Documento 15 maggio - 5 HD - Belluzzi

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Documento 15 maggio - 5 HD - Belluzzi
BELLUZZI - FIORAVANTI
ISTITUTO
DI
ISTRUZIONE SUPERIORE
C.F. 91337340375
via G.D. Cassini,3 - 40133 BOLOGNA
Tel. 051 3519711 - FAX 051 563656
www.belluzzifioravanti.it - [email protected]
A.S. 2015/2016
Documento del 15 maggio
Progetto DESI / Ducati
Classe 5 HD
Coordinatore Prof. Roberto Valmori
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Presentazione della scuola
L‟Istituto di Istruzione Superiore “Belluzzi-Fioravanti” nasce il 1° settembre 2011 a seguito dell‟accorpamento
di due storici istituti bolognesi, l‟Istituto Tecnico Industriale “Odone Belluzzi” e l‟Istituto Professionale per
l‟Industria e l‟Artigianato “Aristotele Fioravanti”.
L‟I.P.S.I.A. “A. Fioravanti” di Bologna, da sempre ubicato nella sede di via Don Minzoni 17, viene istituito nel
1957, andando ad occupare le stesse aule che in precedenza, fin dal marzo 1935, erano servite per la “Reale
Scuola Segmento Professionale Industriale Maschile e Femminile A. Fioravanti” e successivamente per la
“Scuola di Avviamento Professionale”. I primi corsi triennali di qualifica attivati furono quelli di tornitori,
riparatori di automezzi e orologiai; dal 1958 fu attivato il corso di elettricisti installatori. Negli anni a venire
furono aperte le sedi coordinate di Crevalcore, Molinella e Castiglion de‟ Pepoli, oggi tutte comprese in altri
Istituti secondari.
L‟I.T.I.S. “O. Belluzzi” sorge nel 1961 quale sezione staccata in Bologna dell‟Istituto Tecnico Industriale “F.
Corni” di Modena, acquisendo l‟autonomia nel 1964. Numerose sono le sedi cambiate negli anni, così come le
succursali aperte in vari comuni della provincia bolognese: Budrio, Porretta Terme e S. Giovanni in Persiceto,
oggi tutte incluse in altri Istituti superiori. Nel 1977 trova la propria definitiva ubicazione nella nuova e ampia
sede di via G.D. Cassini 3.
Con l‟istituzione della nuova istituzione scolastica si è voluto dar vita ad un polo tecnico-professionale nell‟area
sud-ovest di Bologna che appare più congegnale alla definizione di una specifica identità capace di interpretare
convenientemente le finalità previste dal riordino dell‟istruzione secondaria di secondo grado e dalla nascita del
nuovo sistema di istruzione e formazione professionale regionale.
La sede di via Cassini, destinata ad accogliere dal prossimo anno scolastico tutti gli studenti dell‟I.I.S.
“Belluzzi-Fioravanti” compreso il corso serale fino ad oggi rimasto in via Don Minzoni, è situata al confine tra
il Comune di Bologna, a cui appartiene, e il Comune di Casalecchio di Reno.
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Presentazione dell'indirizzo della classe 5 HD - DESI - Ducati
Diploma Professionale in « Manutenzione e Assistenza Tecnica »
Articolazione: Curvatura Meccanica – IPM9
Profilo
Il Diplomato di istruzione professionale nell‟indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le competenze per
gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e
collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici.
Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica,
meccanica) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.
È in grado di:
 controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro
funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia
dell‟ambiente;
 osservare i principi di igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi;
 organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento
delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi;
 utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi
lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono;
 gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l‟approvvigionamento;
 reperire e interpretare documentazione tecnica;
 assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi;
 agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità;
 segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche;
 operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l‟economicità degli interventi.
A conclusione del percorso consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze:
1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti.
2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l‟applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche.
3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature,
impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione.
4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel
montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite.
5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti .
6. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d‟arte, collaborando alla fase di
collaudo e installazione .
7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci e
economicamente correlati alle richieste.
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PROGETTO DESI
L'IIS Belluzzi-Fioravanti, in rete con l‟IIS Aldini-Valeriani Sirani di Bologna e le Aziende Ducati Motor
Holding S.p.A. e Automobili Lamborghini S.p.A., ha attivato il Progetto Dual Education System Italy (DESI)
per il biennio scolastico 2014/2015 e 2015/2016.
Il progetto DESI è un percorso formativo biennale, realizzato d'intesa con la Regione Emilia Romagna e
l‟Ufficio Scolastico Regionale per l‟Emilia-Romagna, destinato a 48 giovani in possesso di qualifica
professionale che si è svolto alternando periodi di formazione presso i due istituti scolastici e periodi di training
on the job presso i Training Center delle due rinomate aziende. Gli studenti partecipanti al progetto godono di
una borsa di studio-lavoro mensile di 600€ e coloro che porteranno a termine con successo il biennio potranno
conseguire il Diploma di istruzione professionale (Indirizzo Manutenzione e assistenza Tecnica), che
permetterà l'accesso al mercato del lavoro e/o consentirà la prosecuzione negli studi post diploma. Agli stessi
studenti Ducati Motor Holding S.p.A. e Automobili Lamborghini S.p.A. rilasceranno uno specifico Attestato
Aziendale di Professionalità relativo agli indirizzi intrapresi, che agevolerà l'inserimento qualificato nel settore
dell'industria automotive.
DESCRIZIONE PROFILI E ATTIVITÀ SVOLTE
NEL TRAINING CENTER DESI
Ducati Motor Holding S.p.A. - biennio 2014 – 2016
Descrizione del progetto
Le aziende Ducati Motor Holding S.p.A. e Automobili Lamborghini S.p.A. hanno costituito, con i docenti
designati dai due istituti scolastici coinvolti, un team per la progettazione didattica che ha visto la sua nascita
ben sei mesi prima dell‟avvio dell‟anno scolastico e che, partendo dalla precisa definizione dei due profili in
uscita, ha dettagliato il percorso didattico biennale, condividendone ogni passo e attribuendo ad ogni membro
del progetto specifiche responsabilità e competenze.
Il percorso in Ducati ha coinvolto dall‟avvio 21 ragazzi ed ha visto dal primo giorno di attività nei Training
Center la divisione del gruppo classe in due gruppi di apprendimento, in funzione del profilo in uscita: da un
lato il Tecnico Meccatronico Due Ruote; dall‟altro l‟Operatore Macchine CNC. Sono 14 gli allievi che hanno
seguito il percorso aziendale relativo al profilo di Meccatronico; 7 quello di Operatore CNC.
Nonostante l‟impegno notevole e prolungato nel tempo, non si è registrata ad oggi alcuna defezione.
L‟attività presso il training center DESI di Ducati Motor Holding S.p.A. si è svolta per il biennio 2014–2016
nei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno, luglio 2015, per la prima annualità (IV anno), e nei mesi di
settembre 2015 e gennaio, febbraio e marzo 2016 per la seconda annualità (V anno).
Presso il training center le attività si sono svolte dal lunedì al venerdì con orario 9:00 – 12:00 e 13:00 – 17:00,
per un totale di 1.100 ore nei due anni, di cui 650 al primo anno e 450 al secondo.
Il percorso formativo è stato studiato e progettato sulla base del modello duale tedesco e si è ispirato ai principi
dell‟alternanza scuola-lavoro e dell‟apprendimento in situazione, con metodologie didattiche quali il self
learning, la didattica per competenze e per progetti, il peer to peer.
Durante la permanenza in azienda, i ragazzi hanno partecipato a centinaia di ore di formazione specializzata di
tecnica motociclistica e lavorazioni meccaniche, alternandole a prove pratiche e simulazioni nei due Training
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Center (uno per profilo) allestiti dall‟azienda all‟interno dell‟area produttiva; a queste ore in ambiente
formativo protetto si è aggiunto poi un percorso individuale di cd. “apprendimento in situazione” (definizione
aziendale: Learning Station), nel quale gli allievi si sono affiancati in stabilimento agli operatori e, sotto la
guida ed il costante controllo di un referente allo scopo addestrato, si sono impegnati nella realizzazione di
operazioni via via più complesse, acquisendo con ciò sia esperienza nell‟applicazione dei concetti appresi che
competenze e capacità altamente professionalizzanti.
All‟interno dei TC gli studenti hanno spesso operato in piccoli gruppi alternati e hanno avuto a disposizione
diversi momenti in cui sviluppare tematiche tecniche di loro interesse in modo autonomo, tramite materiali
didattici, strumentazioni e veicoli (o parti di essi) messi a loro disposizione dall‟azienda.
Profilo Tecnico Meccatronico 2 Ruote
Il profilo meccatronico è stato studiato per sviluppare sia la conoscenza delle varie componenti del prodotto
motociclistico ed i principi del loro funzionamento sia le interazioni tra di essi, identificando così la
motocicletta come sistema. Inoltre, il profilo ha previsto lo studio e l‟iniziale sperimentazione dei sistemi di
controllo e diagnostica.
Il percorso si è sviluppato a partire da un graduale avvicinamento dei ragazzi agli strumenti di lavoro
correntemente utilizzati in Ducati Motor Holding S.p.A., con particolare attenzione agli aspetti legati alla
qualità e alla sicurezza sul lavoro. E‟ stata inoltre approfondita l‟interazione tra i vari materiali che vengono
normalmente applicati in ambito produttivo.
Esercitazioni e prove di verifica sono state progettate e realizzate alla luce della opportunità di combinare lo
sviluppo di capacità e competenze spendibili sul mercato del lavoro tanto in ambito produttivo aziendale che in
quello tecnico-artigianale per l‟assistenza e riparazione.
Argomenti trattati nel 1° anno del Progetto ( Classe quarta ) :
Qualità :
- Basi del sistema di qualità aziendale
- Assicurazione e controllo qualità
- Specifiche di qualità e tolleranze
- Basi di meccanica nella fisica
- Ispezione visiva e analisi e valutazione dei difetti superficiali
Produzione :
- Attrezzi e maschere di assemblaggio
- Tecniche di assemblaggio e montaggio meccanico
- Identificazione dei componenti (bar code)
- Sistema di produzione aziendale
Prodotto e riparazione :
- Componenti e assemblaggi della moto
- Funzionamento generale e specifico della moto
- Basi di fisica, dinamica ed aereodinamica della moto
- Il motore e il forcellone
- Gamma prodotti Ducati
- Organi principali del motore
- Curve caratteristiche e dinamica del motore
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-
Impianto di lubrificazione e raffreddamento del motore
Combustione
Riparazione di un motore, dei freni, sistemi del telaio e sua geometria
Processo :
- Ciclo di lavoro
- Istruzioni di assemblaggio
- Metodo delle 5S
- Percorsi di fornitura e aspetti ergonomici
- Poka Yoke
- Organizzazione del posto di lavoro
- Cura generale nell'utilizzo degli strumenti e maschere per l'assemblaggio
- Management visivo
- Contenuti della documentazione e responsabilità di ogni singolo documento
Materiali :
- Basi di tecnologia dei materiali
- Funzione dei materiali ausiliari
- Denominazione dei materiali ausiliari
Logistica :
- Classificazione e immagazzinamento dei componenti e degli assemblaggi
- Regole di smaltimento e separazione dei rifiuti riciclabili
- Kanban e flusso dei materiali
Argomenti trattati nel 2° anno del Progetto ( Classe quinta ) :
Qualità :
- Parametri di inquinamento
- Menu funzioni della moto
Produzione :
- Collegamenti candela pipetta e cavo
- Basi di elettronica
- Principali sistemi elettrici ed elettronici a bordo della moto
- Tecniche di assemblaggio per particolari elettrici/elettronici
Prodotto e riparazione :
Funzionamento generale e specifico del sistema elettrico
- La sospensione anteriore e posteriore
- La carburazione e i gas di scarico
- Riduzione delle sostanze inquinanti
- L‟iniezione elettronica
- Strumenti di diagnosi (Texa, analisi gas di scarico)
- Riparazione dei sistemi elettrici ed elettronici
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-
Ruote e pneumatici
Manutenzione :
- Basi di ispezione e manutenzione
- Specifiche di manutenzione
- Cause dei guasti
Profilo Operatore CNC
Il profilo Operatore CNC è stato studiato per sviluppare la conoscenza dei materiali metallici e non, le loro
caratteristiche meccaniche e di lavorabilità. Sulla base di queste conoscenze si è realizzato il processo
completo: partendo dalla progettazione (disegno CAD), attraverso redazione del ciclo di lavoro, scelta
dell‟adeguata utensileria e relativi parametri e scrittura del programma pezzo in linguaggio ISO, si è pervenuti
alla produzione vera e propria del pezzo finito, con relativo controllo di qualità.
Tutto quanto descritto è stato sviluppato secondo gli standard aziendali attualmente in uso in produzione.
Esercitazioni e prove di verifica sono state progettate e realizzate alla luce della opportunità di combinare lo
sviluppo di capacità e competenze spendibili sul mercato del lavoro in ambito produttivo aziendale, tanto per la
grande che per la piccola scala.
Argomenti trattati:
Progettazione e produzione di parti e componenti in diversi materiali:
- Disegno tecnico
- Proprietà dei materiali
- Semplici operazioni manuali
- Aggiustaggio
- Ispezione e automanutenzione
- Assemblaggio
- Rimontare componenti complessi
Macchine:
- Pianificare il processo macchina
- Setup della macchina
- Semplici operazioni con la macchina
- TPM
- Metodo delle 5S
Utensili:
- Selezionare l'utensile
- Assemblare e presettare
- Usure e parametri
Processi macchina:
- Conformità dei pezzi
- Sistema qualità
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-
Ciclo di lavoro
Ottimizzazione dei processi
Miglioramento continuo
Qualità:
- Selezionare gli strumenti di misura
- Qualità e documentazione
- Riconoscere i difetti e correggerli
- Impacchettare, immagazzinare
Macchine CNC:
- Creare programmi
- Utilizzare i programmi
Comunicare e interagire sul posto di lavoro:
- Selezionare le informazioni
- Organizzazione e gestione di meeting di gruppo
- Presentazioni in pubblico
- Analizzare e risolvere conflitti
Ducati:
- Storia Ducati
- Missione strategia
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Quadro orario
Il monte ore, rappresentato nella tabella sottostante in forma settimanale, in realtà è stato concentrato in due
periodi didattici:


I periodo, dal 28/09/2015 al 23/12/2015
II periodo, dal 30/03/2016 al 06/06/2016
Durante i restanti periodi dell‟anno scolastico, in cui gli studenti erano impegnati nell‟attività aziendale, sono
stati organizzati corsi a cadenza settimanale di RECUPERO / POTENZIAMENTO nelle materie di area
comune per un totale di 60 ore.
QUADRO ORARIO E DOCENTI
Disciplina
ITALIANO
STORIA
MATEMATICA
LINGUA STRANIERA: INGLESE
EDUCAZIONE FISICA
TECNOLOGIE ELETTRICOELETTRONICHE E
APPLICAZIONI
TECNOLOGIE E TECNICHE DI
INSTALLAZIONE E
MANUTENZIONE
TECNOLOGIE MECCANICHE E
APPLICAZIONI
Docente
Ore settimanali
SEBASTIANI ALBERTO
TONIN MICHELE
ZOCCO ANNA
MARIADANIELA MADDALONI
DI COSTANZO MARIO
3
2
3
2
1
CABRAS ROBERTO
DEGLI ESPOSTI MARCO - ITP
3
ROBERTO VALMORI
MARCHETTI PARIDE - ITP
2
SARDONE AGOSTINO
PEZZULLO FRANCESCO – ITP
(presso I.I.S. Aldini Valeriani)
LABORATORI TECNOLOGICI ED PEZZULLO FRANCESCO
ESERCITAZIONI
(presso I.I.S. Aldini Valeriani)
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5
3
Gli alunni della classe 5 HD
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
Cognome
AGHARDA
BENZI
BERISA
BERNARDI
BIGNAMI
CAFFA
CAROTENUTO
CIAN SEREN
DANIELLI
DE FEUDIS
DI CICCO
GALIFI
KABOCI
KASER
MARINELLI
MBENGUE
MINELLI
PAGLIARANI
PAULINO
PORTELLI
SANTORO
Nome
ABDESLAM
NICOLAS
EMRA
ANDREA
DENNIS
SIMONE
CHRISTIAN
LUCA
DIEGO
IVAN
ALEX
GIUSEPPE
ISMAIL
KEVIN
FELICE ANDREA
OUSMANE
ALESSANDRO
FRANCESCO
CARLOS ALBERTO
SIMONE
ALESSANDRO
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Relazione sulla classe
La Classe 5 HD è composta da 21 (ventuno) studenti di varie estrazioni anche se prevale la provenienza dalla
Formazione Professionale. Obiettivo primario è stato il recupero scolastico di soggetti drop-out attraverso il
percorso sperimentale DESI, che ha previsto il forte coinvolgimento della Ducati, azienda del territorio ad
elevato contenuto tecnologico, nel percorso didattico biennale finalizzato all‟accompagnamento degli studenti
al Diploma di Istruzione Professionale. Il modello preso a riferimento è stato quello del Sistema di Istruzione
Tecnica e Professionale tedesco.
All‟inizio del percorso didattico, gli studenti presentavano una situazione di partenza estremamente eterogenea
per provenienza, preparazione, nazionalità e comprensione del progetto; il tratto comune dei giovani adulti
selezionati per il progetto consisteva nella passione per la motoristica o per le lavorazioni meccaniche e nella
predisposizione per le applicazioni pratiche, accompagnata - tuttavia - da una certa insofferenza per il lavoro
in classe.
Preso atto dell‟esistenza di oggettive difficoltà nell‟acquisizione di alcune competenze di base, nel corso del
corrente anno scolastico sono stati attivati, con l‟ausilio di docenti dell‟Istituto particolarmente preparati ed
esperti, percorsi personalizzati di recupero (2 ore il venerdì pomeriggio dal 29/09/2015 al 23/12/2015,
aumentate a 6 ore per tutti i dieci venerdì dal 15/01/2016 al 18/03/2016), indirizzati soprattutto a quei soggetti
che hanno dimostrato maggiori lacune nelle competenze di base. In questo ultimo caso, gli allievi dei due
gruppi classe Ducati (VHD) e Lamborghini (VHL) hanno lavorato per gruppi di livello per ogni specifica
disciplina di insegnamento.
La professionalità e la disponibilità dei docenti costituenti il Consiglio di Classe, unitamente alla crescente
maturazione e presa di coscienza da parte della grande maggioranza degli allievi, hanno consentito il totale
superamento dei debiti formativi relativi allo scorso anno e, tramite il miglioramento dei rapporti all‟interno del
gruppo classe, il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Solo pochi studenti evidenziano ancora alcune lacune
di base.
Da rilevare che tutti gli studenti indistintamente, una volta inseriti all‟interno dell‟azienda Ducati, hanno
dimostrato un buon interesse partecipativo e maggior disciplina rispetto a quanto evidenziato nel contesto
scolastico.
A tal proposito risulta significativa la relazione sull‟attività svolta all‟interna del training center aziendale
redatta da Luca Baroni - Ducati Training Center Coordinator - e di seguito riportata.
Relazione del Training Center Ducati
Il secondo anno di corso è iniziato per la classe DESI Ducati a fine agosto 2015. I ragazzi si sono presentati puntuali e
motivati e hanno frequentato il percorso proposto dall‟azienda con interesse e costanza. La maggior parte degli allievi ha
gestito il periodo di permanenza in azienda dimostrando senso di responsabilità e rispetto delle regole aziendali esplicite,
sviluppando capacità di lettura del contesto lavorativo implicito e quindi adattando il comportamento in modo adeguato.
Sotto un altro non meno importante profilo, i ragazzi hanno dimostrato comprensione e rispetto delle prescrizioni in
materia di sicurezza, indossando costantemente le divise assegnate e i D.P.I. prescritti e seguendo le altre indicazioni
fornite (percorsi e vie di fuga, ecc.).
Dal punto di vista aziendale si è posto l‟accento sui valori di responsabilità ed impegno, autonomia e propositività, valori
in cui Ducati Motor Holding S.p.A. crede e quindi veicola costantemente ai dipendenti così come agli stagisti. Ai ragazzi
sono stati insegnati i principi di organizzazione e manutenzione delle aree e postazioni di lavoro, così da mantenerle
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costantemente pulite ed ordinate, di rispetto degli orari di inizio e fine giornata, così come quelli delle pause, sempre
concordate con il trainer aziendale. La crescente responsabilizzazione degli studenti è passata anche attraverso l‟incarico a
rotazione, individuale e di gruppo, di effettuare le pulizie di fine settimana dei due TC.
I ragazzi hanno dimostrato un notevole e crescente interesse sia per i processi che per i prodotti aziendali e hanno saputo
rapportarsi in maniera adulta e costruttiva con i numerosi docenti messi a loro disposizione dall‟azienda e nel corso delle
visite didattiche ad aziende del settore ed istituzioni del territorio. Hanno conosciuto tecnici di molti reparti aziendali,
produttivi e non, anche intessendo rapporti significativi ed acquisendo da loro conoscenze ed esperienze di varia natura;
sotto la loro guida hanno potuto sviluppare competenze e atteggiamenti importanti per il mondo del lavoro: il lavoro in
gruppo, la gestione delle tempistiche, l‟identificazione dei problemi e la ricerca di soluzioni in linea con le specifiche di
prodotto, l‟orientamento alla qualità e all‟autovalutazione del proprio lavoro in una prospettiva di costante miglioramento.
Alcuni allievi si sono contraddistinti per l‟acquisizione di abilità e conoscenze tecniche di buon livello, che hanno
consentito loro di sviluppare anche una significativa forma di autonomia nella gestione dei compiti assegnati e li hanno
stimolati all‟esplorazione di tematiche tecniche e di procedure anche non immediatamente trattate a lezione. Altri, forse
più deboli sia negli aspetti più propriamente scolastici che in quelli aziendali, si sono comunque adoperati per essere di
supporto e cercare di capire il prodotto motociclistico ed i metodi di produzione ed assemblaggio delle sue componenti
principali, dimostrando una crescita evidente del proprio bagaglio di conoscenze e capacità.
L‟obiettivo di Ducati Motor Holding S.p.A. è stato fin dai primi giorni quello di impegnarsi per affiancare e supportare i
ragazzi in un percorso che per loro era evidentemente molto sfidante e anche dall‟esito incerto. A tal proposito, anche
sulla base delle stesse richieste dei ragazzi, alcune ore sono state dedicate ad integrazione di quelle scolastiche per poter
realizzare esercitazioni e revisioni degli argomenti trattati a lezione. Si è optato per questa soluzione proprio a fronte della
motivazione dimostrata da alcuni allo scopo di superare le difficoltà nelle materie di base.
Per gli studenti che hanno saputo rimanere in linea con il percorso scolastico o che hanno preferito concentrarsi
unicamente sul percorso aziendale, sono stati previsti momenti di approfondimento o percorsi individuali in aree aziendali
di maggiore complessità tecnico-operativa.
Da un punto di vista disciplinare, infine, non ci sono episodi o situazioni particolarmente significative da segnalare, così
come non sono emerse particolari criticità: qualche inevitabile momento di tensione o disattenzione ha richiesto un
richiamo e/o un confronto con il coordinamento aziendale, ma nulla che abbia reso necessario il ricorso a richiami più
ufficiali.
Sicuramente è stata necessaria una grande e costante determinazione da parte dei ragazzi nel portare a compimento questo
percorso, che ha richiesto per alcuni anche una riflessione ed una revisione generale del proprio progetto di vita,
portandoli ad operare valutazioni anche importanti sul rapporto costi/benefici dell‟investimento formativo su loro stessi.
Infatti l‟impegno richiesto sia dall‟azienda che dalla scuola e le oggettive difficoltà logistiche per alcuni nel raggiungere
la sede aziendale dal proprio domicilio hanno rappresentato criticità non indifferenti.
Nel complesso la classe, che in avvio del percorso si presentava come detto disomogenea in quanto una somma di storie
individuali, oggi dimostra significativi miglioramenti sia nei rapporti tra gli allievi (e quindi capacità di accettazione delle
differenze e delle difficoltà altrui, capacità di dialogare con tutti, capacità di non discriminare e giudicare le persone,
orientandosi ad una migliore comprensione delle specificità individuali), sia nella capacità di collaborazione per raggiungere
insieme i comuni obiettivi, ossia quello scolastico del Diploma e quello aziendale dell‟acquisizione di competenze
professionalizzanti.
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Classe V H Ducati Italiano
Programma svolto:
La classe VH Ducati del progetto DESI ha affrontato un percorso letterario centrato sul Novecento, senza però seguire un
percorso strettamente cronologico. È stata invece privilegiata un'ottica tematica, cercando di proporre i testi e gli autori
che potessero risultare più motivanti per gli studenti. Tale scelta è stata dettata dalla specificità del percorso DESI, che ha
nella rimotivazione degli studenti uno dei suoi obiettivi principali.
Nel contempo si è cercato di insistere sulle tecniche di scrittura, in particolare sulla stesura del saggio breve o dell'articolo
di giornale, in vista della prima prova dell'esame di Stato, approfondendo spesso temi legati all'attualità in discussioni
collettive e partecipate, che permettessero poi di affrontare con maggiore consapevolezza la stesura di un saggio breve o
di un articolo di giornale. A questo scopo è stato necessario rivedere alcune competenze morfosintattiche e grammaticali
di base. Un'altra area della competenza scritta su cui si è cercato di porre l'attenzione è quella del riassunto, considerando
quanto la stesura di una sintesi scritta sia in grado di attivare le diverse competenze di literacy essenziali anche e
soprattutto in ottica extrascolastica.
Per quanto riguarda gli autori e le opere affrontati, si è iniziato con autori che fossero legati al tema della guerra: sono
stati letti brani dal “Sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern, da “Guerre Politiche - Vietnam” di Goffredo Parise,
nonché alcune poesie di Giuseppe Ungaretti, ovvero “Soldati”, “I fiumi”, “Veglia”, “Fratelli”. Di Ungaretti si è anche
cercato di inquadrare la figura nel contesto storico, approfondendone la biografia.
Successivamente è stata affrontata la lettura di alcuni brani da “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino. La classe ha
inoltre partecipato ad un incontro con l'autore di una graphic novel sulla vita di Primo Levi (“Una stella tranquilla, di P.
Scarnera), grazie al quale è stato possibile approfondire la vita e l'opera di Primo Levi, anche con la lettura di brani da “Se
questo è un uomo”.
Nella seconda parte dell'anno, nonostante il lavoro fosse sempre più focalizzato sulla preparazione in vista della prima
prova dell'esame di Stato, si è affrontata l'opera di G. Pascoli, leggendo e analizzando in classe la poesia “X Agosto”, e
quella di G. D'Annunzio, con la lettura e l'analisi della poesia “I pastori”.
Nell'ultima parte dell'anno si confida di riuscire ad introdurre il Futurismo, che offre diverse possibilità di collegamenti
interdisciplinari con l'area tecnico pratica. Si progetta dunque la lettura del Manifesto del Futurismo del 1909.
Metodo di lavoro:
Per quanto riguarda l‟ambito letterario, i testi sono stati letti e commentati collettivamente, cercando di comprenderne i
meccanismi interni e di inserirli nel contesto storico. Per approfondire e stimolare la ricerca sono stati utilizzati anche
supporti audiovisivi con l‟utilizzo della LIM (letture dei testi da parte degli autori stessi, come nel caso di Ungaretti;
interviste all'autore, come nel caso di M. Rigoni Stern intervistato da Marco Paolini nella sua casa di Asiago; immagini
fotografiche e filmiche per la comprensione degli ambienti e delle situazioni presenti nei testi).
Relazione sulla classe
La classe si presenta disomogenea per provenienza geografica degli studenti, nei risultati, nell‟impegno, nelle competenze
di base, nella capacità di attenzione. Ci sono diverse criticità, anche gravi, tanto nella scrittura quanto nell‟esposizione
orale e nella lettura, specie per gli alunni non italofoni che sono ancora in un fase di apprendimento della lingua italiana
come L2. Si segnala anche una diffusa immaturità, che però nel complesso non ha impedito agli studenti di essere
partecipi nei discorsi svolti e di rispondere positivamente agli stimoli a partecipare, riuscendo, nei momenti di lettura dei
testi, a fare interventi pertinenti.
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Programma Storia
Classe V H Ducati - Storia
Programma svolto:
La classe ha cambiato nel corso dell‟anno due docenti, fatto che ha posto problemi alla continuità e
all‟omogeneità della didattica. La prof.ssa Simona Farenza, che ha seguito la classe dall‟inizio dell‟anno
scolastico alla fine di dicembre, in linea con il programma presentato a inizio anno, finalizzato alla conoscenza
dei principali eventi storici caratterizzanti la fine dell‟Ottocento e il Novecento, ha impostato un percorso
didattico di tipo cronologico, a partire dal Congresso di Vienna per arrivare all‟Italia post-unitaria, con unità di
approfondimento sulla crisi e sulla trasformazione dell‟ economia industriale alla fine dell‟800, sulla crisi
agraria in Europa, sulle grandi migrazioni, sulla seconda rivoluzione industriale, sulla nascita dei grandi
monopoli, sugli interventi dello stato nell‟economia. Il sottoscritto, Alberto Sebastiani, che ha assunto la
docenza effettiva della classe alla fine di marzo, per non sconvolgere l‟impianto didattico impostato, ha seguito
l‟ordine cronologico. Con un percorso di sole 16 ore sono stati affrontati, con un‟introduzione e una panoramica
generale, ripartendo dalla Seconda rivoluzione industriale e dalle implicazioni economiche, politiche,
commerciali, militari che essa ha comportato, l‟esperienza coloniale italiana in Eritrea e in Libia prima della
Grande guerra e l‟età giolittiana, la Prima guerra mondiale, l‟ascesa dei regimi totalitari in Europa. Si confida di
riuscire, nelle ore restanti, ad affrontare almeno un‟introduzione alla seconda guerra mondiale e alla Resistenza.
Nello specifico:
Modulo n.1: il colonialismo italiano
Competenze - obiettivi:
 Saper individuare i momenti generali della prima avventura coloniale italiana.
 Saper ricostruire il quadro politico internazionale del colonialismo in Africa e gli interessi economici
che hanno spinto il Regno d‟Italia all‟impresa.
 Saper leggere il conflitto e gli interessi internazionali attraverso carte storico-politiche
Percorso
Contenuti / Unità didattiche
1. L‟apertura del Canale di Suez e le nuove rotte commerciali
2. Le tappe del colonialismo italiano: Assab e Massawa, Eritrea e Somalia
3. La sconfitta di Adua e l‟immaginario italiano dell‟Africa
4. L‟Italia Giolittiana
5. L‟Italia e la conquista della Libia
6. Il conflitto con l‟Impero Ottomano
Modulo n.2: la Prima guerra mondiale
Competenze - obiettivi:
 Conoscere la potenza degli Stati in azione.
 Conoscere i momenti salienti del conflitto mondiale, in particolare per l‟Italia
 Comprendere le relazioni politiche e le alleanze che hanno portato al conflitto

