Prova

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Prova
LA FINALITA’ DELLE IMMAGINI
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
Parte seconda “LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRIS238. Quale legame esiste tra le azioni e le parole
nella celebrazione sacramentale?
Nella celebrazione sacramentale azioni e parole sono strettamente congiunte. Infatti, anche se le azioni simboliche già
per se stesse sono un linguaggio, è tuttavia necessario che le
parole del rito accompagnino e vivifichino queste azioni. Inseparabili in quanto segni e insegnamento, le parole e le
azioni liturgiche lo sono anche in quanto realizzano ciò che significano.
239. Con quali criteri il canto e la musica hanno
una loro funzione nella celebrazione liturgica?
Poiché il canto e la musica sono strettamente connessi con
l'azione liturgica, essi devono rispettare i seguenti criteri: la
conformità alla dottrina cattolica dei testi, presi di preferenza
dalla Scrittura e dalle fonti liturgiche; la bellezza espressiva
della preghiera; la qualità della musica; la partecipazione dell'assemblea; la ricchezza culturale del Popolo di Dio e il carattere sacro e solenne della celebrazione. «Chi canta prega
due volte» (SANT'AGOSTINO).
240. Qual è la finalità delle sacre immagini?
L'immagine di Cristo è l'icona liturgica per eccellenza. Le
altre, che rappresentano la Madonna e i Santi, significano Cristo, che in loro è glorificato. Esse proclamano lo stesso messaggio evangelico che la Sacra Scrittura trasmette attraverso
la parola, e aiutano a risvegliare e a nutrire la fede dei credenti.
Quando celebrare?
241. Qual è il centro del tempo liturgico?
Il centro del tempo liturgico è la domenica, fondamento e nucleo di tutto l'anno liturgico, che ha il suo culmine nella Pasqua annuale, la festa delle feste.
Non è la libertà
che manca.
Mancano gli uomini liberi.
LEO LONGANESI
Riprende regolarmente
venerdì 9 gennaio
la settimanale
v NUOVA CRISTIANA è divenuta, in virtù del
sacramento del Battesimo che ha ricevuto durante gli scorsi
giorni:
- FRANCESCA LODIA.
A lei ed ai suoi famigliari complimenti e auguri vivissimi.
v
I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati nei
giorni scorsi per andare a ricevere il premio eterno:
- RINA DE SIMONE di anni 73
- ENNIO SERRACCHIANI di anni 82.
Ai congiunti, le nostre sentite condoglianze.
APPUNTAMENTI
ì
Martedì 6 gennaio 2009, Epifania del
Signore, è festa di precetto.
L’orario delle SS. Messe sarà quello festivo
eccetto la S. Messa delle 7 che riprenderà da
mercoledì 7 gennaio.
ì
Giovedì 8 gennaio alle ore 16,30, “Ora
Santa”
animata
dall’Apostolato
della
preghiera.
Al termine, riunione del Gruppo.
ì
Venerdì 9 gennaio riprende regolarmente l’adorazione eucaristica settimanale
dalle 19 alle 20.
ADORAZIONE EUCARISTICA
Misteri gloriosi 5 “Il Paradiso”
secondo Dante Alighieri
N. 207
C’è un senso al vivere e morire:
la vita ci è stata donata
E' nato per noi un bambino, un figlio
ci è stato donato:egli avrà sulle spalle il dominio, consigliere ammirabile sarà il suo
nome.(cf. IS 9,5)
L’antifona della Messa di Natale ci aiuta a fare memoria
anche della grazia che si ripete ogni volta che nasce un bambino. Certo quella notte è una notte speciale, unica, il logos,
il verbo, si fa carne per noi, per la nostra salvezza.
Chiunque di noi abbia gustato il dono della maternità o
della paternità sa bene come, pur
con tutte le cure, con tutta la
Pensieri di Benedetto XVI su S. Paolo tecnologia amica a disposizione fino all’ultimo minuto,
fino al primo vagito si sia
trepidanti e timorosi, affidandoci a Dio affinché tutto vada
bene: e inconsciamente di
Il tema “Dio” è essensolito non ci rendiamo conto
ziale.
della grazia ricevuta.
San Paolo dice nella
Ma riflettiamo sul fatto che
Lettera agli Efesini: “Ricordatevi che in quel
la vita ci è data, non siamo noi
tempo eravate…aenza
in alcun modo in grado di
speranza e senza Dio.
darcela neanche di aggiungere
Ora invece, in Cristo
ad essa un millisecondo.
Gesù, voi che un tempo
eravate i lontani siete divenTuttavia in questi giorni si
tati i vicini” (Ef 2,12-13).
parla
molto e di eutanasia, di
Così la vita ha un
diritto a morire, di diritto alsenso che mi guida anche nelle difficoltà.
l’aborto, di sperimentazione
Quindi bisogna ritorsugli embrioni e paradosso parnare al Dio Creatore, al
lando di diritti e tutela dei disaDio che è la ragione creabili, il diritto a eliminare i feti
trice, e poi trovare Cristo,
che è il Volto vivo di Dio.
malformati.
Senza entrare nel merito dei
Discorso, 22 febbraio 2007
complessi aspetti legislativi
toccati dalle varie sentenze pro-
Conoscere
Dio
Continuiamo la pubblicazione del messaggio del Papa per la 42ma giornata mondiale per la pace
Combattere la povertà, costruire la pace
Povertà e implicazioni morali
La povertà viene spesso correlata,
come a propria causa, allo sviluppo demografico. In conseguenza di ciò, sono
in atto campagne di riduzione delle nascite, condotte a livello internazionale,
anche con metodi non rispettosi né della
dignità della donna né del diritto dei coniugi a scegliere responsabilmente il numero dei figli e spesso, cosa anche più
grave, non rispettosi neppure del diritto
alla vita. Lo sterminio di milioni di bambini non nati, in nome della lotta alla povertà, costituisce in realtà l'eliminazione
dei più poveri tra gli esseri umani. A
3.
fronte di ciò resta il fatto che, nel 1981,
circa il 40% della popolazione mondiale
era al di sotto della linea di povertà assoluta, mentre oggi tale percentuale è sostanzialmente dimezzata, e sono uscite
dalla povertà popolazioni caratterizzate,
peraltro, da un notevole incremento demografico. Il dato ora rilevato pone in
evidenza che le risorse per risolvere il
problema della povertà ci sarebbero,
anche in presenza di una crescita della
popolazione. Né va dimenticato che,
dalla fine della seconda guerra mondiale
ad oggi, la popolazione sulla terra è cre-
C’è un senso al vivere e morire:la vita ci è stata donata
>>> cose colpiscono: la dimenticanza e,
cioè che la vita ci è donata, può essere
breve o lunga, felice o infelice, ma ci è
stata donata e poi la negazione della carità.
Il fatto che la vita ci è stata donata rimanda ad un Altro, la vita di Eluana rimanda al Dio creatore, e usando la
ragione, chi cerca il significato della vita
può riconoscere tale mistero.
Nella lunga storia della medicina il suo sviluppo è diventato più fecondo quando, in epoca cristiana, è
cominciata l’assistenza proprio agli “inguaribili” (a Napoli c’è un ospedale che
si chiama così), che prima venivano
espulsi dalla comunità degli uomini
“sani”, lasciati morire fuori dalle mura
della città o eliminati. Chi se ne fosse occupato avrebbe messo a rischio la propria
vita. Per questo chi cominciò a prendersi
cura degli inguaribili lo fece per una ragione che era più potente della vita
stessa: una passione per il destino dell’altro uomo, per il suo valore infinito
perché immagine di Dio creatore.
Senza questo riconoscimento
diventa impossibile abbracciare Eluana e
vivere il sacrificio di accompagnarla;
anzi, diventa possibile ucciderla e scambiare questo gesto, in buona fede, per
amore.
S. Ermanno lo storpio, era un
handicappato grave nel fisico ed era creduto tale anche nella mente, per di più
visse in un periodo (sec. XI) in cui le possibilità della medicina in questo campo
erano nulle. I genitori appena nato lo
mandarono in un monastero e pregarono
per lui. Lì fu accolto accolto e "indotto”
dalle preghiere di "molti amici" (già
"tutti" gli volevano bene!) a scrivere leggere e a studiare: scrisse alcuni trattati di
cui uno sugli astrolabi e le parole e la musica di parecchi inni e sequenze (tra cui
alcuni vorrebbero annoverare la Salve
Regina e l'Alma Redemptoris Mater).
Il cristianesimo è nato precisamente
come passione per l’uomo: Dio si è fatto
uomo per rispondere all’esigenza drammatica - che ognuno avverte, credente o
no - di un significato per vivere e per
morire; Cristo ha avuto pietà del nostro
niente fino a dare la vita per affermare il
valore infinito di ciascuno di noi,
qualunque sia la nostra condizione.
sciuta di quattro miliardi e, in larga misura, tale fenomeno riguarda Paesi che di
recente si sono affacciati sulla scena internazionale come nuove potenze economiche e hanno conosciuto un rapido
sviluppo proprio grazie all'elevato numero dei loro abitanti. Inoltre, tra le Nazioni maggiormente sviluppate quelle
con gli indici di natalità maggiori godono
di migliori potenzialità di sviluppo. In
altri termini, la popolazione sta confermandosi come una ricchezza e non come
un fattore di povertà.
4.
Un altro ambito di preoccupazione
sono le malattie pandemiche quali, ad
esempio, la malaria, la tubercolosi e
l'AIDS, che, nella misura in cui colpiscono i settori produttivi della popolazione, influiscono grandemente sul
peggioramento delle condizioni generali
del Paese. I tentativi di frenare le conseguenze di queste malattie sulla popolazione non sempre raggiungono risultati
significativi. Capita, inoltre, che i Paesi
vittime di alcune di tali pandemie, per
farvi fronte, debbano subire i ricatti di chi
condiziona gli aiuti economici all'attuazione di politiche contrarie alla vita. È soprattutto difficile combattere l'AIDS,
drammatica causa di povertà, se non si
affrontano le problematiche morali con
cui la diffusione del virus è collegata. Occorre innanzitutto farsi carico di campagne che educhino specialmente i giovani
a una sessualità pienamente rispondente
alla dignità della persona; iniziative poste
in atto in tal senso hanno già dato frutti
significativi, facendo diminuire la diffusione dell'AIDS. Occorre poi mettere a
disposizione anche dei popoli poveri le
medicine e le cure necessarie; ciò suppone una decisa promozione della ricerca
medica e delle innovazioni terapeutiche
nonché, quando sia necessario, un'applicazione flessibile delle regole internazionali di protezione della proprietà
intellettuale, così da garantire a tutti le
cure sanitarie di base.
(CONTINUA)
Domenica 4 gennaio 2009
N. 207
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
DOMENICA 4 gennaio
2ª dopo Natale
Sir 24,1-4.12-16 (NV) [gr. 24,1-2.8-12]; Sal 147; Ef 1,3-6.15-18; Gv 1,1-18
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
LUNEDÌ 5 gennaio
S. Simeone
1 Gv 3,11-21; Sal 99; Gv 1,43-51
Tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele.
MARTEDÌ 6 gennaio EPIFANIA DEL SIGNORE
Is 60,1-6; Sal 71 (72); Ef 3,2-3a.5-6; Mt 2,1-12
Siam o v enuti dall’oriente per ador ar e il r e.
Giornata dell’Infanzia Missionaria
MERCOLEDÌ 7 gennaio S. Raimondo de Peñafort
1 Gv 3,22–4,6; Sal 2; Mt 4,12-17.23-25
Il regno dei cieli è vicino.
GIOVEDÌ 8 gennaio
S. Lorenzo
VENERDÌ 9 gennaio
S. Giuliano
SABATO 10 gennaio
S. Aldo
1 Gv 4,7-10; Sal 71; Mc 6,34-44
Molt iplicando i pani, Gesù si manif est a pr of eta.
1 Gv 4,11-18; Sal 71; Mc 6,45-52
Videro Ges ù cam minare sul mar e.
1 Gv 4,19–5,4; Sal 71; Lc 4,14-22
O ggi si è adempiut a quest a Scr it tur a.
DOMENICA 11 gennaio BATTESIMO DEL SIGNORE
Is 55,1-11; C Is 12,2-6; 1 Gv 5,1-9; Mc 1,7-11
Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento.
LA LITURGIA DELLE ORE
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
Parteseconda “LACELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
242. Qual è la funzione dell'anno liturgico?
Nell'anno liturgico la Chiesa celebra tutto il Mistero
di Cristo, dall'Incarnazione fino al suo ritorno glorioso. In
giorni stabiliti, la Chiesa venera con speciale amore la beata
Maria Madre di Dio e fa anche memoria dei Santi, che per
Cristo sono vissuti, con Lui hanno sofferto e con Lui sono
glorificati.
243. Che cos'è la Liturgia delle Ore?
La Liturgia delle Ore, preghiera pubblica e comune
della Chiesa, è la preghiera di Cristo con il suo corpo, la
Chiesa. Per suo mezzo il Mistero di Cristo, che celebriamo
nell'Eucaristia, santifica e trasfigura il tempo di ogni giorno.
Essa si compone principalmente di Salmi e di altri testi biblici, e anche di letture dei Padri e dei maestri spirituali.
Dove celebrare?
244. La Chiesa ha bisogno di luoghi
per celebrare la liturgia?
Il culto «in spirito e verità» (Gv 4,24) della Nuova
Alleanza non è legato ad alcun luogo esclusivo, perché Cristo è il vero tempio di Dio, per mezzo del quale anche i cristiani e la Chiesa intera diventano, sotto l'azione dello Spirito
Santo, templi del Dio vivente. Tuttavia il Popolo di Dio, nella
sua condizione terrena, ha bisogno di luoghi in cui la comunità possa riunirsi per celebrare la liturgia.
245. Che cosa sono gli edifici sacri?
Essi sono le case di Dio, simbolo della Chiesa che vive in
quel luogo, nonché della dimora celeste. Sono luoghi di preghiera, nei quali la Chiesa celebra soprattutto l'Eucaristia e
adora Cristo realmente presente nel tabernacolo.
E’ straordinario che sia
così perfetta l’illusione
che la bellezza è bontà.
LEV TOLSTOI
Inizia il 18 gennaio
l’Ottavario di preghiere
per la
❖ I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati nei
giorni scorsi per andare a ricevere il premio eterno:
- ENNIO SERRACCHIANI di anni 83
- RINA DE SIMONE di anni 72
- ANTONIO VERNÌ di anni 73
- IOLE ANTINORI di anni 82
- MARIA CHIARETTI di anni 98
- MARGHERITA AGLIETTI di anni 85
Ai congiunti, le nostre sentite condoglianze.
APPUNTAMENTI
 Domani, lunedì 12 gennaio, alle ore
19, in sala Spina, riunione dell’Azione
Cattolica .
 Martedì 13 gennaio, alle ore 17,30 in
sala Spina, riunione dei genitori dei
bambini del secondo anno della Comunione.
 Mercoledì 14 gennaio, alle 17,30, in
sala Spina, riunione dei genitori dei
bambini del primo anno di Comunione.
 Domenica prossima. 18 gennaio,
inizia l’ottavario di preghiera per l’unità
dei Cristiani.
UNITA’ DEI CRISTIANI
N. 208
Fare compagnia
a Gesù Eucaristia
V
IENI a fare compagnia a Gesù Eucaristia e avrai la
pace nel cuore…. per recuperare uno spazio di pace e
di silenzio, di riflessione e di preghiera; il senso della
nostra vita è domandarci verso quale obiettivo stiamo correndo. Ma il frastuono, la corsa, gli impegni, le preoccupazioni e, perché no?, anche le soddisfazioni delle nostre
giornate non ci aiutano a fermarci. Anzi, ci sono di ostacolo
perché rischiamo di lasciarci travolgere e spesso questo è proprio quello che succede: siamo stanchi, insoddisfatti, senza neppure sapere bene perché, visto che ci siamo impegnati tanto!
E, lasciandoci travolgere, per ciò che è “urgente”, dimentichiamo ciò che è importante,
la cura della nostra vita
PensieridiBenedettoXVIsuS.Paolo cioè
spirituale.
Professione
Non ci ricordiamo neppure
di fede
che, mentre noi siamo affannati
In un passo della Prima Lete occupati, o forse semplicetera ai Corinzi Paolo afmente annoiati, a poche decine
ferma:” Anche se vi sono
cosiddetti dei sia nel cielo sia
di metri da casa nostra c’è il Sisulla terra… per noi c’è un
gnore che - anche Lui! - abita
solo Dio, il Padre, dal quale
tutto proviene e noi siamo
nel nostro quartiere, è nostro
per lui; e un solo Signore,
vicino di casa e, forse, desidera
Gesù Cristo, in virtù del quale
che condividiamo con Lui i noesistono tutte le cose e noi
esistiamo per lui” (1Cor 8,5stri problemi e i nostri sogni.
6). Così, fin dall’inizio, i disceE allora, una proposta: un
poli hanno riconosciuto in
Gesù risorto colui che è nosgiorno alla settimana, uscendo di
tro fratello in umanità, ma fa
casa o venendo dal lavoro, ritaanche tutt’uno con Dio; colui
che con la sua venuta nel
gliamo un’ora tutta per noi e vemondo e in tutta la sua vita,
niamo in parrocchia ad adorare
la sua morte e risurrezione ci
Gesù Eucaristia solennemente
ha portato Dio, ha reso in
maniera nuova e unica Dio
esposto, per passare questo po’ di
presente nel mondo, colui
tempo insieme a Lui, dalle 19
dunque che dà significato e
speranza alla nostra vita: in
alle 20, il venerdì, dopo la Messa
lui incontriamo infatti il vero
vespertina delle 18,30.
volto di Dio, ciò di cui abbiamo realmente bisogno per
Ci ritroviamo >>>
vivere.
Discorso, 11.6.07
UNA PARROCCHIANA
Proseguiamo la pubblicazione del messaggio del Papa per la 42ma Giornata mondiale per la pace
Combattere la povertà, costruire la pace
5. Un terzo ambito, oggetto di attenzione vista
6. morale,
Un quarto ambito che, dal punto di
merita particolare attenzione è
nei programmi di lotta alla povertà e che ne
mostra l'intrinseca dimensione morale, è la
povertà dei bambini. Quando la povertà
colpisce una famiglia, i bambini ne risultano le vittime più vulnerabili: quasi la
metà di coloro che vivono in povertà assoluta oggi è rappresentata da bambini. Considerare la povertà ponendosi dalla parte
dei bambini induce a ritenere prioritari quegli obiettivi che li interessano più direttamente come, ad esempio, la cura delle
madri, l'impegno educativo, l'accesso ai
vaccini, alle cure mediche e all'acqua potabile, la salvaguardia dell'ambiente e, soprattutto, l'impegno a difesa della famiglia
e della stabilità delle relazioni al suo interno. Quando la famiglia si indebolisce i
danni ricadono inevitabilmente sui bambini. Ove non è tutelata la dignità della
donna e della mamma, a risentirne sono ancora principalmente i figli.
la relazione esistente tra disarmo e sviluppo. Suscita preoccupazione l'attuale livello globale di spesa militare. Come ho già
avuto modo di sottolineare, capita che « le
ingenti risorse materiali e umane impiegate
per le spese militari e per gli armamenti
vengono di fatto distolte dai progetti di sviluppo dei popoli, specialmente di quelli più
poveri e bisognosi di aiuto. E questo va
contro quanto afferma la stessa Carta delle
Nazioni Unite, che impegna la comunità internazionale, e gli Stati in particolare, a
“promuovere lo stabilimento ed il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale col minimo dispendio delle risorse
umane ed economiche mondiali per gli armamenti” (art. 26) ». Questo stato di cose
non facilita, anzi ostacola seriamente il raggiungimento dei grandi obiettivi di sviluppo della comunità internazionale.
Inoltre, un eccessivo accrescimento della
spesa militare rischia di accelerare una
corsa agli armamenti che provoca sacche di
sottosviluppo e di disperazione, trasformandosi così paradossalmente in fattore di
Fare compagnia a Gesù Eucaristia
>>> settimanalmente da venerdì 9 gennaio 2009 e iniziamo così l’anno con la
benedizione del Signore!
Alterneremo momenti di riflessione
ascoltando la Parola di Dio (e meditandola nel silenzio) a espressioni di lode al
Signore con qualche inno o salmo di lode
o di ringraziamento, prendendo spunto
dalla liturgia.
E possiamo anche mettere delle intenzioni particolari: per le nostre famiglie, per i nostri giovani, per i nostri
sacerdoti e per tutti i consacrati, per la
nostra società e per la pace.
È un modo per dire a Gesù che Lui è
importante per noi, è un delicato atto di
amore che il Signore gradirà e che sicu-
ramente ci farà tanto bene, è un modo per
essere santamente egoisti, regalandoci
questo spazio di silenzio e di preghiera.
In questo nostro Santuario veneriamo
con particolare amore la Madonna delle
Grazie. Quanto più sarà contenta Lei e ci
benedirà se noi metteremo Gesù Eucaristia al centro del nostro cuore e della nostra vita facendo anche un gesto concreto
di adorazione.
Sarà una bella testimonianza ai fratelli per manifestare che noi non tremiamo in nessuna circostanza perché
abbiamo sempre un porto sicuro dove approdare e dove trovare aiuto nelle varie
situazione della vita.
La nostra amata Madonna delle Grazie benedica noi e le nostre famiglie.
instabilità, di tensione e di conflitti. Come
ha sapientemente affermato il mio venerato
Predecessore Paolo VI, « lo sviluppo è il
nuovo nome della pace ». Gli Stati sono
pertanto chiamati ad una seria riflessione
sulle più profonde ragioni dei conflitti,
spesso accesi dall'ingiustizia, e a provvedervi con una coraggiosa autocritica. Se si
giungerà ad un miglioramento dei rapporti,
ciò dovrebbe consentire una riduzione delle
spese per gli armamenti. Le risorse risparmiate potranno essere destinate a progetti
di sviluppo delle persone e dei popoli più
poveri e bisognosi: l'impegno profuso in tal
senso è un impegno per la pace all'interno
della famiglia umana.
7. Un quinto ambito relativo alla lotta
alla povertà materiale riguarda l'attuale crisi
alimentare, che mette a repentaglio il soddisfacimento dei bisogni di base. Tale crisi
è caratterizzata non tanto da insufficienza
di cibo, quanto da difficoltà di accesso ad
esso e da fenomeni speculativi e quindi da
carenza di un assetto di istituzioni politiche
ed economiche in grado di fronteggiare le
necessità e le emergenze. La malnutrizione
può anche provocare gravi danni psicofisici
alle popolazioni, privando molte persone
delle energie necessarie per uscire, senza
speciali aiuti, dalla loro situazione di povertà. E questo contribuisce ad allargare la
forbice delle disuguaglianze, provocando
reazioni che rischiano di diventare violente.
I dati sull'andamento della povertà relativa
negli ultimi decenni indicano tutti un aumento del divario tra ricchi e poveri. Cause
principali di tale fenomeno sono senza dubbio, da una parte, il cambiamento tecnologico, i cui benefici si concentrano nella
fascia più alta della distribuzione del reddito e, dall'altra, la dinamica dei prezzi dei
prodotti industriali, che crescono molto più
velocemente dei prezzi dei prodotti agricoli e
delle materie prime in possesso dei Paesi più
poveri. Capita così che la maggior parte della
popolazione dei Paesi più poveri soffra di
una doppia marginalizzazione, in termini sia
di redditi più bassi sia di prezzi più alti.
(CONTINUA)
Domenica 11 gennaio 2009
N. 208
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
DOMENICA 11 gennaio BATTESIMO DEL SIGNORE
Is 55,1-11; C Is 12,2-6; 1 Gv 5,1-9; Mc 1,7-11
Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento.
LUNEDÌ 12 gennaio
Eb 1,1-6; Sal 96; Mc 1,14-20
Conver t it evi e cr edet e al vangelo.
S. Bernardo
MARTEDÌ 13 gennaio
S. Ilario
Eb 2,5-12; Sal 8; Mc 1,21-28
G esù insegnava com e uno che ha aut or it à.
MERCOLEDÌ 14 gennaio
S. Felice di Nola
Eb 2,14-18; Sal 104; Mc 1,29-39
Gesù guarì molti che erano afflitti da varie malattie.
GIOVEDÌ 15 gennaio
Eb 3,7-14; Sal 94; Mc 1,40-45
La lebbr a scom par ve, e l’uom o guar ì .
S. Mauro
VENERDÌ 16 gennaio
S. Marcello
SABATO 17 gennaio
S. Antonio
Eb 4,1-5.11; Sal 77; Mc 2,1-12
Il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati.
Eb 4,12-16; Sal 18; Mc 2,13-17
Non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori.
DOMENICA 18 gennaio 2ª del Tempo Ordinario
1 Sam 3,3b-10.19; Sal 39 (40); 1 Cor 6,13c-15a.17-20; Gv 1,35-42
Videro dove dimorava e rimasero con lui.
UNITA’ NELLA MULTIFORMITA’
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
“LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
246. Quali sono i luoghi privilegiati
all'interno degli edifici sacri?
Essi sono: l'altare, il tabernacolo, la custodia del sacro crisma e degli altri oli sacri, la sede del Vescovo (cattedra) o del presbitero, l'ambone, il fonte battesimale, il confessionale.
DIVERSITÀ LITURGICA E UNITÀ DEL MISTERO
247. Perché l'unico Mistero di Cristo
è celebrato dalla Chiesa
secondo diverse tradizioni liturgiche?
Perché l'insondabile ricchezza del Mistero di Cristo
non può essere esaurita da una singola tradizione liturgica.
Fin dalle origini, pertanto, questa ricchezza ha trovato, nei
vari popoli e culture, espressioni caratterizzate da una mirabile varietà e complementarietà.
248. Qual è il criterio
che assicura l'unità nella multiformità?
È la fedeltà alla Tradizione Apostolica, cioè la comunione nella fede e nei sacramenti ricevuti dagli Apostoli,
comunione che è significata e garantita dalla successione apostolica. La Chiesa è cattolica: può quindi integrare nella sua
unità tutte le vere ricchezze delle culture.
249. Nella liturgia tutto è immutabile?
Nella liturgia, segnatamente in quella dei sacramenti, ci sono elementi immutabili perché di istituzione divina, di cui la Chiesa è fedele custode. Ci sono poi elementi
suscettibili di cambiamento, che essa ha il potere, e talvolta
anche il dovere, di adattare alle culture dei diversi popoli.
La voce della coscienza è come
uno di quei congegni dall'allarme
che scattano per ogni nonnulla
e nessuno gli da più retta.
ALESSANDRO MORANDOTTI
Domenica 25 gennaio
dalle 8,30 alle 11,30
si ripete in Parrocchia la
❖ I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati nei
giorni scorsi per andare a ricevere il premio eterno:
- LUCIANO ANCONETANI di anni 76
- SERGIO GIOVAGNOLI di anni 66
- TOMMASO BRIGANTI di anni 96.
Ai congiunti, le nostre sentite condoglianze.
❖ SPOSI PROMESSI, come risulta dalle
pubblicazioni esposte in fondo alla Chiesa, sono:
- DANIELE CENCI E VALENTINA BARBON.
Mille fervidissimi auguri.
APPUNTAMENTI
 Inizia oggi la settimana di preghiera
per l’unità dei cristiani. Come di consueto, seguiremo il sussidio preparato
dalla Commissione ecumenica, per la
celebrazione della Messa e offriremo
anche la preghiera quotidiana del S.
Rosario.

