competenze e metodologie

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competenze e metodologie
COMPETENZE E METODOLOGIE
•
Chiara e formalizzata individuazione e distinzione di ruoli e
responsabilità ai fini della gestione del rischio a tutti i livelli
dell’organizzazione aziendale;
•
Istituzione di un’apposita funzione
•
nomina di un responsabile
responsabil aziendale della compliance
•
redazione e formalizzazione di un documento interno
concernente la funzione di conformità che indichi responsabilità,
compiti, modalità operative, flussi informativi, programmazione e
risultati dell’attività svolta.
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COMPETENZE E METODOLOGIE
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COMPETENZE E METODOLOGIE
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COMPETENZE E METODOLOGIE
Modello accentrato
•
caratterizzato dall’esistenza di una
Funzione di Conformità interna alla
Banca, che svolge senza altri supporti
tutte le attività previste nel processo di
gestione del rischio di non conformità,
con eccezione di quelle di competenza
dei vertici aziendali. Tale modello
richiede l’individuazione di una funzione
ad hoc in grado di operare
autonomamente
Modello misto
caratterizzato dall’esistenza di una Funzione di
Conformità interna alla Banca, che svolge
direttamente alcune attività (in relazione ad
organico, competenze, dimensioni e
complessità aziendale) mentre per altre si
avvale del supporto di altre funzioni della
Banca, che coordina direttamente al fine di
assicurare unitarietà e coerenza complessiva
d’approccio.
Modello decentrato
caratterizzato dall’esternalizzazione della
Funzione a soggetti terzi purché dotati dei
requisiti di professionalità e indipendenza. Il
Responsabile interno svolge un ruolo di
collegamento con l’outsourcer, assicurando il
rispetto delle disposizioni di vigilanza in
materia.
Punti di forza
maggiore tempestività di azione
derivante dalla gestione diretta
Punti di debolezza
difficoltà di inserimento e sviluppo di una
pluralità di competenze in una sola funzione
aggravamento del costo del SCI
minore sfruttamento di eventuali economie di
scala
Punti di forza
Punti di debolezza
creazione di sinergie derivanti dall’utilizzo di difficoltà di riportare all’unitarietà le
professionalità diversificate presenti nei
azioni/attività svolte da più funzioni aziendali
diversi settori aziendali
e/o esterne
Punti di forza
economie di scala derivanti da approcci
standardizzati
Punti di debolezza
ridotta personalizzazione
riferimento esclusivo all’outsourcer
coerenza con il c.d. principio di
proporzionalità, in relazione alle
dimensioni e al tipo di attività della Banca
limitazione delle duplicazioni e
sovrapposizioni di competenze
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COMPETENZE E METODOLOGIE
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COMPETENZE E METODOLOGIE
Il perimetro della Funzione, nel Progetto di Categoria Nazionale,
comprende le seguenti normative:
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COMPETENZE E METODOLOGIE
Il dimensionamento della Funzione di Compliance è stato definito in un
orizzonte temporale che prevede uno sviluppo progressivo delle
competenze
Responsabilità amministrativa
degli enti (Banche grandi)
IV anno
Sicurezza e salute dei lavoratori
Responsabilità amministrativa
degli enti (Banche piccole)
III anno
Trasparenza e Tutela del Consumatore
II anno
Intermediazione assicurativa
Responsabilità amministrativa
degli enti (Banche medie)
I anno
Antiriciclaggio e Antiterrorismo
Antiusura
Privacy
Servizi di investimento e Market Abuse
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COMPETENZE E METODOLOGIE
Per ciascuna normativa rientrante nel perimetro definito, la valutazione sull’adeguato presidio e sulla
corretta gestione dei rischi di conformità viene effettuata secondo le regole di seguito illustrate
– Preliminare individuazione e valutazione dei “Rischi potenziali” relativi alla non conformità alle
norme, condotta attraverso l’attribuzione di un giudizio qualitativo ai seguenti due parametri:
“peso o significatività”
“frequenza/probabilità”
– Successiva valutazione dei presidi esistenti in termini di adeguatezza a ridurre entro limiti di
accettabilità i rischi individuati
– Determinazione del livello di rischio residuo (scoring) determinata dall’algoritmo di valutazione
sulla base della combinazione dei giudizi precedenti
IR
Indice di Rischiosità
potenziale
–
VC
Valutazione
dei
controlli
=
RR
Rischio
residuo
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COMPETENZE E METODOLOGIE
L’ indice di rischio residuo è determinato tramite la valutazione dell’azione dei controlli posti a presidio del rischio, che
possono abbattere percentualmente il valore del rischio potenziale secondo il criterio riportato in tabella
Determinazione dell’Indice di Rischiosita’
Peso
Valutazione delle “Tecniche di controllo”
Indice
Rischiosita’
potenziale
Assente
Inadeguato
In prevalenza
Inadeguato
Parzialmente
Adeguato
In prevalenza
Adeguato
Adeguato
100
5
5
4
2
0
ALTO
80
4
4
2
1
0
MEDIO
75
4
4
2
1
0
BASSO
70
4
4
2
1
0
ALTO
60
4
2
2
1
0
MEDIO
50
2
2
2
1
0
BASSO
40
2
2
1
1
0
ALTO
30
2
1
1
0
0
MEDIO
20
1
1
0
0
0
BASSO
15
1
1
0
0
0
Frequenza
Probabilità
ALTO
CONTINUITA’
MEDIO
BASSO
ALTO
MEDIO
BASSO
Le classi di scoring, sono riassumibili in:
5: il livello del rischio residuo è di continuità;
4: il livello del rischio residuo è elevato;
2: il livello del rischio residuo è mediamente elevato;
1: il livello del rischio residuo è mediamente basso;
0: il livello del rischio residuo è basso.
