Ciccarelli - Arpa Umbria
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Ciccarelli - Arpa Umbria
DETERMINAZIONE DELL’ATP IN BIOLUMINESCENZA METODO DI SCREENING PER IL CONTROLLO MICROBIOLOGICO DELLE ACQUE PROFONDE Dr.ssa E.Ciccarelli Laboratorio Dip. Perugia ARPA UMBRIA SCOPO DELLA SPERIMENTAZIONE Scopo dello studio è stato quello di valutare il possibile utilizzo di indicatori di contaminazione microbiologica, proposti da IRSA-CNR, nella sorveglianza del rischio di inquinamento degli acquiferi e di verificare l’applicabilità di tali metodologie analitiche più rapide direttamente in situ. ATTIVITA’ SPERIMENTALE Determinazione del contenuto globale di microrganismi presenti nelle acque profonde mediante misura dell’ATP con il metodo bioluminometrico. Determinazione sugli stessi campioni dei parametri microbiologici con i metodi colturali tradizionali. Comparazione secondo criteri statistici dei risultati ottenuti. PERCHE’ L’ATP? L’ATP è una molecola presente in tutti le cellule metabolicamente attive , siano di origine procariotica che eucariotica, in quanto fornisce l’energia necessaria per le diverse attività cellulari .La misura dell’ATP è utilizzata pertanto come indicatore del contenuto di cellule vitali presenti in una determinata matrice. PRINCIPIO DEL METODO La misura dell’ ATP presente nelle cellule batteriche, concentrate mediante filtrazione su membrana, viene determinata utilizzando l’enzima luciferasi di lucciola, che catalizza in modo specifico l’idrolisi dell’ATP. La quantità di luce prodotta da questa reazione enzimatica è direttamente proporzionale alla quantità di ATP presente nel campione ed è misurata con un luminometro. APPLICAZIONI La determinazione dell’ATP trova applicazione nel controllo di qualità nell’ industria alimentare, farmaceutica e cosmetica, nel monitoraggio dell’igiene degli impianti e della qualità delle materie prime. E’ stato proposto un metodo APAT IRSA-CNR (9030) che prevede la misura dell’ATP ai fini della valutazione della biomassa totale in ambienti acquatici. L’attivita’ sperimentale è stata svolta su campioni di acque sotterranee prelevati in 2 aree del reticolo di monitoraggio regionale.Gli acquiferi controllati microbiologicamente per tale progetto sono caratterizzati da una qualità delle acque piuttosto scadente a causa dell’elevato impatto antropico presente in tali aree. CONCA EUGUBINA MEDIA VALLE DEL TEVERE Sono state eseguite 3 campagne di prelievo : la prima nel 20002001(solo Conca Eugubina) la seconda nel 2003 e l’ultima nel 2005. I campioni esaminati sono stati complessivamente 65. Per alcuni campioni la misura dell’ATP è stata eseguita sia in campo che in Laboratorio. MATERIALI E STRUMENTAZIONE ¾LUMINOMETRO (Pallchek-PALL) ¾Funnel sterili da 0.45μm ¾Reagenti per estrazione ATP ¾Complesso enzimatico luciferina/luciferasi ¾Soluzione di riferimento di ATP ¾Pipette con volume regolabile ¾Materiale monouso sterile: puntali-spatole-supporti-vials-pinzette-provetteguanti ¾Frigorifero (2-8°C) ¾Acqua distillata sterile ¾Pompa e beuta da vuoto ¾Bottiglie sterili PROCEDURA OPERATIVA 9 Prelievo dei campioni in condizioni di sterilità(APAT IRSA-CNR Met 6010 Man 29/03) 9 Trasporto e conservazione a 4-10°C 9 Taratura strumento(Curva ATP standard) 8,00000 RLU 6,00000 y = 0,9753x - 0,5683 R2 = 0,9974 4,00000 2,00000 0,00000 0,00000 1,00000 2,00000 3,00000 4,00000 5,00000 6,00000 7,00000 8,00000 