Piano triennale dell`Offerta Formativa 2016-2019
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Piano triennale dell`Offerta Formativa 2016-2019
Via Cartiera, 20 33080 PORCIA Tel. 0434 360470 Fax 0434 554635 C. F. 80009250939 Codice Ministeriale PN1C822001 t P.E.O.:nic822O01uistruzionitPEC: rcia Sitoweb:w p822(JJpcisfruzioneit - - - — I . PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 20/01/2016 INDICE Indice pag. Premessa 2 3 Mission e vision della scuola 4 Obiettivi del Ptof 5 Piano di miglioramento 6 Proposte provenienti dal territorio e dall’utenza 7 Indirizzi generali per le attivita della scuola 8 Caratteristiche della scuola e articolazione in plessi pagg. 8-12 Popolazione scolastica e risorse umane pag. 13 Curricolo verticale 13 Progetti di ampliamento e arricchimento dell’Offerta Formativa pagg. 14-21 Criteri e modalità valutative pag. 22-23 Modalità di attuazione e miglioramento dell’inclusione scolastica (pai) cx c.m. 8/2013 Scelte organizzative e gestionali 24 pagg. Fabbisogno di organico di posto comune e di sostegno Fabbisogno di organico di potenziamento 27-28 pag. Fabbisogno di collaboratori scolastici Il piano di formazione del personale Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali Azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitane Allegati n 25-26 29 30 pagg. 31-32 pag. 33 33 33 PREMESSA Visto il D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell’autonomia delle istituzioni scolastiche” ed, in particolare, l’art. 3 come modificato dalla Legge 13 luglio 2015 n. 107; Vista la Legge 13 luglio 2015 n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni normative vigenti”; Visto il Piano della performance 2014-16 del Ministero dell’istruzione, Università e Ricerca, adottato con D.M. 20/02/2014, prot. n. 133 (confermato con D.M. 28/04/2014, prot. n. 279), in particolare il cap. 5 punto 1, “Obiettivi strategici istruzione scolastica”; — Visto l’Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero dell’istruzione, Università e Ricerca per l’anno 2016; Visto il Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto e il Piano di Miglioramento; Visto l’Atto di indirizzo per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione prOt. 5469/ C17 del 12/10/2015 adottato dal Dirigente scolastico ai sensi del quarto comma dell’art. 3, deI D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, come modificato dal comma 14 dell’art. 1 della L. n. 107/ 2015 citata. Tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019 relativo all’Istituto Comprensivo Jacopo di Porcia” di Porcia è stato elaborato dal Collegio dei Docenti del quale ha ricevuto il parere favorevole nella seduta del 19/01/2016; il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 20/01/2016. L’effettiva realizzazione del Piano resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa Istituzione scolastica delle risorse umane e strumentali ivi individuate. Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’Istituto (c. 14): • Esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa(c. 14); • E coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi (c.14); • Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale(c. 14); e Tiene conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa (c. 14); • Comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche e valorizza le relative professionalità (c. 14); • Mette in atto il Piano di Miglioramento elaborato nel Rapporto di Autovaiutazione(c. 14); • Elabora il Potenzia mento dell’Offerta Formativa (cc, 7, 16,22,24); • Promuove finalità, principi e strumenti previsti nel Piano Nazionale Scuola Digitale(c. 57); • Programma le attività formative rivolte al personale docente e Ata (cc. 12, 124); • Presenta il fabbisogno di (c. 14): o posti comuni e di sostegno dell’Organico dell’Autonomia (cc. 63-85); o potenzia mento dell’offerta formativa; o del personale AT A; o infrastrutture, attrezzature, materiali. “ Il seguente Piano Triennale dell’Offerta Formativa verrà pubblicato nell’albo on line dell’Istituto Scolastico e nel “Portale unico dei dati della scuola’, non appena costituito. Porcia, 20/01/2016 3 LÀ DIRIGENTE SCOLASTICA Angela Rosato MISS ION E VISTON DELLA SCUOLA L’obiettivo primario della scuola consiste nel garantire a tutti gli alunni, in relazione alle diverse potenzialità di ciascuno, il pieno successo formativo. Per ottenere questo risultato, l’offerta formativa del noslio Istituto è orientata a prevenire fenomeni di dispersione scolastica e ad ampliare il curricolo di base con una mirata progettualità integrativa. Ogni anno, grazie anche al contributo economico delle famiglie e di Enti esterni, vengono attivati numerosi progetti di ampliamento dell’offerta formativa, che danno al nostro Istituto un particolare ‘valore aggiunto” e denotano l’impegno dei docenti nell’innovazione e nella ricerca. A tal fine essi progettano curricoli flessibili, individuano precisi percorsi di apprendimento, in cui tempi e traguardi siano adeguati ai singoli allievi. Le linee d’indirizzo del P.T.O.F. costituiscono lo strumento per presentare all’utenza, in una visione d’insieme, le scelte che il Collegio dei Docenti ha messo a punto in merito all’organizzazione ed alle attività della scuola nel suo territorio, in linea anche con le novità introdotte dalle normative vigenti j A A Promozione dell’ Inclusione Interventi mirati in favore degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Innalzamento dei livelli di apprendimento e del tasso di successo scolastico Costruzione di un curricolo verticale ed essenziale d’Istituto Certificazione delle competenze Valorizzazione della continuità educativa e didattica orizzontale fra scuola, territorio e altre agenzie educative I Valorizzazione della continuità educativa e didattica verticale fra i vari ordini di scuola I Iniziative di aggiornamento e formazione degli insegnanti Diffusione ed utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica £ LA - 4 Miglioramento della qualità della scuola attraverso una efficace Autovalutazione d’Istituto e la sperimentazione di un piano di Rendicontazione sociale 4 OBIETTIVI DEL PTOF Il Piano triennale, tenuto conto dell’ Atto di indirizzo (v. allegato n.1), perseguirà i seguen ti obiettivi, in linea con quanto previsto dalla L. 107/2015, comma7: a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferim ento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning; h) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immag ini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attrave rso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze il e dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditori alità; e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività cultura li; f) alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione; I) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazion e e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e person alizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territor io e delle associazioni di settore e l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014; m) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; valoriz zazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di svilupp are e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore; n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studen ti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dai regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89; p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; r) alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attrave rso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organi zzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l’apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; 5 PIANO DI MIGLIORAMENTO al presente documento Il Piano di Miglioramento, elaborato dall’IC di Porcia ed allegato come contenuta nel (v.allegato n.2), parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così scuola e presente sul Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della della Ricerca, dove è portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e reperibile all’indirizzo: porcia orientare i percorsi di L’istituto pur avendo raggiunto dei buoni risultati ha deciso di valorizzazione delle miglioramento prioritariamente verso i risultati scolastici (alunni BES e nanza e i risultati a eccellenze), quindi il potenziamento delle competenze chiave e di cittadi formazione dei docenti distanza. Le azioni che si intendono intraprendere prevedono un piano di e percorsi progettuali di recupero e potenziamento per gli studenti. Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono: 1. RISULTATI SCOLASTICI Migliorare i risultati degli apprendimenti degli alunni con BES Aumentare e diversificare le azioni di potenziamento per gli alunni di fascia medio alta 2. COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA Sviluppare le competenze sociali e di cittadinanza 3. RISULTATI A DISTANZA Scuola Migliorare il successo formativo degli alunni BES nel biennio della Secondaria di Il grado vi di processo sono: Le aree di criticità per le quali l’istituto ritiene opportuno perseguire obietti 1. AMBIENTE DI APPRENDIMENTO ca e Promuovere la partecipazione del personale docente alla formazione specifi allargare l’offerta formativa per ordine di scuola Superamento della lezione frontale, facendo sì che l’insegnante rivesta ruoli diversi: guida, mediatore, tutor, regista, facilitatore Aumentare le occasioni per attivare modalità didattiche laboratori ali Innovare la didattica sul piano tecnologico 2. INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE Ridurre episodi di esclusione e i fenomeni di bullismo attraverso didattiche inclusive e piani didattici personalizzati 3. CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO Prevedere contatti/incontri in continuità con referenti della Sc. Sec. diii grado per presentare i casi di studenti con difficoltà di apprendimento e azioni Le attività previste sono collegabili e interagibili e a tal fine ogni progetto propon ngimento degli interdipendenti con gli altri progetti in una logica sistemica finalizzata al raggiu non ancora ma ti esisten e già obiettivi previsti dal PdM per potenziare le caratteristiche positiv complessivamente condivise. i, alfine di sostenere la La strategia è progettata su un percorso che vede protagonisti attivi i docent ione che favorisca la loro continua crescita professionale, attraverso un percorso di formaz enti ai bisogni sperimentazione e la diffusione di modelli e strumenti didattici innovativi e rispond formativi di un utenza in continuo cambiamento. PROPOSTE PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA Per una valida realizzazione dei progetti d’Istituto sono previste collaboraziom sinergiche con il territorio, con le famiglie, con gli esperti, con altri Istituti Scolastici, con Associ azioni, Società e Federazioni Sportive del territorio, con gli Enti Locali, in particolare I Amministraz ione Comunale di Porcia, la Provincia di Pordenone e la Regione FVG, Aas5, anche attrave rso risorse umane, economiche e organizzative. Proposte di coordinamento con l’Amministrazione Comunale delle attività scolastiche ed extrascolastiche in tema di Educazione alla Salute (sport, alimentazione, Agrize ro, educazione stradale, pedibus, adotta una ciclabile), Cittadinanza e Costituzione consig lio comunale dei ( ragazzi e attività divulgative promosse dalla Biblioteca Civica, nonché proposte di formazione per docenti e genitori sul tema delle Nuove Tecnologie e del Bullismo, giornalismo, murales, peer education). L’Istituto collabora nello specifico con: Ass. Arcobaleno, Ass. Giovan ni Paolo Il, Ass. Roy, Amici della Musica “Salvador Gandino”, Proporcia, Ass. musicale Takam , Compagnia teatrale Don Chisciotte, ARPA FVG (OSMER e LaREA), Biblioteca Comun ale, Consultorio Noncello, Progetto Susan Comune di Meduno, Piscina Gymnasium, Piscina Comunale, Eupolis, Polizia Municipale, VV.F., Protezione Civile, Volontari del 118, C.R.I.-PN, A.R.F. A.P.-Ass. per la Ricerca e la Formazione all’Aiuto Psicomotorio, Teatro Verdi, Centro Cultur ale Casa dello Studente A. Zanussi PN, Centro Diocesano (Biblioteca del Seminario), Comun ità Missionaria di Villaregia, Centro Anziani di Porcia, COOP NORDEST, Unindustria, Banda musica le di Porcia, Lis Aganis (Ecomuseo Regionale delle Dolomiti Friulane), T.R.C.I., Unicef, Lions Club, Circolo Anziani del Lavoro Electrolux Porcia, Consorzio di Bonifica Cellina—Meduna, Cooperativa Sociale ControVEnto di Venezia, Volontari Servizio Civile Solidale, associazione Bell Bevond, Parco archeologico Livelet, Musei Civici di Pordenone, Gorizia e Trieste, Porden onelegge, Cinemazero, Muse di Trento, Fond, Sarmede, Gazzettino di Mestre, Fattorie e laboratori didatti ci, Università di Udine e Trieste. Le attività verranno comunicate alle famiglie, pubblicizzate attraverso i mass media e pubblicazioni scolastiche rese disponibili sul sito di Istituto: w.jpor ciagpv.it. L’istituto è inoltre in rete con tutti i servizi promossi dal territorio, in partico lare per l’area sociosanitaria e di neuropsichiatria infantile: al bisogno si avvale della consul enza di professionisti indicati dagli enti stessi. Le proposte avanzate e le diverse forme di collaborazione sono il punto di forza della progettualità dell’Istituto. Le famiglie sostengono l’esigenza di un ampliamento del tempo scuola, in particolare il plesso Palse di scuola primaria e di opportunità anche dopo la conclusione delle attività didattiche. Di tale richiesta, già negli anni scorsi, si è provveduto con progetti svolti in orario extracurricolare. Si intende, per l’a.s. 2016/17, utilizzare l’organico potenziato con il ripristino del secondo rientro per le classi a tempo normale dei 4 plessi di scuola primaria e organizzare delle attività extracurriculari presso il plesso di Palse a copertura delle giornate senza rientro con il sostegno dell’Amministrazione Comunale. Tale ampliamento risponde concretament e alle esigenze delle famiglie e ci si propone, nel corso del prossimo triennio, di estendere ulterio rmente tale aspetto dell’ offerta formativa. 7 INDIRIZZI GENERALI PER LE ATTIVITA’ DELLA SCUOLA A. LA SCUOLA è luogo educativo di apprendimento e di socializzazione; o percorsi garantisce l’uguaglianza rispettando le differenze individuali, offrend curricolari di qualità e diversificando l’offerta formativa; • favorisce l’accoglienza e l’integrazione; • sviluppa sinergie con ASS n. 5 ed enti locali; ti specifici per far • valuta i bisogni del territorio e ne tiene conto nel predisporre proget fronte alle necessità emergenti; io; • integra le offerte scolastiche con quelle delle agenzie operanti nel territor scuola; • salvaguarda l’identità di ogni plesso e potenzia le risorse di ogni singola • estende all’Istituto le esperienze positive delle sedi; • predispone procedure di monitoraggio e di autovalutazione. • • B. SCELTE GENERALI DI GESTIONE dei ruoli e delle • La partecipazione democratica della scuola riconosce la specificità vigenti. competenze e si attua nell’ambito degli organi collegiali e delle procedure flessibilità ed • L’organizzazione scolastica si uniforma a criteri di efficienza, efficacia, economicità salvaguardando l’offerta formativa. e quelli con • La trasparenza è considerata condizione indispensabile nei rapporti interni l’utenza. C. SCELTE GENERALI DI AMMINISTRAZIONE a rispondere • I servizi amministrativi vengono erogati con competenza e disponibilità alle richieste degli utenti. • Vengono garantiti standard specifici per le procedure. delle esigenze • Gli orari di apertura al pubblico dell’ufficio di segreteria tengono conto della popolazione. ando qualità • Le scelte di bilancio si effettuano in base ai criteri di trasparenza, coniug con economicità e distribuendo equamente le risorse disponibili. CARATTERISTICHE DELLA SCUOLA E ARTICOLAZiONE IN PLESSI 009 a seguito del L’IC “Jacopo di Porcia” è stato istituito nell’anno scolastico 2008-2 ria di Pordenone a 5 km) dimensionamento regionale ed è collocato nel Comune di Porcia (perife i. frazion 6 con una popolazione residente di circa 15.000 abitanti e comprende 7% dei residenti. La popolazione straniera, comunitari europei ed extra-comunitari, è intorno al artigianale che è poi Il tessuto economico nasce da un’economia prevalentemente agricola e sono molte aziende di passata rapidamente ad uno sviluppo legato alla grande industria. Oggi ci attività hanno cessato il media grandezza, del terziario avanzato e di servizi, ma purtroppo molte mente emergono ultima ed loro operato. Il livello economico delle famiglie è medio-basso ue i genitori sono situazioni di disagio economico più numerose. Sono diffusi casi in cui ambed idiana e/o casi in cui occupati per l’intera giornata e i ragazzi sono soli nella fascia oraria pomer entrambi i genitori sono in mobilità o hanno perso il lavoro. uffici di direzione e Il nostro Istituto comprende complessivamente 8 plessi, distanti tra loro e dagli segreteria, per i tre ordini di scuola. 8 LA SCUOLA PRIMARIA Le scuole primarie dell’Istituto sono organizzate a tempo normale e a tempo pieno come previsto dalla normativa vigente: Classi a tempo normale: Classi a tempo pieno 29 ore 30’ curricolari settimanali 40 ore curricolari settimanali 5 aule laboratorio di informatica spazio biblioteca (all’interno di una classe> stanza collaboratori sala mensa palestra servizi igienici giardino Orari: SCUOLA PRIMARIA DI PALSE “Guglielmo Marconi” Via San Martino 2/A, Palse Porcia Tel. 0434-920145 - 8.00-12.30 8,00-16.00 (nei giorni di rientro settimanale) Seroizi: trasporto pre-post scuola e doposcuola mensa fornita dal Comune lOaule laboratorio di informatica aula di inglese aula polifunzionale biblioteca (condivisa con la scuola secondaria) ampio salone sala mensa palestra servizi igienici giardino Orari: ‘ ‘ SCUOLA PRIMARIA DI PORCIA “Luigi Gabelli” Via De’ Pellegrini 8, Porcia Tel. 0434-920960 — Servizi: trasporto pre-post e doposcuola mensa fornita dal Comune ‘ Io 8.00-12.30 8.00-16.00 (corso “B” nei giorni di rientro settimanale) 8.00-16.00 (corso “A ‘ tempo pieno) LA SCUOLA DELL’INFANZIA Le scuole dell’Infanzia dell Istituto s tutte a tempo normale SCUOLA DELL’INFANZIA DI PALSE “Mariele Ventre” Via S,Martino 4, Palse (Porcia) sezioni servizi spogliatoi salone-palestra sala mensa dormitorio spazio biblioteca ampio giardino attrezzato con giochi Orari: r 7,30 —16,30 Sìzi: mensa fornita dal Comune TeL 0434-920615 SCUOLA DELL’INFANZIA DI RORAI PICCOLO “Bernard Aucouturier” Via Vittorino da Feltre 3, Rorai Piccolo (Porcia) 6 sezioni servizi spogliatoi salone sala mensa dormitorio spazio biblioteca palestra attrezzato con giardino ampIo giochi Orari: 7,45 —16,30 Servizi: mensa fornita dal comune Tel. 0434-362284 4 sezioni servizi SCUOLA DELL’INFANZIA DI SANT’ANTONIO “Bruno Munari” Via Carducci 29, S.Antonio (Porcia) TeL 0434-922181 9 salone- palestra sala mensa dormitorio spazio biblioteca ampio giardino attrezzato con giochi Orari: 7,45 -16,30 Servizi: mensa fornita dal Comune 10 aule laboratorio di attività espressive e scientifiche laboratorio di informatica stanzetta con telefono e piccola infermeria aula insegnanti biblioteca stanza collaboratori piccola aula per attività di recupero salone atrio sala mensa servizi igienici palestra giardino Orari: : 8.15-12.45 8.15-16.15 (corso nei giorni di rientro settimanale 8.1546.15 (corso !A tempo pieno - SCUOLA PRIMARIA DI RORAIPICCOLO “Vittorino da Feltre” Via Vittorino da Feltre 3, Roraipiccoo — Porcia - Servizi: trasporto pre-post scuola e doposcuola mensa fornita dal Comune Tel. 0434-361107 lO aule aula di inglese aula di musica aula di immagine aula insegnanti laboratorio di informatica ampio salone biblioteca palestra sala mensa cucina servizi igienici giardino Orari: SCUOLA PRIMARIA DI SANTANTONIO “Don Lorenzo Milani” 8.15-12.45 8.15-16.15 corso 8 due giorni di rientro settimanale 8.15-16.15 (corso A tempo pieno) Servizi: Trasporto pre-post scuola mensa fornita dal Comune - Via Lazio 20, S. Antonio Porcia - Tel. 0434-921640 11 LA SCUOLA SECONDARIA DII GRADO e due corsi organizzati a settimana La scuola secondaria ha quattro corsi organizzati a settimana lunga corta. 30 ore curricolari dal lunedì al sabato h 8.00/13.00 Classi a tempo normale 30 ore curricolari dal lunedì al venerdì h 8.00/ 14.00 Classi a settimana corta 18 aule (tutte dotate dii PC e 7 con la LIM) auditorium Dirigente Scolastico laboratorio informatico (dotato di a 14 postazioni pc) laboratorio di scienze (con LIM) laboratorio di cucina aula di tecnologia 2 aule di artistica aula di musica aula per le attività integrative aula video (con LIM) biblioteca (dotata dia 4.160 volumi ca n. 6 abbonamenti) palestra attrezzata sala insegnanti ufficio SCUOLA SECONDARIA DII GRADO “Giacomo Zanella” Via D& Pellegrini 8, Porcia Tel. 0434-921311 aula rittnioni sala mensa (presso l’adiacente scuola primaria) sala A.T.A. servizi igienici spazi verdi e aree scoperte (mq, 10.000 Ca) parcheggio per le biciclette (interno alla recrnzione) parcheggio per le autovetture (esterno e condiviso con la Scuola Primaria) Orari: settimana lunga (‘8.00—13.00 tua-sub) settimana corta (8.00-14.00 lun-ven,) Servizi: “ r trasporto prescuola/doposcuola mensa fornita dal Comune Gli uffici di segreteria si trovano in via Cartiera, 20- Porcia: Orario antimeridiano: Orario porneridiano: dal lunedì al venerdì dalle ore 1030 alte ore 13.30 lunedì-martedì-giovedì dalle ore 15.00 alle ore 16.30 FAX 0434/54635 TEL. 043/36047Q E-mail: 12 pj822001_iuzione.it Sito web: POPOLAZIONE SCOLASTICA E RISORSE UMAI’TE SCUOLA INFANZIA sezioni alunni docenti Responsabili ii plesso [ Roraipiccolo Bernard Auconturier” 6 S. Antonio “Bruno Munari” 4 90 False “Mando Ventre” 3 59 13 283 classi alunni iO 10 10 5 213 225 204 86 35 728 classi alunni ci. 1° n.6 ci. 2° n.6 ci. 3° n.6 143 127 142 18 412 Classi 66 Alunni 1.423 “ Totale sezioni e alunni scuola infanzia SCUOLA PRIMARIA Porcia “Luigi Gabeili” Roraipiccolo Vittoniiio da Feltro 5. Antonio Dan I orenzo Milani” False “Guglielmo Marconi” Totale classi e alunni scuola i!iIza1’itl SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “G. ZANELLA” Totale classi e alunni scuola secondaria TOTALE CLASSI E ALUNNI DELL ‘ISTITUTO Scuola Infanzia Lirima Lla_Secondari di I grado Totale 241 I GAIARDO Cristina PICCIN Giuliana PESSA Varinia TARGA Silvia 134 30 FORNASIER Manuela I3ONAMICO Antonia docenti Responsabili di plesso 64 MORASSUT Daniela BOTTOS Daniela MEDVES Alessandra PALERMO Paola docenti Responsabili di plesso FUSCO Carolina VALERI Annalisa STRANIERI BES // 3 30 7 6 10 45 46 29 7 26 32 35 20 101 85 CLIRRICOL O VERTICALE Il nostro curricolo si delinea prestando particolare attenzione alla continuità del percorso educativo degli alunni dai 3 agli 13 anni. Esso mira alla crescita della persona e all’esercizio della cittadinanza attiva, mediante il conseguimento di competenze trasversali e costruzione critica del sapere. Il curricolo verticale è allegato a questo documento. (v. allegato n. 3) 13 PR OGEITI DI AMPLIAMENTO E ARRICCHIMENTO DELL ‘OF scuola e riflettono ivi Le attività ed i progetti sono coerenti con gli obiettivi generali ed educat della le esigenze del contesto in cui essa opera. Il nostro IC predispone: • progetti curricolari di Scuola dellInfanzia, Primaria e Secondaria dii grado • progetti extracurricolari di recupero e potenziamento; dellOfferta formativa • progetti curriculari e extracurriculari di ampliamento e arricchimento tenuto conto delle Nell’elenco sottostante sono indicati i progetti già attivi nell’a.s. 2015/16 che progettualità del priorità e degli obiettivi di processo del RAV faranno da filo conduttore per la prossimo triennio. , attraverso progetti Il Piano assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo la prevenzione della esistenti e, più in particolare, tramite le attività del progetto Biblioteca, si formativi diretti violenza e di tutte le discriminazioni. Sono previsti inoltre percor a l’ambito delle all’orientamento e alla valorizzazione dei talenti, soprattutto per quel che riguard ..) atiche. inform e lingue straniere (Erasmus, laboratori CLIL, certificazioni linguistiche Progetto Mangiando spra/ittadini si cresce Potenziamento lingue comunitarie Progetto biblioteca Progetto integrazione inclusione recupero e prevenzione del disagio Progetto accoglienza-continuità Orientamento Documentazione Lscpi Psicomotricità Linguaggio musica attiva Gioco, mi muovo, canto, suono PIay, learn and grow together Servizio civile solidale Consiglio comunale dei ragazzi Merenda sana e movimento Frutta nelle scuole Sport di classe Progetto sicurezza (Protezione Civile/Ed. Stradale/Primo soccorso) Piano nazionale scuola digitale Centro sportivo scolastico Città educante Progetto giovani (peer education e murales) Acquaticità Progetto matematica Almeno una stella Giocosport Pedibus — 14 Ordine scuola Istituto Istituto Istituto Istituto Istituto Secondaria Istituto Istituto Infanzia Infanzia Primaria rp,pa,po Primaria pa Istituto Primarie e secondaria Primarie — Primarie Istituto Istituto Secondaria Secondaria Secondaria Infanzia Secondaria Secondaria Infanzia e primaria Infanzia e primaria Soggetti responsabili conclusione previsto dì Teniine dell’attuazione A.S. 2018/2019 - A.S. 2016/2017 FS 1N2012 e Curricolo Gruppo di lavoro - essenziali Competenze FS 1N2012 e Curricolo - - Gruppo di lavoro Competenze essenziali I)ocenti dei tre ordini di scuola - - - Docente animatore digitale; Docen ti di tu 1-ti e tre gli ordini A.S. 20 17/2018 FS 1N2012 e Curricolo Gruppo di a\ oro per la costruzione di una prova per peteiz_ A.S. 2018/2019 — - - Risultati attesi per ciascuna azione , Analisi del documento all’interno dei tre ordini di scuola te per confronto sulle sue diverse parti, elaborazione di propos possibili modifiche e per una sua concreta attuazione, attraverso una ina. riprogettazione in qualsiasi campo, ambito e discipl Maggiore consapevolezza rispetto alle competenze si trasversali che tutti gli insegnanti attivano per qualsia - - - _____ attività didattica. tare Condivisione di uno strumento comune utile a proget enze interventi mirati a s iluppare e a verificare le ompet essenziali. il Condivisione di strumenti di osservazione comuni per che, monitoraggio delle competenze sociali e di cittadinanza, nali alla per la scuola primaria e secondaria saranno funzio scheda di compilazione del documento di alutazione e alla certifkazione delle competenze. _____ _____ _____ _____ _____ _____ _____ ——__ inari Collaborazione tra insegnanti di diversi ambiti discipl per nell’ideazione, definizione e validazione di una prova competenze. - Somministrazione della prova e, in seguito alla sua pimentazione, eventuale ridefinizione della stessa. i Innovazione delle metodologie didattiche dei docent Adeguamenti effettuati in ____ itinere —__ _ termine stabilito Priorità: 1-2 Area di processo: Ambiente di apprendimento ca e allargare l’offerta formativa per ordine di scuola azione del personale docente alla formazione specifi Azione realizzata Risul entro il raggiunti Azioni previste Formazione interna all’Istituto sul “Curricolo trasversale verticale delle competenze essenziali”, attraerso la condivisione e diffusione del materiale elaborato e mediante la promozione di occasioni di confronto e di riflessione su di esso all’interno dei tre ordini di scuola Elaborazione e sperimentazione in tutti e tre gli ordini di scuole di griglie di osservazioni utili a valutare le competenze sociali e di cittadinanza e tenze. compe per la primaria e secondaria a completa re la scheda di certificazione delle Formazione interna all’Istituto/Ricerca-azione sull’elaborazione e somministrazione di una prova per competenza per — Formazione didattico metodologica: metodologie la didattica e ambienti digitale integrata, uso di testi in formato digitale. 15 I - Soggetti responsabili dell’attuazione 17 — - — - ——________ Realizzazione di attivila (una per FS IN20l2 e curricolo quadrimestre, in ogni campo di Gruppo di lavoro “Competenze esperienza/ambito disciplinare) nelle essenziali” quali: Docenti dei tre ordini di scuola possano essere valutate, attraverso fasi di osservazione, monitoraggio e verifica, le competenze sociali e di cittadinanza degli studenti; gli alunni siano coinvolti in maniera sempre più attica (secondo l’età e il giado scolastico) nella progettazione delle atti ità, nello sviluppo delle diverse fasi, nel momento della a1utazione dei risultati ottenuti. Valutazione da parte del docente e -FS Curricoli lN20l2 coc alutazione (alunno e docente) Gruppo di lavoro “Competenze dell’esperienza educ uva e didattica (uso trasversali essenziali in verticale” di descrittori adatti all’età di riferimento). Tutti docenti dei tre ordini di scuola Sperimentazione di griglie osserva tive per le competenze sociali e di cittadinanza per monitorarne la crescita a seconda delletà .P__________-_-_—-I aboratorio “Noni Li digitali” Docente Animatore 1)igitale/ Referente di progetto Secondaria Azioni previste Priorità: i Area di processo: Ambiente di apprendimento Obiettivo di processo: Potenziare la didattica laboratoriale Anno scolastico 2017/2018 Anno scolastico 2017/2018 Anno scolastico 2018/ 2019 Termine previsto di conclusione - particolare Coinvolgimento della cittadinanza (in i nonni), attraverso l’attivazione di un laboratorio informatico in cui gli alunni sono i tu (or dei nonni. —--__ -_____ Per alunni: si ‘ edano descrittori del “Curricolo tras ersale verticale delle competenze essenziali”, declinati ordine cli scuola. Per docenti dei Ire ordini: Creazione di ambienti di apprendimento che consentano agli studenti di esprimere le proprie competenze sociali e di cittadinanza. Progettazione (anche in collaborazione con il territorio) di laboratori/percorsi/attività che favoriscano la riflessione sulle competenze sociali e di cittadinanza richieste dal contesto in cui i ragazzi vivono e più in generale dal icontenporaieo. Esprime valutazioni e covalutazioni sui risultati e sui processi di un lavoro comune (vedi descrittori del “Curricolo trasversale verticale delle competenze essenziali•”, declinati per ordine di scuola) Risultati attesi per ciascuna azione - - 16 ldeare e realizzare: Laboiatori mIei disciplinari che prevedono l’uso di tecniche cooperative (Cooperative learning, Jigsaw...); la definizione e la realizzazione d i picccli progetti da parte dei ragazzi, con l’affiancamento degli tusgp1i Attività che preedono il comvolgimenlo degli alunni come “Ciceroni” Docenii di diverse discipline Docenti di diverse discipline A.S. 2017/20 18 A.5. 