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COMPETENZE E METODOLOGIE
Il rischio di non conformità alle norme è un rischio diffuso
a tutti livelli dell’organizzazione aziendale, soprattutto
all’interno delle linee operative;
l’attività di prevenzione deve svolgersi in primo luogo
dove il rischio medesimo viene generato ed è pertanto
necessaria un’adeguata responsabilizzazione di tutto il
personale.
Disposizioni di vigilanza Banca d’Italia, luglio 2007
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COMPETENZE E METODOLOGIE
I principali adempimenti che svolge:
Identifica nel continuo delle norme applicabili alla banca
Misura / valuta il loro impatto su processi e procedure aziendali
Propone modifiche organizzative e procedurali finalizzata ad
assicurare adeguato presidio dei rischi di non conformità identificati
Predispone flussi informativi per tutte le strutture interessate (organi
di vertice, revisione interna, gestione del rischio operativo)
Verifica l’efficacia degli adeguamenti organizzativi (strutture,
processi, procedure anche operativi e commerciali) suggeriti per la
prevenzione del rischio di conformità
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COMPETENZE E METODOLOGIE
La funzione di conformità non è una funzione di controllo assimilabile
alle altre. Il tratto distintivo è l’influenza sul governo dei cambiamenti
portati dalle nuove normative.
Tratti distintivi:
-analisi della normativa (anima legale)
-analisi dell’impatto sulle attività aziendali (anima organizzativa)
-controllo di secondo livello sull’allineamento (anima di controllo)
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COMPETENZE E METODOLOGIE
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COMPETENZE E METODOLOGIE
a) “aspetti
strutturali”:
policy,
organigramma,
funzionigramma, flussi informativi, sistemi a supporto,
perimetro di intervento, rapporti con altre funzioni,
reportistica, modello logico/dati.
b) “aspetti
funzionali”:
consulenza,
formazione,
identificazione e valutazione, monitoring e reporting,
programmi.
c) “aspetti metodologici”:
svolgere risk assessment,
selezionare risk indicators, calcolare performance,
manutenere matrice rischi.
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COMPETENZE E METODOLOGIE
Definizione del modello organizzativo
Adozione della compliance policy
Commitment, supporto e garanzia di autorevolezza e indipendenza
Adeguamento infrastrutturale
Descrizione formale del processo di compliance
Scomposizione del processo in fasi ed assegnazione alle unità
organizzative aziendali coordinate dal resp. della funzione
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COMPETENZE E METODOLOGIE
Chiara definzione del “trigger event”
Chiara formalizzazione dei flussi informativi
Definizione delle priorità (processi di supporto/processi di business)
Definizione dei referenti di fase, info in input, documentazione in output,
liste di distribuzione, raccordo con fase precedente e successiva, raccordo
con processo a monte
Unità garante del funzionamento degli accordi di servizio
Diffusione della cultura della compliance
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COMPETENZE E METODOLOGIE
Condivisione del programma di lavoro annuale
Attribuzione responsabilità su norme fuori perimetro
Definizione della valenza di guidelines di categoria
VALORE DELLA DIALETTICA FRA FUNZIONI AZIENDALI
MUTEVOLE EQUILIBRIO FRA NORME E COMPLIANCE POLICY
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COMPETENZE E METODOLOGIE
acquisizione normativa
validazione delle fonti
lettura ragionata ed emanazione di pareri interpretativi
bozza di impact analisys
contratti
assistenza legale nel continuo
diffusione della cultura della compliance
osservatorio normativo
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COMPETENZE E METODOLOGIE
assistenza funzione legale in impact analisys
mappatura operativa con business unit su attività impattate
determinazione condivisa dei gap
bozza nuovi processi per concreto adeguamento alla norma
condivisione reingegnerizzazione dei processi
redazione norme interne (regolamenti, procedure, codici condotta)
implementazione nuovi processi (criticità info technology)
assistenza alle funzioni di linea
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COMPETENZE E METODOLOGIE
assistenza nella mappatura operativa su attività impattate
determinazione condivisa dei gap su sistemi informativi
bozza nuovi processi per concreto adeguamento alla norma
condivisione della reingegnerizzazione dei processi
implementazione su sistemi informativi dei nuovi processi
dotazione di solida infrastruttura tecnologica di sostegno
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COMPETENZE E METODOLOGIE
disponibilità nella mappatura operativa su attività impattate
segnalazioni su matrice rischio / processo come owners di rischio
svolgimento controlli di linea
evento scatenante: nuovi prodotti, nuove linee di business ecc.
