21 Maggio
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Autorizzazione del Tribunale di Campobasso N. 179 del 19-4-1990 Direttore Responsabile Francesco Giordano - Vice Direttore Responsabile Giacomo Picone Direzione e Amministrazione c/o Sede centrale COREDIMO - CAMPOBASSO Via S. Antonio dei Lazzari - tel. 0874/482669 - 482687 fax 699266 Website: www.coredimo.it Le avversità del ciliegio - parte seconda - I fitofagi La mosca delle ciliegie E' il fitofago-chiave della coltura, data la sua ricorrenza e pericolosità, soprattutto sulle varietà medio-tardive e tardive; le varietà di ciliegio acido e quelle precoci di ciliegio dolce sono poco o per niente attaccate. Il dittero si evolve con una sola generazione all'anno e sverna allo stato di pupa nel terreno. Gli adulti compaiono verso la fine di aprile e, dopo l'accoppiamento, le femmine fecondate depongono le uova all'interno della polpa delle ciliegie all'inizio dell'invaiatura, cioè quando virano dal verde al giallo. Ogni femmina depone mediamente 40-80 uova e, dopo un periodo di incubazione variabile dai 3 ai 12 giorni, nascono le larve (vermi), che si nutrono della polpa delle ciliegie e, raggiunta la maturità in 10-30 giorni, si lasciano cadere al suolo, dove si interrano fino a 10 centimetri di profondità e si impupano, rimanendo in diapausa fino alla successiva primavera. Le produzioni infestate sono fortemente deprezzate e, per disposizioni internazionali di carattere fitosanitario, non sono ammesse all'esportazione. Pertanto, il controllo della mosca delle ciliegie si rende quasi sempre indispensabile per le varietà a maturazione medio-tardiva e tardiva, coltivate in ambienti che, per particolari condizioni climatiche, sono soggetti abitualmente agli attacchi del fitofago. Al fine di valutare i rischi di infestazione e per controllare l'epoca di comparsa degli adulti, è opportuno ricorrere ad azioni di monitoraggio, avvalendosi di apposite trappole cromotropiche o a feromoni. Si interviene all'inizio delle catture con trattamenti adulticidi tramite esche proteiche attivate oppure all'inizio dell'invaiatura con trattamenti larvicidi a base di insetticidi caratterizzati da basso tempo di carenza (triclorfon, etofenprox). Afide nero del ciliegio Questo afide è molto diffuso, sia sul ciliegio dolce, ANNO XIX - N° 21 MAGGIO 2008 sia su quello acido; esso colonizzza la pagina inferiore delle foglie che, in seguito alle punture, si accartocciano ed infine disseccano, con ripercussioni sull'accrescimento dei germogli e sul processo di differenziazione delle gemme, con conseguenti riflessi negativi sulla produzione dell'annata successiva. Inoltre, la melata va ad imbrattare le drupe, così si sviluppa un abbondante fumaggine. La difesa si rende necessaria sulle giovani piante per far sì che non siano ostacolate nell'accrescimento, ma anche su quelle già sviluppate per evitare danni alla produzione ed il fastidioso inconveniente derivante dalla melata. I trattamenti vanno effettuati in fase post-fiorale e in presenza del fitofago sull'1% dei getti, con aficidi specifici (imidacloprid, acetamiprid, pirimicarb, ecc). Cimicetta E' un insetto che attacca preferibilmente il mandorlo, ma è assai comune sul pioppo e sul ciliegio. L'insetto vive sulla pagina inferiore delle foglie dove con le sue punture provoca la comparsa di punteggiature clorotiche, ben visibili sulla pagina superiore, che in seguito imbruniscono per necrosi dei tessuti. Le foglie fortemente infestate ingialliscono e cadono, con conseguente ripercussione negativa sull'attività vegetativa della pianta e sulla produzione. Gli insetti svernano allo stato adulto, in qualsiasi riparo idoneo, in vicinanza delle piante infestate. A partire da aprile, quando la temperatura media giornaliera raggiunge i 14-15°C, fuoriescono e si accoppiano per dare origine, dopo un periodo di incubazione, alle neanidi. Nel corso dell'estate si succedono fino a tre generazioni. Per il controllo dell'insetto è opportuno intervenire, laddove si ha esperienza di danno, alla comparsa dell'infestazione con malathion o imidacloprid. La coltura del ciliegio può, inoltre, essere interessata da insetti del legno (capnode dei fruttiferi, rodilegno, scolitidi) la