2018/2019 — - - - Rielaborazione delle conoscenze apprese; partecipazione attiva degli alunni; valorizzàzione delle abilità e delle competenze degli alliev i. - - -Coinvolgimento di tutti gli alliei. i e valorizzazione delle potenzialità di cìascuno; Sviluppo delle competenze che il lavoro in gruppo richiede; Coinvolgimento nella realizzazione di un progetto Priorità: 2 Area di processo: Ambiente di apprendimento mediatore, tutor, regista,. facilitatore e, facendo sì che l’insegnante rivesta ruoli diversi: guida, Obiettivo dì processo: Superamento della lezione frontal Azione realizzata Adeguamenti entro il termine effettuati in itinere Risultati attesi per Termine previsto di Soggetti responsabili stabilito ciascuna azione (eventuali) Azioni previste conclusione dell’attuazione Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione 19 Esperti di i ntercultura Docenti di diverse discipi inc Realizzazione di pen. orsi sul plurilinguismo - - Insegnanti esperti di italiano L2 e facilitatori linguistici — Esperti di interiultura Doconti di diverse discipline - , Soggetti responsabili dell attuazione Potenziamento delle abilità linguistiche in L2 origine degli alunni, temi comuni a dierse ulture, “ interculturali su personaggi-ponte”, tradizioni dei Paesi di Laboratori Realizzazione di Azioni prevIste . A.S. 2018/20 19 A.S. 2018/2019 AS. 2018/2019 . i ermine previsto di conclusione Miglioramento delle abiliLi linguistiche in Italiano L2 (per la comunicazione e per lo studio) di alunni non-ilalofonì; Vengono favoriti l’inserimento e l’accoglienza degli alurmi non italofoni di recente immigrazione dei Paesi d’origine; confronto tra culture diverse e sviluppo di una cultura del rispetto dell’Altro. Sviluppo di una cultura del rispetto dell’Altro. - - - - Valorizzazione della cultura di origine di tutti gli alunni della classe; coinvolgimento dei genitoti nella raccolta di informazioni su tradizioni Risultati attesi per ciascuna azione - . Adeguarnenti effettuati in itinere (eventuali) Priorit: i Area di processo: Inclusione e differenziazione Obiettivo di processo: Ridurre episodi di esclusione e i fenomeni di bullismo attraverso didattiche inclusive e piani didattici personalizzati , , Azione realizzata entro il termine stabilito Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione discipline laboratori per classi 18 Gare sportive ‘ laboratorio Intelligenza delle mani” l,ahoiatorio di potenziamento di matematica/ informatica/ coding Laboratorio di potenziamento di storia (per gruppo di alunni interessa ti) parallele o gruppi di interesse che prevedono sia attività di potenziamento che di recupero (in lti1iìno, Storia, Geografia, Scienze) A.S. 20 [7/2018 Docenti di Arte e Tecnologia Esperti esterni, esterne (giuria) (se fattibile) Docenti interne ed Organico potenziato A.S. 20 18/2019 A.S. 2018/2019 Docenti di Matematica nell’ambito dell’orientamento A.S. 2018/2019 Docenti di Storia Bibliotecario . A.S. 2018/2019 . . Docenti (li diverse . . Attix azione di , .. Soggetti responsabili dell attuazione . Aziom previste . Termine previsto di conclusione Priorità: i Area di processo: Ambiente di apprendimento oriale Obiettivo di processo: Potenziare la didattica laborat , . - - Ampliare la competenza sportiva fine di migliorare lautostima Precedenza ai BES Migliorare le capacità manuali e dare la possibilità agli alIie i di trovare diverse aree di successo ai Potenziare e stimolare le abilita logiche degli studenti. Approfondimento della conoscenza delle metodologie di ricerca storica e di analisi delle fonti. Riduzione delle difficoltà di apprendimento degli alunni. Potenziamento e valorizzazione delle conoscenze e abilità degli studenti. alle effettive necessità degli alunni, -Progettazione di interenti mirati . Risultati attesi per ciascuna azione . Adeguarnenti effettuati in itmere (eventuali) Azione realizzata entro il termine stabilito Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione previste FF.SS. Orientamento Il giado 21 Il Coordinatore di Classe, in collaborazione con le Il Coordinatore di Classe, in collaborazione con le FF55. Orientamento Il Coordinatore in accordo con il Consiglio di Classe Soggetti responsabili dell’attuazione Raccolta dati sugli allievi e sulle necessità formative della 5.5. di due anni della 5.5. di 11 grado nel corso dei primi termine della Scuola secondaria di I grado e della SS. di li grado al Imontro con refernli “ Elaborazione e compilazione di una scheda di presentazione’ dell’alunno Aziofli A.S. 20 18/2019 AR 2018/2019 AR 2018/2019 Termine previsto di conclusione degli alunni esigenze formatie Raccordo/Confronto con la SS. di Il grado su programmi ed difficoltà, percorso fornìativo dell alunno (potenzialita, Presentazione del Sintesi del percorso formativo dell’alunno Risultati attesi per ciascuna azione Adeguamenti effettuati in itinere (eventuali) — Azione realizzata entro il termine stabilito Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione Priorita: 2 Area di processo: Continuita e orientamento Obiettivo di processo: Prevedere contatti/incontri in continuità con referenti della SS, diii grado per presentare i casi di studenti con difficoltà di apprendimento 20 Attuazione di un laboratorio di Italiano (L2) per i bambini stranieri Attività di potenziamento delle abilità ritenute prerequisiti degli apprendimenti scolastici di base a rischio Somministrazione batteria di prove di approfondimento solo per i bambini risultati Somministrazione del questionario IPF)A . individuazione delle aree specifiche nelle quali i bambini sono a rischio Entro prima mela di Docenti dell’ultimo anno della stuoia infanzia Proposto ogni anno nello stesso periodo Esperto esterno — Gennaio —giugno, proposto ogni anno nello stesso periodo Docenti dell’ultimo anno della scuola infanzia ogni anno nello stesso periodo gennaio, proposto individuazione precoce dei bambini a rischio Miglioramento della comprensione della lingua italiana e della produzione orale in lingua ìtaliana Miglioramento e/o superamento delle carenze rilevate nelle abilità ritenute Irerequisiti degli apprendimenti scolastici di base — Proposto ogni armo nello stesso periodo - Docenti dell’ultimo anno della stuoia infanzia , - Azioni didattiche mirate al potenziamento delle abilita Batteria di prove di approfondimento Somministrazione questionari Priorit: 2 Area di processo: inclusione e differenziazione o di L2 (italiano) per i bambini stranieri bambini con possibili disturbi di apprendimento e rinforz Obiettivo di processo: individuazione precoce dei Azione realizzata Adeguamenti per attesi ti Risulta di entro i1 termine o previst e itmere Termin in ati effettu Soggetti responsabili a azione ciascun stabilito sione Azioni previste conclu ali) (eventu one dell attuazi Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione CRITERI E MODALITÀ VALUTATIVE è espressa in decimi, con voti Come stabilito dal Di. 137/08, la valutazione periodica e finale degli alunni. numerici riportati anche in lettere nel documento di valutazione di rendere trasparente l’azione Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari, za del significato attribuito al voto valutativa della scuola e di avviare gli alunni alla consapevolez ad inizio di anno scolastico ed espresso in decimi, i docenti della stessa disciplina concordano predisposte per i diversi tipi di esplicitano in forma scritta, attraverso griglie di misurazione delle prove scritte sulla base di verifiche e per le singole discipline, i criteri di valutazione . (v. allegato n. 4) indicatori e descrittori condivisi, informando i genitori e gli alunni relativi alle prove INVALSL dati dei La nostra scuola è attenta alla riflessione sulla restituzione Scuola Secondaria di primo grado Thu - Ie 1atK I o cGupk SL3 Scdalri3 di Pnm Gd Ch Eti dek - - 1i (hLt1tIt4 I tt dd xii d CJULA Et 347 5 14-t5 Aizt C) tr Itice ciasri 1 o cmp &b Sda* diPii Grado - Mdi 8 CbIeiut pcta it itto d.I C2! 4 K522Cfl 4t5 22 1 kI FRWU-VEYKU&- Nr Et GIULIA percti k - pttuh MODALITÀ DI AITUAZIONE E MIGLIORAMENTO DELL’INCLUSION E SCOLASTICA (l’AI,) EX C.M. 8/2013 Nella proposta di Piano Annuale per l’Inclusività, il GL.l. formula un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo; nello specifico, la formulazione del P.A.I. servirà per: V / valorizzare e distribuire in modo funzionale le risorse umane già presenti; richiedere risorse aggiuntive. Il Piano verrà successivamente discusso e deliberato in Collegio dei Docen ti, poi inviato al competente Ufficio Scolastico Regionale per la richiesta di organico di sosteg no. A seguito di ciò, l’U. 5. R. assegna alle singole scuole globalmente le risorse di sostegno. Nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola, il Gruppo provvederà ad un adattamento del Piano, sulla base del quale il Dirigente Scolas tico procederà all’assegnazione definitiva. Il PAI allegato a questo documento indica le scelte che la scuola effettua e proget ta per attuare e migliorare l’inclusione. v. allegato n. 5) 24 Scuola Primaria Tavola Andamento - Italiano Classi quinte Esiti Differenza degli studenti al netto Media del del punteggio che atilzg Classi/Istituto percentuale nella scolastico al netto del stessa cheuting° scala del rapporto nazionale nei risultati (punteggio Background Punteggio percentuale) Punteggio cheating in fa nsiliare FRIULI- Punteggio Punteggio percentuale percentuale rispetto a mediano 7 Italia 6 VENEZIA- Nord Est classi/scuole osservato degli GIULIA con studenti backgrou:id familiare simile 2 Ib 2012-13 PN1C822001 78,8 210,2 +4,4 medio-alto 2013-14 P\1C822001 63.5 202,2 --0.2 medio-alto 2014-15 PN1C822001 58,8 204,7 -0,7 medio-alto A A 4 4 4 A - 64,1 0.9 58,8 0,0 Tavola \ndamento Matematica Classi quinte - Esiti Differenza degli studenti nei risultati al netto (punteggio BucAground Media del percentuale) familiare Punteggio del Punteggio chearing in punteggio FRIULI- Punteggio Punteggio percentuale percentuale ,nno Classi/Istituto percentuale cheariflg rispetto a mediano Italia Est VENEZIA- Nord nella classi/scuole osservato 6 scolastico degli al netto del stessa GIULIA con studenti chL’ai’iug° scala del buchground rapporto nazionale familiare simile 2 4 2012-13 PNlC822001 60,3 210,6 +4,3 medio-alto 2013-14 P’lC$2200l 68.4 210,9 i-3.6 medio-alto 4 2014-15 PN1C822001 60,1 210,9 --3,0 medio-alto 4 - 1,4 4 69.3 1,1 4 60,3 0,3 Tavola Andamento Italiano Classi seconde - \Iedia del punteggio percentuale Punteggio FRiULI- al netto del clseating’ cheating nella stessa scala del rapporto nazionale PN1C822001 67,2 214,4 2013-14 PNICS22001 69.2 211.0 4 i- 2014-15 PN1C822001 61,2 209,0 * Anno scolastico Classi/Istituto 2012-13 Tavola Andamento - Anno VENEZIAGIULIA Punteggio Punteggio Nord Est a A 4 punteggio Esiti degli studenti al netto del cheating nella stessa scala del rapporto IS nazionale A Pn uteggio percentuale 6 osservato - cheatiiig in percentuale 0.7 4 72,7 4,4 4 61,4 0.3 Punteggio cheating in percentuale Punteggio FRIULI- Punteggio Punteggio Classi/Istituto percentuale al netto del cheating° 2012-13 PN1C822001 61,8 216,7 4 2013-14 PNICS2200I 67, 225,2 4 2014-15 PNIC82200I 57,1 205.6 scolastico Italia Matematica Classi seconde Media del 23 Esiti degli studenti al netto del VENEZIAGIULIA Nord Est Italia percentuale 6 osservato 1.1 4 68,7 1.4 57,2 0.2 _ _____ _____ SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI e che costituisce l’organico dell’autonomia, Tutto il personale scolastico, ed in particolare il personale docent namento della scuola affinché si possa viene utilizzato per far fronte a tutte le attività legate al corretto funzio tivo. innova fornire un servizio sempre proficuo, dinamico, flessibile ed ORGANIGRAMMA E FUNZIONIGRAMMA D’ISTITUTO Dirigente Scolastico ANGELA ROSATO STAFF PRESIDENZA Collaboratrice Vicaria Collaboratrice Direttore dei Servizi Sgura Patrizia Meneghetti Martina Boer Brunelta Assistenti amministrativi FUNZIONI STRUMENTALI Caracci Margherita • Cumbo Maria e Sanson Loredana • Turchetto Lorena • Zago Resi • Vitiello Antonella (part time 12h) • Zorzetto Umberto e Inclusione IN 2012 CURRICULO i Bottos Lorena 2 Morassut Dan iela 3 DeI Piccolo Oriella i Orlandi Manapia 2 Pase Sonia Valutazione di Istituto Orientamento e prevenzione della Dispersione scolastica i Romeo Antonella 2 Pellegrini Rossana i Pivetta Daniela 2 Simionato Elisa 3 Goretti Giuliana RESPONSABILI DI PLESSO ’INFÀI ZIA 1 DELL SCUOLA 4 Gaiardo Cristina! Piccin Giuliana Pessa Varinia / Targa Silvia Fornasier Emanueta/ Bonamico Antonia 25 SCUOLA PRIMARIA Bottos Daniela Medves Alessandra Palermo Paola Morassut Daniela Collaboratori scolastici • Barrite Lucia • Bonasoro Daniele • Bortolin Emanuela • Brucceri Elisa • Cancian Luciana • Carniel G.Emitio • Catania Lucia • Catenno Costantino • Cattai Bruna • De Poli Annalisa • Franzin Mara • Gasparini Anna • Giacoppo Pasqua • Gobbo Non e Ingrassia Rosetta • Lenisa Patrizia • Marson Tiziana • Mio Manueta • Pes Daniela • Piccirillo Pasquale • Piraneo Mariannina • Raffin Arianna • Rigo Nelida • Rui Sonia • Sangiovanni Maria e Santarossa Magda • Trevisan Emanuela • Zanussi Eleonora SCUOLA SECONDARIA Fusco Carolina Valeri Annlia 26 Prima soccorso Inf.SA:Ceschin,Meli, Saccon,Rumial,Targa, Giacappo,Gobbo,Raffin,Passa Inf.RP:Gabatel, Piccin, Sangiovanni, Lagni, Mar san lnf.PA:Fornasier, De Poli, Bonamico,Cattai, Miotti nzione incendi rif.SA:Ceschin, MeIi Saccon, tumiel, Targa Giacoppo, Gobbo, laftìn, Possa, Tassan-Toffola nLRP:Cossettì, Lenisa, zzo,Sangiovanni, Marson nLPA;Fornasier,OePoIi, onamico,Cattai, Piai, Miotti en1ergenz!J Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione: - rapasti sicurezza primari ePA- VlOM. O VJeENZINI L R-BASSOrLC [co — Coflartod: jsG/MENEmmH Dirigente scolastica: ] ettinelI Nicodemo, Del o1, Meneghetti, Romea anette, Stamani, Rati, oretti, Pes, Catania, ucceri Prenw ncend Car3c, Cumb ddeflìenierenzo bseeriJ ZE ‘revenzione incendi addetti emernenza ezzanEJ Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza: FWMIEL J entina k ORGANIGRAIuIMA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE - ‘rima soccorso ‘rim.SA:Basso,Capobianco,CiaIti °revanzione incendi irimo soccorso uarato,Mia,Protti,Franzin lUlenìmo, Qel Col, rimSA: Uenedetto, Franco, tarnoni, Rati, ‘rìm.RP:Via, Orlandi, Simionato, 1adves, Protti, RJ ortolin rim.RP: Sinesi, Papa, Santarossa, oretti, Pes, rim.PA:Marcon, Mia, Palermo, ho PrimPA;Branzanti, Marcon, Vio a,Brucceri tlhio Prim.Pø 1hicenzìn Lucchetta E, ‘rim.PO:1Iicenzini,Da Lucchetta 5., Ingrassia, Masut AngeIis,Ingrassia,Zanot, Venier L - ISTITUTO COMPRENS[VO STATALE “Jacopo di Parcia” Via Cartiera, 20 33080 PORCIA Tel. 0434 360410 Fax 0434 554635 Sito web: www.icporcia.qovit REO.: [email protected] PEC: prÌic822001pec.istruzione,it FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTO COMUNE E DI SOSTEGNO Come previsto dalla L. 107/2015 e come indicato anche dalla Nota MIUR 11.12.2015, prot. n. 2805, lorganico dellautonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali, è uno strumento ineludibile per garantire lattuazione del curricolo di scuola. La previsione del fabbisogno qui effettuata mira a garantire, oltre che la copertura delle ore di insegnamento previste nel curricolo di scuola, anche le esigenze per la copertura delle supplenze brevi, ma soprattutto le attività progettuali e la possibilità di lavorare su classi aperte e gruppi di livello, nonché quella di aumentare il tempo scuola, coerentement con e le esigenze dell’utenza. Naturalmente la prevìsione che viene fatta in questa sede tiene conto della situazi one attuale, ma essa, a seguito delle iscrizioni potrebbe variare e, di conseguenza, varierebbe anche il fabbisogno di organico. Eventuali cambiamenti del numero di alunni e del numer di classi o verranno riportati nell’aggiornamento del PTOF nel mese di ottobre. 27 SCUOLA INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA Tipo di scuola Annualità a.s. 2016-17: n. Scuola dell’infanzia Specialisti in glese 26 as. 2018-19: n. 26 53 3 a.s. 201 7-18: a.s. 2018-19: n. Tipo di scuola Cattedre a.s. 2016-17: n. 10 cattedre A043 lettere 06 cattedre A053 matem.-scienze 02 cattedre A028 Arte 02 cattedre A033 Tecnologia 02 cattedre A030 ed. fisica 02 cattedre A032 musica 03 cattedre A345 lingua inglese 01 cattedre A545 lingua tedesca 01 cattedre A445 lingua spagnola 10 cattedre A043 lettere 06 cattedre A053 matem.-scienze 02 cattedre A028 Arte 02 cattedre A033 Tecnologia 02 cattedre A030 ed. fisica 02 cattedre A032 musica 03 cattedre A345 lingua inglese 01 cattedre A545 lingua tedesca 01 cattedre A445 lingua spagnola 10 cattedre A043 lettere 06 cattedre A053 matem.-scienze 02 cattedre A028 Arte 02 cattedre A033 Tecnologia • 02 cattedre A030 ed. fisica 02 cattedre A032 musica 03 cattedre A345 lingua inglese 01 cattedre A545 lingua tedesca 01 cattedre A445 lingua spagnola Scuola Secondari a di primo grado a.s. 2018-19: n. 28 Salvo nuove certificazioni 8+6h Salvo nuove certificazioni 5 +8 h Salvo nuove certificazioni 5+6h Salvo nuove certificazioni Annualita a.s. 2017-18: n. Motivazione Posto di sostegno 2 Salvo nuove certificazioni 2 Salvo nuove certificazioni 26 a.s. 2017-18: n. a.s. 2016-17: n. Scuola primaria Posto comune Sulla base delle classi in entrata e in uscita (dati dell’ufficio anagrafe comunale per le classi in entrata) Posto di sostegno 2 Salvo nuove certificazioni 3+13,5 Salvo nuove certificazioni Motivazio ne Sulla base delle classi in entrata e in uscita Sulla base delle classi in entrata e in u’ita 5 Salvo nuove certificazioni I Sulla base delle classi in entrata e in uscita FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI DI POTENZIAMENTO Nel comma 5 dell’art. I della legge 107/2015 si precisa che “1 docent i dell’organico dell’autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale dell’offerta format iva con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di proget tazione e di coordinamento.” Secondo quanto previsto dal comma 85 della Legge 107/20 015, “il dirigente scolastico può effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura di supplenze temporanee fino a dieci giorni con personale dell’organico dell’autonom ia”. Tenuto conto che i docenti di organico potenziato assegnati all’Istituto per l’a.s.20 15/16 sono 6 e, seppur utilizzati in coerenza con il PdM e le esigenze dell’utenza(esonero del primo collaboratore del dirigente, potenziamento di attività curriculari e progettuali, supporto ad alunni con BES), non sono stati assegnati secondo i criteri e il numero indicat nella i richiesta di fabbisogno. È inoltre opportuno evidenziare che alla data odierna manca no n.2,5 unità di organico del potenziamento per esaurimento delle graduatorie. l’ipologia PotoLoflumL A. s. n. docenti 2016/17 5 2017/18 5 2018 19 5 MotiVad’ione 1 docenh sai anno utilizzati per v’ FI E E —. Posto comune stendere il poteriziìmento dell’ offerta formativa, aumentando l’orario settimanale di 3,5 ore in tutte le classi prime di scuola primaria a 29,5 ore esonero primo collaboratore miglioramento dell’ offerta formativa Potenziamento linguistico per i mclusivita, per valorizzazione eccellenze, per competenze di cittadinanza v” cattedra A043 2016/17 2017/18 2018/19 1 Cattedra A059 2016/17 2017/18 2018/19 1 Potenziamento scientifico per alunm con BES e valorizzazione eccellenze Cattedra A345/ A545/ A445 2016/17 2017/18 2018/19 1 Potenziamento linguistico per competenze di cittadinanza e risultati a distanza ‘.-. 29 . 1 . . FABBISOGNO DI COLLABORATORI SCOLASTICI limiti e dei parametri come riportati nel Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei comma 14 art. 1 legge 107/2015. ‘ Tipologia DSGA i Collaboratore scolastico 27 Assistente arnmmistrativo 6 Altro assegnati nr. 25 posti di Per l’anno scolastico 2015/16, questa Istituzione Scolastica ha avuto stati distribuiti nei plessi, Collaboratore Scolastico (coperti da 29 unità di personale), che sono ia, dalla scuola Primaria e tenendo conto delle diverse esigenze provenienti dalla scuola dell’ Infanz Secondaria dii grado: • • • • • nr. degli alunni; nr. sezioni per i Plessi della scuola dell’infanzia; nr. ore settimanali per le classi della scuola Primaria; nr. ore settimanali per le classi della scuola Secondaria di I grado; Presenza di alunni diversamente abili. plessi e alle caratteristiche Tuttavia, tenendo conto delle difficoltà legate all’articolazione in dai plessi, delle oggettive strutturali dei plessi stessi, alla distanza degli uffici di segreteria mento del tempo-scuola difficoltà organizzative e gestionali in caso di assenze, nonché dell’au richieste sono n.27. connesso con l’attuazione dei progetti in orario extracurricolare, le unità 30 IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE In coerenza con il Piano di Miglioramento, con i progetti previsti per l’anno in corso e con le esigenze espresse in sede collegiale, la formazione privilegerà: • lo sviluppo delle competenze previste dal Piano redatto dall’animator e digitale • lo sviluppo delle competenze nella didattica inclusiva • percorsi relativi alla programmazione per competenze focalizzando sulle modalità di verifica e valutazione delle competenze • l’aggiornamento disciplinare secondo i fabbisogni espressi dai gruppi di materie (didattica della matematica, dellitaliano, delle scienze, salute e benessere) • lo sviluppo nelle competenze della didattica in lingua inglese (CLIL ) • sono previste, in ottemperanza al comma 10 della legge 107, iniziat ive di formazione rivolte agli studenti e agli insegnanti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso I docenti nel corso dell’anno partecipano ai corsi di aggiornamento e formazione qui sotto elencati: • L’insegnante educatore, c/o Collegio Don Bosco, rivolto ai docenti della Primaria e Secondaria dii Grado, 7 settembre 2015, • Progetto unplugged, Aasn5 rivolto ai docenti della scuola secondaria, settem bre 2015. • Prevenzione bullisino, c/o scuola secondaria G. Zanella, rivolto ai docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria ottobre 2015. • YELL-TELL, c/o scuola secondaria G. Zanella rivolto a decent i della scuola primaria e secondaria di I grado. a cura dell’ U niverstà degli Stuti di Udine ottohre / dicembre 2015. • Spprendnneii te coìupetcn:a plui’ihngue, e/o scuola secondaria G. Zanell a molto ai decenti e genitori dell’jst,tnto a cura del i”pf’ diva Marini, ottobre 2015. • Da internet al web 2.0— le opportunità e i rischi connessi all’utilizzo delle nuove tecnologie, c/o auditorium Diemoz, rivolto agli insegnanti e genitori dell’istituto, Polo Universitario formativo di Pordenone, novembre 2015. • Pratica psicomotoria educativa: c/o auditorium Diemoz, rivolto agli insegnanti e genitori dell’istituto, a cura deii’ARFAP, ottobre/ novembre 2015. • 360° Think outside the box, c/c scuola secondaria G,Zanella, rivolto agli insegnanti di lingua inglese a cura della Beh Bevond School, 28 settembre 2015. • Percorsi Jbrmativi di pratica psiconzotoria c/o palestra scuola dell’infanzia di Roraipiccolo, rivolto agli insegnanti della scuola dell’infanzia a cura dell’ARFAP, ottobre 2015 maggio 2016. • Imparare a prograninuire giocando c/o scuola secondaria G. Zanell a, rivolto agli insegnanti di matematica, novembre 2015. • Corso di lingua inglese per docenti infanzia-primaria e secondaria (B1-B2 -C1-C2). • Corsi di lingua inglese per docenti della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria A2-B1-B2-C1, formazione metodologica. • Corsi di formazione per addetti ai primo soccorso 12 hrs e corsi retrain ing primo soccorso 4 hrs Corsi per addetti antincendio rischio medio di 8 hrs In riferimento alla formazione del personale ATA e amministrativo in servizio presso listituto il DSGA proporrà iniziative specifiche di formazione durante lanno scolastico. I docenti dell’lC sono continuamente informati circa la possibilità di mantenersi aggiornati: l’Ufficio Scolastico Provinciale, l’Ufficio Scolastico Regionale e Università propongono interessanti corsi e incontri di approfondimento sulle tematiche care all’educazione e coordinano le attività dei neo-assunti in ruolo attraverso attività di formaz ione e tutoring. zioni, enti e da singole scuole che Le proposte di aggiornamento arrivano anche da associa ondire temi di interesse comune nel mettono a disposizione le proprie risorse per approf ti, meeting, laboratori e workshop. mondo della scuola attraverso veri e propri corsi, dibatti insegnanti di ogni ordine e grado, Anche il nostro Istituto propone incontri aperti agli ritenuti significativi dal corpo riguardanti aspetti della didattica o dell’educazione che sono docente e da chi organizza gli incontri. Piano di miglioramento , si prevede In particolare, con riferimento agli obiettivi prioritari del priorità indicate nel RAV: i corsi che saranno predisposti momenti di formazione dedicati alle delle scuole aderenti alla Rete per potranno aver luogo nel nostro istituto comprensivo o in una il SNV. approfondirà le modalità della L’istituto è in attesa della nota ufficiale del MIUR che formazione obbligatoria dei docenti. DENOMINAZIONE CORSO N° I Progettazione per competenze 2 Relazionalità 3 4 Tecnologie per la didattica Gestione degli alunni con difficoltà di apprendimento 5 Psicomotricita 6 zioni Formazione base ed avanzata per l’utilizzo di metodologie ed applica utili per l’inclusione (alunni BES ed alunni stranieri) 7 Bilancio sociale 8 Corso di formazione iniziale 9 le” Formazione base ed avanzata per I’ utilizzo di “Segreteria Digita 10 Formazione per animatore digitale DESTINATARI Docenti Docenti Docenti Docenti Docentì scuola dell’infanzia Docenti Funzioni Strumentali Docenti 11 Formazione RLS 12 Formazione addetti Primo Soccorso ‘ * Personale ATA I docente Responsabile Addetti Primo llatore Aggiornamento formazione addetti Primo Soccorso e uso detibri 14 Formazione addetti Antincendio 15 Formazione Preposti 16 Aggiornamento Preposti 32 neoimmessi Soccorso non ancora formati Addetti Primo Soccorso già formati Addetti Antincendio non ancora formati I Preposti non ancora formati Preposti già formati RIALI FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATE que condizionata alla concreta L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comun tenti delle risorse umane e destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità compe strumentali con esso individuate e richieste: Motivazione riferita alle prinrità strategiche_e_alla progettazione Infrastruttur4/ attrezzatura n. 41 dispositivi di proiezione interattivi n. i laboratorio linguistico n. 55 postazioni fisse complete n. 8 n. i laboratori di informatica laboratorio mobile Fonti di finanziamento Gestione dei software didattici PON-FESR PON-FESR j Attività di lingua inglese, tedesca e spagnola i Attività didattiche innovative PON-FESR PON-FESR Attività didattiche innovative PON-FESR Attività didattiche innovative ALE AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGIT la prof.ssa Meneghetti L’Istituto ha individuato la figura dell’Animatore Digitale nominando Martina (prot.6774/ C7 del 04/12/2015). (rif. Prot. n° 17791 del L’Animatore Digitale viene formato in modo specifico affinché possa diffondere le politiche 19/11/2015) “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché e di sostegno sul territorio legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento del Piano Nazionale Scuola Digitale” ico nella diffusione Si tratta, quindi, di una figura di sistema che ha un ruolo strateg dell’innovazione digitale a scuola. (v. allegato 6) li PNSD prevede un’azione mirata a: i, FORMAZIONE INTERNA 2. COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA 3. CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE ALLEGATI 1. Atto di indirizzo 2. Piano di Miglioramento 3. Curricolo verticale 4. Valutazione 5. Piano Annuale di Inclusività 6. Piano Nazionale Scuola Digitale 33 pag. pag. pag. pag. pag. pag. 5 6 13 22 24 33 .lfl i. h, ‘i’L.1.’ ?,7. : ?; i Fa; 0434 554635 C. F. 80009250939—Codice Ministeriale PNlC8220 01 Sito web: VLWV,.icnorciaiovs Mali: Dn1c82200W’lstru z,one.r —. ‘ Via CarUeta, 20 33080 PORCIA Tel. 0434 36047 0 - PEC: ppk822001(oaJstruzionc .it Prot. n.5469/C 17 Pordenone, 12.10.2015 AL COLLEGIO DEI DOCENTI E P.C. AL CONSIGLIO D’ISUILJTO AI GENITORI AGLI ALUNNI AL PERSONALE ATA ATTI ALBO AllO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLAS TICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIAN O TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATI VA EX ART .1, COMMA 14, LEGGE N.107/2O15. IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTA la legge n 107 del 13.072015 (d’ora In poi: Legge), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigentI”; PRESO AlTO che l’art.l della predetta legge, al commi 12-17, prevede che: 1) le Istituzioni scolastiche predispongono, entro Il mese dl ottobre dell’anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano trIennale dell’offerta formativa (d’ora In poI: Piano); 2)11 piano deve essere elaborato dal collegIo dei doce ntl sulla base degli Indirizzi per le attività della scuo la e delle scelte di gestione e di amministrazione defin iti dal dIrigente scolastico; 3)11 piano è approvato dal consiglio d’IstItuto; 4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’org anico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dai medesImo USR al MIUR, 5) una volta espletate le procedure di cui al preceden ti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unic o del dati della scuola; TENUTO CONTO delle proposte e del pareri form ulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismI e dalle asso ciazioni del genitori e (solo per le scuole secondarie dl secondo grado) degli studenti; EMANA ai sensi dell’an. 3 del DPR 275/99, così come sosti tuito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, Il seguente Atto d’IndIrizzo per le attività della scuola e le scelte dl gestione e dl amministrazione 1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individua ti dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il cons eguente piano di miglioramento dl cui aIl’art.G, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3 .2013 n.8O dovranno costituire parte integrante del Piano; 2) Nel definire le attività per il recupero ed il pote nziamento del profitto, si terrà conto del risul tati delle rilevazIoni INVALSI relative allo scorso anno ed in particolare dei seguenti aspetti: (dal R.AV) Secondo i dati raccolti, l’Istituto ha una percentuale alta dl successo scolastico (98.5%) si e pone percentualmente sopra i risultati di Provincia, Regi one, Stata Le votazioni sono omogenee per quan to e le percentuali de/le 8-9) e rimangono comunque alte anch 7-8, (6-7, voto di e fasc tre e prim le riauarda ti dati indicano che l’IStItUtO ha in questo caso superiori ai/a medio. Ques votazioni tra 9-10 e la lode, anche successo formativo degli studenti. di selezione adeguati a garantire il ri crite e e tegi stra atto in o mess nale, regionale e matematica siano sopra la media nazio e no italia di e prov delle tati risul i Perciò, benché degli alunni con Bisogni Educativi to vi è l’adeguamento dei i risultati del nord-est, tra le priorità dell’lstitu e per l’intera classe di ando modalità didattiche innovativ attiv , PDP loro dei à ificit spec Speciali alie formance e dei risultati degli ttivo il miglioramento delle per inserimento, avendo come obie lsi e nelle valutazioni ordinarie. apprendimenti nelle rilevazioni Inva lì ed realtà istituzionali, culturali, socia ulati dagli enti locali e dalle diverse form ri pare i ed r oste prop tene cui Le di 3) dei genitori hé dagli organismi e dalle associazioni nonc io, itor terr nel anti oper he economic sono i seguenti: conto nella formulazione del Piano scolastiche ed extra-scolastiche ministrazione Comunale delle attività l’Am Proposte di coordinamento con dinanza e Costituzione entazione, Ed. Stradale-Pedibus), Citta Alim rt, (Spo te Salu alla e azion Educ in tema di ioteca Civica, nonché proposte di attività divulgative promosse dalla Bibl (Consiglio Comunale dei Ragazzi e ismo; tema de/le Nuove Tecnologie e del Bull formazione per docenti e genitori sul la Scuola Salvador Garidino; Attività di musica in collaborazione con per attività di potenziamento e vengono in sinergia con la scuola Associazioni dei territorio che inter eno, Dopo la campane I/a, sviluppo di autonomia di studio (Arcobal lo per e e stich scola tà abili di recupero Servizio Civile Solidale, ...) (Città educante) Programma educativo dell’Ambito 6.5 4) Legge: to ai seguenti commi dell’art.l della lI Piano dovrà fare particolare riferimen delle scuole): commi 1-4 (finalità della legge e compiti o il diritto al successo delle istituzioni scolastiche’ attuand omia uton all’a ne azio attu a pien e 1. “dar do gli ostacoli personali e sociali. formativo per tutti gli studenti, rimuoven il passaggio dal POr annuale pazione (organi colle giali) ed anticipa 2. Sottolinea la necessità della parteci al piano triennale. ed in particolare: a) organizzativa già contenuta nel DPR 275 3. Richiama la flessibilità didattica ed dro orario anche oltre i b) possibilità di potenziamento del qua articolazione modulare del monte ore; classi aperte. ne oraria pluri-settimanale e ricorso alte limiti ordinamentali; c) programmazio ili e di quelle indicate nel comma 201; ii tutto nei/imiti delle risorse già disponib . fabbisogno dell’organico ezzature e infrastrutture materiali, commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attr obiettivi formativi prioritari): nomia, potenziamento dell’offerta e dell’auto enti priorità: si terrà conto in particolare delle segu i alunni con BES, avendo vative per le classi di inserimento degl Attivazione di modalità didattiche inno rendimenti nelle valutazioni performance e dei risultati degli app come obiettivo il miglioramento delle i alunni con B.E.S. re i risultati degli apprendimenti degl ordinarie (dalle priorità del RAV: Migliora tuale di lezione frontale e e ai PDP esistenti, ridurre la percen significa adeguare la didattica della class ; aumentare le ore di attività laboratorio/i) — - unitarie relativamente alle lingue straniere com Potenziamento delle abilità linguistiche preparazione alle INGLESE attraverso laboratori CLIL e ria unita com a lingu della ento iam (potenz nola e Tedesca); certificazioni di Lingua Inglese. Spag e i laboratori di rtifico/tecnologiche e digitali (potenziar Potenziamento delle competenze Scie sione di ambienti di alunni e dei docenti, attraverso la diffu i degl ali digit nze pete com le e ca informati -‘ .