Una fiaba di classe per aiutare un bambino i
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Una fiaba di classe per aiutare un bambino i
4ªA Istituto di Borgonovo Una fiaba di classe per aiutare un bambino in difficoltà Insegnanti: Cristina Zacconi e Anna Rullo Tirocinante: Silvia Ballerini Osservazioni occasionali “Peter richiama in continuazione l’attenzione della maestra, mostrando le difficoltà incontrate, interrompendo, senza rispettare i turni di alzata di mano ed in modo agitato…” “…interviene ad alta voce per ribadire che lui ‘non ci capisce niente’. Inoltre continua a dondolarsi con la sedia, si distrae con il compagno e fa cadere sempre tutto dal banco” “…a volte ha degli scoppi di rabbia che spaventano sia i suoi compagni che noi maestre ”. Variabili osservate Sta seduto Si alza dal posto Interviene senza alzare la mano Alza la mano ma non aspetta il consenso dell’insegnante Alza la mano e aspetta il turno Interviene senza alzare la mano Parla da solo a voce alta (commenti) Alza la mano ma non aspetta consenso Disturba facendo versacci Alza la mano e aspetta il turno Fa richieste all'insegnante (senza aspettare turno) Interrompe durante la consegna 93% Lavora in silenzio (durata) 5% 2% Obiettivi ☺ Alzo la mano per intervenire ☺ Aspetto il consenso dell’insegnante per parlare Abbiamo scelto obiettivi piccoli ma significativi per Peter e per tutta la sua classe Divisione della classe in 2 gruppi • alcuni alunni (fra cui Peter) dovevano aumentare la frequenza degli interventi con modalità adeguata • gli altri bambini più silenziosi dovevano aumentare la frequenza degli interventi (comunque adeguati) Tecniche: Drammatizzazione paradossale Circle time Modellamento Role playing Modifica disposizione dei banchi Modifica delle variabili strutturali: disposizione banchi Grazie all’ analisi funzionale, funzionale ci siamo accorte che la disposizione dei banchi (a gruppetti di 4) incoraggiava il comportamento di alzarsi dal posto: posto le insegnanti, girando tra i banchi, spesso non vedevano le mani alzate dei bambini che si trovavano “costretti” ad alzarsi per poter parlare. Abbiamo così modificato l’organizzazione dei banchi in modo da favorire l’interazione faccia a faccia tra alunni e insegnanti. insegnanti Il cartellone dei passi comportamentali Estinzione e rinforzamento differenziale Le maestre si sono sforzate di ignorare gli interventi inadeguati e di rinforzare quelli corretti. Prevenzione della risposta: la paletta, utile per ricordare ai bambini il modo corretto di intervenire Automonitoraggio Ogni alunno aveva una scheda su cui apporre una crocetta ogni volta che interveniva in modo adeguato. Al termine dell’ora le crocette venivano contate e trascritte come numeri sul cartellone. I numeri rappresentavano la “combinazione” per aprire i lucchetti della casetta… Una fiaba per imparare a rispettare le regole Cari amici, siamo gli elfi del bosco. Vi scriviamo perché abbiamo bisogno di aiuto… Abbiamo perso la voce a causa di un incantesimo. La nostra fata Annacrì ci ha spiegato che per aiutarci voi dovrete fare una cosa: quando volete intervenire dovreste alzare la mano per aiutare le parole a salire dal basso verso l’alto. Ve la sentite di aiutarci? Noi elfi del bosco saremo riconoscenti e generosi se ci darete una mano… In cambio vi regaleremo la casetta magica dei tesori. Dietro le finestre e la porta si nascondono premi e sorprese meravigliose per tutti! Noi ci affidiamo a voi, alla vostra amicizia e al vostro impegno. Magici saluti dagli amici elfi. Token economy Ogni bambino ha disegnato il proprio elfo e si è impegnato ad aiutarlo a riacquistare la voce per avere in cambio le chiavi della casetta magica… La casetta dei tesori e il bosco incantato I premi Attività creativa: il mandala delle emozioni 2° premio… giochi in palestra! 3° premio…si cucina! I miglioramenti di Peter BASELINE 93% Interviene senza alzare la mano Alza la mano ma non aspetta consenso Alza la mano e aspetta il turno 2% 5% 56% 6% 38% INTERVENTO Interviene senza alzare la mano Alza la mano ma non aspetta consenso Alza la mano e aspetta il turno I risultati della classe: gruppo “chiacchieroni” 100% 90% 80% 70% 60% ALZA LA MANO 50% ALZA NO CONSENSO NON ALZA LA MANO 40% 30% 20% 10% 0% BASE LINE ALZA LA MANO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 7 ,5% 93 % 84 % 80,5 84 % 7 3 % 7 0% 89 % 7 9 % 90% 85% 93 % 1 00% ALZA NO CONSENSO 7 ,0% 0% NON ALZA LA MANO 85,5% 7 % 4% 3 ,5% 2% 4% 0% 0% 1 2 % 1 6,0 1 4 % 2 3 % 3 0% 1 1 % 0% 0% 2 1 % 1 0% 6% 0% 0% 9% 7% 0% Gruppo “silenziosi”: interviene alzando la mano 70 60 50 40 30 20 10 0 baseline 1 2 3 4 5 Da 1,6 a 3,7 interventi a testa 6 7 8 L’attestato finale Il lavoro sulle emozioni Il mandala Ogni bambino ha realizzato il proprio MANDALA, scrivendo, nei petali più piccoli del fiore, un’emozione provata a scuola e, in quelli più grandi, un episodio in cui avevano vissuto quell’emozione. Infine hanno completato il disegno dando un colore ad ogni emozione. Il mandala di Peter TRISTE: FELICE: quando la maestra ci fa delle sorprese ARRABBIATO: si solito sono sempre arrabbiato quando mi sgridano delle volte sono triste quando mi sgridano IMPAURITO: nelle verifiche perché non sono bravo IMBARAZZATO: quando mi fanno i complimenti AGITATO: quando mi prendono in giro Lo scrigno delle emozioni Descrivi un episodio con 1 o più compagni in cui hai provato: Rabbia Felicità Tristezza Scrigno delle emozioni: risultati FELICITÀ TRISTEZZA RABBIA 12,5% 25% 62,5% “Oggi mi sento triste perché nell’intervallo stavamo giocando e P. ha fatto male al mio amico C.” “Sono arrabbiata perché non so se la F. e la E. sono mie amiche” “Oggi sono felice perché ho insegnato un ballo a una mia amica e lei mi ha ascoltato attentamente, senza interrompermi” Circle time e role playing Per imparare ad esprimere e riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri “Quando Peter al mattino entra in classe, capiamo dalla sua faccia qual è la sua emozione. Se è una giornata brutta, cerchiamo di non rispondergli anche se ci tratta male” La parola alle insegnanti “Al di là dei bei risultati raggiunti per gli obiettivi programmati, questo progetto ha aiutato noi insegnanti e i bambini ad accogliere e gestire le emozioni di Peter. Prima le subivamo o le affrontavamo in modo inadeguato, adesso abbiamo maggiori risorse e strategie per superare i momenti di difficoltà.”