Piano triennale dell`Offerta Formativa 2016-2019

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Piano triennale dell`Offerta Formativa 2016-2019
Via Cartiera, 20 33080 PORCIA Tel. 0434 360470 Fax 0434 554635
C. F. 80009250939 Codice Ministeriale PN1C822001
t P.E.O.:nic822O01uistruzionitPEC:
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p822(JJpcisfruzioneit
-
-
-
—
I
.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
EX ART1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015
approvato dal Consiglio di Istituto
nella seduta del 20/01/2016
INDICE
Indice
pag.
Premessa
2
3
Mission e vision della scuola
4
Obiettivi del Ptof
5
Piano di miglioramento
6
Proposte provenienti dal territorio e dall’utenza
7
Indirizzi generali per le attivita della scuola
8
Caratteristiche della scuola e articolazione in plessi
pagg.
8-12
Popolazione scolastica e risorse umane
pag.
13
Curricolo verticale
13
Progetti di ampliamento e arricchimento dell’Offerta Formativa
pagg.
14-21
Criteri e modalità valutative
pag.
22-23
Modalità di attuazione e miglioramento dell’inclusione scolastica (pai) cx c.m. 8/2013
Scelte organizzative e gestionali
24
pagg.
Fabbisogno di organico di posto comune e di sostegno
Fabbisogno di organico di potenziamento
27-28
pag.
Fabbisogno di collaboratori scolastici
Il piano di formazione del personale
Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali
Azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitane
Allegati
n
25-26
29
30
pagg.
31-32
pag.
33
33
33
PREMESSA
Visto il D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell’autonomia delle
istituzioni scolastiche” ed, in particolare, l’art. 3 come modificato dalla Legge 13 luglio 2015 n. 107;
Vista la Legge 13 luglio 2015 n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione e delega per il riordino delle disposizioni normative vigenti”;
Visto il Piano della performance 2014-16 del Ministero dell’istruzione, Università e Ricerca,
adottato con D.M. 20/02/2014, prot. n. 133 (confermato con D.M. 28/04/2014, prot. n. 279), in
particolare il cap. 5 punto 1, “Obiettivi strategici istruzione scolastica”;
—
Visto l’Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero
dell’istruzione, Università e Ricerca per l’anno 2016;
Visto il Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto e il Piano di Miglioramento;
Visto l’Atto di indirizzo per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione
prOt. 5469/ C17 del 12/10/2015 adottato dal Dirigente scolastico ai sensi del quarto comma
dell’art. 3, deI D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, come modificato dal comma 14 dell’art. 1 della L. n.
107/ 2015 citata.
Tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori
IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019
relativo all’Istituto Comprensivo Jacopo di Porcia” di Porcia è stato elaborato dal Collegio dei
Docenti del quale ha ricevuto il parere favorevole nella seduta del 19/01/2016; il piano è stato
approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 20/01/2016.
L’effettiva realizzazione del Piano resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa
Istituzione scolastica delle risorse umane e strumentali ivi individuate.
Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo
dell’identità culturale e progettuale dell’Istituto (c. 14):
• Esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa(c. 14);
• E coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi (c.14);
• Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale(c. 14);
e Tiene conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa (c. 14);
• Comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche e valorizza le relative professionalità
(c. 14);
• Mette in atto il Piano di Miglioramento elaborato nel Rapporto di Autovaiutazione(c. 14);
• Elabora il Potenzia mento dell’Offerta Formativa (cc, 7, 16,22,24);
• Promuove finalità, principi e strumenti previsti nel Piano Nazionale Scuola Digitale(c. 57);
• Programma le attività formative rivolte al personale docente e Ata (cc. 12, 124);
• Presenta il fabbisogno di (c. 14):
o posti comuni e di sostegno dell’Organico dell’Autonomia (cc. 63-85);
o potenzia mento dell’offerta formativa;
o del personale AT A;
o infrastrutture, attrezzature, materiali.
“
Il seguente Piano Triennale dell’Offerta Formativa verrà pubblicato nell’albo on line dell’Istituto
Scolastico e nel “Portale unico dei dati della scuola’, non appena costituito.
Porcia, 20/01/2016
3
LÀ DIRIGENTE SCOLASTICA
Angela Rosato
MISS ION E VISTON DELLA SCUOLA
L’obiettivo primario della scuola consiste nel garantire a tutti gli alunni, in relazione alle diverse
potenzialità di ciascuno, il pieno successo formativo. Per ottenere questo risultato, l’offerta
formativa del noslio Istituto è orientata a prevenire fenomeni di dispersione scolastica e ad
ampliare il curricolo di base con una mirata progettualità integrativa.
Ogni anno, grazie anche al contributo economico delle famiglie e di Enti esterni, vengono attivati
numerosi progetti di ampliamento dell’offerta formativa, che danno al nostro Istituto un
particolare ‘valore aggiunto” e denotano l’impegno dei docenti nell’innovazione e nella ricerca. A
tal fine essi progettano curricoli flessibili, individuano precisi percorsi di apprendimento, in cui
tempi e traguardi siano adeguati ai singoli allievi.
Le linee d’indirizzo del P.T.O.F. costituiscono lo strumento per presentare all’utenza, in una
visione d’insieme, le scelte che il Collegio dei Docenti ha messo a punto in merito
all’organizzazione ed alle attività della scuola nel suo territorio, in linea anche con le novità
introdotte dalle normative vigenti
j
A A
Promozione dell’ Inclusione
Interventi mirati in favore degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Innalzamento dei livelli di apprendimento e del tasso di successo scolastico
Costruzione di un curricolo verticale ed essenziale d’Istituto
Certificazione delle competenze
Valorizzazione della continuità educativa e didattica orizzontale fra scuola, territorio e
altre agenzie educative
I
Valorizzazione della continuità educativa e didattica verticale fra i vari ordini di
scuola
I
Iniziative di aggiornamento e formazione degli insegnanti
Diffusione ed utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica
£
LA
-
4
Miglioramento della qualità della scuola attraverso una efficace Autovalutazione
d’Istituto e la sperimentazione di un piano di Rendicontazione sociale
4
OBIETTIVI DEL PTOF
Il Piano triennale, tenuto conto dell’ Atto di indirizzo (v. allegato n.1), perseguirà i seguen
ti
obiettivi, in linea con quanto previsto dalla L. 107/2015, comma7:
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferim
ento
all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche
mediante
l’utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning;
h) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella
storia
dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immag
ini e dei
suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati
operanti
in tali settori;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attrave
rso la
valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze il
e dialogo tra
le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della
cura dei
beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze
in
materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditori
alità;
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,
della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività cultura
li;
f) alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al
pensiero
computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media
nonché alla
produzione;
I) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazion
e e del
bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo
studio degli
alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e person
alizzati anche con
il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territor
io e delle
associazioni di settore e l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto
allo studio degli
alunni adottati, emanate dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
il 18 dicembre
2014;
m) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; valoriz
zazione
della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di svilupp
are e aumentare
l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del
terzo settore;
n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studen
ti per classe o
per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo
scolastico o
rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dai regolamento di cui
al decreto del
Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli
studenti;
q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito
degli alunni e degli studenti;
r) alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attrave
rso corsi e
laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organi
zzare anche in
collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l’apporto delle comunità
di origine, delle
famiglie e dei mediatori culturali;
5
PIANO DI MIGLIORAMENTO
al presente documento
Il Piano di Miglioramento, elaborato dall’IC di Porcia ed allegato
come contenuta nel
(v.allegato n.2), parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così
scuola e presente sul
Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della
della Ricerca, dove è
portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
reperibile all’indirizzo:
porcia
orientare i percorsi di
L’istituto pur avendo raggiunto dei buoni risultati ha deciso di
valorizzazione delle
miglioramento prioritariamente verso i risultati scolastici (alunni BES e
nanza e i risultati a
eccellenze), quindi il potenziamento delle competenze chiave e di cittadi
formazione dei docenti
distanza. Le azioni che si intendono intraprendere prevedono un piano di
e percorsi progettuali di recupero e potenziamento per gli studenti.
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
1.
RISULTATI SCOLASTICI
Migliorare i risultati degli apprendimenti degli alunni con BES
Aumentare e diversificare le azioni di potenziamento per gli alunni di fascia
medio alta
2.
COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
Sviluppare le competenze sociali e di cittadinanza
3.
RISULTATI A DISTANZA
Scuola
Migliorare il successo formativo degli alunni BES nel biennio della
Secondaria di Il grado
vi di processo sono:
Le aree di criticità per le quali l’istituto ritiene opportuno perseguire obietti
1.
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
ca e
Promuovere la partecipazione del personale docente alla formazione specifi
allargare l’offerta formativa per ordine di scuola
Superamento della lezione frontale, facendo sì che l’insegnante rivesta ruoli
diversi: guida, mediatore, tutor, regista, facilitatore
Aumentare le occasioni per attivare modalità didattiche laboratori ali
Innovare la didattica sul piano tecnologico
2.
INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE
Ridurre episodi di esclusione e i fenomeni di bullismo attraverso didattiche
inclusive e piani didattici personalizzati
3.
CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
Prevedere contatti/incontri in continuità con referenti della Sc. Sec. diii grado
per presentare i casi di studenti con difficoltà di apprendimento
e azioni
Le attività previste sono collegabili e interagibili e a tal fine ogni progetto propon
ngimento degli
interdipendenti con gli altri progetti in una logica sistemica finalizzata al raggiu
non ancora
ma
ti
esisten
e
già
obiettivi previsti dal PdM per potenziare le caratteristiche positiv
complessivamente condivise.
i, alfine di sostenere la
La strategia è progettata su un percorso che vede protagonisti attivi i docent
ione che favorisca la
loro continua crescita professionale, attraverso un percorso di formaz
enti ai bisogni
sperimentazione e la diffusione di modelli e strumenti didattici innovativi e rispond
formativi di un utenza in continuo cambiamento.
PROPOSTE PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA
Per una valida realizzazione dei progetti d’Istituto sono previste collaboraziom
sinergiche con il
territorio, con le famiglie, con gli esperti, con altri Istituti Scolastici, con Associ
azioni, Società e
Federazioni Sportive del territorio, con gli Enti Locali, in particolare I Amministraz
ione Comunale
di Porcia, la Provincia di Pordenone e la Regione FVG, Aas5, anche attrave
rso risorse umane,
economiche e organizzative.
Proposte di coordinamento con l’Amministrazione Comunale delle attività
scolastiche ed
extrascolastiche in tema di Educazione alla Salute (sport, alimentazione, Agrize
ro, educazione
stradale, pedibus, adotta una ciclabile), Cittadinanza e Costituzione consig
lio comunale dei
(
ragazzi e attività divulgative promosse dalla Biblioteca Civica, nonché proposte
di formazione per
docenti e genitori sul tema delle Nuove Tecnologie e del Bullismo, giornalismo,
murales, peer
education). L’Istituto collabora nello specifico con: Ass. Arcobaleno, Ass. Giovan
ni Paolo Il, Ass.
Roy, Amici della Musica “Salvador Gandino”, Proporcia, Ass. musicale Takam
, Compagnia
teatrale Don Chisciotte, ARPA FVG (OSMER e LaREA), Biblioteca Comun
ale, Consultorio
Noncello, Progetto Susan Comune di Meduno, Piscina Gymnasium, Piscina
Comunale, Eupolis,
Polizia Municipale, VV.F., Protezione Civile, Volontari del 118, C.R.I.-PN, A.R.F.
A.P.-Ass. per la
Ricerca e la Formazione all’Aiuto Psicomotorio, Teatro Verdi, Centro Cultur
ale Casa dello
Studente A. Zanussi PN, Centro Diocesano (Biblioteca del Seminario), Comun
ità Missionaria di
Villaregia, Centro Anziani di Porcia, COOP NORDEST, Unindustria, Banda musica
le di Porcia, Lis
Aganis (Ecomuseo Regionale delle Dolomiti Friulane), T.R.C.I., Unicef, Lions Club,
Circolo Anziani
del Lavoro Electrolux Porcia, Consorzio di Bonifica Cellina—Meduna,
Cooperativa Sociale
ControVEnto di Venezia, Volontari Servizio Civile Solidale, associazione Bell
Bevond, Parco
archeologico Livelet, Musei Civici di Pordenone, Gorizia e Trieste, Porden
onelegge, Cinemazero,
Muse di Trento, Fond, Sarmede, Gazzettino di Mestre, Fattorie e laboratori didatti
ci, Università di
Udine e Trieste. Le attività verranno comunicate alle famiglie, pubblicizzate
attraverso i mass
media e pubblicazioni scolastiche rese disponibili sul sito di Istituto: w.jpor
ciagpv.it.
L’istituto è inoltre in rete con tutti i servizi promossi dal territorio, in partico
lare per l’area sociosanitaria e di neuropsichiatria infantile: al bisogno si avvale della consul
enza di professionisti
indicati dagli enti stessi.
Le proposte avanzate e le diverse forme di collaborazione sono il
punto di forza della
progettualità dell’Istituto.
Le famiglie sostengono l’esigenza di un ampliamento del tempo scuola, in
particolare il plesso
Palse di scuola primaria e di opportunità anche dopo la conclusione delle
attività didattiche. Di
tale richiesta, già negli anni scorsi, si è provveduto con progetti svolti in orario
extracurricolare. Si
intende, per l’a.s. 2016/17, utilizzare l’organico potenziato con il ripristino del
secondo rientro per
le classi a tempo normale dei 4 plessi di scuola primaria e organizzare delle attività
extracurriculari
presso il plesso di Palse a copertura delle giornate senza rientro
con il sostegno
dell’Amministrazione Comunale. Tale ampliamento risponde concretament
e alle esigenze delle
famiglie e ci si propone, nel corso del prossimo triennio, di estendere ulterio
rmente tale aspetto
dell’ offerta formativa.
7
INDIRIZZI GENERALI PER LE ATTIVITA’ DELLA SCUOLA
A. LA SCUOLA
è luogo educativo di apprendimento e di socializzazione;
o percorsi
garantisce l’uguaglianza rispettando le differenze individuali, offrend
curricolari di qualità e diversificando l’offerta formativa;
• favorisce l’accoglienza e l’integrazione;
• sviluppa sinergie con ASS n. 5 ed enti locali;
ti specifici per far
• valuta i bisogni del territorio e ne tiene conto nel predisporre proget
fronte alle necessità emergenti;
io;
• integra le offerte scolastiche con quelle delle agenzie operanti nel territor
scuola;
• salvaguarda l’identità di ogni plesso e potenzia le risorse di ogni singola
• estende all’Istituto le esperienze positive delle sedi;
• predispone procedure di monitoraggio e di autovalutazione.
•
•
B. SCELTE GENERALI DI GESTIONE
dei ruoli e delle
• La partecipazione democratica della scuola riconosce la specificità
vigenti.
competenze e si attua nell’ambito degli organi collegiali e delle procedure
flessibilità ed
• L’organizzazione scolastica si uniforma a criteri di efficienza, efficacia,
economicità salvaguardando l’offerta formativa.
e quelli con
• La trasparenza è considerata condizione indispensabile nei rapporti interni
l’utenza.
C.
SCELTE GENERALI DI AMMINISTRAZIONE
a rispondere
• I servizi amministrativi vengono erogati con competenza e disponibilità
alle richieste degli utenti.
• Vengono garantiti standard specifici per le procedure.
delle esigenze
• Gli orari di apertura al pubblico dell’ufficio di segreteria tengono conto
della popolazione.
ando qualità
• Le scelte di bilancio si effettuano in base ai criteri di trasparenza, coniug
con economicità e distribuendo equamente le risorse disponibili.
CARATTERISTICHE DELLA SCUOLA E ARTICOLAZiONE IN PLESSI
009 a seguito del
L’IC “Jacopo di Porcia” è stato istituito nell’anno scolastico 2008-2
ria di Pordenone a 5 km)
dimensionamento regionale ed è collocato nel Comune di Porcia (perife
i.
frazion
6
con una popolazione residente di circa 15.000 abitanti e comprende
7% dei residenti.
La popolazione straniera, comunitari europei ed extra-comunitari, è intorno al
artigianale che è poi
Il tessuto economico nasce da un’economia prevalentemente agricola e
sono molte aziende di
passata rapidamente ad uno sviluppo legato alla grande industria. Oggi ci
attività hanno cessato il
media grandezza, del terziario avanzato e di servizi, ma purtroppo molte
mente emergono
ultima
ed
loro operato. Il livello economico delle famiglie è medio-basso
ue i genitori sono
situazioni di disagio economico più numerose. Sono diffusi casi in cui ambed
idiana e/o casi in cui
occupati per l’intera giornata e i ragazzi sono soli nella fascia oraria pomer
entrambi i genitori sono in mobilità o hanno perso il lavoro.
uffici di direzione e
Il nostro Istituto comprende complessivamente 8 plessi, distanti tra loro e dagli
segreteria, per i tre ordini di scuola.
8
LA SCUOLA PRIMARIA
Le scuole primarie dell’Istituto sono organizzate a tempo normale e a tempo pieno come
previsto dalla
normativa vigente:
Classi a tempo normale:
Classi a tempo pieno
29 ore 30’ curricolari settimanali
40 ore curricolari settimanali
5 aule
laboratorio di informatica
spazio biblioteca (all’interno
di una classe>
stanza collaboratori
sala mensa
palestra
servizi igienici
giardino
Orari:
SCUOLA PRIMARIA DI PALSE
“Guglielmo Marconi”
Via San Martino 2/A, Palse Porcia
Tel. 0434-920145
-
8.00-12.30
8,00-16.00 (nei giorni di
rientro settimanale)
Seroizi:
trasporto
pre-post scuola e doposcuola
mensa fornita dal Comune
lOaule
laboratorio di informatica
aula di inglese
aula polifunzionale
biblioteca (condivisa con la scuola
secondaria)
ampio salone
sala mensa
palestra
servizi igienici
giardino
Orari:
‘
‘
SCUOLA PRIMARIA DI PORCIA
“Luigi Gabelli”
Via De’ Pellegrini 8, Porcia
Tel. 0434-920960
—
Servizi:
trasporto
pre-post e doposcuola
mensa fornita dal Comune
‘
Io
8.00-12.30
8.00-16.00 (corso “B” nei giorni
di rientro settimanale)
8.00-16.00 (corso “A ‘ tempo pieno)
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
Le scuole dell’Infanzia dell Istituto s
tutte a tempo normale
SCUOLA DELL’INFANZIA DI PALSE
“Mariele Ventre”
Via S,Martino 4, Palse (Porcia)
sezioni
servizi
spogliatoi
salone-palestra
sala mensa
dormitorio
spazio biblioteca
ampio giardino attrezzato con
giochi
Orari:
r 7,30 —16,30
Sìzi:
mensa fornita dal Comune
TeL 0434-920615
SCUOLA DELL’INFANZIA DI RORAI PICCOLO
“Bernard Aucouturier”
Via Vittorino da Feltre 3, Rorai Piccolo (Porcia)
6 sezioni
servizi
spogliatoi
salone
sala mensa
dormitorio
spazio biblioteca
palestra
attrezzato con
giardino
ampIo
giochi
Orari:
7,45 —16,30
Servizi:
mensa fornita dal comune
Tel. 0434-362284
4 sezioni
servizi
SCUOLA DELL’INFANZIA DI SANT’ANTONIO
“Bruno Munari”
Via Carducci 29, S.Antonio (Porcia)
TeL 0434-922181
9
salone- palestra
sala mensa
dormitorio
spazio biblioteca
ampio giardino attrezzato con
giochi
Orari:
7,45 -16,30
Servizi:
mensa fornita dal Comune
10 aule
laboratorio di attività espressive e
scientifiche
laboratorio di informatica
stanzetta con telefono e piccola infermeria
aula insegnanti
biblioteca
stanza collaboratori
piccola aula per attività di recupero
salone atrio
sala mensa
servizi igienici
palestra
giardino
Orari:
: 8.15-12.45
8.15-16.15 (corso
nei giorni
di rientro settimanale
8.1546.15 (corso !A
tempo pieno
-
SCUOLA PRIMARIA DI RORAIPICCOLO
“Vittorino da Feltre”
Via Vittorino da Feltre 3, Roraipiccoo
—
Porcia
-
Servizi:
trasporto
pre-post scuola e doposcuola
mensa fornita dal Comune
Tel. 0434-361107
lO aule
aula di inglese
aula di musica
aula di immagine
aula insegnanti
laboratorio di informatica
ampio salone
biblioteca
palestra
sala mensa
cucina
servizi igienici
giardino
Orari:
SCUOLA PRIMARIA DI SANTANTONIO
“Don Lorenzo Milani”
8.15-12.45
8.15-16.15 corso 8 due giorni
di rientro settimanale
8.15-16.15 (corso A tempo
pieno)
Servizi:
Trasporto
pre-post scuola
mensa fornita dal Comune
-
Via Lazio 20, S. Antonio Porcia
-
Tel. 0434-921640
11
LA SCUOLA SECONDARIA DII GRADO
e due corsi organizzati a settimana
La scuola secondaria ha quattro corsi organizzati a settimana lunga
corta.
30 ore curricolari dal lunedì al sabato
h 8.00/13.00
Classi a tempo normale
30 ore curricolari dal lunedì al venerdì
h 8.00/ 14.00
Classi a settimana corta
18 aule
(tutte dotate dii PC e 7 con la LIM)
auditorium
Dirigente Scolastico
laboratorio informatico
(dotato di a 14 postazioni pc)
laboratorio di scienze
(con LIM)
laboratorio di cucina
aula di tecnologia
2 aule di artistica
aula di musica
aula per le attività integrative
aula video
(con LIM)
biblioteca
(dotata dia 4.160 volumi ca n. 6 abbonamenti)
palestra attrezzata
sala insegnanti
ufficio
SCUOLA SECONDARIA DII GRADO
“Giacomo Zanella”
Via D& Pellegrini 8, Porcia
Tel. 0434-921311
aula rittnioni
sala mensa
(presso l’adiacente scuola primaria)
sala A.T.A.
servizi igienici
spazi verdi e aree scoperte
(mq, 10.000 Ca)
parcheggio per le biciclette
(interno alla recrnzione)
parcheggio per le autovetture
(esterno e condiviso con la Scuola Primaria)
Orari:
settimana lunga (‘8.00—13.00 tua-sub)
settimana corta (8.00-14.00 lun-ven,)
Servizi:
“
r
trasporto
prescuola/doposcuola
mensa fornita dal Comune
Gli uffici di segreteria si trovano in via Cartiera, 20- Porcia:
Orario antimeridiano:
Orario porneridiano:
dal lunedì al venerdì dalle ore 1030 alte ore 13.30
lunedì-martedì-giovedì dalle ore 15.00 alle ore 16.30
FAX 0434/54635
TEL. 043/36047Q
E-mail:
12
pj822001_iuzione.it
Sito web:
POPOLAZIONE SCOLASTICA E RISORSE UMAI’TE
SCUOLA INFANZIA
sezioni
alunni
docenti
Responsabili ii plesso
[
Roraipiccolo Bernard Auconturier”
6
S. Antonio “Bruno Munari”
4
90
False “Mando Ventre”
3
59
13
283
classi
alunni
iO
10
10
5
213
225
204
86
35
728
classi
alunni
ci. 1° n.6
ci. 2° n.6
ci. 3° n.6
143
127
142
18
412
Classi
66
Alunni
1.423
“
Totale sezioni e alunni scuola
infanzia
SCUOLA PRIMARIA
Porcia “Luigi Gabeili”
Roraipiccolo Vittoniiio da Feltro
5. Antonio Dan I orenzo Milani”
False “Guglielmo Marconi”
Totale classi e alunni scuola
i!iIza1’itl
SCUOLA SECONDARIA DI I
GRADO
“G. ZANELLA”
Totale classi e alunni scuola
secondaria
TOTALE CLASSI E ALUNNI
DELL ‘ISTITUTO
Scuola Infanzia
Lirima
Lla_Secondari di I grado
Totale 241
I
GAIARDO Cristina
PICCIN Giuliana
PESSA Varinia
TARGA Silvia
134
30
FORNASIER Manuela
I3ONAMICO Antonia
docenti
Responsabili di plesso
64
MORASSUT Daniela
BOTTOS Daniela
MEDVES Alessandra
PALERMO Paola
docenti
Responsabili di plesso
FUSCO Carolina
VALERI Annalisa
STRANIERI
BES
//
3
30
7
6
10
45
46
29
7
26
32
35
20
101
85
CLIRRICOL O VERTICALE
Il nostro curricolo si delinea prestando particolare attenzione alla continuità del
percorso
educativo degli alunni dai 3 agli 13 anni.
Esso mira alla crescita della persona e all’esercizio della cittadinanza attiva,
mediante il
conseguimento di competenze trasversali e costruzione critica del sapere.
Il curricolo verticale è allegato a questo documento. (v. allegato n. 3)
13
PR OGEITI DI AMPLIAMENTO E ARRICCHIMENTO DELL ‘OF
scuola e riflettono
ivi
Le attività ed i progetti sono coerenti con gli obiettivi generali ed educat della
le esigenze del contesto in cui essa opera. Il nostro IC predispone:
• progetti curricolari di Scuola dellInfanzia, Primaria e Secondaria dii grado
• progetti extracurricolari di recupero e potenziamento;
dellOfferta formativa
• progetti curriculari e extracurriculari di ampliamento e arricchimento
tenuto conto delle
Nell’elenco sottostante sono indicati i progetti già attivi nell’a.s. 2015/16 che
progettualità del
priorità e degli obiettivi di processo del RAV faranno da filo conduttore per la
prossimo triennio.
, attraverso progetti
Il Piano assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo
la prevenzione della
esistenti e, più in particolare, tramite le attività del progetto Biblioteca,
si formativi diretti
violenza e di tutte le discriminazioni. Sono previsti inoltre percor
a l’ambito delle
all’orientamento e alla valorizzazione dei talenti, soprattutto per quel che riguard
..)
atiche.
inform
e
lingue straniere (Erasmus, laboratori CLIL, certificazioni linguistiche
Progetto
Mangiando spra/ittadini si cresce
Potenziamento lingue comunitarie
Progetto biblioteca
Progetto integrazione inclusione recupero e prevenzione del disagio
Progetto accoglienza-continuità
Orientamento
Documentazione
Lscpi
Psicomotricità
Linguaggio musica attiva
Gioco, mi muovo, canto, suono
PIay, learn and grow together
Servizio civile solidale
Consiglio comunale dei ragazzi
Merenda sana e movimento
Frutta nelle scuole
Sport di classe
Progetto sicurezza (Protezione Civile/Ed. Stradale/Primo soccorso)
Piano nazionale scuola digitale
Centro sportivo scolastico
Città educante
Progetto giovani (peer education e murales)
Acquaticità
Progetto matematica
Almeno una stella
Giocosport
Pedibus
—
14
Ordine scuola
Istituto
Istituto
Istituto
Istituto
Istituto
Secondaria
Istituto
Istituto
Infanzia
Infanzia
Primaria rp,pa,po
Primaria pa
Istituto
Primarie e secondaria
Primarie
—
Primarie
Istituto
Istituto
Secondaria
Secondaria
Secondaria
Infanzia
Secondaria
Secondaria
Infanzia e primaria
Infanzia e primaria
Soggetti
responsabili
conclusione
previsto dì
Teniine
dell’attuazione
A.S. 2018/2019
-
A.S. 2016/2017
FS 1N2012 e
Curricolo
Gruppo di lavoro
-
essenziali
Competenze
FS 1N2012 e
Curricolo
-
-
Gruppo di lavoro
Competenze
essenziali
I)ocenti dei tre
ordini di scuola
-
-
-
Docente
animatore
digitale;
Docen ti di tu 1-ti e
tre gli ordini
A.S. 20 17/2018
FS 1N2012 e
Curricolo
Gruppo di a\ oro
per la costruzione
di una prova per
peteiz_
A.S. 2018/2019
—
-
-
Risultati attesi per ciascuna azione
,
Analisi del documento all’interno dei tre ordini di scuola
te per
confronto sulle sue diverse parti, elaborazione di propos
possibili modifiche e per una sua concreta attuazione,
attraverso una
ina.
riprogettazione in qualsiasi campo, ambito e discipl
Maggiore consapevolezza rispetto alle competenze
si
trasversali che tutti gli insegnanti attivano per qualsia
-
-
-
_____
attività didattica.
tare
Condivisione di uno strumento comune utile a proget
enze
interventi mirati a s iluppare e a verificare le ompet
essenziali.
il
Condivisione di strumenti di osservazione comuni per
che,
monitoraggio delle competenze sociali e di cittadinanza,
nali alla
per la scuola primaria e secondaria saranno funzio
scheda di
compilazione del documento di alutazione e alla
certifkazione delle competenze.
_____
_____
_____
_____
_____
_____
_____
——__
inari
Collaborazione tra insegnanti di diversi ambiti discipl
per
nell’ideazione, definizione e validazione di una prova
competenze.
-
Somministrazione della prova e, in seguito alla sua
pimentazione, eventuale ridefinizione della stessa.
i
Innovazione delle metodologie didattiche dei docent
Adeguamenti
effettuati in
____
itinere
—__
_
termine
stabilito
Priorità: 1-2
Area di processo: Ambiente di apprendimento
ca e allargare l’offerta formativa per ordine di scuola
azione del personale docente alla formazione specifi
Azione
realizzata
Risul
entro il
raggiunti
Azioni previste
Formazione interna
all’Istituto sul “Curricolo
trasversale verticale delle
competenze essenziali”,
attraerso la condivisione e
diffusione del materiale
elaborato e mediante la
promozione di occasioni di
confronto e di riflessione su
di esso all’interno dei tre
ordini di scuola
Elaborazione e
sperimentazione in tutti e
tre gli ordini di scuole di
griglie di osservazioni utili
a valutare le competenze
sociali e di cittadinanza e
tenze.
compe
per la primaria e
secondaria a completa re la
scheda di certificazione
delle
Formazione interna
all’Istituto/Ricerca-azione
sull’elaborazione e
somministrazione di una
prova per competenza per
—
Formazione didattico
metodologica: metodologie
la didattica
e ambienti
digitale integrata, uso di
testi in formato digitale.
15
I
-
Soggetti responsabili dell’attuazione
17
—
-
—
-
——________
Realizzazione di attivila (una per
FS IN20l2 e curricolo
quadrimestre, in ogni campo di
Gruppo di lavoro “Competenze
esperienza/ambito disciplinare) nelle
essenziali”
quali:
Docenti dei tre ordini di scuola
possano essere valutate, attraverso fasi
di osservazione, monitoraggio e
verifica, le competenze sociali e di
cittadinanza degli studenti;
gli alunni siano coinvolti in maniera
sempre più attica (secondo l’età e il
giado scolastico) nella progettazione
delle atti ità, nello sviluppo delle
diverse fasi, nel momento della
a1utazione dei risultati ottenuti.
Valutazione da parte del docente e
-FS Curricoli lN20l2
coc alutazione (alunno e docente)
Gruppo di lavoro “Competenze
dell’esperienza educ uva e didattica (uso
trasversali essenziali in verticale”
di descrittori adatti all’età di riferimento). Tutti docenti dei tre ordini di scuola
Sperimentazione di griglie osserva tive per
le competenze sociali e di cittadinanza per
monitorarne la crescita a seconda delletà
.P__________-_-_—-I aboratorio “Noni Li digitali”
Docente Animatore 1)igitale/
Referente di progetto Secondaria
Azioni previste
Priorità: i
Area di processo: Ambiente di apprendimento
Obiettivo di processo: Potenziare la didattica laboratoriale
Anno scolastico 2017/2018
Anno scolastico 2017/2018
Anno scolastico 2018/ 2019
Termine previsto di conclusione
-
particolare
Coinvolgimento della cittadinanza (in
i nonni), attraverso l’attivazione di
un laboratorio informatico in cui gli alunni sono
i tu (or dei nonni.
—--__
-_____
Per alunni:
si ‘ edano descrittori del “Curricolo tras ersale
verticale delle competenze essenziali”, declinati
ordine cli scuola.
Per docenti dei Ire ordini:
Creazione di ambienti di apprendimento che
consentano agli studenti di esprimere le
proprie competenze sociali e di cittadinanza.
Progettazione (anche in collaborazione con il
territorio) di laboratori/percorsi/attività che
favoriscano la riflessione sulle competenze
sociali e di cittadinanza richieste dal contesto
in cui i ragazzi vivono e più in generale dal
icontenporaieo.
Esprime valutazioni e covalutazioni sui risultati
e sui processi di un lavoro comune (vedi
descrittori del “Curricolo trasversale verticale
delle competenze essenziali•”, declinati per
ordine di scuola)
Risultati attesi per ciascuna azione
-
-
16
ldeare e realizzare:
Laboiatori
mIei disciplinari che
prevedono l’uso di
tecniche cooperative
(Cooperative learning,
Jigsaw...);
la definizione e la
realizzazione d i picccli
progetti da parte dei
ragazzi, con
l’affiancamento degli
tusgp1i
Attività che preedono
il comvolgimenlo degli
alunni come
“Ciceroni”
Docenii di diverse
discipline
Docenti di diverse
discipline
A.S. 2017/20 18
A.5. 2018/2019
—
-
-
-
Rielaborazione delle
conoscenze apprese;
partecipazione attiva
degli alunni;
valorizzàzione delle
abilità e delle
competenze degli
alliev i.
