SCHEMA ORISTANO - Diocesi di Oristano

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SCHEMA ORISTANO - Diocesi di Oristano
La Riconciliazione o Penitenza a partire dal Rito: logica e significati
a cura di don Fabio Trudu
Arcidiocesi di Oristano, Vicariato urbano
31-31 gennaio 2012
INTRODUZIONE
Terminologia
Confessione, Penitenza, Riconciliazione.
La scelta del termine non è neutra, ma indica una concezione del sacramento.
Un sacramento anomalo
Celebrazione liturgica o colloquio privato?
Dove, quando e come?
Difficoltà verso il sacramento della Penitenza
Difficoltà di natura antropologica e teologica (rimando agli altri relatori).
Difficoltà di natura liturgica:
- bisogno di un rito liturgico per celebrare e vivere la riconciliazione con il Padre e con i fratelli)
- oppure bisogno di colloquio psicologico-spirituale?
Di fatto è un sacramento disertato da molti cristiani.
1. MODELLI CELEBRATIVI DELLA PENITENZA NELLA STORIA
Alcuni sacramenti hanno mutato il modello celebrativo nel corso della storia.
Così la Penitenza: la Chiesa potrebbe in futuro cambiare ancora la forma rituale del sacramento.
La penitenza pubblica (III-VI secolo)
- Per i peccati gravi compiuti dopo il Battesimo (apostasia, omicidio, furto, adulterio…).
- Si celebra una sola volta nella vita.
- La penitenza è pubblica (si entra nell’ordine dei penitenti per un tempo anche lungo).
- Riconciliazione il Giovedì santo davanti al vescovo.
La penitenza privata (dal VII secolo)
Nasce nelle comunità monastiche irlandesi: il monaco confessa i suoi peccati all’abate.
Questa forma si diffonde con successo nell’Europa occidentale.
Caratteristiche:
- si può ripetere quante volte si vuole;
- si compie davanti a un sacerdote (non più davanti al vescovo);
- al peccato corrisponde una pena (la penitenza) secondo dei libri chiamati “tariffari”.
Alcuni fatti importanti
* Concilio Lateranense IV (1215): l’obbligo della confessione annuale e della comunione pasquale.
Sacramento della Penitenza = quasi un lasciapassare per la comunione
* Dalla fine del medioevo: celebrazione liturgica ridotta al minimo: solo confessione e assoluzione.
* Sacramento della Penitenza avvertito sempre più in una dimensione privata.
* Dopo il Concilio di Trento: dalla sede del celebrante nel coro al confessionale.
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2. IL “RITO DELLA PENITENZA” (1973, ed. it. 1974)
Principi ispiratori:
- nel contesto dell’opera di riconciliazione del Padre;
- in relazione alla pasqua di Cristo;
- a partire dalla parola di Dio;
- dimensione ecclesiale.
Tre forme rituali (anzi due)
A. Rito per riconciliazione dei singoli penitenti.
B. Rito per riconciliazione di più penitenti con la confessione e assoluzione individuale.
C. Rito per riconciliazione di più penitenti con la confessione e assoluzione generale (non applicabile).
A. Rito per riconciliazione dei singoli penitenti
1. Accoglienza del penitente
- Parole di saluto e accoglienza.
- Segno di croce.
- Parole di invito alla fiducia in Dio.
2. Lettura della parola di Dio
Liturgia della Parola vera e propria
3. Confessione dei peccati e accettazione della soddisfazione
4. Preghiera del penitente e assoluzione del sacerdote
- Formula del tradizionale “Atto di dolore” o altre di ispirazione biblica.
- Formula di assoluzione con l’imposizione delle mani.
5. Rendimento di grazie e congedo del penitente
- Rendimento di grazie del penitente con invocazione tratta dalla Bibbia.
- Congedo da parte del sacerdote.
Possibilità di un rito abbreviato (in caso di necessità pastorale, non nella norma!).
B. Rito per riconciliazione di più penitenti con la confessione e assoluzione individuale
Sacramento della Penitenza celebrato nell’ambito di una Liturgia della Parola.
Manifesta molto bene la natura ecclesiale della penitenza e riconciliazione.
1. Riti iniziali
- Canto.
- Saluto del sacerdote e introduzione.
- Invito alla preghiera e orazione.
2. Celebrazione della parola di Dio
- Letture bibliche con salmo e canto al Vangelo.
- Omelia.
- Silenzio (esame di coscienza e atto di contrizione personale).
3. Rito della riconciliazione
- Preghiera di confessione generale (per es. Confesso a Dio onnipotente…)
- Preghiera litanica (per riconoscere il peccato e domandare perdono).
- Padre nostro.
- Confessione e assoluzione individuale.
- Rendimento di grazie comunitario (salmo, inno, preghiera litanica).
- Orazione conclusiva.