ATP 9 Controllo materiali e reattivi (ATP standard-acqua distillata sterile) 9 Filtrazione di un’aliquota del campione su membrana con funnel sterili 9 Posizionamento della membrana con pinzette sterili su apposita piastra con supporto 9 Estrazione dell’ATP intracellulare (aggiunta Extractant) 9 Aggiunta complesso enzimatico luciferina/luciferasi reazione di bioluminescenza ATP + O2 + D-luciferina + luciferasi ossiluciferina +AMP +CO2 + LUCE 9 Misurazione emissione luminosa in RLU(Unità di Luminescenza Relative) e registrazione dei dati su apposita scheda di campo SCHEDA REGISTRAZIONE DATI BIOLUMINOMETRO IN CAMPO Progetto: Progetto APAT 99 Unità Ambientale: Pozzo Localizzazione___________________________________________________________________ Comune_________________________________________________________________________ Cod. __________________________ Cod. LIMS___________________________________ Reattivi ricostituiti il: ATPreagent Exstractant KitATPStandard Controlli: Piastra= RLU…………………………………………………………………………(<20RLU) Piastra+ Supporto = RLU……………………………………………………………(<20RLU) Piastra+ Supporto+ Exstractant100μl + ATPReagent100μl=RLU……………………………(<80RLU) Controllo Negativo con lettura su membrana (Acqua MilliQ sterile 100ml +100ml di lavaggio+ Exstractant150μl+ ATPReagent100μl): RLU……………………………. ……………………………………………..(<150RLU) Controllo Positivo (ATP):ATP non dil. RLU = 1°dil. RLU = 2°dil. RLU = 3°dil. RLU = 4°dil. RLU = 5°dil. RLU = 6°dil. RLU = CAMPIONE I° replica RLU……………………………………………………………………….. CAMPIONE NOTE: II° replica RLU………………………………………………………………………. DATA________________________ORA__________________________________N°_____________ Operatori:_____________________________________RAPP. DI PROVA N°____________________ 9 Semina secondo per il acque campioni per esame colturale metodi utilizzati normalmente controllo microbiologico delle PARAMETRI MICROBIOLOGICI DETERMINATI CON METODI COLTURALI CARICA MICROBICA A 37° (UFC/ml) CARICA MICROBICA A 22° (UFC/ml) COLIFORMI TOTALI (UFC-MPN/100ml) COLIFORMI FECALI (UFC/100ml) ENTEROCOCCHI Escherichia coli (UFC/100ml) (MPN/100ml) I metodi di riferimento utilizzati ( Rapporti ISTISAN, APAT IRSA-CNR, UNI EN ISO ) prevedono per la determinazione dei microrganismi indicatori di inquinamento (coliformi totali, coliformi fecali, enterococchi e Escherichia coli ) la tecnica delle membrani filtranti (MF) e dei tubi multipli (MPN) e per il conteggio della carica microbica la tecnica dell’inclusione su agar. 9 Elaborazione dati e comparazione dei valori di RLU ottenuti con i dati microbiologici Confronto fra Cariche microbiche e i valori di RLU Correlazione CB 37°C/RLU 1,0E+06 1850 6,0000 1650 5,0000 1,0E+04 4,0000 1450 1250 RLU 1050 3,0000 850 650 y = 0,4894x + 4,0416 R2 = 0,6041 2,0000 1,0E+03 1,0E+02 1,0E+01 1,0000 450 250 50 0,0000 0,0000 1,0E+00 0,5000 1,0000 1,5000 2,0000 UFC/ML 1,0E+05 2,5000 -150 RLU CB 37°C CB 22°C Il metodo bioluminometrico utilizzato per la determinazione dell’ATP è risultato dal punto di vista operativo: ¾Di facile applicazione ¾Rapido rispetto ai metodi tradizionali (circa 30min. a campione ) ¾Strumentazione richiesta non ingombrante e facilmente trasportabile con alimentazione a batteria ¾Eseguibile anche in campo (laboratorio mobile fornito di frigorifero 2-8°C e di un piano di appoggio che possa essere sottoposto a pulizia/disinfezione) ¾ Costo reattivi circa 11€ ad analisi LABORATORIO