-
-
-Coinvolgimento di
tutti gli alliei. i e
valorizzazione delle
potenzialità di
cìascuno;
Sviluppo delle
competenze che il
lavoro in gruppo
richiede;
Coinvolgimento nella
realizzazione di un
progetto
Priorità: 2
Area di processo: Ambiente di apprendimento
mediatore, tutor, regista,. facilitatore
e, facendo sì che l’insegnante rivesta ruoli diversi: guida,
Obiettivo dì processo: Superamento della lezione frontal
Azione realizzata
Adeguamenti
entro il termine
effettuati in itinere
Risultati attesi per
Termine previsto di
Soggetti responsabili
stabilito
ciascuna azione
(eventuali)
Azioni previste
conclusione
dell’attuazione
Risultati
effettivamente
raggiunti per
ciascuna azione
19
Esperti di
i ntercultura
Docenti di diverse
discipi inc
Realizzazione di
pen. orsi sul
plurilinguismo
-
-
Insegnanti esperti di
italiano L2 e facilitatori
linguistici
—
Esperti di
interiultura
Doconti di diverse
discipline
-
,
Soggetti responsabili
dell attuazione
Potenziamento delle
abilità linguistiche in
L2
origine degli alunni,
temi comuni a dierse
ulture,
“
interculturali su
personaggi-ponte”,
tradizioni dei Paesi di
Laboratori
Realizzazione di
Azioni prevIste
.
A.S. 2018/20 19
A.S. 2018/2019
AS. 2018/2019
.
i ermine previsto di
conclusione
Miglioramento delle abiliLi
linguistiche in Italiano L2 (per la
comunicazione e per lo studio) di
alunni non-ilalofonì;
Vengono favoriti l’inserimento e
l’accoglienza degli alurmi non
italofoni di recente immigrazione
dei Paesi d’origine;
confronto tra culture diverse e
sviluppo di una cultura del rispetto
dell’Altro.
Sviluppo di una cultura del rispetto
dell’Altro.
-
-
-
-
Valorizzazione della cultura di
origine di tutti gli alunni della classe;
coinvolgimento dei genitoti nella
raccolta di informazioni su tradizioni
Risultati attesi per ciascuna azione
-
.
Adeguarnenti
effettuati in
itinere (eventuali)
Priorit: i
Area di processo: Inclusione e differenziazione
Obiettivo di processo: Ridurre episodi di esclusione e i fenomeni di bullismo attraverso didattiche inclusive e piani didattici
personalizzati
,
,
Azione realizzata
entro il termine
stabilito
Risultati
effettivamente
raggiunti per
ciascuna azione
discipline
laboratori per classi
18
Gare sportive
‘
laboratorio
Intelligenza delle
mani”
l,ahoiatorio di
potenziamento di
matematica/
informatica/ coding
Laboratorio di
potenziamento di
storia (per gruppo di
alunni interessa ti)
parallele o gruppi di
interesse che
prevedono sia attività
di potenziamento che
di recupero (in
lti1iìno, Storia,
Geografia, Scienze)
A.S. 20 [7/2018
Docenti di Arte e
Tecnologia
Esperti esterni,
esterne (giuria)
(se fattibile)
Docenti interne ed
Organico potenziato
A.S. 20 18/2019
A.S. 2018/2019
Docenti di Matematica
nell’ambito
dell’orientamento
A.S. 2018/2019
Docenti di Storia
Bibliotecario
.
A.S. 2018/2019
.
.
Docenti (li diverse
.
.
Attix azione di
,
..
Soggetti responsabili
dell attuazione
.
Aziom previste
.
Termine previsto
di conclusione
Priorità: i
Area di processo: Ambiente di apprendimento
oriale
Obiettivo di processo: Potenziare la didattica laborat
,
.
-
-
Ampliare la competenza sportiva
fine di migliorare lautostima
Precedenza ai BES
Migliorare le capacità manuali e
dare la possibilità agli alIie i di
trovare diverse aree di successo ai
Potenziare e stimolare le abilita
logiche degli studenti.
Approfondimento della conoscenza
delle metodologie di ricerca storica
e di analisi delle fonti.
Riduzione delle difficoltà di
apprendimento degli alunni.
Potenziamento e valorizzazione
delle conoscenze e abilità degli
studenti.
alle effettive necessità degli alunni,
-Progettazione di interenti mirati
.
Risultati attesi per ciascuna azione
.
Adeguarnenti
effettuati in itmere
(eventuali)
Azione realizzata
entro il termine
stabilito
Risultati effettivamente
raggiunti per ciascuna
azione
previste
FF.SS. Orientamento
Il giado
21
Il Coordinatore di
Classe, in
collaborazione con le
Il Coordinatore di
Classe, in
collaborazione con le
FF55. Orientamento
Il Coordinatore in
accordo con il
Consiglio di Classe
Soggetti responsabili
dell’attuazione
Raccolta dati sugli
allievi e sulle necessità
formative della 5.5. di
due anni della 5.5. di 11
grado
nel corso dei primi
termine della Scuola
secondaria di I grado e
della SS. di li grado al
Imontro con refernli
“
Elaborazione e
compilazione di una
scheda di
presentazione’
dell’alunno
Aziofli
A.S. 20 18/2019
AR 2018/2019
AR 2018/2019
Termine previsto di
conclusione
degli alunni
esigenze formatie
Raccordo/Confronto
con la SS. di Il grado
su programmi ed
difficoltà,
percorso fornìativo
dell alunno
(potenzialita,
Presentazione del
Sintesi del percorso
formativo dell’alunno
Risultati attesi per
ciascuna azione
Adeguamenti
effettuati in itinere
(eventuali)
—
Azione realizzata
entro il termine
stabilito
Risultati effettivamente
raggiunti per ciascuna
azione
Priorita: 2
Area di processo: Continuita e orientamento
Obiettivo di processo: Prevedere contatti/incontri in continuità con referenti della SS, diii grado per presentare i casi
di studenti con difficoltà di apprendimento
20
Attuazione di un
laboratorio di Italiano
(L2) per i bambini
stranieri
Attività di
potenziamento delle
abilità ritenute prerequisiti degli
apprendimenti
scolastici di base
a rischio
Somministrazione
batteria di prove di
approfondimento solo
per i bambini risultati
Somministrazione del
questionario IPF)A
.
individuazione delle
aree specifiche nelle
quali i bambini sono a
rischio
Entro prima mela di
Docenti dell’ultimo
anno della stuoia
infanzia
Proposto ogni anno
nello stesso periodo
Esperto esterno
—
Gennaio —giugno,
proposto ogni anno
nello stesso periodo
Docenti dell’ultimo
anno della scuola
infanzia
ogni anno nello stesso
periodo
gennaio, proposto
individuazione
precoce dei bambini a
rischio
Miglioramento della
comprensione della
lingua italiana e della
produzione orale in
lingua ìtaliana
Miglioramento e/o
superamento delle
carenze rilevate nelle
abilità ritenute Irerequisiti degli
apprendimenti
scolastici di base
—
Proposto ogni armo
nello stesso periodo
-
Docenti dell’ultimo
anno della stuoia
infanzia
,
-
Azioni didattiche
mirate al
potenziamento delle
abilita
Batteria di prove di
approfondimento
Somministrazione
questionari
Priorit: 2
Area di processo: inclusione e differenziazione
o di L2 (italiano) per i bambini stranieri
bambini con possibili disturbi di apprendimento e rinforz
Obiettivo di processo: individuazione precoce dei
Azione realizzata
Adeguamenti
per
attesi
ti
Risulta
di
entro i1 termine
o
previst
e
itmere
Termin
in
ati
effettu
Soggetti responsabili
a azione
ciascun
stabilito
sione
Azioni previste
conclu
ali)
(eventu
one
dell attuazi
Risultati effettivamente
raggiunti per ciascuna
azione
CRITERI E MODALITÀ VALUTATIVE
è espressa in decimi, con voti
Come stabilito dal Di. 137/08, la valutazione periodica e finale
degli alunni.
numerici riportati anche in lettere nel documento di valutazione
di rendere trasparente l’azione
Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari,
za del significato attribuito al voto
valutativa della scuola e di avviare gli alunni alla consapevolez
ad inizio di anno scolastico ed
espresso in decimi, i docenti della stessa disciplina concordano
predisposte per i diversi tipi di
esplicitano in forma scritta, attraverso griglie di misurazione
delle prove scritte sulla base di
verifiche e per le singole discipline, i criteri di valutazione
. (v. allegato n. 4)
indicatori e descrittori condivisi, informando i genitori e gli alunni
relativi alle prove INVALSL
dati
dei
La nostra scuola è attenta alla riflessione sulla restituzione
Scuola Secondaria di primo grado
Thu
-
Ie
1atK I o cGupk SL3 Scdalri3 di Pnm Gd Ch
Eti dek
-
-
1i
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347
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-
Mdi 8
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22
1
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FRWU-VEYKU&- Nr Et
GIULIA
percti
k
-
pttuh
MODALITÀ DI AITUAZIONE E MIGLIORAMENTO DELL’INCLUSION
E
SCOLASTICA (l’AI,) EX C.M. 8/2013
Nella proposta di Piano Annuale per l’Inclusività, il GL.l. formula un’ipotesi
globale di utilizzo
funzionale delle risorse per incrementare il livello di inclusività generale della
scuola nell’anno
successivo; nello specifico, la formulazione del P.A.I. servirà per:
V
/
valorizzare e distribuire in modo funzionale le risorse umane già presenti;
richiedere risorse aggiuntive.
Il Piano verrà successivamente discusso e deliberato in Collegio dei Docen
ti, poi inviato al
competente Ufficio Scolastico Regionale per la richiesta di organico di sosteg
no. A seguito di ciò,
l’U. 5. R. assegna alle singole scuole globalmente le risorse di sostegno.
Nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla
scuola, il Gruppo
provvederà ad un adattamento del Piano, sulla base del quale il Dirigente Scolas
tico procederà
all’assegnazione definitiva.
Il PAI allegato a questo documento indica le scelte che la scuola effettua e proget
ta per attuare e
migliorare l’inclusione. v. allegato n. 5)
24
Scuola Primaria
Tavola Andamento
-
Italiano Classi quinte
Esiti
Differenza
degli
studenti
al netto
Media del
del
punteggio che atilzg
Classi/Istituto percentuale
nella
scolastico
al netto del
stessa
cheuting°
scala del
rapporto
nazionale
nei risultati
(punteggio
Background
Punteggio
percentuale)
Punteggio cheating in
fa nsiliare
FRIULI- Punteggio Punteggio percentuale percentuale
rispetto a
mediano
7
Italia
6
VENEZIA- Nord Est
classi/scuole
osservato
degli
GIULIA
con
studenti
backgrou:id
familiare
simile 2
Ib
2012-13 PN1C822001
78,8
210,2
+4,4
medio-alto
2013-14 P\1C822001
63.5
202,2
--0.2
medio-alto
2014-15 PN1C822001
58,8
204,7
-0,7
medio-alto
A
A
4
4
4
A
-
64,1
0.9
58,8
0,0
Tavola \ndamento Matematica Classi quinte
-
Esiti
Differenza
degli
studenti nei risultati
al netto (punteggio BucAground
Media del
percentuale) familiare Punteggio
del
Punteggio chearing in
punteggio
FRIULI- Punteggio Punteggio percentuale percentuale
,nno Classi/Istituto percentuale cheariflg rispetto a
mediano
Italia
Est
VENEZIA- Nord
nella classi/scuole
osservato 6
scolastico
degli
al netto del stessa
GIULIA
con
studenti
chL’ai’iug°
scala del buchground
rapporto
nazionale
familiare
simile 2
4
2012-13 PNlC822001
60,3
210,6
+4,3
medio-alto
2013-14 P’lC$2200l
68.4
210,9
i-3.6
medio-alto
4
2014-15 PN1C822001
60,1
210,9
--3,0
medio-alto
4
-
1,4
4
69.3
1,1
4
60,3
0,3
Tavola Andamento Italiano Classi seconde
-
\Iedia del
punteggio
percentuale
Punteggio
FRiULI-
al netto del
clseating’
cheating
nella stessa
scala del
rapporto
nazionale
PN1C822001
67,2
214,4
2013-14
PNICS22001
69.2
211.0
4
i-
2014-15
PN1C822001
61,2
209,0
*
Anno
scolastico
Classi/Istituto
2012-13
Tavola Andamento
-
Anno
VENEZIAGIULIA
Punteggio Punteggio
Nord Est
a
A
4
punteggio
Esiti degli
studenti
al netto del
cheating
nella stessa
scala del
rapporto
IS
nazionale
A
Pn uteggio
percentuale
6
osservato
-
cheatiiig in
percentuale
0.7
4
72,7
4,4
4
61,4
0.3
Punteggio
cheating in
percentuale
Punteggio
FRIULI-
Punteggio Punteggio
Classi/Istituto
percentuale
al netto del
cheating°
2012-13
PN1C822001
61,8
216,7
4
2013-14
PNICS2200I
67,
225,2
4
2014-15
PNIC82200I
57,1
205.6
scolastico
Italia
Matematica Classi seconde
Media del
23
Esiti degli
studenti
al netto del
VENEZIAGIULIA
Nord Est
Italia
percentuale
6
osservato
1.1
4
68,7
1.4
57,2
0.2
_
_____
_____
SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI
e che costituisce l’organico dell’autonomia,
Tutto il personale scolastico, ed in particolare il personale docent
namento della scuola affinché si possa
viene utilizzato per far fronte a tutte le attività legate al corretto funzio
tivo.
innova
fornire un servizio sempre proficuo, dinamico, flessibile ed
ORGANIGRAMMA E FUNZIONIGRAMMA D’ISTITUTO
Dirigente Scolastico
ANGELA ROSATO
STAFF PRESIDENZA
Collaboratrice Vicaria
Collaboratrice
Direttore dei Servizi
Sgura Patrizia
Meneghetti Martina
Boer Brunelta
Assistenti
amministrativi
FUNZIONI STRUMENTALI
Caracci
Margherita
• Cumbo Maria
e Sanson Loredana
• Turchetto Lorena
• Zago Resi
• Vitiello Antonella
(part time 12h)
• Zorzetto
Umberto
e
Inclusione
IN 2012 CURRICULO
i Bottos Lorena
2 Morassut Dan iela
3 DeI Piccolo Oriella
i Orlandi Manapia
2 Pase Sonia
Valutazione di Istituto
Orientamento e prevenzione
della Dispersione scolastica
i Romeo Antonella
2 Pellegrini Rossana
i Pivetta Daniela
2 Simionato Elisa
3 Goretti Giuliana
RESPONSABILI DI PLESSO
’INFÀI
ZIA
1
DELL
SCUOLA 4
Gaiardo Cristina! Piccin Giuliana
Pessa Varinia / Targa Silvia
Fornasier Emanueta/ Bonamico Antonia
25
SCUOLA PRIMARIA
Bottos Daniela
Medves Alessandra
Palermo Paola
Morassut Daniela
Collaboratori
scolastici
• Barrite Lucia
• Bonasoro Daniele
• Bortolin Emanuela
• Brucceri Elisa
• Cancian Luciana
• Carniel G.Emitio
• Catania Lucia
• Catenno Costantino
• Cattai Bruna
• De Poli Annalisa
• Franzin Mara
• Gasparini Anna
• Giacoppo Pasqua
• Gobbo Non
e Ingrassia Rosetta
• Lenisa Patrizia
• Marson Tiziana
• Mio Manueta
• Pes Daniela
• Piccirillo Pasquale
• Piraneo Mariannina
• Raffin Arianna
• Rigo Nelida
• Rui Sonia
• Sangiovanni Maria
e Santarossa Magda
• Trevisan Emanuela
• Zanussi Eleonora
SCUOLA SECONDARIA
Fusco Carolina
Valeri Annlia
26
Prima soccorso
Inf.SA:Ceschin,Meli,
Saccon,Rumial,Targa,
Giacappo,Gobbo,Raffin,Passa
Inf.RP:Gabatel, Piccin,
Sangiovanni, Lagni, Mar san
lnf.PA:Fornasier, De Poli,
Bonamico,Cattai, Miotti
nzione incendi
rif.SA:Ceschin, MeIi Saccon,
tumiel, Targa Giacoppo, Gobbo,
laftìn, Possa, Tassan-Toffola
nLRP:Cossettì, Lenisa,
zzo,Sangiovanni, Marson
nLPA;Fornasier,OePoIi,
onamico,Cattai, Piai, Miotti
en1ergenz!J
Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione:
-
rapasti sicurezza primari
ePA- VlOM.
O VJeENZINI L
R-BASSOrLC
[co
—
Coflartod:
jsG/MENEmmH
Dirigente
scolastica:
]
ettinelI Nicodemo, Del
o1, Meneghetti, Romea
anette, Stamani, Rati,
oretti, Pes, Catania,
ucceri
Prenw ncend
Car3c, Cumb
ddeflìenierenzo
bseeriJ
ZE
‘revenzione incendi
addetti emernenza
ezzanEJ
Rappresentante dei
Lavoratori per la Sicurezza:
FWMIEL J entina
k
ORGANIGRAIuIMA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
-
‘rima soccorso
‘rim.SA:Basso,Capobianco,CiaIti °revanzione incendi
irimo soccorso
uarato,Mia,Protti,Franzin
lUlenìmo, Qel Col,
rimSA: Uenedetto, Franco,
tarnoni, Rati,
‘rìm.RP:Via, Orlandi, Simionato, 1adves, Protti, RJ
ortolin
rim.RP: Sinesi, Papa, Santarossa, oretti, Pes,
rim.PA:Marcon, Mia, Palermo, ho PrimPA;Branzanti, Marcon, Vio a,Brucceri
tlhio
Prim.Pø 1hicenzìn Lucchetta E,
‘rim.PO:1Iicenzini,Da
Lucchetta 5., Ingrassia, Masut
AngeIis,Ingrassia,Zanot, Venier
L
-
ISTITUTO COMPRENS[VO STATALE
“Jacopo di Parcia”
Via Cartiera, 20 33080 PORCIA Tel. 0434 360410 Fax 0434 554635
Sito web: www.icporcia.qovit REO.: [email protected]
PEC: prÌic822001pec.istruzione,it
FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTO COMUNE E DI SOSTEGNO
Come previsto dalla L. 107/2015 e come indicato anche dalla Nota MIUR 11.12.2015, prot.
n.
2805, lorganico dellautonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative
e
progettuali, è uno strumento ineludibile per garantire lattuazione del curricolo di scuola.
La
previsione del fabbisogno qui effettuata mira a garantire, oltre che la copertura delle ore
di
insegnamento previste nel curricolo di scuola, anche le esigenze per la copertura delle
supplenze brevi, ma soprattutto le attività progettuali e la possibilità di lavorare su classi
aperte e gruppi di livello, nonché quella di aumentare il tempo scuola, coerentement con
e
le
esigenze dell’utenza.
Naturalmente la prevìsione che viene fatta in questa sede tiene conto della situazi
one attuale,
ma essa, a seguito delle iscrizioni potrebbe variare e, di conseguenza, varierebbe anche
il
fabbisogno di organico. Eventuali cambiamenti del numero di alunni e del numer di classi
o
verranno riportati nell’aggiornamento del PTOF nel mese di ottobre.
27
SCUOLA INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA
Tipo di
scuola
Annualità
a.s. 2016-17: n.
Scuola
dell’infanzia
Specialisti
in glese
26
as. 2018-19: n.
26
53
3
a.s. 201 7-18:
a.s. 2018-19: n.
Tipo di
scuola
Cattedre
a.s. 2016-17: n.
10 cattedre A043 lettere
06 cattedre A053 matem.-scienze
02 cattedre A028 Arte
02 cattedre A033 Tecnologia
02 cattedre A030 ed. fisica
02 cattedre A032 musica
03 cattedre A345 lingua inglese
01 cattedre A545 lingua tedesca
01 cattedre A445 lingua spagnola
10 cattedre A043 lettere
06 cattedre A053 matem.-scienze
02 cattedre A028 Arte
02 cattedre A033 Tecnologia
02 cattedre A030 ed. fisica
02 cattedre A032 musica
03 cattedre A345 lingua inglese
01 cattedre A545 lingua tedesca
01 cattedre A445 lingua spagnola
10 cattedre A043 lettere
06 cattedre A053 matem.-scienze
02 cattedre A028 Arte
02 cattedre A033 Tecnologia
•
02 cattedre A030 ed. fisica
02 cattedre A032 musica
03 cattedre A345 lingua inglese
01 cattedre A545 lingua tedesca
01 cattedre A445 lingua spagnola
Scuola
Secondari
a di primo
grado
a.s. 2018-19: n.
28
Salvo nuove
certificazioni
8+6h
Salvo nuove
certificazioni
5 +8 h
Salvo nuove
certificazioni
5+6h
Salvo nuove
certificazioni
Annualita
a.s. 2017-18: n.
Motivazione
Posto di sostegno
2
Salvo nuove
certificazioni
2 Salvo nuove
certificazioni
26
a.s. 2017-18: n.
a.s. 2016-17: n.
Scuola
primaria
Posto
comune
Sulla base delle
classi in entrata e
in uscita (dati
dell’ufficio
anagrafe
comunale per le
classi in entrata)
Posto di
sostegno
2
Salvo nuove
certificazioni
3+13,5
Salvo nuove
certificazioni
Motivazio
ne
Sulla base
delle classi in
entrata e in
uscita
Sulla base
delle classi in
entrata e in
u’ita
5
Salvo nuove
certificazioni
I
Sulla base
delle classi in
entrata e in
uscita
FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI DI POTENZIAMENTO
Nel comma 5 dell’art. I della legge 107/2015 si precisa che “1 docent
i dell’organico
dell’autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale dell’offerta format
iva con
attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di proget
tazione e
di coordinamento.” Secondo quanto previsto dal comma 85 della Legge 107/20
015, “il
dirigente scolastico può effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la
copertura di
supplenze temporanee fino a dieci giorni con personale dell’organico dell’autonom
ia”.
Tenuto conto che i docenti di organico potenziato assegnati all’Istituto per l’a.s.20
15/16 sono 6
e, seppur utilizzati in coerenza con il PdM e le esigenze dell’utenza(esonero
del primo
collaboratore del dirigente, potenziamento di attività curriculari e progettuali,
supporto ad
alunni con BES), non sono stati assegnati secondo i criteri e il numero indicat nella
i
richiesta di
fabbisogno. È inoltre opportuno evidenziare che alla data odierna manca
no n.2,5 unità di
organico del potenziamento per esaurimento delle graduatorie.
l’ipologia
PotoLoflumL
A. s.
n. docenti
2016/17
5
2017/18
5
2018 19
5
MotiVad’ione
1 docenh sai anno utilizzati per
v’
FI E E
—.
Posto comune
stendere il poteriziìmento
dell’ offerta formativa, aumentando
l’orario settimanale di 3,5 ore in tutte
le classi prime di scuola primaria a
29,5 ore
esonero primo collaboratore
miglioramento dell’ offerta formativa
Potenziamento linguistico per
i mclusivita, per valorizzazione
eccellenze, per competenze di
cittadinanza
v”
cattedra A043
2016/17
2017/18
2018/19
1
Cattedra A059
2016/17
2017/18
2018/19
1
Potenziamento scientifico per alunm con
BES e valorizzazione eccellenze
Cattedra
A345/ A545/ A445
2016/17
2017/18
2018/19
1
Potenziamento linguistico per
competenze di cittadinanza e risultati a
distanza
‘.-.
29
.
1
.
.
FABBISOGNO DI COLLABORATORI SCOLASTICI
limiti e dei parametri come riportati nel
Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei
comma 14 art. 1 legge 107/2015.
‘
Tipologia
DSGA
i
Collaboratore scolastico
27
Assistente arnmmistrativo
6
Altro
assegnati nr. 25 posti di
Per l’anno scolastico 2015/16, questa Istituzione Scolastica ha avuto
stati distribuiti nei plessi,
Collaboratore Scolastico (coperti da 29 unità di personale), che sono
ia, dalla scuola Primaria e
tenendo conto delle diverse esigenze provenienti dalla scuola dell’ Infanz
Secondaria dii grado:
•
•
•
•
•
nr. degli alunni;
nr. sezioni per i Plessi della scuola dell’infanzia;
nr. ore settimanali per le classi della scuola Primaria;
nr. ore settimanali per le classi della scuola Secondaria di I grado;
Presenza di alunni diversamente abili.
plessi e alle caratteristiche
Tuttavia, tenendo conto delle difficoltà legate all’articolazione in
dai plessi, delle oggettive
strutturali dei plessi stessi, alla distanza degli uffici di segreteria
mento del tempo-scuola
difficoltà organizzative e gestionali in caso di assenze, nonché dell’au
richieste sono n.27.
connesso con l’attuazione dei progetti in orario extracurricolare, le unità
30
IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE
In coerenza con il Piano di Miglioramento, con i progetti previsti per l’anno
in corso e con le
esigenze espresse in sede collegiale, la formazione privilegerà:
• lo sviluppo delle competenze previste dal Piano redatto dall’animator
e digitale
• lo sviluppo delle competenze nella didattica inclusiva
• percorsi relativi alla programmazione per competenze focalizzando
sulle modalità di verifica
e valutazione delle competenze
• l’aggiornamento disciplinare secondo i fabbisogni espressi dai gruppi
di materie (didattica della
matematica, dellitaliano, delle scienze, salute e benessere)
• lo sviluppo nelle competenze della didattica in lingua inglese (CLIL
)
• sono previste, in ottemperanza al comma 10 della legge 107, iniziat
ive di formazione rivolte
agli studenti e agli insegnanti per promuovere la conoscenza
delle tecniche di primo
soccorso
I docenti nel corso dell’anno partecipano ai corsi di aggiornamento e
formazione qui sotto elencati:
•
L’insegnante educatore, c/o Collegio Don Bosco, rivolto ai docenti della
Primaria e Secondaria
dii Grado, 7 settembre 2015,
•
Progetto unplugged, Aasn5 rivolto ai docenti della scuola secondaria, settem
bre 2015.
•
Prevenzione bullisino, c/o scuola secondaria G. Zanella, rivolto
ai docenti della scuola
dell’infanzia, primaria e secondaria ottobre 2015.
•
YELL-TELL, c/o scuola secondaria G. Zanella rivolto a decent
i della scuola primaria e
secondaria di I grado. a cura dell’ U niverstà degli Stuti di Udine ottohre
/ dicembre 2015.
•
Spprendnneii te coìupetcn:a plui’ihngue, e/o scuola secondaria G. Zanell
a molto ai decenti e genitori
dell’jst,tnto a cura del i”pf’ diva Marini, ottobre 2015.
•
Da internet al web 2.0— le opportunità e i rischi connessi all’utilizzo
delle nuove tecnologie, c/o
auditorium Diemoz, rivolto agli insegnanti e genitori dell’istituto,
Polo Universitario
formativo di Pordenone, novembre 2015.
•
Pratica psicomotoria educativa: c/o auditorium Diemoz, rivolto
agli insegnanti e genitori
dell’istituto, a cura deii’ARFAP, ottobre/ novembre 2015.
•
360° Think outside the box, c/c scuola secondaria G,Zanella, rivolto
agli insegnanti di lingua
inglese a cura della Beh Bevond School, 28 settembre 2015.
•
Percorsi Jbrmativi di pratica psiconzotoria c/o palestra scuola dell’infanzia
di Roraipiccolo, rivolto
agli insegnanti della scuola dell’infanzia a cura dell’ARFAP, ottobre 2015
maggio 2016.
•
Imparare a prograninuire giocando c/o scuola secondaria G. Zanell
a, rivolto agli insegnanti di
matematica, novembre 2015.
•
Corso di lingua inglese per docenti infanzia-primaria e secondaria (B1-B2
-C1-C2).
•
Corsi di lingua inglese per docenti della scuola dell’infanzia,
della primaria e della secondaria
A2-B1-B2-C1, formazione metodologica.
• Corsi di formazione per addetti ai primo soccorso 12 hrs e corsi retrain
ing primo soccorso 4 hrs Corsi
per addetti antincendio rischio medio di 8 hrs
In riferimento alla formazione del personale ATA e amministrativo
in servizio presso listituto
il DSGA proporrà iniziative specifiche di formazione durante
lanno scolastico.
I docenti dell’lC sono continuamente informati circa la possibilità
di mantenersi aggiornati:
l’Ufficio Scolastico Provinciale, l’Ufficio Scolastico Regionale
e Università propongono
interessanti corsi e incontri di approfondimento sulle tematiche
care all’educazione e
coordinano le attività dei neo-assunti in ruolo attraverso attività di formaz
ione e tutoring.
zioni, enti e da singole scuole che
Le proposte di aggiornamento arrivano anche da associa
ondire temi di interesse comune nel
mettono a disposizione le proprie risorse per approf
ti, meeting, laboratori e workshop.
mondo della scuola attraverso veri e propri corsi, dibatti
insegnanti di ogni ordine e grado,
Anche il nostro Istituto propone incontri aperti agli
ritenuti significativi dal corpo
riguardanti aspetti della didattica o dell’educazione che sono
docente e da chi organizza gli incontri.
Piano di miglioramento , si prevede
In particolare, con riferimento agli obiettivi prioritari del
priorità indicate nel RAV: i corsi
che saranno predisposti momenti di formazione dedicati alle
delle scuole aderenti alla Rete per
potranno aver luogo nel nostro istituto comprensivo o in una
il SNV.
approfondirà le modalità della
L’istituto è in attesa della nota ufficiale del MIUR che
formazione obbligatoria dei docenti.
DENOMINAZIONE CORSO
N°
I
Progettazione per competenze
2
Relazionalità
3
4
Tecnologie per la didattica
Gestione degli alunni con difficoltà di apprendimento
5
Psicomotricita
6
zioni
Formazione base ed avanzata per l’utilizzo di metodologie ed applica
utili per l’inclusione (alunni BES ed alunni stranieri)
7
Bilancio sociale
8
Corso di formazione iniziale
9
le”
Formazione base ed avanzata per I’ utilizzo di “Segreteria Digita
10
Formazione per animatore digitale
DESTINATARI
Docenti
Docenti
Docenti
Docenti
Docentì scuola
dell’infanzia
Docenti
Funzioni Strumentali
Docenti
11
Formazione RLS
12
Formazione addetti Primo Soccorso
‘
*
Personale ATA
I docente
Responsabile
Addetti Primo
llatore
Aggiornamento formazione addetti Primo Soccorso e uso detibri
14
Formazione addetti Antincendio
15
Formazione Preposti
16
Aggiornamento Preposti
32
neoimmessi
Soccorso non ancora
formati
Addetti Primo
Soccorso già formati
Addetti Antincendio
non ancora formati
I
Preposti
non ancora formati
Preposti
già formati
RIALI
FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATE
que condizionata alla concreta
L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comun
tenti delle risorse umane e
destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità compe
strumentali con esso individuate e richieste:
Motivazione riferita alle prinrità
strategiche_e_alla progettazione
Infrastruttur4/ attrezzatura
n. 41 dispositivi di proiezione
interattivi
n. i
laboratorio linguistico
n. 55 postazioni fisse complete
n. 8
n. i
laboratori di informatica
laboratorio mobile
Fonti di finanziamento
Gestione dei software didattici
PON-FESR
PON-FESR
j
Attività di lingua inglese, tedesca e
spagnola
i
Attività didattiche innovative
PON-FESR
PON-FESR
Attività didattiche innovative
PON-FESR
Attività didattiche innovative
ALE
AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGIT
la prof.ssa Meneghetti
L’Istituto ha individuato la figura dell’Animatore Digitale nominando
Martina (prot.6774/ C7 del 04/12/2015).
(rif. Prot. n° 17791 del
L’Animatore Digitale viene formato in modo specifico affinché possa
diffondere le politiche
19/11/2015) “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché
e di sostegno sul territorio
legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento
del Piano Nazionale Scuola Digitale”
ico nella diffusione
Si tratta, quindi, di una figura di sistema che ha un ruolo strateg
dell’innovazione digitale a scuola. (v. allegato 6)
li PNSD prevede un’azione mirata a:
i, FORMAZIONE INTERNA
2. COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
3. CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
ALLEGATI
1. Atto di indirizzo
2. Piano di Miglioramento
3. Curricolo verticale
4. Valutazione
5. Piano Annuale di Inclusività
6. Piano Nazionale Scuola Digitale
33
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
5
6
13
22
24
33
.lfl i.
h,
‘i’L.1.’
?,7.
:
?; i
Fa; 0434 554635
C. F. 80009250939—Codice Ministeriale PNlC8220
01
Sito web: VLWV,.icnorciaiovs Mali: Dn1c82200W’lstru
z,one.r
—.
‘
Via CarUeta, 20 33080 PORCIA Tel. 0434 36047
0
-
PEC: ppk822001(oaJstruzionc .it
Prot. n.5469/C 17
Pordenone, 12.10.2015
AL COLLEGIO DEI DOCENTI
E P.C.
