Consi ionale - Leggi regionali

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Consi ionale - Leggi regionali
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REGIONEDELVUMBRIA
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Consi
ionale
Atti Consitiari
VII LEGISLATURA
ATTO
P ROPOSTA
DI
ATTO
N. 50
AMMINISTRATIVO
di iniziativa del Consigliere Pacioni
“Ulteriore integrazione della deliberazione consiliare n. 647 del 1 o marzo 1999
- Piano Sanitario regionale 1999/2001”
Depositato alla’ Presidenzadel Consiglio regionale il 26.6.2000
Trasmessoalla 111CommissioneConsiliare Permanenteil 26.6.2000
Premessa
L’ambito di intervento della Dietetica è rivolto sia a livello territoriale che a
livello ospedaliero.
L’attività di Dietetica e Nutrizione clinica nella Regione Umbria presentaaspetti
importanti perché nel Piano Sanitario Regionale 1999-2002 l’alimentazione è
uno degli obiettivi primari della salute, ed è volta a promuovere comportamenti e
stili di vita, a contrastare le patologie rilevanti, a migliorare il contesto
ambientale e ad accentuarela tutela dei soggetti deboli, e quindi è in linea con il
Piano sanitario Nazionale; tuttavia non vi è ancora una normativa per quanto
riguarda problemi di enorme rilevanza sociale come l’obesità e la nutrizione
artificiale.
Le due Aziende Ospedaliere Regionali sono dotate di servizi di Dietetica e
Nutrizione Clinica a struttura complessa, rappresentati per Perugia dall’unita
Operativa Autonoma Servizio Dietetico Centro Autidiabetico e per l’Azienda
Ospedalieradi Temi dal Modulo Dipartimentale di Dietetica e Autidiabetico.
Per quanto riguarda le Aziende Sanitarie Locali sia nei Distretti che negli
Ospedali che ad esseafferiscono, esistono solo funzioni parziali di nutrizione e
non di servizi strutturati.
Obiettivo
Obiettivo strategico per la Regione Umbria nel triennio 2000-2002 deve essere
quello di ridurre la prevalenza e la gravita della mahrutrizione, di ottimizzare la
nutrizione artificiale ospedaliera e domiciliare, di ottimizzare la prevenzione, la
cura e l’inserimento sociale degli obesi.
Gli obiettivi operativi devono essere:
l
Sviluppo e coordinamento della rete di servizi di dietetica e nutrizione clinica
esistenti
l
Adeguamento degli
e delle strutture dei Servizi di Dietetica.
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Presenzadei Ser&i di Dietetica nei Distretti e negli Ospedali
l
Individuazione e validazione di un sistemadi indicatori di attività e qualità.
Funzione dei Servizi di Dietetica e Nutrizione Clinica.
Per lo svolgimento delle funzioni sottoelencatei Servizi di Dietetica e Nutrizione
Clinica devono esserecomposti da personalemedico, dietistico, infermieristico e _
amministrativo.
1) Funzioni Ospedaliere
Responsabilità organizzativa dei menu e controllo dell’adeguatezzadel vitto
ordinario per quanto riguarda la cucina generale
Controllo deIla cucina dietetica e gestione di diete speciali
Consulenze specialistiche per degenti e gestione diretta della loro
alimentazione (orale, enterale,parenterale)
Riferimento per la nutrizione artificiale ospedalieraattraversola elaborazione
di linee guida e protocolli, scelta e controllo die prodotti in collaborazione
con la farmacia.
Riferimento per la prevenzione diagnosi e terapia della maluutrizione
ospedaliera e delle patologie con indicazione ad interventi dietetico
nutrizionali - gestione dei posti letto di degenzaordinaria elo di day hospital
per la diagnosi e la cura per la grave malnutrizione per eccesso(obesità)e per
difetto (anoressia,disturbi del comportamento alimentare e malnutrizione da
patologia organica) e delle patologie a prevalente componentenutrizionale riferimento per la valutazione e la gestione complessivadei grandi obesi e dei
pazienti con l’indicazione a nutrizione artificiale domiciliare.
2) Funzioni territoriali
e domiciliari
1 servizi Dietetica e Nutrizione Clinica sono responsabili dell’individuazione studio - addestramentodei pazienti in nutrizione artificiale della gestione del
follow-up.
3) Attività di supporto nutrizionale per i soggetti affetti da
immunodeficienza acquisita
4) Funzioni ambulatoriali
Gestione di ambulatori specialistici per la cura e la prevenzione di patologie ad
elevata prevalenza, quali diabete, obesità e iperlipemia o malattie in cui la dieta
rappresentauno dei cardini della terapia (disturbi del comportamentoalimentare,
malattia celiaca ecc.).
5) Prevenzione
Atti di prevenzione in ambito alituentare
Azione di informazione sugli alimenti e sulle diete
i
Criteri organizzativi per la nutrizione artificiale
La nutrizione artificiale può essereeffettuata a domicilio consentendo,oltre un
vantaggio sanitario per il paziente, un vantaggio economico mediante la
riduzione del numero dei ricoveri ospedalieri e la durata dei ricoveri stessi, il
numero e la gravita delle complicanze.
In pratica si stabilisce che:
1) le aziende sanitarie locali sono autorizzate ad includere nei programmi di
assistenzadomiciliare integrata o di spedalizzazionedomiciliare, la N.A.
2) la N.A. domiciliare può essere attivata in via temporanea o permanente
quando non sia possibile la nutrizione spontanea orale in tutte le forme
morbose con compromissionenutrizionale.
Criteri organizzativi per la grande obesità
In linea con quanto previsto dal PSN e dal PSR andrauno previsti interventi
integrati in questo settore.Inizialmente vi è la necessitadi individuare:
l
Percorsi adeguati
l
lineeguida
l
protocolli
A tal fine sono individuati:
1) Due centri di riferimento regionale presso:
a) Azienda OspedalieraTemi Modulo di Dietetica e Antidiabetico
b) Azienda Ospedalieradi PerugiaServizio Dietetico
2) Compiti dei centri di riferimento sono:
a) aggiornamentoprofessionaledel personaledei Centri per 1’Obesità
b) monitoraggio dei grandi obesi
c) vigilanza sulla corretta applicazione delle linee guida per trattamenti
aggressivi quali la chirurgia
d) programmare interventi educativi nutrizionali rivolti alla popolazione
(scuole, luoghi di lavoro ecc.)