Documento 15 maggio - 5 HD - Belluzzi
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Documento 15 maggio - 5 HD - Belluzzi
BELLUZZI - FIORAVANTI ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE C.F. 91337340375 via G.D. Cassini,3 - 40133 BOLOGNA Tel. 051 3519711 - FAX 051 563656 www.belluzzifioravanti.it - [email protected] A.S. 2015/2016 Documento del 15 maggio Progetto DESI / Ducati Classe 5 HD Coordinatore Prof. Roberto Valmori 1 Presentazione della scuola L‟Istituto di Istruzione Superiore “Belluzzi-Fioravanti” nasce il 1° settembre 2011 a seguito dell‟accorpamento di due storici istituti bolognesi, l‟Istituto Tecnico Industriale “Odone Belluzzi” e l‟Istituto Professionale per l‟Industria e l‟Artigianato “Aristotele Fioravanti”. L‟I.P.S.I.A. “A. Fioravanti” di Bologna, da sempre ubicato nella sede di via Don Minzoni 17, viene istituito nel 1957, andando ad occupare le stesse aule che in precedenza, fin dal marzo 1935, erano servite per la “Reale Scuola Segmento Professionale Industriale Maschile e Femminile A. Fioravanti” e successivamente per la “Scuola di Avviamento Professionale”. I primi corsi triennali di qualifica attivati furono quelli di tornitori, riparatori di automezzi e orologiai; dal 1958 fu attivato il corso di elettricisti installatori. Negli anni a venire furono aperte le sedi coordinate di Crevalcore, Molinella e Castiglion de‟ Pepoli, oggi tutte comprese in altri Istituti secondari. L‟I.T.I.S. “O. Belluzzi” sorge nel 1961 quale sezione staccata in Bologna dell‟Istituto Tecnico Industriale “F. Corni” di Modena, acquisendo l‟autonomia nel 1964. Numerose sono le sedi cambiate negli anni, così come le succursali aperte in vari comuni della provincia bolognese: Budrio, Porretta Terme e S. Giovanni in Persiceto, oggi tutte incluse in altri Istituti superiori. Nel 1977 trova la propria definitiva ubicazione nella nuova e ampia sede di via G.D. Cassini 3. Con l‟istituzione della nuova istituzione scolastica si è voluto dar vita ad un polo tecnico-professionale nell‟area sud-ovest di Bologna che appare più congegnale alla definizione di una specifica identità capace di interpretare convenientemente le finalità previste dal riordino dell‟istruzione secondaria di secondo grado e dalla nascita del nuovo sistema di istruzione e formazione professionale regionale. La sede di via Cassini, destinata ad accogliere dal prossimo anno scolastico tutti gli studenti dell‟I.I.S. “Belluzzi-Fioravanti” compreso il corso serale fino ad oggi rimasto in via Don Minzoni, è situata al confine tra il Comune di Bologna, a cui appartiene, e il Comune di Casalecchio di Reno. 2 Presentazione dell'indirizzo della classe 5 HD - DESI - Ducati Diploma Professionale in « Manutenzione e Assistenza Tecnica » Articolazione: Curvatura Meccanica – IPM9 Profilo Il Diplomato di istruzione professionale nell‟indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di: controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell‟ambiente; osservare i principi di igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi; organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi; utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono; gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l‟approvvigionamento; reperire e interpretare documentazione tecnica; assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi; agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità; segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche; operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l‟economicità degli interventi. A conclusione del percorso consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze: 1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti. 2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l‟applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche. 3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione. 4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. 5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti . 6. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d‟arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione . 7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste. 3 PROGETTO DESI L'IIS Belluzzi-Fioravanti, in rete con l‟IIS Aldini-Valeriani Sirani di Bologna e le Aziende Ducati Motor Holding S.p.A. e Automobili Lamborghini S.p.A., ha attivato il Progetto Dual Education System Italy (DESI) per il biennio scolastico 2014/2015 e 2015/2016. Il progetto DESI è un percorso formativo biennale, realizzato d'intesa con la Regione Emilia Romagna e l‟Ufficio Scolastico Regionale per l‟Emilia-Romagna, destinato a 48 giovani in possesso di qualifica professionale che si è svolto alternando periodi di formazione presso i due istituti scolastici e periodi di training on the job presso i Training Center delle due rinomate aziende. Gli studenti partecipanti al progetto godono di una borsa di studio-lavoro mensile di 600€ e coloro che porteranno a termine con successo il biennio potranno conseguire il Diploma di istruzione professionale (Indirizzo Manutenzione e assistenza Tecnica), che permetterà l'accesso al mercato del lavoro e/o consentirà la prosecuzione negli studi post diploma. Agli stessi studenti Ducati Motor Holding S.p.A. e Automobili Lamborghini S.p.A. rilasceranno uno specifico Attestato Aziendale di Professionalità relativo agli indirizzi intrapresi, che agevolerà l'inserimento qualificato nel settore dell'industria automotive. DESCRIZIONE PROFILI E ATTIVITÀ SVOLTE NEL TRAINING CENTER DESI Ducati Motor Holding S.p.A. - biennio 2014 – 2016 Descrizione del progetto Le aziende Ducati Motor Holding S.p.A. e Automobili Lamborghini S.p.A. hanno costituito, con i docenti designati dai due istituti scolastici coinvolti, un team per la progettazione didattica che ha visto la sua nascita ben sei mesi prima dell‟avvio dell‟anno scolastico e che, partendo dalla precisa definizione dei due profili in uscita, ha dettagliato il percorso didattico biennale, condividendone ogni passo e attribuendo ad ogni membro del progetto specifiche responsabilità e competenze. Il percorso in Ducati ha coinvolto dall‟avvio 21 ragazzi ed ha visto dal primo giorno di attività nei Training Center la divisione del gruppo classe in due gruppi di apprendimento, in funzione del profilo in uscita: da un lato il Tecnico Meccatronico Due Ruote; dall‟altro l‟Operatore Macchine CNC. Sono 14 gli allievi che hanno seguito il percorso aziendale relativo al profilo di Meccatronico; 7 quello di Operatore CNC. Nonostante l‟impegno notevole e prolungato nel tempo, non si è registrata ad oggi alcuna defezione. L‟attività presso il training center DESI di Ducati Motor Holding S.p.A. si è svolta per il biennio 2014–2016 nei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno, luglio 2015, per la prima annualità (IV anno), e nei mesi di settembre 2015 e gennaio, febbraio e marzo 2016 per la seconda annualità (V anno). Presso il training center le attività si sono svolte dal lunedì al venerdì con orario 9:00 – 12:00 e 13:00 – 17:00, per un totale di 1.100 ore nei due anni, di cui 650 al primo anno e 450 al secondo. Il percorso formativo è stato studiato e progettato sulla base del modello duale tedesco e si è ispirato ai principi dell‟alternanza scuola-lavoro e dell‟apprendimento in situazione, con metodologie didattiche quali il self learning, la didattica per competenze e per progetti, il peer to peer. Durante la permanenza in azienda, i ragazzi hanno partecipato a centinaia di ore di formazione specializzata di tecnica motociclistica e lavorazioni meccaniche, alternandole a prove pratiche e simulazioni nei due Training 4 Center (uno per profilo) allestiti dall‟azienda all‟interno dell‟area produttiva; a queste ore in ambiente formativo protetto si è aggiunto poi un percorso individuale di cd. “apprendimento in situazione” (definizione aziendale: Learning Station), nel quale gli allievi si sono affiancati in stabilimento agli operatori e, sotto la guida ed il costante controllo di un referente allo scopo addestrato, si sono impegnati nella realizzazione di operazioni via via più complesse, acquisendo con ciò sia esperienza nell‟applicazione dei concetti appresi che competenze e capacità altamente professionalizzanti. All‟interno dei TC gli studenti hanno spesso operato in piccoli gruppi alternati e hanno avuto a disposizione diversi momenti in cui sviluppare tematiche tecniche di loro interesse in modo autonomo, tramite materiali didattici, strumentazioni e veicoli (o parti di essi) messi a loro disposizione dall‟azienda. Profilo Tecnico Meccatronico 2 Ruote Il profilo meccatronico è stato studiato per sviluppare sia la conoscenza delle varie componenti del prodotto motociclistico ed i principi del loro funzionamento sia le interazioni tra di essi, identificando così la motocicletta come sistema. Inoltre, il profilo ha previsto lo studio e l‟iniziale sperimentazione dei sistemi di controllo e diagnostica. Il percorso si è sviluppato a partire da un graduale avvicinamento dei ragazzi agli strumenti di lavoro correntemente utilizzati in Ducati Motor Holding S.p.A., con particolare attenzione agli aspetti legati alla qualità e alla sicurezza sul lavoro. E‟ stata inoltre approfondita l‟interazione tra i vari materiali che vengono normalmente applicati in ambito produttivo. Esercitazioni e prove di verifica sono state progettate e realizzate alla luce della opportunità di combinare lo sviluppo di capacità e competenze spendibili sul mercato del lavoro tanto in ambito produttivo aziendale che in quello tecnico-artigianale per l‟assistenza e riparazione. Argomenti trattati nel 1° anno del Progetto ( Classe quarta ) : Qualità : - Basi del sistema di qualità aziendale - Assicurazione e controllo qualità - Specifiche di qualità e tolleranze - Basi di meccanica nella fisica - Ispezione visiva e analisi e valutazione dei difetti superficiali Produzione : - Attrezzi e maschere di assemblaggio - Tecniche di assemblaggio e montaggio meccanico - Identificazione dei componenti (bar code) - Sistema di produzione aziendale Prodotto e riparazione : - Componenti e assemblaggi della moto - Funzionamento generale e specifico della moto - Basi di fisica, dinamica ed aereodinamica della moto - Il motore e il forcellone - Gamma prodotti Ducati - Organi principali del motore - Curve caratteristiche e dinamica del motore 5 - Impianto di lubrificazione e raffreddamento del motore Combustione Riparazione di un motore, dei freni, sistemi del telaio e sua geometria Processo : - Ciclo di lavoro - Istruzioni di assemblaggio - Metodo delle 5S - Percorsi di fornitura e aspetti ergonomici - Poka Yoke - Organizzazione del posto di lavoro - Cura generale nell'utilizzo degli strumenti e maschere per l'assemblaggio - Management visivo - Contenuti della documentazione e responsabilità di ogni singolo documento Materiali : - Basi di tecnologia dei materiali - Funzione dei materiali ausiliari - Denominazione dei materiali ausiliari Logistica : - Classificazione e immagazzinamento dei componenti e degli assemblaggi - Regole di smaltimento e separazione dei rifiuti riciclabili - Kanban e flusso dei materiali Argomenti trattati nel 2° anno del Progetto ( Classe quinta ) : Qualità : - Parametri di inquinamento - Menu funzioni della moto Produzione : - Collegamenti candela pipetta e cavo - Basi di elettronica - Principali sistemi elettrici ed elettronici a bordo della moto - Tecniche di assemblaggio per particolari elettrici/elettronici Prodotto e riparazione : Funzionamento generale e specifico del sistema elettrico - La sospensione anteriore e posteriore - La carburazione e i gas di scarico - Riduzione delle sostanze inquinanti - L‟iniezione elettronica - Strumenti di diagnosi (Texa, analisi gas di scarico) - Riparazione dei sistemi elettrici ed elettronici 6 - Ruote e pneumatici Manutenzione : - Basi di ispezione e manutenzione - Specifiche di manutenzione - Cause dei guasti Profilo Operatore CNC Il profilo Operatore CNC è stato studiato per sviluppare la conoscenza dei materiali metallici e non, le loro caratteristiche meccaniche e di lavorabilità. Sulla base di queste conoscenze si è realizzato il processo completo: partendo dalla progettazione (disegno CAD), attraverso redazione del ciclo di lavoro, scelta dell‟adeguata utensileria e relativi parametri e scrittura del programma pezzo in linguaggio ISO, si è pervenuti alla produzione vera e propria del pezzo finito, con relativo controllo di qualità. Tutto quanto descritto è stato sviluppato secondo gli standard aziendali attualmente in uso in produzione. Esercitazioni e prove di verifica sono state progettate e realizzate alla luce della opportunità di combinare lo sviluppo di capacità e competenze spendibili sul mercato del lavoro in ambito produttivo aziendale, tanto per la grande che per la piccola scala. Argomenti trattati: Progettazione e produzione di parti e componenti in diversi materiali: - Disegno tecnico - Proprietà dei materiali - Semplici operazioni manuali - Aggiustaggio - Ispezione e automanutenzione - Assemblaggio - Rimontare componenti complessi Macchine: - Pianificare il processo macchina - Setup della macchina - Semplici operazioni con la macchina - TPM - Metodo delle 5S Utensili: - Selezionare l'utensile - Assemblare e presettare - Usure e parametri Processi macchina: - Conformità dei pezzi - Sistema qualità 7 - Ciclo di lavoro Ottimizzazione dei processi Miglioramento continuo Qualità: - Selezionare gli strumenti di misura - Qualità e documentazione - Riconoscere i difetti e correggerli - Impacchettare, immagazzinare Macchine CNC: - Creare programmi - Utilizzare i programmi Comunicare e interagire sul posto di lavoro: - Selezionare le informazioni - Organizzazione e gestione di meeting di gruppo - Presentazioni in pubblico - Analizzare e risolvere conflitti Ducati: - Storia Ducati - Missione strategia 8 Quadro orario Il monte ore, rappresentato nella tabella sottostante in forma settimanale, in realtà è stato concentrato in due periodi didattici: I periodo, dal 28/09/2015 al 23/12/2015 II periodo, dal 30/03/2016 al 06/06/2016 Durante i restanti periodi dell‟anno scolastico, in cui gli studenti erano impegnati nell‟attività aziendale, sono stati organizzati corsi a cadenza settimanale di RECUPERO / POTENZIAMENTO nelle materie di area comune per un totale di 60 ore. QUADRO ORARIO E DOCENTI Disciplina ITALIANO STORIA MATEMATICA LINGUA STRANIERA: INGLESE EDUCAZIONE FISICA TECNOLOGIE ELETTRICOELETTRONICHE E APPLICAZIONI TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE TECNOLOGIE MECCANICHE E APPLICAZIONI Docente Ore settimanali SEBASTIANI ALBERTO TONIN MICHELE ZOCCO ANNA MARIADANIELA MADDALONI DI COSTANZO MARIO 3 2 3 2 1 CABRAS ROBERTO DEGLI ESPOSTI MARCO - ITP 3 ROBERTO VALMORI MARCHETTI PARIDE - ITP 2 SARDONE AGOSTINO PEZZULLO FRANCESCO – ITP (presso I.I.S. Aldini Valeriani) LABORATORI TECNOLOGICI ED PEZZULLO FRANCESCO ESERCITAZIONI (presso I.I.S. Aldini Valeriani) 9 5 3 Gli alunni della classe 5 HD 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. Cognome AGHARDA BENZI BERISA BERNARDI BIGNAMI CAFFA CAROTENUTO CIAN SEREN DANIELLI DE FEUDIS DI CICCO GALIFI KABOCI KASER MARINELLI MBENGUE MINELLI PAGLIARANI PAULINO PORTELLI SANTORO Nome ABDESLAM NICOLAS EMRA ANDREA DENNIS SIMONE CHRISTIAN LUCA DIEGO IVAN ALEX GIUSEPPE ISMAIL KEVIN FELICE ANDREA OUSMANE ALESSANDRO FRANCESCO CARLOS ALBERTO SIMONE ALESSANDRO 10 Relazione sulla classe La Classe 5 HD è composta da 21 (ventuno) studenti di varie estrazioni anche se prevale la provenienza dalla Formazione Professionale. Obiettivo primario è stato il recupero scolastico di soggetti drop-out attraverso il percorso sperimentale DESI, che ha previsto il forte coinvolgimento della Ducati, azienda del territorio ad elevato contenuto tecnologico, nel percorso didattico biennale finalizzato all‟accompagnamento degli studenti al Diploma di Istruzione Professionale. Il modello preso a riferimento è stato quello del Sistema di Istruzione Tecnica e Professionale tedesco. All‟inizio del percorso didattico, gli studenti presentavano una situazione di partenza estremamente eterogenea per provenienza, preparazione, nazionalità e comprensione del progetto; il tratto comune dei giovani adulti selezionati per il progetto consisteva nella passione per la motoristica o per le lavorazioni meccaniche e nella predisposizione per le applicazioni pratiche, accompagnata - tuttavia - da una certa insofferenza per il lavoro in classe. Preso atto dell‟esistenza di oggettive difficoltà nell‟acquisizione di alcune competenze di base, nel corso del corrente anno scolastico sono stati attivati, con l‟ausilio di docenti dell‟Istituto particolarmente preparati ed esperti, percorsi personalizzati di recupero (2 ore il venerdì pomeriggio dal 29/09/2015 al 23/12/2015, aumentate a 6 ore per tutti i dieci venerdì dal 15/01/2016 al 18/03/2016), indirizzati soprattutto a quei soggetti che hanno dimostrato maggiori lacune nelle competenze di base. In questo ultimo caso, gli allievi dei due gruppi classe Ducati (VHD) e Lamborghini (VHL) hanno lavorato per gruppi di livello per ogni specifica disciplina di insegnamento. La professionalità e la disponibilità dei docenti costituenti il Consiglio di Classe, unitamente alla crescente maturazione e presa di coscienza da parte della grande maggioranza degli allievi, hanno consentito il totale superamento dei debiti formativi relativi allo scorso anno e, tramite il miglioramento dei rapporti all‟interno del gruppo classe, il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Solo pochi studenti evidenziano ancora alcune lacune di base. Da rilevare che tutti gli studenti indistintamente, una volta inseriti all‟interno dell‟azienda Ducati, hanno dimostrato un buon interesse partecipativo e maggior disciplina rispetto a quanto evidenziato nel contesto scolastico. A tal proposito risulta significativa la relazione sull‟attività svolta all‟interna del training center aziendale redatta da Luca Baroni - Ducati Training Center Coordinator - e di seguito riportata. Relazione del Training Center Ducati Il secondo anno di corso è iniziato per la classe DESI Ducati a fine agosto 2015. I ragazzi si sono presentati puntuali e motivati e hanno frequentato il percorso proposto dall‟azienda con interesse e costanza. La maggior parte degli allievi ha gestito il periodo di permanenza in azienda dimostrando senso di responsabilità e rispetto delle regole aziendali esplicite, sviluppando capacità di lettura del contesto lavorativo implicito e quindi adattando il comportamento in modo adeguato. Sotto un altro non meno importante profilo, i ragazzi hanno dimostrato comprensione e rispetto delle prescrizioni in materia di sicurezza, indossando costantemente le divise assegnate e i D.P.I. prescritti e seguendo le altre indicazioni fornite (percorsi e vie di fuga, ecc.). Dal punto di vista aziendale si è posto l‟accento sui valori di responsabilità ed impegno, autonomia e propositività, valori in cui Ducati Motor Holding S.p.A. crede e quindi veicola costantemente ai dipendenti così come agli stagisti. Ai ragazzi sono stati insegnati i principi di organizzazione e manutenzione delle aree e postazioni di lavoro, così da mantenerle 11 costantemente pulite ed ordinate, di rispetto degli orari di inizio e fine giornata, così come quelli delle pause, sempre concordate con il trainer aziendale. La crescente responsabilizzazione degli studenti è passata anche attraverso l‟incarico a rotazione, individuale e di gruppo, di effettuare le pulizie di fine settimana dei due TC. I ragazzi hanno dimostrato un notevole e crescente interesse sia per i processi che per i prodotti aziendali e hanno saputo rapportarsi in maniera adulta e costruttiva con i numerosi docenti messi a loro disposizione dall‟azienda e nel corso delle visite didattiche ad aziende del settore ed istituzioni del territorio. Hanno conosciuto tecnici di molti reparti aziendali, produttivi e non, anche intessendo rapporti significativi ed acquisendo da loro conoscenze ed esperienze di varia natura; sotto la loro guida hanno potuto sviluppare competenze e atteggiamenti importanti per il mondo del lavoro: il lavoro in gruppo, la gestione delle tempistiche, l‟identificazione dei problemi e la ricerca di soluzioni in linea con le specifiche di prodotto, l‟orientamento alla qualità e all‟autovalutazione del proprio lavoro in una prospettiva di costante miglioramento. Alcuni allievi si sono contraddistinti per l‟acquisizione di abilità e conoscenze tecniche di buon livello, che hanno consentito loro di sviluppare anche una significativa forma di autonomia nella gestione dei compiti assegnati e li hanno stimolati all‟esplorazione di tematiche tecniche e di procedure anche non immediatamente trattate a lezione. Altri, forse più deboli sia negli aspetti più propriamente scolastici che in quelli aziendali, si sono comunque adoperati per essere di supporto e cercare di capire il prodotto motociclistico ed i metodi di produzione ed assemblaggio delle sue componenti principali, dimostrando una crescita evidente del proprio bagaglio di conoscenze e capacità. L‟obiettivo di Ducati Motor Holding S.p.A. è stato fin dai primi giorni quello di impegnarsi per affiancare e supportare i ragazzi in un percorso che per loro era evidentemente molto sfidante e anche dall‟esito incerto. A tal proposito, anche sulla base delle stesse richieste dei ragazzi, alcune ore sono state dedicate ad integrazione di quelle scolastiche per poter realizzare esercitazioni e revisioni degli argomenti trattati a lezione. Si è optato per questa soluzione proprio a fronte della motivazione dimostrata da alcuni allo scopo di superare le difficoltà nelle materie di base. Per gli studenti che hanno saputo rimanere in linea con il percorso scolastico o che hanno preferito concentrarsi unicamente sul percorso aziendale, sono stati previsti momenti di approfondimento o percorsi individuali in aree aziendali di maggiore complessità tecnico-operativa. Da un punto di vista disciplinare, infine, non ci sono episodi o situazioni particolarmente significative da segnalare, così come non sono emerse particolari criticità: qualche inevitabile momento di tensione o disattenzione ha richiesto un richiamo e/o un confronto con il coordinamento aziendale, ma nulla che abbia reso necessario il ricorso a richiami più ufficiali. Sicuramente è stata necessaria una grande e costante determinazione da parte dei ragazzi nel portare a compimento questo percorso, che ha richiesto per alcuni anche una riflessione ed una revisione generale del proprio progetto di vita, portandoli ad operare valutazioni anche importanti sul rapporto costi/benefici dell‟investimento formativo su loro stessi. Infatti l‟impegno richiesto sia dall‟azienda che dalla scuola e le oggettive difficoltà logistiche per alcuni nel raggiungere la sede aziendale dal proprio domicilio hanno rappresentato criticità non indifferenti. Nel complesso la classe, che in avvio del percorso si presentava come detto disomogenea in quanto una somma di storie individuali, oggi dimostra significativi miglioramenti sia nei rapporti tra gli allievi (e quindi capacità di accettazione delle differenze e delle difficoltà altrui, capacità di dialogare con tutti, capacità di non discriminare e giudicare le persone, orientandosi ad una migliore comprensione delle specificità individuali), sia nella capacità di collaborazione per raggiungere insieme i comuni obiettivi, ossia quello scolastico del Diploma e quello aziendale dell‟acquisizione di competenze professionalizzanti. 12 Classe V H Ducati Italiano Programma svolto: La classe VH Ducati del progetto DESI ha affrontato un percorso letterario centrato sul Novecento, senza però seguire un percorso strettamente cronologico. È stata invece privilegiata un'ottica tematica, cercando di proporre i testi e gli autori che potessero risultare più motivanti per gli studenti. Tale scelta è stata dettata dalla specificità del percorso DESI, che ha nella rimotivazione degli studenti uno dei suoi obiettivi principali. Nel contempo si è cercato di insistere sulle tecniche di scrittura, in particolare sulla stesura del saggio breve o dell'articolo di giornale, in vista della prima prova dell'esame di Stato, approfondendo spesso temi legati all'attualità in discussioni collettive e partecipate, che permettessero poi di affrontare con maggiore consapevolezza la stesura di un saggio breve o di un articolo di giornale. A questo scopo è stato necessario rivedere alcune competenze morfosintattiche e grammaticali di base. Un'altra area della competenza scritta su cui si è cercato di porre l'attenzione è quella del riassunto, considerando quanto la stesura di una sintesi scritta sia in grado di attivare le diverse competenze di literacy essenziali anche e soprattutto in ottica extrascolastica. Per quanto riguarda gli autori e le opere affrontati, si è iniziato con autori che fossero legati al tema della guerra: sono stati letti brani dal “Sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern, da “Guerre Politiche - Vietnam” di Goffredo Parise, nonché alcune poesie di Giuseppe Ungaretti, ovvero “Soldati”, “I fiumi”, “Veglia”, “Fratelli”. Di Ungaretti si è anche cercato di inquadrare la figura nel contesto storico, approfondendone la biografia. Successivamente è stata affrontata la lettura di alcuni brani da “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino. La classe ha inoltre partecipato ad un incontro con l'autore di una graphic novel sulla vita di Primo Levi (“Una stella tranquilla, di P. Scarnera), grazie al quale è stato possibile approfondire la vita e l'opera di Primo Levi, anche con la lettura di brani da “Se questo è un uomo”. Nella seconda parte dell'anno, nonostante il lavoro fosse sempre più focalizzato sulla preparazione in vista della prima prova dell'esame di Stato, si è affrontata l'opera di G. Pascoli, leggendo e analizzando in classe la poesia “X Agosto”, e quella di G. D'Annunzio, con la lettura e l'analisi della poesia “I pastori”. Nell'ultima parte dell'anno si confida di riuscire ad introdurre il Futurismo, che offre diverse possibilità di collegamenti interdisciplinari con l'area tecnico pratica. Si progetta dunque la lettura del Manifesto del Futurismo del 1909. Metodo di lavoro: Per quanto riguarda l‟ambito letterario, i testi sono stati letti e commentati collettivamente, cercando di comprenderne i meccanismi interni e di inserirli nel contesto storico. Per approfondire e stimolare la ricerca sono stati utilizzati anche supporti audiovisivi con l‟utilizzo della LIM (letture dei testi da parte degli autori stessi, come nel caso di Ungaretti; interviste all'autore, come nel caso di M. Rigoni Stern intervistato da Marco Paolini nella sua casa di Asiago; immagini fotografiche e filmiche per la comprensione degli ambienti e delle situazioni presenti nei testi). Relazione sulla classe La classe si presenta disomogenea per provenienza geografica degli studenti, nei risultati, nell‟impegno, nelle competenze di base, nella capacità di attenzione. Ci sono diverse criticità, anche gravi, tanto nella scrittura quanto nell‟esposizione orale e nella lettura, specie per gli alunni non italofoni che sono ancora in un fase di apprendimento della lingua italiana come L2. Si segnala anche una diffusa immaturità, che però nel complesso non ha impedito agli studenti di essere partecipi nei discorsi svolti e di rispondere positivamente agli stimoli a partecipare, riuscendo, nei momenti di lettura dei testi, a fare interventi pertinenti. 13 Programma Storia Classe V H Ducati - Storia Programma svolto: La classe ha cambiato nel corso dell‟anno due docenti, fatto che ha posto problemi alla continuità e all‟omogeneità della didattica. La prof.ssa Simona Farenza, che ha seguito la classe dall‟inizio dell‟anno scolastico alla fine di dicembre, in linea con il programma presentato a inizio anno, finalizzato alla conoscenza dei principali eventi storici caratterizzanti la fine dell‟Ottocento e il Novecento, ha impostato un percorso didattico di tipo cronologico, a partire dal Congresso di Vienna per arrivare all‟Italia post-unitaria, con unità di approfondimento sulla crisi e sulla trasformazione dell‟ economia industriale alla fine dell‟800, sulla crisi agraria in Europa, sulle grandi migrazioni, sulla seconda rivoluzione industriale, sulla nascita dei grandi monopoli, sugli interventi dello stato nell‟economia. Il sottoscritto, Alberto Sebastiani, che ha assunto la docenza effettiva della classe alla fine di marzo, per non sconvolgere l‟impianto didattico impostato, ha seguito l‟ordine cronologico. Con un percorso di sole 16 ore sono stati affrontati, con un‟introduzione e una panoramica generale, ripartendo dalla Seconda rivoluzione industriale e dalle implicazioni economiche, politiche, commerciali, militari che essa ha comportato, l‟esperienza coloniale italiana in Eritrea e in Libia prima della Grande guerra e l‟età giolittiana, la Prima guerra mondiale, l‟ascesa dei regimi totalitari in Europa. Si confida di riuscire, nelle ore restanti, ad affrontare almeno un‟introduzione alla seconda guerra mondiale e alla Resistenza. Nello specifico: Modulo n.1: il colonialismo italiano Competenze - obiettivi: Saper individuare i momenti generali della prima avventura coloniale italiana. Saper ricostruire il quadro politico internazionale del colonialismo in Africa e gli interessi economici che hanno spinto il Regno d‟Italia all‟impresa. Saper leggere il conflitto e gli interessi internazionali attraverso carte storico-politiche Percorso Contenuti / Unità didattiche 1. L‟apertura del Canale di Suez e le nuove rotte commerciali 2. Le tappe del colonialismo italiano: Assab e Massawa, Eritrea e Somalia 3. La sconfitta di Adua e l‟immaginario italiano dell‟Africa 4. L‟Italia Giolittiana 5. L‟Italia e la conquista della Libia 6. Il conflitto con l‟Impero Ottomano Modulo n.2: la Prima guerra mondiale Competenze - obiettivi: Conoscere la potenza degli Stati in azione. Conoscere i momenti salienti del conflitto mondiale, in particolare per l‟Italia Comprendere le relazioni politiche e le alleanze che hanno portato al conflitto Percorso Contenuti / Unità didattiche: 1. Presentazione attraverso mappe storiche e politiche dell‟Europa dal 1871 al 1914 14 2. 3. 4. 