Percorso
Contenuti / Unità didattiche:
1. Presentazione attraverso mappe storiche e politiche dell‟Europa dal 1871 al 1914
14
2.
3.
4.
5.
Presentazione sintetica della situazione dei tre principali imperi: Russo, Ottomano, Austro-Ungarico
L‟attentato di Sarajevo
L‟Italia e il cambiamento di alleanze
Le fasi del conflitto sul fronte italiano
Modulo n.3: Il totalitarismo
Competenze – Obiettivi:
 Comprendere il concetto di Totalitarismo
 Comprendere le conseguenze del Trattato di Versailles
 Riconoscere le ragioni del consenso e la forza della propaganda nell‟Italia fascista
Percorso
Contenuti / Unità didattiche:
1. Presentazione del Trattato di Versailles e della “vittoria mutilata”
2. Presentazione del concetto di Totalitarismo in Hannah Arendt
3. Sintesi delle fasi della rivoluzione russa e della nascita dell‟Urss: dalla domenica di sangue allo
stalinismo
4. L‟Italia e il fascismo: dal biennio rosso all‟ascesa del fascismo
5. La propaganda e l‟Italia del regime fascista
Metodo di lavoro:
I percorsi affrontati dal sottoscritto sono stati costruiti con supporti audiovisivi e con l‟ausilio della LIM,
organizzati a partire dalla lettura di carte geografiche politiche storiche dell‟Europa e del mondo per presentare
agli studenti come essi siano stati “disegnati” politicamente. I supporti audiovisivi sono stati soprattutto dei
webdocumentari disponibili on line sui siti Rai e Zanichelli. In particolare, per la Prima guerra mondiale e le
fasi successive, sono stati utilizzati i video realizzati per il progetto “Grande Guerra” e condotti da Carlo
Lucarelli. Per il totalitarismo si è riflettuto in particolare sulla definizione che ne dà Hannah Arendt e si è
ragionato con gli studenti ad esempio sulla spettacolarizzazione delle adunate e sull‟uso della comunicazione
attuato dal regime fascista in Italia. Si confida di riuscire a lavorare sulla seconda guerra mondiale e soprattutto
sulla Resistenza utilizzando l‟Atlante delle stragi nazifasciste recentemente messo on line.
Eventuali argomenti trattati a livello inter/pluri disciplinare
Il totalitarismo, in particolare il fascismo, è stato affrontato riflettendo anche sulla raffigurazione mediatica che
il regime offriva all‟Italia e dell‟Italia stessa. In generale, sono state presentate connessioni tra il momento
storico in questione e la produzione letteraria coeva, per quanto non in maniera sistematica e approfondita.
Relazione sulla classe
La classe si presenta disomogenea per provenienza geografica degli studenti, nei risultati, nell‟impegno, nelle
competenze di base, nella capacità di attenzione. Ci sono diverse criticità, anche gravi, tanto nella scrittura
quanto nell‟esposizione orale e nella lettura, e una diffusa immaturità, ma nel complesso gli studenti sono stati
coinvolti nei discorsi svolti e hanno risposto positivamente agli stimoli a partecipare, tanto che tutti sono stati in
grado di fare interventi pertinenti.
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CLASSE V Ducati
- ANNO SCOLASTICO 2015-2016 -
DOCENTE: SIMONA FARENZA
Obiettivi minimi
 Esporre in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli eventi storici studiati;
 Usare con proprietà i fondamentali termini e concetti propri del linguaggio storiografico;
 Distinguere i molteplici aspetti di un evento e l‟incidenza in esso dei diversi soggetti storici;
 Confrontare le differenti interpretazione che gli storici danno di un medesimo fatto o fenomeno, in riferimento
Conoscenze.
 Conoscere i principali eventi storici caratterizzanti la fine dell‟Ottocento e il Novecento
 Apprendere i concetti portanti e le linee guida della Costituzione attraverso il processo storico in cui è maturata
Competenze.
 Relazionare brevemente per iscritto e oralmente su argomenti noti con sufficiente proprietà di linguaggio e coerenza
argomentativa
 Saper collocare in modo appropriato i diversi fenomeni storici
 Saper individuare analogie e differenze fra i fenomeni storici
 Saper esprimere le proprie opinioni argomentandole e utilizzando il lessico specifico della disciplina
Capacità.

Acquisire la consapevolezza dei diritti- doveri del cittadino.
MODULO N. 1 : “Dal Congresso di Vienna all‟Unità d‟Italia”.
Competenze - obiettivi:
 S a p e r i n di vi d u ar e i c ar a t t er i ge n er a l e d el l a s o c i e t à d i A nc i en t R egi me .
 S a p e r r i c o st r ui r e i l qu a d r o p o l i t i c o e u r op eo d e l l a R es t au r a zi on e.
 S a p e r r i c o no s ce r e l e p a r ol e d el l a st o r i a ( R i s or gi me n t o , gu e r r e
d i p l o ma zi a ) e u t i l i zza r l e c o n pr o pr i et à e c oe r e n za .
d ‟ i nd i pe n de n za ,
Percorso
C o n t e n u t i / U ni t à d i d a t t i c h e
1. La Restaurazione in Europa.
2. Gli stati italiani fra il 1831 e il 1846.
3. L'Italia nel biennio delle riforme (1846 - 1848).
4. Le rivoluzioni del 1848-49 in Europa e in Italia.
5. L' unificazione dell'Italia.
6. Il Regno d'Italia.
MODULO N. 2 : “L‟Italia postunitaria”
Competenze - obiettivi:
 C o n o s c er e i l s i gn i f i cat o d ei t e r mi n i D es t ra e S i ni st r a s t or i ch e .
 E s s e r e i n gr a d o d i ut i l i zza r e c o r r e t t a me n t e i l l i n gu a ggi o s p e c i f i c o d el l a ma t e r i a , l e gge r e
c a r t e st or i co -p o l i t i c he e c os t r u i r e t a vo l e c r o n o l o gi c he .
Percorso
C o n t e n u t i / U ni t à d i d a t t i c h e :
16
1.
2.
3.
4.
5.
Organizzazione economico-politica del nuovo Stato.
Il Brigantaggio meridionale.
Le annessioni di Roma e del Veneto.
Destra e Sinistra Storiche.
Il Decollo industriale italiano e la crisi di fine secolo.
MODULO N. 3: “ L‟età degli stati-nazione”
Competenze – Obiettivi:
 Mettere a fuoco il concetto di "seconda rivoluzione industriale" sotto il profilo tecnologico e quello
dell'organizzazione economica.

Illustrare le conseguenze esercitate dall'affermarsi della società industriale di massa sui sistemi politici,
concentrando l'attenzione sul tema del suffragio e della sua estensione.

Spiegare che cosa fu l'imperialismo, mostrarne le differenze rispetto al colonialismo classico e individuarne le cause,
mettendo particolarmente in luce gli elementi ideologici derivanti dalla trasformazione dell'ideale nazionalista.

Conoscere nei tratti essenziali il quadro politico delle diverse potenze europee in questa fase storica.
Percorso
C o n t e n u t i / U ni t à d i d a t t i c h e :
1. 1873-1896: Crisi e trasformazione dell‟ economia industriale.
2. La crisi agraria in Europa: effetti economici e sociali.
3. Le grandi migrazioni- il significato economico e sociale dell‟emigrazione.
4. La seconda rivoluzione industriale.
5. La nascita dei grandi monopoli.
6. Interventi dello stato nell‟economia.
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ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "Belluzzi - Fioravanti" - Bologna
5HD - D.E.S.I.
A.S. 2015/2016
Disciplina: Matematica
Docente: Zocco Anna
PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA
 Equazioni di primo grado e sistemi lineari:
 Equazioni: definizione, concetto di soluzione, grado e classificazione di un'equazione, principi di
equivalenza delle equazioni.
 Sistemi lineari di due equazioni in due incognite: definizione, rappresentazione, classificazione a seconda
della soluzione e risoluzione con il metodo del confronto.
 Equazioni di secondo grado:
 Insiemi numerici: insieme Q , R e relative operazioni, proprietà delle potenze.
 Definizione, forma normale e classificazione di un'equazione di secondo grado (complete e incomplete,
intere e fratte), formule risolutive di un'equazione di secondo grado.
 Il piano cartesiano e l‟equazione della retta:
 Piano cartesiano: Sistema di riferimento cartesiano ortogonale, punti nel piano e loro individuazione,
distanza tra due punti, grafico di una retta data la sua equazione.
 Equazione della parabola:
 Concetto di luogo geometrico, definizione e rappresentazione grafica di una parabola, intersezione tra
parabola e assi cartesiani.
 Disequazioni di primo e secondo grado:
 Intervalli di numeri reali e loro rappresentazione grafica.
 Disequazioni: definizione, grado, soluzioni di una disequazione e risoluzione di semplici disequazioni
intere e fratte a coefficienti numerici.
 Problemi risolvibili mediante equazioni o disequazioni di primo e secondo grado.
 Moto rettilineo uniforme e moto accelerato( equazione della retta e della parabola): problemi da risolvere
mediante equazioni e disequazioni di primo e secondo grado
 Funzioni definizione e loro classificazione:
 Relazioni e funzioni: definizione di relazione, funzione, proprietà, classificazione.
 Il dominio naturale di una funzione. Dominio di funzioni razionali ed irrazionali, intere e fratte.
 Calcolo delle simmetrie di una funzione: pari e dispari
 Studio del segno di una funzione
 Intersezione con gli assi cartesiani
 Studio della funzione omografica.
 I limiti funzioni continue e discontinuità:
 Limite di una funzione: concetto intuitivo, limite finito e infinito, limite destro e sinistro.
 Calcolo dei limiti di funzione r azi onali i nt ere e fr att e.
 Definizione di funzione continua
 Discontinuità di prima, seconda e terza specie.
 Asintoti verticali, orizzontali e obliqui e corrispondenti equazioni.
 Studio di funzioni, rappresentazione grafica:
 Grafico e caratteristiche principali delle funzioni elementari: retta, parabola, cubica, funzione modulo,
iperbole equilatera; grafico delle funzioni esponenziale, logaritmica, funzione seno, coseno e tangente.
 Rappresentazione grafica di semplici funzioni
razionali intere e fratte
Bologna , 12-05-2016
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ Belluzzi - Fioravanti“
RELAZIONE FINALE
Anno Scolastico 2015/16
Classe: 5HD Ducati (Desi)
Docente: ZOCCO ANNA
Situazione di partenza – Il livello di preparazione iniziale è apparso frammentario e inadeguato. In molti casi infatti, quando si è reso
necessario fare riferimento a temi trattati nel corso degli anni precedenti, ho riscontrato difficoltà nel realizzare collegamenti e
nell‟utilizzare le conoscenze acquisite. La maggior parte degli alunni non possedeva le conoscenze necessarie ad affrontare in modo
approfondito il programma previsto per il quinto anno. Tenuto conto delle condizioni di partenza, il lavoro svolto è da considerarsi nel
complesso soddisfacente.
Partecipazione e interesse –Gli alunni hanno dimostrato, inizialmente, qualche difficoltà a seguire le lezioni nei momenti in cui esse
assumevano un carattere più teorico. Solo pochi studenti hanno mostrato sin da subito conoscenze adeguate al percorso scolastico e
un impegno costante. Nel corso dell‟anno gli studenti sono stati spronati e incoraggiati a mettersi in gioco. Spesso, infatti, il loro
approccio è stato di rinuncia per paura, ansia e per i tanti (a volte dolorosi) fallimenti accumulati nel corso degli anni di scuola. Nel
corso dell‟anno gli equilibri e i risultati ottenuti sono rimasti pressoché invariati, anche se, occasionalmente, gli studenti hanno
mostrato una partecipazione più attiva e un certo interesse.
Alcuni studenti hanno continuato a mostrare scarsissimo interesse e impegno nel lavoro scolastico e in tutte le attività proposte.
Obiettivi conseguiti
Conoscenze –Buona parte degli studenti presenta conoscenze non del tutto sufficienti, ma questi risultati sono dovuti in particolare
alla consistenza e importanza di lacune pregresse. In pochissimi casi le conoscenze sono state acquisite in modo completo ed
approfondito.
Competenze – Le competenze acquisite sono in relazione con il grado delle conoscenze in possesso dei diversi
studenti, anche se a volte nell‟applicazione alcuni mostrano incertezze che non hanno una giustificazione nella
mancata conoscenza, ma piuttosto in una certa insicurezza nell‟affrontare esercizi e problemi.
Metodologie, strumenti e supporti didattici utilizzati
Lezione frontale, lezione partecipata. Discussione guidata. Risoluzione collaborata di eserciti, quesiti e problemi. Attività di
laboratorio, utilizzo di sussidi multimediali (app), materiali disponibili in rete, test online, libri di testo, appunti presi durante le
lezioni, schede di approfondimento e di recupero.
La valutazione ha tenuto conto dei livelli di partenza, dei comportamenti e delle abilità acquisite rispetto agli
obiettivi educativi e didattici, dell'impegno, della partecipazione, della conoscenza dei contenuti, dell'assiduità
della frequenza scolastica.
Bologna, 12 Maggio 2016
Prof.ssa Anna Zocco
19
Programma Svolto Lingua Inglese 5H Ducati
MODULO N° 1
TITOLO:
Prof. Maria Daniela Maddaloni
GRAMMAR REVISION
 Essere in grado di comprendere e comunicare mediante una conversazione
di carattere generale
PREREQUISITI
 Essere in grado di leggere e comprendere testi semplici
COMPETENZE
D’USCITA
Essere in grado di:
 Redigere una breve relazione di avvenimenti al presente, al passato e al
futuro
 Leggere e comprendere documenti
 Essere in possesso di un vocabolario sufficiente per districarsi in semplici
situazioni di vita quotidiana.
DESCRITTORI
DELLE
COMPETENZE DI
USCITA
 Essere in grado di comunicare con espressioni semplici.
 Essere in grado di rispondere a domande relative ad argomenti di vita
personale in diversi archi temporali.
Articolazione del modulo n° 1 in 3 Unità Didattiche
TITOLO: GRAMMAR REVISION
UNITÀ
DIDATTICHE
U.D. 1
Simple Tenses
OBIETTIVI
Saper parlare delle abitudini e di azioni in svolgimento
CONTENUTI
Simple Present
Present Continuous
Avverbi di Frequenza
U.D. 2
Past Tenses
OBIETTIVI
Saper descrivere avvenimenti accaduti nel passato
CONTENUTI
Simple Past
Present Perfect
Past Continuous
Paradigmi dei verbi irregolari
Avverbi di tempo. Espressioni temporali.
U.D. 3_
Future Tenses
OBIETTIVI
Comprendere e spiegare avvenimenti progettati per il futuro
CONTENUTI
Simple Future
Present continuous con valore di futuro
Be going to (futuro intenzionale)
20
MODULO N° 2
TITOLO:
SAFETY AT WORK
Essere in grado di:
 Trarre informazioni specifiche da un testo;
 Utilizzare termini tecnici.
PREREQUISITI
COMPETENZE D’USCITA
Essere in grado di:
 Saper riassumere un testo tecnico in forma scritta e orale
 Utilizzare la terminologia specifica
DESCRITTORI
DELLE COMPETENZE DI
USCITA
Lo studente dovrebbe aver conseguito un livello di preparazione corrispondente
almeno al al livello B1 ( Comprensione Scritta e Orale, Semplice Produzione Scritta e
Orale)
Articolazione del modulo n° 2 in 2 unità didattiche
TITOLO:
SAFETY AT WORK
Safety at work
U.D. 1
Obiettivi
Contenuti
Conoscere le misure generali per la protezione della salute e per la
sicurezza dei lavoratori e essere in grado di esporre i contenuti in
Lingua Inglese.
Safety Rules
Hazards and Risks
Unità Didattiche
U.D. 2
Working safely
Usare la terminologia specifica per parlare di Prevenzione dei Rischi
Obiettivi
Contenuti
Behaviour in a workplace
P.P.E.
Warnings and Signs
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Istituto di Istruzione Superiore
“ Belluzzi – Fioravanti”
via G.D.Cassini, 3 - 40133 BOLOGNA
TEL 051 3519711
FAX 051 563656
Mail: [email protected]
PEC: [email protected]
Sito internet: www.belluzzifioravanti.it
Materia Scienze motorie e sportive
Docente Mario Di Costanzo
Classi 5 anno sezione H-D; H-L progetto D.E.S.I.
1. Finalità
Nell’ultimo anno della scuola superiore l'insegnamento dell'educazione fisica, è finalizzato alla piena
valorizzazione della personalità dello studente. Gli ambiti di esperienza offerti dalla disciplina ( la
competizione, il successo, l’insuccesso, la progettazione di percorsi per raggiungere un obiettivo, il fare e
lo stare con gli altri, la condivisione di regole) favoriscono l’acquisizione di corretti stili comportamentali e
di abilità trasferibili in qualunque altro contesto di vita.
2. Obiettivi didattici
La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale
delle capacità motorie:

conoscere gli effetti positivi generati dai percorsi di preparazione fisica specifici:controllare la postura e
l'azione in relazione alle proprie percezioni.
 utilizzare autonomamente le principali tecniche di distensione muscolare
 controllare l'entità dello sforzo in relazione al compito, al contesto e alle attitudini personali;
 considerare e controllare i propri stati emotivi.
Lo sport, le regole ed il Fair Play
conoscere e applicare le strategie tecnico – tattiche dei giochi sportivi;
concatenare più abilità, sportive ed espressive in situazioni complesse;
utilizzare in modo personale e creativo le abilità motorie specifiche degli sport e delle attività praticate;
affrontare il confronto agonistico con un etica corretta;
sapersi esprimere in ambito sportivo con una gestualità consapevole e adeguata alle diverse
contingenze.
Benessere, salute, sicurezza e prevenzione

