrinolla, che ci accompagna da sempre nelle
uscite al museo, ha saputo anche questa volta coinvolgere i partecipanti illustrando il rapporto tra la realtà e la rappresentazione nei ritratti e negli autoritratti, un nesso che caratterizza i pittori dell’epoca,
destinato a diventare uno dei nodi delle avanguardie artistiche della
contemporaneità.
Il 19 marzo il programma ha proposto la visita alla Chiesetta di
Santa Lucia di Chizzola. Proseguendo alla riscoperta delle “piccole
perle” architettoniche e culturali locali, ha accompagnato la comitiva
ASSeT la dott.ssa Giada Vicenzi (che proprio sulla chiesetta ha curato la propria tesi di laurea). Il manufatto è
stato egregiamente presentato dalla dott.ssa Vicenzi in tutta la sua straordinaria unicità: secondo la tradizione
officiato da una comunità di Templari e poi da eremiti, fino a diventare un piccolo santuario dove i fedeli invocavano l’intercessione della Santa per la guarigione delle malattie agli occhi.
LE PROSSIME USCITE PER I SOCI
Sabato 7 maggio VISITA ALLA CENTRALE IDROELETTRICA DI S.MASSENZA
Una sorgente di energia pulita nel cuore della montagna
L’impianto più potente del Trentino dove l’acqua diventa energia
Ritrovo con mezzi propri. Inizio visita guidata ore 15,00
Durata prevista 2 ore. Costo euro 10,00
Domenica 19 giugno VISITA AL VITTORIALE E A SIRMIONE
In mattinata visita guidata al Vittoriale di D’Annunzio a Gardone
Nel pomeriggio trasferimento a Sirmione sul Lago di Garda
Uscita in pullman.
• euro 42,00 per gli adulti
• euro 22,00 per i soci dai 7 ai 18 anni
• ingresso gratuito fino ai 6 anni
Fine giugno
(orari da definire) VISITA ALLA PIEVE DI AVIO
Visita all’antica chiesa con la guida della dott.ssa Amina Pedrinolla.
Ritrovo in loco
Partecipazione gratuita riservata ai soci
Richiesta la prenotazione
Venerdì 16 settembre ARENA DI VERONA – CONCERTO DI ZUCCHERO FORNACIARI
28
Uscita con pullman con partenza da Ala/Avio e fermata ad Affi
• euro 50,00
comprensivo di biglietto di ingresso, pullman e assicurazione
L’ALIMENTAZIONE
IN 5 SERATE
Organizzati da AsseT e dalla Famiglia Cooperativa Vallagarina, alternando la sede delle serate nei due
auditorium di Ala e Avio presso le sedi della Cassa Rurale, si è tenuto nei mesi di febbraio e marzo un ciclo di
incontri sul tema dell’alimentazione.
Un modo per essere vicini alle persone e al territorio con uno sguardo fortemente “cooperativo”, che ha
evidenziato come al centro di ogni cosa vanno sempre collocate le persone, gli ideali e, soprattutto, i valori.
Ed il cibo è un tema molto sentito, prova ne siano la folta presenza di pubblico fin dalla prima serata e il
dibattito che ha sempre seguito le relazioni, addentrandosi maggiormente nell’argomento.
In fondo, citando il filosofo Feuerbach, “siamo quello che mangiamo” e questo è il motto con cui si apriva
ciascuna delle cinque serate.
Il concetto con il quale possiamo riassumere il senso del ciclo di incontri è racchiuso nel termine “consapevolezza”. Conoscere il valore del prodotto alimentare, la filiera da cui proviene, i suoi contenuti e i suoi valori
non solo nutrizionali. Spetta al consumatore, al momento dell’acquisto, scegliere e indicare una strada: non
acquistare un prodotto lasciandolo sullo scaffale significa indicare all’industria che qualcosa va cambiato, nei
suoi contenuti nutritivi o nel rispettare regole etiche e ambientali.
Certo il commercio ha la possibilità di proporre e garantire una scelta sufficientemente ampia, ma è uno
spirito critico nel leggere le etichette alimentari che indirizza verso la scelta di prodotti più rispondenti alle
nostre esigenze, evitando la presenza di additivi inutili o allergeni, preferendo alimenti con chiari contenuti
nutrizionali.
Alimentarsi in modo corretto significa dare valore al cibo e considerare importante il modo in cui lo consumiamo. La preparazione delle pietanze e il momento del loro consumo devono essere occasioni piacevoli nell’arco
della giornata. In questo modo avremo sempre un atteggiamento positivo e attento nei confronti del cibo,
evitando, per quanto possibile, cibo spazzatura e disfunzioni alimentari.
Grassi e zuccheri non vanno criminalizzati, sono componenti necessari alla nutrizione dell’uomo e non possono mancare all’interno della dieta, ma devono essere bilanciati nell’assunzione con le proteine e con gli altri
principi nutritivi.
Per gli atleti, e per quanti svolgono attività sportive intense, è necessario bilanciare la propria dieta in prossimità della prestazione sportiva e nelle fasi successive per reintegrando quanto consumato con lo sforzo.
A tutti è consigliato un corretto stile di vita dove l’attività motoria, pesata sulle proprie capacità individuali,
non deve mai mancare perché è fondamentale per mantenere il corpo ben efficiente favorendo la circolazione
consumando le calorie assunte in eccesso.
Per le persone in età evolutiva e scolare, cioè bambini e ragazzi, l’approccio al cibo è sempre filtrato dagli
adulti. Difficilmente essi possono scegliere l’acquisto dei prodotti in negozio e quasi sempre mancano di
sufficiente spirito critico al momento del consumo. Per questo è fondamentale che l’offerta sia variegata e
appetitosa, e, parafrasando la citazione di Feuerbach: “i nostri ragazzi saranno quello che offriamo loro come
cibo”. In questo caso la responsabilità da parte degli adulti è multipla: devono acquistare e proporre alimenti
sani e devono tenere presente che sono il primo esempio per figli e nipoti per un corretto approccio al cibo e
un corretto consumo.
In futuro, mantenendo ferma la bella collaborazione instaurata con la Famiglia cooperativa, speriamo di poter
proporre questi interessanti e partecipatissimi incontri anche in Lessinia e nell’Alto veronese, probabilmente già nel prossimo autunno.
Stiamo anche verificando la possibilità di esaudire le richiesta di una specifica serata di approfondimento sul
tema dell’olio di oliva, magari interessando e coinvolgendo anche altre realtà cooperative locali. Il tema ci
è stato sollecitato più volte da parte dei partecipanti, tra i quali molti, con nostro grande piacere, sono finiti
per diventare graditissimi e stabili compagni di viaggio in tutti i diversi appuntamenti.
29
il passa
tempo
Verso la
Grande Guerra
di Mario Azzolini
La Cassa Rurale nei primi decenni del ‘900
Dove eravamo rimasti? Ah si… La Cassa sta cercando una
nuova sede perché quella attuale, (in Piazza Cantore, al
centro della vita cittadina) è troppo in vista e alimenta
chiacchere e indiscrezioni. Quindi dopo pochi mesi dalla
fondazione, nel gennaio del 1899 avviene il trasferimento
nella piazza Cappuccini. Allora la piazza appare senza le
scuole elementari che saranno inaugurate due anni dopo,
ma è destinata a diventare un posto nevralgico.