Mercoledì prossimo, dopo la S.
Messa delle 9, riunione del Gruppo
delle Vincenziane.
 Mercoledì 21 gennaio, alle ore 21, in
sala S. Francesco, riunione mensile
aperta a tutti dell’Associazione culturale “Il Ventilabro” sull’Enneagramma:
un metodo per la conoscenza di se
stessi in vista della conversione.
 Sabato alle ore 17, in sala Spina,
conferenza su S. Paolo, tenuta da Sr.
Laetitia sul tema: “Legge e libertà”.
DONAZIONE DEL SANGUE
N. 209
Torna la “Settimana”
per l’unità dei Cristiani
D
AL 18 al 25 gennaio ritorna ogni anno la Settimana
di Preghiere per l’unità dei Cristiani. Quest’anno il
tema è preso da un passo del profeta Ezechiele, chiamato da Dio ad annunciare a Israele, benché diviso in due
regni contrapposti, la certezza della riunione: saranno uniti
nella tua mano.. (37,15-28). Commentando il testo (in “Ecclesia Mater”, 3/2008), scrive tra l’altro Enrico M. Sironi:
Il Decreto conciliare sull’ecumenismo, Unitatis redintegratio, afferma con chiarezza che la conversione del cuore e
la santità della vita, insieme alla preghiera privata e pubblica
per l’unità dei cristiani, «si devono ritenere come l’anima di
tutto il movimento ecumenico»
8).
PensieridiBenedettoXVIsuS.Paolo (URIncontri,
assemblee, studi,
Professione ricerche, dialoghi, documenti...
di fede
sono utili e efficaci soltanto se
In un passo della Prima Lethanno un’anima che li vivatera ai Corinzi Paolo afcizza, se sono animati dallo
ferma:” Anche se vi sono
cosiddetti dei sia nel cielo sia
Spirito di unità che sovente si
sulla terra… per noi c’è un
serve della collaborazione gesolo Dio, il Padre, dal quale
tutto proviene e noi siamo
nerosa di persone umili per
per lui; e un solo Signore,
raggiungere il suo scopo renGesù Cristo, in virtù del quale
dendole partecipi della preesistono tutte le cose e noi
esistiamo per lui” (1Cor 8,5ghiera e dell’offerta di Cristo al
6). Così, fin dall’inizio, i discePadre: «Per loro io consacro
poli hanno riconosciuto in
Gesù risorto colui che è nosme stesso, perché siano antro fratello in umanità, ma fa
ch’essi consacrati nella verità...
anche tutt’uno con Dio; colui
che con la sua venuta nel
e siano perfetti (=consumati)
mondo e in tutta la sua vita,
nell’unità» (Gv 17, 19-23).
la sua morte e risurrezione ci
Nel corso della Settimana
ha portato Dio, ha reso in
maniera nuova e unica Dio
di preghiera per l’unità dei cripresente nel mondo, colui
stiani del 1945 la Madre Maria
dunque che dà significato e
speranza alla nostra vita: in
Oliva Bonaldo, fondatrice dellui incontriamo infatti il vero
l’Istituto delle Suore Figlie
volto di Dio, ciò di cui abbiamo realmente bisogno per
della Chiesa, parlando alle novivere.
Discorso, 11.6.07
vizie per illuminarle in >>>
Proseguiamo la pubblicazione del messaggio del Papa per la 42ma Giornata mondiale per la pace
Lotta alla povertà e solidarietà globale
8. Una delle strade maestre per costruire
inscritta dal Creatore nella coscienza di
ogni essere umano (cfr Rm 2,14-15). Non
la pace è una globalizzazione finalizzata
agli interessi della grande famiglia umana. avverte forse ciascuno di noi nell'intimo
Per governare la globalizzazione occorre della coscienza l'appello a recare il proprio
però una forte solidarietà globale tra Paesi contributo al bene comune e alla pace soricchi e Paesi poveri, nonché all'interno dei ciale? La globalizzazione elimina certe barsingoli Paesi, anche se ricchi. È necessario riere, ma ciò non significa che non ne possa
un « codice etico comune », le cui norme costruire di nuove; avvicina i popoli, ma la
non abbiano solo un carattere convenzio- vicinanza spaziale e temporale non crea di
nale, ma siano radicate nella legge naturale per sé le condizioni per una vera comu-
Torna la “Settimana” per l’unità dei Cristiani
>>> particolare sul valore dell’ecumenismo spirituale e indicando nell’unità il fine
specifico dell’Istituto, nato da pochi anni
(1938), aveva sottolineato l’importanza non
solo della preghiera con Gesù Cristo (Gv 17),
ma anche dell’offerta della sofferenza per la
causa dell’unità: «Figliole, noi siamo nate per
questo, per essere una cosa sola, affinché il
mondo creda... Per questo dobbiamo pregare,
per questo dobbiamo soffrire».
Dopo la lezione, una novizia, Maddalena Volpato, chiedeva alla Madre il permesso di offrire la vita per l’unità dei
cristiani. Il Signore l’ha presa in parola.
Ammalatasi gravemente, dirà: «Non mi
pento, sono contenta, non mi tiro indietro...
Bisogna soffrire per la Santa Chiesa».
Muore il 27 maggio 1946, a 28 anni, da religiosa professa, ora Serva di Dio... [Quest’anno, il 16 gennaio 2009, proprio alla
vigilia della settimana di preghiera, a Venezia, il Patriarca riprende la causa di beatificazione di Maddalena, perché il suo
“piccolo lume” continua a fare del bene]...
Congiungere le nostre mani in preghiera nelle mani di Cristo che prega il
Padre per i suoi discepoli, esprime l’unità
che di fatto già unisce realmente tutti i cristiani, nonostante le divisioni, e li stimola a
perseverare nell’impegno per il suo ristabilimento in pienezza, quella che lui vorrà e
quando vorrà... Ritrovando le mani degli
uni e degli altri nelle mani di Cristo e stringendole insieme, ritroveremo il coraggio di
avanzare verso l’unità nella verità e nell’amore, perché il mondo creda nell’Amore, che l’ha salvato.
L’unità piena e visibile dei cristiani,
sarà un miracolo. Avverrà a caro prezzo e
come «opera imprevedibile dello Spirito divino» che richiede a tutti i cristiani purificazione e conversione profonda; ne era
particolarmente convinto Paul Couturier
quando, riflettendo sullo scopo della Settimana di preghiera per l’unità, scriveva nel
1938: «Quando tutti, ortodossi, protestanti,
anglicani, cattolici, docili alla grazia, saremo saliti abbastanza in alto, ove i vapori
umani sono rarefatti, lo Spirito Santo, libero di agire su questa moltitudine leale,
sincera e purificata, compirà il miracolo
della nuova Pentecoste, il prodigio della riunione. Persuadiamoci bene che lo scopo
della Settimana è un miracolo. Occorre che
la nostra fede sia sufficiente e allora il miracolo avverrà». Avverrà secondo la promessa del Signore: «Diventeranno una cosa
sola nella mia mano» (Ez 37,19)”.
nione e un'autentica pace. La marginalizzazione dei poveri del pianeta può trovare validi
strumenti
di
riscatto
nella
globalizzazione solo se ogni uomo si sentirà personalmente ferito dalle ingiustizie
esistenti nel mondo e dalle violazioni dei
diritti umani ad esse connesse. La Chiesa,
che è « segno e strumento dell'intima
unione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano », continuerà ad offrire il suo
contributo affinché siano superate le ingiustizie e le incomprensioni e si giunga a costruire un mondo più pacifico e solidale.
9.
Nel campo del commercio internazionale e delle transazioni finanziarie, sono
oggi in atto processi che permettono di integrare positivamente le economie, contribuendo al miglioramento delle condizioni
generali; ma ci sono anche processi di
senso opposto, che dividono e marginalizzano i popoli, creando pericolose premesse
per guerre e conflitti. Nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale, il commercio internazionale di beni e di servizi è
cresciuto in modo straordinariamente rapido, con un dinamismo senza precedenti
nella storia. Gran parte del commercio
mondiale ha interessato i Paesi di antica industrializzazione, con la significativa aggiunta di molti Paesi emergenti, diventati
rilevanti. Ci sono però altri Paesi a basso
reddito, che risultano ancora gravemente
marginalizzati rispetto ai flussi commerciali. La loro crescita ha risentito negativamente del rapido declino, registrato negli
ultimi decenni, dei prezzi dei prodotti primari, che costituiscono la quasi totalità
delle loro esportazioni. In questi Paesi, per
la gran parte africani, la dipendenza dalle
esportazioni di prodotti primari continua a
costituire un potente fattore di rischio. Vorrei qui rinnovare un appello perché tutti i
Paesi abbiano le stesse possibilità di accesso al mercato mondiale, evitando esclusioni e marginalizzazioni. (CONTINUA….)
Domenica 18 gennaio 2009 N. 209
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 18 gennaio 2ª DEL TEMPO ORDINARIO
s. Prisca; s. Margherita; b. Facio; b. Cristina Ciccarelli
1 Sam 3,3b-10.19; Sal 39 (40); 1 Cor 6,13c-15a.17-20; Gv 1,35-42
Videro dove dimorava e rimasero con lui.
Giornata mondiale per l’Unità dei Cristiani
Lunedì 19 gennaio
S. Mario e Abacos. Ponziano
ss. Liberata e Faustina; s. Giovanni; s. Macario
Eb 5,1-10; Sal 109; Mc 2,18-22
Lo sposo è con lor o.
Martedì 20 gennaio S. Fabiano; S. Sebastiano; S. Enrico
Eb 6,10-20; Sal 110; Mc 2,23-28
Il sabato è stato fatto per l’uomo, e non l’uomo per il sabato.
Mercoledì 21 gennaio
S. Agnese
s. Epifanio; s. Zaccaria; s. Patroclo
Eb 7,1-3.15-17; Sal 109; Mc 3,1-6
È lecito in giorno di sabato salvare una vita o toglierla?
Giovedì 22 gennaio
S. Vincenzo; b. Laura Vicuña
s. Valerio; s. Gaudenzio; s. Domenico; s. Vincenzo
Pallotti; b. Giuseppe Nascimbeni
Eb 7,25–8,6; Sal 39; Mc 3,7-12
Gli spiriti immondi gridavano: Tu sei il Figlio di Dio. Ma egli li
sgridava perché non lo manifestassero.
Venerdì 23 gennaio
S. Emerenziana
ss. Severiano e Aquila; s. Amasio; s. Ildefonso
Eb 8,6-13; Sal 84; Mc 3,13-19
Chiamò a sé quelli che volle ed essi andarono da lui
Sabato 24 gennaio S. Francesco di Sales s. Feliciano
s. Esuperanzio; b. Paola Gambara Costa; b. Timoteo Giaccardo
Eb 9,2-3.11-14; Sal 46; Mc 3,20-21
I suoi dicevano: «È fuori di sé».
Domenica 25 gennaio 3ª DEL TEMPO ORDINARIO
Convers, di S. Paolo; s. Ananía; s. Artéma; b. Migliorati
Gio 3,1-5.10; Sal 24 (25); 1 Cor 7,29-31; Mc 1,14-20
Convertitevi e credete al Vangelo.
Giornata mondiale dei malati di lebbra
I SETTE SACRAMENTI
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
“LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
✬ IL BATTESIMO ✬ LA CONFERMAZIONE ✬ L'EUCARISTIA
✬ LA PENITENZA, ✬ L’UNZIONE DEGLI INFERMI ✬ L'ORDINE
✬IL MATRIMONIO.
250. Come si distinguono
i Sacramenti della Chiesa?
Si distinguono in: Sacramenti dell'iniziazione cristiana
(Battesimo, Confermazione e Eucaristia); Sacramenti della
guarigione (Penitenza e Unzione degli infermi); Sacramenti
al servizio della comunione e della missione (Ordine e Matrimonio). Essi toccano i momenti importanti della vita cristiana. Tutti i Sacramenti sono ordinati all'Eucaristia «come
al loro specifico fine» (SAN TOMMASO D'AQUINO).
CAPITOLO PRIMO
I SACRAMENTI DELL'INIZIAZIONE CRISTIANA
251. Come si compie l'iniziazione cristiana?
Essa si compie mediante i Sacramenti che pongono i fondamenti della vita cristiana: i fedeli, rinati nel Battesimo, sono
corroborati dalla Confermazione e vengono nutriti dall'Eucaristia.
IL SACRAMENTO DEL BATTESIMO
252. Quali nomi prende
il primo Sacramento dell'iniziazione?
Prende anzitutto il nome di Battesimo a motivo del rito
centrale con il quale è celebrato: battezzare significa «immergere» nell'acqua. Chi viene battezzato è immerso nella morte
di Cristo e risorge con lui come «nuova creatura» (2 Cor 5,17).
Lo si chiama anche «lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo» (Tt 3,5), e «illuminazione», perché il battezzato diventa «figlio della luce» (Ef 5,8).
Il tronco è uno, ma alla fine dei rami
le foglie sono tante e diverse.
Ilmondoèunosoloper tutti. Facciamo
tutti parte di un unico grande albero.
GEK TESSARO
Domenica prossima
1 febbraio
inizia la
❖
NUOVA CRISTIANA è divenuta, in virtù del
Sacramento del Battesimo ricevuto nei giorni scorsi,
- ELEONORA GRASSO.
N. 210
A lei ed a parenti e amici complimenti e auguri vivissimi.
❖
SPOSI PROMESSI, come risulta dalle pubblicazioni esposte in fondo alla Chiesa, sono:
- GIANCARLO PARDI e SANDRA RISO
- GIANLUCA FARINA e SIMONA CARNICELLI
- MARCOCARLOANDREAREINAeBARBARAMACCANI
- ROSARIO DI MARCO e VALERIA GUGLIELMI.
Mille fervidissimi auguri.
❖ I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati nei
giorni scorsi per andare a ricevere il premio eterno:
- ENZO GRADINI di anni 68
- VITTORIO PIO CERUTTI di anni 81
- RENATA D'ANDREA di anni 84
- AIDA LIVATINO di anni 76
Ai congiunti, le nostre sentite condoglianze.
APPUNTAMENTI
 Domani, lunedì 26 gennaio, alle ore
19, in sala Spina, riunione dell’Azione
Cattolica.
 Domenica prossima è la 31ma giornata della vita e inizia la «Settimana
della vita e della famiglia».
 Sono aperte le iscrizioni al corso
per fidanzati in preparazione al Matrimonio. Il corso inizierà a marzo. Rivolgersi a don Cicero.
«SETTIMANA DELLA VITA»
LA TESTIMONIANZA DEI DUE GENITORI
Ciò che pensavamo di perdere
ci è stato nuovamente donato
L
A SERA del 18 novembre scorso nostro figlio Andrea è stato
investito da una moto mentre rientrava a casa. Le sue condizioni sono parse subito gravi.
Ci è sembrato che il mondo improvvisamente franasse sotto i
nostri piedi. In quegli attimi, persi nell’impotenza di stringere a noi
la vita di Andrea, come acqua fra le dita, chiedere alla Madonna delle
Grazie di prenderlo fra le sue braccia e di portare le nostre preghiere
a Gesù è stato l’unico nostro riparo. Quella notte i medici ci hanno
detto che la situazione poteva evolvere drammaticamente ed i giorni
seguenti sono stati di grande apprensione.
La notizia dell’incidente si è subito diffusa ed una quantità innumerevole di persone ha pregato per Andrea. Superata la fase critica, le sue condizioni si sono
stabilizzate per poi migliorare raPensieridiBenedettoXVIsuS.Paolo pidamente, più di quanto ci si potesse razionalmente aspettare.
Auspicio
Andrea, aldilà delle giuste cautele
e dei necessari controlli, sta ora
“Possa Egli (Dio Padre)
progressivamente riprendendo la
davvero illuminare gli occhi
vita di sempre.
della vostra mente per farvi
Molti ci rassicurano dicendo
comprendere a quale sperche l’evento sarà presto solo un
anza vi ha chiamati, quale
brutto momento da dimenticare.
tesoro di gloria racchiude la
Ma già qualche giorno dopo l’insua eredità fra i santi” (Ef
cidente, nel nostro cuore è nata una
1,18E’ questo l’auspicio che
convinzione diversa: ciò che pensan Paolo innalza al Dio del
savamo di perdere improvvisaSignore nostro Gesù Cristo,
il Padre della gloria… Non
mente ci è stato invece nuoringrazieremo mai abbasvamente donato! Proprio come la
tanza Dio, nostro Padre, per
nascita di un figlio di cui ora abquesto immenso tesoro di
biamo potuto meglio conoscere
speranza e di gloria, che Egli
fragilità, forza e valore.
nel Suo Figlio Gesù ci ha reCon la prospettiva cambiata,
galato. Nostro impegno
dimenticare non è più cosi imporcostante è di lasciarci contante! Vogliamo, invece, mantetinuamente illuminare da Lui
nere la memoria del cuore.
per conoscere sempre più
Attraverso questa sofferenza,
profondamente questo Suo
che tanti hanno condiviso, qualmisterioso dono.
cosa di veramente bello e grande
Discorso, 28.5.05 ha preso forma: abbiamo >>>
NINO
E
PAOLA ANCONA
Proseguiamo la pubblicazione del messaggio del Papa per la 42ma Giornata mondiale per la pace
Funzione della finanza la creazione di nuove opportunità
10. Una riflessione simile può essere fatta
per la finanza, che concerne uno degli aspetti
primari del fenomeno della globalizzazione, grazie allo sviluppo dell'elettronica e alle politiche
di liberalizzazione dei flussi di denaro tra i diversi Paesi. La funzione oggettivamente più importante della finanza, quella cioè di sostenere
nel lungo termine la possibilità di investimenti e
quindi di sviluppo, si dimostra oggi quanto mai
fragile: essa subisce i contraccolpi negativi di un
sistema di scambi finanziari – a livello nazionale e globale - basati su una logica di brevissimo termine, che persegue l'incremento del
valore delle attività finanziarie e si concentra
nella gestione tecnica delle diverse forme di rischio. Anche la recente crisi dimostra come l'attività finanziaria sia a volte guidata da logiche
puramente autoreferenziali e prive della considerazione, a lungo termine, del bene comune.
L'appiattimento degli obiettivi degli operatori finanziari globali sul brevissimo termine riduce la
capacità della finanza di svolgere la sua funzione di ponte tra il presente e il futuro, a sostegno della creazione di nuove opportunità di
produzione e di lavoro nel lungo periodo. Una
finanza appiattita sul breve e brevissimo termine
diviene pericolosa per tutti, anche per chi riesce
a beneficiarne durante le fasi di euforia finanziaria [12].
11.
Da tutto ciò emerge che la lotta alla
povertà richiede una cooperazione sia sul piano
economico che su quello giuridico che permetta
alla comunità internazionale e in particolare ai
Paesi poveri di individuare ed attuare soluzioni
coordinate per affrontare i suddetti problemi realizzando un efficace quadro giuridico per l'economia. Richiede inoltre incentivi alla creazione
di istituzioni efficienti e partecipate, come pure
sostegni per lottare contro la criminalità e per
promuovere una cultura della legalità. D'altra
parte, non si può negare che le politiche marcatamente assistenzialiste siano all'origine di molti
«...ci è stato nuovamente donato»
>>>
sperimentato intorno a noi, insieme con
Andrea, l’amore di Dio, quel mistero rispetto al
quale tante volte ci siamo interrogati e che difficilmente siamo riusciti a riconoscere; ci è stato
donato attraverso gli amici, i parenti, conoscenti
vicini e lontani, la Confraternita, i medici e gli
infermieri che hanno curato Andrea, i seminaristi, i diaconi, le Suore ed i Sacerdoti della nostra bella Parrocchia e di tante altre comunità
(talmente tante persone da conoscerne solo una
piccola parte). Questa nostra esperienza è diventata veramente esperienza di molti rendendo
visibile il frutto del cammino di tanti; ed in tanti
ci hanno aiutato a sopportarne il peso, in tanti
hanno condiviso le nostre difficoltà, la nostra
ansia e soprattutto la nostra speranza: ci siamo
sentiti fratelli tra i fratelli, veri figli dello stesso
Padre celeste!
Come sarebbe stato per chiunque, questa
esperienza ci ha provati duramente, ci ha riportati alla precarietà assoluta, alla grande fragilità
di cui è fatta la nostra esistenza. Da quel giorno
ricerchiamo il senso di ciò che è successo, ma soprattutto del bene che si è manifestato intorno a noi.
Non è facile partecipare stati d’animo e sentimenti così intimi. Ciò nonostante, dopo aver
pregato tante volte il Signore perché potessimo
essere in qualche modo strumento nelle Sue
mani, in questa circostanza avvertiamo come
‘cristiano’ il dovere di testimoniare.
Incommensurabile è stato per noi il frutto di
così grande condivisione e di così tante preghiere, in particolare di quelle rivolte alla Madonna delle Grazie. E altrettanto grande è il
nostro desiderio di esprimere apertamente il rendimento di grazie a Dio per il dono ricevuto per
intercessione di Maria Santissima, attraverso le
preghiere nostre e di tutti coloro che ci sono stati
vicini; confidiamo profondamente che la speranza, che ha sostenuto noi, possa essere sempre viva nel cuore di tutti e soprattutto di coloro
che nella loro vita conoscono la sofferenza.
Domenica 1 febbraio p.v., alle ore 11,15 verrà celebrata una
S. Messa di ringraziamento durante la quale porgeremo riconoscentiallaMadonnadelleGraziecome«exvoto»ilcollare che è stato fatto indossare ad Andrea la sera del 18
novembre 2008 mentre gli venivano prestate le prime cure.
fallimenti nell'aiuto ai Paesi poveri. Investire
nella formazione delle persone e sviluppare in
modo integrato una specifica cultura dell'iniziativa sembra attualmente il vero progetto a medio
e lungo termine. Se le attività economiche hanno
bisogno, per svilupparsi, di un contesto favorevole, ciò non significa che l'attenzione debba essere distolta dai problemi del reddito. Sebbene si
sia opportunamente sottolineato che l'aumento
del reddito pro capite non può costituire in assoluto il fine dell'azione politico-economica,
non si deve però dimenticare che esso rappresenta uno strumento importante per raggiungere
l'obiettivo della lotta alla fame e alla povertà assoluta. Da questo punto di vista va sgomberato
il campo dall'illusione che una politica di pura
ridistribuzione della ricchezza esistente possa risolvere il problema in maniera definitiva. In
un'economia moderna, infatti, il valore della ricchezza dipende in misura determinante dalla capacità di creare reddito presente e futuro. La
creazione di valore risulta perciò un vincolo ineludibile, di cui si deve tener conto se si vuole
lottare contro la povertà materiale in modo efficace e duraturo.
12.
Mettere i poveri al primo posto comporta, infine, che si riservi uno spazio adeguato
a una corretta logica economica da parte degli
attori del mercato internazionale, ad una corretta
logica politica da parte degli attori istituzionali
e ad una corretta logica partecipativa capace di
valorizzare la società civile locale e internazionale. Gli stessi organismi internazionali riconoscono oggi la preziosità e il vantaggio delle
iniziative economiche della società civile o delle
amministrazioni locali per la promozione del riscatto e dell'inclusione nella società di quelle
fasce della popolazione che sono spesso al di
sotto della soglia di povertà estrema e sono al
tempo stesso difficilmente raggiungibili dagli
aiuti ufficiali. La storia dello sviluppo economico del XX secolo insegna che buone politiche di sviluppo sono affidate alla responsabilità
degli uomini e alla creazione di positive sinergie
tra mercati, società civile e Stati. In particolare,
la società civile assume un ruolo cruciale in ogni
processo di sviluppo, poiché lo sviluppo è essenzialmente un fenomeno culturale e la cultura
nasce e si sviluppa nei luoghi del civile.
(CONTINUA)
Domenica 25 gennaio 2009
N. 210
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 25 gennaio 3ª DEL TEMPO ORDINARIO
Convers, di S. Paolo; S. Ananía; S. Artéma; B. Migliorati
Gio 3,1-5.10; Sal 24 (25); 1 Cor 7,29-31; Mc 1,14-20
Convertitevi e credete al Vangelo.
Giornata mondiale dei malati di lebbra
Lunedì 26 gennaio
Ss. Timoteo e Tito
S. Paola; Ss. Senofonte e Maria e figli; S. Alberico
2 Tm 1,1-8 opp. Tt 1,1-5; Sal 88; Lc 22,24-30
Io preparo per voi un regno, come il Padre l’ha preparato per me.
S. Angela Merici; S. Giuliano
Martedì 27 gennaio
S. Devota; s. Vitaliano; B. Manfredo Settala
Eb 10,1-10; Sal 39; Mc 3,31-35
Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre.
Mercoledì 28 gennaio
S. Tommaso d’Aquino
Eb 10,11-18; Sal 109; Mc 4,1-20
Uscì il sem inat or e a sem inar e.
Giovedì 29 gennaio
S. Costanzo: s. Valerio
Ss. Pápia e Mauro; S. Sulpicio Severo; B. Villana de Bottis
Eb 10,19-25; Sal 23; Mc 4,21-25
Si porta la lampada per metterla sul lucerniere.
Con la misura con la quale misurate, sarete misurati.
S. Martina; B. Bronislai Markiewicz
Venerdì 30 gennaio
S. Mattia; S. Martina; S. Argentario; S. Giacinta
Marescotti; B. Sebastiano Valfré
Eb 10,32-39; Sal 36; Mc 4,26-34
L’uomo getta il seme e dorme; e il seme cresce, senza che lui sappia come.
Sabato 31 gennaio
S. Giovanni Bosco
S. Gimignano; S. Giulio; S. Marcella; S. F.S. Bianchi
Eb 11,1-2.8-19; C Lc 1,68-75; Mc 4,35-41
Chi è costui al quale anche il vento e il mare obbediscono?
IL RITO DEL BATTESIMO
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
“LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
253. Come è prefigurato il Battesimo
nell' Antica Alleanza?
Nell'Antica Alleanza si trovano varie prefigurazioni del
Battesimo: l'acqua, fonte di vita e di morte; l'arca di Noè, che
salva per mezzo dell'acqua; il passaggio del Mar Rosso, che
libera Israele dalla schiavitù egiziana; la traversata del Giordano, che introduce Israele nella terra promessa, immagine
della vita eterna.
254. Chi porta a compimento
tali prefigurazioni?
˙Gesù Cristo, il quale, all'inizio della sua vita pubblica, si
fa battezzare da Giovanni Battista nel Giordano; sulla Croce,
dal suo fianco trafitto, effonde sangue e acqua, segni del Battesimo e dell'Eucaristia, e dopo la sua Risurrezione affida agli
Apostoli questa missione: «Andate e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello
Spirito Santo» (Mt 28,19).
255. Da quando e a chi
la Chiesa amministra il Battesimo?
Dal giorno della Pentecoste la Chiesa amministra il Battesimo a chi crede in Gesù Cristo.
256. In che cosa consiste
il rito essenziale del Battesimo?
Il rito essenziale di questo Sacramento consiste nell'immergere nell'acqua il candidato o nel versargli dell'acqua sul
capo, mentre viene invocato il Nome del Padre e del Figlio e
dello Spirito Santo.
Ogni sorriso che vedo
mi dona speranza.
INGRID BETANCOURT
Domani, 2 febbraio,
alle ore 18,30,
Messa solenne per
❖
SPOSI PROMESSI, come risulta dalle pubblicazioni esposte in fondo alla Chiesa, sono:
- PIETRO CITTI e ELIZAVETA KEIVAN
- MARCO SALUSTRI e ROBERTALEONE LORENZA
- FABRIZIO MATTIACCI e ROBERTA GIOVANNETTI
- MARCO DI BONAVENTURAe ROBERTAMORETTI.
Mille fervidissimi auguri.
N. 211
Il mese della vita
❖ I NOSTRI LUTTI - Ci ha lasciati nei
giorni scorsi per andare a ricevere il premio eterno:
- STEFANINA BELLONI, di 91anni.
Ai congiunti, le nostre sentite condoglianze.
APPUNTAMENTI
 Domani, lunedì 2 febbraio, è la Presentazione di Gesù al Tempio (Candelora).
Alle 18,30 S. Messa solenne. E’ anche la
giornata per la Vita Consacrata.
 Martedì 3 febbraio è la festa liturgica di
S. Biagio, Vescovo e Martire, che viene invocato come patrono a difesa dei mali della
gola: durante le SS. Messe faremo anche la
benedizione della gola.
 Giovedì prossimo, 5 febbraio, alle ore
16,30: «Ora Santa» animata dall’Apostolato
della Preghiera; al termine, riunione del
gruppo.
 Venerdì, è il primo venerdì del mese:
dopo la S. Messa delle 9, lodi e adorazione
fino alle 11. Nel pomeriggio la S. Messa è alle
17,15; poi, vespri e adorazione fino alle 22.
 Sabato, in onore del Cuore Immacolato
di Maria, reciteremo le 4 Corone del Rosario: alle 9,30, alle 12, alle 17,45 e alle 19,15.
«LA CANDELORA»
I
L MESE di febbraio è il mese della vita: troppo facilmente non riusciamo a coglierne la grandezza e la sacralità, la bellezza e il mistero
e soprattutto che è dono di Dio che è la Vita, che è l’Amore che si è
fatto visibile, si è fatto carne, si è offerto in sacrificio sulla croce e risorgendo ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita in tutta la sua bellezza; si è fatto Pane di vita per farci vivere in pienezza e per sempre.
Durante questo mese alcuni appuntamenti ci aiuteranno a pensare, a
pregare, a custodire e a servire la vita. Oggi, 1° febbraio è la giornata della
vita per sottolinearne la piena dignità dal primo istante (il concepimento)
alla naturale conclusione alla dolce morte (l’eutanasia, quella vera) cioè
MORIRE IN GRAZIA DI DIO, per la gioia eterna che non consiste
nella fine delle sofferenze terrene ma nella gioia eterna del paradiso (dice
S. Francesco d’Assisi: “beati quelli che non morranno nel peccato mortale, perché la morte seconda – l’inferno – non gli farà male”). Il messaggio dei Vescovi Italiani per questa occasione si intitola “La forza della
vita nella sofferenza” dove tra l’altro
affermano: La via della sofferenza si
PensieridiBenedettoXVIsuS.Paolo fa meno impervia se diventiamo
consapevoli che è Cristo, il solo giua portare la sofferenza con noi. È
La centralità sto,
un cammino impegnativo, che si fa
praticabile se è sorretto e illuminato
di Cristo
dalla fede: ciascuno di noi, quando
è nella prova, può dire con San
L’esistenza (di Paolo) è Paolo «sono lieto nelle sofferenze
quella di un apostolo che sopporto per voi e do compidesideroso di “farsi mento a ciò che, dei patimenti di Critutto a tutti” (I Cor 9,22) sto, manca nella mia carne» (Col
Il 2 febbraio è la giornata desenza riserve. Di qui 1,24).
dicata alla vita consacrata: un dono
deriva per noi una prezioso mediante il quale gli uomini
lezione molto impor- e le donne che hanno questa vocatante: ciò che conta è zione sono segno e strumento di
porre al centro della quello che sarà la vita eterna nel Pala perfetta comunione con
propria vita Gesù Cri- radiso:
Dio. Domenica prossima poi, è la
sto, sicché la nostra giornata della famiglia: il sacramento
identità sia contras- del Matrimonio rende gli sposi imsegnata essenzialmen- magine dell’amore tra Cristo e la
L’11 febbraio, in occasione
te dall’incontro, dalla Chiesa.
della festa della Madonna di Lourcomunione con Cristo des si celebra la giornata del malato:
e con la sua Parola.
occasione di preghiera, ma anche di
carità verso coloro
Catechesi, 25.10.06 che soffrono nel
corpo o nella
mente.
Completiamo la pubblicazione del messaggio del Papa per la 42ma Giornata mondiale per la pace
Leone XIII: «Ciascuno faccia la parte che gli spetta e non indugi»
13.
Come ebbe ad affermare il mio venerato predecessore Giovanni Paolo II, la globalizzazione «si presenta con una spiccata
caratteristica di ambivalenza» e quindi va governata con oculata saggezza. Rientra in questa
forma di saggezza il tenere primariamente in
conto le esigenze dei poveri della terra, superando lo scandalo della sproporzione esistente
tra i problemi della povertà e le misure che gli
uomini predispongono per affrontarli. La sproporzione è di ordine sia culturale e politico che
spirituale e morale. Ci si arresta infatti spesso
alle cause superficiali e strumentali della povertà, senza raggiungere quelle che albergano
nel cuore umano, come l'avidità e la ristrettezza
di orizzonti.
I problemi dello sviluppo, degli aiuti e della
cooperazione internazionale vengono affrontati
talora senza un vero coinvolgimento delle persone, ma come questioni tecniche, che si esauriscono nella predisposizione di strutture, nella
messa a punto di accordi tariffari, nello stanziamento di anonimi finanziamenti. La lotta alla
povertà ha invece bisogno di uomini e donne
che vivano in profondità la fraternità e siano capaci di accompagnare persone, famiglie e comunità in percorsi di autentico sviluppo umano.
C o nclusione
14.
Nell'Enciclica Centesimus annus,
Giovanni Paolo II ammoniva circa la necessità
di «abbandonare la mentalità che considera i poveri – persone e popoli – come un fardello e
come fastidiosi importuni, che pretendono di
consumare quanto altri hanno prodotto». «I poveri – egli scriveva - chiedono il diritto di partecipare al godimento dei beni materiali e di
mettere a frutto la loro capacità di lavoro, creando così un mondo più giusto e per tutti più
prospero». Nell'attuale mondo globale è sempre
più evidente che si costruisce la pace solo se si
assicura a tutti la possibilità di una crescita ragionevole: le distorsioni di sistemi ingiusti, infatti, prima o poi, presentano il conto a tutti.
Solo la stoltezza può quindi indurre a costruire una casa dorata, ma con attorno il deserto
o il degrado.
La globalizzazione da sola è incapace di costruire la pace e, in molti casi, anzi, crea divisioni e conflitti. Essa rivela piuttosto un
bisogno: quello di essere orientata verso un
obiettivo di profonda solidarietà che miri al bene
di ognuno e di tutti.
In questo senso, la globalizzazione va vista
come un'occasione propizia per realizzare qualcosa di importante nella lotta alla povertà e per
mettere a disposizione della giustizia e della
pace risorse finora impensabili.
L’ « I n n o a l l a v i t a »
della Beata Madre Teresa di Calcutta
La
La
La
La
La
La
La
La
La
La
La
La
La
La
vita è un’opportunità, coglila.
vita è bellezza, ammirala.
vita è beatitudine, assaporala.
vita è un sogno, fanne realtà.
vita è una sfida, affrontala.
vita è un dovere, compilo.
vita è un gioco, giocalo.
vita è preziosa, abbine cura.
vita è ricchezza, valorizzala.
vita è amore, vivilo.
vita è un mistero, scoprilo.
vita è promessa, adempila.
vita è tristezza, superala.
via è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è la vita, difendila.
La peggiore malattia oggi e’ il non sentirsi
desiderati ne’ amati, il sentirsi abbandonati.
Vi sono molte persone al mondo
che muoiono di fame,
ma un numero ancora maggiore
muore per mancanza d’amore.
Ognuno ha bisogno di amore.
Ognuno deve sapere di essere desiderato,
di essere amato,
e di essere importante per Dio.
Vi e’ fame d’amore, e vi e’ fame di Dio.
15.
Da sempre la dottrina sociale della
Chiesa si è interessata dei poveri. Ai tempi del-
l'Enciclica Rerum novarum essi erano costituiti
soprattutto dagli operai della nuova società industriale; nel magistero sociale di Pio XI, di Pio
XII, di Giovanni XXIII, di Paolo VI e di Giovanni Paolo II sono state messe in luce nuove
povertà man mano che l'orizzonte della questione sociale si allargava, fino ad assumere dimensioni mondiali. Questo allargamento della
questione sociale alla globalità va considerato
nel senso non solo di un'estensione quantitativa,
ma anche di un approfondimento qualitativo sull'uomo e sui bisogni della famiglia umana. Per
questo la Chiesa, mentre segue con attenzione
gli attuali fenomeni della globalizzazione e la
loro incidenza sulle povertà umane, indica i
nuovi aspetti della questione sociale, non solo
in estensione, ma anche in profondità, in quanto
concernenti l'identità dell'uomo e il suo rapporto
con Dio. Sono principi di dottrina sociale che
tendono a chiarire i nessi tra povertà e globalizzazione e ad orientare l'azione verso la costruzione della pace. Tra questi principi è il caso di
ricordare qui, in modo particolare, l'«amore preferenziale per i poveri», alla luce del primato
della carità, testimoniato da tutta la tradizione
cristiana, a cominciare da quella della Chiesa
delle origini (cfr At 4,32-36; 1 Cor 16,1; 2 Cor
8-9; Gal 2,10).
«Ciascuno faccia la parte che gli spetta e non indugi», scriveva nel 1891 Leone XIII, aggiungendo: «Quanto alla Chiesa, essa non lascerà
mancare mai e in nessun modo l'opera sua».
Questa consapevolezza accompagna anche oggi
l'azione della Chiesa verso i poveri, nei quali
vede Cristo, sentendo risuonare costantemente
nel suo cuore il mandato del Principe della pace
agli Apostoli: «Vos date illis manducare – date
loro voi stessi da mangiare» (Lc 9,13). Fedele a
quest'invito del suo Signore, la Comunità cristiana non mancherà pertanto di assicurare all'intera famiglia umana il proprio sostegno negli
slanci di solidarietà creativa non solo per elargire il superfluo, ma soprattutto per cambiare
«gli stili di vita, i modelli di produzione e di consumo, le strutture consolidate di potere che oggi
reggono le società». Ad ogni discepolo di Cristo, come anche ad ogni persona di buona volontà, rivolgo pertanto all'inizio di un nuovo
anno il caldo invito ad allargare il cuore verso
le necessità dei poveri e a fare quanto è concretamente possibile per venire in loro soccorso.
Resta infatti incontestabilmente vero l'assioma
secondo cui «combattere la povertà è costruire
la pace».
“F ac emo bene adesso c h’avemo tempo”
FRA’ ALBENZIO
Domenica 1 febbraio 2009
N. 211
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 1 febbraio
4ª DEL TEMPO ORDINARIO
S. Severo; S. Orso; S. Verdiana; B. Giovanna F. Michelotti
Dt 18,15-20; Sal 94 (95); 1 Cor 7,32-35; Mc 1,21-28
Insegnava loro come uno che ha autorità.
Giornata nazionale per la vita
Lunedì 2 febbraio
Presentazione del Signore
S. Caterina de'Ricci; B. Andrea C. Ferrari; B. Domenica Mantovani
Ml 3,1-4 opp. Eb 2,14-18; Sal 23 (24); Lc 2,22-40
I miei occhi hanno visto la tua salvezza.
Giornata mondiale della vita consacrata
Martedì 3 febbraio
S. Biagio; S. Oscar
Ss. Simeone e Anna; S. Leonio; S. Adelino
Eb 12,1-4; Sal 21; Mc 5,21-43
Fanciulla, io t i dico, àlzat i!
Mercoledì 4 febbraio
S. Andrea Corsini
S. Rabáno Mauro; S. Giuseppe da Leonessa
Eb 12,4-7.11-15; Sal 102; Mc 6,1-6
Un profeta non è disprezzato che nella sua patria.
Giovedì 5 febbraio S. Agata; S. Luca; S. Saba il Giovane
S. Albuino; B. Elisabetta Canori Mora
Eb 12,18-19.21-24; Sal 47; Mc 6,7-13
Incominciò a mandare i Dodici.
Venerdì 6 febbraio
S. Paolo Miki e compagni
S. Silvano; S. Guarino; B. Alfonso M. Fusco
B. Angelo da Furci; B. Francesco Spinelli
Eb 13,1-8; Sal 26; Mc 6,14-29
Quel Giovanni che io ho fatto decapitare è risuscitato.
Sabato 7 febbraio S. Riccardo; B. Pio IX; S. Massimo
S. Giuliana; S. Lorenzo; S. Egidio
Eb 13,15-17.20-21; Sal 22; Mc 6,30-34
Erano come pecore senza pastore.
PERCHE’ BATTEZZARE
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
“LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
257. Chi può ricevere il Battesimo?
È capace di ricevere il Battesimo ogni persona non ancora
battezzata.
258. Perché la Chiesa battezza i bambini?
Perché, essendo nati col peccato originale, essi hanno bisogno di essere liberati dal potere del Maligno e di essere trasferiti nel regno della libertà dei figli di Dio.
259. Che cosa si richiede a un battezzando?
Ad ogni battezzando è richiesta la professione di fede,
espressa personalmente nel caso dell'adulto, oppure dai genitori e dalla Chiesa nel caso del bambino. Anche il padrino o
la madrina e l'intera comunità ecclesiale hanno una parte di
responsabilità nella preparazione al Battesimo (catecumenato), come pure nello sviluppo della fede e della grazia battesimale.
260. Chi può battezzare?
I ministri ordinari del Battesimo sono il Vescovo e il presbitero; nella Chiesa latina, anche il diacono. In caso di necessità, chiunque può battezzare, purché intenda fare ciò che
fa la Chiesa. Egli versa dell'acqua sul capo del candidato e
pronunzia la formula trinitaria battesimale: «Io ti battezzo nel
Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».
Lagenteèstancadileggere e vedere le
questionidiattualitàpresentate sempre
nellachiavedelloscontro,dellepolemiche,
delloscandalo,dellapaura,dell’allarme.
CARD. DIONIGI TETTAMANZI
Con il Santo Padre
l’11 febbraio alle 15,30
in S. Pietro
❖ NUOVA CRISTIANA è divenuta nei
giorni scorsi, in virtù del Sacramento del Battesimo
ricevuto nella nostra Parrocchia,
- IRENE LO VERDE.
Alla neonata ed ai parenti tutti, i nostri migliori auguri.
APPUNTAMENTI

Mercoledì prossimo, 11 febbraio, è la
festa della Madonna di Lourdes e la giornata del malato. Nella Basilica di S. Pietro
alle 15,30 preghiera del Rosario presieduta
dal Card. Comastri, S. Messa e, al termine,
fiaccolata mariana insieme con il Santo
Padre.

