Prova
Transcript
Prova
LA FINALITA’ DELLE IMMAGINI Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» Parte seconda “LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRIS238. Quale legame esiste tra le azioni e le parole nella celebrazione sacramentale? Nella celebrazione sacramentale azioni e parole sono strettamente congiunte. Infatti, anche se le azioni simboliche già per se stesse sono un linguaggio, è tuttavia necessario che le parole del rito accompagnino e vivifichino queste azioni. Inseparabili in quanto segni e insegnamento, le parole e le azioni liturgiche lo sono anche in quanto realizzano ciò che significano. 239. Con quali criteri il canto e la musica hanno una loro funzione nella celebrazione liturgica? Poiché il canto e la musica sono strettamente connessi con l'azione liturgica, essi devono rispettare i seguenti criteri: la conformità alla dottrina cattolica dei testi, presi di preferenza dalla Scrittura e dalle fonti liturgiche; la bellezza espressiva della preghiera; la qualità della musica; la partecipazione dell'assemblea; la ricchezza culturale del Popolo di Dio e il carattere sacro e solenne della celebrazione. «Chi canta prega due volte» (SANT'AGOSTINO). 240. Qual è la finalità delle sacre immagini? L'immagine di Cristo è l'icona liturgica per eccellenza. Le altre, che rappresentano la Madonna e i Santi, significano Cristo, che in loro è glorificato. Esse proclamano lo stesso messaggio evangelico che la Sacra Scrittura trasmette attraverso la parola, e aiutano a risvegliare e a nutrire la fede dei credenti. Quando celebrare? 241. Qual è il centro del tempo liturgico? Il centro del tempo liturgico è la domenica, fondamento e nucleo di tutto l'anno liturgico, che ha il suo culmine nella Pasqua annuale, la festa delle feste. Non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi. LEO LONGANESI Riprende regolarmente venerdì 9 gennaio la settimanale v NUOVA CRISTIANA è divenuta, in virtù del sacramento del Battesimo che ha ricevuto durante gli scorsi giorni: - FRANCESCA LODIA. A lei ed ai suoi famigliari complimenti e auguri vivissimi. v I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati nei giorni scorsi per andare a ricevere il premio eterno: - RINA DE SIMONE di anni 73 - ENNIO SERRACCHIANI di anni 82. Ai congiunti, le nostre sentite condoglianze. APPUNTAMENTI ì Martedì 6 gennaio 2009, Epifania del Signore, è festa di precetto. L’orario delle SS. Messe sarà quello festivo eccetto la S. Messa delle 7 che riprenderà da mercoledì 7 gennaio. ì Giovedì 8 gennaio alle ore 16,30, “Ora Santa” animata dall’Apostolato della preghiera. Al termine, riunione del Gruppo. ì Venerdì 9 gennaio riprende regolarmente l’adorazione eucaristica settimanale dalle 19 alle 20. ADORAZIONE EUCARISTICA Misteri gloriosi 5 “Il Paradiso” secondo Dante Alighieri N. 207 C’è un senso al vivere e morire: la vita ci è stata donata E' nato per noi un bambino, un figlio ci è stato donato:egli avrà sulle spalle il dominio, consigliere ammirabile sarà il suo nome.(cf. IS 9,5) L’antifona della Messa di Natale ci aiuta a fare memoria anche della grazia che si ripete ogni volta che nasce un bambino. Certo quella notte è una notte speciale, unica, il logos, il verbo, si fa carne per noi, per la nostra salvezza. Chiunque di noi abbia gustato il dono della maternità o della paternità sa bene come, pur con tutte le cure, con tutta la Pensieri di Benedetto XVI su S. Paolo tecnologia amica a disposizione fino all’ultimo minuto, fino al primo vagito si sia trepidanti e timorosi, affidandoci a Dio affinché tutto vada bene: e inconsciamente di Il tema “Dio” è essensolito non ci rendiamo conto ziale. della grazia ricevuta. San Paolo dice nella Ma riflettiamo sul fatto che Lettera agli Efesini: “Ricordatevi che in quel la vita ci è data, non siamo noi tempo eravate…aenza in alcun modo in grado di speranza e senza Dio. darcela neanche di aggiungere Ora invece, in Cristo ad essa un millisecondo. Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete divenTuttavia in questi giorni si tati i vicini” (Ef 2,12-13). parla molto e di eutanasia, di Così la vita ha un diritto a morire, di diritto alsenso che mi guida anche nelle difficoltà. l’aborto, di sperimentazione Quindi bisogna ritorsugli embrioni e paradosso parnare al Dio Creatore, al lando di diritti e tutela dei disaDio che è la ragione creabili, il diritto a eliminare i feti trice, e poi trovare Cristo, che è il Volto vivo di Dio. malformati. Senza entrare nel merito dei Discorso, 22 febbraio 2007 complessi aspetti legislativi toccati dalle varie sentenze pro- Conoscere Dio Continuiamo la pubblicazione del messaggio del Papa per la 42ma giornata mondiale per la pace Combattere la povertà, costruire la pace Povertà e implicazioni morali La povertà viene spesso correlata, come a propria causa, allo sviluppo demografico. In conseguenza di ciò, sono in atto campagne di riduzione delle nascite, condotte a livello internazionale, anche con metodi non rispettosi né della dignità della donna né del diritto dei coniugi a scegliere responsabilmente il numero dei figli e spesso, cosa anche più grave, non rispettosi neppure del diritto alla vita. Lo sterminio di milioni di bambini non nati, in nome della lotta alla povertà, costituisce in realtà l'eliminazione dei più poveri tra gli esseri umani. A 3. fronte di ciò resta il fatto che, nel 1981, circa il 40% della popolazione mondiale era al di sotto della linea di povertà assoluta, mentre oggi tale percentuale è sostanzialmente dimezzata, e sono uscite dalla povertà popolazioni caratterizzate, peraltro, da un notevole incremento demografico. Il dato ora rilevato pone in evidenza che le risorse per risolvere il problema della povertà ci sarebbero, anche in presenza di una crescita della popolazione. Né va dimenticato che, dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi, la popolazione sulla terra è cre- C’è un senso al vivere e morire:la vita ci è stata donata >>> cose colpiscono: la dimenticanza e, cioè che la vita ci è donata, può essere breve o lunga, felice o infelice, ma ci è stata donata e poi la negazione della carità. Il fatto che la vita ci è stata donata rimanda ad un Altro, la vita di Eluana rimanda al Dio creatore, e usando la ragione, chi cerca il significato della vita può riconoscere tale mistero. Nella lunga storia della medicina il suo sviluppo è diventato più fecondo quando, in epoca cristiana, è cominciata l’assistenza proprio agli “inguaribili” (a Napoli c’è un ospedale che si chiama così), che prima venivano espulsi dalla comunità degli uomini “sani”, lasciati morire fuori dalle mura della città o eliminati. Chi se ne fosse occupato avrebbe messo a rischio la propria vita. Per questo chi cominciò a prendersi cura degli inguaribili lo fece per una ragione che era più potente della vita stessa: una passione per il destino dell’altro uomo, per il suo valore infinito perché immagine di Dio creatore. Senza questo riconoscimento diventa impossibile abbracciare Eluana e vivere il sacrificio di accompagnarla; anzi, diventa possibile ucciderla e scambiare questo gesto, in buona fede, per amore. S. Ermanno lo storpio, era un handicappato grave nel fisico ed era creduto tale anche nella mente, per di più visse in un periodo (sec. XI) in cui le possibilità della medicina in questo campo erano nulle. I genitori appena nato lo mandarono in un monastero e pregarono per lui. Lì fu accolto accolto e "indotto” dalle preghiere di "molti amici" (già "tutti" gli volevano bene!) a scrivere leggere e a studiare: scrisse alcuni trattati di cui uno sugli astrolabi e le parole e la musica di parecchi inni e sequenze (tra cui alcuni vorrebbero annoverare la Salve Regina e l'Alma Redemptoris Mater). Il cristianesimo è nato precisamente come passione per l’uomo: Dio si è fatto uomo per rispondere all’esigenza drammatica - che ognuno avverte, credente o no - di un significato per vivere e per morire; Cristo ha avuto pietà del nostro niente fino a dare la vita per affermare il valore infinito di ciascuno di noi, qualunque sia la nostra condizione. sciuta di quattro miliardi e, in larga misura, tale fenomeno riguarda Paesi che di recente si sono affacciati sulla scena internazionale come nuove potenze economiche e hanno conosciuto un rapido sviluppo proprio grazie all'elevato numero dei loro abitanti. Inoltre, tra le Nazioni maggiormente sviluppate quelle con gli indici di natalità maggiori godono di migliori potenzialità di sviluppo. In altri termini, la popolazione sta confermandosi come una ricchezza e non come un fattore di povertà. 4. Un altro ambito di preoccupazione sono le malattie pandemiche quali, ad esempio, la malaria, la tubercolosi e l'AIDS, che, nella misura in cui colpiscono i settori produttivi della popolazione, influiscono grandemente sul peggioramento delle condizioni generali del Paese. I tentativi di frenare le conseguenze di queste malattie sulla popolazione non sempre raggiungono risultati significativi. Capita, inoltre, che i Paesi vittime di alcune di tali pandemie, per farvi fronte, debbano subire i ricatti di chi condiziona gli aiuti economici all'attuazione di politiche contrarie alla vita. È soprattutto difficile combattere l'AIDS, drammatica causa di povertà, se non si affrontano le problematiche morali con cui la diffusione del virus è collegata. Occorre innanzitutto farsi carico di campagne che educhino specialmente i giovani a una sessualità pienamente rispondente alla dignità della persona; iniziative poste in atto in tal senso hanno già dato frutti significativi, facendo diminuire la diffusione dell'AIDS. Occorre poi mettere a disposizione anche dei popoli poveri le medicine e le cure necessarie; ciò suppone una decisa promozione della ricerca medica e delle innovazioni terapeutiche nonché, quando sia necessario, un'applicazione flessibile delle regole internazionali di protezione della proprietà intellettuale, così da garantire a tutti le cure sanitarie di base. (CONTINUA) Domenica 4 gennaio 2009 N. 207 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 DOMENICA 4 gennaio 2ª dopo Natale Sir 24,1-4.12-16 (NV) [gr. 24,1-2.8-12]; Sal 147; Ef 1,3-6.15-18; Gv 1,1-18 Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. LUNEDÌ 5 gennaio S. Simeone 1 Gv 3,11-21; Sal 99; Gv 1,43-51 Tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele. MARTEDÌ 6 gennaio EPIFANIA DEL SIGNORE Is 60,1-6; Sal 71 (72); Ef 3,2-3a.5-6; Mt 2,1-12 Siam o v enuti dall’oriente per ador ar e il r e. Giornata dell’Infanzia Missionaria MERCOLEDÌ 7 gennaio S. Raimondo de Peñafort 1 Gv 3,22–4,6; Sal 2; Mt 4,12-17.23-25 Il regno dei cieli è vicino. GIOVEDÌ 8 gennaio S. Lorenzo VENERDÌ 9 gennaio S. Giuliano SABATO 10 gennaio S. Aldo 1 Gv 4,7-10; Sal 71; Mc 6,34-44 Molt iplicando i pani, Gesù si manif est a pr of eta. 1 Gv 4,11-18; Sal 71; Mc 6,45-52 Videro Ges ù cam minare sul mar e. 1 Gv 4,19–5,4; Sal 71; Lc 4,14-22 O ggi si è adempiut a quest a Scr it tur a. DOMENICA 11 gennaio BATTESIMO DEL SIGNORE Is 55,1-11; C Is 12,2-6; 1 Gv 5,1-9; Mc 1,7-11 Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento. LA LITURGIA DELLE ORE Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» Parteseconda “LACELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 242. Qual è la funzione dell'anno liturgico? Nell'anno liturgico la Chiesa celebra tutto il Mistero di Cristo, dall'Incarnazione fino al suo ritorno glorioso. In giorni stabiliti, la Chiesa venera con speciale amore la beata Maria Madre di Dio e fa anche memoria dei Santi, che per Cristo sono vissuti, con Lui hanno sofferto e con Lui sono glorificati. 243. Che cos'è la Liturgia delle Ore? La Liturgia delle Ore, preghiera pubblica e comune della Chiesa, è la preghiera di Cristo con il suo corpo, la Chiesa. Per suo mezzo il Mistero di Cristo, che celebriamo nell'Eucaristia, santifica e trasfigura il tempo di ogni giorno. Essa si compone principalmente di Salmi e di altri testi biblici, e anche di letture dei Padri e dei maestri spirituali. Dove celebrare? 244. La Chiesa ha bisogno di luoghi per celebrare la liturgia? Il culto «in spirito e verità» (Gv 4,24) della Nuova Alleanza non è legato ad alcun luogo esclusivo, perché Cristo è il vero tempio di Dio, per mezzo del quale anche i cristiani e la Chiesa intera diventano, sotto l'azione dello Spirito Santo, templi del Dio vivente. Tuttavia il Popolo di Dio, nella sua condizione terrena, ha bisogno di luoghi in cui la comunità possa riunirsi per celebrare la liturgia. 245. Che cosa sono gli edifici sacri? Essi sono le case di Dio, simbolo della Chiesa che vive in quel luogo, nonché della dimora celeste. Sono luoghi di preghiera, nei quali la Chiesa celebra soprattutto l'Eucaristia e adora Cristo realmente presente nel tabernacolo. E’ straordinario che sia così perfetta l’illusione che la bellezza è bontà. LEV TOLSTOI Inizia il 18 gennaio l’Ottavario di preghiere per la ❖ I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati nei giorni scorsi per andare a ricevere il premio eterno: - ENNIO SERRACCHIANI di anni 83 - RINA DE SIMONE di anni 72 - ANTONIO VERNÌ di anni 73 - IOLE ANTINORI di anni 82 - MARIA CHIARETTI di anni 98 - MARGHERITA AGLIETTI di anni 85 Ai congiunti, le nostre sentite condoglianze. APPUNTAMENTI Domani, lunedì 12 gennaio, alle ore 19, in sala Spina, riunione dell’Azione Cattolica . Martedì 13 gennaio, alle ore 17,30 in sala Spina, riunione dei genitori dei bambini del secondo anno della Comunione. Mercoledì 14 gennaio, alle 17,30, in sala Spina, riunione dei genitori dei bambini del primo anno di Comunione. Domenica prossima. 18 gennaio, inizia l’ottavario di preghiera per l’unità dei Cristiani. UNITA’ DEI CRISTIANI N. 208 Fare compagnia a Gesù Eucaristia V IENI a fare compagnia a Gesù Eucaristia e avrai la pace nel cuore…. per recuperare uno spazio di pace e di silenzio, di riflessione e di preghiera; il senso della nostra vita è domandarci verso quale obiettivo stiamo correndo. Ma il frastuono, la corsa, gli impegni, le preoccupazioni e, perché no?, anche le soddisfazioni delle nostre giornate non ci aiutano a fermarci. Anzi, ci sono di ostacolo perché rischiamo di lasciarci travolgere e spesso questo è proprio quello che succede: siamo stanchi, insoddisfatti, senza neppure sapere bene perché, visto che ci siamo impegnati tanto! E, lasciandoci travolgere, per ciò che è “urgente”, dimentichiamo ciò che è importante, la cura della nostra vita PensieridiBenedettoXVIsuS.Paolo cioè spirituale. Professione Non ci ricordiamo neppure di fede che, mentre noi siamo affannati In un passo della Prima Lete occupati, o forse semplicetera ai Corinzi Paolo afmente annoiati, a poche decine ferma:” Anche se vi sono cosiddetti dei sia nel cielo sia di metri da casa nostra c’è il Sisulla terra… per noi c’è un gnore che - anche Lui! - abita solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo nel nostro quartiere, è nostro per lui; e un solo Signore, vicino di casa e, forse, desidera Gesù Cristo, in virtù del quale che condividiamo con Lui i noesistono tutte le cose e noi esistiamo per lui” (1Cor 8,5stri problemi e i nostri sogni. 6). Così, fin dall’inizio, i disceE allora, una proposta: un poli hanno riconosciuto in Gesù risorto colui che è nosgiorno alla settimana, uscendo di tro fratello in umanità, ma fa casa o venendo dal lavoro, ritaanche tutt’uno con Dio; colui che con la sua venuta nel gliamo un’ora tutta per noi e vemondo e in tutta la sua vita, niamo in parrocchia ad adorare la sua morte e risurrezione ci Gesù Eucaristia solennemente ha portato Dio, ha reso in maniera nuova e unica Dio esposto, per passare questo po’ di presente nel mondo, colui tempo insieme a Lui, dalle 19 dunque che dà significato e speranza alla nostra vita: in alle 20, il venerdì, dopo la Messa lui incontriamo infatti il vero vespertina delle 18,30. volto di Dio, ciò di cui abbiamo realmente bisogno per Ci ritroviamo >>> vivere. Discorso, 11.6.07 UNA PARROCCHIANA Proseguiamo la pubblicazione del messaggio del Papa per la 42ma Giornata mondiale per la pace Combattere la povertà, costruire la pace 5. Un terzo ambito, oggetto di attenzione vista 6. morale, Un quarto ambito che, dal punto di merita particolare attenzione è nei programmi di lotta alla povertà e che ne mostra l'intrinseca dimensione morale, è la povertà dei bambini. Quando la povertà colpisce una famiglia, i bambini ne risultano le vittime più vulnerabili: quasi la metà di coloro che vivono in povertà assoluta oggi è rappresentata da bambini. Considerare la povertà ponendosi dalla parte dei bambini induce a ritenere prioritari quegli obiettivi che li interessano più direttamente come, ad esempio, la cura delle madri, l'impegno educativo, l'accesso ai vaccini, alle cure mediche e all'acqua potabile, la salvaguardia dell'ambiente e, soprattutto, l'impegno a difesa della famiglia e della stabilità delle relazioni al suo interno. Quando la famiglia si indebolisce i danni ricadono inevitabilmente sui bambini. Ove non è tutelata la dignità della donna e della mamma, a risentirne sono ancora principalmente i figli. la relazione esistente tra disarmo e sviluppo. Suscita preoccupazione l'attuale livello globale di spesa militare. Come ho già avuto modo di sottolineare, capita che « le ingenti risorse materiali e umane impiegate per le spese militari e per gli armamenti vengono di fatto distolte dai progetti di sviluppo dei popoli, specialmente di quelli più poveri e bisognosi di aiuto. E questo va contro quanto afferma la stessa Carta delle Nazioni Unite, che impegna la comunità internazionale, e gli Stati in particolare, a “promuovere lo stabilimento ed il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale col minimo dispendio delle risorse umane ed economiche mondiali per gli armamenti” (art. 26) ». Questo stato di cose non facilita, anzi ostacola seriamente il raggiungimento dei grandi obiettivi di sviluppo della comunità internazionale. Inoltre, un eccessivo accrescimento della spesa militare rischia di accelerare una corsa agli armamenti che provoca sacche di sottosviluppo e di disperazione, trasformandosi così paradossalmente in fattore di Fare compagnia a Gesù Eucaristia >>> settimanalmente da venerdì 9 gennaio 2009 e iniziamo così l’anno con la benedizione del Signore! Alterneremo momenti di riflessione ascoltando la Parola di Dio (e meditandola nel silenzio) a espressioni di lode al Signore con qualche inno o salmo di lode o di ringraziamento, prendendo spunto dalla liturgia. E possiamo anche mettere delle intenzioni particolari: per le nostre famiglie, per i nostri giovani, per i nostri sacerdoti e per tutti i consacrati, per la nostra società e per la pace. È un modo per dire a Gesù che Lui è importante per noi, è un delicato atto di amore che il Signore gradirà e che sicu- ramente ci farà tanto bene, è un modo per essere santamente egoisti, regalandoci questo spazio di silenzio e di preghiera. In questo nostro Santuario veneriamo con particolare amore la Madonna delle Grazie. Quanto più sarà contenta Lei e ci benedirà se noi metteremo Gesù Eucaristia al centro del nostro cuore e della nostra vita facendo anche un gesto concreto di adorazione. Sarà una bella testimonianza ai fratelli per manifestare che noi non tremiamo in nessuna circostanza perché abbiamo sempre un porto sicuro dove approdare e dove trovare aiuto nelle varie situazione della vita. La nostra amata Madonna delle Grazie benedica noi e le nostre famiglie. instabilità, di tensione e di conflitti. Come ha sapientemente affermato il mio venerato Predecessore Paolo VI, « lo sviluppo è il nuovo nome della pace ». Gli Stati sono pertanto chiamati ad una seria riflessione sulle più profonde ragioni dei conflitti, spesso accesi dall'ingiustizia, e a provvedervi con una coraggiosa autocritica. Se si giungerà ad un miglioramento dei rapporti, ciò dovrebbe consentire una riduzione delle spese per gli armamenti. Le risorse risparmiate potranno essere destinate a progetti di sviluppo delle persone e dei popoli più poveri e bisognosi: l'impegno profuso in tal senso è un impegno per la pace all'interno della famiglia umana. 7. Un quinto ambito relativo alla lotta alla povertà materiale riguarda l'attuale crisi alimentare, che mette a repentaglio il soddisfacimento dei bisogni di base. Tale crisi è caratterizzata non tanto da insufficienza di cibo, quanto da difficoltà di accesso ad esso e da fenomeni speculativi e quindi da carenza di un assetto di istituzioni politiche ed economiche in grado di fronteggiare le necessità e le emergenze. La malnutrizione può anche provocare gravi danni psicofisici alle popolazioni, privando molte persone delle energie necessarie per uscire, senza speciali aiuti, dalla loro situazione di povertà. E questo contribuisce ad allargare la forbice delle disuguaglianze, provocando reazioni che rischiano di diventare violente. I dati sull'andamento della povertà relativa negli ultimi decenni indicano tutti un aumento del divario tra ricchi e poveri. Cause principali di tale fenomeno sono senza dubbio, da una parte, il cambiamento tecnologico, i cui benefici si concentrano nella fascia più alta della distribuzione del reddito e, dall'altra, la dinamica dei prezzi dei prodotti industriali, che crescono molto più velocemente dei prezzi dei prodotti agricoli e delle materie prime in possesso dei Paesi più poveri. Capita così che la maggior parte della popolazione dei Paesi più poveri soffra di una doppia marginalizzazione, in termini sia di redditi più bassi sia di prezzi più alti. (CONTINUA) Domenica 11 gennaio 2009 N. 208 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 DOMENICA 11 gennaio BATTESIMO DEL SIGNORE Is 55,1-11; C Is 12,2-6; 1 Gv 5,1-9; Mc 1,7-11 Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento. LUNEDÌ 12 gennaio Eb 1,1-6; Sal 96; Mc 1,14-20 Conver t it evi e cr edet e al vangelo. S. Bernardo MARTEDÌ 13 gennaio S. Ilario Eb 2,5-12; Sal 8; Mc 1,21-28 G esù insegnava com e uno che ha aut or it à. MERCOLEDÌ 14 gennaio S. Felice di Nola Eb 2,14-18; Sal 104; Mc 1,29-39 Gesù guarì molti che erano afflitti da varie malattie. GIOVEDÌ 15 gennaio Eb 3,7-14; Sal 94; Mc 1,40-45 La lebbr a scom par ve, e l’uom o guar ì . S. Mauro VENERDÌ 16 gennaio S. Marcello SABATO 17 gennaio S. Antonio Eb 4,1-5.11; Sal 77; Mc 2,1-12 Il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati. Eb 4,12-16; Sal 18; Mc 2,13-17 Non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori. DOMENICA 18 gennaio 2ª del Tempo Ordinario 1 Sam 3,3b-10.19; Sal 39 (40); 1 Cor 6,13c-15a.17-20; Gv 1,35-42 Videro dove dimorava e rimasero con lui. UNITA’ NELLA MULTIFORMITA’ Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» “LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 246. Quali sono i luoghi privilegiati all'interno degli edifici sacri? Essi sono: l'altare, il tabernacolo, la custodia del sacro crisma e degli altri oli sacri, la sede del Vescovo (cattedra) o del presbitero, l'ambone, il fonte battesimale, il confessionale. DIVERSITÀ LITURGICA E UNITÀ DEL MISTERO 247. Perché l'unico Mistero di Cristo è celebrato dalla Chiesa secondo diverse tradizioni liturgiche? Perché l'insondabile ricchezza del Mistero di Cristo non può essere esaurita da una singola tradizione liturgica. Fin dalle origini, pertanto, questa ricchezza ha trovato, nei vari popoli e culture, espressioni caratterizzate da una mirabile varietà e complementarietà. 248. Qual è il criterio che assicura l'unità nella multiformità? È la fedeltà alla Tradizione Apostolica, cioè la comunione nella fede e nei sacramenti ricevuti dagli Apostoli, comunione che è significata e garantita dalla successione apostolica. La Chiesa è cattolica: può quindi integrare nella sua unità tutte le vere ricchezze delle culture. 249. Nella liturgia tutto è immutabile? Nella liturgia, segnatamente in quella dei sacramenti, ci sono elementi immutabili perché di istituzione divina, di cui la Chiesa è fedele custode. Ci sono poi elementi suscettibili di cambiamento, che essa ha il potere, e talvolta anche il dovere, di adattare alle culture dei diversi popoli. La voce della coscienza è come uno di quei congegni dall'allarme che scattano per ogni nonnulla e nessuno gli da più retta. ALESSANDRO MORANDOTTI Domenica 25 gennaio dalle 8,30 alle 11,30 si ripete in Parrocchia la ❖ I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati nei giorni scorsi per andare a ricevere il premio eterno: - LUCIANO ANCONETANI di anni 76 - SERGIO GIOVAGNOLI di anni 66 - TOMMASO BRIGANTI di anni 96. Ai congiunti, le nostre sentite condoglianze. ❖ SPOSI PROMESSI, come risulta dalle pubblicazioni esposte in fondo alla Chiesa, sono: - DANIELE CENCI E VALENTINA BARBON. Mille fervidissimi auguri. APPUNTAMENTI Inizia oggi la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Come di consueto, seguiremo il sussidio preparato dalla Commissione ecumenica, per la celebrazione della Messa e offriremo anche la preghiera quotidiana del S. Rosario. Mercoledì prossimo, dopo la S. Messa delle 9, riunione del Gruppo delle Vincenziane. Mercoledì 21 gennaio, alle ore 21, in sala S. Francesco, riunione mensile aperta a tutti dell’Associazione culturale “Il Ventilabro” sull’Enneagramma: un metodo per la conoscenza di se stessi in vista della conversione. Sabato alle ore 17, in sala Spina, conferenza su S. Paolo, tenuta da Sr. Laetitia sul tema: “Legge e libertà”. DONAZIONE DEL SANGUE N. 209 Torna la “Settimana” per l’unità dei Cristiani D AL 18 al 25 gennaio ritorna ogni anno la Settimana di Preghiere per l’unità dei Cristiani. Quest’anno il tema è preso da un passo del profeta Ezechiele, chiamato da Dio ad annunciare a Israele, benché diviso in due regni contrapposti, la certezza della riunione: saranno uniti nella tua mano.. (37,15-28). Commentando il testo (in “Ecclesia Mater”, 3/2008), scrive tra l’altro Enrico M. Sironi: Il Decreto conciliare sull’ecumenismo, Unitatis redintegratio, afferma con chiarezza che la conversione del cuore e la santità della vita, insieme alla preghiera privata e pubblica per l’unità dei cristiani, «si devono ritenere come l’anima di tutto il movimento ecumenico» 8). PensieridiBenedettoXVIsuS.Paolo (URIncontri, assemblee, studi, Professione ricerche, dialoghi, documenti... di fede sono utili e efficaci soltanto se In un passo della Prima Lethanno un’anima che li vivatera ai Corinzi Paolo afcizza, se sono animati dallo ferma:” Anche se vi sono cosiddetti dei sia nel cielo sia Spirito di unità che sovente si sulla terra… per noi c’è un serve della collaborazione gesolo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo nerosa di persone umili per per lui; e un solo Signore, raggiungere il suo scopo renGesù Cristo, in virtù del quale dendole partecipi della preesistono tutte le cose e noi esistiamo per lui” (1Cor 8,5ghiera e dell’offerta di Cristo al 6). Così, fin dall’inizio, i discePadre: «Per loro io consacro poli hanno riconosciuto in Gesù risorto colui che è nosme stesso, perché siano antro fratello in umanità, ma fa ch’essi consacrati nella verità... anche tutt’uno con Dio; colui che con la sua venuta nel e siano perfetti (=consumati) mondo e in tutta la sua vita, nell’unità» (Gv 17, 19-23). la sua morte e risurrezione ci Nel corso della Settimana ha portato Dio, ha reso in maniera nuova e unica Dio di preghiera per l’unità dei cripresente nel mondo, colui stiani del 1945 la Madre Maria dunque che dà significato e speranza alla nostra vita: in Oliva Bonaldo, fondatrice dellui incontriamo infatti il vero l’Istituto delle Suore Figlie volto di Dio, ciò di cui abbiamo realmente bisogno per della Chiesa, parlando alle novivere. Discorso, 11.6.07 vizie per illuminarle in >>> Proseguiamo la pubblicazione del messaggio del Papa per la 42ma Giornata mondiale per la pace Lotta alla povertà e solidarietà globale 8. Una delle strade maestre per costruire inscritta dal Creatore nella coscienza di ogni essere umano (cfr Rm 2,14-15). Non la pace è una globalizzazione finalizzata agli interessi della grande famiglia umana. avverte forse ciascuno di noi nell'intimo Per governare la globalizzazione occorre della coscienza l'appello a recare il proprio però una forte solidarietà globale tra Paesi contributo al bene comune e alla pace soricchi e Paesi poveri, nonché all'interno dei ciale? La globalizzazione elimina certe barsingoli Paesi, anche se ricchi. È necessario riere, ma ciò non significa che non ne possa un « codice etico comune », le cui norme costruire di nuove; avvicina i popoli, ma la non abbiano solo un carattere convenzio- vicinanza spaziale e temporale non crea di nale, ma siano radicate nella legge naturale per sé le condizioni per una vera comu- Torna la “Settimana” per l’unità dei Cristiani >>> particolare sul valore dell’ecumenismo spirituale e indicando nell’unità il fine specifico dell’Istituto, nato da pochi anni (1938), aveva sottolineato l’importanza non solo della preghiera con Gesù Cristo (Gv 17), ma anche dell’offerta della sofferenza per la causa dell’unità: «Figliole, noi siamo nate per questo, per essere una cosa sola, affinché il mondo creda... Per questo dobbiamo pregare, per questo dobbiamo soffrire». Dopo la lezione, una novizia, Maddalena Volpato, chiedeva alla Madre il permesso di offrire la vita per l’unità dei cristiani. Il Signore l’ha presa in parola. Ammalatasi gravemente, dirà: «Non mi pento, sono contenta, non mi tiro indietro... Bisogna soffrire per la Santa Chiesa». Muore il 27 maggio 1946, a 28 anni, da religiosa professa, ora Serva di Dio... [Quest’anno, il 16 gennaio 2009, proprio alla vigilia della settimana di preghiera, a Venezia, il Patriarca riprende la causa di beatificazione di Maddalena, perché il suo “piccolo lume” continua a fare del bene]... Congiungere le nostre mani in preghiera nelle mani di Cristo che prega il Padre per i suoi discepoli, esprime l’unità che di fatto già unisce realmente tutti i cristiani, nonostante le divisioni, e li stimola a perseverare nell’impegno per il suo ristabilimento in pienezza, quella che lui vorrà e quando vorrà... Ritrovando le mani degli uni e degli altri nelle mani di Cristo e stringendole insieme, ritroveremo il coraggio di avanzare verso l’unità nella verità e nell’amore, perché il mondo creda nell’Amore, che l’ha salvato. L’unità piena e visibile dei cristiani, sarà un miracolo. Avverrà a caro prezzo e come «opera imprevedibile dello Spirito divino» che richiede a tutti i cristiani purificazione e conversione profonda; ne era particolarmente convinto Paul Couturier quando, riflettendo sullo scopo della Settimana di preghiera per l’unità, scriveva nel 1938: «Quando tutti, ortodossi, protestanti, anglicani, cattolici, docili alla grazia, saremo saliti abbastanza in alto, ove i vapori umani sono rarefatti, lo Spirito Santo, libero di agire su questa moltitudine leale, sincera e purificata, compirà il miracolo della nuova Pentecoste, il prodigio della riunione. Persuadiamoci bene che lo scopo della Settimana è un miracolo. Occorre che la nostra fede sia sufficiente e allora il miracolo avverrà». Avverrà secondo la promessa del Signore: «Diventeranno una cosa sola nella mia mano» (Ez 37,19)”. nione e un'autentica pace. La marginalizzazione dei poveri del pianeta può trovare validi strumenti di riscatto nella globalizzazione solo se ogni uomo si sentirà personalmente ferito dalle ingiustizie esistenti nel mondo e dalle violazioni dei diritti umani ad esse connesse. La Chiesa, che è « segno e strumento dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano », continuerà ad offrire il suo contributo affinché siano superate le ingiustizie e le incomprensioni e si giunga a costruire un mondo più pacifico e solidale. 