evento scatenante: rapporti con clientela
evento scatenante: variabili di contesto
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COMPETENZE E METODOLOGIE
condivisione pianificazione attività formativa annuale
condivisione costruzione sistema premiante
individuazione destinatari interventi di formazione
comunicazioni al personale su tematiche di cui sopra
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AGENDA
QUADRO NORMATIVO
RISCHIO DI COMPLIANCE
FUNZIONE DI COMPLIANCE NEL SCI
COMPETENZE E METODOLOGIE
REQUISITI
RUOLO DEGLI ORGANI AZIENDALI
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REQUISITI
1) Predisposizione del piano di attività annuale
2) Redazione della relazione annuale e della
relazione reclami
3) Rapporti e comunicazioni con le Autorità di
Vigilanza
4) Coordinamento e supervisione delle attività
svolte da altre strutture organizzative
► Indipendenza
► Autorevolezza
► Professionalità
5) Gestione del budget
6) Tenuta rapporti con Internal Auditing
7) Partecipazione ai Comitati
8) Rapporti con altre funzioni di gruppo
9) Trasmissione informazioni rilevanti
10) Consulenza e assistenza a organi di vertice
11) Supervisione attività in outsourcing
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REQUISITI
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REQUISITI
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REQUISITI
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REQUISITI
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REQUISITI
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REQUISITI
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REQUISITI
Principi guida
Vincoli normativi
-Chiara definizione dei ruoli e
della responsabilità
all’interno della struttura
aziendale
- Istituzione di una apposita
funzione compliance
- Nomina di un Responsabile
della compliance.
-Il Responsabile deve avere un potere
effettivo di intervento sulla struttura e
sui processi aziendali, supportato da una
adeguata collocazione nell’organigramma
aziendale, da meccanismi operativi, dai
sistemi di relazione, dai profili qualiquantitativi del capitale umano coinvolto
nell’attività
- i modelli organizzativi della compliance
devono essere proporzionati alle
dimensioni e alla complessità operativa
dell’azienda e all’assetto organizzativo e
strategico della gestione dei rischi.