valutare l'efficacia di un programma di lavoro misurandone gli effetti su di sé;
assumere stili di vita e comportamenti proattivi nei confronti della propria salute, conferendo il giusto
valore all'attività fisica e sportiva;
intervenire in caso di infortunio, con un primo soccorso adeguato.
Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico
Praticare attività motoria e sportiva all’aperto.
Capacità di lettura ed interpretazione dello sforzo fisico tramite il supporto di tecnologia digitale per il
monitoraggio dei parametri fisiologici durante e dopo l’attività fisica.
3. Contenuti
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 Attività aerobica,(soprattutto nella prima parte dell'anno) utilizzando diverse
metodiche di allenamento:
- corsa di resistenza,
- lavoro su circuito,
- percorsi con stazioni differenziate.
 Monitoraggio del dispendio energetico e del calcolo calorico annesso.
 Esercizi ginnici di attivazione neuromuscolare e potenziamento delle capacità condizionali di base.
 Giochi ed attività ludiche non codificate, finalizzate allo sviluppo della collaborazione, delle capacità
condizionali e coordinative.
 Attività sportive individuali e di squadra, tecnica dei fondamentali e acquisizione delle regole di gioco.
 Cenni e approfondimenti teorici delle attività trattate.
5. Metodologia e strumenti
Le lezioni di educazione fisica si svolgeranno in aula, nella palestra della scuola e in alcuni momenti
dell'anno, compatibilmente con le condizioni climatiche e con la tipologia di attività proposte, anche
all'aperto, negli spazi esterni all'edificio scolastico. Verranno utilizzati in modo funzionale
all'apprendimento e al conseguimento degli obiettivi indicati il materiale e l' attrezzatura in dotazione,
materiale didattico fornito dal docente, ricerca individuale integrativa.
La metodologia adottata utilizza:
lezioni frontali e guidate;
assegnazione di compiti di realtà;
esercitazioni tecnico sportive (svolte anche all'aperto);
esercitazioni individuali, in coppia e in piccoli gruppi;
circuiti attrezzati.
Le esercitazioni pratiche saranno sempre supportate da spiegazioni tecniche relative all'argomento
trattato, l'impegno fisico richiesto sarà sempre adeguato all'età degli allievi, e alle condizioni generali
presenti.
Infine, si cercherà, ove lo si ritenga opportuno, di offrire situazioni educative individualizzate.
6. Modalità di verifica e valutazione
I momenti di verifica, sempre esplicitati agli studenti, saranno differenziati a seconda degli argomenti e
delle abilità da verificare. Per le prove di valutazione, almeno tre per ogni quadrimestre, verranno
utilizzati i seguenti strumenti:
- osservazione diretta e sistematica da parte dell’insegnante con registrazione dei risultati ottenuti in
relazione alle capacità e competenze prendendo in considerazione test, prove pratiche ed
interrogazioni orali.
La valutazione finale di ogni singolo studente terrà conto dei risultati ottenuti, dei miglioramenti raggiunti
rispetto alla situazione di partenza, dell'impegno, dell'interesse e della partecipazione dimostrati nel corso
dell'intero anno scolastico.
Nella valutazione di alunni con esonero dalle attività pratiche si terrà inoltre
conto del grado di acquisizione di conoscenze e competenze necessarie ad un
reale e significativo coinvolgimento in compiti di giuria, arbitraggio e di assistenza tecnica e morale al
lavoro dei compagni nonché del livello di autonomia organizzativo raggiunto.
23
7. RELAZIONE 5HD
La classe è composta da studenti poco motivati allo sviluppo delle capacità ed abilità motorie pregresse, a
livello medio basso per la loro classe di età. Tuttavia si distinguono gruppi che prediligendo attività
sportive di squadra ed individuali consone alle loro attitudini, e delle quali alcuni si interessano a livello
extrascolastico, riescono ad organizzarsi in attività collaborative e ben organizzate nell’uso e nella
gestione degli spazi e degli strumenti in dotazione. I contenuti teorici proposti, volti all'acquisizione di
corretti sili di vita in funzione della salute e prevenzione trasferibili in funzione delle attività motorie
quotidiane sia sportive che del tempo libero, non hanno sviluppato conoscenze addizionali a quelle già
possedute in termini di contenuti semplici derivanti dal proprio background personale. Difficile è stato
coinvolgere l'intero gruppo classe in attività che superassero una ossequiosa attenzione anche tramite
interazioni pertinenti di parte della classe, che non si è assunta comunque responsabilità di ricerca ed
approfondimento personale.
Nell'attività laboratoriale in palestra il gruppo classe si è mostrato collaborativo ed organizzato in attività
divise in settori specifici del campo riuscendo a conciliare personali esigenze ed attitudini personali con gli
obiettivo formativi. Tuttavia risulta difficile coinvolgere l'intero gruppo classe in attività diversificate, alcuni
studenti rimangono radicati nelle proprie certezze motorie senza lasciarsi coinvolgere nello sperimentare
diverse prospettive, punti di vista e tecniche di altre attività motorie proposte. Solo alcuni sono riusciti in
questo creando un feedback propositivo di volontà di crescita personale sul controllo motorio del gesto in
maniera abile e consapevole.
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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ”
BOLOGNA
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
DOCENTE : ROBERTO CABRAS
MATERIA : Tecnologie Elettrico- Elettroniche
CLASSE V DESI (Ducati)
a . s . 2015/2016
LIBRO DI TESTO Tecnologie Elettrico – Elettroniche e Applicazioni 2 Coppelli/Stortoni – Mondadori
CONTENUTI
MODULO 1 Reti logiche combinatorie : segnali analogici e digitali, sistema binario, porte logiche e realizzazione di semplici reti
combinatorie
MODULO 2 Elementi di Elettronica non lineare: diodo raddrizzatore, diodo led e diodo zener, conversione da corrente alternata a
continua, transistor BJT come interruttore.
MODULO 3 Sensori e Trasduttori:
Sensori di temperatura, di posizione e di forza: impiego e condizionamento
MODULO 4 Amplificatori Operazionali e condizionamento dei segnali:
Parametri caratteristici di un amplificatore, amplificatore invertente e non invertente, buffer e
amplificatore differenziale
Metodi
Lezione frontale, discussione guidata, esercitazioni in classe
Mezzi
Componentistica elettrica elettronica, strumentazione e apparecchiature di base, software di simulazione (Laboratorio tecnologico).
Spazi e tempi
Aula e laboratorio (Laboratorio Tecnologico). Impegno orario 2 ore/settimana
Criteri e strumenti di Valutazione
Partecipazione attiva alle lezioni ed ai feed-back, prove sommative scritte, questionari. Griglia docimologica standard.
Obiettivi Minimi
Saper utilizzare la strumentazione elettronica di base, conoscere la differenza tra corrente continua e alternata, i parametri della
tensione di rete,
E‟ richiesto inoltre di riconoscere, anche in alcune applicazioni di principio, componenti elettrici-elettronici fondamentali come il
resistore, il condensatore, il transistore interruttore, diodi raddrizzatori, Led, Zener, circuiti integrati digitali, amplificatori ad
operazionale, nonché di saperli impiegare per piccole applicazioni nel condizionamento del segnale con l‟impiego di trasduttori,
sensori e attuatori.
Risultati ottenuti.
Il livello di partenza della classe e l‟impegno non sempre adeguato dimostrato da alcuni studenti ha reso necessario un significativo
ridimensionamento della programmazione iniziale e degli obiettivi minimi.
Per gli studenti che hanno frequentato con regolarità le lezioni si ritengono raggiunti gli obiettivi minimi e si rilevano anche casi in cui
tali obiettivi risultano ampiamente superati.
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
BELLUZZI - FIORAVANTI
- BOLOGNA –
Docente: Prof. Ing. ROBERTO VALMORI
PROGRAMMA EFFETTUATO –
( ITP Prof. Paride Marchetti )
Materia : TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE
Anno scolastico 2015/2016
Profilo della Classe 5 HD
Classe composta da studenti di varie estrazioni , adulti , borsisti vincitori della selezione aziendale anche non di madre lingua
italiana , con preparazione non sempre omogenea , specificatamente nella materia .
Dal punto di vista del rendimento , quello della classe nel suo complesso è stato soddisfacente : l‟ interesse si è riscontrato di
più per la parte aziendale rispetto a quella prettamente scolastica .
Il problema dell‟ esposizione orale , per alcuni studenti , stranieri e non , è ancora in via di risoluzione .
Obiettivi
Finalità formative :
1. utilizzare strumenti e tecnologie specifiche nel rispetto della normativa di sicurezza ;
2. seguire le normative tecniche e le prescrizioni di legge per garantire la corretta comprensione delle
tecnologie meccaniche applicate all‟ impiantistica , alla corretta manutenibilità ed alla loro
organizzazione economica ;
3. padroneggiare l‟ uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita
e di lavoro , alla tutela della persona , dell‟ ambiente , del territorio ;
4. individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione ;
5. utilizzare strategie orientate al risultato , al lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere
responsabilità ;
6. utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare nella normativa di riferimento ;
7. riconoscere e applicare i principi dell‟ organizzazione , della gestione e del controllo delle diverse
tipologie impiantistiche , con riferimento alla loro manutenibilità , assicurando i livelli di qualità
richiesti .
Contenuti disciplinari
Modulo 1 : NOZIONI DI TECNOLOGIA MOTORISTICA
Analisi dei cicli termodinamici Otto e Diesel , con riferimento alle varie trasformazioni termodinamiche
Caratteristiche dei vari combustibili utilizzati nei processi di generazione energia e automotive
Disamina dei vari componenti di un motore termico a ciclo Otto con particolare riferimento ai materiali
impiegati , alle loro caratteristiche tecnologiche
Specifiche tecniche relative alle lavorazioni meccaniche alle M.U. per asportazione di truciolo
Strumenti di misura : calibri , micrometri , alesametri , comparatore a quadrante
Errori e precisioni delle misure ( in particolare di lunghezze )
Cenni sulla necessità di trattamenti termici e relative modalità attuative
Modulo 2 : CENNI SUGLI IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO
Montacarichi ed ascensori in servizio civile , con particolare riferimento alle normative di sicurezza
Gru a bandiera e relativo paranco
Modulo 3 : IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE E GENERAZIONE ENERGIA
Impianti di riscaldamento : cenni sulle varie tipologie ( ad acqua calda e vapore ) e sui componenti
soggetti a manutenzione
Teleriscaldamento e cogenerazione
Impianti di raffrescamento e deumidificazione : cenni sui principali componenti soggetti a manutenzione
Modulo 4 : SICUREZZA SUL LAVORO
Regole di comportamento a salvaguardia della sicurezza personale e della tutela ambientale nei luoghi
di vita e di lavoro
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Segnaletica antinfortunistica e dispositivi di protezione individuale e collettiva
Disamina delle principali funzioni esposte nel DLGS 81/08
Soggetti ed attori del DLGS 81/08
Disfunzioni e guasti di macchine come cause di infortunio
Modulo 5 : MEZZI DI TRASPORTO INTERNO
Trasporti Interni Continui : Nastri trasportatori , rulliere , convogliatori , trasporti pneumatici
Trasporti Interni Discontinui : transpallet , transpallet elevatori , carrelli elevatori ( con relativi
movimenti , problematiche di sicurezza e di ingombro)
Modulo 6 : ORGANIZZAZIONE AZIENDALE E MAGAZZINI
Organigramma aziendale –funzione di staff e di line – disamina delle varie funzioni aziendali :
Direzione Generale – Direzione Tecnica – Direzione di Produzione – Direzione amministrativa –
Direzione commerciale – Altre funzioni di livelli inferiori
Magazzini : scopi e organizzazioni (Accettazione , Stiva , Spedizione )
Produzione Just in time ( cenni )
Modulo 7 : NOZIONI GENERALI DI ECONOMIA
Capitale fisso e capitale circolante
Capitale fisso : immobili , macchinari & impianti , attrezzature & arredi
Capitale circolante : Denaro liquido , materie prime , semilavorati , prodotti finiti , crediti .
Metodi e strumenti
La metodologia didattica si è basata su lezioni di tipo frontale cercando di guidare il lavoro degli allievi e
fornendo le opportune indicazioni che stimolino le attività degli stessi.
Quanto agli strumenti della didattica sono stati utilizzati :
- libri di testo ed appunti del docente
- lavagna tradizionale e LIM
- software disponibile
- componenti, apparati, strumentazione, disponibili nei laboratori.
Modalità di verifica
Per quanto riguarda la valutazione formativa si è ritenuto opportuno utilizzare test finalizzati
all‟individuazione degli argomenti conosciuti dagli allievi, eventuali verifiche orali e, al termine di ogni
prova pratica, si è proceduto alla sistemizzazione dei risultati ottenuti in opportune relazioni, allo scopo di
valutare le capacità espressive e la padronanza del linguaggio tecnico acquisito. Tali verifiche e relazioni
sono effettuate al termine di ciascuna unità didattica e costituiscono base per i successivi test per la
valutazione sommativa.
Sono state effettuate prove e simulazioni guidate di seconda prova scritta , con i limiti ovvi imposti dalla
mancanza di precedenti .
Criteri di valutazione
La valutazione è stata effettuata semplicemente computando il punteggio delle risposte esatte ,
rapportandolo al numero delle domande , per esprimere una valutazione in decimi .
Modalità di recupero
In itinere , con ore espressamente dedicate al potenziamento e recupero .
Bologna , 12 Maggio 2016
27
Istituto di Istruzione Superiore 'Belluzzi – Fioravanti'
Via Giovanni Domenico Cassini, 3 Bologna (BO)
Progetto 'DESI' A.S. 2015/16
Classe 5HD – Ducati
Tecnologie meccaniche e applicazioni
Prof. Sardone Agostino
MODULO 1
Pneumatica
1.1 Elementi di pneumatica
 l'aria e i principi fisici dei gas, pressione e temperatura
1.2 Generazione e distribuzione dell'aria compressa
 filtri, compressori, scambiatori di calore, separatori di condensa, valvole,
serbatoi, pressostati, essiccatori, reti di distribuzione trattamento e
regolazione dell'aria compressa
1.3 Classificazione delle valvole e relative simbologie
 designazione, valvole monostabili e bistabili, uso e scelta delle valvole,
regolatori di flusso e di pressione
1.4 Attuatori del moto e loro simbologie
 attuatori lineari, attuatori rotanti, attuatori speciali
1.5 Tecnica dei circuiti pneumatici
 segnali generati dalle valvole, schemi pneumatici, principali funzioni
logiche, cicli e loro rappresentazione grafica
1.6 Studio delle tecniche per l'eliminazione dei segnali bloccanti
 annullamento meccanico, collegamenti in cascata
1.7 Elementi di elettropneumatica (cenni)
1.8 Sequenziatore e PLC (cenni)
1.9 Esempi ed esercizi grafico/numerico applicativi
1.10 Attività di laboratorio tecnico-pratica
MODULO 2
Oleodinamica
2.1 Elementi di oleodinamica
 principi fisici di idraulica ed oleodinamica, tipologie e caratteristiche
fisico-chimiche dei fluidi idraulici, produzione di energia nei sistemi
oleodinamici
2.2 Generazione, regolazione, comando e distribuzione del fluido in pressione
 filtri, serbatoi, pompe, manometri, scambiatori di calore, valvole,
regolatori di pressione e portata, accumulatori, fenomeno della
cavitazione, fenomeno del 'colpo d'ariete'
2.3 Attuatori e motori oleodinamici
 cilindri e attuatori rotanti, motori oleodinamici
2.4 Applicazioni dell'oleodinamica
2.5 Esempi ed esercizi grafico/numerico applicativi
2.6 Attività di laboratorio tecnico-pratica
MODULO 3
Ricerca operativa e project management
28
3.1 Ricerca operativa
3.2 Project management
 generalità, obbiettivi, sviluppo temporale e vincoli, tecniche e strumenti
3.3 Tecniche reticolari
 diagramma di PERT
3.4 Diagrammi di GANTT
 fasi di costruzione ed interpretazione del diagramma di GANTT
3.5 Tecniche di problem solving
 generalità, tecniche di decisione
3.6 Esempi ed esercizi grafico/numerico applicativi
MODULO 4
Affidabilità e manutenzione
4.1 Ciclo di vita di un prodotto
 elaborazione delle fasi, assegnazione delle attività alle unità operative,
documentazione, fattori economici del ciclo vita, analisi e valutazione
4.2 Affidabilità
 generalità, guasto, calcolo dell'affidabilità, metodo del Fault Tree
Analysis, esempi di FTA, tecniche di valutazione FMEA
4.3 Pianificazione del progetto in funzione della manutenzione
4.4 Esempi ed esercizi grafico/numerico applicativi
MODULO 5
Distinta base e sue applicazioni
5.1 Generalità sulla distinta base
 definizione e rappresentazione, processo di sviluppo / struttura, evoluzione
5.2 Esempi ed applicazioni di distinta base
MODULO 6
Principi di energetica
6.1 Calore e temperatura
 riscaldamento dei corpi, misura della temperatura, capacità termica
6.2 Trasmissione del calore
 generalità, modalità di trasmissione, flusso termico
6.3 Combustibili e comburenti
 generalità, fabbisogno, tipologie di combustibili
6.4 Elementi di impiantistica tecnologica / termotecnica
 generalità, produzione e distribuzione del fluido termovettore, produzione
di acqua calda per usi sanitari, dispositivi di trasmissione del calore,
elementi di impiantistica per la fornitura e gli usi del gas metano, fonti
energetiche rinnovabili
6.5 Esempi ed applicazioni
Bologna, 13/05/2016
Prof. Sardone Agostino
29
IIS " ALDINI VALERIANI-SIRANI" - BOLOGNA
Programma svolto in classe
Anno scolastico 2015/2016
Indirizzo: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
a
Classe: 5 Ducati-Lamborghini
Classe 5a AMA Manutenzione Assistenza Tecnica (Operatore Meccanico) (ore settimanali 5)
“Laboratori tecnologici ed esercitazioni”
Programmazione per competenze
CONTENUTI SPECIFICI
TITOLI
UNITA’ DIDATTICHE
MODULI
Modulo n° 1
Antinfortunistica.
TEMPI PREVISTI
Tutto l’anno scolastico
Settembre – Maggio
Modulo n° 2
Disegno e progettazione
Modulo n°3
Strumenti di misura e di controllo ,esercitazione in
laboratorio
Tutto l’anno scolastico
Modulo n° 4
Sistemi ed automazione
Settembre - Maggio
Modulo n° 5
Motoristica
Tutto l’anno scolastico
Modulo n° 6
Manutenzione macchine utensili
Maggio
Modulo 1
Competenze
Abilità
Le principali
cause di infortunio
La segnaletica
Antinfortunistica
Elementi di
antinfortunistica e territorio
Legislazione
sulla sicurezza
Dispositivi di
protezione
individuale e
collettiva Regole
di
comportamento
nell’ambiente e
nei luoghi di vita
e di lavoro.
Principi di
ergonomia.
Contenuti
Individuare i pericoli e
valutare i rischi.
Riconoscere ed
interpretare la
segnaletica
antinfortunistica.
Individuare i dispositivi
di protezione delle
persone.
Assumere
comportamenti
adeguati ai rischi.
Valutazione
Voto
Non è in grado di individuare le informazioni
4
Individua con difficoltà solo i contenuti essenziali
5
Conosce le linee essenziali degli argomenti
6
Conosce gli argomenti in modo completo ma non sempre
approfondito ed organizzato
7
Conosce gli argomenti in maniera completa, approfondita
ed organizzata
8
Conosce gli argomenti in maniera completa, organica e
articolata con approfondimenti autonomi
9
Elabora autonomamente le conoscenze e le esprime con
sicurezza
10
30
Modulo 2
CONTENUTI
 modellazione
solida
 realizzazione
draft
 quotatura
 creazione
assemblati
 tavola
di
assemblati
 Le filettaure
CONOSCENZE
 funzioni di
visualizzazione
 funzioni di
disegno
 salvataggio e
modifica
 messa in tavola
 aggiornamento
tavola
 vincoli per
assemblaggio
 I vari tipi di
filettature
ABILITA’
PROGRAMMA
utilizzare il programma cad per::
Programma
 realizzare il modello 3D di semplici pezzi SOLIDEDGE
meccanici con i comandi estrusione,
rivoluzione, taglio, foro, raccordo
 realizzarne la messa in tavola
 inserire nella tavola quote, tolleranze e
rugosità
 salvare e modificare i file.
 Realizzare semplici assemblati
 Sapere quando utilizzare quel tipo di
filettatura
Modulo 3
Competenze
Utilizzare
gli
strumenti
adeguati
alle misure
da
eseguire.
Saper
trattare i
dati
ottenuti.
Abilità
Contenuti
Descrivere e\o
effettuare
misurazioni e
controlli
dimensionali
nelle varie
esercitazioni
Sistemi e unità di
misura.
Sistema
internazionale di
misura(SI).
Multipli e
sottomultipli
decimali.
Calibro a corsoio
1/20.
Micrometro
25÷50, 50÷75,
75÷100
Calibri a
Tampone.
Calibro per
Filetti.
Comparatore.
Alesametro e
suo uso
Valutazione
Voto
Non sa effettuare semplici misure. Non conosce gli strumenti di misura.
4
Effettua con difficoltà semplici misure e controlli. Conosce in modo superficiale
gli strumenti di misura.
5
Riesce ad effettuare misurazioni. Conosce gli strumenti di misura e di controllo
6
Conosce in modo completo gli strumenti di misura e controllo. Sa effettuare
misurazioni e controlli
7
Conosce in modo completo e preciso gli strumenti di misura e controllo. Effettua
misurazioni e controlli con precisione.
8
Conosce pienamente gli strumenti di misura e controllo. Possiede piena
padronanza nell’ effettuare misure e controlli.
9
Possiede piena padronanza nell’effettuare misure e controlli. Conosce gli
strumenti di misura e controllo in modo approfondito.
10
Modulo 4
Leggere e
Saper leggere e
individuare i vari
componenti in
pneumatica,elettropneu
matica e oleodinamica
ed elettrooleodinamica.
Montare i circuiti sul
pannello
Non conosce i componenti e non sa leggere uno schema
4
interpretare uno
schema di un circuito
di qualsiasi genere,
Riconosce i componenti ma non sa leggere uno schema
5
Riconosce i componenti fondamentali e riesce ad eseguire semplici circuiti
6
Lavora in autonomia con ordine e correttezza. Conosce le norme di sicurezza.
7
descrivendo i vari
componenti che ne
fanno parte
31
Ha un metodo di lavoro funzionale ed autonomo con conoscenze complete,
approfondite ed organizzate.
8
Possiede piena padronanza nelle varie lavorazioni e nello sviluppo dei cicli di
lavorazioni in cui applica con certezza le proprie conoscenze.
9
Possiede piena padronanza nelle varie lavorazioni e nello sviluppo dei cicli di
lavorazioni e applica con certezza le proprie conoscenze approfondite.
10
Modulo 5
Competenze
Abilità
Riconoscere
Riconoscere i
i
componenti
malfunziona
fondamentali di un menti e
motore e
saper
intervenire
dell’autoveicolo.
nel rimettere
Smontare e
in funzione
rimontare con
gli
logica qualsiasi
autoveicoli e
componente
i motoveicoli
Contenuti
Individuazione
dell’intervento da
eseguire attraverso la
eventuale
documentazione,
smontaggio revisione
e rimontaggio
dell’apparato o
strumento deteriorato.
Sa descrivere ogni
particolare presente
sui mezzi di trasporto
Valutazione
Voto
Non è in grado di individuare le informazioni
4
Individua con difficoltà solo i contenuti essenziali
5
Conosce le linee essenziali degli argomenti
6
Conosce gli argomenti in modo completo ma non sempre approfondito ed
organizzato
7
Conosce gli argomenti in maniera completa, approfondita ed organizzata
8
Conosce gli argomenti in maniera completa, organica e articolata con
approfondimenti autonomi
9
Elabora autonomamente le conoscenze e le esprime con sicurezza
10
OBIETTIVI MINIMI: usare in sicurezza le attrezzature e gli strumenti dell’officina / laboratorio. Individuare e
definire le caratteristiche degli strumenti di misura. Nominare i componenti del motore.
PROGRAMMAZIONE PERCORSO FORMATIVO
INDICE DELLE UNITA’ DIDATTICHE
N° U.D.
ARGOMENTO
1
Norme di sicurezza
2
Disegno e progettazione
3
Strumenti di misura e controllo
4
Sistemi e automazioni
5
Motoristica
6
Manutenzione macchine utensili
U.D. N° 1
CONTENUTI SPECIFICI
(argomenti trattati)
Mezzi personali di protezione (indumenti; protezione delle
mani; protezione dei piedi).
Norme di sicurezza (cause degli infortuni, azioni e
condizioni pericolose)
ATTIVITA’
Lezione
frontale
OBIETTIVI
Saper valutare le situazioni di rischio e
prevenire i pericoli
U.D. N° 2
Attività
Obiettivi
Contenuti Specifici
Saper

