leggenda nella leggenda - Challenge Formule Storiche
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leggenda nella leggenda - Challenge Formule Storiche
Testo: Angelo Seneci Foto: Angelo Seneci, Fabiola Forchini per FotoForchini LEGGENDA NELLA LEGGENDA A d arricchire il fine settimana al “Dino ed Enzo Ferrari” di Imola, con due gare davvero emozionanti ci ha pensato la nutrita pattuglia dei formulisti impegnati nel Challenge Formule Storiche organizzato dalla GPS Classic. La griglia di partenza presentava quindici vetture al via, con netta predominanza della categoria Junior, che la faceva da padrona con ben tredici monoposto, contro le due sole F3. Al lotto dei “soliti noti”, si è unito nell’occasione anche Arturo Merzario, per la prima volta e con grande entusiasmo al volante di una vettura degli Anni 60, la Brabham BT6, in precedenza appartenuta ad uno specialista della Formule Junior, Benedini. “Il Fantino”, non ha deluso le aspettative e, dopo aver preso confidenza con la vettura per lui completamente nuova nelle prove di sabato, svoltesi sotto l’acqua, ha ottenuto il secondo posto in gara uno, anch’essa caratterizzata da pioggia e ha vinto gara due, disputatasi la domenica quasi a sera con pista completamente asciutta grazie ad una bella giornata di sole che ha caratterizzato la seconda giornata di gare. Sul podio insieme al sempre grintoso Merzario, nella gara di sabato, il patron della serie Tommaso Gelmini, primo e Paolo Marzatico, terzo, entrambi al volante di una Branca F Junior. In gara 25 due, conferma di Gelmini, questa volta secondo, che ha preceduto, dopo un bel duello caratterizzato da diversi sorpassi a vicenda, il bresciano Bruno Ferrari, tornato alla velocità dopo il brutto incidente avuto sulla pista di Castrezzato in Franciacorta lo scorso inizio marzo, mentre provava la sua March 701 Formula uno in vista della partecipazione al GP Historique di Monaco. Entrando più nel dettaglio delle due gare, va detto che nella prima, la partenza di Marzatico, terzo tempo in prova, ha sorpreso tutti. Era lui a presentarsi in testa alla prima chicane, affiancato dal poleman Gelmini che non volendo cedere la leadership conquistata con una serie di giri perfetti durante le prove, incorreva però in un “360 gradi”, sfiorato da Merzario, partito dalla seconda posizione in griglia. Il pilota brianzolo, vincitore di tre dei cinque campionati di Formula Junior, organizzati fino al 2005 dalla Scuderia Madunina, peraltro sulla sola pista di Monza, conduceva la gara per tre giri fino a quando Gelmini, prendeva in mano le redini della corsa involandosi verso la vittoria. Anche Merzario superava al settimo degli undici giri Marzatico, a corto di allenamento, dopo un anno di assenza dai campi di gara, che si accontentava quindi di un risultato comunque più che prestigioso. Tra le formule Junior a motore anteriore, Angelo Baiguera, alla sua prima Il podio con il vincitore Merzari (a sinistra calato nell’abitacolo) con in primo piano Tommaso Gelmini, ideatore e organizzatore della fortunata serie. Sopra Giorgio Marchi impegnato nella parata non competitiva e Francesco Zadotti in gara 26 volta con una macchina del genere, teneva sotto controllo Tazio Taraschi con la vettura che porta il suo nome. Mentre si svolgeva tutto questo una grande agitazione vigeva invece nei box, dove, tre vetture, in un primo tempo lasciate schierare sulla griglia di partenza, non sono state invece lasciate partire, ma costrette a rientrare immediatamente. “Un episodio spiacevole” come commenta una sconsolata Patrizia Sbardolini, unica donna in campo e costretta a seguire la gara dal muretto, unitamente ai due piloti svizzeri Haschke e Delea. “Nelle prove, è stata applicata la regola per cui, se un pilota si qualifica con un tempo troppo alto rispetto al poleman (nella fattispecie il 117% ndr) non può prendere il via, se non firmando una liberatoria. Purtroppo nessuno ha pensato a questa regola, normalmente mai applicata, ed ecco quindi la decisione del direttore di gara”. Altro episodio che ha caratterizzato invece la parte finale di gara uno, è stata una bandiera data inavvertitamente dal direttore di gara ad un concorrente che non era il primo. Taraschi, protagonista dell’ episodio, ha così rallentato, convinto la gara fosse finita, facendosi superare da due avversari diretti tra le vetture a motore anteriore, classificandosi alla fine quarto di classe. Si arriva così a gara due dove Marzatico, partito ancora una volta come “una fionda”, viene superato da Merzario durante il primo giro. Da quel momento è iniziata la cavalcata solitaria dell’ex pilota Ferrari ed Alfa Romeo, verso una vittoria ottenuta con ampio margine. Alle sue spalle, ritiratosi Marzatico a metà gara, a causa della improvvisa fuoriuscita del materiale estinguente (è scoppiato l’impianto di estinzione), si assisteva a dei bei duelli tra Gelmini e Ferrari per la seconda posizione, mentre tra le Junior a motore anteriore, Taraschi seguito come un ombra da Baiguera, davano spettacolo, fino alla supremazia del primo. Se queste sono state le gare, non vanno dimenticate le parate, che GPS Classic organizza, per coloro che non hanno le vetture per disputare il campionato, o più semplicemente preferiscono fare un poco di apprendistato sulle più belle piste italiane. Sette le vetture presenti per l’occasione, a partire dalla bellissima Cooper F1 di Giorgio Marchi per passare poi, dalla stupenda Moretti-Branca alla piccola Tagliani Baby Junior degli Anni 60, dalla Brabham F3 alla Formula Ford, per arrivare alle più evolute Formula Abarth e Formula Renault 2000. Fotografie, immagini, commenti della gare fino ad ora disputate, sono disponibili sul sito www.challengeformulestoriche.it, sempre aggiornato e ricco di spunti per gli appassioanti di queste piccole ma agguerrite monoposto. CLASSIFICA CHALLENGE 1. Gelmini Tommaso, 125 punti 2. Taraschi Tazio, 123 3. Baiguera Angelo, 120 4. Ferrari Bruno, 88 5. Delea Angelo, 82.5 6. Beolchi Franco, 75 7. Sbardolini Patrizia, 70 8. Merzario Arturo, 50 9. Marzatico Paolo, 41 10. Baulino Gigi, 35 11. Tonetti Enrico, 35 12. Rabagliati Duncan, 32.5 13. Zadotti Francesco, 27.5 14. Piantelli Maurizio, 25 15. Ripamonti Alessandro, 25 16. Salodini Daniele, 25 17. Haschke Guido, 16 18. Tacconi Simone, 15 19. Minoia Achille, 5 27