L`Analisi - Cassa Rurale Bassa Vallagarina
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L`Analisi - Cassa Rurale Bassa Vallagarina
n.75 - aprile 2016 www.cr-bvallagarina.net Editrice: Cassa Rurale Bassa Vallagarina L’EDITORIALE Direttore responsabile: Walter Liber L’ANALISI Coordinatore: Gianni Debiasi Redazione: Angela Bonato, Mauro Canteri, Andrea Fracchetti, Francesco Gondola, Francesca Simonetti, Serena Zomer UNO SGUARDO SUL MONDO 4 6 Gli strabismi del nostro tempo Agroalimentare: l’export unica via FOCUS COOPERAZIONE Hanno collaborato: Mario Azzolini, Manuele Bronzo, Greta Campostrini, Lara Campostrini, Adriano Deimichei, Giuliano Deimichei, Manuela Eccheli, Antonio Internò, Luca Liverani, Maicol Mercuriali, Francesco Penner, Alberto Poli, Lorenzo Salvia, Primo Vicentini, Roberto Zendri 8 La riforma del Credito Cooperativo 10 Il nuovo disegno di legge e i primi commenti Segreteria di redazione: Ufficio Soci Cassa Rurale Bassa Vallagarina Tel. 0464 678121 14 La Cassa in visita alla BCC di Roma 16 I nuovi prestiti Archimede Stampa e progettazione grafica: Grafiche Fontanari S. Margherita di Ala (TN) Iscrizione registro stampa: Tribunale di Rovereto n° 205 del 29/12/1995 4 8 IN PRIMO PIANO 12 La Carta Socio NOVITÀ IN CASSA 14 INSERTO SPECIALE 19 I Bilanci Aziendali 2015 SPAZIO ASSeT 29 L’alimentazione in 5 serate 30 IL PASSATEMPO 30 Verso la Grande Guerra DAL TERRITORIO Copertina: Primavera ad Ala foto: Vladimiro Cozza 32 Società Ciclistica Avio 34 L’Associazione Marchio Baldo 36 NaturALA 38 La Finestra, uno sguardo sul territorio 34 Rivista stampata su carta ecologica priva di cloro (ECF) ricavata da foreste a gestione sostenibile. “ Passaggio di testimone “ L’Editoriale di Primo Vicentini - Presidente 2 Come in una staffetta è arrivato, per me, il momento di lasciare il testimone della presidenza della nostra Cassa. Con l’Assemblea di maggio infatti si concludono i 3 mandati consecutivi previsti da Statuto, e proprio in occasione dell’Assemblea sarete chiamati a scegliere il nuovo presidente. Al momento dell’elezione, ogni amministratore di cooperativa – indipendentemente dalla carica – assume la grande responsabilità e il dovere di lavorare per riconsegnare nel migliore dei modi la cooperativa alla comunità e alle generazioni future. Inoltre, per una cooperativa di credito, serve una particolare attenzione sia al patrimonio, che è garanzia per lo svolgimento dell’attività bancaria e autentico interesse per soci e clienti, sia agli effetti di ricaduta “sociale” dell’attività sul territorio in costante coerenza con i valori della cooperazione. Dopo 9 anni posso dirmi orgoglioso di aver accompagnato la Cassa in questo lungo tratto di strada, eppure breve se confrontato con la lunga storia del nostro Istituto, ormai vicino al traguardo dei 120 anni. Sono stati anni difficili, segnati dall’importante crisi economica che induce, come effetto collaterale, anche i germi di un nuovo modo di fare banca. Ma mi sento di affermare che la Cassa ha saputo rispondere bene alle complessità del contesto, continuando a fare il proprio mestiere a sostegno di famiglie e imprese anche grazie alla fiducia di voi Soci, sempre più numerosi e sempre più consapevolmente partecipi ai veri interessi delle nostre comunità. Allo stesso modo sono stati anni importanti per la nostra Cassa, segnati da positivi risultati economici e sociali, e da tappe significative come il rinnovamento della filiale di Serravalle nel 2008, l’apertura delle nuove filiali a Cerro nel 2009 e a Roverè Veronese nel 2014, e il progetto di dare vita al gruppo giovani della Cassa, nella convinzione che i ragazzi di oggi sono risorsa per il domani delle nostre comunità... Ora ci aspettano sfide nuove: in primis il riposizionamento della Cassa all’interno dell’importante riforma del credito cooperativo nazionale, di cui si parla anche nelle pagine di questa rivista, e la possibile ridefinizione dell’ambito territoriale. Se per la prima questione non sono ancora ben chiari il livello e il modo di coinvolgimento per la nostra Banca, per la seconda questione sono in corso contatti significativi con la vicina Cassa Rurale di Lizzana per verificare la possibilità e l’utilità di andare a lavorare assieme per rafforzare la struttura delle due Casse e qualificare ulteriormente il servizio a favore di Soci, clienti e comunità. In questo quadro non ancora chiaro sul prossimo futuro posso confermarvi che la nostra Cassa ha tutte le carte in regola per raccogliere queste sfide! E per vincerle. Chiudo anticipando un ringraziamento a voi Soci, e con un caloroso arrivederci in assemblea! Con un invito particolare alla partecipazione, per contribuire attivamente all’indirizzo e allo sviluppo della Cassa per il prossimo periodo. “ Verso nuove strade “ È difficile poter affermare che i tempi che stiamo attraversando, come istituti di credito e come piccole banche cooperative territoriali, siano tempi ordinari. Eppure è dal 2008 che tutti i sistemi bancari, in Italia e in Europa, si stanno chiedendo cosa sia necessario fare per “mettersi in sicurezza” e poter guardare con piena serenità al futuro. La questione vera è che il futuro dipende sempre di più dai comportamenti e dalle situazioni degli altri: pensiamo soltanto al fatto che solo a fine dicembre le Casse Rurali hanno saputo di dover pagare, di punto in bianco, oltre 220 milioni di euro sui loro bilanci 2015 per il dissesto di Banca Etruria, Cassa Marche, CariFerrara e CariChieti. Ma è solo un esempio. Pensiamo a quanto potrebbe peggiorare la situazione reddituale di tutte le Banche italiane, ben fornite di titoli del proprio debito pubblico, se Bruxelles decidesse (come qualcuno continua fortemente a pretendere in nome di una presunta solidità di sistema) che questi titoli vanno “pesati” nei portafogli dei singoli Istituti in base al rischio Paese. Ci chiediamo perché lo stesso non si è fatto solo qualche anno or sono, quando si è richiesto agli Stati aderenti (Italia in testa) di emettere quei medesimi titoli di debito per salvare la Grecia, e con essa le maggiori banche tedesche e francesi fortissimamente esposte nei confronti dello Stato ellenico! In generale, e nel nostro settore in modo particolare, il vento delle nuove regolamentazioni sembra dunque dipendere, sempre di più, dagli equilibri politici e dalle decisioni di un’Europa sempre più divisa e miope. Anche per questo, per una piccola banca di territorio come la nostra, appare sempre più difficile poter programmare il futuro senza incognite! Questa constatazione non deve però generare confusioni o alibi, nel senso che nulla ci può comunque esimere dal fare il nostro dovere fino in fondo, e nel modo migliore. In questi mesi stiamo analizzando l’ipotesi di una fusione con la vicina Cassa Rurale di Lizzana. I ragionamenti condivisi sono ancora agli inizi, ma purtuttavia è indubbio che la riforma del sistema nazionale delle Casse Rurali/BCC oggi in dirittura d’arrivo ci spinge a immaginare nuovi equilibri, e nuovi scenari. Fortunatamente il Bilancio della Cassa presenta anche quest’anno risultati assolutamente positivi, consentendoci le più ampie serenità di valutazione in merito alle migliori strade che tutti insieme sceglieremo di percorrere. Il cambiamento appare però tanto necessario quanto inevitabile. Esso sarà tanto più utile, ritengo, quanto più sapremo tenere fede ai nostri valori, e alla qualità della relazione con i nostri territori. Con l’augurio che siano in tanti, intorno a noi, a voler seguire la nostra medesima strada del rigore, e insieme della lungimiranza. L’Analisi di Giuliano Deimichei - Direttore 3 uno sguardo sul mondo Gli strabismi del nostro tempo A cura della redazione Il breve sunto di due appuntamenti culturali a nostro giudizio particolarmente interessanti Il primo appuntamento è la tavola rotonda presso la Banca d’Italia, in occasione della presentazione del “Rapporto mondiale sulla felicità”. Il secondo è il dibattito tra il Direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana e il Cardinale Gianfranco Ravasi titolato “Etica e Welfare, tra diritti e doveri”. Come avremo modo di osservare, i temi trattati, pur molto diversi tra loro, rispondono ad un medesimo quesito di fondo, riguardante il senso - in termini di direzione - del nostro agire collettivo. Partiamo dal dibattito di Via Nazionale, che ha trattato 4 Duy Huynh Blue Moon Expedition Enrico Giovannini Presidente dell’Istat della misurazione degli andamenti economici osservati dal punto di vista della gente comune. “C’è chi la chiama dittatura del PIL,” scrive Luca Liverani su Avvenire. Ma gli interventi che hanno qualificato la tavola rotonda sono stati i più diversi. E se da un lato Paolo Sestito di Bankitalia si definisce “difensore del PIL, perché uno Stato etico può essere anche più pericoloso di uno stato economico”, Enrico Giovannini, già Ministro del Lavoro e oggi Presidente dell’Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile, ha invece sottolineato “come il PIL non possa aiutarci a capire come vive la gente. E se continuiamo a utilizzare indicatori sbagliati, faremo anche scelte politiche sbagliate.” “Pensare ad altri indicatori, e misurare il benessere immateriale, (quello che prescinde dagli oggetti e dalle cose prodotte e possedute) può sembrare impresa bislacca”, aggiunge ancora Liverani, ma a ben guardare forse non è proprio così. Perché la felicità, ad esempio, ha un impatto diretto proprio sull’economia delle fredde statistiche e dei numeri. Lo assicura Stefano Zamagni: “Negli Stati Uniti è stato misurato che i lavoratori felici aumentano la loro produttività del 12%”. Ad alzare ulteriormente lo sguardo sul tema della relazione tra la singola persona - intesa nella sua accezione più alta - e il suo essere parte di un progetto sociale rispettoso delle necessità del “bene comune”, ha poi provveduto, nel secondo interessante appuntamento di questa primavera romana, il Cardinale Gianfranco Ravasi, fine biblista e presidente del Pontificio consiglio della cultura. Tema delle sue riflessioni “l’Etica e il welfare, tra diritti e doveri”. Lorenzo Salvia, sul Corriere della Sera così commenta. — Paiono illuminanti, a questo proposito le parole di Soren Kierkegaard, il filosofo danese. ”La nave è ormai in preda al cuoco di bordo. Ciò che trasmette al microfono del comandante non è più la rotta, ma quello che mangeremo domani.” Secondo il Cardinale Gianfranco Ravasi, si naviga a vista nell’Italia e nel mondo di oggi. Invece c‘è un grande bisogno di una “politica alta, capace di progettare”, che ai “marinai insegni non solo a fare bene i nodi ma anche il senso del mare spazioso e infinito”. Così come, secondo il “ministro” della Cultura in Vaticano, serve un ritorno “all’etica individuale, personale”, come ha precisato rispondendo alle domande del Direttore del Corriere, Luciano Fontana. Ed è dai diritti e dai doveri che è partita la discussione: “I primi – dice Monsignor Ravasi – vengono affermati in maniera solenne e imperativa mentre i doveri finiscono sempre per avere un sapore di prevaricazione”. Uno squilibrio che attraversa tutti i settori della nostra vita pubblica e privata, dalla politica all’economia, passando per i semplici comportamenti quotidiani. Soren Kierkegaard Il Cardinale Gianfranco Ravasi L’espressionismo astratto di Jackson Pollock Ma il cuore del problema sta nell’economia. Stavolta il cardinale chiama in causa il Premio Nobel indiano Amartya Sen: ”Abbiamo bisogno di un’economia che non sia dominata dalla finanza. Ma sia subordinata all’uomo.” — Appunto, concludiamo noi. E anche “la legge dei numeri”, espressa dal PIL, che ci riporta sempre più spesso alla storiella dei polli di Trilussa, andrebbe ricollocata nella sua giusta posizione. Che non può rimanere quella che così superficialmente ormai da tempo le abbiamo assegnato di pre-determinare le nostre scelte e i nostri comportamenti. Roma, ingresso dell’Istituto Nazionale di Statistica 5 uno sguardo sul mondo Da “Italia Oggi” 23 marzo 2016 Agroalimentare: l’export unica via di Maicol Mercuriali L’Italia fa i conti con le proprie risorse nel settore agricolo e alimentare, riposizionando verso l’alto i propri target Lo sviluppo dell’agroalimentare italiano è legato a una parolina magica: export. Per la produzione tricolore il mercato interno ormai è quello europeo e lo sviluppo delle esportazioni passa per nuove direttrici transoceaniche, ma anche da una generazione di imprenditori capaci di cogliere le esigenze di innovazione del mercato. Perché la tradizione, come evidenzia il gruppo di ricerca dell’Università Cattolica che ha firmato il libro Strategie e performance dell’industria alimentare 6 presentato a Milano a metà marzo, passa dallo sviluppo di nuovi prodotti e dall’innovazione dei processi produttivi. E di innovazione l’agroalimentare italiano continuerà ad averne bisogno se vorrà centrare l’obiettivo indicato dal Governo al termine di EXPO 2015: 50 miliardi di export entro il 2020. Nel 2015 il comparto è cresciuto dell’8%, toccando quota 36,9 miliardi, frutto del lavoro di 58 mila imprese che sviluppano un giro d’affari complessivo di 133 miliardi di euro. L’agroalimentare si è dimostrato settore anticiclico, con dati di crescita anche durante la crisi. “All’inizio dell’indagine intuivamo che il settore aveva risposto bene alla crisi, ma l’obiettivo era proprio quello di scoprire le cause”, ha dichiarato il professor Lorenzo Ornaghi, presidente dell’Alta scuola di economia e relazioni internazionali dell’Università Cattolica. “Immaginavamo di dover analizzare ragioni economiche, ma la nostra attenzione si è focalizzata anche nel capire chi fossero gli imprenditori, i loro percorsi, la loro capacità di far tesoro delle