immagini con dominanti variabili: ritocco con e senza

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immagini con dominanti variabili: ritocco con e senza
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Massimo Picardello
Progetto Campus One
Redazione di Massimo Picardello, fotografia di Gianfranco Valle; strategia di ritocco
con maschere elaborata da Gianfranco Valle
IMMAGINI CON DOMINANTI VARIABILI: RITOCCO CON E SENZA MASCHERE
Una fotografia come questa ha dominanti variabili. Può essere opportuno ritoccarla in maniera
diversa a seconda delle aree, quindi usando maschere. In questa lezione paragoniamo
ritocchi eseguiti con e senza maschere. Ma in quali spazi di colore è meglio eseguire
questi due tipi di ritocco?
RITOCCO CON MASCHERE
Questa foto ha una caratteristica insolita: dominanti cromatiche diverse in tre bande orizzontali sovrapposte: prato,
montagne e cielo. C’è ovunque una forte dominante principale azzurra. È naturale che il cielo abbia molto più Blu che Rosso
o Verde: in scala da 0 a 255, qui la diffferenza è di 130 punti. Però sulle nuvole la dominante azzurra è lievissima. Le
montagne in primo piano hanno 70 punti di Blu in più rispetto a Rosso e Verde; le montagne sullo sfondo invece hanno 140
punti in più di Blu. Si può capire che il colore diventi via via più azzurro al crescere della distanza. Però la neve sulle stesse
montagne di sfondo è pressoché neutra. Nel prato in primo piano il Blu è maggioritario per solo 10-20 punti, e questo è
comprensibile perché il colore dell’erba ha una forrte componente gialla: però sulla strada il margine di superiorità del Blu è
di circa 55 punti. Dobbiamo assolutamente rimuovere la dominante blu dal prato, ravvivando non solo il giallo, ma anche il
verde perché rinforzare solo il giallo desaturerebbe il prato, rendendolo grigio. Ma se usiamo la stessa correzione cromatica
anche sulle montagne e sul cielo, le nuvole e la neve diventano gialle! In realtà potremmo conservare una parte della
dominante Blu su montagne e cielo, perché, come già osservato, lì è naturale aspettarcene un po’. Però per fare questo
dobbiamo effettuare correzioni diverse sulle tre fasce orizzontali, e quindi usare tre maschere.
Nella lezione 14, “Gli spazi di colore sono intercambiabili: abbiamo a disposizione 10 canali”, abbiamo uitilizzato maschere
non disegnate artificialmente, mescolando i canali in Modo di mescolamento Scurisci o Schiarisci per selezionare le aree
dove un canale era più chiaro o più scuro degli altri. Nel caso presente questo approccio non funziona, perché il Blu è più
chiaro degli altri due dappertutto, ed analogamente il Verde è più chiaro del Rosso dappertutto: quindi le modalità di
mescolamento di cui sopra non selezionano solo una parte dell’immagine, ma tutto o niente. Ovviamente lo stesso accade
per i canali complementari CMY.
Canale Rosso
Canale Verde
Canale Blu
Invece i canali A e B di LAB separano bene le tre fasce:
Canale A nello spazio LAB
Canale B nello spazio LAB
Rinforziamo il canale B di LAB con un livello Curve e poi selezioniamo con gli strumenti Bacchetta magica, oppure
Lazo magnetico oppure Pennello (tutti e tre sfumati) per ottenere queste tre maschere non artificiali (o meglio, non
completamente disegnate):
Ora cominciamo il ritocco. Partiamo dal prato. Per prima cosa eliminiamo la dominante blu. Per questo dobbiamo agire sul
canale B dello spazio LAB. Applichiamo a questo canale un livello di regolazione Curve, analizzando in precedenza dove
modificare la curva con l’opzione contagocce. Applichiamo quattro punti di ancoraggio per fissare la curva nelle zone
laterali, in modo da non modificare troppo drasticamente l’equilibrio fra giallo e blu, e la alziamo nella zona centrale,
spostando così la tonalità del prato dal blu verso il giallo. Anzi, esageriamo un po’ col giallo, tanto per mostrare cosa si puo’
ottenere con correzioni separate per diverse selezioni... si veda la discussione degli effetti di bordo alla fine della Lezione.