MOBILE RISULTATI E DISCUSSIONE I risultati ottenuti sono stati sottoposti ad analisi statistica mediante l’applicazione del test di correlazione. Grafici di correlazione Carica microbica 22°C/ ATP Carica microbica 37°C/ ATP dati relativi a 64 campioni dati relativi a 64 campioni 2000 2000 y = 9E-05x + 61,129 1500 2 R = 0,0774 1000 500 ufc/ml ufc/ml 1500 y = 0,0001x + 151,03 R2 = 0,114 1000 500 0 0,0E+00 1,0E+06 2,0E+06 3,0E+06 4,0E+06 5,0E+06 6,0E+06 0 0,0E+00 1,0E+06 2,0E+06 3,0E+06 4,0E+06 5,0E+06 6,0E+06 RLU RLU 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 Coliformi fecali/ ATP dati relativi a 61 campioni dati relativi a 61 campioni 500 y = -9E-05x + 339,77 2 R = 0,006 ufc/100ml ufc/100ml Coliformi totali/ ATP 400 y = 4E-06x + 16,592 300 R = 0,0027 2 200 100 0 0,0E+00 1,0E+06 2,0E+06 3,0E+06 4,0E+06 5,0E+06 6,0E+06 0,0E+00 1,0E+06 2,0E+06 3,0E+06 4,0E+06 5,0E+06 6,0E+06 RLU RLU Escherichia coli /ATP 25 20 15 10 dati relativi a 24 campioni dati relativi a 48 campioni 140 120 y = -0,00000x + 1,86571 2 R = 0,00001 5 0 ufc/100ml MPN/100ml 35 30 Enterococchi /ATP 100 y = -5E-07x + 8,5641 80 R = 0,0004 2 60 40 20 0,0E+00 5,0E+04 1,0E+05 1,5E+05 2,0E+05 2,5E+05 3,0E+05 3,5E+05 4,0E+05 4,5E+05 RLU 0 0,0E+00 1,0E+06 2,0E+06 3,0E+06 4,0E+06 5,0E+06 6,0E+06 RLU I valori di luminescenza (RLU) ottenuti per le acque sotterranee controllate con il metodo bioluminometrico non sono risultati correlabili in maniera significativa con i parametri microbiologici ricercati, neanche con la conta dei batteri mesofili e termofili. L’assenza di correlazione può essere spiegata tenendo conto sia dell’ aspecificità che caratterizza la misura dell’ATP sia delle caratteristiche dei metodi colturali. Infatti il metodo bioluminometrico rileva una risposta biologica complessiva mentre i metodi colturali , anche quelli meno selettivi, come quelli utilizzati per la carica a 37 e 22°C, permettono di evidenziare non tutti i microrganismi presenti, ma solo quelli per i quali le condizioni ambientali da noi selezionate (temperatura, composizione terreno, tempi di incubazione ecc…) risultano ottimali. Nell’interpretazione di tali risultati c’è da considerare inoltre che il contenuto di ATP estratto risulta dipendente non solo dalla concentrazione numerica della flora microbica presente nella matrice acquosa, ma anche dalla sua composizione. Infatti i parametri microbiologici (CB 37°,CB 22°,CT,CF) che sono stati correlati con i valori di RLU, rappresentano gruppi eterogenei di microrganismi aerobi e anaerobi facoltativi , costituiti da specie con differenti capacità metaboliche e quindi con una diversa capacità di produrre ATP. Questo può contribuire a spiegare i diversi casi riscontrati durante tale sperimentazione, in cui a valori luminometrici paragonabili sono corrisposte concentrazioni di cariche microbiche differenti. In questo grafico relativo al confronto dei dati di ATP (RLU) con i valori delle cariche microbiche ottenuti per i pozzi monitorati nel 2005, è possibile osservare infatti, come a valori di luminosità dello stesso ordine di grandezza corrispondono ampie oscillazioni dei conteggi della carica a 37°C e a 22°C (ai 14 valori di RLU dell’ordine di 104 corrispondono valori di carica microbica che oscillano da 1 a 1840ufc per quella a 37°C e da 6 a 1780ufc per quella a 22°C ). Confronto fra Cariche microbiche e i valori di RLU 1,0E+06 RLU CB 37°C CB 