St Nicholas News 22 33 - Centro Studi Nicolaiani
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St Nicholas News 22 33 - Centro Studi Nicolaiani
St Nicholas News 22 From Fr. Gerardo Cioffari, o.p. director of the Centro Studi Nicolaiani 22 October 16, 2011 BASILICA PONTIFICIA DI S. NIC Un canale per tenersi in contatto con gli amici di S. Nicola sparsi per tutto nel mondo Da P. Gerardo Cioffari, o.p., direttore del Centro Studi Nicolaiani di Bari (Italy) 3 marzo, 2012 IL “CAMMINO DI SAN NICOLA” UN PROGETTO DELL’ASSOCIAZIONE LORENESE LL 33 PELLEGRINI DI S. NICOLA SAINT NICOLAS DE PORT nella “Historia di S. Nicolò” di A. Beatillo Napoli 1620 L’Associazione Pellegrini di S. Nicola (Association des Pèlerins de Saint Nicolas) il 15 ottobre 2011 ha tenuto la sua assemblea generale a Munster, un piccolo villaggio della Lorena (Francia) di circa 200 abitanti (da non confondere quindi né con l’omonima città della Westfalia/Germania né con l’omonima provincia dell’Irlanda. L’imponente chiesa di S. Nicola a Munster (Lorena/Francia) con le sue svettanti torri. Se però Munster è un villaggio molto piccolo, non così l’imponente collegiata di S. Nicola con le sue svettanti torri laterali. Fondata nella prima metà del XIII secolo dai signori di Fénétrange, nel 1254 beneficiava di una bolla di indulgenze di papa Innocenzo IV per lavori di ricostruzione. La splendida Basilica di S. Nicolas de Port, presso Nancy (Lorena, Francia) 1 Nel 1262 otteneva una donazione di un arcivescovo di Treviri. Altre donazioni ebbe in varie località (Guinzeling, Imming, Sarralbe, Loudrefing, Huntkirch, Forbach, Lhor, Molring, ecc.). Tra i maggiori benefattori fu Guglielmo di Torschwiller, ivi sepolto nel 1335 (Hic iacet Dns Vilhems de Torchwile, miles. Anno Dni MCCCXXXV …). Lavori di rinforzo presso la porta meridionale furono eseguiti nel 1424. Con lettera datata Strasbourg, 12° kal. Sept. 1502 il card. Raimond Perrauet approvava la locale confraternita. Ma gli eredi dei Fénétrange, i Rheingraffs di Salm, divenuti luterani, espulsero i canonici. A motivo della drammatica situazione la collegiata fu soppressa nel 1594 da Carlo, cardinale di Lorena e vescovo di Metz (figlio del duca di Lorena) e annessa alla collegiata di Vic. Sfuggita in qualche modo alle distruzioni della Riforma, la chiesa non superò indenne la guerra dei trent’anni (subendo gravi danni in occasione del saccheggio della vicina cittadina di Albestroff da parte delle truppe svedesi). Vita difficile ebbe dunque la parrocchia di Wald Munster (come la chiamavano i Tedeschi) o di Petit St Nicolas (come la chiamavano i Francesi). Una certa rinascita fu promossa dal parroco Philippe (1771). Ma, col pretesto che egli non aveva indossato la pianeta preziosa in occasione della festa della Federazione (14 luglio 1790), la chiesa fu saccheggiata. Il 19 agosto 1859 Pio IX concedeva indulgenze a chi la visitava il 6 dicembre o il 9 maggio (quando si teneva la fiera). Grazie a generose offerte il nuovo parroco Nicolas Koenig poté effettuari grandi lavori di restauro ricostruendo anche le imponenti torri [Cfr. A.B., L’ancienne église collégiale de Saint Nicolas de Munster (Meurthe), Lunéville (1867)]. In questa chiesa ricca di storia si è tenuta dunque l’Assemblea dell’Associazione Pèlerins de Saint Nicolas, di cui ha parlato Olivier Hein su “La Gargouille”, il bollettino d’informazione dell’Associazione Connaissance et Renaissance de la Basilique de Saint Nicolas-de-Port nel numero di dicembre 2011. L’incontro di Munster si inserisce in un progetto da presentare al Consiglio d’Europa di un “itinéraire culturel européen sur le thème de Saint Nicolas”. Con l’aiuto di specialisti, come il prof. Philippe Martin per i pellegrinaggi della Lorena, si intende ricreare l’antica rete viaria seguita dai pellegrini medioevali, sull’esempio di quanto è stato già realizzato per il “Camino de Santjago” e la “Via Francigena”. Il sindaco di Munster, Jean-Luc Manns, ha invitato i rappresentanti di tre località nicolaiane: Gerhard Müllenbach, presidente del comitato delle feste della cittadina di Sankt Nikolaus nel Warndt/Sarre; Irina Pfortner rappresentante del sindaco di Grossrosseln; e rappresentanti dell’Associazione Connaissance et Renaissance de la basilique de Saint-Nicolas -de-Port. Il primo tratto ad essere preso in considerazione è stato quello che da Sarreguemines giunge a St Nicolas de