AL CONSIGLIO D’ISUILJTO
AI GENITORI
AGLI ALUNNI
AL PERSONALE ATA
ATTI
ALBO
AllO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLAS
TICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIAN
O
TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATI VA EX ART
.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2O15.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTA la legge n 107 del 13.072015 (d’ora In poi:
Legge), recante la “Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigentI”;
PRESO AlTO che l’art.l della predetta legge, al
commi 12-17, prevede che:
1) le Istituzioni scolastiche predispongono, entro Il
mese dl ottobre dell’anno scolastico precedente
il
triennio di riferimento, il piano trIennale dell’offerta
formativa (d’ora In poI: Piano);
2)11 piano deve essere elaborato dal collegIo dei doce
ntl sulla base degli Indirizzi per le attività della scuo
la
e delle scelte di gestione e di amministrazione defin
iti dal dIrigente scolastico;
3)11 piano è approvato dal consiglio d’IstItuto;
4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per
accertarne la compatibilità con i limiti d’org
anico
assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dai
medesImo USR al MIUR,
5) una volta espletate le procedure di cui al preceden
ti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unic
o
del dati della scuola;
TENUTO CONTO delle proposte e del pareri form
ulati dagli enti locali e
dalle diverse realtà istituzionali,
culturali, sociali ed economiche operanti nel
territorio, nonché dagli organismI e dalle asso
ciazioni del
genitori e (solo per le scuole secondarie dl secondo
grado) degli studenti;
EMANA
ai sensi dell’an. 3 del DPR 275/99, così come sosti
tuito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n.
107,
Il seguente
Atto d’IndIrizzo
per le attività della scuola e le scelte dl gestione
e dl amministrazione
1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individua
ti dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il cons
eguente
piano di miglioramento dl cui aIl’art.G, comma 1,
del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3
.2013
n.8O dovranno costituire parte integrante del Piano;
2) Nel definire le attività per il recupero ed il pote
nziamento del profitto, si terrà conto del risul
tati delle
rilevazIoni INVALSI relative allo scorso anno ed in
particolare dei seguenti aspetti:
(dal R.AV) Secondo i dati raccolti, l’Istituto ha una
percentuale alta dl successo scolastico (98.5%) si
e pone
percentualmente sopra i risultati di Provincia, Regi
one, Stata Le votazioni sono omogenee per quan
to
e le percentuali de/le
8-9) e rimangono comunque alte anch
7-8,
(6-7,
voto
di
e
fasc
tre
e
prim
le
riauarda
ti dati indicano che l’IStItUtO ha
in questo caso superiori ai/a medio. Ques
votazioni tra 9-10 e la lode, anche
successo formativo degli studenti.
di selezione adeguati a garantire il
ri
crite
e
e
tegi
stra
atto
in
o
mess
nale, regionale e
matematica siano sopra la media nazio
e
no
italia
di
e
prov
delle
tati
risul
i
Perciò, benché
degli alunni con Bisogni Educativi
to vi è l’adeguamento dei i risultati
del nord-est, tra le priorità dell’lstitu
e per l’intera classe di
ando modalità didattiche innovativ
attiv
,
PDP
loro
dei
à
ificit
spec
Speciali alie
formance e dei risultati degli
ttivo il miglioramento delle per
inserimento, avendo come obie
lsi e nelle valutazioni ordinarie.
apprendimenti nelle rilevazioni Inva
lì ed
realtà istituzionali, culturali, socia
ulati dagli enti locali e dalle diverse
form
ri
pare
i
ed
r
oste
prop
tene
cui
Le
di
3)
dei genitori
hé dagli organismi e dalle associazioni
nonc
io,
itor
terr
nel
anti
oper
he
economic
sono i seguenti:
conto nella formulazione del Piano
scolastiche ed extra-scolastiche
ministrazione Comunale delle attività
l’Am
Proposte di coordinamento con
dinanza e Costituzione
entazione, Ed. Stradale-Pedibus), Citta
Alim
rt,
(Spo
te
Salu
alla
e
azion
Educ
in tema di
ioteca Civica, nonché proposte di
attività divulgative promosse dalla Bibl
(Consiglio Comunale dei Ragazzi e
ismo;
tema de/le Nuove Tecnologie e del Bull
formazione per docenti e genitori sul
la Scuola Salvador Garidino;
Attività di musica in collaborazione con
per attività di potenziamento e
vengono in sinergia con la scuola
Associazioni dei territorio che inter
eno, Dopo la campane I/a,
sviluppo di autonomia di studio (Arcobal
lo
per
e
e
stich
scola
tà
abili
di
recupero
Servizio Civile Solidale, ...)
(Città educante)
Programma educativo dell’Ambito 6.5
4)
Legge:
to ai seguenti commi dell’art.l della
lI Piano dovrà fare particolare riferimen
delle scuole):
commi 1-4 (finalità della legge e compiti
o il diritto al successo
delle istituzioni scolastiche’ attuand
omia
uton
all’a
ne
azio
attu
a
pien
e
1. “dar
do gli ostacoli personali e sociali.
formativo per tutti gli studenti, rimuoven
il passaggio dal POr annuale
pazione (organi colle giali) ed anticipa
2. Sottolinea la necessità della parteci
al piano triennale.
ed in particolare: a)
organizzativa già contenuta nel DPR 275
3. Richiama la flessibilità didattica ed
dro orario anche oltre i
b) possibilità di potenziamento del qua
articolazione modulare del monte ore;
classi aperte.
ne oraria pluri-settimanale e ricorso alte
limiti ordinamentali; c) programmazio
ili e di quelle indicate nel comma 201;
ii tutto nei/imiti delle risorse già disponib
.
fabbisogno dell’organico
ezzature e infrastrutture materiali,
commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attr
obiettivi formativi prioritari):
nomia, potenziamento dell’offerta e
dell’auto
enti priorità:
si terrà conto in particolare delle segu
i alunni con BES, avendo
vative per le classi di inserimento degl
Attivazione di modalità didattiche inno
rendimenti nelle valutazioni
performance e dei risultati degli app
come obiettivo il miglioramento delle
i alunni con B.E.S.
re i risultati degli apprendimenti degl
ordinarie (dalle priorità del RAV: Migliora
tuale di lezione frontale e
e ai PDP esistenti, ridurre la percen
significa adeguare la didattica della class
;
aumentare le ore di attività laboratorio/i)
—
-
unitarie
relativamente alle lingue straniere com
Potenziamento delle abilità linguistiche
preparazione alle
INGLESE attraverso laboratori CLIL e
ria
unita
com
a
lingu
della
ento
iam
(potenz
nola e Tedesca);
certificazioni di Lingua Inglese. Spag
e i laboratori di
rtifico/tecnologiche e digitali (potenziar
Potenziamento delle competenze Scie
sione di ambienti di
alunni e dei docenti, attraverso la diffu
i
degl
ali
digit
nze
pete
com
le
e
ca
informati
-‘
.‘
>
apprendimento innovativi);
i livelli di apprendimento
di ITALIANO L2 (ridurre il divario tra
he
istic
lingu
tà
abili
delle
ento
iam
enz
Pot
ieri);
esistenti tra gli alunni italofoni e quelli stran
presente che:
astrutture materiali occorrerà tenere
Per ciò che concerne attrezzature e infr
La scuola necessità di dotare tutte le aule dell’istitu
to (Primaria e secondaria) di LIM per la gestione
dei software didattici necessari alla classe, di
potenziare la scuola Secondaria di un Laboratorio
Linguistico per le attività di L. Inglese, tedesca
e spagnola, oltre che potenziare tutti i laborator
i di
informatica dei singoli plessi;
Necessita, inoltre, di Formazione specifica per i doce
nti sulle didattiche innovative;
per ciò che concerne i posti di organico, comuni
e di sostegno,
riferimento è così definito:
ORGANICO DI FA7TO 2015/16
Scuola dell’infanzia
26 posti comuni
i
Scuola primaria
51 posti comuni
3 posti lingua inglese
Scuola secondaria di I grado
10 cattedre A043 lettere
06 cattedre A053 matematicascienze
02 cattedre A028 arte
02 cattedre A033 tecnologia
02 cattedre A030 educazione
fisica
02 cattedre A032 musica
03 cattedre A345 lingua inglese
01 cattedra A545 lingua tedesco
01
cattedra
A445
lingua
spagnola
—
—
—
—
il fabbisogno per il triennio di
i posto sostegno
5 posti + 12 h sostegno
3 posti
+
h9 ADOO sostegno
per ciò che concerne i posti per il potenziamento
dell’offerta formativa il fabbisogno sarà definito
in relazione ai progetti ed alle attività contenut nel
i
Piano, entro un limite massimo di 8 unità:
nell’ambito dei posti di potenziamento sarà acca
ntonata preliminarmente un posto di docente di
SCUOLA PRIMARIA per l’esonero del primo colla
boratore del dirigente (dott.sa Patrizia SGURA)1;
nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovranno
essere previste la figura del coordinatore di
plesso e quella del coordinatore di classe
(Coordinatore nella Secondaria e docente
prevalente/coordinatore nelle classi della primaria);
la progettazione per aree disciplinari, si affiancherà
a dipartimenti trasversali, a seconda delle aree
di presidio delle diverse FR SS. (inclusione, autovalu
tazione, curricolo, orientamento, Innovazione
Tecnologica).
per ciò che concerne i posti del personale amminist
rativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così
definito (non è possibile potenziare l’organico del perso
nale ATA):
organico attuale 1 DSGA, 6 ASSISTENTI AMM. 25 CC.SS
.;
commi 10 e 12 (iniziative diformazione rivolte agli
studenti per promuovere la conoscenza delle tecni
che
di primo soccorso, programmazione delle attività farm
ative rivolte al personale docente e amministrativ
o.
tecnico e ausiliaria e definizione delle risorse occorr
enti:
SICUREZZA (v.d.lgs 81) corsi per docenti in rete- attiv
ità in collaborazione con la prot. civile;
FORMAZIONE DOCENTI: interna, attraverso le reti
Curricolo, in rete con l’Ambito 6.5 sulle esigenze
educative condivise con, il territorio; formazion
e digitale sugli ambienti di apprendimento,
educazione alla salute AAs n.5 (alimentazione
, unpluggecl
), NPI sulla gestione degli alunni
‘difficili” non certificati.
‘Ove ne ncorrano e condizionL
dell’Ambito 6.5 di
le scuole della Rete Servizi tra i 7 Istituti
PERSONALE ATA: formazione in rete tra
Pordenone.
re):
rtunità, prevenzione della violenza di gene
commi 15-16 (educazione alle pari oppo
aria e Secondaria),
ed. affettività, Consultorio Noncello (Prim
>
Formazione per i genitori e docenti (
n.5 Pordenone (Dott.ssa Widmann);
Laboratori per alunni del COR e dell’AAS
ì
se nella scuola Primaria):
comma 20 (Insegnamento Lingua Ingle
di preparazione alla
lingua con la partecipazione a corsi
di
ità
attiv
delle
ento
nziam
Pote
>
ce rtif icazion e;
to
Campus estivi presso le scuole dell’istitu
>
ttica laboratoriale, si fa
Piano Nazionale Scuola Digitale, dida
il
rda
rigua
to
quan
Per
1
56-6
mi
com
pei PON e FESR resi
alla volontà di partecipazione ai Progetti Euro
riferimento alle priorità su elencate e
ne a partire dal corrente a.s,;
accessibili anche alle scuole della nostra regio
sulle seguenti aree:
comma 124 Formazione in servizio docenti
ni con difficoltà comportamentali;
Gestione della classe in presenza di alun
Bullismo (compreso Cyber bullismo);
Prevenzione Disagio e del fenomeno del
Progettazione Curricolo trasversale
‘
.-
lntercultura e integrazione
mento
Nuove tecnologie e ambienti di apprendi
,-
‘-
ra del POF negli anni
izzo date dal Consiglio di Istituto per la stesu
Si riportano di seguito le Linee di indir
la programmazione
iderarsi da mantenere come validi criteri per
precedenti, valutando che debbano cons
anche futura:
•: Promozione dellinclusione
con Bisogni Educativi Speciali
• Interventi mirati in favore degli alunni
to e del tasso di successo scolastico
•:• Innalzamento dei livelli di apprendimen
ziale d’istituto
Costruzione di un curricolo verticale ed essen
Certificazione delle competenze
orio e altre agenzie
e didattica orizzontale fra scuola, territ
Valorizzazione della continuità educativa
educative
la
e didattica verticale fra i vari ordini di scuo
Valorizzazione della continuità educativa
degli insegnanti
Iniziative di aggiornamento e formazione
logie nella didattica
Diffusione ed utilizzo delle nuove tecno
tazione d’Istituto e la
scuola attraverso una efficace Autovalu
•. Miglioramento della qualità della
icontazione sociale
sperimentazione di un piano di Rend
•
si riferiscono
zati i docenti dell’organico del potenziamento
progetti e le attività su cui verranno utiliz
alle seguenti macro aree:
O E LINGUA
% di ciascuna unità- LINGUA INGLESE/TEDESC
> Progetto Lingue (da utilizzare per il 50
INGLESE/SPAGNOLO)
di:
(da utilizzare per il 50 % di ciascuna unità
> Attività di integrazione e lntercultura
5)
-
LETTERE con abilitazione all’ITA L2
PRIMARIA posto comune>
Attività presidiate dalle FF.SS. per l’Inclusività (da utilizz
are per il 50 % di ciascuna unità:
LETTERE con competenze digitali classe rovesciata e gestion
e alunni BES;
PRIMARIA posto comune>
> Attività presidiate dal docente referente per
le Nuove Tecnologie (da utilizzare per il 50 % di
ciascuna unità:
MATEMATICA/SCIENZE con competenze digitali classe
rovesciata)
>
Attività di sostegno alle classi con alunni portatori
di Handicap (da utilizzare aI 100% delle unità
assegnate: PRIMARIA sostegno)
Si terrà conto del fatto che l’organico di potenziament
o deve servire anche alla copertura delle
supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui
progetti l’intera quota disponibile (La quota di
organico di potenziamento da accantonare per le supplenze
brevi copre più aree disciplinari, in modo da
risultare utilizzabile per esigenze diverse.
6) Per i progetti e le attività previsti nel Piano, si indican
o i seguenti livelli di partenza sui quali si intende
intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del trienni
o di riferimento, gli indicatorì quantitativi e/o
qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli, Gli indicat
ori saranno di preferenza quantitativi, cioè
espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè
fondati su descrittori non ambigui di presenza
/
assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualment
e della loro frequenza.
7) Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzio
ne Strumentale a ciò designata, eventualmente
affiancata dal gruppo di lavoro a suo tempo approvato
dal collegio docenti, entro il 15 dicembre 2015,
per essere portata all’esame del collegio stesso nella seduta
del 18 dicembre 2015, che è fin d’ora
fissata a tal fine.
ì
11 dirigente scoIastiggente
Stefania Main
ResponsabUe del procedimento: Stefania Mamprin
Responsabile dell’istruttoria: Stefania Mamprin
Referente del Piano
Cognome e Nome: I)ott.ssa Patrizia Sgura
Telefono: 0434360470
Email: pnic82200l (4struzione.it
Ruolo nella scuola: Primo collaboratore
Responsabile del Piano (DS)
Cognome e Nome: 1)ottssa Angela Rosato
Telefono: 0434360470
Email: pnic82200l (istruzione.it
Looir PJ.O.: pnic82200luistruzioiwit PEC, l,j cM200lpecisti uzioneit
Codice Ministeriale PN1C822001
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Nome: Istituto Comprensivo “Jacopo di Porcia”
Codice meccanografico: PN1C822001
IstituLione Scolastica
Sito web:
C. F. 80009250939
Fax 0434 554635
( (JP( 1)1 POi(
Via Cartiera, 20 33080 FORCIA Tel 0434 3b0470
[iL [( ((1Ml SLNSI Vo SIA I Al
Scenario di riferimento
Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento
BOTTOS Lorena
DEL PICCOLO Oriella
MORASSUT Daniela
ZAGO Resi
BOERBrunella
_________
__________
—________
-
1i ente Sciastico
Prima collaboratrice
Seconda collaboratrice
FS Valutazione di istituto
FS Valutazione di istituto
FS Valutazione di Istituto
FSIN 2012 Curricolo
FS IN 2012 Curricolo
l’Orientamento e la prevenzione della
2s1e scolastica
FS Orientamento e prevenzione della
prsioie_scolastica
FSlnclusione
FS Inclusione
FS Inclusione
AIA segreteria
l)SGA
Ruolo
ento regionale ed è collocato nel
11 contesto socio-culturale in IIIC “Jacopo di Porcia” è stato istituito nell’anno scolastico 2008-2009 a seguito del dimensionam
Comune di Porcia (periferia di Pordenone a 5 km) con una popolazione residente di circa 15.000 abitanti e comprende 6 frazioni.
cui la scuola è inserita
La popolazione straniera, comunitari europei ed extra-comunitari, è intorno al 7% dei residenti.
Il tessuto economico nasce da un’economia prevalentemente agricola e artigianale che è poi passata rapidamente ad uno sviluppo
molte
legato alla grande industria, Oggi ci sono molte aziende di media grandezza, del terziario avanzato e di servizi, ma purtroppo
disagio
di
situazioni
emergono
ultimamente
ed
medio-basso
è
famiglie
attività hanno cessato il loro operato. Il livello economico delle
nella
economico più numerose. Sono diffusi casi in cui ambedue i genitori sono occupati per l’intera giornata e i ragazzi sono soli
lavoro.
il
perso
fascia oraria pomeridiana e/o casi in cui entrambi i genitori sono in mobilità o hanno
libero.
L’ambiente socio-culturale ha sviluppato forme di associazionismo e cooperazione fornendo servizi anche legati al tempo
diversi
nonché
ambientali
e
Presenti associazioni sportive, religiose, parrocchiali, ricreative, musicali, bandistiche, corali, assistenziali
li
12
13
14
15
PELLEGRINI Rossana
10
—
ROMFO Antonella
9
____
-____________________
ROel
SGURA Patrizia
MENEGI- [ETTI Martina
GORETT1 Giuliana
PIVE l’TA Daniela
SIMIONATO Fusa
ORLANDI M. Pia
FASE Sofia
Cognome nome
1
2
3
4
5
6
7
8
Num,
COMPOSIZIONE NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE
L’organizzazione scolastica
alunni
143
127
142
412
Alunni
1.423
classi
ci. i” n.6
ci. 2° n.6
ci. 3° n.6
18
Classi
66
E
ALUNNI
Il numero totale degli alunni comprende un 16,9% di alunni BES (stranieri, DSA, ecc).
TOTALE
CLASSI
DELL’ISTITUTO
Totale classi e alunni scuola secondaria
“G. ZANELLA”
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
728
35
213
225
204
86
alunni
283
Totale classi e alunni scuola primaria
classi
-
134
90
59
alunni
10
10
10
5
I
13
6
4
3
sezioni
Plessi
Porcia “Luigi Gabelli”
Roraipiccolo Vittorino da Feltre
5. Antonio “Don Lorenzo Milani”
False “Guglielmo Marconi”
SCUOLA PRIMARIA
Totale sezioni e alunni scuola infanzia
“
l’lessi
Roraipiccolo Bernard Aucoutiirier”
5. Antonio “Bruizo Munari”
False “Mariele Ventre”
SCUOLA INFANZIA
3
impianti sportivi e ricreativi, che interagiscono attivamente con l’Istituto (alcune offrendo opportunità di servizi pre, post e dopo—
scuola).
Due sono le biblioteche: una Comunale e l’altra d’istituto Librolandia.
Composizione popolazione scolastica alunni
Il nostro Istituto com prende complessivamente 8 piessi per i tre ordini di scuola:
•
1.
2.
3.
RISULTATI SCOLASTICI
COMPETENZE CHIAVE E Dl CiTTADINANZA
RISULTATI A DISTANZA.
4
scuola
ento sia alle nuove “Indicazioni nazionali per il curricolo della
L’Istituto, per la progettazione dell’offerta formativa, fa riferim
i
bisogn
ai
il decreto ministeriale n. 254 del 16 Novembre 2012, che
dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”, entrate in vigore con
vivono e le scuole del Comprensivo operano.
educativi riconosciuti come prioritari sul territorio in cui gli alunni
nella
2012, la scuola predispone il curricolo all’interno del P.O,F. e,
lenendo conto di quanto affermato nelle Indicazioni Nazionali
agli
e
anza
cittadin
di
chiave
tenze
compe
delle
o
ai traguardi per lo svilupp
sua formulazione, si fa riferimento al Profilo dello studente,
obiettivi di apprendimento.
che più
le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didatti
A partire dal curricolo di Istituto, i docenti individuano
e fra le discipline.
significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazion
iva,
si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educat
il
quale
•La costruzione del curricolo è un processo attraverso
anti,
insegn
degli
azioni
io emersi da indicazioni dirette, da osserv
valorizzando le richieste e i bisogni dell’utenza e del territor
muovendosi quindi dalle seguenti priorità:
Obiettivi del POF
tivo in
sul rispetto della Costituzione, del Corpus legislativo e norma
La scuola e la famiglia condividono un modello educativo basato
la
ivo di corresponsabilità, che sancisce un rapporto collaborativo,
vigore e dei Regolamenti scolastici e, attraverso il Patto educat
degli
e
di
sé
o
rispett
il
sono
vi
iso
condiv
ivo
base del modello educat
famiglia viene coinvolta nei comportamenti dell’alunno .Alta
à di
della correttezza, della tolleranza, della solidarietà e della volont
civile,
enza
conviv
altri, delle altrui proprietà, delle regole della
collabora re.
te e
ie possono acquisire notizie sulle varie attività che vengono propos
Per quanto riguarda l’informazione e comunicazione le famigl
chiaro.
in
Scuola
.icpllfcia.oov.1t e attraverso il sito del MIUR nella pagina
realizzate nella scuola attraverso 11 sito
vengono informate attraverso la
ie
famigl
le
alunni
degli
e
niental
mporta
Rispetto alle comunicazioni inerenti l’andamento didattico—co
no, con
ma anche attraverso colloqui periodici nel corso dell’an
documentazione normativa (scheda di valutazione, pagellina)
registro
il
rso
tre ordini di scuola e anche attrave
uando necessario, e/o di accoglienza nelle classi ponte dei
appuntamento o 1
elettronico.
ri formativi e alcuni genitori offrono la loro disponibilità per attività
Alle famiglie si offre anche la possibìlità di partecipare ad incont
anno, ecc.).
dentro e fuori la scuola (teatro, pedibus, laboratori, feste di fme
rso dei
ere una loro opinione nei confronti della scuola attrave
esprim
di
ri
genito
ai
ilità
Negli ultimi anni è stata data la possib
offre.
scuola
la
fazione delle famiglie rispetto a quanto
questionari di gradimento dai quali risulta una buona soddis
Strategie della scuola per il coinvolgimento delle famiglie
-
—
.
Queste saranno rese operative attraverso progetti specifici che si inseriscono pienamente nella programmazione educativo—didattica,
la integrano di opportunità, percorsi e contenuti completandola, per far si che la scuola diventi sempre più luogo di formazione, in
linea con le effettive necessità dell’alunno. Le priorità sono i “motori” che muovono tutte le attività curricolari ed extracurricolari. Esse
trovano la loro collocazione primaria nello spirito di Continuità che sottende la progettazione comune con l’obiettivo di favorire la
crescita armonica dell’allievo dai primi anni di vita fino all’adolescenza.
L’attività di programmazione tende all’elaborazione di un progetto che, in un’ottica di formazione globale, espliciti con chiarezza,
precisione e consapevolezza le varie fasi del processo educativo, tenendo conto sia delle reali condizioni sociali, culturali, ambientali
in cui si opera sia delle risorse disponibili.
La sua pianificazione prevede:
r
l’analisi della situazione iniziale;
la definizione:
cdi obiettivi generali di tipo pedagogico;
cdi obiettivi disciplinari efficaci alla formazione e all’apprendimento dell’alunno in riferimento ai traguardi per lo sviluppo
delle competenze in uscita dalla scuola del primo ciclo;
la selezione dei contenuti tenendo presenti le esperienze e le competenze già maturate dai bambini;
la selezione delle metodologie e delle strategie;
la ricerca di procedure di verifica e di valutazione.
Tutti gli operatori dell’IC di Porcia tanno riferimento, in primo luogo, al diritto inviolabile dell’alunno a ricevei-e un’educazione e una
istruzione adeguate alle esigenze del contesto sociale e culturale. L’offerta educativa e formativa tiene conto delle esigenze e delle
necessità del singolo alunno nel rispetto dei ritmi e dei modi di apprendere (li ciascuno. In ogni scuola dell’ Infanzia, Primaria e
Secondaria dii Grado la pratica educativa fa riferimento ai seguenti criteri:
rispetti) della unità psico—fisiia
ecutralita ediieatwa della corporettà
funzione educatwa dellesenipio
educazione all’ ilnpi’gno e al senso di responsal’ilita
promozione della cooperazione
Le attività educative e di insegnamento sono finalizzate m ogni caso a garantire a tutti le opportunità formative necessarie per poter
raggiungere risultati finali coerenti con il progetto educativo messo a punto dalla scuola. Ciò significa che nelle scuole dell’Istituto si
opera per favorire il recupero dello svantaggio socio—culturale e delle difficoltà individuali, attenendosi al principio educativo che la
proposta formativa deve essere differenziata e proporzionale alle difficoltà e alle esigenze di ciascuno.
Tutti i progetti:
• interagiscono con il territorio;
• tengono conto delle richieste emerse dagli allievi;
• affrontano problematiche signiticative;
• operano in visione di continuità;
e coinvolgono soggetti diversi in partecipazione attiva;
• integrano i saperi,
6
Gestione della scuola
tica del raggiungimento deI successo formativo degli alunni,
Tutte le risorse finanziarie e professionali vengono gestite nell’ot
o ed il coinvolgimento di tutti nel progetto di miglioramento
attraverso la valorizzazione delle specifiche competenze di ciascun
:contifluo delle performance individuali e collettive.
re
ali e comunali. Dal corrente a.s. è data l’opportunità di accede ai
l’cr il funzionamento ci si avvale di finanziamenti statali, region
fondi strutturali europei.
improntate al rispetto ed all’accettazione dell’altro e a tal fine
La scuola è attenta alla promozione di dinamiche interpersonali
rono allo sviluppo di relazioni positive con se stessi, gli altri e
promuove tutte quelle iniziative didattiche che maggiormente concor
l’ambiente.
Attenzione alle dinamiche tra pari
indeterminato per circa il 90%, ciò garantisce una buona
Nell’istituto operano complessivamente 128 docenti assunti a tempo
continuità didattica.
Tra gli insegnanti della primaria il 23% è in possesso anche della laurea
ni come ad esempio per il 40% in competenze informatiche, il 44%
La formazione dei docenti spazia anche in alcune specializzazio
:Iil.Iguistica il 32% per BES/DSA e il 13% per l’italiano L2.
he che possono avere una ricaduta positiva e produttiva sulla
Continua è la partecipazione a corsi di formazione su varie tematic
didattica anche innovativa.
Docenti
• sviti, opano utono a e responsabilità;
• sviluppano il confronto e valorizzano i punti di vista;
• aiutano a rimettere in discussione le idee.
ilità di espressioni, innalzando le possibilità di successo scolastico,
La pluralità dei linguaggi offre a tutti gli alunni ulteriori possib
svilupperà nella programmazione/progettazione di sede un
valorizzando la diversità come ricchezza. Ogni scuola dell Istituto
io
ficazione di un unico progetto di Istituto sono occasioni di scamb
percorso in base ai bisogni e alle risorse. L’articolazione e la diversi
e di arricchimento reciproco fra gli insegnanti.
i prevedono inoltre collaborazioni sinergiche con il territorio,
Per una valida realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa i docent
azioni, Società e Federazioni Sportive del territorio, con gli Enti
con le famiglie, con gli esperti, con altri Istituti Scolastici, con Associ
Provincia di Pordenone e la Regione FVG, Aas5, anche attraverso
Locali, in particolare l’Amministrazione Comunale di Porcia, la
in rete con altri Istituti per quanto riguarda la Sicurezza, le
risorse umane, economiche e organizzative. L’istituto collabora anche
di
gue ed interculturale, Indicazioni Nazionali per il curricolo, Rete
lingue comunitarie, le Lingue di scolarizzazione e curricolo plurilin
i 2014-2020 PON rappresenterà un’ulteriore opportunità per la
servizi, Rete per il SNV. La Programmazione Fondi Strutturali Europe
formazione dei nostri futuri cittadini europei.
Il lavoro in aula
7
Lampliarnento dellofferta formativa è stato finora finalizzato, soprattutto, al recupero e potenziamento delle competenze chiave di
cittadinanza, dell’italiano, della matematica, delle lingue comunitarie e alla realizzazione di interventi per gli alunni in situazione di
disagio e/o svantaggio L’azione educativa si attua nella didattica anche innovativa, nella valutazione degli alunni, nel rapporto di
continuità tra i tre ordini di scuola e con la scuola secondaria di secondo grado.
Per rispondere ai bisogni degli alunni, delle famiglie e del territorio l’istituto attua numerosi interventi volti a prevenire la dispersione
e a favorire la promozione del successo formativo (corsi di recupero, laboratori linguistici per alunni stranieri, laboratori teatrali,
didattica con l’utilizzo delle I IM, del computer, software specifici, formazione del personale e delle famiglie). Queste azioni vengono
svolte sia con risorse interne, sia stipulando convenzioni con Enti e Associazioni pubbliche e private o reti tra scuole.
stato adottato un piano annuale per l’inclusione che, partendo dall’osservazione e dal monitoraggio iniziale degli alunni, consente di
definire, laddove necessario, piani didattici personalizzati per rispondere ai bisogni educativi speciàli di ciascun alunno.
Sono iscritti alla scuola anche bambini provenienti da culture altre e per quel clic concerne l’attuazione di percorsi di integrazione che
creino ponti tra lingue, linguaggi, religioni e culture, viene valorizzata in tutti i plessi la biblioteca scolastica.
Progetti di recupero e potenziamento degli apprendimenti
Tiinsieme delle attività programmate e realizzate tende essenzialmente alla costruzione di un ambiente scolastico rassicurante ed
accogliente, stimolante e innovativo per gli alunni, per le tamiglie e per il personale.
Ambienti di apprendimento
11 clima relazionale tra pari e tra docenti e alunni risulta essere positivo e se si verificano situazioni problematiche, la scuola interviene
con tempestività e pre alentemente attraverso azioni interlocutorie e costruttive.
La qualità della relazione educativa docente-alunni è caratterizzata dall’analisi dei bisogni formativi degli alunni, attraverso
l’osservazione e l’ascolto, dalla centralità dell’alunno nei processi di insegnamento-apprendimento.
Relazioni docenti-alunni
Risultati scolastici
Descrizione dei processi che
hanno portato alla scelta degli
obiettivi di miglioramento
.‘-
Punti di forza della scuol’ risorse
e di
Vengono proposte attività e laboratori di supporto
Mancanza di personale e tondi per attivare un numero più
recupero individuale e/o in piccolo gruppo durante le lezioni
consistente di interventi/laboratori per attività di recu peroo in orario extra-scolastico
potenziamento
so
Dagli esiti delle prove INVALSI emerge un 98,5%di succes
Adeguamento dei risultati degli alunni I3ES alld specificità dei
stato
e
e
region
cia,
provin
di
ti
scolastico, al di sopra dei risulta
loro PDP
tre
Le votazioni sono omogenee per quanto riguarda le prime
,Tenendo presente il fisiologico turn over dei docentì, si è
fasce di voto (6-7,7-8,8-9)
evidenziata, in alcuni casi, una scarsa condivisione degli
Alte le percentuali delle votazioni 9-10 e la lode
‘
obiettivi essenziali disciplinari ed educativi tra i docenti e con
stili
Accorgimenti didattici/strategie per valorizzare i diversi
le famiglie
di apprendimento
A volte una eccessiva personahzzazione delle modalità di
> Laboratorio di potenziamento per abilità grafiche
verifica e dei criteri di valutazione per gli alunni BES
Si attivano peer-tutoring e laboratori informatici per alunni
I corsi cli formazione scelti e proposti dall’istituto non sempre .‘BES alla Primaria e Secondaria
rispondono alle esigenze individuali dei docenti rendendo
e
Coordinamento Scuola e Servizi di doposcuolà per la gestion
itano
così meno efficace la ricaduta sugli studenti, necess
dei compiti in modo efficace
aggiornamenti sulla didattica innovativa
aria.
Per gli alunni in difficoltà delle classi terze della Second
Non vengono pienamente utilizzate le competenze
azione
vengono attivati corsi di supporto per la prepar
professionali dei docenti per la diffusione e l’incremento della
all’esame conclusivo
didattica innovativa
ini
Per il potenziamento degli studenti con particolari attitud
livello
di
gruppi
azioni:
ti
seguen
le
disciplinari si organizzano
all’interno delle classi, gruppi di livello per classi aperte,
partecipazione a gare o competizioni all’interno e/o
ti in.
all’esterno della scuola, partecipazione a corsi o proget
orario curricolare e/o extra-curricolare
Criticità individuale/piste di miglioramento
rto di AutoValutazione e costituisce parte integrante del
.ial Nucleo In ‘rno di Valutazione in coerenza con il Rappo
li Piano di Miglioramento viene elaboi
Piano dell’Offerta Formativa Triennale.
e finanziarie, di autonomia di
te/azioni fattibili in termini di economicità di risorse umane
propos
le
tutte
e
raccolt
e
rare
miglio
da
aree
le
ziate
L’UV, evideri
realizzazione, definisce azioni e processi.
realizzazione da parte della scuola e dei tempi utili per la
percorsi di miglioramento
risultati dell’autovalutazione, ha deciso di orientare i
dei
base
sulla
ti,
risulta
buoni
dei
nto
raggiu
L’istituto pur avendo
delle competenze chiave di cittadinanza e i
valorizzazione delle eccellenze), quindi il potenziamento
prioritariamente verso i risultati scolastici (alurmi BES e
risultati a distanza.