La Cassa rimarrà lì fino alla metà degli anni venti, pur lamentando un affitto troppo oneroso
che la costringe a perorare il Comune, ma inutilmente, di avere dei locali gratis dove ora c’è l’ex Ginnasio.
Anche se i soci crescono i primi anni
non sono facili; le assemblee sono
disertate, molta gente non si fida
della solidità della Cassa e preferisce depositare i risparmi alla Banca
Popolare di Rovereto o alla Cassa di
30
Ala 1907 “Cartolina non viaggiata 9x14” Piazza Statuto ex Cappuccini
Sede della seconda filiale Cassa Rurale dal 1899 al 1925 circa
Risparmio. Lo stesso Comune non la prende in considerazione per gestione della sua Tesoreria.
Gli esponenti della Cassa non demordono, evitano prestiti
rischiosi privilegiando la buona amministrazione ed i piccoli passi e difatti nel 1911 l’Assemblea dei soci registra che
fin dalla nascita la Cassa non ha mai avuto “Sofferenze”.
Mantiene un profilo equidistante dalla politica anche se
ogni tanto affiorano i sentimenti per l’italianità di questa
terra coltivati da gran parte dei fondatori, come nel 1903
quando l’Assemblea dei soci deplora i fatti di Innsbruck
(studenti universitari italiani oggetto di angherie da parte
dei germanisti).
Stesso discorso per il carattere laico dell’istituzione, in
contrapposizione con le restanti Casse Rurali tutte nate dal
Movimento cattolico di fine ottocento. Infatti nel Consiglio della Federazione Provinciale del 1898 tutte le Casse
Rurali sono rappresentate dal parroco locale mentre solo
Ala delega un laico. Nel 1900 assieme alla Famiglia Cooperativa di Saone, quella di Ala diviene la capofila di una
protesta contro il Movimento Cattolico accusato di interferire troppo e
senza competenza nella conduzione
delle Cooperative. Addirittura nel
1909 promuove la costituzione di
uno Spaccio Agricolo per stoppare
il Movimento Cattolico che voleva
costituire in Ala una Cooperativa di
Consumo (quest’ultima vedrà la luce
tre anni dopo nel 1912). Nel febbra-
Raccolta del gelso
a Pilcante
io del 1908 non può opporsi alla
apertura ad Ala di una filiale della
Banca Cattolica che si insedia in
Via Nuova, proprio nei locali dove
negli anni trenta si trasferirà la Cassa Rurale; ma la Cassa non se ne
preoccupa più di tanto in quanto
“ la Banca Cattolica è poco benvoluta dalla gente” mentre il giornale
Alto Adige, fortemente anticlericale, ironizza sul giorno dell’inaugurazione affermando che ”oggi al
rinfresco al “Cervo” abbiamo finalmente visto i preti a lavorare”. Non
se le mandavano certo a dire.
Come sono i rapporti con le Casse
di Avio e Pilcante? Pilcante è piccola (circa 50 soci) e si limita ad
operare nel paesello. Avio invece è
ben radicata in quel comune dove è nata un anno prima di
quella di Ala (conta dopo 2 anni circa 200 soci come quella
di Ala. Esiste una leale concorrenza).
La Cassa è sempre più coinvolta per lo sviluppo del territorio, già nei primi anni tenta, senza successo, di mettere
insieme i contadini per fondare una Cantina sociale ( bisognerà poi aspettare fino agli anni 50), nel 1910 favorisce
la nascita di un essiccatoio consorziale per i bozzoli, ma
tutto viene rinviato per i costi troppo alti.
L’inizio secolo rappresenta il periodo d’oro per Ala, con
la Stazione Internazionale e la Dogana che portano benessere e scambi culturali fra italiani e tedeschi. All’interno
della Società Musicale prospera, oltre alla banda, anche la
scuola musicale ed una orchestra frequentata dai figli dei
funzionari della Stazione; nel 1910 rinasce il “Veloce Club
Ala” con una forte presenza di italiani occupati negli uffici
doganali; inoltre in città ci sono ben quattro sale di lettura
(generalmente legate ai partiti) mentre la Biblioteca popolare sorta nel 1896 vanta numerosi soci provenienti dalle maestranze italiane. Le botteghe sono numerose con gli articoli più disparati segno che il commercio tira, la ristorazione
fa affari; i giovani possono permettersi di non frequentare
la scuola professionale, tanto il lavoro non manca. Le Poste
hanno due sedi, in Via Nuova e alla Stazione con ben 32
dipendenti.
Ma si, anche il Carnevale è vissuto allegramente da tutta la
popolazione con un tocco di eleganza della borghesia nelle
serate danzanti che iniziano ancora il giorno dopo l’Epifania; nel 1908 una simbolica famiglia dal nome “Lasagna
Maccheroni” appena rientrata dall’America dove ha fatto
fortuna festeggia con la cottura di sette pentoloni di pasta
in Piazza San Giovanni dove arriverà in pompa magna sul
carro principale seguita da tutte le altre maschere.
Nel 1909 arriva la tanto attesa luce elettrica, prodotta dalla
centrale del Ponale.
Ma segnali di crisi non mancano, mentre venti di guerra
percorrono già i Balcani. Ma ne riparleremo.
Affresco del soffitto della Sala filarmonica adiacente al Teatro
Ha ospitato nel 1898 l’Assemblea costitutiva della Cassa Rurale
La ristorazione prospera
per merito di gestori professionali
Gruppo musicale
con il Maestro Giacomo Sartori
31
dal
TERRITORIO
Società
Ciclistica Avio
di Antonio Internò
La passione per la bicicletta:
un valore da trasferire alle giovani generazioni
L’ASD Società Ciclistica Avio è nata
nell’ottobre 2014 per volontà di un
gruppo di appassionati ciclisti con
l’intento di coltivare e trasmettere
l’entusiasmo per la bici con modalità nuove. In particolare attraverso
la creazione di una Scuola di ciclismo rivolta alla categoria giovanissimi (7-12 anni) e la promozione a
livello locale di questo sport con
molteplici iniziative rivolte a tutti.
L’ATTIVITÀ GIOVANILE
Per i piccoli crediamo che lo sport
della bicicletta vada visto sotto
forma di gioco e divertimento e la
nostra filosofia è “imparare gio-
32
Partenza di gara
categoria Giovanissimi
Gita sociale
al mare
cando”. Per questo l’attività a loro dedicata parte con un
primo percorso invernale di preparazione motoria prima
generica e poi specifica che si tiene in palestra, nei mesi di
gennaio e febbraio. A marzo invece ai nostri giovanissimi
atleti insegnamo i primi elementi tecnici (salire in bici,
curvare, frenare, ecc.) per acquisire una corretta tecnica di
base per l’utilizzo di questo mezzo in sicurezza e le regole
di comportamento basilari da seguire in allenamento, sulla
ciclabile e sula strada.