4. Congedo
- Benedizione.
- Congedo.
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Rispetto alla prassi precedente
* Da un punto di vista rituale:
- seconda forma totalmente nuova;
- nella prima forma: accoglienza e proclamazione della parola di Dio.
* Da un punto di vista teologico:
- centro del rito: dalla confessione dei peccati alla parola di Dio e alla riconciliazione come dono;
- valore della parola di Dio che suscita il cammino di conversione;
- dimensione comunitaria.
3. RISCOPRIRE, APPREZZARE, VALORIZZARE
Atti essenziali, cioè quali atteggiamenti?
L’attuale rito riprende la dottrina tradizionale proposta dal Concilio di Trento.
Da parte dell’uomo:
- conversione;
- contrizione e proposito di una vita nuova;
- confessione;
- soddisfazione;
- rinnovamento di vita.
Azione da parte di Dio:
- riconciliazione come dono gratuito;
- per mezzo della Chiesa.
Celebrazione della Penitenza:
- dono della riconciliazione da parte di Dio;
- dono che richiede un cammino da parte dell’uomo.
Dimensione individuale e comunitaria
Dimensione individuale e sociale sia del peccato che della riconciliazione.
Dimensione sociale: uomini uniti tra loro nella grazia e nel peccato.
Nella comunione dei santi
- la grazia di uno è gioia per tutti;
- il peccato di uno è sofferenza per tutti.
Anche il cammino di penitenza e riconciliazione coinvolge tutta la comunità.
Chiesa =
= luogo di conversione e riconciliazione;
= strumento di riconciliazione (l’intera comunità presente nel ministro).
La confessione: come e di che cosa?
NON colloquio psicologico, racconto intimistico, direzione spirituale (in genere distinta dal sacramento).
MA - Confessio laudis - confessio peccati (versione sintetica).
- Confessio fidei - confessio laudis - confessio peccati - confessio peccatorum (versione completa).
L’atto di dolore: una formula o un atteggiamento?
Atteggiamento e preghiera.
Varietà di formule: dalla tradizionale alle preghiere bibliche.
La soddisfazione o penitenza
“Tre Avemarie e un Padrenostro”.
Soddisfazione intesa solo come preghiera, rischio di puntare più alla quantità che alla qualità.
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La soddisfazione «sia non solo un’espiazione delle colpe commesse, ma anche un aiuto per iniziare una vita
nuova, e un rimedio all’infermità del peccato; la soddisfazione deve quindi corrispondere, per quanto
possibile, alla gravità e alla natura dei peccati accusati e può opportunamente concretarsi nella preghiera,
nel rinnegamento di sé, e soprattutto nel servizio del prossimo e nelle opere di misericordia: con esse
infatti si pone meglio in luce il carattere sociale sia del peccato che della sua remissione» (Rito della
Penitenza, n. 18).
Quindi la soddisfazione è:
- un atto significativo (di diverso genere: preghiera, lettura biblica, azione, opera di carità);
- il primo atto dell’uomo nuovo, il nuovo inizio generato dalla riconciliazione di Dio.
Il linguaggio non verbale: gesti e posizioni del corpo
Imposizione delle mani (o almeno la destra) al momento dell’assoluzione.
Suggerimento per la prima forma (per vivere con tutta la persona il dono della riconciliazione):
- inizio, in piedi;
- lettura della parola di Dio e confessione, seduti;
- preghiera del penitente (Atto di dolore) e assoluzione, penitente in ginocchio e sacerdote in piedi;
- conclusione, in piedi; dove il sacerdote quasi aiuta il penitente a rialzarsi.
Uno spazio liturgico per la Penitenza
Va bene qualsiasi luogo? Ricordiamo che la Penitenza è una celebrazione liturgica!
Valorizzare le varie possibilità nel rispetto della dignità del sacramento.
- Spazio apposito, cappella della Riconciliazione o simili. Possibilità di stare seduti e in ginocchio.
- Confessionale tradizionale, con grata o senza. Posizione solo in ginocchio.
- Spazio in sacrestia. È importante che sia dignitoso e significativo.
* Non dove si riceve normalmente per un colloquio, non nelle sedie attorno alla scrivania.
* MA uno spazio esclusivo davanti al crocifisso dove sia possibile sedere e stare in ginocchio.
4. NEL CONTESTO DELLA VITA SACRAMENTALE DELLA CHIESA
Penitenza/Riconciliazione e Eucaristia
Solo un lasciapassare?
Penitenza/Riconciliazione e Iniziazione cristiana
Prassi pastorale attuale problematica: Battesimo, Penitenza, Eucaristia, Cresima.
Quali interrogativi, quali soluzioni?
Penitenza/Riconciliazione e pratiche penitenziali
Le pratiche penitenziali della Chiesa per il perdono dei peccati.
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