9. Nel campo del commercio internazionale e delle transazioni finanziarie, sono oggi in atto processi che permettono di integrare positivamente le economie, contribuendo al miglioramento delle condizioni generali; ma ci sono anche processi di senso opposto, che dividono e marginalizzano i popoli, creando pericolose premesse per guerre e conflitti. Nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale, il commercio internazionale di beni e di servizi è cresciuto in modo straordinariamente rapido, con un dinamismo senza precedenti nella storia. Gran parte del commercio mondiale ha interessato i Paesi di antica industrializzazione, con la significativa aggiunta di molti Paesi emergenti, diventati rilevanti. Ci sono però altri Paesi a basso reddito, che risultano ancora gravemente marginalizzati rispetto ai flussi commerciali. La loro crescita ha risentito negativamente del rapido declino, registrato negli ultimi decenni, dei prezzi dei prodotti primari, che costituiscono la quasi totalità delle loro esportazioni. In questi Paesi, per la gran parte africani, la dipendenza dalle esportazioni di prodotti primari continua a costituire un potente fattore di rischio. Vorrei qui rinnovare un appello perché tutti i Paesi abbiano le stesse possibilità di accesso al mercato mondiale, evitando esclusioni e marginalizzazioni. (CONTINUA….) Domenica 18 gennaio 2009 N. 209 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 18 gennaio 2ª DEL TEMPO ORDINARIO s. Prisca; s. Margherita; b. Facio; b. Cristina Ciccarelli 1 Sam 3,3b-10.19; Sal 39 (40); 1 Cor 6,13c-15a.17-20; Gv 1,35-42 Videro dove dimorava e rimasero con lui. Giornata mondiale per l’Unità dei Cristiani Lunedì 19 gennaio S. Mario e Abacos. Ponziano ss. Liberata e Faustina; s. Giovanni; s. Macario Eb 5,1-10; Sal 109; Mc 2,18-22 Lo sposo è con lor o. Martedì 20 gennaio S. Fabiano; S. Sebastiano; S. Enrico Eb 6,10-20; Sal 110; Mc 2,23-28 Il sabato è stato fatto per l’uomo, e non l’uomo per il sabato. Mercoledì 21 gennaio S. Agnese s. Epifanio; s. Zaccaria; s. Patroclo Eb 7,1-3.15-17; Sal 109; Mc 3,1-6 È lecito in giorno di sabato salvare una vita o toglierla? Giovedì 22 gennaio S. Vincenzo; b. Laura Vicuña s. Valerio; s. Gaudenzio; s. Domenico; s. Vincenzo Pallotti; b. Giuseppe Nascimbeni Eb 7,25–8,6; Sal 39; Mc 3,7-12 Gli spiriti immondi gridavano: Tu sei il Figlio di Dio. Ma egli li sgridava perché non lo manifestassero. Venerdì 23 gennaio S. Emerenziana ss. Severiano e Aquila; s. Amasio; s. Ildefonso Eb 8,6-13; Sal 84; Mc 3,13-19 Chiamò a sé quelli che volle ed essi andarono da lui Sabato 24 gennaio S. Francesco di Sales s. Feliciano s. Esuperanzio; b. Paola Gambara Costa; b. Timoteo Giaccardo Eb 9,2-3.11-14; Sal 46; Mc 3,20-21 I suoi dicevano: «È fuori di sé». Domenica 25 gennaio 3ª DEL TEMPO ORDINARIO Convers, di S. Paolo; s. Ananía; s. Artéma; b. Migliorati Gio 3,1-5.10; Sal 24 (25); 1 Cor 7,29-31; Mc 1,14-20 Convertitevi e credete al Vangelo. Giornata mondiale dei malati di lebbra I SETTE SACRAMENTI Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» “LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» ✬ IL BATTESIMO ✬ LA CONFERMAZIONE ✬ L'EUCARISTIA ✬ LA PENITENZA, ✬ L’UNZIONE DEGLI INFERMI ✬ L'ORDINE ✬IL MATRIMONIO. 250. Come si distinguono i Sacramenti della Chiesa? Si distinguono in: Sacramenti dell'iniziazione cristiana (Battesimo, Confermazione e Eucaristia); Sacramenti della guarigione (Penitenza e Unzione degli infermi); Sacramenti al servizio della comunione e della missione (Ordine e Matrimonio). Essi toccano i momenti importanti della vita cristiana. Tutti i Sacramenti sono ordinati all'Eucaristia «come al loro specifico fine» (SAN TOMMASO D'AQUINO). CAPITOLO PRIMO I SACRAMENTI DELL'INIZIAZIONE CRISTIANA 251. Come si compie l'iniziazione cristiana? Essa si compie mediante i Sacramenti che pongono i fondamenti della vita cristiana: i fedeli, rinati nel Battesimo, sono corroborati dalla Confermazione e vengono nutriti dall'Eucaristia. IL SACRAMENTO DEL BATTESIMO 252. Quali nomi prende il primo Sacramento dell'iniziazione? Prende anzitutto il nome di Battesimo a motivo del rito centrale con il quale è celebrato: battezzare significa «immergere» nell'acqua. Chi viene battezzato è immerso nella morte di Cristo e risorge con lui come «nuova creatura» (2 Cor 5,17). Lo si chiama anche «lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo» (Tt 3,5), e «illuminazione», perché il battezzato diventa «figlio della luce» (Ef 5,8). Il tronco è uno, ma alla fine dei rami le foglie sono tante e diverse. Ilmondoèunosoloper tutti. Facciamo tutti parte di un unico grande albero. GEK TESSARO Domenica prossima 1 febbraio inizia la ❖ NUOVA CRISTIANA è divenuta, in virtù del Sacramento del Battesimo ricevuto nei giorni scorsi, - ELEONORA GRASSO. N. 210 A lei ed a parenti e amici complimenti e auguri vivissimi. ❖ SPOSI PROMESSI, come risulta dalle pubblicazioni esposte in fondo alla Chiesa, sono: - GIANCARLO PARDI e SANDRA RISO - GIANLUCA FARINA e SIMONA CARNICELLI - MARCOCARLOANDREAREINAeBARBARAMACCANI - ROSARIO DI MARCO e VALERIA GUGLIELMI. Mille fervidissimi auguri. ❖ I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati nei giorni scorsi per andare a ricevere il premio eterno: - ENZO GRADINI di anni 68 - VITTORIO PIO CERUTTI di anni 81 - RENATA D'ANDREA di anni 84 - AIDA LIVATINO di anni 76 Ai congiunti, le nostre sentite condoglianze. APPUNTAMENTI Domani, lunedì 26 gennaio, alle ore 19, in sala Spina, riunione dell’Azione Cattolica. Domenica prossima è la 31ma giornata della vita e inizia la «Settimana della vita e della famiglia». Sono aperte le iscrizioni al corso per fidanzati in preparazione al Matrimonio. Il corso inizierà a marzo. Rivolgersi a don Cicero. «SETTIMANA DELLA VITA» LA TESTIMONIANZA DEI DUE GENITORI Ciò che pensavamo di perdere ci è stato nuovamente donato L A SERA del 18 novembre scorso nostro figlio Andrea è stato investito da una moto mentre rientrava a casa. Le sue condizioni sono parse subito gravi. Ci è sembrato che il mondo improvvisamente franasse sotto i nostri piedi. In quegli attimi, persi nell’impotenza di stringere a noi la vita di Andrea, come acqua fra le dita, chiedere alla Madonna delle Grazie di prenderlo fra le sue braccia e di portare le nostre preghiere a Gesù è stato l’unico nostro riparo. Quella notte i medici ci hanno detto che la situazione poteva evolvere drammaticamente ed i giorni seguenti sono stati di grande apprensione. La notizia dell’incidente si è subito diffusa ed una quantità innumerevole di persone ha pregato per Andrea. Superata la fase critica, le sue condizioni si sono stabilizzate per poi migliorare raPensieridiBenedettoXVIsuS.Paolo pidamente, più di quanto ci si potesse razionalmente aspettare. Auspicio Andrea, aldilà delle giuste cautele e dei necessari controlli, sta ora “Possa Egli (Dio Padre) progressivamente riprendendo la davvero illuminare gli occhi vita di sempre. della vostra mente per farvi Molti ci rassicurano dicendo comprendere a quale sperche l’evento sarà presto solo un anza vi ha chiamati, quale brutto momento da dimenticare. tesoro di gloria racchiude la Ma già qualche giorno dopo l’insua eredità fra i santi” (Ef cidente, nel nostro cuore è nata una 1,18E’ questo l’auspicio che convinzione diversa: ciò che pensan Paolo innalza al Dio del savamo di perdere improvvisaSignore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria… Non mente ci è stato invece nuoringrazieremo mai abbasvamente donato! Proprio come la tanza Dio, nostro Padre, per nascita di un figlio di cui ora abquesto immenso tesoro di biamo potuto meglio conoscere speranza e di gloria, che Egli fragilità, forza e valore. nel Suo Figlio Gesù ci ha reCon la prospettiva cambiata, galato. Nostro impegno dimenticare non è più cosi imporcostante è di lasciarci contante! Vogliamo, invece, mantetinuamente illuminare da Lui nere la memoria del cuore. per conoscere sempre più Attraverso questa sofferenza, profondamente questo Suo che tanti hanno condiviso, qualmisterioso dono. cosa di veramente bello e grande Discorso, 28.5.05 ha preso forma: abbiamo >>> NINO E PAOLA ANCONA Proseguiamo la pubblicazione del messaggio del Papa per la 42ma Giornata mondiale per la pace Funzione della finanza la creazione di nuove opportunità 10. Una riflessione simile può essere fatta per la finanza, che concerne uno degli aspetti primari del fenomeno della globalizzazione, grazie allo sviluppo dell'elettronica e alle politiche di liberalizzazione dei flussi di denaro tra i diversi Paesi. La funzione oggettivamente più importante della finanza, quella cioè di sostenere nel lungo termine la possibilità di investimenti e quindi di sviluppo, si dimostra oggi quanto mai fragile: essa subisce i contraccolpi negativi di un sistema di scambi finanziari – a livello nazionale e globale - basati su una logica di brevissimo termine, che persegue l'incremento del valore delle attività finanziarie e si concentra nella gestione tecnica delle diverse forme di rischio. Anche la recente crisi dimostra come l'attività finanziaria sia a volte guidata da logiche puramente autoreferenziali e prive della considerazione, a lungo termine, del bene comune. L'appiattimento degli obiettivi degli operatori finanziari globali sul brevissimo termine riduce la capacità della finanza di svolgere la sua funzione di ponte tra il presente e il futuro, a sostegno della creazione di nuove opportunità di produzione e di lavoro nel lungo periodo. Una finanza appiattita sul breve e brevissimo termine diviene pericolosa per tutti, anche per chi riesce a beneficiarne durante le fasi di euforia finanziaria [12]. 11. Da tutto ciò emerge che la lotta alla povertà richiede una cooperazione sia sul piano economico che su quello giuridico che permetta alla comunità internazionale e in particolare ai Paesi poveri di individuare ed attuare soluzioni coordinate per affrontare i suddetti problemi realizzando un efficace quadro giuridico per l'economia. Richiede inoltre incentivi alla creazione di istituzioni efficienti e partecipate, come pure sostegni per lottare contro la criminalità e per promuovere una cultura della legalità. D'altra parte, non si può negare che le politiche marcatamente assistenzialiste siano all'origine di molti «...ci è stato nuovamente donato» >>> sperimentato intorno a noi, insieme con Andrea, l’amore di Dio, quel mistero rispetto al quale tante volte ci siamo interrogati e che difficilmente siamo riusciti a riconoscere; ci è stato donato attraverso gli amici, i parenti, conoscenti vicini e lontani, la Confraternita, i medici e gli infermieri che hanno curato Andrea, i seminaristi, i diaconi, le Suore ed i Sacerdoti della nostra bella Parrocchia e di tante altre comunità (talmente tante persone da conoscerne solo una piccola parte). Questa nostra esperienza è diventata veramente esperienza di molti rendendo visibile il frutto del cammino di tanti; ed in tanti ci hanno aiutato a sopportarne il peso, in tanti hanno condiviso le nostre difficoltà, la nostra ansia e soprattutto la nostra speranza: ci siamo sentiti fratelli tra i fratelli, veri figli dello stesso Padre celeste! Come sarebbe stato per chiunque, questa esperienza ci ha provati duramente, ci ha riportati alla precarietà assoluta, alla grande fragilità di cui è fatta la nostra esistenza. Da quel giorno ricerchiamo il senso di ciò che è successo, ma soprattutto del bene che si è manifestato intorno a noi. Non è facile partecipare stati d’animo e sentimenti così intimi. Ciò nonostante, dopo aver pregato tante volte il Signore perché potessimo essere in qualche modo strumento nelle Sue mani, in questa circostanza avvertiamo come ‘cristiano’ il dovere di testimoniare. Incommensurabile è stato per noi il frutto di così grande condivisione e di così tante preghiere, in particolare di quelle rivolte alla Madonna delle Grazie. E altrettanto grande è il nostro desiderio di esprimere apertamente il rendimento di grazie a Dio per il dono ricevuto per intercessione di Maria Santissima, attraverso le preghiere nostre e di tutti coloro che ci sono stati vicini; confidiamo profondamente che la speranza, che ha sostenuto noi, possa essere sempre viva nel cuore di tutti e soprattutto di coloro che nella loro vita conoscono la sofferenza. Domenica 1 febbraio p.v., alle ore 11,15 verrà celebrata una S. Messa di ringraziamento durante la quale porgeremo riconoscentiallaMadonnadelleGraziecome«exvoto»ilcollare che è stato fatto indossare ad Andrea la sera del 18 novembre 2008 mentre gli venivano prestate le prime cure. fallimenti nell'aiuto ai Paesi poveri. Investire nella formazione delle persone e sviluppare in modo integrato una specifica cultura dell'iniziativa sembra attualmente il vero progetto a medio e lungo termine. Se le attività economiche hanno bisogno, per svilupparsi, di un contesto favorevole, ciò non significa che l'attenzione debba essere distolta dai problemi del reddito. Sebbene si sia opportunamente sottolineato che l'aumento del reddito pro capite non può costituire in assoluto il fine dell'azione politico-economica, non si deve però dimenticare che esso rappresenta uno strumento importante per raggiungere l'obiettivo della lotta alla fame e alla povertà assoluta. Da questo punto di vista va sgomberato il campo dall'illusione che una politica di pura ridistribuzione della ricchezza esistente possa risolvere il problema in maniera definitiva. In un'economia moderna, infatti, il valore della ricchezza dipende in misura determinante dalla capacità di creare reddito presente e futuro. La creazione di valore risulta perciò un vincolo ineludibile, di cui si deve tener conto se si vuole lottare contro la povertà materiale in modo efficace e duraturo. 12. Mettere i poveri al primo posto comporta, infine, che si riservi uno spazio adeguato a una corretta logica economica da parte degli attori del mercato internazionale, ad una corretta logica politica da parte degli attori istituzionali e ad una corretta logica partecipativa capace di valorizzare la società civile locale e internazionale. Gli stessi organismi internazionali riconoscono oggi la preziosità e il vantaggio delle iniziative economiche della società civile o delle amministrazioni locali per la promozione del riscatto e dell'inclusione nella società di quelle fasce della popolazione che sono spesso al di sotto della soglia di povertà estrema e sono al tempo stesso difficilmente raggiungibili dagli aiuti ufficiali. La storia dello sviluppo economico del XX secolo insegna che buone politiche di sviluppo sono affidate alla responsabilità degli uomini e alla creazione di positive sinergie tra mercati, società civile e Stati. In particolare, la società civile assume un ruolo cruciale in ogni processo di sviluppo, poiché lo sviluppo è essenzialmente un fenomeno culturale e la cultura nasce e si sviluppa nei luoghi del civile. (CONTINUA) Domenica 25 gennaio 2009 N. 210 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 25 gennaio 3ª DEL TEMPO ORDINARIO Convers, di S. Paolo; S. Ananía; S. Artéma; B. Migliorati Gio 3,1-5.10; Sal 24 (25); 1 Cor 7,29-31; Mc 1,14-20 Convertitevi e credete al Vangelo. Giornata mondiale dei malati di lebbra Lunedì 26 gennaio Ss. Timoteo e Tito S. Paola; Ss. Senofonte e Maria e figli; S. Alberico 2 Tm 1,1-8 opp. Tt 1,1-5; Sal 88; Lc 22,24-30 Io preparo per voi un regno, come il Padre l’ha preparato per me. S. Angela Merici; S. Giuliano Martedì 27 gennaio S. Devota; s. Vitaliano; B. Manfredo Settala Eb 10,1-10; Sal 39; Mc 3,31-35 Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre. Mercoledì 28 gennaio S. Tommaso d’Aquino Eb 10,11-18; Sal 109; Mc 4,1-20 Uscì il sem inat or e a sem inar e. Giovedì 29 gennaio S. Costanzo: s. Valerio Ss. Pápia e Mauro; S. Sulpicio Severo; B. Villana de Bottis Eb 10,19-25; Sal 23; Mc 4,21-25 Si porta la lampada per metterla sul lucerniere. Con la misura con la quale misurate, sarete misurati. S. Martina; B. Bronislai Markiewicz Venerdì 30 gennaio S. Mattia; S. Martina; S. Argentario; S. Giacinta Marescotti; B. Sebastiano Valfré Eb 10,32-39; Sal 36; Mc 4,26-34 L’uomo getta il seme e dorme; e il seme cresce, senza che lui sappia come. Sabato 31 gennaio S. Giovanni Bosco S. Gimignano; S. Giulio; S. Marcella; S. F.S. Bianchi Eb 11,1-2.8-19; C Lc 1,68-75; Mc 4,35-41 Chi è costui al quale anche il vento e il mare obbediscono? IL RITO DEL BATTESIMO Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» “LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 253. Come è prefigurato il Battesimo nell' Antica Alleanza? Nell'Antica Alleanza si trovano varie prefigurazioni del Battesimo: l'acqua, fonte di vita e di morte; l'arca di Noè, che salva per mezzo dell'acqua; il passaggio del Mar Rosso, che libera Israele dalla schiavitù egiziana; la traversata del Giordano, che introduce Israele nella terra promessa, immagine della vita eterna. 254. Chi porta a compimento tali prefigurazioni? ˙Gesù Cristo, il quale, all'inizio della sua vita pubblica, si fa battezzare da Giovanni Battista nel Giordano; sulla Croce, dal suo fianco trafitto, effonde sangue e acqua, segni del Battesimo e dell'Eucaristia, e dopo la sua Risurrezione affida agli Apostoli questa missione: «Andate e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo» (Mt 28,19). 255. Da quando e a chi la Chiesa amministra il Battesimo? Dal giorno della Pentecoste la Chiesa amministra il Battesimo a chi crede in Gesù Cristo. 256. In che cosa consiste il rito essenziale del Battesimo? Il rito essenziale di questo Sacramento consiste nell'immergere nell'acqua il candidato o nel versargli dell'acqua sul capo, mentre viene invocato il Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ogni sorriso che vedo mi dona speranza. INGRID BETANCOURT Domani, 2 febbraio, alle ore 18,30, Messa solenne per ❖ SPOSI PROMESSI, come risulta dalle pubblicazioni esposte in fondo alla Chiesa, sono: - PIETRO CITTI e ELIZAVETA KEIVAN - MARCO SALUSTRI e ROBERTALEONE LORENZA - FABRIZIO MATTIACCI e ROBERTA GIOVANNETTI - MARCO DI BONAVENTURAe ROBERTAMORETTI. Mille fervidissimi auguri. N. 211 Il mese della vita ❖ I NOSTRI LUTTI - Ci ha lasciati nei giorni scorsi per andare a ricevere il premio eterno: - STEFANINA BELLONI, di 91anni. Ai congiunti, le nostre sentite condoglianze. APPUNTAMENTI Domani, lunedì 2 febbraio, è la Presentazione di Gesù al Tempio (Candelora). Alle 18,30 S. Messa solenne. E’ anche la giornata per la Vita Consacrata. Martedì 3 febbraio è la festa liturgica di S. Biagio, Vescovo e Martire, che viene invocato come patrono a difesa dei mali della gola: durante le SS. Messe faremo anche la benedizione della gola. Giovedì prossimo, 5 febbraio, alle ore 16,30: «Ora Santa» animata dall’Apostolato della Preghiera; al termine, riunione del gruppo. Venerdì, è il primo venerdì del mese: dopo la S. Messa delle 9, lodi e adorazione fino alle 11. Nel pomeriggio la S. Messa è alle 17,15; poi, vespri e adorazione fino alle 22. Sabato, in onore del Cuore Immacolato di Maria, reciteremo le 4 Corone del Rosario: alle 9,30, alle 12, alle 17,45 e alle 19,15. «LA CANDELORA» I L MESE di febbraio è il mese della vita: troppo facilmente non riusciamo a coglierne la grandezza e la sacralità, la bellezza e il mistero e soprattutto che è dono di Dio che è la Vita, che è l’Amore che si è fatto visibile, si è fatto carne, si è offerto in sacrificio sulla croce e risorgendo ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita in tutta la sua bellezza; si è fatto Pane di vita per farci vivere in pienezza e per sempre. Durante questo mese alcuni appuntamenti ci aiuteranno a pensare, a pregare, a custodire e a servire la vita. Oggi, 1° febbraio è la giornata della vita per sottolinearne la piena dignità dal primo istante (il concepimento) alla naturale conclusione alla dolce morte (l’eutanasia, quella vera) cioè MORIRE IN GRAZIA DI DIO, per la gioia eterna che non consiste nella fine delle sofferenze terrene ma nella gioia eterna del paradiso (dice S. Francesco d’Assisi: “beati quelli che non morranno nel peccato mortale, perché la morte seconda – l’inferno – non gli farà male”). Il messaggio dei Vescovi Italiani per questa occasione si intitola “La forza della vita nella sofferenza” dove tra l’altro affermano: La via della sofferenza si PensieridiBenedettoXVIsuS.Paolo fa meno impervia se diventiamo consapevoli che è Cristo, il solo giua portare la sofferenza con noi. È La centralità sto, un cammino impegnativo, che si fa praticabile se è sorretto e illuminato di Cristo dalla fede: ciascuno di noi, quando è nella prova, può dire con San L’esistenza (di Paolo) è Paolo «sono lieto nelle sofferenze quella di un apostolo che sopporto per voi e do compidesideroso di “farsi mento a ciò che, dei patimenti di Critutto a tutti” (I Cor 9,22) sto, manca nella mia carne» (Col Il 2 febbraio è la giornata desenza riserve. Di qui 1,24). dicata alla vita consacrata: un dono deriva per noi una prezioso mediante il quale gli uomini lezione molto impor- e le donne che hanno questa vocatante: ciò che conta è zione sono segno e strumento di porre al centro della quello che sarà la vita eterna nel Pala perfetta comunione con propria vita Gesù Cri- radiso: Dio. Domenica prossima poi, è la sto, sicché la nostra giornata della famiglia: il sacramento identità sia contras- del Matrimonio rende gli sposi imsegnata essenzialmen- magine dell’amore tra Cristo e la L’11 febbraio, in occasione te dall’incontro, dalla Chiesa. della festa della Madonna di Lourcomunione con Cristo des si celebra la giornata del malato: e con la sua Parola. occasione di preghiera, ma anche di carità verso coloro Catechesi, 25.10.06 che soffrono nel corpo o nella mente. Completiamo la pubblicazione del messaggio del Papa per la 42ma Giornata mondiale per la pace Leone XIII: «Ciascuno faccia la parte che gli spetta e non indugi» 13. Come ebbe ad affermare il mio venerato predecessore Giovanni Paolo II, la globalizzazione «si presenta con una spiccata caratteristica di ambivalenza» e quindi va governata con oculata saggezza. Rientra in questa forma di saggezza il tenere primariamente in conto le esigenze dei poveri della terra, superando lo scandalo della sproporzione esistente tra i problemi della povertà e le misure che gli uomini predispongono per affrontarli. La sproporzione è di ordine sia culturale e politico che spirituale e morale. Ci si arresta infatti spesso alle cause superficiali e strumentali della povertà, senza raggiungere quelle che albergano nel cuore umano, come l'avidità e la ristrettezza di orizzonti. I problemi dello sviluppo, degli aiuti e della cooperazione internazionale vengono affrontati talora senza un vero coinvolgimento delle persone, ma come questioni tecniche, che si esauriscono nella predisposizione di strutture, nella messa a punto di accordi tariffari, nello stanziamento di anonimi finanziamenti. La lotta alla povertà ha invece bisogno di uomini e donne che vivano in profondità la fraternità e siano capaci di accompagnare persone, famiglie e comunità in percorsi di autentico sviluppo umano. C o nclusione 14. Nell'Enciclica Centesimus annus, Giovanni Paolo II ammoniva circa la necessità di «abbandonare la mentalità che considera i poveri – persone e popoli – come un fardello e come fastidiosi importuni, che pretendono di consumare quanto altri hanno prodotto». «I poveri – egli scriveva - chiedono il diritto di partecipare al godimento dei beni materiali e di mettere a frutto la loro capacità di lavoro, creando così un mondo più giusto e per tutti più prospero». Nell'attuale mondo globale è sempre più evidente che si costruisce la pace solo se si assicura a tutti la possibilità di una crescita ragionevole: le distorsioni di sistemi ingiusti, infatti, prima o poi, presentano il conto a tutti. Solo la stoltezza può quindi indurre a costruire una casa dorata, ma con attorno il deserto o il degrado. La globalizzazione da sola è incapace di costruire la pace e, in molti casi, anzi, crea divisioni e conflitti. Essa rivela piuttosto un bisogno: quello di essere orientata verso un obiettivo di profonda solidarietà che miri al bene di ognuno e di tutti. In questo senso, la globalizzazione va vista come un'occasione propizia per realizzare qualcosa di importante nella lotta alla povertà e per mettere a disposizione della giustizia e della pace risorse finora impensabili. L’ « I n n o a l l a v i t a » della Beata Madre Teresa di Calcutta La La La La La La La La La La La La La La vita è un’opportunità, coglila. vita è bellezza, ammirala. vita è beatitudine, assaporala. vita è un sogno, fanne realtà. vita è una sfida, affrontala. vita è un dovere, compilo. vita è un gioco, giocalo. vita è preziosa, abbine cura. vita è ricchezza, valorizzala. vita è amore, vivilo. vita è un mistero, scoprilo. vita è promessa, adempila. vita è tristezza, superala. via è un inno, cantalo. La vita è una lotta, accettala. La vita è un’avventura, rischiala. La vita è la vita, difendila. La peggiore malattia oggi e’ il non sentirsi desiderati ne’ amati, il sentirsi abbandonati. Vi sono molte persone al mondo che muoiono di fame, ma un numero ancora maggiore muore per mancanza d’amore. Ognuno ha bisogno di amore. Ognuno deve sapere di essere desiderato, di essere amato, e di essere importante per Dio. Vi e’ fame d’amore, e vi e’ fame di Dio. 15. Da sempre la dottrina sociale della Chiesa si è interessata dei poveri. Ai tempi del- l'Enciclica Rerum novarum essi erano costituiti soprattutto dagli operai della nuova società industriale; nel magistero sociale di Pio XI, di Pio XII, di Giovanni XXIII, di Paolo VI e di Giovanni Paolo II sono state messe in luce nuove povertà man mano che l'orizzonte della questione sociale si allargava, fino ad assumere dimensioni mondiali. Questo allargamento della questione sociale alla globalità va considerato nel senso non solo di un'estensione quantitativa, ma anche di un approfondimento qualitativo sull'uomo e sui bisogni della famiglia umana. Per questo la Chiesa, mentre segue con attenzione gli attuali fenomeni della globalizzazione e la loro incidenza sulle povertà umane, indica i nuovi aspetti della questione sociale, non solo in estensione, ma anche in profondità, in quanto concernenti l'identità dell'uomo e il suo rapporto con Dio. Sono principi di dottrina sociale che tendono a chiarire i nessi tra povertà e globalizzazione e ad orientare l'azione verso la costruzione della pace. Tra questi principi è il caso di ricordare qui, in modo particolare, l'«amore preferenziale per i poveri», alla luce del primato della carità, testimoniato da tutta la tradizione cristiana, a cominciare da quella della Chiesa delle origini (cfr At 4,32-36; 1 Cor 16,1; 2 Cor 8-9; Gal 2,10). «Ciascuno faccia la parte che gli spetta e non indugi», scriveva nel 1891 Leone XIII, aggiungendo: «Quanto alla Chiesa, essa non lascerà mancare mai e in nessun modo l'opera sua». Questa consapevolezza accompagna anche oggi l'azione della Chiesa verso i poveri, nei quali vede Cristo, sentendo risuonare costantemente nel suo cuore il mandato del Principe della pace agli Apostoli: «Vos date illis manducare – date loro voi stessi da mangiare» (Lc 9,13). Fedele a quest'invito del suo Signore, la Comunità cristiana non mancherà pertanto di assicurare all'intera famiglia umana il proprio sostegno negli slanci di solidarietà creativa non solo per elargire il superfluo, ma soprattutto per cambiare «gli stili di vita, i modelli di produzione e di consumo, le strutture consolidate di potere che oggi reggono le società». Ad ogni discepolo di Cristo, come anche ad ogni persona di buona volontà, rivolgo pertanto all'inizio di un nuovo anno il caldo invito ad allargare il cuore verso le necessità dei poveri e a fare quanto è concretamente possibile per venire in loro soccorso. Resta infatti incontestabilmente vero l'assioma secondo cui «combattere la povertà è costruire la pace». “F ac emo bene adesso c h’avemo tempo” FRA’ ALBENZIO Domenica 1 febbraio 2009 N. 211 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 1 febbraio 4ª DEL TEMPO ORDINARIO S. Severo; S. Orso; S. Verdiana; B. Giovanna F. Michelotti Dt 18,15-20; Sal 94 (95); 1 Cor 7,32-35; Mc 1,21-28 Insegnava loro come uno che ha autorità. Giornata nazionale per la vita Lunedì 2 febbraio Presentazione del Signore S. Caterina de'Ricci; B. Andrea C. Ferrari; B. Domenica Mantovani Ml 3,1-4 opp. Eb 2,14-18; Sal 23 (24); Lc 2,22-40 I miei occhi hanno visto la tua salvezza. Giornata mondiale della vita consacrata Martedì 3 febbraio S. Biagio; S. Oscar Ss. Simeone e Anna; S. Leonio; S. Adelino Eb 12,1-4; Sal 21; Mc 5,21-43 Fanciulla, io t i dico, àlzat i! Mercoledì 4 febbraio S. Andrea Corsini S. Rabáno Mauro; S. Giuseppe da Leonessa Eb 12,4-7.11-15; Sal 102; Mc 6,1-6 Un profeta non è disprezzato che nella sua patria. Giovedì 5 febbraio S. Agata; S. Luca; S. Saba il Giovane S. Albuino; B. Elisabetta Canori Mora Eb 12,18-19.21-24; Sal 47; Mc 6,7-13 Incominciò a mandare i Dodici. Venerdì 6 febbraio S. Paolo Miki e compagni S. Silvano; S. Guarino; B. Alfonso M. Fusco B. Angelo da Furci; B. Francesco Spinelli Eb 13,1-8; Sal 26; Mc 6,14-29 Quel Giovanni che io ho fatto decapitare è risuscitato. Sabato 7 febbraio S. Riccardo; B. Pio IX; S. Massimo S. Giuliana; S. Lorenzo; S. Egidio Eb 13,15-17.20-21; Sal 22; Mc 6,30-34 Erano come pecore senza pastore. PERCHE’ BATTEZZARE Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» “LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 257. Chi può ricevere il Battesimo? È capace di ricevere il Battesimo ogni persona non ancora battezzata. 