Se non usassimo una maschera la curva del canale B
sarebbe più marcata, perché dovremmo ridurre le
dominanti blu anche dove il Blu è più intenso (cielo e
montagne), quindi ad un lato della curva: mostreremo i
dettagli in seguito.
Abbiamo eliminato la dominante blu, ma così il prato si è desaturato. Dobbiamo ravvivare il Verde. Possiamo farlo con un
livello di regolazione Curve sul canale A di LAB, oppure con un livello di regolazione Bilanciamento colore, oppure
ancora Intervallo colori (Selective Color). In Bilanciamento colore, ad esempio, modifichiamo, con appropriati pesi, le
luci, le ombre ed i mezzitoni (spostando luci e mezzitoni verso il giallo).
Quando si cerca di rendere una foto fredda con toni più caldi, di solito si vorrebbe che i rapporti tra i colori non cambiassero, ma
a volte invece non è così. Ad esempio ci aspettavamo che non solo il prato ma anche i sassi diventassero più caldi, ed invece
non è successo, anche se sono stati sottoposti alle stesse correzioni. Questo perché nell’originale la strada ed i sassi sono sì
neutri, quindi senza prevalenza di Blu,
ma molto chiari (quasi bianchi), quindi in
una zona della curva che non abbiamo
modificato. Percio sono rimasti azzurri.
Per renderli più caldi e gialli è opportuno
applicare un ulteriore livello Curve al
canale B con l’aiuto di una maschera
che evidenzi solo i massi e la strada. La
maschera è stata creata in maniera non
artificiale, attraverso una selezione
ottenuta con SelezioneÆ Intervallo
colori
(nella
versione
inglese
SelectionÆSelective Color).
Ora sassi e strada sono più caldi. Vogliamo però aumentare ulteriormente la quantità di giallo di tutto il prato. Quindi
completiamo il ritocco del prato con un livello di regolazione Tonalità-Saturazione (nella versione inglese, Hue-Saturation),.
Impostando l’output in modo che l’intero prato (compresi i sassi , sentiero, ombre, mezzitoni e luci) tenda verso il giallo. Inoltre
abbiamo aumentato la luminosità e (molto leggermente) anche la saturazione. Si osservino gli effetti di bordo: il prato ora ha
una tonalità calda e naturale, ma le montagne subito dietro sono azzurre. In effetti, per incorporare questa immagine nel
presente file abbiamo dovuto convertirla a RGB: in LAB l’azzurro delle montagne e del cielo è ancora più brillante ed elettrico.
Però l’effetto di bordo si attnuerà quando ritoccheremo anche le montagne. Lo facciamo adesso: carichiamo la selezione dalla
maschera corrispondente, creiamo un livello di regolazione Curve ed esaminiamo col contagocce (trascinando il mouse) i
canali A e B per vedere in che zone si situa l’immagine. Sul canale b si riduce di molto la dominante blu trascinando il suo
estremo alto molto a sinistra.
Prima della correzione
delle montagne
Dopo la correzione
Una volta eliminata la dominante blu, ci preoccupiamo di rendere le montagne un po’ più verdi e calde. Otteniamo la
correzione appropriata attraverso un livello di regolazione di tipo Bilanciamento colore (nella versione inglese, Color
Balance).
Creiamo ora ora un livello di regolazione di tipo TonalitàSaturazione per rendere i monti ancora più verdi, come
abbiamo fatto per il prato.