esperienze dei fondatori e, non da ultimo, le modalità con le quali affrontano il tema della successione nella guida dell’impresa”. E così si sono passate al setaccio le performance di 448 imprese, e le 120 aziende più competitive hanno risposto a un sondaggio mirato. “L’internazionalizzazione”, ha spiegato Fabio Antoldi, direttore del Centro di ricerca per lo sviluppo imprenditoriale della Cattolica e autore del libro insieme a Daniele Cerrato e Antonio Campati, “denota il Dna delle imprese di successo: stanno comparendo nuove direttrici di export che sono prevalentemente Stati Uniti, Canada e mercati asiatici. A ciò si associa una notevole capacità innovativa, che si manifesta soprattutto nel packaging, nei nuovi formati e nel lancio di nuovi prodotti. Mediamente le imprese d’eccellenza presentano tre, quattro innovazioni all’anno, puntando sulla qualità, ma anche sulla tradizione perché si tratta per la maggior parte di imprese familiari dove le generazioni che si susseguono garantiscono una certa continuità”. L’obiettivo dei 50 miliardi è a portata di mano e il Cibus di Parma (9-12 maggio) sarà un’occasione per verificare le performance dell’agroalimentare anche alla luce di nuovi mercati come l’Iran e l’Argentina. L’ITALIA E LA DOMANDA ESTERA TUTTI I COMPARTI PRODUTTIVI IL SETTORE AGROALIMENTARE l’Italia tutta insieme non è ancora tornata ai livelli di inizio secolo. Ma gli incassi da export nel 2011 erano già sopra ai livelli del 2008 e da allora non hanno fatto che salire. Un balzo di oltre 100 miliardi in sei anni, fino a superare quota 400 miliardi nel 2015 · 36,9 miliardi: tanto vale oggi l’export del settore alimentare, grazie ad un aumento pari all’8% · 133 miliardi il fatturato complessivo 2015 · 58 mila le imprese che lavorano nel settore IL FILO ROSSO CHE PORTA A CIBUS La dichiarazione di Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare: “C’è un percorso di continuità che parte dalla ricerca fatta da Ornaghi sulle principali imprese italiane dell’industria alimentare, passa attraverso la grande vetrina di Expo 2015 che si è rivelata un palcoscenico unico per il nostro modello agroalimentare ed una piattaforma unica d’incontri di affari, grazie alla presenza d’imprese straniere, top buyer, investitori da tutto il mondo, distributori e fornitori, e arriva fino a Cibus 2016. La prossima edizione di Cibus, in programma a Parma dal 9 al 12 maggio, rappresenterà l’occasione di consolidare e rilanciare l’eredità di Expo e sarà una nuova occasione di business. L’obiettivo è chiaro: 50 miliardi di export entro il 2020, un obiettivo possibile anche grazie all’apertura verso nuovi mercati dove esportiamo non solo il Made in Italy, ma quello che definiamo Made with Italy, il know how italiano ed il modo efficiente e sostenibile di produrre eccellenze”. Cibus ha coordinato quest’anno due importanti eventi per la valorizzazione del Made in Italy agroalimentare. A Dubai, in occasione della Fiera di Gulfood lo scorso 21-25 febbraio e in Giappone, alla Fiera Foodex Japan, lo scorso 8-11 marzo. Per saperne di più www.cibus.it Durante la conferenza stampa Il Made in Italy alla Fiera di Gulfood e a Foodex 7 focus Cooperazione La riforma del Credito Cooperativo a cura della Redazione Si è sostanzialmente concluso l’iter di definizione della Riforma per le Casse Rurali/BCC con il voto di fiducia il 23 marzo alla Camera e all’esame del Senato entro aprile L’iter legislativo di riforma delle Banche di Credito Cooperativo/Casse Rurali e Raiffeisen è dunque al capolinea. Dopo oltre un anno di gestazione e salvo improbabili sorprese dell’ultima ora al Senato (che ha tempo fino al 15 aprile per l’approvazione), l’originale decreto legge governativo n.18/2016 dello scorso gennaio proprio in questi giorni diventa legge, passando al vaglio dei due rami del parlamento. Nel momento in cui scriviamo, il nuovo testo ha già ricevuto il via libera defini- 8 Roma, palazzo Montecitorio Il Presidente di Federcasse Alessandro Azzi tivo di Montecitorio, con importanti modifiche e integrazioni. Molte di queste hanno tenuto conto delle richieste e dei suggerimenti provenienti direttamente dal mondo cooperativo. Federcasse in primis, in rappresentanza del Credito cooperativo nazionale. Anche il Movimento cooperativo trentino e altoatesino hanno fatto comunque la loro parte, per tutelare le peculiari esigenze del settore e in stretto raccordo con i politici regionali locali, e di Camera e Senato. Il testo iniziale, quello del decreto legge governativo, era risultato infatti ben differente dalle intese di principio già condivise anche con Banca d’Italia nel corso dei frequenti contatti e colloqui che hanno interessato l’intero 2015, e prevedeva un unico accentramento di funzioni e poteri in capo a una nuova Holding nazionale, senza filtri e correttivi. Nel nostro caso di territori connotati da elevati livelli di autonomia e specificità, riconosciute anche istituzionalmente, fin dalla prima lettura la posta in gioco era apparsa assolutamente elevata, e alcuni importanti cambiamenti in sede di conversione si erano immediatamente rivelati indispensabili. Le sollecitazioni alla base della riforma erano le più diverse. Già nel 2013, il Fondo Monetario Internazionale per primo aveva evidenziato la opportunità di interventi regolatori per le 368 BCC italiane - dotate ciascuna di una propria autonomia - e per una trentina di società di sistema sparse su tutto il territorio nazionale. Per capire, è tra queste ultime che Questa ulteriore soluzione, seppur legata al disegno di una Capogruppo nazionale unica, dovrebbe comunque garantire anche alle singole Casse Rurali aderenti quel riconoscimento di specificità che peraltro ci è universalmente riconosciuto. Attenzione però a non sovrapporre, dentro questi ragionamenti, due concetti ben differenti: un conto è affermare una distintività che ci deriva da una storia ultracentenaria (e che fa del modello cooperativo trentino un riferimento invidiato e studiato a livello globale), un altro conto è prendere atto che in questi anni e in questo specifico contesto macroeconomico anche nelle Casse Rurali trentine emergono evidenti, al pari di chiunque altro, le necessità di profonde ristrutturazioni e razionalizzazioni. Ma di questo, e delle principali novità del disegno di Legge, andiamo a parlare più in dettaglio nelle pagine che seguono... vanno annoverate ad esempio le Federazioni locali, e nel caso trentino anche Cassa Centrale Banca, Formazione Lavoro, Phoenix SpA e altre. Qualche tempo dopo era stata la BCE, e i vari organismi europei, fino a Bankitalia, a sottolineare la necessità di un intervento. La tesi è ben nota: dopo i guasti delle grandi multinazionali finanziarie, i sistemi bancari europei vanno messi al più presto in sicurezza, per una più che doverosa necessità di tutela del risparmio e della clientela. Per garantire anche solidità ai diversi Stati aderenti, e una pronta ripresa economica. È peraltro dentro queste logiche che è in corso di realizzazione l’Unione Bancaria europea, alla quale – lo specifichiamo per il lettore interessato - nel bilancio Statutario e Sociale aziendale di quest’anno abbiamo dedicato uno specifico “Focus”, articolato sui molteplici aspetti della materia. Che cosa porta, in particolare per i territori di Trento e di Bolzano, l’attuale disegno di legge? Innanzitutto il riconoscimento della loro specificità. Gli amici altoatesini, allo stato, sembrano orientati ad avvalersi della facoltà di costituire un Gruppo autonomo “provinciale”. Lo stesso non accadrà però nel nostro caso. La progressiva “sovra-regionalizzazione” degli ultimi decenni del sistema delle Casse Rurali Trentine (fino a raggiungere un peso di quasi il 40% dell’intero sistema nazionale) non consente realisticamente una analoga scelta, se non a prezzo di radicali trasformazioni. All’interno della nuova legislazione (che in termini di principio fa salva la possibilità per il sistema trentino di costruire un proprio Gruppo sovra-provinciale autonomo), in questi prossimi due/tre anni sarà anche possibile lavorare affinché sia concretamente realizzato un progetto di capogruppo unica integrata da una sorta di “sotto-gruppo territoriale”, capace di tutelare e valorizzare le competenze professionali e tecniche fino ad oggi acquisite dalle case madri trentine. Trento, via Segantini l’ingresso di Phoenix SpA Incontro con i Parlamentari trentini presso la Federazione Trentina della Cooperazione 9 focus Cooperazione Il nuovo disegno di legge e i primi commenti a cura della Redazione Brevi sintesi delle più significative considerazioni a caldo, nei giorni dell’ approvazione con voto di fiducia alla Camera del DDL di riforma del Credito cooperativo nazionale GIORGIO FRACALOSSI Queste le prime dichiarazioni del Presidente della Federazione Trentina della Cooperazione. “La necessità del cambiamento è diventata ovunque un imperativo, a cui non poteva sfuggire il Trentino. Non possiamo più riferirci al passato, se non per i valori insiti nella nostra storia. Dobbiamo saper leggere il presente e prendere le dovute misure per affrontare il futuro. I cardini della riforma 10 Vassily Kandinsky Alcuni cerchi Il nostro è un sistema che risente molto dell’andamento economico delle varie zone, cosicché ci sono Casse che chiudono bene i bilanci 2015, altre meno, alcune molto meno. E poi ci sono Casse che indipendentemente dalla zona soffrono di dimensioni non adeguate o di una organizzazione poco efficiente. Per questo occorre con urgenza intervenire: sulle dimensioni attraverso le aggregazioni, e/o sull’organizzazione se non è all’altezza della situazione. Devo dire che, rispetto a qualche mese fa, c’è una diffusa consapevolezza di queste problematiche. Siamo convinti che l’adesione a una capogruppo – ancora non possiamo dire se sarà unica – che conservi il carattere di mutualità e di radicamento territoriale delle nostre banche, favorirà un processo di modernizzazione ed efficientamento delle Rurali e delle Bcc. Che non perderanno l’anima, al contrario acquisiranno nuova consapevolezza, maggiore forza e solidità, sapendo di poter contare su un “ombrello” in grado di proteggerle dalle perturbazioni.” LA CAPOGRUPPO 1 Le banche di credito cooperativo aderiscono a un gruppo bancario che abbia come capogruppo una Spa con patrimonio non inferiore a 1 miliardo di euro. IL CONTRATTO DI COESIONE 2 La capogruppo svolge attività di direzione e coordinamento in base ai contenuti di un contratto sottoscritto con le singole Bcc/Cra, definito “di coesione”, che disciplina i rapporti all’interno del capogruppo. I poteri di indirizzo gestionale e di governance della capogruppo saranno più o meno stringenti a seconda “della bontà” dei parametri della singola Cassa. SERGIO GATTI Così si è espresso il Direttore generale di Federcasse. “La vera sfida, ora, sarà la fase realizzativa. Si sono fortemente voluti evitare (NdR: con le proposte formulate da Federcasse di emendamento al testo originario) sia la soglia minima di patrimonio per ciascuna singola BCC (il quantitativo minimo a 10 milioni di euro avrebbe comportato decine di operazioni di fusione in un anno e mezzo: impossibili e comunque inutili con la presenza di un Gruppo) sia l’applicazione tecnica del “modello Crédit Agricole” (perdita della licenza bancaria da parte delle singole BCC). La riforma del Credito Cooperativo italiano presenta caratteri di originalità obiettiva. Sotto diversi profili: • si lasciano i centri decisionali nei territori, con le assemblee dei soci che continueranno a scegliere i propri esponenti; • il Gruppo Bancario Cooperativo nasce al servizio del mantenimento delle finalità mutualistiche nel fare banca in Italia. Una capogruppo (non una holding) che “controlla” le BCC su base contrattuale ma è posseduta su base partecipativa dalle stesse BCC. La scrittura di strumenti nevralgici, quali lo Statuto della capogruppo stessa; il Patto di coesione e il contratto delle garanzie incrociate sono passaggi delicati nei quali il coinvolgimento sarà determinante.” si di copertura inferiori a quelli medi del sistema bancario nazionale. In base ai primi dati riferiti a dicembre 2015, le BCC in tale condizione erano circa 50. La Banca d’Italia propone da tempo di promuovere l’aggregazione delle BCC in uno o pochi gruppi bancari ampi, fortemente integrati e coesi, adeguatamente patrimonializzati e capaci di attirare investitori. Il gruppo bancario cooperativo trarrebbe giovamento dalla partecipazione di investitori di lungo periodo, ad esempio altre grandi banche cooperative europee con cui allacciare rapporti di partnership, fondi mutualistici e altri soggetti del mondo cooperativo, enti non profit espressione dei territori di riferimento. La presenza di “capitali pazienti” può rafforzare i legami con la radice cooperativa e la vocazione localistica delle BCC, favorire l’orientamento della gestione verso obiettivi di medio-lungo termine.” CARMELO BARBAGALLO Questa la sintesi dell’intervento del Capo del Dipartimento di Vigilanza della Banca d’Italia presso la Fondazione Italianieuropei a Roma, lo scorso 21 marzo. “La componente più fragile del settore è individuabile nelle BCC che presentano coefficienti di capitale più bassi e tas- 3 IL CAPITALE DELLA CAPOGRUPPO La maggioranza del capitale della capogruppo è detenuto dalle Bcc/Cra aderenti. BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura filiale di Salsasio IL WAY OUT LA VIA D’USCITA 4 La Cassa che non intende aderire ad un gruppo bancario può farlo a condizione che abbia riserve per almeno 200 milioni di euro. Deve però trasferire l’attività bancaria a una Spa e pagare un imposta straordinaria del 20% sulle riserve stesse. Le riserve indivisibili restano tali, in capo