5. Presentazione sintetica della situazione dei tre principali imperi: Russo, Ottomano, Austro-Ungarico L‟attentato di Sarajevo L‟Italia e il cambiamento di alleanze Le fasi del conflitto sul fronte italiano Modulo n.3: Il totalitarismo Competenze – Obiettivi: Comprendere il concetto di Totalitarismo Comprendere le conseguenze del Trattato di Versailles Riconoscere le ragioni del consenso e la forza della propaganda nell‟Italia fascista Percorso Contenuti / Unità didattiche: 1. Presentazione del Trattato di Versailles e della “vittoria mutilata” 2. Presentazione del concetto di Totalitarismo in Hannah Arendt 3. Sintesi delle fasi della rivoluzione russa e della nascita dell‟Urss: dalla domenica di sangue allo stalinismo 4. L‟Italia e il fascismo: dal biennio rosso all‟ascesa del fascismo 5. La propaganda e l‟Italia del regime fascista Metodo di lavoro: I percorsi affrontati dal sottoscritto sono stati costruiti con supporti audiovisivi e con l‟ausilio della LIM, organizzati a partire dalla lettura di carte geografiche politiche storiche dell‟Europa e del mondo per presentare agli studenti come essi siano stati “disegnati” politicamente. I supporti audiovisivi sono stati soprattutto dei webdocumentari disponibili on line sui siti Rai e Zanichelli. In particolare, per la Prima guerra mondiale e le fasi successive, sono stati utilizzati i video realizzati per il progetto “Grande Guerra” e condotti da Carlo Lucarelli. Per il totalitarismo si è riflettuto in particolare sulla definizione che ne dà Hannah Arendt e si è ragionato con gli studenti ad esempio sulla spettacolarizzazione delle adunate e sull‟uso della comunicazione attuato dal regime fascista in Italia. Si confida di riuscire a lavorare sulla seconda guerra mondiale e soprattutto sulla Resistenza utilizzando l‟Atlante delle stragi nazifasciste recentemente messo on line. Eventuali argomenti trattati a livello inter/pluri disciplinare Il totalitarismo, in particolare il fascismo, è stato affrontato riflettendo anche sulla raffigurazione mediatica che il regime offriva all‟Italia e dell‟Italia stessa. In generale, sono state presentate connessioni tra il momento storico in questione e la produzione letteraria coeva, per quanto non in maniera sistematica e approfondita. Relazione sulla classe La classe si presenta disomogenea per provenienza geografica degli studenti, nei risultati, nell‟impegno, nelle competenze di base, nella capacità di attenzione. Ci sono diverse criticità, anche gravi, tanto nella scrittura quanto nell‟esposizione orale e nella lettura, e una diffusa immaturità, ma nel complesso gli studenti sono stati coinvolti nei discorsi svolti e hanno risposto positivamente agli stimoli a partecipare, tanto che tutti sono stati in grado di fare interventi pertinenti. 15 CLASSE V Ducati - ANNO SCOLASTICO 2015-2016 - DOCENTE: SIMONA FARENZA Obiettivi minimi Esporre in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli eventi storici studiati; Usare con proprietà i fondamentali termini e concetti propri del linguaggio storiografico; Distinguere i molteplici aspetti di un evento e l‟incidenza in esso dei diversi soggetti storici; Confrontare le differenti interpretazione che gli storici danno di un medesimo fatto o fenomeno, in riferimento Conoscenze. Conoscere i principali eventi storici caratterizzanti la fine dell‟Ottocento e il Novecento Apprendere i concetti portanti e le linee guida della Costituzione attraverso il processo storico in cui è maturata Competenze. Relazionare brevemente per iscritto e oralmente su argomenti noti con sufficiente proprietà di linguaggio e coerenza argomentativa Saper collocare in modo appropriato i diversi fenomeni storici Saper individuare analogie e differenze fra i fenomeni storici Saper esprimere le proprie opinioni argomentandole e utilizzando il lessico specifico della disciplina Capacità. Acquisire la consapevolezza dei diritti- doveri del cittadino. MODULO N. 1 : “Dal Congresso di Vienna all‟Unità d‟Italia”. Competenze - obiettivi: S a p e r i n di vi d u ar e i c ar a t t er i ge n er a l e d el l a s o c i e t à d i A nc i en t R egi me . S a p e r r i c o st r ui r e i l qu a d r o p o l i t i c o e u r op eo d e l l a R es t au r a zi on e. S a p e r r i c o no s ce r e l e p a r ol e d el l a st o r i a ( R i s or gi me n t o , gu e r r e d i p l o ma zi a ) e u t i l i zza r l e c o n pr o pr i et à e c oe r e n za . d ‟ i nd i pe n de n za , Percorso C o n t e n u t i / U ni t à d i d a t t i c h e 1. La Restaurazione in Europa. 2. Gli stati italiani fra il 1831 e il 1846. 3. L'Italia nel biennio delle riforme (1846 - 1848). 4. Le rivoluzioni del 1848-49 in Europa e in Italia. 5. L' unificazione dell'Italia. 6. Il Regno d'Italia. MODULO N. 2 : “L‟Italia postunitaria” Competenze - obiettivi: C o n o s c er e i l s i gn i f i cat o d ei t e r mi n i D es t ra e S i ni st r a s t or i ch e . E s s e r e i n gr a d o d i ut i l i zza r e c o r r e t t a me n t e i l l i n gu a ggi o s p e c i f i c o d el l a ma t e r i a , l e gge r e c a r t e st or i co -p o l i t i c he e c os t r u i r e t a vo l e c r o n o l o gi c he . Percorso C o n t e n u t i / U ni t à d i d a t t i c h e : 16 1. 2. 3. 4. 5. Organizzazione economico-politica del nuovo Stato. Il Brigantaggio meridionale. Le annessioni di Roma e del Veneto. Destra e Sinistra Storiche. Il Decollo industriale italiano e la crisi di fine secolo. MODULO N. 3: “ L‟età degli stati-nazione” Competenze – Obiettivi: Mettere a fuoco il concetto di "seconda rivoluzione industriale" sotto il profilo tecnologico e quello dell'organizzazione economica. Illustrare le conseguenze esercitate dall'affermarsi della società industriale di massa sui sistemi politici, concentrando l'attenzione sul tema del suffragio e della sua estensione. Spiegare che cosa fu l'imperialismo, mostrarne le differenze rispetto al colonialismo classico e individuarne le cause, mettendo particolarmente in luce gli elementi ideologici derivanti dalla trasformazione dell'ideale nazionalista. Conoscere nei tratti essenziali il quadro politico delle diverse potenze europee in questa fase storica. Percorso C o n t e n u t i / U ni t à d i d a t t i c h e : 1. 1873-1896: Crisi e trasformazione dell‟ economia industriale. 2. La crisi agraria in Europa: effetti economici e sociali. 3. Le grandi migrazioni- il significato economico e sociale dell‟emigrazione. 4. La seconda rivoluzione industriale. 5. La nascita dei grandi monopoli. 6. Interventi dello stato nell‟economia. 17 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "Belluzzi - Fioravanti" - Bologna 5HD - D.E.S.I. A.S. 2015/2016 Disciplina: Matematica Docente: Zocco Anna PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA Equazioni di primo grado e sistemi lineari: Equazioni: definizione, concetto di soluzione, grado e classificazione di un'equazione, principi di equivalenza delle equazioni. Sistemi lineari di due equazioni in due incognite: definizione, rappresentazione, classificazione a seconda della soluzione e risoluzione con il metodo del confronto. Equazioni di secondo grado: Insiemi numerici: insieme Q , R e relative operazioni, proprietà delle potenze. Definizione, forma normale e classificazione di un'equazione di secondo grado (complete e incomplete, intere e fratte), formule risolutive di un'equazione di secondo grado. Il piano cartesiano e l‟equazione della retta: Piano cartesiano: Sistema di riferimento cartesiano ortogonale, punti nel piano e loro individuazione, distanza tra due punti, grafico di una retta data la sua equazione. Equazione della parabola: Concetto di luogo geometrico, definizione e rappresentazione grafica di una parabola, intersezione tra parabola e assi cartesiani. Disequazioni di primo e secondo grado: Intervalli di numeri reali e loro rappresentazione grafica. Disequazioni: definizione, grado, soluzioni di una disequazione e risoluzione di semplici disequazioni intere e fratte a coefficienti numerici. Problemi risolvibili mediante equazioni o disequazioni di primo e secondo grado. Moto rettilineo uniforme e moto accelerato( equazione della retta e della parabola): problemi da risolvere mediante equazioni e disequazioni di primo e secondo grado Funzioni definizione e loro classificazione: Relazioni e funzioni: definizione di relazione, funzione, proprietà, classificazione. Il dominio naturale di una funzione. Dominio di funzioni razionali ed irrazionali, intere e fratte. Calcolo delle simmetrie di una funzione: pari e dispari Studio del segno di una funzione Intersezione con gli assi cartesiani Studio della funzione omografica. I limiti funzioni continue e discontinuità: Limite di una funzione: concetto intuitivo, limite finito e infinito, limite destro e sinistro. Calcolo dei limiti di funzione r azi onali i nt ere e fr att e. Definizione di funzione continua Discontinuità di prima, seconda e terza specie. Asintoti verticali, orizzontali e obliqui e corrispondenti equazioni. Studio di funzioni, rappresentazione grafica: Grafico e caratteristiche principali delle funzioni elementari: retta, parabola, cubica, funzione modulo, iperbole equilatera; grafico delle funzioni esponenziale, logaritmica, funzione seno, coseno e tangente. Rappresentazione grafica di semplici funzioni razionali intere e fratte Bologna , 12-05-2016 18 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ Belluzzi - Fioravanti“ RELAZIONE FINALE Anno Scolastico 2015/16 Classe: 5HD Ducati (Desi) Docente: ZOCCO ANNA Situazione di partenza – Il livello di preparazione iniziale è apparso frammentario e inadeguato. In molti casi infatti, quando si è reso necessario fare riferimento a temi trattati nel corso degli anni precedenti, ho riscontrato difficoltà nel realizzare collegamenti e nell‟utilizzare le conoscenze acquisite. La maggior parte degli alunni non possedeva le conoscenze necessarie ad affrontare in modo approfondito il programma previsto per il quinto anno. Tenuto conto delle condizioni di partenza, il lavoro svolto è da considerarsi nel complesso soddisfacente. Partecipazione e interesse –Gli alunni hanno dimostrato, inizialmente, qualche difficoltà a seguire le lezioni nei momenti in cui esse assumevano un carattere più teorico. Solo pochi studenti hanno mostrato sin da subito conoscenze adeguate al percorso scolastico e un impegno costante. Nel corso dell‟anno gli studenti sono stati spronati e incoraggiati a mettersi in gioco. Spesso, infatti, il loro approccio è stato di rinuncia per paura, ansia e per i tanti (a volte dolorosi) fallimenti accumulati nel corso degli anni di scuola. Nel corso dell‟anno gli equilibri e i risultati ottenuti sono rimasti pressoché invariati, anche se, occasionalmente, gli studenti hanno mostrato una partecipazione più attiva e un certo interesse. Alcuni studenti hanno continuato a mostrare scarsissimo interesse e impegno nel lavoro scolastico e in tutte le attività proposte. Obiettivi conseguiti Conoscenze –Buona parte degli studenti presenta conoscenze non del tutto sufficienti, ma questi risultati sono dovuti in particolare alla consistenza e importanza di lacune pregresse. In pochissimi casi le conoscenze sono state acquisite in modo completo ed approfondito. Competenze – Le competenze acquisite sono in relazione con il grado delle conoscenze in possesso dei diversi studenti, anche se a volte nell‟applicazione alcuni mostrano incertezze che non hanno una giustificazione nella mancata conoscenza, ma piuttosto in una certa insicurezza nell‟affrontare esercizi e problemi. Metodologie, strumenti e supporti didattici utilizzati Lezione frontale, lezione partecipata. Discussione guidata. Risoluzione collaborata di eserciti, quesiti e problemi. Attività di laboratorio, utilizzo di sussidi multimediali (app), materiali disponibili in rete, test online, libri di testo, appunti presi durante le lezioni, schede di approfondimento e di recupero. La valutazione ha tenuto conto dei livelli di partenza, dei comportamenti e delle abilità acquisite rispetto agli obiettivi educativi e didattici, dell'impegno, della partecipazione, della conoscenza dei contenuti, dell'assiduità della frequenza scolastica. Bologna, 12 Maggio 2016 Prof.ssa Anna Zocco 19 Programma Svolto Lingua Inglese 5H Ducati MODULO N° 1 TITOLO: Prof. Maria Daniela Maddaloni GRAMMAR REVISION Essere in grado di comprendere e comunicare mediante una conversazione di carattere generale PREREQUISITI Essere in grado di leggere e comprendere testi semplici COMPETENZE D’USCITA Essere in grado di: Redigere una breve relazione di avvenimenti al presente, al passato e al futuro Leggere e comprendere documenti Essere in possesso di un vocabolario sufficiente per districarsi in semplici situazioni di vita quotidiana. DESCRITTORI DELLE COMPETENZE DI USCITA Essere in grado di comunicare con espressioni semplici. Essere in grado di rispondere a domande relative ad argomenti di vita personale in diversi archi temporali. Articolazione del modulo n° 1 in 3 Unità Didattiche TITOLO: GRAMMAR REVISION UNITÀ DIDATTICHE U.D. 1 Simple Tenses OBIETTIVI Saper parlare delle abitudini e di azioni in svolgimento CONTENUTI Simple Present Present Continuous Avverbi di Frequenza U.D. 2 Past Tenses OBIETTIVI Saper descrivere avvenimenti accaduti nel passato CONTENUTI Simple Past Present Perfect Past Continuous Paradigmi dei verbi irregolari Avverbi di tempo. Espressioni temporali. U.D. 3_ Future Tenses OBIETTIVI Comprendere e spiegare avvenimenti progettati per il futuro CONTENUTI Simple Future Present continuous con valore di futuro Be going to (futuro intenzionale) 20 MODULO N° 2 TITOLO: SAFETY AT WORK Essere in grado di: Trarre informazioni specifiche da un testo; Utilizzare termini tecnici. PREREQUISITI COMPETENZE D’USCITA Essere in grado di: Saper riassumere un testo tecnico in forma scritta e orale Utilizzare la terminologia specifica DESCRITTORI DELLE COMPETENZE DI USCITA Lo studente dovrebbe aver conseguito un livello di preparazione corrispondente almeno al al livello B1 ( Comprensione Scritta e Orale, Semplice Produzione Scritta e Orale) Articolazione del modulo n° 2 in 2 unità didattiche TITOLO: SAFETY AT WORK Safety at work U.D. 1 Obiettivi Contenuti Conoscere le misure generali per la protezione della salute e per la sicurezza dei lavoratori e essere in grado di esporre i contenuti in Lingua Inglese. Safety Rules Hazards and Risks Unità Didattiche U.D. 2 Working safely Usare la terminologia specifica per parlare di Prevenzione dei Rischi Obiettivi Contenuti Behaviour in a workplace P.P.E. Warnings and Signs 21 Istituto di Istruzione Superiore “ Belluzzi – Fioravanti” via G.D.Cassini, 3 - 40133 BOLOGNA TEL 051 3519711 FAX 051 563656 Mail: [email protected] PEC: [email protected] Sito internet: www.belluzzifioravanti.it Materia Scienze motorie e sportive Docente Mario Di Costanzo Classi 5 anno sezione H-D; H-L progetto D.E.S.I. 1. Finalità Nell’ultimo anno della scuola superiore l'insegnamento dell'educazione fisica, è finalizzato alla piena valorizzazione della personalità dello studente. Gli ambiti di esperienza offerti dalla disciplina ( la competizione, il successo, l’insuccesso, la progettazione di percorsi per raggiungere un obiettivo, il fare e lo stare con gli altri, la condivisione di regole) favoriscono l’acquisizione di corretti stili comportamentali e di abilità trasferibili in qualunque altro contesto di vita. 2. Obiettivi didattici La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie: conoscere gli effetti positivi generati dai percorsi di preparazione fisica specifici:controllare la postura e l'azione in relazione alle proprie percezioni. utilizzare autonomamente le principali tecniche di distensione muscolare controllare l'entità dello sforzo in relazione al compito, al contesto e alle attitudini personali; considerare e controllare i propri stati emotivi. Lo sport, le regole ed il Fair Play conoscere e applicare le strategie tecnico – tattiche dei giochi sportivi; concatenare più abilità, sportive ed espressive in situazioni complesse; utilizzare in modo personale e creativo le abilità motorie specifiche degli sport e delle attività praticate; affrontare il confronto agonistico con un etica corretta; sapersi esprimere in ambito sportivo con una gestualità consapevole e adeguata alle diverse contingenze. Benessere, salute, sicurezza e prevenzione valutare l'efficacia di un programma di lavoro misurandone gli effetti su di sé; assumere stili di vita e comportamenti proattivi nei confronti della propria salute, conferendo il giusto valore all'attività fisica e sportiva; intervenire in caso di infortunio, con un primo soccorso adeguato. Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico Praticare attività motoria e sportiva all’aperto. Capacità di lettura ed interpretazione dello sforzo fisico tramite il supporto di tecnologia digitale per il monitoraggio dei parametri fisiologici durante e dopo l’attività fisica. 3. Contenuti 22 Attività aerobica,(soprattutto nella prima parte dell'anno) utilizzando diverse metodiche di allenamento: - corsa di resistenza, - lavoro su circuito, - percorsi con stazioni differenziate. Monitoraggio del dispendio energetico e del calcolo calorico annesso. Esercizi ginnici di attivazione neuromuscolare e potenziamento delle capacità condizionali di base. Giochi ed attività ludiche non codificate, finalizzate allo sviluppo della collaborazione, delle capacità condizionali e coordinative. Attività sportive individuali e di squadra, tecnica dei fondamentali e acquisizione delle regole di gioco. Cenni e approfondimenti teorici delle attività trattate. 5. Metodologia e strumenti Le lezioni di educazione fisica si svolgeranno in aula, nella palestra della scuola e in alcuni momenti dell'anno, compatibilmente con le condizioni climatiche e con la tipologia di attività proposte, anche all'aperto, negli spazi esterni all'edificio scolastico. Verranno utilizzati in modo funzionale all'apprendimento e al conseguimento degli obiettivi indicati il materiale e l' attrezzatura in dotazione, materiale didattico fornito dal docente, ricerca individuale integrativa. La metodologia adottata utilizza: lezioni frontali e guidate; assegnazione di compiti di realtà; esercitazioni tecnico sportive (svolte anche all'aperto); esercitazioni individuali, in coppia e in piccoli gruppi; circuiti attrezzati. Le esercitazioni pratiche saranno sempre supportate da spiegazioni tecniche relative all'argomento trattato, l'impegno fisico richiesto sarà sempre adeguato all'età degli allievi, e alle condizioni generali presenti. Infine, si cercherà, ove lo si ritenga opportuno, di offrire situazioni educative individualizzate. 6. Modalità di verifica e valutazione I momenti di verifica, sempre esplicitati agli studenti, saranno differenziati a seconda degli argomenti e delle abilità da verificare. Per le prove di valutazione, almeno tre per ogni quadrimestre, verranno utilizzati i seguenti strumenti: - osservazione diretta e sistematica da parte dell’insegnante con registrazione dei risultati ottenuti in relazione alle capacità e competenze prendendo in considerazione test, prove pratiche ed interrogazioni orali. La valutazione finale di ogni singolo studente terrà conto dei risultati ottenuti, dei miglioramenti raggiunti rispetto alla situazione di partenza, dell'impegno, dell'interesse e della partecipazione dimostrati nel corso dell'intero anno scolastico. Nella valutazione di alunni con esonero dalle attività pratiche si terrà inoltre conto del grado di acquisizione di conoscenze e competenze necessarie ad un reale e significativo coinvolgimento in compiti di giuria, arbitraggio e di assistenza tecnica e morale al lavoro dei compagni nonché del livello di autonomia organizzativo raggiunto. 23 7. RELAZIONE 5HD La classe è composta da studenti poco motivati allo sviluppo delle capacità ed abilità motorie pregresse, a livello medio basso per la loro classe di età. Tuttavia si distinguono gruppi che prediligendo attività sportive di squadra ed individuali consone alle loro attitudini, e delle quali alcuni si interessano a livello extrascolastico, riescono ad organizzarsi in attività collaborative e ben organizzate nell’uso e nella gestione degli spazi e degli strumenti in dotazione. I contenuti teorici proposti, volti all'acquisizione di corretti sili di vita in funzione della salute e prevenzione trasferibili in funzione delle attività motorie quotidiane sia sportive che del tempo libero, non hanno sviluppato conoscenze addizionali a quelle già possedute in termini di contenuti semplici derivanti dal proprio background personale. Difficile è stato coinvolgere l'intero gruppo classe in attività che superassero una ossequiosa attenzione anche tramite interazioni pertinenti di parte della classe, che non si è assunta comunque responsabilità di ricerca ed approfondimento personale. Nell'attività laboratoriale in palestra il gruppo classe si è mostrato collaborativo ed organizzato in attività divise in settori specifici del campo riuscendo a conciliare personali esigenze ed attitudini personali con gli obiettivo formativi. Tuttavia risulta difficile coinvolgere l'intero gruppo classe in attività diversificate, alcuni studenti rimangono radicati nelle proprie certezze motorie senza lasciarsi coinvolgere nello sperimentare diverse prospettive, punti di vista e tecniche di altre attività motorie proposte. Solo alcuni sono riusciti in questo creando un feedback propositivo di volontà di crescita personale sul controllo motorio del gesto in maniera abile e consapevole. 24 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” BOLOGNA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DOCENTE : ROBERTO CABRAS MATERIA : Tecnologie Elettrico- Elettroniche CLASSE V DESI (Ducati) a . s . 2015/2016 LIBRO DI TESTO Tecnologie Elettrico – Elettroniche e Applicazioni 2 Coppelli/Stortoni – Mondadori CONTENUTI MODULO 1 Reti logiche combinatorie : segnali analogici e digitali, sistema binario, porte logiche e realizzazione di semplici reti combinatorie MODULO 2 Elementi di Elettronica non lineare: diodo raddrizzatore, diodo led e diodo zener, conversione da corrente alternata a continua, transistor BJT come interruttore. MODULO 3 Sensori e Trasduttori: Sensori di temperatura, di posizione e di forza: impiego e condizionamento MODULO 4 Amplificatori Operazionali e condizionamento dei segnali: Parametri caratteristici di un amplificatore, amplificatore invertente e non invertente, buffer e amplificatore differenziale Metodi Lezione frontale, discussione guidata, esercitazioni in classe Mezzi Componentistica elettrica elettronica, strumentazione e apparecchiature di base, software di simulazione (Laboratorio tecnologico). Spazi e tempi Aula e laboratorio (Laboratorio Tecnologico). Impegno orario 2 ore/settimana Criteri e strumenti di Valutazione Partecipazione attiva alle lezioni ed ai feed-back, prove sommative scritte, questionari. Griglia docimologica standard. Obiettivi Minimi Saper utilizzare la strumentazione elettronica di base, conoscere la differenza tra corrente continua e alternata, i parametri della tensione di rete, E‟ richiesto inoltre di riconoscere, anche in alcune applicazioni di principio, componenti elettrici-elettronici fondamentali come il resistore, il condensatore, il transistore interruttore, diodi raddrizzatori, Led, Zener, circuiti integrati digitali, amplificatori ad operazionale, nonché di saperli impiegare per piccole applicazioni nel condizionamento del segnale con l‟impiego di trasduttori, sensori e attuatori. Risultati ottenuti. Il livello di partenza della classe e l‟impegno non sempre adeguato dimostrato da alcuni studenti ha reso necessario un significativo ridimensionamento della programmazione iniziale e degli obiettivi minimi. Per gli studenti che hanno frequentato con regolarità le lezioni si ritengono raggiunti gli obiettivi minimi e si rilevano anche casi in cui tali obiettivi risultano ampiamente superati. 25 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE BELLUZZI - FIORAVANTI - BOLOGNA – Docente: Prof. Ing. ROBERTO VALMORI PROGRAMMA EFFETTUATO – ( ITP Prof. Paride Marchetti ) Materia : TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE Anno scolastico 2015/2016 Profilo della Classe 5 HD Classe composta da studenti di varie estrazioni , adulti , borsisti vincitori della selezione aziendale anche non di madre lingua italiana , con preparazione non sempre omogenea , specificatamente nella materia . Dal punto di vista del rendimento , quello della classe nel suo complesso è stato soddisfacente : l‟ interesse si è riscontrato di più per la parte aziendale rispetto a quella prettamente scolastica . Il problema dell‟ esposizione orale , per alcuni studenti , stranieri e non , è ancora in via di risoluzione . Obiettivi Finalità formative : 1. utilizzare strumenti e tecnologie specifiche nel rispetto della normativa di sicurezza ; 2. seguire le normative tecniche e le prescrizioni di legge per garantire la corretta comprensione delle tecnologie meccaniche applicate all‟ impiantistica , alla corretta manutenibilità ed alla loro organizzazione economica ; 3. padroneggiare l‟ uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro , alla tutela della persona , dell‟ ambiente , del territorio ; 4. individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione ; 5. utilizzare strategie orientate al risultato , al lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità ; 6. utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare nella normativa di riferimento ; 7. riconoscere e applicare i principi dell‟ organizzazione , della gestione e del controllo delle diverse tipologie impiantistiche , con riferimento alla loro manutenibilità , assicurando i livelli di qualità richiesti . Contenuti disciplinari Modulo 1 : NOZIONI DI TECNOLOGIA MOTORISTICA Analisi dei cicli termodinamici Otto e Diesel , con riferimento alle varie trasformazioni termodinamiche Caratteristiche dei vari combustibili utilizzati nei processi di generazione energia e automotive Disamina dei vari componenti di un motore termico a ciclo Otto con particolare riferimento ai materiali impiegati , alle loro caratteristiche tecnologiche Specifiche tecniche relative alle lavorazioni meccaniche alle M.U. per asportazione di truciolo Strumenti di misura : calibri , micrometri , alesametri , comparatore a quadrante Errori e precisioni delle misure ( in particolare di lunghezze ) Cenni sulla necessità di trattamenti termici e relative modalità attuative Modulo 2 : CENNI SUGLI IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO Montacarichi ed ascensori in servizio civile , con particolare riferimento alle normative di sicurezza Gru a bandiera e relativo paranco Modulo 3 : IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE E GENERAZIONE ENERGIA Impianti di riscaldamento : cenni sulle varie tipologie ( ad acqua calda e vapore ) e sui componenti soggetti a manutenzione Teleriscaldamento e cogenerazione Impianti di raffrescamento e deumidificazione : cenni sui principali componenti soggetti a manutenzione Modulo 4 : SICUREZZA SUL LAVORO Regole di comportamento a salvaguardia della sicurezza personale e della tutela ambientale nei luoghi di vita e di lavoro 26 Segnaletica antinfortunistica e dispositivi di protezione individuale e collettiva Disamina delle principali funzioni esposte nel DLGS 81/08 Soggetti ed attori del DLGS 81/08 Disfunzioni e guasti di macchine come cause di infortunio Modulo 5 : MEZZI DI TRASPORTO INTERNO Trasporti Interni Continui : Nastri trasportatori , rulliere , convogliatori , trasporti pneumatici Trasporti Interni Discontinui : transpallet , transpallet elevatori , carrelli elevatori ( con relativi movimenti , problematiche di sicurezza e di ingombro) Modulo 6 : ORGANIZZAZIONE AZIENDALE E MAGAZZINI Organigramma aziendale –funzione di staff e di line – disamina delle varie funzioni aziendali : Direzione Generale – Direzione Tecnica – Direzione di Produzione – Direzione amministrativa – Direzione commerciale – Altre funzioni di livelli inferiori Magazzini : scopi e organizzazioni (Accettazione , Stiva , Spedizione ) Produzione Just in time ( cenni ) Modulo 7 : NOZIONI GENERALI DI ECONOMIA Capitale fisso e capitale circolante Capitale fisso : immobili , macchinari & impianti , attrezzature & arredi Capitale circolante : Denaro liquido , materie prime , semilavorati , prodotti finiti , crediti . Metodi e strumenti La metodologia didattica si è basata su lezioni di tipo frontale cercando di guidare il lavoro degli allievi e fornendo le opportune indicazioni che stimolino le attività degli stessi. Quanto agli strumenti della didattica sono stati utilizzati : - libri di testo ed appunti del docente - lavagna tradizionale e LIM - software disponibile - componenti, apparati, strumentazione, disponibili nei laboratori. Modalità di verifica Per quanto riguarda la valutazione formativa si è ritenuto opportuno utilizzare test finalizzati all‟individuazione degli argomenti conosciuti dagli allievi, eventuali verifiche orali e, al termine di ogni prova pratica, si è proceduto alla sistemizzazione dei risultati ottenuti in opportune relazioni, allo scopo di valutare le capacità espressive e la padronanza del linguaggio tecnico acquisito. Tali verifiche e relazioni sono effettuate al termine di ciascuna unità didattica e costituiscono base per i successivi test per la valutazione sommativa. Sono state effettuate prove e simulazioni guidate di seconda prova scritta , con i limiti ovvi imposti dalla mancanza di precedenti . Criteri di valutazione La valutazione è stata effettuata semplicemente computando il punteggio delle risposte esatte , rapportandolo al numero delle domande , per esprimere una valutazione in decimi . Modalità di recupero In itinere , con ore espressamente dedicate al potenziamento e recupero . Bologna , 12 Maggio 2016 27 Istituto di Istruzione Superiore 'Belluzzi – Fioravanti' Via Giovanni Domenico Cassini, 3 Bologna (BO) Progetto 'DESI' A.S. 2015/16 Classe 5HD – Ducati Tecnologie meccaniche e applicazioni Prof. Sardone Agostino MODULO 1 Pneumatica 1.1 Elementi di pneumatica l'aria e i principi fisici dei gas, pressione e temperatura 1.2 Generazione e distribuzione dell'aria compressa filtri, compressori, scambiatori di calore, separatori di condensa, valvole, serbatoi, pressostati, essiccatori, reti di distribuzione trattamento e regolazione dell'aria compressa 1.3 Classificazione delle valvole e relative simbologie designazione, valvole monostabili e bistabili, uso e scelta delle valvole, regolatori di flusso e di pressione 1.4 Attuatori del moto e loro simbologie attuatori lineari, attuatori rotanti, attuatori speciali 1.5 Tecnica dei circuiti pneumatici segnali generati dalle valvole, schemi pneumatici, principali funzioni logiche, cicli e loro rappresentazione grafica 1.6 Studio delle tecniche per l'eliminazione dei segnali bloccanti annullamento meccanico, collegamenti in cascata 1.7 Elementi di elettropneumatica (cenni) 1.8 Sequenziatore e PLC (cenni) 1.9 Esempi ed esercizi grafico/numerico applicativi 1.10 Attività di laboratorio tecnico-pratica MODULO 2 Oleodinamica 2.1 Elementi di oleodinamica principi fisici di idraulica ed oleodinamica, tipologie e caratteristiche fisico-chimiche dei fluidi idraulici, produzione di energia nei sistemi oleodinamici 2.2 Generazione, regolazione, comando e distribuzione del fluido in pressione filtri, serbatoi, pompe, manometri, scambiatori di calore, valvole, regolatori di pressione e portata, accumulatori, fenomeno della cavitazione, fenomeno del 'colpo d'ariete' 2.3 Attuatori e motori oleodinamici cilindri