Infine carichiamo la selezione del cielo dalla sua maschera, ed applichiamo una curva al canale B per diminuire il blu
dappertutto e soprattutto nella parte bassa, quella con blu più intenso. Il cielo è prevalentemente blu intenso molto brillante:
la zona della curva coinvolta in questa selezione è quella medio-bassa. Il modo più rapido di diminuire il blu è spostare
molto a sinistra l’estremo alto della curva; al quarto basso applichiamo uno spostamento ulteriore. Applichiamo al canale A
una curva che aumenta il verde nella parte alta (verdi medi) per evitare una leggera sfumatura magenta nel cielo
(attenzione: la conversione a RGB potrebbe deformare i colori, a seconda dello spazio RGB utilizzato, e creare ulteriori
sfumature magenta, che si possono correggere preventivamente in LAB, ma le immagini qui presentate sono state
convertite da LAB a RGTB senza ulteriori precorrezioni. Analogamente, la conversione a CMYK desatura il blu brillante
rendendolo più grigio: per ridurre la perdita di qualità cromatica può essere opportuno ridurre preventivamente la
saturazione del cielo).
Se le nuvole hanno mantenuto una leggera componente azzurrina, si può concludere il ritocco rendendole bianche. Il
modo più semplice consiste nel selezionare le sole nuvole attraverso la procedura Intervallo colori (nella versione
inglese, Color Range), con la selezione del cielo attiva, per evitare di includere la strada, i sassi e le antenne
paraboliche), e poi creare un livello di saturazione Tonalità-Saturazione con una forte desaturazione. Con i parametri di
configurazione degli spazi di colore che abbiamo usato per produrre le immagini a lato non c’è stato bisogno di
quest’ultima fase.
Ecco tutti i livelli di aggiustamento che sono stati usati per questo fotoritocco.
L’ultimo ritocco consiste nell’applicare a tutta
l’immagine un livello di regolazione Curve per
rendere piu’ ripida la curva della Luminosita’, e
quindi
rendere
l’immagine
meno
piatta,
aumentandone il contrasto.
Ed ecco il risultato finale, dopo la curva globale (senza selezioni) sul canale L.
L’autore della foto ha preferito una correzione in cui il cielo risultasse più plumbeo e desaturato: l’effetto è
stato raggiunto con un ulteriore livello di Tonalità/Saturazione. Ecco il suo risultato finale.
RITOCCO SENZA MASCHERE: IN QUALE SPAZIO? NON IN LAB!
Abbiamo visto che l’immagine originale ha dominanti variabili. In che modo variano? Ci sono dominanti azzurre in tre bande
orizzontali sovrapposte, ma nelle montagne e nel cielo alcune aree bianche sono effettivamente neutre, senza dominante
(la neve e le nuvole). Si noti che, sui boschi scuri delle montagne in primo piano la dominante blu e’ forte, ed invece,
essendo boschi, dovrebbero essere soprattutto verdi ed in parte gialli. Infine, nella banda del prato, la strada, che dovrebbe
essere di un grigio medio, ha una forte dominante azzurra. Questa fotografia e’ stata scattata con una macchina fotografica
digitale, la quale dopo lo scatto elabora i dati con il suo software interno di correzione automatica del colore. Forse in questo
caso il software ha corretto i valori neutri in modo efficiente sulle luci ma sbagliato sui mezzi toni e sulle ombre.
Allora, in quale spazio di colore si puo’ tentare un ritocco globale, senza maschere? Si tratta di eliminare la dominante
azzurra nelle ombre e nei semitoni, ma non nelle luci. Qui, per una volta, lo spazio meno adatto e’ LAB, perche’ in LAB il
ritocco del colore (e quindi delle dominanti) avviene sui canali A e B, indipendentemente dalla luminosita’, che e’ regolata
separatamente dal canale L.
In effetti, abbiamo provato un ritocco con le sole Curve nello spazio LAB. Occorre usare curve medie rispetto a quelle
adottate prima separatamente nelle tre bande. Presentiamo qui due diversi tentativi di ritocco, con curve differenti. Per
ciascuna immagine, abbiamo applicato questa curva leggera al canale L per aumentare un poco il contrasto.
Correzione a toni caldi in LAB
con curve globali senza
maschere
In questa correzione a
toni freddi, l’unica
differenza rispetto a
quella a toni caldi della
pagina precedente e’
che la parte centrale
della curva del canale B
(responsabile
dell’equilibrio fra blu e
giallo) e’ meno spostata
verso il giallo.
