7.1 FILM FANTASY
Transcript
7.1 FILM FANTASY
Pedagogia&Cinema Breve guida al film IL PICCOLO NICOLAS E I SUOI GENITORI (titolo originale “Le petit Nicolas") Francia/Belgio, 2009 REGIA: SOGGETTO: SCENEGG.: INTERPRETI: DURATA: Laurent Tirard dalla serie di libri di René Goscinny e Jean-Jacques Sempé Laurent Tirard; Grégoire Vigneron; Anne Goscinny; Alain Chabat Maxime Godart (Nicolas), Valérie Lemercier (la madre di Nicolas), Kad Merad (il padre di Nicolas), Sandrine Kiberlain (la maestra), Vincente Claude (Alceste). 91’ LA STORIA Nicolas, un bambino di otto anni, felice e spensierato, vive con il padre, un modesto ma simpatico impiegato, e con la madre, una donna sorridente ma fragile e insicura. Tutto sembra filare liscio fino a quando Nicolas, per un malinteso, è assalito dalla paura che la mamma aspetti un bambino e, con la complicità del marito, abbia deciso di sbarazzarsi di lui. Grazie al sostegno dei compagni di classe, con delle trovate ingegnose e ricche di fantasia, Nicolas proverà a mutare il corso del proprio destino. CHI È IL REGISTA Laurent Tirand si forma a New York dove scrive di cinema e critica per “Studio Magazine”, per poi passare dalla sceneggiatura alla regia. Come critico ha pubblicato, alla maniera che fu di Truffaut (“Il cinema secondo Hitchcock”) e di Bogdanovich, un prezioso libro di interviste (trad. it. L’occhio del regista – visioni di cinema di venti registi contemporanei – Rizzoli, 2004), dove mette, uno dopo l’altro, venti registi a confronto (tra cui J. Boorman, S. Pollack, C. Sautet, W. Allen, B. Bertolucci, M. Scorsese, W. Wenders, T. Burton, L. Von Trier, D. Linch, i fratelli Coen, W. Kar-Wai, O. Stone, J.-P. Jeunet) sul proprio modo di concepire il cinema, ponendo ad essi ciò che lui stesso definisce “le domande giuste alle persone giuste”. Nel 1999 realizza il suo primo cortometraggio “De source sûre” e nel 2000 “Demani est un autre jour”. Al contempo, scrive la sceneggiatura dei film “Le plus beau jour de ma vie” una commedia di Julie Lipinski e “Prête-moi ta main” di Eric Lartigau. Ma il successo arriva grazie ad una commedia degli equivoci in cui viene ricostruita, sontuosamente, una vicenda vera e poco conosciuta del giovane drammaturgo Moliére “Le avventure galanti del giovane Moliére” (2007). Regista colto e raffinato, le sue storie esplorano il lato umano, vulnerabile e comico dei protagonisti. Attualmente è al lavoro per un nuovo film sul personaggio di Asterix. TEMATICHE Appunti per una formazione all’immagine Le petit Nicolas è sin dai titoli di testa, bellissimi, un omaggio alle illustrazioni originali di Goscinny e Sampé (geniali autori di Asterix e di Lucky Luke) per una serie apparsa nel 1959 su “Soud Ouest Dimanche”. Le petit Nicolas è costruito intorno ad una cornice scenografica e figurativa di studiatissima stilizzazione, giocata su un tripudio di colori pastello che evocano i film del belga Jaco Van Dormael (Toto le héros – un eroe di fine millennio) e di Jean-Pierre Jeunet (Delicatessen; Il favoloso mondo di Amélie), condividendo con quest’ultimo anche il ricorso alle voci fuori campo e la deformazione dello spazio scenico. Ma, come afferma lo stesso regista in un’intervista rilasciata su “Positif”, il riferimento sul piano della composizione dell’immagine è “Mio zio” di Jacques Tati il cui film, apparso nel 1959, è pressappoco lo stesso in cui è ambientata la storia di Nicolas. La Francia del film è intesa come luogo fantastico, totalmente idealizzato, fuori dal tempo e dallo spazio, funzionale all’obiettivo di ritrovare un universo infantile rassicurante e armonioso, un piccolo mondo ovattato teneramente nostalgico, costruito, come precisa il regista, “ad altezza di bambino”. Le petit Nicolas sembra ispirato al famoso libro “Il mondo incantato” di Bruno Bettelheim in cui si sottolinea come il bambino, attraverso gli aspetti simbolici delle fiabe, riesca a superare le proprie paure legate all’abbandono e alla separazione dai propri genitori. Non ricorda infatti la favola di Pollicino? (a cura di Fabrizio Lauria)