Il 28 febbraio ci sarà la giornata di ritiro del “Gruppo anziani”. Chi desidera partecipare può iscriversi presso l’ufficio
parrocchiale.
Festa diocesana della famiglia
Un inno alla gioia e alla speranza. «Famiglie,
siate liete nel Signore». Così risuona l’invito del
Centro per la pastorale familiare del Vicariato
per l’edizione 2009 della Festa diocesana della
famiglia, in programma per domenica 8 febbraio
al Santuario del Divino Amore.
Una giornata davvero all’insegna del sorriso e
della fraternità, della preghiera e della solidarietà. Momento centrale della Festa sarà, infatti,
la Santa Messa presieduta dal cardinale vicario
Agostino Vallini, al santuario nuovo, alle 11.
FIACCOLATA MARIANA
N. 212
NELLA TESTIMONIANZA DI UNA GIOVANE COPPIA
Vocazione al matrimonio
vocazione al matrimonio è nata
"L
come coppia che crede nella possibilità di
amarsi per tutta la vita, e che affronta la vita coA NOSTRA
mune non passivamente con la pretesa di essere
amati dall’altro, ma nel volere una completa affermazione dell’altra persona e la rinuncia ad una
buona parte del nostro attaccamento all’egoismo: è
la nostra crescita individuale in una condivisione
che si trasforma in unione.
Non siamo ricorsi al matrimonio forzando la vocazione all’amore, non abbiamo barato con l’altro
e con noi stessi: coscienti
PensieridiBenedettoXVIsuS.Paolo che una vocazione al matrimonio, talvolta, se
con il piede sbaProgetto presa
gliato si trasforma in voL’Apostolo delle cazione alla santità, e che
genti ci ricorda che se la nostra società con la
moriamo con Cristo, nascita di un figlio fa sì
“vivremo anche con che la famiglia sia l’istitului; se con lui perseve- zione che costringe due
riamo, con lui anche persone ad affrontare difregneremo; se lo rin- ficoltà che altrimenti non
neghiamo, anch’egli ci
si avrebbero mai avute,
rinnegherà” (2Tm 2,11specie se si è sposati.
12).
Difficoltà che la quotiL’intero progetto di
diana
scoperta - entusiavita del cristiano non
può che essere model- smante pur se consalato su Cristo: tutto con pevolmente impegnativa Lui, per Lui e in Lui a del rapporto con il proprio
gloria di Dio Padre.
figlio lascia in secondo
piano."
Omelia, 14.12.07
EDUCARE
i propri figli
È un vero e proprio ”vademecum
del genitore cristiano” quello che il
card. Tarcisio Bertone, segretario di
Stato vaticano, ha presentato durante l’incontro mondiale delle famiglie a Città del Messico.
A parlarne è l’Osservatore Romano, citando il Cardinale Bertone
che nella sua omelia “ha rimarcato
il ruolo educativo della famiglia”.
Ai genitori, in particolare, il Cardinale ha raccomandato: “Amate i vostri figli e fate sentire loro che sono
amati e apprezzati, rispettati e compresi. Sentirsi amati suscita gratitudine e fiducia”. E ancora: “Dovete
rispettare la personalità e la vocazione dei vostri figli, educarli e aiutarli a sviluppare le loro potenzialità
nascoste e appoggiarli affinché possano essere pienamente se stessi secondo il disegno che Dio ha per la
loro vita. Abbiate cura di loro come
un dono che vi è stato affidato,
senza essere possessivi”.
Di qui l’invito del cardinale ai genitori: “Siate generosi con i vostri
figli, senza essere permissivi; siate
esigenti senza essere duri; siate
chiari con loro e non contradditevi;
sappiate dire sì o no al momento
opportuno.
Siate coerenti e date loro il buon
esempio. Così potrete aiutare i vostri figli a sviluppare una personalità equilibrata, fattiva e creativa,
salda e affidabile, capace di affrontare le sfide e le prove della vita,
che non mancheranno mai”.
(da SIR, 19/01/09)
VERRA’ CELEBRATA DALL’UNITALSI IN SAN PIETRO CON IL PAPA
LA GIORNATA MONDIALE DEL MALATO
“Educare alla salute, educare stri, il Presidente del Pontificio
alla vita”, è il sussidio di rifles- Consiglio, il Cardinale Javier Losione scelto per la Giornata zano Barracan, lʼArcivescovo
Mondiale del malato istituita nel Luigi Moretti, assistente nazio1993 da Giovanni Paolo II: lʼ11 nale e il Presidente della sottofebbraio, ansezione
di
niversario
Roma,Alesdelle apparisandro Pinna.
zioni
della
Lʼarciprete
Vergine a Berdella basilica
nadette Souvaticana,
il
Sul tema della giornata mondiale del Cardinale Cobirous.
La Presi- malato si è soffermato il Vicegerente di mastri, alle ore
e Assistente Ecclesiastico Na- 15,30 reciterà
denza Nazio- Roma
zionale Unitalsi, Monsignor Luigi Monale Unitalsi, rettiI: “La salute non è solo quella insieme allʼ Ucome tradi- fisica, quella che riguarda strettamente nitalsi il Santo
zione per la il perfetto funzionamento dei nostri or- Rosario.
r i c o r r e n z a , gani ed apparati - afferma Monsignor
Alle 16,30
a c c o g l i e r à Moretti - la salute non è solo l'assenza sarà il Presimalattia, è qualcosa di più ed è fa- dente del Pontimercoledì 11 della
cile per ciascuno di noi fare esperienza
febbraio alle personale di questa realtà. Quando si ficio Consiglio
ore 14 am– perde la voglia di vivere, quando si è per gli Operamalati, disa- soli, schiacciati da una vita non gra- tori Sanitari per
bili e volon- dita, non desiderata, che porta soffe- la Pastorale
tari Unitalsi renze nello spirito, avere il corpo in della Salute, il
non basta, anzi, questo si amnella Basilica salute
Card. Barramala con più facilità.
di San Pietro Allora il compito nostro – e l'invito che gan a concelein Vaticano.
ci rivolge il Santo Padre - è quello di brare la fun–
Ad atten- educare alla salute sotto tutti gli zione eucariderli ci sa- aspetti. Noi Unitalsiani, con la nostra stica, mentre
ranno il Vi- vita al servizio degli altri, testimoniamo alle 18,00 Sua
quindi educhiamo alla salute, alla sacario Gene- elute
completa, fondata sul rispetto del Santità Papa
rale di Sua proprio corpo e della vita, sul dono, Benedetto XVI
Santità, il Car- sulla fiducia e sulla speranza.
saluterà in Badinale
An- Anche queste sono medicine autenti- silica
tutta
gelo Coma- che ed efficaci.
lʼUnitalsi.
LA SALUTE
non è solo quella fisica
“F ac emo bene adesso c h’avemo tempo”
FRA’ ALBENZIO
Domenica 8 febbraio 2009
N. 212
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 8 febbraio 5ª DEL TEMPO ORDINARIO
S. Girolamo Emiliani; s. Giuseppina Bakhita;
s. Invenzio; s. Onorato; b. Giuseppina Gabriella Bonino
Gb 7,1-4.6-7; Sal 146 (147); 1 Cor 9,16-19.22-23;Mc 1,29-39
Guarì molti che erano affetti da varie malattie.
Lunedì 9 febbraio
B. Eusebia Palomino Yenes
S. Apollonia; Ss. Primo e Donato; S. Sabino; S. Rainaldo
Gn 1,1-19; Sal 103; Mc 6,53-56
Quanti toccavano Gesù guarivano.
Martedì 10 febbraio
S. Scolastica; S. Silvano
Ss. Zótico e Amanzio; S. Guglielmo
Gn 1,20–2,4a; Sal 8; Mc 7,1-13
Voi annullate la parola di Dio con la tradizione degli uomini.
Mercoledì 11 febbraio
B. Vergine di Lourdes
S. Sotére; S. Secondino
Gn 2,4b-9.15-17; Sal 103; Mc 7,14-23
Ciò che esce dall’uomo, questo contamina l’uomo.
Giornata mondiale del malato
Giovedì 12 febbraio
S. Damiano
Gn 2,18-25; Sal 127; Mc 7,24-30
I cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli.
Venerdì 13 febbraio S. Benigno; S. Stefano; B. Cristina Camozzi
Gn 3,1-8; Sal 31; Mc 7,31-37
Fa udire i sordi e fa parlare i muti.
Sabato 14 febbraio
Ss. Cirillo e Metodio
S. Valentino; S. Vitale; S. Zenone; S. Antonino
Is 52,7-10; Sal 95; Mc 16,15-20
Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo.
SALVATI SENZA BATTESIMO?
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
«LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
261. È necessario il Battesimo
per la salvezza?
Il Battesimo è necessario alla salvezza per coloro ai quali
è stato annunziato il Vangelo e che hanno la possibilità di
chiedere questo Sacramento.
262. Si può essere salvati senza Battesimo?
Poiché Cristo è morto per la salvezza di tutti, possono essere salvati anche senza Battesimo quanti muoiono a causa
della fede (Battesimo di sangue), i catecumeni, e anche tutti
coloro che sotto l'impulso della grazia, senza conoscere Cristo e la Chiesa, cercano sinceramente Dio e si sforzano di
compiere la sua volontà (Battesimo di desiderio). Quanto ai
bambini morti senza Battesimo, la Chiesa nella sua liturgia li
affida alla misericordia di Dio.
263. Quali sono gli effetti del Battesimo?
Il Battesimo rimette il peccato originale, tutti i peccati personali e le pene dovute al peccato; fa partecipare alla vita divina trinitaria mediante la grazia santificante, la grazia della
giustificazione che incorpora a Cristo e alla sua Chiesa; fa
partecipare al sacerdozio di Cristo e costituisce il fondamento
della comunione con tutti i cristiani; elargisce le virtù teologali e i doni dello Spirito Santo. Il battezzato appartiene per
sempre a Cristo: è segnato, infatti, con il sigillo indelebile di
Cristo (carattere).
Dio mi rende felice
ed è inevitabile che
gli altri se ne accorgano.
NICOLA LEGROTTAGLIE
Domenica prossima
22 febbraio dalle 15,30,
per i bambini, in Teatro:
I
❖ PROMESSI SPOSI - come risulta dall’apposita pubblicazione degli atti esposti in fondo alla
Chiesa - sono
- FABRIZIO MARI e FRANCESCA CINURNELLI
- MARCO POMPEI e FRANCESCA CARBONARA.
Agli interessati ed ai parenti tutti, i nostri migliori auguri
❖ I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei
giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno,
- ALFREDO COLUZZI di 74 anni
- GIOVANNI GRECO di 80 anni
- DOMENICA SIGNORILE di 87 anni.
Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze.
APPUNTAMENTI
 Domani, lunedì 16 febbraio, alle ore 19
in sala Spina, riunione dell’Azione Cattolica.
 Martedì 17 febbraio, alle ore 17,30, riu-
nione dei genitori dei bambini del secondo
anno di Comunione.

Mercoledì 18 febbraio, dopo la S.
Messa delle ore 9, riunione del Gruppo
delle Vincenziane.
 Mercoledì 18 febbraio, alle ore 17, i
bambini del primo anno di Comunione e i
genitori si incontrano in Chiesa per la consegna del Vangelo.
 Mercoledì 18 febbraio, alle ore 21, riu-
nione mensile del “Ventilàbro”, aperta a
tutti, sull’Enneagramma con il tema: “La
conversione: le dimensioni profonde”.
FESTA DI CARNEVALE
N. 213
RIPRODUCIAMO IL QUADRO DI ASSUNTA PETROCCHI
GESU’
MISERICORDIOSO
Ecco l’immagine realizzata per la nostra Parrocchia
Al «Divino Amore»
una festa ve r a
Domenica 8 febbraio 2009 la Diocesi di
Roma ha invitato le famiglie ad una festa.
Alcune famiglie della Parrocchia hanno risposto all’invito della Diocesi ed insieme a Don
Cicero siamo arrivati al Divino Amore. La giornata meteorologicamente non favorevole, ci ha
spinti a vedere gli stand allestiti, prima della
Santa Messa, presieduta dal Card. Vicario A.
Vallini. Gli stand sono la testimonianza della vita
preziosa che c’è in diocesi, associazioni familiari
che rispondono ai diversi bisogni delle famiglie
stesse: assistenza giuridica, economica, per
l’educazione dei piccoli e degli adolescenti. La
risposta ai bisogni incontra l’altro, lo fa compagno di strada in una solidarietà che apre il cuore
ad un bisogno più grande che solo Gesù può
colmare. I disegni dei bambini della diocesi rallegrano i saloni: sono sulla famiglia, sull’esperienza che un bambino ha della propria famiglia
nei primi anni di vita, mamme e papà simpaticamente disegnati con i figli nelle diverse situazioni, viste e tracciate da quegli occhi spalancati
di un bambino che avvicina ed allontana il particolare rispetto a come lo vede il suo cuore.
L’omelia del cardinale è straordinaria! Si celebra la famiglia e la vita in una domenica che
vede drammaticamente la società civile divisa
su un caso così particolare, società interrogata
sul diritto alla vita ed alla morte. Il cardinale con
una discrezione e delicatezza non comuni afferma il diritto alla vita come dignità propria dell’essere umano, come valore non negoziabile
riconosciuto dal credente, ma anche dal non credente. Solo la compagnia di una grande speranza può far nascere nel cuore dell’uomo, là
dove anche sia colpito da gravi sciagure, la fiducia che tutto abbia un significato e che il cammino della vita, in qualunque modo avvenga,
dalla nascita alla morte, è per un bene e non per
un male. Ci riconosciamo tutti in quelle parole,
avevamo bisogno di quelle parole che avevamo
nel cuore e nella mente con gli stessi sentimenti
e giudizi, ma non riuscivamo ad esprimere così
bene. Il cardinale è stato la nostra voce, la voce
di tanta gente che con un silenzio rispettosissimo del sacro sperimentato ha accolto: «Un
cuor solo ed un’anima sola».
Si decide di tornare a pranzare tutti insieme
in parrocchia; si è contenti, si condivide insieme
il buon cibo preparato un po’ per uno: si sperimenta che quando un significato è presente, annunciato e testimoniato da qualcuno, la letizia è
grande, la festa è vera.
CATERINA
SECONDO LE INDICAZIONI DI SANTA FAUSTINA
LA CORONCINA DEL ROSARIO
ALLA DIVINA MISERICORDIA
La riproduzione del quadro di Gesù misericordioso - dipinto per la nostra Parrocchia dall’artista Assunta Petrocchi e benedetto dal Santo Padre mercoledì 17 dicembre 2008 offre l’occasione per soffermarci su alcuni estratti dal Diario di Santa Faustina a proposito della Coroncina della Divina Misericordia e sul modo per recitarla.
La coroncina alla Divina Misericordia è stata dettata da Gesù a Santa Faustina a Vilnius il 13-14 settembre 1935 come preghiera per placare l’ira di Dio (Diario, pp. 327-329).
Chi recita questa coroncina offre a Dio Padre «il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità»
di Gesù Cristo per implorare misericordia per i propri peccati, del prossimo e del mondo
intero, ma allo stesso tempo unendosi all’offerta di Gesù si rivolge a quell’amore che il
Padre celeste dona a suo Figlio, e in Lui a tutti gli uomini. Con questa preghiera si chiede
pure «la misericordia per noi e per il mondo intero» e quindi si compie un atto di misericordia. Con una totale fiducia in Dio e con l’adesione alla sua volontà, i fedeli possono attendersi il compimento delle promesse di Cristo, in particolare di quelle che riguardano
l’ora della morte: la grazia della conversione e di una morte serena. Le otterranno non
solo le persone che reciteranno questa coroncina, ma anche l’agonizzante accanto al
quale essa verrà recitata. «Quando vicino ad un agonizzante viene recitata questa coroncina – ha detto Gesù – si placa l’ira di Dio e l’imperscrutabile Misericordia avvolge
l’anima» (Diario, p. 487). La promessa generale dice: «Per la recita di questa coroncina
Mi piace concedere tutto ciò che mi chiederanno» (Diario, p. 806). «Con essa otterrai tutto,
se quello che chiedi è conforme alla Mia volontà» (Diario, p. 897). Tutto ciò infatti che è in
disaccordo con la volontà di Dio non è un bene per l’uomo, ed in particolare per la sua felicità eterna. «Con la recita della coroncina – ha detto in un altro momento Gesù – avvicini
a Me il genere umano» (Diario, p. 543). «La Mia Misericordia avvolgerà in vita e specialmente nell’ora della morte le anime che reciteranno questa coroncina» (Diario, p.463).
La Coroncina alla Divina Misericordia:
(Per la recita si usa una normale corona del rosario)
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Si inizia con: il Padre Nostro, l'Ave Maria e il Credo.
Sui (5) grani maggiori del rosario si dice:
Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Signore Nostro, Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli di tutto il mondo.
Sui (50) grani minori del rosario si dice:
Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.
Alla fine si dice per tre volte:
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e
del mondo intero.
Alla fine si dice:
O Sangue ed Acqua che scaturisti dal Cuore di Gesù come
sorgente di misericordia per noi, confido in te!
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
“F ac emo bene adesso c h’avemo tempo”
FRA’ ALBENZIO
Domenica 15 febbraio 2009
N. 213
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 15 febbraio
6ª DEL TEMPO ORDINARIO
Ss. Faustino e Giovíta; B. Onesimo; S. Severo
S. Decoroso; S. Valfredo
Lv 13,1-2.45-46; Sal 31 (32); 1 Cor 10,31–11,1; Mc 1,40-45
La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato
Lunedì 16 febbraio S. Giuliana; B. Filippa Mareri
B. Nicola Paglia; B. Giuseppe Allamano
Gn 4,1-15.25; Sal 49; Mc 8,11-13
Perché questa generazione chiede un segno?
Martedì 17 febbraio Ss. 7 Fondatori dei Servi di Maria
S. Flaviano; S. Costabile; B. Luca Belludi
Gn 6,5-8;7,1-5.10; Sal 28; Mc 8,14-21
Guardatevi dal lievito dei farisei e di Erode.
Mercoledì 18 febbraio
B. Giovanni da Fiesole
B. Geltrude Comensoli
Gn 8,6-13.20-22; Sal 115; Mc 8,22-26
Il cieco fu guarito e vedeva chiaramente ogni cosa.
Giovedì 19 febbraio S. Mansueto; S. Quodvultdeus
S. Barbato; S. Proco; B. Corrado Gonfalonieri;
B. Elisabetta Picenardi
Gn 9,1-13; Sal 101; Mc 8,27-33
Tu sei il Cristo. Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.
Venerdì 20 febbraio
S. Eleuterio; s. Leone
B. Giacinta Marto
Gn 11,1-9; Sal 32; Mc 8,34-9,1
Chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà.
Sabato 21 febbraio
S. Pier Damiani
S. Germano; B. M. Enrica Dominici
Eb 11,1-7; Sal 144; Mc 9,2-13
Si trasfigurò davanti a loro.
PERCHE’«CRESIMA»?
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
«LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
264. Quale significato assume
il nome cristiano ricevuto nel Battesimo?
Il nome è importante, perché Dio conosce ciascuno per
nome, cioè nella sua unicità. Con il Battesimo, il cristiano riceve nella Chiesa il proprio nome, preferibilmente quello di
un santo, in modo che questi offra al battezzato un modello di
santità e gli assicuri la sua intercessione presso Dio.
IL SACRAMENTO DELLA CONFERMAZIONE
265. Qual è il posto della Confermazione
nel disegno divino della salvezza?
Nell'Antica Alleanza, i profeti hanno annunziato la comunicazione dello Spirito del Signore al Messia atteso e a
tutto il popolo messianico. Tutta la vita e la missione di Gesù
si svolgono in una totale comunione con lo Spirito Santo. Gli
Apostoli ricevono lo Spirito Santo nella Pentecoste e annunziano «le grandi opere di Dio» (At 2,11). Essi comunicano ai
neo battezzati, attraverso l'imposizione delle mani, il dono
dello stesso Spirito. Lungo i secoli la Chiesa ha continuato a
vivere dello Spirito e a comunicarlo ai suoi figli.
266. Perché si chiama Cresima
o Confermazione?
Si chiama Cresima (nelle Chiese Orientali: Crismazione
col Santo Myron) a motivo del suo rito essenziale che è l'unzione. Si chiama Confermazione, perché conferma e rafforza
la grazia battesimale.
L'unica saggezza che possiamo
sperare di acquistare
è quella dell'umiltà.
THOMAS STEARNS ELIOT
Tutti i venerdì
di Quaresima,
alle 17,30, in Chiesa
❖ NUOVI CRISTIANI - In virtù del sacramento del Battesimo - che è stato impartito loro nei giorni
scorsi in Parrocchia - sono entrati nella comunità dei cristiani:
- RICARDO VENTURA
- MARTA MORETTI
- MATTEO ROSSETTI
- LEONARDO MALTEMPI.
A tutti loro ed ai loro felici genitori e parenti, le felicitazioni
nostre e tanti auguri.
❖ PROMESSI SPOSI - come risulta dall’apposita pubblicazione degli atti esposti in fondo alla Chiesa
- sono
- GIULIANO PENNESE e MARIA CRISTINA GRASSO
- AURELIO BRUNI e MARTINA NASINI.
Agli interessati ed ai parenti tutti, i nostri migliori auguri
❖ I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei
giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno,
- MASSIMINA DI NICOLA, di anni90
- MARIA LUISA ZOPPINI, di anni94
- IDA TAGLIARO di anni 79.
Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze.
APPUNTAMENTI

Domani, lunedì 23 febbraio, «Festa di
carnevale» per il gruppo anziani, alle ore
16,30, in sala Spina.
 Martedì prossimo non c’è catechismo
né di Prima Comunione, né di Cresima.
 Mercoledì 25 febbraio è il Mercoledì
delle Ceneri, inizio della Quaresima.
E’ giornata di astinenza dalle carni e digiuno (si salta almeno un pasto).
Sante Messe e imposizioni delle Ceneri alle ore
7, 8, 9, 10 e 19.
Per i bambini, alle ore 17, Liturgia delle Ceneri.
 In fondo alla Chiesa, oltre al giornalino
settimanale, potete prendere il foglio con
gli appuntamenti della Quaresima.
«VIA CRUCIS»
N. 214
TRE CAPISALDI DI UN ITINERARIO CHIAMATO
«dopoComunione»
A COME, dopo il catechismo per la Comu«M
nione, c’è pure il Dopocomunione? No, no mio figlio è pieno d’impegni: calcio, pallavolo, piscina, rugby,
danza, e poi deve giocare al suo gameboy. Non ha proprio il
tempo!!!»
Cari genitori, molto spesso dopo la prima Comunione si
chiude “baracca e burattini” e si sradica il proprio figlio dalla
parrocchia scordandoci completamente di quanto sia importante per la sua crescita morale e formazione cristiana. Noi
del Dopocomunione cerchiamo, in questo senso, di accompagnare la crescita dei bambini, scegliendo un percorso cristiano stabilito all’inizio dell’anno. Il Dopocomunione lo si
può dividere in 3 punti essenziali: lo spettacolo di Natale, in
cui si educa il bambino all’importanza di assumersi impegni
e rispettarli. Il tema centrale
che caratterizza l’anno (visto
PensieridiBenedettoXVIsuS.Paolo anche in chiave ludica) prefissandoci l’obiet-tivo di facilitare
il passaggio dalla fede del bambino che era, alla fede del ragazzo che comincia ad essere.
“Questa vita che io vivo
Muoviamo così i primi passi
nella carne io la vivo nella
nel costruire un approccio perfede del Figlio di Dio, che
sonale verso il Signore, scomi ha amato e ha dato se
stesso per me” (Gal 2,20).
prendolo sempre più come un
Paolo non vive più per sé
TU che offre la sua amicizia ed
, per la sua propria giustia cui è chiamato a rispondere
zia. Vive di Cristo e con
con convinzione personale.
Cristo: dando se stesso,
Terza ed ultima tappa è il
non più cercando e cocampo estivo che conclude
struendo se stesso. Quel’anno. Cinque giorni in cui i
sta è la nuova giustizia, il
bambini vivono a stretto connuovo orientamento dotatto, in cui il concetto di
natoci dal Signore, donagruppo, inteso come collaboratoci dalla fede. Davanti
zione reciproca, viene rafforalla croce del Cristo,
zato, in cui la solidarietà, l’
espressione
estrema
della sua auto donazione,
amore per il prossimo e quindi
non c’è nessuno che
per Gesù prendono il sopravpossa vantare se stesso,
vento. Ovviamente il tutto conla propria giustizia fatta
tornato da sano e puro dida sé, per sé!
vertimento.
Catechesi, 8.11.06
ROBERTO e SARA
Donarsi
a proposito di Carnevale
U n a fe s t a
p er i ba m bi n i
Come tutti ormai sapranno ogni domenica
dopo la messa delle 10 in teatro,
intratteniamo i bambini dalle 11 alle 12 e 30,
sbizzarrendoci con giochi di ogni tipo
e per tutte le età,
che permettono anche ai più piccoli
di sentirsi a proprio agio
e passare del tempo in compagnia.
Abbiamo notato che dopo aver celebrato
insieme il Signore, creare un momento
di svago e di allegria assieme ai bambini
li aiuta ad acquisire più fiducia uno nell’altro
ed ad integrarsi maggiormente
nella vita parrocchiale.
Dato l’entusiasmo dimostrato
dai bambini e dai genitori
da 3 anni a questa parte abbiamo deciso
di organizzare una manifestazione
per festeggiare il carnevale
(si terrà oggi, domenica 22 febbraio
in teatro dalle 15,30 fino alle 18,30)
che, pur essendo una festa pagana,
rispecchia comunque gli obiettivi
di socializzazione e integrazione
di cui abbiamo parlato fino ora.
Vi aspettiamo numerosi
per passare un pomeriggio
fantastico in compagnia !!!
Le vostre animatrici
FLAVIA & CARLA!!!!
NELL’ESPERIENZA
BRASILIANA
«Un Carnevale da Dio»
Domenica 22 febbraio 2009
N. 214
ORARIO DELLE SANTE MESSE
UANDO si parla del Brasile, vengono subito in
mente due cose: il calcio e il carnevale. Certamente il carnevale, in parte, viene visto come una
festa spettacolare, si pensa alle sfilate, ma soprattutto alle donne svestite e uno sfrenato piacere sessuale.
Però ci fanno vedere soltanto quello che interessa ai mass media dimenticando tante altre esperienze
molto importanti che vengono realizzate.
Siamo capaci di immaginare un carnevale cristiano in un ambiente come quello del Brasile?
Ma certo! Parecchie persone approfittano di
questo tempo per sviluppare la propria creatività e anche
per ballare e divertirsi. Il nostro Dio non è il Dio della gioia?
Allora perché non divertirsi? Un’esperienza
che io ho fatto è quella del carnevale cristiano: si balla, si
festeggia, e soprattutto si prega.
È una esperienza dove parecchie persone trovano il Signore e cominciano un profondo cammino spirituale.
Parecchi gruppi musicali hanno sviluppato il
loro carisma in canzoni cristiane con ritmo di samba per
fare presente che il carnevale può essere un’occasione per
lodare il Signore.
In questo periodo in ogni diocesi si fa un
evento dal genere dove parecchi giovani possono divertirsi
in maniera salutare lontani da droga, prostituzione e litigi.
È una esperienza cristiana dove si professa
la fede, ma non una fede vissuta solo dentro la Chiesa,
anzi, una fede che vive il concreto della vita, che penetra
e trasforma ogni realtà, anche quando queste realtà sono
di solito occasione di peccato.
È possibile… il carnevale è solo un esempio
che possiamo trasformare da occasione di peccato in momenti di grazia di Dio.
Diamoci da fare!!!!
Q
“F ac emo bene adesso c h’avemo tempo”
D.
EDOARDO
FRA’ ALBENZIO
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 22 febbraio
7ª DEL TEMPO ORDINARIO
Cattedra di San Pietro; S. Massimiano; B. M. d'Oultremont
Is 43,18-19.21-22.24b-25; Sal 40 (41); 2 Cor 1,18-22; Mc 2,1-12
Il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra.
Lunedì 23 febbraio
S. Policarpo
S. Giovanni Mietitore; B. Giuseppina Vanini
Sir 1,1-10; Sal 92; Mc 9,14-29
Credo, Signore: aiutami nella mia incredulità.
Martedì 24 febbraio S. Modesto; b. Costanzo Sérvoli
B. Marco de Marconi; B. Tommaso M. Fusco
Sir 2,1-11; Sal 36; Mc 9,30-37
Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato.
Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti.
Mercoledì 25 febbraio
LE CENERI
Ss. Luigi Versiglia e Callisto Caravario;
S. Gerlando; B. Avertano; B. Domenico Lentini
Gl 2,12-18; Sal 50; 2 Cor 5,20-6,2; Mt 6,1-6.16-18
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Astinenza e digiuno
Giovedì 26 febbraio
S. Alessandro; S. Andrea
Dt 30,15-20; Sal 1; Lc 9,22-25
Chi perderà la propria vita per me, la salverà.
Venerdì 27 febbraio S. Gabriele dell’Addolorata
S. Luca; S. Anna Line
Astinenza
Is 58,1-9a; Sal 50; Mt 9,14-15
Quando lo sposo sarà tolto, allora gli invitati digiuneranno.
Sabato 28 febbraio
S. Romano
Is 58,9b-14; Sal 85; Lc 5,27-32
Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.
L’«EFFETTO» DELLA CRESIMA
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
«LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
267. Qual è il rito essenziale
della Confermazione?
Il rito essenziale della Confermazione è l'unzione con il
sacro crisma (olio misto con balsamo, consacrato dal Vescovo), che si fa con l'imposizione della mano da parte del
ministro che pronunzia le parole sacramentali proprie del rito.
In Occidente, tale unzione viene fatta sulla fronte del battezzato con le parole: «Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti
è dato in dono». Presso le Chiese Orientali di rito bizantino,
l'unzione viene fatta anche su altre parti del corpo, con la formula: «Sigillo del dono dello Spirito Santo».
268. Qual è l'effetto della Confermazione?
L'effetto della Confermazione è la speciale effusione dello
Spirito Santo, come quella della Pentecoste. Tale effusione
imprime nell'anima un carattere indelebile e apporta una crescita della grazia battesimale: radica più profondamente nella
fili azione divina; unisce più saldamente a Cristo e alla sua
Chiesa; rinvigorisce nell'anima i doni dello Spirito Santo;
dona una speciale forza per testimoniare la fede cristiana.
269. Chi può ricevere questo Sacramento?
Può e deve riceverlo, una volta sola, chi è già stato battezzato, il quale, per riceverlo efficacemente, dev'essere in
stato di grazia.
270. Chi è il ministro della Confermazione?
Ministro originario è il Vescovo. Si manifesta cosi il legame del cresimato con la Chiesa nella sua dimensione apostolica. Quando è il presbitero a conferire tale Sacramento come avviene ordinariamente in Oriente e in casi particolari
in Occidente -, il legame col Vescovo e con la Chiesa è espresso
dal presbitero, collaboratore del Vescovo, e dal sacro crisma,
consacrato dal Vescovo stesso.
❖ PROMESSI SPOSI - come risulta dall’apposita pubblicazione degli atti esposti in fondo alla Chiesa
- sono
- GAURIZIO TRIVISONNO e LUCIA RICCI
- MICHELE ZEGRETTI e MARIA PIZZONIA
Agli interessati ed ai parenti tutti, i nostri migliori auguri
❖ I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei
giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno,
- ALESSANDRO GRAZIUSO, di 78 anni
- MARGHERITA DONATI, di 74 anni
- ROSINA SERGI, di 86 anni.
Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze.
APPUNTAMENTI
 Domani, lunedì 2 marzo, alle ore 19, in
sala Spina, riunione dell’Azione Cattolica .
 Giovedì, alle 16,30, «Ora Santa» animata dall’Apostolato della Preghiera e, al
termine, riunione del gruppo.

