La Storia del Popolo Ebraico

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La Storia del Popolo Ebraico
LE FASI DELLA STORIA DEL POPOLO EBREO
2000
1800
Patriarchi
Abramo
Caldea
1700
1300
1200
1000
800
586
332
70d.C.
in Egitto
Esodo
Mosè
Giosuè
Giudici
Filistei
Re
R. di Israele Esilio in Conquista Tito
Davide
R. di Giuda Babilonia macedone distrugge
Salomone Profeti
Gerusalemme
I - L'età dei patriarchi
2000-1850 a.C. dalla Mesopotamia alla Palestina
La Mesopotamia è abitata da vari popoli, tra cui gruppi di semiti. L'aumento della popolazione provoca
l'emigrazione di alcune tribù nomadi di pastori, guidate da patriarchi; esse si spostano verso occidente alla
ricerca di terre non sfruttate dove far pascolare le loro greggi.
Alcune di loro arrivano in Palestina ( terra di Canaan, collinosa, fertile e ricca di acqua; tra esse c'è anche la
tribù di Abramo, partito dalla città sumera di Ur. Lì vivevano i Cananei, un popolo forte, organizzato in cittàstato. Così, la tribù di Abramo è costretta a vivere nella zona semidesertica che divide la Palestina dall'Egitto,
personaggi biblici: Abramo-Sara, Isacco-Rebecca, Ismaele, Giacobbe-Rachele, i 12 figli di Giacobbe, tra
cui Giuseppe
libri biblici che parlano di questo periodo: Genesi (cc.12-50); I Cronache, Siracide (c.44)
1700-1250 permanenza in Egitto e ritorno in
Palestina
Una grave carestia spinge alcune tribù semite verso li
fertili terre d'Egitto, dove rimarranno 400 anni. Lì esse
acquistano una posizione importante nella società
egiziana: intelligenti ed esperti negli affari, gli ebrei si
arricchiscono e controllano una parte dell'economia
del paese. La loro intraprendenza provoca l'invidia e la
paura della classe dirigente egiziana, che scatena
contro loro una violenta persecuzione. Alcune tribù
pacificamente, altre in fuga, escono dall'Egitto e,
attraversando il deserto del Sinai, giungono in
Palestina, dove occupano le zone centrali.
personaggi biblici: Mosé, Aronne, Miriam
libri biblici che parlano di questo periodo: Esodo (cc.1-18); Numeri (cc.9-14/20-25); Siracide
II - L'età dei giudici
1250-1020 a.C.
Le tribù continuano a reggersi ognuna per conto proprio, anche se si alleano in federazione (a Sichem) per
affrontare i pericoli esterni: in caso di attacco nemico esse eleggono un giudice a cui obbedire e che
comandava l'esercito organizzato di volta in volta. Ciascuna tribù vive nel suo territorio, in modo
seminomade, dedite alla pastorizia e all'agricoltura. La società è ugualitaria, non ci sono tasse da pagare.
Tutti obbediscono alla Legge di Mosè; alcuni luoghi sono sacri perché ricordano fatti e personaggi della loro
storia; la religione è celebrata dal capo-famiglia e consiste nella preghiera.
personaggi biblici: Giosuè, Debora, Gedeone, Sansone, Samuele
libri biblici che parlano di questo periodo: Giosuè; Deuteronomio.(cc.31-34); Siracide (c.46); Esodo
(cc.19-24/32-34); Numeri (cc.31-36); Giudici
III. L’età dei Re
1020-932 a.C. un regno unitario
Per timore degli attacchi dei popoli
confinanti (Filistei) le varie tribù danno
origine ad uno Stato unitario ed eleggono un
re.
Il re Davide sceglie Gerusalemme come
capitale e ne fa il centro religioso del paese,
trasportandovi l’Arca dell’Alleanza con le
Tavole della Legge. Suo figlio Salomone si
allea con i potenti popoli vicini e sposa la
figlia del faraone; costruisce il tempio e
varie opere pubbliche; dà inizio ai commerci
con la Fenicia e l'Arabia; organizza
l'esercito. Tutto questo significò imporre
pesanti tasse, che crearono malcontento tra
la popolazione. A livello religioso entrano in
Israele gli dei e i culti di altri popoli.
personali biblici: Saul, Davide, Salomone
libri biblici che parlano di questo periodo: Giudici (19-21); I-II Samuele; I Re (I-II); I Cronache (11-21) II
Cronache (1-9); Siracide (47)
931-722 a.C. due regni divisi
Per reazione contro questa politica,c'è una scissione:
a) regno di Israele a Nord (capitale: Samaria)
b) regno di Giuda a Sud (capitale: Gerusalemme)
La società non è più ugualitaria, ma si rafforzano le classi sociali in base alla ricchezza e al potere: il re e i
suoi funzionari, i sacerdoti, i latifondisti, i commercianti, gli artigiani, i braccianti agricoli, i pastori, gli
schiavi. I contadini vivono in baraccopoli ai margini delle città, oppressi dalle tasse, dai debiti, indifesi nei
tribunali.