alla cooperativa, la quale dovrà comunque cambiare la sua mission sociale (il proprio statuto). Per chi volesse uscire in un secondo momento dal gruppo è previsto un diritto di recesso. In questo caso rimane possibile solo la liquidazione o la trasformazione in SpA. I TEMPI DI ATTUAZIONE 5 La SpA che intende assumere il ruolo di capogruppo deve comunicarlo alla Banca d’Italia entro 18 mesi dall’entrata in vigore delle disposizioni di attuazione della stessa Banca d’Italia. Il contratto di coesione fra la singola BCC e la capogruppo deve essere stipulato entro 90 giorni dalla fine degli accertamenti bancari della Banca d’Italia presso la Capogruppo per la sua nuova iscrizione all’Albo. 11 in primo piano Carta Socio di Serena Zomer La nuova iniziativa che porta vantaggi ai Soci e al territorio La valorizzazione dei territori in cui opera e la vicinanza ai Soci con servizi che rispondano sempre più alle loro esigenze sono obiettivi primari della Cassa Rurale. Anche, e soprattutto, in tempo di crisi. Partendo da queste considerazioni e dopo aver colto spunti ed esigenze da qualche operatore economico locale, la Cassa ha voluto mettere in campo un nuovo strumento, nell’intento di incentivare un circuito virtuoso all’interno delle comunità di Ala, Avio, dell’Alto veronese e della Lessinia: la Carta Socio. La tessera, che verrà distribuita a tutti gli associati nel prossimo mese di maggio, potrà essere utilizzata dai Soci presso i centri culturali, gli esercenti clienti della Cassa e le cooperative locali che vorranno aderire al circuito, per usufruire di vantaggi e promozioni riservate. In ogni diversa stagione dell’anno infatti i punti convenzionati metteranno a disposizione dei Soci un’opportunità dedicata all’interno del proprio punto vendita o della propria struttura. Come si intuisce la portata del progetto è ampia e la finalità ultima è quella di avvantaggiare l’intero territorio, portando beneficio ai Soci della Cassa, che potranno usufruire 12 La nuova tessera dei Soci delle convenzioni, ma anche agli operatori commerciali, in relazione agli oltre 4.500 potenziali clienti rappresentati dai Soci. La carta vuole infatti essere un incentivo per i Soci a “vivere il territorio”, conoscerlo, e fare acquisti nei punti vendita delle nostre comunità. E questa intenzione ben si sposa con le necessità attuali dei commercianti di incrementare il proprio business… L’iniziativa si inserisce a pieno in quella che è la mission della Cassa: tendere ad un buon risultato economico e allo stesso tempo incidere positivamente sulle comunità. In questo caso il Consiglio d’Amministrazione della Cassa ha deciso di sostenere la spesa per la messa a punto del sistema informatico e la distribuzione delle carte, passando il testimone agli attori di quest’iniziativa: gli operatori economici e culturali, che ci auguriamo partecipino numerosi divenendo convenzionati Carta Socio, e i Soci della Cassa, a cui rivolgiamo fin d’ora l’invito ad utilizzare la tessera cogliendo le varie opportunità! LA VERSIONE DIGITALE DELLA CARTA La Carta Socio riservata ai Soci della nostra Cassa è una tessera di nuova generazione che presenta un’ulteriore possibilità rispetto a quelle classiche: oltre all’utilizzo tradizionale in formato cartaceo, grazie a nuove tecnologie potrà essere smaterializzata sullo smartphone dai Soci che hanno maggiore dimestichezza con questo tipo di strumenti. In tal modo il Socio potrà consultare direttamente sul proprio telefono l’elenco dei punti convenzionati e delle promozioni attive. Successivamente alla ricezione della tessera fisica, ogni Socio che ha lasciato alla Cassa il proprio indirizzo di posta elettronica per ricevere le informazioni relative alla base sociale in formato elettronico riceverà una e-mail da Carta Socio ([email protected]) con un link per l’attivazione del profilo digitale della carta. Da sottolineare che la comunicazione raggiungerà i Soci nella sezione promozioni della propria casella di posta. valigeria, taglio capelli). Il vantaggio sarà stagionale e quindi utilizzabile dal Socio una sola volta nel periodo, salvo diversa indicazione. Ogni punto vendita aderente esporrà un’apposita vetrofania per essere immediatamente riconoscibile come associato al circuito. L’elenco delle promozioni stagionali riservate al Socio sarà consultabile sull’apposita App per gli utenti digitali, sul sito internet della Cassa, che verrà integrato con una sezione apposita, e agli sportelli di sede e filiali. ALTRE FUNZIONALITÀ Grazie all’integrazione tecnologica la Carta Socio consentirà agli utenti digitali di accedere ad una App che conterrà anche le news della Cassa, dando la possibilità al Socio di rimanere costantemente aggiornato su appuntamenti, iniziative e nuovi servizi promossi. Un nuovo modo di comunicare con i Soci che sarà sicuramente apprezzato dai più giovani e da chi giornalmente utilizza le nuove tecnologie per accedere alle diverse informazioni. In un successivo momento la carta potrà essere integrata con maggiori funzionalità, ancora in fase di valutazione, che potranno ad esempio consentire la verifica poteri dei Soci in assemblea. MODALITÀ DI UTILIZZO La tessera sarà spedita ad ogni Socio nel corso del mese di maggio e potrà essere utilizzata fin da subito presso i punti convenzionati. Per usufruire delle promozioni per il Socio sarà sufficiente esibire la carta, in formato fisico o digitale. Ogni carta è personalizzata e riporta il nome del socio e un codice QR che ne consente l’identificazione univoca. Proprio questo codice consente agli esercenti e alle biglietterie dei centri convenzionati di riconoscere lo status di Socio della Cassa e verificare il vantaggio dichiarato per quel periodo attraverso un apposito lettore. PROMOZIONI E OPPORTUNITÀ La carta darà la possibilità ad ogni Socio di ottenere dei vantaggi, caricati sulla tessera sotto forma di coupon digitali. In ambito culturale e naturalistico la Cassa si sta attivando per garantire al Socio l’opportunità di conoscere maggiormente il territorio in cui essa opera mediante l’accesso ai centri di maggiore interesse a tariffa ridotta. Ad oggi hanno già aderito all’iniziativa il Parco delle Cascate di Molina, il Comune di Ala in relazione alle visite animate al centro storico di Ala e al Museo del pianoforte, il Mart - sede di Rovereto e Casa d’Arte Futurista Depero. Gli esercenti clienti della Cassa aderenti al circuito Carta Socio offriranno invece al Socio delle opportunità stagionali, che potranno essere di diverso tipo: dalla percentuale di sconto sull’acquisto in un giorno preciso della settimana, all’omaggio a fronte di una spesa minima, fino al buono sconto da utilizzare su una tipologia di prodotti o servizi (es. Visita animata al centro storico del Comune di Ala - Foto Marco Simonini Invitiamo tutti i Soci interessati che non abbiano già provveduto, a comunicare all’ufficio Soci il proprio indirizzo di posta elettronica attraverso l’apposito modulo (presente sul sito e disponibile agli sportelli) di assenso al recapito elettronico delle informazioni per servizi non strettamente bancari erogati dalla Cassa. Tale comunicazione, oltre a garantire la trasmissione diretta delle diverse news della Cassa Rurale (convocazione preassemblee, attivazione di nuovi servizi…), consentirà al Socio di ricevere un’apposita e-mail, dalla quale accedere alla versione digitale della Carta SocIO direttamente dal proprio smartphone. 13 novità in cassa LA CASSA IN VISITA ALLA BCC DI ROMA I cambiamenti normativi e le sollecitazioni che impegnano il sistema delle Casse Rurali/BCC e il modo di fare banca oggi in Italia sono stati oggetto di un interessantissimo incontro svoltosi lo scorso 22 marzo tra la delegazione della nostra Cassa e i vertici dei servizi aziendali della Banca di Credito Cooperativo di Roma. Ad ospitare l’incontro, tenutosi presso la sede dell’EUR di Viale Oceano Indiano, è stato il Dott. Rossano Giuppa, Direttore dell’Area Pianificazione e Gestione Rischi della BCC. Oltre agli specifici aspetti tecnici relativi alle funzioni svolte dal dr. Giuppa, per i quali la nostra Cassa aveva chiesto la possibilità di un apposito confronto per le proprie necessità, particolarmente utile è risultata la disamina sviluppata con l’alto Dirigente della BCC di Roma sul tema della Riforma del Credito Cooperativo, e sugli scenari che ne potranno derivare. In particolare, sul versante dei rapporti tra la singola Cassa aderente e il Gruppo (o i Gruppi) che si andranno a formare, e relativamente agli importanti processi di riposizionamento strategico e organizzativo delle singole Casse/BCC che ne faranno parte. La BCC di Roma è stata costituita nel 1954 alla periferia della capitale come Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Romano su iniziativa di 38 soci cooperatori. Partendo da quel singolo sportello originario, dispone oggi di una rete di circa 180 agenzie distribuite nel Lazio, nell’Abruzzo interno e nell’area Alta Padovana. Conta oltre 30.700 soci, 360 mila clienti e 1.480 dipendenti. Numeri che ne fanno di gran lunga la più grande e importante Banca di Credito Cooperativo nazionale. Al dr. Giuppa fanno capo tre servizi aziendali specialistici della Bcc: la Pianificazione e Controllo, i Rischi Finanziari e il Risk Management. IL GRUPPO GIOVANI IN VISITA ALLE AZIENDE Ha preso il via negli scorsi mesi il ciclo di visite ad alcune aziende del territorio che operano nel settore alimentare organizzato dal Gruppo Giovani della Cassa. Dopo l’uscita ad Expo Milano 2015, infatti, il Gruppo ha deciso di prendere come riferimento il tema dell’alimentazione e proporre la visita ad alcune realtà che solitamente non sono aperte al pubblico: l’Oleificio Pog di Caprino Veronese, il Panificio Zorzi di Belluno ed il pastificio Italfood di Ala. Come di consueto i destinatari dell’iniziativa sono stati i giovani soci di età compresa tra i 18 e i 30 anni, che hanno avuto la possibilità di invitare un accompagnatore purché cliente della Cassa e della medesima fascia di età. Molto partecipata la serata di presentazione del progetto, organizzata lo scorso dicembre presso l’Azienda Agricola Bongiovanni Lorenzo, che prevedeva anche la visita della cantina e una degustazione di prodotti. A detta dei partecipanti le uscite sono state di grande interesse: certo non è da tutti i giorni assistere alla spremitura delle olive o alla produzione a livello industriale di grissini o pasta fresca. La buona riuscita dell’iniziativa è sicuramente da attribuire anche alla disponibilità e all’accoglienza delle aziende stesse che hanno dimostrato una grande attenzione nei confronti dei partecipanti e alle quali va un sentito ringraziamento. Per rimanere aggiornati sulle prossime attività del gruppo vi invitiamo a visitare la pagina Facebook Linkontragiovani. 14 LA CASSA E IL PIANO DI SVILUPPO RURALE L’Assessore provinciale Michele Dallapiccola ha fatto in questi LA NUOVA SOVVENZIONE A SCADENZA mesi un vero “tour de force” in giro per il Trentino, per illustrare FISSA PER ANTICIPAZIONE CONTRIBUTI il Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020 e per rispondere alle PSR 2014/2020 numerose domande sul nuovo strumento di sostegno all’agriAziende agricole clienti della coltura e al territorio locale. SOGGETTI BENEFICIARI Cassa Rurale Bassa Vallagarina Lo strumento nasce direttamente in ambito U.E. (ma questa è ormai la regola per la gran parte delle attività del nostro Paese), CARATTERISTICHE Anticipo di contributi assegnati e si struttura per rispondere a sei fondamentali necessità agro/ DEL FINANZIAMENTO e non ancora percepiti forestali: l’innovazione e la formazione, la competitività economica e la redditività, l’organizzazione della filiera, la preservaCONDIZIONI ECONOMICHE Tasso BCE +1,50% zione degli ecosistemi, l’uso efficiente delle risorse, l’inclusione sociale e la riduzione della povertà. Euro 50.000,00 IMPORTO MASSIMO La Provincia di Trento, nell’ambito delle proprie prerogative di 75% dei contributi assegnati autonomia, ha provveduto alla traduzione dei principi e delle SPESE ISTRUTTORIA Euro 100,00 regole europee con una propria strumentazione, che diversamente dal resto d’Italia è divenuta esecutiva solo in questi mesi. INIZIATIVA VALIDA Come ha avuto modo di accennare il Presidente Primo Vicen31/12/2017 FINO AL tini nel corso del suo intervento di saluto all’incontro di Avio lo scorso 23 marzo, lo sfasamento temporale tra le effettive La presente informativa ha carattere esclusivamente divulgativo. Come di erogazioni dei contributi e le necessità degli allevatori e agricol- consueto, per maggiori e più dettagliate informazioni rimandiamo alle appotori destinatari (che per la sola area trentina interessa anche le site documentazioni reperibili sul sito o presso gli sportelli aziendali. assegnazioni 2015) sarà colmato da parte della nostra Cassa con una specifica linea di finanziamento, che proponiamo in dettaglio in questa pagina. In nuovo finanziamento agevolato – ricompreso nelle iniziative contrassegnate dal marchio aziendale “Essere differenti” in ragione delle proprie evidenti finalità mutualistiche – ha la forma tecnica della sovvenzione da richiedersi annualmente fino a tutto il 2017. Per gli anni successivi la Cassa si riserva di verificare la permanenza, a quella data, dei presupposti che giustifichino una sua eventuale riproposizione. L’iniziativa si somma agli altri numerosi interventi già messi in campo, anche nel recente passato, per sostenere l’agricoltura e la zootecnia locali, così importanti per la nostra economia. Tanto dei territori trentini quanto in area veneta. È toccato al Sindaco Federico Secchi aprire i lavori della serata e fare gli onori di casa, sottolineando l’importanza dell’incontro organizzato dalle tre cooperative locali: la Cantina Sociale di Avio, la Cantina di Ala e il Caseificio Sociale di Sabbionara. Esaustiva e completa la presentazione dell’Assessore Dallapiccola, che per oltre un’ora ha raccolto la totale attenzione dei numerosi presenti. I quali non hanno mancato di entrare nel merito delle varie questioni, chiedendo chiarimenti e formulando specifiche proposte. 