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REQUISITI
La posizione del Responsabile della compliance nel sistema di
relazioni funzionali e gerarchiche aziendali, così come disegnato
dall’organigramma, deve garantire sia l’assoluta indipendenza
funzionale e gerarchica da soggetti a cui fanno capo funzioni
operative, o comunque funzioni soggette a controlli di
conformità, sia l’accesso completo e diretto agli Organi Societari
Adeguati meccanismi di coordinamento interno fra il
Responsabile della compliance e le altre funzioni aziendali, di
vertice, di controllo interno e di linea devono garantire
l’efficacia complessiva dell’attività di compliance
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REQUISITI
SOFT SKILLS
Leadership
Capacità comunicative scritte e orali
Capacità di relazione
Gestione del team
Sapersi riconvertire
Spirito di iniziativa
Autoapprendimento
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REQUISITI
TECNICALITIES
Competenze Legali
Competenze organizzative
Competenze di controllo
Competenze consulenziali
Conoscenza del business
Conoscenza metodologie e strumenti
Capacità di analisi e formulazione di giudizi
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REQUISITI
A.M. Tarantola, Banca d’Italia, 04/10/2007
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REQUISITI
A.M. Tarantola, Banca d’Italia, 04/10/2007
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REQUISITI
A.M. Tarantola, Banca d’Italia, 04/10/2007
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AGENDA
QUADRO NORMATIVO
RISCHIO DI COMPLIANCE
FUNZIONE DI COMPLIANCE NEL SCI
COMPETENZE E METODOLOGIE
REQUISITI
RUOLO DEGLI ORGANI AZIENDALI
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RUOLO DEGLI ORGANI AZIENDALI
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RUOLO DEGLI ORGANI AZIENDALI
Linee Guida AICOM
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RUOLO DEGLI ORGANI AZIENDALI
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RUOLO DEGLI ORGANI AZIENDALI
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RUOLO DEGLI ORGANI AZIENDALI
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RUOLO DEGLI ORGANI AZIENDALI
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RUOLO DEGLI ORGANI AZIENDALI
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RUOLO DEGLI ORGANI AZIENDALI
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RUOLO DEGLI ORGANI AZIENDALI
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RUOLO DEGLI ORGANI AZIENDALI
SINTESI
Supervisione complessiva del sistema dei controlli e della conformità
Approvazione delle politiche di gestione del rischio compliance
Costituzione della funzione di conformità e regolamentazione interna
Nomina del Responsabile della funzione di compliance
Valutazione annuale dell’adeguatezza della funzione di compliance
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RUOLO DEGLI ORGANI AZIENDALI
SINTESI
Assicurare un’efficace gestione del rischio di compliance
Definire adeguate politiche e procedure interne
Definire compiti e responsabilità e presa di coscienza
Definire flussi informativi
Assicurare l’osservanza delle procedure
Accertare che siano apportati rimedi a carenze
Identificare e valutare annualmente rischi e interventi mediante un piano
Riferire al Cda sull’adeguatezza della funzione annualmente
Informare il Cda tempestivamente di ogni violazione
Predisposizione di un documento interno che indichi responsabilità, compiti,
modalità operative, flussi informativi, programmazione e risultati dell’attività
svolta dalla funzione di conformità.
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RUOLO DEGLI ORGANI AZIENDALI
DOCUMENTO
CONTENUTI
REDIGENTE
CADENZA
POLITICHE
Linee guida per la gestione
del rischio
Delibera CDA
Una tantum
DOCUMENTO
INTERNO
Regolamento della funzione, Delibera CDA
procedure, flussi informativi
Una tantum
VALUTAZIONE
ADEGUATEZZA
Valutazione adeguatezza
della funzione in base a
informazioni riferite dalla
Direzione Generale
Delibera CDA
Annuale
INFO SU
ADEGUATEZZA
Valutazione di adeguatezza
della funzione
Direttore con
supporto RC
Annuale
PIANO ANNUALE
Rischi rilevati, interventi
programmati, nuovi rischi
Direttore con
supporto RC
Annuale
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RUOLO DEGLI ORGANI AZIENDALI
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RUOLO DEGLI ORGANI AZIENDALI
RELAZIONE ANNUALE
Consuntivo
1. L’obiettivo dell’attività di compliance
2. Il perimetro normativo oggetto dell’attività annuale
3. L’approccio metodologico adottato per la valutazione della conformità
dell’operatività alle norme
4. I limiti dell’analisi effettuata
5. La rappresentazione delle attività condotte
6. I risultati dell’attività della Funzione espressi in termini di:
• Esposizione complessiva al rischio di non conformità alle norme
• Valutazione complessiva dell’adeguatezza e della funzionalità delle
misure organizzative adottate a prevenzione dei rischi di non conformità
• Valutazione analitica delle principali criticità individuate e dei piani di
mitigazione proposti
• Follow up sulle iniziative di potenziamento delle misure organizzative a
presidio dei rischi di non conformità
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RUOLO DEGLI ORGANI AZIENDALI
RELAZIONE ANNUALE
Pianificazione
1.
2.
3.
4.
L’obiettivo dell’attività di compliance pianificata
Il perimetro normativo relativo
L’approccio metodologico
Le attività previste, i tempi e le risorse necessarie
- Attività di controllo
- Attività di consulenza
- Attività di formazione
5. Il reporting dei risultati infrannuali
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RUOLO DEGLI ORGANI AZIENDALI
RELAZIONE ANNUALE
Richieste/piani di investimento/sviluppo di breve/medio
termine della funzione in relazione alle esigenze
dell’attività in corso/pianificata
Descrizione dei piani e costruzione di un budget per il
potenziamento del dimensionamento quali-quantitativo
della funzione, l’investimento in nuovi strumenti di
controllo o richieste di consulenza.
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FINE
Grazie per l’attenzione.
[email protected]
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