I profeti (uomini che parlano in nome di Dio) denunciano le ingiustizie, sia nel regno del Nord che del Sud.
personaggi biblici: Elia, Eliseo, Amos, Sofonia
libri biblici che parlano di questo periodo: II Re (12-22); II Re (1-17); Siracide (48); II Cronache (10-28);
Isaia (1-12/28-39)
IV- L'età dei profeti
722-586a.C. la fine dell'indipendenza politica
E' il periodo della decadenza sociale, politica, religiosa. Aumentano le differenze economiche tra le classi
sociali, le ingiustizie e le violenze dei ricchi e dei potenti contro i poveri ( immigrati, orfani, vedove, senzaterra, disoccupati, salariati); c'è corruzione, intrichi e colpi di stato nelle corti dei due re; i due regni fanno
alleanze con i popoli vicini (v. Egitto) per scongiurare il pericolo di essere conquistati dalle superpotenze
Assira e poi Babilonese. La fede si indebolisce e ci sono culti politeisti importati dagli stranieri. I profeti
denunciano tutto questo ma non riescono ad evitare la fine dell'indipendenza:
721: Samaria cade per opera degli Assiri. Dal 612 agli Assiri sconfitti si sostituiscono i Babilonesi.
Nabucodonosor conquista anche Gerusalemme e rende vassallo il regno di Giuda.
586: Quando Giuda si ribella egli distrugge la città e deporta gli abitanti.
personaggi biblici: Ezechia, Sofonia, Giosia, Hulda, Geremia
libri biblici che parlano di questo periodo: II Re (18-25); II Cronache (29-36); Siracide (49); Geremia
586-538 a.C. l'esilio
Gli ebrei sono schiavi in BabiIonia, fino a quando l'editto di Ciro permette loro di tornare in Palestina; ora
essa è parte dell'impero persiano.
personaggi biblici: Aggeo, Zaccaria, Ezechiele, II Isaia
libri biblici che parlano di questo periodo: Lamentazioni; Abdia; alcuni salmi; II Re; Isaia (40-45);
Ezechiele (1-24/33-39)
539-333 a.C. il ritorno: dominio persiano
La Palestina è sottomessa all'impero persiano. Si ricostruisce Gerusalemme, il tempio, si riscopre la Legge. I
samaritani si oppongono alla ri-centralizzaaione religiosa in Gerusalemme.
personali biblici. Ciro, Giosuè, Neernia, Esdra
libri biblici che parlano di questo periodo: Aggeo; Zaccarla (1-8); Isaia (55-66); Levitico (1-7 Esdra;
Neemia; Ezechiele (40-48); Rut.
332-63 a.C. dominio ellenista
Dominano questa zona del medio-oriente i greci di Alessandro Magno (Ellenisti). Il popolo si ribella contro
l'aumento pesante delle tasse ed il controllo severo dei nuovi dominatori sulla vita delle persone, obbligate a
pensare come i conquistatori e a praticare la loro religione (I98-I67 a.C.). La lotta popolare vince e gli
Ellenisti devono riconoscere alla Palestina una certa autonomia amministrativa.
personaggi biblici: i sette fratelli Maccabei, e la loro madre; Giuda Maccabeo
libri biblici che parlano di questo periodo: Isaia (24-27/34-35); Zaccaria (9-14); Gioele (3-4); I-II
Maccabei; Siracide (50).
63a.C.-70d.C. dominio romano
I romani sconfiggono gli Ellenisti e occupano la
Palestina, dove ci sono vari gruppi;
a) i sadducei: amici dei greci e ora degli occupanti
romani da cui hanno appreso varie idee e abitudini,
sono ricchi e contenti della situazione sociale e
politica. Non aspettano il Messia, né credono alla
resurrezione dei morti.
b) i farisei: oppositori dei romani, sono credenti
molto impegnati, studiano la Legge e la mettono
scrupolosamente in pratica; sono contrari agli usi e
costumi stranieri.
c) gli esseni: sono un gruppo di credenti che abitano
nel deserto per potersi occupare solo di Dio; vivono
in modo molto povero e fanno comunità tra di loro.