258. Perché la Chiesa battezza i bambini? Perché, essendo nati col peccato originale, essi hanno bisogno di essere liberati dal potere del Maligno e di essere trasferiti nel regno della libertà dei figli di Dio. 259. Che cosa si richiede a un battezzando? Ad ogni battezzando è richiesta la professione di fede, espressa personalmente nel caso dell'adulto, oppure dai genitori e dalla Chiesa nel caso del bambino. Anche il padrino o la madrina e l'intera comunità ecclesiale hanno una parte di responsabilità nella preparazione al Battesimo (catecumenato), come pure nello sviluppo della fede e della grazia battesimale. 260. Chi può battezzare? I ministri ordinari del Battesimo sono il Vescovo e il presbitero; nella Chiesa latina, anche il diacono. In caso di necessità, chiunque può battezzare, purché intenda fare ciò che fa la Chiesa. Egli versa dell'acqua sul capo del candidato e pronunzia la formula trinitaria battesimale: «Io ti battezzo nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». Lagenteèstancadileggere e vedere le questionidiattualitàpresentate sempre nellachiavedelloscontro,dellepolemiche, delloscandalo,dellapaura,dell’allarme. CARD. DIONIGI TETTAMANZI Con il Santo Padre l’11 febbraio alle 15,30 in S. Pietro ❖ NUOVA CRISTIANA è divenuta nei giorni scorsi, in virtù del Sacramento del Battesimo ricevuto nella nostra Parrocchia, - IRENE LO VERDE. Alla neonata ed ai parenti tutti, i nostri migliori auguri. APPUNTAMENTI Mercoledì prossimo, 11 febbraio, è la festa della Madonna di Lourdes e la giornata del malato. Nella Basilica di S. Pietro alle 15,30 preghiera del Rosario presieduta dal Card. Comastri, S. Messa e, al termine, fiaccolata mariana insieme con il Santo Padre. Il 28 febbraio ci sarà la giornata di ritiro del “Gruppo anziani”. Chi desidera partecipare può iscriversi presso l’ufficio parrocchiale. Festa diocesana della famiglia Un inno alla gioia e alla speranza. «Famiglie, siate liete nel Signore». Così risuona l’invito del Centro per la pastorale familiare del Vicariato per l’edizione 2009 della Festa diocesana della famiglia, in programma per domenica 8 febbraio al Santuario del Divino Amore. Una giornata davvero all’insegna del sorriso e della fraternità, della preghiera e della solidarietà. Momento centrale della Festa sarà, infatti, la Santa Messa presieduta dal cardinale vicario Agostino Vallini, al santuario nuovo, alle 11. FIACCOLATA MARIANA N. 212 NELLA TESTIMONIANZA DI UNA GIOVANE COPPIA Vocazione al matrimonio vocazione al matrimonio è nata "L come coppia che crede nella possibilità di amarsi per tutta la vita, e che affronta la vita coA NOSTRA mune non passivamente con la pretesa di essere amati dall’altro, ma nel volere una completa affermazione dell’altra persona e la rinuncia ad una buona parte del nostro attaccamento all’egoismo: è la nostra crescita individuale in una condivisione che si trasforma in unione. Non siamo ricorsi al matrimonio forzando la vocazione all’amore, non abbiamo barato con l’altro e con noi stessi: coscienti PensieridiBenedettoXVIsuS.Paolo che una vocazione al matrimonio, talvolta, se con il piede sbaProgetto presa gliato si trasforma in voL’Apostolo delle cazione alla santità, e che genti ci ricorda che se la nostra società con la moriamo con Cristo, nascita di un figlio fa sì “vivremo anche con che la famiglia sia l’istitului; se con lui perseve- zione che costringe due riamo, con lui anche persone ad affrontare difregneremo; se lo rin- ficoltà che altrimenti non neghiamo, anch’egli ci si avrebbero mai avute, rinnegherà” (2Tm 2,11specie se si è sposati. 12). Difficoltà che la quotiL’intero progetto di diana scoperta - entusiavita del cristiano non può che essere model- smante pur se consalato su Cristo: tutto con pevolmente impegnativa Lui, per Lui e in Lui a del rapporto con il proprio gloria di Dio Padre. figlio lascia in secondo piano." Omelia, 14.12.07 EDUCARE i propri figli È un vero e proprio ”vademecum del genitore cristiano” quello che il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, ha presentato durante l’incontro mondiale delle famiglie a Città del Messico. A parlarne è l’Osservatore Romano, citando il Cardinale Bertone che nella sua omelia “ha rimarcato il ruolo educativo della famiglia”. Ai genitori, in particolare, il Cardinale ha raccomandato: “Amate i vostri figli e fate sentire loro che sono amati e apprezzati, rispettati e compresi. Sentirsi amati suscita gratitudine e fiducia”. E ancora: “Dovete rispettare la personalità e la vocazione dei vostri figli, educarli e aiutarli a sviluppare le loro potenzialità nascoste e appoggiarli affinché possano essere pienamente se stessi secondo il disegno che Dio ha per la loro vita. Abbiate cura di loro come un dono che vi è stato affidato, senza essere possessivi”. Di qui l’invito del cardinale ai genitori: “Siate generosi con i vostri figli, senza essere permissivi; siate esigenti senza essere duri; siate chiari con loro e non contradditevi; sappiate dire sì o no al momento opportuno. Siate coerenti e date loro il buon esempio. Così potrete aiutare i vostri figli a sviluppare una personalità equilibrata, fattiva e creativa, salda e affidabile, capace di affrontare le sfide e le prove della vita, che non mancheranno mai”. (da SIR, 19/01/09) VERRA’ CELEBRATA DALL’UNITALSI IN SAN PIETRO CON IL PAPA LA GIORNATA MONDIALE DEL MALATO “Educare alla salute, educare stri, il Presidente del Pontificio alla vita”, è il sussidio di rifles- Consiglio, il Cardinale Javier Losione scelto per la Giornata zano Barracan, lʼArcivescovo Mondiale del malato istituita nel Luigi Moretti, assistente nazio1993 da Giovanni Paolo II: lʼ11 nale e il Presidente della sottofebbraio, ansezione di niversario Roma,Alesdelle apparisandro Pinna. zioni della Lʼarciprete Vergine a Berdella basilica nadette Souvaticana, il Sul tema della giornata mondiale del Cardinale Cobirous. La Presi- malato si è soffermato il Vicegerente di mastri, alle ore e Assistente Ecclesiastico Na- 15,30 reciterà denza Nazio- Roma zionale Unitalsi, Monsignor Luigi Monale Unitalsi, rettiI: “La salute non è solo quella insieme allʼ Ucome tradi- fisica, quella che riguarda strettamente nitalsi il Santo zione per la il perfetto funzionamento dei nostri or- Rosario. r i c o r r e n z a , gani ed apparati - afferma Monsignor Alle 16,30 a c c o g l i e r à Moretti - la salute non è solo l'assenza sarà il Presimalattia, è qualcosa di più ed è fa- dente del Pontimercoledì 11 della cile per ciascuno di noi fare esperienza febbraio alle personale di questa realtà. Quando si ficio Consiglio ore 14 am– perde la voglia di vivere, quando si è per gli Operamalati, disa- soli, schiacciati da una vita non gra- tori Sanitari per bili e volon- dita, non desiderata, che porta soffe- la Pastorale tari Unitalsi renze nello spirito, avere il corpo in della Salute, il non basta, anzi, questo si amnella Basilica salute Card. Barramala con più facilità. di San Pietro Allora il compito nostro – e l'invito che gan a concelein Vaticano. ci rivolge il Santo Padre - è quello di brare la fun– Ad atten- educare alla salute sotto tutti gli zione eucariderli ci sa- aspetti. Noi Unitalsiani, con la nostra stica, mentre ranno il Vi- vita al servizio degli altri, testimoniamo alle 18,00 Sua quindi educhiamo alla salute, alla sacario Gene- elute completa, fondata sul rispetto del Santità Papa rale di Sua proprio corpo e della vita, sul dono, Benedetto XVI Santità, il Car- sulla fiducia e sulla speranza. saluterà in Badinale An- Anche queste sono medicine autenti- silica tutta gelo Coma- che ed efficaci. lʼUnitalsi. LA SALUTE non è solo quella fisica “F ac emo bene adesso c h’avemo tempo” FRA’ ALBENZIO Domenica 8 febbraio 2009 N. 212 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 8 febbraio 5ª DEL TEMPO ORDINARIO S. Girolamo Emiliani; s. Giuseppina Bakhita; s. Invenzio; s. Onorato; b. Giuseppina Gabriella Bonino Gb 7,1-4.6-7; Sal 146 (147); 1 Cor 9,16-19.22-23;Mc 1,29-39 Guarì molti che erano affetti da varie malattie. Lunedì 9 febbraio B. Eusebia Palomino Yenes S. Apollonia; Ss. Primo e Donato; S. Sabino; S. Rainaldo Gn 1,1-19; Sal 103; Mc 6,53-56 Quanti toccavano Gesù guarivano. Martedì 10 febbraio S. Scolastica; S. Silvano Ss. Zótico e Amanzio; S. Guglielmo Gn 1,20–2,4a; Sal 8; Mc 7,1-13 Voi annullate la parola di Dio con la tradizione degli uomini. Mercoledì 11 febbraio B. Vergine di Lourdes S. Sotére; S. Secondino Gn 2,4b-9.15-17; Sal 103; Mc 7,14-23 Ciò che esce dall’uomo, questo contamina l’uomo. Giornata mondiale del malato Giovedì 12 febbraio S. Damiano Gn 2,18-25; Sal 127; Mc 7,24-30 I cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli. Venerdì 13 febbraio S. Benigno; S. Stefano; B. Cristina Camozzi Gn 3,1-8; Sal 31; Mc 7,31-37 Fa udire i sordi e fa parlare i muti. Sabato 14 febbraio Ss. Cirillo e Metodio S. Valentino; S. Vitale; S. Zenone; S. Antonino Is 52,7-10; Sal 95; Mc 16,15-20 Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo. SALVATI SENZA BATTESIMO? Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» «LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 261. È necessario il Battesimo per la salvezza? Il Battesimo è necessario alla salvezza per coloro ai quali è stato annunziato il Vangelo e che hanno la possibilità di chiedere questo Sacramento. 262. Si può essere salvati senza Battesimo? Poiché Cristo è morto per la salvezza di tutti, possono essere salvati anche senza Battesimo quanti muoiono a causa della fede (Battesimo di sangue), i catecumeni, e anche tutti coloro che sotto l'impulso della grazia, senza conoscere Cristo e la Chiesa, cercano sinceramente Dio e si sforzano di compiere la sua volontà (Battesimo di desiderio). Quanto ai bambini morti senza Battesimo, la Chiesa nella sua liturgia li affida alla misericordia di Dio. 263. Quali sono gli effetti del Battesimo? Il Battesimo rimette il peccato originale, tutti i peccati personali e le pene dovute al peccato; fa partecipare alla vita divina trinitaria mediante la grazia santificante, la grazia della giustificazione che incorpora a Cristo e alla sua Chiesa; fa partecipare al sacerdozio di Cristo e costituisce il fondamento della comunione con tutti i cristiani; elargisce le virtù teologali e i doni dello Spirito Santo. Il battezzato appartiene per sempre a Cristo: è segnato, infatti, con il sigillo indelebile di Cristo (carattere). Dio mi rende felice ed è inevitabile che gli altri se ne accorgano. NICOLA LEGROTTAGLIE Domenica prossima 22 febbraio dalle 15,30, per i bambini, in Teatro: I ❖ PROMESSI SPOSI - come risulta dall’apposita pubblicazione degli atti esposti in fondo alla Chiesa - sono - FABRIZIO MARI e FRANCESCA CINURNELLI - MARCO POMPEI e FRANCESCA CARBONARA. Agli interessati ed ai parenti tutti, i nostri migliori auguri ❖ I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno, - ALFREDO COLUZZI di 74 anni - GIOVANNI GRECO di 80 anni - DOMENICA SIGNORILE di 87 anni. Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze. APPUNTAMENTI Domani, lunedì 16 febbraio, alle ore 19 in sala Spina, riunione dell’Azione Cattolica. Martedì 17 febbraio, alle ore 17,30, riu- nione dei genitori dei bambini del secondo anno di Comunione. Mercoledì 18 febbraio, dopo la S. Messa delle ore 9, riunione del Gruppo delle Vincenziane. Mercoledì 18 febbraio, alle ore 17, i bambini del primo anno di Comunione e i genitori si incontrano in Chiesa per la consegna del Vangelo. Mercoledì 18 febbraio, alle ore 21, riu- nione mensile del “Ventilàbro”, aperta a tutti, sull’Enneagramma con il tema: “La conversione: le dimensioni profonde”. FESTA DI CARNEVALE N. 213 RIPRODUCIAMO IL QUADRO DI ASSUNTA PETROCCHI GESU’ MISERICORDIOSO Ecco l’immagine realizzata per la nostra Parrocchia Al «Divino Amore» una festa ve r a Domenica 8 febbraio 2009 la Diocesi di Roma ha invitato le famiglie ad una festa. Alcune famiglie della Parrocchia hanno risposto all’invito della Diocesi ed insieme a Don Cicero siamo arrivati al Divino Amore. La giornata meteorologicamente non favorevole, ci ha spinti a vedere gli stand allestiti, prima della Santa Messa, presieduta dal Card. Vicario A. Vallini. Gli stand sono la testimonianza della vita preziosa che c’è in diocesi, associazioni familiari che rispondono ai diversi bisogni delle famiglie stesse: assistenza giuridica, economica, per l’educazione dei piccoli e degli adolescenti. La risposta ai bisogni incontra l’altro, lo fa compagno di strada in una solidarietà che apre il cuore ad un bisogno più grande che solo Gesù può colmare. I disegni dei bambini della diocesi rallegrano i saloni: sono sulla famiglia, sull’esperienza che un bambino ha della propria famiglia nei primi anni di vita, mamme e papà simpaticamente disegnati con i figli nelle diverse situazioni, viste e tracciate da quegli occhi spalancati di un bambino che avvicina ed allontana il particolare rispetto a come lo vede il suo cuore. L’omelia del cardinale è straordinaria! Si celebra la famiglia e la vita in una domenica che vede drammaticamente la società civile divisa su un caso così particolare, società interrogata sul diritto alla vita ed alla morte. Il cardinale con una discrezione e delicatezza non comuni afferma il diritto alla vita come dignità propria dell’essere umano, come valore non negoziabile riconosciuto dal credente, ma anche dal non credente. Solo la compagnia di una grande speranza può far nascere nel cuore dell’uomo, là dove anche sia colpito da gravi sciagure, la fiducia che tutto abbia un significato e che il cammino della vita, in qualunque modo avvenga, dalla nascita alla morte, è per un bene e non per un male. Ci riconosciamo tutti in quelle parole, avevamo bisogno di quelle parole che avevamo nel cuore e nella mente con gli stessi sentimenti e giudizi, ma non riuscivamo ad esprimere così bene. Il cardinale è stato la nostra voce, la voce di tanta gente che con un silenzio rispettosissimo del sacro sperimentato ha accolto: «Un cuor solo ed un’anima sola». Si decide di tornare a pranzare tutti insieme in parrocchia; si è contenti, si condivide insieme il buon cibo preparato un po’ per uno: si sperimenta che quando un significato è presente, annunciato e testimoniato da qualcuno, la letizia è grande, la festa è vera. CATERINA SECONDO LE INDICAZIONI DI SANTA FAUSTINA LA CORONCINA DEL ROSARIO ALLA DIVINA MISERICORDIA La riproduzione del quadro di Gesù misericordioso - dipinto per la nostra Parrocchia dall’artista Assunta Petrocchi e benedetto dal Santo Padre mercoledì 17 dicembre 2008 offre l’occasione per soffermarci su alcuni estratti dal Diario di Santa Faustina a proposito della Coroncina della Divina Misericordia e sul modo per recitarla. La coroncina alla Divina Misericordia è stata dettata da Gesù a Santa Faustina a Vilnius il 13-14 settembre 1935 come preghiera per placare l’ira di Dio (Diario, pp. 327-329). Chi recita questa coroncina offre a Dio Padre «il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità» di Gesù Cristo per implorare misericordia per i propri peccati, del prossimo e del mondo intero, ma allo stesso tempo unendosi all’offerta di Gesù si rivolge a quell’amore che il Padre celeste dona a suo Figlio, e in Lui a tutti gli uomini. Con questa preghiera si chiede pure «la misericordia per noi e per il mondo intero» e quindi si compie un atto di misericordia. Con una totale fiducia in Dio e con l’adesione alla sua volontà, i fedeli possono attendersi il compimento delle promesse di Cristo, in particolare di quelle che riguardano l’ora della morte: la grazia della conversione e di una morte serena. Le otterranno non solo le persone che reciteranno questa coroncina, ma anche l’agonizzante accanto al quale essa verrà recitata. «Quando vicino ad un agonizzante viene recitata questa coroncina – ha detto Gesù – si placa l’ira di Dio e l’imperscrutabile Misericordia avvolge l’anima» (Diario, p. 487). La promessa generale dice: «Per la recita di questa coroncina Mi piace concedere tutto ciò che mi chiederanno» (Diario, p. 806). «Con essa otterrai tutto, se quello che chiedi è conforme alla Mia volontà» (Diario, p. 897). Tutto ciò infatti che è in disaccordo con la volontà di Dio non è un bene per l’uomo, ed in particolare per la sua felicità eterna. «Con la recita della coroncina – ha detto in un altro momento Gesù – avvicini a Me il genere umano» (Diario, p. 543). «La Mia Misericordia avvolgerà in vita e specialmente nell’ora della morte le anime che reciteranno questa coroncina» (Diario, p.463). La Coroncina alla Divina Misericordia: (Per la recita si usa una normale corona del rosario) Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Si inizia con: il Padre Nostro, l'Ave Maria e il Credo. Sui (5) grani maggiori del rosario si dice: Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Signore Nostro, Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli di tutto il mondo. Sui (50) grani minori del rosario si dice: Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero. Alla fine si dice per tre volte: Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero. Alla fine si dice: O Sangue ed Acqua che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi, confido in te! Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. “F ac emo bene adesso c h’avemo tempo” FRA’ ALBENZIO Domenica 15 febbraio 2009 N. 213 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 15 febbraio 6ª DEL TEMPO ORDINARIO Ss. Faustino e Giovíta; B. Onesimo; S. Severo S. Decoroso; S. Valfredo Lv 13,1-2.45-46; Sal 31 (32); 1 Cor 10,31–11,1; Mc 1,40-45 La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato Lunedì 16 febbraio S. Giuliana; B. Filippa Mareri B. Nicola Paglia; B. Giuseppe Allamano Gn 4,1-15.25; Sal 49; Mc 8,11-13 Perché questa generazione chiede un segno? Martedì 17 febbraio Ss. 7 Fondatori dei Servi di Maria S. Flaviano; S. Costabile; B. Luca Belludi Gn 6,5-8;7,1-5.10; Sal 28; Mc 8,14-21 Guardatevi dal lievito dei farisei e di Erode. Mercoledì 18 febbraio B. Giovanni da Fiesole B. Geltrude Comensoli Gn 8,6-13.20-22; Sal 115; Mc 8,22-26 Il cieco fu guarito e vedeva chiaramente ogni cosa. Giovedì 19 febbraio S. Mansueto; S. Quodvultdeus S. Barbato; S. Proco; B. Corrado Gonfalonieri; B. Elisabetta Picenardi Gn 9,1-13; Sal 101; Mc 8,27-33 Tu sei il Cristo. Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire. Venerdì 20 febbraio S. Eleuterio; s. Leone B. Giacinta Marto Gn 11,1-9; Sal 32; Mc 8,34-9,1 Chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà. Sabato 21 febbraio S. Pier Damiani S. Germano; B. M. Enrica Dominici Eb 11,1-7; Sal 144; Mc 9,2-13 Si trasfigurò davanti a loro. PERCHE’«CRESIMA»? Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» «LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 264. Quale significato assume il nome cristiano ricevuto nel Battesimo? Il nome è importante, perché Dio conosce ciascuno per nome, cioè nella sua unicità. Con il Battesimo, il cristiano riceve nella Chiesa il proprio nome, preferibilmente quello di un santo, in modo che questi offra al battezzato un modello di santità e gli assicuri la sua intercessione presso Dio. IL SACRAMENTO DELLA CONFERMAZIONE 265. Qual è il posto della Confermazione nel disegno divino della salvezza? Nell'Antica Alleanza, i profeti hanno annunziato la comunicazione dello Spirito del Signore al Messia atteso e a tutto il popolo messianico. Tutta la vita e la missione di Gesù si svolgono in una totale comunione con lo Spirito Santo. Gli Apostoli ricevono lo Spirito Santo nella Pentecoste e annunziano «le grandi opere di Dio» (At 2,11). Essi comunicano ai neo battezzati, attraverso l'imposizione delle mani, il dono dello stesso Spirito. Lungo i secoli la Chiesa ha continuato a vivere dello Spirito e a comunicarlo ai suoi figli. 266. Perché si chiama Cresima o Confermazione? Si chiama Cresima (nelle Chiese Orientali: Crismazione col Santo Myron) a motivo del suo rito essenziale che è l'unzione. Si chiama Confermazione, perché conferma e rafforza la grazia battesimale. L'unica saggezza che possiamo sperare di acquistare è quella dell'umiltà. THOMAS STEARNS ELIOT Tutti i venerdì di Quaresima, alle 17,30, in Chiesa ❖ NUOVI CRISTIANI - In virtù del sacramento del Battesimo - che è stato impartito loro nei giorni scorsi in Parrocchia - sono entrati nella comunità dei cristiani: - RICARDO VENTURA - MARTA MORETTI - MATTEO ROSSETTI - LEONARDO MALTEMPI. A tutti loro ed ai loro felici genitori e parenti, le felicitazioni nostre e tanti auguri. ❖ PROMESSI SPOSI - come risulta dall’apposita pubblicazione degli atti esposti in fondo alla Chiesa - sono - GIULIANO PENNESE e MARIA CRISTINA GRASSO - AURELIO BRUNI e MARTINA NASINI. Agli interessati ed ai parenti tutti, i nostri migliori auguri ❖ I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno, - MASSIMINA DI NICOLA, di anni90 - MARIA LUISA ZOPPINI, di anni94 - IDA TAGLIARO di anni 79. Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze. APPUNTAMENTI Domani, lunedì 23 febbraio, «Festa di carnevale» per il gruppo anziani, alle ore 16,30, in sala Spina. Martedì prossimo non c’è catechismo né di Prima Comunione, né di Cresima. Mercoledì 25 febbraio è il Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima. E’ giornata di astinenza dalle carni e digiuno (si salta almeno un pasto). Sante Messe e imposizioni delle Ceneri alle ore 7, 8, 9, 10 e 19. Per i bambini, alle ore 17, Liturgia delle Ceneri. In fondo alla Chiesa, oltre al giornalino settimanale, potete prendere il foglio con gli appuntamenti della Quaresima. «VIA CRUCIS» N. 214 TRE CAPISALDI DI UN ITINERARIO CHIAMATO «dopoComunione» A COME, dopo il catechismo per la Comu«M nione, c’è pure il Dopocomunione? No, no mio figlio è pieno d’impegni: calcio, pallavolo, piscina, rugby, danza, e poi deve giocare al suo gameboy. Non ha proprio il tempo!!!» Cari genitori, molto spesso dopo la prima Comunione si chiude “baracca e burattini” e si sradica il proprio figlio dalla parrocchia scordandoci completamente di quanto sia importante per la sua crescita morale e formazione cristiana. Noi del Dopocomunione cerchiamo, in questo senso, di accompagnare la crescita dei bambini, scegliendo un percorso cristiano stabilito all’inizio dell’anno. Il Dopocomunione lo si può dividere in 3 punti essenziali: lo spettacolo di Natale, in cui si educa il bambino all’importanza di assumersi impegni e rispettarli. Il tema centrale che caratterizza l’anno (visto PensieridiBenedettoXVIsuS.Paolo anche in chiave ludica) prefissandoci l’obiet-tivo di facilitare il passaggio dalla fede del bambino che era, alla fede del ragazzo che comincia ad essere. “Questa vita che io vivo Muoviamo così i primi passi nella carne io la vivo nella nel costruire un approccio perfede del Figlio di Dio, che sonale verso il Signore, scomi ha amato e ha dato se stesso per me” (Gal 2,20). prendolo sempre più come un Paolo non vive più per sé TU che offre la sua amicizia ed , per la sua propria giustia cui è chiamato a rispondere zia. Vive di Cristo e con con convinzione personale. Cristo: dando se stesso, Terza ed ultima tappa è il non più cercando e cocampo estivo che conclude struendo se stesso. Quel’anno. Cinque giorni in cui i sta è la nuova giustizia, il bambini vivono a stretto connuovo orientamento dotatto, in cui il concetto di natoci dal Signore, donagruppo, inteso come collaboratoci dalla fede. Davanti zione reciproca, viene rafforalla croce del Cristo, zato, in cui la solidarietà, l’ espressione estrema della sua auto donazione, amore per il prossimo e quindi non c’è nessuno che per Gesù prendono il sopravpossa vantare se stesso, vento. Ovviamente il tutto conla propria giustizia fatta tornato da sano e puro dida sé, per sé! vertimento. Catechesi, 8.11.06 ROBERTO e SARA Donarsi a proposito di Carnevale U n a fe s t a p er i ba m bi n i Come tutti ormai sapranno ogni domenica dopo la messa delle 10 in teatro, intratteniamo i bambini dalle 11 alle 12 e 30, sbizzarrendoci con giochi di ogni tipo e per tutte le età, che permettono anche ai più piccoli di sentirsi a proprio agio e passare del tempo in compagnia. Abbiamo notato che dopo aver celebrato insieme il Signore, creare un momento di svago e di allegria assieme ai bambini li aiuta ad acquisire più fiducia uno nell’altro ed ad integrarsi maggiormente nella vita parrocchiale. Dato l’entusiasmo dimostrato dai bambini e dai genitori da 3 anni a questa parte abbiamo deciso di organizzare una manifestazione per festeggiare il carnevale (si terrà oggi, domenica 22 febbraio in teatro dalle 15,30 fino alle 18,30) che, pur essendo una festa pagana, rispecchia comunque gli obiettivi di socializzazione e integrazione di cui abbiamo parlato fino ora. Vi aspettiamo numerosi per passare un pomeriggio fantastico in compagnia !!! Le vostre animatrici FLAVIA & CARLA!!!! NELL’ESPERIENZA BRASILIANA «Un Carnevale da Dio» Domenica 22 febbraio 2009 N. 214 ORARIO DELLE SANTE MESSE UANDO si parla del Brasile, vengono subito in mente due cose: il calcio e il carnevale. Certamente il carnevale, in parte, viene visto come una festa spettacolare, si pensa alle sfilate, ma soprattutto alle donne svestite e uno sfrenato piacere sessuale. Però ci fanno vedere soltanto quello che interessa ai mass media dimenticando tante altre esperienze molto importanti che vengono realizzate. Siamo capaci di immaginare un carnevale cristiano in un ambiente come quello del Brasile? Ma certo! Parecchie persone approfittano di questo tempo per sviluppare la propria creatività e anche per ballare e divertirsi. Il nostro Dio non è il Dio della gioia? Allora perché non divertirsi? Un’esperienza che io ho fatto è quella del carnevale cristiano: si balla, si festeggia, e soprattutto si prega. È una esperienza dove parecchie persone trovano il Signore e cominciano un profondo cammino spirituale. Parecchi gruppi musicali hanno sviluppato il loro carisma in canzoni cristiane con ritmo di samba per fare presente che il carnevale può essere un’occasione per lodare il Signore. In questo periodo in ogni diocesi si fa un evento dal genere dove parecchi giovani possono divertirsi in maniera salutare lontani da droga, prostituzione e litigi. È una esperienza cristiana dove si professa la fede, ma non una fede vissuta solo dentro la Chiesa, anzi, una fede che vive il concreto della vita, che penetra e trasforma ogni realtà, anche quando queste realtà sono di solito occasione di peccato. È possibile… il carnevale è solo un esempio che possiamo trasformare da occasione di peccato in momenti di grazia di Dio. Diamoci da fare!!!! Q “F ac emo bene adesso c h’avemo tempo” D. EDOARDO FRA’ ALBENZIO festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 22 febbraio 7ª DEL TEMPO ORDINARIO Cattedra di San Pietro; S. Massimiano; B. M. d'Oultremont Is 43,18-19.21-22.24b-25; Sal 40 (41); 2 Cor 1,18-22; Mc 2,1-12 Il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra. Lunedì 23 febbraio S. Policarpo S. Giovanni Mietitore; B. Giuseppina Vanini Sir 1,1-10; Sal 92; Mc 9,14-29 Credo, Signore: aiutami nella mia incredulità. Martedì 24 febbraio S. Modesto; b. Costanzo Sérvoli B. Marco de Marconi; B. Tommaso M. Fusco Sir 2,1-11; Sal 36; Mc 9,30-37 Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti. Mercoledì 25 febbraio LE CENERI Ss. Luigi Versiglia e Callisto Caravario; S. Gerlando; B. Avertano; B. Domenico Lentini Gl 2,12-18; Sal 50; 2 Cor 5,20-6,2; Mt 6,1-6.16-18 Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Astinenza e digiuno Giovedì 26 febbraio S. Alessandro; S. Andrea Dt 30,15-20; Sal 1; Lc 9,22-25 Chi perderà la propria vita per me, la salverà. Venerdì 27 febbraio S. Gabriele dell’Addolorata S. Luca; S. Anna Line Astinenza Is 58,1-9a; Sal 50; Mt 9,14-15 Quando lo sposo sarà tolto, allora gli invitati digiuneranno. Sabato 28 febbraio S. Romano Is 58,9b-14; Sal 85; Lc 5,27-32 Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori. L’«EFFETTO» DELLA CRESIMA Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» «LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 267. Qual è il rito essenziale della Confermazione? Il rito essenziale della Confermazione è l'unzione con il sacro crisma (olio misto con balsamo, consacrato dal Vescovo), che si fa con l'imposizione della mano da parte del ministro che pronunzia le parole sacramentali proprie del rito. In Occidente, tale unzione viene fatta sulla fronte del battezzato con le parole: «Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono». Presso le Chiese Orientali di rito bizantino, l'unzione viene fatta anche su altre parti del corpo, con la formula: «Sigillo del dono dello Spirito Santo». 