22°C 1,0E+05 1800 1600 RLU 1200 1000 1,0E+03 UFC/ML 1400 1,0E+04 800 1,0E+02 600 400 1,0E+01 200 EU 2 C EU 13 C EU 15 C EU 16 C EU 21 C EU 22 C EU 11 C EU 18 C EU 6 C EU 19 M V T1 5 M V T1 4 M V T1 6 M V T1 7 M V T2 4 C T1 6 M TV 18 M TV 19 M V T2 0 M V T2 1 M V T2 3 M TV 27 M V M V M V T1 3 0 T1 2 1,0E+00 L’assenza di una correlazione statisticamente significativa non ha permesso pertanto di individuare valori di luminescenza (RLU) ai quali possano essere associate concentrazioni microbiche ben definite, utilizzabili per discriminare il grado di contaminazione degli acquiferi e individuare situazioni di rischio. CB 37°C /Coliformi totali CB 37°C/Coliformi fecali CB37°C/Enterococchi 500 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 150 400 y = -0,0837x + 443,88 y = -0,0042x + 22,59 300 2 R = 0,0005 y = -0,0048x + 9,8569 100 2 R = 0,0003 200 2 R = 0,0042 50 100 0 0 0 500 1000 1500 0 2000 500 1000 1500 2000 0 500 1000 1500 2000 Le considerazioni fatte per i dati ottenuti per l’ATP con il metodo bioluminometrico valgono anche per gli indicatori microbiologici aspecifici determinati con metodi colturali , infatti dai grafici di correlazione riportati (dati 2003-2005), si può notare che anche le cariche microbiche a 37°e a 22°C, pur fornendo importanti indicazioni sul contenuto totale di microrganismi e sulle variazioni della qualità dell’acqua non risultano correlate in maniera statisticamente significativa, con nessuno dei tre gruppi specifici di microrganismi utilizzati normalmente per valutare il grado di inquinamento delle acque e la presenza di possibili patogeni. CB22°C/Coliformi fecali CB 22°C/Coliformi totali CB22°C/Enterococchi 500 8000 y = 0,1975x + 392,94 R2 = 0,0036 6000 4000 80 60 400 y = 0,0278x + 15,395 R2 = 0,0166 300 200 2000 40 20 0 100 0 0 0 500 1000 1500 2000 0 500 1000 1500 y = 0,0035x + 5,8673 R2 = 0,0074 2000 0 500 1000 1500 2000 Durante la sperimentazione 24 campioni di acque sotterranee sono stati analizzati in doppio, sia in campo che in laboratorio. I grafici riportati sotto ,evidenziano l’assenza di correlazione significativa fra le due serie di dati luminometrici ottenuti, anche se nel 60% dei casi sono risultati dello stesso ordine di grandezza. Confronto RLU in campo/RLU in laboratorio 3,50E+06 1,0E+07 in campo 3,00E+06 in laboratorio 1,0E+06 RLU Correlazione RLU in campo /in laboratorio 2,50E+06 2,00E+06 1,0E+05 y = 0,1548x + 158887 R2 = 0,089 1,50E+06 1,0E+04 1,00E+06 5,00E+05 1,0E+03 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 2 0 2 1 2 2 2 3 2 4 campioni 0,00E+00 0,0E+00 1,0E+06 2,0E+06 3,0E+06 4,0E+06 5,0E+06 6,0E+06 L’elaborazione dei risultati ottenuti ha permesso di ottenere oltre ad informazioni sulla correlazione del metodo bioluminometrico con i parametri microbiologici tradizionali, alcune utili indicazioni che potranno essere sviluppate ed approfondite da tutti coloro che volessero applicare tale metodo nel controllo delle acque. Valori RLU determinati nelle acque profonde monitorate nelle 3 campagne di prelievo 2001- 2005 2001 2003 2005 10000000,0 1000000,0 RLU/500ml 100000,0 10000,0 1000,0 100,0 VALORI CONTROLLO ACQUA STERILE 9,6E2 4,0E2 3,2E2 10,0 M V T M 12 V T M 13 V T1 M 6 TV M 18 TV M 19 V T M 20 V T2 M 1 V T M 23 TV M 27 V T1 M 5 V T M 14 V T M 16 V T1 M 7 V T2 4 C EU C 1 EU 1 C 2 EU 1 C 7 EU C 8 EU C 10 EU M 14 V T2 6 C EU C 3 EU 6 C EU C 2 EU C 13 EU 1 C 5 EU C 16 EU C 