‘ > apprendimento innovativi); i livelli di apprendimento di ITALIANO L2 (ridurre il divario tra he istic lingu tà abili delle ento iam enz Pot ieri); esistenti tra gli alunni italofoni e quelli stran presente che: astrutture materiali occorrerà tenere Per ciò che concerne attrezzature e infr La scuola necessità di dotare tutte le aule dell’istitu to (Primaria e secondaria) di LIM per la gestione dei software didattici necessari alla classe, di potenziare la scuola Secondaria di un Laboratorio Linguistico per le attività di L. Inglese, tedesca e spagnola, oltre che potenziare tutti i laborator i di informatica dei singoli plessi; Necessita, inoltre, di Formazione specifica per i doce nti sulle didattiche innovative; per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, riferimento è così definito: ORGANICO DI FA7TO 2015/16 Scuola dell’infanzia 26 posti comuni i Scuola primaria 51 posti comuni 3 posti lingua inglese Scuola secondaria di I grado 10 cattedre A043 lettere 06 cattedre A053 matematicascienze 02 cattedre A028 arte 02 cattedre A033 tecnologia 02 cattedre A030 educazione fisica 02 cattedre A032 musica 03 cattedre A345 lingua inglese 01 cattedra A545 lingua tedesco 01 cattedra A445 lingua spagnola — — — — il fabbisogno per il triennio di i posto sostegno 5 posti + 12 h sostegno 3 posti + h9 ADOO sostegno per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenut nel i Piano, entro un limite massimo di 8 unità: nell’ambito dei posti di potenziamento sarà acca ntonata preliminarmente un posto di docente di SCUOLA PRIMARIA per l’esonero del primo colla boratore del dirigente (dott.sa Patrizia SGURA)1; nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previste la figura del coordinatore di plesso e quella del coordinatore di classe (Coordinatore nella Secondaria e docente prevalente/coordinatore nelle classi della primaria); la progettazione per aree disciplinari, si affiancherà a dipartimenti trasversali, a seconda delle aree di presidio delle diverse FR SS. (inclusione, autovalu tazione, curricolo, orientamento, Innovazione Tecnologica). per ciò che concerne i posti del personale amminist rativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito (non è possibile potenziare l’organico del perso nale ATA): organico attuale 1 DSGA, 6 ASSISTENTI AMM. 25 CC.SS .; commi 10 e 12 (iniziative diformazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecni che di primo soccorso, programmazione delle attività farm ative rivolte al personale docente e amministrativ o. tecnico e ausiliaria e definizione delle risorse occorr enti: SICUREZZA (v.d.lgs 81) corsi per docenti in rete- attiv ità in collaborazione con la prot. civile; FORMAZIONE DOCENTI: interna, attraverso le reti Curricolo, in rete con l’Ambito 6.5 sulle esigenze educative condivise con, il territorio; formazion e digitale sugli ambienti di apprendimento, educazione alla salute AAs n.5 (alimentazione , unpluggecl ), NPI sulla gestione degli alunni ‘difficili” non certificati. ‘Ove ne ncorrano e condizionL dell’Ambito 6.5 di le scuole della Rete Servizi tra i 7 Istituti PERSONALE ATA: formazione in rete tra Pordenone. re): rtunità, prevenzione della violenza di gene commi 15-16 (educazione alle pari oppo aria e Secondaria), ed. affettività, Consultorio Noncello (Prim > Formazione per i genitori e docenti ( n.5 Pordenone (Dott.ssa Widmann); Laboratori per alunni del COR e dell’AAS ì se nella scuola Primaria): comma 20 (Insegnamento Lingua Ingle di preparazione alla lingua con la partecipazione a corsi di ità attiv delle ento nziam Pote > ce rtif icazion e; to Campus estivi presso le scuole dell’istitu > ttica laboratoriale, si fa Piano Nazionale Scuola Digitale, dida il rda rigua to quan Per 1 56-6 mi com pei PON e FESR resi alla volontà di partecipazione ai Progetti Euro riferimento alle priorità su elencate e ne a partire dal corrente a.s,; accessibili anche alle scuole della nostra regio sulle seguenti aree: comma 124 Formazione in servizio docenti ni con difficoltà comportamentali; Gestione della classe in presenza di alun Bullismo (compreso Cyber bullismo); Prevenzione Disagio e del fenomeno del Progettazione Curricolo trasversale ‘ .- lntercultura e integrazione mento Nuove tecnologie e ambienti di apprendi ,- ‘- ra del POF negli anni izzo date dal Consiglio di Istituto per la stesu Si riportano di seguito le Linee di indir la programmazione iderarsi da mantenere come validi criteri per precedenti, valutando che debbano cons anche futura: •: Promozione dellinclusione con Bisogni Educativi Speciali • Interventi mirati in favore degli alunni to e del tasso di successo scolastico •:• Innalzamento dei livelli di apprendimen ziale d’istituto Costruzione di un curricolo verticale ed essen Certificazione delle competenze orio e altre agenzie e didattica orizzontale fra scuola, territ Valorizzazione della continuità educativa educative la e didattica verticale fra i vari ordini di scuo Valorizzazione della continuità educativa degli insegnanti Iniziative di aggiornamento e formazione logie nella didattica Diffusione ed utilizzo delle nuove tecno tazione d’Istituto e la scuola attraverso una efficace Autovalu •. Miglioramento della qualità della icontazione sociale sperimentazione di un piano di Rend • si riferiscono zati i docenti dell’organico del potenziamento progetti e le attività su cui verranno utiliz alle seguenti macro aree: O E LINGUA % di ciascuna unità- LINGUA INGLESE/TEDESC > Progetto Lingue (da utilizzare per il 50 INGLESE/SPAGNOLO) di: (da utilizzare per il 50 % di ciascuna unità > Attività di integrazione e lntercultura 5) - LETTERE con abilitazione all’ITA L2 PRIMARIA posto comune> Attività presidiate dalle FF.SS. per l’Inclusività (da utilizz are per il 50 % di ciascuna unità: LETTERE con competenze digitali classe rovesciata e gestion e alunni BES; PRIMARIA posto comune> > Attività presidiate dal docente referente per le Nuove Tecnologie (da utilizzare per il 50 % di ciascuna unità: MATEMATICA/SCIENZE con competenze digitali classe rovesciata) > Attività di sostegno alle classi con alunni portatori di Handicap (da utilizzare aI 100% delle unità assegnate: PRIMARIA sostegno) Si terrà conto del fatto che l’organico di potenziament o deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile (La quota di organico di potenziamento da accantonare per le supplenze brevi copre più aree disciplinari, in modo da risultare utilizzabile per esigenze diverse. 6) Per i progetti e le attività previsti nel Piano, si indican o i seguenti livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del trienni o di riferimento, gli indicatorì quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli, Gli indicat ori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualment e della loro frequenza. 7) Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzio ne Strumentale a ciò designata, eventualmente affiancata dal gruppo di lavoro a suo tempo approvato dal collegio docenti, entro il 15 dicembre 2015, per essere portata all’esame del collegio stesso nella seduta del 18 dicembre 2015, che è fin d’ora fissata a tal fine. ì 11 dirigente scoIastiggente Stefania Main ResponsabUe del procedimento: Stefania Mamprin Responsabile dell’istruttoria: Stefania Mamprin Referente del Piano Cognome e Nome: I)ott.ssa Patrizia Sgura Telefono: 0434360470 Email: pnic82200l (4struzione.it Ruolo nella scuola: Primo collaboratore Responsabile del Piano (DS) Cognome e Nome: 1)ottssa Angela Rosato Telefono: 0434360470 Email: pnic82200l (istruzione.it Looir PJ.O.: pnic82200luistruzioiwit PEC, l,j cM200lpecisti uzioneit Codice Ministeriale PN1C822001 PIANO DI MIGLIORAMENTO Nome: Istituto Comprensivo “Jacopo di Porcia” Codice meccanografico: PN1C822001 IstituLione Scolastica Sito web: C. F. 80009250939 Fax 0434 554635 ( (JP( 1)1 POi( Via Cartiera, 20 33080 FORCIA Tel 0434 3b0470 [iL [( ((1Ml SLNSI Vo SIA I Al Scenario di riferimento Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento BOTTOS Lorena DEL PICCOLO Oriella MORASSUT Daniela ZAGO Resi BOERBrunella _________ __________ —________ - 1i ente Sciastico Prima collaboratrice Seconda collaboratrice FS Valutazione di istituto FS Valutazione di istituto FS Valutazione di Istituto FSIN 2012 Curricolo FS IN 2012 Curricolo l’Orientamento e la prevenzione della 2s1e scolastica FS Orientamento e prevenzione della prsioie_scolastica FSlnclusione FS Inclusione FS Inclusione AIA segreteria l)SGA Ruolo ento regionale ed è collocato nel 11 contesto socio-culturale in IIIC “Jacopo di Porcia” è stato istituito nell’anno scolastico 2008-2009 a seguito del dimensionam Comune di Porcia (periferia di Pordenone a 5 km) con una popolazione residente di circa 15.000 abitanti e comprende 6 frazioni. cui la scuola è inserita La popolazione straniera, comunitari europei ed extra-comunitari, è intorno al 7% dei residenti. Il tessuto economico nasce da un’economia prevalentemente agricola e artigianale che è poi passata rapidamente ad uno sviluppo molte legato alla grande industria, Oggi ci sono molte aziende di media grandezza, del terziario avanzato e di servizi, ma purtroppo disagio di situazioni emergono ultimamente ed medio-basso è famiglie attività hanno cessato il loro operato. Il livello economico delle nella economico più numerose. Sono diffusi casi in cui ambedue i genitori sono occupati per l’intera giornata e i ragazzi sono soli lavoro. il perso fascia oraria pomeridiana e/o casi in cui entrambi i genitori sono in mobilità o hanno libero. L’ambiente socio-culturale ha sviluppato forme di associazionismo e cooperazione fornendo servizi anche legati al tempo diversi nonché ambientali e Presenti associazioni sportive, religiose, parrocchiali, ricreative, musicali, bandistiche, corali, assistenziali li 12 13 14 15 PELLEGRINI Rossana 10 — ROMFO Antonella 9 ____ -____________________ ROel SGURA Patrizia MENEGI- [ETTI Martina GORETT1 Giuliana PIVE l’TA Daniela SIMIONATO Fusa ORLANDI M. Pia FASE Sofia Cognome nome 1 2 3 4 5 6 7 8 Num, COMPOSIZIONE NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE L’organizzazione scolastica alunni 143 127 142 412 Alunni 1.423 classi ci. i” n.6 ci. 2° n.6 ci. 3° n.6 18 Classi 66 E ALUNNI Il numero totale degli alunni comprende un 16,9% di alunni BES (stranieri, DSA, ecc). TOTALE CLASSI DELL’ISTITUTO Totale classi e alunni scuola secondaria “G. ZANELLA” SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 728 35 213 225 204 86 alunni 283 Totale classi e alunni scuola primaria classi - 134 90 59 alunni 10 10 10 5 I 13 6 4 3 sezioni Plessi Porcia “Luigi Gabelli” Roraipiccolo Vittorino da Feltre 5. Antonio “Don Lorenzo Milani” False “Guglielmo Marconi” SCUOLA PRIMARIA Totale sezioni e alunni scuola infanzia “ l’lessi Roraipiccolo Bernard Aucoutiirier” 5. Antonio “Bruizo Munari” False “Mariele Ventre” SCUOLA INFANZIA 3 impianti sportivi e ricreativi, che interagiscono attivamente con l’Istituto (alcune offrendo opportunità di servizi pre, post e dopo— scuola). Due sono le biblioteche: una Comunale e l’altra d’istituto Librolandia. Composizione popolazione scolastica alunni Il nostro Istituto com prende complessivamente 8 piessi per i tre ordini di scuola: • 1. 2. 3. RISULTATI SCOLASTICI COMPETENZE CHIAVE E Dl CiTTADINANZA RISULTATI A DISTANZA. 4 scuola ento sia alle nuove “Indicazioni nazionali per il curricolo della L’Istituto, per la progettazione dell’offerta formativa, fa riferim i bisogn ai il decreto ministeriale n. 254 del 16 Novembre 2012, che dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”, entrate in vigore con vivono e le scuole del Comprensivo operano. educativi riconosciuti come prioritari sul territorio in cui gli alunni nella 2012, la scuola predispone il curricolo all’interno del P.O,F. e, lenendo conto di quanto affermato nelle Indicazioni Nazionali agli e anza cittadin di chiave tenze compe delle o ai traguardi per lo svilupp sua formulazione, si fa riferimento al Profilo dello studente, obiettivi di apprendimento. che più le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didatti A partire dal curricolo di Istituto, i docenti individuano e fra le discipline. significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazion iva, si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educat il quale •La costruzione del curricolo è un processo attraverso anti, insegn degli azioni io emersi da indicazioni dirette, da osserv valorizzando le richieste e i bisogni dell’utenza e del territor muovendosi quindi dalle seguenti priorità: Obiettivi del POF tivo in sul rispetto della Costituzione, del Corpus legislativo e norma La scuola e la famiglia condividono un modello educativo basato la ivo di corresponsabilità, che sancisce un rapporto collaborativo, vigore e dei Regolamenti scolastici e, attraverso il Patto educat degli e di sé o rispett il sono vi iso condiv ivo base del modello educat famiglia viene coinvolta nei comportamenti dell’alunno .Alta à di della correttezza, della tolleranza, della solidarietà e della volont civile, enza conviv altri, delle altrui proprietà, delle regole della collabora re. te e ie possono acquisire notizie sulle varie attività che vengono propos Per quanto riguarda l’informazione e comunicazione le famigl chiaro. in Scuola .icpllfcia.oov.1t e attraverso il sito del MIUR nella pagina realizzate nella scuola attraverso 11 sito vengono informate attraverso la ie famigl le alunni degli e niental mporta Rispetto alle comunicazioni inerenti l’andamento didattico—co no, con ma anche attraverso colloqui periodici nel corso dell’an documentazione normativa (scheda di valutazione, pagellina) registro il rso tre ordini di scuola e anche attrave uando necessario, e/o di accoglienza nelle classi ponte dei appuntamento o 1 elettronico. ri formativi e alcuni genitori offrono la loro disponibilità per attività Alle famiglie si offre anche la possibìlità di partecipare ad incont anno, ecc.). dentro e fuori la scuola (teatro, pedibus, laboratori, feste di fme rso dei ere una loro opinione nei confronti della scuola attrave esprim di ri genito ai ilità Negli ultimi anni è stata data la possib offre. scuola la fazione delle famiglie rispetto a quanto questionari di gradimento dai quali risulta una buona soddis Strategie della scuola per il coinvolgimento delle famiglie - — . Queste saranno rese operative attraverso progetti specifici che si inseriscono pienamente nella programmazione educativo—didattica, la integrano di opportunità, percorsi e contenuti completandola, per far si che la scuola diventi sempre più luogo di formazione, in linea con le effettive necessità dell’alunno. Le priorità sono i “motori” che muovono tutte le attività curricolari ed extracurricolari. Esse trovano la loro collocazione primaria nello spirito di Continuità che sottende la progettazione comune con l’obiettivo di favorire la crescita armonica dell’allievo dai primi anni di vita fino all’adolescenza. L’attività di programmazione tende all’elaborazione di un progetto che, in un’ottica di formazione globale, espliciti con chiarezza, precisione e consapevolezza le varie fasi del processo educativo, tenendo conto sia delle reali condizioni sociali, culturali, ambientali in cui si opera sia delle risorse disponibili. La sua pianificazione prevede: r l’analisi della situazione iniziale; la definizione: cdi obiettivi generali di tipo pedagogico; cdi obiettivi disciplinari efficaci alla formazione e all’apprendimento dell’alunno in riferimento ai traguardi per lo sviluppo delle competenze in uscita dalla scuola del primo ciclo; la selezione dei contenuti tenendo presenti le esperienze e le competenze già maturate dai bambini; la selezione delle metodologie e delle strategie; la ricerca di procedure di verifica e di valutazione. Tutti gli operatori dell’IC di Porcia tanno riferimento, in primo luogo, al diritto inviolabile dell’alunno a ricevei-e un’educazione e una istruzione adeguate alle esigenze del contesto sociale e culturale. L’offerta educativa e formativa tiene conto delle esigenze e delle necessità del singolo alunno nel rispetto dei ritmi e dei modi di apprendere (li ciascuno. In ogni scuola dell’ Infanzia, Primaria e Secondaria dii Grado la pratica educativa fa riferimento ai seguenti criteri: rispetti) della unità psico—fisiia ecutralita ediieatwa della corporettà funzione educatwa dellesenipio educazione all’ ilnpi’gno e al senso di responsal’ilita promozione della cooperazione Le attività educative e di insegnamento sono finalizzate m ogni caso a garantire a tutti le opportunità formative necessarie per poter raggiungere risultati finali coerenti con il progetto educativo messo a punto dalla scuola. Ciò significa che nelle scuole dell’Istituto si opera per favorire il recupero dello svantaggio socio—culturale e delle difficoltà individuali, attenendosi al principio educativo che la proposta formativa deve essere differenziata e proporzionale alle difficoltà e alle esigenze di ciascuno. Tutti i progetti: • interagiscono con il territorio; • tengono conto delle richieste emerse dagli allievi; • affrontano problematiche signiticative; • operano in visione di continuità; e coinvolgono soggetti diversi in partecipazione attiva; • integrano i saperi, 6 Gestione della scuola tica del raggiungimento deI successo formativo degli alunni, Tutte le risorse finanziarie e professionali vengono gestite nell’ot o ed il coinvolgimento di tutti nel progetto di miglioramento attraverso la valorizzazione delle specifiche competenze di ciascun :contifluo delle performance individuali e collettive. re ali e comunali. Dal corrente a.s. è data l’opportunità di accede ai l’cr il funzionamento ci si avvale di finanziamenti statali, region fondi strutturali europei. improntate al rispetto ed all’accettazione dell’altro e a tal fine La scuola è attenta alla promozione di dinamiche interpersonali rono allo sviluppo di relazioni positive con se stessi, gli altri e promuove tutte quelle iniziative didattiche che maggiormente concor l’ambiente. Attenzione alle dinamiche tra pari indeterminato per circa il 90%, ciò garantisce una buona Nell’istituto operano complessivamente 128 docenti assunti a tempo continuità didattica. Tra gli insegnanti della primaria il 23% è in possesso anche della laurea ni come ad esempio per il 40% in competenze informatiche, il 44% La formazione dei docenti spazia anche in alcune specializzazio :Iil.Iguistica il 32% per BES/DSA e il 13% per l’italiano L2. he che possono avere una ricaduta positiva e produttiva sulla Continua è la partecipazione a corsi di formazione su varie tematic didattica anche innovativa. Docenti • sviti, opano utono a e responsabilità; • sviluppano il confronto e valorizzano i punti di vista; • aiutano a rimettere in discussione le idee. ilità di espressioni, innalzando le possibilità di successo scolastico, La pluralità dei linguaggi offre a tutti gli alunni ulteriori possib svilupperà nella programmazione/progettazione di sede un valorizzando la diversità come ricchezza. Ogni scuola dell Istituto io ficazione di un unico progetto di Istituto sono occasioni di scamb percorso in base ai bisogni e alle risorse. L’articolazione e la diversi e di arricchimento reciproco fra gli insegnanti. i prevedono inoltre collaborazioni sinergiche con il territorio, Per una valida realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa i docent azioni, Società e Federazioni Sportive del territorio, con gli Enti con le famiglie, con gli esperti, con altri Istituti Scolastici, con Associ Provincia di Pordenone e la Regione FVG, Aas5, anche attraverso Locali, in particolare l’Amministrazione Comunale di Porcia, la in rete con altri Istituti per quanto riguarda la Sicurezza, le risorse umane, economiche e organizzative. L’istituto collabora anche di gue ed interculturale, Indicazioni Nazionali per il curricolo, Rete lingue comunitarie, le Lingue di scolarizzazione e curricolo plurilin i 2014-2020 PON rappresenterà un’ulteriore opportunità per la servizi, Rete per il SNV. La Programmazione Fondi Strutturali Europe formazione dei nostri futuri cittadini europei. Il lavoro in aula 7 Lampliarnento dellofferta formativa è stato finora finalizzato, soprattutto, al recupero e potenziamento delle competenze chiave di cittadinanza, dell’italiano, della matematica, delle lingue comunitarie e alla realizzazione di interventi per gli alunni in situazione di disagio e/o svantaggio L’azione educativa si attua nella didattica anche innovativa, nella valutazione degli alunni, nel rapporto di continuità tra i tre ordini di scuola e con la scuola secondaria di secondo grado. Per rispondere ai bisogni degli alunni, delle famiglie e del territorio l’istituto attua numerosi interventi volti a prevenire la dispersione e a favorire la promozione del successo formativo (corsi di recupero, laboratori linguistici per alunni stranieri, laboratori teatrali, didattica con l’utilizzo delle I IM, del computer, software specifici, formazione del personale e delle famiglie). Queste azioni vengono svolte sia con risorse interne, sia stipulando convenzioni con Enti e Associazioni pubbliche e private o reti tra scuole. stato adottato un piano annuale per l’inclusione che, partendo dall’osservazione e dal monitoraggio iniziale degli alunni, consente di definire, laddove necessario, piani didattici personalizzati per rispondere ai bisogni educativi speciàli di ciascun alunno. Sono iscritti alla scuola anche bambini provenienti da culture altre e per quel clic concerne l’attuazione di percorsi di integrazione che creino ponti tra lingue, linguaggi, religioni e culture, viene valorizzata in tutti i plessi la biblioteca scolastica. Progetti di recupero e potenziamento degli apprendimenti Tiinsieme delle attività programmate e realizzate tende essenzialmente alla costruzione di un ambiente scolastico rassicurante ed accogliente, stimolante e innovativo per gli alunni, per le tamiglie e per il personale. Ambienti di apprendimento 11 clima relazionale tra pari e tra docenti e alunni risulta essere positivo e se si verificano situazioni problematiche, la scuola interviene con tempestività e pre alentemente attraverso azioni interlocutorie e costruttive. La qualità della relazione educativa docente-alunni è caratterizzata dall’analisi dei bisogni formativi degli alunni, attraverso l’osservazione e l’ascolto, dalla centralità dell’alunno nei processi di insegnamento-apprendimento. Relazioni docenti-alunni Risultati scolastici Descrizione dei processi che hanno portato alla scelta degli obiettivi di miglioramento .‘- Punti di forza della scuol’ risorse e di Vengono proposte attività e laboratori di supporto Mancanza di personale e tondi per attivare un numero più recupero individuale e/o in piccolo gruppo durante le lezioni consistente di interventi/laboratori per attività di recu peroo in orario extra-scolastico potenziamento so Dagli esiti delle prove INVALSI emerge un 98,5%di succes Adeguamento dei risultati degli alunni I3ES alld specificità dei stato e e region cia, provin di ti scolastico, al di sopra dei risulta loro PDP tre Le votazioni sono omogenee per quanto riguarda le prime ,Tenendo presente il fisiologico turn over dei docentì, si è fasce di voto (6-7,7-8,8-9) evidenziata, in alcuni casi, una scarsa condivisione degli Alte le percentuali delle votazioni 9-10 e la lode ‘ obiettivi essenziali disciplinari ed educativi tra i docenti e con stili Accorgimenti didattici/strategie per valorizzare i diversi le famiglie di apprendimento A volte una eccessiva personahzzazione delle modalità di > Laboratorio di potenziamento per abilità grafiche verifica e dei criteri di valutazione per gli alunni BES Si attivano peer-tutoring e laboratori informatici per alunni I corsi cli formazione scelti e proposti dall’istituto non sempre .‘BES alla Primaria e Secondaria rispondono alle esigenze individuali dei docenti rendendo e Coordinamento Scuola e Servizi di doposcuolà per la gestion itano così meno efficace la ricaduta sugli studenti, necess dei compiti in modo efficace aggiornamenti sulla didattica innovativa aria. Per gli alunni in difficoltà delle classi terze della Second Non vengono pienamente utilizzate le competenze azione vengono attivati corsi di supporto per la prepar professionali dei docenti per la diffusione e l’incremento della all’esame conclusivo didattica innovativa ini Per il potenziamento degli studenti con particolari attitud livello di gruppi azioni: ti seguen le disciplinari si organizzano all’interno delle classi, gruppi di livello per classi aperte, partecipazione a gare o competizioni all’interno e/o ti in. all’esterno della scuola, partecipazione a corsi o proget orario curricolare e/o extra-curricolare Criticità individuale/piste di miglioramento rto di AutoValutazione e costituisce parte integrante del .ial Nucleo In ‘rno di Valutazione in coerenza con il Rappo li Piano di Miglioramento viene elaboi Piano dell’Offerta Formativa Triennale. e finanziarie, di autonomia di te/azioni fattibili in termini di economicità di risorse umane propos le tutte e raccolt e rare miglio da aree le ziate L’UV, evideri realizzazione, definisce azioni e processi. realizzazione da parte della scuola e dei tempi utili per la percorsi di miglioramento risultati dell’autovalutazione, ha deciso di orientare i dei base sulla ti, risulta buoni dei nto raggiu L’istituto pur avendo delle competenze chiave di cittadinanza e i valorizzazione delle eccellenze), quindi il potenziamento prioritariamente verso i risultati scolastici (alurmi BES e risultati a distanza. Competenze chiave e di cittadinanza - 9 L’Istituto puo contare su un discreto numero di docenti in possesso di competenze relative all’innovazione didattico metodologica (lingua inglese, informatica, alunni BES/ DSA, ecc.) Per l’Infanzia viene realizzato il potenziamento dei prerequisiti per tutti i bambini Difficoltà nel conoscere le competenze extra-scolastiche Nel nostro Istituto vengono valutate quotidianamente ed in Mancanza di personale (docenti/ ATA) per organizzare itinere le competenze di cittadinanza degli studenti: tutte le attività/laboratori in ambiente scolastico o esternamente pratiche didattiche ruotano attorno e promuovono il rispetto Gestione delle situazioni problematiche delle regole, lo sviluppo del senso di legalità e di unetica della responsabilità, la collaborazione e lo spirito di gruppo Oltre ad un regolamento d’istituto che descrive nel dettaglio norme di comportamento e sanzioni, la scuola adotta criteri di valutazione comuni per l’assegnazione del voto di comportamento, che viene discusso nei team docenti La scuola valuta le competenze chiave degli studenti come l’autonomia di iniziativa e la capacità di orientarsi attraverso l’osservazione sistematica, i percorsi di orientamento, la somministrazione di questionari attitudinali Soprattutto alla Secondaria si organizzano attività di volontariato ed esperienze di servizio civile dove gli alunni apprendono il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente, dove partecipano e interagiscono nel gruppo in modo collaburativo e rispettando i diversi punti di vista accettando regole e condividendo soluzioni, affrontando situazioni anche critiche mettendosi in gioco in prima persona nel rispetto dei diritti e doveri sociali Tutti gli alunni partecipano ad attività di educazione stradale, affettività, salute, alimentazione e movimento, ambiente, ecc. Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti nel loro percorso scolastico è buono e piuttosto omogeneo ma l’istituto si propone di migliorano ulteriormente Linea strategica del piano Risultati a distanza . la Necessità di attivare una raccolta più sistematica COfl o, bienni del ico scolast o all’esit oltre richiesta alle superiori, nel anche le materie che costituiscono eventuali debiti zione. biennio per poter intervenire in preven ato Spesso le famiglie non condividono il consiglio formul sua. di scuola dalla scuola iscrivendo il/la figlio/a in una i scelta senza considerare le reali potenzialità o a volte alcuni desideri dei figli (40% ca) con la conseguenza che alunni nei primi mesi cambiano scuola. Altri alunni, nonostante seguano quanto consigliato, si trasferiscono perché ritengono che la scuola scelta sia troppo impegnativa e difficile Manca un collegamento tra secondaria di primo grado e di secondo grado per accompagnare gli alunni BBS la Per gli alunni della V del nostro Istituto che frequentano classe nostra scuola Secondaria il livello di ammissione alla il successiva e molto elevato sia per il primo anno che per il 2-3% tra variano si ammes secondo anno. I non ta. La scuola Secondaria, oltre che una preparazione adegua per mento orienta di so propone anche un buon percor prevenire una eventuale dispersione scolastica Per coloro invece che seguono l’orientamento proposto dalla scuola superano positivamente il primo anno per il 65% INCLUSiONE E DIFFERENZIAZIONE attraverso didattiche inclusive e piani didattici Ridurre episodi di esclusione e i fenomeni di bullismo personalizzati - formazione specifica e allargare l’offerta formativa Promuovere la partecipazione del personale docente alla per ordine di scuola rivesta ruoli diversi: guida, mediatore, tutor, Superamento della lezione frontale, facendo sì che l’insegnante regista, facilitatore ori ali Aumentare le occasioni per attivare modalità didattiche laborat gico Tnnovare la didattica sul piano tecnolo AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 3. CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO della Sc. Sec. di Il grado per presentare i casi di Prevedere contatti/incontri in continuità con referenti studenti con difficoltà di apprendimento progetti in ogni progetto propone azioni interdipendenti con gli altri Le attività previste sono col legabih e interagibili e a tal fine e già positiv ristiche caratte le iare obiettivi previsti dal PdM per potenz una logica sistemica finalizzata al raggiungimento degli esistenti ma non ancora complessivamente condivise. a crescita onisti attivi i docenti, al fine di sostenere la loro continu La strategia è progettata su un percorso che vede protag strumenti i e modell che favorisca la sperimentazione e la diffusione di professionale, attraverso un percorso di formazione unutenza in continuo cambiamento. didattici innovativi e rispondenti ai bisogni formativi di 10 2. I. to ritiene opportuno attivare azioni di miglioramento: Dal RAV si evidenziano aree di criticità per le quali l’Istitu ,‘ Definizione di > Miglioramento dei risultati scolastici degli alunni BES Aumentare e diversificare le azioni di potenziamento per gli alunni di fascia medio alta Sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza Migliorare il successo formativo degli alunni BES nel biennio alla Scuola Secondaria di lI grado Obiettivi strategici Il Aumento della So di classi operanti con modalità didattiche innovative (split classroom,..) e la percentuale di aJunni BES con valutazione Superiore al 6 Aumento della So degli alunni con risultati eccellenti Miglioramento delle capacità degli studenti di collaborare e cooperare in maniera costruttiva Incremento delle azioni per favorire il successo formativo nel primo biennio della Scuola Secondaria di Il grado per presentare i casi con difficoltà di apprendimento Indicatori r Risultati a distanza Competenze chiave di cittadinanza Risultati nelle prove standardizza te Risultati scolastici studenti Esiti degli I . /////// (a 3 armi) - Aumento della % degli alunni BES promossi nel primo biennio della SS. di Il grado social network e dei inedia con il territorio, Utilizzo critico e consapevole dei - - - Migliorare la capacità degli studenti di collaborare e cooperare in maniera costruttiva in: proposte didattiche/laboratoriali, nei vari campi di esperienza/ambiti disciplinari, nelle iniziative organizzate dall’istituto, nei progetti in collaborazione /////// Aumentare la % degli alunni con risultati eccellenti (Secondaria 24,8)__ porel657°o) b) Aumentare là percentuale di alunni BES con valutazione a) Aumentare la % di classi operanti con modalità didattiche intiovative (split classroom,..) degli alunni BES nel biennio alla SS. di lI gr. Monitorare i risultati a distanza[ Migliorare il successo formativo Sviluppo delle competenze civiche e sociali, 4 imprenditorialità ed espressione culturale 3 — Aumenta l’e C dive rsificare le azioni/occasioni di 2 potenziamento per gli alunni di fascia medio e alta. Migliorare i risultati scolastici degli alunni BES perio4)_ Prioritàn° Traguardi —______ _ +2°’‘o -_ _ Creazione e condivisione di tabelle per la rilevazione delle competenze sociali e di cittadinanza degli allievi, /////// +5% +5% +5% Risultati +2°/o vedano rubriche allegate) (Per determinazione livelli si A 3 Sperimentazione e registrazione della percentuale di alunni con livello intermedio di acquisizione delle competenze sociali e di cittadinanza in uscita dalla scuola dell’infanzia, dalla A 5 e scuola primaria classe e class ia ndar seco la della scuo /////// +5% +5% +5% Risultati secondo anno LTATI O E MONITORAGGIO DEI RiSU , TRAGUARDI DI LUNGO PERIOD PRIORITA’ DI MIGLIORAMENTO classe +2% , 3 A scuola secondaria 12 Aumentare del 5% la percentuale degli alunni con livello intermedio di acquisizione delle competenze sociali e di cittadinanza in uscita dalla scuola dell’infanzia, dalla scuola primaria classe 5’ e della /////// +5% +5% +5% terzo anno Risultati I / / Continuità e orientamento Orientamento strategico e organizzazione Sviluppo e valorizazione delle risorse Integrazione con il territorio I 3 N Inclusione e differenziazione Ambiente di apprtndiinento Curricolo, progettazione e valutazione Area di processo //////// //////// Rivedere le modalità di valutazione e certificazione delle competenze Prevedere contatti/incontri in continuità con referenti della SS. di 11 grado per presentare i casi di studenti con difficoltà di apprendimento , Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica e potenziamento dell inclusione scolastica con particolare riguardo ai BES Potenziamento della didattica laboratoriale Superamento della lezione frontale, facendo sì che l’insegnante rivesta ruoli diversi: guida, mediatore, tutor, regista, facilitatore Promuovere la partecipazione del personale docente alla formazione specifica e allargare l’offerta formativa per ordine di scuola. ///////// Obiettivi di processo /// 1/! /// X /// /// /// /// X /// /// /7/ X /1/ 4 Priorità /// 112 RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO, AREE DI PROCESSO E PRIORITA’ DI MIGLIORAMENTO 13 /// /// /// X /// 5 1-2 J interna — e primaria la per secondaria a completare la scheda di certifictzione delle competenze. interna Formazione all’istituto/Ricerca-azione e sull’elaborazione somministrazione d una pro a per competenza per primaria e secondaria Formazione didattico metodologica: metodologie e ambienti per la didattica digitale integrata, eso di testi in formato digitale. sociali e di cittadinanza e all’istituto sul “Cunicolo trasversale verticale delle essenziali”, competenze atti-a erso la condivisione e difftisione del materiale elaborato e mediante la promozione di occasio i di confronto e di riflessione su di esso all’interno dei tre ordini di scuola e Elaborazione sperimentazione in tutti e tre gli ordini di scuole di griglie di osservazioni utili a valutare le competenze Formazione . Azioni previste . A.S. 2018/2019 FS lN20l2 e Curricolo Gruppo di lavoro Competenze essenziali - — - - Docenti di tutti e tre gli ordini Docente animatore dioitale FS lN20l2 e Currkolo Gruppo di lavoro per la costruzione di una prova per ompetenza - - - FS 1N2012 e C’urricolo Gruppo di lavoro Competenze essenziali Docenti dei tre ordini di scuola — - conclusione A.S. 2018/2019 A.S. 2017/2018 —_____ A.S. 2016/2017 . dell’attuazione . . Termine previsto di Soggetti responsabili , - , - - Somministrazione della prova e, in seguito alla pilnentazione,_eventuale ridefinizione della stessa. innovazione delle metodologie didattiche dei docenti sua inari Collaborazione tra insegnanti di diversi ambiti discipl per prova una di one alidazi x e ione nell’ideazione, definiz competenze. - essenziali. per il Condivisione di strumenti di osservazione comuni clic, nanza, cittadi di e sociali tenze compe monitoraggio delle alla nali funzio o sarann aria second e ia primar per la scuola di scheda compilazione del documento di valutazione e alla certificazione delle competenze. - - scuola, Analisi del documento all’interno dei tre ordini di te per propos di zione elabora confronto sulle sue diverse parti, one, attuazi ta concre sua una per e possibili modifiche una attraverso riprogettazione in qualsiasi campo, ambito e disciplina. consapevolezza rispetto alle competenze Maggiore si trasversali che tutti gli insegnanti attivano per qualsia attività didattica. tare Condivisione di uno strumento comune utile a proget tenze compe le are interventi mirati a sviluppare e a verific - , Risultati attesi per ciascuna azione , . . effettuati in itinere entro il termine stabilito . realizzata tivaEerprdine di scuola Azione Adeguamenti Area di processo: Ambiente di apprendimento re l’offerta fo del personale docente alla formazìone specifica e allarga Obiettiva di processo: Promuovere la parteci azione Priorità: PROCESSI E MONITORAGGIO DEI PIANIFICAZIONE OPERATIVA Risultati raggiun 14 l’affiancamento degli insgpanti Attività che pre odono il oinvolgimento degli alunni conw Cice reni” — tecniche coopero [ive (Cooperative learning, Jigsaw. ); la definizione e la realizzazione di piLcoli progetti da parte dei ragazzi, con — Ideare e realizzare: Laboratori in terdisciplinari ch pre\ odono l’uso di Azioni previste . discipline Decenti di Docenta di disLipline , diverse diverse .. Soggetti responsabili dell attuazione A.S. 2017/2018 A.S. 2018/2019 Termine previsto di conclusione Rielaborazione delle - - partecipazione degli alunni; valorizzazione abilità e competenze allievi. delle delle degli atti a conoscenze apprese; - progetto — valorizzazione delle potenzialità di ciascuno; Sviluppo delle competenze il he lavoro in gruppo richiede; Coinvolgimento nella realizzazione di un Coinvolgimento di tutti gli allievi e - , Risultati attesa per ciascuna azione Adeguarnenti effettuati in Etanere (eventuali) . Azione realizzata entro il termine stabilito Prìorità: 2 Area di processo: Ambiente di apprendimento Obiettivo di processo: Superamento della lezione frontale, facendo sì che l’insegiuinte rivesta ruoli diversi: guida, mediatore, tutor, regista, facilitatore ciascuna azione raggiunti per Risultati effettivamente 15 di campo ogni in quadri mestre, di sviluppo. Laboratorio “Nonni digitali” - - — nelle disciplinare) esperienza/ambito quali: possano essere valutate, attraverso fasi e monitoraggio osservazione, di di e sociali tenze verifica, le compe cittadinanza degli studenti; gli alunni siano coinvolti in maniera sempre più attiva (secondo l’età e il grado scolastico) nella progettazione delle attività, nello sviluppo delle diverse fasi, nel momento della valutazione dei risultati ottenuti. Valutazione da parte del docente e docente) e (alunno covalutazione ca (uso didatti e iva dell’esperienza educat ento). riferim cli all’età adatti tori di descrit Sperimentazione di griglie osservatìx e per le competenze sociali e di cittadinanza per monitorarne la crescita a seconda dell’età per (una attività di Realizzazione Azioni previste di la oro icolo “Competenze Docente Animatore Digitale/ Referente di progetto Secondaria — FS Curriculi 11512012 “Competenze lavoro di Gruppo trasversali essenziali in verticale” l utti docenti dei tre ordini di scuola ___ essenziali” Docenti dei tre ordini di scuola Gruppo FS 1N2012 e curi —___ - - - Soggetti responsabili dell’attuazione dimento Area di processo: Ambiente di appren ca laboratoriale la didatti iare Potenz so: proces di Obiettivo Priorità: I scolastico 2018/ 2019 Armo scolastico 2017/2018 Anno scolastico 2017/2018 Anno Termine previsto di conclusione alunni: ——__ ______ ______ ____ 16 (in cittadinanza della Coinvolgimento di zione l’attiva particolare i nonni), attraverso sono gli alunni cui in atico un laboratorio inform i tutor dei nonni. — - - trasversale erticale delle competenze essenziali”, declinati per ordine di scuola. Per docenti dei tre ordini: Creazione di ambienti di apprendimento che consentano agli studenti di esprimere le proprie competenze sociali e di cittadinanza. Progettazione (anche in collaborazione con il territorio) di laboratori/percorsi/attività che fa oriscano la riflessione sulle competenze sociali e di cittadinanza richieste dal contesto in cui i ragazzi vivono e più in generale dal mondo contemporaneo. Esprime valutazioni e covalutazioni sui risultati e sui processi di un lavoro comune (vedi descrittori del “Curricolo trasversale verticale delle competenze essenziali”, declinati per ordine di scuola) si vedano descrittori del “Curricolo Per Risultati attesL per ciascuna azione . . .. . Gare sportive Docenti interne esterne (giuria) ed nell’ambito dell’orientamento Organico potenziato (se fattibile) esterni, e A.S.2018/2019 A,S. 2017/2018 Arte Docenti Tecnologia Esperti Laboratorio “Intelligenza mani” di AS. 2018/2019 A.S. 2018/2019 Docenti di Matematica delle . A.S. 2018/2019 Laboratorio di potenziamento di matematica/ informatir a/ coding diverse . Termine previsto di conclusione Docenti di Storia Bihliotecaiio Docenti di discipline Soggetti responsabili dell attuazione Laboratorio ci potenziamento di storia (per gruppo di alunni interessati) prevedono sia attività di potenziamento che di recupero (in Italiano, Storia, Geografia, Sr ienze) Attivazione di laboratori per classi parallele o gruppi di interesse clic , Azioni previste Priorilà: i Area di processo: Ambiente di apprendimento Obiettivo di processo: Potenziare la didattica laboratoriale - . apprendimento degli alunni. Potenziamento e valorizzazione delle conoscenze e abilità degli studenti, Ampliare la competenza sportiva fine di migliorare lautostima Precedenza ai BES Migliorare le capacità manuali e dare la possibilità agli allievi di trovare diverse aree di successo al Potenziare e stimolare le abilita logiche degli studenti. Approfondimento della conoscenza delle metodologie di ricerca storira e di analisi delle fonti. - -Progettazione di interxenti mirati alle effettive necessito degli alunni. Riduzione delle difficolta di . Risultati attesi per ciascuna azione I Adeguamenti effettuati in amere (eventuali) Azione realizzata entro il termine stabilito 17 Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione A.S. 2018/2019 di Esperti Intercultura Docenti dì diverse discipline — - cli sul Realizzazione percorsi plurilinguismo A.20l8/20l9 Insegnanti esperti di Italiano L2 e facilitatori linguistici — delle Potenziamento abilità linguistiche [ì L2 A.S. 2018/2019 conclusione Termine previsto dì di Esperti lntercultuia Docenti di diverse discipline - dell’attuazione Soggetti responsabili di Realizzazione tori Labora su interculturali “personaggi—ponte”, tradizioni dei Paesi di origine degli alunni, terni comuni a diverse culture. Azioni previste abilita delle Miglioramento linguistiche in Italiano L2 (per la comunkazione e per lo studio) di alunni non-italofoni; Vengono fa oriti l’inserimento e l’accoglienza degli alunni non italofoni di recente immigrazione Valorizzazione della cultura di origine di tutti gli alunni della classe; coinvolgirnento dei genitori nella raccolta di informazioni su tradizioni dei Paesi d’origine; confronto tra culture di erse e sviluppo di una ultura del rispetto dell’Altro. Sviluppo di una cultura del rispetto dell’Altro. - — - - - Risultati attesi per ciascuna azione - Adeguarnenti effettuati in itinere (eventuali) Priorità: I Area di processo: inclusione e differenziazione e piani didattici personalizzati eni di bullismo attraverso didattiche inclusive fenom e i one esclusi di i e episod Ridurr so: Obiettivo di proces stabilito Azione realizzata entro il termine Risultati ciascuna azione raggiunti per effettivamente 18 . ritenute anno —giugno, ogni requisiti abilità carenze ritenute rilevate superamento Miglioramento rischio degli pre- nelle delle e/o Individuazione delle aree specifiche nelle quali i bambini sono a Miglioramento della comprensione della lingua italiana e della prodii zione orale in lingua italiana Proposto ogni anno nello stesso periodo nello stesso periodo Gennaio proposto periodo Entro prima metà di gennaio, proposto ogni anno nello stesso individuazione precoce dei bambini a rischio Attuazione un di laboratorio di Italiano (L2) per i bambini stranieri Esporto esterno infanzia Docenti dell’ultimo anno della scuola anno Risultati attesa per ciascuna azione apprendimenti scolastici di base degli pre- di delle ogni nello stesso periodo Proposto Termine previsto di conclusione scolastici di base apprendimenti requisiti abilità Attività potenziamento a rischio per i bambini risultati Docenti dell’ultimo anno della scuola infanzia Somministrazione batteria di pro’e di approfondimento solo scuola dell’ultimo Docenti anno della infanzia Somministrazione del , Soggetti responsabili dell attuazione questionario IPDA Azioni previste . Adeguamenti effettuati in itinere eventua1i) abilità delle al didattiche potenziamento mirate Azioni Batteria di prove di approfondimento Somministrazione questionari Azione realizzata entro il termine stahibto Priorità: 2 Area di processo: inclusione e differenziazione Obiettivo di processo: individuazione precoce dei bambini con possibili disturbi di apprendimento e rinforzo di L2 (italiano) per i bambini stranieri 19 Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione 11 Coordinatore in il con accoido Classe di lio Consig e Elaborazione compilazione di una di “scheda ed forniative esigenze degli alunni programmi Raccordo/Confronto con la SS. di Il grado A.S. 2018/2019 Il Coordinatore di in Classe, le con collaborazione FF.SS, Orientamento Raccolta dati sugh allievi e sulle riecessita formatie della SS. W 11 grado su del Presentazione formativo percorso dell’alunno (potenzialità, difficoltà, A.S. 2018/2019 Sintesi del percorso formativo dell’alunno Risultati attesi per ciascuna azione Coordinatore di Il in Classe, le con razione collabo FF.SS. Orientamento A.S. 2018/2019 Ternune previsto di conclusione Incontro con referenti della SS. di Il grado al termine della Scuola secondaria di I grado e nel corso dei primi due anni della SS. di Il grado presentazione” dell’alunno , Soggetti responsabili dell attuazione . Azioni previste . Adeguamenti effettuati in itinere (eventuali) Azione realizzata entro il termine stabilito 20 Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione Area di processo: Continuità e orientamento ti con difficoltà di apprendimento uità con referenti della S.S. di 11 grado per presentare i casi di studen Obiettivo di processo: Prevedere contatti/ incontri in contin r Priorilà: 2 1. PROBLEMI — — — fTI(iI[ E POSSIWIJ STRiiNIENT Approccio esperienziale. globale: proporre atua7iom problematiche di vita reale (gioco, routines, allis ità nei vari campi..). problematizzando le situazioni, ponendo domande a cui i bambini devono trovare soluzioni soddisfacenti per loro. attras erso strategie e metodi scoperti e sperimentati da loro. L’insegnante non deve dare risposte immediate, ma permettere di agire in situazioni significative attraverso il pensiero pre-operatorio. 1. insegnante guida alla rielaborazione. attraverso processi di simbolizzazione sempre più dcv ala. avviando all’utilizzo di un linguaggio matematico. Stimolare costantemente il pensiero “creativo”/dis ergente, dos e il bambino pensa autonomamente per risols ere le diflicolta con risposte sempre più adeguate alla situazione, utilizzando tutte le conoscenze, abilità e capacità personali, sociali (nel rapporto fra pari) e strategiche in suo possesso. Allestmre spazi gioco (negozi, bilance..,) per attivare le prime forme concrete di calcolo. Sfruttare tutte le potenzialità di situazioni ricche di stimoli plurimi: drammatizzazione. giochi di ruolo, narrazione, ascolto cognitivo, uscite mirate, manipolazione. SCUOLA DELL’INFANZIA Approccio esperienziale: proporre situazioni problematiche di vita reale, problematizzando le situazioni, ponendo domande a cui gli alunni devono trovare soluzioni adeguati. alla sìtuazione, attraverso strategie e metodi scoperti e sperimentali da loro, I ‘insegnante raccoglie le risposte e guida la rielaborazione, permettendo agli alunni di agire in situazioni significative, attras erso il pensiero operatorioconcreto Stimolare costantemente il pensiero critico/creativo/divergente. dos e l’alunno pensa autonomamente per risol\ ere le diflicolta con risposte sempre più adeguate al la situazione, utilizzando tutte le conoscenze, abilità e capacità personali, sociali (attras erso il confronto fra i compagni) e strategiche in suo possesso. itilizzare l’errore per capire il ragionamento dell’alunno e le sue di tÌicoltà (a lisci lo di procedure co di logica). Rappresentare e visualizzare situazioni con diagrammi, schemi, mappe, tavole, colori, simboli.. Utilizzare strategie quali la manipolazione. drammatizzazione. giochi (li ruolo, narrazione. ascolto cognitivo. uscite mirate. apprendimento cooperativo, costruzione di mappe cognitive SCUOLA PRIMARIA — attras erso l’utilizzo delle fusi operatorie, avvia ad un utilizzo consapevole dei processi di modellizaazione Proporre suLla/ioni problematiche di vita reale. problematizzando le situazioni, ponendo domande a cui gli alunni devono trovare soluzioni adeguate alla situazione. attraverso strategte e metodi scoperti e sperimentali da loro. L’insegnante raccoglie le risposte e guida la rielaborazione, permettendo agli alunni di agire in situazioni significative, attraverso il pensiero operatorio-concreto orientadoli verso quello lòrmale. Stnnolare costantemente il pensiero critico/creativo/drv ergenie, dos e l’alunno pensa autonomamente per risolvere le diilìcoltà con risposte sempre più adeguate alla situazione, utilizzanuo tutte le conoscenze, abilità e capacità personali. sociali (attraverso il confronto fra i compagni) e strategiche in suo possesso. Utilizzare l’errore per capire il ragionamento dell’alunno e le sue difficoltà (a livello di procedure c’o di logica). Rappresentare e visualizzare situazioni con diagrammi, schemi, mappe. tavole, colori, simboli... lavoro di gruppo, analisi situazioni di problcm solv ing “studi di caso”. proposte operative argomentate Modellmzzazione di processi con uso di mappe Approccio che a partire dall’esperienza. SCUOLA SECONDARIA Dl i GRADO per l’apprendimento delle competenze matematiche &IPR(i’(• I MFì ODOLOCftI STkÀI ECIE DII) 3. SPAZIO E FIGURE 2. NUMERO — - - - - - - — - - — partire dalle esperienze ludiche concrete in cui il corpo è il protagonista assieme allo spazio e agli oggetti che circondano il bambino attività motoria (percorsi scaturiti da esperienze di vita, dalle letture di tiabe... mappe, labirinti, esplorazione degli spazi della scuola..) promuovere la pratica psicomotoria, importantissima per i bambini di questa ihscia d’età utilizzare termini topologici durante l’attività motoria per permettere al bambino di Partire dai vissuto del bambine (i bambini non sono una tabula rasa) Favori e situazioni di scoperta e di ricerca (situazioni occasionali, strutturate e non, giochi, lilastrocche, conte.) Consentire ai bambini di operare sulla realtà per compiere trasformazioni su oggetti e materiali Favorire la riflessione su ciò che si sta li.icendo educando “lo sguardo” del bambino sulle cose Contare per contare e contare con la comspondenza del gesto Avviare alla simbolizzazione (dire e rappresentare) dell’esperienza puntando l’attenzione sul le trasformazioni Aiutare i bambini ad esprimersi attraverso un linguaggio sempre più adeguato Promuovere attività per av icinare i bambini al mondo dei numeri (cucina, realizzazione di negozi, pesca, gioco delle carte, giochi da tavolo, giochi motori, attività con uso di bilance) fiabe - - - - Utilizzare materiale didattico strutturato e non per facilitare le procedure/ragionamenti: gettoni, bottoni, abaco, regoli, materiale multibase, carte da gioco, dadi, carta quadrettala. millimetrata, negozio... tabelline: risulta più lhcile l’acquisizione e la memorizzazione nel tempo se associate a rime e filastrocche. Presentare diverse strategie di calcolo orale e allenarli al “quanto manca a.,” (12 -i-..... 30) Seppur iniziando da approcci concreti e quotidiani da cui estrapolare oggetti numerici, col tempo rendere i numeri stessi oggetti di riflessione (in quanto esistono in se stessi anche a prescindere da ogni contesto), conducendo i bambini a giocarci, a cogliere regolarità. ecc.. Alternare con modalità e dosaggi adeguati. eontestualità e astrazione. Far cogliere l’aspetto evolutivo del pensiero matematico, che da sempre ha accompagnato la storia umana. Utilizzare blocchi logici, raccolta di scatole di tutte le dimensioni che permetta di classificarle, utilizzarle come impronte, svilupparle sul piano, Costruire figure piane. solidi con cartacartone, carta millimetrata, spago, stuzzicadenti, plastilina, ombre e/o materiale strutturato., Utilizzare softwear geometrici (Cabri ecc.) Per utilizzare un linguaggio sempre più specifico organizzare momenti di costruzione/disegno dì figure attraverso la dettatura degli elementi identifleativi delle stesse, fra compagni. Rappresentare ed operare sulla linea dei numeri naturali, razionali, decimali, utilizzando anche frecce per visualizzare ìl significato del 11) processo inverso (8 - - - - .. Costruire figure piane, solidi con cartalcartone, carta millimetrata, spago, I tilizzare sollwear geometrici (Cabrì. Geogebra, ecc.) Per utilizzare un linguaggio sempre più specifico organizzare momenti di costruzione/disegno di figure attraverso la dettatura degli elementi identificativi delle stesse, fra compagni. Utilizzare varie posizioni sul piano e nello spazio per rappresentare le figure senza creare degli stereotipi. Giocare con il tangram per la costruzione di Utilizzare materiale didattico strutturato e non per facilitare le procedure/ragionamenti: abaco, materiale multibase, dadi, carta quadrettata. millimetrata, negozio... Presentare diverse strategie di calcolo orale e Calcolo orale con verbahzzazione delle strategie individuali Utilizzo della proprietà invariantiva per semplificare le divisioni, utilizzando anche i criteri di divisibilità Esame delle proprietà di O e I nei numeri naturali attraverso l’equazioni o il calcolo inverso della divisione Uso delle tavole numeriche per trovare potenze e radici grafiche. Rappresentare ed operare sulla linea dei numeri naturali, razionali, decimali, utilizzando anche frecce per visualizzare il 11) significato del processo inverso (8 DATI E PREVISIONI 5. MISURA - 4.RELAZIONI E FUNZIONI - - stimolare situazioni di misurazione attraverso il corpo (usare unità di misura come la mano, il piede. i passi....) utilizzare strumenti multipli pcr sperlincntaic sperimentazione di ritmi numerici e individuazione dei criteri che li determinano rappresentarsi e strutturare gradualmente gli spazi (vicino, lontani, amplissimi, a misura) aiutare i bambini a ripercorrere l’esperienza vissuta attraverso il linguaggio socializzato: a)trovare modi diversi di rappresentare, in modo tridimensionale prima, grafico poi. l’esperienza vissuta: b)condividere insieme al gruppo i diversi modi di rappresentare descrivendo verbalmente il processo di costruzione e le eventuali difficoltà promuovere esperienze con materiali /oggetti strutturali/non) su cui si basa la geometria: punto, linea, superficie lavorare sulle opere di artisti contemporanei (Caporossi. Klee, Vasarely..)per educare i bambini a ragionare sulla spazialità e sulle rappresentazioni. - - - - — - - — - - - - - . . — — Sperimentare confronti di angoli con carta trasparente, sovrapposizione, ritagli, composizione.. Consolidamento dei contenuti attraverso la sperimentazione del linguaggio logico/formale goniometro...). Usare gli strumenti appropriati per il disegno, costruzione di angoli... (righello. figure equivalenti. Sperimentare il geopiano Sperimentare confronti di angoli con carta trasparente, sovrapposizione, ritagli, composizione. Prediligere attività laboraloriali che permettono all ‘alunno non solo di eseguire. ma anche di progettare, costruire, manipolare con materiali diversi, discutere. argoinentare. fare ipotesi. sperimentare e control lame la alidità. “coltivando” una geometria che proceda sempre più per problemi e meno per definizioni, Partire da situazioni concrete e spesso di Partire da attività pratiche: riordino di oggetti carattere scientifico che si prestano alla in scatoloni costruzione di grafici e tabelle Utilizzo dei blocchi logici per costruire ritmi Analizzare situazioni sia nell’ambito con una o più differenze scientifico che geometrico relative a l’unzioni Utilizzo dell’insiemistica in modo pratico. poi pi’oportìonalitù diretta e inversa (lato del di classificazioni, per fare rappresentazione come quadrato e il suo perimetro, spazio con criteri individuati da loro e/o assegnati percorso/tempo impiegato, Uso di cornicette (sequenze di ritmi) raggio/circonferenza.,) Sperimentazione sulla linea dei numeri di ritmi Utilizzare solìwear geometrici (Cabri, (a terra, a parete..) Geogebra, ecc.) Costruzione di ritmi numerici e individuazione dei criteri che li detenninano (scopri i numeri che mancano in una serie...) Sperimentazioni pratiche di rapporti geometrici (circonferenza diametroraggio con lo spago) (‘ostruzione di grafici. tabelle a doppia entrata, -Creare situazioni significative finalizzate alla raccolta di dati, per stimolare l’interpretazione diagramma ad albero in situazioni concrete di essi (pesi, misurazioni in genere..) Fondamentale sperimentare concretamente Costruire quLstlonart situazioni di stima (pcso distanza altczza goniometro...). Giocare con origarni. carta, macchie di colore. specchi. per l’avvio alla simmetria Usare gli strumenti appropriati per il disegno, costruzione di angoli. (righello. Giocare con il tangram per l’avvio all ‘equiestensione. Utilizzare varie posizioni sul piano e nello spazio per rappresentare le figure senza creare degli stereotipi. — — denaro, spesa..) perché gli alunni. di fatto. responsabile. Proposte d’indagine in contesti concreti. scolastici e non; Costruzione e lettura di diagrammi. gratici. anche con programmi infòrmatici (Exel) Stimolare la ricerca di strategie adatte per la costruzione di grafici da parte degli alunni. Riflettere sui vari strumenti di misura per evidenziarne i limiti e parlare di grado di affidabil ità Condurre gli alunni a superare la visione “quantitativa” del misurare legato a realtà fisiche direttamente esperibili (lunghezze, pesi..) a favore anche di una visione dì tipo “qualitativo” legata a realtà economiche e sociali (migrazioni. variabilità di crescita..) hanno poche situazioni extrascolastiche in cui si rapportano alla realtà in maniera autonoma e ribadita dai “tdu.rricoli di matcmaticfr elaborati dall’ ANNOfAd lt/NE: l’elevata valenza i:terdiseiplinare fra la matematica e tutre le a.ltre discipline cd eduvaz.ioni iene trattaL. e PIO o iu i. li a li i li) L iuufl 00 (Id) IL i d i ‘I L O te E h I ‘il fr no varie forme di misurazione de quidi e non (travasi con contenitori di ogni genere e di materiale liquido e non.) raccolta di dati basati su vissuti personali (quanti sono andati in montagna’?. .)e prime tirme di simbolizzazione semplici (presenze/assenze, compleanni..) Attività ìnerenti la ‘Musica attiv a” di di esperienza prevalente: LA CONOSCENZA DEL. MONDO ORIENTAMENTO - — Utilizza correttamente gli organizzatori opologici (dentro/fuori, sopra/sotto. er collocare se stesso, gli altri e gli oggetti in uno spazio noto - - Classe prima Acquisisce consapevolezza dello schema corporeo e della posizione del proprio “sé fisico” nello spazio Si orienta nei propri spazi (interni, scuola, casa ed esterni, strada, quartiere, ...) conoscendone i nomi e le I unzioni Descrittori in uscita) PRIMARIA DELL’INFANZIA ( SCUOLA SCUOLA in uscita) - Classe prima - Descrittori Classe terza ( in uscita) e Scuola Secondaria di Scuola Secondaria. di primo grado primo grado Si orienta nello spazio circostante e Adopera sistemi di orientamento sulle carte geografiche utilizzando rappresentazione su carta iferirnenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche lescrittori ( Classe quinta PRIMAIUA SCUOLA esperienza: 11. SE’ E I.’ ALTRO, IL CORPI) IN IOlIENTO, LINGUAGGI CREAi IITA’, ESPRESSIONE. I DISCORSI E LU PAROLE, LA CONOSCENZA DEL MONDO [ND1CATORI VERTICALI Campi Campo Competenza: ORIENTAIEX1’O SPAZIO TEMPO - - Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali Collocare l’es;perienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio 4SSE : STORICO SOCIALE Competenze (li base a conclusione dell’obbligo di istruzione: ASSE STORICO SOCIALE: COMPETENZA IM ORIENTAMENTO NELLO SPAZIO LC. IM PORCIA CURRICOLO VERTICALE DI ISTITUTO DI GEOGRAFIA di A/!arga i proprio campo di movimento da spazi noti a spazi sempre più ampi in base alla propria rappresentazione mentale - - - - - alcuni concetti mentali Osserva e descrive in mappe mentali Osserva e descrive in mappe l’ambiente fisico e antropico dell’italia, l’ambiente fisico e antropico del ropa e del mondo utilizzando gli dell’Eu erritorio vicino utilizzando gli strumenti dell’ osservazione indiretta strumenti dell’osservazione diretta Osserva e descrive in mappe mentali (fotografie, filmati, documenti cartografici, immagini satellitari, ...) l’ambiente fisico e antropico della Implementa le proprie carte mentali )ropria regione amministrativa e attingendo all’esperienza quotidiana e al el l’italia utilizzando gli strumenti lei I ‘osservazione indiretta (fotografie, bagaglio di conoscenze Fa ricorso alle proprie carte mentali 6lrnati, documenti cartografici, er agire e muoversi concretamente immagini satellitari, •..) - - - - - Conosce gli strumenti specifici - - - dell’operare geografico (carte di vario are ipo, planisferi, grafici, immagini, mappe, er rappresentano (mappe e percorsi) immagini satellitari, ccc. per analizz ..) e li utilizza per analizzare fatti e fatti e fenomeni locali e italiani Utilizza concetti e organizzatori eni a scala mondiale fenom Localizza sulla carta geografica la topologici nelle rappresentazioni Seleziona e classifica dati secondo lisici plastiche e iconografiche (posizione di posizione di “oggetti” geografici e antropici (in particolare la posizione linee guida fòrnite se stesso, di persone, oggetti in un Riespone utilizzando descrizione, lelle regioni fisiche e amministrative contesto spaziale) - - - ibicazione, localizzazione, paesaggio, geografia: ubicazione, localiz egione, paesaggio, ambiente, territorio, mbiente, territorio sistema antropofisico Utilizza concetti geografici per agire sul territorio Utilizza concetti geografici per leggere comuni care efficacemente informazioni spaziali sull’ambiente vicino e lontano, applicando modelli geografici e onfrontando contesti ambientali e ocioculturali Interpreta carte geografiche a Interagisce con lo spazio in modo LINGUAGGiO DELLA GEOscala, carte tematiche, grafici, diversa i GRAFICITA consapevole e compie i primi tentativ - Conosce, comprende • Conosce, comprende e utilizza Conosce gli organizzatori CONCETTI GEOGRAFICI E delle strutture logiche della cardine fia: geogra CONOSCENZE topo logici (dentro/fuori, sopra/sotto.,,) lcuni concetti di base della zazìone, CARTE M ENTAL IMMAGiNAZIONE GEOGRAFICA - - - Conosce e localizza i principali ‘oggetti” geografici e fisici (monti. fiumi, laghi, ...) e antropici (città. in frastrutture, si sterni culturali, ...) dell’Europa e del mondo Conosce e descrive le caratteristiche delle regioni e dei paesaggi dell’Europa e del mondo, mettendoli a confronto Stabilisce relazioni di interdipendenza tra elementi naturali e tra elementi iaturali e antropici Confronta gli aspetti salienti dei fenomeni geografici analizzati individuando analogie e differenze - - - - - - - - - - - Conosce il proprio ambiente di esidenza e la propria regione nei loro aspetti fisici e antropici Conosce e localizza i principali ‘oggetti” geogralici e fisici (monti, fiumi, laghi, ) e antropici (cittt, infrastrutture, ...) dell’Italia Conosce, descrive e confronia le caratteristiche dei paesaggi italiani (di nontagna, collina, pianura,,,,) Conosce ed applica al contesto italiano il concetto polisernico di regione geografica Comprende che lo spazio geografico un sistema territoriale costituito da elementi fisici e antropici Stabilisce relazioni di interdipendenza tra elementi naturali e Lra elementi naturali e antropici - nalTazione, spiegazione e facendo riferimento a materiale documentario di diverso tipo dell’italia) Vede’ con l’immaginazione “Vede’ in modo geograficamente “\‘ede” in modo geograficamente luoghi e paesaggi reali e fantastici corretto paesaggi e semplici sistemi corretto e coerente, paesaggi e sistemi attraverso l’ascolto di racconti, territoriali vicini utilizzando immagini, telTitoriali lontani anche nel tempo nei fiabe, miti, transitando dalla esti descrittivi, diversi aspetti utilizzando carte, grafici e fantasia alla realtà, dallo spazio immagini, dati statistici, immaginario allo spazio geografico Descrive verbalmente e iconogralicarnente percorsi eseguiti Rappresenta oggetti di uso comune li sa riconoscere dall’impronta che lasciano PAESAGGiO TERRITORI E “Conosce” il paesaggio vicino REGIONi attraverso l’attivazione di tutti i sistemi senso-percettivi e l’osservazione diretta Coglie le denominazioni e le funzioni cui sono adibiti determinati locali o spazi del vissuto quotidiano, le loro relazioni e le regole d’uso identifica nell’intorno spaziale, scuola, casa ecc, una “regione” con caratteristiche comuni e funzioni leterminate 1 - Legge ed utilizza gli strumenti - - - 4MBJENTE E CITTADINANZA- - - computerizzata ...) anche per muoversi consapevolmente in un territorio - - - - - - - - Supera stereotipi e pregiudizi e si Si comporta in modo rispettoso nei Si sente parte di diversi gruppi apre al confronto con I’ “altro” attraverso sociali (famiglia, scuola, gruppo confronti degli altri e dell’ambiente circostante attraverso la conoscenza e il l’approfondimento delle proprie etnico, sportivo,...) conoscenze sui diversi contesti confronto Riconosce e conosce i propri ambientali e culturali Riconosce nel territorio vicino gli compagni, si relaziona con loro Riconosce nei vari paesaggi gli attuando rnodalit positive, matura lementi fisici, storici e artistici che ne -appresentano il patrimonio naturale e elementi fisici, storici e artistici che sono spirito di collaborazione atrimonio naturale e culturale da Riconosce il ruolo e la funzione culturale da tutelare tutelare e valorizzare Attua comportamenti colTetti di della figura adulta Valuta i possibili effetti delle decisioni Rispetta regole di comportamento salvaguardia dell’ambiente vicino e e delle azioni dell’uomo sui sistemi maturando senso di responsabiliti iflette su di essi, anche proponendo territoriali vicini e lontani soluzioni idonee E consapevole delle problematiche Legge la piantina della scuola e ambientali e delle buone pratiche a comprende i comportamenti da livello locale, europeo e mondiale assumere in caso di emergenza Legge piante, interpreta indicazioni e comprende i comportamenti da assumere in caso di emergenza - Interpreta e costruisce grafici, rappresentazioni tabelle, ... iconografiche/plastiche in modo Interagisce con lo spazio consapevole e compie i primi tentativi per rappresentano Interpreta carte geografiche e -Utilizza correttamente gli METODi TECNICHE afici e specifici delFoperare geografico (carte di STRUMENTI PROPRI I)ELLA organizzatori topologici (dentro/fuori, ealizza semplici schizzi cartogr vario tipo, grafici, mappe, cartogratia carte tematiche GEOGRAHA sopra/sotto, vicino/lontano...) nelle — Utilizzare il Conoscere e utilizzare il linguaggio del proprio corpo per rapportarsi con la realtà circostante INDICATORI VERTICALI - - - — - SCUOLA PRIMARIA Classe prima Acquisire coscienza del proprio sé tisico Potenziare l’immagine di sé. Interagire con il corpo per mettersi in relazione con l’ambiente (laltro da sé e i materiali) Percepire e conoscere il corpo anche in rapporto allo spazio e al tempo e rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri Riconoscere alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psicotisico legati alla cura del proprio corpo ed a un con-etto regime alimentare Descrittori DELL’INFANZIA ( in uscita) Campo di esperienza prevalente: n. CORPO IN MOVIMENTO Campi di esperienza IL SE’ E I’ALTRO,IL CORPo IN N1OVIMENTO, — - - - primo grado Classe prima di Utilizzare il 1iniaggio gestuale e_____ Padroneggiare schemi motori e posturali in relazione alle variazioni dellorganismo sotto sforzo fisico e miglioramento delle capacità condizionali: resistenza, forza. velocità e mobilità articolare Percepire e conoscere il corpo anche in rapporto allo spazio e al tempo e rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri. Riconoscere alcuni principi relativi al proprio benessere psico-tisico legati alla cura del proprio corpo ed a un corretto regime alimentare Descrittori SCUOLA PRIMARIA Classe quinta ( in - - - Utilizzare le proprie capacità Incrementare le capacità condizionali secondo il proprio livello di maturazione, sviluppo e apprendimento. Riconoscere i principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo ed a un corretto regime alimentare. Descrittori Scuola Secondaria. di primo grado Classe terza ( in uscita) LINGUAGGI CREATI VITA’, ESPRESSIONE, I DISCORSI E LE PAROLE,LA CONOSCENZA DEL MONDO ASSE COMUNICATIVO/ESPRESSIVO Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione: corpo, movimento e sport: percepire, conoscere il corpo; muoversi in relazione allo spazio e al tempo; comunicare con il corpo; giocare, fare sport, conoscere e applicare le regole; curare la sicurezza e la salute. LC. IM PORCIA CURRICOLO VERTICALE IM ISTITUTO DI SCIENZE MOTORIE - — Gestire momenti di gioco autonomo e strutturato, collaborando con gli altri, nel rispetto di sé, degli altri e dei materiali impiegati Imparare a coordinarsi nel gioco collettivo anche utilizzando attrezzi e materiali, nel rispetto di regole sensoriali, ed espressive Saper usare il corpo e il movimento per rappresentare attraverso la gestualità situazioni comunicative reali e fantastiche - — - Comprendere all’interno delle varie operazioni di gioco e di sport il valore delle regole e Cimportanza di rispettarle, nella consapevolezza della correttezza e della collaborazione. Acquisire tecniche e tattiche di giochi tradizionali, sportivi e fùnzioni di arbitraggio. -_________ motorio per comunicare a livello individuale e collettivo stati d’animo idee e situazioni Consolidare capacità coordinativc ed organizzare condotte motorie sempre - - — Possedere il controllo di movimenti tecnici di alcuni sport individuali e di squadra. Conoscere e rispettare le regole della pratica ludica e sportiva. Gestire in modo consapevole gli eventi della gara, le situazioni competitive con autocontrollo e rispetto per sé e in collaborazione con gli altri. - coordinative in condizioni variabili: combinazione dei movimenti, differenziazione, equilibrio, orientamento spazio temporale ioni della personalità, devono essere praticate in forma ludica, Le attività motorie, per essere funzionali e influire positivamente sii tutte le dimens llino atteggiamenti corretti legati all’ambiente specifico e nel corso di variata, polivalente, partecipata con routine gestite dall’insegnante che contro varie fasce d’età. L’ambiente in cui si opera necessita di una forte interventi di opportuna durata e con differenziazioni significative a seconda delle obiettivi (esempio: eventuali rituali specifici di ogni ambiente, dal progettazione in cui siano chiari gli spazi, i tempi,le regole, le procedure e gli tragitto di andata e ritorno, allo spogliatoio e allo spazio spazio motorio). In questo senso si farà riferimento a tutta la vasta gamma di giochi motori. io del bambino di muoversi in modo consapevole e adeguato nei limiti L’importanza della ludicità nell’educazione motoria risponde al bisogno primar delle sue possibilità. tà (d’invenzione, di situazione, dei ruoli, di regole, ecc.) Il gioco è quindi sempre da sollecitare e gestire in tutte le sue forme e modali to degli obiettivi prefissati. Compito dell’insegnante sarà di programmare i giochi più idonei al raggiungimen nze educative vissute, all’ampiezza della base mia,aIcips Il raggiungimento di livelli di autonomia,è legato alla ricchezza delle esperie maturazione psicologica del bambino e caratterizza le scuole La pratica psicomotoria è una strategia pedagogico-educativa che favorisce la dell’infanzia dell’istituto: e e fondamentale importanza emozionale ed espressiva. .attraverso il piacere di agire, restituisce al bambino e al suo movimento la natural ndo una dinamica (li piacere e di pensiero tramite il gioco e l’azione’. Permette di sviluppare un itinerario di maturazione che io rassicura, facilita INDICAZIONI METODOLOGICHE/DIDATTICHE Partecipare al gioco rispettando le indicazioni e le regole corpo e il movimento per rappresentare situazioni comunicative Offerta di spazi e materiali al chiuso e all’aperto per aiutare il bambino a muoversi correttamente utilizzando cose, salti. capriole, rotoloni Arrampicate con utilizzo di materiali morbidi Utilizzo guidato di piccoli materiali: palle. corde, cerchi, etc... • • • Manipolazione di oggetti di vario tipo (materiale di recupero) e di materiali grezzi: sabbia, acqua (nel periodo caldo), farina gialla, giornali, pasta e pasta di pane, etc... Avviamenio all’uso di colori (tempera, pennarelli e pastelli a cera) non in funzione grafica ma come scoperta della possibilità di lasciare segni Uso di spugne, tappi, mani, etc... in funzione di stampi per impronte MOTRIcIT4’ FINE O i4ÀNLALE • • • MOTRK7T4’ GLOBALE Rispetto a tale difficoltà si segnalano le tappe della motricità grossolana/globale e fine in base all’età dello s iluppo del bambino e alcune indicazioni metodologiche di massima Punti critici di passaggio tra l’infanzia e la scuola primaria legati alla motricità fine: • Impugnatura del colore/matita/penna • Orientamento nella pagina • Direzionalità delle lettere e di ogni movimento di motricità fine • Manipolazione di materiali diversi • Strumentai ità di base (tagliare, incollare, infilare,.) • Coordinamento per procedure indispensabili all’autonomia (abbottonarsi, allacciare le scarpe..) Costituiscono uogo ideale per lo svolgimento delle attività motorie la palestra. gli spazi aperti attrezzati e non. o comunque opportunamente recuperati o ricondizionati allo scopo. E importante garantire i requisiti minimi di agibilità e sicurezza per lo svolgimento delle attività stesse. Particolare attenzione va data anche all’uso dei materiali e delle attrezzature che potranno essere sia quelli tradizionali, sia altri particolarmente idonei (palle colorate, palloni, clavette, cerchi, bacchette, fettucce elastiche, ostacoli, panche, materassini, ceppi, tappeti, ecc.). delle capacità coordinative acquisite. In una prospettiva realmente formativa, acquistano in tal senso rilevanza tutte le attività polivalenti (percorsi, circuiti, ecc.) ed i giochi di squadra con regole determinate anche dagli alunni o assunte dall’esterno (quattro porte, mini-basket, rnini-vollev, mini-handbalL ecc.). ovvero attività sportive significative (corse, salti, lanci; ginnastica: agilità, ritmo; pre-atietica; esperienze sportive ecc.). Ciò non dovrà costituire pretesto per un prematuro avviamento alle discipline sportive, né deve presentarsi come esperienza scolastica episodica eccezionale, ma deve invece configurarsi come specifico intervento educativo teso a cogliere i veri significati sociali e culturali dello sport. si mantiene seduto senza alcun sostegno; gattona; riesce a mettersi da solo in posizione eretta, e sta in piedi senza aiuto; cammina con un aiuto; lancia la palla imitando l’adulto; tende ad afferrare, stringere tra le mani e mettere in bocca qualunque oggetto; e un altro dito della mano; riesce ad afferrare le cose senza lasciarle cadere, usando per esempio il pollice passa gli oggetti da una mano all’altra; fa cadere a terra e raccoglie i giocattoli; cammina da solo; cammina all’indietro; raccoglie i giocattoli da terra senza cadere; trascina o spinge i giocattoli; si siede da solo nelle sedie basse, da bambino; sale e scende le scale, se accompagnato per mano; si muove a tempo di musica; cosiruisce una torre con tre cubi; inserisce quattro anelli in un perno; inserisce alcuni chiodini colorati nei fori di un apposito pannello; gira due o tre pagine di un libro alla volta; scarabocchia; riesce a ruotare una manopola (per esempio quella di una radio); lancia una palla di piccole dimensioni; mano: dipinge. sia pure facendo dei semplici tratti, muovendo tutto il braccio e cambiando • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • è in grado di infilare quattro perle di grandi dimensioni; gira le pagine di un libro, una alla volta; sa tagliare con le forbici; tiene i pastelli stringendoli tra le dita e non con il pugno della mano; usa una sola mano nella maggior parte delle attività: riproduce i tratti di penna circolari, verticali ed orizzontali; disegna se gli viene chiesto; fa i punii. le linee e i tratti circolari; alTotola, fa a pezzi, preme ed unisce pezzi di creta; corre intorno agli ostacoli; cammina su una linea; riesce a stare su un solo piede per 5-10 secondi; saltella su un solo piede; trascina, spinge o guida giocattoli che hanno le rotelle; va sul triciclo; va sullo scivolo da solo; salta giù da uno scalino ed atterra su entrambi i piedi; lancia la palla in aria; • • • • • • • • • prende la palla al volo; costruisce una torre con nove blocchi; inserisce alcuni chiodini colorati nei fori di un apposito pannello, disegnando semplici figure; copia un cerchio; • • • • • • • • • • • • corre bene in avanti; salta sul posto su entrambi i piedi; sta in piedi su un solo piede (con un aiuto); cammina in punta di piedi; dà un calcio alla palla; • • • • • tenta di copiare una croce; biscotti, ecc.); mampola la creta (per esempio, fa delle palline, dei serpenti, dei cammina all’indietro facendo piccoli passi; salta in avanti per dieci volte consecutive senza mai cadere; sale e scende le scale autonomamente, alternando i piedi; fa le capriole; è in grado di ritagliare figure con le tòrbici seguendo una linea; copia una croce; copia un quadrato; scrive alcune lettere maiuscole; corre sulle punte; cammina in equilibrio su una trave; può fare un salto di quasi due metri a piedi uniti; saltella alternando i piedi; salta la corda; pattina; ritaglia semplici figure; copia un triangolo; disegna una losanga; copia il suo nome; scrive i numeri da uno a cinque; cobra all’interno dei limiti; impugna la matita come un adulto; ha la lateralizzazione ben definita; ta2jia ed incolla in maniera appropriata. • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • — Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione ( O DEL PRIMO CiCLO D’ISTRUZIONE?): utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione, anche se formalmente non dcl tono COMPRENDERE L____________________________ // formalmente difcttose. per interagire con un compagno o un adulto: e soddisfiire bisogni di tipo concreto situazioni contestualizzate, 2) LEGGERE E all’interlocutore, anche se a volte non connesse e l’insegnante per presentarsi. giocare tunzionc comunicativa in — - Comprende vocaboli scritti, frasi semplici, testi di dialoghi, filastrocche e canzoni, accompagnati prefdrtbilmcnte da supporti visivi cogliendo parole e frasi con cui ha famihiarizzato oralmente, - corrette, — — — - ‘ seambia semplici infonnazioni affrenti la sfera personale ( gusti. amici. attis itii scolastiche, giochi. acani.c Comprende lesti brevi e semplici cartoline. messaggi telefoni, lettere personali. storie per banibini, descrizioni, dialoghi, .1 accompagnati prcferibilmentc da supporti visivi, cogliendo le infonnazioni esplicite ( nomi famili:iri. parole e frasi basilari). utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione e — — — Comprende istruzioni, espressioni e t’rasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e lentamente: identifica il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti (la scuola, la famiglia, le acanze. i passatemPi. i propri gusti ...): si esprime linguisticamente in modo comprensibile Descrittori Comprende istruzioni, espressioni. frasi di uso quotidiano, pronunciate chiaramente e lentamente; comprende il significato globale di brevi storie o dialoghi; interagisce con i compagni e — Descrittori Ascolta e comprende vocaboli, Irasi c semplici istruzioni; imita e ripete con sufficiente rorrettczza lònetic a le espressioni erhalizzate dall’insegnante: utilizza singoli vocaboli con SCUOLA SECONDARIA I GRADO Classe prima I) ASCOLTARE E PARLARE SCUOLA PRIMARIA Classe quinta ( in uscita) Descrittori SCUOLA PRIMARIA Classe terza LINGUA INGLESE rTJ’5L PRIMARIA Classe prima SCUOLA DELL’INFANZIA ( in uscita) INDICATORi VERTICALI Arca LINGUISTICO ARTISTICO ESPRESSIVA — - Legge e individua inlòrmazioni concrete e prcvcdihili in semplici testi di uso quotidiano un annuncio. un prospetto, un menù, un orario) e in lettere personali; legge globalmente testi relativamente lunghi (opuscoli, articoli di giornale, descrizioni) per trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi; — utilizzando anche Supporti inultimediali; intcragisce in brevi conversazioni su temi anche non noti riguardanti gli ambiti personali e la vita quotidiana. argomenti noti di interesse personale e sociale — — Comprende in modo globale e dettagliato i messaggi orali in lingua standard: comprende in presenza e attraverso i inedia. argomenti di interesse personale e relativi alla vita quotidiana espressi con articolazione lenta e chiara; produce testi orali di varia tipologia e genere sii Descrittori SCUOLA SECONDARIA I GRADO Classe terza ( in uscita) Campi di esperienza it, SE’ E L’ALTRO, IL CORPo IN MOVIMENTO, LINGUAGGI CREATI VITA’, ESPRESSIONE, I t)ISCORSI E LE PAROLE,LA CONOSCENZA I)EI. MONDO Macrocompetenza: COMUNICATIVA UTILIZZARE UNA LINGUA STRANIERA PER I PRINCIPALI SCOPI COMUNICAT1VI ED OPERATIVI secondo il livello A2/avvioBl del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue ASSE COMUNICAT1VO CURR1COLO VERTICALE IM ISTITUTO IM LINGUA STRANIERA LC. IM PORCIA CUL FURALI 5) ASPLTl I 4) RIH L1TLRL SULLA LUsGUA 3) SCRIVI L -Manifesta unatteggiainento positivo verso uiia lingua e cultura diversa dalla propria, Opera un confronto con il proprio modo espressivo e con il proprio stile di vita, - Copia e rt C parole e semplici rasi attii coLi al le atti\ ità ss oltc in classe - - lndis idna aspetti comuni tra lingue e culture C&pia e scrive mcssagi semplici e hre i argomenti iiinil iari; produce espressioni e trcsi scritte collegate da semplici connettix i ( and. but. or> su argomenti di vita quotidiana. - Produce testi sentii di ‘varia tipolooìa e genere dialoghi, descrizioni, lettere) attinenti alla sfera personale e alla vita quotidiana usando il registro adeguato ed utilizzando anche strumenti telematici. Utilizza in modo eonsapeole gli elementi linguistici (applica le strutture studiate in contesti noti). Prende coscienza dci valori socio-culturali e di costume della propria e delle altre comunità tramite la lingua stessa e documenti autentici. - - — — Ascolta e cmrende semplici messaggi contestualizzati (vocaboli, frasi, racconti) produce semplici frasi (anche parola-frase) funzionali alla comunicazione • PARLATO (produzione e interazione orale) Scuola Dell’infanzia (in uscita) Competenze essenziali ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DELLA CULTURA E DELLE TRADIZIONI — — — — — Scuola Primaria (fine classe quinta) • Interagisce con compagni e adulti per presentarsi, giocare, soddisfare bisogni di tipo_concreto • Interagisce con compagni e adulti per scambiare informazioni afferenti la sfera personale Comprende vocaboli, istruzioiT Comprende vocaboli, istruzioni, brevi dialoghi, espressioni relative brevi dialoghi, espressioni, al proprio vissuto, semplici testi, identificando parole chiave ed il senso generale di un discorso. Competenze essenziali ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DELLA CULTURA E DELLE TRADIZIONI T Competnze essenziali ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DELLA CULTURA E DELLE TRADIZIONI Scuola Primaria (fine classe terza) Il sé e l’altro Sviluppa un’identità personale Si sente appartenente ad un gruppo (famiglia, classe, territorio...) Riconosce L’altro come diverso da sé Si relaziona con l’altro rispettando le regole di convivenza Dimostra autonomia nella gestione di sé — jIjovento Conosce il proprio corpo e i suoi bisogni Controlla IL proprio movimento in rapporto a sé, agli altri e allo spazio Rappresenta il proprio corpo Iiidicazioni Nazi6nali per il Curricolo 2012 • • • Produce testi orali semplici di diversa tipologia e genere e interagisce su argomenti noti di interessej Comprende gli elementi essenziali di un messaggio relativo al proprio vissuto o agli interessi personali; Comprende testi informatici e spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline, Scuola Secondaria Di Primo Grado classe terza) Competenze essenziali ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DELLA CULTURA E DELLE TRADIZIONI 2- Comunicazione nella Lingua ngIese e nella seconda Lingua Comunitaria • ASCOLTO (comprensione orale) LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA Indicatori Verticali Competenza i Chiave Europea Fonti di Legittimazione Trasversalità infanzia LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA: CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE ESSENZIALI IC. “JACOPO DI PORCIA” CURRICOLO VERTICALE DI ISTITUTO RIFLESSIONE SULLA LINGUA E SULL’APPRENDIMENTC) i SCRITTURA (produzione scritta) LETTURA • (comprensione scritta) • • Dimostra interesse e curiosità verso una Lingua e una cultura diversa; Acquisisce familiarità con fonemi nuovi o differenti da quelli della lingua rnadre DIVENTA PROGRESSIVAMENTE CONSAPEVOLE DI SUONI, TONALITA’ SIGNIFICATI DIVERSI / I i Acquisisce familiarità con fonemi nuovi o differenti da quelli della lingua madre. DIVENTA PROGRESSIVAENTE CONSAPEVOLE DI SUONI, TONALITA’ SIGNIFICATI DIVERSI Confronta forme linguistiche ed usi della lingua straniera con la Lingua madre. / utilizza espressioni e frasi adatte alla situazione Descrive persone, luoghi, oggetti familiari, utilizzando espressioni e frasi note. / • • Comprende testi semplici e dialoghi, identificando parole chiave e cogliendo il significato globale(accompagnati preferibilmente da supporto visivo). riferisce informaziom relative al proprio vissuto utilizza espressioni e frasi significative memorizzate riferite ad oggetti, luoghi,persone, situazioni note Comprende vocaboli, frasi semplici, dialoghi, cogliendo parole e frasi con cui ha famitiarizzato oralmente (accompagnati preferibilmente da supporto visivo). • • • Comprende il significato di testi scritti di varia tipologia e diverso genere (lettere! mail personali, sms, chat) su argomenti di interesse personale e relativi alla vita quotidiana; • Individua nei testi informazioni specifiche relative ai contenuti di studio c altre discipline, Produce brevi testi scritti di diversi tipologie e generi, attinenti la sfera personale e la vita quotidiana, con un registro adeguato al contesto e con l’utilizzo di strumenti telematici. • Usa in modo consapevole le funzioni comunicative relative al contesto; • Utilizza gli elementi linguistici e opera confronti con la lingua madre. • • personale/sociale, anche utilizzando supporti multimediali; Riconosce e riferisce tipicità della cultura e della lingua di studio; Usa la lingua in ambiti disciplinari diversi. J — ‘ausulaipststillriliteiriscrttta — 3, — - - - — Descrittori ascolta e ecitnprcnde scambi i erbali e semplici consegne esprime in modo coinprcitsìhtle propri pensieri e bisogni decodilica le consegne individuali e eodetiive tntervietse e rispoitde esiti perttttetiza in una conversazione rispettando il turno racconta utt espcrtens-a persoitale er. utta storta ascoltata o senti Li tiirmu la tiasi con iuta strstnura ere mniaitcale di base ascolta e comprende scanthi i crhalì decodilica le consegne tndividuali e collettii e legge e comprende iminagiiii. simboli - (ia uscita) SCLOL. DE1.LINFAN/.IA 2. LEGGERE E COM PREN— DERE I, ASCOLTARE E PARLARE ITALIANo INDICATORI VERTICALI conosce ed utìliz.’a tecniche di lettura legge. comprende e metitorizza brevi e setttpltet testi — — - legge usando tecniche div crse futtziottali allo scopo legce e dtstingue testi di dts cr50 tipo ricerca ed itvdtvtdua le tnfhrittazioni espltciie ed nnplteiie eonteltLitc in us testo riclabora le iitfortnazioni insercndole in schemi logici — — - — interagisee nello scambio cornUfliCativo in itiodo adeguato alla situazione mantiene l’attenzione su un itaessaggio orale, ne comprende le informazioni, ricordandonc il contenuto argomenta il proprio petisiero, le proprie opiniotii e le conoscenze utilizza registri Ittiguistici diversi itt relazione al coittesio Descrittori SCUOLA PRINIARIA Classe quinta odluccittautclitttitasetss,ltctfi’asislt-roduce.cotsl’aiutdisclveite/dini — — — Descrittori ascolta e comprende messaggi orali si esprime usando un lessico adeguato alle diverse situazioni per interagire adopera per esprimerst e comunicare anche codici e linguaggi diversi dalla parola SCUOLA PRINIARIA Classe prima ,- — produce testi scotti a seconda de uiiliita iuta lettura espressiva clic denota una di testi dt vario venere coittpreitde e interpreta testi a diversa domittaitua titarrattui. descritto i. regolattei, espostitri. poetici I nido iduandorte gli elemeitti costi tutii i — — — — SCUOLA SECONDARIA I° GRADO prima DescritWri ascolta. comprende e ritiene sul significato di testi di vario genere identifica attraverso l’ascolto attivo e finaliliato vari tipi di testo e il loro scopo ittteragisee in modo appropriato e prolicuo ttclle diverse situazioni comunicatise usa un liiiguaggio appropriato - - — produce testt scnttt rispondentt comprettde testi scritti operando inferettze seleztona ttilhrniaztoiti da testi scrItti eomplesst - - — S(IOLA SE(ONI)ARI. IO GRADO Classe lerza Descrittori seleziona intormazioni di teso orali complessi comprende i messaggi orali ricavando inirirmaetoni implicite usa in modo eflicace. futizionale e corretto la consuntcaztone orale produce cotu adeguata fluidìtà testi orali esaurienti anche a domittattza argomentativa competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione: PADRONANZA DELLA LINGUA ITALIANA: • Padroiicggiarc gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’intcratione consttntcaliva verbale in vari coittasti, • Leggere. comprettdere ed interpretare testi scritti di vario tiprr • Produrre testi di vario tipo in relazione al differenti scopi contunìeativt, U [ILIZ/ RE UNA LINGUA STRANILRA PER I PRIN( IPAI I SCOPI COMUNI(.A I IN I ED OPERAi IN’ I UI Il ILLARE GLI ,TRUMEN li I ONDANIENTALI Pii R UNA FRI T ILIONF CONSAPEVOLE DEL PA I RIMONIO AR [IS] IO 01 LI I I LRAI{I() UTILIZZARE TESTI E PRODURRE TESTI MULTIMEDIALI Macrocompetenza: COMUNICATIVA (‘ampi di esperienza Il. SE’ E L’ALTRO, IL CORPO) IN MOVIMENTO, lINGUAGGI (REATIVITA’, ESPRESSIONE, I DIS(’ORSI E LE PAROLE. LA CONOS(’ENZA I)EL MONDO i AREA LII%( [TISI 1(0 4RI IS1I(0 IeSPR1 SSIV’. ASSE DEI LINGUAGGI: COMPETENZA COMUNICATIVA I.C. Dl PORCIA CURRICOI.O ‘ER FI(’ALE DI 15111’ UTO RE 4. RIFLETTERE SULLA LINCI] %( RI \ iS Ci la no’ - — • usa il linguaggio sci baIe per espniiiei si e comunicare pioiluncia correttamente suoni e i ocaboli usa nuo’. e i spressioni lnguist ielie 5111 le finse le con’. cn.’ionali d scrittura - a. tesO sento ,idaiti alle arie situazioni rielabora testi pioducindo sintesi cd anipliattierti riconosce la sii otturi, le tuii, ioni principali e gli usi comuni della lingua nella pi od uzione di semplici ti asi di sensO compiuto e o bresi testi iispeita e ri dette sulle elementari con’. en/ioni ortogratiche — - auionoin bi e’. i testi spettando en/ioni ortografiche le elementari sen so compi a e dci de’.tsatar piodUee testi a pievalente cliii inanza narrativa, desei ittiva, csposiiis a. i egolati iii e poetica Sciive Iii modii conci io e cii ganizza I testo con coeicnza e coesione — - usa il lessico iii modo pertinente riconosce ed utilizz i l’i struituia comunicai ti a dcl discorso e la struttura loetca detla rase scopi al le sarte tipologie testuali produce testi scritti organici ed esaurienti arricchiti con riflessioni peisoital i la dominaitia ai gomentai ti a) — ,ma livia e applica le sti utiure morfosintattiehe della lingua e ne comprende ali aspetti semantici e storico ci oluiivi - — competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione: 3. 