e attuatori rotanti, motori oleodinamici 2.4 Applicazioni dell'oleodinamica 2.5 Esempi ed esercizi grafico/numerico applicativi 2.6 Attività di laboratorio tecnico-pratica MODULO 3 Ricerca operativa e project management 28 3.1 Ricerca operativa 3.2 Project management generalità, obbiettivi, sviluppo temporale e vincoli, tecniche e strumenti 3.3 Tecniche reticolari diagramma di PERT 3.4 Diagrammi di GANTT fasi di costruzione ed interpretazione del diagramma di GANTT 3.5 Tecniche di problem solving generalità, tecniche di decisione 3.6 Esempi ed esercizi grafico/numerico applicativi MODULO 4 Affidabilità e manutenzione 4.1 Ciclo di vita di un prodotto elaborazione delle fasi, assegnazione delle attività alle unità operative, documentazione, fattori economici del ciclo vita, analisi e valutazione 4.2 Affidabilità generalità, guasto, calcolo dell'affidabilità, metodo del Fault Tree Analysis, esempi di FTA, tecniche di valutazione FMEA 4.3 Pianificazione del progetto in funzione della manutenzione 4.4 Esempi ed esercizi grafico/numerico applicativi MODULO 5 Distinta base e sue applicazioni 5.1 Generalità sulla distinta base definizione e rappresentazione, processo di sviluppo / struttura, evoluzione 5.2 Esempi ed applicazioni di distinta base MODULO 6 Principi di energetica 6.1 Calore e temperatura riscaldamento dei corpi, misura della temperatura, capacità termica 6.2 Trasmissione del calore generalità, modalità di trasmissione, flusso termico 6.3 Combustibili e comburenti generalità, fabbisogno, tipologie di combustibili 6.4 Elementi di impiantistica tecnologica / termotecnica generalità, produzione e distribuzione del fluido termovettore, produzione di acqua calda per usi sanitari, dispositivi di trasmissione del calore, elementi di impiantistica per la fornitura e gli usi del gas metano, fonti energetiche rinnovabili 6.5 Esempi ed applicazioni Bologna, 13/05/2016 Prof. Sardone Agostino 29 IIS " ALDINI VALERIANI-SIRANI" - BOLOGNA Programma svolto in classe Anno scolastico 2015/2016 Indirizzo: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA a Classe: 5 Ducati-Lamborghini Classe 5a AMA Manutenzione Assistenza Tecnica (Operatore Meccanico) (ore settimanali 5) “Laboratori tecnologici ed esercitazioni” Programmazione per competenze CONTENUTI SPECIFICI TITOLI UNITA’ DIDATTICHE MODULI Modulo n° 1 Antinfortunistica. TEMPI PREVISTI Tutto l’anno scolastico Settembre – Maggio Modulo n° 2 Disegno e progettazione Modulo n°3 Strumenti di misura e di controllo ,esercitazione in laboratorio Tutto l’anno scolastico Modulo n° 4 Sistemi ed automazione Settembre - Maggio Modulo n° 5 Motoristica Tutto l’anno scolastico Modulo n° 6 Manutenzione macchine utensili Maggio Modulo 1 Competenze Abilità Le principali cause di infortunio La segnaletica Antinfortunistica Elementi di antinfortunistica e territorio Legislazione sulla sicurezza Dispositivi di protezione individuale e collettiva Regole di comportamento nell’ambiente e nei luoghi di vita e di lavoro. Principi di ergonomia. Contenuti Individuare i pericoli e valutare i rischi. Riconoscere ed interpretare la segnaletica antinfortunistica. Individuare i dispositivi di protezione delle persone. Assumere comportamenti adeguati ai rischi. Valutazione Voto Non è in grado di individuare le informazioni 4 Individua con difficoltà solo i contenuti essenziali 5 Conosce le linee essenziali degli argomenti 6 Conosce gli argomenti in modo completo ma non sempre approfondito ed organizzato 7 Conosce gli argomenti in maniera completa, approfondita ed organizzata 8 Conosce gli argomenti in maniera completa, organica e articolata con approfondimenti autonomi 9 Elabora autonomamente le conoscenze e le esprime con sicurezza 10 30 Modulo 2 CONTENUTI modellazione solida realizzazione draft quotatura creazione assemblati tavola di assemblati Le filettaure CONOSCENZE funzioni di visualizzazione funzioni di disegno salvataggio e modifica messa in tavola aggiornamento tavola vincoli per assemblaggio I vari tipi di filettature ABILITA’ PROGRAMMA utilizzare il programma cad per:: Programma realizzare il modello 3D di semplici pezzi SOLIDEDGE meccanici con i comandi estrusione, rivoluzione, taglio, foro, raccordo realizzarne la messa in tavola inserire nella tavola quote, tolleranze e rugosità salvare e modificare i file. Realizzare semplici assemblati Sapere quando utilizzare quel tipo di filettatura Modulo 3 Competenze Utilizzare gli strumenti adeguati alle misure da eseguire. Saper trattare i dati ottenuti. Abilità Contenuti Descrivere e\o effettuare misurazioni e controlli dimensionali nelle varie esercitazioni Sistemi e unità di misura. Sistema internazionale di misura(SI). Multipli e sottomultipli decimali. Calibro a corsoio 1/20. Micrometro 25÷50, 50÷75, 75÷100 Calibri a Tampone. Calibro per Filetti. Comparatore. Alesametro e suo uso Valutazione Voto Non sa effettuare semplici misure. Non conosce gli strumenti di misura. 4 Effettua con difficoltà semplici misure e controlli. Conosce in modo superficiale gli strumenti di misura. 5 Riesce ad effettuare misurazioni. Conosce gli strumenti di misura e di controllo 6 Conosce in modo completo gli strumenti di misura e controllo. Sa effettuare misurazioni e controlli 7 Conosce in modo completo e preciso gli strumenti di misura e controllo. Effettua misurazioni e controlli con precisione. 8 Conosce pienamente gli strumenti di misura e controllo. Possiede piena padronanza nell’ effettuare misure e controlli. 9 Possiede piena padronanza nell’effettuare misure e controlli. Conosce gli strumenti di misura e controllo in modo approfondito. 10 Modulo 4 Leggere e Saper leggere e individuare i vari componenti in pneumatica,elettropneu matica e oleodinamica ed elettrooleodinamica. Montare i circuiti sul pannello Non conosce i componenti e non sa leggere uno schema 4 interpretare uno schema di un circuito di qualsiasi genere, Riconosce i componenti ma non sa leggere uno schema 5 Riconosce i componenti fondamentali e riesce ad eseguire semplici circuiti 6 Lavora in autonomia con ordine e correttezza. Conosce le norme di sicurezza. 7 descrivendo i vari componenti che ne fanno parte 31 Ha un metodo di lavoro funzionale ed autonomo con conoscenze complete, approfondite ed organizzate. 8 Possiede piena padronanza nelle varie lavorazioni e nello sviluppo dei cicli di lavorazioni in cui applica con certezza le proprie conoscenze. 9 Possiede piena padronanza nelle varie lavorazioni e nello sviluppo dei cicli di lavorazioni e applica con certezza le proprie conoscenze approfondite. 10 Modulo 5 Competenze Abilità Riconoscere Riconoscere i i componenti malfunziona fondamentali di un menti e motore e saper intervenire dell’autoveicolo. nel rimettere Smontare e in funzione rimontare con gli logica qualsiasi autoveicoli e componente i motoveicoli Contenuti Individuazione dell’intervento da eseguire attraverso la eventuale documentazione, smontaggio revisione e rimontaggio dell’apparato o strumento deteriorato. Sa descrivere ogni particolare presente sui mezzi di trasporto Valutazione Voto Non è in grado di individuare le informazioni 4 Individua con difficoltà solo i contenuti essenziali 5 Conosce le linee essenziali degli argomenti 6 Conosce gli argomenti in modo completo ma non sempre approfondito ed organizzato 7 Conosce gli argomenti in maniera completa, approfondita ed organizzata 8 Conosce gli argomenti in maniera completa, organica e articolata con approfondimenti autonomi 9 Elabora autonomamente le conoscenze e le esprime con sicurezza 10 OBIETTIVI MINIMI: usare in sicurezza le attrezzature e gli strumenti dell’officina / laboratorio. Individuare e definire le caratteristiche degli strumenti di misura. Nominare i componenti del motore. PROGRAMMAZIONE PERCORSO FORMATIVO INDICE DELLE UNITA’ DIDATTICHE N° U.D. ARGOMENTO 1 Norme di sicurezza 2 Disegno e progettazione 3 Strumenti di misura e controllo 4 Sistemi e automazioni 5 Motoristica 6 Manutenzione macchine utensili U.D. N° 1 CONTENUTI SPECIFICI (argomenti trattati) Mezzi personali di protezione (indumenti; protezione delle mani; protezione dei piedi). Norme di sicurezza (cause degli infortuni, azioni e condizioni pericolose) ATTIVITA’ Lezione frontale OBIETTIVI Saper valutare le situazioni di rischio e prevenire i pericoli U.D. N° 2 Attività Obiettivi Contenuti Specifici Saper modellazione solida funzioni di visualizzazione funzioni di disegno utilizzare il programma cad per:: realizzare il modello 3D di semplici pezzi 32 realizzazione draft quotatura creazione assemblati tavola di assemblati salvataggio e modifica messa in tavola aggiornamento tavola vincoli per assemblaggio Le filettature Conoscere la differenza tra le filettature meccanici con i comandi estrusione, rivoluzione, taglio, foro, raccordo realizza la messa in tavola inserire nella tavola quote, tolleranze e rugosità salvare e modificare i file. Realizzare semplici assemblati Saper distinguere una filettatura da un altra sapendo quando è il caso di usare quella giusta U.D.3 ATTIVITA’ CONTENUTI SPECIFICI Continuare ad usare il Calibro a corsoio. Esecuzione di misure con il calibro centesimale e cinquantesimale . Micrometro centesimale. . Esecuzione di misure e collaudi con micrometro 25÷50, 50÷75, 75÷100 Calibri a Tampone. Calibro per Filetti. U.D. N° 4 Lezione frontale esercitazione di misurazione Pneumatica:Le valvole distributrici,attuatori,finecorsa,le porte logiche AND e OR Semplici circuiti pneumatici senza segnali bloccanti Lezione frontale ed Semplici circuiti pneumatici con segnali bloccanti e uso esercitazioni vicino il della cascata pannello Circuiti elettropneumatici con e senza segnali bloccanti L’oleodinamica ,circuiti in serie e in parallelo Schema di circuiti elettrooleodinamico U.D. N° 5 ATTIVITA’ CONTENUTI SPECIFICI Saper utilizzare gli strumenti di misura. ATTIVITA’ CONTENUTI SPECIFICI OBIETTIVI Il motore a combustione interna Componenti fondamentali come testata e sui attributi,il monoblocco e suoi attributi, Il cambio e il rapporto di trasmissione Fasi del motore Tipi di alimentazione Distribuzione Il sistema frenante e i suoi componenti fondamentali Il differenziale e il suo funzionamento Il sistema desmodromico Lezione frontale e pratica in laboratorio OBIETTIVI Assemblare un semplice circuito e spiegare il suo funzionamento logico OBIETTIVI Saper descrivere ogni componente dell’autoveicolo, valutando se è il caso di sostituirlo. Saperlo smontare e rimontare U.D. N° 6 CONTENUTI SPECIFICI I collaudi fondamentali da effettuare sul tornio parallelo I principali tipi di guasti La cura e la manutenzione delle macchine ATTIVITA’ OBIETTIVI Lezione frontale e pratica vicino le macchine 33 Riconoscere i componenti fondamentali del tornio . Verificare le parti di maggior usura X X X X X X X X X X Metodologie d’insegnamento Strumenti per lo svolgimento dell'attività didattica Lezione frontale Lezione partecipata (discussione guidata, riflessione) Esercizi individuali Lavoro di gruppo Esercitazioni (questionari, scelte multiple, dettati, attività di ascolto, letture…) Composizioni scritte Appunti. Fotocopie moduli prestampati Attività laboratoriale Esercitazioni in reparto Valutazione in laboratorio MODALITA’ DI VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Verifiche Quesiti a risposta multipla Prove orali Interrogazioni - Interventi Operatività Prove grafiche e pratiche Strumenti Osservazione - Registrazione dati - Misurazione ATTIVITA’ DI RECUPERO: Studio individuale Curricolare (durante le ore di lezione) Insegnante: 34 Pezzullo Francesco Date delle simulazioni Materie Date/durata Simulazione prima prova 22 aprile 2016 / 5 ore Simulazione seconda prova: TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE 10 maggio 2016 / 5 ore Prima simulazione terza prova Tipologia C – 6 quesiti a risposta multipla per disciplina - 30 quesiti in totale - 0,5 punti ogni risposta corretta – valutazione finale in 15/mi Materie coinvolte: 15 aprile 2016 / 3 ore Inglese, Storia, Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni, Tecnologie Meccaniche e Applicazioni, Tecnologie e Tecniche di Installazione e di Manutenzione (contenuti proposti da Ducati) Seconda simulazione terza prova Tipologia C – 6 quesiti a risposta multipla per disciplina - 30 quesiti in totale - 0,5 punti ogni risposta corretta – valutazione finale in 15/mi 06 maggio 2016 / 3 ore Materie coinvolte: Inglese, Storia, Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni, Tecnologie Meccaniche e Applicazioni, Tecnologie e Tecniche di Installazione e di Manutenzione (contenuti proposti da Ducati) Prospetto simulazioni prove d‟Esame 2015/16 – DESI 5HD (DESI) 1ª prova (5ore) dalle ore 9,00 alle ore 14.00 2ª prova (5ore) dalle ore 9,00 alle ore 14.00 3ª prova (3ore) dalle ore 9,00 alle ore 12.00 ::::::: venerdì 22 aprile martedì 10 maggio - presso Ist. ALDINI venerdì 15 aprile venerdì 6 maggio 35 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA Cognome ………………………………………………….. Nome ……………………………… Classe…………… INDICATORI PUNTEGGIO LIVELLI PUNTEGGIO MASSIMO ASSEGNATO Coerenza e adeguatezza alla forma testuale 3 Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 0 1 2 2,5 3 4 Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 1 2 3 3,5 4 5 Tema non svolto Gravemente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo 0 1 2 3 4 4,5 5 3 Mancanza di rielaborazione personale Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo A. Analisi del testo: comprensione e competenza di analisi. B. Scrittura documentata: capacità di utilizzo dell‟apparato documentario. C-D. Tema: pertinenza e conoscenza dell‟argomento Padronanza linguistico espressiva Capacità critica e rielaborazione personale N.B. Punteggio con 0.5 arrotondato all‟unità superiore (ad esempio Punteggio assegnato 12.5 – Punteggio definitivo 13) *Esiste la possibilità di assegnare i punteggi intermedi 36 0 0,5 1 2 2,5 3 PUNTEGGIO ASSEGNATO /15 PUNTEGGIO DEFINITIVO /15 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE „BELLUZZI – FIORAVANTI‟ – BOLOGNA Griglia di valutazione di seconda prova esame di stato Classi 5HL – 5HD A.S. 2015/16 Progetto DESI Ducati – Lamborghini Studente: ………………………………………………………….. 1) Conoscenza degli argomenti trattati Inesistente Insufficiente Sufficiente Adeguata Punti: 0 Punti: 1 Punti: 2 Punti: 3 2) Completezza dell‟elaborato Inesistente Insufficiente Completo / sufficiente Elaborato svolto integralmente Punti: 0 Punti: 1 Punti: 2 Punti: 3 3) Correttezza dei calcoli Inesistente Insufficiente Sufficiente Buono/ottimo Punti: 0 Punti: 1 Punti: 2 Punti: 3 4) Elaborazioni grafico/tabellari Inesistente Insufficiente Sufficiente Buono/ottimo Punti: 0 Punti: 1 Punti: 2 Punti: 3 5) Capacità di orientamento, analisi e progettazione Inesistente Insufficiente Sufficiente Adeguata Punti: 0 Punti: 1 Punti: 2 Punti: 3 37 Classe:…………………… GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA Cognome ………………………………………………….. Nome ………………………………………………. Classe…………… INDICATORI PUNTEGGIO LIVELLI MASSIMO Conoscenze e competenze Gravemente insufficiente riferite agli argomenti 8 Insufficiente richiesti Sufficiente Discreto Buono Ottimo PUNTEGGIO CORRISPONDENTE 1-2 3-4 5 6 7 8 Padronanza del linguaggio e correttezza formale 5 Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono 0-2 3 4 4,5 5 Capacità di sintesi e/o originalità delle soluzioni proposte e/o rielaborazione personale Insufficiente Sufficiente Discreto Buono 0 1 1,5 2 2 Punteggio ____________ /15 38 Griglia di valutazione della condotta VOTO CRITERI 10 Atteggiamento propositivo in classe e nell‟Istituto; Rispetto delle norme che regolano la vita dell‟Istituto; Impegno costante nello studio e nelle attività di approfondimento; Frequenza regolare e puntuale giustificazione delle assenze. 