Competenze chiave e di
cittadinanza
-
9
L’Istituto puo contare su un discreto numero di docenti in
possesso di competenze relative all’innovazione didattico
metodologica (lingua inglese, informatica, alunni BES/ DSA,
ecc.)
Per l’Infanzia viene realizzato il potenziamento dei
prerequisiti per tutti i bambini
Difficoltà nel conoscere le competenze extra-scolastiche
Nel nostro Istituto vengono valutate quotidianamente ed in
Mancanza di personale (docenti/ ATA) per organizzare itinere le competenze di cittadinanza degli studenti: tutte le
attività/laboratori in ambiente scolastico o esternamente
pratiche didattiche ruotano attorno e promuovono il rispetto
Gestione delle situazioni problematiche
delle regole, lo sviluppo del senso di legalità e di unetica della
responsabilità, la collaborazione e lo spirito di gruppo
Oltre ad un regolamento d’istituto che descrive nel dettaglio
norme di comportamento e sanzioni, la scuola adotta criteri di
valutazione comuni per l’assegnazione del voto di
comportamento, che viene discusso nei team docenti
La scuola valuta le competenze chiave degli studenti come
l’autonomia di iniziativa e la capacità di orientarsi attraverso
l’osservazione sistematica, i percorsi di orientamento, la
somministrazione di questionari attitudinali
Soprattutto alla Secondaria si organizzano attività di
volontariato ed esperienze di servizio civile dove gli alunni
apprendono il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e
dell’ambiente, dove partecipano e interagiscono nel gruppo in
modo collaburativo e rispettando i diversi punti di vista
accettando regole e condividendo soluzioni, affrontando
situazioni anche critiche mettendosi in gioco in prima persona
nel rispetto dei diritti e doveri sociali
Tutti gli alunni partecipano ad attività di educazione stradale,
affettività, salute, alimentazione e movimento, ambiente, ecc.
Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto
dagli studenti nel loro percorso scolastico è buono e piuttosto
omogeneo ma l’istituto si propone di migliorano
ulteriormente
Linea strategica del piano
Risultati a distanza
.
la
Necessità di attivare una raccolta più sistematica COfl
o,
bienni
del
ico
scolast
o
all’esit
oltre
richiesta alle superiori,
nel
anche le materie che costituiscono eventuali debiti
zione.
biennio per poter intervenire in preven
ato
Spesso le famiglie non condividono il consiglio formul
sua.
di
scuola
dalla scuola iscrivendo il/la figlio/a in una
i
scelta senza considerare le reali potenzialità o a volte
alcuni
desideri dei figli (40% ca) con la conseguenza che
alunni nei primi mesi cambiano scuola.
Altri alunni, nonostante seguano quanto consigliato, si
trasferiscono perché ritengono che la scuola scelta sia troppo
impegnativa e difficile
Manca un collegamento tra secondaria di primo grado e di
secondo grado per accompagnare gli alunni BBS
la
Per gli alunni della V del nostro Istituto che frequentano
classe
nostra scuola Secondaria il livello di ammissione alla
il
successiva e molto elevato sia per il primo anno che per
il
2-3%
tra
variano
si
ammes
secondo anno. I non
ta.
La scuola Secondaria, oltre che una preparazione adegua
per
mento
orienta
di
so
propone anche un buon percor
prevenire una eventuale dispersione scolastica
Per coloro invece che seguono l’orientamento proposto dalla
scuola superano positivamente il primo anno per il 65%
INCLUSiONE E DIFFERENZIAZIONE
attraverso didattiche inclusive e piani didattici
Ridurre episodi di esclusione e i fenomeni di bullismo
personalizzati
-
formazione specifica e allargare l’offerta formativa
Promuovere la partecipazione del personale docente alla
per ordine di scuola
rivesta ruoli diversi: guida, mediatore, tutor,
Superamento della lezione frontale, facendo sì che l’insegnante
regista, facilitatore
ori ali
Aumentare le occasioni per attivare modalità didattiche laborat
gico
Tnnovare la didattica sul piano tecnolo
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
3.
CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
della Sc. Sec. di Il grado per presentare i casi di
Prevedere contatti/incontri in continuità con referenti
studenti con difficoltà di apprendimento
progetti in
ogni progetto propone azioni interdipendenti con gli altri
Le attività previste sono col legabih e interagibili e a tal fine
e già
positiv
ristiche
caratte
le
iare
obiettivi previsti dal PdM per potenz
una logica sistemica finalizzata al raggiungimento degli
esistenti ma non ancora complessivamente condivise.
a crescita
onisti attivi i docenti, al fine di sostenere la loro continu
La strategia è progettata su un percorso che vede protag
strumenti
i
e
modell
che favorisca la sperimentazione e la diffusione di
professionale, attraverso un percorso di formazione
unutenza in continuo cambiamento.
didattici innovativi e rispondenti ai bisogni formativi di
10
2.
I.
to ritiene opportuno attivare azioni di miglioramento:
Dal RAV si evidenziano aree di criticità per le quali l’Istitu
,‘
Definizione di
>
Miglioramento dei risultati scolastici degli alunni BES
Aumentare e diversificare le azioni di potenziamento per gli alunni di
fascia medio alta
Sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza
Migliorare il successo formativo degli alunni BES nel biennio alla Scuola
Secondaria di lI grado
Obiettivi strategici
Il
Aumento della So di classi operanti con modalità
didattiche innovative (split classroom,..) e la
percentuale di aJunni BES con valutazione
Superiore al 6
Aumento della So degli alunni con risultati
eccellenti
Miglioramento delle capacità degli studenti di
collaborare e cooperare in maniera costruttiva
Incremento delle azioni per favorire il successo
formativo nel primo biennio della Scuola
Secondaria di Il grado per presentare i casi con
difficoltà di apprendimento
Indicatori
r
Risultati a
distanza
Competenze
chiave di
cittadinanza
Risultati
nelle prove
standardizza
te
Risultati
scolastici
studenti
Esiti degli
I
.
///////
(a 3 armi)
-
Aumento della % degli alunni
BES promossi nel primo biennio
della SS. di Il grado
social network e dei inedia
con il territorio,
Utilizzo critico e consapevole dei
-
-
-
Migliorare la capacità degli
studenti di collaborare e
cooperare in maniera costruttiva
in:
proposte
didattiche/laboratoriali,
nei vari campi di
esperienza/ambiti disciplinari,
nelle iniziative organizzate
dall’istituto,
nei progetti in collaborazione
///////
Aumentare la % degli alunni con
risultati eccellenti (Secondaria
24,8)__
porel657°o)
b) Aumentare là percentuale di
alunni BES con valutazione
a) Aumentare la % di classi
operanti con modalità didattiche
intiovative (split classroom,..)
degli alunni BES nel biennio alla
SS. di lI gr.
Monitorare i risultati a distanza[
Migliorare il successo formativo
Sviluppo delle competenze
civiche e sociali,
4
imprenditorialità ed
espressione culturale
3
—
Aumenta l’e C dive rsificare le
azioni/occasioni di
2
potenziamento per gli alunni
di fascia medio e alta.
Migliorare i risultati scolastici
degli alunni BES
perio4)_
Prioritàn°
Traguardi
—______
_
+2°’‘o
-_
_
Creazione e
condivisione di
tabelle per la
rilevazione delle
competenze
sociali e di
cittadinanza
degli allievi,
///////
+5%
+5%
+5%
Risultati
+2°/o
vedano rubriche allegate)
(Per determinazione livelli si
A
3
Sperimentazione e
registrazione della percentuale
di alunni con livello
intermedio di acquisizione
delle competenze sociali e di
cittadinanza in uscita dalla
scuola dell’infanzia, dalla
A
5
e
scuola primaria classe
e
class
ia
ndar
seco
la
della scuo
///////
+5%
+5%
+5%
Risultati secondo anno
LTATI
O E MONITORAGGIO DEI RiSU
, TRAGUARDI DI LUNGO PERIOD
PRIORITA’ DI MIGLIORAMENTO
classe
+2%
,
3
A
scuola secondaria
12
Aumentare del 5% la
percentuale degli
alunni con livello
intermedio di
acquisizione delle
competenze sociali e
di cittadinanza in
uscita dalla scuola
dell’infanzia, dalla
scuola primaria
classe 5’ e della
///////
+5%
+5%
+5%
terzo anno
Risultati
I
/
/
Continuità e orientamento
Orientamento strategico e organizzazione
Sviluppo e valorizazione delle risorse
Integrazione con il territorio
I
3
N
Inclusione e differenziazione
Ambiente di apprtndiinento
Curricolo, progettazione e valutazione
Area di processo
////////
////////
Rivedere le modalità di valutazione e certificazione delle competenze
Prevedere contatti/incontri in continuità con referenti della SS. di 11
grado per presentare i casi di studenti con difficoltà di apprendimento
,
Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica e potenziamento
dell inclusione scolastica con particolare riguardo ai BES
Potenziamento della didattica laboratoriale
Superamento della lezione frontale, facendo sì che l’insegnante rivesta
ruoli diversi: guida, mediatore, tutor, regista, facilitatore
Promuovere la partecipazione del personale docente alla formazione
specifica e allargare l’offerta formativa per ordine di scuola.
/////////
Obiettivi di processo
///
1/!
///
X
///
///
///
///
X
///
///
/7/
X
/1/
4
Priorità
///
112
RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO, AREE DI PROCESSO E PRIORITA’ DI MIGLIORAMENTO
13
///
///
///
X
///
5
1-2
J
interna
—
e
primaria
la
per
secondaria a completare la
scheda di certifictzione
delle competenze.
interna
Formazione
all’istituto/Ricerca-azione
e
sull’elaborazione
somministrazione d una
pro a per competenza per
primaria e secondaria
Formazione didattico
metodologica: metodologie
e ambienti per la didattica
digitale integrata, eso di
testi in formato digitale.
sociali e di cittadinanza e
all’istituto sul “Cunicolo
trasversale verticale delle
essenziali”,
competenze
atti-a erso la condivisione e
difftisione del materiale
elaborato e mediante la
promozione di occasio i di
confronto e di riflessione su
di esso all’interno dei tre
ordini di scuola
e
Elaborazione
sperimentazione in tutti e
tre gli ordini di scuole di
griglie di osservazioni utili
a valutare le competenze
Formazione
.
Azioni previste
.
A.S. 2018/2019
FS lN20l2 e
Curricolo
Gruppo di lavoro
Competenze
essenziali
-
—
-
-
Docenti di tutti e
tre gli ordini
Docente
animatore
dioitale
FS lN20l2 e
Currkolo
Gruppo di lavoro
per la costruzione
di una prova per
ompetenza
-
-
-
FS 1N2012 e
C’urricolo
Gruppo di lavoro
Competenze
essenziali
Docenti dei tre
ordini di scuola
—
-
conclusione
A.S. 2018/2019
A.S. 2017/2018
—_____
A.S. 2016/2017
.
dell’attuazione
.
.
Termine
previsto di
Soggetti
responsabili
,
-
,
-
-
Somministrazione della prova e, in seguito alla
pilnentazione,_eventuale ridefinizione della stessa.
innovazione delle metodologie didattiche dei docenti
sua
inari
Collaborazione tra insegnanti di diversi ambiti discipl
per
prova
una
di
one
alidazi
x
e
ione
nell’ideazione, definiz
competenze.
-
essenziali.
per il
Condivisione di strumenti di osservazione comuni
clic,
nanza,
cittadi
di
e
sociali
tenze
compe
monitoraggio delle
alla
nali
funzio
o
sarann
aria
second
e
ia
primar
per la scuola
di
scheda
compilazione del documento di valutazione e alla
certificazione delle competenze.
-
-
scuola,
Analisi del documento all’interno dei tre ordini di
te per
propos
di
zione
elabora
confronto sulle sue diverse parti,
one,
attuazi
ta
concre
sua
una
per
e
possibili modifiche
una
attraverso
riprogettazione in qualsiasi campo, ambito e disciplina.
consapevolezza rispetto alle competenze
Maggiore
si
trasversali che tutti gli insegnanti attivano per qualsia
attività didattica.
tare
Condivisione di uno strumento comune utile a proget
tenze
compe
le
are
interventi mirati a sviluppare e a verific
-
,
Risultati attesi per ciascuna azione
,
.
.
effettuati in
itinere
entro il
termine
stabilito
.
realizzata
tivaEerprdine di scuola
Azione
Adeguamenti
Area di processo: Ambiente di apprendimento
re l’offerta fo
del personale docente alla formazìone specifica e allarga
Obiettiva di processo: Promuovere la parteci azione
Priorità:
PROCESSI
E MONITORAGGIO DEI
PIANIFICAZIONE OPERATIVA
Risultati
raggiun
14
l’affiancamento degli
insgpanti
Attività che pre odono
il oinvolgimento degli
alunni
conw
Cice reni”
—
tecniche
coopero [ive
(Cooperative learning,
Jigsaw. );
la definizione e la
realizzazione di piLcoli
progetti da parte dei
ragazzi,
con
—
Ideare e realizzare:
Laboratori
in terdisciplinari
ch
pre\ odono l’uso di
Azioni previste
.
discipline
Decenti
di
Docenta di
disLipline
,
diverse
diverse
..
Soggetti responsabili
dell attuazione
A.S. 2017/2018
A.S. 2018/2019
Termine previsto di
conclusione
Rielaborazione delle
-
-
partecipazione
degli alunni;
valorizzazione
abilità
e
competenze
allievi.
delle
delle
degli
atti a
conoscenze apprese;
-
progetto
—
valorizzazione
delle
potenzialità
di
ciascuno;
Sviluppo
delle
competenze
il
he
lavoro
in
gruppo
richiede;
Coinvolgimento nella
realizzazione di un
Coinvolgimento di
tutti gli allievi e
-
,
Risultati attesa per
ciascuna azione
Adeguarnenti
effettuati in Etanere
(eventuali)
.
Azione realizzata
entro il termine
stabilito
Prìorità: 2
Area di processo: Ambiente di apprendimento
Obiettivo di processo: Superamento della lezione frontale, facendo sì che l’insegiuinte rivesta ruoli diversi: guida, mediatore, tutor, regista, facilitatore
ciascuna azione
raggiunti per
Risultati
effettivamente
15
di
campo
ogni
in
quadri mestre,
di sviluppo.
Laboratorio “Nonni digitali”
-
-
—
nelle
disciplinare)
esperienza/ambito
quali:
possano essere valutate, attraverso fasi
e
monitoraggio
osservazione,
di
di
e
sociali
tenze
verifica, le compe
cittadinanza degli studenti;
gli alunni siano coinvolti in maniera
sempre più attiva (secondo l’età e il
grado scolastico) nella progettazione
delle attività, nello sviluppo delle
diverse fasi, nel momento della
valutazione dei risultati ottenuti.
Valutazione da parte del docente e
docente)
e
(alunno
covalutazione
ca (uso
didatti
e
iva
dell’esperienza educat
ento).
riferim
cli
all’età
adatti
tori
di descrit
Sperimentazione di griglie osservatìx e per
le competenze sociali e di cittadinanza per
monitorarne la crescita a seconda dell’età
per
(una
attività
di
Realizzazione
Azioni previste
di
la oro
icolo
“Competenze
Docente Animatore Digitale/
Referente di progetto Secondaria
—
FS Curriculi 11512012
“Competenze
lavoro
di
Gruppo
trasversali essenziali in verticale”
l utti docenti dei tre ordini di scuola
___
essenziali”
Docenti dei tre ordini di scuola
Gruppo
FS 1N2012 e curi
—___
-
-
-
Soggetti responsabili dell’attuazione
dimento
Area di processo: Ambiente di appren
ca laboratoriale
la
didatti
iare
Potenz
so:
proces
di
Obiettivo
Priorità: I
scolastico 2018/ 2019
Armo scolastico 2017/2018
Anno scolastico 2017/2018
Anno
Termine previsto di conclusione
alunni:
——__
______
______
____
16
(in
cittadinanza
della
Coinvolgimento
di
zione
l’attiva
particolare i nonni), attraverso
sono
gli
alunni
cui
in
atico
un laboratorio inform
i tutor dei nonni.
—
-
-
trasversale
erticale delle competenze essenziali”, declinati
per ordine di scuola.
Per docenti dei tre ordini:
Creazione di ambienti di apprendimento che
consentano agli studenti di esprimere le
proprie competenze sociali e di cittadinanza.
Progettazione (anche in collaborazione con il
territorio) di laboratori/percorsi/attività che
fa oriscano la riflessione sulle competenze
sociali e di cittadinanza richieste dal contesto
in cui i ragazzi vivono e più in generale dal
mondo contemporaneo.
Esprime valutazioni e covalutazioni sui risultati
e sui processi di un lavoro comune (vedi
descrittori del “Curricolo trasversale verticale
delle competenze essenziali”, declinati per
ordine di scuola)
si vedano descrittori del “Curricolo
Per
Risultati attesL per ciascuna azione
.
.
..
.
Gare sportive
Docenti interne
esterne (giuria)
ed
nell’ambito
dell’orientamento
Organico
potenziato
(se fattibile)
esterni,
e
A.S.2018/2019
A,S. 2017/2018
Arte
Docenti
Tecnologia
Esperti
Laboratorio
“Intelligenza
mani”
di
AS. 2018/2019
A.S. 2018/2019
Docenti di Matematica
delle
.
A.S. 2018/2019
Laboratorio
di
potenziamento
di
matematica/
informatir a/ coding
diverse
.
Termine previsto
di conclusione
Docenti di Storia
Bihliotecaiio
Docenti di
discipline
Soggetti responsabili
dell attuazione
Laboratorio
ci
potenziamento
di
storia (per gruppo di
alunni interessati)
prevedono sia attività
di potenziamento che
di
recupero
(in
Italiano,
Storia,
Geografia, Sr ienze)
Attivazione
di
laboratori per classi
parallele o gruppi di
interesse
clic
,
Azioni previste
Priorilà: i
Area di processo: Ambiente di apprendimento
Obiettivo di processo: Potenziare la didattica laboratoriale
-
.
apprendimento degli alunni.
Potenziamento e valorizzazione
delle conoscenze e abilità degli
studenti,
Ampliare la competenza sportiva
fine di migliorare lautostima
Precedenza ai BES
Migliorare le capacità manuali e
dare la possibilità agli allievi di
trovare diverse aree di successo al
Potenziare e stimolare le abilita
logiche degli studenti.
Approfondimento della conoscenza
delle metodologie di ricerca storira
e di analisi delle fonti.
-
-Progettazione di interxenti mirati
alle effettive necessito degli alunni.
Riduzione delle difficolta di
.
Risultati attesi per ciascuna azione
I
Adeguamenti
effettuati in amere
(eventuali)
Azione realizzata
entro il termine
stabilito
17
Risultati effettivamente
raggiunti per ciascuna
azione
A.S. 2018/2019
di
Esperti
Intercultura
Docenti dì diverse
discipline
—
-
cli
sul
Realizzazione
percorsi
plurilinguismo
A.20l8/20l9
Insegnanti esperti di
Italiano L2 e facilitatori
linguistici
—
delle
Potenziamento
abilità linguistiche [ì
L2
A.S. 2018/2019
conclusione
Termine previsto dì
di
Esperti
lntercultuia
Docenti di diverse
discipline
-
dell’attuazione
Soggetti responsabili
di
Realizzazione
tori
Labora
su
interculturali
“personaggi—ponte”,
tradizioni dei Paesi di
origine degli alunni,
terni comuni a diverse
culture.
Azioni previste
abilita
delle
Miglioramento
linguistiche in Italiano L2 (per la
comunkazione e per lo studio) di
alunni non-italofoni;
Vengono fa oriti l’inserimento e
l’accoglienza degli alunni non
italofoni di recente immigrazione
Valorizzazione della cultura di
origine di tutti gli alunni della classe;
coinvolgirnento dei genitori nella
raccolta di informazioni su tradizioni
dei Paesi d’origine;
confronto tra culture di erse e
sviluppo di una ultura del rispetto
dell’Altro.
Sviluppo di una cultura del rispetto
dell’Altro.
-
—
-
-
-
Risultati attesi per ciascuna azione
-
Adeguarnenti
effettuati in
itinere (eventuali)
Priorità: I
Area di processo: inclusione e differenziazione
e piani didattici personalizzati
eni di bullismo attraverso didattiche inclusive
fenom
e
i
one
esclusi
di
i
e
episod
Ridurr
so:
Obiettivo di proces
stabilito
Azione realizzata
entro il termine
Risultati
ciascuna azione
raggiunti per
effettivamente
18
.
ritenute
anno
—giugno,
ogni
requisiti
abilità
carenze
ritenute
rilevate
superamento
Miglioramento
rischio
degli
pre-
nelle
delle
e/o
Individuazione delle
aree specifiche nelle
quali i bambini sono a
Miglioramento
della
comprensione
della
lingua italiana e della
prodii zione orale in
lingua italiana
Proposto ogni anno
nello stesso periodo
nello stesso periodo
Gennaio
proposto
periodo
Entro prima metà di
gennaio,
proposto
ogni anno nello stesso
individuazione
precoce dei bambini a
rischio
Attuazione
un
di
laboratorio di Italiano
(L2) per i bambini
stranieri
Esporto esterno
infanzia
Docenti
dell’ultimo
anno
della
scuola
anno
Risultati attesa per
ciascuna azione
apprendimenti
scolastici di base
degli
pre-
di
delle
ogni
nello stesso periodo
Proposto
Termine previsto di
conclusione
scolastici di base
apprendimenti
requisiti
abilità
Attività
potenziamento
a rischio
per i bambini risultati
Docenti
dell’ultimo
anno
della
scuola
infanzia
Somministrazione
batteria di pro’e di
approfondimento solo
scuola
dell’ultimo
Docenti
anno
della
infanzia
Somministrazione del
,
Soggetti responsabili
dell attuazione
questionario IPDA
Azioni previste
.
Adeguamenti
effettuati in itinere
eventua1i)
abilità
delle
al
didattiche
potenziamento
mirate
Azioni
Batteria di prove di
approfondimento
Somministrazione
questionari
Azione realizzata
entro il termine
stahibto
Priorità: 2
Area di processo: inclusione e differenziazione
Obiettivo di processo: individuazione precoce dei bambini con possibili disturbi di apprendimento e rinforzo di L2 (italiano) per i bambini stranieri
19
Risultati effettivamente
raggiunti per ciascuna
azione
11 Coordinatore in
il
con
accoido
Classe
di
lio
Consig
e
Elaborazione
compilazione di una
di
“scheda
ed
forniative
esigenze
degli alunni
programmi
Raccordo/Confronto
con la SS. di Il grado
A.S. 2018/2019
Il Coordinatore di
in
Classe,
le
con
collaborazione
FF.SS, Orientamento
Raccolta dati sugh
allievi e sulle riecessita
formatie della SS. W
11 grado
su
del
Presentazione
formativo
percorso
dell’alunno
(potenzialità,
difficoltà,
A.S. 2018/2019
Sintesi del percorso
formativo dell’alunno
Risultati attesi per
ciascuna azione
Coordinatore di
Il
in
Classe,
le
con
razione
collabo
FF.SS. Orientamento
A.S. 2018/2019
Ternune previsto di
conclusione
Incontro con referenti
della SS. di Il grado al
termine della Scuola
secondaria di I grado e
nel corso dei primi
due anni della SS. di Il
grado
presentazione”
dell’alunno
,
Soggetti responsabili
dell attuazione
.
Azioni previste
.
Adeguamenti
effettuati in itinere
(eventuali)
Azione realizzata
entro il termine
stabilito
20
Risultati effettivamente
raggiunti per ciascuna
azione
Area di processo: Continuità e orientamento
ti con difficoltà di apprendimento
uità con referenti della S.S. di 11 grado per presentare i casi di studen
Obiettivo di processo: Prevedere contatti/ incontri in contin
r
Priorilà: 2
1. PROBLEMI
—
—
—
fTI(iI[ E POSSIWIJ STRiiNIENT
Approccio esperienziale. globale: proporre
atua7iom problematiche di vita reale (gioco,
routines, allis ità nei vari campi..).
problematizzando le situazioni, ponendo
domande a cui i bambini devono trovare
soluzioni soddisfacenti per loro. attras erso
strategie e metodi scoperti e sperimentati da
loro. L’insegnante non deve dare risposte
immediate, ma permettere di agire in
situazioni significative attraverso il pensiero
pre-operatorio.
1. insegnante guida alla rielaborazione.
attraverso processi di simbolizzazione
sempre più dcv ala. avviando all’utilizzo di
un linguaggio matematico.
Stimolare costantemente il pensiero
“creativo”/dis ergente, dos e il bambino pensa
autonomamente per risols ere le diflicolta
con risposte sempre più adeguate alla
situazione, utilizzando tutte le conoscenze,
abilità e capacità personali, sociali (nel
rapporto fra pari) e strategiche in suo
possesso.
Allestmre spazi gioco (negozi, bilance..,) per
attivare le prime forme concrete di calcolo.
Sfruttare tutte le potenzialità di situazioni
ricche di stimoli plurimi: drammatizzazione.
giochi di ruolo, narrazione, ascolto
cognitivo, uscite mirate, manipolazione.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Approccio esperienziale: proporre situazioni
problematiche di vita reale, problematizzando
le situazioni, ponendo domande a cui gli alunni
devono trovare soluzioni adeguati. alla
sìtuazione, attraverso strategie e metodi
scoperti e sperimentali da loro, I ‘insegnante
raccoglie le risposte e guida la rielaborazione,
permettendo agli alunni di agire in situazioni
significative, attras erso il pensiero operatorioconcreto
Stimolare costantemente il pensiero
critico/creativo/divergente. dos e l’alunno
pensa autonomamente per risol\ ere le diflicolta
con risposte sempre più adeguate al la
situazione, utilizzando tutte le conoscenze,
abilità e capacità personali, sociali (attras erso il
confronto fra i compagni) e strategiche in suo
possesso.
itilizzare l’errore per capire il ragionamento
dell’alunno e le sue di tÌicoltà (a lisci lo di
procedure co di logica).
Rappresentare e visualizzare situazioni con
diagrammi, schemi, mappe, tavole, colori,
simboli..
Utilizzare strategie quali la manipolazione.
drammatizzazione. giochi (li ruolo, narrazione.
ascolto cognitivo. uscite mirate. apprendimento
cooperativo, costruzione di mappe cognitive
SCUOLA
PRIMARIA
—
attras erso l’utilizzo delle fusi operatorie,
avvia ad un utilizzo consapevole dei processi
di modellizaazione
Proporre suLla/ioni problematiche di vita
reale. problematizzando le situazioni, ponendo
domande a cui gli alunni devono trovare
soluzioni adeguate alla situazione. attraverso
strategte e metodi scoperti e sperimentali da
loro. L’insegnante raccoglie le risposte e
guida la rielaborazione, permettendo agli
alunni di agire in situazioni significative,
attraverso il pensiero operatorio-concreto
orientadoli verso quello lòrmale.
Stnnolare costantemente il pensiero
critico/creativo/drv ergenie, dos e l’alunno
pensa autonomamente per risolvere le
diilìcoltà con risposte sempre più adeguate
alla situazione, utilizzanuo tutte le
conoscenze, abilità e capacità personali.
sociali (attraverso il confronto fra i compagni)
e strategiche in suo possesso.
Utilizzare l’errore per capire il ragionamento
dell’alunno e le sue difficoltà (a livello di
procedure c’o di logica).
Rappresentare e visualizzare situazioni con
diagrammi, schemi, mappe. tavole, colori,
simboli...
lavoro di gruppo, analisi situazioni di
problcm solv ing “studi di caso”. proposte
operative argomentate
Modellmzzazione di processi con uso di mappe
Approccio che a partire dall’esperienza.
SCUOLA SECONDARIA Dl
i GRADO
per l’apprendimento delle competenze matematiche
&IPR(i’(• I MFì ODOLOCftI STkÀI ECIE DII)
3. SPAZIO E
FIGURE
2. NUMERO
—
-
-
-
-
-
-
—
-
-
—
partire dalle esperienze ludiche concrete in
cui il corpo è il protagonista assieme allo
spazio e agli oggetti che circondano il
bambino
attività motoria (percorsi scaturiti da
esperienze di vita, dalle letture di tiabe...
mappe, labirinti, esplorazione degli spazi
della scuola..)
promuovere la pratica psicomotoria,
importantissima per i bambini di questa
ihscia d’età
utilizzare termini topologici durante l’attività
motoria per permettere al bambino di
Partire dai vissuto del bambine (i bambini
non sono una tabula rasa)
Favori e situazioni di scoperta e di ricerca
(situazioni occasionali, strutturate e non,
giochi, lilastrocche, conte.)
Consentire ai bambini di operare sulla realtà
per compiere trasformazioni su oggetti e
materiali
Favorire la riflessione su ciò che si sta
li.icendo educando “lo sguardo” del bambino
sulle cose
Contare per contare e contare con la
comspondenza del gesto
Avviare alla simbolizzazione (dire e
rappresentare) dell’esperienza puntando
l’attenzione sul le trasformazioni
Aiutare i bambini ad esprimersi attraverso un
linguaggio sempre più adeguato
Promuovere attività per av icinare i bambini
al mondo dei numeri (cucina, realizzazione
di negozi, pesca, gioco delle carte, giochi da
tavolo, giochi motori, attività con uso di
bilance) fiabe
-
-
-
-
Utilizzare materiale didattico strutturato e non
per facilitare le procedure/ragionamenti:
gettoni, bottoni, abaco, regoli, materiale
multibase, carte da gioco, dadi, carta
quadrettala. millimetrata, negozio...
tabelline: risulta più lhcile l’acquisizione e la
memorizzazione nel tempo se associate a rime
e filastrocche.
Presentare diverse strategie di calcolo orale e
allenarli al “quanto manca a.,” (12 -i-..... 30)
Seppur iniziando da approcci concreti e
quotidiani da cui estrapolare oggetti numerici,
col tempo rendere i numeri stessi oggetti di
riflessione (in quanto esistono in se stessi
anche a prescindere da ogni contesto),
conducendo i bambini a giocarci, a cogliere
regolarità. ecc..
Alternare con modalità e dosaggi adeguati.
eontestualità e astrazione.
Far cogliere l’aspetto evolutivo del pensiero
matematico, che da sempre ha accompagnato la
storia umana.
Utilizzare blocchi logici, raccolta di scatole di
tutte le dimensioni che permetta di
classificarle, utilizzarle come impronte,
svilupparle sul piano,
Costruire figure piane. solidi con cartacartone,
carta millimetrata, spago, stuzzicadenti,
plastilina, ombre e/o materiale strutturato.,
Utilizzare softwear geometrici (Cabri ecc.)
Per utilizzare un linguaggio sempre più
specifico organizzare momenti di
costruzione/disegno dì figure attraverso la
dettatura degli elementi identifleativi delle
stesse, fra compagni.
Rappresentare ed operare sulla linea dei numeri
naturali, razionali, decimali, utilizzando anche
frecce per visualizzare ìl significato del
11)
processo inverso (8
-
-
-
-
..
Costruire figure piane, solidi con
cartalcartone, carta millimetrata, spago,
I tilizzare sollwear geometrici (Cabrì.
Geogebra, ecc.)
Per utilizzare un linguaggio sempre più
specifico organizzare momenti di
costruzione/disegno di figure attraverso la
dettatura degli elementi identificativi delle
stesse, fra compagni.
Utilizzare varie posizioni sul piano e nello
spazio per rappresentare le figure senza creare
degli stereotipi.
Giocare con il tangram per la costruzione di
Utilizzare materiale didattico strutturato e non
per facilitare le procedure/ragionamenti:
abaco, materiale multibase, dadi, carta
quadrettata. millimetrata, negozio...
Presentare diverse strategie di calcolo orale e
Calcolo orale con verbahzzazione delle
strategie individuali
Utilizzo della proprietà invariantiva per
semplificare le divisioni, utilizzando anche i
criteri di divisibilità
Esame delle proprietà di O e I nei numeri
naturali attraverso l’equazioni o il calcolo
inverso della divisione
Uso delle tavole numeriche per trovare
potenze e radici
grafiche.
Rappresentare ed operare sulla linea dei
numeri naturali, razionali, decimali,
utilizzando anche frecce per visualizzare il
11)
significato del processo inverso (8
DATI E
PREVISIONI
5. MISURA
-
4.RELAZIONI E
FUNZIONI
-
-
stimolare situazioni di misurazione
attraverso il corpo (usare unità di misura
come la mano, il piede. i passi....)
utilizzare strumenti multipli pcr sperlincntaic
sperimentazione di ritmi numerici e
individuazione dei criteri che li determinano
rappresentarsi e strutturare gradualmente gli
spazi (vicino, lontani, amplissimi, a misura)
aiutare i bambini a ripercorrere l’esperienza
vissuta attraverso il linguaggio socializzato:
a)trovare modi diversi di rappresentare, in
modo tridimensionale prima, grafico poi.
l’esperienza vissuta: b)condividere insieme
al gruppo i diversi modi di rappresentare
descrivendo verbalmente il processo di
costruzione e le eventuali difficoltà
promuovere esperienze con materiali /oggetti
strutturali/non) su cui si basa la geometria:
punto, linea, superficie
lavorare sulle opere di artisti contemporanei
(Caporossi. Klee, Vasarely..)per educare i
bambini a ragionare sulla spazialità e sulle
rappresentazioni.