2. LEGGERE E COMPRENDERE 1. ASCOLTARE E PARLARE Th’scrittori I l’ALI ANO - - glatg)est sulla ltngcia scmttta ascolta e compiencle scambi eihali decoditica le consegne indisiduali e colettise legge e coinptende nnmagini, simboli — - — - ascolta e comprende scambi veibah e ‘emplici consegne espttme in modo comprensibile i piopo pensieit e bisogni decodifica le consegne individuali e collettise intel iene e risponde con pertinenza in una conveisazione rispettatido il turno rscconta un esperienza personale e/o una storia ascoltata o sentita formula frasi con una struttura grammaticale di base SCI, OLA DELL’INLANZI (itt uscita) INI)ICATORI VERTICALI conosce ccl utilizza tecniche di lettuia legge, coinpiende e memoti7za biesi e semplici testi - — - — Dma rittori ascolta e comprende messaggi orali si espome usando un lessico adeguato alle diserse situazioni pci interagire adopeia per esptimeisi e comunicare anche codici e linguaggi disersi dalla paiola - —_________________________________ SCUOLA PRIMARIA Classe prima — - - produce con I atutct di schetm c’o in legge usando tecniche dis cisc funzionali allo scopo legge e distingue testi di disciso tipo riceica ed individua le informazioni esplicite ed implicite contenute in un testo rielaboia le tnfoimazioni inserendole in schemi logici - — - Descrittori interagtsce nello scambio comunicativo in modo adeguato alla situazione mantiene attenzione su un messaggio male, ne comprende te intonTiazioni, ticoidandone il contenuto ai gomenta il propi io pensiei o, le proptie opinioni e le conoscenze utilizza rcgistn linguistici dtsersi in telazione al contesto SCUOLA PRIMARIA Classe quinta - utilizza una lettuta espiessiva che denota una eomprensione cli testi di atto gcnetc compiende e inteipreta testi a dts ersa domtnaitza (natrativi, desti ittisi, regolatii i, espositis i, poetici) mdis iduandone gli elemeitti costmtutts i - SCUOLA SECONDARIA IO GRADO sgj rima Dea crittori ascolta, compiende e riflette sul sigmficato di testi di sano gencie identifica attiaserso ascolto attiso e finalizzato ari tipi di testo e il loio scopo inteiagisce in modo appiopnato e proficuo nelle do ci se situazioni comttnicatise usa un linguaggio appiopnato — - - pioduce testi scotti rispondenti compiende testi scotti operando uiterenzc seleziona mtorma7ioni da testi scritti complessi - SCUOLA SE( ONDRIA I GRADO Classe terza Descrittori seleziona informazioni di lesti oialt complessi comprende i messaggi orali ricavando informazioni implicite usa in modo efficace, funzionale e coiretto la comunicazione orale produce con adeguata fittidita testi orali esaurienti anche a dominanza aigomentativa PADRONANZA I)ELLA LINGUA ITALIANA: • Padroneggiare gli strumetiti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione consuntcatlva verbale in s’ari eontastt, • Leggere, comprendere ed interpretare testi sciitti di vario tipo; • Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi, UTILIZZARE UNA LINGUA STRANIERA PER I PRINCIPALI SCOPI COMUNICATIVI ED OPERATI VI UTII IZLAR GlI TRUIVH’ N FI l’ONDArsIEN I ALI PER UNA FRI ILIONE CONSAPEVOLE DEL PATRIMONIO ARI ISTICO I [FT I I RARIO UTILIZZARE TESTI E PRODURRE TESTI MULTIMEDIALI Macrocompetenza: COMUNICATIVA (‘ampi di esperienza IL SE’ E L’ALTRO, IL CORPo IN MOVIMENTO, LtNGUAGGI CREATIVITA’, ESI’RESSIONE, I DISCORSI E LE PAROLE, LA CONOSCENZA DEL MONDo Arca ‘RI, . LINO,UISTI( O ARI ISI ICO ESPRESSI A ASSE DEI LINGUAGGI: COMPETENZA COMUNICATIVA I.C. DI PORCIA CURRICOLO VERTICALE DI ISTITUTo — LIlGUA SULLA RIFLETTERE 4. S( RIVERE is ett,iottali di c -p Otura tdi me noi e —usa nuos egpsstotti linguistiche coeaholi — -usa il ltttguaggio sei baIe per capi imersi e comunicare l,rotlltneia coiTettaitteitte suoni coi , tt iii leittentari coi t testi rispettando en/tolti ortograltche o bres tiel la senso compiuto e - produzione di semplici tasi di O hrest testi rispetta e riflette sulle elementari cons ettzioni ortogi atiche l se o cottiptut testi serittt adatti alle e rteottoscc principali - arte rielabota testi produsendo sintest ed 5, gli ust comurit della ltngua la strutiura le tiinziont ampliantettii - situazioni aut000m OSi - usa il lessio ti liti do peilittente rionosee ed uttliz,a la stmttura contuntcatt\ a del discitiso e la struttura logica della liase produce testi a prcs dente dominartia nirratt sa descritti a. a e poetica egolat cpositi I a. serts e in modo corretto e oigantzza il testo con coerenza e coesione seopt e dci destin alla lizza e appl ca le struttitre ne comprende gli aspetti semantici e storico es olutivi morfosintattiche della lingua e - - alle varte tipologie testuali produce testi scritti organici ed esaurienti arrteclttti con o tiessioni personali I a domtnanza argoiltetttativa) - 1) COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA ASCOLTARE Indicati Scuola dell’infanzia competenze trasversali ‘ INFANZIA Il bambino partecipa allo scambio comunicativo (trasversale: anche cittadinanza) SCUOLA DELL’ classe III Lalunno partecipa allo scambio comunicativo rispettando il turno di parola (trasversale: anche cittadinanza) SCUOLA PRIMARIA Il sé e l’altro Sviluppa un’identità personale Si sente appartenente ad un gruppo (famiglia, classe, territorio.,) Si relaziona con l’altro, rispettando le regole di convivenza Dimostra autonomia netta gestione di sè (trasversale: anche cittadinanza) e formulando messaggi semplici, adeguati alla situazione comunicativa - classe V Lalunno partecipa a scambi comunicativi (conversazioni, discussioni di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno SCUOLA PRIMARIA —________________________________ iForpo e il niovimento Conosce il proprio corpo e i suoi bisogni Controlla il proprio movimento in rapporto a sé, agli altri e allo spazio Rappresenta il proprio corpo I GRADO Lalunno interagisce rispettando le idee degli altri e comunica per ricavare informazioni spendibili nel quotidiano (trasversale: anche cittadinanza) Usa la comunicazione orale per stabilire con gli altri semplici forme di collaborazione in ambito scolastico (trasversale: anche cittadinanza) ‘ SCUOLA SECONDARIA CHIAVE PER LAPPRENDIMENTO DEFINITE DAL PARLAMENTO DAL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA: RIFERIMENTO NORMATIVO: NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2012 RIFERIMENTO[LE OTTO C?5MPETENZE LINGUA ITALIANA: CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE ESSENZIALI I.C. “JACOPO DI PORCIA” CURRICOLO VERTICALE DI ISTITUTO LEGGERE PARLARE Legge e comprende immagini e simboli Esprime i propri pensieri, bisogni primari e vissuti verbalmente e graficamente Ascotta e co rd1 vocaboìi, frasi, semplici istruzioni e brevi narrazioni ,- - ,- Legge testi (narrativi, descrittivi, informativi) cogliendo largomento di cui si parla e individuando le informazioni principali Legge i diversi caratteri (stampato maiuscolo, script, corsivo) Comunica con frasi semplici e compiute Racconta esperienze vissute utilizzando in modo appropriato le parole via via apprese finalizzate aLLe attività scolastiche Racconta esperienze vissute esplicitando le informazioni necessarie perché il racconto sia chiaro a chi ascolta Ascolta e mette in pratica semplici istruzioni (in situazioni concrete: gioco! palestra ecc...) .Ascolta discorsi affrontati in classe, testi narrativi, descrittivi ed espositivi, cogliendone il senso globale - .- - Comunica attraverso frasi semplici e adeguate alla situazione Legge e comprende testi di vario tipo (narrativo, informativo, descrittivo) cogliendone il senso, le informazioni esplicite e quelle implicite funzionali alla comprensione globale Legge e analizza testi letterari di vario tipo per comprendere e individuare le informazioni esplicite e quelle implicite necessarie alla comprensione globale comunica utilizzando un lessico di base efficace per la comunicazione Espone oralmente allinsegnante e/o alla classe argomenti di studio ed esperienze vissute supportato da schemi, scalette, presentazioni al computer Racconta esperienze vissute esplicitando le informazioni necessarie perché il racconto sia chiaro a chi ascolta Racconta esperienze vissute utilizzando in modo appropriato le parole via via apprese legate al Lessico delle discipline Ascolta e comprende testi di vario tipo (narrativo, espositivo/informativo, regolativo) per individuare informazioni esplicite fondamentali per la comprensione globale Ascolta e comprende testi orali cogliendone il senso e le informazioni principali SCRIVERE Esplora e sperimenta te prime forme di comunicazione, attraverso La scrittura non convenzionale Esprime i propri pensieri, bisogni e vissuti verbalmente e graficamente , - Scrive utilizzando in modo appropriato le parole via via apprese finalizzate alle attività Scrive esplicitando le informazioni di base perché il testo risulti comprensibile Presta attenzione al segno grafico Scrive semplici testi legati a scopi concreti e esperienze Legge in modo sufficiente alla comprensione, rispettando la punteggiatura — Scrive testi chiari e coerenti, anche se non del tutto corretti Scrive testi legati all’esperienza personale Legge in modo scorrevole, rispettando la punteggiatura e curando l’espressione Legge testi dì vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia sia a voce alta sia in lettura silenziosa Attraverso procedure guidate mette in pratica le abilità funzionali allo studio (sottolineare, riconoscere le parole chiave, riferire le informazioni principali) (trasversale: lingua per lo studio) Produce testi sintatticamente funzionaLi all’efficacia della comunicazione e aderenti all’argomento proposto Scrive testi di diverso tipo (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo) Legge per ricercare e raccogliere dati e informazioni, anche sulla base di criteri forniti e di procedure espLicite (trasversale: lingua per lo studio) . r RIFLETTERE SULLA LINGUA > nei testi Presta attenzione alla ortografia e alla calligrafia delle parole Riconosce se una frase o no completa Comunica con frasi semplici e compiute scolastiche è Capisce e utilizza i più frequenti termini legati all’esperienza e quelli base legati atte frase semplice con procedure guidate nei testi Esegue l’analisi linguistica relativa ad alcuni elementi detta Presta attenzione alta ortografia dette parole all’organizzazione delta frase semplice e atte parti del discorso Applica in situazioni comunicative te regole grammaticali relative discipline di studio (trasversale: lingua per lo studio) - - .- - — ‘- ‘ essenziali detta grammatica esplicita nella frase semplice e nella frase complessa Riconosce gli elementi finali) dei connettivi nella frase complessa (causali, temporali, morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e all’uso le conoscenze fondamentali relative al lessico di base, atta Applica nette diverse situazioni comunicative — Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione: - - - SCUOLA PRIMARIA Classe prima -‘ —_________ curioso, esplorativo, pone domande e formula ipotesi Indi’. idua problemi della ‘. ita quotidiana e del vissuto Atti’. a soluzioni, sperimenta strategie per la soluzione di problemi Discute, si confronta e dà spiegazioni Descrittori MATEMAT IC A 1. PROBLEMI SCUOLA DELL’INFANZIA ( in uscita) FNDICATORI VERTICALI - - - - - scuola Secondaria di primo grado Classe prima Legge e comprende il testo e il contesto problematico Individua i dati espliciti ed impliciti Formula domande Individua e utilizza l’iter risoluti’.o in situazioni diverse Argomenta il procedimento eseguito SCUOLA PRIMARIA Classe quinta ( in uscita) Descrittori - - - - Legge e comprende il testo e il contesto Coglie tutte le informazioni utili Individua uno o più schemi formali idonei alla risoluzione del problema Riutilizza l’iter risolutivo in situazioni diverse Argomenta il procedimento eseguito con un linguaggio specifico Descrittori Scuola Secondaria. di primo grado Classe terza ( in uscita) CONFRONTO CON IL CURRICOLO VERi ICALE E LE PROVI IN’. ALS1 diii inalisi dii punti .ritiu emersi nelle prove In, tisi somministr ak nell anno s 20(15/09 i. oriirontaU con i descrittori del curricolo si é pensato fbsse utile evidenziare le fragilità emerse con il colore giallo e specilìcarne alcuni descrittori in maniera più dettagliata (accompagnando anche con semplici esempi). In generale la diflicoltà registrata nei san indicatori sembra essere la traduzione l)rltica. empirica delle abilità matematiche. Pur ribadendo l’importanza nell’acquisizione di procedure di base di calcolo (le operazioni), gli alunni dimostrano però poca flessibilità nell’applicazione di tali conoscenze, che risultano essere più procedure meccaniche, che processi di r ionaniento: basta cambiare il contesto e diventa difficile recuperare abilità già acquisite. Probabilmente ciò deriva da uil tipo d’insegnamento troppo strutturato e metodico, difficile poi da recuperare in situazioni nuove e in contesti di vita reale, vicini all’esperienza degli a Itiitui. Campo di esperienza prevalente: LA CONOSCENZA I)EL MONDO Campi dì esperienza ir SE’ E L’ALTRO, IL CORPO IN ‘.IOVIMENTO, LINGUAGGI CREATI VITA’, ESPRESSIONE, I DISCORSI E LE PAROLE,LA CONOSCENZA DEL MONDo Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni, Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto Iòrma grafica. ASSE MATENIATICO LC. DI PORCIA CURRICOLO VERTICALE IM ISTiTUTO DI MATEMATICA 2. NUMERo - - - Contare per contare Confronta e ‘aluta quantità numeriche, associando simbologie non convenzionali In situazioni concrete compie azioni e utilizza semplici strategie di calcolo sull’aggiungere e togliere Si avvicina al numero come segno e strumento per interpretare e interagire in situazioni concrete - - - — - - — — - — — seri e. cunironta numeri interi e C ontronta e ordina con uguale denoin i natore Riconosce frazioni equivalenti Riconosce e utilizza numeri decimali, frazioni e percentuali in situazioni concrete Conosce il significato dei numeri relativi in situazioni concrete Rappresenta i numeri conosciuti sulla retta e utilizza scale graduate in contesti signìficativi per la scienza e la tecnica Conosce sistemi di numerazione diversi (in base lO, numerazione operatore ...=- conosce il valore posizionale delle cifre: scomposizione e composizione del numero (Cs: 5 da di caramelle 50 caramellea 15 da sono -I- o -—di I 00?. 55 h a cosa corrispondono? Applica l’operazione diretta e in ersa 72. 15 * 20 45-...) (es: 15-ii isultati di calcolo sui Fa pie iioni eseguiti mentalmente e con la ca lcol anice Utilizza la frazione come parte e delle operazioni scritto, applicando anche le pmlwietà decimali ed esegue le quattro operazioni Conosce con sicure,za le tabeil inc lino al IO Utilizza strategie di calcolo orale e legge, — — — — legge, scrive. con flonia numeri reali (interi, decimali e relativi) ed esegue le quattro opera/ioni anche con le poi en/e. uti I izzando quando richiesto :inchc la calcolatrice con c( )fl Sa P voi ezza Rappresenta i numeri conosciuti nella rei [a Utilitza strategie di calcolo orale e scritto nei vari insiemi numerici, applicando le proprietà delle operazioni (CS: I 563 corrisponde a 5 x l006lOt3xl+lxlOO0?e con numeri decimali) Utilizza di\ erse annotazioni numenLhe e sa convertire da una all’altra (da frazione a decimali e vice\ era, da frazioni apparenti ad interi, da percentuali a frazioni) Individua e comprende il significato e l’utilità di multipli e divisori per calcolare “rn. e. m”. e “MCD” Comprende il significato di potenza, calcola potenze e ne applica le proprietà Comprende il significato di radice quadrata come operazione inversa all’elevamento al quadrato Risolve espressioni nei diversi insiemi numerici, utilizzandole anche nella risoluzioni di problemi 5. MISURA DATI E PREVISIONE — - — -Compie misurazioni mediante semplici strumenti non convenzionali Simbolizza rappresenta e icgistra i - — StablllsLL telazioni fra oggcttl funzioni contesti Raggruppa e ordina secondo criteri 4 RELAZIONIE FUNZIONI - In situazioni concrete riconosce, utilizza e costrui semplici figure geometriche tridimensionali e bidimensionali Si orienta correttamente nello spazio e localizza, anche utilizzando termini topologici, se stesso, oggetti, persone Sa orientarsi nello spazio del foglio rispetto a concetti quali in alto, in basso, di fianco Progetta. costruisce, esegue e descrive percorsi 3. SPAZIO E FIGURE - - - - - - - - - Raccoglie, rappresenta, legge e interpreta con grafici e tabelle anche pci esprimeic la struttura di un Individua i cnten di classificazione e classifica a seconda di uno o più criteri stabiliti Riconosce regolarità in sequenze numeriche ( es succcssionl) Interpreta formule che contengono lettere per esprimere semplici relazioni (es. formule geometriche) per risolvere problern i Rappresenta figure e disegni geometrici utilizzando opportuni strumenti (riga, squadra. compasso) Individua relazioni tra rette e segmenti Descrive e classifica figure geometriche, identificando gli elementi significativi Riconosce le caratteristiche di una figura (es: parallelismo, ampiezza angoli..) in varie posizioni sul piano Riconosce e riproduce semplici simmetrie, rotazioni e traslazioni Riproduce in scala una figura assegnata Determina il perimetro di una figura e Farea di quadrati, rettangoli e triangoli Costruisce solidi e riconosce il loro sviluppo sul piano Romana, misurazione del tempo) - - Raccoglie, organizza, confronta e rappresenta una serie di dati e comprende I utilizzo della moda, Costruiscc, Intelpicta e tiasfoima formule che contengono lettere per esprimere in forma generale le relazioni Conosce c lapplesenta nel piano cartesiano funzioni empiriche, leggi di proporzionalità diretta ed inversa Traduce in linguaggio simbolico e risolve problemi utilizzando equazion i di primo grado Descrive e riproduce figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato, con opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, softweare di geometria), anche nel piano cartesiano Conosce definizioni e proprietà significative delle principali figure piane (triangoli, quadrilateri, poligono rei.olari. cerchio) Riconosce tgure piane simili in vari contesti, riproduce in scala una figura asegn ala e conosce ed applica i teolein i di Pj iagora e di Euclide Calcola I rnarea di Iure piane Rappresenta solidi geometrici in modo tridimensionale o bidimensionale. rappresenta il loro sviluppo e ne calcola il \ olume dati delFesperienza vissuta problema Individua moda, media, mediana In situazioni concrete riconosce se un evento può essere certo, probabile, improbabile Conosce il SJM (Sistema Internazionale di Misura) e passa da un’unità di misura all’altra Effettua stame e le erifka (es qualL .pesa di più? Quanto pesa un’arancia? Quanto è alta l’asia della bandiera della scuola?) media, mediana In semplici situazioni individua eventi elementari ed assegna ad essi una probabilità -Esplorare attraverso i sensi in contesti concreti l’ambiente circostante (fase del pasticciamento) Osservare, riconoscere e descrivere (con diversi linguaggi) i fenomeni naturali e le caratteristiche di esseri viventi e non Analizzare e denominare le parti di ESPLORARE: OSSERVARE DESCRIVERE ANALIZZARE - - Descrittori SCIENZE/TECNO LOGIA I SCUOLA CUOLA I)ELL’INFANZIA PRiMARIA ( in uscita) j Classe prima - INDICATORI VERTICALi — - ( i Scuola Secondaria di primo grado j in Classe prima Osservare fenomeni naturali dell’ambiente circostante e coglierne le caratteristiche, Individuare le caratteristiche e proprietà e descrivere analogie e differenze di oggetti o fenomeni naturali. SCUOLA PRiMARIA Classe quinta uscita) Descrittori - - - Osservare contesti e caratteristiche di fenomeni della natura con una finalità ben precisa e riuscire a conseguire lo scopo per cui si è fatta l’osservazione. Riconoscere/descrivere caratteristiche, proprietà varianti e invarianti, analogie e differenze Analizzare e confrontare caratteristiche/dati osservati Descrittori Scuola Secondaria. di primo grado Classe terza ( in uscita) MACROCOMPETENZA: Area matematica scientifica tecnologica CAMPO DI ESPERIENZA PREVALENTE: La Conoscenza del mondo CAMPI DI ESPERIENZA La Conoscenza del mondo, Il Se’ e l’altro, Il Corpo in movimento. Linguaggi, Creatività, Espressione. I Discorsi e le Parole - - Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione ASSE TECNOLOGICO-SCIENTIFICO: Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità Analizzare qualitativamente e quantitativamente knoineni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate LC. DI PORCIA CURIUCOLO VERTICALE DI ISTITUTO DI SCIENZE E TECNOLOGIA RAPPRESENTAR EE MODELLIZZARE ANALIZZARE CONFRONTARE E ARGOMENTARE RACCOGLIERE DATI E CLASSIFICARE PROGETTARE SPERiMENTARE FORMULARE iPOTESI - - - - - - composto l’oggetto di Leggere le forme di rappresentazione dei dati relativi alla sperimentazione Utilizzare il linguaggio verbale per descrivere le fasi concrete dell ‘esperienza, Raccogliere le osservazioni relative alla sperimentazione attraverso linguaggi simbolici convenzionali e non. Porsi domande (possibili “perché” dei bambini) a partire da un problema. Formulare proposte sulla base di supposizioni e/o deduzioni personali, a partire dall’osservazione diretta e concreta della realtà Sperimentare concretamente le ipotesi. osservazione. ui è - - - - - - - - - Sviluppare semplici schernatizzazioni ricavate dall’osservazione dei fenomeni indagati, Raccogliere dati relativi all’oggetto d’indagine (anche attraverso la misurazione). Organizzare e classificare i dati Registrare i dati raccolti con sistemi convenzionali_(tabelle,_grafici..). Riconoscere gli aspetti e i momenti più significativi di un fenomeno e!o di un argomento Argomentare i momenti dell’attività svolta, con un linguaggio sempre più appropriato. Identificare relazioni per ricavare concetti relativi al fenomeno osservato Organizzare materiali, strumenti e formulare piani di azione per la realizzazione di semplici esperimenti, Individuare problemi significativi da indagare e porsi domande esplicite Formulare ipotesi e previsioni inerenti ad un problema. - - - - - - - - - - Discutere su fatti, fenomeni, dati e risultati di una esperienza utilizzando un linguaggio specifico Correlare datì Collegare cause ed effetti Presentare ragionamenti, osservazioni e/o esperimenti Riconoscere incoerenze ed errori nel ragionamento proprio e altrui Costruire modelli interpretativi di fenomeni utilizzando anche un linguaggio simbolico e il formalismo individuare elementi e dati necessari per eseguire un lavoro ed essere in grado di ordinarli secondo una procedura operativa Progettare/realizzare semplici esperimenti_(di_verifica) Utilizzare strumenti di misura e le relative unità per raccogliere dati. Organizzare e classificare i dati raccolti in base a criteri con attenzione e sistematicità. Formulare ipotesi interpretative! di soluzione (di un problema) per verificare la validità di una risposta ipotizzata attraverso le osservazioni ESPLORARE IL MONDO FATTO DALL’UOMO SVILUPPARE COMPORTAMEN TI CONSAPEVOLI UTILIZZARE LINGUAGGI SPECIFICI VERIFICARE VALUTARE - - - - - - - Provare interesse per oggetti della tecnologia nella vita quotidiana. Esplorare oggetti e strumenti rilevando caratteristiche, funzioni e relazioni. Costruire semplici manufatti utilizzando anche materiali di recupero. Utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni e le esperienze, favorendo l’astrazione e la simbolizzazione progressiva dei concetti. Conoscere l’ambiente che lo circonda. Mettere in atto buone pratiche di convivenza e di rispetto dell’ambiente naturale e sociale in cui vive, ipotesi. Utilizza i linguaggi verbali e non per veriticare le proprie e le altrui - - - - - - - - — - Comprendere Pimportanza dell’interazione tra essere umano e ambiente e la loro interdipendenza per la propria esistenza. Riflettere sui cambiamenti naturali/climatici vicini e lontani, Adottare atteggiamenti di rispetto verso tutto ciò che ci circonda, ponendo attenzione alla propria e altrui salute. Riconoscere le caratteristiche di alcuni materiali e scegliere quelli più adatti pci’ progettare e costruire semplici manufatti. Conoscere la funzione di alcune macchine e oggetti artificiali di uso quotidiano Conoscere e utilizzare gli strumenti necessari per rappresentare le figure piane. Utilizzare un linguaggio sempre più specifico per descrivere i fenomeni naturali, Confronta nel concreto fenomeni e risultati diversi. Individuare l’ipotesi corretta sapendo spiegare il perché. - - - - - - - - — - — Porsi in modo critico e consapevole di fronte a terni di carattere scientifico e tecnologico Evidenziare atteggiamenti di interesse nei confronti dei problemi e progressi scientifici Assumere atteggiamenti responsabili nei confronti dell’ ambiente e della salute Eseguire la rappresentazione in scala di oggetti usando il disegno tecnico Iniziare a capire i problemi legati alla produzione ( materiali,energia, alimentazione...) Formulare ipotesi sul risparmio energetico e riconoscere il ruolo delle eco tecnologie ( eolica, solare, biornasse ecc...) ibi1e Convalidare un’ipotesi Valutare i risultati ottenuti in contesti pratici-sperimental i Valutare l’attendibilità delle informazioni ricevute Comprende il linguaggio scientifico corrente e utilizzano in maniera appropriata Utilizzare termini specifici, rappresentazioni grafichc,forrnulc.. UTILIZZARE LE NUOVE TECNOLOGIE E I LINGUAGGI MULTIMEDIAL1 PER SVILUPPARE IL PROPRIO SAPERE IN PIÙ DISCIPLINE - - Riconoscere e denominaie i componenhi principali dei computer ( mouse, tastiera, monitor. stampante...) Utilizzare il computer applicando semplici procedure. - - Conosce gli elementi principali del PC. Usa le Nuove Tecnologie e alcuni programmi ( Paint, Word, Power Point, Internet “guidato” ) anche come supporto del proprio lavoro (elaborazione di testi, presentazioni, ricerche...), - - - - Utilizzare alcuni programmi specitici utili per l’apprendimento della Matematica Geometria e della Lingua straniera. Utilizzare Power Point nella presentazione di lavori in alcune discipline. STORICO SOCiALE: COMPETENZA DI ORIENTAMENTo NEL TEMPO (competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione): (0S FRL IRE ID l’SIERPRII’ ARE QUADRI DI (IVII FV Dcsrittori Raggruppa e oiditta in base ad un s’ritei io ordina una hrci e successione di esci iii i t’,suti [o mula anttcipa/tomti, prei stoni rispetto .tlta sua qtiottdtatiita STORIA CONOS( ENZ \ DI l’VENTI sI ORICI ED LSO DI ‘iIISLRE CONVLNZIO ‘sALI: Si \BILIRL REL TZIO’sI I RA I I ATTI 5 FORIC1 Sa ricostruire i monieiiii p incipali di un breve raccottio o esperienza vissuta — - - SCUOLA DELl INIANZIA ( in uscita) ‘INDICA FORI VERTICALI Ricunosce nel li rea lt,t sequenza di azioni ed attivita che si tntetrano a formare un’azione iipetitiia - descrittoti Identifica la durata delle azioni applicando pii mi critei di mtsura/ rane teniporale —Utilizza sirun enti coni enzionali per I,i misurazione del tempo, per la pertodizzazione e riconosce la ciclicita in IEnoineiii regolari —Ordina in successione a/toni, fai esperienze e li comunica usando gli indicatori temporal Individua la contetoporanetta di fatti ed eventi nel presente o passato pitt recente Individua rapporti di causa elfetto e li sa comunicare Rileva i segni (li cambiamento operati dallo seorterc del teitipo iella realta circostante SCUOLA PRIM \RIA Classe prima Sa costruire quadri rappiesentalii i - — - - descitttoni Colloca sulla linea del tempo fattt cd ci enti stoi tet usando conettamente le seansion i temporali coni enzional i Individua le cause e le consezzenze di tatti e fenomeni caratteristici dt uneptica Colloca nello spazio gli ci enti indi i ideando i ,ossibilt nessi tra ci enti storici a 1 caiatteristiche geogiatielu, di un lei riiorio Individua le rel,t,ioit i tra atus ta umane configurazioite e risorse del territorio SCUOLA PRIMARIA Classe quinta —Sacontroimt,tre