9 Atteggiamento positivo in classe, senza arrecare disturbo; Frequenza regolare e impegno nello studio; Rispetto delle norme che regolano la vita dell‟istituto. 8 Frequenza nel complesso regolare; Rispetto complessivo delle norme che regolano la vita dell‟Istituto, pur con richiami scritti sul registro di classe, ma senza aver subito provvedimenti di sospensione. 7 6 5o<5 Frequenza non del tutto regolare con gravi e reiterati ritardi; Rispetto non sempre adeguato delle norme che regolano la vita dell‟Istituto, con ripetuti richiami scritti sul registro di classe e/o provvedimenti di sospensione. Frequenza irregolare con ritardi e/o assenze frequenti e non motivati; Scarso rispetto delle norme che regolano al vita dell‟Istituto, con numerosi richiami scritti sul registro di classe che hanno determinato provvedimenti disciplinari che abbiano comportato la sospensione di almeno 7 giorni, anche cumulativi, nell‟intero periodo dell‟anno scolastico. Mancato rispetto delle norme che regolano la vita dell‟Istituto, con provvedimenti disciplinari che abbiano comportato la sospensione per almeno 15 giorni, anche cumulativi nell‟intero periodo dell‟anno scolastico, senza successivo miglioramento del comportamento. 39 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 SIMULAZIONE di Prima Prova scritta - classe 5^HD prof. ……………………. Allievo………………………………………………………. data………………… Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Primo Levi, dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981 Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch‟io un‟«antologia personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta, retrospettiva e in buona fede, che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto è stato scritto. L‟ho accettata come un esperimento incruento, come ci si sottopone a una batteria di test; perché placet experiri e per vedere l‟effetto che fa. Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce appunto dal mio ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto; è probabile che il mio scrivere risenta più dell‟aver io condotto per trent‟anni un mestiere tecnico, che non dei libri ingeriti; perciò l‟esperimento è un po‟ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati con precauzione. Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono stranamente lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a triplicarsi. Forse lo stesso avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri e gli scoiattoli, e in genere a chi riesce, nell‟unità di tempo, a fare e percepire più cose dell‟uomo maturo medio: il tempo soggettivo diventa più lungo. Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale, un‟abitudine gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i vuoti di tempo, e una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura tre libri contemporaneamente; leggeva «stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi» (Deut. 6.7); si faceva cucire dal sarto giacche con tasche larghe e profonde, che potessero contenere un libro ciascuna. Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente di borsa) si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le occasioni possibili. I furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come se ci fosse una regola non scritta secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di portarselo via e di possederlo. Perciò ho trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta stampata, ed in cui i testi scolastici erano in minoranza: ho letto anch‟io confusamente, senza metodo, secondo il costume di casa, e devo averne ricavato una certa (eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità della carta stampata, e, come sottoprodotto, un certo orecchio e un certo fiuto. Forse, leggendo, mi sono inconsapevolmente preparato a scrivere, così come il feto di otto mesi sta nell‟acqua ma si prepara a respirare; forse le cose lette riaffiorano qua e là nelle pagine che poi ho scritto, ma il nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto ho letto. Mi sembra onesto dirlo chiaramente, in queste «istruzioni per l‟uso» della presente antologia. Primo Levi (Torino 1919-87) è l‟autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di fabbrica. A partire dal 1975, dopo il pensionamento, si dedicò a tempo pieno all‟attività letteraria. Scrisse romanzi, racconti, saggi, articoli e poesie. A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la Repubblica» dell‟11 giugno 1981: «L‟anno scorso Giulio Bollati ebbe l‟idea di chiedere ad alcuni scrittori italiani di comporre una loro «antologia personale»: nel senso d‟una scelta non dei propri scritti ma delle proprie letture considerate fondamentali, cioè di tracciare attraverso una successione di pagine d‟autori prediletti un paesaggio letterario, culturale e 40 ideale. […] Tra gli autori che hanno accettato l‟invito, l‟unico che finora ha tenuto fede all‟impegno è Primo Levi, il cui contributo era atteso come un test cruciale per questo tipo d‟impresa, dato che in lui s‟incontrano la formazione scientifica, la sensibilità letteraria sia nel rievocare il vissuto sia nell‟immaginazione, e il forte senso della sostanza morale e civile d‟ogni esperienza». 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo. 2. Analisi del testo 2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell‟«ibridismo» (r. 7)? 2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13). 2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza» (r. 17). 2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare, spiega l‟atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26). 2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al libro da cui il brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, proponi una tua «antologia personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali per la tua formazione. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l‟argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e svolgi su questa base la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da‟ al tuo saggio un titolo coerente e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se scegli la forma dell‟“articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo „pezzo‟. Da‟ all‟articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l‟argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: I luoghi della memoria nella narrativa italiana del Novecento. DOCUMENTI All‟alba partì, lasciando il ragazzo a guardare il podere. Lo stradone fino al paese era in salita ed egli camminava piano perché l‟anno passato aveva avuto le febbri di malaria e conservava una gran debolezza alle gambe: ogni tanto si fermava volgendosi a guardare il poderetto tutto verde fra le due muraglie di fichi d‟india; e la capanna lassù, fra il glauco delle canne e il bianco della roccia gli pareva un nido, un vero nido. Ogni volta che se ne allontanava lo guardava così, tenero e 41 malinconico, appunto come un uccello che emigra: sentiva di lasciar lassù la parte migliore di se stesso, la forza che dà la solitudine, il distacco dal mondo; e andando su per lo stradone attraverso la brughiera, i giunchetti, i bassi ontani lungo il fiume, gli sembrava di essere un pellegrino, con la bisaccia di lana sulle spalle e un bastone di sambuco in mano, diretto verso un luogo di penitenza: il mondo. G. DELEDDA, Canne al vento, 1913 Le mura di Pescara, l‟arco di mattone, la chiesa screpolata, la piazza coi suoi alberi patiti, l‟angolo della mia casa negletta. È la piccola patria. È sensibile qua e là come la mia pelle. Si ghiaccia in me, si scalda in me. Quel che è vecchio mi tocca, quel che è nuovo mi ripugna. La mia angoscia porta tutta la sua gente e tutte le sue età. La mia porta mi sembra più piccola. L‟androne è umido e tacito come una cripta senza reliquie. Vacillo sul primo gradino della scala. Ho spavento del silenzio. Ho paura di vedere lassù le mie sorelle col capo velato… Ho vissuto tant‟anni nella dimenticanza di queste cose; e queste cose possono rivivere così terribilmente in me! Nella stanza c‟è il mio letto bianco; c‟è il vecchio armadio dipinto, con i suoi specchi appannati e maculati; c‟è l‟inginocchiatoio di noce dove mi sedevo in corruccio e rimanevo ammutolito con una ostinazione selvaggia, per non confessare che mi sentivo male. Le ginocchia mi si rompono; e le pareti mi prendono, mi vincolano a loro, mi girano, come una ruota di tortura. G. D’ANNUNZIO, Il notturno, 1921 Di tutto quanto, della Mora di quella vita di noialtri, che cosa resta? Per tanti anni mi era bastata una ventata di tiglio la sera, e mi sentivo un altro, mi sentivo davvero io, non sapevo davvero bene perché… La prima cosa che dissi, sbarcando a Genova in mezzo alle case rotte dalla guerra, fu che ogni casa, ogni cortile, ogni terrazzo è stato qualcosa per qualcuno e, più ancora che al danno materiale e ai morti, dispiace pensare a tanti anni vissuti, tante memorie, spariti così in una notte senza lasciare un segno. O no? Magari è meglio così, meglio che tutto se ne vada in un falò d‟erbe secche e che la gente ricominci. C. PAVESE, La luna e i falò, 1950 Senonché, improvvisamente, dal portone rimasto mezzo aperto, là, contro il nero della notte, ecco irrompere nel portico una raffica di vento. È vento d‟uragano, e viene dalla notte. Piomba nel portico, lo attraversa, oltrepassa fischiando i cancelli che separano il portico dal giardino, e intanto ha disperso a forza chi ancora voleva trattenersi, azzittito di botto col suo urlo selvaggio, chi ancora indugiava a parlare. Voci esili, gridi sottili subito sopraffatti. Soffiati via tutti: come foglie leggere, come pezzi di carta, come capelli di una chioma incanutita dagli anni o dal terrore… G. BASSANI, Il giardino dei Finzi Contini, 1962 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: L‟individuo all‟interno di una società globale: compatibilità e rigetto. DOCUMENTI “Una rete Internet aveva ingoiato una banca, che aveva ingoiato un‟industria chimica che aveva ingoiato un‟industria di computer che aveva ingoiato una rete televisiva che aveva ingoiato un‟industria petrolifera che aveva ingoiato una casa editrice che aveva ingoiato un‟industria di carri armati pesanti… Come dicono i commentatori, il mondo si sta avviando verso l‟unità assoluta. Tra poco tutto sarà dominato da una sola Società, che avvolgerà nelle sue reti l‟universo. Non ci sarà più posto per l‟individuo, il particolare e la differenza. Non ci saranno più gli Stati. Gli uomini scompariranno nelle maglie della grande rete. Tutti penseranno allo stesso modo, come imporrà loro l‟unica Televisione, moltiplicata in milioni di televisioni. Tutti ameranno lo stesso amore. Tutti pescheranno con le stesse canne e le stesse esche… In realtà, in questi ultimi decenni, in Europa e nel mondo è avvenuto il fenomeno opposto. Mentre le banche si fondevano e in superficie si preparava il grande Uno, il mondo è caduto in preda alla differenziazione, alla frantumazione, alla moltiplicazione.” P. CITATI, Il vecchio pescatore e l’economia globale, La Repubblica, 3.2.2000 42 “Gli individui sono parte di sistemi di valori fondati su specificità storiche e culturali. All‟interno e all‟esterno della comunità, i valori non sono immutabili ma in perenne trasformazione. Oggi è possibile avvicinarsi ad altri sistemi di valori, distanziandosi un po‟ di più dai propri. Appropriandoci, come membri dell‟umanità, di prospettive più ampie, anche i nostri interessi assumono una dimensione comune. E nella comunità globale, l‟individuo, proprio come essere umano, dovrebbe prendere coscienza anche di diritti che ineriscono all‟intera umanità.” LUBBERS - MORALES, National States, Global Society and Ethical Values, Conferenza tenuta a Napoli per l’Unesco l’l e il 2 12.1997 “La globalizzazione è un importante mutante “biologico”, un‟inevitabile tappa nell‟evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente alle conseguenze di questo processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio, la globalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura eccezionale l‟efficacia della ricerca. Un fatto ancora più importante è che essa non ha eliminato le diversità, ma ha creato un quadro all‟interno del quale la competizione estremamente intensificata tra individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono essere raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati dell‟insieme sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee respingono le cattive e i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi assunti dalle loro nicchie. Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale pur godendo dell‟apporto della globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e tecnico, ma che invaderà rapidamente l‟insieme della nostra cultura? Lo stato di cose attuale potrebbe renderci inquieti per il pericolo dell‟assorbimento delle differenze culturali e, di conseguenza, della creazione di un unico “cervello planetario”. A mio avviso e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si tratta solo di una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo che saremo testimoni di un‟esplosione di diversità piuttosto che di un‟uniformizzazione delle culture.” C. RUBBIA, Scienza modesta per il nuovo mondo della globalità, il Sole 24 ore duemila, 17.11.1999 3. AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: Alle origini dello sviluppo industriale dell'Italia DOCUMENTI "Un'altra condizione nuova che va tenuta presente è la fine della crisi agraria, avvenuta intorno al 1895, con la conseguente tendenza al rialzo anche dei prezzi agricoli. Lo slancio industriale si collegò pertanto ad una notevole ripresa della produzione agricola che si manifestò, come si vedrà più avanti, nei settori capitalisticamente e tecnicamente più evoluti dell'agricoltura italiana. Anche questa connessione, che favorì l'industria chimica, alcune industrie alimentari e, in qualche misura, l'industria meccanica, meriterebbe di essere approfondita più di quanto sia stato fatto finora, soprattutto per gli effetti riguardanti i movimenti della manodopera e gli impieghi dei capitali. Ma queste circostanze generali non sarebbero bastate a stimolare e a consolidare lo slancio industriale se non avessero agito in senso concomitante altre spinte di carattere interno: la politica doganale ... e il riordino bancario degli anni 189395." G. CANDELORO, Storia dell'Italia moderna. VII, Milano 1974 "I settori di cui si è detto brevemente sin qui sono costituiti in buona parte da industrie relativamente nuove e caratterizzate da notevoli potenzialità di aumento di produttività attraverso l'introduzione di progresso tecnico autoctono o importato. Sono anche i comparti manifatturieri sui quali si fonderanno per molti decenni le fortune economiche di un paese tipicamente trasformatore quale l'Italia. P,, pertanto, giustificata l'attenzione che ad esse dedicano gli storici, nel quadro di quella che molti di essi considerano la rivoluzione industriale italiana, nata sull'onda lunga del progresso tecnico che caratterizza l'intera economia mondiale di questo periodo." G. TONIOLO, Storia economica dell'Italia liberale, Il Mulino, Bologna 1988 "Un,altro ambiente noi troviamo alla vigilia della guerra. Le basi del nostro sistema si sono alquanto allargate, oltre che per il notevole impulso dato alla produzione cotoniera, perché è sorta un'industria siderurgica, una serie di imprese chimiche, se non un'industria chimica, e s'è avuto un esordio promettente dell'industria elettrica ... Il tardivo sviluppo 43 delle nostre industrie spiega agevolmente il largo concorso che in esse si verificò di uomini e capitali stranieri. Notevolissima appare, agli inizi della nostra attività, la partecipazione dell'elemento tecnico o dirigente venuto da fuori, quando tedeschi, svizzeri, inglesi, francesi erano, nella grandissima maggioranza dei nostri opifici attrezzati per la produzione meccanica, i capi-fabbrica e il personale tecnico dirigente, che s'importava insieme col macchinario." R. MORANDI, Storia della grande industria in Italia, Einaudi, Torino 1966 "Il quadro muta, ma lentamente, dopo l'unificazione. Lo sforzo dello Stato per migliorare l'istruzione della popolazione non fu trascurabile. 