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QUOTIDIANO ITALIANO
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Anno XX
IX
XXIX
n. 150
Martedì
31 maggio
2016
Tues
day
Tuesday
May 31
2016
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Norwood, New Jersey Tel. 212-268-0250 o 201-358-6692. Fax 201-358-9212
Terrorismo/Liberata una parte della città
La bandiera irachena a Falluja
BAGHDAD. Successo a Falluja contro l’Isis
dell’esercito iracheno e le milizie sciite filoiraniane sostenute dalla coalizione aerea
guidata dagli Stati Uniti. Secondo fonti ufficiali le forze di Baghdad sono riuscite a raggiungere alcuni edifici nella periferia sud,
issando la bandiera irachena. La città da due
anni è una roccaforte sunnita dell’Isis che,
per opporsi al blitz, ha usato 50mila civili
come scudi umani.
Nonostante i toni trionfalistici del governo, la strada che conduce alla conquista
totale di Falluja appare ancora piena di insi-
die, non solo militari ma anche politiche e
comunitarie, vista la tradizionale ostilità delle elite cittadine nei confronti del potere centrale di Baghdad, noto per essere vicino all’Iran e agli Stati Uniti.
Per evitare che abitanti di Falluja possano essere giustiziati perché accusati di “collaborazionismo” con l’Isis, i leader tribali
della zona hanno raggiunto un accordo per
impedire “vendette” da parte dei “liberatori”.
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MIGRANTI/LA REPLICA DI RENZI A SALVINI
LA MORTE DI SARA
Non c’è invasione
Bruciata viva
per gelosia
dall’ex fidanzato
ROMA. Arriva la replica di
Renzi a Salvini: “Non c’è nessuna invasione di migranti in
Italia”, “nè emergenza”. Il leader della Lega Nord aveva
detto: “Gli sbarchi si susseguono... Cosa c’è da festeggiare il 2 giugno? E’ la festa
della Repubblica invasa e disoccupata”.
I numeri degli arrivi, per
Renzi, “nella percezione mediatica sembrano molto più
grandi. Ma sono in media con
il passato e non superiori a
“Salviamo quante più vite possibili”
altri Paesi”. I dati aggiornati
ad oggi parlano in effetti di
47.740 migranti sbarcati nel
2016, il 4% in più dello stesso periodo del 2015. Il punto, per il premier, “è che non
sono solo numeri. Ma sono
bambini che muoiono nelle
stive. Mamme che accettano di rischiare la vita e farla
rischiare ai propri figli, tale e
tanta è la loro disperazione.
Non sono solo numeri. Dunque, io dico: aiutiamoli a casa
loro davvero, con la cooperazione internazionale e un
diverso modello di aiuti allo
sviluppo. Nel frattempo salviamo quante più vite umane possibili, sapendo che
non c’è nessuna invasione”.
Renzi esterna poi ottimismo sul Migration Compact,
la proposta italiana presentata a Bruxelles. “Finalmente
- osserva - qualcosa si muove e l’Unione Europea pare
intenzionata a scommettere
davvero sul Migration Compact”.
Intanto, il Viminale deve
far fronte ai massicci arrivi
degli ultimi giorni e pensa ad
un sistema di incentivi per
spingere i Comuni all’accoglienza.
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Commissariato di Capo d’Orlando,
coordinate dalla Dda di Messina,
hanno colpito una cosca mafiosa
dedita a estorsioni e altre due
organizzazioni criminali che avrebbero
gestito il traffico ed lo spaccio di
stupefacenti nella stessa zona.
ROMA. E’ stata bruciata viva dal suo ex fidanzato Sara
Di Pietrantonio, la studentessa universitaria uccisa nella notte tra sabato e domenica in zona Magliana alla
periferia di Roma. Vincenzo Paduano, questo il nome
dell’assassino, ha confessato ieri dopo un lungo interrogatorio. “Un po’ di tempo fa ci eravamo lasciati, ma io
non sopportavo che fosse finita. Lei stava con un altro”, ha detto tra le lacrime Paduano agli inquirenti.
La storia tra Vincenzo e Sara era cominciata due anni
fa ed era stata segnata da rotture e riprese. Da qualche
settimana, però, Sara aveva un’altra relazione e questo
ha fatto perdere la testa a Paduano. Il giovane ha aspettato la vittima sotto la casa del nuovo ragazzo di Sara e
poi ha seguito la sua ex in auto mentre lei stava tornando a casa da sua madre.
Sulla via della Magliana, l’assassino si è fatto superare e poi ha speronato l’auto della su ex, costringendola ad accostarsi. Dopo una lite furibonda, ha cosparso
di alcol l’auto, ma la ragazza è riuscita a divincolarsi e a
fuggire a piedi. Paduano l’ha però inseguita e le ha dato
fuoco, bruciandola viva.
“In 25 anni di lavoro non avevo mai visto un delitto
così atroce”, ha commentato il capo della Squadra Mobile, Luigi Silipo. Mentre il sostituto procuratore di Roma,
Maria Monteleone, ha voluto mettere in evidenza una
verità amara: “Se qualcuno si fosse fermato Sara sarebbe ancora viva”. Almeno due le macchine che hanno
proseguito la corsa.
Nella foto dal profilo Facebook, Sara e Vincenzo
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Comunali, il premier attacca sinistra e M5S
ROMA. Matteo Renzi alza la temperatura dell’ultima
settimana di campagna elettorale e lo fa con un duro attacco
alla sinistra che “gode a perdere” e ai pentastellati che sono
eterodiretti da “mail anonime”. Al fianco di Piero Fassino
(nella foto) lancia la volata finale. “Gli juventini vadano dai
granata, i granata vadano dagli juventini”, è la provocazione
che lancia ai Dem torinesi, perché non si risparmino nella
“propaganda”. “Fuori da noi c’è l’elenco delle sfighe. Gli
altri cercano di gufare perché l’Italia non ce la faccia. Noi la
stiamo portando fuori dalla palude, gli altri sperano
nell’autodistruzione del Paese”, è l’invito di Renzi.
L’altro fronte di attacco è al M5s, che conduce nei
sondaggi a Roma. Il Pd incalza sull’annuncio degli assessori
(uno “a termine”) anticipato da Luigi Di Maio e ufficializzato
da Virginia Raggi. “Mandano mail anonime a dirti ciò che
devi fare e ciò che non devi, a indicare gli assessori. Più che
pentastellati sembrano un pentapartito”, ha buon gioco ad
attaccare Renzi, negli stessi minuti in cui da Parma il sindaco
M5s Federico Pizzarotti, sospeso dal Movimento, denuncia
il “limbo insopportabile” e “paradossale” in cui è tenuto.
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Stangata alla mafia dei Nebrodi: 23 arresti
MESSINA. Nell’ambito di un’indagine
sulle cosche mafiose dei Nebrodi, la
polizia ha eseguito ieri un’ordinanza di
misure cautelari nei confronti di 23
persone, di cui 16 sottoposte a
custodia cautelare in carcere e sette
ristrette agli arresti domiciliari. I
provvedimenti sono scattati a pochi
giorni dall’attentato nei confronti del
presidente del Parco dei Nebrodi
Giuseppe Antoci, scampato a un
agguato il 18 maggio scorso.
Fra gli arrestati figura anche Antonio Foraci, ritenuto il boss emergente
di Tortorici, in rapporto di affari con
potenti famiglie di ’ndrangheta calabrese.
Le indagini dagli investigatori del
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