Venerdì prossimo è il primo venerdì
del mese: dopo la S. Messa delle 9 adorazione eucaristica fino alle 11. Nel pomeriggio la S. Messa è alle 17,15 poi vespri e
adorazione eucaristica fino alle 21. Alle 21,
con i giovani della 32ma Prefettura, incontro di preghiera con adorazione della Croce
e confessioni.

Di tutte le cose che la saggezza
procura per ottenere un'esistenza
felice, la più grande è l'amicizia.
Sabato, in onore del Cuore Immacolato di Maria, reciteremo le 4 Corone del
Rosario alle 9,30, 12, 18 e 19,15.
EPICURO
Dal 9 al 13 marzo,
alle ore 17 e alle 21,
in Parrocchia:
 Iniziamo oggi la consueta raccolta di
generi alimentari non deperibili per i poveri della Parrocchia.
ESERCIZI SPIRITUALI
N. 215
LA FINALITA’ DEGLI ESERCIZI SPIRITUALI
« Fa r e P a s q u a »
ERCOLEDI’ scorso abbiamo iniziato un cam«M
mino tanto bello quanto impegnativo, che il Signore ci
dona per poter prendere coscienza della autenticità della nostra vita
cristiana e poter rinnovarci, “per affrontare vittoriosamente, con le
armi della penitenza, il combattimento contro lo spirito del male”
(Colletta del mercoledì delle ceneri). Dunque un tempo di penitenza,
di cui tutti abbiamo bisogno, per allenarci a riconoscere gli inganni
che il demonio prospetta a tutti noi (lo ha fatto perfino con Gesù) e a
respingere tutto ciò che è male agli occhi del Signore. Un tempo in
cui possiamo anche lottare con le cattive abitudini (vizi) che abbiamo
contratto, riparare il male commesso e acquisire delle buone abitudini
(virtù).
La Parola di Dio e la Liturgia della Chiesa ci prendono per mano,
ogni giorno, ma in particolare con la S. Messa di queste domeniche
di Quaresima, per offrirci una guida
concreta per fare Pasqua, cioè per
PensieridiBenedettoXVIsuS.Paolo passare dal peccato alla grazia,
dalla morte alla vita.
La Pasqua è il fondamento
della nostra fede e l’oggetto della
virtù teologale della speranza, viviamo intensamente questo tempo
L’identità cristiana si
di preparazione!
compone proprio di
Mi permetto di raccomandarvi
due elementi: questo
non cercarsi da sé, ma
la preghiera quotidiana, essenziale
riceversi da Cristo e
per aprire a Dio la porta del nostro
donarsi con Cristo, e
cuore; gli esercizi spirituali parroccosì partecipare perchiali e una buona preparazione per
sonalmente alla vicelebrare bene il Sacramento della
cenda di Cristo stesso, fino ad immergersi
Riconciliazione.
in Lui e a condividere
Vorrei raccomandarvelo con le
tanto la sua morte
parole di S. Paolo che abbiamo
quanto la sua vita. E’
ascoltato mercoledì scorso: “E poiciò che Paolo scrive
ché siamo suoi collaboratori, vi
nella Lettera ai Romani: “Siamo stati batesortiamo a non accogliere invano
tezzati nella sua morte…
la grazia di Dio. Egli dice infatti:
siamo stati sepolti con
“Al momento favorevole ti ho
lui…siamo stati compleesaudito e nel giorno della salvezza
tamente uniti a lui… Così
ti ho soccorso. Ecco ora il moanche voi consideratevi
morti al peccato, ma vimento favorevole, ecco ora il
venti per Dio in Cristo
giorno della salvezza!”
Gesù” (Rm 6,3,4.5.11)
Buona
Quaresima!
Catechesi. 8.11.06
L’identità
cristiana
I segni della Quaresima
C
Se in questi giorni vi recherete in per questo motivo la Chiesa non usa più
I SIAMO da pochi giorni inoltrati in una nuova stagione litur- chiesa, vedrete in un colpo d’occhio l’as- il colore nero, come in antico, per non far
gica: la Quaresima. E lo abbiamo senza di fiori, l’ambiente completamente pensare esclusivamente alla morte …c’è
fatto solennemente ricevendo, mercoledì spoglio. Non è un caso. E’ “il modo tutto anche la speranza della resurrezione che
scorso, l’austero segno delle ceneri. Esse suo” della Chiesa nostra Madre di indi- cresce di domenica in domenica fino alla
ci hanno ricordato la finitezza e la cadu- carci Gesù nel deserto, la sua spolia- Pasqua, quando comparirà il bianco.
cità della condizione umana, riportan- zione, il vuoto interiore che dovrà
Mentre il rito continua il suo corso, ci
doci al ricordo della terra da cui
rendiamo conto che i coristi non insiamo stati tratti. Con questo
tonano il canto del Gloria. Si saAiutare i bimbi malati ad andare in Terra Santa con l’Unitalsi
gesto il nostro niente si è elevato
ranno forse distratti? Niente affatto!
fino al tutto di Dio in un desideLa voce della Chiesa è troppo
rio di conversione e di riconci“sommessa” in questi quaranta
liazione.
Tra le iniziative di carità, merita una segnalagiorni e tace tale esplosione di
Abbiamo sentito infatti, le
zione quella promossa dai bambini della Prima
gioia: la custodirà con impaziente
parole che ci sono state rivolte
Comunione: la raccolta di offerte per aiutare i
amore fino a Pasqua.
dal sacerdote: “Convertitevi e
bambini malati che vogliono partecipare al pelAltro cambiamento: l’Allecredete al Vangelo”.
legrinaggio dell’ Unitalsi “bambini di pace in
luia
al Vangelo diventa un’acclaTerra
Santa”,
dal
4
al
9
settembre
2009.
Lo
Ecco che cosa ci aspetta nei
mazione
a Cristo Signore.
scorso anno i nostri bambini hanno collaborato
prossimi quaranta giorni: un moCosa
succede ancora? Fisnel
pagare
alcune
quote
di
bimbi
malati,
le
cui
vimento di ritorno, di conversione
siamo lo sguardo su Gesù, ci dice
famiglie non avevano la possibilità, per parteche presuppone un cambiamento,
la Chiesa, Lui, il Signore della
cipare al pellegrinaggio a Lourdes in occasione
un “cambiare rotta”.
del giubileo dei 150 anni delle apparizioni. A
gloria perché umile servo del
L’apostolo Paolo ci
loro abbiamo affidato la grande corona del RoPadre.
esorta nei suoi scritti, a rinnosario fatta dai bambini della Parrocchia con i
Di fronte al suo “trono di mivarci nella mentalità per poter difiori di cartapesta e offerta alla Madonna delle
sericordia” segnato dal sangue
scernere ciò che è giusto, santo e
Grazie nel giorno della sua festa; e i bambini
gradito a Dio: in altre parole ci
della Croce, l’Alleluia, espresl’hanno portata a nostro nome alla Grotta di
esorta a nutrirci della volontà di
sione di lode e di esultanza masLourdes. Quest’anno già dall’Avvento i bambini
Dio mettendola al centro delle
sima, si fa più pacata, scomhanno offerto i piccoli risparmi di qualche fionostre scelte quotidiane. Non è
pare….ritornerà trionfante nella
retto e il ricavato della recita di Natale; anche i
affatto semplice se non camgrande Veglia di Pasqua.
bambini del dopoComunione hanno donato il
biano gli scenari della nostra
ricavato della loro recita. La raccolta prosegue
E il suono dell’organo? Contivita, se non diamo alle nostre
in Quaresima e nel mese di maggio. si farà pasnua fedelmente a fare il suo servigiornate un colore diverso, un
sare il salvadanaio anche tra i gruppi degli
zio, accompagna i canti ma sta ben
sapore diverso, uno stile diadulti per aiutare il maggior numero possibile
attento, quando le voci dei cantori
verso…
tacciono, a tacere anche lui.
La Chiesa, che è Madre e
Insomma….ssstt ! Stiamo in
sopportare
nel
cammino
verso
GerusaMaestra di vita spirituale, esprime tale resilenzio
davanti
al Signore, lasciamo taaltà interiore dei suoi figli con “un modo lemme, l’abbandono degli amici più
cere
le
nostre
passioni
confidando in Lui,
cari…niente
fiori,
dunque.
tutto suo” che è il linguaggio dei segni.
Se poi deciderete di partecipare alla nell’azione del Suo Spirito che tutto traLo fa semplicemente perché i misteri dell’amore di Dio sono indicibili solo con le S. Messa, altro colpo d’occhio: le vesti sforma e ricrea. Aspettiamo con impaparole. Potreste dire la sofferenza, la liturgiche del sacerdote non sono più ziente amore la primavera pasquale…che
gioia, la tristezza, solo con le parole? verdi, ma viola. Il viola ha un significato sia davvero primavera anche nei nostri
Tutti sappiamo bene che una rosa o un specificatamente penitenziale ma atten- cuori!
Sr. MARA RUSSO E. F.
bacio parlano più di mille frasi d’amore! zione: ciò non significa tristezza. Proprio
L’invito dei bambini
“F ac emo bene adesso c h’avemo tempo”
FRA’ ALBENZIO
Domenica 1 marzoo 2009
N. 215
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 1 marzo
1ª DI QUARESIMA
S. Albino; s. Leone Luca; B. Giovanna M. Bonomo
B. Cristoforo da Milano;
Gn 9,8-15; Sal 24 (25); 1 Pt 3,18-22; Mc 1,12-15
Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli.
Lunedì 2 marzo S. Luca Casale di Nicosía; S. Agnese
Lv 19,1-2.11-18; Sal 18; Mt 25,31-46
Ogni volta che avete fatto qualcosa a uno solo di questi miei
fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.
Martedì 3 marzo S. Cunegonda; ss. Marino e Asterio
S. Tiziano; S. Artellaide; S. Anselmo
Is 55,10-11; Sal 33; Mt 6,7-15
Voi pregate così.
Mercoledì 4 marzo
S. Casimiro; S. Appiano
S. Pietro; B. Giovanni A. Farina
Gio 3,1-10; Sal 50; Lc 11,29-32
A questa generazione non sarà dato che il segno di Giona.
Giovedì 5 marzo
S. Adriano
S. Giovanni G. della Croce Calosirto
Est 4,17k.17l-17n.17r-17u; Sal 137; Mt 7,7-12
Chiunque chiede, r iceve.
Venerdì 6 marzo
S. Marciano;B. Rosa
Ez 18,21-28; Sal 129; Mt 5,20-26
Va’ a riconciliarti con il tuo fratello.
S. Coletta Boyle
Sabato 7 marzo
Ss. Perpetua e Felicita
S. Gaudioso; s. Teresa Margherita Redi
Dt 26,16-19; Sal 118; Mt 5,43-48
Siate perfetti come il Padre vostro celeste.
COS’E’ L’EUCARESTIA
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
«LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
271. Che cos'è l'Eucaristia?
È il sacrificio stesso del Corpo e del Sangue del Signore
Gesù, che egli istituì per perpetuare nei secoli, fino al suo ritorno, il sacrificio della Croce, affidando così alla sua Chiesa
il memoriale della sua Morte e Risurrezione. È il segno dell'unità, il vincolo della carità, il convito pasquale, nel quale si
riceve Cristo, l'anima viene ricolmata di grazia e viene dato
il pegno della vita eterna.
272. Quando Gesù Cristo
ha istituito l'Eucaristia?
L'ha istituita il Giovedì Santo, «la notte in cui veniva tradito»
(1 Cor 11,23), mentre celebrava con i suoi Apostoli l'Ultima Cena.
273. Come l'ha istituita?
Dopo aver radunato i suoi Apostoli nel Cenacolo, Gesù
prese nelle sue mani il pane, lo spezzò e lo diede loro dicendo:
«Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio corpo offerto
per voi». Poi prese nelle sue mani il calice del vino e disse
loro: «Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti
in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me».
274. Che cosa rappresenta
l'Eucaristia nella vita della Chiesa?
È fonte e culmine di tutta la vita cristiana. Nell'Eucaristia
toccano il loro vertice l'azione santificante di Dio verso di noi
e il nostro culto verso di lui. Essa racchiude tutto il bene spirituale della Chiesa: lo stesso Cristo, nostra Pasqua. La comunione della vita divina e l'unità del Popolo di Dio sono
espresse e prodotte dall'Eucaristia. Mediante la celebrazione
eucaristica ci uniamo già alla liturgia del Cielo e anticipiamo
la vita eterna.
❖
NUOVI CRISTIANI - In virtù del sacramento del Battesimo - che è stato impartito loro nei giorni
scorsi in Parrocchia - sono entrati nella comunità dei cristiani:
- ELYKA RITTE DEL CASTELLO
- SOFIA GABRIELLI
- RICCARDO VENTURA.
A tutti loro ed ai loro felici genitori e parenti, le felicitazioni
nostre e tanti auguri.
❖
PROMESSI SPOSI - come risulta dall’apposita pubblicazione degli atti esposti in fondo alla Chiesa - sono
- SIMONE DOLARI E CONSUELO PROIETTI
- ANTONIO BUZZANCA E LUCIA GIOVENCO
- FABIO PANFILO CIARLETTA E GIORGIA LEVA.
Agli interessati ed ai parenti tutti, i nostri migliori auguri
I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei
giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno,
- VITTORIO MANDRINI, di 90 anni
- VENERANDA (DINA) ANTOLINI, di 87 anni
- CARLA VALENTINO, di 90 anni
- GIORGIO L’ABATE, di 92 anni
- LEOPOLDO BLATTI, di 85 anni.
Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze.
❖
APPUNTAMENTI
 Da domani, lunedì 9 marzo,
iniziano gli esercizi spirituali per
tutta la comunità parrocchiale e
saranno predicati da P. Luciano
La Rivera. Da lunedì a giovedì,
ogni giorno, la predicazione sarà
alle 17 e alle 21 così da poter favorire la partecipazione ad un
maggior numero di persone.
 Venerdì alle ore 21: Liturgia penitenziale
presieduta dal nostro Vescovo di settore Mons.
Benedetto Tuzia.
Le più grandi virtù
sono quelle che sono
più utili per le altre persone.
ARISTOTELE
Partecipiamo numerosi,
da domani in Parrocchia,
alle 17 o alle 21,agli
 Pregheremo in modo particolare per Costanzo durante l’adorazione vocazionale mensile, che questo mese sarà sabato prossimo
alle ore 17.
ESERCIZI SPIRITUALI
N. 216
Domenica 15 marzo
Concerto di beneficenza
La Comunità MASCI «Roma 10», presente nella Parrocchia, ha organizzato per domenica 15 marzo, alle ore
17, nel teatro, un concerto di beneficenza i cui incassi verranno completamente devoluti alla Comunità “Mundial”
di Lugoij (Romania) gestita dalle Suore di S. Giovanna
Antida che assistono i bambini poveri del luogo.
Ogni anno (dal 2006, anno della sua fondazione) la
Comunità MASCI Roma 10 si attiva con varie iniziative
- supportate dalla Parrocchia - al fine di raccogliere fondi
da destinare all'aiuto fisico e
PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo morale dei bambini che l'Ordine stesso ospita in RomaUnione nia.
mistica
E' una comunità molto
povera,
al limite della sussiLa fede pur unendoci intimamen- stenza, che vive in una baracte a Cristo, sottoli- copoli senza fogne, senza
nea la distinzione tra
luce ed ospita circa 400 bamnoi e Lui.
Ma, secondo Pao- bini da zero a quattordici anni
lo, la vita del cri- che le suore sfamano ed allestiano ha pure una
componente
che vano anche con il nostro aiuto
potremmo dire “mi- economico.
stica”, in quanto
Il contributo richiesto per
comporta un’imme- il concerto è di almeno 5
desimazione di noi
con Cristo e di Cri- euro e sarà completamente
devoluto, tramite le Suore, ai
sto con noi.
bambini del centro “MunCatechesi, 8.11.06
dial".
Il percorso di educazione alla fede
della Confraternita di Santa Maria
D
quando sarebbe più facile imparare da
A QUALCHE anno nella ParDurante l’Ottava di Pasqua, venerdì
Lei, affidarsi ed obbedire. Dove obbedire
rocchia un gruppo di uomini li17 aprile, il nostro carissimo Costanzo De Marco sarà ordinato dianon è la rinuncia alla propria libertà, ma
beramente si è messo insieme per
cono, nella Cattedrale di Lucera, dal
è la cosa più ragionevole da fare.
riproporre l’antica Confraternita di Santa
suo Vescovo Mons. Mimmo CornacGuardando la vita di Maria, che le
Maria delle Grazie.
chia. Ce ne rallegriamo e lo accomfeste mensili scandiscono, si percorre
pagniamo con la preghiera.
Inizialmente è stata l’occasione della
questo cammino, si sperimenta la
festa della Madonna delle Grazie
possibilità che “il metodo” sia vaa muovere queste persone, ma
lido anche per noi.
successivamente la riflessione di
Maria è la certezza della nostra
alcuni, la proposta di Don Ernesto
speranza:
guardando alla certezza
prima e Don Romano poi, ha pian
Il 28 febbraio il gruppo anziani della nostra Parpiano fatto scoccare la scintilla.
della vita di Maria, il dire di sì, il
rocchia si è recato in ritiro spirituale presso la “FraLa proposta di recuperare la
terna Domus” di Sacrofano. Sotto la guida di Don
seguire la Promessa di compiCicero, coadiuvato dal diacono Edoardo, ci si è racConfraternita, dotare i suoi
mento per Lei non solo è stato racolti in meditazione e preghiera.
membri di un abito, di presentare
gionevole, ma l’ha portata alla
Il gruppo ha riflettuto sul messaggio che ogni douno statuto presso il Vicariato
glorificazione, l’ha portata al comenica quaresimale vuole inviare al cuore ed alla
non ha nulla di folkloristico: si è
spetto di Dio e rende così ragionemente dei cristiani. Don Cicero ha spiegato il signitrattato piuttosto di delineare un
ficato più autentico di “conversione” e, con la senvole, certa la nostra speranza.
tita partecipazione dei fedeli alla celebrazione della
percorso di educazione alla fede
E la Madonna delle Grazie conSanta Messa, si è venuta a creare una intensa atcentrato sulla figura di Maria.
tinua
a dare dei segni alla nostra
mosfera spirituale.
Ormai da due anni con cacomunità parrocchiale, non ultimi
Durante
il
pranzo
il
gruppo
ha
festeggiato
l’onodenza mensile la Confraternita si
l’adesione alla Confraternita di
mastico di Don Romano. Un sole splendente ha ririunisce con il Parroco per un inscaldato il cuore a tutti (e non solo il cuore, dopo il
nuove persone.
contro di “scuola mariana”: Don
lungo periodo di freddo).
La richiesta di servizio che la
Un altro momento di forte emozione si è vissuto
Romano guida in un percorso di
Parrocchia
chiede alla Confraterdurante la recita del Rosario davanti alla grotta soconoscenza della figura di
nita,
il
portare
l’icona della Mavrastata
dalla
statua
della
Madonna
di
Lourdes,
Maria, delle feste mariane che si
mentre
i
raggi
del
sole,
filtrando
attraverso
il
fodonna
delle
Grazie
in pellegripresentano con cadenza mensile.
gliame degli alberi, illuminavano la scena facendo
naggio
nei
palazzi
del
quartiere,
Solo il desiderio di imparare
risplendere il dolce viso della Santa Vergine.
per
pregarLa
con
il
Santo
Rosario,
da Maria d’altronde può spingere
Il gruppo si è poi raccolto in preghiera davanti
costituiscono momenti di educaalla tomba di Don Francesco Bisinella, fondatore
questi uomini ad incontrarsi al
zione alla fede per ciascuno di noi.
della “Fraterna Domus” da lui fortemente voluta e
termine di faticose giornate di larealizzata
per
ospitare
quanti
desiderano
trascorrere
La partecipazione della Confravoro, spesso per qualcuno anche
un
periodo
di
raccoglimento
e
di
ricerca
interiore
in
ternita
alla preparazione della festa
lontano da Roma, magari saluna struttura confortevole ed adatta ad ogni età.
della
Madonna
è nella stessa tractando la cena.
Dopo l’illustrazione delle caratteristiche del
cia:
il
servizio
a Colei che serL’esempio di Maria indica il
complesso da parte di una missionaria, la giornata
vendo Gesù è divenuta Madre
si è conclusa con il rientro a Roma nel tardo popercorso, il metodo:” Sì, accada
meriggio.
della Chiesa.
di me secondo la Tua parola”.
VELIA
Spesso ci affanniamo tanto
nelle nostre vicende quotidiane,
Gli anziani in ritiro
“F ac emo bene adesso c h’avemo tempo”
FRA’ ALBENZIO
Domenica 8 marzo 2009
N. 216
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 8 marzo
2ª DI QUARESIMA
S. Giovanni di Dio; S. Provino; S. Litifredo
Gn 22,1-2.9a.10-13.15-18; Sal 115 (116);Rm 8,31b-34; Mc 9,2-10
Questi è il Figlio mio, l’amato
Lunedì 9 marzo
S. Francesca Romana
S. Vitale da Castronuovo; S. Caterina
Dn 9,4-10; Sal 78; Lc 6,36-38
Perdonate e vi sarà perdonato.
Martedì 10 marzo
S. Simplicio; S. Attala
Is 1,10.16-20; Sal 49; Mt 23,1-12
Dicono e non fanno.
Mercoledì 11 marzo
S. Costantino
S. Benedetto; B. Giovanni B. Righi
Ger 18,18-20; Sal 30; Mt 20,17-28
Lo condanneranno a morte.
Giovedì 12 marzo
S. Teofane
B. Fina; B. Giustina Francucci Bezzoli
Ger 17,5-10; Sal 1; Lc 16,19-31
Hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro i mali;
ora lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti.
Venerdì 13 marzo
S. Cristina; S. Leandro
S. Eraldo; s. Ansovino; b. Pietro III
Gn 37,3-4.12-13.17b-28; Sal 104; Mt 21,33-43.45-46
Costui è l’erede: venite, uccidiamolo!
Sabato 14 marzo
S. Matilde; S. Lazzaro
B. Giacomo Cusmano
Mic 7,14-15.18-20; Sal 102; Lc 15,1-3.11-32
Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.
EUCARESTIA E SALVEZZA
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
«LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
275. Come viene chiamato
questo Sacramento?
L'insondabile ricchezza di questo Sacramento si esprime
con diversi nomi, che evocano suoi aspetti particolari. I più
comuni sono: Eucaristia, Santa Messa, Cena del Signore, Frazione del pane, Celebrazione eucaristica, Memoriale della
passione, della morte e della risurrezione del Signore, Santo
Sacrificio, Santa e Divina Liturgia, Santi Misteri, Santissimo
Sacramento dell'altare, Santa Comunione.
276. Come si colloca l'Eucaristia
nel disegno divino della salvezza?
Nell' Antica Alleanza l'Eucaristia è preannunziata soprattutto nella cena pasquale annuale, celebrata ogni anno dagli
Ebrei con i pani azzimi, a ricordo dell'improvvisa e liberatrice partenza dall'Egitto. Gesù l'annuncia nel suo insegnamento e la istituisce celebrando con i suoi Apostoli l'Ultima
Cena durante un banchetto pasquale. La Chiesa, fedele al comando del Signore: «Fate questo in memoria di me» (1 Cor
11,24), ha sempre celebrato l'Eucaristia, soprattutto la domenica, giorno della risurrezione di Gesù.
❖ I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati,
nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio
eterno,
- ADRIANA TRANZOLA, di anni 84
- CECILIA CONNOLY, di anni 70.
Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze.
APPUNTAMENTI
 Domani, lunedì 16 marzo, alle ore 19, in
sala Spina, riunione dell’Azione Cattolica

Domani, lunedì 16 marzo, alle ore 21, riunione della Confraternita della Madonna delle
Grazie.

Mercoledì, dopo la S. Messa delle 9, riunione del gruppo delle Vincenziane.
277. Come si svolge
la celebrazione dell'Eucaristia?

Si svolge in due grandi momenti, che formano un solo atto
di culto: la liturgia della Parola, che comprende la proclamazione e l'ascolto della Parola di Dio; la liturgia eucaristica,
che comprende la presentazione del pane e del vino, la preghiera o anafora, che contiene le parole della consacrazione,
e la comunione.

Gli aforismi sono vasi,
che il lettore
riempie con il suo vino
 Sabato 28 marzo faremo un pellegrinaggio
parrocchiale a S. Rita da Cascia. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi presso l’ufficio parrocchiale.
Mercoledì alle ore 21, in sala S. Francesco,
riunione mensile aperta a tutti dell’Associazione
culturale “Il Ventilàbro” sull’Enneagramma: un
metodo per la conoscenza di se stessi in vista
della conversione.
Sabato 21, alle ore 17, in sala Spina, conferenza su S. Paolo, tenuta da Sr. Laetitia sul
tema: “Sofferenza e gloria”.
GIUSEPPE PREZZOLINI
Sabato prossimo,
21 marzo, alle ore 17
Suor Laetitia terrà una
CONFERENZA SU S. PAOLO
N. 217
SOFFERENZA
E GLORIA
“Io ritengo che le sofferenze del tempo presente
non sono paragonabili alla gloria futura che si manifesterà in noi” (Rm 8, 18) .
San Paolo, come tutti noi, ha conosciuto momenti di grande sofferenza, di buio, di solitudine.
Eppure quasi ogni sua lettera comincia e finisce
con parole di rendimento di grazie, e tutti i suoi
scritti riflettono la gioia profonda che ha nel cuore,
gioia di uno che ha “lo sguardo fisso su Gesù”,
gioia di uno che “sa a chi ha creduto” (2 Tim, 1,
12), gioia di uno che ha capito che siamo in continua
PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo trasformazione “di gloria
in gloria” (2 Cor 3, 18),
Conquistato verso la pienezza della
luce eterna.
Paolo ci insegna che
Paolo è stato intimamente “conquista- “la speranza non delude”
to” da Cristo – (Rm 5, 5), che è un’arma
“ c o m p r e h e n s u s potente contro lo scoragsum a Christo Iesu” giamento…
Il sabato 21 marzo alle
(Fil 3,12) -…, e come
come, nel
cercheremo
17
tale non è più lui che
quotinostro
del
concreto
vive, ma Cristo vive
vivere
possiamo
diano,
in lui – “vivo autem
nella speranza, affinché
iam non ego, vivit
ogni nostra sofferenza divero in me Christus venti occasione di avvici[non sono più io che namento a Dio, che ci
vivo, ma Cristo vive vuole coeredi di Cristo, e
in me]” (Gal 2,20).
quindi partecipi della sua
Omelia, 24.3.06 gloria.
Sr MARIE LAETITIA OP
Per uscire da tanti luoghi comuni
I TESORI DELLA CHIESA
T
ANTE e tante volte mi sono sentito
dire “…ma il Papa\la Chiesa parlano
dei poveri e poi il Vaticano, le ricchezze… come la mettiamo…?!” Domanda
spesso legittima, ma non sempre accomodante.
Perché, a mio sempre più certo parere, la
Chiesa non può essere la scusa per non fare i
conti con Dio. Non vorrò legittimare alcune
esagerazioni che sono a carattere prettamente
personale di alcuni ecclesiastici in senso stretto
e non (perché la Chiesa non è solo il papa o i
preti, ma anche loro) ma mi piacerebbe mettere
in luce alcuni aspetti che possono far uscire dai
soliti luoghi comuni. La Chiesa è la Sposa di
Cristo e come tale vive per il suo Signore e per
Lui è «adorna» (Cfr Ap 21, 2).
E tutto ciò che di prezioso è in essa è per
Lui. Come diceva il Santo più povero dei poveri, Francesco d’Assisi, nella lettera ai custodi:
“vi prego, che più che se riguardasse me stesso
che, (…) supplichiate i chierici di venerare
sopra ogni cosa il Santissimo Corpo e Sangue
del Signore nostro Gesù Cristo (…). I calici, i
corporali, gli ornamenti dell’altare e tutto ciò
che serve al sacrificio, devono essere preziosi.”
Perché? Perché Francesco chiede ai custodi di
supplicare i preti a non essere o a usare sciatterie mascherate di povertà per le cose che riguardano la Chiesa e il Signore? Per amore.
Non può esistere altro motivo. E il di più "viene
dal maligno". Certo la prima e più importante
cosa preziosa per Dio è il cuore puro dei suoi
figli ma, come ogni giovane e come ogni uomo
che ama la sua ragazza e la sua moglie, che per
lei darebbe se stesso e che per lei, per amore,
non perde occasione di farla sentire importante,
di renderla sempre più bella, così è la Chiesa
per il Signore e viceversa. E questa è la base
del discorso, prettamente spirituale e che chiunque è innamorato può certamente comprendere.
Poi c’è da tenere in conto altri aspetti di ordine certamente pratico ma che si innestano in
questo; di questi “beni” la Chiesa né è custode
per chi, nei secoli, per amore di Dio li ha rea-
Gesù si trovava a Betània nella
casa di Simone il lebbroso. Mentre stava
a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore;
ruppe il vasetto di alabastro e versò l’unguento sul suo capo. Ci furono alcuni
che si sdegnarono fra di loro "Perché
tutto questo spreco di olio profumato?
Si poteva benissimo vendere quest’olio
a più di trecento denari e darli ai poveri!
". Ed erano infuriati contro di lei. Allora
Gesù disse "Lasciatela stare; perché le
date fastidio? Ella ha compiuto verso di
me un’opera buona; i poveri infatti li
avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi
avete sempre. Essa ha fatto ciò ch’era
in suo potere, ungendo in anticipo il mio
corpo per la sepoltura. In verità vi dico
che dovunque, in tutto il mondo, sarà
annunziato il vangelo, si racconterà
pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto".
(Mc 14, 3-8)
lizzati... e dunque molti sono ex voto... espressione cioè di fede e ringraziamento e la chiesa
per questo non può sbarazzarsene ...per i poveri... altrimenti farebbe come Giuda (e non a
caso proprio lui) che rimproverava la Maddalena di sprecare l'olio prezioso di puro nardo su
Gesù invece che venderlo per dare il ricavato ai
poveri. Gesù rimprovera duramente Giuda perchè in quello "spreco" c'è un puro atto d'amore
e lui con la scusa dei poveri ne è geloso e non se
ne accorge. E Gesù aggiunge: “i poveri li avete
sempre con voi…” dunque non utilizzateli come
scusa… anche perché sarebbe offensivo, tra l'altro, nei loro confronti. Ed è ancora più offensivo nascondere la povertà dietro una distorta
idea di un Gesù poveraccio o straccione.
Gesù non era un poveraccio, avrebbe legittimato la povertà altrimenti. Gesù era semplice:
è diverso. È nato in una stalla perchè non c'era
posto nell'albergo (da tenere presente, anche in
contesto storico,albergo\\ stanza\ casa...) se ci
fosse stato, Giuseppe che era falegname avrebbe
tranquillamente pagato. Gesù era un maestro, un
rabbì e indossava le vesti proprie del maestro.
Nel Vangelo si dice che sulla tunica tirarono la
sorte invece che dividerla. Perché? Perché era
cucita tutta d'un pezzo, dunque preziosa.
Ora, facendo la dovuta attenzione, si giudica la chiesa mentre il mondo non esita ad indossare abiti all’ultimo grido e occhiali
all’ultima moda; e occorre ricordare che non è
sempre oro ciò che luccica. Riporto un episodio
di un Vescovo che era in visita pastorale nella
sua diocesi, episodio che mi ha molto colpito e
che ho vissuto in una diversa circostanza in
prima persona. Questo Vescovo era in una
scuola superiore e parlava della povertà. Una
ragazza, con tono saccente, si alza e grida: “Eccellenza, mentre mi parla della povertà lei indossa una croce d’oro sul petto!?” Il vescovo, si
avvicina, la guarda negli occhi, si toglie la
croce e le dice: “portala con te, ad un orafo e
fatti dire il valore. Poi sarai libera di farne ciò
che vuoi”. La ragazza il giorno dopo chiede
scusa al vescovo. L’aveva portata e aveva scoperto che era di ottone placcato e che i suoi giovani gli avevano regalato quando era diventato
vescovo.
A me invece è successo una volta col calice, regalatomi quando sono diventato sacerdote qualche mesetto fa. Una persona mi dice
dopo un discorso insieme sulla Chiesa e i poveri: “sì, don Francesco, hai ragione. Però tu
oggi la Messa l’hai celebrata con un calice
d’oro.” …io la Messa l’avrei potuta celebrare
tranquillamente con un calice d’oro perché “ti
amo Signore” ma quel calice era, anzi è, di metallo placcato in oro. Ma la bellezza, salverà il
mondo. Quale bellezza. Unicuique suum.
don FRANCESCO TARANTINOE
“F ac emo bene adesso c h’avemo tempo”
FRA’ ALBENZIO
Domenica 15 marzo 2009
N. 217
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 15 marzo
3ª DI QUARESIMA
S. Luisa de Marillac; b. Artemide Zatti
Es 20,1-17; Sal 18 (19); 1 Cor 1,22-25; Gv 2,13-25
Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere.
Lunedì 16 marzo
S. Eriberto
Ss. Ilario e Taziano; B. Giovani Sordi
2 Re 5,1-15; Sal 41 e 42; Lc 4,24-30
Gesù, come Elia ed Eliseo, non viene mandato soltanto per
i Giudei, ma per tutti gli uomini.
Martedì 17 marzo
S. Patrizio
S. Geltrude; B. Corrado
Dn 3,25.34-43; Sal 24; Mt 18,21-35
Se non perdonerete di cuore al vostro fratello, il Padre non vi perdonerà.
Mercoledì 18 marzo S. Cirillo di Gerusalemme
S. Frediano; S. Salvatore Grionesos da Horta
Dt 4,1.5-9; Sal 147; Mt 5,17-19
Chi osserverà e insegnerà i precetti sarà considerato
grande nel regno dei cieli.
Giovedì 19 marzo
S. GIUSEPPE
S. Giovanni; B. Sibillina Biscossi
2 Sam 7,4-5a.12-14a.16; Sal 88; Rm 4,13.16-18.22; Mt
1,16.18-21.24a
opp.
Lc
2,41-51a
Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.
Venerdì 20 marzo S. Archippo; B. Ambrogio Sansedoni
Os 14,2-10; Sal 80; Mc 12,28-34
Il Signore Dio nostro è l’unico Signore: lo amerai.
Sabato 21 marzo
S. Benedetta Cambiagio
Frassinello; S. Nicola di Flüe
Os 6,1-6; Sal 50; Lc 18,9-14
Il pubblicano tornò a casa sua giustificato, a differenza del fariseo.
MEMORIALE DI CRISTO
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
«LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
278. Chi è il ministro
della celebrazione dell'Eucaristia?
È il sacerdote (Vescovo o presbitero), validamente ordinato, che agisce nella Persona di Cristo Capo e a nome della
Chiesa.
279. Quali sono gli elementi essenziali
e necessari per realizzare l'Eucaristia?
Sono il pane di frumento e il vino della vite.
280. In che senso l'Eucaristia
è memoriale del sacrificio di Cristo?
L'Eucaristia è memoriale nel senso che rende presente e
attuale il sacrificio che Cristo ha offerto al Padre, una volta
per tutte, sulla Croce in favore dell'umanità. Il carattere sacrificale dell'Eucaristia si manifesta nelle parole stesse dell'istituzione: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi» e
«Questo calice è la nuova alleanza nel mio Sangue, che viene
versato per voi» (Lc 22,19-20). Il sacrificio della Croce e il
sacrificio dell'Eucaristia sono un unico sacrificio. Identici
sono la vittima e l'offerente, diverso è soltanto il modo di offrirsi: cruento sulla Croce, incruento nell'Eucaristia.
281. In quale modo la Chiesa
partecipa al sacrificio eucaristico?
Nell'Eucaristia, il sacrificio di Cristo diviene pure il sacrificio delle membra del suo Corpo. La vita dei fedeli, la loro
lode, la loro sofferenza, la loro preghiera, il loro lavoro sono
uniti a quelli di Cristo. In quanto sacrificio, l'Eucaristia viene
anche offerta per tutti i fedeli vivi e defunti, in riparazione
dei peccati di tutti gli uomini e per ottenere da Dio benefici
spirituali e temporali. Anche la Chiesa del cielo è unita nell'offerta di Cristo.
Fai quello che puoi
con quello che hai,
nel posto in cui sei.
THEODORE ROOSEVELT
Oggi in 3000 piazze
l’UNITALSI
ripete l’offerta di
❖ I NOSTRI LUTTI - Ci ha lasciati, nei
giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno,
- MARIA CRISTINA GIANNATIEMPO, di 71 anni.
Ai familiari della scomparsa le nostre sentite condoglianze.
❖ PROMESSI SPOSI - come risulta dal-
l’apposita pubblicazione degli atti esposti in fondo alla
Chiesa - sono
EMANUELE DE ANGELIS e SIMONA OTTAVIANI
PAOLO COLLARINI e FABIOLA ESPOSITO
GIUSEPPE LODIA e MARIANNA MANGONE
GABRIELE AUBERT e MONICA LOMBARDI.
Agli interessati ed ai parenti tutti, i nostri migliori auguri.
APPUNTAMENTI