cui difesa si basa prevalentemente sull'adozione di misure di profilassi, più volte indicate in articoli precedenti, e raramente su interventi chimici specifici. Ufficiperiferici: ISERNIA:Viale dei Pentri - Loc. Nunziatella - tel. 0865/2189 fax 416468 TERMOLI:Via Perrotta n° 14 - tel. e fax 0875/81848-705266 Comunicato Fitosanitario Basso Molise PESCO Fase fenologica: ingrossamento frutti - invaiatura - raccolta. Situazione fitosanitaria: primi sintomi di oidio sui frutti; in qualche pescheto si continuano ad osservare sintomi di bolla; le neanidi di cocciniglia bianca si stanno ricoprendo; si osservano, talvolta, germogli attaccati da afidi. Difesa: in presenza di afidi preferire trattamenti localizzati con pirimicarb, pimetrozine o flonicamid. Sulle varietà mediotardive intervenire nei confronti della cidia e dell'anarsia al superamento della soglia d'intervento (10 catture/trappola/settimana per la cidia e 7 catture/settimana per l'anarsia), impiegando un regolatore di crescita, un fosforganico, tiacloprid, etofenprox, indoxacarb o spinosad. SUSINO Fase fenologica: ingrossamento frutti. Situazione fitosanitaria: continua il primo volo della cidia; germogli attaccati da afidi. Difesa: intervenire nei confronti della Cydia funebrana al superamento della soglia d'intervento (10 catture/trappola/settimana ) impiegando teflubenzuron, spinosad, fosmet, diazinone, fenitrothion, triclorfon o etofenprox. Si consiglia di monitorare il volo dell'anarsia negli impianti in cui si è avuta esperienza di danni sui frutti negli anni precedenti. In questo periodo è, comunque, opportuno effettuare in questi impianti un trattamento con i prodotti suindicati. ALBICOCCO Fase fenologica: ingrossamento frutti - invaiatura - raccolta. Situazione fitosanitaria: presenza di afide farinoso; sporadiche infezioni oidiche. Difesa: negli impianti solitamente colpiti dall'oidio intervenire nella fase di " ingrossamento frutti" con zolfo o con un IBE registrato sulla coltura e per l'avversità. Nei confronti dell'afide farinoso effettuare trattamenti localizzati con pirimicarb, acetamiprid o imidacloprid. CILIEGIO Fase fenologica: ingrossamento frutti - invaiatura.-raccolta. Situazione fitosanitaria: osservati germogli con afidi. Difesa: nei confronti degli afidi (1% di germogli infestati) intervenire con imidacloprid, acetamiprid, pirimicarb, ponendo attenzione al rispetto del periodo di carenza. Sulle varietà a maturazione media e tardiva intervenire nei confronti della mosca nella fase di inizio invaiatura con triclorfon o etofenprox. OLIVO Fase fenologica: fioritura. Situazione fitosanitaria: presenza di cotonello sulle infiorescenze. Difesa: non effettuare interventi nei confronti del cotonello. VITE Fase fenologica: inizio fioritura - fioritura. Situazione fitosanitaria: osservate sporadiche infezioni di oidio; si rileva la presenza di tacche feltrose da eriofidi (erinosi), di tripidi e di acari. Difesa: intervenire nei confronti della peronospora e dell'oidio con prodotti endoterapici, in pre-fioritura e in post-allegagione. BARBABIETOLA Fase fenologica: ingrossamento fittone. Situazione fitosanitaria: osservate uova, larve e adulti di casside. CIPOLLA Fase fenologica: ingrossamento bulbo. Situazione fitosanitaria: si osserva presenza di tripidi. Difesa: in presenza di tripidi (15-20 individui/pianta) intervenire con acrinatrina, etofenprox, spinosad o un piretroide. POMODORO Fase fenologica: sviluppo vegetativo, fioritura primo palco. Situazione fitosanitaria: si osserva presenza di afidi. Difesa: per il diserbo di post-trapianto utilizzare metribuzin o rimsulfuron con la tecnica delle microdosi su infestanti allo stadio cotiledonare. Per il controllo degli afidi impiegare prodotti spe- cifici. DATI METEOROLOGICI Basso Molise ANNO XIX Data 12-mag 13-mag 14-mag 15-mag 16-mag 17-mag 18-mag media somma TEMPERATURA Pioggia UMIDITA' max min med max min med mm 23,42 18,83 20,00 25,33 26,50 30,17 27,83 24,58 14,33 14,75 13,00 12,25 14,92 19,25 17,00 15,07 18,21 16,52 15,94 19,50 20,88 23,83 21,23 19,44 90,83 90,00 90,67 90,17 82,50 84,17 90,33 88,38 58,50 74,83 68,67 46,33 41,50 38,17 41,67 52,81 83,17 87,92 84,08 69,54 62,67 60,04 66,75 