21 EU C 22 EU 1 C 1 EU 1 C 8 EU C 6 EU 19 1,0 pozzi Una prima indicazione è riferita al ”livello di background” individuato analizzando con il metodo bioluminometrico campioni di acqua sterile nelle stesse condizioni operative dei campioni esaminati . In base alla nostra esperienza tale livello è risultato per le misure in campo a < 1000 RLU, infatti i valori medi ottenuti per i controlli negativi nelle tre campagne di prelievo oscillano da 320 a 960 RLU. Tale valore è piuttosto elevato in quanto risente di tutte quelle interferenze ambientali, che in campo risultano più difficili da tenere sotto controllo rispetto al Laboratorio ( valore medio acqua sterile 300 RLU), come la contaminazione delle superfici e dell’aria. Distribuzione dei valori RLU determinati nelle acque profonde monitorate dal 20012005 10000000 4,7 % 1000000 27,7 % RLU/500ml 100000 10000 14,1% 1000 100 81,2 % 53,5 % 0% 10 M V T M 12 V T M 13 V T M 16 V T M 18 V T M 19 V T M 20 V T M 21 V T M 23 V T M 27 V T M 15 V T M 14 V T M 16 V T M 17 V T2 4 C EU C 1 EU C 12 EU 1 C 7 EU C 8 EU C 10 EU M 14 V T2 6 C EU M V 3 T3 0 C EU C 2 EU C 13 EU C 15 EU C 16 EU C 21 EU C 22 EU C 11 EU 1 C 8 EU C 6 EU 19 1 pozzi 2001 2003 2005 Nel grafico sopra, è possibile osservare che tutti i valori di bioluminescenza registrati per i 34 pozzi esaminati, risultano > di 1000 RLU. Tale valore sembrerebbe quindi rappresentare, nella valutazione del grado di contaminazione delle acque sotterranee esaminate il valore soglia inferiore per il metodo bioluminometrico. Si può inoltre notare come la maggior parte dei 64 valori di RLU ottenuti si collocano nell’intervallo fra 10.000 – 1.000.000 RLU (52 campioni pari al 81,2% ) Modesto è invece il numero di campioni per i quali sono stati registrati valori compresi fra 1.000-10.000 RLU (9 campioni 14,1%) e >1.000.000 RLU (3 campioni 4,7%). Ci è sembrato interessante valutare anche la qualità microbiologica complessiva dei campioni analizzati rispetto ai dati luminometrici ottenuti. A tale scopo è stata riportata nella tabella sotto la distribuzione nei diversi range di luminosità dei campioni conformi e di quelli non conformi rispetto ai limiti definiti dal D.L. 31/2001 sulle acque potabili per gli indicatori fecali. Intervalli RLU Da 1.000-10.000 Campioni Non Conformi 1 Campioni conformi 16(51,6%) 13(41,9%) da 100.000-1.000.000 11(35,5%) 11(35,5%) 3 .50% Non conformi 50% 7 da 10.000-100.000 >1.000.000 Conformi 0 L’ampiezza dell’ intervallo (da 10.000 a 1.000.000 RLU) in cui sono collocati la prevalenza dei campioni non conformi(87,1%) e la distribuzione nello stesso intervallo anche della maggior parte dei campioni non fecalizzati (77,4%), conferma la non idoneità di indicatori aspecifici, come la misura dell’ATP , per screening in situazioni di emergenza. CONCLUSIONI In conclusione non si possono che riassumere alcuni punti già evidenziati nel corso della presentazione Il metodo bioluminometrico è risultato rapido di facile esecuzione applicabile anche in campo ma aspecifico Per la sua aspecificità il metodo bioluminometrico per la determinazione dell’ATP è risultato non adeguato per discriminare il grado di contaminazione degli acquiferi e come screening per individuare situazioni di rischio microbiologico. Grazie per l’attenzione Un ringraziamento al personale del Laboratorio e ai collaboratori che hanno permesso la realizzazione della sperimentazione.