Venerdì prossimo, 27 marzo, alle
ore 17,30, la Via Crucis sarà animata dai
bambini della Comunione.

Mercoledì 25 marzo è la solennità
dell’Annunciazione del Signore,

Sabato prossimo, 28 marzo, alle
ore 21, in Chiesa, l’Associazione “Il Ventilàbro” rappresenta:
«Il sogno di Geronzio»
UN OLIVO PER LA PACE
N. 218
GEMME
DI SOLIDARIETA’
Sabato 28 febbraio in oltre 200 supermercati di Roma e
del Lazio si è svolta la 9^ Raccolta di Solidarietà organizzata
dall’Associazione Banco alimentare di Roma, con il patrocinio, fra gli altri, del Comune e della Provincia di Roma, Caritas e Comunità di S. Egidio. Anche quest’anno la nostra
Parrocchia ha collaborato alla raccolta che si è tenuta presso
la GS di Piazzale degli Eroi dove adulti, giovani e ragazzi
aderenti alle varie realtà parrocchiali, coordinati da Don Antonio e Don Cicero, si sono alternati per l’intera giornata garantendo una presenza costante presso il supermercato
invitando i clienti a donare quanto loro possibile per aiutare
i più bisognosi e raccogliendo e inscatolando quanto donato.
Ancora una volta, come capita più volte durante l’anno,
alla nostra Parrocchia sono stati
destinati 55 scatole (oltre 600
PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo Kg) di derrate alimentari destinate ad aiutare le oltre 200 persone fra singoli e gruppi
familiari della nostra Parrocchia mirabilmente assistiti, in
particolar modo, dalle signore
Voi siete diventati del Gruppo delle Vincenziane e
uno in Cristo dice dalla Caritas.
Un «grazie» va a tutti quelli
Paolo (cfr.Gal3,28).
Non una cosa sola, che hanno dato un grande attema uno, un unico, stato di solidarietà con le loro
un unico soggetto donazioni.
Un grazie particolare va alnuovo. Questa liberazione del nostro io l’Associazione del Banco Alidal suo isolamento, mentare di Roma per il costante
questo trovarsi in sostegno che fornisce alla noun nuovo soggetto stra Parrocchia.
Un grazie di cuore va a tutti
è un trovarsi nella
vastità di Dio e un coloro che hanno donato un po’
essere trascinati in del loro tempo per aiutare i più
una vita che è uscita deboli, con l’augurio che nella
già ora dal contesto nostra Parrocchia possa sempre
del “muori e divieni” più germogliare e fiorire la cultura della solidaOmelia, 15.4.06 rietà.
Trasformazione
dell’io
«Fanno respirare il cuore»
GLI ESERCIZI SPIRITUALI
D
URANTE
il periodo della Quaresima
UR
il bisogno di preghiera diviene più
pressante, perché questo è il periodo di
avvicinamento all’evento fondamentale della
nostra fede: la passione, la morte e la resurre-
Mi chiedi:
Perché pregare?
Ti rispondo: per vivere.
Sì: per vivere veramente, bisogna
pregare. Perché? Perché vivere è
amare: una vita senza amore non è vita.
È solitudine vuota, è prigione e tristezza.
Vive veramente solo chi ama: e ama
solo chi si sente amato, raggiunto e trasformato dall’amore. Come la pianta che
non fa sbocciare il suo frutto se non è
raggiunta dai raggi del sole, così il cuore
umano non si schiude alla vita vera e
piena se non è toccato dall’amore.
Ora, l’amore nasce dall’incontro e
vive dell’incontro con l’amore di Dio, il
più grande e vero di tutti gli amori possibili, anzi l’amore al di là di ogni nostra
definizione e di ogni nostra possibilità.
Pregando, ci si lascia amare da Dio e si
nasce all’amore, sempre di nuovo. Perciò, chi prega vive, nel tempo e per
l’eternità.
Mi dici: ma io non so pregare! Mi
chiedi: come pregare? Ti rispondo: comincia a dare un po’ del tuo tempo a Dio.
All’inizio, l’importante non sarà che questo tempo sia tanto, ma che tu glielo dia
fedelmente. Fissa tu stesso un tempo
da dare ogni giorno al Signore, e daglielo fedelmente, ogni giorno, quando
senti di farlo e quando non lo senti.”
BRUNO FORTE
«Lettera sulla preghiera»
zione di Gesù Cristo.
In questo contesto di necessità gli Esercizi
Spirituali sono l’occasione “speciale” sia di
preghiera personale – tra il silenzio, la Parola e
le parole di chi ci ha preceduto sulla via della
preghiera – sia di preghiera comunitaria.
E anche quest’anno la nostra comunità ha
svolto nella settimana dal 9 al 13 marzo scorso
i suoi Esercizi con le meditazioni di Padre Luciano Larivera, gesuita di Civiltà Cattolica, e
nell’ultima sera con la celebrazione della liturgia penitenziale, presieduta dalVescovo di settore, Mons. Benedetto Tuzia. Le meditazioni di
Padre Luciano hanno avuto per oggetto brani
scelti dalle Lettere di San Paolo e, attraverso
l’analisi dell’esperienza di quest’Apostolo, ci
hanno permesso una riflessione su alcuni temi
fondamentali per la nostra vita cristiana, come
la conversione, il primato della carità, i carismi
e il loro discernimento.
Per coloro che hanno potuto partecipare
con assiduità agli incontri e per me in particolar modo, gli Esercizi del tempo di Quaresima
sono il momento privilegiato per far respirare il
cuore più a fondo dentro se stessi e per incontrarci la sera come laici che, pur affrontando il
vivere tra mille responsabilità, impegni, “corse”
nel mondo, smarrendo a volte le tracce del nostro Dio presente nella Storia, “decidono” di
trovare tempo per Dio.
E come dice sempre Mons. Bruno Forte
“….all’inizio, potrà sembrarti che il tempo per
tutto questo sia troppo lungo, che non passi
mai: persevera con umiltà, dando a Dio tutto il
tempo che riesci a dargli, mai meno, però, di
quanto hai stabilito di potergli dare ogni giorno.
Vedrai che di appuntamento in appuntamento
la tua fedeltà sarà premiata, e ti accorgerai che
piano piano il gusto della preghiera crescerà in
te, e quello che all’inizio ti sembrava irraggiungibile, diventerà sempre più facile e bello.
Capirai allora che ciò che conta non è avere
risposte, ma mettersi a disposizione di Dio: e
vedrai che quanto porterai nella preghiera sarà
poco a poco trasfigurato.”
NICOLETTA GANAPINI
Oggi, in tremila piazze italiane,
tornano le piantine d'olivo
per l'ottava giornata nazionale Unitalsi
PER TE
UN PICCOLO GESTO
PER LORO
UN GRANDE DONO
L'U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana per il Trasporto
degli Ammalati a Lourdes e ai
Santuari Internazionali) torna,
per l'ottavo anno consecutivo,
nelle maggiori piazze italiane
per festeggiare la sua giornata
nazionale.
Una gioiosa occasione nella
quale sarà offerta una piantina
d'olivo simbolo di pace.
L'Unitalsi è l'associazione
che, da più di cent'anni con i
suoi grandi pellegrinaggi e
oggi, grazie ai suoi circa centomila volontari, è in grado di realizzare numerosi progetti come:
le Case Famiglia per le persone
disabili e sole, gli appartamenti
d'accoglienza per le famiglie
dei bambini che arrivano nei
grandi centri ospedalieri, i progetti di intervento in favore di
anziani soli.
Aderendo all'iniziativa sarà,
così, possibile contribuire insieme all'associazione a sostenere tutti gli impegni e le
iniziative di solidarietà promosse dall'Unitalsi per aiutare
bambini, sofferenti, disabili e
anziani ad affrontare le loro necessità, la malattia e la solitudine.
Per informazioni chiama il
numero verde 800 062 026
“F ac emo bene adesso c h’avemo tempo”
FRA’ ALBENZIO
Domenica 22 marzo 2009
N. 218
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 22 marzo
4ª DI QUARESIMA
S. Benvenuto; s. Lea
2 Cr 36,14-16.19-23; Sal 136 (137); Ef 2,4-10;Gv 3,14-21
Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
Lunedì 23 marzo
S. Turibio de Mongrovejo
S. Ottone; b. Pietro; B. Annunziata Cocchetti
Is 65,17-21; Sal 29; Gv 4,43-54
Va’, tuo figlio vive.
Martedì 24 marzo
S. Severo; B. Giovanni del Bastone
Ez 47,1-9.12; Sal 45; Gv 5,1-3.5-16
Sull’istante quell’uomo guarì.
S. Romolo
Mercoledì 25 marzo ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE
S. Quirino; B. Placido Riccardi; Comm. santo ladrone
Is 7,10-14; Sal 39; Eb 10,4-10; Lc 1,26-38
Ecco, concepirai e darai alla luce un figlio.
Giovedì 26 marzo
S. Lucia Filippini
S. Emanuele; Ss. Baronzio e Desiderio
Es 32,7-14; Sal 105; Gv 5,31-47
Vi accusa Mosè, nel quale avete posto la vostra speranza.
Venerdì 2 7 marzo S. Lidia; B. Pellegrino da Falerone
B. Panacea de' Muzzi; B. Francesco Faá di Bruno
Sap 2,1a.12-22; Sal 33; Gv 7,1-2.10.25-30
Cercavano di arrestare Gesù, ma non era ancora venuta la sua ora.
Sabato 28 marzo
S. Cono; B. Antonio Patrizi
Ger 11,18-20; Sal 7; Gv 7,40-53
Il Cristo viene forse dalla Galilea?
«TRANSUSTANZIAZIONE»
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
«LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
282. Come Gesù è presente nell'Eucaristia?
Gesù Cristo è presente nell'Eucaristia in modo unico e incomparabile. È presente infatti in modo vero, reale, sostanziale: con il suo Corpo e il suo Sangue, con la sua Anima e la
sua Divinità. In essa è quindi presente in modo sacramentale,
e cioè sotto le specie eucaristiche del pane e del vino, Cristo
tutto intero: Dio e uomo.
283. Che cosa significa transustanziazione?
Transustanziazione significa la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo, e di tutta
la sostanza del vino nella sostanza del suo Sangue. Questa
conversione si attua nella preghiera eucaristica, mediante l'efficacia della parola di Cristo e dell'azione dello Spirito Santo.
Tuttavia, le caratteristiche sensibili del pane e del vino, cioè
le «specie eucaristiche», rimangono inalterate.
284. La frazione del pane divide Cristo?
La frazione del pane non divide Cristo: egli è presente
tutto e integro in ciascuna specie eucaristica e in ciascuna sua
parte.
285. Fino a quando continua
la presenza eucaristica di Cristo?
Essa continua finché sussistono le specie eucaristiche.
A compiacersi
del «semplice», ci vuole
un'anima grande.
ARTURO GRAF
Insieme con «Grazie»
è disponibile il pieghevole
con gli orari dei riti della
❖
I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati,
nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio
eterno,
- GABRIELLA ZINGALES, di 87 anni
- TERESA ASTOLFI, di 95 anni
- LUCIA QUARRA, di 78 anni.
Ai familiari delle scomparse le nostre sentite condoglianze.
APPUNTAMENTI
 La periodica riunione dell’Azione
Cattolica è rinviata a lunedì 6 aprile, alle
ore 19, in Sala Spina, .
 Giovedì 2 aprile anniversario della
morte del Servo di Dio Papa Giovanni
Paolo II., alle 18,00 in S. Pietro, il Papa
presiede una S. Messa per i giovani. Chi
desidera parteciparvi può chiedere i biglietti a don Antonio; si parte dalla Parrocchia alle ore 16,30.
 Giovedì,alle ore 16,30, Ora Santa
animata dall’Apostolato della Preghiera;
al termine, riunione del Gruppo.

Venerdì 3 è il primo venerdì del
mese. Dopo la S. Messa delle 9, lodi e
adorazione fino alle 11. Nel pomeriggio
la S. Messa è alle 17,15; poi vespri e adorazione fino alle 21. Alle 21 la Via Crucis.
 Sabato pellegrinaggio di prefettura
a S. Paolo presieduto dal Vescovo di
settore Mons. Benedetto Tuzia. Andremo con la metro. Partenza dalla Parrocchia alle ore 14,30.
SETTIMANA SANTA
N. 219
RITIRO QUARESIMALE
DEGLI ANIMATORI LITURGICI
Il pomeriggio di spiritualità curato dalle Figlie della
Chiesa, con il contributo personale di don Crocifisso, ha arricchito sensibilmente, quest’anno, l’itinerario quaresimale di
conversione e di rinnovamento interiore promosso dalla nostra Parrocchia. Sabato 14 marzo, nella casa delle religiose in
Viale Vaticano, suor Ginevra e suor Mara, insieme con le loro
consorelle, hanno offerto ai membri del Coro e a quanti a
vario titolo sono impegnati nel servizio dell’animazione liturgica, un tempo di riflessione e di preghiera, per vivere più
consapevolmente e degnamente il mistero pasquale.
Don Crocifisso ci ha proposto una intensa meditazione
sulla morte di Gesù, tra Maria e il Discepolo amato, sulla base
del vangelo di Giovanni. In questa scena la Croce ci comunica
appieno il testamento di Gesù:
Dio ci ama fino alla fine. Colui
PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo che poteva non morire ha deciso di rivestirsi di umanità per
morire e risorgere, e sconfiggendo la morte trascina tutti gli
San Paolo… così uomini con Sé, se lo accolgono,
rassicura i cristiani nel Suo destino di gloria. Nella
di Corinto: “Voi sie- scena è presente anche la
te nel nostro cuore, Chiesa, con la potenza vitalizper morire insieme e zante dei Sacramenti, luogo e
insieme vivere” (2 strumenti donatici da Dio per
conseguire la salvezza eterna.
Cor 7,3).
Come non riconoscere nel
Ciò che si verifica
tra l’Apostolo e i Cristo innalzato sulla croce
suoi cristiani deve, l’eterno e sconfinato amore di
ovviamente, valere Dio per l’uomo, come non ralprima di tutto per il legrarci e commuoverci al
rapporto tra i cri- tempo stesso per questo dono
stiani e Gesù stes- supremo di grazia? Questi, also: morire insieme, lora, gli spunti proposti da don
vivere insieme, sta- Crocifisso per la riflessione sire nel suo cuore lenziosa, accompagnata da un
come Lui sta nel no- discreto sottofondo musicale di
brani sacri di Vivaldi e Mozart,
stro.
scelti da suor Mara per favorire
Catechesi, 27.9.06 il nostro raccoglimento. Poi, il
momento della condi- >>>
Sequela
ANIMATORI
LITURGICI
>>> visione, seguito da una gradita
pausa con tè e biscotti.
La seconda parte del pomeriggio l’abbiamo dedicata a una preghiera più raccolta davanti al Tabernacolo. Suor Mara ci
ha parlato della ricca simbologia della cappella, partendo dal motivo ricorrente dei
tralci e della vite fino alla suggestiva raffigurazione di colombe rappresentate in
volo lungo le pareti fino alla vòlta dove,
sempre più stilizzate, stanno a significare
la progressiva e intensa compenetrazione
nella luce divina. In alto, sulla parete di
fondo, Maria, la Perfetta tra le creature, incisa su una stele di alabastro. Abbiamo sostato a lungo esprimendo con la preghiera e
con il canto la nostra riconoscenza a Dio, in
un clima di profonda elevazione spirituale.
La nostra attenzione era rivolta al Crocifisso posto sul Tabernacolo, sormontato
da un arco recante l’effige dello Spirito
Santo, lo stesso Spirito che aleggiava sulle
acque al momento della Creazione. Tutta
la Cappella, che raffigura la Chiesa, simboleggiata da due barche con le vele spiegate –
la Chiesa d’Oriente e la Chiesa d’Occidente
- poste ai lati dell’altare, s’impernia su Gesù,
che il Padre proteso ad abbracciare il
mondo, ha voluto mandare a noi in un corpo
per la potenza dello Spirito: tutto si irradia
dalla Croce, tutto vi converge, a tutto la persona di Cristo morto e risorto conferisce
senso e bellezza!
Con il canto finale abbiamo realmente
espresso la nostra gratitudine a Dio e il desiderio di corrispondere in questa Pasqua ad
un Amore così totale, premuroso ed incessante. Ringraziamo di cuore suor Ginevra e
suor Mara, le loro comunità e don Crocifisso
per questo ritiro spirituale preparato accuratamente, profondo, sentito: è stata un’esperienza preziosa, un dono per tutti noi.
ILCOROEGLIANIMATORILITURGICI
Per i Gruppi di Cresima e dopoCresima
IL RITIRO DI QUARESIMA
Con mia grande gioia, domenica 15
marzo presso il Pontificio Seminario RoRomano Maggiore, abbiamo vissuto un ritiro
di Quaresima con i gruppi di Cresima e
postCresima della parrocchia.
Appena arrivati, dopo qualche notizia
storica e artistica siamo andati a venerare
la protettrice e patrona di tutti i seminariseminaristi ed ex alunni: Maria Santissima Madre
della Fiducia. Si trova in una piccola capcappella a lei dedicata e che è il cuore del seminario. Questa immagine della Madonna
venerata con il titolo di Madre della FiduFiducia è presente nel seminario fin dalle sue
origini.
Ci siamo poi recati nella cappella magmaggiore, nella quale abbiamo celebrato le
lodi, presiedute da don Antonio. La capcappella maggiore, voluta dal Beato Giovanni
XXIII (ex alunno) occupa la parte centrale
del seminario; è semplice e sobria, con al
centro del presbiterio una copia dell’imdell’immagine della Fiducia, sotto la quale si
trova la giaculatoria “Mater mea, Fiducia
mea!”.
Come la prima comunità cristiana si
stringeva attorno a Maria e rinnovava il sasacrificio eucaristico, così la comunità del
seminario si ritrova quotidianamente per
la Santa Messa alle 6,45 e per l’adorazione
Eucaristica alle 19,00. Da questa cappella
sono passati centinaia di seminaristi, che
sono diventati sacerdoti ed hanno servito e
servono ancora oggi la Chiesa Universale
e in particolare quella di Roma.
Alle 10,15 abbiamo introdotto i quattro
momenti del ritiro. Il primo momento vevedeva come tematica centrale il «deserto»:
“lo spirito sospinse Gesù nel deserto e vi
rimase quaranta giorni”. Questo versetto
richiama fortemente al cammino di QuaQuaresima che ogni cristiano deve percorrere,
incominciando dal Mercoledì delle Ceneri,
un percorso fatto di tentazioni e converconversioni, che si deve affrontare con le armi
della preghiera, dell’elemosina e del didigiuno.
La tematica del secondo momento era
la «Trasfigurazione»: “Gesù prese con sé
Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse
su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu
trasfigurato davanti a loro...”.
Il terzo momento aveva come argoargomento principale il «rinnovamento»: “In
verità, in verità ti dico, se uno non rinasce
dall’alto, non può vedere il regno di Dio”.
Come il sacerdote aggiunge nel calice le
poche gocce d’acqua, che rappresentano
l’umanità, che si unisce al vino, che didiventerà il sangue di Cristo, così Gesù con
la sua venuta ha rinnovato la nostra umaumanità facendola diventare un unico corpo
che è la Chiesa.
Il quarto momento vede come protaprotagonista la «Speranza»: “nella speranza
siete stati salvati”, così come dice San
Paolo nella lettera ai Romani. Portando nel
nostro cuore la Speranza della RedenRedenzione, noi affrontiamo il presente, anche
se faticoso, ed esso può essere vissuto e
accettato solo tenendo presente la meta per
la quale stiamo camminando: la Vita
Eterna. Il fondamento della nostra spesperanza è la fede, che a sua volta si fonda
sulla testimonianza storica della Chiesa, il
cui fondamento sono gli Apostoli con a
capo Pietro.
Dopo aver vissuto questi quattro momomenti, siamo ritornati in cappella magmaggiore per la celebrazione della Santa
Messa presieduta da don Antonio. Poi
pranzo al sacco
sacco e un po’ di gioco tutti ininsieme. Alle 14,45 siamo andati a visitare il
Battistero di S. Giovanni, il primo dell’Ocdell’Occidente latino, risalente al III secolo d.C.
d.C.
Conclusa la visita abbiamo celebrato la
liturgia penitenziale, insieme a don Antonio, don Dario Gervasi, vicerettore del seseminario e da due miei amici don Raffaele
Zaffino e don Jean Theodate. I 65 ragazzi,
felici e ancora carichi di energia, hanno
giocato per un’altra mezzora. Alle 17,30
abbiamo concluso con una breve visita
nella Arcibasilica Lateranense, Cattedrale
del Romano Pontefice e Madre di tutte le
Chiese di Roma e del mondo cristiano.
“F ac emo bene adesso c h’avemo tempo”
R OCCO S UPPA
seminarista
FRA’ ALBENZIO
Domenica 29 marzo 2009
N. 219
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 29 marzo
5ª DI QUARESIMA
S. Secondo; s. Eustasio; s. Ludolfo)
Ger 31,31-34; Sal 50 (51); Eb 5,7-9; Gv 12,20-33
Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto.
Lunedì 30 marzo
B. Amedeo IX di Savoia
S. Zosimo; S. Clino; B. Ludovico Palmentieri
Dn 13,1-9.15-17.19-30.33-62; Sal 22; Gv 8,1-11
Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei.
Martedì 31 marzo
S. Beniamino
S. Balbina; S. Guido; B. Bonaventura da Forlì
Nm 21,4-9; Sal 101; Gv 8,21-30
Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora saprete che Io Sono.
Mercoledì 1 aprile
S. Ugo; S. Maria Egiziaca
B. Ludovico Pavoni
Dn 3,14-20.46-50.91-92.95; C Dn 3,52-56; Gv 8,31-42
Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.
Giovedì 2 aprile
S. Francesco da Paola
S. Abbondio; S. Vittore; B. Elisabetta Vendramini
Gn 17,3-9; Sal 104; Gv 8,51-59
Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno.
Venerdì 3 aprile
S. Riccardo
S. Giovanni; S. Luigi Scrosoppi
Ger 20,10-13; Sal 17; Gv 10,31-42
Cercavano di prendere Gesù, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Sabato 4 aprile S. Isidoro; S. Benedetto Massarari
B. Giuseppe B. Dusmet; B. Gaetano Catanoso
Ez 37,21-28; C Ger 31,10-12b.13; Gv 11,45-56
Gesù doveva morire per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.
L’«OBBLIGO» DELLA COMUNIONE
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
«LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
286. Quale tipo di culto è dovuto
al Sacramento dell'Eucaristia?
È dovuto il culto di latria, cioè di adorazione, riservato solo
a Dio sia durante la celebrazione eucaristica sia al di fuori di essa.
La Chiesa, infatti, conserva con la massima diligenza le Ostie
consacrate, le porta agli infermi e ad altre persone impossibilitate
a partecipare alla Santa Messa, le presenta alla solenne adorazione dei fedeli, le porta in processione e invita alla frequente
visita e adorazione del Santissimo Sacramento conservato nel
tabernacolo.
287. Perché l'Eucaristia
è il banchetto pasquale?
L'Eucaristia è il banchetto pasquale, in quanto Cristo, realizzando sacramentalmente la sua Pasqua, ci dona il suo
Corpo e il suo Sangue, offerti come cibo e bevanda, e ci unisce a sé e tra di noi nel suo sacrificio.
288. Che cosa significa l'altare?
L'altare è il simbolo di Cristo stesso, presente come vittima sacrificale (altare-sacrificio della Croce) e come alimento celeste che si dona a noi (altare-mensa eucaristica).
289. Quando la Chiesa fa obbligo
di partecipare alla santa Messa?
La Chiesa fa obbligo ai fedeli di partecipare alla santa
Messa ogni domenica e nelle feste di precetto, e raccomanda
di parteciparvi anche negli altri giorni.
290. Quando si deve fare
la santa Comunione?
La Chiesa raccomanda ai fedeli che partecipano alla santa
Messa di ricevere con le dovute disposizioni anche la santa
Comunione, prescrivendone l'obbligo almeno a Pasqua.
Le verità che contano, i grandi
principi, alla fine, restano sempre
due o tre. Sono quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino.
Ripetiamo l’invito
scorsi in Parrocchia - sono entrati nella comunità dei cristiani:
- CLAUDIO MORIGGI
- FABRIZIO DE FRANCESCO.
A tutti loro ed ai loro felici genitori e parenti, le felicitazioni
nostre e tanti auguri.
❖
PROMESSI SPOSI - come risulta dall’apposita pubblicazione degli atti esposti in fondo alla Chiesa - sono
- VINCENZO PALLUZZI e SILVIA MICCI
- CARLO NADDEO e ANNUNZIATA SIESTO.
Agli interessati ed ai parenti tutti, i nostri migliori auguri
I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei
giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno,
- GENNARO MAGANIELLO, di 62 anni
- GIULO CORREALE, di 77 anni.
Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze.
❖
APPUNTAMENTI

Domani, lunedì 6 aprile, alle ore 19, in sala
Spina, riunione della Azione Cattolica . Alle 21, riunione della Confraternita della Madonna delle Grazie.

Martedì Santo via Crucis per le strade del
quartiere. Appuntamento alle 20,45 presso la Parrocchia S. Giuseppe. La Via Crucis si concluderà
nella nostra Chiesa.

Giovedì Santo la S. Messa della Cena del Signore è alle 18,30 ed è l’unica S. Messa che viene
celebrata.
 Venerdì Santo non si celebra la S. Messa.
Alle 18,30 c’è la celebrazione della Passione del
Signore ed è possibile ricevere la Comunione. Alle
15, Via Crucis e novena alla Divina Misericordia.
Venerdì Santo è giorno di astinenza dalle carni e
digiuno (si salta almeno un pasto).