modellazione solida
 funzioni di visualizzazione
 funzioni di disegno
utilizzare il programma cad per::
realizzare il modello 3D di semplici pezzi
32




realizzazione draft
quotatura
creazione assemblati
tavola di assemblati
 salvataggio e modifica
 messa in tavola
 aggiornamento tavola
vincoli per assemblaggio

Le filettature
Conoscere la differenza tra le filettature
meccanici con i comandi estrusione, rivoluzione,
taglio, foro, raccordo
 realizza la messa in tavola
 inserire nella tavola quote, tolleranze e
rugosità
 salvare e modificare i file.
Realizzare semplici assemblati
Saper distinguere una filettatura da un altra sapendo
quando è il caso di usare quella giusta
U.D.3
ATTIVITA’
CONTENUTI SPECIFICI
Continuare ad usare il Calibro a corsoio. Esecuzione di
misure con il calibro centesimale e cinquantesimale .
Micrometro centesimale. . Esecuzione di misure e
collaudi con micrometro 25÷50, 50÷75, 75÷100
Calibri a Tampone.
Calibro per Filetti.
U.D. N° 4
Lezione frontale esercitazione di
misurazione
Pneumatica:Le valvole distributrici,attuatori,finecorsa,le
porte logiche AND e OR
Semplici circuiti pneumatici senza segnali bloccanti
Lezione frontale ed
Semplici circuiti pneumatici con segnali bloccanti e uso esercitazioni vicino il
della cascata
pannello
Circuiti elettropneumatici con e senza segnali bloccanti
L’oleodinamica ,circuiti in serie e in parallelo
Schema di circuiti elettrooleodinamico
U.D. N° 5
ATTIVITA’
CONTENUTI SPECIFICI







Saper utilizzare gli
strumenti di misura.
ATTIVITA’
CONTENUTI SPECIFICI


OBIETTIVI
Il motore a combustione interna
Componenti fondamentali come testata e sui
attributi,il monoblocco e suoi attributi,
Il cambio e il rapporto di trasmissione
Fasi del motore
Tipi di alimentazione
Distribuzione
Il sistema frenante e i suoi componenti
fondamentali
Il differenziale e il suo funzionamento
Il sistema desmodromico
Lezione frontale e
pratica in laboratorio
OBIETTIVI
Assemblare un semplice
circuito e spiegare il suo
funzionamento logico
OBIETTIVI
Saper descrivere ogni componente
dell’autoveicolo, valutando se è il caso
di sostituirlo. Saperlo smontare e
rimontare
U.D. N° 6
CONTENUTI SPECIFICI



I collaudi fondamentali da
effettuare sul tornio parallelo
I principali tipi di guasti
La cura e la manutenzione delle
macchine
ATTIVITA’
OBIETTIVI
Lezione frontale e pratica
vicino le macchine
33
Riconoscere i componenti fondamentali del tornio .
Verificare le parti di maggior usura

X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
 Metodologie d’insegnamento
Strumenti per lo svolgimento dell'attività didattica
Lezione frontale
Lezione partecipata (discussione guidata, riflessione)
Esercizi individuali
Lavoro di gruppo
Esercitazioni (questionari, scelte multiple, dettati, attività di ascolto, letture…)
Composizioni scritte
Appunti. Fotocopie moduli prestampati
Attività laboratoriale
Esercitazioni in reparto
Valutazione in laboratorio
MODALITA’ DI VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI
Verifiche
Quesiti a risposta multipla
Prove orali
Interrogazioni - Interventi
Operatività
Prove grafiche e pratiche
Strumenti
Osservazione - Registrazione dati - Misurazione
ATTIVITA’ DI RECUPERO:

Studio individuale

Curricolare (durante le ore di lezione)
Insegnante:
34
Pezzullo Francesco
Date delle simulazioni
Materie
Date/durata
Simulazione prima prova
22 aprile 2016 / 5 ore
Simulazione seconda prova:
TECNOLOGIE E TECNICHE DI
INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE
10 maggio 2016 / 5 ore
Prima simulazione terza prova
Tipologia C – 6 quesiti a risposta multipla per
disciplina - 30 quesiti in totale - 0,5 punti ogni
risposta corretta – valutazione finale in 15/mi
Materie coinvolte:
15 aprile 2016 / 3 ore
Inglese, Storia, Laboratori Tecnologici ed
Esercitazioni, Tecnologie Meccaniche e
Applicazioni, Tecnologie e Tecniche di
Installazione e di Manutenzione (contenuti
proposti da Ducati)
Seconda simulazione terza prova
Tipologia C – 6 quesiti a risposta multipla per
disciplina - 30 quesiti in totale - 0,5 punti ogni
risposta corretta – valutazione finale in 15/mi
06 maggio 2016 / 3 ore
Materie coinvolte:
Inglese, Storia, Laboratori Tecnologici ed
Esercitazioni, Tecnologie Meccaniche e
Applicazioni, Tecnologie e Tecniche di
Installazione e di Manutenzione (contenuti
proposti da Ducati)
Prospetto simulazioni prove d‟Esame 2015/16 – DESI
5HD (DESI)
1ª prova (5ore) dalle ore 9,00 alle ore 14.00
2ª prova (5ore) dalle ore 9,00 alle ore 14.00
3ª prova (3ore) dalle ore 9,00 alle ore 12.00
:::::::
venerdì 22 aprile
martedì 10 maggio - presso Ist. ALDINI
venerdì 15 aprile
venerdì 6 maggio
35
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA
Cognome ………………………………………………….. Nome ………………………………
Classe……………
INDICATORI
PUNTEGGIO
LIVELLI
PUNTEGGIO
MASSIMO
ASSEGNATO
Coerenza e adeguatezza alla forma
testuale
3
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
0
1
2
2,5
3
4
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
1
2
3
3,5
4
5
Tema non svolto
Gravemente
Insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
0
1
2
3
4
4,5
5
3
Mancanza di
rielaborazione
personale
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
A. Analisi del testo: comprensione e
competenza di analisi.
B. Scrittura documentata: capacità di
utilizzo dell‟apparato documentario.
C-D. Tema: pertinenza e conoscenza
dell‟argomento
Padronanza linguistico espressiva
Capacità critica e rielaborazione
personale
N.B. Punteggio con 0.5 arrotondato all‟unità superiore
(ad esempio
Punteggio assegnato 12.5 – Punteggio definitivo 13)
*Esiste la possibilità di assegnare i punteggi intermedi
36
0
0,5
1
2
2,5
3
PUNTEGGIO
ASSEGNATO
/15
PUNTEGGIO
DEFINITIVO
/15
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE „BELLUZZI – FIORAVANTI‟ – BOLOGNA
Griglia di valutazione
di seconda prova esame di stato
Classi 5HL – 5HD A.S. 2015/16
Progetto DESI Ducati – Lamborghini
Studente: …………………………………………………………..
1) Conoscenza degli argomenti trattati
Inesistente
Insufficiente
Sufficiente
Adeguata
Punti: 0
Punti: 1
Punti: 2
Punti: 3
2) Completezza dell‟elaborato
Inesistente
Insufficiente
Completo / sufficiente
Elaborato svolto integralmente
Punti: 0
Punti: 1
Punti: 2
Punti: 3
3) Correttezza dei calcoli
Inesistente
Insufficiente
Sufficiente
Buono/ottimo
Punti: 0
Punti: 1
Punti: 2
Punti: 3
4) Elaborazioni grafico/tabellari
Inesistente
Insufficiente
Sufficiente
Buono/ottimo
Punti: 0
Punti: 1
Punti: 2
Punti: 3
5) Capacità di orientamento, analisi e progettazione
Inesistente
Insufficiente
Sufficiente
Adeguata
Punti: 0
Punti: 1
Punti: 2
Punti: 3
37
Classe:……………………
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
Cognome ………………………………………………….. Nome
………………………………………………. Classe……………
INDICATORI
PUNTEGGIO LIVELLI
MASSIMO
Conoscenze e competenze
Gravemente insufficiente
riferite agli argomenti
8
Insufficiente
richiesti
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
PUNTEGGIO
CORRISPONDENTE
1-2
3-4
5
6
7
8
Padronanza del linguaggio
e correttezza formale
5
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
0-2
3
4
4,5
5
Capacità di sintesi e/o
originalità delle soluzioni
proposte e/o
rielaborazione personale
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
0
1
1,5
2
2
Punteggio ____________ /15
38
Griglia di valutazione della condotta
VOTO
CRITERI
10
Atteggiamento propositivo in classe e nell‟Istituto;
Rispetto delle norme che regolano la vita dell‟Istituto;
Impegno costante nello studio e nelle attività di approfondimento;
Frequenza regolare e puntuale giustificazione delle assenze.
9
Atteggiamento positivo in classe, senza arrecare disturbo;
Frequenza regolare e impegno nello studio;
Rispetto delle norme che regolano la vita dell‟istituto.
8
Frequenza nel complesso regolare;
Rispetto complessivo delle norme che regolano la vita dell‟Istituto, pur con richiami scritti sul registro di
classe, ma senza aver subito provvedimenti di sospensione.
7
6
5o<5

Frequenza non del tutto regolare con gravi e reiterati ritardi;
Rispetto non sempre adeguato delle norme che regolano la vita dell‟Istituto, con ripetuti richiami
scritti sul registro di classe e/o provvedimenti di sospensione.