L’attività tecnica specifica è seguita da 4 istruttori qualificati e da assistenti a supporto che garantiscono lo svolgimento e la copertura di tutti gli allenamenti settimanali.
Quando il collegio degli istruttori e assistenti tecnici ritiene che
siano stati acquisiti e assimilati
dai piccoli atleti tutti gli elementi
di base si procede all’“ingresso
in societa’”, cioè alla partecipazione alle gare che, per questa
fascia d’età, non sono considerate agonistiche per regolamento
federale.
L’associazione chiede ai ragazzi
un impegno costante, ciascuno
secondo le proprie possibilità,
richiedendo però una partecipazione assidua, perché il bene più
prezioso è il gruppo, il sentirsi
parte di una squadra.
Nel 2015 l’attività è iniziata con 12 giovanissimi distribuiti su tutte le categorie da G1 a G6, e una esordiente.
In questo 2016 i numeri sono pressochè gli stessi, ma la
compagine si è radicalmente modificata acquisendo ben 6
giovani ciclisti della categoria G1 (primo anno) che, ci auguriamo, avranno un percorso più graduale e progressivo
di maturazione fisica e apprendimento tecnico attraverso
tutte le varie categorie.
Il calendario gare giovanissimi si svolge normalmente da
inizio aprile a fine settembre con una breve pausa ad agosto. Lo scorso anno abbiamo partecipato a molte gare e
oltre a risultati sorprendenti per il primo anno di debutto
abbiamo percepito una notevolissima maturazione fisica e
comportamentale dei nostri ragazzi, sostenendo soprattutto chi non riusciva a primeggiare e premiandone l’impegno.
Abbiamo comunque registrato numerose vittorie e piazzamenti di nostri atleti e, grazie a queste, un 9° posto di
tutto riguardo al Trofeo Rigotti di ambito regionale su un
totale di 20 squadre partecipanti.
Nel 2015 la nostra atleta esordiente ha portato con onore
i colori della società in tutto il Triveneto e ha partecipato
ai campionati italiani di categoria a Darfo Boario Terme,
concludendo la gara nelle prime posizioni.
Ora la nuova stagione sta per iniziare… un grande in bocca al lupo ai nostri atleti!
manifestazione che porta lo stesso nome con partecipanti provenienti dalla nostra regione, dal Veneto e anche
dall’Austria. La seconda edizione si svolgerà quest’anno
nello stesso periodo e sarà inserita in un circuito regionale.
Gli appuntamenti in programma non mancano, a partire
dal I° Trofeo Falconeri che si terrà il prossimo 22 maggio
ad Avio: una gara riservata al mattino alla categoria Giovanissimi (maschile e femminile regionale) e nel pomeriggio
alle classi Esordienti femminile e Allieve femminile (campionato triveneto). La macchina organizzativa dell’evento,
che porterà ad Avio migliaio di persone fra atleti e accompagnatori e prende il nome dallo sponsor principale, è già
in moto e coinvolge anche altre associazioni di volontariato locale.
“La società ha presentato il proprio programma quinquiennale durante la serata inaugurale di presentazione della
squadra dello scorso gennaio 2015 agli oltre 400 partecipanti. A poco più di un anno dal battesimo della squadra
gli ambiziosi propositi si stanno realizzando nella sequenza
e nelle tempistiche previste” afferma il Presidente Antonio
Internò “e per questo il nostro ringraziamento va al Direttivo, ai nostri partner privati e pubblici e a tutti coloro
che hanno collaborato e collaboreranno, oltre alle nostre
famiglie che sempre ci motivano e ci sostengono in questa
affascinante avventura piena di difficoltà ma colma di soddisfazioni”.
SEZIONE AMATORI
La Società Ciclistica Avio è anche una
squadra di amatori di tutti i livelli (alcuni
realmente di buon livello!) che, oltre ad organizzare giri di allenamento o pedalate in
compagnia durante il fine settimana, svolge
una notevole attività di partecipazione a
gare riservate a bici da corsa e di mountain
bike, a livello sia locale che triveneto.
Per la Mountain Bike i nostri atleti si sono
cimentati nelle tradizionali gare locali Ala
Ronchi Up Hill e Passo Buole Extreme
organizzate da S.C.Ala, la gara a staffetta
RunBaldoBike da Avio a Malga Lavacchio,
organizzata da MTB Borghetto in collaborazione con JSA, SAT e S.C. Avio, oltre ad
altre gare regionali in Val di Non e la Vecia
Ferovia in Val di Fiemme, solo per citarne
alcune. Ben più nutrito invece è stato il calendario 2015 per la sezione strada con la
partecipazione al Challenge Alè con la partecipazione dei nostri atleti alle Granfondo
Liotto (Vicenza), Fi’Zi.K (Marostica), Valdagno e la Granfondo Eddie Merckx (Rivalta).
LE ATTIVITÀ 2016
Lo scorso settembre S.C. Avio ha organizzato la I° Edizione della pedalata ciclostorica “Uva & dintorni” nell’ambito della
Pedalata ciclostorica
tra i vigneti
33
dal
TERRITORIO
L’Associazione
Marchio Baldo
di Manuele Bronzo
Un nuovo sodalizio per la valorizzazione
dei prodotti e del territorio
Nel giugno 2015, dalla volontà di 12 concessionari del marchio “Baldo” - rilasciato dall’Unione Montana del Baldo che hanno voluto intraprendere un percorso autonomo di
valorizzazione del territorio, nasce a Caprino l’Associazione Marchio Baldo. Un
modo nuovo per promuovere i prodotti
locali e le attività proposte nella zona interessata.
L’istituzione dell’associazione si inserisce
all’interno di un progetto ad ampio raggio che abbraccia attività e comuni diversi, il cui unico denominatore è il Monte
Baldo, dalla sua cima sino a scivolare ai
suoi piedi, e ha l’obiettivo di recuperare
e valorizzare quelle produzioni e attività
artigianali e tradizionali che lo rendono
unico. Un esempio su tutti il tartufo nero
pregiato del Baldo, menzionato anche in
34
Visitatori tra le bancarelle
di “Sapori tra i ciliegi in fiore”
letteratura, che continua a rendere unici i piatti della tradizione popolare.
Un’azione unica e congiunta sostenuta dai promotori, nella convinzione che “l’unione fa la forza!”, e che assieme
si possa incidere maggiormente per rivalutare un territorio
che offre numerose opportunità, attraverso l’identificazione
precisa dei suoi confini e valorizzandone prodotti, attività e
tradizioni che lo caratterizzano.
GLI ADERENTI
Attualmente l’associazione è presieduta da Davide Marconi
e conta 24 aderenti, con una rappresentanza a 360 gradi
del territorio del Baldo: dalle produzioni locali di formaggi,
salumi, pane, pasta, miele, confetture, vino, e tartufo, ai servizi e alle attività commerciali, di accoglienza e turismo ambientale e sportivo.
Alla base un rigido disciplinare che garantisce semplicità, genuinità, qualità e
soprattutto la provenienza da un territorio ben definito.