ENZO BIAGI
a utilizzare il pieghevole
con gli appuntamenti della
❖
NUOVI CRISTIANI - In virtù del sacramento del Battesimo - che è stato impartito loro nei giorni
Sabato Santo non si celebra la S. Messa.
Alle 22 ha inizio la solenne Veglia pasquale. Giovedì, venerdì e sabato al mattino alle 9, celebrazione dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi.
SETTIMANA SANTA
N. 220
«NON SE NE PUO’ PIU’»
(di questo Papa)
Così lo scorso 19 marzo, a Bruxelles, si è
espresso il laicismo europeo per bocca di Daniel
Cohn-Bendit.
Queste espressioni di intolleranza espresse dai
paladini della tolleranza e il fatto che dell’importante viaggio apostolico in Camerun - in cui il Papa,
a difesa dei poveri, ha fatto discorsi molto scomodi
per i potenti – sia passata solo la polemica sul fatto
se i profilattici siano la soluzione all’Aids, mi ha
portato a raccogliere su internet alcuni interventi che
riportano anche il parere di uomini di scienza, laici,
e del filosofo Augusto Del
PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo Noce.
Sono un aiuto per poter
con la nostra
Lo scandalo ragionare
testa e comprendere che
della croce quanto il Papa ci insegna
non è contro la scienza,
La legge mosaica ha
trovato pieno com- tantomeno contro la vita
pimento in Gesù, (lo hanno definito “semiche ha rivelato la natore di morte”).
Potete trovare in fondo
saggezza e l’amore
di Dio mediante il alla Chiesa una piccola
mistero della Croce, raccolta di articoli che ho
“scandalo per i Giu- tratto dal sito www.cultudei, stoltezza per i racattolica.it per poter
pagani, ma per co- dire dal profondo del
loro che sono chia- cuore:
mati, sia Giudei che
“Grazie Signore per la
Greci… potenza di
umile e sicura di
guida
Dio e sapienza di
Benedetto XVI”
Dio” (1Cor 1,23-24)
Omelia, 19.3.06
IN PELLEGRINAGGIO
A CASCIA
A SACROFANO
COPPIE IN RITIRO
Il giorno 28 marzo insieme a Don Romano e al diacono EdoCome accade ormai ogni anno prima della Santa Paardo siamo andati in pellegrinaggio a Cascia per visitare i luoghi
squa, domenica scorsa si è svolto il consueto ritiro dei
che videro Santa Rita ragazza, sposa, madre e… monaca.
«Gruppi coppie» della parrocchia a Sacrofano, incantevole
Un pellegrinaggio è sempre una intensa esperienza spirituale
luogo di meditazione e di preghiera.
specie quando ci si ritrova immersi in una particolare atmosfera
A tenere la meditazione c’erano Don Cicero e Suor Lenel silenzio di un monastero ad ascoltare
tizia che con grande semplicità e
solo la voce di un Padre Agostiniano che
altrettanta profondità hanno comracconta il percorso religioso di questa
mentato diversi brani delle Sacre
grande Santa, la giovane Rita, provata
Scritture per cercare di spiegarci
come moglie: il marito assassinato perché
come Gesù desidera ardentemente
coinvolto nelle lotte tra guelfi e ghibellini;
di abitare nei nostri cuori, e come
come madre: per aver perso due figli a
In questi giorni un parrocchiano ha pornoi lo accogliamo attraverso la
causa della peste, morte comunque invotato un cuore d’argento in segno di gratitufede.
cata alla Vergine piuttosto che vederli asdine alla S. Vergine, che aveva invocato,
Gesù, il Figlio di Dio, nasce in
sassini degli assassini del Padre!
perché al figlio - al quale era stato diagnouna
famiglia umana, proprio come
Con quanta fatica, a Roccaporena,
sticato un tumore, e rifiutava l’operazione la nostra. Ed è proprio la famiglia
(paese natale di S. Rita) il gruppo si è inerdopo poco più di un mese dalla prima
o meglio la coppia, che tra le tante
picato fino all’orto del miracolo della rosa
diagnosi, non sono più stati riscontrati
e alcuni più “in gambe”, sono poi saliti fino
difficoltà e i tanti problemi quotisegni del tumore.
alla cappellina costruita sullo scoglio dove
diani, deve aprire le porte del proUn’altra sorella ha ringraziato Maria
Rita andava a pregare.
prio cuore e prepararlo all’
Da Roccaporena abbiamo poi ragSS.ma delle Grazie per aver ottenuto, per
accoglienza di Gesù.
giunto Cascia per un momento conviviale.
sua intercessione, la guarigione da una peSaper accogliere non è sconDopo il pranzo la visita al monastero
ricolosa emorragia.
tato,
anzi spesso è legato ad un bidove visse S. Rita per 40 anni, dei quali gli
È inoltre arrivata una telefonata da Nasogno o a qualcosa che si riceve in
ultimi 15 con una speciale partecipazione
poli,
in
cui
una
persona
ci
informava
di
aver
alla Croce di Gesù mediante l’impressione
cambio. Ma quello che bisogna caletto il libretto sulla storia della venerata e
della stimmata di una spina della corona
pire è che accogliere Gesù signimiracolosa
Icona,
ha
quindi
pregato
la
Madi spine di Gesù.
fica soprattutto accogliere un
donna delle Grazie per una malata che ha
Poi visita e preghiera nella Chiesa
dono, entrare nello stile della graricevuto
la
guarigione.
dove è custodito e venerato il corpo della
tuità, aprire e rendere accoglienti
Santa. Una celebrazione eucaristica
Sia lode a Dio e alla Vergine Madre!
il proprio cuore e la propria intemolto coinvolgente ha coronato una giorriorità proprio come rendiamo acnata speciale.
cogliente la nostra casa.
Prima di lasciare Cascia, Don Romano
ha voluto mostrare la teca ove viene conservato il frammento di paDunque in sintesi cosa dobbiamo fare? Mettere tutto il
gina del breviario, in mezzo al quale un sacerdote – in modo poco rinostro impegno affinché possiamo preparare questa accospettoso – aveva messo l’Ostia consacrata da portare ad un malato.
glienza con fede, speranza e carità.
Nel momento di dare la Comunione il sacerdote vide che
Grazie Don Cicero e grazie Suor Letizia per averci fatto
l’Ostia aveva lasciato nella pagina come uno stampo di sangue.
capire che Gesù bussa alla porta del nostro cuore e solo se
Dal 1400 questo miracolo eucaristico è oggetto di devoto culto!
Durante il viaggio di ritorno, come in quello di andata si è molto
lo accogliamo in questo modo diventeremo un po’ per volta
pregato e molto riflettuto specie durante la catechesi che il parcapaci di trasmettere il suo amore, con uno sguardo, un sorroco ha fatto sulla vita della Santa, degno coronamento di moriso, una parola.
menti indimenticabili.
RINGRAZIAMENTI
VELIA
ROSSELLA e ALESSANDRO
“F ac emo bene adesso c h’avemo tempo”
FRA’ ALBENZIO
Domenica 5 aprile 2009
N. 220
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 5 aprile
DELLE PALME
S. Alberto
(Mc 11,1-10 opp. Gv 12,12-16) Is 50,4-7; Sal 21 (22); Fil 2,6-11; Mc 14,1–15,47
La passione del Signore.
Lunedì 6 aprile
S. Galla; S. Prudenzio
S. Filerete; B. Pierina Morosini
Is 42,1-7; Sal 26; Gv 12,1-11
Lasciatela fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura.
Martedì 7 aprile
Is 49,1-6; Sal 70; Gv 13,21-33.36-38
Uno di voi mi tradirà... Non canterà il gallo
prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte.
Mercoledì 8 aprile
S. Ágabo
S. Dionigi; S. Amanzio
Is 50,4-9a; Sal 68; Mt 26,14-25
Il Figlio dell’uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a
colui dal quale viene tradito.
Giovedì 9 aprile
Giovedì SANTO
S. Demetrio; S. Liborio; B. Ubaldo da B. Sansepolcro;
B. Antonio Pavoni
Es 12,1-8.11-14; Sal 115 (116); 1 Cor 11,23-26; Gv 13,1-15
Li amò sino alla fine.
Venerdì 10 aprile
Venerdì SANTO
S. Terenzio e comp.; S. Maddalena di Canossa
S. Beda il Giovane; B. Marco Fantuzzi
Is 52,13–53,12; Sal 30 (31); Eb 4,14-16; 5,7-9; Gv 18,1–19,42
Passione del Signore.
Sabato 11 aprile
VEGLIA PASQUALE
S. Isacco; S. Gemma Galgan; B. Lanuíno; B. E. Guerra
Gn 1,1–2,2 ; Sal 103 (104) opp. Sal 32 (33); Gn 22,1-18; Sal15
(16);Es14,15–15,1;CEs15,1-18;Is54,5-14;Sal29(30);Is55,1-11;CIs12,2-6;Bar3,915.32–4,4;Sal18(19);Ez36,16-17a.18-28;Sal41–42(42–43)opp.CIs12,1-6opp.
Sal 50 (51); Rm 6,3-11; Sal 117 (118); Mc 16,1-7
Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto.
I FRUTTI DELLA COMUNIONE
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
«LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
291. Che cosa si richiede
per ricevere la santa Comunione?
Per ricevere la santa Comunione si deve essere pienamente
incorporati alla Chiesa cattolica ed essere in stato di grazia, cioè
senza coscienza di peccato mortale. Chi è consapevole di aver
commesso un peccato grave deve ricevere il Sacramento della
Riconciliazione prima di accedere alla Comunione. Importanti
sono anche lo spirito di raccoglimento e di preghiera, l'osservanza del digiuno prescritto dalla Chiesa e l'atteggiamento del
corpo (gesti, abiti), in segno di rispetto a Cristo.
292. Quali sono i frutti
della santa Comunione?
La santa Comunione accresce la nostra unione con Cristo e
con la sua Chiesa, conserva e rinnova la vita di grazia ricevuta nel
Battesimo e nella Cresima e ci fa crescere nell'amore verso il
prossimo. Fortificandoci nella carità, cancella i peccati veniali e
ci preserva in futuro dai peccati mortali.
293. Quando è possibile amministrare
la santa Comunione agli altri cristiani?
I ministri cattolici amministrano lecitamente la santa Comunione ai membri delle Chiese Orientali che non hanno comunione piena con la Chiesa cattolica, qualora questi lo richiedano
spontaneamente e siano ben disposti.
Per i membri delle altre Comunità ecclesiali, i ministri cattolici amministrano lecitamente la santa Comunione ai fedeli,
che in presenza di una grave necessità lo chiedano spontaneamente, siano ben disposti e manifestino la fede cattolica circa il
Sacramento.
294. Perché l'Eucaristia
è «pegno della gloria futura»?
Perché l'Eucaristia ci ricolma di ogni grazia e benedizione del
Cielo, ci fortifica per il pellegrinaggio di questa vita e ci fa desiderare
la vita eterna, unendoci già a Cristo asceso alla destra del Padre, alla
Chiesa del cielo, alla beatissima Vergine e a tutti i Santi.
❖ NUOVI
CRISTIANI - In virtù del sacramento del Battesimo - che è stato impartito loro nei giorni
scorsi in Parrocchia - sono entrati nella comunità dei cristiani:
- LEONY DE LUCA
- MARTA RASSANTI
- VICTORIA MEGGIOLARO
- MARTINA CUSUMANO.
A tutti loro ed ai loro felici genitori e parenti, le felicitazioni
nostre e tanti auguri.
❖I
NOSTRI LUTTI
- Ci ha lasciati, nei
giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno,
- ALFONSINA VENNERI.
Ai familiari della scomparsa le nostre sentite condoglianze.
APPUNTAMENTI
 Domani, lunedì 13 aprile, Pasquetta, non è festa
di precetto; le SS. Messe saranno: 8 – 9 – 10 – 18,30.

La S. Messa del mattino alle ore 7 non si celebra fino a sabato 18
 Martedì e mercoledì riprende regolarmente il
catechismo sia di Comunione che di Cresima.

Mercoledì, dopo la S. Messa delle 9, riunione
del gruppo delle Vincenziane. Alle 17,30, in sala Spina,
riunione dei genitori dei bambini del primo anno della
Comunione.

La preghiera
è frutto dell'umiltà;
è dono dello Spirito;
è gioia del cuore.
CARLO M. MARTINI
Domenica prossima,
Ottava di Pasqua,
è la festa della
Venerdì alle 18, nella Cattedrale di Lucera (FG),
Costanzo De Marco viene ordinato Diacono. Lo accompagniamo con la nostra preghiera.

Venerdì riprendiamo l’ora di adorazione eucaristica al termine della S. Messa delle 18,30.

Nella navata della Madonna trovate le bottigliette con l’acqua benedetta nella notte di Pasqua.
DIVINA MISERICORDIA
N. 221
Buona Pasqua!
In genere quando ci si scambiano gli auguri si pensa sempre ad un tempo di svago e spensieratezza e dunque suonano
strani in questi giorni.
In realtà gli auguri di Pasqua (gli auguri cristiani) esprimono il desiderio di sperimentare e far sperimentare la gioia
della Resurrezione di Cristo. Risorgendo dai morti Gesù ci
dice concretamente che la sofferenza, il male, il dolore assurdo
e inspiegabile e la morte non hanno e non avranno mai l’ultima
parola perché lui li ha vinti. Fanno parte della realtà di questo
nostro mondo; non li ha voluti Dio ma sono la conseguenza e
il segno del peccato che da Adamo ed Eva in poi ha seminato
dolore e morte. Ma Dio, nel suo immenso amore, si è voluto
fare uomo per farsene carico,
soffrire come noi in quanto
PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo uomo, ma sconfiggerli in
quanto Dio Onnipotente.
In questi giorni stiamo facendo in modo prolungato e più
evidente l’esperienza del Venerdì Santo e, sostenuti da
Dice l’apostolo Maria SS.ma che ai piedi della
Paolo: “Noi predi- Croce ha il cuore trafitto dalla
chiamo Cristo cro- spada del dolore, ma ha una
cefisso, scandalo fede più forte del dolore, anche
per i Giudei, stol- noi siamo certi che Cristo ha
tezza per i pagani” vinto, è risorto, e vuole donarci
vittoria, la vita nuova.
(1Cor 1,23). I cri- la sua
Vogliamo accogliere questo
stiani, però, non dono con la nostra fede e faesaltano una qual- cendo Pasqua con la Confessiasi croce, ma sione e la Comunione, così da
quella Croce che sentire in noi la verità e la forza
Gesù ha santificato di questo annuncio di luce che
con il suo sacrificio, squarcia le tenebre e di gioia
frutto e testimo- che vince l’angoscia. Dunque
nianza di immenso Buona Pasqua a
amore .
perché
tutti
Angelus, 17.9.06 Cristo è davvero risorto.
La croce
di Cristo
SOSTENIAMO CON IL NOSTRO CONTRIBUTO LE NECESSITA’ DELLA
EMERGENZA ABRUZZO
Con loro si è considerato
quanto le Caritas locali stanno
già facendo e sono stati analizzati strumenti e criteri di intervento per sviluppare l'azione
della rete Caritas nello scenario
del disastro, utilizzando le risorse pronte a confluire da tutta
Per sostenere gli interventi in corso
Italia e anche dall'estero.
(causale "TERREMOTO ABRUZZO")
Caritas Italiana sta insesi possono inviare offerte a
diando un centro operativo
nella Parrocchia S. Francesco
in Pettino (AQ), da cui esercitramite
terà un duplice ruolo:
C/C POSTALE N. 347013 (*BIC: BPPIITRRXXX)
•
sostegno operativo alo tramite
l'attività
della Caritas dioceUNICREDIT BANCA DI ROMA S.P.A.
sana;
IBAN IT38 K03002 05206 000401120727
•
coordinamento degli in(*BIC: BROMITR1707)
terventi e degli aiuti messi a disposizione da Delegazioni
Offerte sono possibili anche tramite altri
regionali Caritas, Caritas diocecanali, tra cui:
sane e altre realtà del volonta• Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma
riato ecclesiale.
IBAN: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012
L'intervento della rete Caritas
*BIC: BCITITMM
sarà
di lungo periodo e partico• Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma
larmente
attento alle necessità
IBAN: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097
La Caritas Italiana si è prontadelle persone più e delle comu*BIC: BKRAITMM
mente attivata per dare sostegno
nità più vulnerabili. Per le inizia• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma
e solidarietà alle popolazioni coltive più urgenti, però, Caritas
IBAN: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113
pite dal sisma che, nella notte tra
*BIC: CCRTIT2T84A
Italiana ha già effettuato un
• CartaSi e Diners
domenica e lunedì, ha devastato
primo stanziamento di 100.000
telefonando a Caritas Italiana tel. 06
L'Aquila e altri centri dell'Abruzzo.
euro e ha lanciato un appello
66177001 (orario di ufficio)
Martedì 7 aprile, una delegazione
alla solidarietà.
guidata dal direttore di Caritas ItaLa Presidenza della Cei ha
liana, don Vittorio Nozza, è stata presente nei luoghi
disposto lo stanziamento di tre milioni di euro dai fondi
terremotati e ha incontrato l'arcivescovo dell'Aquila,
dell'otto per mille per iniziative di carità di rilievo namonsignor Giuseppe Molinari, il direttore della Carizionale. Tale somma sarà erogata tramite Caritas Itatas diocesana, don Dionisio Humberto Rodriguez
liana. La Presidenza della Cei indice anche una
(che è anche parroco di Paganica, epicentro del
colletta nazionale, da tenersi in tutte le Chiese italiane
sisma), il delegato regionale Caritas dell'Abruzzo-Moil 19 aprile 2009, Domenica in Albis, come segno di
lise e alcuni direttori delle Caritas diocesane abruzsolidarietà e di partecipazione di tutti i credenti ai bizesi.
sogni materiali della gente abruzzese.
Vogliamo sostenere
con la preghiera
e le opere di carità fraterna
tutti i nostri fratelli colpiti
dal terremoto in Abruzzo
e quanti si stanno adoperando per recare soccorso
ai feriti e ai senza tetto.
Affidiamo a Gesù Risorto
le anime delle tante vittime
di questo tragico evento.
Il Quartiere Trionfale
vuole essere
particolarmente partecipe
anche perché vi abitano
molte persone della zona
dell’Aquilano che hanno
in quella terra
oggi così
dolorosamente provata,
molti parenti ed amici.
Come
sottoscrivere
Caritas Italiana
“F ac emo bene adesso c h’avemo tempo”
FRA’ ALBENZIO
Domenica 12 aprile 2009
N. 221
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 12 aprile Pasqua di Risurrezione
At 10,34a.37-43; Sal 117 (118); Col 3,1-4 opp. 1 Cor 5,68; Gv 20,1-9 opp. Mc 16,1-7 (Lc 24,13-35)
Egli doveva risuscitare dai morti.
Lunedì 13 aprile
dell’Angelo
At 2,14.22-32; Sal 15; Mt 28,8-15
Andate ad annunziare ai miei fratelli
che vadano in Galilea e là mi vedranno.
Martedì 14 aprile
S. Abbondio
At 2,36-41; Sal 32; Gv 20,11-18
Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.
Mercoledì 15 aprile
S. Annibale
At 3,1-10; Sal 104; Lc 24,13-35
Riconobbero Gesù nello spezzare il pane.
Giovedì 16 aprile
S. Bernadette
At 3,11-26; Sal 8; Lc 24,35-48
Il Cristo doveva patire e risuscitare dai morti il terzo giorno.
Venerdì 17 aprile
S. Roberto
At 4,1-12; Sal 117; Gv 21,1-14
Gesù si avvicina, prende il pane e lo dà a loro, e così pure il pesce.
Sabato 18 aprile
S. Galdino
At 4,13-21; Sal 117; Mc 16,9-15
Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo.
RICONCILIAZIONE DOPO IL BATTESIMO
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
«LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
❂❂❂❂❂❂❂
CAPITOLO SECONDO ❂❂❂❂❂❂❂
I SACRAMENTI DI GUARIGIONE
295. Perché Cristo ha istituito i Sacramenti
della Penitenza e dell'Unzione degli infermi?
Cristo, medico dell'anima e del corpo, li ha istituiti perché
la vita nuova, da lui donataci nei sacramenti dell'iniziazione
cristiana, può essere indebolita e persino perduta a causa del
peccato. Perciò Cristo ha voluto che la Chiesa continuasse la
sua opera di guarigione e di salvezza mediante questi due sacramenti.
IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA
E DELLA RICONCILIAZIONE
296. Come viene chiamato
questo Sacramento?
Esso viene chiamato Sacramento della Penitenza, della
Riconciliazione, del Perdono, della Confessione, della Conversione.
297. Perché esiste un Sacramento
della Riconciliazione dopo il Battesimo?
Poiché la vita nuova nella grazia, ricevuta nel Battesimo,
non ha soppresso la debolezza della natura umana, né l'inclinazione al peccato (cioè la concupiscenza), Cristo ha istituito
questo Sacramento per la conversione dei battezzati, che si
sono allontanati da lui con il peccato.
298. Quando fu istituito questo Sacramento?
Il Signore risorto ha istituito questo Sacramento quando la
sera di Pasqua si mostrò ai suoi Apostoli e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi» (Gv
20,22-23).
❖ NOZZE D’ORO - Hanno conseguito nei
giorni scorsi l’invidiabile traguardo dei cinquanta
anni di matrimonio:
- NOVELLO ANSELMI e COSTANZA STORARO
- FULVIO e ROSA CAGLIESI.
Pure da queste colonne desideriamo far pervenire
alle due felici ed encomiabili coppie di sposi le felicitazioni nostre più fervide e tanti affettuosi auguri.
NOZZE DI STAGNO - Anche se
meno conosciute, sono quelle che contraddistinguono i dieci anni di matrimonio (dopo quelle di
cotone, di carta, di cuoio, di fiori, di legno, di zucchero, di rame, di bronzo e di ceramica). Le
hanno celebrate nei giorni scorsi
- ROBERTO DI PALMA e STEFANIA POZZUOLI
ai quali inviamo un cordialissimo saluto ed augurio
di duratura felicità.
❖
❖ I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati,
nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio
eterno,
- RUGGERO RUGGERI, di 76 anni
- FRANCESCO MONDADORI, di 76 anni.
Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite
condoglianze.
APPUNTAMENTI

Domani, lunedì 20 aprile, riunione dell’Azione
Cattolica alle ore 19 in sala Spina.
La gioia è il segno
infallibile
della presenza di Dio.
TEILHARD DE CHARDIN
Sabato 25 aprile, alle 10,30,
S. Messa per i bambini
del primo turno di

Mercoledì, dopo la S. Messa delle 9, riunione
del gruppo delle Vincenziane.

Mercoledì alle ore 21 riunione mensile aperta
a tutti dell’Associazione “Il Ventilàbro”, sull’Enneagramma
PRIME COMUNIONI
N. 222
Santa Giovanna Antida Thouret
Una vita, una passione
Giovanna Antida Thouret nasce, il 27 novembre 1765, a
Sancey le Long villaggio della Franca Contea (Francia), dove
vive per oltre vent’anni.
Parrocchia, poveri, famiglia sono le sue grandi passioni.
A 22 anni, vigilia della Rivoluzione Francesca, lascia tutto
e si avventura sulle strade di un Vangelo radicale: donare la
vita a Cristo, servirlo nel suo corpo sofferente: i poveri.
Entra tra le Figlie della Carità ma vi rimane pochi anni. La
Rivoluzione fa chiudere conventi e case religiose e Giovanna
Antida è costretta a ritornare a Sancey.
Si ritrova sola e provata,
sulle strade insanguinate di
Francia e dell’Europa.
Dio ha progetti più grandi,
si raccolgono meno conosciuti, ma più sicuri:
attraverso la “voce” di un vele offerte
scovo suo conterraneo, come
lei in esilio, le dirà un giorno
da inviare
(estate 1797): «Rientra in Frantramite la
cia. Collabora, nella tua chiesa
locale, con tutti i cristiani di
buona volontà, per ristabilire la
fede, riportare Cristo, annunciare l’Amore. Lasciati seguire
da ragazze come te».
ai nostri
Da Landeron, piccolo villaggio della Svizzera, dove si
fratelli
era stabilita per vivere in
colpiti
umiltà, preghiera, servizio,
dal terremoto Giovanna Antida rientra in
Francia.
in
A Besançon, l’11 aprile
1799, comincia la sua avventura.
* una piccola scuola,>>>
OGGI
Abruzzo
Una vita,
una passione
CON IL PRIMO TURNO DEL 25 APRILE
Ricevono l’Eucaristia
Catechiste: SARA - ROBERTA
>>> in una
camera d’affitto;
* il brodo per i
poveri, in un cortile;
* la cura dei malati, nelle case buie;
* l’annuncio del
Vangelo, nelle parrocchie di una città
segnata dalla ferite
della Rivoluzione.
Altre ragazze la
seguirono: prima
poche, poi tante!
Nel 1810, su richiesta di Gioacchino Murat, re
“straniero”
ma
amato dai suoi sudditi, viene a Napoli,
dove inizia uno
“stile” nuovo di servire i poveri.
Qui Giovanna
Antida muore il 24
agosto 1826. La
chiesa la proclama
santa il 14 gennaio
1934.
La Suore della
Carità d’Italia, nel
2010, celebrano i
200 anni dell’arrivo
di Giovanna Antida
a Napoli: il piccolo
granello di senapa è
divenuto un grande
albero che oggi
estende i suoi rami
in 27 paesi del
mondo.
MATTEO
CHIARA
GIULIA
GIULIO
LAVINIA
CRISTIAN
CLAUDIA
MARIA
SILVIA
GIORGIA
FLAMINIA
CAMILLA
CAMILLA
GIANFRANCO
ELISA
SERENA
ALBANO
ARCURI
BARTOLI
BATTIFERRI
BOMBIERI
D’AMICO
DANESI
GALLUCCI
LAI
LATERZA
MELE
MILANI
PENZA
PERSICO
SPERANZA
VITTORI
Catechiste: LUIGIA – SR. MARIA ROSARIA
ELEONORA
MERY CLAIR
NICCOLO'
JESSICA
SIMONE
VIRGINIA
ELIA
GIORGIO
CAROLA
SILVIA
ILARIA
ILARIA
CHRISTIAN
DANIELE
VALERIO
API
BURGOS
CINI
CORREA DO ROSARIO
CORVINO
COSTA
DE PROSPERIS
DELL'ORSO
DURAZZO
GALDI
MIZZON
ORSI
PEZZOTTA
SALVADORI
ULIVIERI
Domenica 19 aprile 2009
N. 222
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 19 aprile della divina Misericordia
At 4,32-35; Sal 117 (118); 1 Gv 5,1-6; Gv 20,19-31
Otto giorni dopo venne Gesù.
Lunedì 20 aprile
At 4,23-31; Sal 2; Gv 3,1-8
S. Adalgisa
Nessuno può vedere il regno di Dio se non rinasce dall’alto.
Martedì 21 aprile
At 4,32-37; Sal 92; Gv 3,7b-15
S. Anselmo
Nessuno è mai salito al cielo,
fuorché il Figlio dell’uomo che è disceso dal cielo.
Mercoledì 22 aprile
At 5,17-26; Sal 33; Gv 3,16-21
S. Leonida
Dio ha mandato il Figlio nel mondo per salvarlo.
Giovedì 23 aprile S. Giorgio; S. Adalberto
At 5,27-33; Sal 33; Gv 3,31-36
SOSTENIAMO L’ABRUZZO CON IL NOSTRO CONTRIBUTO
Per sostenere gli interventi in corso (causale
"TERREMOTO ABRUZZO") si possono inviare
offerte a
tramite
Caritas Italiana
C/C POSTALE N. 347013 (*BIC: BPPIITRRXXX)
o tramite
UNICREDIT BANCA DI ROMA S.P.A.
IBAN IT38 K03002 05206 000401120727
(*BIC: BROMITR1707)
Offerte sono possibili anche tramite :
• Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma
IBAN: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012
*BIC: BCITITMM
• Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma
IBAN: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097
*BIC: BKRAITMM
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma
IBAN: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113
*BIC: CCRTIT2T84A
• CartaSi e Diners
telefonando allo 06 66177001 Caritas Italiana
“F ac emo bene adesso c h’avemo tempo”
FRA’ ALBENZIO
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.
Venerdì 24 aprile S. Fedele da Sigmaringa
At 5,34-42; Sal 26; Gv 6,1-15
Gesù distribuì i pani a quelli che erano seduti, finché ne vollero.
Sabato 25 aprile
1 Pt 5,5b-14; Sal 88; Mc 16,15-20
Predicate il vangelo ad ogni creatura.
S. Marco
LA RICONCILIAZIONE
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
«LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
299. I battezzati hanno bisogno di convertirsi?
L'appello di Cristo alla conversione risuona continuamente nella vita dei battezzati. La conversione è un impegno
continuo per tutta la Chiesa, che è Santa ma comprende nel
suo seno i peccatori.
300. Che cos'è la penitenza interiore?
È il dinamismo del «cuore contrito» (Sal 51,19), mosso
dalla grazia divina a rispondere all'amore misericordioso di
Dio. Implica il dolore e la repulsione per i peccati commessi,
il fermo proposito di non peccare più in avvenire e la fiducia
nell'aiuto di Dio. Si nutre della speranza nella misericordia
divina.
301. In quali forme si esprime
la penitenza nella vita cristiana?
La penitenza si esprime in forme molto varie, in particolare con il digiuno, la preghiera, l'elemosina. Queste e molte
altre forme di penitenza possono essere praticate nella vita
quotidiana del cristiano, in particolare nel tempo di Quaresima e nel giorno penitenziale del venerdì.
302. Quali sono gli elementi essenziali
del Sacramento della Riconciliazione?
Sono due: gli atti compiuti dall'uomo, che si converte sotto
l'azione dello Spirito Santo, e l'assoluzione del sacerdote, che nel
Nome di Cristo concede il perdono e stabilisce le modalità della
soddisfazione.
La giustizia non è mossa
dalla fretta... e quella di Dio
ha secoli a disposizione.
CRISTIANI - In virtù del sacramento del Battesimo - che è stato impartito loro nei giorni
scorsi in Parrocchia - sono entrati nella comunità dei cristiani:
- AURORA RIDOLFI
- GINEVRA BONANNI.
A tutti loro ed ai loro felici genitori e parenti, le felicitazioni
nostre e tanti auguri.
NOZZE DI CRISTALLO - Anche se
meno conosciute, sono quelle che contraddistinguono i venti
anni di matrimonio, un bel traguardo. Le hanno celebrate nei
giorni scorsi
❖
- ROBERTO GILARDI e CRISTIANA TAMBORINI
N. 223
Testimonianza
vocazionale
ai quali inviamo un cordialissimo saluto ed augurio di duratura
felicità.
Continuiamo a riflettere sulla vocazione, con una testimonianza
(dopo la fondazione delle Suore di S. Giovanna Antida, pubblicata
la settimana scorsa), in questo periodo in cui tutta la Chiesa prega
per le vocazioni sacerdotali e in Parrocchia preghiamo e riflettiamo
sulla chiamata universale alla santità e sulle diverse chiamate che
Dio fa per raggiungere la santità attraverso strade diverse.
❖ I NOSTRI LUTTI - Ci ha lasciati, nei giorni
scorsi, per andare a ricevere il premio eterno,
- ROSARIA DI CARLO, di 69 anni.
Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze.
APPUNTAMENTI

Giovedì prossimo 30 aprile, alle ore 17,45,
esposizione solenne della venerata e miracolosa
Icona della Madonna delle Grazie all’Altare Maggiore,
dove resterà per tutto il mese di maggio.

Giovedì 30 aprile, alle ore 20,30, in sala Spina,
cineforum per i giovani.