Frequenza irregolare con ritardi e/o assenze frequenti e non motivati;
Scarso rispetto delle norme che regolano al vita dell‟Istituto, con numerosi richiami scritti sul registro di
classe che hanno determinato provvedimenti disciplinari che abbiano comportato la sospensione di almeno
7 giorni, anche cumulativi, nell‟intero periodo dell‟anno scolastico.
Mancato rispetto delle norme che regolano la vita dell‟Istituto, con provvedimenti disciplinari che abbiano
comportato la sospensione per almeno 15 giorni, anche cumulativi nell‟intero periodo dell‟anno scolastico,
senza successivo miglioramento del comportamento.
39
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA
Anno Scolastico 2015/2016
SIMULAZIONE di Prima Prova scritta - classe 5^HD
prof. …………………….
Allievo……………………………………………………….
data…………………
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Primo Levi, dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981
Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch‟io un‟«antologia
personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta, retrospettiva e in buona fede,
che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto è stato scritto. L‟ho accettata come un esperimento
incruento, come ci si sottopone a una batteria di test; perché placet experiri e per vedere l‟effetto che fa.
Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce appunto dal mio
ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto; è probabile che il mio scrivere risenta
più dell‟aver io condotto per trent‟anni un mestiere tecnico, che non dei libri ingeriti; perciò l‟esperimento è un po‟
pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati con precauzione. Comunque, ho letto molto, soprattutto negli
anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono stranamente lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un
elastico, fino a raddoppiarsi, a triplicarsi. Forse lo stesso avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come
i passeri e gli scoiattoli, e in genere a chi riesce, nell‟unità di tempo, a fare e percepire più cose dell‟uomo maturo
medio: il tempo soggettivo diventa più lungo.
Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale, un‟abitudine
gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i vuoti di tempo, e una sorta di fata
morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura tre libri contemporaneamente; leggeva
«stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi» (Deut. 6.7); si faceva cucire dal sarto giacche con
tasche larghe e profonde, che potessero contenere un libro ciascuna. Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture
indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente di borsa) si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i
libri dalle rispettive librerie in tutte le occasioni possibili. I furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati
sportivamente, come se ci fosse una regola non scritta secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto
degno di portarselo via e di possederlo. Perciò ho trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta
stampata, ed in cui i testi scolastici erano in minoranza: ho letto anch‟io confusamente, senza metodo, secondo il
costume di casa, e devo averne ricavato una certa (eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità della carta stampata,
e, come sottoprodotto, un certo orecchio e un certo fiuto. Forse, leggendo, mi sono inconsapevolmente preparato a
scrivere, così come il feto di otto mesi sta nell‟acqua ma si prepara a respirare; forse le cose lette riaffiorano qua e là nelle
pagine che poi ho scritto, ma il nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto ho letto. Mi sembra onesto dirlo
chiaramente, in queste «istruzioni per l‟uso» della presente antologia.
Primo Levi (Torino 1919-87) è l‟autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla
esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e
avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di fabbrica. A partire
dal 1975, dopo il pensionamento, si dedicò a tempo pieno all‟attività letteraria. Scrisse romanzi, racconti, saggi, articoli e
poesie.
A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la Repubblica»
dell‟11 giugno 1981: «L‟anno scorso Giulio Bollati ebbe l‟idea di chiedere ad alcuni scrittori italiani di
comporre una loro «antologia personale»: nel senso d‟una scelta non dei propri scritti ma delle proprie letture considerate
fondamentali, cioè di tracciare attraverso una successione di pagine d‟autori prediletti un paesaggio letterario, culturale e
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ideale. […] Tra gli autori che hanno accettato l‟invito, l‟unico che finora ha tenuto fede all‟impegno è Primo Levi, il cui
contributo era atteso come un test cruciale per questo tipo d‟impresa, dato che in lui s‟incontrano la formazione
scientifica, la sensibilità letteraria sia nel rievocare il vissuto sia nell‟immaginazione, e il forte senso della sostanza
morale e civile d‟ogni esperienza».
1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell‟«ibridismo» (r. 7)?
2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13).
2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una sorta di fata morgana
nella direzione della sapienza» (r. 17).
2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare, spiega
l‟atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26).
2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al libro da cui il
brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, proponi una tua «antologia
personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali per la tua formazione.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l‟argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i
dati che lo corredano.
Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e svolgi su questa base la
tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Da‟ al tuo saggio un titolo coerente e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo
scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
Se scegli la forma dell‟“articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti
sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo „pezzo‟.
Da‟ all‟articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista
divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l‟argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali
(mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: I luoghi della memoria nella narrativa italiana del Novecento.
DOCUMENTI
All‟alba partì, lasciando il ragazzo a guardare il podere. Lo stradone fino al paese era in salita ed egli camminava piano
perché l‟anno passato aveva avuto le febbri di malaria e conservava una gran debolezza alle gambe: ogni tanto si fermava
volgendosi a guardare il poderetto tutto verde fra le due muraglie di fichi d‟india; e la capanna lassù, fra il glauco delle
canne e il bianco della roccia gli pareva un nido, un vero nido. Ogni volta che se ne allontanava lo guardava così, tenero e
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malinconico, appunto come un uccello che emigra: sentiva di lasciar lassù la parte migliore di se stesso, la forza che dà la
solitudine, il distacco dal mondo; e andando su per lo stradone attraverso la brughiera, i giunchetti, i bassi ontani lungo il
fiume, gli sembrava di essere un pellegrino, con la bisaccia di lana sulle spalle e un bastone di sambuco in mano, diretto
verso un luogo di penitenza: il mondo.
G. DELEDDA, Canne al vento, 1913
Le mura di Pescara, l‟arco di mattone, la chiesa screpolata, la piazza coi suoi alberi patiti, l‟angolo della mia casa negletta.
È la piccola patria. È sensibile qua e là come la mia pelle. Si ghiaccia in me, si scalda in me. Quel che è vecchio mi
tocca, quel che è nuovo mi ripugna. La mia angoscia porta tutta la sua gente e tutte le sue età. La mia porta mi sembra
più piccola. L‟androne è umido e tacito come una cripta senza reliquie. Vacillo sul primo gradino della scala. Ho
spavento del silenzio. Ho paura di vedere lassù le mie sorelle col capo velato… Ho vissuto tant‟anni nella dimenticanza
di queste cose; e queste cose possono rivivere così terribilmente in me! Nella stanza c‟è il mio letto bianco; c‟è il vecchio
armadio dipinto, con i suoi specchi appannati e maculati; c‟è l‟inginocchiatoio di noce dove mi sedevo in corruccio e
rimanevo ammutolito con una ostinazione selvaggia, per non confessare che mi sentivo male. Le ginocchia mi si
rompono; e le pareti mi prendono, mi vincolano a loro, mi girano, come una ruota di tortura.
G. D’ANNUNZIO, Il notturno, 1921
Di tutto quanto, della Mora di quella vita di noialtri, che cosa resta? Per tanti anni mi era bastata una ventata di tiglio la
sera, e mi sentivo un altro, mi sentivo davvero io, non sapevo davvero bene perché… La prima cosa che dissi, sbarcando a
Genova in mezzo alle case rotte dalla guerra, fu che ogni casa, ogni cortile, ogni terrazzo è stato qualcosa per qualcuno e,
più ancora che al danno materiale e ai morti, dispiace pensare a tanti anni vissuti, tante memorie, spariti così in una notte
senza lasciare un segno. O no? Magari è meglio così, meglio che tutto se ne vada in un falò d‟erbe secche e che la gente
ricominci.
C. PAVESE, La luna e i falò, 1950
Senonché, improvvisamente, dal portone rimasto mezzo aperto, là, contro il nero della notte, ecco irrompere nel portico
una raffica di vento. È vento d‟uragano, e viene dalla notte. Piomba nel portico, lo attraversa, oltrepassa fischiando i
cancelli che separano il portico dal giardino, e intanto ha disperso a forza chi ancora voleva trattenersi, azzittito di botto
col suo urlo selvaggio, chi ancora indugiava a parlare. Voci esili, gridi sottili subito sopraffatti. Soffiati via tutti: come
foglie leggere, come pezzi di carta, come capelli di una chioma incanutita dagli anni o dal terrore…
G. BASSANI, Il giardino dei Finzi Contini, 1962
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: L‟individuo all‟interno di una società globale: compatibilità e rigetto.
DOCUMENTI
“Una rete Internet aveva ingoiato una banca, che aveva ingoiato un‟industria chimica che aveva ingoiato un‟industria di
computer che aveva ingoiato una rete televisiva che aveva ingoiato un‟industria petrolifera che aveva ingoiato una casa
editrice che aveva ingoiato un‟industria di carri armati pesanti… Come dicono i commentatori, il mondo si sta avviando
verso l‟unità assoluta. Tra poco tutto sarà dominato da una sola Società, che avvolgerà nelle sue reti l‟universo. Non ci
sarà più posto per l‟individuo, il particolare e la differenza. Non ci saranno più gli Stati. Gli uomini scompariranno nelle
maglie della grande rete. Tutti penseranno allo stesso modo, come imporrà loro l‟unica Televisione, moltiplicata in
milioni di televisioni. Tutti ameranno lo stesso amore. Tutti pescheranno con le stesse canne e le stesse esche… In realtà,
in questi ultimi decenni, in Europa e nel mondo è avvenuto il fenomeno opposto. Mentre le banche si fondevano e in
superficie si preparava il grande Uno, il mondo è caduto in preda alla differenziazione, alla frantumazione, alla
moltiplicazione.”
P. CITATI, Il vecchio pescatore e l’economia globale, La Repubblica, 3.2.2000
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“Gli individui sono parte di sistemi di valori fondati su specificità storiche e culturali. All‟interno e all‟esterno della
comunità, i valori non sono immutabili ma in perenne trasformazione. Oggi è possibile avvicinarsi ad altri sistemi di
valori, distanziandosi un po‟ di più dai propri. Appropriandoci, come membri dell‟umanità, di prospettive più ampie,
anche i nostri interessi assumono una dimensione comune. E nella comunità globale, l‟individuo, proprio come essere
umano, dovrebbe prendere coscienza anche di diritti che ineriscono all‟intera umanità.”
LUBBERS - MORALES, National States, Global Society and Ethical Values, Conferenza tenuta a Napoli per l’Unesco l’l
e il 2 12.1997
“La globalizzazione è un importante mutante “biologico”, un‟inevitabile tappa nell‟evoluzione. Molte delle
preoccupazioni espresse relativamente alle conseguenze di questo processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad
esempio, la globalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura eccezionale l‟efficacia della ricerca. Un fatto ancora
più importante è che essa non ha eliminato le diversità, ma ha creato un quadro all‟interno del quale la competizione
estremamente intensificata tra individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono essere
raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati dell‟insieme sono largamente superiori alla
somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le
buone idee respingono le cattive e i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi assunti dalle loro nicchie.
Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale pur godendo dell‟apporto della globalizzazione che, per il
momento, si applica ai settori economico e tecnico, ma che invaderà rapidamente l‟insieme della nostra cultura? Lo stato
di cose attuale potrebbe renderci inquieti per il pericolo dell‟assorbimento delle differenze culturali e, di conseguenza,
della creazione di un unico “cervello planetario”. A mio avviso e sulla base della mia esperienza nella comunità
scientifica, si tratta solo di una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo che saremo testimoni
di un‟esplosione di diversità piuttosto che di un‟uniformizzazione delle culture.”
C. RUBBIA, Scienza modesta per il nuovo mondo della globalità, il Sole 24 ore duemila, 17.11.1999
3. AMBITO STORICO-POLITICO
ARGOMENTO: Alle origini dello sviluppo industriale dell'Italia
DOCUMENTI
"Un'altra condizione nuova che va tenuta presente è la fine della crisi agraria, avvenuta intorno al 1895, con la
conseguente tendenza al rialzo anche dei prezzi agricoli. Lo slancio industriale si collegò pertanto ad una notevole ripresa
della produzione agricola che si manifestò, come si vedrà più avanti, nei settori capitalisticamente e tecnicamente più
evoluti dell'agricoltura italiana. Anche questa connessione, che favorì l'industria chimica, alcune industrie alimentari e, in
qualche misura, l'industria meccanica, meriterebbe di essere approfondita più di quanto sia stato fatto finora, soprattutto
per gli effetti riguardanti i movimenti della manodopera e gli impieghi dei capitali.
Ma queste circostanze generali non sarebbero bastate a stimolare e a consolidare lo slancio industriale se non avessero
agito in senso concomitante altre spinte di carattere interno: la politica doganale ... e il riordino bancario degli anni 189395."
G. CANDELORO, Storia dell'Italia moderna. VII, Milano 1974
"I settori di cui si è detto brevemente sin qui sono costituiti in buona parte da industrie relativamente nuove e
caratterizzate da notevoli potenzialità di aumento di produttività attraverso l'introduzione di progresso tecnico autoctono o
importato. Sono anche i comparti manifatturieri sui quali si fonderanno per molti decenni le fortune economiche di un
paese tipicamente trasformatore quale l'Italia. P,, pertanto, giustificata l'attenzione che ad esse dedicano gli storici, nel
quadro di quella che molti di essi considerano la rivoluzione industriale italiana, nata sull'onda lunga del progresso
tecnico che caratterizza l'intera economia mondiale di questo periodo."
G. TONIOLO, Storia economica dell'Italia liberale, Il Mulino, Bologna 1988
"Un,altro ambiente noi troviamo alla vigilia della guerra. Le basi del nostro sistema si sono alquanto allargate, oltre che
per il notevole impulso dato alla produzione cotoniera, perché è sorta un'industria siderurgica, una serie di imprese
chimiche, se non un'industria chimica, e s'è avuto un esordio promettente dell'industria elettrica ... Il tardivo sviluppo
43
delle nostre industrie spiega agevolmente il largo concorso che in esse si verificò di uomini e capitali stranieri.
Notevolissima appare, agli inizi della nostra attività, la partecipazione dell'elemento tecnico o dirigente venuto da fuori,
quando tedeschi, svizzeri, inglesi, francesi erano, nella grandissima maggioranza dei nostri opifici attrezzati per la
produzione meccanica, i capi-fabbrica e il personale tecnico dirigente, che s'importava insieme col macchinario."
R. MORANDI, Storia della grande industria in Italia, Einaudi, Torino 1966
"Il quadro muta, ma lentamente, dopo l'unificazione. Lo sforzo dello Stato per migliorare l'istruzione della popolazione
non fu trascurabile. 1 fondi stanziati per la pubblica istruzione passarono da un modestissimo 1,4% del bilancio nel 1861
(il che era comunque pari, in valore assoluto, a circa una volta e mezzo la spesa congiunta degli Stati preunitari nel 1859)
a circa il 5% nel 191 I. Anche i comuni aumentarono i fondi per l'istruzione dal 7,5% delle spese nel 1866 al 23% nel
1912, mentre le province ebbero in questo campo un ruolo modesto e declinante (dal 5,4% delle spese nel 1866, al 3,5%
nel 1913."
V. ZAMAGNI, Istruzione e sviluppo economico. Il caso italiano. 1861 ~1 913, in "L'economia italiana. 1861-1940", a
cura di G. Toniolo, Laterza, Bari 1978
"Siderurgia e industria tessile furono insieme con la grande cerealicoltura le forze che, come è noto, più energicamente
lottarono in Parlamento e nel paese per l'approvazione della tariffa del 1887, e che da essa ricavarono i maggiori benefici.
Non spetta a noi di n'prendere qui i temi della pluridecennale polemica fra sostenitori ed avversari del protezionismo
allora instaurato, che vide schierati a difesa rappresentanti di interessi sezionali, nazionalisti di varia gradazione e colore,
esponenti del movimento operaio e del mondo industriale e settentrionale in genere, contro l'attacco concentrico di
meridionalisti, sostenitori degli interessi agrari, libero-scambisti di origine politica o "scientifica", democratici ed
esponenti dell'estrema sinistra."
R. ROMEO, Risorgimento e capitalismo, Laterza, Roma-Bari 1978
4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Il problema energetico oggi
DOCUMENTI
"Le grandi reti energetiche hanno questo in comune: configurano un nuovo mercato dell'energia e sono fondate su sistemi
tecnici esportatori di attività motrici e generatori di bisogni nuovi ... Il prototipo di queste reti di ridistribuzione è quello
del carbone britannico ... La filiera energetica del vento, quale era stata sfruttata dal XVI al XVIII secolo, era certamente
'illimitata', per quanto riguardava le quantità di energia eolica captabili, ma era limitata nello spazio dall'esistenza di venti
dominanti (alisei, venti dell'ovest, ecc.) e nel tempo dalla probabilità più o meno grande di 'periodi di bonaccia'. Al
sistema tecnico del veliero si sostituì, nel XIX secolo, un altro sistema tecnico legato alla macchina a vapore ... che,
essendo basato sul carbone, consentiva di superare i limiti spazio-temporali della navigazione a vela. Il ruolo svolto dalla
ferrovia, sul piano nazionale e globale, fu dunque progressivamente garantito, sul piano internazionale e marittimo, dalle
navi a vapore ... Spostare il limite naturale della giornata era diventato possibile, alla fine del secolo XVIII, grazie alla
scoperta del gas illuminante. Non si trattava di una nuova energia primaria, ma di una fonna secondaria ricavata dalla
distillazione del carbone a legna o del carbon fossile ... L'irruzione del petrolio nel sistema energetico industriale procede
con l'esperienza acquisita in fatto di gas illuminante e con il precedente del carbone."
J.C. DEBIER-J.P. DEL:úAGE-D. @MERY, Storia dell'energia, 1993
"La maggior parte del petrolio è usata dai paesi industriali dell'OCSE, i cui consumi continuano a crescere: nel periodo
1994-98 sono passati da 39,8 a 42 milioni di barili al giorno; ... mentre nei paesi non facenti parte dell'OCSE i consumi
sono passati, nello stesso periodo, da 28,9 ad oltre 33 milioni di barili al giorno ... Si calcola che, dall'inizio dello
sfruttamento industriale del petrolio nella seconda metà del XIX secolo, siano stati estratti dalle riserve petrolifere
mondiali all'incirca 800 miliardi di barili di greggio e che restino ancora circa 1000 miliardi, sfruttabili nelle attuali
condizioni economiche e tecnologiche ... La stima sulla durata delle riserve si basa sull'ipotesi che agli attuali 1000
miliardi di barili se ne possano aggiungere, con la scoperta di nuovi giacimenti, altri 550 miliardi ... In base a tale ipotesi,
le riserve totali ... si esaurirebbero completamente tra il 2036 e il 2056. "
M. DINUCCI, Il sistema globale, Bologna, Zanichelli 1998
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" Il vantaggio di costruire centrali nucleari civili che, mentre producevano energia elettrica, potessero fornire plutonio e
altro materiale fissile per uso militare, apparve evidente a politici e militari, sia negli Stati Uniti che nei paesi che
successivamente cominciarono a costruire armi nucleari (Unione Sovietica, Gran Bretagna, Francia, Cina e altri) ... Il
nucleare civile è dunque nato come ricaduta tecnologica del nucleare militare ed è servito, a sua volta, allo sviluppo di
quest'ultimo, fornendo materiale fissile per le armi nucleari e permettendo ai paesi che le costruiscono di ammortizzarne
in parte i costi con la vendita di energia elettrica e di intere centrali elettronucleari.
E. TURRIM, La Via del Sole, Ed. Cultura della Pace, 1990
"Le windfarm (fattorie del vento) sono centrali eoliche collegate alla rete elettrica ... Gli impianti eolici producono
inquinamento acustico ... e interferenze elettromagnetiche: due inconvenienti ai quali si può rimediare attraverso una
opportuna scelta dei siti, come è stato fatto in California installando gli aerogeneratori in zone desertiche. Occorre inoltre
considerare che una centrale eolica richiede uno spazio molto maggiore rispetto a una centrale a combustibili fossili ... Il
costo dell'energia elettrica prodotta da centrali eoliche è ancora superiore a quello dell'energia prodotta da centrali
termoelettriche a combustibili fossili, ma sta rapidamente calando di pari passo con l'aumento dell'efficienza degli
impianti. Occorre considerare che, nel definire il costo dell'energia prodotta da centrali termoelettriche a combustibili
fossili e termonucleari, non si tiene conto del costo dell'inquinamento e dello smaltimento delle scorie, che invece è nullo
nelle centrali eoliche."
Dati dell'ENEL, 1995
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il Novecento non è solo un secolo di grandi e tragici eventi, ma anche della conquista di diritti fondamentali per la
democrazia, primo fra tutti il diritto universale al voto.
Ripercorri le tappe di questa conquista nel nostro paese.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Nel secolo XX le lotte per l‟emancipazione femminile hanno portato alla crisi del vecchio modello “casalinga in coppia
con figli” ed hanno aperto la strada al pieno inserimento della donna nella vita economica, sociale e politica. Il nuovo
modello femminile stenta tuttavia a decollare per certe resistenze, sedimentate nell‟attuale società, a riconoscere alla
donna la effettiva capacità di assumere compiti nuovi.
Illustra il fenomeno con personali riflessioni e proposte.
___________________________
Durata massima della prova: 5 ore.
È consentito soltanto l‟uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l‟Istituto prima che siano trascorse 2,5 ore dalla dettatura del tema.
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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA
Anno Scolastico 2015/2016
Simulazione di Seconda Prova
Classi 5HL-5HD
Progetto DESI Ducati - Lamborghini
Prof. Sardone Agostino
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
Al fine di affrontare la profonda crisi economica che investe, ormai da anni, il settore dell‟automotive, il datore di lavoro di una
piccola azienda meccanica decide di ampliare e diversificare la sua produzione acquistando una nuova linea robotizzata di taglio tubi
per telai più versatile ed efficente di quella in suo possesso, ormai divenuta obsoleta.
Per implementare la nuova filiera produttiva si dovranno eseguire le attività elementari riportate nella tabella seguente, dove sono
Indice
A
B
C
D
E
F
G
H
Descrizione
Pianificazione e disposizione nuovo layout aziendale
Rinforzo fondamenta e nuovo basamento
Ordine e consegna nuova macchina troncatrice
Assemblaggio nuova macchina troncatrice
Colloqui e nuove assunzioni operatori meccanici
Formazione nuovi operatori presso azienda fornitrice
Formazione nuovi operatori in 'loco'
Avvio primo lotto di produzione tubi
Precedenze Durata (gg)
Nessuna
6
A
4
Nessuna
14
B-C
5
Nessuna
5
E
5
D-F
3
G
1
evidenziate le precedenze operative delle stesse da rispettare e i relativi tempi esecutivi.
Assumendo la figura del project manager e dopo aver adottato con motivato criterio i dati ritenuti necessari, si richiede al candidato:



di predisporre la rappresentazione reticolare delle operazioni elementari (diagramma di PERT)
evidenziandone i tempi „al più presto‟ ed „al più tardi‟ e le relative operazioni critiche da tenere sotto
controllo.
di predisporre il conseguente diagramma di GANTT, evidenziando cosa accadrebbe se l'imprenditore si
rivolgesse ad un altro fornitore che, invece, assicura una riduzione a soli 9 giorni per l'esecuzione
dell'operazione 'C' (ordine e consegna nuova macchina troncatrice).
di predisporre il piano di mantenzione ordinaria annuale della nuova linea, evidenziando inoltre le
misure di prevenzione e protezione e la tipologia dei DPI da adottare.
SECONDA PARTE

Tre impianti A, B e C costruiscono lo stesso componente meccanico con produttività Ni diverse, di
seguito riportate:
46
Na=120000 pezzi ogni turno di 8 ore lavorative;
Nb=170000 pezzi ogni due turni di 7 ore e 30 minuti;
Nc=150000 pezzi ogni due turni di 6 ore e 30 minuti.
Si riscontrano le seguenti qunatità nj di pezzi difettosi, sull'intera corrispondente produzione Ni dei singoli
impianti:
na=210 pezzi difettosi su 120000 prodotti
nb=290 pezzi difettosi su 170000 prodotti
nc=160 pezzi difettosi su 150000 prodotti
Sulla base di tali dati il candidato completi la tabella di calcolo seguente indicando l'impianto più affidabile.
Impianto
Produzione oraria
N
Guasti/ora
n
Probabilità di guasto
p
Affidabilità
R
Tasso di guasto casuale
λ
A
B
C

Il candidato disegni ed illustri brevemente lo schema di funzionamento di un cilindro oleodinamico a
doppio effetto ad azionamento indiretto in alta pressione con comando manuale a fungo mono-stabile.
La fase di rientro dello stantuffo avverrà in posizione di 'riposo' del sistema.

Il candidato illustri, sulla base dell‟esperienza da lui fatta direttamente o svolta nell‟ambito di stage
aziendali o di alternanza scuola-lavoro, le mansioni e/o le attività lavorative normalmente svolte,
evidenziando le competenze acquisite e gli obiettivi raggiunti.

Il candidato rappresenti, ipotizzando un livello prestazionale richiesto dal committente, la pianta di un
appartamento tipo indicando a sua scelta: l'impiantistica termica (caldaia, elementi scaldanti, tubazioni,
ecc.) e quella idrico-sanitaria (autoclave, utenze varie, tubazioni, ecc.).
Durata massima della prova: 4 ore.
 È consentito l‟uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili.
 È consentito l‟uso del dizionario della lingua italiana.
 È consentito l‟uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non
italiana.
 Non è consentito lasciare l‟Istituto prima che siano trascorse 2 ore dalla dettatura del tema.
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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA
Anno Scolastico 2015/2016
Prima Simulazione di Terza Prova Scritta
DELLA CLASSE: 5^ HD – DESI/DUCATI
( Tipologia C – 6 quesiti a risposta multipla per disciplina - 30 quesiti in totale
- 0,5 punti ogni risposta corretta – valutazione finale in 15/mi )
ALLIEVO: ………………………………………………………………………………………….
DATA: ……………………………....
N
DISCIPLINE COINVOLTE
N. quesiti
Valutazione
1
Inglese
6
……../ 15
2
Storia
6
……../ 15
3
Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni
6
……../ 15
4
Tecnologie Meccaniche e Applicazioni
6
……../ 15
5
Tecnologie e Tecniche di Installazione e di Manutenzione
6
……../ 15
Valutazione Totale
……../ 15
DURATA MASSIMA DELLA PROVA : 3 ore
E' consentito l'uso di calcolatrici tascabili, dizionario italiano, dizionario bilingue inglese/italiano.
Bologna, 15/04/2016
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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA
Anno Scolastico 2015/2016
Prima simulazione di Terza Prova classe 5^ HD
Materia: INGLESE
prof. MARIA DANIELA MADDALONI
Allievo……………………………………………………….
data…………………
1. Which of these is most likely to cause an accident in a workplace?
a. Administration
b. Manual handling
c. Excessive noise
2. Which of these is the first step to take when conducting a risk assessment?
a. Hide hazards to protect your workers' job.
b. Update risk assessments
c. Identify the hazards
3. What does this sign (white symbol on a blue background) mean?
a. The use of fall protection equipment is mandatory.
b. Watch out for falling objects.
c. The use of fall protection equipment isn't mandatory.
4. Prohibition signs (red circles with a line through the picture)..............
a. Tell you to use the correct type of protection to avoid accidents.
b. Forbid certain activities that put your health and others' health at risk.
c. Help and give information about first aid and equipment and emergency exits.
3. A hazard is:
a. Any situation that has the potential to cause injury, illness, or death
b. The personal situation of the worker
c. A safety procedure
6. A First Aider is........
a. An inspector who checks whether safety rules are being observed.
b. A person who gives first treatment to an injured person before professional medical care is available.
c. An Emergency Evacuation Plan.
49
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA
Anno Scolastico 2015/2016
Prima simulazione di Terza Prova classe 5^ HD
Materia: Storia
prof. Alberto Sebastiani
Allievo……………………………………………………….
data…………………
1) La terza Guerra d‟Indipendenza:
a) venne combattuta nel 1866 dall‟Italia, alleata con la Prussia, e portò all‟annessione del Veneto.
b) venne combattuta nel 1870 contro la Francia e portò all‟annessione di Roma.
c) venne combattuta nel 1866 dall‟Italia contro lo Stato della Chiesa.
2) La seconda rivoluzione industriale
a) avviene nel XX secolo, utilizza nuove fonti d‟energia (elettrica e petrolio) e sviluppa l‟industria tessile.
b) avviene nel XIX secolo, utilizza nuove fonti d‟energia (elettrica e petrolio) e sviluppa l‟industria siderurgica, chimica ed
elettrica.
c) avviene nel XIX secolo, ha per settore trainante l‟industria siderurgica e non riguarda l‟Italia.
3) La sinistra storica guidata da Agostino Depretis, al potere dal 1876:
dà all‟Italia l‟unità, un unico sistema di leggi, porta il bilancio in pareggio, introduce la tassa sul macinato, favorisce il
trasformismo.
b) rende obbligatoria la scuola tra i sei e i nove anni, abolisce la tassa sul macinato, aumenta il numero degli elettori, vota le
prime leggi a tutela dei lavoratori.
c) organizza lo spostamento della capitale da Torino a Firenze, sceglie lo Statuto Albertino come Costituzione del Regno
d‟Italia.
a)
4) Il suffragio universale maschile, in Italia:
a) venne istituito dal governo presieduto da Agostino Depretis nel 1912.
b) venne istituito dopo la prima guerra mondiale, dal governo Crispi.
c) venne istituito dal governo presieduto da Giovanni Giolitti nel 1912.
5) Il protettorato italiano della Somalia:
a) avviene nel 1890 e anticipa l‟occupazione coloniale vera e propria, che avviene nel 1905.
b) è la prima colonia asiatica dell‟Italia.
c) comincia con l‟occupazione di Tripoli nel 1894.
6) La guerra di conquista italiana della Libia:
a) dura dal 1911 al 1912 e comporta uno scontro con l‟imperatore dell‟Etiopia Menelik.
b) dura dal 1911 al 1912 e comporta una guerra contro l‟impero Ottomano che termina con la Pace di Losanna.
c) avviene dopo la prima guerra mondiale sotto il governo Depretis.
50
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA
Anno Scolastico 2015/2016
Prima simulazione di Terza Prova classe 5^ HD
Materia: Labotatori ed esercitazioni
prof. Pezzullo Francesco
Allievo……………………………………………………….
data…………………
1) Il rapporto di trasmissione nei tre meccanismi possibili è dato da:
a) T= n1*n2= z1+d3*d1
b) T=n1/n2=z1/z2
c) T=n1/n2=d2/d1=z2/z
2) L‟albero a camme in un motore a combustione interna non desmotronico serve per:
a)permette l‟apertura e la chiusura delle valvole secondo una sequenza ben definita
b)permette l‟apertura in maniera sequenziale delle singole valvole
c)elimina il gioco delle punterie
3) Le fasce elastiche o anelli di tenuta in un pistone :
a)eliminano la problematica dell‟usura del cilindro
b)garantiscono la giusta compressione nella camera di scoppio
c)Impediscono il consumo eccessivo di olio e garantiscono la giusta compressione e decompressione
4)La differenza tra un motore a benzina ed un motore a gasolio è:
a)utilizza un tipo di accensione completamente diverso per cui ha molti componenti diversi
b)entrambi hanno le candele ma uno brucia gasolio e l‟altro benzina
c) il motore a benzina è più compresso del motore a gasolio
5)La vite madre serve a :
a)bloccare il carrello longitudinale
b)collegare la rotazione del pezzo sul mandrino con la traslazione dell‟utensile
c)eseguire le torniture con l‟avanzamento automatico
6) L‟operazione di zigrinatura ha lo scopo di ottenere superfici più:
a)lisce
b)scabre
c)opache
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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA
Anno Scolastico 2015/2016
Prima simulazione di Terza Prova classi 5HL / 5HD DESI
Materia: Tecnologie meccaniche e applicazioni
Prof Sardone Agostino
Allievo: ________________________________
Data: 15/04/2016
Quesito n.1
In un impianto pneumatico di produzione di aria compressa il pressostato:

serve a interrompere e avviare il motore del compressore in funzione della pressione raggiunta dal
fluido nel serbatoio

serve a interrompere e avviare il motore del compressore in funzione del volume occupato dal fluido
nel serbatoio

serve a interrompere e avviare manualmente il motore del compressore a seconda delle esigenze di
utenza.
Quesito n.2
L'equazione di 'continuità' della portata volumetrica in una condotta definisce che:

A1p1 = A2p2

v = 2gh

A1v1 = A2v2
Quesito n.3
Definire la seguente valvola distributrice

distributore 5/2 monostabile

distributore 5/2 bistabile

distributore 4/2 monostabile
Quesito n.4
In condizioni ideali di funzionamento per un cilindro oleodinamico a doppio effetto la 'forza di tiro' può essere
calcolata con la seguente relazione:

T = [(π*D)/4]*p

T= [π*(D2-d2)]/4*p

T= [π*(D-d)2]/4*p
T
52
Quesito n.5
Nella costruzione di un diagramma di Pert e di Gantt per 'tempo al più presto' si intende:

tempo previsto per l'operazione dall'ufficio tempi e metodi

tempo minimo necessario ad eseguire un'operazione

tempo medio necessario ad eseguire un'operazione
Quesito n.6
Le fasi del ciclo di vita di un prodotto sono:

acquisto, funzionamento, assicurazione qualità, manutenzione

acquisizione, crescita, mantenimento, dismissione

introduzione, crescita, maturità, declino
53
Prima Simulazione TERZA PROVA - 15/04/2016
ALLIEVO : …………………………
1- Che cosa vuol dire letteralmente “Poka Yoke”?
a prova di scimmia
come un gioco
a prova di cane
2- Perché sulle canne dei cilindri in alluminio avviene un riporto di Nikasil?
per migliorare la resistenza allo sfregamento della canna del cilindro
per migliorare la dispersione di calore dalla canna del cilindro
per evitare accumulo di olio sulla canna del cilindro
3- A cosa corrisponde questo simbolo?
giunto
molla
Valvola di non ritorno
4- Qual è la caratteristica principale del sistema di distribuzione Desomodromico?
la mancanza della molla per il ritorno in sede della valvola
angoli di incrocio valvole molto ampi e spinti
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la semplicità costruttiva e l'economicità
5- Cosa significa l'acronimo TPM?
Total Performance Module
Total Productive Maintenance
Total Production Measurement
6- Se un lavoratore deve sollevare ripetutamente un carico di 15 kg, per non procurarsi
danni alla colonna vertebrale, è opportuno che…
si pieghi verso terra molto lentamente mantenendo le gambe dritte.
pieghi le gambe tenendo la schiena il più possibile dritta.
carichi il carico su una spalla.
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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA
Anno Scolastico 2015/2016
Seconda Simulazione di Terza Prova Scritta
DELLA CLASSE: 5^ HD – DESI/DUCATI
( Tipologia C – 6 quesiti a risposta multipla per disciplina - 30 quesiti in totale
- 0,5 punti ogni risposta corretta – valutazione finale in 15/mi )
ALLIEVO: ………………………………………………………………………………………….
DATA: ……………………………....
N
DISCIPLINE COINVOLTE
N. quesiti
Valutazione
1
Inglese
6
……../ 15
2
Storia
6
……../ 15
3
Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni
6
……../ 15
4
Tecnologie Meccaniche e Applicazioni
6
……../ 15
5
Tecnologie e Tecniche di Installazione e di Manutenzione
6
……../ 15
Valutazione Totale
……../ 15
DURATA MASSIMA DELLA PROVA : 3 ore
E' consentito l'uso di calcolatrici tascabili, dizionario italiano, dizionario bilingue inglese/italiano.
Bologna, 06/05/2016
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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” – BOLOGNA
Anno Scolastico 2015/2016
Seconda simulazione di Terza Prova classe 5^HD
Materia: Inglese
prof.ssa Maria Daniela Maddaloni
Alunno :____________________________________
data 06/05/2016
1) The automobile, as we know it today, was ____________________ .
A. invented in a single day.
B. invented by a single inventor.
C. is the result of a long process of evolution that took place worldwide.
2) Who invented the first self-propelled road vehicle?
A. Henry Ford
B. Nicholas J. Cugnot.
C. Robert Anderson
3) Who invented the first electric carriage?
A. Henry Ford
B. Nicholas J. Cugnot.
C. Robert Anderson
4) What's the difference between an internal combustion engine and an external combustion engine?
A. In an internal combustion engine, the fuel is burnt inside the engine, while in an external combustion engine,
the fuel is burnt outside.
B. In an internal combustion engine, the fuel is burnt outside the engine, while in an external combustion engine,
the fuel is burnt inside.
C. There's no difference between an internal combustion engine and an external combustion engine.
5) What did Daimler and Benz develop?
A. A military tractor powered by a steam engine.
B. The first steam carriage
C. The first petrol-powered vehicles.
6) The first automobile to be mass-produced in the USA, was_________.
A. Model T, built by Henry Ford.
B. Curved Dash Oldsmobile, built by Ransome Eli Olds.
C. Model F, built by Ransome Eli Olds
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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA
Anno Scolastico 2015/2016
Prima simulazione di Terza Prova classe 5^ HD
Materia: Storia
prof. Alberto Sebastiani
Allievo……………………………………………………….
data…………………
1) La Triplice Intesa:
a) è un sistema di alleanze che coinvolge Italia, Germania, Impero Austro-ungarico.
b) è un sistema di alleanze che coinvolge Francia, Regno Unito, Russia.
c) è un sistema di alleanze che coinvolge Italia, Francia, Regno Unito.
2) La “domenica di sangue”:
avviene il 22 gennaio 1905 a Mosca, quando Lenin al comando dell‟Armata Rossa assalta il Palazzo d‟Inverno sterminando
la famiglia dello zar.
b) avviene il 22 febbraio 1917, quando scoppia la rivoluzione russa e tutti i nobili sono arrestati e fucilati.
c) avviene il 22 gennaio 1905 a San Pietroburgo, quando la guardia imperiale apre il fuoco sulla folla che chiede riforme,
uccidendo mille persone e ferendone almeno il doppio.
a)
3) L‟uccisione dell‟Arciduca Francesco Ferdinando e di sua moglie Sofia:
avviene a Belgrado il 28 giugno 1914, per mano di un indipendentista legato alla “Giovane Bosnia”, e porta all‟ultimatum
dell‟Austria alla Bosnia.
b) avviene a Sarajevo il 28 giugno 1914, per mano di un indipendentista legato alla “Giovane Bosnia”, e porta all‟ultimatum
dell‟Austria alla Russia.
c) avviene a Sarajevo il 28 giugno 1914, per mano di un indipendentista legato alla “Giovane Bosnia”, e porta all‟ultimatum
dell‟Austria alla Serbia.
a)
4) L‟entrata in guerra dell‟Italia:
a) avviene il 28 ottobre 1914 al fianco della Germania contro l‟Austria.
b) avviene il 24 maggio 1914 al fianco della Triplice Alleanza.
c) avviene il 24 maggio 1915 al fianco della Triplice Intesa.
5) Le battaglie dell‟Isonzo:
a) avvengono nel 1915, si svolgono in Lombardia lungo il fiume Isonzo, e sono vittoriose per l‟Italia.
b) avvengono nel 1915, si svolgono lungo il fiume Isonzo, e sono vittoriose per l‟Austria.
c) avvengono nel 1915, sono vittoriose per l‟Italia e sono lanciate dal generale Luigi Cadorna.
6) La rotta di Caporetto:
a) avviene nell‟ottobre 1917 e arretra il fronte italiano sul Po, preparando la vittoria finale della Germania.
b) avviene nell‟ottobre 1917, arretra il fronte austriaco sul Piave e porta alla sostituzione del generale Luigi Cadorna con
Armando Diaz
c) avviene nell‟ottobre 1917, arretra il fronte italiano sul Piave e porta alla sostituzione del generale Luigi Cadorna con
Armando Diaz.
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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA
Anno Scolastico 2015/2016
Seconda simulazione di Terza Prova classe 5^ Ducati-Lamborghini.
Materia:Laboratori Tecnologici ed esercitazioni
Prof.Pezzullo Francesco
Allievo……………………………………………………….
data…………………
1)Nei cilindri pneumatici a doppio effetto:
a) La pressione esercitata dall‟aria determina sia l‟uscita che il rientro dello stelo
b) La pressione esercitata sui due lati del pistone è la stessa e quindi fa sia l‟entrata che l‟uscita.
c) L‟aria provoca il movomento solo in una direzione,il ritorno è garantito dalla molla
2)Le valvole di scarico utilizzate nel motore endotermico :
a)Hanno lo stesso diametro di quelle di aspirazione
b) Hanno un diametro più grande perchè la pressione dopo lo scoppio è maggiore
c) hanno un diametro più piccolo perchè espellere è un‟operazione più semplice
3)Nel sistema frenante a parità di pattini la scelta del disco porta le seguenti variabili:
a)Il diametro del disco è ininfluente,conta il suo materiale.
b)Più è piccolo il diametro è meglio frena perchè è minore la superficie
c)Un diametro più grande garantisce un Momemto resistente maggiore e frena meglio
4)La scelta dell‟ Oleodinamica rispetto alla pneumatica è dettata da :
a) gli attuatori hanno gli steli che si muovono con una maggiore velocità
b)Si hanno valori più bassi di pressione e si può regolare la velocità perfettamente
c)Si hanno elevati valori massimi di pressione e si può regolare la velocità perfettamente
5)Nel Calibro a Corsoio analogico il nonio ventesimale doppio:
a)Indica il massimo valore che lo strumento può effettuare
b)è uno strumento che serve a facilitare la lettura di una misura lineare
c)è uno strumento che facilita la lettura della misura ed è costruito dividendo in 20 parti 39 mm
6)Nel micrometro a vite il tamburo:
a)riporta la scala dei millimetri
b) si muove grazie ad una vite micrometrica di passo 1 mm e sono state fatte 50 divisioni
c) è solidale ad una vite micometrica di passo 0.5 e ha 50 divisioni uguali
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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA
Anno Scolastico 2015/2016
Seconda simulazione di Terza Prova classi 5HL / 5HD DESI
Materia: Tecnologie meccaniche e applicazioni
Allievo: ________________________________
Prof Sardone Agostino
Data: 06/05/2016
Quesito n.1
In un impianto pneumatico di produzione di aria compressa la valvola di sicurezza:

si apre solo nel caso in cui la pressione superi il valore di taratura di impianto

si apre solo nel caso in cui la pressione raggiunge il valore d'uso di utenza

si apre per consentire lo scarico di aria dal serbatoio dell'impianto
Questito n.2
L'espressione della cilindrata 'V' di una pompa volumetrica, alternativa a stantuffo con alesaggio 'D' e corsa 'c' è:

V = (πD/2)c

V = (πD2/4)c

V = πD/c
Quesito n.3
Definire la seguente tipologia di valvola:

valvola regolatrice di flusso unidirezionale

valvola di massima pressione tarabile

valvola regolatrice di pressione unidirezionale
Quesito n.4
I costi del ciclo di vita di un prodotto sono:

introduzione, crescita, maturità, declino

acquisizione, qualità, mantenimento, declino

acquisizione, funzionamento, mantenimento, dismissione
Quesito n.5
In un impianto l'affidabilità di 'missione' si ha quando:

esiste la probabilità che non si verifichi alcun tipo di guasto infantile, casuale o da usura

esiste la probabilità che non si verifichino guasti pericolosi con danni a persone e/o a cose

esiste la probabilità che si possa portare a termine il compito per cui esso è stato progettato
Quesito n.6
Per MTTF (Mean Time To Failures) si intende:

il tempo medio di riparazione di un guasto specifico dell'apparecchiatura

il tempo medio fra l'installazione dell'apparecchiatura e il verificarsi del primo guasto

il tempo medio fra due guasti successivi dell'apparecchiatura
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Seconda Simulazione TERZA PROVA
Materia: Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione
1- Da cosa è solitamente caratterizzato un articolo di un magazzino?
da un nome e una foto
da un codice articolo, una descrizione e una quantità
da una descrizione e una quantità
2- Perché la normativa internazionale prevede che tutte le sale metrologiche abbiano
una temperatura costante di 20 ± 1°C. ?
per evitare la corrosione/ossidazione dei pezzi da misurare
per evitare dilatazioni termiche che andrebbero a sfalsare la misura
per evitare il surriscaldamento dei delicati macchinari di misura
3- Quale tra questi trattamenti, sull'acciaio, conferisce maggiore resistenza a flessione?
tempra
cementazione
rinvenimento
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4- Come posso svitare un prigioniero senza rovinare i filetti?
pinze speciali
filiera
dado e contro-dado
5- Cosa rappresenta un ciclo di lavorazione?
una successione ordinata e razionale di operazioni per trasformare un prodotto grezzo in finito.
le istruzioni di montaggio di un particolare sottogruppo con ausilio di foto.
l'elenco di tutti i componenti e materie prime necessari per realizzare un prodotto.
6- Per ridurre l'esposizione lavorativa a una sostanza tossica la misura più efficace è:
informare i lavoratori esposti circa gli effetti sulla salute della sostanza.
utilizzare idonea maschera.
assicurare idonea aspirazione
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IL CONSIGLIO DI CLASSE
Materia
Docente
Firma
Lingua e letteratura italiana
SEBASTIANI ALBERTO
Storia, cittadinanza e
costituzione
TONIN MICHELE
Lingua inglese
MARIADANIELA
MADDALENA
Matematica
ZOCCO ANNA
Tecnologie ElettricoElettroniche & Applicazioni
CABRAS ROBERTO
DEGLI ESPOSTI MARCO - ITP
Tecnologie e Tecniche di
Installazione & Manutenzione
ROBERTO VALMORI
MARCHETTI PARIDE - ITP
Tecnologie Meccaniche &
Applicazioni
SARDONE AGOSTINO
PEZZULLO FRANCESCO – ITP
(presso Istituto Aldini)
Laboratori Tecnologici &
Esercitazioni
PEZZULLO FRANCESCO
(presso Istituto Aldini)
Scienze motorie e sportive
DI COSTANZO MARIO
Religione cattolica
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Bologna, 15 maggio 2016
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