Il marchio “prodotto del Baldo” viene
concesso agli aderenti in relazione alla
fornitura di prodotti e servizi qualificanti per il territorio, ossia tipici e tradizionali, che rispondano anche a tipologie
produttive attente all’ambiente e che
contribuiscano a promuovere attraverso
attività sostenibili l’Area del Baldo, Garda
e Valle dell’Adige.
Particolare
di una bancarella gastronomica
MANIFESTAZIONI E ATTIVITÀ
L’associazione è molto attiva e i propri aderenti sono presenti a numerose manifestazioni del territorio, per favorire la
conoscenza della gastronomia tipica del Baldo.
In particolare promuove direttamente l’evento “Sapori tra i
ciliegi in fiore” che si tiene ad Omaner (una borgata tra Caprino e Spiazzi) proprio nel periodo della fioritura dei ciliegi.
Durante la festa i visitatori hanno la possibilità di passeggiare
tra gli alberi in fiore e le bancarelle dei produttori locali, con
un sottofondo di musica di violino dal vivo, e degustare i
prodotti tipici del Baldo. Inoltre, in occasione dell’appuntamento, è possibile visitare l’esposizione fotografica allestita
per l’occasione dall’associazione S.P.Q.F., partecipare a visite didattiche fra i frutteti per scoprire il mondo delle api,
e prender parte ad escursioni guidate a piedi fra gli svariati
sentieri che il nostro monte Baldo mette a disposizione.
La manifestazione si tiene a fine aprile, ma la data precisa
viene fissata di volta in volta in base all’effettiva fioritura delle piante di ciliegio; il programma viene inoltrato via mail a
tutti gli interessati che hanno lasciato un contatto all’associazione o tramite le pagine Facebook delle aziende produttrici
che partecipano all’evento.
Fra le altre manifestazioni l’associazione Marchio Baldo
partecipa alla Fiera Montebaldina che si tiene a Caprino
Veronese il 2 agosto di ogni anno. I produttori associati presenziano con le loro bancarelle offrendo ai visitatori l’opportunità di degustare i loro prodotti, che vengono utilizzati
anche come ingredienti dei piatti preparati all’interno della
cucina della manifestazione.
Esposizione dei
“prodotti del Baldo”
Nel mese di settembre è presente a Ciottolando con gusto,
una passeggiata enogastronomica “a tappe” che si svolge nel
centro storico di Malcesine, ai piedi del castello. I produttori
Marchio Baldo vi partecipano con bancarelle e degustazioni, e in questa prossima edizione anche con piatti tipici.
Stessa formula di presenza per la Festa dei prodotti del
Monte Baldo, che si tiene da oltre 15 anni a Spiazzi il primo week end di ottobre. La festa, che propone gastronomia
tipica, piatti a marchio Baldo, musica, folklore, laboratori
didattici e attività per conoscere più da vicino il monte Baldo e la sua agricoltura, rientra a pieno titolo fra le attività associative ed è sempre molto partecipata. I prodotti prìncipi
della manifestazione autunnale sono tartufi, funghi, formaggi, salumi, castagne e vini doc.
Sempre in ottobre i produttori associati sono impegnati nella
Festa del Pero Trentosso, organizzata a Pazzon con il patrocinio della Pro loco di Caprino Veronese per far conoscere questa antica varietà di pera un tempo molto diffusa nel
territorio caprinese, che per le sue caratteristiche era particolarmente adatta ad una lunga conservazione naturale.
Nella giornata di domenica viene allestita per l’occasione
mostra-mercato ricca di prodotti tipici locali cui partecipano
gli associati.
Le forme di collaborazione con le associazioni del territorio sono molteplici, e portano spesso ad integrare in corso
d’opera gli eventi a cui i produttori di Marchio Baldo partecipano.
È possibile seguire le attività e i programmi dell’associazione attraverso la pagina facebook: www.facebook.com/marchiobaldo
35
dal
TERRITORIO
NaturALA
LE FINALITÀ ASSOCIATIVE
di Roberto Zendri
La nuova associazione alense
che riunisce gli “Amici della Fotografia”
Dall’incontro di un gruppo di appassionati di fotografia durante un percorso di approfondimento e confronto in un
apposito corso, a fine 2015 è nata ad Ala l’Associazione
Amici della Fotografia NaturALA.
Da quell’esperienza la passione è cresciuta, e si è dato
il via a numerose uscite sul meraviglioso territorio Alense alla ricerca di scatti naturalistici, con l’intenzione di
conoscere e coinvolgere quanti nella città condividono
lo stesso interesse, e con l’ambiziosa volontà di creare un’alternativa anche culturale per la
comunità.
L’associazione infatti è ben disposta a condividere fotografie e filmati per creare nuove opportunità
di aggregazione, di divertimento e
di promozione della Città, mantenendo in primo piano l’amore e il
rispetto che ognuno di noi ha per
l’ambiente che lo circonda.
36
Partecipanti al corso di fotografia
presso la sede di Ala della SAT
Scatto fotografico
di Paolo Deimichei
Al momento di formalizzare la nascita del sodalizio all’interno dello Statuto sono state focalizzate le intenzioni principali dei soci fondatori, che vanno al di là della descrizione
rigorosa delle norme che regolano l’attività sociale.
Fra i propositi dell’associazione vi sono infatti la volontà di
riunire gli appassionati di fotografia e di altre arti figurative per farle conoscere, soprattutto come fatto culturale,
e diffonderle in tutte le loro forme; diffondere l’interesse
per la fotografia intesa come parte integrante della cultura,
dell’arte e del costume del nostro tempo attraverso corsi di
fotografia, organizzazione di mostre, eventi e dimostrazioni pratiche per i Soci e la collettività.
Ma anche lo scambio di esperienze, di conoscenze e di
critica nel settore della fotografia tra i propri Soci, con
quelli di altri circoli e con chiunque manifesti interesse
per l’immagine fotografica; lo svolgimento di attività didattiche aperte a tutti legate alla
fotografia, mediante l’organizzazione di corsi, mostre, serate, concorsi; oltre alla specifica volontà di
presenziare a manifestazioni civili, religiose, folcloristiche e sociali
promosse dall’associazione o da
enti, comitati e associazioni che ne
richiedano la presenza. Infine, ma
non da ultimo, allacciare rapporti
con altre associazioni che condividano le stesse passioni.
LE ATTIVITÀ
L’avventura associativa è iniziata già lo scorso dicembre,
subito dopo la costituzione, con una mostra naturalistica che si è tenuta in occasione delle festività natalizie, in
collaborazione con la locale Pro Loco e l’Amministrazione comunale che ha messo ha disposizione la sala Zendri. L’esposizione fotografica ha avuto come protagonisti
gli animali del nostro territorio (alcuni anche rari, come le
coturnici e il biancone), e ha riscosso un notevole successo
di visitatori. Nell’intenzione dell’associazione la mostra di
fine anno potrà diventare un appuntamento fisso, con il
desiderio di renderla visibile e fruibile anche alle scuole del
Comune, poiché è fondamentale coinvolgere i più piccoli
in un processo di valorizzazione e rispetto della natura che
ci circonda.