15 novità in cassa I NUOVI PRESTITI ARCHIMEDE Fuori di metafora, i plafond messi a disposizione ad inizio 2015 per i prestiti aziendali Archimede si sono letteralmente sciolti come neve al sole: nel senso che il loro apprezzamento da parte di soci e clienti è risultato talmente elevato che il Consiglio di Amministrazione ha già dovuto pensare a una loro riproposizione. Lo ha fatto mettendo in pista due nuovi plafond di finanziamento, che si sono aggiunti a quelli inizialmente previsti ed ai ripetuti splafonamenti, dettati dalla volontà di corrispondere positivamente alle tantissime richieste pervenute. La nuova iniziativa presenta numerose novità, tutte positive. Le recenti misure di politica monetaria espansiva messe in campo dalla BCE (in primo luogo l’abbassamento del tasso di rifinanziamento principale e l’estensione del programma di operazioni di mercato aperto denominato Quantitative Easing), hanno consentito infatti un ulteriore miglioramento delle condizioni complessivamente praticate. Al riguardo rimandiamo il lettore alle apposite finestre illustrative, ricordando ancora una volta che per le condizioni esaustive e di dettaglio è necessario fare riferimento ai fogli informativi presso gli sportelli, reperibili anche nella sezione “Trasparenza e Normative” del sito Internet. La Cassa mette in campo questa volta cinque milioni riservati alle famiglie che intendono acquistare, costruire e ristrutturare la prima casa di abitazione e ulteriori sei milioni riservati alle imprese (comprese quelle agricole) per i nuovi programmi di investimento, la ricerca, lo sviluppo, la riqualificazione energetica, la stabilizzazione dei contratti di lavoro. I finanziamenti sono dedicati esclusivamente ad attività svolte nei territori di operatività aziendale. 16 17 novità in cassa INCONTRI DI ZONA CON I SOCI Proprio nei giorni in cui la rivista è in stampa il Consiglio d’Amministrazione della Cassa sta incontrando i Soci nelle ormai consuete preassemblee, per illustrare e analizzare insieme agli associati i temi principali che stanno caratterizzando gli andamenti economici e le questioni societarie della nostra cooperativa. Come negli ultimi anni, le serate sono state proposte ad Ala, Caprino Veronese e Bosco Chiesanuova, per favorire al massimo la partecipazione. Come ogni Socio avrà potuto riscontrare dalla lettera di convocazione gli incontri di quest’anno sono caratterizzati in gran parte da questioni di carattere informativo ma con contenuti particolarmente importanti e significativi. Riportiamo di seguito – e in sintesi – i principali temi trattati: –gli andamenti e i primi risultati economici della gestione 2015, che evidenziano la crescita del risparmio raccolto e la stabilità dei prestiti, oltre al buon annuo utile di esercizio e alla solidità patrimoniale (l’utile 2015 è pari a 1,47 mln di euro - il patrimonio raggiunge i 58,8 mln di euro); – i contenuti principali del Bilancio Statutario e Sociale 2015, che rendiconta nel dettaglio le risorse (1,3 milioni di euro) che la Cassa ha reinvestito lo scorso anno sul territorio sotto forma di finanziamenti agevolati per famiglie, giovani ed imprese; prodotti e servizi dedicati ai Soci; contributi e sponsorizzazioni a favore delle numerose associazioni del territorio; e in particolare il “progetto salute” e la “carta socio”; – gli elementi essenziali della riforma del Credito Cooperativo italiano, appena varata dal Parlamento, che coinvolgerà anche la nostra Cassa; – le possibili ipotesi di fusione con altre Casse Rurali, con particolare riferimento alle valutazioni di approfondimento, ancora in corso, relative ad un possibile processo di aggregazione con la vicina Cassa Rurale di Lizzana; –le scadenze delle cariche sociali, soprattutto quella del presidente del Consiglio di amministrazione Primo Vicentini e del Caposindaco Valentino Fugatti, che terminano il loro “servizio” per raggiunto limite di mandati. Per il rinnovo di tali cariche il Consiglio presenterà ai soci la candidatura di Emiliano Trainotti, attuale consigliere della Cassa e, rispettivamente, di Antonio Borghetti, ad oggi sindaco effettivo. Ferma ovviamente restando la possibilità, per ogni socio, di presentare la propria candidatura per le cariche sociali; – l’ipotesi di adeguamento compensi agli amministratori e ai sindaci, secondo le tabelle indicative elaborate dalla Federazione. LA CASSA PER LA SALUTE Proprio in queste settimane sono stati installati all’esterno delle filiali della Cassa i defibrillatori semiautomatici che consentiranno di intervenire tempestivamente ogniqualvolta si presentasse un’emergenza legata all’arresto cardiaco all’interno delle strutture della Banca, o nelle zone circostanti. Unica eccezione la filiale di Bosco Chiesanuova, a pochi metri dalla quale il Comune ha già collocato un apparecchio analogo. La Cassa ha promosso inoltre corsi di formazione specifici, che hanno coinvolto complessivamente circa 80 persone: 35 dipendenti della Cassa e una cinquantina di operatori di soccorso e volontariato delle varie zone in cui la Cassa opera (vigili del fuoco, protezione civile, polizia municipale, carabinieri…). Sempre in tema di prevenzione sanitaria ha preso il via il calendario di visite di prevenzione per Soci e familiari a tariffa agevolata, svolte in collaborazione con le sezioni di Trento e Verona della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori. Il servizio propone mensilmente ad Ala colloqui di prevenzione oncologica e visite di controllo dei nei; a Bosco Chiesanuova e Caprino Veronese vengono invece offerte le visite di controllo della cute con cadenza bimestrale. Da febbraio sono oltre 140 i Soci e familiari che hanno avuto accesso a tale opportunità. Approfittiamo di queste righe per precisare che l’altissimo numero di richieste per le visite di controllo dei nei non ci consente di evadere tutte le richieste nell’immediato. L’intenzione della Cassa è comunque quella di soddisfare nel tempo tutte le richieste. Da segnalare, per completare il quadro, la seguitissima serata informativa “Amo la vita e scelgo al salute” tenutasi ad Ala lo scorso 15 marzo. Durante l’incontro il dott. Cristofolini – presidente LILT sezione di Trento, e il dott. Galligioni – direttore dell’unità operativa di Oncologia dell’Azienda Sanitaria di Trento, hanno affrontato i temi: il tumore non è una malattia incurabile; prevenzione e cura dei tumori. Nei prossimi mesi verranno organizzate anche in territorio veneto serate di sensibilizzazione alla prevenzione oncologica. 18 19 20 21 Il bilancio di esercizio 2015 STATO PATRIMONIALE - ATTIVO Voci dell’attivo 10 Cassa e disponibilità liquide 20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 30 Attività finanziarie valutate al fair value 40 Attività finanziarie disponibili per la vendita 50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 60 Crediti verso banche 70 Crediti verso clientela 110 Attività materiali 120 31/12/2015 valore assoluto in percentuale 3.586.046 3.876.807 -290.761 -7,50% 493.938 967.346 -473.408 -48,94% 669.915 786.760 -116.845 -14,85% 58.815.066 143.855.316 -85.040.250 -59,12% - 17.931.950 -17.931.950 -100,00% 85.000.907 43.918.763 41.082.144 93,54% 394.105.748 402.082.184 -7.976.436 -1,98% 7.632.939 7.355.486 277.453 3,77% 222.230 205.166 17.064 8,32% - - - nc Attività fiscali 7.743.568 5.342.507 2.401.061 44,94% a) correnti 1.658.814 350.049 1.308.765 373,88% b) anticipate 6.084.754 4.992.458 1.092.296 21,88% - di cui alla L. 214/2011 5.536.484 4.723.793 812.691 17,20% Altre attività 3.613.950 3.536.476 77.474 2,19% 561.884.307 629.858.761 -67.974.454 -10,79% Attività immateriali di cui: - avviamento 130 150 Scostamento annuo 31/12/2014 Totale dell’attivo STATO PATRIMONIALE - PASSIVO Voci del passivo e del patrimonio netto Scostamento annuo 31/12/2014 valore assoluto in percentuale Debiti verso banche 47.712.300 111.590.029 -63.877.729 -57,24% 20 Debiti verso clientela 260.690.993 231.694.592 28.996.401 12,51% 30 Titoli in circolazione 160.106.950 182.334.446 -22.227.496 -12,19% 190.692 271.889 -81.197 -29,86% 21.154.589 29.387.318 -8.232.729 -28,01% 1.226.804 1.422.617 -195.813 -13,76% 201.545 1.625.656 -1.424.111 -87,60% 10 40 Passività finanziarie di negoziazione 50 Passività finanziarie valutate al fair value 60 Derivati di copertura 80 Passività fiscali a) correnti - 605.085 -605.085 -100,00% b) differite 201.545 1.020.571 -819.026 -80,25% 100 Altre passività 10.304.567 10.956.151 -651.584 -5,95% 110 Trattamento di fine rapporto del personale 383.206 460.481 -77.275 -16,78% 120 Fondi per rischi e oneri 191.734 84.005 107.729 128,24% - - - nc a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 130 Riserve da valutazione 160 Riserve 170 Sovrapprezzi di emissione 180 Capitale 200 Utile d’esercizio Totale del passivo e del patrimonio netto 22 31/12/2015 191.734 84.005 107.729 128,24% 1.064.657 2.594.980 -1.530.323 -58,97% 56.674.197 55.569.693 1.104.504 1,99% 500.114 408.139 91.975 22,54% 11.574 10.823 751 6,94% 1.470.385 1.447.942 22.443 1,55% 561.884.307 629.858.761 -67.974.454 -10,79% CONTO ECONOMICO Voci 31/12/2015 10 Interessi attivi e proventi assimilati Scostamento annuo 31/12/2014 17.284.073 20.529.667 valore assoluto in percentuale -3.245.594 -15,81% 20 Interessi passivi e oneri assimilati -5.889.913 -7.487.141 1.597.228 -21,33% 30 Margine di interesse 11.394.160 13.042.526 -1.648.366 -12,64% 40 Commissioni attive 4.091.129 3.924.826 166.303 4,24% 50 Commissioni passive 60 Commissioni nette 70 Dividendi e proventi simili 80 Risultato netto dell’attività di negoziazione 90 Risultato netto dell’attività di copertura 100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: -340.274 -544.287 204.013 -37,48% 3.750.855 3.380.539 370.316 10,95% 118.135 113.753 4.382 3,85% -8.167 42.408 -50.575 -119,26% -123.212 -33.899 -89.313 263,47% 7.410.166 4.853.345 2.556.821 52,68% - -3.744 3.744 -100,00% b) attività finanziarie disponibili per la vendita 3.561.851 4.853.832 -1.291.981 -26,62% c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.858.871 - 3.858.871 nc -10.556 3.257 -13.813 -424,10% 2.568 16.716 -14.148 -84,64% a) crediti d) passività finanziarie 110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 120 Margine di intermediazione 22.544.505 21.415.388 1.129.117 5,27% 130 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: -10.726.428 -10.206.699 -519.729 5,09% a) crediti -10.111.243 -9.957.457 -153.786 1,54% b) attività finanziarie disponibili per la vendita - 75.516 -75.516 -100,00% c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - nc -615.185 -324.758 -290.427 89,43% d) altre operazioni finanziarie 140 Risultato netto della gestione finanziaria 11.818.077 11.208.689 609.388 5,44% 150 Spese amministrative: -10.627.926 -9.837.966 -789.960 8,03% a) spese per il personale -5.164.603 -5.056.825 -107.778 2,13% b) altre spese amministrative -5.463.323 -4.781.141 -682.182 14,27% -566.411 -590.380 23.969 -4,06% -10.944 -10.669 -275 2,58% 1.157.793 1.260.764 -102.971 -8,17% -10.047.488 -9.178.251 -869.237 9,47% -4.085 -42.793 38.708 -90,45% 170 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 180 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali 190 Altri oneri/proventi di gestione 200 Costi operativi 240 Utili (perdite) da cessione di investimenti 250 Utile operatività corrente al lordo delle imposte 1.766.504 1.987.645 -221.141 -11,13% 260 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente -296.119 -539.703 243.584 -45,13% 270 Utile operatività corrente al netto delle imposte 1.470.385 1.447.942 22.443 1,55% 290 Utile d’esercizio 1.470.385 1.447.942 22.443 1,55% 23 24 25 26 assegnati i 13 appezzamenti pubblici per utilizzo orticolo messi a disposizione dal Comune di Ala presso la struttura costruita ed attrezzata nel 2013 nella zona antistante il Perlè. L’uso, in base al Regolamento comunale, prevede una assegnazione triennale per sorteggio, scadente appunto il presente anno. Le domande presentate sono state complessivamente venti. Sette di queste purtroppo non hanno potuto essere soddisfatte e tecnicamente sono “a riserva”, nel senso che i richiedenti possono subentrare nell’assegnazione nel caso in cui qualcuno tra gli attuali utilizzatori esercitasse il diritto di rinuncia o perdesse i requisiti per l’utilizzo: essere residente nel Comune di Ala, non essere titolare di partita IVA e non possedere altri appezzamenti agricoli da poter destinare al medesimo uso. ASSeT, lo ricordiamo, è incaricata tramite apposita convenzione con il Comune di Ala della gestione dell’area e della sua manutenzione ordinaria, nonché dei rapporti con gli assegnatari dei diversi appezzamenti. Di particolare interesse la destinazione di due appezzamenti. Il primo per le attività didattiche degli alunni dell’Istituto Comprensivo di Ala e l’altro per gli ospiti della Comunità terapeutica riabilitativa del Presidio ospedaliero di Ala. Giunto a conclusione l’iter burocratico di assegnazione, non rimane dunque agli assegnatari che armarsi di vanga, zappa e rastrello, e profittare della incalzante buona stagione per avviare le semine e mettere a dimora le nuove piantine! 