20-33 provinciale a 11

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20-33 provinciale a 11
Provinciale a 11 Coppa Genova
L’UOMO DEL GRANDE SLAM
Beppe Borrone, anima del Sud Ovest
e autore in finale di una doppietta,
alza soddisfatto la Coppa Genova:
è la terza in quattro edizioni del torneo
Testo e foto di Simone Arveda
Impresa
è fatta
Dopo il campionato ecco la coppa
Il Sud Ovest centra il grande slam
C
oppa Genova dal sapore particolare,
quella che Mario Bortolazzi prima e
Beppe Borrone poi alzano al cielo di
Serra Riccò: terza in quattro edizioni del torneo, è la
prima vinta in accoppiata con il campionato, ultimo
sfizio di una formazione - il Sud Ovest - per cui
vincere non è più, e forse non lo è mai stato, un
problema.
Festa biancoblu, allora, e briciole al Marsiglia,
giunto in finale scarico (i gialloverdi tenevano
molto di più alla due finali a 7 disputate nei due
week-end precedenti), e protagonista di una gara
onesta, ma segnata, quasi sino in fondo. Quasi,
perché quando Alvarado e Gherardi hanno già
colpito e gli stimoli vanno a farsi benedire, allora
Borrone può andarsi a prendere in prima persona
quella gloria assaggiata spesso dalla panchina,
rendendo il punteggio la storia di una passeggiata.
Il 5-0 con cui va in archivio la finale, stesso finale
strappato alla Pedemontana in campionato, è figlio
delle disattenzioni difensive del Marsiglia. Che non
comincia male, ma deve ben presto arretrare di
fronte alle avanzate del Sud Ovest (privo di
Lombardo e Murgita, ma con Pedone, Bortolazzi e
Picasso: mica chiacchiere). Al 7’ è proprio l’ex
centrocampista del Genoa Bortolazzi a scheggiare
il palo alla destra di Sanna con una bella conclusione dalla lunga distanza, mentre al 16’ tocca ad
Alvarado farsi pericoloso: Castoro lo libera
tagliando tutta la difesa, lui stoppa ma sull’uscita
del portiere mette a lato. E’ il preludio al gol, che
arriva dopo neanche un minuto. Bortolazzi inventa
per Gherardi in mezzo all’area, stop di petto e girata
- in anticipo sul marcatore - che non lascia via di
TRE FACCE PER CINQUE GOL: SUD OVEST CAMPIONE
Beppe Borrone, Tito Gherardi e Aldo Alvarado: sono loro
i protagonisti della finale di Coppa Genova vinta sul Marsiglia
Gherardi e Alvarado sono imprendibili,
Sanna fa quel che può ma il Marsiglia crolla
DOPPIA COPPIA Tito Gherardi e Aldo Alvarado, i migliori in campo
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scampo a Sanna: 1-0, la partita prende la piega
prevista.
Il Marsiglia non crolla subito, prova a riorganizzarsi ma gioca troppo in orizzontale e mai faccia alla
porta avversaria, con Di Molfetta troppo solo per
poter creare qualche problema a Dolce e compagnia difensiva; logico che il Sud Ovest ne approfitti,
con Gherardi che quasi allo scadere del primo
tempo pesca Alvarado solo in area, tocco vincente
sul movimento di Sanna e 2-0 che, a un passo
dall’intervallo, chiude di fatto la partita.
Ripresa: nel Marsiglia ci sono Lucagrossi e
Personelli (fuori Trapasso e Oliveri), nel Sud Ovest
Cerioli fa spazio a De Martino. Il primo guizzo è
gialloverde, con Tarantino che parte da metà
campo, semina per strada tre avversari e arriva fino
al limite dell’area per conquistarsi una punizione
interessante assai: la calcia Personelli, e la conclusione - lenta e alta - è da dimenticare. La risposta
dei campioni del Provinciale non si fa attendere, ed
è di quelle da brividi: Bortolazzi chiama Sanna al
miracolo, da fuori area, quindi - sul corner che ne
nasce - Pioli salva sulla linea dopo un colpo di testa
di Gherardi che sembra già gol.