-
-
-
-
—
-
-
—
-
-
-
-
-
.
.
—
—
Sperimentare confronti di angoli con carta
trasparente, sovrapposizione, ritagli,
composizione..
Consolidamento dei contenuti attraverso la
sperimentazione del linguaggio logico/formale
goniometro...).
Usare gli strumenti appropriati per il disegno,
costruzione di angoli... (righello.
figure equivalenti.
Sperimentare il geopiano
Sperimentare confronti di angoli con carta
trasparente, sovrapposizione, ritagli,
composizione.
Prediligere attività laboraloriali che permettono
all ‘alunno non solo di eseguire. ma anche di
progettare, costruire, manipolare con materiali
diversi, discutere. argoinentare. fare ipotesi.
sperimentare e control lame la alidità.
“coltivando” una geometria che proceda
sempre più per problemi e meno per
definizioni,
Partire da situazioni concrete e spesso di
Partire da attività pratiche: riordino di oggetti
carattere scientifico che si prestano alla
in scatoloni
costruzione di grafici e tabelle
Utilizzo dei blocchi logici per costruire ritmi
Analizzare situazioni sia nell’ambito
con una o più differenze
scientifico che geometrico relative a l’unzioni
Utilizzo dell’insiemistica in modo pratico. poi
pi’oportìonalitù diretta e inversa (lato del
di
classificazioni,
per
fare
rappresentazione
come
quadrato e il suo perimetro, spazio
con criteri individuati da loro e/o assegnati
percorso/tempo impiegato,
Uso di cornicette (sequenze di ritmi)
raggio/circonferenza.,)
Sperimentazione sulla linea dei numeri di ritmi
Utilizzare solìwear geometrici (Cabri,
(a terra, a parete..)
Geogebra, ecc.)
Costruzione di ritmi numerici e individuazione
dei criteri che li detenninano (scopri i numeri
che mancano in una serie...)
Sperimentazioni pratiche di rapporti geometrici
(circonferenza diametroraggio con lo spago)
(‘ostruzione di grafici. tabelle a doppia entrata, -Creare situazioni significative finalizzate alla
raccolta di dati, per stimolare l’interpretazione
diagramma ad albero in situazioni concrete
di essi (pesi, misurazioni in genere..)
Fondamentale sperimentare concretamente
Costruire quLstlonart
situazioni di stima (pcso distanza altczza
goniometro...).
Giocare con origarni. carta, macchie di colore.
specchi. per l’avvio alla simmetria
Usare gli strumenti appropriati per il disegno,
costruzione di angoli. (righello.
Giocare con il tangram per l’avvio
all ‘equiestensione.
Utilizzare varie posizioni sul piano e nello
spazio per rappresentare le figure senza creare
degli stereotipi.
—
—
denaro, spesa..) perché gli alunni. di fatto.
responsabile.
Proposte d’indagine in contesti concreti.
scolastici e non;
Costruzione e lettura di diagrammi. gratici.
anche con programmi infòrmatici (Exel)
Stimolare la ricerca di strategie adatte per la
costruzione di grafici da parte degli alunni.
Riflettere sui vari strumenti di misura per
evidenziarne i limiti e parlare di grado di
affidabil ità
Condurre gli alunni a superare la visione
“quantitativa” del misurare legato a realtà
fisiche direttamente esperibili (lunghezze,
pesi..) a favore anche di una visione dì tipo
“qualitativo” legata a realtà economiche e
sociali (migrazioni. variabilità di crescita..)
hanno poche situazioni extrascolastiche in cui
si rapportano alla realtà in maniera autonoma e
ribadita dai “tdu.rricoli di matcmaticfr elaborati dall’
ANNOfAd lt/NE: l’elevata valenza i:terdiseiplinare fra la matematica e tutre le a.ltre discipline cd eduvaz.ioni iene trattaL. e
PIO
o iu
i. li a
li i li) L iuufl
00 (Id) IL
i
d i
‘I L O te E h
I ‘il fr no
varie forme di misurazione de quidi e non
(travasi con contenitori di ogni genere e di
materiale liquido e non.)
raccolta di dati basati su vissuti personali
(quanti sono andati in montagna’?. .)e prime
tirme di simbolizzazione semplici
(presenze/assenze, compleanni..)
Attività ìnerenti la ‘Musica attiv a”
di
di
esperienza prevalente: LA CONOSCENZA DEL. MONDO
ORIENTAMENTO
-
—
Utilizza correttamente gli organizzatori
opologici (dentro/fuori, sopra/sotto.
er collocare se stesso, gli altri e gli
oggetti in uno spazio noto
-
-
Classe prima
Acquisisce consapevolezza dello
schema corporeo e della posizione del
proprio “sé fisico” nello spazio
Si orienta nei propri spazi (interni,
scuola, casa
ed esterni, strada,
quartiere, ...) conoscendone i nomi e le
I unzioni
Descrittori
in uscita)
PRIMARIA
DELL’INFANZIA
(
SCUOLA
SCUOLA
in uscita)
-
Classe prima
-
Descrittori
Classe terza
(
in uscita)
e
Scuola Secondaria di Scuola Secondaria. di primo grado
primo grado
Si orienta nello spazio circostante e
Adopera sistemi di orientamento
sulle carte geografiche utilizzando
rappresentazione su carta
iferirnenti topologici, punti cardinali e
coordinate geografiche
lescrittori
(
Classe quinta
PRIMAIUA
SCUOLA
esperienza: 11. SE’ E I.’ ALTRO, IL CORPI) IN IOlIENTO, LINGUAGGI CREAi IITA’, ESPRESSIONE. I DISCORSI E LU PAROLE, LA CONOSCENZA DEL MONDO
[ND1CATORI VERTICALI
Campi
Campo
Competenza: ORIENTAIEX1’O SPAZIO TEMPO
-
-
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione
sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali
Collocare l’es;perienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della
persona, della collettività e dell’ambiente
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio
4SSE : STORICO SOCIALE
Competenze (li base a conclusione dell’obbligo di istruzione:
ASSE STORICO SOCIALE: COMPETENZA IM ORIENTAMENTO NELLO SPAZIO
LC. IM PORCIA
CURRICOLO VERTICALE DI ISTITUTO DI GEOGRAFIA
di
A/!arga i proprio campo di
movimento da spazi noti a spazi
sempre più ampi in base alla propria
rappresentazione mentale
-
-
-
-
-
alcuni concetti
mentali
Osserva e descrive in mappe mentali Osserva e descrive in mappe
l’ambiente fisico e antropico dell’italia,
l’ambiente fisico e antropico del
ropa e del mondo utilizzando gli
dell’Eu
erritorio vicino utilizzando gli
strumenti dell’ osservazione indiretta
strumenti dell’osservazione diretta
Osserva e descrive in mappe mentali (fotografie, filmati, documenti
cartografici, immagini satellitari, ...)
l’ambiente fisico e antropico della
Implementa le proprie carte mentali
)ropria regione amministrativa e
attingendo all’esperienza quotidiana e al
el l’italia utilizzando gli strumenti
lei I ‘osservazione indiretta (fotografie, bagaglio di conoscenze
Fa ricorso alle proprie carte mentali
6lrnati, documenti cartografici,
er agire e muoversi concretamente
immagini satellitari, •..)
-
-
-
-
- Conosce gli strumenti specifici
-
-
-
dell’operare geografico (carte di vario
are ipo, planisferi, grafici, immagini, mappe,
er rappresentano (mappe e percorsi) immagini satellitari, ccc. per analizz
..) e li utilizza per analizzare fatti e
fatti e fenomeni locali e italiani
Utilizza concetti e organizzatori
eni a scala mondiale
fenom
Localizza sulla carta geografica la
topologici nelle rappresentazioni
Seleziona e classifica dati secondo
lisici
plastiche e iconografiche (posizione di posizione di “oggetti” geografici
e antropici (in particolare la posizione linee guida fòrnite
se stesso, di persone, oggetti in un
Riespone utilizzando descrizione,
lelle regioni fisiche e amministrative
contesto spaziale)
-
-
-
ibicazione, localizzazione, paesaggio, geografia: ubicazione, localiz
egione, paesaggio, ambiente, territorio,
mbiente, territorio
sistema antropofisico
Utilizza concetti geografici per agire
sul territorio
Utilizza concetti geografici per leggere
comuni care efficacemente informazioni
spaziali sull’ambiente vicino e lontano,
applicando modelli geografici e
onfrontando contesti ambientali e
ocioculturali
Interpreta carte geografiche a
Interagisce con lo spazio in modo
LINGUAGGiO DELLA GEOscala, carte tematiche, grafici,
diversa
i
GRAFICITA
consapevole e compie i primi tentativ
-
Conosce, comprende
• Conosce, comprende e utilizza
Conosce gli organizzatori
CONCETTI GEOGRAFICI E
delle strutture logiche della
cardine
fia:
geogra
CONOSCENZE
topo logici (dentro/fuori, sopra/sotto.,,) lcuni concetti di base della
zazìone,
CARTE M ENTAL
IMMAGiNAZIONE
GEOGRAFICA
-
-
-
Conosce e localizza i principali
‘oggetti” geografici e fisici (monti.
fiumi, laghi, ...) e antropici (città.
in frastrutture, si sterni culturali, ...)
dell’Europa e del mondo
Conosce e descrive le caratteristiche
delle regioni e dei paesaggi dell’Europa e
del mondo, mettendoli a confronto
Stabilisce relazioni di interdipendenza
tra elementi naturali e tra elementi
iaturali e antropici
Confronta gli aspetti salienti dei
fenomeni geografici analizzati
individuando analogie e differenze
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Conosce il proprio ambiente di
esidenza e la propria regione nei loro
aspetti fisici e antropici
Conosce e localizza i principali
‘oggetti” geogralici e fisici (monti,
fiumi, laghi, ) e antropici (cittt,
infrastrutture, ...) dell’Italia
Conosce, descrive e confronia le
caratteristiche dei paesaggi italiani (di
nontagna, collina, pianura,,,,)
Conosce ed applica al contesto
italiano il concetto polisernico di
regione geografica
Comprende che lo spazio geografico
un sistema territoriale costituito da
elementi fisici e antropici
Stabilisce relazioni di
interdipendenza tra elementi naturali e
Lra elementi naturali e antropici
-
nalTazione, spiegazione e facendo
riferimento a materiale documentario di
diverso tipo
dell’italia)
Vede’ con l’immaginazione
“Vede’ in modo geograficamente
“\‘ede” in modo geograficamente
luoghi e paesaggi reali e fantastici corretto paesaggi e semplici sistemi
corretto e coerente, paesaggi e sistemi
attraverso l’ascolto di racconti,
territoriali vicini utilizzando immagini, telTitoriali lontani anche nel tempo nei
fiabe, miti, transitando dalla
esti descrittivi,
diversi aspetti utilizzando carte, grafici e
fantasia alla realtà, dallo spazio
immagini, dati statistici,
immaginario allo spazio
geografico
Descrive verbalmente e
iconogralicarnente percorsi eseguiti
Rappresenta oggetti di uso comune
li sa riconoscere dall’impronta che
lasciano
PAESAGGiO TERRITORI E
“Conosce” il paesaggio vicino
REGIONi
attraverso l’attivazione di tutti i
sistemi senso-percettivi e
l’osservazione diretta
Coglie le denominazioni e le
funzioni cui sono adibiti determinati
locali o spazi del vissuto quotidiano,
le loro relazioni e le regole d’uso
identifica nell’intorno spaziale,
scuola, casa ecc, una “regione” con
caratteristiche comuni e funzioni
leterminate
1
-
Legge ed utilizza gli strumenti
-
-
-
4MBJENTE E CITTADINANZA-
-
-
computerizzata ...) anche per muoversi
consapevolmente in un territorio
-
-
-
-
-
-
-
-
Supera stereotipi e pregiudizi e si
Si comporta in modo rispettoso nei
Si sente parte di diversi gruppi
apre al confronto con I’ “altro” attraverso
sociali (famiglia, scuola, gruppo confronti degli altri e dell’ambiente
circostante attraverso la conoscenza e il l’approfondimento delle proprie
etnico, sportivo,...)
conoscenze sui diversi contesti
confronto
Riconosce e conosce i propri
ambientali e culturali
Riconosce nel territorio vicino gli
compagni, si relaziona con loro
Riconosce nei vari paesaggi gli
attuando rnodalit positive, matura lementi fisici, storici e artistici che ne
-appresentano il patrimonio naturale e elementi fisici, storici e artistici che sono
spirito di collaborazione
atrimonio naturale e culturale da
Riconosce il ruolo e la funzione culturale da tutelare
tutelare e valorizzare
Attua comportamenti colTetti di
della figura adulta
Valuta i possibili effetti delle decisioni
Rispetta regole di comportamento salvaguardia dell’ambiente vicino e
e delle azioni dell’uomo sui sistemi
maturando senso di responsabiliti iflette su di essi, anche proponendo
territoriali vicini e lontani
soluzioni idonee
E consapevole delle problematiche
Legge la piantina della scuola e
ambientali e delle buone pratiche a
comprende i comportamenti da
livello locale, europeo e mondiale
assumere in caso di emergenza
Legge piante, interpreta indicazioni e
comprende i comportamenti da assumere
in caso di emergenza
-
Interpreta e costruisce grafici,
rappresentazioni
tabelle, ...
iconografiche/plastiche
in
modo
Interagisce con lo spazio
consapevole e compie i primi tentativi
per rappresentano
Interpreta carte geografiche e
-Utilizza correttamente gli
METODi TECNICHE
afici e specifici delFoperare geografico (carte di
STRUMENTI PROPRI I)ELLA organizzatori topologici (dentro/fuori, ealizza semplici schizzi cartogr
vario tipo, grafici, mappe, cartogratia
carte tematiche
GEOGRAHA
sopra/sotto, vicino/lontano...) nelle
—
Utilizzare il
Conoscere e
utilizzare il
linguaggio del
proprio corpo per
rapportarsi con la
realtà circostante
INDICATORI
VERTICALI
-
-
-
—
-
SCUOLA
PRIMARIA
Classe prima
Acquisire coscienza del proprio sé
tisico
Potenziare l’immagine di sé.
Interagire con il corpo per mettersi in
relazione con l’ambiente (laltro da
sé e i materiali)
Percepire e conoscere il corpo anche
in rapporto allo spazio e al tempo e
rispettando alcuni criteri di sicurezza
per sé e per gli altri
Riconoscere alcuni essenziali principi
relativi al proprio benessere psicotisico legati alla cura del proprio
corpo ed a un con-etto regime
alimentare
Descrittori
DELL’INFANZIA
( in uscita)
Campo di esperienza prevalente: n. CORPO IN MOVIMENTO
Campi di esperienza IL SE’ E I’ALTRO,IL CORPo IN N1OVIMENTO,
—
-
-
-
primo grado
Classe prima
di
Utilizzare il 1iniaggio gestuale e_____
Padroneggiare schemi motori e
posturali in relazione alle variazioni
dellorganismo sotto sforzo fisico e
miglioramento delle capacità
condizionali: resistenza, forza. velocità
e mobilità articolare
Percepire e conoscere il corpo anche in
rapporto allo spazio e al tempo e
rispettando alcuni criteri di sicurezza
per sé e per gli altri.
Riconoscere alcuni principi relativi al
proprio benessere psico-tisico legati
alla cura del proprio corpo ed a un
corretto regime alimentare
Descrittori
SCUOLA
PRIMARIA
Classe quinta ( in
-
-
-
Utilizzare le proprie capacità
Incrementare le capacità condizionali
secondo il proprio livello di
maturazione, sviluppo e
apprendimento.
Riconoscere i principi relativi al
proprio benessere psico-fisico legati
alla cura del proprio corpo ed a un
corretto regime alimentare.
Descrittori
Scuola Secondaria. di primo grado
Classe terza ( in uscita)
LINGUAGGI CREATI VITA’, ESPRESSIONE, I DISCORSI E LE PAROLE,LA CONOSCENZA DEL MONDO
ASSE COMUNICATIVO/ESPRESSIVO Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione:
corpo, movimento e sport: percepire, conoscere il corpo; muoversi in relazione allo spazio e al tempo; comunicare con il corpo; giocare,
fare sport, conoscere e applicare le regole; curare la sicurezza e la salute.
LC. IM PORCIA
CURRICOLO VERTICALE IM ISTITUTO DI SCIENZE MOTORIE
-
—
Gestire momenti di gioco autonomo e
strutturato, collaborando con gli altri,
nel rispetto di sé, degli altri e dei
materiali impiegati
Imparare a coordinarsi nel gioco
collettivo anche utilizzando attrezzi e
materiali, nel rispetto di regole
sensoriali, ed espressive
Saper usare il corpo e il movimento
per rappresentare attraverso la
gestualità situazioni comunicative
reali e fantastiche
-
—
-
Comprendere all’interno delle varie
operazioni di gioco e di sport il valore
delle regole e Cimportanza di
rispettarle, nella consapevolezza della
correttezza e della collaborazione.
Acquisire tecniche e tattiche di giochi
tradizionali, sportivi e fùnzioni di
arbitraggio.
-_________
motorio per comunicare a livello
individuale e collettivo stati d’animo
idee e situazioni
Consolidare capacità coordinativc ed
organizzare condotte motorie sempre
-
-
—
Possedere il controllo di movimenti
tecnici di alcuni sport individuali e di
squadra.
Conoscere e rispettare le regole della
pratica ludica e sportiva.
Gestire in modo consapevole gli
eventi della gara, le situazioni
competitive con autocontrollo e
rispetto per sé e in collaborazione con
gli altri.
-
coordinative in condizioni variabili:
combinazione dei movimenti,
differenziazione, equilibrio,
orientamento spazio temporale
ioni della personalità, devono essere praticate in forma ludica,
Le attività motorie, per essere funzionali e influire positivamente sii tutte le dimens
llino atteggiamenti corretti legati all’ambiente specifico e nel corso di
variata, polivalente, partecipata con routine gestite dall’insegnante che contro
varie fasce d’età. L’ambiente in cui si opera necessita di una forte
interventi di opportuna durata e con differenziazioni significative a seconda delle
obiettivi (esempio: eventuali rituali specifici di ogni ambiente, dal
progettazione in cui siano chiari gli spazi, i tempi,le regole, le procedure e gli
tragitto di andata e ritorno, allo spogliatoio e allo spazio spazio motorio).
In questo senso si farà riferimento a tutta la vasta gamma di giochi motori.
io del bambino di muoversi in modo consapevole e adeguato nei limiti
L’importanza della ludicità nell’educazione motoria risponde al bisogno primar
delle sue possibilità.
tà (d’invenzione, di situazione, dei ruoli, di regole, ecc.)
Il gioco è quindi sempre da sollecitare e gestire in tutte le sue forme e modali
to degli obiettivi prefissati.
Compito dell’insegnante sarà di programmare i giochi più idonei al raggiungimen
nze educative vissute, all’ampiezza della base mia,aIcips
Il raggiungimento di livelli di autonomia,è legato alla ricchezza delle esperie
maturazione psicologica del bambino e caratterizza le scuole
La pratica psicomotoria è una strategia pedagogico-educativa che favorisce la
dell’infanzia dell’istituto:
e e fondamentale importanza emozionale ed espressiva.
.attraverso il piacere di agire, restituisce al bambino e al suo movimento la natural
ndo una dinamica (li piacere e di pensiero tramite il gioco e l’azione’.
Permette di sviluppare un itinerario di maturazione che io rassicura, facilita
INDICAZIONI METODOLOGICHE/DIDATTICHE
Partecipare al
gioco rispettando
le indicazioni e le
regole
corpo e il
movimento per
rappresentare
situazioni
comunicative
Offerta di spazi e materiali al chiuso e all’aperto per aiutare il bambino a muoversi correttamente utilizzando cose, salti. capriole, rotoloni
Arrampicate con utilizzo di materiali morbidi
Utilizzo guidato di piccoli materiali: palle. corde, cerchi, etc...
•
•
•
Manipolazione di oggetti di vario tipo (materiale di recupero) e di materiali grezzi: sabbia, acqua (nel periodo caldo), farina gialla,
giornali, pasta e pasta di pane, etc...
Avviamenio all’uso di colori (tempera, pennarelli e pastelli a cera) non in funzione grafica ma come scoperta della possibilità di lasciare
segni
Uso di spugne, tappi, mani, etc... in funzione di stampi per impronte
MOTRIcIT4’ FINE O i4ÀNLALE
•
•
•
MOTRK7T4’ GLOBALE
Rispetto a tale difficoltà si segnalano le tappe della motricità grossolana/globale e fine in base all’età dello s iluppo del bambino e alcune indicazioni
metodologiche di massima
Punti critici di passaggio tra l’infanzia e la scuola primaria legati alla motricità fine:
• Impugnatura del colore/matita/penna
• Orientamento nella pagina
• Direzionalità delle lettere e di ogni movimento di motricità fine
• Manipolazione di materiali diversi
• Strumentai ità di base (tagliare, incollare, infilare,.)
• Coordinamento per procedure indispensabili all’autonomia (abbottonarsi, allacciare le scarpe..)
Costituiscono uogo ideale per lo svolgimento delle attività motorie la palestra. gli spazi aperti attrezzati e non. o comunque opportunamente
recuperati o ricondizionati allo scopo. E importante garantire i requisiti minimi di agibilità e sicurezza per lo svolgimento delle attività stesse.
Particolare attenzione va data anche all’uso dei materiali e delle attrezzature che potranno essere sia quelli tradizionali, sia altri particolarmente
idonei (palle colorate, palloni, clavette, cerchi, bacchette, fettucce elastiche, ostacoli, panche, materassini, ceppi, tappeti, ecc.).
delle capacità coordinative acquisite.
In una prospettiva realmente formativa, acquistano in tal senso rilevanza tutte le attività polivalenti (percorsi, circuiti, ecc.) ed i giochi di squadra con
regole determinate anche dagli alunni o assunte dall’esterno (quattro porte, mini-basket, rnini-vollev, mini-handbalL ecc.). ovvero attività sportive
significative (corse, salti, lanci; ginnastica: agilità, ritmo; pre-atietica; esperienze sportive ecc.).
Ciò non dovrà costituire pretesto per un prematuro avviamento alle discipline sportive, né deve presentarsi come esperienza scolastica episodica
eccezionale, ma deve invece configurarsi come specifico intervento educativo teso a cogliere i veri significati sociali e culturali dello sport.
si mantiene seduto senza alcun sostegno;
gattona;
riesce a mettersi da solo in posizione eretta, e sta in piedi senza aiuto;
cammina con un aiuto;
lancia la palla imitando l’adulto;
tende ad afferrare, stringere tra le mani e mettere in bocca qualunque oggetto;
e un altro dito della mano;
riesce ad afferrare le cose senza lasciarle cadere, usando per esempio il pollice
passa gli oggetti da una mano all’altra;
fa cadere a terra e raccoglie i giocattoli;
cammina da solo;
cammina all’indietro;
raccoglie i giocattoli da terra senza cadere;
trascina o spinge i giocattoli;
si siede da solo nelle sedie basse, da bambino;
sale e scende le scale, se accompagnato per mano;
si muove a tempo di musica;
cosiruisce una torre con tre cubi;
inserisce quattro anelli in un perno;
inserisce alcuni chiodini colorati nei fori di un apposito pannello;
gira due o tre pagine di un libro alla volta;
scarabocchia;
riesce a ruotare una manopola (per esempio quella di una radio);
lancia una palla di piccole dimensioni;
mano:
dipinge. sia pure facendo dei semplici tratti, muovendo tutto il braccio e cambiando
•
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•
•
è in grado di infilare quattro perle di grandi dimensioni;
gira le pagine di un libro, una alla volta;
sa tagliare con le forbici;
tiene i pastelli stringendoli tra le dita e non con il pugno della mano;
usa una sola mano nella maggior parte delle attività:
riproduce i tratti di penna circolari, verticali ed orizzontali;
disegna se gli viene chiesto; fa i punii. le linee e i tratti circolari;
alTotola, fa a pezzi, preme ed unisce pezzi di creta;
corre intorno agli ostacoli;
cammina su una linea;
riesce a stare su un solo piede per 5-10 secondi;
saltella su un solo piede;
trascina, spinge o guida giocattoli che hanno le rotelle;
va sul triciclo;
va sullo scivolo da solo;
salta giù da uno scalino ed atterra su entrambi i piedi;
lancia la palla in aria;
•
•
•
•
•
•
•
•
•
prende la palla al volo;
costruisce una torre con nove blocchi;
inserisce alcuni chiodini colorati nei fori di un apposito pannello, disegnando semplici figure;
copia un cerchio;
•
•
•
•
•
•
•
•
•
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•
•
corre bene in avanti;
salta sul posto su entrambi i piedi;
sta in piedi su un solo piede (con un aiuto);
cammina in punta di piedi;
dà un calcio alla palla;
•
•
•
•
•
tenta di copiare una croce;
biscotti, ecc.);
mampola la creta (per esempio, fa delle palline, dei serpenti, dei
cammina all’indietro facendo piccoli passi;
salta in avanti per dieci volte consecutive senza mai cadere;
sale e scende le scale autonomamente, alternando i piedi;
fa le capriole;
è in grado di ritagliare figure con le tòrbici seguendo una linea;
copia una croce;
copia un quadrato;
scrive alcune lettere maiuscole;
corre sulle punte;
cammina in equilibrio su una trave;
può fare un salto di quasi due metri a piedi uniti;
saltella alternando i piedi;
salta la corda;
pattina;
ritaglia semplici figure;
copia un triangolo;
disegna una losanga;
copia il suo nome;
scrive i numeri da uno a cinque;
cobra all’interno dei limiti;
impugna la matita come un adulto;
ha la lateralizzazione ben definita;
ta2jia ed incolla in maniera appropriata.
•
•
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•
—
Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione ( O DEL PRIMO CiCLO D’ISTRUZIONE?):
utilizzando espressioni e frasi
memorizzate adatte alla situazione,
anche se formalmente non dcl tono
COMPRENDERE
L____________________________
//
formalmente difcttose. per interagire con un
compagno o un adulto:
e soddisfiire bisogni di tipo concreto
situazioni contestualizzate,
2) LEGGERE E
all’interlocutore, anche se a volte non connesse e
l’insegnante per presentarsi. giocare
tunzionc comunicativa in
—
-
Comprende vocaboli scritti, frasi
semplici, testi di dialoghi,
filastrocche e canzoni, accompagnati
prefdrtbilmcnte da supporti visivi
cogliendo parole e frasi con cui ha
famihiarizzato oralmente,
-
corrette,
—
—
—
-
‘
seambia semplici infonnazioni affrenti la sfera
personale ( gusti. amici. attis itii scolastiche, giochi.
acani.c
Comprende lesti brevi e semplici cartoline.
messaggi telefoni, lettere personali. storie per
banibini, descrizioni, dialoghi, .1 accompagnati
prcferibilmentc da supporti visivi, cogliendo le
infonnazioni esplicite ( nomi famili:iri. parole e frasi
basilari).
utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione e
—
—
—
Comprende istruzioni, espressioni e t’rasi di uso
quotidiano se pronunciate chiaramente e lentamente:
identifica il tema generale di un discorso in cui si
parla di argomenti conosciuti (la scuola, la famiglia,
le acanze. i passatemPi. i propri gusti ...):
si esprime linguisticamente in modo comprensibile
Descrittori
Comprende istruzioni, espressioni.
frasi di uso quotidiano, pronunciate
chiaramente e lentamente;
comprende il significato globale di
brevi storie o dialoghi;
interagisce con i compagni e
—
Descrittori
Ascolta e comprende vocaboli,
Irasi c semplici istruzioni;
imita e ripete con sufficiente
rorrettczza lònetic a le espressioni
erhalizzate dall’insegnante:
utilizza singoli vocaboli con
SCUOLA SECONDARIA
I GRADO
Classe prima
I) ASCOLTARE
E PARLARE
SCUOLA
PRIMARIA
Classe quinta
( in uscita)
Descrittori
SCUOLA PRIMARIA
Classe terza
LINGUA
INGLESE
rTJ’5L
PRIMARIA
Classe
prima
SCUOLA
DELL’INFANZIA
( in uscita)
INDICATORi
VERTICALI
Arca LINGUISTICO ARTISTICO ESPRESSIVA
—
-
Legge e individua inlòrmazioni concrete e
prcvcdihili in semplici testi di uso quotidiano
un annuncio. un prospetto, un menù, un orario) e
in lettere personali;
legge globalmente testi relativamente lunghi
(opuscoli, articoli di giornale, descrizioni) per
trovare informazioni specifiche relative ai propri
interessi;
—
utilizzando anche Supporti inultimediali;
intcragisce in brevi conversazioni su temi anche
non noti riguardanti gli ambiti personali e la vita
quotidiana.
argomenti noti di interesse personale e sociale
—
—
Comprende in modo globale e dettagliato i
messaggi orali in lingua standard:
comprende in presenza e attraverso i inedia.
argomenti di interesse personale e relativi alla
vita quotidiana espressi con articolazione lenta e
chiara;
produce testi orali di varia tipologia e genere sii
Descrittori
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
Classe terza ( in uscita)
Campi di esperienza it, SE’ E L’ALTRO, IL CORPo IN MOVIMENTO, LINGUAGGI CREATI VITA’, ESPRESSIONE, I t)ISCORSI E LE PAROLE,LA CONOSCENZA I)EI. MONDO
Macrocompetenza: COMUNICATIVA
UTILIZZARE UNA LINGUA STRANIERA PER I PRINCIPALI SCOPI COMUNICAT1VI ED OPERATIVI
secondo il livello A2/avvioBl del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue
ASSE COMUNICAT1VO
CURR1COLO VERTICALE IM ISTITUTO IM LINGUA STRANIERA
LC. IM PORCIA
CUL FURALI
5) ASPLTl I
4) RIH L1TLRL
SULLA LUsGUA
3) SCRIVI L
-Manifesta unatteggiainento
positivo verso uiia lingua e
cultura diversa dalla propria,
Opera un confronto con il proprio
modo espressivo e con il proprio
stile di vita,
-
Copia e rt C parole e semplici
rasi attii coLi al le atti\ ità ss oltc in
classe
-
-
lndis idna aspetti comuni tra lingue e culture
C&pia e scrive mcssagi semplici e hre i
argomenti iiinil iari;
produce espressioni e trcsi scritte collegate da
semplici connettix i ( and. but. or> su argomenti di vita
quotidiana.
-
Produce testi sentii di ‘varia tipolooìa e genere
dialoghi, descrizioni, lettere) attinenti alla sfera
personale e alla vita quotidiana usando il registro
adeguato ed utilizzando anche strumenti
telematici.
Utilizza in modo eonsapeole gli elementi
linguistici (applica le strutture studiate in contesti
noti).
Prende coscienza dci valori socio-culturali e di
costume della propria e delle altre comunità
tramite la lingua stessa e documenti autentici.
-
-
—
—
Ascolta e cmrende semplici
messaggi contestualizzati
(vocaboli, frasi, racconti)
produce semplici frasi (anche
parola-frase) funzionali alla
comunicazione
•
PARLATO
(produzione e interazione
orale)
Scuola
Dell’infanzia
(in uscita)
Competenze essenziali
ATTRAVERSO LA CONOSCENZA
DELLA CULTURA E DELLE
TRADIZIONI
—
—
—
—
—
Scuola Primaria
(fine classe quinta)
•
Interagisce con compagni e
adulti per presentarsi,
giocare, soddisfare bisogni
di tipo_concreto
•
Interagisce con compagni e
adulti per scambiare
informazioni afferenti la
sfera personale
Comprende vocaboli, istruzioiT Comprende vocaboli, istruzioni,
brevi dialoghi, espressioni relative
brevi dialoghi, espressioni,
al proprio vissuto,
semplici testi, identificando parole
chiave ed il senso generale di un
discorso.
Competenze essenziali
ATTRAVERSO LA CONOSCENZA
DELLA CULTURA E DELLE
TRADIZIONI
T
Competnze essenziali
ATTRAVERSO LA CONOSCENZA
DELLA CULTURA E DELLE
TRADIZIONI
Scuola Primaria
(fine classe terza)
Il sé e l’altro
Sviluppa un’identità personale
Si sente appartenente ad un gruppo (famiglia, classe, territorio...)