740 SOCI “Il fatto che i soci ASSeT continuino ad incrementarsi di anno in anno, con un trend progressivamente sempre più elevato, rappresenta per noi il miglior riscontro del nostro lavoro”. Con queste parole, in occasione della Assemblea annuale ordinaria, il Presidente Gianni Cazzanelli ha commentato il cammino percorso fino ad oggi dall’Associazione, ed in particolare il lavoro svolto nel corso del 2015. Un lavoro importante, contrassegnato da una collaborazione sempre più stretta con le maggiori cooperative locali nei campi della educazione scolastica, della cultura, dello sviluppo sostenibile, della valorizzazione del territorio. Un lavoro sottolineato ed apprezzato dagli interventi di saluto dei rappresentanti delle Istituzioni locali e del mondo associativo e cooperativo. ASSeT, costituita nel 2007 per iniziativa della Cassa Rurale, ancora una volta si è presentata ai propri soci in Assemblea come una realtà estremamente dinamica, operosa e fattiva. Il bilancio 2015 ha presentato un leggero avanzo di gestione di 629,29 euro, segno di una scrupolosa oculatezza gestionale. Con riferimento alle iniziative avviate e al tanto lavoro svolto, dalla relazione assembleare è emersa anche una piccola nota di rammarico. “Non riuscire ancora, nonostante le tante buone volontà, ad essere presenti nei territori dell’Alto Veronese e della Lessinia con la medesima incisività di cui siamo capaci nei territori trentini. Questo è un fatto che tutti nel Direttivo auspichiamo di poter riuscire a superare, nei tempi più brevi!” ha voluto comunque ribadire in proposito il Presidente Cazzanelli. spazio ASSeT Info ASSeT ASSEGNATI GLI ORTI DEL PERLÈ Mercoledì 16 marzo presso l’Auditorium della Cassa Rurale Bassa Vallagarina ad Ala sono stati 27 spazio ASSeT LA STAGIONE CULTURALE 2016 Ha aperto i battenti il 22 gennaio la stagione culturale di ASSet, con la visita alla mostra “La coscienza del Vero - I Capolavori dell’Ottocento, da Courbet e Segantini” presso il Mart di Rovereto. Il successo di adesioni dei nostri soci ci ha spinto ad organizzare per il successivo 4 marzo un secondo appuntamento, anch’esso ben partecipato. La dott.ssa Amina Pedrinolla, che ci accompagna da sempre nelle uscite al museo, ha saputo anche questa volta coinvolgere i partecipanti illustrando il rapporto tra la realtà e la rappresentazione nei ritratti e negli autoritratti, un nesso che caratterizza i pittori dell’epoca, destinato a diventare uno dei nodi delle avanguardie artistiche della contemporaneità. Il 19 marzo il programma ha proposto la visita alla Chiesetta di Santa Lucia di Chizzola. Proseguendo alla riscoperta delle “piccole perle” architettoniche e culturali locali, ha accompagnato la comitiva ASSeT la dott.ssa Giada Vicenzi (che proprio sulla chiesetta ha curato la propria tesi di laurea). Il manufatto è stato egregiamente presentato dalla dott.ssa Vicenzi in tutta la sua straordinaria unicità: secondo la tradizione officiato da una comunità di Templari e poi da eremiti, fino a diventare un piccolo santuario dove i fedeli invocavano l’intercessione della Santa per la guarigione delle malattie agli occhi. LE PROSSIME USCITE PER I SOCI Sabato 7 maggio VISITA ALLA CENTRALE IDROELETTRICA DI S.MASSENZA Una sorgente di energia pulita nel cuore della montagna L’impianto più potente del Trentino dove l’acqua diventa energia Ritrovo con mezzi propri. Inizio visita guidata ore 15,00 Durata prevista 2 ore. Costo euro 10,00 Domenica 19 giugno VISITA AL VITTORIALE E A SIRMIONE In mattinata visita guidata al Vittoriale di D’Annunzio a Gardone Nel pomeriggio trasferimento a Sirmione sul Lago di Garda Uscita in pullman. • euro 42,00 per gli adulti • euro 22,00 per i soci dai 7 ai 18 anni • ingresso gratuito fino ai 6 anni Fine giugno (orari da definire) VISITA ALLA PIEVE DI AVIO Visita all’antica chiesa con la guida della dott.ssa Amina Pedrinolla. Ritrovo in loco Partecipazione gratuita riservata ai soci Richiesta la prenotazione Venerdì 16 settembre ARENA DI VERONA – CONCERTO DI ZUCCHERO FORNACIARI 28 Uscita con pullman con partenza da Ala/Avio e fermata ad Affi • euro 50,00 comprensivo di biglietto di ingresso, pullman e assicurazione L’ALIMENTAZIONE IN 5 SERATE Organizzati da AsseT e dalla Famiglia Cooperativa Vallagarina, alternando la sede delle serate nei due auditorium di Ala e Avio presso le sedi della Cassa Rurale, si è tenuto nei mesi di febbraio e marzo un ciclo di incontri sul tema dell’alimentazione. Un modo per essere vicini alle persone e al territorio con uno sguardo fortemente “cooperativo”, che ha evidenziato come al centro di ogni cosa vanno sempre collocate le persone, gli ideali e, soprattutto, i valori. Ed il cibo è un tema molto sentito, prova ne siano la folta presenza di pubblico fin dalla prima serata e il dibattito che ha sempre seguito le relazioni, addentrandosi maggiormente nell’argomento. In fondo, citando il filosofo Feuerbach, “siamo quello che mangiamo” e questo è il motto con cui si apriva ciascuna delle cinque serate. Il concetto con il quale possiamo riassumere il senso del ciclo di incontri è racchiuso nel termine “consapevolezza”. Conoscere il valore del prodotto alimentare, la filiera da cui proviene, i suoi contenuti e i suoi valori non solo nutrizionali. Spetta al consumatore, al momento dell’acquisto, scegliere e indicare una strada: non acquistare un prodotto lasciandolo sullo scaffale significa indicare all’industria che qualcosa va cambiato, nei suoi contenuti nutritivi o nel rispettare regole etiche e ambientali. Certo il commercio ha la possibilità di proporre e garantire una scelta sufficientemente ampia, ma è uno spirito critico nel leggere le etichette alimentari che indirizza verso la scelta di prodotti più rispondenti alle nostre esigenze, evitando la presenza di additivi inutili o allergeni, preferendo alimenti con chiari contenuti nutrizionali. Alimentarsi in modo corretto significa dare valore al cibo e considerare importante il modo in cui lo consumiamo. La preparazione delle pietanze e il momento del loro consumo devono essere occasioni piacevoli nell’arco della giornata. In questo modo avremo sempre un atteggiamento positivo e attento nei confronti del cibo, evitando, per quanto possibile, cibo spazzatura e disfunzioni alimentari. Grassi e zuccheri non vanno criminalizzati, sono componenti necessari alla nutrizione dell’uomo e non possono mancare all’interno della dieta, ma devono essere bilanciati nell’assunzione con le proteine e con gli altri principi nutritivi. Per gli atleti, e per quanti svolgono attività sportive intense, è necessario bilanciare la propria dieta in prossimità della prestazione sportiva e nelle fasi successive per reintegrando quanto consumato con lo sforzo. A tutti è consigliato un corretto stile di vita dove l’attività motoria, pesata sulle proprie capacità individuali, non deve mai mancare perché è fondamentale per mantenere il corpo ben efficiente favorendo la circolazione consumando le calorie assunte in eccesso. Per le persone in età evolutiva e scolare, cioè bambini e ragazzi, l’approccio al cibo è sempre filtrato dagli adulti. Difficilmente essi possono scegliere l’acquisto dei prodotti in negozio e quasi sempre mancano di sufficiente spirito critico al momento del consumo. Per questo è fondamentale che l’offerta sia variegata e appetitosa, e, parafrasando la citazione di Feuerbach: “i nostri ragazzi saranno quello che offriamo loro come cibo”. In questo caso la responsabilità da parte degli adulti è multipla: devono acquistare e proporre alimenti sani e devono tenere presente che sono il primo esempio per figli e nipoti per un corretto approccio al cibo e un corretto consumo. In futuro, mantenendo ferma la bella collaborazione instaurata con la Famiglia cooperativa, speriamo di poter proporre questi interessanti e partecipatissimi incontri anche in Lessinia e nell’Alto veronese, probabilmente già nel prossimo autunno. Stiamo anche verificando la possibilità di esaudire le richiesta di una specifica serata di approfondimento sul tema dell’olio di oliva, magari interessando e coinvolgendo anche altre realtà cooperative locali. Il tema ci è stato sollecitato più volte da parte dei partecipanti, tra i quali molti, con nostro grande piacere, sono finiti per diventare graditissimi e stabili compagni di viaggio in tutti i diversi appuntamenti. 29 il passa tempo Verso la Grande Guerra di Mario Azzolini La Cassa Rurale nei primi decenni del ‘900 Dove eravamo rimasti? Ah si… La Cassa sta cercando una nuova sede perché quella attuale, (in Piazza Cantore, al centro della vita cittadina) è troppo in vista e alimenta chiacchere e indiscrezioni. Quindi dopo pochi mesi dalla fondazione, nel gennaio del 1899 avviene il trasferimento nella piazza Cappuccini. Allora la piazza appare senza le scuole elementari che saranno inaugurate due anni dopo, ma è destinata a diventare un posto nevralgico. La Cassa rimarrà lì fino alla metà degli anni venti, pur lamentando un affitto troppo oneroso che la costringe a perorare il Comune, ma inutilmente, di avere dei locali gratis dove ora c’è l’ex Ginnasio. Anche se i soci crescono i primi anni non sono facili; le assemblee sono disertate, molta gente non si fida della solidità della Cassa e preferisce depositare i risparmi alla Banca Popolare di Rovereto o alla Cassa di 30 Ala 1907 “Cartolina non viaggiata 9x14” Piazza Statuto ex Cappuccini Sede della seconda filiale Cassa Rurale dal 1899 al 1925 circa Risparmio. Lo stesso Comune non la prende in considerazione per gestione della sua Tesoreria. Gli esponenti della Cassa non demordono, evitano prestiti rischiosi privilegiando la buona amministrazione ed i piccoli passi e difatti nel 1911 l’Assemblea dei soci registra che fin dalla nascita la Cassa non ha mai avuto “Sofferenze”. Mantiene un profilo equidistante dalla politica anche se ogni tanto affiorano i sentimenti per l’italianità di questa terra coltivati da gran parte dei fondatori, come nel 1903 quando l’Assemblea dei soci deplora i fatti di Innsbruck (studenti universitari italiani oggetto di angherie da parte dei germanisti). Stesso discorso per il carattere laico dell’istituzione, in contrapposizione con le restanti Casse Rurali tutte nate dal Movimento cattolico di fine ottocento. Infatti nel Consiglio della Federazione Provinciale del 1898 tutte le Casse Rurali sono rappresentate dal parroco locale mentre solo Ala delega un laico. Nel 1900 assieme alla Famiglia Cooperativa di Saone, quella di Ala diviene la capofila di una protesta contro il Movimento Cattolico accusato di interferire troppo e senza competenza nella conduzione delle Cooperative. Addirittura nel 1909 promuove la costituzione di uno Spaccio Agricolo per stoppare il Movimento Cattolico che voleva costituire in Ala una Cooperativa di Consumo (quest’ultima vedrà la luce tre anni dopo nel 1912). Nel febbra- Raccolta del gelso a Pilcante io del 1908 non può opporsi alla apertura ad Ala di una filiale della Banca Cattolica che si insedia in Via Nuova, proprio nei locali dove negli anni trenta si trasferirà la Cassa Rurale; ma la Cassa non se ne preoccupa più di tanto in quanto “ la Banca Cattolica è poco benvoluta dalla gente” mentre il giornale Alto Adige, fortemente anticlericale, ironizza sul giorno dell’inaugurazione affermando che ”oggi al rinfresco al “Cervo” abbiamo finalmente visto i preti a lavorare”. Non se le mandavano certo a dire. Come sono i rapporti con le Casse di Avio e Pilcante? Pilcante è piccola (circa 50 soci) e si limita ad operare nel paesello. Avio invece è ben radicata in quel comune dove è nata un anno prima di quella di Ala (conta dopo 2 anni circa 200 soci come quella di Ala. Esiste una leale concorrenza). La Cassa è sempre più coinvolta per lo sviluppo del territorio, già nei primi anni tenta, senza successo, di mettere insieme i contadini per fondare una Cantina sociale ( bisognerà poi aspettare fino agli anni 50), nel 1910 favorisce la nascita di un essiccatoio consorziale per i bozzoli, ma tutto viene rinviato per i costi troppo alti. L’inizio secolo rappresenta il periodo d’oro per Ala, con la Stazione Internazionale e la Dogana che portano benessere e scambi culturali fra italiani e tedeschi. All’interno della Società Musicale prospera, oltre alla banda, anche la scuola musicale ed una orchestra frequentata dai figli dei funzionari della Stazione; nel 1910 rinasce il “Veloce Club Ala” con una forte presenza di italiani occupati negli uffici doganali; inoltre in città ci sono ben quattro sale di lettura (generalmente legate ai partiti) mentre la Biblioteca popolare sorta nel 1896 vanta numerosi soci provenienti dalle maestranze italiane. Le botteghe sono numerose con gli articoli più disparati segno che il commercio tira, la ristorazione fa affari; i giovani possono permettersi di non frequentare la scuola professionale, tanto il lavoro non manca. Le Poste hanno due sedi, in Via Nuova e alla Stazione con ben 32 dipendenti. Ma si, anche il Carnevale è vissuto allegramente da tutta la popolazione con un tocco di eleganza della borghesia nelle serate danzanti che iniziano ancora il giorno dopo l’Epifania; nel 1908 una simbolica famiglia dal nome “Lasagna Maccheroni” appena rientrata dall’America dove ha fatto fortuna festeggia con la cottura di sette pentoloni di pasta in Piazza San Giovanni dove arriverà in pompa magna sul carro principale seguita da tutte le altre maschere. Nel 1909 arriva la tanto attesa luce elettrica, prodotta dalla centrale del Ponale. Ma segnali di crisi non mancano, mentre venti di guerra percorrono già i Balcani. Ma ne riparleremo. Affresco del soffitto della Sala filarmonica adiacente al Teatro Ha ospitato nel 1898 l’Assemblea costitutiva della Cassa Rurale La ristorazione prospera per merito di gestori professionali Gruppo musicale con il Maestro Giacomo Sartori 31 dal TERRITORIO Società Ciclistica Avio di Antonio Internò La passione per la bicicletta: un valore