Si capisce che il Sud Ovest ne ha di più, poche
balle. La partita ha già detto quel che doveva dire, il
risultato è sistemato e le forse al Marsiglia
cominciano a mancare. Spazi che si allungano,
difesa più alta, disattenzioni: e allora Alvarado
restituisce il favore a Gherardi e lo mette in beata
solitudine davanti a Sanna per il diagonale che
La finale in pillole
ALVARADO-GHERARDI
COPPIA D’ORO
SUD OVEST
5
G.A. MARSIGLIA 0
Reti: 17’ pt Gherardi, 29’ pt Alvarado; 13’ st Gherardi, 27’ st e 30’ st
Borrone
Sud Ovest: Valverde, Dolce, Castoro, Di Molfetta G., Picasso,
Bortolazzi, Pedone, Longo (14’ st Borrone), Alvarado, Cerioli (1’ st
De Martino), Gherardi. All. Borrone
G.A. Marsiglia: Sanna, Schenone, Taddeo, Pioli, Trapasso (1’ st
Lucagrossi), Oliveri (1’ st Personelli), Grassi, Tarantino, Ricci, Pastorelli
(8’ st Sampietro), Di Molfetta D. (8’ st Caselli). All. Magnetto
Arbitro: Paparella
Assistenti: Acquapendente e Sanchez
L’UOMO-PARTITA
Tito Gherardi (Sud Ovest). In girata sigla il vantaggio, poi ispira
per il raddoppio di Alvarado. Centravanti tecnico e col fiuto del
gol, trova la seconda rete personale quando il compagno, anche
lui in gran serata, gli ricambia l’assist.
ARBITRI&MOVIOLA
ammazza definitivamente la finale. 3-0, al 13’ della
ripresa la Coppa è già assegnata.
Resta poco altro, ma Borrone (entrato subito
dopo il gol al posto di Longo, padrone della fascia
destra) ha voglia di giocare e segnare: prima sfiora
il palo con un bel destro al volo, poi colpisce in
fotocopia al 27’ e al 30’, infilandosi nelle voragini
che il Marsiglia ha giocoforza lasciato. 5-0,
insomma, e terza Coppa Genova in quattro
edizioni: ma quel che più conta, prima in coppia col
campionato. Grande Slam, signori.
(Gaia Michelotti) Partita senza particolari spunti di riflessione e
direzione equilibrata, aiutata da due squadre corrette. Buona la
collaborazione con gli assistenti, Simone Acquapendente (voto
6.5), 18 anni, premiato miglior giovane della Sezione Aics e
Gabriel Sanchez (voto 6.5), capaci entrambi di interpretare le
situazioni di fuorigioco al meglio. Vedono giusto arbitro e
assistente quando assegnano fuori area (e non dentro) un fallo a
favore del Marsiglia, così come è bravo l’arbitro, Gianni
Paparella (voto 6.5, foto sotto), nell’accordare la norma del
vantaggio nelle varie azioni di gioco (nonostante le immotivate
proteste della panchina del Marsiglia).
Borrone entra e
firma una doppietta:
poi va ad alzare
la coppa nel cielo
di Serra Riccò
DUELLO A CENTROCAMPO Fabio Tarantino, tra i migliori
del Marsiglia, e Gregorio Grassi contendono il pallone a Mauro Longo,
esterno destro del Sud Ovest autore di un’ottima prestazione
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Le interviste > G.A. Marsiglia
Trapasso, una finale senza storia
Due finali su tre sono andate a farsi benedire, ma quella che più contava - il Trofeo Campioni, rivinto dopo l’exploit dell’anno passato - è andata
come doveva. Paolo Trapasso, colonna del Marsiglia, incentra su quella la stagione gialloverde.
Una finale senza storia. «Nonostante tutto è stata una stagione positivissima - spiega Trapasso, mentre Borrone si scatena e firma quarto e
quinto gol della finale di Coppa Genova -. Questa partita ha poca storia, contro i campioni non c’era possibilità e direi che abbiamo anche tenuto
abbastanza bene, nonostante il punteggio alla fine dica il contrario...».
Il rimpianto. Il Trofeo Campioni, però, è in bacheca. Torneo breve, intenso, difficile forse non come la Divisione A ma di un’importanza cruciale:
primo, è la Champions League dell’Aics; secondo, regala un posto ai Nazionali di calcio a 7. «E noi infatti ci tenevamo moltissimo - ammette ancora
Trapasso -, volevamo vincerlo e ai rigori ce l’abbiamo fatta. Certo, resta il dispiacere per le altre due finali chiuse male... Soprattutto quella col
Resto del Mondo, in Divisione A: li avevamo già battuti e potevamo farlo ancora, ma eravamo un po’ a corto di uomini per infortuni vari ed è
andata com’è andata...».