Venerdì 1° maggio non è festa di precetto. Alle
10,30 il secondo turno della S. Messa di Prima Comunione. È il primo venerdì del mese, ma l’adorazione eucaristica è rimandata al venerdì successivo.
 Sabato 2, in onore del Cuore Immacolato di Maria,
le 4 corone del rosario alle ore: 9,30 –12,00 – 18,00 –19,15.
UMBERTO ECO
Giovedì 30 aprile,
alle ore 20,30,
in sala Spina,
❖ NUOVI
 Oltre al giornalino settimanale “Grazie”, è a disposizione il foglio con gli appuntamenti di maggio.
CINEFORUM x I GIOVANI
F
in da bambino ero attratto dalle cose belle e in
particolare da Gesù e dalla vita del vangelo.
Quando, più grandicello, partecipavo a dei ritiri,
mi addolorava molto però
che il mio comportamento
PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo ne rimanesse positivamente mutato solo per
giorno, poi tutto
Scientia qualche
come prima: tanti buoni
Crucis
propositi e tante delusioni.
L’Apostolo può afQualcuno mi propose
fermare di non voler di andare in seminario o
sapere altro “se non di diventare missionario,
Gesù Cristo e questi ma io, il mio futuro lo imcrocefisso” (1Cor
2,2). E’ vero: la maginavo sempre più
Croce rivela “l’am- come quello dei miei gepiezza, la lunghezza nitori, cristiani convinti e
l’altezza e la profon- impegnati e così continuai
dità” – le dimensioni i miei studi stando a casa.
cosmiche, questo è
In piena adolescenza
il senso di un amore partecipo con i miei ad un
che sorpassa ogni
conoscenzal’amore incontro estivo di spirituava oltre quanto si lità che ci fa vedere che
conosce – e ci ri- vivere il vangelo è possicolma “di tutta la bile e alla nostra portata.
pienezza di Dio” (cfr.
Frequentiamo questi
Ef 3,18-19).
Catechesi, 12.4.06 nuovi amici e da loro imparo anch’io, che per >>>
Testimonianza
CON IL SECONDO TURNO DEL 1° MAGGIO
vocazionale Ricevono l’Eucaristia
>>> cristianizzare
di più la mia vita
non serve tanto cercare la mia perfezione, ma piuttosto
importa amare concretamente chi mi
circonda.
In famiglia l’amore cresce tanto sia
con i genitori che coi
fratelli. E spesso
anche in modo visibile e sensibile. C’è
una serenità, una
pace una costanza
nell’impegno, che
prima non c’era. È
come aver scoperto
un segreto, un tesoro
nascosto: se ci vogliamo bene come
Lui ha insegnato ai
suoi discepoli, è possibile sperimentare
la gioia e la presenza
di Gesù.
Per più di un
anno, tutti i giorni,
vado a trovare ad un
coetaneo che ha un
tumore maligno e
che ho conosciuto
all’ospedale.
Diventiamo
grandi amici e
quando muore è
come se fosse morto
un mio fratello. Sono
però sereno perché
tra noi spesso si sentiva che c’era Gesù e
così sono sicuro che
ha raggiunto il Cielo.
Poi, un giorno
ormai lontano, la vo-
Catechisti: SR. CRISTINE-ANDREA
ANDREA
MICHELA
IRENE
TOMMASO
ELEONORA
ANDREA
LORENZO
ALESSIO
CAROLINA
SILVIA
FEDERICA
GAIA
FILIPPO
CHIARA
AURORA
REBECCA
LUCA
CAPUANI
CIFRA
COLABIANCHI
COLTELLESE
DI STANISLAO
DOMINICI
LALLI
MASTRODONATO
MOSCARDELLI
MOSCUCCI
PAGANO
PEA
PLANTERA
PUGLISI
RIDOLFI
SCORZA
VIGLIAROLI
cazione specifica.
Gesù mi fa capire che mi
vuole focolarino, lo sento in
cuore e sia pur nelle lacrime
gli rispondo affermativamente. Era una chiamata a
seguire Chiara Lubich, non
solo vivendo la sua spiritualità come ormai cercavo
di fare da tempo, ma anche
nella sua particolare vocazione. Avvenne in un momento preciso, molto bello
Cat echist a: CRISTIANA
ANNAMARIA
GABRIELE
SOFIA
LORENZO
LUIGI
MARTA
SILVIA
DARIO
ARIANNA
FEDERICO
ELEONORA
CHIARA
GIORGIA
EMANUELE
JACOPO
NICOLAS
MATTEO
e forte, mentre Chiara stava
parlando, a Rocca di Papa,
ad un gruppo di alcune centinaia di ragazzi e ragazze,
dirigenti del Movimento.
Le scrivo subito di quanto
è successo e anche del fatto
che sono fidanzato e che la
mia vita sta cambiando radicalmente. Poche ore dopo
sono con lei, a tu per tu, in un
colloquio fondamentale per
tutta la mia vita.
CARACCIOLO
CHIONNI
COLTELLESE
DI GALANTE
DI MEO
DI MEO
DI PAOLO
ENCHELLI
MILANI
NADDEO
SANTORO
SCALZINI
SCHIAPPA
SIMONETTI
SPARAPANO
TERRIACA
VITELLONE
Domenica 26 aprile 2009
N. 223
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 26 aprile
3ª di Pasqua
At 3,13-15.17-19; Sal 4; 1 Gv 2,1-5a; Lc 24,35-48
Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno.
Lunedì 27 aprile
At 6,8-15; Sal 118; Gv 6,22-29
S. Zita
Procuratevi non il cibo che perisce,
ma quello che dura per la vita eterna.
Martedì 28 aprile
S. Pietro Chanel;
S. Luigi Maria Grignion de Montfort
At 7,51–8,1a; Sal 30; Gv 6,30-35
Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane del cielo.
Mercoledì 29 aprile
S. Caterina da Siena
1 Gv 1,5–2,2; Sal 44; Mt 25,1-13
Ecco lo sposo, andategli incontro!
Giovedì 30 aprile
At 8,26-40; Sal 65; Gv 6,44-51
Lei capisce e mi spiega
il travaglio che sto passando, e mi assicura che lascio cose di valore e belle,
ma per Dio!
E mi assicura che colui
che ha creato tutti gli amori
che mi ricompenserà proprio in amore.
Sono passati ormai più
di 30 anni e devo dire che
Chiara ha avuto ragione.
FRANCESCO ZURLO
“F ac emo bene adesso c h’avemo tempo”
FRA’ ALBENZIO
S. Pio V
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.
Venerdì 1 maggio S. Giuseppe Lavoratore
(Col 3,14-15.17.23-24; Sal 89; Mt 13,54-58)
At 9,1-20; Sal 116; Gv 6,52-59
La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda
Sabato 2 maggio
At 9,31-42; Sal 115; Gv 6,60-69
S. Atanasio
Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.
QUALI PECCATI CONFESSARE
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
«LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
303. Quali sono gli atti del penitente?
Essi sono: un diligente esame di coscienza; la contrizione
(o pentimento), che è perfetta quando è motivata dall'amore
verso Dio, imperfetta se fondata su altri motivi, e che include
il proposito di non peccare più; la confessione, che consiste
nell'accusa dei peccati fatta davanti al sacerdote; la soddisfazione, ossia il compimento di certi atti di penitenza, che il
confessore impone al penitente per riparare il danno causato
dal peccato.
304. Quali peccati si devono confessare?
Si devono confessare tutti i peccati gravi non ancora confessati, dei quali ci si ricorda dopo un diligente esame di coscienza. La confessione dei peccati gravi è l'unico modo
ordinario per ottenere il perdono.
305. Quando si è obbligati
a confessare i peccati gravi?
Ogni fedele, raggiunta l'età della ragione, ha l'obbligo di
confessare i propri peccati gravi almeno una volta all'anno, e
comunque prima di ricevere la santa Comunione.
306. Perché i peccati veniali
possono essere anch'essi oggetto
della confessione sacramentale?
La confessione dei peccati veniali è vivamente raccomandata dalla Chiesa, anche se non è strettamente necessaria,
perché ci aiuta a formarci una retta coscienza e a lottare contro le cattive inclinazioni, per lasciarci guarire da Cristo e per
progredire nella vita dello Spirito.
Se non ci amiamo,
ci distruggiamo.
nI
NOSTRI LUTTI - Ci ha lasciato, nei
giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno,
- ANTONIO MARIA ZACCARIdi 73 anni
Ai familiari dello scomparso le nostre sentite
condoglianze.
APPUNTAMENTI
“
Domani, lunedì 4 maggio, alle ore 19, in Sala
Fausto Spina, riunione dell’Azione Cattolica-
“
Giovedì 7 maggio, alle ore 16,30, “Ora
Santa” animata dall’Apostolato della Preghiera; al termine, riunione del Gruppo.
“
Venerdì 8 maggio, alle ore 12, la Supplica alla
Madonna di Pompei e, al termine, ci sarà la S. Messa.
Venerdì è pure in programma la giornata di
adorazione eucaristica mensile. Dopo la S. Messa
delle ore 9, adorazione fino alle ore 11. Nel pomeriggio la S. Messa è alle 17,15 e l’adorazione prosegue
fino alle ore 22.
“
RAOUL FOLLEREAU
Venerdì 8 maggio
verrà ripetutaalle 12
la Supplica alla
n NUOVA CRISTIANA - in virtù del Sacramento del Battesimo che le è stato impartito nei
giorni scorsi - è divenuta
- NOEMI NATICCHIONI.
A lei ed ai suoi felici genitori desideriamo indirizzare le felicitazioni nostre più fervide e un cordialissimo augurio.
Domenica prossima 10 maggio, alle ore
10,30, terzo ed ultimo turno della S. Messa di Prima
Comunione dei nostri bambini. Le SS. Messe delle
ore 10 e delle ore 11,15 saranno celebrate in teatro.
MADONNA DI POMPEI
N. 224
Per le vocazioni sacerdotali
Le preghiere
dei bambini
Oggi, IV domenica di Pasqua, “domenica del
Buon Pastore” è la giornata mondiale di preghiera
per le vocazioni sacerdotali. Il Papa ordina nella
Basilica di S. Pietro i nuovi Sacerdoti. Durante questa settimana in Parrocchia abbiamo avuto diverse
testimonianze vocazionali e abbiamo pregato per
implorare da Dio Padre numerose e sante vocazioni
sacerdotali. Oggi preghiamo con alcune delle preghiere dei bambini del caPensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo techismo:
Cristo
nostra pace
Ci colpisce… la bellezza della visione illustrata dall’ apostolo Paolo (Ef 2,1318): Cristo è la nostra pace. Ha ri–
conciliato gli uni e
gli altri, ebrei e pagani, unendoli nel
suo Corpo. Ha superato l’inimicizia nel
suo Corpo, sulla
Croce. Con la sua
morte ha superato
l’inimicizia e ci ha
uniti tutti nella sua
pace.
Discorso, 25.7.06
Caro Gesù aiutami a
spalancare le orecchie
del mio cuore per ascoltare la chiamata che riceverò.
AURORA
Gesù fa che io possa
capire quello che tu voi
da me e allora sarò una
persona felice.
TOMMASO
Gesù, voglio aprire le finestre del mio cuore per
sentire la bellissima musica
della tua chiamata.
TERESA.
NELLA SUA VISITA-PELLEGRINAGGIO DEL 28 APRILE
Il Papa ai terremotati d’Abruzzo
Vogliamo continuare ad offrire preghiera e carità fraterna per i nostri fratelli abruzzesi. In
Parrocchia abbiamo raccolto una bella quantità di quanto ci è stato richiesto, inviandolo in
Abruzzo tramite i volontari della Protezione Civile del Gruppo Sport sicuro Roma 16 che
spesso avete visto fuori dalla Parrocchia. In risposta all’appello dei Vescovi italiani che avevano sollecitato una colletta in tutte le
parrocchie, nella nostra Comunità abbiamo
raccolto ottomila euro. E desideriamo ora meditare su alcune espressioni che il Papa ha rivolto martedì 28 aprile agli abruzzesi.
H
o seguito con apprensione le notizie,
condividendo le vostre lacrime - Sono qui fra
voi e vorrei abbriacciarvi con affetto uno ad uno.
Sono venuto di persona in questa vostra
terra splendida e ferita, che sta vivendo giorni
di grande dolore e precarietà, per esprimervi nel
modo più diretto la mia cordiale vicinanza. Vi
sono stato accanto fin dal primo momento, fin
da quando ho appreso la notizia di quella violenta scossa di terremoto che, nella notte del 6
aprile scorso, ha provocato quasi 300 vittime,
numerosi feriti e ingenti danni materiali alle vostre case. Ho seguito con apprensione le notizie
condividendo il vostro sgomento e le vostre lacrime per i defunti, insieme con le vostre trepidanti preoccupazioni per quanto in un attimo
avete perso. Ora sono qui, tra voi: vorrei abbracciarvi con affetto uno ad uno. La Chiesa
tutta è qui con me, accanto alle vostre sofferenze, partecipe del vostro dolore per la perdita
di familiari ed amici, desiderosa di aiutarvi nel
ricostruire case, chiese, aziende crollate o gravemente danneggiate dal sisma. Ho ammirato il
coraggio, la dignità e la fede con cui avete affrontato anche questa dura prova, manifestando
grande volontà di non cedere alle avversità. Non
è infatti il primo terremoto che la vostra regione
conosce, ed ora, come in passato, non vi siete
arresi; non vi siete persi d’animo. C’è in voi una
forza d’animo che suscita speranza. Molto significativo, al riguardo, è un detto caro ai vostri
anziani: "Ci sono ancora tanti giorni dietro il
Gran Sasso".
Venendo qui, ad Onna, uno dei centri che ha
pagato un alto prezzo in termini di vite umane,
ho sorvolato in elicottero questa valle e mi sono
reso ancor più conto dell’entità dei danni causati dal terremoto. Se fosse stato possibile, avrei
desiderato recarmi in ogni paese e in ogni quartiere, venire in tutte le tendopoli e incontrare
tutti. Mi rendo ben conto che, nonostante l’impegno di solidarietà manifestato da ogni parte,
sono tanti e quotidiani i disagi che comporta vivere fuori casa, o nelle automobili, o nelle tende,
ancor più a causa del freddo e della pioggia.
Penso poi ai tanti giovani costretti bruscamente
a misurarsi con una dura realtà, ai ragazzi che
hanno dovuto interrompere la scuola con le sue
relazioni, agli anziani privati delle loro abitudini.
Si potrebbe dire, cari amici, che vi trovate,
in un certo modo, nello stato d’animo dei due
discepoli di Emmaus, di cui parla l’evangelista
Luca. Dopo l’evento tragico della croce, rientravano a casa delusi e amareggiati, per la "fine"
di Gesù; ma, lungo la strada, Egli si accostò e si
mise a conversare con loro. Anche se non lo riconobbero con gli occhi, qualcosa si risvegliò
nei loro cuori: le parole di quello "Sconosciuto"
riaccesero in loro quell’ardore e quella fiducia
che l’esperienza del Calvario aveva spento.
Ecco, cari amici: la mia presenza tra voi
L a m ac chin a
i n r e s ta ur o
Come sempre abbiamo iniziato il
mese di maggio trasferendo la venerata e miracolosa Icona della Madonna delle Grazie all’Altare centrale.
La macchina da processione è in restauro! La bellissima macchina processionale fu realizzata nel 1924 da
Leopoldo Celoni per trasportare
l’Icona della Madonna in piazza S.
Pietro dove il Cardinale Merry del Val
la incoronò alla presenza di trecentomila fedeli. Dopo oltre 80 anni si è
reso necessario un radicale restauro.
L’artigiano che lo sta portando a termine ha avuto problemi di salute che
lo hanno costretto a interrompere il
lavoro per circa due mesi e quindi è
in ritardo sulla consegna. Ci ha dato
intanto la raggiera sulla quale è ora
esposta assicurando che per il 10
maggio completerà l’intero lavoro.
vuole essere un segno tangibile del fatto che il
Signore crocifisso è risorto e non vi abbandona;
non lascia inascoltate le vostre domande circa il
futuro, non è sordo al grido preoccupato di tante
famiglie che hanno perso tutto: case, risparmi,
lavoro e a volte anche vite umane. Certo, la sua risposta concreta passa attraverso la nostra solidarietà, che non può limitarsi all’emergenza iniziale,
ma deve diventare un progetto stabile e concreto
nel tempo. Incoraggio tutti, istituzioni e imprese,
affinché questa città e questa terra risorgano.
Il Papa è qui, oggi, tra di voi per dirvi anche
una parola di conforto circa i vostri morti: essi
sono vivi in Dio e attendono da voi una testimonianza di coraggio e di speranza. Attendono
di veder rinascere questa loro terra, che deve tornare ad ornarsi di case e di chiese, belle e solide.
È proprio in nome di questi fratelli e sorelle che
ci si deve impegnare nuovamente a vivere facendo ricorso a ciò che non muore e che il terremoto non ha distrutto: l’amore. L’amore
rimane anche al di là del guado di questa nostra
precaria esistenza terrena, perché l’Amore vero
è Dio. Chi ama vince, in Dio, la morte e sa di
non perdere coloro che ha amato.
Vorrei concludere queste mie parole rivolgendo al Signore una particolare preghiera per le
vittime del terremoto.
Affidiamo questi nostri cari a Te, Signore, sapendo
che ai tuoi fedeli Tu non togli la vita ma la trasformi,
e nel momento stesso in cui viene distrutta
la dimora di questo nostro esilio sulla terra,
Ti preoccupi di prepararne una eterna ed immortale in Paradiso.
Padre Santo, Signore del cielo e della terra,
ascolta il grido di dolore e di speranza,
che si leva da questa comunità duramente provata dal terremoto!
E’il grido silenzioso del sangue di madri, di padri, di giovani
e anche di piccoli innocenti che sale da questa terra.
Sono stati strappati all’affetto dei loro cari,
accoglili tutti nella tua pace, Signore, che sei il
Dio-con-noi,
l’Amore capace di donare la vita senza fine.
Abbiamo bisogno di Te e della Tua forza,
perché ci sentiamo piccoli e fragili di fronte alla morte;
Ti preghiamo, aiutaci, perché soltanto il Tuo sostegno
può farci rialzare e indurci a riprendere insieme,
tenendoci fiduciosi l’un l’altro per mano,
il cammino della vita.
“F ac emo bene ades s o c h’avemo tempo”
FRA’ ALBENZIO
Domenica 3 maggio 2009
N. 224
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 3 maggio
4ª di Pasqua
At 4,8-12; Sal 117 (118); 1 Gv 3,1-2; Gv 10,11-18
Il buon pastore dà la propria vita per le pecore.
Lunedì 4 maggio
S. Floriano
At 11,1-18; Sal 41 e 42; Gv 10,1-10
Io sono la porta delle pecore.
Martedì 5 maggio
S. Tosca
At 11,19-26; Sal 86; Gv 10,22-30
Io e il Padre siamo una cosa sola.
Mercoledì 6 maggio
S. Domenico Savio
At 12,24–13,5a; Sal 66; Gv 12,44-50
Io sono venuto nel mondo come luce.
Giovedì 7 maggio
S. Flavia
At 13,13-25; Sal 88; Gv 13,16-20
Chi accoglie colui che manderò, accoglie me.
Venerdì 8 maggio
S. Vittore
At 13,26-33; Sal 2; Gv 14,1-6
Io sono la via, la verità e la vita.
Sabato 9 maggio
At 13,44-52; Sal 97; Gv 14,7-14
Chi ha visto me ha visto il Padre.
S. Beato
IL SEGRETO CONFESSIONALE
“F ac emo bene ades s o c h’avemo tempo”
FRA’ ALBENZIO
LE INDULGENZE
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
«LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
311. In alcuni casi si può celebrare
questo Sacramento con la confessione
generica e l'assoluzione collettiva?
In casi di grave necessità (come in pericolo imminente di
morte), si può ricorrere alla celebrazione comunitaria della
Riconciliazione con la confessione generica e l'assoluzione
collettiva, nel rispetto delle norme della Chiesa e con il proposito di confessare individualmente a tempo debito i peccati
gravi.
312. Che cosa sono le indulgenze?
Le indulgenze sono la remissione dinanzi a Dio della pena
temporale meritata per i peccati, già perdonati quanto alla
colpa, che il fedele, a determinate condizioni, acquista, per se
stesso o per i defunti mediante il ministero della Chiesa, la
quale, come dispensatrice della redenzione, distribuisce il tesoro dei meriti di Cristo e dei Santi.
IL SACRAMENTO
DELL'UNZIONE DEGLI INFERMI
313. Come è vissuta la malattia
nell'Antico Testamento?
Nell' Antico Testamento l'uomo durante la malattia sperimenta il proprio limite, e nello stesso tempo percepisce che la
malattia è legata, in modo misterioso, al peccato. I profeti
hanno intuito che essa poteva avere anche un valore redentivo
per i peccati propri e altrui. Così la malattia era vissuta di
fronte a Dio, dal quale l'uomo implorava la guarigione.
Siamo angeli
con un'ala soltanto
e possiamo volare solo
restando abbracciati.
LUCIANO DE CRESCENZO
Domenica prossima,
dalle 15: sport, attrazioni e giochi nella

NUOVO CRISTIANO - in virtù del Sacramento del Battesimo che gli è stato impartito nei giorni
scorsi - è divenuto:
- LEONARDO CECCOTTI.
A lui ed ai genitori e parenti le felicitazioni nostre e gli auguri
più fervidi.

SPOSI PROMESSI, come risulta dalle pubblicazioni di matrimonio esposte in fondo alla Chiesa, sono
- FLAVIO RUGGIERI E JENNIFER LYNNE.
Vadano a loro i nostri auguri cordialissimi.
 I NOSTRI LUTTI - Ci ha lasciato, nei
giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno,
- GIUSEPPA TONETTI, di 91 anni.
Ai familiari della scomparsa le nostre sentite condoglianze.
APPUNTAMENTI

Domani, lunedì, alle ore 16,30 S. Messa per
anziani e malati con il Sacramento della Unzione degli Infermi per coloro che ne hanno
fatto richiesta
 Domani (lunedì) alle ore 19, riunione dell’Azione Cattolica in sala Spina.
 Mercoledì, dopo la S. Messa delle 9, riunione del Gruppo delle Vincenziane.
 Mercoledì, alle ore 21, riunione mensile,
aperta a tutti, dell’Associazione Culturale “Il
Ventilàbro” sull’Enneagramma.
 Venerdì inizia la Novena alla Madonna
delle Grazie: ore 18, Rosario; ore 18,30, Novena
e S. Messa
 Sabato, alle ore 17, in Sala Spina, Conferenza tenuta dalla domenicana suor Letizia sul
tema: “Paolo: il fuoco dell’evangelizzazone».
 Sabato alle 21 in teatro: serata musicale
anni ’70 “Ballando in famiglia”.
F E S TA I N P I A Z Z A
N. 226
L’appello del Papa
per il dialogo e la pace
L’appello per il dialogo e la pace risuona più volte nelle visite e negli incontri del Papa in Israele. Tanti i momenti intensi della presenza a Gerusalemme, come quello della preghiera apposta nel Muro del Pianto o quello
dell’incontro con il Gran Mufti, alla Spianata delle moschee. «In un mondo
tristemente lacerato da divisioni questo sacro luogo – dice Benedetto XVI serve da stimolo e costituisce inoltre una sfida per uomini e donne di buona
volontà ad impegnarsi per superare incomprensioni e conflitti del passato e a
porsi sulla via di un dialogo sincero finalizzato alla costruzione di un mondo
di giustizia e di pace per le generazioni che verranno».
Parla di riconciliazione il discorso rivolto, sempre nella giornata di martedì, al Gran Rabbinato di Gerusalemme. «La Chiesa cattolica – afferma il
Pontefice - è irrevocabilmente impegnata sulla strada decisa dal Concilio Vaticano II per una autentica e durevole riconciliazione fra cristiani ed ebrei». Il
Papa è accolto dalle parole di benvenuto
dal Rabbino Shlomo Amar
PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo pronunciate
e dal rabbino Yona Metzger.
Nel suo discorso il Santo Padre fa
riferimento al dialogo in corso tra la
Commissione della Santa Sede per le reL’apostolo Paolo in lazioni religiose con gli ebrei e il Gran
un passo famoso Rabbinato di Gerusalemme e ringrazia i
di entrambe le delegazioni per
della Lettera ai Filip- membri
«il faticoso lavoro nel perfezionare quepesi afferma che sta iniziativa», ma soprattutto per la
Cristo “spogliò se buona volontà nel «discutere apertastesso, assumendo mente e pazientemente non solo i punti
intesa, ma anche i punti di disacla condizione di di
cordo», spianando così «la strada per
servo” (Fil 2,7). E’ una più efficace collaborazione nella vita
Lui, Cristo, l’esem- pubblica».
Tra i due appuntamenti, la sosta in
pio a cui guardare.
davanti al Muro OcciNel Vangelo Egli ha raccoglimento
dentale (Muro del Pianto), dove, come
detto ai suoi disce- Giovanni Paolo II nel 2000, seguendo
poli di essere ve- l'usanza ebraica ha deposto in una fesnuto “non per es– sura delle enormi pietre del Tempio di
un foglietto con una presere servito ma per Gerusalemme
ghiera da lui scritta, in cui chiede a Dio
servire” (Mt 10, 28).
di ascoltare il «grido degli afflitti, degli
spaventati, dei disperati».
A NGELO Z EMA
Discorso, 18.2.06
(Romasette del 14 maggio 2009)
L’esempio
LA CHIESA E I MALATI
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
«LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
314. Quale significato ha
la compassione di Gesù verso gli ammalati?

NUOVO CRISTIANO - in virtù del Sacramento del Battesimo che gli è stato impartito nei giorni
scorsi - è divenuto:
Ai genitori e parenti le felicitazioni nostre e gli auguri più fervidi.
315. Qual è il comportamento
della Chiesa verso i malati?
Vadano a loro i nostri auguri cordialissimi.
La Chiesa, avendo ricevuto dal Signore l'imperativo di
guarire gli infermi, si impegna ad attuarlo con le cure verso i
malati, accompagnate da preghiere di intercessione. Essa soprattutto possiede un Sacramento specifico in favore degli infermi, istituito da Cristo stesso e attestato da san Giacomo:
«Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino
su di lui, dopo averlo unto con olio nel nome del Signore»
(Gc 5,14-15).
316. Chi può ricevere
il Sacramento dell'Unzione degli infermi?
Lo può ricevere il fedele, che comincia a trovarsi in pericolo di morte per malattia o vecchiaia. Lo stesso fedele lo può
ricevere anche altre volte, quando si verifica un aggravarsi
della malattia oppure quando gli capita un'altra malattia
grave. La celebrazione di questo Sacramento deve essere possibilmente preceduta dalla confessione individuale del malato.

SPOSI PROMESSI, come risulta dalle pubblicazioni di matrimonio esposte in fondo alla Chiesa, sono
- FRANCESCO IACOPINI e SIMONA VERGARI
- PAOLO BRUNI e ANNA MARIA ANGELELLI
- ALESSANDROSACCHETTIe ROSARITADI GREGORIO.

I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei
giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno,
- PAOLA CASTELLANI, di 79 anni
- GUIDO ALBERTIN, di 98 anni.
Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze.
APPUNTAMENTI
 Domani, lunedì 25 maggio, alle ore 16 in
Chiesa, S. Rosario animato dal gruppo anziani.

Martedì alle 19 incontro di preghiera per
i ragazzi dei gruppi Cresima e dopoCresima.
 Mercoledì la S. Messa delle 18,30 sarà animata dai gruppi: Apostolato della Preghiera,
Vincenziane e Liturgico. Alle 19,15: presentazione del libro postumo «Quella carezza sul
braccio» di Mario Falciatore, compianto Presidente dell’Azione Cattolica.

Giovedì alle 21 incontro di preghiera per
i gruppi: giovanissimi, giovani e scout
I dieci comandamenti sono
stati formulati in modo così
semplice, conciso e comprensibile, perché elaborati
senza una commissione.
 Venerdì alle 21 S. Rosario per le famiglie
e benedizione delle donne incinte.
CHARLES DE GAULLE
Domenica prossima.
dopo la S. Messa
della 19,
N. 227
- PAOLO CALARCO.
La compassione di Gesù verso gli ammalati e le sue numerose guarigioni di infermi sono un chiaro segno che con
lui è venuto il Regno di Dio e quindi la vittoria sul peccato,
sulla sofferenza e sulla morte. Con la sua passione e morte,
egli dà nuovo senso alla sofferenza, la quale, se unita alla sua,
può diventare mezzo di purificazione e di salvezza per noi e
per gli altri.
 Sabato alle ore 16 omaggio floreale dei
bambini alla Madonna e lancio dei palloncini. Al
termine spettacolo del Laboratorio dei Burattini.
PROCESSIONE NEL QUARTIERE
Oggi, per l’ottavo anno consecutivo, c’è festa in piazza! Quando
sono arrivato in Parrocchia, don Ernesto aveva realizzato per la prima
volta questo evento che in pratica è una bellissima festa di famiglia. Infatti la manifestazione consiste nel vivere un pomeriggio insieme, ovviamente intorno ai nostri bambini e ragazzi, cimentandosi in tornei
sportivi, giochi a squadre, giochi popolari, musica e
allegria. Nel quadro dei preparativi della festa della
Madonna delle Grazie, festa in piazza ci permette di vivere davvero
un pomeriggio di famiglia per sottolineare una dimensione importante della nostra vita: la dimensione comunitaria, stare insieme; è
quello che si faceva prima molto più frequentemente: nelle riunioni di
famiglia, negli oratori, nei cortili, nelle piazze… Poi sono arrivati la televisione, il week end, il computer, il telefonino con i videogiochi….e
siamo rimasti tutti un po’ più soli. Ovviamente non voglio contestare
il progresso, ma semplicemente invitare a saper gestire il nostro tempo
PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo per non perderci la bellezza dello
stare insieme con gioia e con semplicità e, poiché la Festa della Madonna delle Grazie è festa di Maria
San Paolo dice a tutti –
nostra Madre, vogliamo preparaci
e naturalmente in modo
sia con la preghiera sia con la sana
particolare a quan– ti laallegria, per riscoprire tutti insieme,
vorano nel campo di
Dio – che dobbiamo
grandi e piccoli, la gioia di stare in“avere in noi i sentisieme fraternamente. Otto anni fa fu
menti di Gesù Cristo”.
quasi una scommessa: don Ernesto
(Fil 2,5). I suoi senticoadiuvato da don Antonio Perrone,
menti erano tali che
Egli, di fronte al destino
dal maestro Riccardo iniziarono. E
dell’uomo, quasi non
la festa continua! Il nostro viceparsopportò più la sua esiroco don Antonio Pesciarelli con la
stenza nella gloria, ma
collaborazione di un sempre magdovette scendere e assumere l’incredibile, l’intera
gior numero di papà, mamme e giomiseria della vita umana
vani della Parrocchia, coinvolgendo
fino all’ora della soffeanche chi non è più giovane (alrenza sulla croce. Quemeno anagraficamente) e che con
sto è il sentimento di
entusiasmo accresce il numero dei
Gesù Cristo: sentirsi
spinto a portare agli uocollaboratori, ha raccolto nel modo
mini la luce del Padre,
migliore il testimone e per la settima
ad aiutarli perché con
volta ha coordnato
loro ed in loro si formi
al meglio
il Regno di Dio.
la nostra festa.
Discorso, 14.9.06
Chenosi
La Processione non è una sfilata
Celebreremo domenica
prossima (secondo la nostra
tradizione, l’ultima domenica
di maggio) la festa della Madonna delle Grazie.
Spero che - come sempre ci sarà una bella processione
con una partecipazione numerosa e, soprattutto, con un
grande coinvolgimento spirituale nella preghiera.
La processione non è una
sfilata; vuole significare che il
cristiano non è una persona
che vaga senza meta ma è in
cammino, seguendo Cristo (il
Crocifisso apre sempre la processione) verso il Paradiso.
Maria, Madre di Dio e
Madre nostra, ci precede e ci
accompagma nel cammino
della vita, nel cammino della
fede.
Il nostro andare in processione per le vie del quartiere
vuole dunque rappresentare
questa nostra certezza che si
traduce anche in una significativa testimonianza per annunciarlo anche a chi per ora, non
Restaurata
la macchina processionale
della Madonna delle Grazie
Anche se con un poʼ di ritardo per i motivi già esposti, è finalmente stata riconsegnata la macchina processionale della Madonna delle Grazie: è bellissima!
Penso che sarà veramente contento Leopoldo Celoni che la realizzò ex novo nel 1924. infatti è stata
riportata allo splendore originario mediante un lungo
e accurato lavoro di restauro che è consistito nel
consolidamento ligneo e nel ripristino delle parti
mancanti. Eʼ stata rimossa su tutta la superficie la
foglia dʼoro, sono quindi state fatte le stuccature ed
il ripristino dei livelli di gessatura con le necessarie
carteggiature. Sono successivamente state stese più
mani di bolo per poi procedere alla doratura con foglia dʼoro zecchino. Lʼoperazione è stata fatta con
modalità diverse per lasciare alcune parti opache e
lucidarne altre così da restituire alla macchina i contrasti necessari. In basso è stata ridipinta la zoccolatura in finto marmo. Per terminare è stata stesa
una vernice di protezione completata da una stesura
di cera vergine dʼapi leggermente colorata per dare
al manufatto il giusto invecchiamento. Come potete
comprendere il restauro è stato molto costoso e faccio
appello ai devoti della Madonna delle Grazie che vogliono partecipare alle spese. Ma soprattutto mi auguro
che il restauro della macchina esprima la nostra rinnovata
e accresciuta devozione alla Madonna delle Grazie.
lo ha ancora scoperto o non ci
crede.
E’ una testimonianza rispettosa ma efficace perché è
Dio che opera nei cuori ed è la
Madonna delle Grazie che
cammina per le strade della
Sua parrocchia in mezzo alle
case dei Suoi figli per diffondere amore e pace, ma anche
per chiamare i lontani a tornare al Signore e Salvatore nostro.
Vuole continuare a distribuire grazie, come ha fatto
anche durante quest’anno, con
le belle testimonianze di grazia
ricevuta che sono giunte in
questo Suo Santuario parrocchiale.
Vogliamo però prepararci
bene: soprattutto con la novena di preghiera che facciamo
ogni giorno alle 18 e con i numerosi appuntamenti spirituali
che trovate riportati nel giornalino, perché la festa di domenica prossima sia colma di
fede in Dio e di amore e fiducia
nei confronti della Madonna
delle Grazie.
“F ac emo bene adesso c h’avemo tempo”
FRA’ ALBENZIO
Domenica 24 maggio 2009
N. 227
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 24 maggio Ascensione del Signore
At 1,1-11; Sal 46 (47); Ef 4,1-13; Mc 16,15-20
Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Lunedì 25 maggio
S. Beda Venerabile
S. Gregorio VII; S. Maria Maddalena de’ Pazzi
At 19,1-8; Sal 67; Gv 16,29-33
Abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!
Martedì 26 maggio
At 20,17-27; Sal 67; Gv 17,1-11a
Padre, glorifica il Figlio tuo.
S. Filippo Neri
Mercoledì 27 maggio S. Agostino di Canterbury
At 20,28-38; Sal 67; Gv 17,11b-19
Siano una cosa sola, come noi.
Giovedì 28 maggio
S. Emilio
Venerdì 29 maggio
S. Massimino
Sabato 30 maggio
S. Ferdinando
At 22,30;23,6-11; Sal 15; Gv 17,20-26
Siano per f et t i nell’unit à.
At 25,13-21; Sal 102; Gv 21,15-19
Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle.
At 28,16-20.30-31; Sal 10; Gv 21,20-25
Questo è il discepolo che rende testimonianza
su questi fatti, e la sua testimonianza è vera.
CHE COSA E’ IL VIATICO
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
«LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
317. Chi amministra questo Sacramento?
Esso può essere amministrato solo dai sacerdoti (Vescovi
o presbiteri).
318. Come si celebra questo Sacramento?
La celebrazione di questo Sacramento consiste essenzialmente nell' Unzione con l'olio, benedetto possibilmente dal
Vescovo, sulla fronte e sulle mani del malato (nel rito romano,
o anche su altre parti del corpo in altri riti), accompagnata
dalla preghiera del sacerdote, che implora la grazia speciale
di questo Sacramento.
319. Quali sono gli effetti di questo Sacramento?
Esso conferisce una grazia particolare, che unisce più intimamente il malato alla Passione di Cristo, per il suo bene e per
quello di tutta la Chiesa, donandogli conforto, pace, coraggio, e
anche il perdono dei peccati, se il malato non ha potuto confessarsi. Questo Sacramento consente talvolta, se Dio lo vuole,
anche il recupero della salute fisica. In ogni caso, questa Unzione prepara il malato al passaggio nella Casa del Padre.
320. Che cos'è il Viatico?
È l'Eucaristia ricevuta da coloro che stanno per lasciare
la vita terrena e si preparano al passaggio alla vita eterna. Ricevuta al momento del passaggio da questo mondo al Padre,
la Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo morto e risorto
è seme di vita eterna e potenza di risurrezione.