da trasferire alle giovani generazioni L’ASD Società Ciclistica Avio è nata nell’ottobre 2014 per volontà di un gruppo di appassionati ciclisti con l’intento di coltivare e trasmettere l’entusiasmo per la bici con modalità nuove. In particolare attraverso la creazione di una Scuola di ciclismo rivolta alla categoria giovanissimi (7-12 anni) e la promozione a livello locale di questo sport con molteplici iniziative rivolte a tutti. L’ATTIVITÀ GIOVANILE Per i piccoli crediamo che lo sport della bicicletta vada visto sotto forma di gioco e divertimento e la nostra filosofia è “imparare gio- 32 Partenza di gara categoria Giovanissimi Gita sociale al mare cando”. Per questo l’attività a loro dedicata parte con un primo percorso invernale di preparazione motoria prima generica e poi specifica che si tiene in palestra, nei mesi di gennaio e febbraio. A marzo invece ai nostri giovanissimi atleti insegnamo i primi elementi tecnici (salire in bici, curvare, frenare, ecc.) per acquisire una corretta tecnica di base per l’utilizzo di questo mezzo in sicurezza e le regole di comportamento basilari da seguire in allenamento, sulla ciclabile e sula strada. L’attività tecnica specifica è seguita da 4 istruttori qualificati e da assistenti a supporto che garantiscono lo svolgimento e la copertura di tutti gli allenamenti settimanali. Quando il collegio degli istruttori e assistenti tecnici ritiene che siano stati acquisiti e assimilati dai piccoli atleti tutti gli elementi di base si procede all’“ingresso in societa’”, cioè alla partecipazione alle gare che, per questa fascia d’età, non sono considerate agonistiche per regolamento federale. L’associazione chiede ai ragazzi un impegno costante, ciascuno secondo le proprie possibilità, richiedendo però una partecipazione assidua, perché il bene più prezioso è il gruppo, il sentirsi parte di una squadra. Nel 2015 l’attività è iniziata con 12 giovanissimi distribuiti su tutte le categorie da G1 a G6, e una esordiente. In questo 2016 i numeri sono pressochè gli stessi, ma la compagine si è radicalmente modificata acquisendo ben 6 giovani ciclisti della categoria G1 (primo anno) che, ci auguriamo, avranno un percorso più graduale e progressivo di maturazione fisica e apprendimento tecnico attraverso tutte le varie categorie. Il calendario gare giovanissimi si svolge normalmente da inizio aprile a fine settembre con una breve pausa ad agosto. Lo scorso anno abbiamo partecipato a molte gare e oltre a risultati sorprendenti per il primo anno di debutto abbiamo percepito una notevolissima maturazione fisica e comportamentale dei nostri ragazzi, sostenendo soprattutto chi non riusciva a primeggiare e premiandone l’impegno. Abbiamo comunque registrato numerose vittorie e piazzamenti di nostri atleti e, grazie a queste, un 9° posto di tutto riguardo al Trofeo Rigotti di ambito regionale su un totale di 20 squadre partecipanti. Nel 2015 la nostra atleta esordiente ha portato con onore i colori della società in tutto il Triveneto e ha partecipato ai campionati italiani di categoria a Darfo Boario Terme, concludendo la gara nelle prime posizioni. Ora la nuova stagione sta per iniziare… un grande in bocca al lupo ai nostri atleti! manifestazione che porta lo stesso nome con partecipanti provenienti dalla nostra regione, dal Veneto e anche dall’Austria. La seconda edizione si svolgerà quest’anno nello stesso periodo e sarà inserita in un circuito regionale. Gli appuntamenti in programma non mancano, a partire dal I° Trofeo Falconeri che si terrà il prossimo 22 maggio ad Avio: una gara riservata al mattino alla categoria Giovanissimi (maschile e femminile regionale) e nel pomeriggio alle classi Esordienti femminile e Allieve femminile (campionato triveneto). La macchina organizzativa dell’evento, che porterà ad Avio migliaio di persone fra atleti e accompagnatori e prende il nome dallo sponsor principale, è già in moto e coinvolge anche altre associazioni di volontariato locale. “La società ha presentato il proprio programma quinquiennale durante la serata inaugurale di presentazione della squadra dello scorso gennaio 2015 agli oltre 400 partecipanti. A poco più di un anno dal battesimo della squadra gli ambiziosi propositi si stanno realizzando nella sequenza e nelle tempistiche previste” afferma il Presidente Antonio Internò “e per questo il nostro ringraziamento va al Direttivo, ai nostri partner privati e pubblici e a tutti coloro che hanno collaborato e collaboreranno, oltre alle nostre famiglie che sempre ci motivano e ci sostengono in questa affascinante avventura piena di difficoltà ma colma di soddisfazioni”. SEZIONE AMATORI La Società Ciclistica Avio è anche una squadra di amatori di tutti i livelli (alcuni realmente di buon livello!) che, oltre ad organizzare giri di allenamento o pedalate in compagnia durante il fine settimana, svolge una notevole attività di partecipazione a gare riservate a bici da corsa e di mountain bike, a livello sia locale che triveneto. Per la Mountain Bike i nostri atleti si sono cimentati nelle tradizionali gare locali Ala Ronchi Up Hill e Passo Buole Extreme organizzate da S.C.Ala, la gara a staffetta RunBaldoBike da Avio a Malga Lavacchio, organizzata da MTB Borghetto in collaborazione con JSA, SAT e S.C. Avio, oltre ad altre gare regionali in Val di Non e la Vecia Ferovia in Val di Fiemme, solo per citarne alcune. Ben più nutrito invece è stato il calendario 2015 per la sezione strada con la partecipazione al Challenge Alè con la partecipazione dei nostri atleti alle Granfondo Liotto (Vicenza), Fi’Zi.K (Marostica), Valdagno e la Granfondo Eddie Merckx (Rivalta). LE ATTIVITÀ 2016 Lo scorso settembre S.C. Avio ha organizzato la I° Edizione della pedalata ciclostorica “Uva & dintorni” nell’ambito della Pedalata ciclostorica tra i vigneti 33 dal TERRITORIO L’Associazione Marchio Baldo di Manuele Bronzo Un nuovo sodalizio per la valorizzazione dei prodotti e del territorio Nel giugno 2015, dalla volontà di 12 concessionari del marchio “Baldo” - rilasciato dall’Unione Montana del Baldo che hanno voluto intraprendere un percorso autonomo di valorizzazione del territorio, nasce a Caprino l’Associazione Marchio Baldo. Un modo nuovo per promuovere i prodotti locali e le attività proposte nella zona interessata. L’istituzione dell’associazione si inserisce all’interno di un progetto ad ampio raggio che abbraccia attività e comuni diversi, il cui unico denominatore è il Monte Baldo, dalla sua cima sino a scivolare ai suoi piedi, e ha l’obiettivo di recuperare e valorizzare quelle produzioni e attività artigianali e tradizionali che lo rendono unico. Un esempio su tutti il tartufo nero pregiato del Baldo, menzionato anche in 34 Visitatori tra le bancarelle di “Sapori tra i ciliegi in fiore” letteratura, che continua a rendere unici i piatti della tradizione popolare. Un’azione unica e congiunta sostenuta dai promotori, nella convinzione che “l’unione fa la forza!”, e che assieme si possa incidere maggiormente per rivalutare un territorio che offre numerose opportunità, attraverso l’identificazione precisa dei suoi confini e valorizzandone prodotti, attività e tradizioni che lo caratterizzano. GLI ADERENTI Attualmente l’associazione è presieduta da Davide Marconi e conta 24 aderenti, con una rappresentanza a 360 gradi del territorio del Baldo: dalle produzioni locali di formaggi, salumi, pane, pasta, miele, confetture, vino, e tartufo, ai servizi e alle attività commerciali, di accoglienza e turismo ambientale e sportivo. Alla base un rigido disciplinare che garantisce semplicità, genuinità, qualità e soprattutto la provenienza da un territorio ben definito. Il marchio “prodotto del Baldo” viene concesso agli aderenti in relazione alla fornitura di prodotti e servizi qualificanti per il territorio, ossia tipici e tradizionali, che rispondano anche a tipologie produttive attente all’ambiente e che contribuiscano a promuovere attraverso attività sostenibili l’Area del Baldo, Garda e Valle dell’Adige. Particolare di una bancarella gastronomica MANIFESTAZIONI E ATTIVITÀ L’associazione è molto attiva e i propri aderenti sono presenti a numerose manifestazioni del territorio, per favorire la conoscenza della gastronomia tipica del Baldo. In particolare promuove direttamente l’evento “Sapori tra i ciliegi in fiore” che si tiene ad Omaner (una borgata tra Caprino e Spiazzi) proprio nel periodo della fioritura dei ciliegi. Durante la festa i visitatori hanno la possibilità di passeggiare tra gli alberi in fiore e le bancarelle dei produttori locali, con un sottofondo di musica di violino dal vivo, e degustare i prodotti tipici del Baldo. Inoltre, in occasione dell’appuntamento, è possibile visitare l’esposizione fotografica allestita per l’occasione dall’associazione S.P.Q.F., partecipare a visite didattiche fra i frutteti per scoprire il mondo delle api, e prender parte ad escursioni guidate a piedi fra gli svariati sentieri che il nostro monte Baldo mette a disposizione. La manifestazione si tiene a fine aprile, ma la data precisa viene fissata di volta in volta in base all’effettiva fioritura delle piante di ciliegio; il programma viene inoltrato via mail a tutti gli interessati che hanno lasciato un contatto all’associazione o tramite le pagine Facebook delle aziende produttrici che partecipano all’evento. Fra le altre manifestazioni l’associazione Marchio Baldo partecipa alla Fiera Montebaldina che si tiene a Caprino Veronese il 2 agosto di ogni anno. I produttori associati presenziano con le loro bancarelle offrendo ai visitatori l’opportunità di degustare i loro prodotti, che vengono utilizzati anche come ingredienti dei piatti preparati all’interno della cucina della manifestazione. Esposizione dei “prodotti del Baldo” Nel mese di settembre è presente a Ciottolando con gusto, una passeggiata enogastronomica “a tappe” che si svolge nel centro storico di Malcesine, ai piedi del castello. I produttori Marchio Baldo vi partecipano con bancarelle e degustazioni, e in questa prossima edizione anche con piatti tipici. Stessa formula di presenza per la Festa dei prodotti del Monte Baldo, che si tiene da oltre 15 anni a Spiazzi il primo week end di ottobre. La festa, che propone gastronomia tipica, piatti a marchio Baldo, musica, folklore, laboratori didattici e attività per conoscere più da vicino il monte Baldo e la sua agricoltura, rientra a pieno titolo fra le attività associative ed è sempre molto partecipata. I prodotti prìncipi della manifestazione autunnale sono tartufi, funghi, formaggi, salumi, castagne e vini doc. Sempre in ottobre i produttori associati sono impegnati nella Festa del Pero Trentosso, organizzata a Pazzon con il patrocinio della Pro loco di Caprino Veronese per far conoscere questa antica varietà di pera un tempo molto diffusa nel territorio caprinese, che per le sue caratteristiche era particolarmente adatta ad una lunga conservazione naturale. Nella giornata di domenica viene allestita per l’occasione mostra-mercato ricca di prodotti tipici locali cui partecipano gli associati. Le forme di collaborazione con le associazioni del territorio sono molteplici, e portano spesso ad integrare in corso d’opera gli eventi a cui i produttori di Marchio Baldo partecipano. È possibile seguire le attività e i programmi dell’associazione attraverso la pagina facebook: www.facebook.com/marchiobaldo 35 dal TERRITORIO NaturALA LE FINALITÀ ASSOCIATIVE di Roberto Zendri La nuova associazione alense che riunisce gli “Amici della Fotografia” Dall’incontro di un gruppo di appassionati di fotografia durante un percorso di approfondimento e confronto in un apposito corso, a fine 2015 è nata ad Ala l’Associazione Amici della Fotografia NaturALA. Da quell’esperienza la passione è cresciuta, e si è dato il via a numerose uscite sul meraviglioso territorio Alense alla ricerca di scatti naturalistici, con l’intenzione di conoscere e coinvolgere quanti nella città condividono lo stesso interesse, e con l’ambiziosa volontà di creare un’alternativa anche culturale per la comunità. L’associazione infatti è ben disposta a condividere fotografie e filmati per creare nuove opportunità di aggregazione, di divertimento e di promozione della Città, mantenendo in primo piano l’amore e il rispetto che ognuno di noi ha per l’ambiente che lo circonda. 