Nel mese di marzo ha preso il via il corso di avvicinamento
alla fotografia digitale che si svolge presso la locale sede
della Società Alpinisti Tridentini e conta più di trenta partecipanti, segno inequivocabile che la passione verso la fotografia digitale è in continua crescita.
Il corso base di fotografia è la prima serie di lezioni per
principianti proposta dall’associazione e realizzata in collaborazione con la S.A.T. di ALA; durante le 5 serate in programma sono stati affrontati temi di carattere tecnico come
l’esposizione e il rapporto tempo/diaframma/iso, la lunghezza focale e la distorsione prospettica, l’uso del flash…
Molti gli appuntamenti in calendario per l’anno in corso, a
partire dalla partecipazione alla mostra del Corpo Forestale
dello Stato all’interno della manifestazione ForestaAmica
2016 che si svolgerà l’8 di maggio presso il Centro Nazionale Biodiversità Forestale di Peri; la nostra associazione sarà
presente con una mostra fotografica sugli animali acquatici
dell’Adige e torrenti immissari.
Il 28 e 29 maggio saremo impegnati a fotografare un importante gara di agility dog che si svolgerà al campo sportivo
di Ala; nel mese di luglio allestiremo una mostra fotografica nella splendida cornice della Lessinia alense.
Il Direttivo
Scatto fotografico
di Vladimiro Cozza
Inoltre da qualche settimana è l’associazione ha attivato
una importante collaborazione con il MUSE di Trento, che
ha richiesto al sodalizio di fornire materiale fotografico sui
rapaci presenti nel nostro territorio Alense. Questa richiesta
ha reso veramente orgogliosi i soci di NaturALA di poter
collaborare con il più importante museo provinciale, con
il quale probabilmente stringerà rapporti di collaborazione
per l’identificazione delle specie presenti nel nostro territorio.
Il sogno nel cassetto dell’associazione, per il quale sono
già in essere una serie di contatti, è quello di realizzare un
piccolo percorso naturalistico all’interno del nostro Comune: un percorso dedicato a tutti, con una serie di pannelli di
divulgazione naturalistica posti lungo il tragitto corredati da
testi e didascalie didattiche sulla fauna e flora presenti.
Ad oggi l’associazione conta 56 tesserati che sono il vero
motore dell’associazione perché consentono di proseguire
con slancio ed entusiasmo a proporre queste e nuove attività che possano divenire occasione d’incontro e confronto
con tutti.
INFO E CONTATTI
Associazione Amici della Fotografia NaturALA
Via Nuova 85 - Ala TN
sito internet: www.naturala.it
email: [email protected]
Facebook: Associazione Amici Della Fotografia Natur ALA
37
dal
TERRITORIO
LA FINESTRA,
UNO SGUARDO SUL TERRITORIO
Spazio riservato ai Soci e clienti per formulare osservazioni o segnalazioni
ed alle Associazioni locali per raccontare le loro attività.
Qualora interessati contattare con congruo anticipo
la segreteria di redazione: 0464/678121 o 0464/678147
Il Vespa Club Ala
“Mezzi Veloci”
Nato nel maggio 2008 come sottosezione del Bikers Club Avio dedicata alle
Vespe e Lambrette, dopo un breve periodo di affiancamento e grazie all’ambizione e la voglia di crescere come
Club da parte di alcuni componenti
della sezione, in una sera di settembre
2008 è nato lo Scooter Club “Mezzi
Veloci”. La volontà era - ed è - quella
di offrire agli appassionati di Vespa e
Lambretta un riferimento e un punto
d’incontro per condividere la propria
passione per lo scooter italiano a marce. Dal 2010 il club è entrato a far parte del Vespa Club d’Italia diventando
“Vespa Club Ala Mezzi Veloci”!
L’attività del club prende vita ogni anno
con la cena sociale, momento di aggregazione dedicato ai nostri soci e ai loro famigliari, dove tra l’altro è possibile rinnovare il tesseramento, con la
consegna del gadget annuale.
Il gruppo di appassionati promuove la partecipazione ad alcuni raduni organizzati dagli altri vespa club presenti
in Italia e individua altre date per le uscite sociali al di fuori del calendario vespistico “ufficiale”, come l’uscita
al Passo Fittanze dello scorso 19 marzo – prima uscita dell’anno.
Nel mese di giugno si tiene da qualche anno l’evento principale che il club organizza: il “Raduno Nazionale
del Club – raid Mezzi Veloci”, ad Ala. La manifestazione punta a far convergere nel nostro paese appassionati di scooter d’epoca da tutto il nord Italia (e non solo!). Quest’anno il tradizionale raduno sarà
sostituito da un’escursione sul Monte Baldo, in attesa di festeggiare l’anno prossimo i dieci anni di
vita del club. Il “Raid del Baldo” consentirà di percorrere con gli scooter le strade panoramiche di
montagna partendo da Ala verso metà mattina, con pranzo e cena in due diverse baite. La manifestazione è dedicata al nostro storico vice-presidente Lorenzo Bagnolatti che troppo presto ci
ha lasciati.
Grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale il club dispone dal 2014 di una sede dove
poter accogliere i soci per pianificare le uscite e per fornire un punto di ritrovo dove poter anche
rinnovare l’affiliazione. Oltre a manifestazioni di carattere motoristico il club è impegnato in attività
di promozione del territorio, in collaborazione con il Comune e con le altre associazioni.
38
VALPOLICELLA - VERONA - VENETO - ITALY - EUROPE
Il consorzio delle Pro Loco
della Valpolicella:
riferimento per la promozione
e la valorizzazione del territorio
53 52
Aeroporto Valerio Catullo di Verona
Consorzio Pro Loco
59
Via Ingelheim, 7
San Pietro in Cariano (VR)
Tel. e Fax: +39 045 7701920
[email protected]
Il Consorzio Pro Loco Valpolicella è “ente no profit” e Ass.ne
di Promozione Sociale nato nell’anno 2000 dall’unione delle
Pro Loco dei Comuni della Valpolicella per rispondere in modo
appropriato alle esigenze di promozione turistico-culturale,
delle risorse naturalistiche, architettoniche, enogastronomiche e delle tradizioni locali.
Nel 2002 il Consorzio Pro Loco Valpolicella ha inaugurato il
primo ufficio I.A.T. (Informazione e Accoglienza Turistica)
della Valpolicella a San Pietro in Cariano, tuttora punto di riferimento importante per il turista, il pubblico locale e chiunque
desideri conoscere tutto ciò che il territorio ha da offrire.
Da oltre 10 anni il Consorzio ha un proprio sito internet
www.valpolicellaweb.it in lingua italiana e inglese: un portale
ricco d’informazioni storico – culturali e turistiche sulla zona
con indicazione dei luoghi più interessanti da vedere, suggerimenti di percorsi e itinerari, notizie relative alle Pro Loco che
lo compongono, il calendario aggiornato degli eventi in programma e uno spazio destinato alle aziende vinicole visitabili
e alle strutture ricettive e ristorative locali. Oggi il sito compainsieme per la valpolicella!
re al primo posto sul motore di ricerca
‘Google’
digitando la
i like
valpolicella!
parola Valpolicella, registrando numerosi accessi e visite sia
dall’Italia che dall’estero.