Riconosce L’altro come diverso da sé
Si relaziona con l’altro rispettando le regole di convivenza
Dimostra autonomia nella gestione di sé
—
jIjovento
Conosce il proprio corpo e i suoi bisogni
Controlla IL proprio movimento in rapporto a sé, agli altri e allo spazio
Rappresenta il proprio corpo
Iiidicazioni Nazi6nali per il Curricolo 2012
•
•
•
Produce testi orali semplici
di diversa tipologia e
genere e interagisce su
argomenti noti di interessej
Comprende gli elementi
essenziali di un messaggio
relativo al proprio vissuto o
agli interessi personali;
Comprende testi
informatici e spiegazioni
attinenti a contenuti di
studio di altre discipline,
Scuola Secondaria
Di Primo Grado
classe terza)
Competenze essenziali
ATTRAVERSO LA CONOSCENZA
DELLA CULTURA E DELLE
TRADIZIONI
2- Comunicazione nella Lingua ngIese e nella seconda Lingua Comunitaria
•
ASCOLTO
(comprensione orale)
LINGUA INGLESE E
SECONDA LINGUA
COMUNITARIA
Indicatori
Verticali
Competenza
i Chiave Europea
Fonti di
Legittimazione
Trasversalità infanzia
LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA: CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE ESSENZIALI
IC. “JACOPO DI PORCIA”
CURRICOLO VERTICALE DI ISTITUTO
RIFLESSIONE
SULLA LINGUA E
SULL’APPRENDIMENTC)
i
SCRITTURA
(produzione scritta)
LETTURA
•
(comprensione scritta)
•
•
Dimostra interesse e
curiosità verso una Lingua
e una cultura diversa;
Acquisisce familiarità con
fonemi nuovi o differenti
da quelli della lingua
rnadre
DIVENTA PROGRESSIVAMENTE
CONSAPEVOLE DI SUONI, TONALITA’
SIGNIFICATI DIVERSI
/
I
i
Acquisisce familiarità con
fonemi nuovi o differenti
da quelli della lingua
madre.
DIVENTA PROGRESSIVAENTE
CONSAPEVOLE DI SUONI, TONALITA’
SIGNIFICATI DIVERSI
Confronta forme linguistiche ed usi
della lingua straniera con la Lingua
madre.
/
utilizza espressioni e frasi
adatte alla situazione
Descrive persone, luoghi,
oggetti familiari,
utilizzando espressioni e
frasi note.
/
•
•
Comprende testi semplici e
dialoghi, identificando parole
chiave e cogliendo il significato
globale(accompagnati
preferibilmente da supporto
visivo).
riferisce informaziom
relative al proprio vissuto
utilizza espressioni e frasi
significative memorizzate
riferite ad oggetti,
luoghi,persone, situazioni
note
Comprende vocaboli, frasi
semplici, dialoghi, cogliendo parole
e frasi con cui ha famitiarizzato
oralmente (accompagnati
preferibilmente da supporto
visivo).
•
•
•
Comprende il significato di
testi scritti di varia
tipologia e diverso genere
(lettere! mail personali,
sms, chat) su argomenti di
interesse personale e
relativi alla vita
quotidiana;
• Individua nei testi
informazioni specifiche
relative ai contenuti di
studio c altre discipline,
Produce brevi testi scritti di diversi
tipologie e generi, attinenti la
sfera personale e la vita
quotidiana, con un registro
adeguato al contesto e con
l’utilizzo di strumenti telematici.
• Usa in modo consapevole
le funzioni comunicative
relative al contesto;
• Utilizza gli elementi
linguistici e opera
confronti con la lingua
madre.
•
•
personale/sociale, anche
utilizzando supporti
multimediali;
Riconosce e riferisce
tipicità della cultura e
della lingua di studio;
Usa la lingua in ambiti
disciplinari diversi.
J
—
‘ausulaipststillriliteiriscrttta
—
3,
—
-
-
-
—
Descrittori
ascolta e ecitnprcnde scambi i erbali
e semplici consegne
esprime in modo coinprcitsìhtle
propri pensieri e bisogni
decodilica le consegne individuali e
eodetiive
tntervietse e rispoitde esiti perttttetiza
in una conversazione rispettando il
turno
racconta utt espcrtens-a persoitale
er. utta storta ascoltata o senti Li
tiirmu la tiasi con iuta strstnura
ere mniaitcale di base
ascolta e comprende scanthi i crhalì
decodilica le consegne tndividuali e
collettii e
legge e comprende iminagiiii.
simboli
-
(ia uscita)
SCLOL. DE1.LINFAN/.IA
2.
LEGGERE E
COM PREN—
DERE
I,
ASCOLTARE
E PARLARE
ITALIANo
INDICATORI
VERTICALI
conosce ed utìliz.’a tecniche di lettura
legge. comprende e metitorizza brevi e
setttpltet testi
—
—
-
legge usando tecniche div crse
futtziottali allo scopo
legce e dtstingue testi di dts cr50 tipo
ricerca ed itvdtvtdua le tnfhrittazioni
espltciie ed nnplteiie eonteltLitc in us
testo
riclabora le iitfortnazioni insercndole
in schemi logici
—
—
-
—
interagisee nello scambio
cornUfliCativo in itiodo adeguato alla
situazione
mantiene l’attenzione su un
itaessaggio orale, ne comprende le
informazioni, ricordandonc il contenuto
argomenta il proprio petisiero, le
proprie opiniotii e le conoscenze
utilizza registri Ittiguistici diversi itt
relazione al coittesio
Descrittori
SCUOLA PRINIARIA
Classe quinta
odluccittautclitttitasetss,ltctfi’asislt-roduce.cotsl’aiutdisclveite/dini
—
—
—
Descrittori
ascolta e comprende messaggi orali
si esprime usando un lessico adeguato
alle diverse situazioni per interagire
adopera per esprimerst e comunicare
anche codici e linguaggi diversi dalla
parola
SCUOLA PRINIARIA
Classe prima
,-
—
produce testi scotti a seconda de
uiiliita iuta lettura espressiva clic
denota una
di testi dt
vario venere
coittpreitde e interpreta testi a
diversa domittaitua titarrattui.
descritto i. regolattei, espostitri.
poetici I nido iduandorte gli elemeitti
costi tutii i
—
—
—
—
SCUOLA SECONDARIA I°
GRADO
prima
DescritWri
ascolta. comprende e ritiene sul
significato di testi di vario genere
identifica attraverso l’ascolto attivo
e finaliliato vari tipi di testo e il
loro scopo
ittteragisee in modo appropriato e
prolicuo ttclle diverse situazioni
comunicatise
usa un liiiguaggio appropriato
-
-
—
produce testt scnttt rispondentt
comprettde testi scritti
operando inferettze
seleztona ttilhrniaztoiti da testi
scrItti eomplesst
-
-
—
S(IOLA SE(ONI)ARI. IO
GRADO
Classe lerza
Descrittori
seleziona intormazioni di teso
orali complessi
comprende i messaggi orali
ricavando inirirmaetoni implicite
usa in modo eflicace.
futizionale e corretto la
consuntcaztone orale
produce cotu adeguata fluidìtà
testi orali esaurienti anche a
domittattza argomentativa
competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione:
PADRONANZA DELLA LINGUA ITALIANA:
•
Padroiicggiarc gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’intcratione consttntcaliva verbale in vari coittasti,
•
Leggere. comprettdere ed interpretare testi scritti di vario tiprr
•
Produrre testi di vario tipo in relazione al differenti scopi contunìeativt,
U [ILIZ/ RE UNA LINGUA STRANILRA PER I PRIN( IPAI I SCOPI COMUNI(.A I IN I ED OPERAi IN’ I
UI Il ILLARE GLI ,TRUMEN li I ONDANIENTALI Pii R UNA FRI T
ILIONF CONSAPEVOLE DEL PA I RIMONIO AR [IS] IO 01 LI I I LRAI{I()
UTILIZZARE TESTI E PRODURRE TESTI MULTIMEDIALI
Macrocompetenza: COMUNICATIVA
(‘ampi di esperienza Il. SE’ E L’ALTRO, IL CORPO) IN MOVIMENTO, lINGUAGGI (REATIVITA’, ESPRESSIONE, I DIS(’ORSI E LE PAROLE. LA CONOS(’ENZA I)EL MONDO
i AREA LII%( [TISI 1(0 4RI IS1I(0 IeSPR1 SSIV’.
ASSE DEI LINGUAGGI: COMPETENZA COMUNICATIVA
I.C. Dl PORCIA
CURRICOI.O ‘ER FI(’ALE DI 15111’ UTO
RE
4.
RIFLETTERE
SULLA
LINCI]
%( RI \
iS Ci la
no’
-
—
• usa
il linguaggio sci baIe per
espniiiei si e comunicare
pioiluncia correttamente suoni e
i ocaboli
usa nuo’. e i spressioni lnguist ielie
5111
le finse
le
con’. cn.’ionali d scrittura
-
a. tesO sento ,idaiti alle arie
situazioni
rielabora testi pioducindo sintesi cd
anipliattierti
riconosce la sii otturi, le tuii, ioni
principali e gli usi comuni della lingua
nella pi od uzione di semplici ti asi di
sensO compiuto e o bresi testi iispeita e
ri dette sulle elementari con’. en/ioni
ortogratiche
—
-
auionoin
bi e’. i testi spettando
en/ioni ortografiche
le elementari
sen so compi a
e dci de’.tsatar
piodUee testi a pievalente
cliii inanza narrativa, desei ittiva,
csposiiis a. i egolati iii e poetica
Sciive Iii modii conci io e cii ganizza
I testo con coeicnza e coesione
—
-
usa il lessico iii modo pertinente
riconosce ed utilizz i l’i struituia
comunicai ti a dcl discorso e la
struttura loetca detla rase
scopi
al le sarte tipologie testuali
produce testi scritti organici ed
esaurienti arricchiti con
riflessioni peisoital i la
dominaitia ai gomentai ti a)
—
,ma livia e applica le sti utiure
morfosintattiehe della lingua e
ne comprende ali aspetti
semantici e storico ci oluiivi
-
—
competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione:
3.
2.
LEGGERE E
COMPRENDERE
1.
ASCOLTARE
E PARLARE
Th’scrittori
I l’ALI ANO
-
-
glatg)est sulla ltngcia scmttta
ascolta e compiencle scambi eihali
decoditica le consegne indisiduali e
colettise
legge e coinptende nnmagini,
simboli
—
-
—
-
ascolta e comprende scambi veibah
e ‘emplici consegne
espttme in modo comprensibile i
piopo pensieit e bisogni
decodifica le consegne individuali e
collettise
intel iene e risponde con pertinenza
in una conveisazione rispettatido il
turno
rscconta un esperienza personale
e/o una storia ascoltata o sentita
formula frasi con una struttura
grammaticale di base
SCI, OLA DELL’INLANZI
(itt uscita)
INI)ICATORI
VERTICALI
conosce ccl utilizza tecniche di lettuia
legge, coinpiende e memoti7za biesi e
semplici testi
-
—
-
—
Dma rittori
ascolta e comprende messaggi orali
si espome usando un lessico adeguato
alle diserse situazioni pci interagire
adopeia per esptimeisi e comunicare
anche codici e linguaggi disersi dalla
paiola
-
—_________________________________
SCUOLA PRIMARIA
Classe prima
—
-
-
produce con I atutct di schetm c’o
in
legge usando tecniche dis cisc
funzionali allo scopo
legge e distingue testi di disciso tipo
riceica ed individua le informazioni
esplicite ed implicite contenute in un
testo
rielaboia le tnfoimazioni inserendole
in schemi logici
-
—
-
Descrittori
interagtsce nello scambio
comunicativo in modo adeguato alla
situazione
mantiene attenzione su un
messaggio male, ne comprende te
intonTiazioni, ticoidandone il contenuto
ai gomenta il propi io pensiei o, le
proptie opinioni e le conoscenze
utilizza rcgistn linguistici dtsersi in
telazione al contesto
SCUOLA PRIMARIA
Classe quinta
-
utilizza una lettuta espiessiva che
denota una eomprensione cli testi di
atto gcnetc
compiende e inteipreta testi a
dts ersa domtnaitza (natrativi,
desti ittisi, regolatii i, espositis i,
poetici) mdis iduandone gli elemeitti
costmtutts i
-
SCUOLA SECONDARIA IO
GRADO
sgj rima
Dea crittori
ascolta, compiende e riflette sul
sigmficato di testi di sano gencie
identifica attiaserso ascolto attiso
e finalizzato ari tipi di testo e il
loio scopo
inteiagisce in modo appiopnato e
proficuo nelle do ci se situazioni
comttnicatise
usa un linguaggio appiopnato
—
-
-
pioduce testi scotti rispondenti
compiende testi scotti
operando uiterenzc
seleziona mtorma7ioni da testi
scritti complessi
-
SCUOLA SE( ONDRIA I
GRADO
Classe terza
Descrittori
seleziona informazioni di lesti
oialt complessi
comprende i messaggi orali
ricavando informazioni implicite
usa in modo efficace,
funzionale e coiretto la
comunicazione orale
produce con adeguata fittidita
testi orali esaurienti anche a
dominanza aigomentativa
PADRONANZA I)ELLA LINGUA ITALIANA:
•
Padroneggiare gli strumetiti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione consuntcatlva verbale in s’ari eontastt,
•
Leggere, comprendere ed interpretare testi sciitti di vario tipo;
•
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi,
UTILIZZARE UNA LINGUA STRANIERA PER I PRINCIPALI SCOPI COMUNICATIVI ED OPERATI VI
UTII IZLAR GlI TRUIVH’ N FI l’ONDArsIEN I ALI PER UNA FRI ILIONE CONSAPEVOLE DEL PATRIMONIO ARI ISTICO I [FT I I RARIO
UTILIZZARE TESTI E PRODURRE TESTI MULTIMEDIALI
Macrocompetenza: COMUNICATIVA
(‘ampi di esperienza IL SE’ E L’ALTRO, IL CORPo IN MOVIMENTO, LtNGUAGGI CREATIVITA’, ESI’RESSIONE, I DISCORSI E LE PAROLE, LA CONOSCENZA DEL MONDo
Arca ‘RI, . LINO,UISTI( O ARI ISI ICO ESPRESSI A
ASSE DEI LINGUAGGI: COMPETENZA COMUNICATIVA
I.C. DI PORCIA
CURRICOLO VERTICALE DI ISTITUTo
—
LIlGUA
SULLA
RIFLETTERE
4.
S( RIVERE
is
ett,iottali di
c
-p
Otura
tdi me noi
e
—usa nuos egpsstotti linguistiche
coeaholi
—
-usa il ltttguaggio sei baIe per
capi imersi e comunicare
l,rotlltneia coiTettaitteitte suoni
coi
,
tt
iii
leittentari
coi
t
testi rispettando
en/tolti ortograltche
o bres
tiel la
senso compiuto e
-
produzione di semplici tasi di
O hrest testi rispetta e
riflette sulle elementari cons ettzioni
ortogi atiche
l
se o cottiptut
testi serittt adatti alle
e
rteottoscc
principali
-
arte
rielabota testi produsendo sintest ed
5,
gli ust comurit della ltngua
la strutiura le tiinziont
ampliantettii
-
situazioni
aut000m
OSi
-
usa il lessio ti liti do peilittente
rionosee ed uttliz,a la stmttura
contuntcatt\ a del discitiso e la
struttura logica della liase
produce testi a prcs dente
dominartia nirratt sa descritti a.
a e poetica
egolat
cpositi I a.
serts e in modo corretto e oigantzza
il testo con coerenza e coesione
seopt e dci destin
alla lizza e
appl ca
le struttitre
ne comprende gli aspetti
semantici e storico es olutivi
morfosintattiche della lingua e
-
-
alle varte tipologie testuali
produce testi scritti organici ed
esaurienti arrteclttti con
o tiessioni personali I a
domtnanza argoiltetttativa)
-
1) COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
ASCOLTARE
Indicati
Scuola dell’infanzia
competenze
trasversali
‘
INFANZIA
Il bambino partecipa
allo scambio
comunicativo
(trasversale: anche
cittadinanza)
SCUOLA DELL’
classe III
Lalunno partecipa allo
scambio comunicativo
rispettando il turno di
parola
(trasversale: anche
cittadinanza)
SCUOLA PRIMARIA
Il sé e l’altro
Sviluppa un’identità personale
Si sente appartenente ad un gruppo (famiglia, classe, territorio.,)
Si relaziona con l’altro, rispettando le regole di convivenza
Dimostra autonomia netta gestione di sè
(trasversale: anche
cittadinanza)
e formulando messaggi
semplici, adeguati alla
situazione comunicativa
-
classe V
Lalunno partecipa a
scambi comunicativi
(conversazioni,
discussioni di classe o
di gruppo) con
compagni e insegnanti
rispettando il turno
SCUOLA PRIMARIA
—________________________________
iForpo e il niovimento
Conosce il proprio corpo e i suoi bisogni
Controlla il proprio movimento in rapporto a sé, agli altri e allo spazio
Rappresenta il proprio corpo
I GRADO
Lalunno interagisce
rispettando le idee
degli altri e comunica
per ricavare
informazioni spendibili
nel quotidiano
(trasversale: anche
cittadinanza)
Usa la comunicazione
orale per stabilire con
gli altri semplici forme
di collaborazione in
ambito scolastico
(trasversale: anche
cittadinanza)
‘
SCUOLA SECONDARIA
CHIAVE PER LAPPRENDIMENTO DEFINITE DAL PARLAMENTO DAL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA:
RIFERIMENTO NORMATIVO: NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2012
RIFERIMENTO[LE OTTO C?5MPETENZE
LINGUA ITALIANA: CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE ESSENZIALI
I.C. “JACOPO DI PORCIA”
CURRICOLO VERTICALE DI ISTITUTO
LEGGERE
PARLARE
Legge e comprende
immagini e simboli
Esprime i propri
pensieri, bisogni
primari e vissuti
verbalmente e
graficamente
Ascotta e co rd1
vocaboìi, frasi,
semplici istruzioni e
brevi narrazioni
,-
-
,-
Legge testi (narrativi,
descrittivi, informativi)
cogliendo largomento di
cui si parla e
individuando le
informazioni principali
Legge i diversi caratteri
(stampato maiuscolo,
script, corsivo)
Comunica con frasi
semplici e compiute
Racconta esperienze
vissute utilizzando in
modo appropriato le
parole via via apprese
finalizzate aLLe attività
scolastiche
Racconta esperienze
vissute esplicitando le
informazioni necessarie
perché il racconto sia
chiaro a chi ascolta
Ascolta e mette in
pratica semplici
istruzioni (in situazioni
concrete: gioco! palestra
ecc...)
.Ascolta discorsi
affrontati in classe, testi
narrativi, descrittivi ed
espositivi, cogliendone il
senso globale
-
.-
-
Comunica attraverso
frasi semplici e
adeguate alla
situazione
Legge e comprende
testi di vario tipo
(narrativo,
informativo,
descrittivo)
cogliendone il senso,
le informazioni
esplicite e quelle
implicite funzionali
alla comprensione
globale
Legge e analizza testi
letterari di vario tipo
per comprendere e
individuare le
informazioni esplicite e
quelle implicite
necessarie alla
comprensione globale
comunica utilizzando un
lessico di base efficace
per la comunicazione
Espone oralmente
allinsegnante e/o alla
classe argomenti di
studio ed esperienze
vissute supportato da
schemi, scalette,
presentazioni al
computer
Racconta esperienze
vissute esplicitando le
informazioni
necessarie perché il
racconto sia chiaro a
chi ascolta
Racconta esperienze
vissute utilizzando in
modo appropriato le
parole via via apprese
legate al Lessico delle
discipline
Ascolta e comprende
testi di vario tipo
(narrativo,
espositivo/informativo,
regolativo) per
individuare
informazioni esplicite
fondamentali per la
comprensione globale
Ascolta e comprende
testi orali cogliendone
il senso e le
informazioni principali
SCRIVERE
Esplora e sperimenta
te prime forme di
comunicazione,
attraverso La
scrittura non
convenzionale
Esprime i propri
pensieri, bisogni e
vissuti verbalmente
e graficamente
,
-
Scrive utilizzando in
modo appropriato le
parole via via apprese
finalizzate alle attività
Scrive esplicitando le
informazioni di base
perché il testo risulti
comprensibile
Presta attenzione al
segno grafico
Scrive semplici testi
legati a scopi concreti e
esperienze
Legge in modo
sufficiente alla
comprensione,
rispettando la
punteggiatura
—
Scrive testi chiari e
coerenti, anche se non
del tutto corretti
Scrive testi legati
all’esperienza
personale
Legge in modo
scorrevole, rispettando
la punteggiatura e
curando l’espressione
Legge testi dì vario
genere facenti parte
della letteratura per
l’infanzia sia a voce
alta sia in lettura
silenziosa
Attraverso procedure
guidate mette in
pratica le abilità
funzionali allo studio
(sottolineare,
riconoscere le parole
chiave, riferire le
informazioni
principali)
(trasversale: lingua
per lo studio)
Produce testi
sintatticamente
funzionaLi all’efficacia
della comunicazione e
aderenti all’argomento
proposto
Scrive testi di diverso
tipo (narrativo,
descrittivo, espositivo,
regolativo)
Legge per ricercare e
raccogliere dati e
informazioni, anche
sulla base di criteri
forniti e di procedure
espLicite
(trasversale: lingua per lo
studio)
.
r
RIFLETTERE
SULLA LINGUA
>
nei testi
Presta attenzione alla
ortografia e alla
calligrafia delle parole
Riconosce se una frase
o no completa
Comunica con frasi
semplici e compiute
scolastiche
è
Capisce e utilizza i più
frequenti termini
legati all’esperienza e
quelli base legati atte
frase semplice con
procedure guidate
nei testi
Esegue l’analisi
linguistica relativa ad
alcuni elementi detta
Presta attenzione alta
ortografia dette parole
all’organizzazione delta
frase semplice e atte
parti del discorso
Applica in situazioni
comunicative te regole
grammaticali relative
discipline di studio
(trasversale: lingua per lo
studio)
-
-
.-
-
—
‘-
‘
essenziali detta
grammatica esplicita
nella frase semplice e
nella frase complessa
Riconosce gli elementi
finali)
dei connettivi nella
frase complessa
(causali, temporali,
morfologia,
all’organizzazione
logico-sintattica della
frase semplice e all’uso
le conoscenze
fondamentali relative al
lessico di base, atta
Applica nette diverse
situazioni comunicative
—
Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione:
-
-
-
SCUOLA
PRIMARIA
Classe prima
-‘
—_________
curioso, esplorativo, pone
domande e formula ipotesi
Indi’. idua problemi della ‘. ita
quotidiana e del vissuto
Atti’. a soluzioni, sperimenta strategie
per la soluzione di problemi
Discute, si confronta e dà spiegazioni
Descrittori
MATEMAT IC A
1. PROBLEMI
SCUOLA
DELL’INFANZIA
( in uscita)
FNDICATORI
VERTICALI
-
-
-
-
-
scuola Secondaria di
primo grado
Classe prima
Legge e comprende il testo e il
contesto problematico
Individua i dati espliciti ed impliciti
Formula domande
Individua e utilizza l’iter risoluti’.o in
situazioni diverse
Argomenta il procedimento eseguito
SCUOLA
PRIMARIA
Classe quinta ( in
uscita)
Descrittori
-
-
-
-
Legge e comprende il testo e il
contesto
Coglie tutte le informazioni utili
Individua uno o più schemi formali
idonei alla risoluzione del problema
Riutilizza l’iter risolutivo in situazioni
diverse
Argomenta il procedimento eseguito
con un linguaggio specifico
Descrittori
Scuola Secondaria. di primo grado
Classe terza ( in uscita)
CONFRONTO CON IL CURRICOLO VERi ICALE E LE PROVI IN’. ALS1 diii inalisi dii punti .ritiu emersi nelle prove In, tisi somministr ak nell anno s 20(15/09 i. oriirontaU con i descrittori del
curricolo si é pensato fbsse utile evidenziare le fragilità emerse con il colore giallo e specilìcarne alcuni descrittori in maniera più dettagliata (accompagnando anche con semplici esempi).
In generale la diflicoltà registrata nei san indicatori sembra essere la traduzione l)rltica. empirica delle abilità matematiche. Pur ribadendo l’importanza nell’acquisizione di procedure di base di calcolo (le
operazioni), gli alunni dimostrano però poca flessibilità nell’applicazione di tali conoscenze, che risultano essere più procedure meccaniche, che processi di r ionaniento: basta cambiare il contesto e diventa
difficile recuperare abilità già acquisite. Probabilmente ciò deriva da uil tipo d’insegnamento troppo strutturato e metodico, difficile poi da recuperare in situazioni nuove e in contesti di vita reale, vicini
all’esperienza degli a Itiitui.
Campo di esperienza prevalente: LA CONOSCENZA I)EL MONDO
Campi dì esperienza ir SE’ E L’ALTRO, IL CORPO IN ‘.IOVIMENTO, LINGUAGGI CREATI VITA’, ESPRESSIONE, I DISCORSI E LE PAROLE,LA CONOSCENZA DEL MONDo
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni,
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto Iòrma grafica.
ASSE MATENIATICO
LC. DI PORCIA
CURRICOLO VERTICALE IM ISTiTUTO DI MATEMATICA
2. NUMERo
-
-
-
Contare per contare
Confronta e ‘aluta quantità
numeriche, associando simbologie
non convenzionali
In situazioni concrete compie azioni
e utilizza semplici strategie di calcolo
sull’aggiungere e togliere
Si avvicina al numero come segno e
strumento per interpretare e
interagire in situazioni concrete
-
-
-
—
-
-
—
—
-
—
—
seri e. cunironta numeri interi e
C ontronta e ordina con uguale
denoin i natore
Riconosce frazioni equivalenti
Riconosce e utilizza numeri decimali,
frazioni e percentuali in situazioni
concrete
Conosce il significato dei numeri
relativi in situazioni concrete
Rappresenta i numeri conosciuti sulla
retta e utilizza scale graduate in
contesti signìficativi per la scienza e la
tecnica
Conosce sistemi di numerazione
diversi (in base lO, numerazione
operatore
...=-
conosce il valore posizionale delle
cifre: scomposizione e composizione
del numero (Cs: 5 da di caramelle 50
caramellea 15 da sono -I- o -—di I 00?.
55 h a cosa corrispondono?
Applica l’operazione diretta e in ersa
72. 15 * 20 45-...)
(es: 15-ii isultati di calcolo
sui
Fa pie iioni
eseguiti mentalmente e con la
ca lcol anice
Utilizza la frazione come parte e
delle operazioni
scritto, applicando anche le pmlwietà
decimali ed esegue le quattro
operazioni
Conosce con sicure,za le tabeil inc lino
al IO
Utilizza strategie di calcolo orale e
legge,
—
—
—
—
legge, scrive. con flonia numeri reali
(interi, decimali e relativi) ed esegue
le quattro opera/ioni anche con le
poi en/e. uti I izzando quando richiesto
:inchc la calcolatrice con
c( )fl Sa P voi ezza
Rappresenta i numeri conosciuti nella
rei [a
Utilitza strategie di calcolo orale e
scritto nei vari insiemi numerici,
applicando le proprietà delle
operazioni (CS: I 563 corrisponde a 5 x
l006lOt3xl+lxlOO0?e
con numeri decimali)
Utilizza di\ erse annotazioni
numenLhe e sa convertire da una
all’altra (da frazione a decimali e
vice\ era, da frazioni apparenti ad
interi, da percentuali a frazioni)
Individua e comprende il significato e
l’utilità di multipli e divisori per
calcolare “rn. e. m”. e “MCD”
Comprende il significato di potenza,
calcola potenze e ne applica le
proprietà
Comprende il significato di radice
quadrata come operazione inversa
all’elevamento al quadrato
Risolve espressioni nei diversi insiemi
numerici, utilizzandole anche nella
risoluzioni di problemi
5. MISURA
DATI E
PREVISIONE
—
-
—
-Compie misurazioni mediante
semplici strumenti non convenzionali
Simbolizza rappresenta e icgistra i
-
—
StablllsLL telazioni fra oggcttl
funzioni contesti
Raggruppa e ordina secondo criteri
4 RELAZIONIE
FUNZIONI
-
In situazioni concrete riconosce,
utilizza e costrui semplici figure
geometriche tridimensionali e
bidimensionali
Si orienta correttamente nello spazio
e localizza, anche utilizzando termini
topologici, se stesso, oggetti, persone
Sa orientarsi nello spazio del foglio
rispetto a concetti quali in alto, in
basso, di fianco
Progetta. costruisce, esegue e
descrive percorsi
3. SPAZIO E
FIGURE
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Raccoglie, rappresenta, legge e
interpreta con grafici e tabelle anche
pci esprimeic la struttura di un
Individua i cnten di classificazione e
classifica a seconda di uno o più criteri
stabiliti
Riconosce regolarità in sequenze
numeriche ( es succcssionl)
Interpreta formule che contengono
lettere per esprimere semplici relazioni
(es. formule geometriche) per risolvere
problern i
Rappresenta figure e disegni
geometrici utilizzando opportuni
strumenti (riga, squadra. compasso)
Individua relazioni tra rette e segmenti
Descrive e classifica figure
geometriche, identificando gli elementi
significativi
Riconosce le caratteristiche di una
figura (es: parallelismo, ampiezza
angoli..) in varie posizioni sul piano
Riconosce e riproduce semplici
simmetrie, rotazioni e traslazioni
Riproduce in scala una figura assegnata
Determina il perimetro di una figura e
Farea di quadrati, rettangoli e triangoli
Costruisce solidi e riconosce il loro
sviluppo sul piano
Romana, misurazione del tempo)
-
-
Raccoglie, organizza, confronta e
rappresenta una serie di dati e
comprende I utilizzo della moda,
Costruiscc, Intelpicta e tiasfoima
formule che contengono lettere per
esprimere in forma generale le
relazioni
Conosce c lapplesenta nel piano
cartesiano funzioni empiriche, leggi di
proporzionalità diretta ed inversa
Traduce in linguaggio simbolico e
risolve problemi utilizzando equazion i
di primo grado
Descrive e riproduce figure e disegni
geometrici, utilizzando in modo
appropriato, con opportuni strumenti
(riga, squadra, compasso, softweare di
geometria), anche nel piano cartesiano
Conosce definizioni e proprietà
significative delle principali figure
piane (triangoli, quadrilateri, poligono
rei.olari. cerchio)
Riconosce tgure piane simili in vari
contesti, riproduce in scala una figura
asegn ala e conosce ed applica i
teolein i di Pj iagora e di Euclide
Calcola I rnarea di Iure piane
Rappresenta solidi geometrici in
modo tridimensionale o
bidimensionale. rappresenta il loro
sviluppo e ne calcola il \ olume
dati delFesperienza vissuta
problema
Individua moda, media, mediana
In situazioni concrete riconosce se un
evento può essere certo, probabile,
improbabile
Conosce il SJM (Sistema
Internazionale di Misura) e passa da
un’unità di misura all’altra
Effettua stame e le erifka (es qualL
.pesa di più? Quanto pesa
un’arancia? Quanto è alta l’asia della
bandiera della scuola?)
media, mediana
In semplici situazioni individua eventi
elementari ed assegna ad essi una
probabilità
-Esplorare attraverso i sensi in
contesti concreti l’ambiente
circostante (fase del
pasticciamento)
Osservare, riconoscere e
descrivere (con diversi linguaggi) i
fenomeni naturali e le
caratteristiche di esseri viventi e
non
Analizzare e denominare le parti di
ESPLORARE:
OSSERVARE
DESCRIVERE
ANALIZZARE
-
-
Descrittori
SCIENZE/TECNO
LOGIA
I
SCUOLA
CUOLA
I)ELL’INFANZIA PRiMARIA
( in uscita)
j Classe prima
-
INDICATORI
VERTICALi
—
-
(
i
Scuola Secondaria di
primo
grado
j
in Classe prima
Osservare fenomeni naturali
dell’ambiente circostante e coglierne le
caratteristiche,
Individuare le caratteristiche e proprietà
e descrivere analogie e differenze di
oggetti o fenomeni naturali.
SCUOLA
PRiMARIA
Classe quinta
uscita)
Descrittori
-
-
-
Osservare contesti e caratteristiche di
fenomeni della natura con una
finalità ben precisa e riuscire a
conseguire lo scopo per cui si è fatta
l’osservazione.
Riconoscere/descrivere
caratteristiche, proprietà varianti e
invarianti, analogie e differenze
Analizzare e confrontare
caratteristiche/dati osservati
Descrittori
Scuola Secondaria. di primo grado
Classe terza ( in uscita)
MACROCOMPETENZA: Area matematica scientifica tecnologica
CAMPO DI ESPERIENZA PREVALENTE: La Conoscenza del mondo
CAMPI DI ESPERIENZA La Conoscenza del mondo, Il Se’ e l’altro, Il Corpo in movimento. Linguaggi, Creatività, Espressione. I Discorsi e le
Parole
-
-
Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione
ASSE TECNOLOGICO-SCIENTIFICO:
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di
sistema e di complessità
Analizzare qualitativamente e quantitativamente knoineni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
LC. DI PORCIA
CURIUCOLO VERTICALE DI ISTITUTO DI SCIENZE E TECNOLOGIA
RAPPRESENTAR
EE
MODELLIZZARE
ANALIZZARE
CONFRONTARE
E
ARGOMENTARE
RACCOGLIERE
DATI E
CLASSIFICARE
PROGETTARE
SPERiMENTARE
FORMULARE
iPOTESI
-
-
-
-
-
-
composto
l’oggetto di
Leggere le forme di
rappresentazione dei dati relativi
alla sperimentazione
Utilizzare il linguaggio verbale per
descrivere le fasi concrete
dell ‘esperienza,
Raccogliere le osservazioni
relative alla sperimentazione
attraverso linguaggi simbolici
convenzionali e non.
Porsi domande (possibili “perché”
dei bambini) a partire da un
problema.
Formulare proposte sulla base di
supposizioni e/o deduzioni
personali, a partire
dall’osservazione diretta e
concreta della realtà
Sperimentare concretamente le
ipotesi.
osservazione.
ui è
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Sviluppare semplici schernatizzazioni
ricavate dall’osservazione dei fenomeni
indagati,
Raccogliere dati relativi all’oggetto
d’indagine (anche attraverso la
misurazione).