VIVA GLI SPOSI! - Celebrano il loro sacramento di Matrimonio nella nostra Chiesa parrocchiale
- GIANCARLO PARDI e SANDRA RISO.
Nel felicitarci con loro per la intelligente scelta del nostro
Santuario quale luogo per la pubblica manifestazione di adesione al vincolo sacramentale, desideriamo far loro pervenire
l’augurio nostro più affettuoso di una duratura felicità.

NOZZE D’ORO rappresentano l’ambito traguardo raggiunto dai coniugi
- ALVARO UBERTINI e ROSINA PAVAN
ai quali vanno le congratulazioni vivissime accompagnate
dagli auguri di un lungo proseguimento della loro unione.

I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei
giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno,
- MARIO LO CHIATTO, di 95 anni
- VIVIANA DANNA, di 89 anni
- GIULIO PISARI, di 93 anni.
Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze.
APPUNTAMENTI
 Lunedì 1° giugno, alle ore 19, in Sala Spina,
riunione quidicinale dell’Azione Cattolica.

Mercoledì 3 giugno, alle ore 17, celebrazione della Prima Confessione dei bambini del
primo anno di catechismo.
 Giovedì, alle 16,30, Ora Santa animata
dall’Apostolato della Preghiera e, al termine,
riunione del Gruppo.

Il segreto dell'esistenza
umana non sta soltanto nel
vivere, ma anche nel sapere
per che cosa si vive.
FEODOR DOSTOEVSKIJ
Si ripete domenica.
dalle 8,30 alle 11,30
(venire digiuni!) la
Venerdì, primo venerdì del mese, dopo la
S. Messa delle 9, Lodi e adorazione fino alle 11.
Nel pomeriggio la S. Messa è anticipata alle
17,15; poi Vespri e adorazione fino alle 22.
 Sabato, in onore del Cuore Immacolato
di Maria, recitiamo le 4 Corone del rosario alle
9,30 – 12,00 – 18 e 19,15.,
D O N A Z I O N E DEL SANGUE
N. 228
Buona «Festa»!
la festa della Madonna delle Grazie, è la nostra festa
E’
perché suoi figli devoti, è la festa del Trionfale perché
qui, abbiamo la gioia di custodire la venerata e miracolosa
Icona che dalla città santa, Gerusalemme, nel 1587 è arrivata
a Roma; per oltre tre secoli il suo Santuario era al Rione
Borgo in Via di Porta Angelica e dal 1941 in questa Piazza
(l’antica piazza Morosini) che ha preso il nome dalla nostra
Icona ed è piazza S. Maria delle Grazie.
Permettetemi di dire che è, anche, la festa di Roma, perché anche se per varie vicende la città ha un po’ dimenticato
questo Santuario, la Madonna delle Grazie non dimentica
Roma! Giovedì sera Pierpaolo Bove ha presieduto la presentazione del libro dell’indimenticabile Mario Falciatore e, parlando del legame di Mario con
Madonna di Pompei, ha detto
PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo la
che in passato la Madonna delle
Grazie era per Roma quello che
la Madonna del Rosario è per
Pompei.
Noi, che abbiamo l’onore di
Richiamandomi alle
parole di Paolo ai custodire la preziosa Icona, non
solo vogliamo onorarla, speriCorinzi: «L’amore mentare la sua maternità; avvidel Cristo ci spinge» cinarci a Gesù che Lei ci mostra
(2 Cor 5,14), voglio tra le sue braccia; ringraziarla
sottolineare come per le tante grazie che ancor
«la conspevolezza oggi continua a donare (e delle
che in Lui Dio quali arrivano spesso testimostesso si è donato nianze) ma anche propagarne il
per noi fino alla culto.
morte deve indurci a
Perché Roma possa risconon vivere più per prirla e accogliere tutti i doni
noi stessi, ma per che Lei non manca di fare e, in
Lui, e con Lui per gli modo particolare, quello di
altri» (Deus caritas farci incontrare l’unico Salvatore: Gesù Cristo
est, 33).
nostro Signore.
Omelia, 1° marzo 2006
Vivere
per gli altri
Benedetto XVI al Convegno diocesano pastorale di Roma
«Popolo di Dio» significa «tutti noi»
«
Seguendo una ormai felice consuetudine, sono lieto di aprire anche quest'anno il Convegno diocesano
pastorale.
A ciascuno di voi, che qui rappresentate
l'intera comunità diocesana, rivolgo con affetto il mio saluto e un sentito ringraziamento
per il lavoro pastorale che svolgete.
(...).desidero esprimere il mio apprezzamento per la scelta pastorale di dedicare
tempo ad una verifica del cammino percorso,
con lo scopo di mettere a fuoco, alla luce dell'esperienza vissuta, alcuni ambiti fondamentali della pastorale ordinaria, al fine di
meglio precisarli, e renderli più condivisi.
(…) Il Concilio Vaticano II, volendo trasmettere pura e integra la dottrina sulla
Chiesa maturata nel corso di duemila anni,
ha dato di essa «una più meditata definizione», illustrandone anzitutto la natura misterica, cioè di «realtà imbevuta di divina
presenza, e perciò sempre capace di nuove e
più profonde esplorazioni» (Paolo VI, Discorso di apertura della seconda sessione, 29
settembre 1963).
Orbene, la Chiesa, che ha origine nel Dio
trinitario, è un mistero di comunione. In
quanto comunione, la Chiesa non è una realtà soltanto spirituale, ma vive nella storia,
per così dire, in carne e ossa. Il Concilio Vaticano II la descrive «come un sacramento, o
segno e strumento dell'intima unione con Dio
e dell'unità di tutto il genere umano». (Lumen
gentium, 1).
E l'essenza del sacramento è proprio che
si tocca nel visibile l’invisibile, che il visibile
toccabile apre la porta a Dio stesso. La
Chiesa, abbiamo detto, è una comunione,
una comunione di persone che, per l'azione
dello Spirito Santo, formano il Popolo di Dio,
che è al tempo stesso il Corpo di Cristo. Riflettiamo un po' su queste due parole-chiave.
Il concetto “Popolo di Dio” è nato e si è
sviluppato nell'Antico Testamento: per entrare nella realtà della storia umana, Dio ha
eletto un popolo determinato, il popolo di
Israele, perché sia il suo popolo.
L'intenzione di questa scelta particolare è
di arrivare, per il tramite di pochi, ai molti, e
dai molti a tutti. L'intenzione, con altre parole, dell'elezione particolare è l'universalità.
DONAZIONI
PER IL RESTAURO
DELLA MACCHINA
P RO C E S S I O NA L E
Ringrazio quanti manifestano
la loro devozione alla Madonna delle
Grazie anzitutto con la preghiera e
con l’affidamento fiducioso.
Anche la cura per il decoro
del Santuario esprime devozione e,
come Gesù ci insegna, ogni offerta,
indipendentemente dall’entità, è
gradita al Signore soprattutto se
frutto di amore e sacrificio.
Vorrei parteciparvi due episodi di questa settimana, perché mi
hanno molto edificato.
Una persona ha portato
un’offerta di mille euro con assegno
circolare consegnato a chi non la
conosceva, perché voleva restare
anonima (dice Gesù: “quando fai
un’offerta, non sappia la tua sinistra
quello che fa la tua destra” Mt 6,3).
Un parrocchiano invece, mi
ha detto: “Sai, avevo deciso una
certa cosa, ma poi ho visto la macchina restaurata e ho cambiato
idea… Volevo fare un viaggio all’estero con mia moglie ma…di
fronte a una cosa così bella ci rinuncio”; e ha donato cinquemila
euro (“Dio ama chi dona con gioia”
2 Cor 9,7).
Per il tramite di questo Popolo, Dio entra realmente in modo concreto nella storia. E questa apertura all'universalità si è realizzata
nella croce e nella risurrezione di Cristo.
Nella croce Cristo, così dice San Paolo, ha
abbattuto il muro di separazione. Dandoci il
suo Corpo, Egli ci riunisce in questo suo
Corpo per fare di noi una cosa sola. Nella comunione del “Corpo di Cristo” tutti diventiamo un solo popolo, il Popolo di Dio, dove per citare di nuovo san Paolo - tutti sono una
cosa sola e non c'è più distinzione, differenza,
tra greco e giudeo, circonciso e incirconciso,
barbaro, scita, schiavo, ebreo, ma Cristo è
tutto in tutti. Ha abbattuto il muro della distinzione di popoli, di razze, di culture: tutti
siamo uniti in Cristo.
Così vediamo che i due concetti – Popolo
di Dio e Corpo di Cristo - si completano e formano insieme il concetto neotestamentario di
Chiesa. E mentre Popolo di Dio esprime la
continuità della storia della Chiesa, Corpo di
Cristo esprime l'universalità inaugurata nella
croce e nella risurrezione del Signore.
Per noi cristiani, quindi, Corpo di Cristo
non è solo un'immagine, ma un vero concetto, perché Cristo ci fa il dono del suo corpo
reale, non solo di un'immagine.
Risorto, Cristo ci unisce tutti nel Sacramento per farci un unico corpo. Quindi il
concetto Popolo di Dio e Corpo di Cristo si
completano: in Cristo diventiamo realmente
il Popolo di Dio. E Popolo di Dio significa
quindi “tutti”: dal Papa fino all'ultimo bambino battezzato.
La prima Preghiera eucaristica, il cosiddetto Canone romano scritto nel IV secolo,
distingue tra servi – “noi servi tuoi” - e “plebs
tua sancta”; quindi, se si vuol distinguere, si
parla di servi e plebs sancta, mentre il termine Popolo di Dio esprime tutti insieme nel
loro comune essere la Chiesa.
“F ac emo bene adesso c h’avemo tempo”
»
FRA’ ALBENZIO
Domenica 31 maggio 2009
N. 228
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 31 maggio
Pentecoste
At 2,1-11; Sal 103 (104); Gal 5,16-25; Gv 15,26-27; 16,12-15
Lo Spirito di verità vi guiderà a tutta la verità.
Lunedì 1 giugno
S. Giustino
Tb 1,3;2,1-8; Sal 111; Mc 12,1-12
Afferrato il figlio prediletto, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
Martedì 2 giugno
Ss. Marcellino e Pietro
Tb 2,9-14; Sal 111; Mc 12,13-17
Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio.
Mercoledì 3 giugno
S. Carlo Lwanga e comp.
Tb 3,1-11.16-17; Sal 24; Mc 12,18-27
Non è un Dio dei morti ma dei viventi.
Giovedì 4 giugno
S. Quirino
Tb 6,10-11;7,1.8-17;8,4-9; Sal 127; Mc 12,28b-34
Questo è il primo comandamento. E il secondo è simile ad esso.
Venerdì 5 giugno
S. Bonifacio
Tb 11,5-18; Sal 145; Mc 12,35-37
Come mai dicono che il Messia è figlio di Davide?
Sabato 6 giugno
S. Norberto
Tb 12,1.5-15.20; C Tb 13,2.7-8; Mc 12,38-44
Questa vedova povera ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.
UNA SACRA POTESTA’
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
«LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
ooooooooo CAPITOLO TERZO ooooooooo
I SACRAMENTI AL SERVIZIO
DELLA COMUNIONE E DELLA MISSIONE
321. Quali sono i Sacramenti
al servizio della comunione e della missione?
Due Sacramenti, l'Ordine e il Matrimonio, conferiscono una
grazia speciale per una missione particolare nella Chiesa a
servizio dell'edificazione del popolo di Dio. Essi contribuiscono in particolare alla comunione ecclesiale e alla salvezza
degli altri.
IL SACRAMENTO DELL'ORDINE
322. Che cos'è il Sacramento dell'Ordine?
È il Sacramento grazie al quale la missione affidata da Cristo
ai suoi Apostoli continua ad essere esercitata nella Chiesa,
sino alla fine dei tempi.
323. Perché si chiama Sacramento dell'Ordine?
Ordine indica un corpo ecclesiale, di cui si entra a far
parte mediante una speciale consacrazione (Ordinazione),
che, per un particolare dono dello Spirito Santo, permette di
esercitare una sacra potestà a nome e con l'autorità di Cristo
a servizio del Popolo di Dio.
Il miglior modo
di onorare i santi
è di imitarli.
ERASMO
DA

NUOVO CRISTIANO - in virtù del Sacramento del Battesimo chegli è stato impartito nei giorni
scorsi - è divenuto:

SPOSI PROMESSI, come risulta dalle pubblicazioni di matrimonio esposte in fondo alla Chiesa, sono
- ALESSANDRO SIGNANI e MONICA COLONNESE
- PAOLO TOCCI e MORENA COLACELLI
Vadano a loro i nostri auguri cordialissimi.

I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei
giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno,
- REGINA TOMASSINi, di 91 anni
- MAFALDA CAPERNA, di 76 anni.
Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze.
APPUNTAMENTI
 Domani lunedì 8 giugno, riunione
dell’Azione Cattolica alle ore 19 in sala
Spina.
 Mercoledì inizia la Novena in pre-
parazione alla festa del Sacro Cuore di
Gesù.
 Giovedì celebrazione del Corpus
Domini con il Papa: ore 19, S. Messa e
processione da S. Giovanni in Laterano a S. Maria Maggiore.
Richiedere i biglietti a don Antonio.
Nelle Parrocchie il Corpus Domini si celebra domenica prossima.
ROTTERDAM
Domenica prossima
in Parrocchia,
celebrazione del
N. 229
- LUCA CLARIZIO.
A lui ed ai suoi genitori e parenti le felicitazioni nostre e gli
auguri più fervidi.
CORPUS DOMINI
La visita in casa
della Madonna
Quando mi è stato detto che l’Icona della Madonna delle Grazie, durante la processione nel giorno della festa il 31 maggio 2009,
avrebbe fatto visita a mio padre, che quasi non si muove più, nel
cuore mi è nata una grande gioia ed un’immensa gratitudine: quale
onore (così si è espressa anche mia madre, vedendo entrare l’Icona
in casa)! Provo ad esprimere cosa voglia dire: viene a trovarti l’effige a cui si sono rivolte per secoli migliaia di persone e a cui si rivolgono anche oggi imploranti ed ottengono grazia. Quell’icona
esprime la fede di un popolo e la grazia di Dio che accompagna la
vita dell’uomo, esprime l’amore buono di una Madre “che qual vuol
grazia ed a te non ricorre, sua disianza vuol volar sanz’ali” (Dante,
Paradiso XXXIII).
madre ha preparato al meglio
PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo Mia
i davanzali delle finestre della
casa, in segno di festa e letizia, ma
mentre si avvicinava la procesNella disputa sul modo retto
sione con l’icona il gesto più natudi vedere e di vivere il Vanrale è stato quello di spalancare il
gelo, alla fine, non decidono
portone, la porta di casa come
gli argomenti del nostro
segno di grande accoglienza, per
pensiero, decide la realtà
preparare visibilmente anche il
della vita, la comunione viscuore, sicura che quella visita dosuta e sofferta con Gesù
nata a mio padre, fosse compagnia
non solo nelle idee o nelle
parole, ma fin nel profondo
e conforto ad un uomo che ha camdell’esistenza,coinvolgendo
minato tanto, ha donato tanto;
anche il corpo, la carne. I lifosse una grande grazia (che come
vidi ricevuti in una lunga
ogni grazia) entra inaspettata e distoria di passione sono le teretta nel cuore dell’uomo.
stimonianze della presenza
Quella dolce icona, appena don
della croce di Gesù nel
Romano l’ha avvicinata a mio
corpo di S. Paolo, sono le
padre, ha illuminato il suo volto,
sue stigmate. Non è la circoncisione che lo salva: le
ha suscitato in lui l’esclamazione
stigmate sono la consedi meraviglia e la preghiera che
guenza del suo battesimo,
spontaneamente è uscita dal suo
l’espressione del suo morire
cuore.
con Gesù giorno per giorno,
Che questo incontro e questa comil segno sicuro del suo espagnia possa essere per sempre e
sere nuova creatura.
per tutti!
Omelia, 17 giugno 2007
CATERINA CALABRÒ
Le stigmate
CELEBRATA CON I BAMBINI DEL CATECHISMO
La Festa del Perdono
Il cammino di fede dei bambini
del primo anno di catechismo, si è
concluso con la celebrazione della
grande festa del Perdono.
Un momento prezioso, in cui i
bambini hanno vissuto in un clima
di autentica gioia e di grande emozione il loro primo incontro con la
misericordia di Dio, sperimentando
l’abbraccio amorevole del Padre
buono che fa festa per ogni figlio
che torna a lui.
Nel corso della celebrazione,
ciascun bambino, dopo essersi
confessato, ha compiuto un pic-
Benedetto XVI
risponde ai bambini
«Non so perché Dio mi ha scelto».
"Ancora ho difficoltà a capire
come il Signore possa aver destinato proprio me a questo ministero, ma lo accetto dalle sue
mani. È una cosa che mi sembra
molto oltre le mie forze. Ma il Signore mi aiuta". Lo ha detto Benedetto XVI, che sabato scorso,
ricevendo in udienza 7.000 bambini dell'Opera per l'Infanzia Missionaria, tra l'altro ha ricordato:
"Sono stato un ragazzo ingenuo in
una piccola provincia dimenticata". A quel tempo il pontefice era
Pio XI e "noi lo vedevamo come
nostro padre, ma in una realtà
molto lontana e superiore a noi".
"Non avrei mai pensato di diventare Papa", ha detto Ratzinger.
colo gesto, facendo fiorire simbolicamente sulla chioma di un albero
posto sull’altare un frutto raro e
prezioso: il loro piccolo cuore, reso
bello dal perdono di Dio e impreziosito dai doni della pace, dell’amore e della gioia.
Il momento conclusivo della
festa del perdono è stato caratterizzato dalla consegna della Croce,
riconoscendo in questo segno l’infinito amore di Dio per ogni creatura, un amore così grande da
donare se stesso.
I bambini hanno compreso
molto bene la bellezza di questo
sacramento che aiuta, confessione
dopo confessione, a ricevere la
forza e la grazia necessarie a cambiare radicalmente il proprio stile di
vita, rendendolo sempre più conforme a quello di Cristo.
E’ sicuramente la strada che
ognuno di noi deve percorrere
spesso, per toccare con mano la
propria debolezza e fragilità, sperimentando così l’infinita misericordia di Dio che, come il padre della
parabola, è paziente e non si
stanca mai di perdonare.
Affidiamo tutti i bambini della nostra comunità parrocchiale a Maria
Madre delle Grazie, perché Lei
Madre di Misericordia, li aiuti a trovare sempre la gioia e il coraggio
di oggi.
VA C A N Z E :
tempo per la famiglia
“L'avvenire dell'umanità passa
attraverso la famiglia.
E' indispensabile e urgente che
ogni uomo di buona volontà si impegni a
salvare a e promuovere i valori e le esigenze della famiglia.
Amare in modo particolare la famiglia: è questa una consegna concreta
ed esigente.
Amare la famiglia significa saperne stimare i valori e le possibilità, promuovendoli sempre.
Amare la famiglia significa individuare i pericoli e i mali che la minacciano, per poterli superare, amare la
famiglia significa adoperarsi per crearle
un ambiente che favorisca il suo sviluppo.
Che San Giuseppe, "uomo giusto",
lavoratore instancabile, custode integerrimo dei pegni a lui affidati, la custodisca,
la protegga, la illumini sempre.
Che la Vergine Maria, come è
madre della Chiesa, così anche sia madre
della Chiesa domestica; sia Lei l'esempio
di accoglienza umile e generosa della volontà di Dio; sia Lei, Madre addolorata
ai piedi della Croce, a confortare le sofferenze e ad asciugare le lacrime di
quanti soffrono per le difficoltà delle loro
famiglie.
E Cristo Signore, Re delle famiglie, sia presente come a Cana, in ogni
focolare cristiano a donare luce, gioia,
serenità, fortezza. A Lui chiedo che ogni
famiglia sappia generosamente portare il
suo originale contributo all'avvento nel
mondo del suo regno, "regno di verità e
di vita, di santità e di grazia, di giustizia,
di amore e di pace", verso il quale è in
cammino la storia.”
PATRIZIA PIATTI
“F ac emo bene adesso c h’avemo tempo”
GIOVANNI PAOLO II
«Familiaris consortio»
FRA’ ALBENZIO
Domenica 7 giugno 2009
N. 229
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 7 giugno
Santissima Trinità
Dt 4,32-34.39-40; Sal 32 (33); Rm 8,14-17; Mt 28,16-20
Battezzate tutti i popoli
nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Lunedì 8 giugno
S. Medardo
2 Cor 1,1-7; Sal 33; Mt 5,1-12
Beati i poveri in spirito.
Martedì 9 giugno
S. Efrem
Mercoledì 10 giugno
S. Diana
2 Cor 1,18-24; Sal 118; Mt 5,13-16
Voi siete la luce del mondo.
2 Cor 3,4-11; Sal 98; Mt 5,17-19
Non sono venuto per abolire, ma per dar compimento.
Giovedì 11 giugno
S. Barnaba
Venerdì 12 giugno
S. Guido
At 11,21b-26;13,1-3; Sal 97; Mt 10,7-13
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
2 Cor 4,7-15; Sal 115; Mt 5,27-32
Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio.
Sabato 13 giugno
S. Antonio di Padova
2 Cor 5,14-21; Sal 102; Mt 5,33-37
Io vi dico: non giurate affatto.
CONFESSIONALE SEGRETO
Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica»
«LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO»
324. Come si colloca il Sacramento dell'Ordine
nel disegno divino della salvezza?
Nell'Antica Alleanza sono prefigurazioni di tale Sacramento il servizio dei Leviti, come pure il sacerdozio di
Aronne e l'istituzione dei settanta «Anziani» (Nm 11,25). Tali
prefigurazioni trovano il loro compimento in Cristo Gesù, il
quale, col sacrificio della sua Croce, è l' «unico [...] mediatore
tra Dio e gli uomini» (1 Tm 2,5), il «sommo Sacerdote alla
maniera di Melchisedech» (Eb 5, l0). L'unico sacerdozio di
Cristo è reso presente dal sacerdozio ministeriale.
«Solo Cristo è il vero sacerdote, gli altri sono i suoi ministri» (SAN TOMMASO D'AQUINO).
325. Di quanti gradi si compone
il Sacramento dell'Ordine?
Esso si compone di tre gradi, che sono insostituibili per la
struttura organica della Chiesa: l'episcopato, il presbiterato e
il diaconato.
326. Qual è l'effetto dell'Ordinazione episcopale?
L'Ordinazione episcopale conferisce la pienezza del Sacramento dell'Ordine, fa del Vescovo il legittimo successore
degli Apostoli, lo inserisce nel Collegio episcopale, condividendo con il Papa e gli altri Vescovi la sollecitudine per tutte
le Chiese, e gli consegna gli uffici di insegnare, santificare e
governare.essere il Pastore dei fedeli.
Perdoniamo tutto
a noi stessi
e nulla agli altri.
JEAN DE LE FONTAINE
Inizia domani 15 giugno
feriali: 7-8-9-19
festivi: 7-8,30-10-11,30-19

NUOVI CRISTIANI - in virtù del Sacramento del Battesimo che è stato loro impartito nei giorni
scorsi - sono divenuti:
- ALICE PASETTI
- ROBERTO BARTOLOZZI
- GIACOMO ACETELLA
- GIULIA GARASTO
- VALENTINA MILONE
- SILVIA DI ROCCO
A loro ed ai loro genitori e parenti le felicitazioni nostre e gli
auguri più fervidi.

NOZZE D’ORO rappresentano l’ambito traguardo raggiunto dai coniugi
- UMBERTO ROMANO E SILVIA FERRAZZI
ai quali vanno le congratulazioni vivissime accompagnate
dagli auguri di un lungo proseguimento della loro unione.

I NOSTRI LUTTI - Ci ha lasciato, nei
giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno,
- GABRIELLA AMICI di 60 anni
Ai familiari della scomparsa le nostre sentite condoglianze.
APPUNTAMENTI
 Inizia domani anche il Centro estivo per i
bambini e i ragazzi dai 5 ai 14 anni che sarà dal
lunedì al venerdì dalle 7,45 alle 16,30 per cui
l’oratorio sarà poi aperto dalle 16,30 alle 20.
 Mercoledì dopo la S. Messa delle 9, riunione del Gruppo delle Vincenziane.
 Mercoledì alle 21 riunione mensile, aperta
a tutti, dell’Associazione “Il Ventilàbro”, sull’Enneagramma.
 Venerdì, solenne festa del S. Cuore di Gesù.
Alle ore 19 la S. Messa , durante la quale alcune
sorelle si consacreranno al S. Cuore di Gesù e
tutte le consacrate rinnoveranno la consacrazione.
 Oggi, Festa del Corpus Domini, al termine
della Messa delle 17,30 esposizione del SS.mo
Sacramento per l’adorazione fino all’inizio della
Messa delle 19.
L’ORARIO ESTIVO DELLE SS. MESSE
N. 230
Buone
vacanze!
È il saluto che rivolgo nel momento in cui sospendiamo la pubblicazione del giornalino per il
periodo estivo, per riprendere, dopo la metà di settembre.
Indipendentemente dalla situazione, e dalle possibilità di ciascuno, i mesi estivi vengono indicati
come il periodo delle ferie:
le scuole terminano le lePensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo zioni, mentre per alcuni
il tempo degli esami
La gioia inizia
(…noi li accompagniamo
la preghiera con un “in
della Pasqua con
bocca al lupo!”); negli ufL’amore di Dio per noi,
fici e attività lavorative
iniziato con la creascattano i “piani delle
zione, si è fatto visibile
ferie”; i Gruppi parrocnel
mistero
della
Croce, in quella kenosi
chiali sospendono le attidi Dio, in quello svuovità mentre molti Gruppi
tamento ed umiliante
parrocchiali preparano e
abbassamento del Figlio di Dio che abrealizzano le attività estive.
biamo sentito proMolti, durante le vaclamare nel magnifico
canze,
pensano già con tiinno a Cristo della Letmore alla riduzione di vari
tera ai Filippesi. Sì, la
Croce rivela la pieservizi importanti mentre
nezza dell’amore di
altre persone, per grazia di
Dio per noi. Un amore
Dio, si rendono disponicrocifisso, che non si
ferma allo scandalo
bili in quel settore così
del Venerdì Santo, ma
importante che si chiama
culmina nella gioia
volontariato e che rende
della Risurrezione.
possibili una >>>
Omelia, 29 marzo 2007
Buone
vacanze!
>>> serie di servizi di vitale im-
portanza proprio per le persone che
sono più deboli e che le ferie non
solo non possono farle, ma ne subiscono le conseguenze.
Dunque un periodo in cui, a
turno, chi può, si prende un po’ di riposo che è davvero necessario per
ritemprare le forze. San Giovanni
Bosco diceva: “Le vacanze sono la
vendemmia del diavolo”; non intendeva certo contestare le vacanze ma
metterci in guardia da certi pericoli
(pregare di meno o per niente, non
andare a Messa, non confessarsi,
pensare di divertirsi di più se si infrangono tutte le regole e in particolare i Comandamenti di Dio).
Sono pericoli che fanno delle
nostre vacanze un periodo ancora
più stressante. Auguro a tutti di ritemprarsi nel corpo e nello spirito
con i giusti tempi di svago, di preghiera e di nutrimento intellettuale.
Nel nostro bagaglio estivo non
manchino la Bibbia, il Rosario ed un
buon libro; mi permetto di suggerirvi un classico che ha avuto tante
ristampe: “La Filotea” di S. Francesco di Sales e “Grazie Gesù” di
Magdi Cristiano Allam (Mondadori
editore) che racconta come l’autore
ha conosciuto Gesù e perché ha
chiesto di diventare cristiano.
Soprattutto, impegniamoci a
pregare gli uni per gli altri e ha ritrovarci uniti spiritualmente, ovunque siamo, nelle SS.
Messe festive.
Con il Gruppo guidato da Sergio Roncaccia
Catechesi “adulta”
Si è concluso la settimana scorsa l’anno pastorale del Gruppo della
Catechesi per gli adulti guidata da Sergio Roncaccia.
Dopo aver animato la
missione cittadina nella nostra Parrocchia, da molti
anni il Gruppo continua ad
offrire una crescita cristiana e una formazione
missionaria agli adulti della
Parrocchia.
Le attività riprenderanno il secondo giovedì di
ottobre. Pubblichiamo una
breve relazione sul cammino percorso quest’anno.
G.I.P. di Santa Maria delle Grazie
Animatore: Sergio Roncaccia
Giorno di riunione: Il giovedì alle 17.30
Relazione del periodo: Gennaio-Giugno 2009
N. 16 Riunioni con la media di 19 persone,
con una punta di 24 e due di 23.
Temi trattati: Il Padre nostro
A. Aluffi, Col Vangelo.
B. Forte, Piccola introduzione alla fede
(Il Credo).
Per cinque volte (una al mese, da febbraio a
giugno) il Gruppo ha sostituito l’incontro del
giovedì con la partecipazione alla S. Messa.
Le persone che partecipano sono stimolate
da domande che interpellano ciascuno nella
propria esperienza di vita di fede e si può dire
che tutti concorrono a costruire una catechesi
viva che trova riscontri nel loro vissuto.
Vacanze valdostane per Benedetto XVI
Tornerà in Valle d’Aosta, Benedetto XVI. Papa Ratzinger trascorrerà il consueto periodo di riposto
estivo nella residenza di Les Combes a Introd, dal 13 al 29 luglio prossimi. Domenica 19 luglio, alle ore 12,
il Santo Padre guiderà la preghiera mariana dell’Angelus in Piazza Ruggia, davanti alla chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Solutore, in Romano Canavese, in diocesi di Ivrea, paese natale del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone. La domenica successiva, 26 luglio, invece, la recita dell’Angelusavverrà
dalla residenza di Les Combes. Al rientro dalla Valle d’Aosta, il Santo Padre si trasferisce a Castel Gandolfo. Per Benedetto XVI quello del prossimo luglio sarà il terzo soggiorno in Valle d’Aosta, dopo quelli del
2005 e del 2006, mentre nel 2007 è stato a Lorenzago di Cadore e, lo scorso anno, a Bressanone, ospite
dello stesso Seminario diocesano in cui già s’era recato diverse volte in passato, prima di diventare Papa.
«Siamo molto lieti che il Santo Padre Benedetto XVI ritorni per la terza volta in Valle d’Aosta. – ha detto
il vescovo di Aosta monsignor Giuseppe Anfossi –. Consideriamo il suo soggiorno una grande grazia e ci
premureremo di creare tutte le condizioni migliori per assicurare al Santo Padre un sereno periodo di riposo. La comunità – ha aggiunto il presule – ricorda fin d’ora nella preghiera Benedetto XVI e lo ricorderà
in modo particolare nella festa dei Santi Pietro e Paolo del prossimo 29 giugno». Papa Ratzinger risiederà
nel piccolo chalet che già conosce, immerso in un parco naturale con una vista che spazia dal Monte
Bianco al Monte Rosa, e con alle spalle il parco del Gran Paradiso. Un luogo assolutamente riservato, a
cinquecento metri dalla frazioncina di Les Combes, da dove (se lo vorrà) il Pontefice potrà compiere passeggiate senza dover transitare per luoghi abitati. Lo chalet, che sorge a pochi passi dalla colonia dei salesiani di Torino, è lo stesso che aveva ospitato gli ultimi due – dei dieci totali – soggiorni trascorsi in Valle
da Giovanni Paolo II. Ad accoglierlo sarà ancora il sindaco Osvaldo Naudin, ospite di tutte e tredici le cosiddette «vacanze papali». Il 26 saranno i fedeli della Valle – negli anni scorsi sono stati settemila – a salire fino al campo sportivo confinante con lo chalet, per salutare il Papa all’antivigilia della sua partenza.
“F ac emo bene adesso c h’avemo tempo”
FRA’ ALBENZIO
Domenica 14 giugno 2009
N. 230
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
Domenica 14 giugno SS. Corpo e Sangue di Cristo
Es 24,3-8; Sal 115 (116); Eb 9,11-15; Mc 14,12-16.22-26
Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue.
Lunedì 15 giugno
S. Germana
2 Cor 6,1-10; Sal 97; Mt 5,38-42
Io vi dico di non opporvi al malvagio.
Martedì 16 giugno
S. Aureliano
2 Cor 8,1-9; Sal 145; Mt 5,43-48
Am at e i vost r i nem ici.
Mercoledì 17 giugno
S. Ranieri
2 Cor 9,6-11; Sal 111; Mt 6,1-6.16-18
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Giovedì 18 giugno
S. Gregorio
2 Cor 11,1-11; Sal 110; Mt 6,7-15
Pregate dunque così.
Venerdì 19 giugno Sacratissimo Cuore di Gesù
Os 11,1.3-4.8c-9; C Is 12,2-6; Ef 3,8-12.14-19; Gv 19,31-37
Uno dei soldati gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
Sabato 20 giugno
Cuore Immacolato di Maria
Is 61,10-11; C 1 Sam 2,1.4-8; Lc 2,41-51
Maria serbava tutte queste cose nel suo cuore.