268. Qual è l'effetto della Confermazione? L'effetto della Confermazione è la speciale effusione dello Spirito Santo, come quella della Pentecoste. Tale effusione imprime nell'anima un carattere indelebile e apporta una crescita della grazia battesimale: radica più profondamente nella fili azione divina; unisce più saldamente a Cristo e alla sua Chiesa; rinvigorisce nell'anima i doni dello Spirito Santo; dona una speciale forza per testimoniare la fede cristiana. 269. Chi può ricevere questo Sacramento? Può e deve riceverlo, una volta sola, chi è già stato battezzato, il quale, per riceverlo efficacemente, dev'essere in stato di grazia. 270. Chi è il ministro della Confermazione? Ministro originario è il Vescovo. Si manifesta cosi il legame del cresimato con la Chiesa nella sua dimensione apostolica. Quando è il presbitero a conferire tale Sacramento come avviene ordinariamente in Oriente e in casi particolari in Occidente -, il legame col Vescovo e con la Chiesa è espresso dal presbitero, collaboratore del Vescovo, e dal sacro crisma, consacrato dal Vescovo stesso. ❖ PROMESSI SPOSI - come risulta dall’apposita pubblicazione degli atti esposti in fondo alla Chiesa - sono - GAURIZIO TRIVISONNO e LUCIA RICCI - MICHELE ZEGRETTI e MARIA PIZZONIA Agli interessati ed ai parenti tutti, i nostri migliori auguri ❖ I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno, - ALESSANDRO GRAZIUSO, di 78 anni - MARGHERITA DONATI, di 74 anni - ROSINA SERGI, di 86 anni. Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze. APPUNTAMENTI Domani, lunedì 2 marzo, alle ore 19, in sala Spina, riunione dell’Azione Cattolica . Giovedì, alle 16,30, «Ora Santa» animata dall’Apostolato della Preghiera e, al termine, riunione del gruppo. Venerdì prossimo è il primo venerdì del mese: dopo la S. Messa delle 9 adorazione eucaristica fino alle 11. Nel pomeriggio la S. Messa è alle 17,15 poi vespri e adorazione eucaristica fino alle 21. Alle 21, con i giovani della 32ma Prefettura, incontro di preghiera con adorazione della Croce e confessioni. Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un'esistenza felice, la più grande è l'amicizia. Sabato, in onore del Cuore Immacolato di Maria, reciteremo le 4 Corone del Rosario alle 9,30, 12, 18 e 19,15. EPICURO Dal 9 al 13 marzo, alle ore 17 e alle 21, in Parrocchia: Iniziamo oggi la consueta raccolta di generi alimentari non deperibili per i poveri della Parrocchia. ESERCIZI SPIRITUALI N. 215 LA FINALITA’ DEGLI ESERCIZI SPIRITUALI « Fa r e P a s q u a » ERCOLEDI’ scorso abbiamo iniziato un cam«M mino tanto bello quanto impegnativo, che il Signore ci dona per poter prendere coscienza della autenticità della nostra vita cristiana e poter rinnovarci, “per affrontare vittoriosamente, con le armi della penitenza, il combattimento contro lo spirito del male” (Colletta del mercoledì delle ceneri). Dunque un tempo di penitenza, di cui tutti abbiamo bisogno, per allenarci a riconoscere gli inganni che il demonio prospetta a tutti noi (lo ha fatto perfino con Gesù) e a respingere tutto ciò che è male agli occhi del Signore. Un tempo in cui possiamo anche lottare con le cattive abitudini (vizi) che abbiamo contratto, riparare il male commesso e acquisire delle buone abitudini (virtù). La Parola di Dio e la Liturgia della Chiesa ci prendono per mano, ogni giorno, ma in particolare con la S. Messa di queste domeniche di Quaresima, per offrirci una guida concreta per fare Pasqua, cioè per PensieridiBenedettoXVIsuS.Paolo passare dal peccato alla grazia, dalla morte alla vita. La Pasqua è il fondamento della nostra fede e l’oggetto della virtù teologale della speranza, viviamo intensamente questo tempo L’identità cristiana si di preparazione! compone proprio di Mi permetto di raccomandarvi due elementi: questo non cercarsi da sé, ma la preghiera quotidiana, essenziale riceversi da Cristo e per aprire a Dio la porta del nostro donarsi con Cristo, e cuore; gli esercizi spirituali parroccosì partecipare perchiali e una buona preparazione per sonalmente alla vicelebrare bene il Sacramento della cenda di Cristo stesso, fino ad immergersi Riconciliazione. in Lui e a condividere Vorrei raccomandarvelo con le tanto la sua morte parole di S. Paolo che abbiamo quanto la sua vita. E’ ascoltato mercoledì scorso: “E poiciò che Paolo scrive ché siamo suoi collaboratori, vi nella Lettera ai Romani: “Siamo stati batesortiamo a non accogliere invano tezzati nella sua morte… la grazia di Dio. Egli dice infatti: siamo stati sepolti con “Al momento favorevole ti ho lui…siamo stati compleesaudito e nel giorno della salvezza tamente uniti a lui… Così ti ho soccorso. Ecco ora il moanche voi consideratevi morti al peccato, ma vimento favorevole, ecco ora il venti per Dio in Cristo giorno della salvezza!” Gesù” (Rm 6,3,4.5.11) Buona Quaresima! Catechesi. 8.11.06 L’identità cristiana I segni della Quaresima C Se in questi giorni vi recherete in per questo motivo la Chiesa non usa più I SIAMO da pochi giorni inoltrati in una nuova stagione litur- chiesa, vedrete in un colpo d’occhio l’as- il colore nero, come in antico, per non far gica: la Quaresima. E lo abbiamo senza di fiori, l’ambiente completamente pensare esclusivamente alla morte …c’è fatto solennemente ricevendo, mercoledì spoglio. Non è un caso. E’ “il modo tutto anche la speranza della resurrezione che scorso, l’austero segno delle ceneri. Esse suo” della Chiesa nostra Madre di indi- cresce di domenica in domenica fino alla ci hanno ricordato la finitezza e la cadu- carci Gesù nel deserto, la sua spolia- Pasqua, quando comparirà il bianco. cità della condizione umana, riportan- zione, il vuoto interiore che dovrà Mentre il rito continua il suo corso, ci doci al ricordo della terra da cui rendiamo conto che i coristi non insiamo stati tratti. Con questo tonano il canto del Gloria. Si saAiutare i bimbi malati ad andare in Terra Santa con l’Unitalsi gesto il nostro niente si è elevato ranno forse distratti? Niente affatto! fino al tutto di Dio in un desideLa voce della Chiesa è troppo rio di conversione e di riconci“sommessa” in questi quaranta liazione. Tra le iniziative di carità, merita una segnalagiorni e tace tale esplosione di Abbiamo sentito infatti, le zione quella promossa dai bambini della Prima gioia: la custodirà con impaziente parole che ci sono state rivolte Comunione: la raccolta di offerte per aiutare i amore fino a Pasqua. dal sacerdote: “Convertitevi e bambini malati che vogliono partecipare al pelAltro cambiamento: l’Allecredete al Vangelo”. legrinaggio dell’ Unitalsi “bambini di pace in luia al Vangelo diventa un’acclaTerra Santa”, dal 4 al 9 settembre 2009. Lo Ecco che cosa ci aspetta nei mazione a Cristo Signore. scorso anno i nostri bambini hanno collaborato prossimi quaranta giorni: un moCosa succede ancora? Fisnel pagare alcune quote di bimbi malati, le cui vimento di ritorno, di conversione siamo lo sguardo su Gesù, ci dice famiglie non avevano la possibilità, per parteche presuppone un cambiamento, la Chiesa, Lui, il Signore della cipare al pellegrinaggio a Lourdes in occasione un “cambiare rotta”. del giubileo dei 150 anni delle apparizioni. A gloria perché umile servo del L’apostolo Paolo ci loro abbiamo affidato la grande corona del RoPadre. esorta nei suoi scritti, a rinnosario fatta dai bambini della Parrocchia con i Di fronte al suo “trono di mivarci nella mentalità per poter difiori di cartapesta e offerta alla Madonna delle sericordia” segnato dal sangue scernere ciò che è giusto, santo e Grazie nel giorno della sua festa; e i bambini gradito a Dio: in altre parole ci della Croce, l’Alleluia, espresl’hanno portata a nostro nome alla Grotta di esorta a nutrirci della volontà di sione di lode e di esultanza masLourdes. Quest’anno già dall’Avvento i bambini Dio mettendola al centro delle sima, si fa più pacata, scomhanno offerto i piccoli risparmi di qualche fionostre scelte quotidiane. Non è pare….ritornerà trionfante nella retto e il ricavato della recita di Natale; anche i affatto semplice se non camgrande Veglia di Pasqua. bambini del dopoComunione hanno donato il biano gli scenari della nostra ricavato della loro recita. La raccolta prosegue E il suono dell’organo? Contivita, se non diamo alle nostre in Quaresima e nel mese di maggio. si farà pasnua fedelmente a fare il suo servigiornate un colore diverso, un sare il salvadanaio anche tra i gruppi degli zio, accompagna i canti ma sta ben sapore diverso, uno stile diadulti per aiutare il maggior numero possibile attento, quando le voci dei cantori verso… tacciono, a tacere anche lui. La Chiesa, che è Madre e Insomma….ssstt ! Stiamo in sopportare nel cammino verso GerusaMaestra di vita spirituale, esprime tale resilenzio davanti al Signore, lasciamo taaltà interiore dei suoi figli con “un modo lemme, l’abbandono degli amici più cere le nostre passioni confidando in Lui, cari…niente fiori, dunque. tutto suo” che è il linguaggio dei segni. Se poi deciderete di partecipare alla nell’azione del Suo Spirito che tutto traLo fa semplicemente perché i misteri dell’amore di Dio sono indicibili solo con le S. Messa, altro colpo d’occhio: le vesti sforma e ricrea. Aspettiamo con impaparole. Potreste dire la sofferenza, la liturgiche del sacerdote non sono più ziente amore la primavera pasquale…che gioia, la tristezza, solo con le parole? verdi, ma viola. Il viola ha un significato sia davvero primavera anche nei nostri Tutti sappiamo bene che una rosa o un specificatamente penitenziale ma atten- cuori! Sr. MARA RUSSO E. F. bacio parlano più di mille frasi d’amore! zione: ciò non significa tristezza. Proprio L’invito dei bambini “F ac emo bene adesso c h’avemo tempo” FRA’ ALBENZIO Domenica 1 marzoo 2009 N. 215 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 1 marzo 1ª DI QUARESIMA S. Albino; s. Leone Luca; B. Giovanna M. Bonomo B. Cristoforo da Milano; Gn 9,8-15; Sal 24 (25); 1 Pt 3,18-22; Mc 1,12-15 Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli. Lunedì 2 marzo S. Luca Casale di Nicosía; S. Agnese Lv 19,1-2.11-18; Sal 18; Mt 25,31-46 Ogni volta che avete fatto qualcosa a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. Martedì 3 marzo S. Cunegonda; ss. Marino e Asterio S. Tiziano; S. Artellaide; S. Anselmo Is 55,10-11; Sal 33; Mt 6,7-15 Voi pregate così. Mercoledì 4 marzo S. Casimiro; S. Appiano S. Pietro; B. Giovanni A. Farina Gio 3,1-10; Sal 50; Lc 11,29-32 A questa generazione non sarà dato che il segno di Giona. Giovedì 5 marzo S. Adriano S. Giovanni G. della Croce Calosirto Est 4,17k.17l-17n.17r-17u; Sal 137; Mt 7,7-12 Chiunque chiede, r iceve. Venerdì 6 marzo S. Marciano;B. Rosa Ez 18,21-28; Sal 129; Mt 5,20-26 Va’ a riconciliarti con il tuo fratello. S. Coletta Boyle Sabato 7 marzo Ss. Perpetua e Felicita S. Gaudioso; s. Teresa Margherita Redi Dt 26,16-19; Sal 118; Mt 5,43-48 Siate perfetti come il Padre vostro celeste. COS’E’ L’EUCARESTIA Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» «LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 271. Che cos'è l'Eucaristia? È il sacrificio stesso del Corpo e del Sangue del Signore Gesù, che egli istituì per perpetuare nei secoli, fino al suo ritorno, il sacrificio della Croce, affidando così alla sua Chiesa il memoriale della sua Morte e Risurrezione. È il segno dell'unità, il vincolo della carità, il convito pasquale, nel quale si riceve Cristo, l'anima viene ricolmata di grazia e viene dato il pegno della vita eterna. 272. Quando Gesù Cristo ha istituito l'Eucaristia? L'ha istituita il Giovedì Santo, «la notte in cui veniva tradito» (1 Cor 11,23), mentre celebrava con i suoi Apostoli l'Ultima Cena. 273. Come l'ha istituita? Dopo aver radunato i suoi Apostoli nel Cenacolo, Gesù prese nelle sue mani il pane, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio corpo offerto per voi». Poi prese nelle sue mani il calice del vino e disse loro: «Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me». 274. Che cosa rappresenta l'Eucaristia nella vita della Chiesa? È fonte e culmine di tutta la vita cristiana. Nell'Eucaristia toccano il loro vertice l'azione santificante di Dio verso di noi e il nostro culto verso di lui. Essa racchiude tutto il bene spirituale della Chiesa: lo stesso Cristo, nostra Pasqua. La comunione della vita divina e l'unità del Popolo di Dio sono espresse e prodotte dall'Eucaristia. Mediante la celebrazione eucaristica ci uniamo già alla liturgia del Cielo e anticipiamo la vita eterna. ❖ NUOVI CRISTIANI - In virtù del sacramento del Battesimo - che è stato impartito loro nei giorni scorsi in Parrocchia - sono entrati nella comunità dei cristiani: - ELYKA RITTE DEL CASTELLO - SOFIA GABRIELLI - RICCARDO VENTURA. A tutti loro ed ai loro felici genitori e parenti, le felicitazioni nostre e tanti auguri. ❖ PROMESSI SPOSI - come risulta dall’apposita pubblicazione degli atti esposti in fondo alla Chiesa - sono - SIMONE DOLARI E CONSUELO PROIETTI - ANTONIO BUZZANCA E LUCIA GIOVENCO - FABIO PANFILO CIARLETTA E GIORGIA LEVA. Agli interessati ed ai parenti tutti, i nostri migliori auguri I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno, - VITTORIO MANDRINI, di 90 anni - VENERANDA (DINA) ANTOLINI, di 87 anni - CARLA VALENTINO, di 90 anni - GIORGIO L’ABATE, di 92 anni - LEOPOLDO BLATTI, di 85 anni. Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze. ❖ APPUNTAMENTI Da domani, lunedì 9 marzo, iniziano gli esercizi spirituali per tutta la comunità parrocchiale e saranno predicati da P. Luciano La Rivera. Da lunedì a giovedì, ogni giorno, la predicazione sarà alle 17 e alle 21 così da poter favorire la partecipazione ad un maggior numero di persone. Venerdì alle ore 21: Liturgia penitenziale presieduta dal nostro Vescovo di settore Mons. Benedetto Tuzia. Le più grandi virtù sono quelle che sono più utili per le altre persone. ARISTOTELE Partecipiamo numerosi, da domani in Parrocchia, alle 17 o alle 21,agli Pregheremo in modo particolare per Costanzo durante l’adorazione vocazionale mensile, che questo mese sarà sabato prossimo alle ore 17. ESERCIZI SPIRITUALI N. 216 Domenica 15 marzo Concerto di beneficenza La Comunità MASCI «Roma 10», presente nella Parrocchia, ha organizzato per domenica 15 marzo, alle ore 17, nel teatro, un concerto di beneficenza i cui incassi verranno completamente devoluti alla Comunità “Mundial” di Lugoij (Romania) gestita dalle Suore di S. Giovanna Antida che assistono i bambini poveri del luogo. Ogni anno (dal 2006, anno della sua fondazione) la Comunità MASCI Roma 10 si attiva con varie iniziative - supportate dalla Parrocchia - al fine di raccogliere fondi da destinare all'aiuto fisico e PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo morale dei bambini che l'Ordine stesso ospita in RomaUnione nia. mistica E' una comunità molto povera, al limite della sussiLa fede pur unendoci intimamen- stenza, che vive in una baracte a Cristo, sottoli- copoli senza fogne, senza nea la distinzione tra luce ed ospita circa 400 bamnoi e Lui. Ma, secondo Pao- bini da zero a quattordici anni lo, la vita del cri- che le suore sfamano ed allestiano ha pure una componente che vano anche con il nostro aiuto potremmo dire “mi- economico. stica”, in quanto Il contributo richiesto per comporta un’imme- il concerto è di almeno 5 desimazione di noi con Cristo e di Cri- euro e sarà completamente devoluto, tramite le Suore, ai sto con noi. bambini del centro “MunCatechesi, 8.11.06 dial". Il percorso di educazione alla fede della Confraternita di Santa Maria D quando sarebbe più facile imparare da A QUALCHE anno nella ParDurante l’Ottava di Pasqua, venerdì Lei, affidarsi ed obbedire. Dove obbedire rocchia un gruppo di uomini li17 aprile, il nostro carissimo Costanzo De Marco sarà ordinato dianon è la rinuncia alla propria libertà, ma beramente si è messo insieme per cono, nella Cattedrale di Lucera, dal è la cosa più ragionevole da fare. riproporre l’antica Confraternita di Santa suo Vescovo Mons. Mimmo CornacGuardando la vita di Maria, che le Maria delle Grazie. chia. Ce ne rallegriamo e lo accomfeste mensili scandiscono, si percorre pagniamo con la preghiera. Inizialmente è stata l’occasione della questo cammino, si sperimenta la festa della Madonna delle Grazie possibilità che “il metodo” sia vaa muovere queste persone, ma lido anche per noi. successivamente la riflessione di Maria è la certezza della nostra alcuni, la proposta di Don Ernesto speranza: guardando alla certezza prima e Don Romano poi, ha pian Il 28 febbraio il gruppo anziani della nostra Parpiano fatto scoccare la scintilla. della vita di Maria, il dire di sì, il rocchia si è recato in ritiro spirituale presso la “FraLa proposta di recuperare la terna Domus” di Sacrofano. Sotto la guida di Don seguire la Promessa di compiCicero, coadiuvato dal diacono Edoardo, ci si è racConfraternita, dotare i suoi mento per Lei non solo è stato racolti in meditazione e preghiera. membri di un abito, di presentare gionevole, ma l’ha portata alla Il gruppo ha riflettuto sul messaggio che ogni douno statuto presso il Vicariato glorificazione, l’ha portata al comenica quaresimale vuole inviare al cuore ed alla non ha nulla di folkloristico: si è spetto di Dio e rende così ragionemente dei cristiani. Don Cicero ha spiegato il signitrattato piuttosto di delineare un ficato più autentico di “conversione” e, con la senvole, certa la nostra speranza. tita partecipazione dei fedeli alla celebrazione della percorso di educazione alla fede E la Madonna delle Grazie conSanta Messa, si è venuta a creare una intensa atcentrato sulla figura di Maria. tinua a dare dei segni alla nostra mosfera spirituale. Ormai da due anni con cacomunità parrocchiale, non ultimi Durante il pranzo il gruppo ha festeggiato l’onodenza mensile la Confraternita si l’adesione alla Confraternita di mastico di Don Romano. Un sole splendente ha ririunisce con il Parroco per un inscaldato il cuore a tutti (e non solo il cuore, dopo il nuove persone. contro di “scuola mariana”: Don lungo periodo di freddo). La richiesta di servizio che la Un altro momento di forte emozione si è vissuto Romano guida in un percorso di Parrocchia chiede alla Confraterdurante la recita del Rosario davanti alla grotta soconoscenza della figura di nita, il portare l’icona della Mavrastata dalla statua della Madonna di Lourdes, Maria, delle feste mariane che si mentre i raggi del sole, filtrando attraverso il fodonna delle Grazie in pellegripresentano con cadenza mensile. gliame degli alberi, illuminavano la scena facendo naggio nei palazzi del quartiere, Solo il desiderio di imparare risplendere il dolce viso della Santa Vergine. per pregarLa con il Santo Rosario, da Maria d’altronde può spingere Il gruppo si è poi raccolto in preghiera davanti costituiscono momenti di educaalla tomba di Don Francesco Bisinella, fondatore questi uomini ad incontrarsi al zione alla fede per ciascuno di noi. della “Fraterna Domus” da lui fortemente voluta e termine di faticose giornate di larealizzata per ospitare quanti desiderano trascorrere La partecipazione della Confravoro, spesso per qualcuno anche un periodo di raccoglimento e di ricerca interiore in ternita alla preparazione della festa lontano da Roma, magari saluna struttura confortevole ed adatta ad ogni età. della Madonna è nella stessa tractando la cena. Dopo l’illustrazione delle caratteristiche del cia: il servizio a Colei che serL’esempio di Maria indica il complesso da parte di una missionaria, la giornata vendo Gesù è divenuta Madre si è conclusa con il rientro a Roma nel tardo popercorso, il metodo:” Sì, accada meriggio. della Chiesa. di me secondo la Tua parola”. VELIA Spesso ci affanniamo tanto nelle nostre vicende quotidiane, Gli anziani in ritiro “F ac emo bene adesso c h’avemo tempo” FRA’ ALBENZIO Domenica 8 marzo 2009 N. 216 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 8 marzo 2ª DI QUARESIMA S. Giovanni di Dio; S. Provino; S. Litifredo Gn 22,1-2.9a.10-13.15-18; Sal 115 (116);Rm 8,31b-34; Mc 9,2-10 Questi è il Figlio mio, l’amato Lunedì 9 marzo S. Francesca Romana S. Vitale da Castronuovo; S. Caterina Dn 9,4-10; Sal 78; Lc 6,36-38 Perdonate e vi sarà perdonato. Martedì 10 marzo S. Simplicio; S. Attala Is 1,10.16-20; Sal 49; Mt 23,1-12 Dicono e non fanno. Mercoledì 11 marzo S. Costantino S. Benedetto; B. Giovanni B. Righi Ger 18,18-20; Sal 30; Mt 20,17-28 Lo condanneranno a morte. Giovedì 12 marzo S. Teofane B. Fina; B. Giustina Francucci Bezzoli Ger 17,5-10; Sal 1; Lc 16,19-31 Hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro i mali; ora lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. Venerdì 13 marzo S. Cristina; S. Leandro S. Eraldo; s. Ansovino; b. Pietro III Gn 37,3-4.12-13.17b-28; Sal 104; Mt 21,33-43.45-46 Costui è l’erede: venite, uccidiamolo! Sabato 14 marzo S. Matilde; S. Lazzaro B. Giacomo Cusmano Mic 7,14-15.18-20; Sal 102; Lc 15,1-3.11-32 Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita. EUCARESTIA E SALVEZZA Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» «LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 275. Come viene chiamato questo Sacramento? L'insondabile ricchezza di questo Sacramento si esprime con diversi nomi, che evocano suoi aspetti particolari. I più comuni sono: Eucaristia, Santa Messa, Cena del Signore, Frazione del pane, Celebrazione eucaristica, Memoriale della passione, della morte e della risurrezione del Signore, Santo Sacrificio, Santa e Divina Liturgia, Santi Misteri, Santissimo Sacramento dell'altare, Santa Comunione. 276. Come si colloca l'Eucaristia nel disegno divino della salvezza? Nell' Antica Alleanza l'Eucaristia è preannunziata soprattutto nella cena pasquale annuale, celebrata ogni anno dagli Ebrei con i pani azzimi, a ricordo dell'improvvisa e liberatrice partenza dall'Egitto. Gesù l'annuncia nel suo insegnamento e la istituisce celebrando con i suoi Apostoli l'Ultima Cena durante un banchetto pasquale. La Chiesa, fedele al comando del Signore: «Fate questo in memoria di me» (1 Cor 11,24), ha sempre celebrato l'Eucaristia, soprattutto la domenica, giorno della risurrezione di Gesù. ❖ I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno, - ADRIANA TRANZOLA, di anni 84 - CECILIA CONNOLY, di anni 70. Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze. APPUNTAMENTI Domani, lunedì 16 marzo, alle ore 19, in sala Spina, riunione dell’Azione Cattolica Domani, lunedì 16 marzo, alle ore 21, riunione della Confraternita della Madonna delle Grazie. Mercoledì, dopo la S. Messa delle 9, riunione del gruppo delle Vincenziane. 277. Come si svolge la celebrazione dell'Eucaristia? Si svolge in due grandi momenti, che formano un solo atto di culto: la liturgia della Parola, che comprende la proclamazione e l'ascolto della Parola di Dio; la liturgia eucaristica, che comprende la presentazione del pane e del vino, la preghiera o anafora, che contiene le parole della consacrazione, e la comunione. Gli aforismi sono vasi, che il lettore riempie con il suo vino Sabato 28 marzo faremo un pellegrinaggio parrocchiale a S. Rita da Cascia. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi presso l’ufficio parrocchiale. Mercoledì alle ore 21, in sala S. Francesco, riunione mensile aperta a tutti dell’Associazione culturale “Il Ventilàbro” sull’Enneagramma: un metodo per la conoscenza di se stessi in vista della conversione. Sabato 21, alle ore 17, in sala Spina, conferenza su S. Paolo, tenuta da Sr. Laetitia sul tema: “Sofferenza e gloria”. GIUSEPPE PREZZOLINI Sabato prossimo, 21 marzo, alle ore 17 Suor Laetitia terrà una CONFERENZA SU S. PAOLO N. 217 SOFFERENZA E GLORIA “Io ritengo che le sofferenze del tempo presente non sono paragonabili alla gloria futura che si manifesterà in noi” (Rm 8, 18) . San Paolo, come tutti noi, ha conosciuto momenti di grande sofferenza, di buio, di solitudine. Eppure quasi ogni sua lettera comincia e finisce con parole di rendimento di grazie, e tutti i suoi scritti riflettono la gioia profonda che ha nel cuore, gioia di uno che ha “lo sguardo fisso su Gesù”, gioia di uno che “sa a chi ha creduto” (2 Tim, 1, 12), gioia di uno che ha capito che siamo in continua PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo trasformazione “di gloria in gloria” (2 Cor 3, 18), Conquistato verso la pienezza della luce eterna. Paolo ci insegna che Paolo è stato intimamente “conquista- “la speranza non delude” to” da Cristo – (Rm 5, 5), che è un’arma “ c o m p r e h e n s u s potente contro lo scoragsum a Christo Iesu” giamento… Il sabato 21 marzo alle (Fil 3,12) -…, e come come, nel cercheremo 17 tale non è più lui che quotinostro del concreto vive, ma Cristo vive vivere possiamo diano, in lui – “vivo autem nella speranza, affinché iam non ego, vivit ogni nostra sofferenza divero in me Christus venti occasione di avvici[non sono più io che namento a Dio, che ci vivo, ma Cristo vive vuole coeredi di Cristo, e in me]” (Gal 2,20). quindi partecipi della sua Omelia, 24.3.06 gloria. Sr MARIE LAETITIA OP Per uscire da tanti luoghi comuni I TESORI DELLA CHIESA T ANTE e tante volte mi sono sentito dire “…ma il Papa\la Chiesa parlano dei poveri e poi il Vaticano, le ricchezze… come la mettiamo…?!” Domanda spesso legittima, ma non sempre accomodante. Perché, a mio sempre più certo parere, la Chiesa non può essere la scusa per non fare i conti con Dio. Non vorrò legittimare alcune esagerazioni che sono a carattere prettamente personale di alcuni ecclesiastici in senso stretto e non (perché la Chiesa non è solo il papa o i preti, ma anche loro) ma mi piacerebbe mettere in luce alcuni aspetti che possono far uscire dai soliti luoghi comuni. La Chiesa è la Sposa di Cristo e come tale vive per il suo Signore e per Lui è «adorna» (Cfr Ap 21, 2). E tutto ciò che di prezioso è in essa è per Lui. Come diceva il Santo più povero dei poveri, Francesco d’Assisi, nella lettera ai custodi: “vi prego, che più che se riguardasse me stesso che, (…) supplichiate i chierici di venerare sopra ogni cosa il Santissimo Corpo e Sangue del Signore nostro Gesù Cristo (…). I calici, i corporali, gli ornamenti dell’altare e tutto ciò che serve al sacrificio, devono essere preziosi.” Perché? Perché Francesco chiede ai custodi di supplicare i preti a non essere o a usare sciatterie mascherate di povertà per le cose che riguardano la Chiesa e il Signore? Per amore. Non può esistere altro motivo. E il di più "viene dal maligno". Certo la prima e più importante cosa preziosa per Dio è il cuore puro dei suoi figli ma, come ogni giovane e come ogni uomo che ama la sua ragazza e la sua moglie, che per lei darebbe se stesso e che per lei, per amore, non perde occasione di farla sentire importante, di renderla sempre più bella, così è la Chiesa per il Signore e viceversa. E questa è la base del discorso, prettamente spirituale e che chiunque è innamorato può certamente comprendere. Poi c’è da tenere in conto altri aspetti di ordine certamente pratico ma che si innestano in questo; di questi “beni” la Chiesa né è custode per chi, nei secoli, per amore di Dio li ha rea- Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l’unguento sul suo capo. Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro "Perché tutto questo spreco di olio profumato? Si poteva benissimo vendere quest’olio a più di trecento denari e darli ai poveri! ". Ed erano infuriati contro di lei. Allora Gesù disse "Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un’opera buona; i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. Essa ha fatto ciò ch’era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto". (Mc 14, 3-8) lizzati... e dunque molti sono ex voto... espressione cioè di fede e ringraziamento e la chiesa per questo non può sbarazzarsene ...per i poveri... altrimenti farebbe come Giuda (e non a caso proprio lui) che rimproverava la Maddalena di sprecare l'olio prezioso di puro nardo su Gesù invece che venderlo per dare il ricavato ai poveri. Gesù rimprovera duramente Giuda perchè in quello "spreco" c'è un puro atto d'amore e lui con la scusa dei poveri ne è geloso e non se ne accorge. E Gesù aggiunge: “i poveri li avete sempre con voi…” dunque non utilizzateli come scusa… anche perché sarebbe offensivo, tra l'altro, nei loro confronti. Ed è ancora più offensivo nascondere la povertà dietro una distorta idea di un Gesù poveraccio o straccione. Gesù non era un poveraccio, avrebbe legittimato la povertà altrimenti. Gesù era semplice: è diverso. È nato in una stalla perchè non c'era posto nell'albergo (da tenere presente, anche in contesto storico,albergo\\ stanza\ casa...) se ci fosse stato, Giuseppe che era falegname avrebbe tranquillamente pagato. Gesù era un maestro, un rabbì e indossava le vesti proprie del maestro. Nel Vangelo si dice che sulla tunica tirarono la sorte invece che dividerla. Perché? Perché era cucita tutta d'un pezzo, dunque preziosa. Ora, facendo la dovuta attenzione, si giudica la chiesa mentre il mondo non esita ad indossare abiti all’ultimo grido e occhiali all’ultima moda; e occorre ricordare che non è sempre oro ciò che luccica. Riporto un episodio di un Vescovo che era in visita pastorale nella sua diocesi, episodio che mi ha molto colpito e che ho vissuto in una diversa circostanza in prima persona. Questo Vescovo era in una scuola superiore e parlava della povertà. Una ragazza, con tono saccente, si alza e grida: “Eccellenza, mentre mi parla della povertà lei indossa una croce d’oro sul petto!?” Il vescovo, si avvicina, la guarda negli occhi, si toglie la croce e le dice: “portala con te, ad un orafo e fatti dire il valore. Poi sarai libera di farne ciò che vuoi”. La ragazza il giorno dopo chiede scusa al vescovo. L’aveva portata e aveva scoperto che era di ottone placcato e che i suoi giovani gli avevano regalato quando era diventato vescovo. A me invece è successo una volta col calice, regalatomi quando sono diventato sacerdote qualche mesetto fa. Una persona mi dice dopo un discorso insieme sulla Chiesa e i poveri: “sì, don Francesco, hai ragione. Però tu oggi la Messa l’hai celebrata con un calice d’oro.” …io la Messa l’avrei potuta celebrare tranquillamente con un calice d’oro perché “ti amo Signore” ma quel calice era, anzi è, di metallo placcato in oro. Ma la bellezza, salverà il mondo. Quale bellezza. Unicuique suum. don FRANCESCO TARANTINOE “F ac emo bene adesso c h’avemo tempo” FRA’ ALBENZIO Domenica 15 marzo 2009 N. 217 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 15 marzo 3ª DI QUARESIMA S. Luisa de Marillac; b. Artemide Zatti Es 20,1-17; Sal 18 (19); 1 Cor 1,22-25; Gv 2,13-25 Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere. Lunedì 16 marzo S. Eriberto Ss. Ilario e Taziano; B. Giovani Sordi 2 Re 5,1-15; Sal 41 e 42; Lc 4,24-30 Gesù, come Elia ed Eliseo, non viene mandato soltanto per i Giudei, ma per tutti gli uomini. Martedì 17 marzo S. Patrizio S. Geltrude; B. Corrado Dn 3,25.34-43; Sal 24; Mt 18,21-35 Se non perdonerete di cuore al vostro fratello, il Padre non vi perdonerà. Mercoledì 18 marzo S. Cirillo di Gerusalemme S. Frediano; S. Salvatore Grionesos da Horta Dt 4,1.5-9; Sal 147; Mt 5,17-19 Chi osserverà e insegnerà i precetti sarà considerato grande nel regno dei cieli. Giovedì 19 marzo S. GIUSEPPE S. Giovanni; B. Sibillina Biscossi 2 Sam 7,4-5a.12-14a.16; Sal 88; Rm 4,13.16-18.22; Mt 1,16.18-21.24a opp. Lc 2,41-51a Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore. Venerdì 20 marzo S. Archippo; B. Ambrogio Sansedoni Os 14,2-10; Sal 80; Mc 12,28-34 Il Signore Dio nostro è l’unico Signore: lo amerai. Sabato 21 marzo S. Benedetta Cambiagio Frassinello; S. Nicola di Flüe Os 6,1-6; Sal 50; Lc 18,9-14 Il pubblicano tornò a casa sua giustificato, a differenza del fariseo. MEMORIALE DI CRISTO Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» «LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 278. Chi è il ministro della celebrazione dell'Eucaristia? È il sacerdote (Vescovo o presbitero), validamente ordinato, che agisce nella Persona di Cristo Capo e a nome della Chiesa. 279. Quali sono gli elementi essenziali e necessari per realizzare l'Eucaristia? Sono il pane di frumento e il vino della vite. 280. In che senso l'Eucaristia è memoriale del sacrificio di Cristo? L'Eucaristia è memoriale nel senso che rende presente e attuale il sacrificio che Cristo ha offerto al Padre, una volta per tutte, sulla Croce in favore dell'umanità. Il carattere sacrificale dell'Eucaristia si manifesta nelle parole stesse dell'istituzione: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi» e «Questo calice è la nuova alleanza nel mio Sangue, che viene versato per voi» (Lc 22,19-20). Il sacrificio della Croce e il sacrificio dell'Eucaristia sono un unico sacrificio. Identici sono la vittima e l'offerente, diverso è soltanto il modo di offrirsi: cruento sulla Croce, incruento nell'Eucaristia. 281. In quale modo la Chiesa partecipa al sacrificio eucaristico? Nell'Eucaristia, il sacrificio di Cristo diviene pure il sacrificio delle membra del suo Corpo. La vita dei fedeli, la loro lode, la loro sofferenza, la loro preghiera, il loro lavoro sono uniti a quelli di Cristo. In quanto sacrificio, l'Eucaristia viene anche offerta per tutti i fedeli vivi e defunti, in riparazione dei peccati di tutti gli uomini e per ottenere da Dio benefici spirituali e temporali. Anche la Chiesa del cielo è unita nell'offerta di Cristo. Fai quello che puoi con quello che hai, nel posto in cui sei. THEODORE ROOSEVELT Oggi in 3000 piazze l’UNITALSI ripete l’offerta di ❖ I NOSTRI LUTTI - Ci ha lasciati, nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno, - MARIA CRISTINA GIANNATIEMPO, di 71 anni. Ai familiari della scomparsa le nostre sentite condoglianze. ❖ PROMESSI SPOSI - come risulta dal- l’apposita pubblicazione degli atti esposti in fondo alla Chiesa - sono EMANUELE DE ANGELIS e SIMONA OTTAVIANI PAOLO COLLARINI e FABIOLA ESPOSITO GIUSEPPE LODIA e MARIANNA MANGONE GABRIELE AUBERT e MONICA LOMBARDI. Agli interessati ed ai parenti tutti, i nostri migliori auguri. APPUNTAMENTI Venerdì prossimo, 27 marzo, alle ore 17,30, la Via Crucis sarà animata dai bambini della Comunione. Mercoledì 25 marzo è la solennità dell’Annunciazione del Signore, Sabato prossimo, 28 marzo, alle ore 21, in Chiesa, l’Associazione “Il Ventilàbro” rappresenta: «Il sogno di Geronzio» UN OLIVO PER LA PACE N. 218 GEMME DI SOLIDARIETA’ Sabato 28 febbraio in oltre 200 supermercati di Roma e del Lazio si è svolta la 9^ Raccolta di Solidarietà organizzata dall’Associazione Banco alimentare di Roma, con il patrocinio, fra gli altri, del Comune e della Provincia di Roma, Caritas e Comunità di S. Egidio. Anche quest’anno la nostra Parrocchia ha collaborato alla raccolta che si è tenuta presso la GS di Piazzale degli Eroi dove adulti, giovani e ragazzi aderenti alle varie realtà parrocchiali, coordinati da Don Antonio e Don Cicero, si sono alternati per l’intera giornata garantendo una presenza costante presso il supermercato invitando i clienti a donare quanto loro possibile per aiutare i più bisognosi e raccogliendo e inscatolando quanto donato. Ancora una volta, come capita più volte durante l’anno, alla nostra Parrocchia sono stati destinati 55 scatole (oltre 600 PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo Kg) di derrate alimentari destinate ad aiutare le oltre 200 persone fra singoli e gruppi familiari della nostra Parrocchia mirabilmente assistiti, in particolar modo, dalle signore Voi siete diventati del Gruppo delle Vincenziane e uno in Cristo dice dalla Caritas. Un «grazie» va a tutti quelli Paolo (cfr.Gal3,28). Non una cosa sola, che hanno dato un grande attema uno, un unico, stato di solidarietà con le loro un unico soggetto donazioni. Un grazie particolare va alnuovo. Questa liberazione del nostro io l’Associazione del Banco Alidal suo isolamento, mentare di Roma per il costante questo trovarsi in sostegno che fornisce alla noun nuovo soggetto stra Parrocchia. Un grazie di cuore va a tutti è un trovarsi nella vastità di Dio e un coloro che hanno donato un po’ essere trascinati in del loro tempo per aiutare i più una vita che è uscita deboli, con l’augurio che nella già ora dal contesto nostra Parrocchia possa sempre del “muori e divieni” più germogliare e fiorire la cultura della solidaOmelia, 15.4.06 rietà. Trasformazione dell’io «Fanno respirare il cuore» GLI ESERCIZI SPIRITUALI D URANTE il periodo della Quaresima UR il bisogno di preghiera diviene più pressante, perché questo è il periodo di avvicinamento all’evento fondamentale della nostra fede: la passione, la morte e la resurre- Mi chiedi: Perché pregare? Ti rispondo: per vivere. Sì: per vivere veramente, bisogna pregare. Perché? Perché vivere è amare: una vita senza amore non è vita. È solitudine vuota, è prigione e tristezza. Vive veramente solo chi ama: e ama solo chi si sente amato, raggiunto e trasformato dall’amore. Come la pianta che non fa sbocciare il suo frutto se non è raggiunta dai raggi del sole, così il cuore umano non si schiude alla vita vera e piena se non è toccato dall’amore. Ora, l’amore nasce dall’incontro e vive dell’incontro con l’amore di Dio, il più grande e vero di tutti gli amori possibili, anzi l’amore al di là di ogni nostra definizione e di ogni nostra possibilità. Pregando, ci si lascia amare da Dio e si nasce all’amore, sempre di nuovo. Perciò, chi prega vive, nel tempo e per l’eternità. Mi dici: ma io non so pregare! Mi chiedi: come pregare? Ti rispondo: comincia a dare un po’ del tuo tempo a Dio. All’inizio, l’importante non sarà che questo tempo sia tanto, ma che tu glielo dia fedelmente. Fissa tu stesso un tempo da dare ogni giorno al Signore, e daglielo fedelmente, ogni giorno, quando senti di farlo e quando non lo senti.” BRUNO FORTE «Lettera sulla preghiera» zione di Gesù Cristo. In questo contesto di necessità gli Esercizi Spirituali sono l’occasione “speciale” sia di preghiera personale – tra il silenzio, la Parola e le parole di chi ci ha preceduto sulla via della preghiera – sia di preghiera comunitaria. E anche quest’anno la nostra comunità ha svolto nella settimana dal 9 al 13 marzo scorso i suoi Esercizi con le meditazioni di Padre Luciano Larivera, gesuita di Civiltà Cattolica, e nell’ultima sera con la celebrazione della liturgia penitenziale, presieduta dalVescovo di settore, Mons. Benedetto Tuzia. Le meditazioni di Padre Luciano hanno avuto per oggetto brani scelti dalle Lettere di San Paolo e, attraverso l’analisi dell’esperienza di quest’Apostolo, ci hanno permesso una riflessione su alcuni temi fondamentali per la nostra vita cristiana, come la conversione, il primato della carità, i carismi e il loro discernimento. Per coloro che hanno potuto partecipare con assiduità agli incontri e per me in particolar modo, gli Esercizi del tempo di Quaresima sono il momento privilegiato per far respirare il cuore più a fondo dentro se stessi e per incontrarci la sera come laici che, pur affrontando il vivere tra mille responsabilità, impegni, “corse” nel mondo, smarrendo a volte le tracce del nostro Dio presente nella Storia, “decidono” di trovare tempo per Dio. E come dice sempre Mons. Bruno Forte “….all’inizio, potrà sembrarti che il tempo per tutto questo sia troppo lungo, che non passi mai: persevera con umiltà, dando a Dio tutto il tempo che riesci a dargli, mai meno, però, di quanto hai stabilito di potergli dare ogni giorno. Vedrai che di appuntamento in appuntamento la tua fedeltà sarà premiata, e ti accorgerai che piano piano il gusto della preghiera crescerà in te, e quello che all’inizio ti sembrava irraggiungibile, diventerà sempre più facile e bello. Capirai allora che ciò che conta non è avere risposte, ma mettersi a disposizione di Dio: e vedrai che quanto porterai nella preghiera sarà poco a poco trasfigurato.” NICOLETTA GANAPINI Oggi, in tremila piazze italiane, tornano le piantine d'olivo per l'ottava giornata nazionale Unitalsi PER TE UN PICCOLO GESTO PER LORO UN GRANDE DONO L'U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana per il Trasporto degli Ammalati a Lourdes e ai Santuari Internazionali) torna, per l'ottavo anno consecutivo, nelle maggiori piazze italiane per festeggiare la sua giornata nazionale. Una gioiosa occasione nella quale sarà offerta una piantina d'olivo simbolo di pace. L'Unitalsi è l'associazione che, da più di cent'anni con i suoi grandi pellegrinaggi e oggi, grazie ai suoi circa centomila volontari, è in grado di realizzare numerosi progetti come: le Case Famiglia per le persone disabili e sole, gli appartamenti d'accoglienza per le famiglie dei bambini che arrivano nei grandi centri ospedalieri, i progetti di intervento in favore di anziani soli. Aderendo all'iniziativa sarà, così, possibile contribuire insieme all'associazione a sostenere tutti gli impegni e le iniziative di solidarietà promosse dall'Unitalsi per aiutare bambini, sofferenti, disabili e anziani ad affrontare le loro necessità, la malattia e la solitudine. Per informazioni chiama il numero verde 800 062 026 “F ac emo bene adesso c h’avemo tempo” FRA’ ALBENZIO Domenica 22 marzo 2009 N. 218 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 22 marzo 4ª DI QUARESIMA S. Benvenuto; s. Lea 2 Cr 36,14-16.19-23; Sal 136 (137); Ef 2,4-10;Gv 3,14-21 Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Lunedì 23 marzo S. Turibio de Mongrovejo S. Ottone; b. Pietro; B. Annunziata Cocchetti Is 65,17-21; Sal 29; Gv 4,43-54 Va’, tuo figlio vive. Martedì 24 marzo S. Severo; B. Giovanni del Bastone Ez 47,1-9.12; Sal 45; Gv 5,1-3.5-16 Sull’istante quell’uomo guarì. S. Romolo Mercoledì 25 marzo ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE S. Quirino; B. Placido Riccardi; Comm. santo ladrone Is 7,10-14; Sal 39; Eb 10,4-10; Lc 1,26-38 Ecco, concepirai e darai alla luce un figlio. Giovedì 26 marzo S. Lucia Filippini S. Emanuele; Ss. Baronzio e Desiderio Es 32,7-14; Sal 105; Gv 5,31-47 Vi accusa Mosè, nel quale avete posto la vostra speranza. Venerdì 2 7 marzo S. Lidia; B. Pellegrino da Falerone B. Panacea de' Muzzi; B. Francesco Faá di Bruno Sap 2,1a.12-22; Sal 33; Gv 7,1-2.10.25-30 Cercavano di arrestare Gesù, ma non era ancora venuta la sua ora. Sabato 28 marzo S. Cono; B. Antonio Patrizi Ger 11,18-20; Sal 7; Gv 7,40-53 Il Cristo viene forse dalla Galilea? «TRANSUSTANZIAZIONE» Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» «LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 282. Come Gesù è presente nell'Eucaristia? Gesù Cristo è presente nell'Eucaristia in modo unico e incomparabile. È presente infatti in modo vero, reale, sostanziale: con il suo Corpo e il suo Sangue, con la sua Anima e la sua Divinità. In essa è quindi presente in modo sacramentale, e cioè sotto le specie eucaristiche del pane e del vino, Cristo tutto intero: Dio e uomo. 283. Che cosa significa transustanziazione? Transustanziazione significa la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del suo Sangue. Questa conversione si attua nella preghiera eucaristica, mediante l'efficacia della parola di Cristo e dell'azione dello Spirito Santo. Tuttavia, le caratteristiche sensibili del pane e del vino, cioè le «specie eucaristiche», rimangono inalterate. 284. La frazione del pane divide Cristo? La frazione del pane non divide Cristo: egli è presente tutto e integro in ciascuna specie eucaristica e in ciascuna sua parte. 285. Fino a quando continua la presenza eucaristica di Cristo? Essa continua finché sussistono le specie eucaristiche. A compiacersi del «semplice», ci vuole un'anima grande. ARTURO GRAF Insieme con «Grazie» è disponibile il pieghevole con gli orari dei riti della ❖ I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno, - GABRIELLA ZINGALES, di 87 anni - TERESA ASTOLFI, di 95 anni - LUCIA QUARRA, di 78 anni. Ai familiari delle scomparse le nostre sentite condoglianze. APPUNTAMENTI La periodica riunione dell’Azione Cattolica è rinviata a lunedì 6 aprile, alle ore 19, in Sala Spina, . Giovedì 2 aprile anniversario della morte del Servo di Dio Papa Giovanni Paolo II., alle 18,00 in S. Pietro, il Papa presiede una S. Messa per i giovani. Chi desidera parteciparvi può chiedere i biglietti a don Antonio; si parte dalla Parrocchia alle ore 16,30. Giovedì,alle ore 16,30, Ora Santa animata dall’Apostolato della Preghiera; al termine, riunione del Gruppo. Venerdì 3 è il primo venerdì del mese. Dopo la S. Messa delle 9, lodi e adorazione fino alle 11. Nel pomeriggio la S. Messa è alle 17,15; poi vespri e adorazione fino alle 21. Alle 21 la Via Crucis. Sabato pellegrinaggio di prefettura a S. Paolo presieduto dal Vescovo di settore Mons. Benedetto Tuzia. Andremo con la metro. Partenza dalla Parrocchia alle ore 14,30. SETTIMANA SANTA N. 219 RITIRO QUARESIMALE DEGLI ANIMATORI LITURGICI Il pomeriggio di spiritualità curato dalle Figlie della Chiesa, con il contributo personale di don Crocifisso, ha arricchito sensibilmente, quest’anno, l’itinerario quaresimale di conversione e di rinnovamento interiore promosso dalla nostra Parrocchia. Sabato 14 marzo, nella casa delle religiose in Viale Vaticano, suor Ginevra e suor Mara, insieme con le loro consorelle, hanno offerto ai membri del Coro e a quanti a vario titolo sono impegnati nel servizio dell’animazione liturgica, un tempo di riflessione e di preghiera, per vivere più consapevolmente e degnamente il mistero pasquale. Don Crocifisso ci ha proposto una intensa meditazione sulla morte di Gesù, tra Maria e il Discepolo amato, sulla base del vangelo di Giovanni. In questa scena la Croce ci comunica appieno il testamento di Gesù: Dio ci ama fino alla fine. Colui PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo che poteva non morire ha deciso di rivestirsi di umanità per morire e risorgere, e sconfiggendo la morte trascina tutti gli San Paolo… così uomini con Sé, se lo accolgono, rassicura i cristiani nel Suo destino di gloria. Nella di Corinto: “Voi sie- scena è presente anche la te nel nostro cuore, Chiesa, con la potenza vitalizper morire insieme e zante dei Sacramenti, luogo e insieme vivere” (2 strumenti donatici da Dio per conseguire la salvezza eterna. Cor 7,3). Come non riconoscere nel Ciò che si verifica tra l’Apostolo e i Cristo innalzato sulla croce suoi cristiani deve, l’eterno e sconfinato amore di ovviamente, valere Dio per l’uomo, come non ralprima di tutto per il legrarci e commuoverci al rapporto tra i cri- tempo stesso per questo dono stiani e Gesù stes- supremo di grazia? Questi, also: morire insieme, lora, gli spunti proposti da don vivere insieme, sta- Crocifisso per la riflessione sire nel suo cuore lenziosa, accompagnata da un come Lui sta nel no- discreto sottofondo musicale di brani sacri di Vivaldi e Mozart, stro. scelti da suor Mara per favorire Catechesi, 27.9.06 il nostro raccoglimento. Poi, il momento della condi- >>> Sequela ANIMATORI LITURGICI >>> visione, seguito da una gradita pausa con tè e biscotti. La seconda parte del pomeriggio l’abbiamo dedicata a una preghiera più raccolta davanti al Tabernacolo. Suor Mara ci ha parlato della ricca simbologia della cappella, partendo dal motivo ricorrente dei tralci e della vite fino alla suggestiva raffigurazione di colombe rappresentate in volo lungo le pareti fino alla vòlta dove, sempre più stilizzate, stanno a significare la progressiva e intensa compenetrazione nella luce divina. In alto, sulla parete di fondo, Maria, la Perfetta tra le creature, incisa su una stele di alabastro. Abbiamo sostato a lungo esprimendo con la preghiera e con il canto la nostra riconoscenza a Dio, in un clima di profonda elevazione spirituale. La nostra attenzione era rivolta al Crocifisso posto sul Tabernacolo, sormontato da un arco recante l’effige dello Spirito Santo, lo stesso Spirito che aleggiava sulle acque al momento della Creazione. Tutta la Cappella, che raffigura la Chiesa, simboleggiata da due barche con le vele spiegate – la Chiesa d’Oriente e la Chiesa d’Occidente - poste ai lati dell’altare, s’impernia su Gesù, che il Padre proteso ad abbracciare il mondo, ha voluto mandare a noi in un corpo per la potenza dello Spirito: tutto si irradia dalla Croce, tutto vi converge, a tutto la persona di Cristo morto e risorto conferisce senso e bellezza! Con il canto finale abbiamo realmente espresso la nostra gratitudine a Dio e il desiderio di corrispondere in questa Pasqua ad un Amore così totale, premuroso ed incessante. Ringraziamo di cuore suor Ginevra e suor Mara, le loro comunità e don Crocifisso per questo ritiro spirituale preparato accuratamente, profondo, sentito: è stata un’esperienza preziosa, un dono per tutti noi. ILCOROEGLIANIMATORILITURGICI Per i Gruppi di Cresima e dopoCresima IL RITIRO DI QUARESIMA Con mia grande gioia, domenica 15 marzo presso il Pontificio Seminario RoRomano Maggiore, abbiamo vissuto un ritiro di Quaresima con i gruppi di Cresima e postCresima della parrocchia. Appena arrivati, dopo qualche notizia storica e artistica siamo andati a venerare la protettrice e patrona di tutti i seminariseminaristi ed ex alunni: Maria Santissima Madre della Fiducia. Si trova in una piccola capcappella a lei dedicata e che è il cuore del seminario. Questa immagine della Madonna venerata con il titolo di Madre della FiduFiducia è presente nel seminario fin dalle sue origini. Ci siamo poi recati nella cappella magmaggiore, nella quale abbiamo celebrato le lodi, presiedute da don Antonio. La capcappella maggiore, voluta dal Beato Giovanni XXIII (ex alunno) occupa la parte centrale del seminario; è semplice e sobria, con al centro del presbiterio una copia dell’imdell’immagine della Fiducia, sotto la quale si trova la giaculatoria “Mater mea, Fiducia mea!”. Come la prima comunità cristiana si stringeva attorno a Maria e rinnovava il sasacrificio eucaristico, così la comunità del seminario si ritrova quotidianamente per la Santa Messa alle 6,45 e per l’adorazione Eucaristica alle 19,00. Da questa cappella sono passati centinaia di seminaristi, che sono diventati sacerdoti ed hanno servito e servono ancora oggi la Chiesa Universale e in particolare quella di Roma. Alle 10,15 abbiamo introdotto i quattro momenti del ritiro. Il primo momento vevedeva come tematica centrale il «deserto»: “lo spirito sospinse Gesù nel deserto e vi rimase quaranta giorni”. Questo versetto richiama fortemente al cammino di QuaQuaresima che ogni cristiano deve percorrere, incominciando dal Mercoledì delle Ceneri, un percorso fatto di tentazioni e converconversioni, che si deve affrontare con le armi della preghiera, dell’elemosina e del didigiuno. La tematica del secondo momento era la «Trasfigurazione»: “Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro...”. Il terzo momento aveva come argoargomento principale il «rinnovamento»: “In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio”. Come il sacerdote aggiunge nel calice le poche gocce d’acqua, che rappresentano l’umanità, che si unisce al vino, che didiventerà il sangue di Cristo, così Gesù con la sua venuta ha rinnovato la nostra umaumanità facendola diventare un unico corpo che è la Chiesa. Il quarto momento vede come protaprotagonista la «Speranza»: “nella speranza siete stati salvati”, così come dice San Paolo nella lettera ai Romani. Portando nel nostro cuore la Speranza della RedenRedenzione, noi affrontiamo il presente, anche se faticoso, ed esso può essere vissuto e accettato solo tenendo presente la meta per la quale stiamo camminando: la Vita Eterna. Il fondamento della nostra spesperanza è la fede, che a sua volta si fonda sulla testimonianza storica della Chiesa, il cui fondamento sono gli Apostoli con a capo Pietro. Dopo aver vissuto questi quattro momomenti, siamo ritornati in cappella magmaggiore per la celebrazione della Santa Messa presieduta da don Antonio. Poi pranzo al sacco sacco e un po’ di gioco tutti ininsieme. Alle 14,45 siamo andati a visitare il Battistero di S. Giovanni, il primo dell’Ocdell’Occidente latino, risalente al III secolo d.C. d.C. Conclusa la visita abbiamo celebrato la liturgia penitenziale, insieme a don Antonio, don Dario Gervasi, vicerettore del seseminario e da due miei amici don Raffaele Zaffino e don Jean Theodate. I 65 ragazzi, felici e ancora carichi di energia, hanno giocato per un’altra mezzora. Alle 17,30 abbiamo concluso con una breve visita nella Arcibasilica Lateranense, Cattedrale del Romano Pontefice e Madre di tutte le Chiese di Roma e del mondo cristiano. “F ac emo bene adesso c h’avemo tempo” R OCCO S UPPA seminarista FRA’ ALBENZIO Domenica 29 marzo 2009 N. 219 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 29 marzo 5ª DI QUARESIMA S. Secondo; s. Eustasio; s. Ludolfo) Ger 31,31-34; Sal 50 (51); Eb 5,7-9; Gv 12,20-33 Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto. Lunedì 30 marzo B. Amedeo IX di Savoia S. Zosimo; S. Clino; B. Ludovico Palmentieri Dn 13,1-9.15-17.19-30.33-62; Sal 22; Gv 8,1-11 Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei. Martedì 31 marzo S. Beniamino S. Balbina; S. Guido; B. Bonaventura da Forlì Nm 21,4-9; Sal 101; Gv 8,21-30 Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora saprete che Io Sono. Mercoledì 1 aprile S. Ugo; S. Maria Egiziaca B. Ludovico Pavoni Dn 3,14-20.46-50.91-92.95; C Dn 3,52-56; Gv 8,31-42 Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. Giovedì 2 aprile S. Francesco da Paola S. Abbondio; S. Vittore; B. Elisabetta Vendramini Gn 17,3-9; Sal 104; Gv 8,51-59 Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno. Venerdì 3 aprile S. Riccardo S. Giovanni; S. Luigi Scrosoppi Ger 20,10-13; Sal 17; Gv 10,31-42 Cercavano di prendere Gesù, ma egli sfuggì dalle loro mani. Sabato 4 aprile S. Isidoro; S. Benedetto Massarari B. Giuseppe B. Dusmet; B. Gaetano Catanoso Ez 37,21-28; C Ger 31,10-12b.13; Gv 11,45-56 Gesù doveva morire per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. L’«OBBLIGO» DELLA COMUNIONE Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» «LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 286. Quale tipo di culto è dovuto al Sacramento dell'Eucaristia? È dovuto il culto di latria, cioè di adorazione, riservato solo a Dio sia durante la celebrazione eucaristica sia al di fuori di essa. La Chiesa, infatti, conserva con la massima diligenza le Ostie consacrate, le porta agli infermi e ad altre persone impossibilitate a partecipare alla Santa Messa, le presenta alla solenne adorazione dei fedeli, le porta in processione e invita alla frequente visita e adorazione del Santissimo Sacramento conservato nel tabernacolo. 287. Perché l'Eucaristia è il banchetto pasquale? L'Eucaristia è il banchetto pasquale, in quanto Cristo, realizzando sacramentalmente la sua Pasqua, ci dona il suo Corpo e il suo Sangue, offerti come cibo e bevanda, e ci unisce a sé e tra di noi nel suo sacrificio. 288. Che cosa significa l'altare? L'altare è il simbolo di Cristo stesso, presente come vittima sacrificale (altare-sacrificio della Croce) e come alimento celeste che si dona a noi (altare-mensa eucaristica). 289. Quando la Chiesa fa obbligo di partecipare alla santa Messa? La Chiesa fa obbligo ai fedeli di partecipare alla santa Messa ogni domenica e nelle feste di precetto, e raccomanda di parteciparvi anche negli altri giorni. 290. Quando si deve fare la santa Comunione? La Chiesa raccomanda ai fedeli che partecipano alla santa Messa di ricevere con le dovute disposizioni anche la santa Comunione, prescrivendone l'obbligo almeno a Pasqua. Le verità che contano, i grandi principi, alla fine, restano sempre due o tre. Sono quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino. Ripetiamo l’invito scorsi in Parrocchia - sono entrati nella comunità dei cristiani: - CLAUDIO MORIGGI - FABRIZIO DE FRANCESCO. A tutti loro ed ai loro felici genitori e parenti, le felicitazioni nostre e tanti auguri. ❖ PROMESSI SPOSI - come risulta dall’apposita pubblicazione degli atti esposti in fondo alla Chiesa - sono - VINCENZO PALLUZZI e SILVIA MICCI - CARLO NADDEO e ANNUNZIATA SIESTO. Agli interessati ed ai parenti tutti, i nostri migliori auguri I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno, - GENNARO MAGANIELLO, di 62 anni - GIULO CORREALE, di 77 anni. Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze. ❖ APPUNTAMENTI Domani, lunedì 6 aprile, alle ore 19, in sala Spina, riunione della Azione Cattolica . Alle 21, riunione della Confraternita della Madonna delle Grazie. Martedì Santo via Crucis per le strade del quartiere. Appuntamento alle 20,45 presso la Parrocchia S. Giuseppe. La Via Crucis si concluderà nella nostra Chiesa. Giovedì Santo la S. Messa della Cena del Signore è alle 18,30 ed è l’unica S. Messa che viene celebrata. Venerdì Santo non si celebra la S. Messa. Alle 18,30 c’è la celebrazione della Passione del Signore ed è possibile ricevere la Comunione. Alle 15, Via Crucis e novena alla Divina Misericordia. Venerdì Santo è giorno di astinenza dalle carni e digiuno (si salta almeno un pasto). ENZO BIAGI a utilizzare il pieghevole con gli appuntamenti della ❖ NUOVI CRISTIANI - In virtù del sacramento del Battesimo - che è stato impartito loro nei giorni Sabato Santo non si celebra la S. Messa. Alle 22 ha inizio la solenne Veglia pasquale. Giovedì, venerdì e sabato al mattino alle 9, celebrazione dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi. SETTIMANA SANTA N. 220 «NON SE NE PUO’ PIU’» (di questo Papa) Così lo scorso 19 marzo, a Bruxelles, si è espresso il laicismo europeo per bocca di Daniel Cohn-Bendit. Queste espressioni di intolleranza espresse dai paladini della tolleranza e il fatto che dell’importante viaggio apostolico in Camerun - in cui il Papa, a difesa dei poveri, ha fatto discorsi molto scomodi per i potenti – sia passata solo la polemica sul fatto se i profilattici siano la soluzione all’Aids, mi ha portato a raccogliere su internet alcuni interventi che riportano anche il parere di uomini di scienza, laici, e del filosofo Augusto Del PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo Noce. Sono un aiuto per poter con la nostra Lo scandalo ragionare testa e comprendere che della croce quanto il Papa ci insegna non è contro la scienza, La legge mosaica ha trovato pieno com- tantomeno contro la vita pimento in Gesù, (lo hanno definito “semiche ha rivelato la natore di morte”). Potete trovare in fondo saggezza e l’amore di Dio mediante il alla Chiesa una piccola mistero della Croce, raccolta di articoli che ho “scandalo per i Giu- tratto dal sito www.cultudei, stoltezza per i racattolica.it per poter pagani, ma per co- dire dal profondo del loro che sono chia- cuore: mati, sia Giudei che “Grazie Signore per la Greci… potenza di umile e sicura di guida Dio e sapienza di Benedetto XVI” Dio” (1Cor 1,23-24) Omelia, 19.3.06 IN PELLEGRINAGGIO A CASCIA A SACROFANO COPPIE IN RITIRO Il giorno 28 marzo insieme a Don Romano e al diacono EdoCome accade ormai ogni anno prima della Santa Paardo siamo andati in pellegrinaggio a Cascia per visitare i luoghi squa, domenica scorsa si è svolto il consueto ritiro dei che videro Santa Rita ragazza, sposa, madre e… monaca. «Gruppi coppie» della parrocchia a Sacrofano, incantevole Un pellegrinaggio è sempre una intensa esperienza spirituale luogo di meditazione e di preghiera. specie quando ci si ritrova immersi in una particolare atmosfera A tenere la meditazione c’erano Don Cicero e Suor Lenel silenzio di un monastero ad ascoltare tizia che con grande semplicità e solo la voce di un Padre Agostiniano che altrettanta profondità hanno comracconta il percorso religioso di questa mentato diversi brani delle Sacre grande Santa, la giovane Rita, provata Scritture per cercare di spiegarci come moglie: il marito assassinato perché come Gesù desidera ardentemente coinvolto nelle lotte tra guelfi e ghibellini; di abitare nei nostri cuori, e come come madre: per aver perso due figli a In questi giorni un parrocchiano ha pornoi lo accogliamo attraverso la causa della peste, morte comunque invotato un cuore d’argento in segno di gratitufede. cata alla Vergine piuttosto che vederli asdine alla S. Vergine, che aveva invocato, Gesù, il Figlio di Dio, nasce in sassini degli assassini del Padre! perché al figlio - al quale era stato diagnouna famiglia umana, proprio come Con quanta fatica, a Roccaporena, sticato un tumore, e rifiutava l’operazione la nostra. Ed è proprio la famiglia (paese natale di S. Rita) il gruppo si è inerdopo poco più di un mese dalla prima o meglio la coppia, che tra le tante picato fino all’orto del miracolo della rosa diagnosi, non sono più stati riscontrati e alcuni più “in gambe”, sono poi saliti fino difficoltà e i tanti problemi quotisegni del tumore. alla cappellina costruita sullo scoglio dove diani, deve aprire le porte del proUn’altra sorella ha ringraziato Maria Rita andava a pregare. prio cuore e prepararlo all’ Da Roccaporena abbiamo poi ragSS.ma delle Grazie per aver ottenuto, per accoglienza di Gesù. giunto Cascia per un momento conviviale. sua intercessione, la guarigione da una peSaper accogliere non è sconDopo il pranzo la visita al monastero ricolosa emorragia. tato, anzi spesso è legato ad un bidove visse S. Rita per 40 anni, dei quali gli È inoltre arrivata una telefonata da Nasogno o a qualcosa che si riceve in ultimi 15 con una speciale partecipazione poli, in cui una persona ci informava di aver alla Croce di Gesù mediante l’impressione cambio. Ma quello che bisogna caletto il libretto sulla storia della venerata e della stimmata di una spina della corona pire è che accogliere Gesù signimiracolosa Icona, ha quindi pregato la Madi spine di Gesù. fica soprattutto accogliere un donna delle Grazie per una malata che ha Poi visita e preghiera nella Chiesa dono, entrare nello stile della graricevuto la guarigione. dove è custodito e venerato il corpo della tuità, aprire e rendere accoglienti Santa. Una celebrazione eucaristica Sia lode a Dio e alla Vergine Madre! il proprio cuore e la propria intemolto coinvolgente ha coronato una giorriorità proprio come rendiamo acnata speciale. cogliente la nostra casa. Prima di lasciare Cascia, Don Romano ha voluto mostrare la teca ove viene conservato il frammento di paDunque in sintesi cosa dobbiamo fare? Mettere tutto il gina del breviario, in mezzo al quale un sacerdote – in modo poco rinostro impegno affinché possiamo preparare questa accospettoso – aveva messo l’Ostia consacrata da portare ad un malato. glienza con fede, speranza e carità. Nel momento di dare la Comunione il sacerdote vide che Grazie Don Cicero e grazie Suor Letizia per averci fatto l’Ostia aveva lasciato nella pagina come uno stampo di sangue. capire che Gesù bussa alla porta del nostro cuore e solo se Dal 1400 questo miracolo eucaristico è oggetto di devoto culto! Durante il viaggio di ritorno, come in quello di andata si è molto lo accogliamo in questo modo diventeremo un po’ per volta pregato e molto riflettuto specie durante la catechesi che il parcapaci di trasmettere il suo amore, con uno sguardo, un sorroco ha fatto sulla vita della Santa, degno coronamento di moriso, una parola. menti indimenticabili. RINGRAZIAMENTI VELIA ROSSELLA e ALESSANDRO “F ac emo bene adesso c h’avemo tempo” FRA’ ALBENZIO Domenica 5 aprile 2009 N. 220 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 5 aprile DELLE PALME S. Alberto (Mc 11,1-10 opp. Gv 12,12-16) Is 50,4-7; Sal 21 (22); Fil 2,6-11; Mc 14,1–15,47 La passione del Signore. Lunedì 6 aprile S. Galla; S. Prudenzio S. Filerete; B. Pierina Morosini Is 42,1-7; Sal 26; Gv 12,1-11 Lasciatela fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. Martedì 7 aprile Is 49,1-6; Sal 70; Gv 13,21-33.36-38 Uno di voi mi tradirà... Non canterà il gallo prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte. Mercoledì 8 aprile S. Ágabo S. Dionigi; S. Amanzio Is 50,4-9a; Sal 68; Mt 26,14-25 Il Figlio dell’uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale viene tradito. Giovedì 9 aprile Giovedì SANTO S. Demetrio; S. Liborio; B. Ubaldo da B. Sansepolcro; B. Antonio Pavoni Es 12,1-8.11-14; Sal 115 (116); 1 Cor 11,23-26; Gv 13,1-15 Li amò sino alla fine. Venerdì 10 aprile Venerdì SANTO S. Terenzio e comp.; S. Maddalena di Canossa S. Beda il Giovane; B. Marco Fantuzzi Is 52,13–53,12; Sal 30 (31); Eb 4,14-16; 5,7-9; Gv 18,1–19,42 Passione del Signore. Sabato 11 aprile VEGLIA PASQUALE S. Isacco; S. Gemma Galgan; B. Lanuíno; B. E. Guerra Gn 1,1–2,2 ; Sal 103 (104) opp. Sal 32 (33); Gn 22,1-18; Sal15 (16);Es14,15–15,1;CEs15,1-18;Is54,5-14;Sal29(30);Is55,1-11;CIs12,2-6;Bar3,915.32–4,4;Sal18(19);Ez36,16-17a.18-28;Sal41–42(42–43)opp.CIs12,1-6opp. Sal 50 (51); Rm 6,3-11; Sal 117 (118); Mc 16,1-7 Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto. I FRUTTI DELLA COMUNIONE Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» «LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 291. Che cosa si richiede per ricevere la santa Comunione? Per ricevere la santa Comunione si deve essere pienamente incorporati alla Chiesa cattolica ed essere in stato di grazia, cioè senza coscienza di peccato mortale. Chi è consapevole di aver commesso un peccato grave deve ricevere il Sacramento della Riconciliazione prima di accedere alla Comunione. Importanti sono anche lo spirito di raccoglimento e di preghiera, l'osservanza del digiuno prescritto dalla Chiesa e l'atteggiamento del corpo (gesti, abiti), in segno di rispetto a Cristo. 292. Quali sono i frutti della santa Comunione? La santa Comunione accresce la nostra unione con Cristo e con la sua Chiesa, conserva e rinnova la vita di grazia ricevuta nel Battesimo e nella Cresima e ci fa crescere nell'amore verso il prossimo. Fortificandoci nella carità, cancella i peccati veniali e ci preserva in futuro dai peccati mortali. 293. Quando è possibile amministrare la santa Comunione agli altri cristiani? I ministri cattolici amministrano lecitamente la santa Comunione ai membri delle Chiese Orientali che non hanno comunione piena con la Chiesa cattolica, qualora questi lo richiedano spontaneamente e siano ben disposti. Per i membri delle altre Comunità ecclesiali, i ministri cattolici amministrano lecitamente la santa Comunione ai fedeli, che in presenza di una grave necessità lo chiedano spontaneamente, siano ben disposti e manifestino la fede cattolica circa il Sacramento. 294. Perché l'Eucaristia è «pegno della gloria futura»? Perché l'Eucaristia ci ricolma di ogni grazia e benedizione del Cielo, ci fortifica per il pellegrinaggio di questa vita e ci fa desiderare la vita eterna, unendoci già a Cristo asceso alla destra del Padre, alla Chiesa del cielo, alla beatissima Vergine e a tutti i Santi. ❖ NUOVI CRISTIANI - In virtù del sacramento del Battesimo - che è stato impartito loro nei giorni scorsi in Parrocchia - sono entrati nella comunità dei cristiani: - LEONY DE LUCA - MARTA RASSANTI - VICTORIA MEGGIOLARO - MARTINA CUSUMANO. A tutti loro ed ai loro felici genitori e parenti, le felicitazioni nostre e tanti auguri. ❖I NOSTRI LUTTI - Ci ha lasciati, nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno, - ALFONSINA VENNERI. Ai familiari della scomparsa le nostre sentite condoglianze. APPUNTAMENTI Domani, lunedì 13 aprile, Pasquetta, non è festa di precetto; le SS. Messe saranno: 8 – 9 – 10 – 18,30. La S. Messa del mattino alle ore 7 non si celebra fino a sabato 18 Martedì e mercoledì riprende regolarmente il catechismo sia di Comunione che di Cresima. Mercoledì, dopo la S. Messa delle 9, riunione del gruppo delle Vincenziane. Alle 17,30, in sala Spina, riunione dei genitori dei bambini del primo anno della Comunione. La preghiera è frutto dell'umiltà; è dono dello Spirito; è gioia del cuore. CARLO M. MARTINI Domenica prossima, Ottava di Pasqua, è la festa della Venerdì alle 18, nella Cattedrale di Lucera (FG), Costanzo De Marco viene ordinato Diacono. Lo accompagniamo con la nostra preghiera. Venerdì riprendiamo l’ora di adorazione eucaristica al termine della S. Messa delle 18,30. Nella navata della Madonna trovate le bottigliette con l’acqua benedetta nella notte di Pasqua. DIVINA MISERICORDIA N. 221 Buona Pasqua! In genere quando ci si scambiano gli auguri si pensa sempre ad un tempo di svago e spensieratezza e dunque suonano strani in questi giorni. In realtà gli auguri di Pasqua (gli auguri cristiani) esprimono il desiderio di sperimentare e far sperimentare la gioia della Resurrezione di Cristo. Risorgendo dai morti Gesù ci dice concretamente che la sofferenza, il male, il dolore assurdo e inspiegabile e la morte non hanno e non avranno mai l’ultima parola perché lui li ha vinti. Fanno parte della realtà di questo nostro mondo; non li ha voluti Dio ma sono la conseguenza e il segno del peccato che da Adamo ed Eva in poi ha seminato dolore e morte. Ma Dio, nel suo immenso amore, si è voluto fare uomo per farsene carico, soffrire come noi in quanto PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo uomo, ma sconfiggerli in quanto Dio Onnipotente. In questi giorni stiamo facendo in modo prolungato e più evidente l’esperienza del Venerdì Santo e, sostenuti da Dice l’apostolo Maria SS.ma che ai piedi della Paolo: “Noi predi- Croce ha il cuore trafitto dalla chiamo Cristo cro- spada del dolore, ma ha una cefisso, scandalo fede più forte del dolore, anche per i Giudei, stol- noi siamo certi che Cristo ha tezza per i pagani” vinto, è risorto, e vuole donarci vittoria, la vita nuova. (1Cor 1,23). I cri- la sua Vogliamo accogliere questo stiani, però, non dono con la nostra fede e faesaltano una qual- cendo Pasqua con la Confessiasi croce, ma sione e la Comunione, così da quella Croce che sentire in noi la verità e la forza Gesù ha santificato di questo annuncio di luce che con il suo sacrificio, squarcia le tenebre e di gioia frutto e testimo- che vince l’angoscia. Dunque nianza di immenso Buona Pasqua a amore . perché tutti Angelus, 17.9.06 Cristo è davvero risorto. La croce di Cristo SOSTENIAMO CON IL NOSTRO CONTRIBUTO LE NECESSITA’ DELLA EMERGENZA ABRUZZO Con loro si è considerato quanto le Caritas locali stanno già facendo e sono stati analizzati strumenti e criteri di intervento per sviluppare l'azione della rete Caritas nello scenario del disastro, utilizzando le risorse pronte a confluire da tutta Per sostenere gli interventi in corso Italia e anche dall'estero. (causale "TERREMOTO ABRUZZO") Caritas Italiana sta insesi possono inviare offerte a diando un centro operativo nella Parrocchia S. Francesco in Pettino (AQ), da cui esercitramite terà un duplice ruolo: C/C POSTALE N. 347013 (*BIC: BPPIITRRXXX) • sostegno operativo alo tramite l'attività della Caritas dioceUNICREDIT BANCA DI ROMA S.P.A. sana; IBAN IT38 K03002 05206 000401120727 • coordinamento degli in(*BIC: BROMITR1707) terventi e degli aiuti messi a disposizione da Delegazioni Offerte sono possibili anche tramite altri regionali Caritas, Caritas diocecanali, tra cui: sane e altre realtà del volonta• Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma riato ecclesiale. IBAN: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012 L'intervento della rete Caritas *BIC: BCITITMM sarà di lungo periodo e partico• Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma larmente attento alle necessità IBAN: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097 La Caritas Italiana si è prontadelle persone più e delle comu*BIC: BKRAITMM mente attivata per dare sostegno nità più vulnerabili. Per le inizia• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma e solidarietà alle popolazioni coltive più urgenti, però, Caritas IBAN: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113 pite dal sisma che, nella notte tra *BIC: CCRTIT2T84A Italiana ha già effettuato un • CartaSi e Diners domenica e lunedì, ha devastato primo stanziamento di 100.000 telefonando a Caritas Italiana tel. 06 L'Aquila e altri centri dell'Abruzzo. euro e ha lanciato un appello 66177001 (orario di ufficio) Martedì 7 aprile, una delegazione alla solidarietà. guidata dal direttore di Caritas ItaLa Presidenza della Cei ha liana, don Vittorio Nozza, è stata presente nei luoghi disposto lo stanziamento di tre milioni di euro dai fondi terremotati e ha incontrato l'arcivescovo dell'Aquila, dell'otto per mille per iniziative di carità di rilievo namonsignor Giuseppe Molinari, il direttore della Carizionale. Tale somma sarà erogata tramite Caritas Itatas diocesana, don Dionisio Humberto Rodriguez liana. La Presidenza della Cei indice anche una (che è anche parroco di Paganica, epicentro del colletta nazionale, da tenersi in tutte le Chiese italiane sisma), il delegato regionale Caritas dell'Abruzzo-Moil 19 aprile 2009, Domenica in Albis, come segno di lise e alcuni direttori delle Caritas diocesane abruzsolidarietà e di partecipazione di tutti i credenti ai bizesi. sogni materiali della gente abruzzese. Vogliamo sostenere con la preghiera e le opere di carità fraterna tutti i nostri fratelli colpiti dal terremoto in Abruzzo e quanti si stanno adoperando per recare soccorso ai feriti e ai senza tetto. Affidiamo a Gesù Risorto le anime delle tante vittime di questo tragico evento. Il Quartiere Trionfale vuole essere particolarmente partecipe anche perché vi abitano molte persone della zona dell’Aquilano che hanno in quella terra oggi così dolorosamente provata, molti parenti ed amici. Come sottoscrivere Caritas Italiana “F ac emo bene adesso c h’avemo tempo” FRA’ ALBENZIO Domenica 12 aprile 2009 N. 221 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 12 aprile Pasqua di Risurrezione At 10,34a.37-43; Sal 117 (118); Col 3,1-4 opp. 1 Cor 5,68; Gv 20,1-9 opp. Mc 16,1-7 (Lc 24,13-35) Egli doveva risuscitare dai morti. Lunedì 13 aprile dell’Angelo At 2,14.22-32; Sal 15; Mt 28,8-15 Andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno. Martedì 14 aprile S. Abbondio At 2,36-41; Sal 32; Gv 20,11-18 Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose. Mercoledì 15 aprile S. Annibale At 3,1-10; Sal 104; Lc 24,13-35 Riconobbero Gesù nello spezzare il pane. Giovedì 16 aprile S. Bernadette At 3,11-26; Sal 8; Lc 24,35-48 Il Cristo doveva patire e risuscitare dai morti il terzo giorno. Venerdì 17 aprile S. Roberto At 4,1-12; Sal 117; Gv 21,1-14 Gesù si avvicina, prende il pane e lo dà a loro, e così pure il pesce. Sabato 18 aprile S. Galdino At 4,13-21; Sal 117; Mc 16,9-15 Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo. RICONCILIAZIONE DOPO IL BATTESIMO Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» «LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» ❂❂❂❂❂❂❂ CAPITOLO SECONDO ❂❂❂❂❂❂❂ I SACRAMENTI DI GUARIGIONE 295. Perché Cristo ha istituito i Sacramenti della Penitenza e dell'Unzione degli infermi? Cristo, medico dell'anima e del corpo, li ha istituiti perché la vita nuova, da lui donataci nei sacramenti dell'iniziazione cristiana, può essere indebolita e persino perduta a causa del peccato. Perciò Cristo ha voluto che la Chiesa continuasse la sua opera di guarigione e di salvezza mediante questi due sacramenti. IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA E DELLA RICONCILIAZIONE 296. Come viene chiamato questo Sacramento? Esso viene chiamato Sacramento della Penitenza, della Riconciliazione, del Perdono, della Confessione, della Conversione. 297. Perché esiste un Sacramento della Riconciliazione dopo il Battesimo? Poiché la vita nuova nella grazia, ricevuta nel Battesimo, non ha soppresso la debolezza della natura umana, né l'inclinazione al peccato (cioè la concupiscenza), Cristo ha istituito questo Sacramento per la conversione dei battezzati, che si sono allontanati da lui con il peccato. 298. Quando fu istituito questo Sacramento? Il Signore risorto ha istituito questo Sacramento quando la sera di Pasqua si mostrò ai suoi Apostoli e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi» (Gv 20,22-23). ❖ NOZZE D’ORO - Hanno conseguito nei giorni scorsi l’invidiabile traguardo dei cinquanta anni di matrimonio: - NOVELLO ANSELMI e COSTANZA STORARO - FULVIO e ROSA CAGLIESI. Pure da queste colonne desideriamo far pervenire alle due felici ed encomiabili coppie di sposi le felicitazioni nostre più fervide e tanti affettuosi auguri. NOZZE DI STAGNO - Anche se meno conosciute, sono quelle che contraddistinguono i dieci anni di matrimonio (dopo quelle di cotone, di carta, di cuoio, di fiori, di legno, di zucchero, di rame, di bronzo e di ceramica). Le hanno celebrate nei giorni scorsi - ROBERTO DI PALMA e STEFANIA POZZUOLI ai quali inviamo un cordialissimo saluto ed augurio di duratura felicità. ❖ ❖ I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno, - RUGGERO RUGGERI, di 76 anni - FRANCESCO MONDADORI, di 76 anni. Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze. APPUNTAMENTI Domani, lunedì 20 aprile, riunione dell’Azione Cattolica alle ore 19 in sala Spina. La gioia è il segno infallibile della presenza di Dio. TEILHARD DE CHARDIN Sabato 25 aprile, alle 10,30, S. Messa per i bambini del primo turno di Mercoledì, dopo la S. Messa delle 9, riunione del gruppo delle Vincenziane. Mercoledì alle ore 21 riunione mensile aperta a tutti dell’Associazione “Il Ventilàbro”, sull’Enneagramma PRIME COMUNIONI N. 222 Santa Giovanna Antida Thouret Una vita, una passione Giovanna Antida Thouret nasce, il 27 novembre 1765, a Sancey le Long villaggio della Franca Contea (Francia), dove vive per oltre vent’anni. Parrocchia, poveri, famiglia sono le sue grandi passioni. A 22 anni, vigilia della Rivoluzione Francesca, lascia tutto e si avventura sulle strade di un Vangelo radicale: donare la vita a Cristo, servirlo nel suo corpo sofferente: i poveri. Entra tra le Figlie della Carità ma vi rimane pochi anni. La Rivoluzione fa chiudere conventi e case religiose e Giovanna Antida è costretta a ritornare a Sancey. Si ritrova sola e provata, sulle strade insanguinate di Francia e dell’Europa. Dio ha progetti più grandi, si raccolgono meno conosciuti, ma più sicuri: attraverso la “voce” di un vele offerte scovo suo conterraneo, come lei in esilio, le dirà un giorno da inviare (estate 1797): «Rientra in Frantramite la cia. Collabora, nella tua chiesa locale, con tutti i cristiani di buona volontà, per ristabilire la fede, riportare Cristo, annunciare l’Amore. Lasciati seguire da ragazze come te». ai nostri Da Landeron, piccolo villaggio della Svizzera, dove si fratelli era stabilita per vivere in colpiti umiltà, preghiera, servizio, dal terremoto Giovanna Antida rientra in Francia. in A Besançon, l’11 aprile 1799, comincia la sua avventura. * una piccola scuola,>>> OGGI Abruzzo Una vita, una passione CON IL PRIMO TURNO DEL 25 APRILE Ricevono l’Eucaristia Catechiste: SARA - ROBERTA >>> in una camera d’affitto; * il brodo per i poveri, in un cortile; * la cura dei malati, nelle case buie; * l’annuncio del Vangelo, nelle parrocchie di una città segnata dalla ferite della Rivoluzione. Altre ragazze la seguirono: prima poche, poi tante! Nel 1810, su richiesta di Gioacchino Murat, re “straniero” ma amato dai suoi sudditi, viene a Napoli, dove inizia uno “stile” nuovo di servire i poveri. Qui Giovanna Antida muore il 24 agosto 1826. La chiesa la proclama santa il 14 gennaio 1934. La Suore della Carità d’Italia, nel 2010, celebrano i 200 anni dell’arrivo di Giovanna Antida a Napoli: il piccolo granello di senapa è divenuto un grande albero che oggi estende i suoi rami in 27 paesi del mondo. MATTEO CHIARA GIULIA GIULIO LAVINIA CRISTIAN CLAUDIA MARIA SILVIA GIORGIA FLAMINIA CAMILLA CAMILLA GIANFRANCO ELISA SERENA ALBANO ARCURI BARTOLI BATTIFERRI BOMBIERI D’AMICO DANESI GALLUCCI LAI LATERZA MELE MILANI PENZA PERSICO SPERANZA VITTORI Catechiste: LUIGIA – SR. MARIA ROSARIA ELEONORA MERY CLAIR NICCOLO' JESSICA SIMONE VIRGINIA ELIA GIORGIO CAROLA SILVIA ILARIA ILARIA CHRISTIAN DANIELE VALERIO API BURGOS CINI CORREA DO ROSARIO CORVINO COSTA DE PROSPERIS DELL'ORSO DURAZZO GALDI MIZZON ORSI PEZZOTTA SALVADORI ULIVIERI Domenica 19 aprile 2009 N. 222 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 19 aprile della divina Misericordia At 4,32-35; Sal 117 (118); 1 Gv 5,1-6; Gv 20,19-31 Otto giorni dopo venne Gesù. Lunedì 20 aprile At 4,23-31; Sal 2; Gv 3,1-8 S. Adalgisa Nessuno può vedere il regno di Dio se non rinasce dall’alto. Martedì 21 aprile At 4,32-37; Sal 92; Gv 3,7b-15 S. Anselmo Nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell’uomo che è disceso dal cielo. Mercoledì 22 aprile At 5,17-26; Sal 33; Gv 3,16-21 S. Leonida Dio ha mandato il Figlio nel mondo per salvarlo. Giovedì 23 aprile S. Giorgio; S. Adalberto At 5,27-33; Sal 33; Gv 3,31-36 SOSTENIAMO L’ABRUZZO CON IL NOSTRO CONTRIBUTO Per sostenere gli interventi in corso (causale "TERREMOTO ABRUZZO") si possono inviare offerte a tramite Caritas Italiana C/C POSTALE N. 347013 (*BIC: BPPIITRRXXX) o tramite UNICREDIT BANCA DI ROMA S.P.A. IBAN IT38 K03002 05206 000401120727 (*BIC: BROMITR1707) Offerte sono possibili anche tramite : • Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma IBAN: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012 *BIC: BCITITMM • Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma IBAN: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097 *BIC: BKRAITMM • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma IBAN: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113 *BIC: CCRTIT2T84A • CartaSi e Diners telefonando allo 06 66177001 Caritas Italiana “F ac emo bene adesso c h’avemo tempo” FRA’ ALBENZIO Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Venerdì 24 aprile S. Fedele da Sigmaringa At 5,34-42; Sal 26; Gv 6,1-15 Gesù distribuì i pani a quelli che erano seduti, finché ne vollero. Sabato 25 aprile 1 Pt 5,5b-14; Sal 88; Mc 16,15-20 Predicate il vangelo ad ogni creatura. S. Marco LA RICONCILIAZIONE Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» «LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 299. I battezzati hanno bisogno di convertirsi? L'appello di Cristo alla conversione risuona continuamente nella vita dei battezzati. La conversione è un impegno continuo per tutta la Chiesa, che è Santa ma comprende nel suo seno i peccatori. 300. Che cos'è la penitenza interiore? È il dinamismo del «cuore contrito» (Sal 51,19), mosso dalla grazia divina a rispondere all'amore misericordioso di Dio. Implica il dolore e la repulsione per i peccati commessi, il fermo proposito di non peccare più in avvenire e la fiducia nell'aiuto di Dio. Si nutre della speranza nella misericordia divina. 301. In quali forme si esprime la penitenza nella vita cristiana? La penitenza si esprime in forme molto varie, in particolare con il digiuno, la preghiera, l'elemosina. Queste e molte altre forme di penitenza possono essere praticate nella vita quotidiana del cristiano, in particolare nel tempo di Quaresima e nel giorno penitenziale del venerdì. 302. Quali sono gli elementi essenziali del Sacramento della Riconciliazione? Sono due: gli atti compiuti dall'uomo, che si converte sotto l'azione dello Spirito Santo, e l'assoluzione del sacerdote, che nel Nome di Cristo concede il perdono e stabilisce le modalità della soddisfazione. La giustizia non è mossa dalla fretta... e quella di Dio ha secoli a disposizione. CRISTIANI - In virtù del sacramento del Battesimo - che è stato impartito loro nei giorni scorsi in Parrocchia - sono entrati nella comunità dei cristiani: - AURORA RIDOLFI - GINEVRA BONANNI. A tutti loro ed ai loro felici genitori e parenti, le felicitazioni nostre e tanti auguri. NOZZE DI CRISTALLO - Anche se meno conosciute, sono quelle che contraddistinguono i venti anni di matrimonio, un bel traguardo. Le hanno celebrate nei giorni scorsi ❖ - ROBERTO GILARDI e CRISTIANA TAMBORINI N. 223 Testimonianza vocazionale ai quali inviamo un cordialissimo saluto ed augurio di duratura felicità. Continuiamo a riflettere sulla vocazione, con una testimonianza (dopo la fondazione delle Suore di S. Giovanna Antida, pubblicata la settimana scorsa), in questo periodo in cui tutta la Chiesa prega per le vocazioni sacerdotali e in Parrocchia preghiamo e riflettiamo sulla chiamata universale alla santità e sulle diverse chiamate che Dio fa per raggiungere la santità attraverso strade diverse. ❖ I NOSTRI LUTTI - Ci ha lasciati, nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno, - ROSARIA DI CARLO, di 69 anni. Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze. APPUNTAMENTI Giovedì prossimo 30 aprile, alle ore 17,45, esposizione solenne della venerata e miracolosa Icona della Madonna delle Grazie all’Altare Maggiore, dove resterà per tutto il mese di maggio. Giovedì 30 aprile, alle ore 20,30, in sala Spina, cineforum per i giovani. Venerdì 1° maggio non è festa di precetto. Alle 10,30 il secondo turno della S. Messa di Prima Comunione. È il primo venerdì del mese, ma l’adorazione eucaristica è rimandata al venerdì successivo. Sabato 2, in onore del Cuore Immacolato di Maria, le 4 corone del rosario alle ore: 9,30 –12,00 – 18,00 –19,15. UMBERTO ECO Giovedì 30 aprile, alle ore 20,30, in sala Spina, ❖ NUOVI Oltre al giornalino settimanale “Grazie”, è a disposizione il foglio con gli appuntamenti di maggio. CINEFORUM x I GIOVANI F in da bambino ero attratto dalle cose belle e in particolare da Gesù e dalla vita del vangelo. Quando, più grandicello, partecipavo a dei ritiri, mi addolorava molto però che il mio comportamento PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo ne rimanesse positivamente mutato solo per giorno, poi tutto Scientia qualche come prima: tanti buoni Crucis propositi e tante delusioni. L’Apostolo può afQualcuno mi propose fermare di non voler di andare in seminario o sapere altro “se non di diventare missionario, Gesù Cristo e questi ma io, il mio futuro lo imcrocefisso” (1Cor 2,2). E’ vero: la maginavo sempre più Croce rivela “l’am- come quello dei miei gepiezza, la lunghezza nitori, cristiani convinti e l’altezza e la profon- impegnati e così continuai dità” – le dimensioni i miei studi stando a casa. cosmiche, questo è In piena adolescenza il senso di un amore partecipo con i miei ad un che sorpassa ogni conoscenzal’amore incontro estivo di spirituava oltre quanto si lità che ci fa vedere che conosce – e ci ri- vivere il vangelo è possicolma “di tutta la bile e alla nostra portata. pienezza di Dio” (cfr. Frequentiamo questi Ef 3,18-19). Catechesi, 12.4.06 nuovi amici e da loro imparo anch’io, che per >>> Testimonianza CON IL SECONDO TURNO DEL 1° MAGGIO vocazionale Ricevono l’Eucaristia >>> cristianizzare di più la mia vita non serve tanto cercare la mia perfezione, ma piuttosto importa amare concretamente chi mi circonda. In famiglia l’amore cresce tanto sia con i genitori che coi fratelli. E spesso anche in modo visibile e sensibile. C’è una serenità, una pace una costanza nell’impegno, che prima non c’era. È come aver scoperto un segreto, un tesoro nascosto: se ci vogliamo bene come Lui ha insegnato ai suoi discepoli, è possibile sperimentare la gioia e la presenza di Gesù. Per più di un anno, tutti i giorni, vado a trovare ad un coetaneo che ha un tumore maligno e che ho conosciuto all’ospedale. Diventiamo grandi amici e quando muore è come se fosse morto un mio fratello. Sono però sereno perché tra noi spesso si sentiva che c’era Gesù e così sono sicuro che ha raggiunto il Cielo. Poi, un giorno ormai lontano, la vo- Catechisti: SR. CRISTINE-ANDREA ANDREA MICHELA IRENE TOMMASO ELEONORA ANDREA LORENZO ALESSIO CAROLINA SILVIA FEDERICA GAIA FILIPPO CHIARA AURORA REBECCA LUCA CAPUANI CIFRA COLABIANCHI COLTELLESE DI STANISLAO DOMINICI LALLI MASTRODONATO MOSCARDELLI MOSCUCCI PAGANO PEA PLANTERA PUGLISI RIDOLFI SCORZA VIGLIAROLI cazione specifica. Gesù mi fa capire che mi vuole focolarino, lo sento in cuore e sia pur nelle lacrime gli rispondo affermativamente. Era una chiamata a seguire Chiara Lubich, non solo vivendo la sua spiritualità come ormai cercavo di fare da tempo, ma anche nella sua particolare vocazione. Avvenne in un momento preciso, molto bello Cat echist a: CRISTIANA ANNAMARIA GABRIELE SOFIA LORENZO LUIGI MARTA SILVIA DARIO ARIANNA FEDERICO ELEONORA CHIARA GIORGIA EMANUELE JACOPO NICOLAS MATTEO e forte, mentre Chiara stava parlando, a Rocca di Papa, ad un gruppo di alcune centinaia di ragazzi e ragazze, dirigenti del Movimento. Le scrivo subito di quanto è successo e anche del fatto che sono fidanzato e che la mia vita sta cambiando radicalmente. Poche ore dopo sono con lei, a tu per tu, in un colloquio fondamentale per tutta la mia vita. CARACCIOLO CHIONNI COLTELLESE DI GALANTE DI MEO DI MEO DI PAOLO ENCHELLI MILANI NADDEO SANTORO SCALZINI SCHIAPPA SIMONETTI SPARAPANO TERRIACA VITELLONE Domenica 26 aprile 2009 N. 223 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 26 aprile 3ª di Pasqua At 3,13-15.17-19; Sal 4; 1 Gv 2,1-5a; Lc 24,35-48 Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno. Lunedì 27 aprile At 6,8-15; Sal 118; Gv 6,22-29 S. Zita Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna. Martedì 28 aprile S. Pietro Chanel; S. Luigi Maria Grignion de Montfort At 7,51–8,1a; Sal 30; Gv 6,30-35 Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane del cielo. Mercoledì 29 aprile S. Caterina da Siena 1 Gv 1,5–2,2; Sal 44; Mt 25,1-13 Ecco lo sposo, andategli incontro! Giovedì 30 aprile At 8,26-40; Sal 65; Gv 6,44-51 Lei capisce e mi spiega il travaglio che sto passando, e mi assicura che lascio cose di valore e belle, ma per Dio! E mi assicura che colui che ha creato tutti gli amori che mi ricompenserà proprio in amore. Sono passati ormai più di 30 anni e devo dire che Chiara ha avuto ragione. FRANCESCO ZURLO “F ac emo bene adesso c h’avemo tempo” FRA’ ALBENZIO S. Pio V Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Venerdì 1 maggio S. Giuseppe Lavoratore (Col 3,14-15.17.23-24; Sal 89; Mt 13,54-58) At 9,1-20; Sal 116; Gv 6,52-59 La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda Sabato 2 maggio At 9,31-42; Sal 115; Gv 6,60-69 S. Atanasio Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna. QUALI PECCATI CONFESSARE Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» «LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 303. Quali sono gli atti del penitente? Essi sono: un diligente esame di coscienza; la contrizione (o pentimento), che è perfetta quando è motivata dall'amore verso Dio, imperfetta se fondata su altri motivi, e che include il proposito di non peccare più; la confessione, che consiste nell'accusa dei peccati fatta davanti al sacerdote; la soddisfazione, ossia il compimento di certi atti di penitenza, che il confessore impone al penitente per riparare il danno causato dal peccato. 