Organizzare e classificare i dati
Registrare i dati raccolti con sistemi
convenzionali_(tabelle,_grafici..).
Riconoscere gli aspetti e i momenti più
significativi di un fenomeno e!o di un
argomento
Argomentare i momenti dell’attività
svolta, con un linguaggio sempre più
appropriato.
Identificare relazioni per ricavare
concetti relativi al fenomeno osservato
Organizzare materiali, strumenti e
formulare piani di azione per la
realizzazione di semplici esperimenti,
Individuare problemi significativi da
indagare e porsi domande esplicite
Formulare ipotesi e previsioni inerenti
ad un problema.
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Discutere su fatti, fenomeni, dati e
risultati di una esperienza utilizzando
un linguaggio specifico
Correlare datì
Collegare cause ed effetti
Presentare ragionamenti,
osservazioni e/o esperimenti
Riconoscere incoerenze ed errori nel
ragionamento proprio e altrui
Costruire modelli interpretativi di
fenomeni utilizzando anche un
linguaggio simbolico e il formalismo
individuare elementi e dati necessari
per eseguire un lavoro ed essere in
grado di ordinarli secondo una
procedura operativa
Progettare/realizzare semplici
esperimenti_(di_verifica)
Utilizzare strumenti di misura e le
relative unità per raccogliere dati.
Organizzare e classificare i dati
raccolti in base a criteri con
attenzione e sistematicità.
Formulare ipotesi interpretative! di
soluzione (di un problema) per
verificare la validità di una risposta
ipotizzata attraverso le osservazioni
ESPLORARE IL
MONDO FATTO
DALL’UOMO
SVILUPPARE
COMPORTAMEN
TI
CONSAPEVOLI
UTILIZZARE
LINGUAGGI
SPECIFICI
VERIFICARE
VALUTARE
-
-
-
-
-
-
-
Provare interesse per oggetti della
tecnologia nella vita quotidiana.
Esplorare oggetti e strumenti
rilevando caratteristiche, funzioni
e relazioni.
Costruire semplici manufatti
utilizzando anche materiali di
recupero.
Utilizzare un linguaggio
appropriato per descrivere le
osservazioni e le esperienze,
favorendo l’astrazione e la
simbolizzazione progressiva dei
concetti.
Conoscere l’ambiente che lo
circonda.
Mettere in atto buone pratiche di
convivenza e di rispetto
dell’ambiente naturale e sociale in
cui vive,
ipotesi.
Utilizza i linguaggi verbali e non
per veriticare le proprie e le altrui
-
-
-
-
-
-
-
-
—
-
Comprendere Pimportanza
dell’interazione tra essere umano e
ambiente e la loro interdipendenza per
la propria esistenza.
Riflettere sui cambiamenti
naturali/climatici vicini e lontani,
Adottare atteggiamenti di rispetto verso
tutto ciò che ci circonda, ponendo
attenzione alla propria e altrui salute.
Riconoscere le caratteristiche di alcuni
materiali e scegliere quelli più adatti pci’
progettare e costruire semplici
manufatti.
Conoscere la funzione di alcune
macchine e oggetti artificiali di uso
quotidiano
Conoscere e utilizzare gli strumenti
necessari per rappresentare le figure
piane.
Utilizzare un linguaggio sempre più
specifico per descrivere i fenomeni
naturali,
Confronta nel concreto fenomeni e
risultati diversi.
Individuare l’ipotesi corretta sapendo
spiegare il perché.
-
-
-
-
-
-
-
-
—
-
—
Porsi in modo critico e consapevole
di fronte a terni di carattere
scientifico e tecnologico
Evidenziare atteggiamenti di
interesse nei confronti dei problemi e
progressi scientifici
Assumere atteggiamenti responsabili
nei confronti dell’ ambiente e della
salute
Eseguire la rappresentazione in scala
di oggetti usando il disegno tecnico
Iniziare a capire i problemi legati alla
produzione ( materiali,energia,
alimentazione...)
Formulare ipotesi sul risparmio
energetico e riconoscere il ruolo delle
eco tecnologie ( eolica, solare,
biornasse ecc...)
ibi1e
Convalidare un’ipotesi
Valutare i risultati ottenuti in contesti
pratici-sperimental i
Valutare l’attendibilità delle
informazioni ricevute
Comprende il linguaggio scientifico
corrente e utilizzano in maniera
appropriata
Utilizzare termini specifici,
rappresentazioni grafichc,forrnulc..
UTILIZZARE LE
NUOVE
TECNOLOGIE E I
LINGUAGGI
MULTIMEDIAL1
PER
SVILUPPARE IL
PROPRIO
SAPERE IN PIÙ
DISCIPLINE
-
-
Riconoscere e denominaie i
componenhi principali dei
computer ( mouse, tastiera,
monitor. stampante...)
Utilizzare il computer applicando
semplici procedure.
-
-
Conosce gli elementi principali del PC.
Usa le Nuove Tecnologie e alcuni
programmi ( Paint, Word, Power Point,
Internet “guidato” ) anche come
supporto del proprio lavoro
(elaborazione di testi, presentazioni,
ricerche...),
-
-
-
-
Utilizzare alcuni programmi specitici
utili per l’apprendimento della
Matematica Geometria e della
Lingua straniera.
Utilizzare Power Point nella
presentazione di lavori in alcune
discipline.
STORICO SOCiALE:
COMPETENZA DI ORIENTAMENTo
NEL TEMPO
(competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione):
(0S FRL IRE
ID
l’SIERPRII’
ARE
QUADRI DI
(IVII FV
Dcsrittori
Raggruppa e oiditta in base ad un
s’ritei io
ordina una hrci e successione di
esci iii i t’,suti
[o mula anttcipa/tomti, prei stoni
rispetto .tlta sua qtiottdtatiita
STORIA
CONOS( ENZ
\ DI l’VENTI
sI ORICI ED
LSO DI
‘iIISLRE
CONVLNZIO
‘sALI:
Si \BILIRL
REL TZIO’sI
I RA I I ATTI
5 FORIC1
Sa ricostruire i monieiiii p incipali di
un breve raccottio o esperienza vissuta
—
-
-
SCUOLA DELl INIANZIA
( in uscita)
‘INDICA FORI
VERTICALI
Ricunosce nel li rea lt,t sequenza di azioni
ed attivita che si tntetrano a formare
un’azione iipetitiia
-
descrittoti
Identifica la durata delle azioni
applicando pii mi critei di mtsura/ rane
teniporale
—Utilizza sirun enti coni enzionali per I,i
misurazione del tempo, per la
pertodizzazione e riconosce la ciclicita
in IEnoineiii regolari
—Ordina in successione a/toni, fai
esperienze e li comunica usando gli
indicatori temporal
Individua la contetoporanetta di fatti ed
eventi nel presente o passato pitt recente
Individua rapporti di causa elfetto e li sa
comunicare
Rileva i segni (li cambiamento operati
dallo seorterc del teitipo iella realta
circostante
SCUOLA PRIM \RIA
Classe prima
Sa costruire quadri rappiesentalii i
-
—
-
-
descitttoni
Colloca sulla linea del tempo fattt cd ci enti
stoi tet usando conettamente le seansion i
temporali coni enzional i
Individua le cause e le consezzenze di tatti e
fenomeni caratteristici dt uneptica
Colloca nello spazio gli ci enti indi i ideando i
,ossibilt nessi tra ci enti storici a
1
caiatteristiche geogiatielu, di un lei riiorio
Individua le rel,t,ioit i tra atus ta umane
configurazioite e risorse del territorio
SCUOLA PRIMARIA
Classe quinta
—Sacontroimt,tre gli aspetti
salienti delle varie cii ilta
-
—
Scuola Secondaria di ptimo
gtado
CLtssut,rit
descrittori
-Sa ricoitoseerc fatti ed cvenii
Sa collocare gli ci etti i nello
spazio e nel tempo
-Sa cogliere le c,iatterimiche
sigiti faims e di tiri cpoa
Sa stabiltie relazione di
causa ci Cito
Sa ricotioscere gli elementi
fondamentali della vita sociale
civile e politica
Sa costruire qitadni di civilta
-
Scuola Secondaria. di ptimo
grado
Classe terza
descttttort
Sa ricoitosccrc Ettti ed esenti
—Sa collocare gli eveitii nello
spazio e nel tempo
-Sa cogliere le c,tratierisiiclte
stgnificaimic di utiepoca
-Sa selezionare e classtlicare i
dati secondo ci iteri condii isi
—Sa confrontai e gli aspetti
salienti delle sane civilta
stabilendo rapporti di
interdipendenza
-Sa utilizzare itt ntodo l,ertinente
gli aspettt della pci iodizzaìionc
COMPETENZA OH ILN1 ‘iSlIN IO SPAZIO T[ \IPO
CAMPI Dl ESPERIENZA li SE’ E I ‘ALTRO. IL CORPO IX MOVIMI NiO, fINGI- Gc;1 (RE ATIVITV, ESPRESSIONE, I DISCORSI I’ I E P1ROI E, lA CONOSCENZA I)EL IONl)()
AREA: S1ORICO GEOGRÀFI( A
-
-
COMPRENDI R[ 11. (AMBIAME NIO LI A D1VLRSITA DII IEMPI STORICI IN UNADINILNSIONE DIACRONICr\ AFIRAVLRSO Il CONIRONIO FRALPOCHF E IN UNADIMENSIONE
SINCRONICA ATTRAVERSO IL (‘ONERON 101 RA AREE GEOGRAFiCHE E CUi IURALI.
COLI O( ARI L LSPI-RIFN/A l’iRSON I E IN I IN SIST IMA DI RI-CiOI L I ONDATO SI I RECEPRO( O RICONOSCIMLN IO DI-I DIRIT I I (i ‘iRANTI Il DALL ‘i (OSi ITUZIONE, A TUIElA DELLA
PI RSONA. DI- LI A COI LL I DVI FA E DLI I AMBIENTI,
RICONOSCERlI LE CARATI ERIS I ICHE ESSENZIALI DEL S1S I L’lA SOCIO ECONOMICO PER ORIE\I ‘iRSI NEL I ESSL FO PRODUTTIVO DEL PROPRIO I ERRI [ORlO
ASSE
tU. DI POR(IA
(URRI( OL() VERFICALE 1)1 ISTITU O
-
a) sa con liontare g
varie ci’, tlta
ONOSCIN
?A UD USO
DEI \IEIODJ
Dl
INDAGINE;
USO DI
I INGI AGGI
STRUMENTI
SPECIEI( I
DLI LA
DISC IP INA
l)imostra curiostta. esploru.
domande
potir
in,uafgio specifico
IL/a
I)seni e i erbalmeitte I pioprto vissuto
utilizzando gli indicatoti essenziali
adeguati ( pnna dopo, ieri oggi
Conosce e sa uiiltzzarc ntetod di imLi1iite
Ricostruisce attraseisu i documenti alcuni
aspetti di un Iàtto o persotiaggio storico
j ti lizza lesti e fonti per la ricerca
Conosce ed usa termini speciliet del
linguaggio disciplinare
Sa ne moscere d uiilizzare,
in modo guidato, i termini
speei lei della disciplina
Sa riconoscere fòtmii ed
uiilii,arc gli strumenti
spccmtici
Sa rtcminniscCrc ed utmlmz,are i
termini specifici della disciplina
Sa riconoscere fiuti ed
imtm lizzare lm slrttmenlt specifici
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
1. PREMESSA
La legge n. 59 del 15 marzo 1997, che istituisce l’Autonomia nella Pubblica Amministrazione,
prevede per le scuole l’obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della
produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi” art. 21, comma 9).
L’intento è quello di rendere le istituzioni scolastiche delle organizzazioni responsabili, offrendo
agli utenti i servizi migliori possibili attraverso l’utilizzazione ottimale delle risorse disponibili,
sottoposte a trasparenza e rendicontazione. Secondo la logica della rendicontazione, è
fondamentale che ogni scuola si interroghi sul proprio servizio verificandone regolarmente
l’efficacia e l’efficienza; la valutazione tende così a trasformarsi in una sorta di “monitoraggio”
controllando tutti i vari processi messi in atto attraverso appositi strumenti di indagine.
La valutazione degli alunni si basa su due aspetti
VALUT:\U1O E
1\TlzR\
j ìti dii ,prtidITCIt
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2. VALUTAZIONE INTERNA
La valutazione interna riguarda i processi, gli esiti dell’apprendimento ed il comportamento
degli alunni. E’ di competenza dei docenti.
La valutazione:
> è un processo dinamico molto complesso, il cui fine principale deve essere quello di
favorire la promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso di sé, la sua capacità di
autovalutarsi e di scoprire i punti di forza e i punti di debolezza, di autorientare i suoi
comportamenti e le sue scelte future;
> è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma
come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto
educativo;
> accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un costante
adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai docenti di predisporre
collegialmente percorsi individualizzati per i soggetti in situazione di insuccesso.
A. SCUOLA DELL’INFANZIA
Nella scuola dell’Infanzia la valutazione si basa essenzialmente sulla osservazione sia occasionale
sia sistematica dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento; questa
avviene a livello:
v” iniziale (livelli di sviluppo);
V in itinere (sequenze didattiche);
V finale (esiti formativi).
Nell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia, inoltre, vengono predisposti dei percorsi di indagine
(questionario IPDA) finalizzati alla identificazione precoce e alla prevenzione di eventuali disturbi
dell’apprendimento (sono interessati i bambini di cinque anni dell’Istituto); tali percorsi
proseguono all’inizio della classe prima della scuola primaria (protocollo Stella).
B. SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Opera tivamente le procedure adottate nella scuola Primaria e Secondaria dii grado differiscono da
quelle utilizzate nella scuola dell’Infanzia.
I docenti, in sede di programmazione, predispongono delle prove di verifica degli apprendimenti
(scritte e orali), che possono essere utilizzate:
in ingresso
in uscita
i
in
ihilCl’C
Nella scuola Primaria, è consuetudine ormai, da diversi anni, che tali prove siano predisposte per
classi parallele a settembre, a gennaio e a maggio relativamente ad alcune discipline; nella
Secondaria, invece, i docenti concordano di somministrare le prove d’ingresso uguali solo nelle
classi prime.
I docenti, a loro libera scelta, utilizzano:
Prove aperte (o non strutturate): sono le prove tradizionali rispetto alle quali lo studente
deve produrre un proprio elaborato come il tema, il riassunto, l’interrogazione;
Prove strutturate: sono i quesiti vero/falso, a scelta multipla, a corrispondenze, a
completamenti con possibili risposte;
Prove semistrutturate: consistono in compiti precisi e circoscritti rispetto ai quali lo
studente deve costruire una propria ‘risposta”; sono prove di questo genere: i questionari a
risposta libera, le relazioni su traccia, i problemi ecc.
Nell’arco dell’anno scolastico la valutazione si realizza attraverso tre momenti:
> la valutazione iniziale, con funzione diagnostica, serve a individuare, attraverso la
somministrazione di prove d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il
possesso dei prerequisiti e a predisporre eventuali attività di recupero; risulta quindi
funzionale alla programmazione iniziale;
> la valutazione formativa o in itinere, con funzione orientativa, è finalizzata a monitorare
l’andamento degli alunni attraverso verifiche periodiche e a rettificare eventualmente gli
obiettivi della programmazione o la metodologia seguita; diventa occasione per orientare
gli allievi ad usare appropriate strategie di studio e ad ulteriori modalità di riflessione sui
risultati dell’apprendimento e sui progressi registrati; in questa fase si possono predisporre,
eventualmente, gli interventi educativi e didattici ritenuti necessari al recupero e al
potenziamento degli apprendimenti;
> la valutazione finale, con funzione sommativa, è la valutazione dell’alunno espressa alla
fine di ogni quadrimestre nel Documento di valutazione. Tale valutazione terrà conto, oltre
che dei risultati delle singole prove oggettive, interrogazioni, esercitazioni, libere
elaborazioni, anche dell’aspetto formativo nella scuola di base, ossia dei percorsi di
apprendimento e dei progressi ottenuti da ciascun alunno/a rispetto alla situazione iniziale
e della maturazione globale, senza fermarsi esclusivamente all’esito delle singole
verifiche.
La valutazione viene registrata su un apposito documento che viene consegnato alla famiglia. Gli
ambiti da valutare, con cadenza quadrimestrale, sono i seguenti:
V Valutazione delle singole discipline
“ Valutazione del comportamento.
In base alla legge n. 169/201J8, per valutare gli apprendimenti nelle singole discipline si utilizzano i
voti numerici in decimi. Per quanto riguarda il coruportatuento, è prevista la valutazione con voto in
decimi per gli studenti della Secondaria di I grado mentre per gli alunni della scuola Primaria la
valutazione viene espressa con giudizio.
In base al Regolamento sull’Autonomia, spetta alle istituzioni scolastiche individuare le modalità
ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi prefissati (DPR
275/99 art. 4,4). Detti criteri e modalità fanno parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa (DPR
122/09, art. 1,5).
C.
SITUAZIONI SPECIFICHE
+ Valutazione dell’insegnamento della Religione Cattolica
Ai sensi della Legge n. 169/2008 e del D.P.R. 122/2009 art. 2 comma 4, la valutazione degli
apprendimenti della Religione Cattolica viene espressa senza attribuzione di voto numerico, ma
attraverso un giudizio sintetico “riguardante l’interesse con il quale l’alunno segue l’insegnamento
e il profitto che ne ritrae”(Decreto Legislativo n. 297/1994).
I giudizi utilizzati sono: non sufficiente, sufficiente, discreto, buono, distinto e ottimo.
Viene espressa in uno specifico modello allegato al documento di valutazione, firmato dal docente
e dal DS.
Valutazione degli alunni con disabilità
La valutazione degli alunni riconosciuti in situazione di handicap viene rapportata agli obiettivi
individualizzati esplicitati nel Piano Educativo Individualizzato (RE.L), che viene condiviso da
tutto il Consiglio di classe o dal Team docente, come previsto dalla normativa.
Le prove di verifica possono essere uguali o differenziate rispetto a quelle della classe in relazione
alla tipologia di PLI progettata; la valutazione intermedia e finale dello studente deve essere
riferita ai processi, non solo alle prestazioni; infatti, essa dovrà tener conto di:
> i progressi ottenuti rispetto al livello di partenza;
> gli interessi manifestati;
> le attitudini promosse;
eventuali punti di contatto degli apprendimenti dell’alunno con i traguardi comuni.
Valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento (D.S.A.
Per gli alunni con D.S.A., in ottemperanza alle disposizioni vigenti, lIshtuto ha adottato delle
proprie linee guida ed un modello di Piano Didattico Personalizzato (P.D.P), che accompagnerà il
percorso scolastico dell’alunno, nel quale sono indicati gli strumenti compensativi e dispensativi
adottati ed i relativi criteri e modalità di valutazione.
‘
Valutazione degli alunni stranieri
L’Istituto ha adottato un proprio protocollo sulla valutazione degli alunni stranieri di cui si
confermano i contenuti anche dopo l’entrata in vigore del D.P.R. n. 122/09.
D. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Al termine della scuola del primo ciclo viene rilasciata anche la certificazione delle competenze, un
documento che attesta i livelli delle competenze disciplinari/ interdisciplinari progressivamente
acquisite. Per l’anno scolastico 201.5-16 l’Istituto aderisce all’adozione sperimentale dei nuovi
modelli nazionali nelle scuole del primo ciclo di istruzione.
3. VALUTAZIONE ESTERNA
La valutazione esterna o di sistema è affidata all’INVALSI, Istituto Nazionale di Valutazione del
Sistema di Istruzione, che ogni anno somniinistra delle prove per la rilevazione periodica e
sistematica delle conoscenze e delle abilità degli allievi in rapporto ad alcune discipline chiave del
curricolo scolastico
Lingua Italiana e Matematica
allo scopo di accertare il grado di
raggiungimento dei livelli essenziali di prestazione definiti a livello nazionale. I risultati dei test,
oltre a contribuire a livello statistico al monitoraggio regionale e nazionale, permettono ai docenti
delllstituto di acquisire informazioni sul livello di apprendimento raggiunto dalle proprie classi
rispetto a parametri di tipo standardizzato.
Alla somministrazione delle prove Invalsi, di Italiano e Matematica, sono interessati:
-
—
-
gli alunni delle classi seconde e quinte delle scuole primarie (4 e 5 maggio 2Oi6;
gli alunni delle classi terze della scuola Secondaria di primo grado che affronteranno la
Prova Nazionale (i 7giugno 2016), all’interno degli esami di Stato.
Tutti i risultati della valutazione esterna, con riferimento al contesto sociale e alle tipologie
dell’offerta formativa, vengono messi a disposizione delle relative istituzioni scolastiche per
favorire i processi di autoanalisi ed autovalutazione di Istituto.
4. VALUTAZIONE NEI TRE ORDINI DI SCUOLA
A. VALUTAZIONE INFANZIA
I bambini vengono valutati per il processo di maturazione raggiunta sul piano:
-
dell’identità personale
della relazione
dell’autonomia
delle competenze.
Le Nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo alla Scuola dell’Infanzia (2012), affermano che la
valutazione per questo ordine di scuola, è di tipo forino tivo, in quanto volta a riconoscere,
accompagnare e documentare il percorso di crescita che il (ciascun) bambino compie e orientativo,
in quanto incoraggia lo sviluppo di tutte le sue potenzialità. Pertanto la valutazione si configura
come un osservazione di comportamenti, relazioni, modi di esprimersi, stili e strategie di
apprendimento ravvisabili in semplici azioni quotidiane.
Per i bambini di 3,4 anni sono previste delle osservazioni periodiche a livello iniziale, in itinere e
finale.
Ai bambini di 5 anni viene somministrato il questionario IPDA, in collaborazione con l’ASL n°6, al
fine di identificare precocemente le difficoltà di apprendimento. Tale questionario si svolge nel
corso dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia e prevede tre diverse fasi;
1.
screening generale (settembre-ottobre), in cui i bambini vengono osservati singolarmente
rispetto ad abilità generali: comportamento, motricità, comprensione linguistica,
espressione orale, meta cognizione, memoria, prassie a orientamento e specifiche: pre
alfabetizzazione e pre-matematica;
2.
batteria di approfondinie;ito (novembre-dicembre) mirata a valutare meglio i prerequisiti e
rilevare i falsi positivi, tramite l’osservazione di abilità sottostanti i seguenti apprendimenti
di base: lettura e scrittura come abilità strumentale, lettura come comprensione del testo,
scrittura come competenza espositiva e calcolo;
3.
interiento di potenziamento con attività mirate in fitnzjone delle carenze emerse, rivolto a tutti i
bambini alfine di potenziare le abilità di base.
Alla fine di maggio, ai bambini risultati a rischio DSA viene risomministrata la batteria di
all’inizio dell’anno. Inoltre
approfondimento, per verificare se sono state colmate le carenze emerse
verrà effettuata unosservazione finale di tutti i bambini secondo i diversi ambiti: linguistico,
logico-metematico, motorio e relazionale, sulla base dei curricoli d’Istituto.
6
VALUTAZIONE PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
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Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo
studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di
iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria
età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di
conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse
identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo
consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene
comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a
compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Unione Europea
• Comunicazione nella
madrelingua
• Dimostra padronanza della lingua italiana
• Si esprime a livello elementare, in semplici situazioni di vita
quotidiana, in lingua inglese e in una seconda lingua •Comunicazi
one nelle lingue
comunitaria
straniere
• Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli
consentono di analizzare dati e fatti della realtà
•
• Ha competenze digitali
• Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed
capace di impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo
autonomo
Competenza matematica e
competenze di base in scienza
e tecnologia
•
Competenza digitale
•
Imparare ad imparare
• Ha cura e rispetto di sé. Assimila il senso e la necessità del
rispetto della convivenza civile
• Competenze sociali e civiche
• Dimostra originalità e spirito di iniziativa e si assume le
proprie responsabilità
• In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si
impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono
congeniali
7
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità
•
Consapevolezza ed espressione
culturale
B. VALUTAZIONE PRIMARIA
La legge di conversione n.169/2008 ha apportato modifiche, in tema di valutazione, introducendo
nella scuola primaria i voti, espressi in decimi e riportati in lettere, per la valutazione degli
apprendimenti e confermando la valutazione del comportamento con giudizio (sintetico o
analitico secondo l’autonoma scelta delle scuole). Il nuovo documento di valutazione mantiene il
giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall alunno/ a relativo alle abilità e
competenze previste per ogni classe.
VALUTAZIONE INTERNA
Iii relazione alla valutazione interna degli apprendimeni, le istituzioni
individuare modalità e criteri di valutazione degli alunni (D.P.R, 275/99. art. 4).
I criteri possono essere articolati in indicatori e descrittori.
i
scolastiche
sono
tenute
ad
Criteri di Valutazione
«Il Collegio dei Docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e
trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti
criteri e modalità fanno parte integrante del Piano dell’offerta formativa» (DPR 122/09, art. 1,5).
A seguito di un percorso di riflessione e di ricerca/azione a cui ha aderito anche l’Istituto
Comprensivo di Porcia, in rete con altre scuole, sono state pubblicate le Linee Guida Regionali in
materia di valutazione degli apprendimenti degli alunni. Essi definiscono la valutazione nei
diversi contesti educativi, esplicitano i criteri generali da utilizzare nella pratica valutativa,
forniscono servizi e strumenti per la gestione dei dati valutativi in termini orientativi e formativi.
Da molti anni nel nostro Istituto i criteri di valutazione, che sono illustrati ai genitori, nel corso
della prima assemblea di ottobre, sono oggetto di approfondita discussione nei gruppi di lavoro
degli insegnanti e nei Collegi dei Docenti.
La valutazione è formativa e in continua evoluzione, serve a comunicare quotidianamente con
alunni e famiglie, serve ai docenti a riadattare la propria programmazione, tiene in considerazione
non solo i risultati delle verifiche periodiche, ma anche le modalità di partecipazione e di
applicazione nel lavoro svolto quotidianamente in classe e a casa, il grado di autonomia e
l’impegno, è sempre relativa a percorsi. Solo al termine dei quadrimestri la valutazione diventa
anche sommativa e serve a definire in maniera sintetica il livello raggiunto da ciascun alunno
assumendo, in tal modo, una funzione certificativo-comunicativa.
4 Intervallo numerico utilizzato nel documento di valutazione
Il D.P.R. 122/2009 sottolinea l’importanza dell’aspetto formativo della valutazione, che deve
concorrere a formare negli alunni anche la capacità di autovalutare il proprio processo di
apprendimento. Per questo motivo il Collegio dei Docenti ha deciso di utilizzare, nel documento di
valutazione, i voti dal 5 al 10, concordando una corrispondenza tra giudizi sintetici e voti numerici.
I voti dall’ I al 4 non sono utilizzati per evitare che una valutazione eccessivamente negativa possa
influire sul processo di autostima dell’ alunno/a e quindi renda impossibile il recupero.
L’attribuzione dei voti in decimi avviene attraverso uno strumento in adozione nel nostro Istituto,
approvato dal Collegio dei Docenti: trattasi di tabelle di corrispondenza giudizi/voti con i relativi
descrittori dei livelli di padronanza.
__
* Valutazione degli apprendimenti: Giudizio Sintetico Voti! Significato valutativo
/
Classe 1”
UNiI1iL...L)
‘VOTI
OTTIMO
10
DISTINTO
9
BUONO
8
DISCRETO
7
SUFFICIENTE
6
NON
SUFFICIENTE
Classi 2A
SIGNIFICA FO VAI UTATIVO
Ha raggiunto pienamente gli obiettivi previsti. Ha conoscenze complete ed
approfondite che sa applicare a situazioni nuove, in prospettiva
interdisciplinare.
Ha raggiunto con sicurezza gli obiettivi previsti. Si dimostra capace di
riflessione ed analisi personale. Applica le conoscenze in situazioni nuove.
Ha raggiunto con sicurezza gli obiettivi previsti. Applica le conoscenze in
situazioni analoghe.
Ha raggiunto gli obiettivi previsti con una conoscenza dei contenuti
fondamentali. Sa, in genere, applicare le conoscenze in situazioni analoghe.
Ha raggiunto in modo essenziale gli obiettivi minimi previsti, con semplici
conoscenze essenziali e abilita di base.
Ha raggiunto solo parzialmente gli obiettivi minimi previsti, con carenze di
conoscenze essenziali e di abilità di base.
3A
VOTI
OTTIMO
10
DISTINTO
9
BUONO
8
DISCRETO
7
SUFFICIENTE
6
NON
SUFFICIENTE
Classi 4A
--
SIGNIFICATO VALUTATIVO
Pieno raggiungimento degli obiettivi previsti. Evidente rielaborazione
autonoma delle conoscenze acquisite. Piena padronanza dei linguaggi e degli
strumenti di base.
Raggiungimento degli obiettivi previsti. Rielaborazione autonoma delle
conoscenze acquisite. Padronanza dei linguaggi e degli strumenti di base.
Complessivo raggiungimento degli obiettivi previsti. Utilizzo autonomo delle
conoscenze. Padronanza globale dei linguaggi e degli strumenti di base.
Discreto raggiungimento degli obiettivi previsti. Utilizzo abbastanza adeguato
delle conoscenze acquisite. Discreta padronanza dei linguaggi e degli
strumenti di base.
Essenziale raggiungimento degli obiettivi minimi previsti. Sufficiente utilizzo
delle conoscenze acquisite.
Raggiungimento solo parziale degli obiettivi minimi previsti, con carenze di
conoscenze essenziali di abilità di base.
5A
VOTI
OTTIMO
10
DISTINTO
9
BUONO
8
DISCRETO
7
SIGNIFICATO VALUTATWO
Raggiungimento degli obiettivi previsti, rielaborazione autonoma dei
contenuti, anche in prospettiva interdisciplinare ed un’ottima padronanza dei
linguaggi specifici.
Raggiungimento degli obiettivi previsti, una preparazione completa, unita ad
una rielaborazione dei contenuti proposti.
Raggiungimento degli obiettivi previsti, buona preparazione, unita a capacità
di riflessione personale dei contenuti.
Raggiungimento degli obiettivi previsti, con la conoscenza dei contenuti
IuflUauIellLdii.
SUFFICIENTE
6
Raggiungimento essenziale degli obiettivi previsti, con semplici conoscenze
abilità di base.
ed
Raggiungimento solo parziale degli obiettivi minimi previsti.
2
Nella successiva tabella si possono prendere spunti per gli alunni particolarmente bravi
(in uscita dalla classe 5”)
SIGNI1ICATO VALU1 ATIVO
VOTI
OTTIMO
10
DISTINTO
9
BUONO
8
DISCRETO
7
SUFFICIENTE
6
NON
SUFFICIENTE
5
Ottimo raggiungimento degli obiettivi previsti, preparazione completa
cd approfondita, buona rielaborazione ed argomentazione dei
contenuti esposti, capacità di compiere organici collegamenti
interdisciplinari e di comunicare in modo disinvolto e corretto.
Molto buono il raggiungimento degli obiettivi previsti, preparazione
diligente unita a capacità di riflessione ed analisi personali, possesso
di adeguati strumenti argomentativi ed espressiyj, sicurezza
nell’espressione unita a lessico adeguato.
Buono il raggiungimento degli obiettivi previsti, buona preparazione
unita a capacità di riflessione ed analisi personali, psp4i
adeguati strumenti argomentativi ed espressivi, sostanziale sicurezza
nell’espressione unita a lessico adeguato.
Discreto raggiungimento degli obiettivi previsti, con una conoscenza
dei contenuti fondamentali unita a sufficiente riflessione ed analisi
personale.
Raggiungimento essenziale degli obiettivi minimi previsti, con
essenziali e abilita di base
Raggiungimento solo parziale degli obiettivi minimi previsti, con
carenze di conoscenze essenziali e di abilità di base.
• Valutazione del comportamento
Il giudizio intermedio e finale sul comportamento è stilato sulla base dei seguenti indicatori:
•
•
•
•
•
Relazione
Partecipazione
Autonomia
Impegno
Convivenza civile e rispetto delle regole
I viudizi sono i seguenti:
•
•
•
•
•
Responsabile ed adeguato
Sempre adeguato
Adeguato
Non sempre adeguato
Non adeguato
lo
COMPORTAMENTO
iNLUCATORI
DESCRITTORI
Sa riconoscere e valorizzare gli altri come diversi da se.
RELAZIONE
Sa interagire con i pari sia collaborando nel gruppo sia nella relazione con il singolo.
Interagisce con gli adulti riconoscendone i ruoli.
PARTECIPAZIONE
Interviene nelle attività proposte.
Contribuisce allo svolgimento delle attività e alla vita della classe.
Sa riconoscere i propri bisogni.
Si prende cura della propria persona.
AUTONOMIA
Sa svolgere e organizzare il proprio lavoro scolastico.
Si dimostra responsabile verso gli impegni e gli incarichi assunti.
un contesto di lavoro/attività.
1
5
L
IMPEGNO
impegna nelle attività proposte nel contesto scolastico,
Si impegna nello studio individuale.
Si impegna nellesecuzione dei compiti per casa.
Sa convivere rispettando se stesso e gli altri.
CONVIVENZA
CIVILE E
RISPETTO DELLE
REGOLE
Sa utilizzare strutture e sussidi della scuola.
—
Accetta regole esistenti.
Comprende limportanza delle regole e le rispetta.