La scheda dei campioni
La scheda della finalista
SUD OVEST
G.A. MARSIGLIA
Dirigenti: Giancarlo D’Andria, Giuseppe Borrone
Tesserati: Aldo Alvarado, Bruno Beltrame, Giuseppe Biancato,
Simone Biancato, Giuseppe Borrone, Mario Bortolazzi,
Pierpaolo Bossi, Enrico Cafiero, Andrea Castoro, Giancarlo
Cerioli, Leone Cipani, Stefano Conti, Stefano Costa, Giancarlo
D’Andria, Roberto De Martino, Matteo Di Giorgio,
Nicola Di Giorgio, Gianfranco Di Molfetta, Alessio Dolce,
Fabio Farinata, Gaetano Ferrante, Maurizio Fiandra,
Giuseppe Formisano, Tito Gherardi, Roland Kasa,
Attilio Lombardo, Mauro Longo, Roberto Mancini, Massimo
Manzoni, Maurizio Moretti, Roberto Murgita, Marco Nappi,
Paolo Paganini, Francesco Palmieri, Francesco Pedone,
Mauro Picasso, Alessio Saracco, Matteo Scala,
Antonio Silvestri, Vincenzo Torrente, Hector Valverde,
Angiolo Veroli, Simone Zaffiri, Massimiliano Zichichi, Giuseppe
Zimbaro
Albo d’oro: 4 titoli Provinciale a 11 (1999/00, 2000/01, 2004/05,
2005/06), 2 Coppe Disciplina (2004/05, 2005/06), 1 Trofeo Italia
(1997), 3 Coppe Genova (2002/03, 2003/04, 2005/06), 1 titolo
Divisione C (1995/96)
Dirigenti: Fabio Ricci, Paolo Trapasso
Tesserati: Michele Avanzino, Marco Barbieri, Roberto Barozzi,
Fabrizio Bocchinu, Luca Bocciardo, Stefano Bottazzi, Michele
Caracciolo, Renzo Caselli, Bruno Cavalcoli, Francesca Ceotto, Michele
Cirrincione, Marcos Cortez Arcos, Veno Cravino, Nicola De Martini,
Daniele Di Molfetta, Sergio Ferrando, Angelo Gabriele, Roberto Gatti,
Gregorio Grassi, Simone Guerrini, Riccardo Guido, Kalid Hssinon,
Andrea Jat, Romy Ivan Lucagrossi, Oriano Magnetto, Michele
Mastandrea, Federico Mario Morando, Fabio Musoni, Marco Napelo,
Giorgio Nicora, Marco Oliveri, Stefania Ottonelli, Michele Pastorelli,
Davide Personelli, Paolo Pioli, Roberto Piombo, Dario Quagliaroli,
Fabio Ricci, Marco Ricci, Giuseppe Rossini, Roberto Sampietro, Luca
Sanguineti, Luciano Sanna, Antonino Santoro, Alessandro Savio,
Giorgio Schenone, Ettore Serra, Lorenzo Taddeo, Fabio Tarantino,
Stefano Tarantino, Marco Tarozzi, Emanuele Terrile, Mattia Terrile,
Marco Testore, Alessio Tori, Manlio Torri, Paolo Trapasso, Renzo
Venturi, Matteo Zampardo
Albo d’oro: 1 titolo Divisione A (2004/05), 1 titolo Divisione B (1999/
00), 1 titolo Divisione C (1998/99), 2 Trofei Campioni (2004/05, 2005/
06), 1 Primavera Missing (2002), 1 Coppa Liguria (2001/02)
Coppa Genova: storia di una stagione
NEW REDS A UNDICI METRI DAL MIRACOLO
con il Circolo dei Trenta che passa battendo il Ligorna); nel girone D
Formula semplice per la quarta Coppa Genova, manifestazione
triplo 1-1 fra Az Sporting, Mediolevante e Prà Palmaro, con la Coppa
parallela al campionato a undici. Diciotto squadre al via, sei
Disciplina che premia l’Az.
triangolari: ai quarti le prime
Ai quarti nessuna sorpresa: il
più le due migliori seconde.