36 Partecipanti al corso di fotografia presso la sede di Ala della SAT Scatto fotografico di Paolo Deimichei Al momento di formalizzare la nascita del sodalizio all’interno dello Statuto sono state focalizzate le intenzioni principali dei soci fondatori, che vanno al di là della descrizione rigorosa delle norme che regolano l’attività sociale. Fra i propositi dell’associazione vi sono infatti la volontà di riunire gli appassionati di fotografia e di altre arti figurative per farle conoscere, soprattutto come fatto culturale, e diffonderle in tutte le loro forme; diffondere l’interesse per la fotografia intesa come parte integrante della cultura, dell’arte e del costume del nostro tempo attraverso corsi di fotografia, organizzazione di mostre, eventi e dimostrazioni pratiche per i Soci e la collettività. Ma anche lo scambio di esperienze, di conoscenze e di critica nel settore della fotografia tra i propri Soci, con quelli di altri circoli e con chiunque manifesti interesse per l’immagine fotografica; lo svolgimento di attività didattiche aperte a tutti legate alla fotografia, mediante l’organizzazione di corsi, mostre, serate, concorsi; oltre alla specifica volontà di presenziare a manifestazioni civili, religiose, folcloristiche e sociali promosse dall’associazione o da enti, comitati e associazioni che ne richiedano la presenza. Infine, ma non da ultimo, allacciare rapporti con altre associazioni che condividano le stesse passioni. LE ATTIVITÀ L’avventura associativa è iniziata già lo scorso dicembre, subito dopo la costituzione, con una mostra naturalistica che si è tenuta in occasione delle festività natalizie, in collaborazione con la locale Pro Loco e l’Amministrazione comunale che ha messo ha disposizione la sala Zendri. L’esposizione fotografica ha avuto come protagonisti gli animali del nostro territorio (alcuni anche rari, come le coturnici e il biancone), e ha riscosso un notevole successo di visitatori. Nell’intenzione dell’associazione la mostra di fine anno potrà diventare un appuntamento fisso, con il desiderio di renderla visibile e fruibile anche alle scuole del Comune, poiché è fondamentale coinvolgere i più piccoli in un processo di valorizzazione e rispetto della natura che ci circonda. Nel mese di marzo ha preso il via il corso di avvicinamento alla fotografia digitale che si svolge presso la locale sede della Società Alpinisti Tridentini e conta più di trenta partecipanti, segno inequivocabile che la passione verso la fotografia digitale è in continua crescita. Il corso base di fotografia è la prima serie di lezioni per principianti proposta dall’associazione e realizzata in collaborazione con la S.A.T. di ALA; durante le 5 serate in programma sono stati affrontati temi di carattere tecnico come l’esposizione e il rapporto tempo/diaframma/iso, la lunghezza focale e la distorsione prospettica, l’uso del flash… Molti gli appuntamenti in calendario per l’anno in corso, a partire dalla partecipazione alla mostra del Corpo Forestale dello Stato all’interno della manifestazione ForestaAmica 2016 che si svolgerà l’8 di maggio presso il Centro Nazionale Biodiversità Forestale di Peri; la nostra associazione sarà presente con una mostra fotografica sugli animali acquatici dell’Adige e torrenti immissari. Il 28 e 29 maggio saremo impegnati a fotografare un importante gara di agility dog che si svolgerà al campo sportivo di Ala; nel mese di luglio allestiremo una mostra fotografica nella splendida cornice della Lessinia alense. Il Direttivo Scatto fotografico di Vladimiro Cozza Inoltre da qualche settimana è l’associazione ha attivato una importante collaborazione con il MUSE di Trento, che ha richiesto al sodalizio di fornire materiale fotografico sui rapaci presenti nel nostro territorio Alense. Questa richiesta ha reso veramente orgogliosi i soci di NaturALA di poter collaborare con il più importante museo provinciale, con il quale probabilmente stringerà rapporti di collaborazione per l’identificazione delle specie presenti nel nostro territorio. Il sogno nel cassetto dell’associazione, per il quale sono già in essere una serie di contatti, è quello di realizzare un piccolo percorso naturalistico all’interno del nostro Comune: un percorso dedicato a tutti, con una serie di pannelli di divulgazione naturalistica posti lungo il tragitto corredati da testi e didascalie didattiche sulla fauna e flora presenti. Ad oggi l’associazione conta 56 tesserati che sono il vero motore dell’associazione perché consentono di proseguire con slancio ed entusiasmo a proporre queste e nuove attività che possano divenire occasione d’incontro e confronto con tutti. INFO E CONTATTI Associazione Amici della Fotografia NaturALA Via Nuova 85 - Ala TN sito internet: www.naturala.it email: [email protected] Facebook: Associazione Amici Della Fotografia Natur ALA 37 dal TERRITORIO LA FINESTRA, UNO SGUARDO SUL TERRITORIO Spazio riservato ai Soci e clienti per formulare osservazioni o segnalazioni ed alle Associazioni locali per raccontare le loro attività. Qualora interessati contattare con congruo anticipo la segreteria di redazione: 0464/678121 o 0464/678147 Il Vespa Club Ala “Mezzi Veloci” Nato nel maggio 2008 come sottosezione del Bikers Club Avio dedicata alle Vespe e Lambrette, dopo un breve periodo di affiancamento e grazie all’ambizione e la voglia di crescere come Club da parte di alcuni componenti della sezione, in una sera di settembre 2008 è nato lo Scooter Club “Mezzi Veloci”. La volontà era - ed è - quella di offrire agli appassionati di Vespa e Lambretta un riferimento e un punto d’incontro per condividere la propria passione per lo scooter italiano a marce. Dal 2010 il club è entrato a far parte del Vespa Club d’Italia diventando “Vespa Club Ala Mezzi Veloci”! L’attività del club prende vita ogni anno con la cena sociale, momento di aggregazione dedicato ai nostri soci e ai loro famigliari, dove tra l’altro è possibile rinnovare il tesseramento, con la consegna del gadget annuale. Il gruppo di appassionati promuove la partecipazione ad alcuni raduni organizzati dagli altri vespa club presenti in Italia e individua altre date per le uscite sociali al di fuori del calendario vespistico “ufficiale”, come l’uscita al Passo Fittanze dello scorso 19 marzo – prima uscita dell’anno. Nel mese di giugno si tiene da qualche anno l’evento principale che il club organizza: il “Raduno Nazionale del Club – raid Mezzi Veloci”, ad Ala. La manifestazione punta a far convergere nel nostro paese appassionati di scooter d’epoca da tutto il nord Italia (e non solo!). Quest’anno il tradizionale raduno sarà sostituito da un’escursione sul Monte Baldo, in attesa di festeggiare l’anno prossimo i dieci anni di vita del club. Il “Raid del Baldo” consentirà di percorrere con gli scooter le strade panoramiche di montagna partendo da Ala verso metà mattina, con pranzo e cena in due diverse baite. La manifestazione è dedicata al nostro storico vice-presidente Lorenzo Bagnolatti che troppo presto ci ha lasciati. Grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale il club dispone dal 2014 di una sede dove poter accogliere i soci per pianificare le uscite e per fornire un punto di ritrovo dove poter anche rinnovare l’affiliazione. Oltre a manifestazioni di carattere motoristico il club è impegnato in attività di promozione del territorio, in collaborazione con il Comune e con le altre associazioni. 38 VALPOLICELLA - VERONA - VENETO - ITALY - EUROPE Il consorzio delle Pro Loco della Valpolicella: riferimento per la promozione e la valorizzazione del territorio 53 52 Aeroporto Valerio Catullo di Verona Consorzio Pro Loco 59 Via Ingelheim, 7 San Pietro in Cariano (VR) Tel. e Fax: +39 045 7701920 [email protected] Il Consorzio Pro Loco Valpolicella è “ente no profit” e Ass.ne di Promozione Sociale nato nell’anno 2000 dall’unione delle Pro Loco dei Comuni della Valpolicella per rispondere in modo appropriato alle esigenze di promozione turistico-culturale, delle risorse naturalistiche, architettoniche, enogastronomiche e delle tradizioni locali. Nel 2002 il Consorzio Pro Loco Valpolicella ha inaugurato il primo ufficio I.A.T. (Informazione e Accoglienza Turistica) della Valpolicella a San Pietro in Cariano, tuttora punto di riferimento importante per il turista, il pubblico locale e chiunque desideri conoscere tutto ciò che il territorio ha da offrire. Da oltre 10 anni il Consorzio ha un proprio sito internet www.valpolicellaweb.it in lingua italiana e inglese: un portale ricco d’informazioni storico – culturali e turistiche sulla zona con indicazione dei luoghi più interessanti da vedere, suggerimenti di percorsi e itinerari, notizie relative alle Pro Loco che lo compongono, il calendario aggiornato degli eventi in programma e uno spazio destinato alle aziende vinicole visitabili e alle strutture ricettive e ristorative locali. Oggi il sito compainsieme per la valpolicella! re al primo posto sul motore di ricerca ‘Google’ digitando la i like valpolicella! parola Valpolicella, registrando numerosi accessi e visite sia dall’Italia che dall’estero. BCC L’attività d’ufficio si concentra nell’accoglienza dei turisti e del pubblico locale in sede, nella risposta a richieste turistiche ricevute via Valpolicella Benaco e-mail o telefonicamente, nell’aggiornamento quotidiano dei portali turisticiBANCA valpolicellaweb.it, tourismverona.it e veneto.eu e delle pagine social facebook e twitter dell’Associazione, nonché nell’ideazione e realizzazione di materiale turistico promozionale digitale e cartaceo (mappe, depliant, brochure ecc). Annualmente il Consorzio offre opportunità formative ed educative ai giovani attraverso l’esperienza del Servizio Civile nazionale e regionale e di stage per gli studenti di scuole superiori e Università. Nel corso del 2016 il Consorzio delle Pro Loco della Valpolicella concretizzerà e svilupperà un importante dialogo e collaborazione con l’Associazione Strada del Vino Valpolicella in un’ottica di coordinamento operativo unitario per lo sviluppo e l’ampliamento della promozione turistica del territorio, di concerto con i Comuni della Valpolicella. Già in primavera è prevista la ristampa della mappa turistica della Valpolicella a strappo: una mappa cartacea illustrata che consegnata ai turisti e scaricabile dal portale web fornisce informazioni utili e indicazione sui principali punti di attrazione turistico-culturale d’area e un elenco di attività del territorio che da anni aderiscono al progetto (aziende vinicole, strutture ricettive e ristorative e servizi vari). L’Ufficio I.A.T. Valpolicella sarà aperto al pubblico da aprile a metà ottobre 7 giorni su 7, mattino e pomeriggio. Nel periodo invernale invece l’apertura è prevista infrasettimanalmente, con apertura il sabato e la domenica in occasione di eventi e iniziative di particolare rilevanza. Valpolicella Seguici su Follow us on 18 43 57 PERCORSI / DAILY TOURS 39 10 ANDAR PER CHIESE TOUR OF THE CHURCHES 3 35 Fumane (Grotta di Fumane – Santuario della Madonna de Le Salette – Villa della Torre), San Floriano (Pieve), Valgatara (Chiesa di San Marco), Marano di Valpoliella (Chiesa di Santa Maria Valverde). 33 36 34 FRA VILLE E PIEVI - VILLAS AND PARISHES Bure (Villa Buri Avanzi), Gargagnago (Villa Serego Alighieri – Percorso della Salute), San Giorgio di Valpolicella (Pieve e Museo della Pieve), Monte (ruderi del forte austriaco – panoramica su Valdadige), Sant’Ambrogio di Valpolicella (Chiesetta di San Zeno in Poia). 55 24 17 38 44 51 I BORGHI DI MOLINA, BREONIO E CAVALO THE VILLAGES OF MOLINA, BREONIO AND CAVALO 45 29 2 9 11 13 58 60 49 19 21 61 31 48 28 40 1 30 8 32 7 41 16 22 50 56 27 46 VERSO IL PONTE DI VEJA TOWARDS VEJA BRIDGE 6 42 37 Molina (Parco delle Cascate, Molin de Lorenzo e Malga), Gorgusello e Breonio (borghi storici – Chiesa di San Marziale, fontana medioevale), Cavalo (Chiesa di San Zeno). 4 15 14 12 26 20 47 54 23 5 Negrar (Giardino Pojega, Chiesa di San Martino), Sant’Anna d’Alfaedo (Ponte di Veja – Museo Paleontologico e Preistorico), Fosse (Chiesa di San Giovanni in Loffa). LUNGO IL CORSO DELL’ADIGE ALONG THE ADIGE’S BANKS Pescantina (Strada Alzaia - Chiesetta di San Rocco – Museo Etnografico – Duomo di San Lorenzo), Arcè (Villa Albertini – Chiesa di San Michele), Santa Lucia (Chiesetta di Santa Lucia), Ponton (Villa Nichesola). VALDADIGE – TERRADEIFORTI Volargne (Villa del Bene), Ceraino (Chiusa, Forte), Peri (Peri – Fosse percorso in bicicletta con cronometraggio). ANDAR PER CANTINE / WINERIES TOUR MOSTRA QUESTA MAPPA AgLi iNSERZiONiSTi ADERENTi E RiCEVERAi UN BUONO SCONTO DEL 5% Trova l’elenco delle strutture aderenti su valpolicellaweb.it o sul retro quelle con bollino rosso Edizione 2014 Scopri le cantine del territorio, segui i numeri sul retro dall’1 al 24 / Discover Valpolicella wineries, follow the numbers on the back from 1 to 24. 60 La promozione è valida secondo le condizioni applicate da ogni aderente. SHOW THiS MAP TO PARTNERS AND gET A DiSCOUNT TiCKET OF 5% Find the list of partners on valpolicellaweb.com or those identified with a red dot on the back The promotion is valid under conditions applied by each member. www.valpolicellabenacobanca.it 39 Oratorio di Santa Margherita: punto di incontro per tutta la comunità Sono numerose le attività che si svolgono presso le sale dell’oratorio di S. Margherita di Ala. Il sabato pomeriggio la struttura è aperta ai bambini delle elementari con giochi e attività varie, grazie all’aiuto di un gruppo di mamme. In occasione di Natale e Pasqua il gruppo dei piccoli e le loro mamme preparano un lavoretto che poi viene distribuito alle varie famiglie del paese come augurio sincero per le festività e le offerte raccolte vengono poi usate per le spese dei materiali e per la gestione delle sale. Nei mesi estivi, da giugno ad agosto, i giovani dell’oratorio organizzano ed animano il “GREST” con giochi, laboratori, passeggiate e gite. Quest’anno l’iniziativa verrà proposta dal 13 giugno al 31 agosto, con una settimana di chiusura in concomitanza con il ferragosto. Le sale vengono inoltre utilizzate per corsi di ginnastica, yoga, ricamo e possono essere richieste anche per feste di compleanno oltre che per le esigenze di tutta la nostra comunità. Ecclesia Nova: musica corale e “Voce!” a Bosco Chiesanuova L’Insieme Corale Ecclesia Nova nasce nell’ottobre del 2000 a Bosco Chiesanuova, scegliendo per nome la denominazione con cui la parrocchia di Chiesanuova è menzionata sui registri ecclesiastici ufficiali, in latino, sin da quando fu fondata nel XIV secolo. Il gruppo studia ed esegue composizioni corali sacre e profane della tradizione occidentale, dalla musica medievale alla contemporanea, a cappella o con accompagnamento di strumenti. Si avvale di numerose collaborazioni con altri cori, direttori, compositori, insegnanti di canto, strumentisti, cantanti, orchestre. Il coro si esibisce in numerosi concerti in Italia e all’estero e partecipa con successo a concorsi corali: nel 2008 si è imposto al 5° Festival della Coralità Veneta, dove ha ottenuto ben quattro premi, tra cui il Gran Premio del Festival (primo premio assoluto). Nel 2010 ha vinto il 