Contribuisce alla costruzione di regole condivise (nella classe e nel gruppo.
Nota. Si ricorda che la Convivenza civile (Ed. alla cittadinanza stradale ambientale alla salute
alimentare allaffettività) è inserita nel profilo COMPORTAMENTO.
-
-
-
-
-
VALUTAZIONE ESTERNA DEGLI APPRENDIMENTI
Agli alunni delle classi seconde e quinte saranno somministrate le prove predisposte annualmente
dallIstituto Nazionale per il Sistema di Valutazione (INVALSI) per la rilevazione degli
apprendimenti di Italiano e di Matematica.
I risultati dei test, oltre a contribuire a livello statistico al monitoraggio nazionale, permetteranno ai
docenti dell’Istituto di acquisire informazioni sul livello d’apprendimento raggiunto dalle proprie
classi rispetto a parametri di tipo standardizzato,
Le prove si svolgeranno secondo il seguente calendario:
• 4 maggio 2016: Prova preliminare di lettura per le classi Il e prova di Italiano per le classi Il e V;
• 5 maggio 2016: Prova di matematica per le classi Il e V e Questionario studente solo per la
classe V.
INCONTRI DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE
Colloqui individuali (novembre ed aprile).
V Consegna del Documento di Valutazione (febbraio e giugno).
Colloqui individuali (novembre e aprile); possono essere richiesti dai genitori e/o dagli
insegnanti, anche in altre occasioni, per problematiche relative ai singoli alunni.
v’
‘
C. VALUTAZIONE SECONDARIA DI PRIMO GRADO
A.
LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Riferimenti norinativi: richiamo al D.P.R. n. 122,2009
“La ‘aluta:ione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento
scolastico complessivo degli alunni. È diagnostica, regolativa, orientativa, soinmativa; concorre con la sua
finalità anche formativa al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo
dell’a itinno”.
Attraverso lattività di valutazione:
1. si misurano e si valutano gli apprendimenti: conoscenze e abilità
2. si valuta il comportamento
3. si certificano le competenze: disciplinari e le competenze chiave di apprendimento
La valutazione fornisce quindi informazioni sui risultati e ha funzione di diagnosi o di bilancio,
d’orientamento, di conoscenza di sé, di valorizzazione delle capacità, d’uso formativo dell’errore e
dell’insuccesso.
Deve, di conseguenza, essere rivolta ai processi e non solo ai prodotti, deve prendere in
considerazione non solo le singole prove di verifica, ma i punti di partenza, i progressi conseguiti
in itinere (con cadenza periodica e conseguente comunicazione alle famiglie), il potenziale e Io stile
cognitivo, gli interessi e le attitudini, gli atteggiamenti e le motivazioni, le condizioni ambientali,
fisiche e psichiche, l’efficacia dell’azione formativa, riservando particolare attenzione agli alunni
con Bisogni Educativi Speciali cioè studenti con disabilità, DSA, stranieri, ecc., anche durante gli
esami conclusivi del primo ciclo di istruzione.
Sulla base di quanto esplicitato nella Premessa, si stabilisce che
—
-
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•trnaltzzata a sostenere motivare, nentare.
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B.
PROVE E CRITERI DI VALUTAZIONE/AMMISSIONE
Per la verifica e la valutazione, durante il triennio, vengono utilizzati metodologie e strumenti
diversi:
• prove strutturate e semistrutturate;
• temi o problemi;
• questionari;
• interrogazioni;
• relazioni;
• produzioni orali, scritte e pratiche;
• osservazioni in itinere,
Ai 1:1111 della valutazione è previsto per ogni cluadrlmestre un numero mnimu di prove da
svolgere:
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VERIFICHE QUADRlMFSTRALI
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2 prove scritte o orali
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2 prove scritte o oroh o gratti he
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2 prove scritte o oroli o grofiche
ED, FISICA
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RELIGIONE
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I voti utilizzati nelle verifiche terranno conto dei sotto indicati criteri:
CRITERIO
VOTO
Q
8
7
6
5
4
Conseguimento organico e sicuro di tutti gli obiettivi, con eventuale rielaborazione
personale
Conseguimento sicuro di tutti gli obiettivi
Conseguimento abbastanza sicuro di quasi tutti gli obiettivi
Acquisizione delle ahlìtà e conoscenze fondamentali/ essenziuli
Raggiungimen Lo incompleto defle abilità e conoscenze fondamentali/essenziali
Gravi lacune negli apprendimenti
NB. La valutazione delle prove nell’insegnamento della religione viene espressa utilizzando
giudizi (ottimo, distinto, discreto, buono, sufficiente, non sufficiente) e non voti numerici. I criteri
SOflO comunque assinillabili ai parametri sopra descritti.
Modalità generali di svolgimento delle prove e delle registrazioni
Nello svolgimento delle prove e nelle relative registrazioni nel registro si farà riferimento
fondamentalmente ai seguenti criteri:
v’
V
V
V
V
annotazioni degli esiti registrati
complessivamente non meno di due registrazioni per disciplina, per quadrimestre,
ricavate da prove orali o scritte, grafiche, operative o di altro tipo;
le registrazioni dovranno essere distribuite nell’arco temporale del quadrimestre;
tutte concorrono alla definizione del voto quadrimestrale, ma non necessariamente
mediante media aritmetica;
nel registro sono annotate, con legenda esplicitata dall’insegnante, anche le
osservazioni sistemiche sul processo di apprendimento, le quali concorrono alla
determinazione del voto quadrimestrale.
Modalità di svolgimento e responsabilizzazione degli alunni
Gli alunni vengono coinvolti nel processo valutativo, affinché la valutazione sostenga, orienti e
promuova l’impegno verso la piena realizzazione della personalità.
In questo senso i docenti dei consiglio di classe:
V informano gli alunni circa le competenze e gli obiettivi di apprendimento attesi
all’inizio delle attività di apprendimento;
V informano anticipatamente gli alunni circa gli obiettivi di apprendimento oggetto di
verifica, le modalità generali di svolgimento della stessa, i criteri per la valutazione
degli esiti;
V informano gli alunni circa i risultati delle prove e definiscono i tempi dedicati per
una riflessione individuale e/o collegiale.
‘
Modalità di comunicazione agli alunni e alle famiglie
V Gli esiti delle prove di verifica scritte, sono comunicati alle famiglie attraverso il
libretto personale degli alunni e i colloqui individuali e generali.
v”
Gli esiti delle prove di verifica orali e operative, sono comunicati agli alunni e, se
significativi, a discrezione del docente, comunicati alle famiglie attraverso il libretto
personale degli alunni e i colloqui individuali e generali.
7 E’ possibile prendere visione delle prove ed essere informati degli esiti delle
verifiche orali nei colloqui individuali e generali.
14
CRITERI DELLA VALUTAZIONE DI FINE QUADRIMESTRE
C.
Ai fini dellespressione del voto sintetico disciplinare di fine quadrimestre il singolo docente e il
consiglio di classe tengono conto dei seguenti criteri:
a
esiti di apprendimento raggiunti rispetto agli standard attesi;
a
impegno manifestato in termini di personale partecipazione e regolarità nello studio;
• progresso conseguito rispetto alla situazione di partenza;
• impiego pieno o parziale delle potenzialità personali;
organizzazione dello studio (autonomia e metodo di studio); Gli elementi raccolti mediante
le verifiche relative ai diversi insegnamenti concorreranno alla formulazione della valutazione
dell’alunno che sarà relativa:
a
alla situazione di partenza
• alle varie fasi del processo di apprendimento
• al livello finale di preparazione e di maturazione
D.
AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA F/O ESAME FINALE DEL PRIMO CICLO
Per l’ammissione alla classe successiva e all’esame finale del primo ciclo sono richiesti:
la frequenza di almeno tre quarti del monte orario annuale
.?. un voto di comportamento non inferiore a sei decimi, che deve essere illustrato con una
specifica nota nel documento di valutazione
.
un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline:
la promozione si potrà ottenere solo in assenza di insufficienze
con al massimo quattro insufficienze in altrettante discipline si potrà ottenere
l’ammissione con segnalazione del Consiglio di Classe ed obbligo di interventi di
recupero, in quanto si ritiene che vi sia la concreta e fattibile possibilità per lo
studente di riuscire a recuperare le carenze nel periodo prestabilito.
L’am;,ijssìone alla classe successiva o agli esami di Stato è stabilita con decisione assunta a
maggioranza dal consiglio di classe.
E.
COMUNICAZIONI ALLA FAMIGLIA
Ai fini della valutazione, attività fondamentale che investe trasversalmente le varie fasi dell’azione
formativa, l’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri al termine dei quali viene compilata
dal Consiglio di Classe e consegnata alle famiglie la scheda personale di valutazione dello studente.
Importanti sono anche le due valutazioni intermedie (pagelline), indicanti la relazione, la
partecipazione, l’impegno e l’autonomia del ragazzo, e il suo percorso didattico.
Le famiglie riceveranno così quattro comunicazioni sull’andamento scolastico dei propri figli:
/
/
/
/
la prima a fine novembre
la seconda all’inizio di febbraio
la terza a metà aprile
l’ultima alla fine dell’anno scolastico.
15
ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO
F.
A seguito dell’approvazione del DPR 122/2009 Regolamento sulla valutazione, per gli alunni
delle classi terze, il Consiglio di Classe deve esprimere, con voto in decimi, anche un giudizio di
idoneità formulato in base alla media del triennio della Scuola Secondaria.
Tutte le prove di esame, gli scritti e il colloquio, compresa la Prova Nazionale, vengono valutate
con voto espresso in decimi.
Secondo la vigente normativa, il calcolo del voto finale si effettua mediante la media aritmetica, cui
concorre:
-
•
•
•
il giudizio di idoneità, espresso in decimi prendendo in considerazione l’intero percorso
scolastico dell’alunno.
i voti delle singole prove d’esame scritte (italiano, matematica, inglese, 2°lingua, INVALSI)
il voto del colloquio orale
(La media è arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0.5. La normativa
attualmente non prevede un bonus per facilitare il raggiungimento di un punteggio pari a 10
decimi.)
Il voto finale attribuito all’esame è inoltre accompagnato da una certificazione analitica dei
traguardi di competenza raggiunti dall’alunno (livello base, intermedio, avanzato).
Conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi.
Gli alunni della classe terza il 17 giugno 2016, all’interno degli esami di Stato affronteranno la
Prova Nazionale predisposta annualmente dall’Istituto Nazionale per il Sistema di Valutazione
(IfSVALSI) per la rilevazione degli apprendimenti di Lingua italiana e di Matematica.
Gli strumenti di valutazione riconosciuti dalla r(forina del sistema scolastico sono:
•
•
•
la scheda di valutazione (classi 1°-2°-3°)
l’attestato finale (classe 3°)
il certificato delle competenze in uscita al termine del primo ciclo d’istruzione espresse per livelli
(classe 3°)
16
CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DELLE DISCIPLINE
G.
Poiché l’articolo 6, comma 1 del cosiddetto “Regolamento sulla valutazione” (D.P.R. 122/09),
stabilisce che sono ammessi alla classe successiva e all’esame di stato gli “alunni che, nello scrutinio
fiuiale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e
un voto di
coinportaniento non inferiore ai sei decimi”, si esplicitano qui di seguito i criteri adottati per la
valutazione delle discipline e del comportamento:
PARAMETRI Dl VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
VOTO
DESCRITTORI (Autonomia Regolarità e qualità dei compiti Studio orale Conoscenze Abilità)
—
Utilizza il metodo di lavoro in modo efficace. Esegue il lavoro assegnato con regolarità ed accuratezza. Studia in modo approfondito.
Acquisisce le conoscenze in modo organico. Sviluppa le abilità in modo completo
Utilizza il metodo di lavoro con padronanza. Esegue il lavoro assegnato con regolarità e generalmente con accuratezza. Studia in modo
accurato. Acquisisce le conoscenze in modo completo. S iluppa le abilit in modo sicuro.
8
Utilizza il metodo di la oro in modo sicuro. Esegue il lavoro assegnato con recolarità e precisione. Studìa in modo costante. Acquisisce le
conoscenze in modo preciso. Sviluppa le abilità in modo corretto.
Utilizza il metodo di lavoro in modo autonomo. Esegue il lavoro assegnato con regolarità e precisione discrete. Studia in modo correw
Acquisisce le conoscenze in modo positivo. Sviluppa le abilità in modo adeguate.
6
Utltzza il metodo di laoro in modo adeguato. Esegue il lavoro assegnato con regolarità e precisione sufficienti. Studia in mod
sufficiente. Acquisisce le conoscenze in modo accettabile. Sviluppa le abilità in modo parziale.
Uttlizza il metodo di lavoro in modo dispersivo. Esegue il lavoro assegnato con una certa regolarità ma spesso
Studia in modo parziale. Acquisisce le conoscenze in modo incompleto, Sviluppa e abilità in modo incerto.
non
rispettando le istruzioni.
Utilizza il metodo di lavoro in modo disordinato e dispersivo. Esegue il lavoro assegnato con discontinuità e trascuratezza. Studia in modo
poco consapevole. Acquisisce le conoscenze in modo difficoltoso. Sviluppa le abilità in modo incompleto.
H.
CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
//
/
/
a
Rispetto a tali criteri generali, la corrispondenza voti-comportamento fa riferimento alla
seguente descrizione:
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
VOTO
io
RELAZIONE
PARTECIPAZIONE
Si relaziona in modo rispettoso e Interviene
collaborativo con compagni e scolastiche
contributo
adulti.
propositivo.
CONVIVENZA
attività I Rispetta le regole condivise.
nelle
un Utilizza in modo responsabile e
portando
e corretto le strutture ed i sussidi
personale
della scuola.
Si relaziona in modo rispettoso Interviene con interesse nelle Rispetta le regole condivise.
attività scolastiche rispettando i Utilizza in modo corretto le
compagni e adulti.
con
strutture ed i sussidi della
tempi e le modalità richiesti,
scuola.
8
certo
un
con
modo Interviene
in
relaziona
Si
attività
nelle
con interesse
rispettoso
generalmente
scolastiche rispettando quasi
compagni e adulti.
sempre i tempi e le modalità
richiesti.
Generalmente rispetta le regole.
l.tilizza in modo sostanzial
mente corretto le strutture ed i
sussidi della scuola.
[I suo comportamento può
essere segnalato con nota alla
famiglia e/o sul registro di
classe.
Non sempre rispetta Le regole.
7
attività
nelle
Talvolta si relaziona in modo Interviene
poco rispettoso con compagni e scolastiche in modo non sempre
pertinente e/o dimostrando
adulti.
interesse incostante,
Spesso si relaziona in modo Interviene nella maggior parte
irrispettoso e scorretto con delle attività scolastiche in
modo non pertinente e/o
compagni e adulti.
dimostrando scarso interesse,
In genere non rispetta le regole
condivise.
Utilizza in modo poco corretto le
strutture ed i sussidi della
scuola.
Il suo comportamento viene
segnalato con nota alla famiglia
e/o sul registro di classe.
attività
nelle
Interviene
non
modo
in
scolastiche
pertinente e con azioni di
disturbo,
Non rispetta le regole condivise.
Utilizza in modo scorretto le
strutture ed i sussidi della
scuola.
Il suo comportamento viene
segnalato con nota alla famiglia
[e/o sul registro di classe.
6
5
in
Molto spesso si relaziona
modo irrispettoso nei confronti
di compagni e adulti anche con
aggressivi
o
atteggiamenti
espressioni verbali offensive.
le
Utilizza con poca cura
strutture ed i sussidi della
scuola.
Il suo comportamento viene
segnalato con nota alla famiglia
e/o sul registro di classe.
L’impegno e l’interesse sono valutati all’interno delle singole discipline (come da decisione del Collegio dei Docenti in data 20 ottobre
2009).
I.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Per la certificazione delle competenze viene utilizzato, a conclusione del primo ciclo di istruzione,
il modello di certificazione delle competenze elaborato dalla Rete Regionale del Friuli Venezia
Giulia.
I
L.
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO (SCUOLA SECONDARIA)
L’Istituto ogni anno si attiva per monitorare i risultati scolastici dei propri alunni negli ultimi tre
anni del primo ciclo e in uscita verso la scuola secondaria di secondo grado alfine di verificare il
livello di preparazione per affrontare l’ordine di scuola successivo attraverso:
•
•
•
Monitoraggio dei risultati scolastici alla fine del triennio (valutazione interna).
Monitoraggio degli esiti finali degli ex-alunni iscritti al primo anno di scuola secondaria di
secondo grado (valutazione esterna) e confronto con il consiglio orientativo del Consiglio di
Classe.
Valutazione di sistema INVALSI per gli apprendimenti di italiano e matematica.
19
Aflegato n. 5
Piano Annuale per l’Inclusione
Parte I
—
analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti:
n°
22
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorativista
.minorati udito
Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico
/
/
-
22
85
36
02
47
-
-
-
Disagio conportamentale/ relazionale
Altro
j
Totali
o/i, su popolazione scolastica
N° PEI redatti nell’anno sco. 2013/2014
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
N° dì PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certiflcazione sanitaria
B. Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno (n°15)
Funzioni strumentali I coordinamento
Referenti di Istituto
(disabilità, DSA, intercultura)
Esperti esterni
I
197
25
166
6
Prevalentemente utilizzate in...
Attività individualizzate e dì
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
/
244
17%
22
38
39
Sì
/
Si
Si
Si
Si
Si
No
C. Coinvolgimento docenti
curricolari
Docenti curricolari
Sì
Attraverso..
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Docenti con specifica formazione Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
r Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
alunni
Docenti di sostegno
cativi a
didattico-edu
Progetti
inclusiva
tematica
prevalente
Altro:
Progetti
D. Coinvolgimento
ATA
E.
personale
Coinvolgimento famiglie
F. Rapporti con servizi
sociosanitari
territoriali
istituzioni
deputate
alla
sicurezza. Rapporti con
CTS
I
CTI
G. Rapporti con privato
sociale e volontariato
e
didattico-educativi
Assistenza alunni disabili
Progetti di inclusione! laboratori integrati
Altro:
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
Cpyliento in
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante
Altro:
Accordi di programma! protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma! protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con CTS! CTI
Altro:
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Progetti a livello di reti di scuole
Strategie e metodologie educativodella
didattiche!
Didattica speciale progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva
Didattica interculturale! italiano L2
dell’età
Psicologia
DSA, ADHD,
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali...)
Altro:
gestione
H. Formazione docenti
evolutiva
Si
I
Si
Si
Si
Si
I
Si
Si
Si
I
Si
Si
/
Si
Si
Si
I
Si
Si
5i
Si
Si
Si
Si
/
Si
Si
Si
Si
classe
e
e
I No
No
Si
Si
Si
Si
psicopatologia
(compresi
ecc.)
—
No
I
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
Fo
i
2
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
gji insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
pganizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
n.raorto ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
aHe decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
O: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
per la valutazione del grado di indusività dei sistemi scolastici
3
X
4
X
X
Punti di forza a.s. 2014/2015: creazione di una rete di scuole sul tema dell’inclusività.
Punti di criticità a.s. 2014/2015: mancata convocazione del GLI e conseguente
commistione di ruoli tra GLI e Commissione BES; poca efficacia della Commissione BES per
quanto riguarda l’aspetto Intercultura.
Proposte miglioramento a.s. 2015/2016: convocare, anche in forma ridotta, almeno
un paio di incontri della Commissione BES solo per i progetti Intercultura (organizzazione e
verifica); convocare almeno tre volte l’anno il GLI (ottobre, gennaio, giugno) e ridefinirne il
ruolo; attivare strategie di coinvolgimento del Collegio Docenti per una seria e proficua
discussione sui criteri e le modalità di valutazione degli alunni BES.
Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il
Parte 11
prossimo anno
—
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa
cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
GLI: rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del
livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dalla
Commissione BES; elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività)
riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il
mese di giugno) con supporto/apporto delle Figure Strumentali.
Commissione BES : raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi
focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di
gestione delle classi; formulazione proposte di lavoro per GLI; elaborazione linee guida
PAI dei BES; raccolta Piani di Lavoro (PLI e PDP) relative ai BES; sostegno/consulenza
protocollo di Istituto “Prevenzione precoce delle difficoltà”.
Consigli di classe/Team docenti:
-legge e analizza la diagnosi clinica di DSA, certificazione 1.104/92 e la segnalazione BES
-incontra la famiglia per osservazioni particolari
-redige per ogni alunno BES la scheda di rilevazione e, nei casi richiesti dalla normativa, il
Piano Educativo Individualizzato (PLI) o il Piano Didattico Personalizzato (PDP);
concorda il grado di individualizzazione/personalizzazione (adattamenti didattici in aula,
interventi personalizzati in aula e fuori, personalizzazioni del percorso scolastico) e il
raccordo con il programma comune;
adotta strategie di organizzazione delle attività in aula, modalità di trasmissione
elaborazione dei saperi, metodi di lavoro, modalità di verifica e valutazione che
consentano la partecipazione di tutti gli studenti della classe, anche se in misura diversa;
individua le modalità di comunicazione e condivisione possibile dei percorsi attivati per
gli studenti con BLS con gli studenti stessi e le loro famiglie;
-condivide il PEI o il PDP con la famiglia;
-tutto il consiglio di classe sottoscrive il PEI o il PDP unitamente alla famiglia.
Coordinatore di classe:
-tiene i contatti con la famiglia;
-tiene i contatti con le Funzioni Strumentali;
-eventualmente prende contatti con la scuola precedente;
-coordina le attività pianificate e la stesura del PEI e PDP, tenendo aggiornata la relativa
documentazione;
-prowede ad informare i colleghi su eventuali evoluzioni del problema;
-convoca la famiglia per eventuali segnalazioni di nuovi casi;
-valuta con la famiglia e il ragazzo con difficoltà l’opportunità e le dovute modalità per
affrontare in classe il problema.
Singolo docente:
-segnala al coordinatore eventuale nuovi casi;
incontra periodicamente la famiglia;
-concorda con le famiglie le modalità più idonee per rispondere alle esigenze evidenziate
dal PDP;
-coinvolge i compagni con attività di peer education;
-fornisce gli strumenti più adatti e utilizza le misure compensative e dispensative
concordate con la famiglia (L170/10- C.M. n. 8 del 06/03/2013);
-
-
-
-
-
-garantisce le modalità di verifica nel rispetto del D.P.R. 122 del 22/06/09 —1.170/10- C.M.
n. 8 del 06/03/13;
-modula gli obiettivi facendo riferimento ai saperi essenziali della propria disciplina;
-valuta lo studente in chiave formativa individuando le soglie di accettabilità (D.P.R. 122
del 22/06/09 —1.170/10- C.M. n. 8 del 06/03/13);
-favorisce l’autostima e il rinforzo positivo.
Docenti di sostegno! Docenti Italiano L2: partecipazione alla programmazione
educativo-didattica; supporto al consiglio di classe/team docenti nell’assunzione di
strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive; interventi sul
piccolo gruppo con metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti;
rilevazione casi BES; coordinamento stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP).
Collegìo Docentì: su proposta del GLI delibera del PAI (mese di Giugno); esplicitazione
nel POF di un concreto impegno programmatico per l’inclusione; esplicitazione di criteri e
procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; impegno a partecipare
ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale.
Funzioni Strumentali “Inclusione”: collaborazione attiva alla stesura della bozza del
Piano Annuale dell’Inclusione.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli
insegnanti
Devono essere forniti ai docenti curricolari e ai docenti di sostegno corsi, anche in rete
con altre realtà vicine, di formazione interna e/o esterna sui temi di inclusione e
integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola (es. corso ADH, corsi DSA,...).
Sono previsti per l’a.s. 2015/2016 alcuni incontri di formazione gestito da personale
interno sull’integrazione dei BES (Utilizzo di software didattici in uso alla secondaria,
presentazione e spiegazione delle prove da somministrare in classe seconda della
primaria, approccio all’uso del libro digitale).
Sono presenti tra il personale dell’istituto docenti formati in tema di inclusione con Master
Universitari e docenti specializzati per il sostegno.
Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degli
insegnanti, coinvolti non come semplìci destinatari, ma come professionisti che riflettono
e attivano modalità didattiche orientate all’integrazione efficaci nel normale contesto del
fare scuola quotidiano.
Si prevede l’attuazione di interventi di formazione su:
• metodologie didattiche e pedagogia inclusiva
• strumenti compensativi e dispensativi per l’inclusione
• nuove tecnologie per l’inclusione
• le norme a favore dell’inclusione
• strumenti di osservazione per l’individuazione dei bisogni
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
La valutazione del Piano Annuale dell’Inclusione avverrà in itinere monitorando punti di
forza e criticità, andando ad implementare le parti più deboli. La Commissione BES
raccoglierà e documenterà gli interventi didattico-educativi, fornirà consulenza ai colleghi
sulle strategie/metodologie di gestione delle classi, proporrà strategie di lavoro per il GLI.
Il GLI rileva i BES presenti nella scuola, monitorando e valutando il livello di inclusività
della scuola; elabora la proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES al termine di ogni
anno scolastico.
Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto all’apprendimento
di tutti gli alunni.
L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in
relazione agli stili educativi, al ripensarnento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai
metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce
nel passaggio, dalla scuola dell’insegnare alla scuola dell’apprendere che tiene insieme
I’ importanza dell’oggetto culturale e le ragioni del soggetto.
Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti
tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificano quanto
gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti.
Relativamente ai percorsi personalizzati i Consigli di Classe/team dei docenti concordano
le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuano
modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili, se
possibile, a quelle del percorso comune, valutano la contiguità con il percorso comune e il
passaggio alla classe successiva.
Per non disattendere gli obiettivi dell’apprendimento e della condivisione e dell’inclusione
è indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti
curricolari, i quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi
di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione
con quelli previsti per l’intera classe.
La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e
metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a
coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi,
l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi
specifici.
Da menzionare la necessità che i docenti predispongano i documenti per lo studio o per i
compiti a casa in formato elettronico, affinché essi possano risultare facilmente accessibili
agli alunni che utilizzano ausili e computer per svolgere le proprie attività di
apprendimento. A questo riguardo risulta utile una diffusa conoscenza delle nuove
tecnologie per rintegrazione scolastica, anche in vista delle potenzialità aperte dal libro di
testo in formato elettronico.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presentì all’interno della scuola
Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’istituto: contitolarità dei docenti di
sostegno con gli insegnanti di classe.
Gli insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi
eterogenei di alunni, attività laboratoriali con gruppi.
Sono presenti referenti per i BES: funzioni strumentali sull’area dell’integrazione e
dell’inclusione.
Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie
funzionali all’inclusione, al successo della persona anche attraverso:
• attività laboratoriali (learning by doing)
• attività per piccolo gruppi (cooperative learning)
• tutoring
• peer education
attività individualizzata (mastery learning).
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in
rapporto ai diversi servizi esistenti
Collaborazione con la Cooperativa Noncello di Pordenone; collaborazione con
l’Amministrazione Comunale; attivazione di progetti con le Associazioni “Arcobaleno”,
“Dopo la campanella” di Porcia e “Piccoli Grandi Amici” (azioni di tutoraggio e doposcuola
per alunni Bes), Ambito Urbano di Pordenone (PASS e Città Educante); convenzione con
le università per tirocini a vari livelli.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
La famiglia è corresponsabile al percorso da attuare all’interno dell’istituto; perciò viene
coi nvolta attivamente nelle pratiche inerenti al l’mcI usività.
La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai
fìni di una collaborazione condivisa.
Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura
condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di
Classe/Team dei docenti per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con
le famiglie vengono individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive
capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto
degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio.
Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli
interventi inclusivi anche attraverso:
• la condivisione delle scelte effettuate
• l’organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di
miglioramento
• il coinvolgimento nella redazione dei PDP;
Coinvolgimento degli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado nella realizzazionedel
PDP.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi;
In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni
educativi speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità ).
Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività
educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà
socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione.
Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a:
rispondere ai bisogni di individuali
monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni
monitorare l’intero percorso
favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità.
Valorizzazione delle risorse esistenti
Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti
nella scuola anche se, visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono
portatori nonché le proposte didattico formative per l’inclusione, si ritiene necessaria la
presenza di risorse aggiuntive.
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Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede
l’articolazione di un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della
comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi
precisi. Le proposte progettuali, per la metodologia che le contraddistingue, per le
competenze specifiche che richiedono necessitano di risorse aggiuntive e non
completamente presenti nella scuola.
L’istituto necessita:
L’assegnazione di docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di
inclusione e personalizzazione degli apprendimenti
• Il finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da
ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni.
L’assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per
gli alunni con disabilità
Incremento di risorse tecnologiche in dotazione alla singole classi, specialmente dove
sono indispensabili strumenti compensativi.
• Definizione di nuove intese con i servizi socio-sanitari
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
accoglienza: per i futuri alunni vengono realizzati
t
Notevole importanza viene data all
progetti di continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, essi
possano vivere con minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola.
Il PAI che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di “continuità”.
Tale concetto si traduce nel sostenere l’alunno nella crescita personale e formativa.
Fondamentale risulta essere l’Orientamento inteso come processo funzionale a dotare le
persone di competenze che le rendano capaci di fare scelte consapevoli dotandole di un
senso di autoefficacia (empowerment) con conseguente percezione della propria
capacità.
Approvato dal Collegio Docenti il 30 giugno 2015.
Piano nazionale scuola digitale PRIMA ANNUALITÀ
Ambito: FORMAZIONE INTERNA
• Azione di segnalazione di eventi / opporftrnità formative in ambito digitale.
• Formazione sull’utilizzo della piattaforma Edmodo per la creazione delle classi virtuali.
• Corso di avvio al coding
e
Partecipazione alla settimana del PNSD mediante “L’ora del codice” (pubblicizzata sul sito
della scuola).
• Formazione all’utilizzo del portale YELL / TELL.
• Formazione per e-Twinnig.
• Formazione sulluso di testi digitali
• Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione delle necessità di
formazione in ambito didattico-tecnologico e condivisione degli esiti.
• Creazione, all’interno del sito della scuola, di una sezione dedicata al PNSD per
publicizzazione e socializzazione delle finalità e le iniziative del PNSD con il corpo docente.
• Formazione dei docenti negli ambiti di maggiore interesse emersi dal questionario.
Ambito: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
e
Partecipazione alla settimana del PNSD dal 7 al 15 dicembre 2015 e relativa socializzazione
dell’evento (consegna diplomi di partecipazione e pubblicazione dell’esito dell’evento sul
sito).
• Workshop aperto al territorio relativo a Sicurezza e Cyberbullismo.
• Miglioramento ed evoluzione del sito istituzionale della scuola
e
Partecipazione comunità e-twinning
• Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete
con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università
Ambito: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
e
Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto nell’ottica di una sua eventuale
integrazione / revisione,
e
Reperimento di contenuti digitali di qualità e loro condivisione.
• Sviluppo del pensiero computazionale e diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica.
Diffusione dell’uso di piattaforme per la creazione di classi virtuali, la condivisione di materiali
con gli studenti e la creazione di prodotti in collaborazione fra studenti
SECONDA ANNUALITÀ
Ambito: FORMAZIONE INTERNA
• Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.
• Formazione per l’uso degli strumenti tecnologici in dotazione alla scuola.
• Formazione sulle metodologie e sulluso degli ambienti per la Didattica digitale integrata.
• Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa.
• Workshop per tutti i docenti inerenti:
o l’utilizzo di testi digitali
o l’adozione di metodologie didattiche innovative
o Utilizzo di pc, tablet e Lim nella didattica quotidiana.
o Strumenti e metodologie per l’inclusione degli studenti con bisogni speciali
• Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni
successivi.
• Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.
Ambito: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
• Promozione della costruzione di laboratori per stimolare la creatività (creazione di video
lab, creazione di spazi didattici per la peer education, giornalino digitale di Istituto).
• Workshop per studenti e famiglie sulla cittadinanza digitale.
• Partecipazione comunità e-twinning
• Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete
con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università
• Implemeritazione di nuovi spazi cloud per la didattica.
o
Implementazione del nuovo sito internet istituzionale della scuola.
Ambito: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNO VATIVE
• Reperimento di contenuti digitali di qualità e loro condivisione.
• Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: wehquest e flipped classroom.
• Creazione di repository disciplinari per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura
della comunità docenti.
• Potenziamento di Google apps for Education o analoghe.
• Costruire curricola verticali per l’acquisizione di competenze digitali, soprattutto
trasversali.
TERZA ANNUALITÀ
Ambito: FORMAZIONE INTERNA
• Elaborazione di lavori in team e di coinvolgimento della comunità (famiglie, associazioni,
ecc.).
• Creazione di reti e consorzi sul territorio, a livello nazionale e internazionale.
• Realizzazione di workshop e programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti,
famiglie, comunità.
• Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.
Ambito: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
• Promuovere progetti di interazione degli alunni con la cittadinanza (esempio: nonni e
nipoti) nell’ambito digitale.
• Realizzazione di una biblioteca scolastica come ambiente mediale.
• Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e territorio, attraverso servizi
digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di
dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia.
• Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete
con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università.
Ambito: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
• Diffusione della sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: wehquest e flipped
classroom.
• Creazione di repository disciplinari per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura
della comunità docenti.
• Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati (Scratch
Arduino),
partecipazione ad eventi / workshop / concorsi sul territorio.
• Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità
virtuali di pratica e di ricerca.
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