1 fondi stanziati per la pubblica istruzione passarono da un modestissimo 1,4% del bilancio nel 1861 (il che era comunque pari, in valore assoluto, a circa una volta e mezzo la spesa congiunta degli Stati preunitari nel 1859) a circa il 5% nel 191 I. Anche i comuni aumentarono i fondi per l'istruzione dal 7,5% delle spese nel 1866 al 23% nel 1912, mentre le province ebbero in questo campo un ruolo modesto e declinante (dal 5,4% delle spese nel 1866, al 3,5% nel 1913." V. ZAMAGNI, Istruzione e sviluppo economico. Il caso italiano. 1861 ~1 913, in "L'economia italiana. 1861-1940", a cura di G. Toniolo, Laterza, Bari 1978 "Siderurgia e industria tessile furono insieme con la grande cerealicoltura le forze che, come è noto, più energicamente lottarono in Parlamento e nel paese per l'approvazione della tariffa del 1887, e che da essa ricavarono i maggiori benefici. Non spetta a noi di n'prendere qui i temi della pluridecennale polemica fra sostenitori ed avversari del protezionismo allora instaurato, che vide schierati a difesa rappresentanti di interessi sezionali, nazionalisti di varia gradazione e colore, esponenti del movimento operaio e del mondo industriale e settentrionale in genere, contro l'attacco concentrico di meridionalisti, sostenitori degli interessi agrari, libero-scambisti di origine politica o "scientifica", democratici ed esponenti dell'estrema sinistra." R. ROMEO, Risorgimento e capitalismo, Laterza, Roma-Bari 1978 4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO ARGOMENTO: Il problema energetico oggi DOCUMENTI "Le grandi reti energetiche hanno questo in comune: configurano un nuovo mercato dell'energia e sono fondate su sistemi tecnici esportatori di attività motrici e generatori di bisogni nuovi ... Il prototipo di queste reti di ridistribuzione è quello del carbone britannico ... La filiera energetica del vento, quale era stata sfruttata dal XVI al XVIII secolo, era certamente 'illimitata', per quanto riguardava le quantità di energia eolica captabili, ma era limitata nello spazio dall'esistenza di venti dominanti (alisei, venti dell'ovest, ecc.) e nel tempo dalla probabilità più o meno grande di 'periodi di bonaccia'. Al sistema tecnico del veliero si sostituì, nel XIX secolo, un altro sistema tecnico legato alla macchina a vapore ... che, essendo basato sul carbone, consentiva di superare i limiti spazio-temporali della navigazione a vela. Il ruolo svolto dalla ferrovia, sul piano nazionale e globale, fu dunque progressivamente garantito, sul piano internazionale e marittimo, dalle navi a vapore ... Spostare il limite naturale della giornata era diventato possibile, alla fine del secolo XVIII, grazie alla scoperta del gas illuminante. Non si trattava di una nuova energia primaria, ma di una fonna secondaria ricavata dalla distillazione del carbone a legna o del carbon fossile ... L'irruzione del petrolio nel sistema energetico industriale procede con l'esperienza acquisita in fatto di gas illuminante e con il precedente del carbone." J.C. DEBIER-J.P. DEL:úAGE-D. @MERY, Storia dell'energia, 1993 "La maggior parte del petrolio è usata dai paesi industriali dell'OCSE, i cui consumi continuano a crescere: nel periodo 1994-98 sono passati da 39,8 a 42 milioni di barili al giorno; ... mentre nei paesi non facenti parte dell'OCSE i consumi sono passati, nello stesso periodo, da 28,9 ad oltre 33 milioni di barili al giorno ... Si calcola che, dall'inizio dello sfruttamento industriale del petrolio nella seconda metà del XIX secolo, siano stati estratti dalle riserve petrolifere mondiali all'incirca 800 miliardi di barili di greggio e che restino ancora circa 1000 miliardi, sfruttabili nelle attuali condizioni economiche e tecnologiche ... La stima sulla durata delle riserve si basa sull'ipotesi che agli attuali 1000 miliardi di barili se ne possano aggiungere, con la scoperta di nuovi giacimenti, altri 550 miliardi ... In base a tale ipotesi, le riserve totali ... si esaurirebbero completamente tra il 2036 e il 2056. " M. DINUCCI, Il sistema globale, Bologna, Zanichelli 1998 44 " Il vantaggio di costruire centrali nucleari civili che, mentre producevano energia elettrica, potessero fornire plutonio e altro materiale fissile per uso militare, apparve evidente a politici e militari, sia negli Stati Uniti che nei paesi che successivamente cominciarono a costruire armi nucleari (Unione Sovietica, Gran Bretagna, Francia, Cina e altri) ... Il nucleare civile è dunque nato come ricaduta tecnologica del nucleare militare ed è servito, a sua volta, allo sviluppo di quest'ultimo, fornendo materiale fissile per le armi nucleari e permettendo ai paesi che le costruiscono di ammortizzarne in parte i costi con la vendita di energia elettrica e di intere centrali elettronucleari. E. TURRIM, La Via del Sole, Ed. Cultura della Pace, 1990 "Le windfarm (fattorie del vento) sono centrali eoliche collegate alla rete elettrica ... Gli impianti eolici producono inquinamento acustico ... e interferenze elettromagnetiche: due inconvenienti ai quali si può rimediare attraverso una opportuna scelta dei siti, come è stato fatto in California installando gli aerogeneratori in zone desertiche. Occorre inoltre considerare che una centrale eolica richiede uno spazio molto maggiore rispetto a una centrale a combustibili fossili ... Il costo dell'energia elettrica prodotta da centrali eoliche è ancora superiore a quello dell'energia prodotta da centrali termoelettriche a combustibili fossili, ma sta rapidamente calando di pari passo con l'aumento dell'efficienza degli impianti. Occorre considerare che, nel definire il costo dell'energia prodotta da centrali termoelettriche a combustibili fossili e termonucleari, non si tiene conto del costo dell'inquinamento e dello smaltimento delle scorie, che invece è nullo nelle centrali eoliche." Dati dell'ENEL, 1995 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Il Novecento non è solo un secolo di grandi e tragici eventi, ma anche della conquista di diritti fondamentali per la democrazia, primo fra tutti il diritto universale al voto. Ripercorri le tappe di questa conquista nel nostro paese. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Nel secolo XX le lotte per l‟emancipazione femminile hanno portato alla crisi del vecchio modello “casalinga in coppia con figli” ed hanno aperto la strada al pieno inserimento della donna nella vita economica, sociale e politica. Il nuovo modello femminile stenta tuttavia a decollare per certe resistenze, sedimentate nell‟attuale società, a riconoscere alla donna la effettiva capacità di assumere compiti nuovi. Illustra il fenomeno con personali riflessioni e proposte. ___________________________ Durata massima della prova: 5 ore. È consentito soltanto l‟uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l‟Istituto prima che siano trascorse 2,5 ore dalla dettatura del tema. 45 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Simulazione di Seconda Prova Classi 5HL-5HD Progetto DESI Ducati - Lamborghini Prof. Sardone Agostino Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE Al fine di affrontare la profonda crisi economica che investe, ormai da anni, il settore dell‟automotive, il datore di lavoro di una piccola azienda meccanica decide di ampliare e diversificare la sua produzione acquistando una nuova linea robotizzata di taglio tubi per telai più versatile ed efficente di quella in suo possesso, ormai divenuta obsoleta. Per implementare la nuova filiera produttiva si dovranno eseguire le attività elementari riportate nella tabella seguente, dove sono Indice A B C D E F G H Descrizione Pianificazione e disposizione nuovo layout aziendale Rinforzo fondamenta e nuovo basamento Ordine e consegna nuova macchina troncatrice Assemblaggio nuova macchina troncatrice Colloqui e nuove assunzioni operatori meccanici Formazione nuovi operatori presso azienda fornitrice Formazione nuovi operatori in 'loco' Avvio primo lotto di produzione tubi Precedenze Durata (gg) Nessuna 6 A 4 Nessuna 14 B-C 5 Nessuna 5 E 5 D-F 3 G 1 evidenziate le precedenze operative delle stesse da rispettare e i relativi tempi esecutivi. Assumendo la figura del project manager e dopo aver adottato con motivato criterio i dati ritenuti necessari, si richiede al candidato: di predisporre la rappresentazione reticolare delle operazioni elementari (diagramma di PERT) evidenziandone i tempi „al più presto‟ ed „al più tardi‟ e le relative operazioni critiche da tenere sotto controllo. di predisporre il conseguente diagramma di GANTT, evidenziando cosa accadrebbe se l'imprenditore si rivolgesse ad un altro fornitore che, invece, assicura una riduzione a soli 9 giorni per l'esecuzione dell'operazione 'C' (ordine e consegna nuova macchina troncatrice). di predisporre il piano di mantenzione ordinaria annuale della nuova linea, evidenziando inoltre le misure di prevenzione e protezione e la tipologia dei DPI da adottare. SECONDA PARTE Tre impianti A, B e C costruiscono lo stesso componente meccanico con produttività Ni diverse, di seguito riportate: 46 Na=120000 pezzi ogni turno di 8 ore lavorative; Nb=170000 pezzi ogni due turni di 7 ore e 30 minuti; Nc=150000 pezzi ogni due turni di 6 ore e 30 minuti. Si riscontrano le seguenti qunatità nj di pezzi difettosi, sull'intera corrispondente produzione Ni dei singoli impianti: na=210 pezzi difettosi su 120000 prodotti nb=290 pezzi difettosi su 170000 prodotti nc=160 pezzi difettosi su 150000 prodotti Sulla base di tali dati il candidato completi la tabella di calcolo seguente indicando l'impianto più affidabile. Impianto Produzione oraria N Guasti/ora n Probabilità di guasto p Affidabilità R Tasso di guasto casuale λ A B C Il candidato disegni ed illustri brevemente lo schema di funzionamento di un cilindro oleodinamico a doppio effetto ad azionamento indiretto in alta pressione con comando manuale a fungo mono-stabile. La fase di rientro dello stantuffo avverrà in posizione di 'riposo' del sistema. Il candidato illustri, sulla base dell‟esperienza da lui fatta direttamente o svolta nell‟ambito di stage aziendali o di alternanza scuola-lavoro, le mansioni e/o le attività lavorative normalmente svolte, evidenziando le competenze acquisite e gli obiettivi raggiunti. Il candidato rappresenti, ipotizzando un livello prestazionale richiesto dal committente, la pianta di un appartamento tipo indicando a sua scelta: l'impiantistica termica (caldaia, elementi scaldanti, tubazioni, ecc.) e quella idrico-sanitaria (autoclave, utenze varie, tubazioni, ecc.). Durata massima della prova: 4 ore. È consentito l‟uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili. È consentito l‟uso del dizionario della lingua italiana. È consentito l‟uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l‟Istituto prima che siano trascorse 2 ore dalla dettatura del tema. 47 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Prima Simulazione di Terza Prova Scritta DELLA CLASSE: 5^ HD – DESI/DUCATI ( Tipologia C – 6 quesiti a risposta multipla per disciplina - 30 quesiti in totale - 0,5 punti ogni risposta corretta – valutazione finale in 15/mi ) ALLIEVO: …………………………………………………………………………………………. DATA: …………………………….... N DISCIPLINE COINVOLTE N. quesiti Valutazione 1 Inglese 6 ……../ 15 2 Storia 6 ……../ 15 3 Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni 6 ……../ 15 4 Tecnologie Meccaniche e Applicazioni 6 ……../ 15 5 Tecnologie e Tecniche di Installazione e di Manutenzione 6 ……../ 15 Valutazione Totale ……../ 15 DURATA MASSIMA DELLA PROVA : 3 ore E' consentito l'uso di calcolatrici tascabili, dizionario italiano, dizionario bilingue inglese/italiano. Bologna, 15/04/2016 48 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Prima simulazione di Terza Prova classe 5^ HD Materia: INGLESE prof. MARIA DANIELA MADDALONI Allievo………………………………………………………. data………………… 1. Which of these is most likely to cause an accident in a workplace? a. Administration b. Manual handling c. Excessive noise 2. Which of these is the first step to take when conducting a risk assessment? a. Hide hazards to protect your workers' job. b. Update risk assessments c. Identify the hazards 3. What does this sign (white symbol on a blue background) mean? a. The use of fall protection equipment is mandatory. b. Watch out for falling objects. c. The use of fall protection equipment isn't mandatory. 4. Prohibition signs (red circles with a line through the picture).............. a. Tell you to use the correct type of protection to avoid accidents. b. Forbid certain activities that put your health and others' health at risk. c. Help and give information about first aid and equipment and emergency exits. 3. A hazard is: a. Any situation that has the potential to cause injury, illness, or death b. The personal situation of the worker c. A safety procedure 6. A First Aider is........ a. An inspector who checks whether safety rules are being observed. b. A person who gives first treatment to an injured person before professional medical care is available. c. An Emergency Evacuation Plan. 49 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Prima simulazione di Terza Prova classe 5^ HD Materia: Storia prof. Alberto Sebastiani Allievo………………………………………………………. data………………… 1) La terza Guerra d‟Indipendenza: a) venne combattuta nel 1866 dall‟Italia, alleata con la Prussia, e portò all‟annessione del Veneto. b) venne combattuta nel 1870 contro la Francia e portò all‟annessione di Roma. c) venne combattuta nel 1866 dall‟Italia contro lo Stato della Chiesa. 2) La seconda rivoluzione industriale a) avviene nel XX secolo, utilizza nuove fonti d‟energia (elettrica e petrolio) e sviluppa l‟industria tessile. b) avviene nel XIX secolo, utilizza nuove fonti d‟energia (elettrica e petrolio) e sviluppa l‟industria siderurgica, chimica ed elettrica. c) avviene nel XIX secolo, ha per settore trainante l‟industria siderurgica e non riguarda l‟Italia. 3) La sinistra storica guidata da Agostino Depretis, al potere dal 1876: dà all‟Italia l‟unità, un unico sistema di leggi, porta il bilancio in pareggio, introduce la tassa sul macinato, favorisce il trasformismo. b) rende obbligatoria la scuola tra i sei e i nove anni, abolisce la tassa sul macinato, aumenta il numero degli elettori, vota le prime leggi a tutela dei lavoratori. c) organizza lo spostamento della capitale da Torino a Firenze, sceglie lo Statuto Albertino come Costituzione del Regno d‟Italia. a) 4) Il suffragio universale maschile, in Italia: a) venne istituito dal governo presieduto da Agostino Depretis nel 1912. b) venne istituito dopo la prima guerra mondiale, dal governo Crispi. c) venne istituito dal governo presieduto da Giovanni Giolitti nel 1912. 