304. Quali peccati si devono confessare? Si devono confessare tutti i peccati gravi non ancora confessati, dei quali ci si ricorda dopo un diligente esame di coscienza. La confessione dei peccati gravi è l'unico modo ordinario per ottenere il perdono. 305. Quando si è obbligati a confessare i peccati gravi? Ogni fedele, raggiunta l'età della ragione, ha l'obbligo di confessare i propri peccati gravi almeno una volta all'anno, e comunque prima di ricevere la santa Comunione. 306. Perché i peccati veniali possono essere anch'essi oggetto della confessione sacramentale? La confessione dei peccati veniali è vivamente raccomandata dalla Chiesa, anche se non è strettamente necessaria, perché ci aiuta a formarci una retta coscienza e a lottare contro le cattive inclinazioni, per lasciarci guarire da Cristo e per progredire nella vita dello Spirito. Se non ci amiamo, ci distruggiamo. nI NOSTRI LUTTI - Ci ha lasciato, nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno, - ANTONIO MARIA ZACCARIdi 73 anni Ai familiari dello scomparso le nostre sentite condoglianze. APPUNTAMENTI Domani, lunedì 4 maggio, alle ore 19, in Sala Fausto Spina, riunione dell’Azione Cattolica- Giovedì 7 maggio, alle ore 16,30, “Ora Santa” animata dall’Apostolato della Preghiera; al termine, riunione del Gruppo. Venerdì 8 maggio, alle ore 12, la Supplica alla Madonna di Pompei e, al termine, ci sarà la S. Messa. Venerdì è pure in programma la giornata di adorazione eucaristica mensile. Dopo la S. Messa delle ore 9, adorazione fino alle ore 11. Nel pomeriggio la S. Messa è alle 17,15 e l’adorazione prosegue fino alle ore 22. RAOUL FOLLEREAU Venerdì 8 maggio verrà ripetutaalle 12 la Supplica alla n NUOVA CRISTIANA - in virtù del Sacramento del Battesimo che le è stato impartito nei giorni scorsi - è divenuta - NOEMI NATICCHIONI. A lei ed ai suoi felici genitori desideriamo indirizzare le felicitazioni nostre più fervide e un cordialissimo augurio. Domenica prossima 10 maggio, alle ore 10,30, terzo ed ultimo turno della S. Messa di Prima Comunione dei nostri bambini. Le SS. Messe delle ore 10 e delle ore 11,15 saranno celebrate in teatro. MADONNA DI POMPEI N. 224 Per le vocazioni sacerdotali Le preghiere dei bambini Oggi, IV domenica di Pasqua, “domenica del Buon Pastore” è la giornata mondiale di preghiera per le vocazioni sacerdotali. Il Papa ordina nella Basilica di S. Pietro i nuovi Sacerdoti. Durante questa settimana in Parrocchia abbiamo avuto diverse testimonianze vocazionali e abbiamo pregato per implorare da Dio Padre numerose e sante vocazioni sacerdotali. Oggi preghiamo con alcune delle preghiere dei bambini del caPensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo techismo: Cristo nostra pace Ci colpisce… la bellezza della visione illustrata dall’ apostolo Paolo (Ef 2,1318): Cristo è la nostra pace. Ha ri– conciliato gli uni e gli altri, ebrei e pagani, unendoli nel suo Corpo. Ha superato l’inimicizia nel suo Corpo, sulla Croce. Con la sua morte ha superato l’inimicizia e ci ha uniti tutti nella sua pace. Discorso, 25.7.06 Caro Gesù aiutami a spalancare le orecchie del mio cuore per ascoltare la chiamata che riceverò. AURORA Gesù fa che io possa capire quello che tu voi da me e allora sarò una persona felice. TOMMASO Gesù, voglio aprire le finestre del mio cuore per sentire la bellissima musica della tua chiamata. TERESA. NELLA SUA VISITA-PELLEGRINAGGIO DEL 28 APRILE Il Papa ai terremotati d’Abruzzo Vogliamo continuare ad offrire preghiera e carità fraterna per i nostri fratelli abruzzesi. In Parrocchia abbiamo raccolto una bella quantità di quanto ci è stato richiesto, inviandolo in Abruzzo tramite i volontari della Protezione Civile del Gruppo Sport sicuro Roma 16 che spesso avete visto fuori dalla Parrocchia. In risposta all’appello dei Vescovi italiani che avevano sollecitato una colletta in tutte le parrocchie, nella nostra Comunità abbiamo raccolto ottomila euro. E desideriamo ora meditare su alcune espressioni che il Papa ha rivolto martedì 28 aprile agli abruzzesi. H o seguito con apprensione le notizie, condividendo le vostre lacrime - Sono qui fra voi e vorrei abbriacciarvi con affetto uno ad uno. Sono venuto di persona in questa vostra terra splendida e ferita, che sta vivendo giorni di grande dolore e precarietà, per esprimervi nel modo più diretto la mia cordiale vicinanza. Vi sono stato accanto fin dal primo momento, fin da quando ho appreso la notizia di quella violenta scossa di terremoto che, nella notte del 6 aprile scorso, ha provocato quasi 300 vittime, numerosi feriti e ingenti danni materiali alle vostre case. Ho seguito con apprensione le notizie condividendo il vostro sgomento e le vostre lacrime per i defunti, insieme con le vostre trepidanti preoccupazioni per quanto in un attimo avete perso. Ora sono qui, tra voi: vorrei abbracciarvi con affetto uno ad uno. La Chiesa tutta è qui con me, accanto alle vostre sofferenze, partecipe del vostro dolore per la perdita di familiari ed amici, desiderosa di aiutarvi nel ricostruire case, chiese, aziende crollate o gravemente danneggiate dal sisma. Ho ammirato il coraggio, la dignità e la fede con cui avete affrontato anche questa dura prova, manifestando grande volontà di non cedere alle avversità. Non è infatti il primo terremoto che la vostra regione conosce, ed ora, come in passato, non vi siete arresi; non vi siete persi d’animo. C’è in voi una forza d’animo che suscita speranza. Molto significativo, al riguardo, è un detto caro ai vostri anziani: "Ci sono ancora tanti giorni dietro il Gran Sasso". Venendo qui, ad Onna, uno dei centri che ha pagato un alto prezzo in termini di vite umane, ho sorvolato in elicottero questa valle e mi sono reso ancor più conto dell’entità dei danni causati dal terremoto. Se fosse stato possibile, avrei desiderato recarmi in ogni paese e in ogni quartiere, venire in tutte le tendopoli e incontrare tutti. Mi rendo ben conto che, nonostante l’impegno di solidarietà manifestato da ogni parte, sono tanti e quotidiani i disagi che comporta vivere fuori casa, o nelle automobili, o nelle tende, ancor più a causa del freddo e della pioggia. Penso poi ai tanti giovani costretti bruscamente a misurarsi con una dura realtà, ai ragazzi che hanno dovuto interrompere la scuola con le sue relazioni, agli anziani privati delle loro abitudini. Si potrebbe dire, cari amici, che vi trovate, in un certo modo, nello stato d’animo dei due discepoli di Emmaus, di cui parla l’evangelista Luca. Dopo l’evento tragico della croce, rientravano a casa delusi e amareggiati, per la "fine" di Gesù; ma, lungo la strada, Egli si accostò e si mise a conversare con loro. Anche se non lo riconobbero con gli occhi, qualcosa si risvegliò nei loro cuori: le parole di quello "Sconosciuto" riaccesero in loro quell’ardore e quella fiducia che l’esperienza del Calvario aveva spento. Ecco, cari amici: la mia presenza tra voi L a m ac chin a i n r e s ta ur o Come sempre abbiamo iniziato il mese di maggio trasferendo la venerata e miracolosa Icona della Madonna delle Grazie all’Altare centrale. La macchina da processione è in restauro! La bellissima macchina processionale fu realizzata nel 1924 da Leopoldo Celoni per trasportare l’Icona della Madonna in piazza S. Pietro dove il Cardinale Merry del Val la incoronò alla presenza di trecentomila fedeli. Dopo oltre 80 anni si è reso necessario un radicale restauro. L’artigiano che lo sta portando a termine ha avuto problemi di salute che lo hanno costretto a interrompere il lavoro per circa due mesi e quindi è in ritardo sulla consegna. Ci ha dato intanto la raggiera sulla quale è ora esposta assicurando che per il 10 maggio completerà l’intero lavoro. vuole essere un segno tangibile del fatto che il Signore crocifisso è risorto e non vi abbandona; non lascia inascoltate le vostre domande circa il futuro, non è sordo al grido preoccupato di tante famiglie che hanno perso tutto: case, risparmi, lavoro e a volte anche vite umane. Certo, la sua risposta concreta passa attraverso la nostra solidarietà, che non può limitarsi all’emergenza iniziale, ma deve diventare un progetto stabile e concreto nel tempo. Incoraggio tutti, istituzioni e imprese, affinché questa città e questa terra risorgano. Il Papa è qui, oggi, tra di voi per dirvi anche una parola di conforto circa i vostri morti: essi sono vivi in Dio e attendono da voi una testimonianza di coraggio e di speranza. Attendono di veder rinascere questa loro terra, che deve tornare ad ornarsi di case e di chiese, belle e solide. È proprio in nome di questi fratelli e sorelle che ci si deve impegnare nuovamente a vivere facendo ricorso a ciò che non muore e che il terremoto non ha distrutto: l’amore. L’amore rimane anche al di là del guado di questa nostra precaria esistenza terrena, perché l’Amore vero è Dio. Chi ama vince, in Dio, la morte e sa di non perdere coloro che ha amato. Vorrei concludere queste mie parole rivolgendo al Signore una particolare preghiera per le vittime del terremoto. Affidiamo questi nostri cari a Te, Signore, sapendo che ai tuoi fedeli Tu non togli la vita ma la trasformi, e nel momento stesso in cui viene distrutta la dimora di questo nostro esilio sulla terra, Ti preoccupi di prepararne una eterna ed immortale in Paradiso. Padre Santo, Signore del cielo e della terra, ascolta il grido di dolore e di speranza, che si leva da questa comunità duramente provata dal terremoto! E’il grido silenzioso del sangue di madri, di padri, di giovani e anche di piccoli innocenti che sale da questa terra. Sono stati strappati all’affetto dei loro cari, accoglili tutti nella tua pace, Signore, che sei il Dio-con-noi, l’Amore capace di donare la vita senza fine. Abbiamo bisogno di Te e della Tua forza, perché ci sentiamo piccoli e fragili di fronte alla morte; Ti preghiamo, aiutaci, perché soltanto il Tuo sostegno può farci rialzare e indurci a riprendere insieme, tenendoci fiduciosi l’un l’altro per mano, il cammino della vita. “F ac emo bene ades s o c h’avemo tempo” FRA’ ALBENZIO Domenica 3 maggio 2009 N. 224 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 3 maggio 4ª di Pasqua At 4,8-12; Sal 117 (118); 1 Gv 3,1-2; Gv 10,11-18 Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Lunedì 4 maggio S. Floriano At 11,1-18; Sal 41 e 42; Gv 10,1-10 Io sono la porta delle pecore. Martedì 5 maggio S. Tosca At 11,19-26; Sal 86; Gv 10,22-30 Io e il Padre siamo una cosa sola. Mercoledì 6 maggio S. Domenico Savio At 12,24–13,5a; Sal 66; Gv 12,44-50 Io sono venuto nel mondo come luce. Giovedì 7 maggio S. Flavia At 13,13-25; Sal 88; Gv 13,16-20 Chi accoglie colui che manderò, accoglie me. Venerdì 8 maggio S. Vittore At 13,26-33; Sal 2; Gv 14,1-6 Io sono la via, la verità e la vita. Sabato 9 maggio At 13,44-52; Sal 97; Gv 14,7-14 Chi ha visto me ha visto il Padre. S. Beato IL SEGRETO CONFESSIONALE “F ac emo bene ades s o c h’avemo tempo” FRA’ ALBENZIO LE INDULGENZE Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» «LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 311. In alcuni casi si può celebrare questo Sacramento con la confessione generica e l'assoluzione collettiva? In casi di grave necessità (come in pericolo imminente di morte), si può ricorrere alla celebrazione comunitaria della Riconciliazione con la confessione generica e l'assoluzione collettiva, nel rispetto delle norme della Chiesa e con il proposito di confessare individualmente a tempo debito i peccati gravi. 312. Che cosa sono le indulgenze? Le indulgenze sono la remissione dinanzi a Dio della pena temporale meritata per i peccati, già perdonati quanto alla colpa, che il fedele, a determinate condizioni, acquista, per se stesso o per i defunti mediante il ministero della Chiesa, la quale, come dispensatrice della redenzione, distribuisce il tesoro dei meriti di Cristo e dei Santi. IL SACRAMENTO DELL'UNZIONE DEGLI INFERMI 313. Come è vissuta la malattia nell'Antico Testamento? Nell' Antico Testamento l'uomo durante la malattia sperimenta il proprio limite, e nello stesso tempo percepisce che la malattia è legata, in modo misterioso, al peccato. I profeti hanno intuito che essa poteva avere anche un valore redentivo per i peccati propri e altrui. Così la malattia era vissuta di fronte a Dio, dal quale l'uomo implorava la guarigione. Siamo angeli con un'ala soltanto e possiamo volare solo restando abbracciati. LUCIANO DE CRESCENZO Domenica prossima, dalle 15: sport, attrazioni e giochi nella NUOVO CRISTIANO - in virtù del Sacramento del Battesimo che gli è stato impartito nei giorni scorsi - è divenuto: - LEONARDO CECCOTTI. A lui ed ai genitori e parenti le felicitazioni nostre e gli auguri più fervidi. SPOSI PROMESSI, come risulta dalle pubblicazioni di matrimonio esposte in fondo alla Chiesa, sono - FLAVIO RUGGIERI E JENNIFER LYNNE. Vadano a loro i nostri auguri cordialissimi. I NOSTRI LUTTI - Ci ha lasciato, nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno, - GIUSEPPA TONETTI, di 91 anni. Ai familiari della scomparsa le nostre sentite condoglianze. APPUNTAMENTI Domani, lunedì, alle ore 16,30 S. Messa per anziani e malati con il Sacramento della Unzione degli Infermi per coloro che ne hanno fatto richiesta Domani (lunedì) alle ore 19, riunione dell’Azione Cattolica in sala Spina. Mercoledì, dopo la S. Messa delle 9, riunione del Gruppo delle Vincenziane. Mercoledì, alle ore 21, riunione mensile, aperta a tutti, dell’Associazione Culturale “Il Ventilàbro” sull’Enneagramma. Venerdì inizia la Novena alla Madonna delle Grazie: ore 18, Rosario; ore 18,30, Novena e S. Messa Sabato, alle ore 17, in Sala Spina, Conferenza tenuta dalla domenicana suor Letizia sul tema: “Paolo: il fuoco dell’evangelizzazone». Sabato alle 21 in teatro: serata musicale anni ’70 “Ballando in famiglia”. F E S TA I N P I A Z Z A N. 226 L’appello del Papa per il dialogo e la pace L’appello per il dialogo e la pace risuona più volte nelle visite e negli incontri del Papa in Israele. Tanti i momenti intensi della presenza a Gerusalemme, come quello della preghiera apposta nel Muro del Pianto o quello dell’incontro con il Gran Mufti, alla Spianata delle moschee. «In un mondo tristemente lacerato da divisioni questo sacro luogo – dice Benedetto XVI serve da stimolo e costituisce inoltre una sfida per uomini e donne di buona volontà ad impegnarsi per superare incomprensioni e conflitti del passato e a porsi sulla via di un dialogo sincero finalizzato alla costruzione di un mondo di giustizia e di pace per le generazioni che verranno». Parla di riconciliazione il discorso rivolto, sempre nella giornata di martedì, al Gran Rabbinato di Gerusalemme. «La Chiesa cattolica – afferma il Pontefice - è irrevocabilmente impegnata sulla strada decisa dal Concilio Vaticano II per una autentica e durevole riconciliazione fra cristiani ed ebrei». Il Papa è accolto dalle parole di benvenuto dal Rabbino Shlomo Amar PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo pronunciate e dal rabbino Yona Metzger. Nel suo discorso il Santo Padre fa riferimento al dialogo in corso tra la Commissione della Santa Sede per le reL’apostolo Paolo in lazioni religiose con gli ebrei e il Gran un passo famoso Rabbinato di Gerusalemme e ringrazia i di entrambe le delegazioni per della Lettera ai Filip- membri «il faticoso lavoro nel perfezionare quepesi afferma che sta iniziativa», ma soprattutto per la Cristo “spogliò se buona volontà nel «discutere apertastesso, assumendo mente e pazientemente non solo i punti intesa, ma anche i punti di disacla condizione di di cordo», spianando così «la strada per servo” (Fil 2,7). E’ una più efficace collaborazione nella vita Lui, Cristo, l’esem- pubblica». Tra i due appuntamenti, la sosta in pio a cui guardare. davanti al Muro OcciNel Vangelo Egli ha raccoglimento dentale (Muro del Pianto), dove, come detto ai suoi disce- Giovanni Paolo II nel 2000, seguendo poli di essere ve- l'usanza ebraica ha deposto in una fesnuto “non per es– sura delle enormi pietre del Tempio di un foglietto con una presere servito ma per Gerusalemme ghiera da lui scritta, in cui chiede a Dio servire” (Mt 10, 28). di ascoltare il «grido degli afflitti, degli spaventati, dei disperati». A NGELO Z EMA Discorso, 18.2.06 (Romasette del 14 maggio 2009) L’esempio LA CHIESA E I MALATI Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» «LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 314. Quale significato ha la compassione di Gesù verso gli ammalati? NUOVO CRISTIANO - in virtù del Sacramento del Battesimo che gli è stato impartito nei giorni scorsi - è divenuto: Ai genitori e parenti le felicitazioni nostre e gli auguri più fervidi. 315. Qual è il comportamento della Chiesa verso i malati? Vadano a loro i nostri auguri cordialissimi. La Chiesa, avendo ricevuto dal Signore l'imperativo di guarire gli infermi, si impegna ad attuarlo con le cure verso i malati, accompagnate da preghiere di intercessione. Essa soprattutto possiede un Sacramento specifico in favore degli infermi, istituito da Cristo stesso e attestato da san Giacomo: «Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio nel nome del Signore» (Gc 5,14-15). 316. Chi può ricevere il Sacramento dell'Unzione degli infermi? Lo può ricevere il fedele, che comincia a trovarsi in pericolo di morte per malattia o vecchiaia. Lo stesso fedele lo può ricevere anche altre volte, quando si verifica un aggravarsi della malattia oppure quando gli capita un'altra malattia grave. La celebrazione di questo Sacramento deve essere possibilmente preceduta dalla confessione individuale del malato. SPOSI PROMESSI, come risulta dalle pubblicazioni di matrimonio esposte in fondo alla Chiesa, sono - FRANCESCO IACOPINI e SIMONA VERGARI - PAOLO BRUNI e ANNA MARIA ANGELELLI - ALESSANDROSACCHETTIe ROSARITADI GREGORIO. I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno, - PAOLA CASTELLANI, di 79 anni - GUIDO ALBERTIN, di 98 anni. Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze. APPUNTAMENTI Domani, lunedì 25 maggio, alle ore 16 in Chiesa, S. Rosario animato dal gruppo anziani. Martedì alle 19 incontro di preghiera per i ragazzi dei gruppi Cresima e dopoCresima. Mercoledì la S. Messa delle 18,30 sarà animata dai gruppi: Apostolato della Preghiera, Vincenziane e Liturgico. Alle 19,15: presentazione del libro postumo «Quella carezza sul braccio» di Mario Falciatore, compianto Presidente dell’Azione Cattolica. Giovedì alle 21 incontro di preghiera per i gruppi: giovanissimi, giovani e scout I dieci comandamenti sono stati formulati in modo così semplice, conciso e comprensibile, perché elaborati senza una commissione. Venerdì alle 21 S. Rosario per le famiglie e benedizione delle donne incinte. CHARLES DE GAULLE Domenica prossima. dopo la S. Messa della 19, N. 227 - PAOLO CALARCO. La compassione di Gesù verso gli ammalati e le sue numerose guarigioni di infermi sono un chiaro segno che con lui è venuto il Regno di Dio e quindi la vittoria sul peccato, sulla sofferenza e sulla morte. Con la sua passione e morte, egli dà nuovo senso alla sofferenza, la quale, se unita alla sua, può diventare mezzo di purificazione e di salvezza per noi e per gli altri. Sabato alle ore 16 omaggio floreale dei bambini alla Madonna e lancio dei palloncini. Al termine spettacolo del Laboratorio dei Burattini. PROCESSIONE NEL QUARTIERE Oggi, per l’ottavo anno consecutivo, c’è festa in piazza! Quando sono arrivato in Parrocchia, don Ernesto aveva realizzato per la prima volta questo evento che in pratica è una bellissima festa di famiglia. Infatti la manifestazione consiste nel vivere un pomeriggio insieme, ovviamente intorno ai nostri bambini e ragazzi, cimentandosi in tornei sportivi, giochi a squadre, giochi popolari, musica e allegria. Nel quadro dei preparativi della festa della Madonna delle Grazie, festa in piazza ci permette di vivere davvero un pomeriggio di famiglia per sottolineare una dimensione importante della nostra vita: la dimensione comunitaria, stare insieme; è quello che si faceva prima molto più frequentemente: nelle riunioni di famiglia, negli oratori, nei cortili, nelle piazze… Poi sono arrivati la televisione, il week end, il computer, il telefonino con i videogiochi….e siamo rimasti tutti un po’ più soli. Ovviamente non voglio contestare il progresso, ma semplicemente invitare a saper gestire il nostro tempo PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo per non perderci la bellezza dello stare insieme con gioia e con semplicità e, poiché la Festa della Madonna delle Grazie è festa di Maria San Paolo dice a tutti – nostra Madre, vogliamo preparaci e naturalmente in modo sia con la preghiera sia con la sana particolare a quan– ti laallegria, per riscoprire tutti insieme, vorano nel campo di Dio – che dobbiamo grandi e piccoli, la gioia di stare in“avere in noi i sentisieme fraternamente. Otto anni fa fu menti di Gesù Cristo”. quasi una scommessa: don Ernesto (Fil 2,5). I suoi senticoadiuvato da don Antonio Perrone, menti erano tali che Egli, di fronte al destino dal maestro Riccardo iniziarono. E dell’uomo, quasi non la festa continua! Il nostro viceparsopportò più la sua esiroco don Antonio Pesciarelli con la stenza nella gloria, ma collaborazione di un sempre magdovette scendere e assumere l’incredibile, l’intera gior numero di papà, mamme e giomiseria della vita umana vani della Parrocchia, coinvolgendo fino all’ora della soffeanche chi non è più giovane (alrenza sulla croce. Quemeno anagraficamente) e che con sto è il sentimento di entusiasmo accresce il numero dei Gesù Cristo: sentirsi spinto a portare agli uocollaboratori, ha raccolto nel modo mini la luce del Padre, migliore il testimone e per la settima ad aiutarli perché con volta ha coordnato loro ed in loro si formi al meglio il Regno di Dio. la nostra festa. Discorso, 14.9.06 Chenosi La Processione non è una sfilata Celebreremo domenica prossima (secondo la nostra tradizione, l’ultima domenica di maggio) la festa della Madonna delle Grazie. Spero che - come sempre ci sarà una bella processione con una partecipazione numerosa e, soprattutto, con un grande coinvolgimento spirituale nella preghiera. La processione non è una sfilata; vuole significare che il cristiano non è una persona che vaga senza meta ma è in cammino, seguendo Cristo (il Crocifisso apre sempre la processione) verso il Paradiso. Maria, Madre di Dio e Madre nostra, ci precede e ci accompagma nel cammino della vita, nel cammino della fede. Il nostro andare in processione per le vie del quartiere vuole dunque rappresentare questa nostra certezza che si traduce anche in una significativa testimonianza per annunciarlo anche a chi per ora, non Restaurata la macchina processionale della Madonna delle Grazie Anche se con un poʼ di ritardo per i motivi già esposti, è finalmente stata riconsegnata la macchina processionale della Madonna delle Grazie: è bellissima! Penso che sarà veramente contento Leopoldo Celoni che la realizzò ex novo nel 1924. infatti è stata riportata allo splendore originario mediante un lungo e accurato lavoro di restauro che è consistito nel consolidamento ligneo e nel ripristino delle parti mancanti. Eʼ stata rimossa su tutta la superficie la foglia dʼoro, sono quindi state fatte le stuccature ed il ripristino dei livelli di gessatura con le necessarie carteggiature. Sono successivamente state stese più mani di bolo per poi procedere alla doratura con foglia dʼoro zecchino. Lʼoperazione è stata fatta con modalità diverse per lasciare alcune parti opache e lucidarne altre così da restituire alla macchina i contrasti necessari. In basso è stata ridipinta la zoccolatura in finto marmo. Per terminare è stata stesa una vernice di protezione completata da una stesura di cera vergine dʼapi leggermente colorata per dare al manufatto il giusto invecchiamento. Come potete comprendere il restauro è stato molto costoso e faccio appello ai devoti della Madonna delle Grazie che vogliono partecipare alle spese. Ma soprattutto mi auguro che il restauro della macchina esprima la nostra rinnovata e accresciuta devozione alla Madonna delle Grazie. lo ha ancora scoperto o non ci crede. E’ una testimonianza rispettosa ma efficace perché è Dio che opera nei cuori ed è la Madonna delle Grazie che cammina per le strade della Sua parrocchia in mezzo alle case dei Suoi figli per diffondere amore e pace, ma anche per chiamare i lontani a tornare al Signore e Salvatore nostro. Vuole continuare a distribuire grazie, come ha fatto anche durante quest’anno, con le belle testimonianze di grazia ricevuta che sono giunte in questo Suo Santuario parrocchiale. Vogliamo però prepararci bene: soprattutto con la novena di preghiera che facciamo ogni giorno alle 18 e con i numerosi appuntamenti spirituali che trovate riportati nel giornalino, perché la festa di domenica prossima sia colma di fede in Dio e di amore e fiducia nei confronti della Madonna delle Grazie. “F ac emo bene adesso c h’avemo tempo” FRA’ ALBENZIO Domenica 24 maggio 2009 N. 227 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 24 maggio Ascensione del Signore At 1,1-11; Sal 46 (47); Ef 4,1-13; Mc 16,15-20 Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Lunedì 25 maggio S. Beda Venerabile S. Gregorio VII; S. Maria Maddalena de’ Pazzi At 19,1-8; Sal 67; Gv 16,29-33 Abbiate fiducia; io ho vinto il mondo! Martedì 26 maggio At 20,17-27; Sal 67; Gv 17,1-11a Padre, glorifica il Figlio tuo. S. Filippo Neri Mercoledì 27 maggio S. Agostino di Canterbury At 20,28-38; Sal 67; Gv 17,11b-19 Siano una cosa sola, come noi. Giovedì 28 maggio S. Emilio Venerdì 29 maggio S. Massimino Sabato 30 maggio S. Ferdinando At 22,30;23,6-11; Sal 15; Gv 17,20-26 Siano per f et t i nell’unit à. At 25,13-21; Sal 102; Gv 21,15-19 Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle. At 28,16-20.30-31; Sal 10; Gv 21,20-25 Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti, e la sua testimonianza è vera. CHE COSA E’ IL VIATICO Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» «LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 317. Chi amministra questo Sacramento? Esso può essere amministrato solo dai sacerdoti (Vescovi o presbiteri). 318. Come si celebra questo Sacramento? La celebrazione di questo Sacramento consiste essenzialmente nell' Unzione con l'olio, benedetto possibilmente dal Vescovo, sulla fronte e sulle mani del malato (nel rito romano, o anche su altre parti del corpo in altri riti), accompagnata dalla preghiera del sacerdote, che implora la grazia speciale di questo Sacramento. 319. Quali sono gli effetti di questo Sacramento? Esso conferisce una grazia particolare, che unisce più intimamente il malato alla Passione di Cristo, per il suo bene e per quello di tutta la Chiesa, donandogli conforto, pace, coraggio, e anche il perdono dei peccati, se il malato non ha potuto confessarsi. Questo Sacramento consente talvolta, se Dio lo vuole, anche il recupero della salute fisica. In ogni caso, questa Unzione prepara il malato al passaggio nella Casa del Padre. 