2° premio al Concorso Nazionale di Vittorio Veneto, nel 2012 il 3° premio al Concorso Nazionale Guido d’Arezzo. Dal 2005 il gruppo si è costituito in Associazione Musicale Ecclesia Nova per collaborare attivamente all’organizzazione di eventi musicali con enti pubblici e privati e promuovere e diffondere la cultura musicale. Attualmente conta un centinaio di Soci e gestisce le principali attività musicali del Comune di Bosco Chiesanuova come rassegne, concerti, la Scuola di Canto e incontri musicali di vario tipo. Fra le attività curate dall’associazione di particolare importanza è “Voce!” - Festival della Musica Corale, manifestazione che si svolge nel periodo estivo nel comune di Bosco Chiesanuova, giunto quest’anno alla XIII edizione. Nel 2016 il festival si svolgerà in una formula concentrata in due fine settimana: dal 29 al 31 luglio e dal 5 al 7 agosto. Nel primo si esibiranno svariati cori molto quotati (aprirà i concerti il coro finalista nel gran premio di canto corale 2016: UT insieme vocale consonante) e contemporaneamente si svolgerà uno stage di formazione per direttori di coro che daranno prova del loro talento la sera del 31 luglio. Nel secondo fine settimana invece sarà ospite speciale il Coro Giovanile Italiano: una grande realtà formata da 35 giovani musicisti fra i 18 e i 28 anni, provenienti da tutta Italia, selezionati nel corso di regolari audizioni in alcune importanti città italiane. Nelle serate successive saranno presenti il Coro La Stele di Roverè veronese e il Coro da Camera Trentino. Chiuderà il festival il Coro Gioventù in Cantata: un coro di 60 cantori giovanissimi che propongono un ricercato repertorio e un ricco ventaglio di proposte, dal genere più classico fino alla musica contemporanea, interpretate con spiccata personalità grazie all’innesto, nella pratica musicale, di nuovi elementi di teatralità, gestualità e movimento curati da Giulia Malvezzi. Il festival si svolgerà tra il teatro e la chiesa parrocchiale di Bosco Chiesanuova. Maggiori informazioni sul sito www.vocefestival.it e sulla pagina Facebook dell’Associazione musicale Ecclesia Nova. 40 Ala per Chernobyl: serata di musica e solidarietà per sensibilizzare all’accoglienza Lo scorso ottobre al teatro Sartori di Ala si è svolta una serata di presentazione del progetto di ospitalità del comitato “Ala per Cernobyl” che fa parte dell’associazione “Aiutiamoli a vivere”. Il comitato è composto da un gruppo di famiglie che ogni anno accoglie un bambino o una bambina di origine bielorussa per circa un mese, nell’ambito di un programma che coinvolge da anni diversi Paesi europei. All’inizio della serata la presidente del comitato Giuseppina Montunato ha presentato finalità ed iniziative dell’associazione, ponendo l’accento sulle necessità sanitarie e sociali dei bambini bielorussi. Molto significativo il video realizzato da Loris Veronesi - segretario del comitato – che, pur nella drammaticità di alcune immagini che prendono il via dal disastro nucleare di Cernobyl e giungono fino al coinvolgente periodo dell’accoglienza di maggio 2015, ha trasmesso la convinzione che anche piccole opere portano grandi sorrisi. La serata è stata rallegrata dal coro “Fior di roccia” di Besagno, che ha voluto devolvere l’incasso della serata al comitato. LA NOSTRA ESPERIENZA... “A volte nella vita capitano cose che mai avresti pensato... La proposta di accogliere un bambino bielorusso ci è arrivata un sabato pomeriggio quando avevamo deciso di sostituire una piastrella e a sostituirla è arrivato Luca, del Comitato “Ala per Cernobyl”. Alla sua proposta io e mio marito ci siamo guardati e quel “si” ci è uscito naturale. Il perché non lo sappiamo, era semplicemente il momento giusto... Dopo però sono iniziate le domande: Come sarà? Come faremo a capirci? Saremo in grado di rispondere ai suoi bisogni? Piaceremo a lui e lui a noi? Sarà felice di venire in Italia? Avrà nostalgia? E poi... è arrivato: ricordo l’emozione del primo incontro, quando l’atteggiamento fiero di Sasha ci aveva indotto a credere ad una ostentata sicurezza da adulto che in realtà non aveva, era semplicemente un bambino di 8 anni...Poi impari a conoscerti ed è così che scopri cosa gli piace e cosa non gli piace, la paura di rimanere solo in casa, la tenerezza di dormire sempre con i suoi peluche. La quotidianità crea nuove abitudini, rapporti che cambiano di giorno in giorno, piccole consuetudini che scaldano il cuore; ogni tanto qualche scontro, la necessità di mantenere delle regole, le risate, le lacrime, le coccole, la condivisione con le altre famiglie e con gli altri bambini, la scuola, semplicemente la Vita... Siamo orgogliosi di questa esperienza, non soltanto perché Sasha è un bambino splendido che ci è entrato nel cuore con una facilità disarmante, ma anche perché ci ha permesso di scoprire una realtà per noi sconosciuta Un mese passa veloce e in un attimo arriva il momento della partenza. Irrazionalmente lo vorresti tenere qui, ma lui, ridendo felice, fa quel gesto della mano che simula l’aereo “Sasha Belorus” e capisci che per lui è arrivato il tempo di tornare a casa, dalla sua famiglia, alla sua vita e che la grande generosità dell’accoglienza è proprio nel momento in cui lo guardi ripartire. Un anno passerà veloce. Ciao piccolo Sasha, noi ti aspettiamo.” Gigi e Maria Chiara “È il secondo anno che arriva e non ha lo sguardo spaurito dell’anno scorso ma…Dio come è magro! L’accoglienza è diversa: riprendi un filo interrotto, vi conoscete, lui è spigliato, non ha la timidezza mista a diffidenza che aveva, è anche spavaldo - quanto può esserlo un bambino di 8 anni - a volte è più difficile, devi importi per fargli fare le cose che l’anno prima faceva senza discutere. Ti fermi a guardarlo e ti rendi conto che anche tu sei diverso, adesso conosci la sua storia, quanto la sua vita sia diversa, lontana da quello che noi consideriamo normale per un bambino e fai più fatica del primo anno a rimanere distaccato di fronte al suo stupirsi delle cose che tu non noti nemmeno più e ti rendi conto di quanto sia importante quello che fai. I giorni passano veloci, vedi la sua dolcezza e la sua durezza, ha grandi sorrisi ma è restio e quasi si ritrae alle piccole tenerezze che ti ispira, hai capito ormai che quel limite che lui ha stabilito è invalicabile, così è Mikita. Gli ultimi giorni prepari cose che sai a lui servono, come nemmeno pensavi potesse servire un paio di mutande in più, e vedi nei suoi occhi una luce che conosci, la luce di casa! Il richiamo adesso è forte, e il suo grande sorriso, mentre dice “Mikita Bielorussia” mimando le ali dell’aereo, chiude la porta a qualsiasi malinconia e tristezza. Ci sarà un altro anno…” Sandro e Antonia Chi fosse interessato a conoscere il progetto di accoglienza di maggio 2016 può contattare il Comitato “Ala per Cernobyl” ai numeri: 3666649673 - 3343431196. 41 Il nuovo Comitato Valdadige Matteo Stella, trentenne imprenditore agricolo di Preabocco, ci racconta la neonata associazione… Dallo scorso 2015 i cittadini di Brentino Belluno possono approfittare dei momenti di aggregazione offerti dal Comitato Valdadige, che mette in rete le associazioni che fanno riferimento al Comune di Brentino Belluno: il comitato La Candelora di Preabocco, le associazioni San Giacomo di Rivalta e Quei de Belùm di Belluno Veronese, l’associazione Amici di Francesco Emanuelli di Rivalta e il Comitato El Bigolo e Tersa de Luio di Brentino. La nuova realtà ha carattere volontario, la sede legale in municipio, e il suo direttivo è formato da due rappresentanti per ogni associazione che la compone. La finalità principale è valorizzare le attività che sollecitano la partecipazione della popolazione unendo tutte le forze presenti, attraverso iniziative di promozione del territorio (come la festa annuale della comunità di Brentino Belluno), l’organizzazione di eventi sportivi, culinari, teatrali e musicali, conferenze e mostre…con un occhio di riguardo al settore vinicolo! Inoltre, opera a supporto di iniziative sociali, promuovendo attività ricreative ed educative per giovani e anziani. Nello scorsa estate il Comitato, il cui logo è stato scelto attraverso un concorso che ha coinvolto le scuole elementari di Rivalta, è stato protagonista della manifestazione “Corteggiando in Valdadige” che ha dato vita alle corti del centro storico di Brentino nelle serate del 4 e 5 luglio. L’appuntamento, ben riuscito e molto partecipato, sarà riproposto anche nella prossima estate il 2 e 3 luglio 2016. Durante la due giorni saranno aperte le corti enogastronomiche gestite dalle associazioni, dove verranno proposti piatti tipici in abbinamento ai vini del territorio, per valorizzare al meglio le peculiarità locali, e sarà possibile assistere a spettacoli folkloristici che sapranno intrattenere grandi e piccini. Ospiti e turisti avranno anche l’opportunità di partecipare a un tour guidato presso le cantine, e di cimentarsi in attività sportive di mini roccia e canyoning grazie alla collaborazione con Xadventure Team, un’associazione sportiva di Caprino Veronese che si occupa di sport d’avventura. Ma non solo….ad oggi infatti la macchina organizzativa è in fase di pianificazione e nelle prossime settimane verrà predisposto nel dettaglio il ricco programma della manifestazione. Un ringraziamento particolare va all’Amministrazione Comunale di Brentino, ai volontari delle varie associazioni che assicurano collaborazione e disponibilità per la buona riuscita della festa, agli sponsor, e non da ultimo agli abitanti del paese di Brentino che già nella prima edizione hanno dato il loro sostegno ritenendo “Corteggiando in Valdadige” un bel momento di serenità e condivisione di valori. Proprio la loro disponibilità ci rende ancor più determinati ed entusiasti nell’organizzare l’edizione 2016, che ci auspichiamo possa essere ancor più intensa e di successo! Motoclub Ala: Campioni Regionali anche nel 2015 Dopo i titoli delle annate 2012 e 2013 con Davide Delladdio nella MX2 e il titolo 2014 nel Minicross di Stefano Gianera, il Motoclub Ala ha conquistato un titolo anche nel 2015 grazie al successo del giovanissimo Dennis Franceschi nella 125. Per il diciassettenne pilota del Club è un risultato importante, ottenuto in una stagione agonistica con vittorie e piazzamenti sempre nelle prime posizioni. I traguardi degli ultimi anni riempiono di soddisfazione tutto il nostro Club, che ha visto ben 3 dei suoi piloti convocati nella rappresentativa Regionale al Trofeo delle Regioni svoltosi lo scorso ottobre a Esanatoglia nelle Marche. Assieme al nostro campione regionale sono stati convocati Luca Moresco, vice campione MX1 e Luca Gottardi, 4° classificato in MX2. 42 Lucia Scardoni campionessa italiana di sci di fondo Si è da poco conclusa la stagione invernale 2015-2016. Lucia Scardoni, socia della Cassa residente a Bosco Chiesanuova e figlia dell’amministratore Ivo Scardoni, ha partecipato di diritto al suo primo periodo di Coppa del Mondo ottenendo il proprio primo e miglior risultato della stagione piazzandosi quindicesima. Sono arrivati poi altri 3 piazzamenti nelle prime 30 posizioni. A fine gennaio erano previsti i Campionati Italiani distance a Boscochiesanuova, ma a causa della mancanza di neve sono stati spostati a Padola di Comelico (BL), dove Lucia Scardoni è riuscita ha conquistato il suo primo titolo assoluto nella 10 km di fondo individuale – tecnica classica, e un secondo posto nella 10 km a tecnica libera. Altri risultati di rilievo della stagione: una medaglia di bronzo e una d’argento rispettivamente nella team sprint e staffetta ai Campionati Italiani. A livello europeo ha già ottenuto una vittoria e un terzo posto con altri tre piazzamenti nelle prime cinque posizioni. I migliori complimenti alla neocampionessa tricolore! A Marcello Piamarta e Alberto Fracchetti il premio “Volontario dello Sport 2015” Per lo sport locale, quella di sabato 20 febbraio a Rovereto è stata una giornata importante e significativa: nel corso di una bellissima cerimonia, organizzata presso il Palazzo della Comunità della Vallagarina a cui hanno partecipato numerose Autorità sportive e istituzionali locali e provinciali, sono stati premiati con l’insegna di “Volontario dello Sport 2015” le figure più rappresentative dello sport lagarino. Per una volta i protagonisti non sono stati gli atleti, ma coloro che giornalmente, con la loro dedizione, la loro passione e il loro attaccamento rendono possibile la pratica dello sport “dalla A alla Zeta”: organizzando le manifestazioni e gli eventi sportivi, le frequentazioni degli impianti per gli allenamenti, le attività di gestione e manutenzione, il corretto espletamento di ogni adempimento burocratico, le partecipazioni a gare e campionati, e ogni altra attività. Marcello Piamarta e Alberto Fracchetti, segnalati rispettivamente dai Comuni di Ala e di Avio, anche se con età anagrafiche diverse possono ben dire di essere stati, e di continuare ad essere, dei veri e propri “campioni” del volontariato sportivo. Conosciutissimi da tutti, e da tutti apprezzati, a loro va ascritto anche un altro merito, forse il più importante, che non fa riferimento a ciò che essi giornalmente “riescono a fare”, ma piuttosto a ciò che essi “sono”, e ai valori che sanno così bene testimoniarci. A ben guardare, è sempre pensando a queste figure, prioritariamente a queste figure!, che le società sportive sanno ritrovare sempre, alla fine, l’orgoglio e la forza per andare avanti e per continuare un lavoro certamente appagante, ma non sempre facile e agevole! Il grazie rappresentato a Albert e Marcello dall’Agenzia dello Sport lo scorso febbraio è dunque quanto mai meritato, e fortissimamente condiviso dalle intere comunità di Avio e di Ala. 43