Port via Sarralbe, Munster, Marsal, Dieuze e Vic. Un itinerario questo che andrebbe a raccordarsi a quello compostellano di SpireSarreguemines e, andando oltre St Nicolas de Port, si immetterebbe sull’antico tragitto dei pellegrini Toul-Saint Nicolas in modo da permettere l’innesto al cammino compostellano che va da Metz a Langres, lungo il quale corre anche la via francigena. Questa ricostruzione degli antichi itinerari nicolaiani era stato un programma lanciato nel 2007 dalla rivista Objectif Lorraine. Il 27 marzo del 2010, per iniziativa di Jean 2 Francois Tritschler (della Confraternita di S. Nicola a Yutz), è stata fondata a Gorze l’Associazione dei Pellegrini di S. Nicola. Come idea di fondo è stata adottata quella di adottare come punti estremi Nimega (considerata la prima città al nord delle alpi ad aver innalzato una chiesa in onore di S. Nicola) e Bari (città ove riposano le ossa del Santo). Punto focale di questo cammino era ed è St Nicolas de Port, centro della rete nicolaiana di Lorena, senza però dimenticare il “piccolo” tratto Treviri-St Nicolas de Port. XVII univa le città di Treviri, Thionville, Metz e St Nicolas de Port. Il tracciato tedesco, che si trova sulla via tra Nimega e St Nicolas de Port, lega principalmente le città di Brauweiler (Renania), Aix la Chapelle (Aachen, Aquisgrana), e Treves (Trier, Treviri). Queste città, insieme a Gorze, sono i “punti cardinali della propagazione del culto di S. Nicola nell’area renano-mosellana, la preistoria della popolarità della festa del Santo nella nostra grande regione”. Il progetto prevede un cammino nicolaiano Treviri-Munster per il tratto anello della Sarre (presso Orscholz) e Sankt Nikolaus nel Warndt che seguirebbe all’incirca l’antica via Treviri–Saint Avold come l’antico cammino da Barst a Hellimer. Treviri è infatti un nodo stradale di raccordo dei diversi cammini di Santiago, quelli tedeschi e quelli lussemburghesi. Il tracciato mosellano, che inizialmente vedeva la connessione fra Thionville e Metz, è stato intanto tenuto in sospeso. Nel precedente numero della “Gargouille” del dicembre 2010 Olivier Hein aveva parlato appunto di questo tracciato tedesco dell’itinerario nicolaiano. Aveva allora introdotto il discorso con un breve accenno alla leggenda fondatrice che vide come protagonista quell’Alberto di Varangeville, il cavaliere che intorno al 1100 portò una reliquia del Santo da Bari. Dopo la grande fioritura dei pellegrinaggi nei secoli XVI e XVII è iniziato il declino di St Nicolas de Port, e solo la donazione di Camilla CrouéFriedman ha permesso dopo il 1980 il restauro e la ripresa. Interpretando le indicazioni del Consiglio d’Europa a proposito dell’Itinerario culturale europeo è stato rielaborato l’antico corridoio mosellano che nei secoli XVI e Cristo incorona imperatore Ottone II e imperatrice la principessa bizantina Teofanò. Avorio del X secolo conservato nel Museo di Cluny (Parigi) Aquisgrana, prima capitale del Sacro Romano Impero, fu l’epicentro del culto 3 nicolaiano specialmente a partire dal matrimonio fra Ottone II e la principessa bizantina Theofanò (parente dell’imperatore Giovanni Zimisce o, secondo altri, figlia di Romanos II o Stefano Lekapenos) celebarato a Roma il 14 aprile dell’anno 972. Gorze, dal punto di vista dei pellegrinaggi verso St Nicolas de Port, fu un’abbazia particolarmente importante. Molto in tal senso fece uno dei discendenti di Ezzo, tale Enrico, noto più tardi come Enrico il Buono abate di Gorze. Brauweiler, la grande abbazia ad ovest di Colonia, fu fondata verso la fine dell’XI secolo dalla figlia di Theofano, Matilde, e dal genero Ezzo, conte palatino di Lorena presso la corte imperiale. L’influente Ezzo rappresenta gli ultimi bagliori di una Lorena unita, mentre nelle epoche successive laregione fu lacerata da tensioni sia fra nord e sud, che da est e ovest. Treviri è la città mosellana con la più antica fondazione nicolaiana. Nel 1107 è attestata una chiesetta lungo le rive della Mosella, punto di partenza di un culto che giungerà a Metz nel 1065. Questa carta di Karl Meisen (Nikolauskult) dimostra che effettivamente le regioni della Lorena e dell’Alsazia sono in Europa tra le più interessate al fenomeno S. Nicola 4 . STORIA DI SAINT NICOLAS DE PORT IN LORENA (FRANCIA) DI ANTONIO BEATILLO Prima edizione Napoli 1620 5 6 7 8 9 SALUTI DA BARI A TUTTI GLI AMICI DI S. NICOLA NEL MONDO 10