gli aspetti salienti delle varie cii ilta - — Scuola Secondaria di ptimo gtado CLtssut,rit descrittori -Sa ricoitoseerc fatti ed cvenii Sa collocare gli ci etti i nello spazio e nel tempo -Sa cogliere le c,iatterimiche sigiti faims e di tiri cpoa Sa stabiltie relazione di causa ci Cito Sa ricotioscere gli elementi fondamentali della vita sociale civile e politica Sa costruire qitadni di civilta - Scuola Secondaria. di ptimo grado Classe terza descttttort Sa ricoitosccrc Ettti ed esenti —Sa collocare gli eveitii nello spazio e nel tempo -Sa cogliere le c,tratierisiiclte stgnificaimic di utiepoca -Sa selezionare e classtlicare i dati secondo ci iteri condii isi —Sa confrontai e gli aspetti salienti delle sane civilta stabilendo rapporti di interdipendenza -Sa utilizzare itt ntodo l,ertinente gli aspettt della pci iodizzaìionc COMPETENZA OH ILN1 ‘iSlIN IO SPAZIO T[ \IPO CAMPI Dl ESPERIENZA li SE’ E I ‘ALTRO. IL CORPO IX MOVIMI NiO, fINGI- Gc;1 (RE ATIVITV, ESPRESSIONE, I DISCORSI I’ I E P1ROI E, lA CONOSCENZA I)EL IONl)() AREA: S1ORICO GEOGRÀFI( A - - COMPRENDI R[ 11. (AMBIAME NIO LI A D1VLRSITA DII IEMPI STORICI IN UNADINILNSIONE DIACRONICr\ AFIRAVLRSO Il CONIRONIO FRALPOCHF E IN UNADIMENSIONE SINCRONICA ATTRAVERSO IL (‘ONERON 101 RA AREE GEOGRAFiCHE E CUi IURALI. COLI O( ARI L LSPI-RIFN/A l’iRSON I E IN I IN SIST IMA DI RI-CiOI L I ONDATO SI I RECEPRO( O RICONOSCIMLN IO DI-I DIRIT I I (i ‘iRANTI Il DALL ‘i (OSi ITUZIONE, A TUIElA DELLA PI RSONA. DI- LI A COI LL I DVI FA E DLI I AMBIENTI, RICONOSCERlI LE CARATI ERIS I ICHE ESSENZIALI DEL S1S I L’lA SOCIO ECONOMICO PER ORIE\I ‘iRSI NEL I ESSL FO PRODUTTIVO DEL PROPRIO I ERRI [ORlO ASSE tU. DI POR(IA (URRI( OL() VERFICALE 1)1 ISTITU O - a) sa con liontare g varie ci’, tlta ONOSCIN ?A UD USO DEI \IEIODJ Dl INDAGINE; USO DI I INGI AGGI STRUMENTI SPECIEI( I DLI LA DISC IP INA l)imostra curiostta. esploru. domande potir in,uafgio specifico IL/a I)seni e i erbalmeitte I pioprto vissuto utilizzando gli indicatoti essenziali adeguati ( pnna dopo, ieri oggi Conosce e sa uiiltzzarc ntetod di imLi1iite Ricostruisce attraseisu i documenti alcuni aspetti di un Iàtto o persotiaggio storico j ti lizza lesti e fonti per la ricerca Conosce ed usa termini speciliet del linguaggio disciplinare Sa ne moscere d uiilizzare, in modo guidato, i termini speei lei della disciplina Sa riconoscere fòtmii ed uiilii,arc gli strumenti spccmtici Sa rtcminniscCrc ed utmlmz,are i termini specifici della disciplina Sa riconoscere fiuti ed imtm lizzare lm slrttmenlt specifici VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI 1. PREMESSA La legge n. 59 del 15 marzo 1997, che istituisce l’Autonomia nella Pubblica Amministrazione, prevede per le scuole l’obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi” art. 21, comma 9). L’intento è quello di rendere le istituzioni scolastiche delle organizzazioni responsabili, offrendo agli utenti i servizi migliori possibili attraverso l’utilizzazione ottimale delle risorse disponibili, sottoposte a trasparenza e rendicontazione. Secondo la logica della rendicontazione, è fondamentale che ogni scuola si interroghi sul proprio servizio verificandone regolarmente l’efficacia e l’efficienza; la valutazione tende così a trasformarsi in una sorta di “monitoraggio” controllando tutti i vari processi messi in atto attraverso appositi strumenti di indagine. La valutazione degli alunni si basa su due aspetti VALUT:\U1O E 1\TlzR\ j ìti dii ,prtidITCIt 1 nn • I i n’ua i a ‘ Il I .i1.. in a t 2. VALUTAZIONE INTERNA La valutazione interna riguarda i processi, gli esiti dell’apprendimento ed il comportamento degli alunni. E’ di competenza dei docenti. La valutazione: > è un processo dinamico molto complesso, il cui fine principale deve essere quello di favorire la promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso di sé, la sua capacità di autovalutarsi e di scoprire i punti di forza e i punti di debolezza, di autorientare i suoi comportamenti e le sue scelte future; > è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo; > accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un costante adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai docenti di predisporre collegialmente percorsi individualizzati per i soggetti in situazione di insuccesso. A. SCUOLA DELL’INFANZIA Nella scuola dell’Infanzia la valutazione si basa essenzialmente sulla osservazione sia occasionale sia sistematica dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento; questa avviene a livello: v” iniziale (livelli di sviluppo); V in itinere (sequenze didattiche); V finale (esiti formativi). Nell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia, inoltre, vengono predisposti dei percorsi di indagine (questionario IPDA) finalizzati alla identificazione precoce e alla prevenzione di eventuali disturbi dell’apprendimento (sono interessati i bambini di cinque anni dell’Istituto); tali percorsi proseguono all’inizio della classe prima della scuola primaria (protocollo Stella). B. SCUOLA DEL PRIMO CICLO Opera tivamente le procedure adottate nella scuola Primaria e Secondaria dii grado differiscono da quelle utilizzate nella scuola dell’Infanzia. I docenti, in sede di programmazione, predispongono delle prove di verifica degli apprendimenti (scritte e orali), che possono essere utilizzate: in ingresso in uscita i in ihilCl’C Nella scuola Primaria, è consuetudine ormai, da diversi anni, che tali prove siano predisposte per classi parallele a settembre, a gennaio e a maggio relativamente ad alcune discipline; nella Secondaria, invece, i docenti concordano di somministrare le prove d’ingresso uguali solo nelle classi prime. I docenti, a loro libera scelta, utilizzano: Prove aperte (o non strutturate): sono le prove tradizionali rispetto alle quali lo studente deve produrre un proprio elaborato come il tema, il riassunto, l’interrogazione; Prove strutturate: sono i quesiti vero/falso, a scelta multipla, a corrispondenze, a completamenti con possibili risposte; Prove semistrutturate: consistono in compiti precisi e circoscritti rispetto ai quali lo studente deve costruire una propria ‘risposta”; sono prove di questo genere: i questionari a risposta libera, le relazioni su traccia, i problemi ecc. Nell’arco dell’anno scolastico la valutazione si realizza attraverso tre momenti: > la valutazione iniziale, con funzione diagnostica, serve a individuare, attraverso la somministrazione di prove d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei prerequisiti e a predisporre eventuali attività di recupero; risulta quindi funzionale alla programmazione iniziale; > la valutazione formativa o in itinere, con funzione orientativa, è finalizzata a monitorare l’andamento degli alunni attraverso verifiche periodiche e a rettificare eventualmente gli obiettivi della programmazione o la metodologia seguita; diventa occasione per orientare gli allievi ad usare appropriate strategie di studio e ad ulteriori modalità di riflessione sui risultati dell’apprendimento e sui progressi registrati; in questa fase si possono predisporre, eventualmente, gli interventi educativi e didattici ritenuti necessari al recupero e al potenziamento degli apprendimenti; > la valutazione finale, con funzione sommativa, è la valutazione dell’alunno espressa alla fine di ogni quadrimestre nel Documento di valutazione. Tale valutazione terrà conto, oltre che dei risultati delle singole prove oggettive, interrogazioni, esercitazioni, libere elaborazioni, anche dell’aspetto formativo nella scuola di base, ossia dei percorsi di apprendimento e dei progressi ottenuti da ciascun alunno/a rispetto alla situazione iniziale e della maturazione globale, senza fermarsi esclusivamente all’esito delle singole verifiche. La valutazione viene registrata su un apposito documento che viene consegnato alla famiglia. Gli ambiti da valutare, con cadenza quadrimestrale, sono i seguenti: V Valutazione delle singole discipline “ Valutazione del comportamento. In base alla legge n. 169/201J8, per valutare gli apprendimenti nelle singole discipline si utilizzano i voti numerici in decimi. Per quanto riguarda il coruportatuento, è prevista la valutazione con voto in decimi per gli studenti della Secondaria di I grado mentre per gli alunni della scuola Primaria la valutazione viene espressa con giudizio. In base al Regolamento sull’Autonomia, spetta alle istituzioni scolastiche individuare le modalità ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi prefissati (DPR 275/99 art. 4,4). Detti criteri e modalità fanno parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa (DPR 122/09, art. 1,5). C. SITUAZIONI SPECIFICHE + Valutazione dell’insegnamento della Religione Cattolica Ai sensi della Legge n. 169/2008 e del D.P.R. 122/2009 art. 2 comma 4, la valutazione degli apprendimenti della Religione Cattolica viene espressa senza attribuzione di voto numerico, ma attraverso un giudizio sintetico “riguardante l’interesse con il quale l’alunno segue l’insegnamento e il profitto che ne ritrae”(Decreto Legislativo n. 297/1994). I giudizi utilizzati sono: non sufficiente, sufficiente, discreto, buono, distinto e ottimo. Viene espressa in uno specifico modello allegato al documento di valutazione, firmato dal docente e dal DS. Valutazione degli alunni con disabilità La valutazione degli alunni riconosciuti in situazione di handicap viene rapportata agli obiettivi individualizzati esplicitati nel Piano Educativo Individualizzato (RE.L), che viene condiviso da tutto il Consiglio di classe o dal Team docente, come previsto dalla normativa. Le prove di verifica possono essere uguali o differenziate rispetto a quelle della classe in relazione alla tipologia di PLI progettata; la valutazione intermedia e finale dello studente deve essere riferita ai processi, non solo alle prestazioni; infatti, essa dovrà tener conto di: > i progressi ottenuti rispetto al livello di partenza; > gli interessi manifestati; > le attitudini promosse; eventuali punti di contatto degli apprendimenti dell’alunno con i traguardi comuni. Valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento (D.S.A. Per gli alunni con D.S.A., in ottemperanza alle disposizioni vigenti, lIshtuto ha adottato delle proprie linee guida ed un modello di Piano Didattico Personalizzato (P.D.P), che accompagnerà il percorso scolastico dell’alunno, nel quale sono indicati gli strumenti compensativi e dispensativi adottati ed i relativi criteri e modalità di valutazione. ‘ Valutazione degli alunni stranieri L’Istituto ha adottato un proprio protocollo sulla valutazione degli alunni stranieri di cui si confermano i contenuti anche dopo l’entrata in vigore del D.P.R. n. 122/09. D. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Al termine della scuola del primo ciclo viene rilasciata anche la certificazione delle competenze, un documento che attesta i livelli delle competenze disciplinari/ interdisciplinari progressivamente acquisite. Per l’anno scolastico 201.5-16 l’Istituto aderisce all’adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali nelle scuole del primo ciclo di istruzione. 3. VALUTAZIONE ESTERNA La valutazione esterna o di sistema è affidata all’INVALSI, Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema di Istruzione, che ogni anno somniinistra delle prove per la rilevazione periodica e sistematica delle conoscenze e delle abilità degli allievi in rapporto ad alcune discipline chiave del curricolo scolastico Lingua Italiana e Matematica allo scopo di accertare il grado di raggiungimento dei livelli essenziali di prestazione definiti a livello nazionale. I risultati dei test, oltre a contribuire a livello statistico al monitoraggio regionale e nazionale, permettono ai docenti delllstituto di acquisire informazioni sul livello di apprendimento raggiunto dalle proprie classi rispetto a parametri di tipo standardizzato. Alla somministrazione delle prove Invalsi, di Italiano e Matematica, sono interessati: - — - gli alunni delle classi seconde e quinte delle scuole primarie (4 e 5 maggio 2Oi6; gli alunni delle classi terze della scuola Secondaria di primo grado che affronteranno la Prova Nazionale (i 7giugno 2016), all’interno degli esami di Stato. Tutti i risultati della valutazione esterna, con riferimento al contesto sociale e alle tipologie dell’offerta formativa, vengono messi a disposizione delle relative istituzioni scolastiche per favorire i processi di autoanalisi ed autovalutazione di Istituto. 4. VALUTAZIONE NEI TRE ORDINI DI SCUOLA A. VALUTAZIONE INFANZIA I bambini vengono valutati per il processo di maturazione raggiunta sul piano: - dell’identità personale della relazione dell’autonomia delle competenze. Le Nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo alla Scuola dell’Infanzia (2012), affermano che la valutazione per questo ordine di scuola, è di tipo forino tivo, in quanto volta a riconoscere, accompagnare e documentare il percorso di crescita che il (ciascun) bambino compie e orientativo, in quanto incoraggia lo sviluppo di tutte le sue potenzialità. Pertanto la valutazione si configura come un osservazione di comportamenti, relazioni, modi di esprimersi, stili e strategie di apprendimento ravvisabili in semplici azioni quotidiane. Per i bambini di 3,4 anni sono previste delle osservazioni periodiche a livello iniziale, in itinere e finale. Ai bambini di 5 anni viene somministrato il questionario IPDA, in collaborazione con l’ASL n°6, al fine di identificare precocemente le difficoltà di apprendimento. Tale questionario si svolge nel corso dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia e prevede tre diverse fasi; 1. screening generale (settembre-ottobre), in cui i bambini vengono osservati singolarmente rispetto ad abilità generali: comportamento, motricità, comprensione linguistica, espressione orale, meta cognizione, memoria, prassie a orientamento e specifiche: pre alfabetizzazione e pre-matematica; 2. batteria di approfondinie;ito (novembre-dicembre) mirata a valutare meglio i prerequisiti e rilevare i falsi positivi, tramite l’osservazione di abilità sottostanti i seguenti apprendimenti di base: lettura e scrittura come abilità strumentale, lettura come comprensione del testo, scrittura come competenza espositiva e calcolo; 3. interiento di potenziamento con attività mirate in fitnzjone delle carenze emerse, rivolto a tutti i bambini alfine di potenziare le abilità di base. Alla fine di maggio, ai bambini risultati a rischio DSA viene risomministrata la batteria di all’inizio dell’anno. Inoltre approfondimento, per verificare se sono state colmate le carenze emerse verrà effettuata unosservazione finale di tutti i bambini secondo i diversi ambiti: linguistico, logico-metematico, motorio e relazionale, sulla base dei curricoli d’Istituto. 6 VALUTAZIONE PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE :::.::::. . :::::.::.::: .:.:...:..: . O.::... •..:......:. .:..:.....:.. ::.::: Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Unione Europea • Comunicazione nella madrelingua • Dimostra padronanza della lingua italiana • Si esprime a livello elementare, in semplici situazioni di vita quotidiana, in lingua inglese e in una seconda lingua •Comunicazi one nelle lingue comunitaria straniere • Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà • • Ha competenze digitali • Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed capace di impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia • Competenza digitale • Imparare ad imparare • Ha cura e rispetto di sé. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile • Competenze sociali e civiche • Dimostra originalità e spirito di iniziativa e si assume le proprie responsabilità • In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali 7 Spirito di iniziativa e imprenditorialità • Consapevolezza ed espressione culturale B. VALUTAZIONE PRIMARIA La legge di conversione n.169/2008 ha apportato modifiche, in tema di valutazione, introducendo nella scuola primaria i voti, espressi in decimi e riportati in lettere, per la valutazione degli apprendimenti e confermando la valutazione del comportamento con giudizio (sintetico o analitico secondo l’autonoma scelta delle scuole). Il nuovo documento di valutazione mantiene il giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall alunno/ a relativo alle abilità e competenze previste per ogni classe. VALUTAZIONE INTERNA Iii relazione alla valutazione interna degli apprendimeni, le istituzioni individuare modalità e criteri di valutazione degli alunni (D.P.R, 275/99. art. 4). I criteri possono essere articolati in indicatori e descrittori. i scolastiche sono tenute ad Criteri di Valutazione «Il Collegio dei Docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del Piano dell’offerta formativa» (DPR 122/09, art. 1,5). A seguito di un percorso di riflessione e di ricerca/azione a cui ha aderito anche l’Istituto Comprensivo di Porcia, in rete con altre scuole, sono state pubblicate le Linee Guida Regionali in materia di valutazione degli apprendimenti degli alunni. Essi definiscono la valutazione nei diversi contesti educativi, esplicitano i criteri generali da utilizzare nella pratica valutativa, forniscono servizi e strumenti per la gestione dei dati valutativi in termini orientativi e formativi. Da molti anni nel nostro Istituto i criteri di valutazione, che sono illustrati ai genitori, nel corso della prima assemblea di ottobre, sono oggetto di approfondita discussione nei gruppi di lavoro degli insegnanti e nei Collegi dei Docenti. La valutazione è formativa e in continua evoluzione, serve a comunicare quotidianamente con alunni e famiglie, serve ai docenti a riadattare la propria programmazione, tiene in considerazione non solo i risultati delle verifiche periodiche, ma anche le modalità di partecipazione e di applicazione nel lavoro svolto quotidianamente in classe e a casa, il grado di autonomia e l’impegno, è sempre relativa a percorsi. Solo al termine dei quadrimestri la valutazione diventa anche sommativa e serve a definire in maniera sintetica il livello raggiunto da ciascun alunno assumendo, in tal modo, una funzione certificativo-comunicativa. 4 Intervallo numerico utilizzato nel documento di valutazione Il D.P.R. 122/2009 sottolinea l’importanza dell’aspetto formativo della valutazione, che deve concorrere a formare negli alunni anche la capacità di autovalutare il proprio processo di apprendimento. Per questo motivo il Collegio dei Docenti ha deciso di utilizzare, nel documento di valutazione, i voti dal 5 al 10, concordando una corrispondenza tra giudizi sintetici e voti numerici. I voti dall’ I al 4 non sono utilizzati per evitare che una valutazione eccessivamente negativa possa influire sul processo di autostima dell’ alunno/a e quindi renda impossibile il recupero. L’attribuzione dei voti in decimi avviene attraverso uno strumento in adozione nel nostro Istituto, approvato dal Collegio dei Docenti: trattasi di tabelle di corrispondenza giudizi/voti con i relativi descrittori dei livelli di padronanza. __ * Valutazione degli apprendimenti: Giudizio Sintetico Voti! Significato valutativo / Classe 1” UNiI1iL...L) ‘VOTI OTTIMO 10 DISTINTO 9 BUONO 8 DISCRETO 7 SUFFICIENTE 6 NON SUFFICIENTE Classi 2A SIGNIFICA FO VAI UTATIVO Ha raggiunto pienamente gli obiettivi previsti. Ha conoscenze complete ed approfondite che sa applicare a situazioni nuove, in prospettiva interdisciplinare. Ha raggiunto con sicurezza gli obiettivi previsti. Si dimostra capace di riflessione ed analisi personale. Applica le conoscenze in situazioni nuove. Ha raggiunto con sicurezza gli obiettivi previsti. Applica le conoscenze in situazioni analoghe. Ha raggiunto gli obiettivi previsti con una conoscenza dei contenuti fondamentali. Sa, in genere, applicare le conoscenze in situazioni analoghe. Ha raggiunto in modo essenziale gli obiettivi minimi previsti, con semplici conoscenze essenziali e abilita di base. Ha raggiunto solo parzialmente gli obiettivi minimi previsti, con carenze di conoscenze essenziali e di abilità di base. 3A VOTI OTTIMO 10 DISTINTO 9 BUONO 8 DISCRETO 7 SUFFICIENTE 6 NON SUFFICIENTE Classi 4A -- SIGNIFICATO VALUTATIVO Pieno raggiungimento degli obiettivi previsti. Evidente rielaborazione autonoma delle conoscenze acquisite. Piena padronanza dei linguaggi e degli strumenti di base. Raggiungimento degli obiettivi previsti. Rielaborazione autonoma delle conoscenze acquisite. Padronanza dei linguaggi e degli strumenti di base. Complessivo raggiungimento degli obiettivi previsti. Utilizzo autonomo delle conoscenze. Padronanza globale dei linguaggi e degli strumenti di base. Discreto raggiungimento degli obiettivi previsti. Utilizzo abbastanza adeguato delle conoscenze acquisite. Discreta padronanza dei linguaggi e degli strumenti di base. Essenziale raggiungimento degli obiettivi minimi previsti. Sufficiente utilizzo delle conoscenze acquisite. Raggiungimento solo parziale degli obiettivi minimi previsti, con carenze di conoscenze essenziali di abilità di base. 5A VOTI OTTIMO 10 DISTINTO 9 BUONO 8 DISCRETO 7 SIGNIFICATO VALUTATWO Raggiungimento degli obiettivi previsti, rielaborazione autonoma dei contenuti, anche in prospettiva interdisciplinare ed un’ottima padronanza dei linguaggi specifici. Raggiungimento degli obiettivi previsti, una preparazione completa, unita ad una rielaborazione dei contenuti proposti. Raggiungimento degli obiettivi previsti, buona preparazione, unita a capacità di riflessione personale dei contenuti. Raggiungimento degli obiettivi previsti, con la conoscenza dei contenuti IuflUauIellLdii. SUFFICIENTE 6 Raggiungimento essenziale degli obiettivi previsti, con semplici conoscenze abilità di base. ed Raggiungimento solo parziale degli obiettivi minimi previsti. 2 Nella successiva tabella si possono prendere spunti per gli alunni particolarmente bravi (in uscita dalla classe 5”) SIGNI1ICATO VALU1 ATIVO VOTI OTTIMO 10 DISTINTO 9 BUONO 8 DISCRETO 7 SUFFICIENTE 6 NON SUFFICIENTE 5 Ottimo raggiungimento degli obiettivi previsti, preparazione completa cd approfondita, buona rielaborazione ed argomentazione dei contenuti esposti, capacità di compiere organici collegamenti interdisciplinari e di comunicare in modo disinvolto e corretto. Molto buono il raggiungimento degli obiettivi previsti, preparazione diligente unita a capacità di riflessione ed analisi personali, possesso di adeguati strumenti argomentativi ed espressiyj, sicurezza nell’espressione unita a lessico adeguato. Buono il raggiungimento degli obiettivi previsti, buona preparazione unita a capacità di riflessione ed analisi personali, psp4i adeguati strumenti argomentativi ed espressivi, sostanziale sicurezza nell’espressione unita a lessico adeguato. Discreto raggiungimento degli obiettivi previsti, con una conoscenza dei contenuti fondamentali unita a sufficiente riflessione ed analisi personale. Raggiungimento essenziale degli obiettivi minimi previsti, con essenziali e abilita di base Raggiungimento solo parziale degli obiettivi minimi previsti, con carenze di conoscenze essenziali e di abilità di base. • Valutazione del comportamento Il giudizio intermedio e finale sul comportamento è stilato sulla base dei seguenti indicatori: • • • • • Relazione Partecipazione Autonomia Impegno Convivenza civile e rispetto delle regole I viudizi sono i seguenti: • • • • • Responsabile ed adeguato Sempre adeguato Adeguato Non sempre adeguato Non adeguato lo COMPORTAMENTO iNLUCATORI DESCRITTORI Sa riconoscere e valorizzare gli altri come diversi da se. RELAZIONE Sa interagire con i pari sia collaborando nel gruppo sia nella relazione con il singolo. Interagisce con gli adulti riconoscendone i ruoli. PARTECIPAZIONE Interviene nelle attività proposte. Contribuisce allo svolgimento delle attività e alla vita della classe. Sa riconoscere i propri bisogni. Si prende cura della propria persona. AUTONOMIA Sa svolgere e organizzare il proprio lavoro scolastico. Si dimostra responsabile verso gli impegni e gli incarichi assunti. un contesto di lavoro/attività. 1 5 L IMPEGNO impegna nelle attività proposte nel contesto scolastico, Si impegna nello studio individuale. Si impegna nellesecuzione dei compiti per casa. Sa convivere rispettando se stesso e gli altri. CONVIVENZA CIVILE E RISPETTO DELLE REGOLE Sa utilizzare strutture e sussidi della scuola. — Accetta regole esistenti. Comprende limportanza delle regole e le rispetta. Contribuisce alla costruzione di regole condivise (nella classe e nel gruppo. Nota. Si ricorda che la Convivenza civile (Ed. alla cittadinanza stradale ambientale alla salute alimentare allaffettività) è inserita nel profilo COMPORTAMENTO. - - - - - VALUTAZIONE ESTERNA DEGLI APPRENDIMENTI Agli alunni delle classi seconde e quinte saranno somministrate le prove predisposte annualmente dallIstituto Nazionale per il Sistema di Valutazione (INVALSI) per la rilevazione degli apprendimenti di Italiano e di Matematica. I risultati dei test, oltre a contribuire a livello statistico al monitoraggio nazionale, permetteranno ai docenti dell’Istituto di acquisire informazioni sul livello d’apprendimento raggiunto dalle proprie classi rispetto a parametri di tipo standardizzato, Le prove si svolgeranno secondo il seguente calendario: • 4 maggio 2016: Prova preliminare di lettura per le classi Il e prova di Italiano per le classi Il e V; • 5 maggio 2016: Prova di matematica per le classi Il e V e Questionario studente solo per la classe V. INCONTRI DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE Colloqui individuali (novembre ed aprile). V Consegna del Documento di Valutazione (febbraio e giugno). Colloqui individuali (novembre e aprile); possono essere richiesti dai genitori e/o dagli insegnanti, anche in altre occasioni, per problematiche relative ai singoli alunni. v’ ‘ C. VALUTAZIONE SECONDARIA DI PRIMO GRADO A. LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Riferimenti norinativi: richiamo al D.P.R. n. 122,2009 “La ‘aluta:ione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. È diagnostica, regolativa, orientativa, soinmativa; concorre con la sua finalità anche formativa al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo dell’a itinno”. Attraverso lattività di valutazione: 1. si misurano e si valutano gli apprendimenti: conoscenze e abilità 2. si valuta il comportamento 3. si certificano le competenze: disciplinari e le competenze chiave di apprendimento La valutazione fornisce quindi informazioni sui risultati e ha funzione di diagnosi o di bilancio, d’orientamento, di conoscenza di sé, di valorizzazione delle capacità, d’uso formativo dell’errore e dell’insuccesso. Deve, di conseguenza, essere rivolta ai processi e non solo ai prodotti, deve prendere in considerazione non solo le singole prove di verifica, ma i punti di partenza, i progressi conseguiti in itinere (con cadenza periodica e conseguente comunicazione alle famiglie), il potenziale e Io stile cognitivo, gli interessi e le attitudini, gli atteggiamenti e le motivazioni, le condizioni ambientali, fisiche e psichiche, l’efficacia dell’azione formativa, riservando particolare attenzione agli alunni con Bisogni Educativi Speciali cioè studenti con disabilità, DSA, stranieri, ecc., anche durante gli esami conclusivi del primo ciclo di istruzione. Sulla base di quanto esplicitato nella Premessa, si stabilisce che — - /,$Z_ / W’ vS/- A •trnaltzzata a sostenere motivare, nentare. valmizzave la crescita e I apprendimento, ta alla pio ni,zwne e Ua valonzzazione deUe apaci1a e .lileai tternhche uindnah mhao i4azwnale c&hva reahzzata nello lLii difl L1UUCil tivi-’ il i I’tiìti • oimrLic la agli altunu mi suin va len positivi e nelle sue mtenziomcostnsttive • venhca dcvii appi €nduutntimdividuak • pioiwi ne ti • awzzo ‘li tonnazìne, Wfl3Utfl ZiOfl - 12 d ustonuazou a,li aiumu B. PROVE E CRITERI DI VALUTAZIONE/AMMISSIONE Per la verifica e la valutazione, durante il triennio, vengono utilizzati metodologie e strumenti diversi: • prove strutturate e semistrutturate; • temi o problemi; • questionari; • interrogazioni; • relazioni; • produzioni orali, scritte e pratiche; • osservazioni in itinere, Ai 1:1111 della valutazione è previsto per ogni cluadrlmestre un numero mnimu di prove da svolgere: DlSCIPL1NA VERIFICHE QUADRlMFSTRALI 2 :‘O\t r\t:uTi -\ 3 ia iOAbO di testo; rrive scritte: Iotrrreea7iooì orali VEDE ESE 2 prove scritte: ioterropozten; orati 21 d\C;LA 1051V \1 5 Z 2 sI 2 (ZIIOC;RAP1S 2 pr<ve scritte o orali 51110</E 2 prove scritte o orali [1ICNO[OGì;\ 2 prove scritte o oroh o gratti he ARTE 2 prove scritte o oroli o grofiche ED, FISICA 2 prove operative , <VT W’Tfl i L Oiii - ìtiì:oiorrecoziooi oooit 2 ooove scrittv di ero aTTO scritte; toterrogazt ct orali eres e scritto oo coli 2 provo scrìtte o orali o operativo RELIGIONE 2 prove scritte o orali Le ,rore iii i’ersrrcsg ‘cii <Ts’r’,rUZaflrO a ti aiiiisl ‘c”-’ .uhi fila i .i in. s’i fai i’ nniIe ie ois.s “iize iss, lo i sito AAi/i\ è: i sì’ I.’ ‘.iifl%s. &iiz. ie abibla <si, i[it’ate i bc olb diconqss’tesiza Iag*;iia’sh -‘c aliil.is’e a sa li La lei asetesto di l’ci i si o a i’iolo l’ci cni:soio ag’c<szo %*jit oLIai.’ e, eisttiahatbtita di ie. pes’o jAuili’ttZt iiii*’iitO A<sèSs,s32 +afl%ni <si sA 4 4 ‘4i A) <“‘ / / t’tititii Liiiit’ii/*i •deinhin ìb,s ‘sito, tsiso’iilo •>i,<u iiii4’no ci.dec tit4:iTaøt’itiii sfis;s’is’ / <si «i I voti utilizzati nelle verifiche terranno conto dei sotto indicati criteri: CRITERIO VOTO Q 8 7 6 5 4 Conseguimento organico e sicuro di tutti gli obiettivi, con eventuale rielaborazione personale Conseguimento sicuro di tutti gli obiettivi Conseguimento abbastanza sicuro di quasi tutti gli obiettivi Acquisizione delle ahlìtà e conoscenze fondamentali/ essenziuli Raggiungimen Lo incompleto defle abilità e conoscenze fondamentali/essenziali Gravi lacune negli apprendimenti NB. La valutazione delle prove nell’insegnamento della religione viene espressa utilizzando giudizi (ottimo, distinto, discreto, buono, sufficiente, non sufficiente) e non voti numerici. I criteri SOflO comunque assinillabili ai parametri sopra descritti. Modalità generali di svolgimento delle prove e delle registrazioni Nello svolgimento delle prove e nelle relative registrazioni nel registro si farà riferimento fondamentalmente ai seguenti criteri: v’ V V V V annotazioni degli esiti registrati complessivamente non meno di due registrazioni per disciplina, per quadrimestre, ricavate da prove orali o scritte, grafiche, operative o di altro tipo; le registrazioni dovranno essere distribuite nell’arco temporale del quadrimestre; tutte concorrono alla definizione del voto quadrimestrale, ma non necessariamente mediante media aritmetica; nel registro sono annotate, con legenda esplicitata dall’insegnante, anche le osservazioni sistemiche sul processo di apprendimento, le quali concorrono alla determinazione del voto quadrimestrale. Modalità di svolgimento e responsabilizzazione degli alunni Gli alunni vengono coinvolti nel processo valutativo, affinché la valutazione sostenga, orienti e promuova l’impegno verso la piena realizzazione della personalità. In questo senso i docenti dei consiglio di classe: V informano gli alunni circa le competenze e gli obiettivi di apprendimento attesi all’inizio delle attività di apprendimento; V informano anticipatamente gli alunni circa gli obiettivi di apprendimento oggetto di verifica, le modalità generali di svolgimento della stessa, i criteri per la valutazione degli esiti; V informano gli alunni circa i risultati delle prove e definiscono i tempi dedicati per una riflessione individuale e/o collegiale. ‘ Modalità di comunicazione agli alunni e alle famiglie V Gli esiti delle prove di verifica scritte, sono comunicati alle famiglie attraverso il libretto personale degli alunni e i colloqui individuali e generali. v” Gli esiti delle prove di verifica orali e operative, sono comunicati agli alunni e, se significativi, a discrezione del docente, comunicati alle famiglie attraverso il libretto personale degli alunni e i colloqui individuali e generali. 