BCC
L’attività d’ufficio si concentra nell’accoglienza dei turisti e del pubblico locale in sede, nella risposta a richieste turistiche ricevute via
Valpolicella
Benaco
e-mail o telefonicamente, nell’aggiornamento quotidiano dei portali turisticiBANCA
valpolicellaweb.it,
tourismverona.it e veneto.eu e delle pagine social facebook e twitter dell’Associazione, nonché nell’ideazione e realizzazione di materiale turistico promozionale digitale e cartaceo
(mappe, depliant, brochure ecc). Annualmente il Consorzio offre opportunità formative ed educative ai giovani attraverso l’esperienza del
Servizio Civile nazionale e regionale e di stage per gli studenti di scuole superiori e Università.
Nel corso del 2016 il Consorzio delle Pro Loco della
Valpolicella concretizzerà e svilupperà un importante
dialogo e collaborazione con l’Associazione Strada
del Vino Valpolicella in un’ottica di coordinamento
operativo unitario per lo sviluppo e l’ampliamento della
promozione turistica del territorio, di concerto con i
Comuni della Valpolicella.
Già in primavera è prevista la ristampa della mappa turistica della Valpolicella a strappo: una mappa cartacea illustrata che consegnata ai turisti e scaricabile dal
portale web fornisce informazioni utili e indicazione sui
principali punti di attrazione turistico-culturale d’area e
un elenco di attività del territorio che da anni aderiscono
al progetto (aziende vinicole, strutture ricettive e ristorative e servizi vari).
L’Ufficio I.A.T. Valpolicella sarà aperto al pubblico da
aprile a metà ottobre 7 giorni su 7, mattino e pomeriggio. Nel periodo invernale invece l’apertura è prevista
infrasettimanalmente, con apertura il sabato e la domenica in occasione di eventi e iniziative di particolare
rilevanza.
Valpolicella
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18
43
57
PERCORSI / DAILY TOURS
39
10
ANDAR PER CHIESE
TOUR OF THE CHURCHES
3 35
Fumane (Grotta di Fumane – Santuario della Madonna de Le Salette – Villa della Torre), San Floriano
(Pieve), Valgatara (Chiesa di San Marco), Marano di
Valpoliella (Chiesa di Santa Maria Valverde).
33
36
34
FRA VILLE E PIEVI - VILLAS AND PARISHES
Bure (Villa Buri Avanzi), Gargagnago (Villa Serego Alighieri – Percorso della Salute), San Giorgio di Valpolicella (Pieve e Museo della Pieve), Monte (ruderi del
forte austriaco – panoramica su Valdadige), Sant’Ambrogio di Valpolicella (Chiesetta di San Zeno in Poia).
55
24
17
38
44
51
I BORGHI DI MOLINA, BREONIO E CAVALO
THE VILLAGES OF MOLINA, BREONIO
AND CAVALO
45
29
2
9
11 13
58
60
49
19 21
61
31 48
28 40
1
30
8
32
7
41
16
22
50
56
27 46
VERSO IL PONTE DI VEJA
TOWARDS VEJA BRIDGE
6
42
37
Molina (Parco delle Cascate, Molin de Lorenzo e Malga), Gorgusello e Breonio (borghi storici – Chiesa di
San Marziale, fontana medioevale), Cavalo (Chiesa di
San Zeno).
4
15
14
12
26
20 47 54
23
5
Negrar (Giardino Pojega, Chiesa di San Martino),
Sant’Anna d’Alfaedo (Ponte di Veja – Museo Paleontologico e Preistorico), Fosse (Chiesa di San Giovanni
in Loffa).
LUNGO IL CORSO DELL’ADIGE
ALONG THE ADIGE’S BANKS
Pescantina (Strada Alzaia - Chiesetta di San Rocco –
Museo Etnografico – Duomo di San Lorenzo), Arcè
(Villa Albertini – Chiesa di San Michele), Santa Lucia
(Chiesetta di Santa Lucia), Ponton (Villa Nichesola).
VALDADIGE – TERRADEIFORTI
Volargne (Villa del Bene), Ceraino (Chiusa, Forte), Peri
(Peri – Fosse percorso in bicicletta con cronometraggio).
ANDAR PER CANTINE / WINERIES TOUR
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39
Oratorio di Santa Margherita:
punto di incontro per tutta la comunità
Sono numerose le attività che si svolgono presso le sale dell’oratorio
di S. Margherita di Ala. Il sabato pomeriggio la struttura è aperta ai
bambini delle elementari con giochi e attività varie, grazie all’aiuto di
un gruppo di mamme. In occasione di Natale e Pasqua il gruppo dei
piccoli e le loro mamme preparano un lavoretto che poi viene distribuito
alle varie famiglie del paese come augurio sincero per le festività e le
offerte raccolte vengono poi usate per le spese dei materiali e per la gestione delle sale.
Nei mesi estivi, da giugno ad agosto, i giovani dell’oratorio organizzano ed animano il “GREST” con giochi, laboratori, passeggiate e
gite. Quest’anno l’iniziativa verrà proposta dal 13 giugno al 31 agosto, con una settimana di chiusura in concomitanza con il ferragosto.
Le sale vengono inoltre utilizzate per corsi di ginnastica, yoga, ricamo e possono essere richieste anche per feste di compleanno oltre
che per le esigenze di tutta la nostra comunità.
Ecclesia Nova: musica corale e “Voce!” a Bosco Chiesanuova
L’Insieme Corale Ecclesia Nova nasce nell’ottobre del 2000 a Bosco Chiesanuova, scegliendo per nome la denominazione con cui la
parrocchia di Chiesanuova è menzionata sui registri ecclesiastici ufficiali, in latino, sin da quando fu fondata nel XIV secolo.
Il gruppo studia ed esegue composizioni corali sacre e profane della tradizione occidentale, dalla musica medievale alla contemporanea, a cappella o con accompagnamento di strumenti. Si avvale di numerose collaborazioni con altri cori, direttori, compositori,
insegnanti di canto, strumentisti, cantanti, orchestre.
Il coro si esibisce in numerosi concerti in Italia e all’estero e partecipa con successo a concorsi corali: nel 2008 si è imposto al 5° Festival
della Coralità Veneta, dove ha ottenuto ben quattro premi, tra cui il Gran Premio del Festival (primo premio assoluto). Nel 2010 ha vinto il
2° premio al Concorso Nazionale di Vittorio Veneto, nel 2012 il 3° premio al Concorso Nazionale Guido d’Arezzo.
Dal 2005 il gruppo si è costituito in Associazione Musicale Ecclesia Nova per collaborare attivamente all’organizzazione di eventi musicali con enti pubblici e privati e promuovere e diffondere la cultura musicale. Attualmente conta un centinaio di Soci e gestisce le principali
attività musicali del Comune di Bosco Chiesanuova come rassegne, concerti, la Scuola di Canto e incontri musicali di vario tipo.