5) Il protettorato italiano della Somalia: a) avviene nel 1890 e anticipa l‟occupazione coloniale vera e propria, che avviene nel 1905. b) è la prima colonia asiatica dell‟Italia. c) comincia con l‟occupazione di Tripoli nel 1894. 6) La guerra di conquista italiana della Libia: a) dura dal 1911 al 1912 e comporta uno scontro con l‟imperatore dell‟Etiopia Menelik. b) dura dal 1911 al 1912 e comporta una guerra contro l‟impero Ottomano che termina con la Pace di Losanna. c) avviene dopo la prima guerra mondiale sotto il governo Depretis. 50 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Prima simulazione di Terza Prova classe 5^ HD Materia: Labotatori ed esercitazioni prof. Pezzullo Francesco Allievo………………………………………………………. data………………… 1) Il rapporto di trasmissione nei tre meccanismi possibili è dato da: a) T= n1*n2= z1+d3*d1 b) T=n1/n2=z1/z2 c) T=n1/n2=d2/d1=z2/z 2) L‟albero a camme in un motore a combustione interna non desmotronico serve per: a)permette l‟apertura e la chiusura delle valvole secondo una sequenza ben definita b)permette l‟apertura in maniera sequenziale delle singole valvole c)elimina il gioco delle punterie 3) Le fasce elastiche o anelli di tenuta in un pistone : a)eliminano la problematica dell‟usura del cilindro b)garantiscono la giusta compressione nella camera di scoppio c)Impediscono il consumo eccessivo di olio e garantiscono la giusta compressione e decompressione 4)La differenza tra un motore a benzina ed un motore a gasolio è: a)utilizza un tipo di accensione completamente diverso per cui ha molti componenti diversi b)entrambi hanno le candele ma uno brucia gasolio e l‟altro benzina c) il motore a benzina è più compresso del motore a gasolio 5)La vite madre serve a : a)bloccare il carrello longitudinale b)collegare la rotazione del pezzo sul mandrino con la traslazione dell‟utensile c)eseguire le torniture con l‟avanzamento automatico 6) L‟operazione di zigrinatura ha lo scopo di ottenere superfici più: a)lisce b)scabre c)opache 51 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Prima simulazione di Terza Prova classi 5HL / 5HD DESI Materia: Tecnologie meccaniche e applicazioni Prof Sardone Agostino Allievo: ________________________________ Data: 15/04/2016 Quesito n.1 In un impianto pneumatico di produzione di aria compressa il pressostato: serve a interrompere e avviare il motore del compressore in funzione della pressione raggiunta dal fluido nel serbatoio serve a interrompere e avviare il motore del compressore in funzione del volume occupato dal fluido nel serbatoio serve a interrompere e avviare manualmente il motore del compressore a seconda delle esigenze di utenza. Quesito n.2 L'equazione di 'continuità' della portata volumetrica in una condotta definisce che: A1p1 = A2p2 v = 2gh A1v1 = A2v2 Quesito n.3 Definire la seguente valvola distributrice distributore 5/2 monostabile distributore 5/2 bistabile distributore 4/2 monostabile Quesito n.4 In condizioni ideali di funzionamento per un cilindro oleodinamico a doppio effetto la 'forza di tiro' può essere calcolata con la seguente relazione: T = [(π*D)/4]*p T= [π*(D2-d2)]/4*p T= [π*(D-d)2]/4*p T 52 Quesito n.5 Nella costruzione di un diagramma di Pert e di Gantt per 'tempo al più presto' si intende: tempo previsto per l'operazione dall'ufficio tempi e metodi tempo minimo necessario ad eseguire un'operazione tempo medio necessario ad eseguire un'operazione Quesito n.6 Le fasi del ciclo di vita di un prodotto sono: acquisto, funzionamento, assicurazione qualità, manutenzione acquisizione, crescita, mantenimento, dismissione introduzione, crescita, maturità, declino 53 Prima Simulazione TERZA PROVA - 15/04/2016 ALLIEVO : ………………………… 1- Che cosa vuol dire letteralmente “Poka Yoke”? a prova di scimmia come un gioco a prova di cane 2- Perché sulle canne dei cilindri in alluminio avviene un riporto di Nikasil? per migliorare la resistenza allo sfregamento della canna del cilindro per migliorare la dispersione di calore dalla canna del cilindro per evitare accumulo di olio sulla canna del cilindro 3- A cosa corrisponde questo simbolo? giunto molla Valvola di non ritorno 4- Qual è la caratteristica principale del sistema di distribuzione Desomodromico? la mancanza della molla per il ritorno in sede della valvola angoli di incrocio valvole molto ampi e spinti 54 la semplicità costruttiva e l'economicità 5- Cosa significa l'acronimo TPM? Total Performance Module Total Productive Maintenance Total Production Measurement 6- Se un lavoratore deve sollevare ripetutamente un carico di 15 kg, per non procurarsi danni alla colonna vertebrale, è opportuno che… si pieghi verso terra molto lentamente mantenendo le gambe dritte. pieghi le gambe tenendo la schiena il più possibile dritta. carichi il carico su una spalla. 55 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Seconda Simulazione di Terza Prova Scritta DELLA CLASSE: 5^ HD – DESI/DUCATI ( Tipologia C – 6 quesiti a risposta multipla per disciplina - 30 quesiti in totale - 0,5 punti ogni risposta corretta – valutazione finale in 15/mi ) ALLIEVO: …………………………………………………………………………………………. DATA: …………………………….... N DISCIPLINE COINVOLTE N. quesiti Valutazione 1 Inglese 6 ……../ 15 2 Storia 6 ……../ 15 3 Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni 6 ……../ 15 4 Tecnologie Meccaniche e Applicazioni 6 ……../ 15 5 Tecnologie e Tecniche di Installazione e di Manutenzione 6 ……../ 15 Valutazione Totale ……../ 15 DURATA MASSIMA DELLA PROVA : 3 ore E' consentito l'uso di calcolatrici tascabili, dizionario italiano, dizionario bilingue inglese/italiano. Bologna, 06/05/2016 56 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” – BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Seconda simulazione di Terza Prova classe 5^HD Materia: Inglese prof.ssa Maria Daniela Maddaloni Alunno :____________________________________ data 06/05/2016 1) The automobile, as we know it today, was ____________________ . A. invented in a single day. B. invented by a single inventor. C. is the result of a long process of evolution that took place worldwide. 2) Who invented the first self-propelled road vehicle? A. Henry Ford B. Nicholas J. Cugnot. C. Robert Anderson 3) Who invented the first electric carriage? A. Henry Ford B. Nicholas J. Cugnot. C. Robert Anderson 4) What's the difference between an internal combustion engine and an external combustion engine? A. In an internal combustion engine, the fuel is burnt inside the engine, while in an external combustion engine, the fuel is burnt outside. B. In an internal combustion engine, the fuel is burnt outside the engine, while in an external combustion engine, the fuel is burnt inside. C. There's no difference between an internal combustion engine and an external combustion engine. 5) What did Daimler and Benz develop? A. A military tractor powered by a steam engine. B. The first steam carriage C. The first petrol-powered vehicles. 6) The first automobile to be mass-produced in the USA, was_________. A. Model T, built by Henry Ford. B. Curved Dash Oldsmobile, built by Ransome Eli Olds. C. Model F, built by Ransome Eli Olds 57 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Prima simulazione di Terza Prova classe 5^ HD Materia: Storia prof. Alberto Sebastiani Allievo………………………………………………………. data………………… 1) La Triplice Intesa: a) è un sistema di alleanze che coinvolge Italia, Germania, Impero Austro-ungarico. b) è un sistema di alleanze che coinvolge Francia, Regno Unito, Russia. c) è un sistema di alleanze che coinvolge Italia, Francia, Regno Unito. 2) La “domenica di sangue”: avviene il 22 gennaio 1905 a Mosca, quando Lenin al comando dell‟Armata Rossa assalta il Palazzo d‟Inverno sterminando la famiglia dello zar. b) avviene il 22 febbraio 1917, quando scoppia la rivoluzione russa e tutti i nobili sono arrestati e fucilati. c) avviene il 22 gennaio 1905 a San Pietroburgo, quando la guardia imperiale apre il fuoco sulla folla che chiede riforme, uccidendo mille persone e ferendone almeno il doppio. a) 3) L‟uccisione dell‟Arciduca Francesco Ferdinando e di sua moglie Sofia: avviene a Belgrado il 28 giugno 1914, per mano di un indipendentista legato alla “Giovane Bosnia”, e porta all‟ultimatum dell‟Austria alla Bosnia. b) avviene a Sarajevo il 28 giugno 1914, per mano di un indipendentista legato alla “Giovane Bosnia”, e porta all‟ultimatum dell‟Austria alla Russia. c) avviene a Sarajevo il 28 giugno 1914, per mano di un indipendentista legato alla “Giovane Bosnia”, e porta all‟ultimatum dell‟Austria alla Serbia. a) 4) L‟entrata in guerra dell‟Italia: a) avviene il 28 ottobre 1914 al fianco della Germania contro l‟Austria. b) avviene il 24 maggio 1914 al fianco della Triplice Alleanza. c) avviene il 24 maggio 1915 al fianco della Triplice Intesa. 5) Le battaglie dell‟Isonzo: a) avvengono nel 1915, si svolgono in Lombardia lungo il fiume Isonzo, e sono vittoriose per l‟Italia. b) avvengono nel 1915, si svolgono lungo il fiume Isonzo, e sono vittoriose per l‟Austria. c) avvengono nel 1915, sono vittoriose per l‟Italia e sono lanciate dal generale Luigi Cadorna. 6) La rotta di Caporetto: a) avviene nell‟ottobre 1917 e arretra il fronte italiano sul Po, preparando la vittoria finale della Germania. b) avviene nell‟ottobre 1917, arretra il fronte austriaco sul Piave e porta alla sostituzione del generale Luigi Cadorna con Armando Diaz c) avviene nell‟ottobre 1917, arretra il fronte italiano sul Piave e porta alla sostituzione del generale Luigi Cadorna con Armando Diaz. 58 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Seconda simulazione di Terza Prova classe 5^ Ducati-Lamborghini. Materia:Laboratori Tecnologici ed esercitazioni Prof.Pezzullo Francesco Allievo………………………………………………………. data………………… 1)Nei cilindri pneumatici a doppio effetto: a) La pressione esercitata dall‟aria determina sia l‟uscita che il rientro dello stelo b) La pressione esercitata sui due lati del pistone è la stessa e quindi fa sia l‟entrata che l‟uscita. c) L‟aria provoca il movomento solo in una direzione,il ritorno è garantito dalla molla 2)Le valvole di scarico utilizzate nel motore endotermico : a)Hanno lo stesso diametro di quelle di aspirazione b) Hanno un diametro più grande perchè la pressione dopo lo scoppio è maggiore c) hanno un diametro più piccolo perchè espellere è un‟operazione più semplice 3)Nel sistema frenante a parità di pattini la scelta del disco porta le seguenti variabili: a)Il diametro del disco è ininfluente,conta il suo materiale. b)Più è piccolo il diametro è meglio frena perchè è minore la superficie c)Un diametro più grande garantisce un Momemto resistente maggiore e frena meglio 4)La scelta dell‟ Oleodinamica rispetto alla pneumatica è dettata da : a) gli attuatori hanno gli steli che si muovono con una maggiore velocità b)Si hanno valori più bassi di pressione e si può regolare la velocità perfettamente c)Si hanno elevati valori massimi di pressione e si può regolare la velocità perfettamente 5)Nel Calibro a Corsoio analogico il nonio ventesimale doppio: a)Indica il massimo valore che lo strumento può effettuare b)è uno strumento che serve a facilitare la lettura di una misura lineare c)è uno strumento che facilita la lettura della misura ed è costruito dividendo in 20 parti 39 mm 6)Nel micrometro a vite il tamburo: a)riporta la scala dei millimetri b) si muove grazie ad una vite micrometrica di passo 1 mm e sono state fatte 50 divisioni c) è solidale ad una vite micometrica di passo 0.5 e ha 50 divisioni uguali 59 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Seconda simulazione di Terza Prova classi 5HL / 5HD DESI Materia: Tecnologie meccaniche e applicazioni Allievo: ________________________________ Prof Sardone Agostino Data: 06/05/2016 Quesito n.1 In un impianto pneumatico di produzione di aria compressa la valvola di sicurezza: si apre solo nel caso in cui la pressione superi il valore di taratura di impianto si apre solo nel caso in cui la pressione raggiunge il valore d'uso di utenza si apre per consentire lo scarico di aria dal serbatoio dell'impianto Questito n.2 L'espressione della cilindrata 'V' di una pompa volumetrica, alternativa a stantuffo con alesaggio 'D' e corsa 'c' è: V = (πD/2)c V = (πD2/4)c V = πD/c Quesito n.3 Definire la seguente tipologia di valvola: valvola regolatrice di flusso unidirezionale valvola di massima pressione tarabile valvola regolatrice di pressione unidirezionale Quesito n.4 I costi del ciclo di vita di un prodotto sono: introduzione, crescita, maturità, declino acquisizione, qualità, mantenimento, declino acquisizione, funzionamento, mantenimento, dismissione Quesito n.5 In un impianto l'affidabilità di 'missione' si ha quando: esiste la probabilità che non si verifichi alcun tipo di guasto infantile, casuale o da usura esiste la probabilità che non si verifichino guasti pericolosi con danni a persone e/o a cose esiste la probabilità che si possa portare a termine il compito per cui esso è stato progettato Quesito n.6 Per MTTF (Mean Time To Failures) si intende: il tempo medio di riparazione di un guasto specifico dell'apparecchiatura il tempo medio fra l'installazione dell'apparecchiatura e il verificarsi del primo guasto il tempo medio fra due guasti successivi dell'apparecchiatura 60 Seconda Simulazione TERZA PROVA Materia: Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione 1- Da cosa è solitamente caratterizzato un articolo di un magazzino? da un nome e una foto da un codice articolo, una descrizione e una quantità da una descrizione e una quantità 2- Perché la normativa internazionale prevede che tutte le sale metrologiche abbiano una temperatura costante di 20 ± 1°C. ? per evitare la corrosione/ossidazione dei pezzi da misurare per evitare dilatazioni termiche che andrebbero a sfalsare la misura per evitare il surriscaldamento dei delicati macchinari di misura 3- Quale tra questi trattamenti, sull'acciaio, conferisce maggiore resistenza a flessione? tempra cementazione rinvenimento 61 4- Come posso svitare un prigioniero senza rovinare i filetti? pinze speciali filiera dado e contro-dado 5- Cosa rappresenta un ciclo di lavorazione? una successione ordinata e razionale di operazioni per trasformare un prodotto grezzo in finito. le istruzioni di montaggio di un particolare sottogruppo con ausilio di foto. l'elenco di tutti i componenti e materie prime necessari per realizzare un prodotto. 6- Per ridurre l'esposizione lavorativa a una sostanza tossica la misura più efficace è: informare i lavoratori esposti circa gli effetti sulla salute della sostanza. utilizzare idonea maschera. assicurare idonea aspirazione 62 IL CONSIGLIO DI CLASSE Materia Docente Firma Lingua e letteratura italiana SEBASTIANI ALBERTO Storia, cittadinanza e costituzione TONIN MICHELE Lingua inglese MARIADANIELA MADDALENA Matematica ZOCCO ANNA Tecnologie ElettricoElettroniche & Applicazioni CABRAS ROBERTO DEGLI ESPOSTI MARCO - ITP Tecnologie e Tecniche di Installazione & Manutenzione ROBERTO VALMORI MARCHETTI PARIDE - ITP Tecnologie Meccaniche & Applicazioni SARDONE AGOSTINO PEZZULLO FRANCESCO – ITP (presso Istituto Aldini) Laboratori Tecnologici & Esercitazioni PEZZULLO FRANCESCO (presso Istituto Aldini) Scienze motorie e sportive DI COSTANZO MARIO Religione cattolica -------- -------- Bologna, 15 maggio 2016 63