320. Che cos'è il Viatico? È l'Eucaristia ricevuta da coloro che stanno per lasciare la vita terrena e si preparano al passaggio alla vita eterna. Ricevuta al momento del passaggio da questo mondo al Padre, la Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo morto e risorto è seme di vita eterna e potenza di risurrezione. VIVA GLI SPOSI! - Celebrano il loro sacramento di Matrimonio nella nostra Chiesa parrocchiale - GIANCARLO PARDI e SANDRA RISO. Nel felicitarci con loro per la intelligente scelta del nostro Santuario quale luogo per la pubblica manifestazione di adesione al vincolo sacramentale, desideriamo far loro pervenire l’augurio nostro più affettuoso di una duratura felicità. NOZZE D’ORO rappresentano l’ambito traguardo raggiunto dai coniugi - ALVARO UBERTINI e ROSINA PAVAN ai quali vanno le congratulazioni vivissime accompagnate dagli auguri di un lungo proseguimento della loro unione. I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno, - MARIO LO CHIATTO, di 95 anni - VIVIANA DANNA, di 89 anni - GIULIO PISARI, di 93 anni. Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze. APPUNTAMENTI Lunedì 1° giugno, alle ore 19, in Sala Spina, riunione quidicinale dell’Azione Cattolica. Mercoledì 3 giugno, alle ore 17, celebrazione della Prima Confessione dei bambini del primo anno di catechismo. Giovedì, alle 16,30, Ora Santa animata dall’Apostolato della Preghiera e, al termine, riunione del Gruppo. Il segreto dell'esistenza umana non sta soltanto nel vivere, ma anche nel sapere per che cosa si vive. FEODOR DOSTOEVSKIJ Si ripete domenica. dalle 8,30 alle 11,30 (venire digiuni!) la Venerdì, primo venerdì del mese, dopo la S. Messa delle 9, Lodi e adorazione fino alle 11. Nel pomeriggio la S. Messa è anticipata alle 17,15; poi Vespri e adorazione fino alle 22. Sabato, in onore del Cuore Immacolato di Maria, recitiamo le 4 Corone del rosario alle 9,30 – 12,00 – 18 e 19,15., D O N A Z I O N E DEL SANGUE N. 228 Buona «Festa»! la festa della Madonna delle Grazie, è la nostra festa E’ perché suoi figli devoti, è la festa del Trionfale perché qui, abbiamo la gioia di custodire la venerata e miracolosa Icona che dalla città santa, Gerusalemme, nel 1587 è arrivata a Roma; per oltre tre secoli il suo Santuario era al Rione Borgo in Via di Porta Angelica e dal 1941 in questa Piazza (l’antica piazza Morosini) che ha preso il nome dalla nostra Icona ed è piazza S. Maria delle Grazie. Permettetemi di dire che è, anche, la festa di Roma, perché anche se per varie vicende la città ha un po’ dimenticato questo Santuario, la Madonna delle Grazie non dimentica Roma! Giovedì sera Pierpaolo Bove ha presieduto la presentazione del libro dell’indimenticabile Mario Falciatore e, parlando del legame di Mario con Madonna di Pompei, ha detto PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo la che in passato la Madonna delle Grazie era per Roma quello che la Madonna del Rosario è per Pompei. Noi, che abbiamo l’onore di Richiamandomi alle parole di Paolo ai custodire la preziosa Icona, non solo vogliamo onorarla, speriCorinzi: «L’amore mentare la sua maternità; avvidel Cristo ci spinge» cinarci a Gesù che Lei ci mostra (2 Cor 5,14), voglio tra le sue braccia; ringraziarla sottolineare come per le tante grazie che ancor «la conspevolezza oggi continua a donare (e delle che in Lui Dio quali arrivano spesso testimostesso si è donato nianze) ma anche propagarne il per noi fino alla culto. morte deve indurci a Perché Roma possa risconon vivere più per prirla e accogliere tutti i doni noi stessi, ma per che Lei non manca di fare e, in Lui, e con Lui per gli modo particolare, quello di altri» (Deus caritas farci incontrare l’unico Salvatore: Gesù Cristo est, 33). nostro Signore. Omelia, 1° marzo 2006 Vivere per gli altri Benedetto XVI al Convegno diocesano pastorale di Roma «Popolo di Dio» significa «tutti noi» « Seguendo una ormai felice consuetudine, sono lieto di aprire anche quest'anno il Convegno diocesano pastorale. A ciascuno di voi, che qui rappresentate l'intera comunità diocesana, rivolgo con affetto il mio saluto e un sentito ringraziamento per il lavoro pastorale che svolgete. (...).desidero esprimere il mio apprezzamento per la scelta pastorale di dedicare tempo ad una verifica del cammino percorso, con lo scopo di mettere a fuoco, alla luce dell'esperienza vissuta, alcuni ambiti fondamentali della pastorale ordinaria, al fine di meglio precisarli, e renderli più condivisi. (…) Il Concilio Vaticano II, volendo trasmettere pura e integra la dottrina sulla Chiesa maturata nel corso di duemila anni, ha dato di essa «una più meditata definizione», illustrandone anzitutto la natura misterica, cioè di «realtà imbevuta di divina presenza, e perciò sempre capace di nuove e più profonde esplorazioni» (Paolo VI, Discorso di apertura della seconda sessione, 29 settembre 1963). Orbene, la Chiesa, che ha origine nel Dio trinitario, è un mistero di comunione. In quanto comunione, la Chiesa non è una realtà soltanto spirituale, ma vive nella storia, per così dire, in carne e ossa. Il Concilio Vaticano II la descrive «come un sacramento, o segno e strumento dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano». (Lumen gentium, 1). E l'essenza del sacramento è proprio che si tocca nel visibile l’invisibile, che il visibile toccabile apre la porta a Dio stesso. La Chiesa, abbiamo detto, è una comunione, una comunione di persone che, per l'azione dello Spirito Santo, formano il Popolo di Dio, che è al tempo stesso il Corpo di Cristo. Riflettiamo un po' su queste due parole-chiave. Il concetto “Popolo di Dio” è nato e si è sviluppato nell'Antico Testamento: per entrare nella realtà della storia umana, Dio ha eletto un popolo determinato, il popolo di Israele, perché sia il suo popolo. L'intenzione di questa scelta particolare è di arrivare, per il tramite di pochi, ai molti, e dai molti a tutti. L'intenzione, con altre parole, dell'elezione particolare è l'universalità. DONAZIONI PER IL RESTAURO DELLA MACCHINA P RO C E S S I O NA L E Ringrazio quanti manifestano la loro devozione alla Madonna delle Grazie anzitutto con la preghiera e con l’affidamento fiducioso. Anche la cura per il decoro del Santuario esprime devozione e, come Gesù ci insegna, ogni offerta, indipendentemente dall’entità, è gradita al Signore soprattutto se frutto di amore e sacrificio. Vorrei parteciparvi due episodi di questa settimana, perché mi hanno molto edificato. Una persona ha portato un’offerta di mille euro con assegno circolare consegnato a chi non la conosceva, perché voleva restare anonima (dice Gesù: “quando fai un’offerta, non sappia la tua sinistra quello che fa la tua destra” Mt 6,3). Un parrocchiano invece, mi ha detto: “Sai, avevo deciso una certa cosa, ma poi ho visto la macchina restaurata e ho cambiato idea… Volevo fare un viaggio all’estero con mia moglie ma…di fronte a una cosa così bella ci rinuncio”; e ha donato cinquemila euro (“Dio ama chi dona con gioia” 2 Cor 9,7). Per il tramite di questo Popolo, Dio entra realmente in modo concreto nella storia. E questa apertura all'universalità si è realizzata nella croce e nella risurrezione di Cristo. Nella croce Cristo, così dice San Paolo, ha abbattuto il muro di separazione. Dandoci il suo Corpo, Egli ci riunisce in questo suo Corpo per fare di noi una cosa sola. Nella comunione del “Corpo di Cristo” tutti diventiamo un solo popolo, il Popolo di Dio, dove per citare di nuovo san Paolo - tutti sono una cosa sola e non c'è più distinzione, differenza, tra greco e giudeo, circonciso e incirconciso, barbaro, scita, schiavo, ebreo, ma Cristo è tutto in tutti. Ha abbattuto il muro della distinzione di popoli, di razze, di culture: tutti siamo uniti in Cristo. Così vediamo che i due concetti – Popolo di Dio e Corpo di Cristo - si completano e formano insieme il concetto neotestamentario di Chiesa. E mentre Popolo di Dio esprime la continuità della storia della Chiesa, Corpo di Cristo esprime l'universalità inaugurata nella croce e nella risurrezione del Signore. Per noi cristiani, quindi, Corpo di Cristo non è solo un'immagine, ma un vero concetto, perché Cristo ci fa il dono del suo corpo reale, non solo di un'immagine. Risorto, Cristo ci unisce tutti nel Sacramento per farci un unico corpo. Quindi il concetto Popolo di Dio e Corpo di Cristo si completano: in Cristo diventiamo realmente il Popolo di Dio. E Popolo di Dio significa quindi “tutti”: dal Papa fino all'ultimo bambino battezzato. La prima Preghiera eucaristica, il cosiddetto Canone romano scritto nel IV secolo, distingue tra servi – “noi servi tuoi” - e “plebs tua sancta”; quindi, se si vuol distinguere, si parla di servi e plebs sancta, mentre il termine Popolo di Dio esprime tutti insieme nel loro comune essere la Chiesa. “F ac emo bene adesso c h’avemo tempo” » FRA’ ALBENZIO Domenica 31 maggio 2009 N. 228 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 31 maggio Pentecoste At 2,1-11; Sal 103 (104); Gal 5,16-25; Gv 15,26-27; 16,12-15 Lo Spirito di verità vi guiderà a tutta la verità. Lunedì 1 giugno S. Giustino Tb 1,3;2,1-8; Sal 111; Mc 12,1-12 Afferrato il figlio prediletto, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. Martedì 2 giugno Ss. Marcellino e Pietro Tb 2,9-14; Sal 111; Mc 12,13-17 Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio. Mercoledì 3 giugno S. Carlo Lwanga e comp. Tb 3,1-11.16-17; Sal 24; Mc 12,18-27 Non è un Dio dei morti ma dei viventi. Giovedì 4 giugno S. Quirino Tb 6,10-11;7,1.8-17;8,4-9; Sal 127; Mc 12,28b-34 Questo è il primo comandamento. E il secondo è simile ad esso. Venerdì 5 giugno S. Bonifacio Tb 11,5-18; Sal 145; Mc 12,35-37 Come mai dicono che il Messia è figlio di Davide? Sabato 6 giugno S. Norberto Tb 12,1.5-15.20; C Tb 13,2.7-8; Mc 12,38-44 Questa vedova povera ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. UNA SACRA POTESTA’ Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» «LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» ooooooooo CAPITOLO TERZO ooooooooo I SACRAMENTI AL SERVIZIO DELLA COMUNIONE E DELLA MISSIONE 321. Quali sono i Sacramenti al servizio della comunione e della missione? Due Sacramenti, l'Ordine e il Matrimonio, conferiscono una grazia speciale per una missione particolare nella Chiesa a servizio dell'edificazione del popolo di Dio. Essi contribuiscono in particolare alla comunione ecclesiale e alla salvezza degli altri. IL SACRAMENTO DELL'ORDINE 322. Che cos'è il Sacramento dell'Ordine? È il Sacramento grazie al quale la missione affidata da Cristo ai suoi Apostoli continua ad essere esercitata nella Chiesa, sino alla fine dei tempi. 323. Perché si chiama Sacramento dell'Ordine? Ordine indica un corpo ecclesiale, di cui si entra a far parte mediante una speciale consacrazione (Ordinazione), che, per un particolare dono dello Spirito Santo, permette di esercitare una sacra potestà a nome e con l'autorità di Cristo a servizio del Popolo di Dio. Il miglior modo di onorare i santi è di imitarli. ERASMO DA NUOVO CRISTIANO - in virtù del Sacramento del Battesimo chegli è stato impartito nei giorni scorsi - è divenuto: SPOSI PROMESSI, come risulta dalle pubblicazioni di matrimonio esposte in fondo alla Chiesa, sono - ALESSANDRO SIGNANI e MONICA COLONNESE - PAOLO TOCCI e MORENA COLACELLI Vadano a loro i nostri auguri cordialissimi. I NOSTRI LUTTI - Ci hanno lasciati, nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno, - REGINA TOMASSINi, di 91 anni - MAFALDA CAPERNA, di 76 anni. Ai familiari degli scomparsi le nostre sentite condoglianze. APPUNTAMENTI Domani lunedì 8 giugno, riunione dell’Azione Cattolica alle ore 19 in sala Spina. Mercoledì inizia la Novena in pre- parazione alla festa del Sacro Cuore di Gesù. Giovedì celebrazione del Corpus Domini con il Papa: ore 19, S. Messa e processione da S. Giovanni in Laterano a S. Maria Maggiore. Richiedere i biglietti a don Antonio. Nelle Parrocchie il Corpus Domini si celebra domenica prossima. ROTTERDAM Domenica prossima in Parrocchia, celebrazione del N. 229 - LUCA CLARIZIO. A lui ed ai suoi genitori e parenti le felicitazioni nostre e gli auguri più fervidi. CORPUS DOMINI La visita in casa della Madonna Quando mi è stato detto che l’Icona della Madonna delle Grazie, durante la processione nel giorno della festa il 31 maggio 2009, avrebbe fatto visita a mio padre, che quasi non si muove più, nel cuore mi è nata una grande gioia ed un’immensa gratitudine: quale onore (così si è espressa anche mia madre, vedendo entrare l’Icona in casa)! Provo ad esprimere cosa voglia dire: viene a trovarti l’effige a cui si sono rivolte per secoli migliaia di persone e a cui si rivolgono anche oggi imploranti ed ottengono grazia. Quell’icona esprime la fede di un popolo e la grazia di Dio che accompagna la vita dell’uomo, esprime l’amore buono di una Madre “che qual vuol grazia ed a te non ricorre, sua disianza vuol volar sanz’ali” (Dante, Paradiso XXXIII). madre ha preparato al meglio PensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo Mia i davanzali delle finestre della casa, in segno di festa e letizia, ma mentre si avvicinava la procesNella disputa sul modo retto sione con l’icona il gesto più natudi vedere e di vivere il Vanrale è stato quello di spalancare il gelo, alla fine, non decidono portone, la porta di casa come gli argomenti del nostro segno di grande accoglienza, per pensiero, decide la realtà preparare visibilmente anche il della vita, la comunione viscuore, sicura che quella visita dosuta e sofferta con Gesù nata a mio padre, fosse compagnia non solo nelle idee o nelle parole, ma fin nel profondo e conforto ad un uomo che ha camdell’esistenza,coinvolgendo minato tanto, ha donato tanto; anche il corpo, la carne. I lifosse una grande grazia (che come vidi ricevuti in una lunga ogni grazia) entra inaspettata e distoria di passione sono le teretta nel cuore dell’uomo. stimonianze della presenza Quella dolce icona, appena don della croce di Gesù nel Romano l’ha avvicinata a mio corpo di S. Paolo, sono le padre, ha illuminato il suo volto, sue stigmate. Non è la circoncisione che lo salva: le ha suscitato in lui l’esclamazione stigmate sono la consedi meraviglia e la preghiera che guenza del suo battesimo, spontaneamente è uscita dal suo l’espressione del suo morire cuore. con Gesù giorno per giorno, Che questo incontro e questa comil segno sicuro del suo espagnia possa essere per sempre e sere nuova creatura. per tutti! Omelia, 17 giugno 2007 CATERINA CALABRÒ Le stigmate CELEBRATA CON I BAMBINI DEL CATECHISMO La Festa del Perdono Il cammino di fede dei bambini del primo anno di catechismo, si è concluso con la celebrazione della grande festa del Perdono. Un momento prezioso, in cui i bambini hanno vissuto in un clima di autentica gioia e di grande emozione il loro primo incontro con la misericordia di Dio, sperimentando l’abbraccio amorevole del Padre buono che fa festa per ogni figlio che torna a lui. Nel corso della celebrazione, ciascun bambino, dopo essersi confessato, ha compiuto un pic- Benedetto XVI risponde ai bambini «Non so perché Dio mi ha scelto». "Ancora ho difficoltà a capire come il Signore possa aver destinato proprio me a questo ministero, ma lo accetto dalle sue mani. È una cosa che mi sembra molto oltre le mie forze. Ma il Signore mi aiuta". Lo ha detto Benedetto XVI, che sabato scorso, ricevendo in udienza 7.000 bambini dell'Opera per l'Infanzia Missionaria, tra l'altro ha ricordato: "Sono stato un ragazzo ingenuo in una piccola provincia dimenticata". A quel tempo il pontefice era Pio XI e "noi lo vedevamo come nostro padre, ma in una realtà molto lontana e superiore a noi". "Non avrei mai pensato di diventare Papa", ha detto Ratzinger. colo gesto, facendo fiorire simbolicamente sulla chioma di un albero posto sull’altare un frutto raro e prezioso: il loro piccolo cuore, reso bello dal perdono di Dio e impreziosito dai doni della pace, dell’amore e della gioia. Il momento conclusivo della festa del perdono è stato caratterizzato dalla consegna della Croce, riconoscendo in questo segno l’infinito amore di Dio per ogni creatura, un amore così grande da donare se stesso. I bambini hanno compreso molto bene la bellezza di questo sacramento che aiuta, confessione dopo confessione, a ricevere la forza e la grazia necessarie a cambiare radicalmente il proprio stile di vita, rendendolo sempre più conforme a quello di Cristo. E’ sicuramente la strada che ognuno di noi deve percorrere spesso, per toccare con mano la propria debolezza e fragilità, sperimentando così l’infinita misericordia di Dio che, come il padre della parabola, è paziente e non si stanca mai di perdonare. Affidiamo tutti i bambini della nostra comunità parrocchiale a Maria Madre delle Grazie, perché Lei Madre di Misericordia, li aiuti a trovare sempre la gioia e il coraggio di oggi. VA C A N Z E : tempo per la famiglia “L'avvenire dell'umanità passa attraverso la famiglia. E' indispensabile e urgente che ogni uomo di buona volontà si impegni a salvare a e promuovere i valori e le esigenze della famiglia. Amare in modo particolare la famiglia: è questa una consegna concreta ed esigente. Amare la famiglia significa saperne stimare i valori e le possibilità, promuovendoli sempre. Amare la famiglia significa individuare i pericoli e i mali che la minacciano, per poterli superare, amare la famiglia significa adoperarsi per crearle un ambiente che favorisca il suo sviluppo. Che San Giuseppe, "uomo giusto", lavoratore instancabile, custode integerrimo dei pegni a lui affidati, la custodisca, la protegga, la illumini sempre. Che la Vergine Maria, come è madre della Chiesa, così anche sia madre della Chiesa domestica; sia Lei l'esempio di accoglienza umile e generosa della volontà di Dio; sia Lei, Madre addolorata ai piedi della Croce, a confortare le sofferenze e ad asciugare le lacrime di quanti soffrono per le difficoltà delle loro famiglie. E Cristo Signore, Re delle famiglie, sia presente come a Cana, in ogni focolare cristiano a donare luce, gioia, serenità, fortezza. A Lui chiedo che ogni famiglia sappia generosamente portare il suo originale contributo all'avvento nel mondo del suo regno, "regno di verità e di vita, di santità e di grazia, di giustizia, di amore e di pace", verso il quale è in cammino la storia.” PATRIZIA PIATTI “F ac emo bene adesso c h’avemo tempo” GIOVANNI PAOLO II «Familiaris consortio» FRA’ ALBENZIO Domenica 7 giugno 2009 N. 229 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 7 giugno Santissima Trinità Dt 4,32-34.39-40; Sal 32 (33); Rm 8,14-17; Mt 28,16-20 Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Lunedì 8 giugno S. Medardo 2 Cor 1,1-7; Sal 33; Mt 5,1-12 Beati i poveri in spirito. Martedì 9 giugno S. Efrem Mercoledì 10 giugno S. Diana 2 Cor 1,18-24; Sal 118; Mt 5,13-16 Voi siete la luce del mondo. 2 Cor 3,4-11; Sal 98; Mt 5,17-19 Non sono venuto per abolire, ma per dar compimento. Giovedì 11 giugno S. Barnaba Venerdì 12 giugno S. Guido At 11,21b-26;13,1-3; Sal 97; Mt 10,7-13 Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. 2 Cor 4,7-15; Sal 115; Mt 5,27-32 Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio. Sabato 13 giugno S. Antonio di Padova 2 Cor 5,14-21; Sal 102; Mt 5,33-37 Io vi dico: non giurate affatto. CONFESSIONALE SEGRETO Dal «Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica» «LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO» 324. Come si colloca il Sacramento dell'Ordine nel disegno divino della salvezza? Nell'Antica Alleanza sono prefigurazioni di tale Sacramento il servizio dei Leviti, come pure il sacerdozio di Aronne e l'istituzione dei settanta «Anziani» (Nm 11,25). Tali prefigurazioni trovano il loro compimento in Cristo Gesù, il quale, col sacrificio della sua Croce, è l' «unico [...] mediatore tra Dio e gli uomini» (1 Tm 2,5), il «sommo Sacerdote alla maniera di Melchisedech» (Eb 5, l0). L'unico sacerdozio di Cristo è reso presente dal sacerdozio ministeriale. «Solo Cristo è il vero sacerdote, gli altri sono i suoi ministri» (SAN TOMMASO D'AQUINO). 325. Di quanti gradi si compone il Sacramento dell'Ordine? Esso si compone di tre gradi, che sono insostituibili per la struttura organica della Chiesa: l'episcopato, il presbiterato e il diaconato. 326. Qual è l'effetto dell'Ordinazione episcopale? L'Ordinazione episcopale conferisce la pienezza del Sacramento dell'Ordine, fa del Vescovo il legittimo successore degli Apostoli, lo inserisce nel Collegio episcopale, condividendo con il Papa e gli altri Vescovi la sollecitudine per tutte le Chiese, e gli consegna gli uffici di insegnare, santificare e governare.essere il Pastore dei fedeli. Perdoniamo tutto a noi stessi e nulla agli altri. JEAN DE LE FONTAINE Inizia domani 15 giugno feriali: 7-8-9-19 festivi: 7-8,30-10-11,30-19 NUOVI CRISTIANI - in virtù del Sacramento del Battesimo che è stato loro impartito nei giorni scorsi - sono divenuti: - ALICE PASETTI - ROBERTO BARTOLOZZI - GIACOMO ACETELLA - GIULIA GARASTO - VALENTINA MILONE - SILVIA DI ROCCO A loro ed ai loro genitori e parenti le felicitazioni nostre e gli auguri più fervidi. NOZZE D’ORO rappresentano l’ambito traguardo raggiunto dai coniugi - UMBERTO ROMANO E SILVIA FERRAZZI ai quali vanno le congratulazioni vivissime accompagnate dagli auguri di un lungo proseguimento della loro unione. I NOSTRI LUTTI - Ci ha lasciato, nei giorni scorsi, per andare a ricevere il premio eterno, - GABRIELLA AMICI di 60 anni Ai familiari della scomparsa le nostre sentite condoglianze. APPUNTAMENTI Inizia domani anche il Centro estivo per i bambini e i ragazzi dai 5 ai 14 anni che sarà dal lunedì al venerdì dalle 7,45 alle 16,30 per cui l’oratorio sarà poi aperto dalle 16,30 alle 20. Mercoledì dopo la S. Messa delle 9, riunione del Gruppo delle Vincenziane. Mercoledì alle 21 riunione mensile, aperta a tutti, dell’Associazione “Il Ventilàbro”, sull’Enneagramma. Venerdì, solenne festa del S. Cuore di Gesù. Alle ore 19 la S. Messa , durante la quale alcune sorelle si consacreranno al S. Cuore di Gesù e tutte le consacrate rinnoveranno la consacrazione. Oggi, Festa del Corpus Domini, al termine della Messa delle 17,30 esposizione del SS.mo Sacramento per l’adorazione fino all’inizio della Messa delle 19. L’ORARIO ESTIVO DELLE SS. MESSE N. 230 Buone vacanze! È il saluto che rivolgo nel momento in cui sospendiamo la pubblicazione del giornalino per il periodo estivo, per riprendere, dopo la metà di settembre. Indipendentemente dalla situazione, e dalle possibilità di ciascuno, i mesi estivi vengono indicati come il periodo delle ferie: le scuole terminano le lePensieridiBenedettoXVIsu S.Paolo zioni, mentre per alcuni il tempo degli esami La gioia inizia (…noi li accompagniamo la preghiera con un “in della Pasqua con bocca al lupo!”); negli ufL’amore di Dio per noi, fici e attività lavorative iniziato con la creascattano i “piani delle zione, si è fatto visibile ferie”; i Gruppi parrocnel mistero della Croce, in quella kenosi chiali sospendono le attidi Dio, in quello svuovità mentre molti Gruppi tamento ed umiliante parrocchiali preparano e abbassamento del Figlio di Dio che abrealizzano le attività estive. biamo sentito proMolti, durante le vaclamare nel magnifico canze, pensano già con tiinno a Cristo della Letmore alla riduzione di vari tera ai Filippesi. Sì, la Croce rivela la pieservizi importanti mentre nezza dell’amore di altre persone, per grazia di Dio per noi. Un amore Dio, si rendono disponicrocifisso, che non si ferma allo scandalo bili in quel settore così del Venerdì Santo, ma importante che si chiama culmina nella gioia volontariato e che rende della Risurrezione. possibili una >>> Omelia, 29 marzo 2007 Buone vacanze! >>> serie di servizi di vitale im- portanza proprio per le persone che sono più deboli e che le ferie non solo non possono farle, ma ne subiscono le conseguenze. Dunque un periodo in cui, a turno, chi può, si prende un po’ di riposo che è davvero necessario per ritemprare le forze. San Giovanni Bosco diceva: “Le vacanze sono la vendemmia del diavolo”; non intendeva certo contestare le vacanze ma metterci in guardia da certi pericoli (pregare di meno o per niente, non andare a Messa, non confessarsi, pensare di divertirsi di più se si infrangono tutte le regole e in particolare i Comandamenti di Dio). Sono pericoli che fanno delle nostre vacanze un periodo ancora più stressante. Auguro a tutti di ritemprarsi nel corpo e nello spirito con i giusti tempi di svago, di preghiera e di nutrimento intellettuale. Nel nostro bagaglio estivo non manchino la Bibbia, il Rosario ed un buon libro; mi permetto di suggerirvi un classico che ha avuto tante ristampe: “La Filotea” di S. Francesco di Sales e “Grazie Gesù” di Magdi Cristiano Allam (Mondadori editore) che racconta come l’autore ha conosciuto Gesù e perché ha chiesto di diventare cristiano. Soprattutto, impegniamoci a pregare gli uni per gli altri e ha ritrovarci uniti spiritualmente, ovunque siamo, nelle SS. Messe festive. Con il Gruppo guidato da Sergio Roncaccia Catechesi “adulta” Si è concluso la settimana scorsa l’anno pastorale del Gruppo della Catechesi per gli adulti guidata da Sergio Roncaccia. Dopo aver animato la missione cittadina nella nostra Parrocchia, da molti anni il Gruppo continua ad offrire una crescita cristiana e una formazione missionaria agli adulti della Parrocchia. Le attività riprenderanno il secondo giovedì di ottobre. Pubblichiamo una breve relazione sul cammino percorso quest’anno. G.I.P. di Santa Maria delle Grazie Animatore: Sergio Roncaccia Giorno di riunione: Il giovedì alle 17.30 Relazione del periodo: Gennaio-Giugno 2009 N. 16 Riunioni con la media di 19 persone, con una punta di 24 e due di 23. Temi trattati: Il Padre nostro A. Aluffi, Col Vangelo. B. Forte, Piccola introduzione alla fede (Il Credo). Per cinque volte (una al mese, da febbraio a giugno) il Gruppo ha sostituito l’incontro del giovedì con la partecipazione alla S. Messa. Le persone che partecipano sono stimolate da domande che interpellano ciascuno nella propria esperienza di vita di fede e si può dire che tutti concorrono a costruire una catechesi viva che trova riscontri nel loro vissuto. Vacanze valdostane per Benedetto XVI Tornerà in Valle d’Aosta, Benedetto XVI. Papa Ratzinger trascorrerà il consueto periodo di riposto estivo nella residenza di Les Combes a Introd, dal 13 al 29 luglio prossimi. Domenica 19 luglio, alle ore 12, il Santo Padre guiderà la preghiera mariana dell’Angelus in Piazza Ruggia, davanti alla chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Solutore, in Romano Canavese, in diocesi di Ivrea, paese natale del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone. La domenica successiva, 26 luglio, invece, la recita dell’Angelusavverrà dalla residenza di Les Combes. Al rientro dalla Valle d’Aosta, il Santo Padre si trasferisce a Castel Gandolfo. Per Benedetto XVI quello del prossimo luglio sarà il terzo soggiorno in Valle d’Aosta, dopo quelli del 2005 e del 2006, mentre nel 2007 è stato a Lorenzago di Cadore e, lo scorso anno, a Bressanone, ospite dello stesso Seminario diocesano in cui già s’era recato diverse volte in passato, prima di diventare Papa. «Siamo molto lieti che il Santo Padre Benedetto XVI ritorni per la terza volta in Valle d’Aosta. – ha detto il vescovo di Aosta monsignor Giuseppe Anfossi –. Consideriamo il suo soggiorno una grande grazia e ci premureremo di creare tutte le condizioni migliori per assicurare al Santo Padre un sereno periodo di riposo. La comunità – ha aggiunto il presule – ricorda fin d’ora nella preghiera Benedetto XVI e lo ricorderà in modo particolare nella festa dei Santi Pietro e Paolo del prossimo 29 giugno». Papa Ratzinger risiederà nel piccolo chalet che già conosce, immerso in un parco naturale con una vista che spazia dal Monte Bianco al Monte Rosa, e con alle spalle il parco del Gran Paradiso. Un luogo assolutamente riservato, a cinquecento metri dalla frazioncina di Les Combes, da dove (se lo vorrà) il Pontefice potrà compiere passeggiate senza dover transitare per luoghi abitati. Lo chalet, che sorge a pochi passi dalla colonia dei salesiani di Torino, è lo stesso che aveva ospitato gli ultimi due – dei dieci totali – soggiorni trascorsi in Valle da Giovanni Paolo II. Ad accoglierlo sarà ancora il sindaco Osvaldo Naudin, ospite di tutte e tredici le cosiddette «vacanze papali». Il 26 saranno i fedeli della Valle – negli anni scorsi sono stati settemila – a salire fino al campo sportivo confinante con lo chalet, per salutare il Papa all’antivigilia della sua partenza. “F ac emo bene adesso c h’avemo tempo” FRA’ ALBENZIO Domenica 14 giugno 2009 N. 230 ORARIO DELLE SANTE MESSE festive: 7- 8 - 9 - 10 - 11,15 - 12,30 -17,30-19 feriali: 7 - 8 - 9 - 10 - 18,30 Domenica 14 giugno SS. Corpo e Sangue di Cristo Es 24,3-8; Sal 115 (116); Eb 9,11-15; Mc 14,12-16.22-26 Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue. Lunedì 15 giugno S. Germana 2 Cor 6,1-10; Sal 97; Mt 5,38-42 Io vi dico di non opporvi al malvagio. Martedì 16 giugno S. Aureliano 2 Cor 8,1-9; Sal 145; Mt 5,43-48 Am at e i vost r i nem ici. Mercoledì 17 giugno S. Ranieri 2 Cor 9,6-11; Sal 111; Mt 6,1-6.16-18 Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Giovedì 18 giugno S. Gregorio 2 Cor 11,1-11; Sal 110; Mt 6,7-15 Pregate dunque così. Venerdì 19 giugno Sacratissimo Cuore di Gesù Os 11,1.3-4.8c-9; C Is 12,2-6; Ef 3,8-12.14-19; Gv 19,31-37 Uno dei soldati gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Sabato 20 giugno Cuore Immacolato di Maria Is 61,10-11; C 1 Sam 2,1.4-8; Lc 2,41-51 Maria serbava tutte queste cose nel suo cuore.