Fra le attività curate dall’associazione di particolare importanza è “Voce!” - Festival della Musica Corale, manifestazione che si svolge nel periodo estivo nel comune di Bosco Chiesanuova, giunto quest’anno alla XIII edizione. Nel 2016 il festival si svolgerà in una formula concentrata in
due fine settimana: dal 29 al 31 luglio e dal 5 al 7 agosto. Nel primo si esibiranno svariati cori molto quotati (aprirà i concerti il coro finalista nel
gran premio di canto corale 2016: UT insieme vocale consonante) e contemporaneamente si svolgerà uno stage di formazione per direttori
di coro che daranno prova del loro talento la sera del 31 luglio. Nel secondo fine settimana invece sarà ospite speciale il Coro Giovanile Italiano: una grande realtà formata da 35 giovani
musicisti fra i 18 e i 28 anni, provenienti da
tutta Italia, selezionati nel corso di regolari audizioni in alcune importanti città italiane. Nelle
serate successive saranno presenti il Coro La
Stele di Roverè veronese e il Coro da Camera
Trentino. Chiuderà il festival il Coro Gioventù
in Cantata: un coro di 60 cantori giovanissimi che propongono un ricercato repertorio
e un ricco ventaglio di proposte, dal genere
più classico fino alla musica contemporanea,
interpretate con spiccata personalità grazie
all’innesto, nella pratica musicale, di nuovi
elementi di teatralità, gestualità e movimento
curati da Giulia Malvezzi. Il festival si svolgerà tra il teatro e la chiesa
parrocchiale di Bosco Chiesanuova. Maggiori informazioni sul sito www.vocefestival.it e sulla pagina Facebook dell’Associazione musicale Ecclesia Nova.
40
Ala per Chernobyl:
serata di musica e solidarietà per sensibilizzare all’accoglienza
Lo scorso ottobre al teatro Sartori di Ala si è svolta una serata di presentazione del progetto di ospitalità del comitato “Ala per Cernobyl”
che fa parte dell’associazione “Aiutiamoli a vivere”. Il comitato è composto da un gruppo di famiglie che ogni anno accoglie un bambino
o una bambina di origine bielorussa per circa un mese, nell’ambito di un programma che coinvolge da anni diversi Paesi europei. All’inizio
della serata la presidente del comitato Giuseppina Montunato ha presentato finalità ed iniziative dell’associazione, ponendo l’accento
sulle necessità sanitarie e sociali dei bambini bielorussi. Molto significativo il video realizzato da Loris Veronesi - segretario del comitato
– che, pur nella drammaticità di alcune immagini che prendono il via dal disastro nucleare di Cernobyl e giungono fino al coinvolgente
periodo dell’accoglienza di maggio 2015, ha trasmesso la convinzione che anche piccole opere portano grandi sorrisi. La serata è stata
rallegrata dal coro “Fior di roccia” di Besagno, che ha voluto devolvere l’incasso della serata al comitato.
LA NOSTRA ESPERIENZA...
“A volte nella vita capitano cose che mai avresti pensato... La proposta di accogliere un bambino bielorusso ci è arrivata un sabato
pomeriggio quando avevamo deciso di sostituire una piastrella e a sostituirla è arrivato Luca, del Comitato “Ala per Cernobyl”. Alla sua
proposta io e mio marito ci siamo guardati e quel “si” ci è uscito naturale. Il perché non lo sappiamo, era semplicemente il momento
giusto... Dopo però sono iniziate le domande: Come sarà? Come faremo a capirci? Saremo in grado di rispondere ai suoi bisogni?
Piaceremo a lui e lui a noi? Sarà felice di venire in Italia? Avrà nostalgia?
E poi... è arrivato: ricordo l’emozione del primo incontro, quando l’atteggiamento fiero di Sasha ci aveva indotto a credere ad una ostentata sicurezza da adulto che in realtà non aveva, era semplicemente un bambino di 8 anni...Poi impari a conoscerti ed è così che scopri
cosa gli piace e cosa non gli piace, la paura di rimanere solo in casa, la tenerezza di dormire sempre con i suoi peluche. La quotidianità
crea nuove abitudini, rapporti che cambiano di giorno in giorno, piccole consuetudini che scaldano il cuore; ogni tanto qualche scontro,
la necessità di mantenere delle regole, le risate, le lacrime, le coccole, la condivisione con le altre famiglie e con gli altri bambini, la
scuola, semplicemente la Vita... Siamo orgogliosi di questa esperienza, non soltanto perché Sasha è un bambino splendido che ci è
entrato nel cuore con una facilità disarmante, ma anche perché ci ha permesso di scoprire una realtà per noi sconosciuta
Un mese passa veloce e in un attimo arriva il momento della partenza. Irrazionalmente lo vorresti tenere qui, ma lui, ridendo felice, fa
quel gesto della mano che simula l’aereo “Sasha Belorus” e capisci che per lui è arrivato il tempo di tornare a casa, dalla sua famiglia,
alla sua vita e che la grande generosità dell’accoglienza è proprio nel momento in cui lo guardi ripartire. Un anno passerà veloce. Ciao
piccolo Sasha, noi ti aspettiamo.”
Gigi e Maria Chiara
“È il secondo anno che arriva e non ha lo sguardo spaurito dell’anno scorso ma…Dio come è magro!
L’accoglienza è diversa: riprendi un filo interrotto, vi conoscete, lui è spigliato, non ha la timidezza mista a diffidenza che aveva, è anche
spavaldo - quanto può esserlo un bambino di 8 anni - a volte è più difficile, devi importi per fargli fare le cose che l’anno prima faceva
senza discutere.
Ti fermi a guardarlo e ti rendi conto che anche tu sei diverso, adesso conosci la sua storia, quanto la sua vita sia diversa, lontana da
quello che noi consideriamo normale per un bambino e fai più fatica del primo anno a rimanere distaccato di fronte al suo stupirsi delle
cose che tu non noti nemmeno più e ti rendi conto di quanto sia importante quello che fai.
I giorni passano veloci, vedi la sua dolcezza e la sua durezza, ha grandi sorrisi ma è restio e quasi si ritrae alle piccole
tenerezze che ti ispira, hai capito ormai che quel limite che
lui ha stabilito è invalicabile, così è Mikita.
Gli ultimi giorni prepari cose che sai a lui servono, come
nemmeno pensavi potesse servire un paio di mutande in
più, e vedi nei suoi occhi una luce che conosci, la luce di
casa! Il richiamo adesso è forte, e il suo grande sorriso,
mentre dice “Mikita Bielorussia” mimando le ali dell’aereo,
chiude la porta a qualsiasi malinconia e tristezza. Ci sarà
un altro anno…”
Sandro e Antonia
Chi fosse interessato a conoscere il progetto di accoglienza di maggio 2016 può contattare il Comitato “Ala per Cernobyl” ai numeri: 3666649673 - 3343431196.