Correzione a toni freddi in LAB
con curve globali senza
maschere
Come previsto, questi due due ritocchi cromatici con curve globali in LAB sono compromessi poco soddisfacenti: la neve e
le nuvole sono un po’ gialle (ipercorrezione della dominante azzurra), la strada e’ un po’ blu (correzione insufficiente). Li
presentiamo ingranditi, dopo aver eseguito l’unica ulteriore correzione che l’impiego di LAB ci consente di eseguire su
questa immagine meglio che negli altri spazi di colore: il filtro Maschera di contrasto sul canale della luminosita’ (si vedano
le Lezioni 3, “Maschera di contrasto”, e 7, “Ritocco negli spazi di colore LAB e HSB”).
Correzione a toni
caldi in LAB con
curve globali e
Maschera di
contrasto sul canale L
Correzione a toni
freddi in LAB con
curve globali e
Maschera di
contrasto sul canale L
RITOCCO SENZA MASCHERE: IN RGB O IN CMYK?
Abbiamo verificato che il ritocco globale con le Curve non funziona bene in LAB, perche’ le dominanti di colore variano a
seconda della luminosita’. E’ necessario uno spazio di colore in cui le correzioni cromatiche non siano indipendenti dalla
luminosita’. Sia RGB sia CMYK vanno bene. Con CMYK avremmo il vantaggio ulteriore di poter applicare il filtro Maschera
di contrasto al soklo canale Nero per aumentare il contrasto senza introdurre aberrazioni cromatiche (si veda la Lezione 3,
“Maschera di contrasto”). Lo spazio RGB ha invece il vantaggio di permettere correzioni cromatiche piu’ potenti, e quindi
piu’ adatte ad eliminare forti dominanti (si veda la Lezione 5, “Correzione e conversione negli spazi di colore RGB-CMYK”).
In questa foto le dominanti sono soprattutto sui toni medi e scuri, cioe’ quelli per cui i canali C, M e Y sono piu’ intensi.
Sappiamo che nelle aree di maggiore intensita’ i canali C, M e Y vengono rimpiazzati dal Nero (si veda la Lezione 6, “Lo
spazio di colore CMYK: il ruolo del canale Nero”). Percio’ l’eliminazione di dominanti cromatiche nelle aree piu’ scure e’ piu’
difficile in CMYK. Nella nostra immagine ci sono dominanti cromatiche blu nei boschi delle montagne in primo piano; questi
boschi sono scuri, anche se non cosi’ tanto da trovarsi in aree completamente saturate di tutti e tre i canali C, M e Y, pero’ il
canale C e’ completamente piatto, ed il canale M lo e’ quasi. Quindi optiamo per il ritocco cromatico nello spazio RGB. Ecco
le curve che abbiamo usato:
Ed ecco il risultato. I boschi sono ora grigi, il che e’ non e’ ideale ma e’ accettabile in aree scure, in ombra. Neve, nuvole e
strada sono molto piu’ neutri che non dopo la correzione LAB globale. In effetti, i toni neutri sono rispettati esattamente
quanto nella correzione LAB con maschere. Abbiamo ottenuto lo stesso risultato senza maschere, e con un lavoro molto
piu’ rapido, solo pochi minuti.
Correzione in RGB
con curve globali,
senza maschere.
La differenza principale rispetto al risultato in LAB e’ che non abbiamo potuto rendere il prato caldo a piacere: ma forse questo
tono di verde e’ piu’ naturale. Il tono verde-giallo che abbiamo ricercato ed ottenuto in LAB e’ una forma subdola di effetto di
bordo, tipica delle correzioni con selezioni artificiali: se la luce e’ cosi’ calda da dare al prato quel colore, le montagne sarebbero
meno azzurrine. Comunque, e’ facile, con le selezioni nello spazio LAB, rendere il prato un po’ piu’ freddo.
Per finire, abbiamo applicato il filtro maschera di contrasto al canale Verde (perche’ e’ quello con meno rumore e meno
sgranatura).
Correzione in RGB con
curve globali, e filtro
Maschera di contrasto