73,45 1,47 3,77 2,70 0,03 0,00 0,00 0,03 8,00 SITUAZIONE METEOROLOGICA (Periodo dal 12 al 18 maggio 2008) Significativo aumento delle temperature che si attestano leggermente al di sopra delle medie stagionali. Incremento dell'umidità relativa dell'aria nei valori minimi. Piogge di discreta entità. N° 21 MAGGIO 2008 "Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/c Legge 662/96 Filiale di Campobasso" Difesa: contro gli afidi utilizzare i principi attivi riportati nel disciplinare. Sulle varietà sensibili all'oidio utilizzare un prodotto IBE; ripetere il trattamento dopo due settimane. Comunicato Fitosanitario Medio - Alto Molise OLIVO Fase fenologica: mignolatura. Situazione fitosanitaria: presenza diffusa di occhio di pavone, cercosporiosi e rogna. Monitorare gli attacchi di margaronia per verificarne la reale pericolosità. Difesa: Si consiglia di individuare e asportare i rametti infestati dalle larve del rodilegno (rosso e giallo) con la potatura e bruciarli oppure uncinarli con ferro flessibile "ove possibile" attraverso i fori delle gallerie dell'insetto. Conviene lasciare ancora nell'oliveto rami-esca per il fleotribo nelle zone alte mentre nelle aree di pianura conviene bruciarli. Nei giovani impianti prestare attenzione alla margaronia e intervenire tempestivamente, su larve giovani, con Bacillus thuringiensis. VITE Fase fenologica: grappolo disteso. Situazione fitosanitaria: presenza di sigaraio ed erinosi. Difesa: in seguito a piogge infettanti è bene seguire l'evolversi della peronospora (modelli previsionali). Nei vigneti suscettibili all'oidio si consiglia di intervenire con zolfo (polverulento, bagnabile etc.). Interventi agronomici: si consiglia, nei vigneti affetti da malattie del legno, di evitare di trinciare i resti della potatura. PESCO Fase fenologica: ingrossamento frutto. Situazione fitosanitaria: sintomi diffusi di bolla e comparsa di afidi e oidio. Monitorare i voli della cidia e dell'anarsia. MELO Fase fenologica: ingrossamento frutto. Situazione fitosanitaria: presenza di cancri rameali, di ticchiolatura sulle foglioline, di afidi e di oidio. Difesa: eseguire trattamenti contro la ticchiolatura associando prodotti antioidici con IBE e zolfo; per contenere gli afidi intervenire con aficidi specifici. MAIS Fase fenologica:semina-emergenza. Difesa: nei terreni destinati alla coltura è necessario accertare la presenza di elateridi (ferretti); la soglia è di 15 larve/mq; intervenire con geodisinfestazione alla semina utilizzando prodotti riportati sul disciplinare. La maggior parte dei maiscoltori ha approfittato dell'assenza di piogge per effettuare la semina anche se con leggero ritardo. Si ricorda che l'uso di sementi conciate con imidacloprid è alternativo all'impiego di altri geodisinfestanti. Per il controllo delle infestanti in pre e post- emergenza contro dicotiledoni e graminacee utilizzare prodotti riportati sul disciplinare. POMODORO Fase fenologica: trapianto-attecchimento. Situazione fitosanitaria: prima di trapiantare accertarsi della presenza di elateridi (ferretti). Per prevenire attacchi di batteriosi e virosi è di fondamentale importanza utilizzare materiale sano. Difesa: contro gli elateridi, al superamento della soglia di 2-3 larve/mq trattare con i prodotti riportati sul disciplinare. DATI METEOROLOGICI Medio/Alto Molise Data 12-mag 13-mag 14-mag 15-mag 16-mag 17-mag 18-mag media somma TEMPERATURA UMIDITA' Pioggia ANNO XIX - N° 21 MAGGIO 2008 "Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/c Legge 662/96 Filiale di Campobasso" max min med max min med mm 21,33 17,67 21,50 23,00 24,50 29,83 22,33 22,88 17,25 14,96 16,63 17,21 18,17 21,96 18,13 17,76 69,25 82,92 75,33 75,71 74,13 59,46 77,88 73,52 0,00 6,97 0,17 0,00 0,00 0,07 0,00 12,50 13,33 11,33 12,83 9,67 13,83 14,33 12,55 87,83 92,67 90,83 91,17 91,00 88,83 90,83 90,45 52,17 72,67 52,00 57,00 50,33 26,33 64,17 53,52 7,20 SITUAZIONE METEOROLOGICA (Periodo dal 12 al 18 maggio 2008). Il periodo considerato è trascorso all'insegna dell'instabilità e del tempo variabile; calo della temperatura massima, rialzo della temperatura minima e dell'umidità relativa dell'aria. Piogge improvvise di una certa entità e di breve durata.