41
Il nuovo Comitato Valdadige
Matteo Stella, trentenne imprenditore agricolo di Preabocco, ci
racconta la neonata associazione…
Dallo scorso 2015 i cittadini di Brentino Belluno possono approfittare
dei momenti di aggregazione offerti dal Comitato Valdadige, che mette
in rete le associazioni che fanno riferimento al Comune di Brentino
Belluno: il comitato La Candelora di Preabocco, le associazioni San
Giacomo di Rivalta e Quei de Belùm di Belluno Veronese, l’associazione Amici di Francesco Emanuelli di Rivalta e il Comitato El Bigolo
e Tersa de Luio di Brentino. La nuova realtà ha carattere volontario, la
sede legale in municipio, e il suo direttivo è formato da due rappresentanti per ogni associazione che la compone. La finalità principale è valorizzare le attività che sollecitano la partecipazione della popolazione
unendo tutte le forze presenti, attraverso iniziative di promozione del
territorio (come la festa annuale della comunità di Brentino Belluno),
l’organizzazione di eventi sportivi, culinari, teatrali e musicali, conferenze e mostre…con un occhio di riguardo al settore vinicolo! Inoltre,
opera a supporto di iniziative sociali, promuovendo attività ricreative
ed educative per giovani e anziani.
Nello scorsa estate il Comitato, il cui logo è stato scelto attraverso
un concorso che ha coinvolto le scuole elementari di Rivalta, è stato protagonista della manifestazione “Corteggiando in Valdadige”
che ha dato vita alle corti del centro storico di Brentino nelle serate
del 4 e 5 luglio.
L’appuntamento, ben riuscito e molto partecipato, sarà riproposto
anche nella prossima estate il 2 e 3 luglio 2016. Durante la due
giorni saranno aperte le corti enogastronomiche gestite dalle associazioni, dove verranno proposti piatti tipici in abbinamento ai vini del territorio, per valorizzare al meglio le peculiarità locali, e sarà possibile assistere a spettacoli folkloristici che sapranno intrattenere grandi e piccini. Ospiti e turisti avranno anche l’opportunità di partecipare
a un tour guidato presso le cantine, e di cimentarsi in attività sportive di mini roccia e canyoning grazie alla collaborazione con Xadventure
Team, un’associazione sportiva di Caprino Veronese che si occupa di sport d’avventura.
Ma non solo….ad oggi infatti la macchina organizzativa è in fase di pianificazione e nelle prossime settimane verrà predisposto nel dettaglio il ricco programma della manifestazione.
Un ringraziamento particolare va all’Amministrazione Comunale di Brentino, ai volontari delle varie associazioni che assicurano collaborazione e disponibilità per la buona riuscita della festa, agli sponsor, e non da ultimo agli abitanti del paese di Brentino che già nella prima
edizione hanno dato il loro sostegno ritenendo “Corteggiando in Valdadige” un bel momento di serenità e condivisione di valori. Proprio
la loro disponibilità ci rende ancor più determinati ed entusiasti nell’organizzare l’edizione 2016, che ci auspichiamo possa essere ancor
più intensa e di successo!
Motoclub Ala:
Campioni Regionali anche nel 2015
Dopo i titoli delle annate 2012 e 2013 con Davide Delladdio nella MX2 e il titolo 2014
nel Minicross di Stefano Gianera, il Motoclub Ala ha conquistato un titolo anche nel
2015 grazie al successo del giovanissimo Dennis Franceschi nella 125. Per il diciassettenne pilota del Club è un risultato importante, ottenuto in una stagione agonistica
con vittorie e piazzamenti sempre nelle prime posizioni. I traguardi degli ultimi anni
riempiono di soddisfazione tutto il nostro Club, che ha visto ben 3 dei suoi piloti
convocati nella rappresentativa Regionale al Trofeo delle Regioni svoltosi lo scorso
ottobre a Esanatoglia nelle Marche. Assieme al nostro campione regionale sono stati
convocati Luca Moresco, vice campione MX1 e Luca Gottardi, 4° classificato in MX2.
42
Lucia Scardoni
campionessa italiana di sci di fondo
Si è da poco conclusa la stagione invernale 2015-2016. Lucia Scardoni, socia della Cassa residente a Bosco Chiesanuova e figlia dell’amministratore Ivo Scardoni, ha partecipato di diritto al suo primo periodo
di Coppa del Mondo ottenendo il proprio primo e miglior risultato della
stagione piazzandosi quindicesima. Sono arrivati poi altri 3 piazzamenti
nelle prime 30 posizioni. A fine gennaio erano previsti i Campionati
Italiani distance a Boscochiesanuova, ma a causa della mancanza di
neve sono stati spostati a Padola di Comelico (BL), dove Lucia Scardoni è riuscita ha conquistato il suo primo titolo assoluto nella 10 km
di fondo individuale – tecnica classica, e un secondo posto nella 10
km a tecnica libera. Altri risultati di rilievo della stagione: una medaglia
di bronzo e una d’argento rispettivamente nella team sprint e staffetta
ai Campionati Italiani. A livello europeo ha già ottenuto una vittoria e un
terzo posto con altri tre piazzamenti nelle prime cinque posizioni.
I migliori complimenti alla neocampionessa tricolore!
A Marcello Piamarta e Alberto Fracchetti
il premio “Volontario dello Sport 2015”
Per lo sport locale, quella di sabato 20 febbraio a Rovereto è stata una giornata
importante e significativa: nel corso di una bellissima cerimonia, organizzata
presso il Palazzo della Comunità della Vallagarina a cui hanno partecipato numerose Autorità sportive e istituzionali locali e provinciali, sono stati premiati
con l’insegna di “Volontario dello Sport 2015” le figure più rappresentative dello sport lagarino.
Per una volta i protagonisti non sono stati gli atleti, ma coloro
che giornalmente, con la loro dedizione, la loro passione e
il loro attaccamento rendono possibile la pratica dello sport
“dalla A alla Zeta”: organizzando le manifestazioni e gli eventi
sportivi, le frequentazioni degli impianti per gli allenamenti, le
attività di gestione e manutenzione, il corretto espletamento di
ogni adempimento burocratico, le partecipazioni a gare e campionati, e ogni altra attività.
Marcello Piamarta e Alberto Fracchetti, segnalati rispettivamente dai Comuni di Ala e di Avio, anche se con età anagrafiche diverse possono ben
dire di essere stati, e di continuare ad essere, dei veri e propri “campioni” del
volontariato sportivo.
Conosciutissimi da tutti, e da tutti apprezzati, a loro va ascritto anche un altro
merito, forse il più importante, che non fa riferimento a ciò che essi giornalmente “riescono a fare”, ma piuttosto a ciò che essi “sono”, e ai
valori che sanno così bene testimoniarci. A ben guardare, è sempre pensando a queste figure, prioritariamente a queste figure!,
che le società sportive sanno ritrovare sempre, alla fine, l’orgoglio e la forza per andare avanti e per continuare un lavoro
certamente appagante, ma non sempre facile e agevole!
Il grazie rappresentato a Albert e Marcello dall’Agenzia dello
Sport lo scorso febbraio è dunque quanto mai meritato, e fortissimamente condiviso dalle intere comunità di Avio e di Ala.
43