7 E’ possibile prendere visione delle prove ed essere informati degli esiti delle verifiche orali nei colloqui individuali e generali. 14 CRITERI DELLA VALUTAZIONE DI FINE QUADRIMESTRE C. Ai fini dellespressione del voto sintetico disciplinare di fine quadrimestre il singolo docente e il consiglio di classe tengono conto dei seguenti criteri: a esiti di apprendimento raggiunti rispetto agli standard attesi; a impegno manifestato in termini di personale partecipazione e regolarità nello studio; • progresso conseguito rispetto alla situazione di partenza; • impiego pieno o parziale delle potenzialità personali; organizzazione dello studio (autonomia e metodo di studio); Gli elementi raccolti mediante le verifiche relative ai diversi insegnamenti concorreranno alla formulazione della valutazione dell’alunno che sarà relativa: a alla situazione di partenza • alle varie fasi del processo di apprendimento • al livello finale di preparazione e di maturazione D. AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA F/O ESAME FINALE DEL PRIMO CICLO Per l’ammissione alla classe successiva e all’esame finale del primo ciclo sono richiesti: la frequenza di almeno tre quarti del monte orario annuale .?. un voto di comportamento non inferiore a sei decimi, che deve essere illustrato con una specifica nota nel documento di valutazione . un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline: la promozione si potrà ottenere solo in assenza di insufficienze con al massimo quattro insufficienze in altrettante discipline si potrà ottenere l’ammissione con segnalazione del Consiglio di Classe ed obbligo di interventi di recupero, in quanto si ritiene che vi sia la concreta e fattibile possibilità per lo studente di riuscire a recuperare le carenze nel periodo prestabilito. L’am;,ijssìone alla classe successiva o agli esami di Stato è stabilita con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe. E. COMUNICAZIONI ALLA FAMIGLIA Ai fini della valutazione, attività fondamentale che investe trasversalmente le varie fasi dell’azione formativa, l’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri al termine dei quali viene compilata dal Consiglio di Classe e consegnata alle famiglie la scheda personale di valutazione dello studente. Importanti sono anche le due valutazioni intermedie (pagelline), indicanti la relazione, la partecipazione, l’impegno e l’autonomia del ragazzo, e il suo percorso didattico. Le famiglie riceveranno così quattro comunicazioni sull’andamento scolastico dei propri figli: / / / / la prima a fine novembre la seconda all’inizio di febbraio la terza a metà aprile l’ultima alla fine dell’anno scolastico. 15 ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO F. A seguito dell’approvazione del DPR 122/2009 Regolamento sulla valutazione, per gli alunni delle classi terze, il Consiglio di Classe deve esprimere, con voto in decimi, anche un giudizio di idoneità formulato in base alla media del triennio della Scuola Secondaria. Tutte le prove di esame, gli scritti e il colloquio, compresa la Prova Nazionale, vengono valutate con voto espresso in decimi. Secondo la vigente normativa, il calcolo del voto finale si effettua mediante la media aritmetica, cui concorre: - • • • il giudizio di idoneità, espresso in decimi prendendo in considerazione l’intero percorso scolastico dell’alunno. i voti delle singole prove d’esame scritte (italiano, matematica, inglese, 2°lingua, INVALSI) il voto del colloquio orale (La media è arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0.5. La normativa attualmente non prevede un bonus per facilitare il raggiungimento di un punteggio pari a 10 decimi.) Il voto finale attribuito all’esame è inoltre accompagnato da una certificazione analitica dei traguardi di competenza raggiunti dall’alunno (livello base, intermedio, avanzato). Conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi. Gli alunni della classe terza il 17 giugno 2016, all’interno degli esami di Stato affronteranno la Prova Nazionale predisposta annualmente dall’Istituto Nazionale per il Sistema di Valutazione (IfSVALSI) per la rilevazione degli apprendimenti di Lingua italiana e di Matematica. Gli strumenti di valutazione riconosciuti dalla r(forina del sistema scolastico sono: • • • la scheda di valutazione (classi 1°-2°-3°) l’attestato finale (classe 3°) il certificato delle competenze in uscita al termine del primo ciclo d’istruzione espresse per livelli (classe 3°) 16 CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DELLE DISCIPLINE G. Poiché l’articolo 6, comma 1 del cosiddetto “Regolamento sulla valutazione” (D.P.R. 122/09), stabilisce che sono ammessi alla classe successiva e all’esame di stato gli “alunni che, nello scrutinio fiuiale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e un voto di coinportaniento non inferiore ai sei decimi”, si esplicitano qui di seguito i criteri adottati per la valutazione delle discipline e del comportamento: PARAMETRI Dl VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI VOTO DESCRITTORI (Autonomia Regolarità e qualità dei compiti Studio orale Conoscenze Abilità) — Utilizza il metodo di lavoro in modo efficace. Esegue il lavoro assegnato con regolarità ed accuratezza. Studia in modo approfondito. Acquisisce le conoscenze in modo organico. Sviluppa le abilità in modo completo Utilizza il metodo di lavoro con padronanza. Esegue il lavoro assegnato con regolarità e generalmente con accuratezza. Studia in modo accurato. Acquisisce le conoscenze in modo completo. S iluppa le abilit in modo sicuro. 8 Utilizza il metodo di la oro in modo sicuro. Esegue il lavoro assegnato con recolarità e precisione. Studìa in modo costante. Acquisisce le conoscenze in modo preciso. Sviluppa le abilità in modo corretto. Utilizza il metodo di lavoro in modo autonomo. Esegue il lavoro assegnato con regolarità e precisione discrete. Studia in modo correw Acquisisce le conoscenze in modo positivo. Sviluppa le abilità in modo adeguate. 6 Utltzza il metodo di laoro in modo adeguato. Esegue il lavoro assegnato con regolarità e precisione sufficienti. Studia in mod sufficiente. Acquisisce le conoscenze in modo accettabile. Sviluppa le abilità in modo parziale. Uttlizza il metodo di lavoro in modo dispersivo. Esegue il lavoro assegnato con una certa regolarità ma spesso Studia in modo parziale. Acquisisce le conoscenze in modo incompleto, Sviluppa e abilità in modo incerto. non rispettando le istruzioni. Utilizza il metodo di lavoro in modo disordinato e dispersivo. Esegue il lavoro assegnato con discontinuità e trascuratezza. Studia in modo poco consapevole. Acquisisce le conoscenze in modo difficoltoso. Sviluppa le abilità in modo incompleto. H. CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO // / / a Rispetto a tali criteri generali, la corrispondenza voti-comportamento fa riferimento alla seguente descrizione: CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO VOTO io RELAZIONE PARTECIPAZIONE Si relaziona in modo rispettoso e Interviene collaborativo con compagni e scolastiche contributo adulti. propositivo. CONVIVENZA attività I Rispetta le regole condivise. nelle un Utilizza in modo responsabile e portando e corretto le strutture ed i sussidi personale della scuola. Si relaziona in modo rispettoso Interviene con interesse nelle Rispetta le regole condivise. attività scolastiche rispettando i Utilizza in modo corretto le compagni e adulti. con strutture ed i sussidi della tempi e le modalità richiesti, scuola. 8 certo un con modo Interviene in relaziona Si attività nelle con interesse rispettoso generalmente scolastiche rispettando quasi compagni e adulti. sempre i tempi e le modalità richiesti. Generalmente rispetta le regole. l.tilizza in modo sostanzial mente corretto le strutture ed i sussidi della scuola. [I suo comportamento può essere segnalato con nota alla famiglia e/o sul registro di classe. Non sempre rispetta Le regole. 7 attività nelle Talvolta si relaziona in modo Interviene poco rispettoso con compagni e scolastiche in modo non sempre pertinente e/o dimostrando adulti. interesse incostante, Spesso si relaziona in modo Interviene nella maggior parte irrispettoso e scorretto con delle attività scolastiche in modo non pertinente e/o compagni e adulti. dimostrando scarso interesse, In genere non rispetta le regole condivise. Utilizza in modo poco corretto le strutture ed i sussidi della scuola. Il suo comportamento viene segnalato con nota alla famiglia e/o sul registro di classe. attività nelle Interviene non modo in scolastiche pertinente e con azioni di disturbo, Non rispetta le regole condivise. Utilizza in modo scorretto le strutture ed i sussidi della scuola. Il suo comportamento viene segnalato con nota alla famiglia [e/o sul registro di classe. 6 5 in Molto spesso si relaziona modo irrispettoso nei confronti di compagni e adulti anche con aggressivi o atteggiamenti espressioni verbali offensive. le Utilizza con poca cura strutture ed i sussidi della scuola. Il suo comportamento viene segnalato con nota alla famiglia e/o sul registro di classe. L’impegno e l’interesse sono valutati all’interno delle singole discipline (come da decisione del Collegio dei Docenti in data 20 ottobre 2009). I. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Per la certificazione delle competenze viene utilizzato, a conclusione del primo ciclo di istruzione, il modello di certificazione delle competenze elaborato dalla Rete Regionale del Friuli Venezia Giulia. I L. AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO (SCUOLA SECONDARIA) L’Istituto ogni anno si attiva per monitorare i risultati scolastici dei propri alunni negli ultimi tre anni del primo ciclo e in uscita verso la scuola secondaria di secondo grado alfine di verificare il livello di preparazione per affrontare l’ordine di scuola successivo attraverso: • • • Monitoraggio dei risultati scolastici alla fine del triennio (valutazione interna). Monitoraggio degli esiti finali degli ex-alunni iscritti al primo anno di scuola secondaria di secondo grado (valutazione esterna) e confronto con il consiglio orientativo del Consiglio di Classe. Valutazione di sistema INVALSI per gli apprendimenti di italiano e matematica. 19 Aflegato n. 5 Piano Annuale per l’Inclusione Parte I — analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n° 22 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorativista .minorati udito Psicofisici 2. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico / / - 22 85 36 02 47 - - - Disagio conportamentale/ relazionale Altro j Totali o/i, su popolazione scolastica N° PEI redatti nell’anno sco. 2013/2014 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° dì PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certiflcazione sanitaria B. Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno (n°15) Funzioni strumentali I coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, intercultura) Esperti esterni I 197 25 166 6 Prevalentemente utilizzate in... Attività individualizzate e dì piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) / 244 17% 22 38 39 Sì / Si Si Si Si Si No C. Coinvolgimento docenti curricolari Docenti curricolari Sì Attraverso.. Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Docenti con specifica formazione Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva r Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie alunni Docenti di sostegno cativi a didattico-edu Progetti inclusiva tematica prevalente Altro: Progetti D. Coinvolgimento ATA E. personale Coinvolgimento famiglie F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS I CTI G. Rapporti con privato sociale e volontariato e didattico-educativi Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione! laboratori integrati Altro: Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Cpyliento in Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Accordi di programma! protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma! protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS! CTI Altro: Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodella didattiche! Didattica speciale progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale! italiano L2 dell’età Psicologia DSA, ADHD, Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali...) Altro: gestione H. Formazione docenti evolutiva Si I Si Si Si Si I Si Si Si I Si Si / Si Si Si I Si Si 5i Si Si Si Si / Si Si Si Si classe e e I No No Si Si Si Si psicopatologia (compresi ecc.) — No I Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: Fo i 2 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento gji insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; pganizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, n.raorto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare aHe decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. O: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo per la valutazione del grado di indusività dei sistemi scolastici 3 X 4 X X Punti di forza a.s. 2014/2015: creazione di una rete di scuole sul tema dell’inclusività. Punti di criticità a.s. 2014/2015: mancata convocazione del GLI e conseguente commistione di ruoli tra GLI e Commissione BES; poca efficacia della Commissione BES per quanto riguarda l’aspetto Intercultura. Proposte miglioramento a.s. 2015/2016: convocare, anche in forma ridotta, almeno un paio di incontri della Commissione BES solo per i progetti Intercultura (organizzazione e verifica); convocare almeno tre volte l’anno il GLI (ottobre, gennaio, giugno) e ridefinirne il ruolo; attivare strategie di coinvolgimento del Collegio Docenti per una seria e proficua discussione sui criteri e le modalità di valutazione degli alunni BES. Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il Parte 11 prossimo anno — Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) GLI: rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dalla Commissione BES; elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno) con supporto/apporto delle Figure Strumentali. Commissione BES : raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; formulazione proposte di lavoro per GLI; elaborazione linee guida PAI dei BES; raccolta Piani di Lavoro (PLI e PDP) relative ai BES; sostegno/consulenza protocollo di Istituto “Prevenzione precoce delle difficoltà”. Consigli di classe/Team docenti: -legge e analizza la diagnosi clinica di DSA, certificazione 1.104/92 e la segnalazione BES -incontra la famiglia per osservazioni particolari -redige per ogni alunno BES la scheda di rilevazione e, nei casi richiesti dalla normativa, il Piano Educativo Individualizzato (PLI) o il Piano Didattico Personalizzato (PDP); concorda il grado di individualizzazione/personalizzazione (adattamenti didattici in aula, interventi personalizzati in aula e fuori, personalizzazioni del percorso scolastico) e il raccordo con il programma comune; adotta strategie di organizzazione delle attività in aula, modalità di trasmissione elaborazione dei saperi, metodi di lavoro, modalità di verifica e valutazione che consentano la partecipazione di tutti gli studenti della classe, anche se in misura diversa; individua le modalità di comunicazione e condivisione possibile dei percorsi attivati per gli studenti con BLS con gli studenti stessi e le loro famiglie; -condivide il PEI o il PDP con la famiglia; -tutto il consiglio di classe sottoscrive il PEI o il PDP unitamente alla famiglia. Coordinatore di classe: -tiene i contatti con la famiglia; -tiene i contatti con le Funzioni Strumentali; -eventualmente prende contatti con la scuola precedente; -coordina le attività pianificate e la stesura del PEI e PDP, tenendo aggiornata la relativa documentazione; -prowede ad informare i colleghi su eventuali evoluzioni del problema; -convoca la famiglia per eventuali segnalazioni di nuovi casi; -valuta con la famiglia e il ragazzo con difficoltà l’opportunità e le dovute modalità per affrontare in classe il problema. Singolo docente: -segnala al coordinatore eventuale nuovi casi; incontra periodicamente la famiglia; -concorda con le famiglie le modalità più idonee per rispondere alle esigenze evidenziate dal PDP; -coinvolge i compagni con attività di peer education; -fornisce gli strumenti più adatti e utilizza le misure compensative e dispensative concordate con la famiglia (L170/10- C.M. n. 8 del 06/03/2013); - - - - - -garantisce le modalità di verifica nel rispetto del D.P.R. 122 del 22/06/09 —1.170/10- C.M. n. 8 del 06/03/13; -modula gli obiettivi facendo riferimento ai saperi essenziali della propria disciplina; -valuta lo studente in chiave formativa individuando le soglie di accettabilità (D.P.R. 122 del 22/06/09 —1.170/10- C.M. n. 8 del 06/03/13); -favorisce l’autostima e il rinforzo positivo. Docenti di sostegno! Docenti Italiano L2: partecipazione alla programmazione educativo-didattica; supporto al consiglio di classe/team docenti nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive; interventi sul piccolo gruppo con metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti; rilevazione casi BES; coordinamento stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP). Collegìo Docentì: su proposta del GLI delibera del PAI (mese di Giugno); esplicitazione nel POF di un concreto impegno programmatico per l’inclusione; esplicitazione di criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale. Funzioni Strumentali “Inclusione”: collaborazione attiva alla stesura della bozza del Piano Annuale dell’Inclusione. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Devono essere forniti ai docenti curricolari e ai docenti di sostegno corsi, anche in rete con altre realtà vicine, di formazione interna e/o esterna sui temi di inclusione e integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola (es. corso ADH, corsi DSA,...). Sono previsti per l’a.s. 2015/2016 alcuni incontri di formazione gestito da personale interno sull’integrazione dei BES (Utilizzo di software didattici in uso alla secondaria, presentazione e spiegazione delle prove da somministrare in classe seconda della primaria, approccio all’uso del libro digitale). Sono presenti tra il personale dell’istituto docenti formati in tema di inclusione con Master Universitari e docenti specializzati per il sostegno. Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degli insegnanti, coinvolti non come semplìci destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche orientate all’integrazione efficaci nel normale contesto del fare scuola quotidiano. Si prevede l’attuazione di interventi di formazione su: • metodologie didattiche e pedagogia inclusiva • strumenti compensativi e dispensativi per l’inclusione • nuove tecnologie per l’inclusione • le norme a favore dell’inclusione • strumenti di osservazione per l’individuazione dei bisogni Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; La valutazione del Piano Annuale dell’Inclusione avverrà in itinere monitorando punti di forza e criticità, andando ad implementare le parti più deboli. La Commissione BES raccoglierà e documenterà gli interventi didattico-educativi, fornirà consulenza ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi, proporrà strategie di lavoro per il GLI. Il GLI rileva i BES presenti nella scuola, monitorando e valutando il livello di inclusività della scuola; elabora la proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES al termine di ogni anno scolastico. Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto all’apprendimento di tutti gli alunni. L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensarnento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel passaggio, dalla scuola dell’insegnare alla scuola dell’apprendere che tiene insieme I’ importanza dell’oggetto culturale e le ragioni del soggetto. Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti. Relativamente ai percorsi personalizzati i Consigli di Classe/team dei docenti concordano le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuano modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del percorso comune, valutano la contiguità con il percorso comune e il passaggio alla classe successiva. Per non disattendere gli obiettivi dell’apprendimento e della condivisione e dell’inclusione è indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari, i quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per l’intera classe. La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici. Da menzionare la necessità che i docenti predispongano i documenti per lo studio o per i compiti a casa in formato elettronico, affinché essi possano risultare facilmente accessibili agli alunni che utilizzano ausili e computer per svolgere le proprie attività di apprendimento. A questo riguardo risulta utile una diffusa conoscenza delle nuove tecnologie per rintegrazione scolastica, anche in vista delle potenzialità aperte dal libro di testo in formato elettronico. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presentì all’interno della scuola Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’istituto: contitolarità dei docenti di sostegno con gli insegnanti di classe. Gli insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni, attività laboratoriali con gruppi. Sono presenti referenti per i BES: funzioni strumentali sull’area dell’integrazione e dell’inclusione. Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all’inclusione, al successo della persona anche attraverso: • attività laboratoriali (learning by doing) • attività per piccolo gruppi (cooperative learning) • tutoring • peer education attività individualizzata (mastery learning). Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Collaborazione con la Cooperativa Noncello di Pordenone; collaborazione con l’Amministrazione Comunale; attivazione di progetti con le Associazioni “Arcobaleno”, “Dopo la campanella” di Porcia e “Piccoli Grandi Amici” (azioni di tutoraggio e doposcuola per alunni Bes), Ambito Urbano di Pordenone (PASS e Città Educante); convenzione con le università per tirocini a vari livelli. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative La famiglia è corresponsabile al percorso da attuare all’interno dell’istituto; perciò viene coi nvolta attivamente nelle pratiche inerenti al l’mcI usività. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fìni di una collaborazione condivisa. Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe/Team dei docenti per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio. Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi anche attraverso: • la condivisione delle scelte effettuate • l’organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di miglioramento • il coinvolgimento nella redazione dei PDP; Coinvolgimento degli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado nella realizzazionedel PDP. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità ). Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione. Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a: rispondere ai bisogni di individuali monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni monitorare l’intero percorso favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità. Valorizzazione delle risorse esistenti Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola anche se, visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono portatori nonché le proposte didattico formative per l’inclusione, si ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntive. - - - - Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione di un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le proposte progettuali, per la metodologia che le contraddistingue, per le competenze specifiche che richiedono necessitano di risorse aggiuntive e non completamente presenti nella scuola. L’istituto necessita: L’assegnazione di docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di inclusione e personalizzazione degli apprendimenti • Il finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni. L’assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con disabilità Incremento di risorse tecnologiche in dotazione alla singole classi, specialmente dove sono indispensabili strumenti compensativi. • Definizione di nuove intese con i servizi socio-sanitari Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. accoglienza: per i futuri alunni vengono realizzati t Notevole importanza viene data all progetti di continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, essi possano vivere con minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Il PAI che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di “continuità”. Tale concetto si traduce nel sostenere l’alunno nella crescita personale e formativa. Fondamentale risulta essere l’Orientamento inteso come processo funzionale a dotare le persone di competenze che le rendano capaci di fare scelte consapevoli dotandole di un senso di autoefficacia (empowerment) con conseguente percezione della propria capacità. Approvato dal Collegio Docenti il 30 giugno 2015. Piano nazionale scuola digitale PRIMA ANNUALITÀ Ambito: FORMAZIONE INTERNA • Azione di segnalazione di eventi / opporftrnità formative in ambito digitale. • Formazione sull’utilizzo della piattaforma Edmodo per la creazione delle classi virtuali. • Corso di avvio al coding e Partecipazione alla settimana del PNSD mediante “L’ora del codice” (pubblicizzata sul sito della scuola). • Formazione all’utilizzo del portale YELL / TELL. • Formazione per e-Twinnig. • Formazione sulluso di testi digitali • Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione delle necessità di formazione in ambito didattico-tecnologico e condivisione degli esiti. • Creazione, all’interno del sito della scuola, di una sezione dedicata al PNSD per publicizzazione e socializzazione delle finalità e le iniziative del PNSD con il corpo docente. • Formazione dei docenti negli ambiti di maggiore interesse emersi dal questionario. Ambito: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA e Partecipazione alla settimana del PNSD dal 7 al 15 dicembre 2015 e relativa socializzazione dell’evento (consegna diplomi di partecipazione e pubblicazione dell’esito dell’evento sul sito). • Workshop aperto al territorio relativo a Sicurezza e Cyberbullismo. • Miglioramento ed evoluzione del sito istituzionale della scuola e Partecipazione comunità e-twinning • Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università Ambito: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE e Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto nell’ottica di una sua eventuale integrazione / revisione, e Reperimento di contenuti digitali di qualità e loro condivisione. • Sviluppo del pensiero computazionale e diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica. Diffusione dell’uso di piattaforme per la creazione di classi virtuali, la condivisione di materiali con gli studenti e la creazione di prodotti in collaborazione fra studenti SECONDA ANNUALITÀ Ambito: FORMAZIONE INTERNA • Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale. • Formazione per l’uso degli strumenti tecnologici in dotazione alla scuola. • Formazione sulle metodologie e sulluso degli ambienti per la Didattica digitale integrata. • Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa. • Workshop per tutti i docenti inerenti: o l’utilizzo di testi digitali o l’adozione di metodologie didattiche innovative o Utilizzo di pc, tablet e Lim nella didattica quotidiana. o Strumenti e metodologie per l’inclusione degli studenti con bisogni speciali • Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi. • Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. Ambito: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA • Promozione della costruzione di laboratori per stimolare la creatività (creazione di video lab, creazione di spazi didattici per la peer education, giornalino digitale di Istituto). • Workshop per studenti e famiglie sulla cittadinanza digitale. • Partecipazione comunità e-twinning • Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università • Implemeritazione di nuovi spazi cloud per la didattica. o Implementazione del nuovo sito internet istituzionale della scuola. Ambito: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNO VATIVE • Reperimento di contenuti digitali di qualità e loro condivisione. • Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: wehquest e flipped classroom. • Creazione di repository disciplinari per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti. • Potenziamento di Google apps for Education o analoghe. • Costruire curricola verticali per l’acquisizione di competenze digitali, soprattutto trasversali. TERZA ANNUALITÀ Ambito: FORMAZIONE INTERNA • Elaborazione di lavori in team e di coinvolgimento della comunità (famiglie, associazioni, ecc.). • Creazione di reti e consorzi sul territorio, a livello nazionale e internazionale. • Realizzazione di workshop e programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità. • Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. Ambito: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA • Promuovere progetti di interazione degli alunni con la cittadinanza (esempio: nonni e nipoti) nell’ambito digitale. • Realizzazione di una biblioteca scolastica come ambiente mediale. • Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e territorio, attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia. • Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università. Ambito: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE • Diffusione della sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: wehquest e flipped classroom. • Creazione di repository disciplinari per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti. • Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati (Scratch Arduino), partecipazione ad eventi / workshop / concorsi sul territorio. • Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca. -