Sud Ovest strapazza il Green
Il Sud Ovest, vincitore nelle
Line (6-1), la Pedemontana
prime due edizioni e finalista
passa a tavolino con il Circolo
(ko ai rigori con l’Olimpic) un
dei Trenta e il Marsiglia vince 3anno fa, insegue la terza
1 con l’Az Sporting; solo i rigori,
affermazione nel girone A:
invece, premiano i New Reds
subito uno 0-0 a sorpresa col
contro il Castagna. Rigori anche
Campus, che aveva impattato
per le due semifinali, e se tra
(2-2) con la Real Superba, poi il
Pedemontana e Marsiglia
4-0 che vale la qualificazione.
l’equilibrio poteva anche starci
Negli altri raggruppamenti
(1-1, poi passano i gialloverdi)
passano la Pedemontana
sono i New Reds a stupire,
(prima a quota 4 nel girone B
FINALISTA
DELUSA
Il
Marsiglia
secondo
classificato
trascinando il favoritissimo Sud
su Asla e Real Sestri), i New
Reds (punteggio pieno nel C sul
Castagna, qualificato grazie al successo sul Gaeta), il Marsiglia (E,
vittorie contro Blue Devil’s e Olimpic) e il Green Line (F, due successi
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Ovest fino al dischetto - dove il
miracolo non avviene. Sud Ovest-Marsiglia, quindi, e come in
campionato non c’è storia: il grande slam è cosa fatta.
PASSATO, PRESENTE E FUTURO
In posa con la Coppa: Marco Nappi,
ex Genoa, già tesserato e disponibile
per la prossima stagione; Pierpaolo Bossi,
lo sponsor; Beppe Borrone, anima storica
del Sud Ovest; Ciccio Pedone, ex Samp,
colonna del centrocampo
Le interviste > Sud Ovest
«Senza retorica, per Nicola»
Tito Gherardi dentro al Sud
Ovest c’è da un bel po’ di anni.
Ha giocato anche in Categoria,
poi è passato all’Aics per rifiatare
continuando a godersi le gioie
del calcio e delle serate tra amici.
Discorsi ne ha sempre sentiti,
eccome, su quei fenomeni che Borrone
trascina dentro all’avventura; ne ha sentiti
talmente tanti da non farsene un problema,
trovando la chiave per vederla sotto un’altra
luce. «Questi sono giocatori di un altro livello,
siamo tutti d’accordo - spiega tranquillo, a
fine gara -, ma non credo affatto sia un
problema averli qui. Per noi tutto è più facile,
ma col passare degli anni mi sono fatto l’idea
che anche per gli avversari sia un piacere
trovarsi di fronte, in campo, gente come
Torrente, o Lombardo, Pedone e tutti gli
altri».
un dato di fatto - ammette,
seduto e rilassato sulla panchina
del campo di Serra Riccò -, ma
non è stato così semplice
arrivare in fondo a tutte e due le
competizioni. Aver centrato
l’accoppiata è una cosa che ci
rende felici, ovvio, ma la cosa che più mi ha
fatto piacere è stato proprio notare questa
crescita nel livello delle avversarie. Vincere
alla fine non è così importante, però è
divertente».
«Siamo felici, ma lui
era un ragazzo d’oro
e ci manca davvero»
Il piacere è tutto mio. Vero, è
opinione diffusa. Avere come
avversario uno che la domenica si
andava a vedere allo
stadio fa un effetto
strano, dà quasi euforia. Genoa o Samp non
conta, è il piacere di vedere da vicino come
gioca un professionista. Ma alla fine della
fiera, si gioca per vincere - almeno, quella è
l’idea di partenza - e al Sud Ovest la cosa
riesce molto, molto più facile che a tutte le
altre squadre: quarto titolo nel Provinciale a
11 (come la Polis e nessun’altra), terza Coppa
Genova e prima accoppiata per una stagione
unica e da ricordare. Gherardi sorride,
la doppietta in finale l’ha messo
di buon umore: «Che
fossimo i favoriti è
Una dedica particolare. L’annata del Sud
Ovest, così felice sul piano dei risultati e
degli obiettivi raggiunti, è stata segnata da
una tragedia: la morte, in un incidente
stradale, di Nicola Di Giorgio, vigile urbano e
compagno di squadra di Gherardi. Che lo
ricorda col cuore in mano: «Non voglio fare
della retorica - precisa -, alla fine queste
sono partite di calcio e finiscono tutte
sul campo, non è nemmeno giusto
mischiarle con altre cose. Però quel
che è successo a Nicola ci ha
segnato profondamente, e ho
voglia di ricordarlo così,
dedicando queste nostre
vittorie a lui, a suo fratello
Matteo e alla sua famiglia. Era un
ragazzo d’oro, e ci manca davvero».
SORRISO DA CAMPIONI
Tito Gherardi, felice dopo la doppietta
e la conquista della Coppa, decide di portarsi a casa
il tabellone celebrativo
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