d) gli zeloti: sono stanchi delle ingiustizie e dei
soprusi e vogliono cacciare i romani con una rivolta
armata. A livello sociale ci sono grandi differenze
tra classi sociali: i capi dei sacerdoti, i sadducei, i funzionari romani sono molto ricchi e alleati nello sfruttare
- soprattutto con le tasse - il popolo; i farisei, gli scribi, assieme ad artigiani e commercianti, rappresentano la
classe media e diffondono una mentalità molto legalistica (è una brava persona, amata da Dio, solo chi
obbedisce scrupolosamente a tutte le prescrizioni della Legge); piccoli contadini, braccianti, pescatori,
pastori, schiavi (insieme alle vedove, agli orfani agli immigrati) sono i poveri, gli sfruttati, gli emarginati. I
commerci con l'estero spingono ad esportare grandi quantità di prodotti agricoli, mentre alcune categorie
sociali soffrono la fame. Di fronte a questa situazione spesso scoppiano ribellioni. Molti tra i poveri
aspettano l'arrivo di qualcuno, mandato da Dio, (il Messia) che metta fine all'occupazione romana, alle
violenze e ai soprusi dei ricchi e potenti, instaurando la giustizia e l'indipendenza nazionale.
personaggi biblici: Erode Antipa, Giovanni Battista, Gesù di Nazareth, i discepoli
libri biblici che parlano di questo periodo: i Vangeli, Atti degli Apostoli, Lettere di Paolo, Lettere
cattoliche.
V - Diaspora
70-1948 d.C.
Gli ebrei si ribellano ai Romani , che radono al suolo Gerusalemme costringendoli alla dispersione in tutti i
paesi del mondo. Questo popolo svolse le più diverse attività economiche con successo, mantenne la sua
identità culturale continuando a praticare la propria religione} fu perseguitato molte volte durante la sua
storia. Durante il dominio nazi-fascista in europa 6 milioni di ebrei furono sterminati nei campi di
concentramento (olocausto).
1948
Le potenze vincitrici della II guerra mondiale garantiscono il ritorno degli ebrei in Palestina, dove vivevano
popolazioni arabe danno origine allo Stato di Israele. Nascono conflitti e guerre con i palestinesi ed i popoli
vicini. Israele occupa territori vicini che non gli erano stati assegnati e. ne mantiene oppressi gli abitanti.
1993
Rabin ,primo ministro israeliano, ed Arafat .presidente dell'OLP (organizzazione per la liberazione della
Palestina), a Washington firmano un trattato di pace, che ora trova delle difficoltà per essere messo in
pratica, ma che è l'inizio di una nuova convivenza tra questi due popoli.
2001
Scoppia una nuova violenta “entifada” e una dura repressione da parte degli israeliani. Questo clima di
incertezza porta al governo Sharon il quale usa il pugno di ferro contro i palestinesi, come promesso nella
sua campagna elettorale. Tutto ciò tuttavia porta all’aumento esponenziale degli attentati terroristici e delle
morti tra gli stessi civili israeliani, nonché ad una nuova ondata di antisemitismo nei paesi arabi e in Europa.
La religione ebraica
La religione ebraica è una religione storica, non naturalistica. Infatti Dio non è identificato con elementi della natura,
che regola la vita dell’uomo con le sue stagioni ( l'idea del tempo è ciclica = i fatti succedono sempre uguali nel passato,
nel presente, nel futuro); la presenza di Dio è intuita, interpretata negli avvenimenti del popolo : la storia è lineare. un
percorso orientato verso la realizzazione delle promesse di Dio.
Gli Ebrei raccolgono nella Bibbia (Antico Testamento) il ricordo della loro storia. I libri della Scrittura non vogliono
raccontare dei fatti per ricostruirli storicamente (= come sono andate veramente le cose), ma per cercare di capire quale
messaggio Jahwé voleva rivelare, attraverso quegli avvenimenti, al popolo. Questa riflessione sul passato serviva a
capire come comportarsi nel presente.
I fondamenti della fede ebraica:
a) la Promessa: di una terra fatta da Jahwè ai patriarchi
b) l'Elezione: Dio ha scelto Israele, il più piccolo e oppresso tra tutti
i popoli, perché, porti a tutti i popoli la Sua benedizione
c) l'Alleanza: stabilita da Dio con Israele, impegna Dio a realizzare la Promessa della terra ed il popolo a vivere
secondo la Legge di Dio
d) la Legge: data a Mosè sul monte Sinai, indica al popolo la via della giustizia e della vita
Le feste più importanti
1) il Sabato: ricorda il riposo di Dio dopo la creazione ed insegna agli uomini che lo scopo della vita non è il lavoro, ma
il riposo, la gioia, lo stare con gli altri e con Dio. In questo giorno tutti dovevano riposare : liberi e schiavi, uomini e
donne, ricchi e poveri, uomini e animali.
2) la Pasqua: coincideva con la primavera e l'inizio del raccolto. Era la festa più importante perché ricordava da
liberazione degli ebrei schiavi dall'Egitto : l'avvenimento storico nel quale per la prima volta gli ebrei avevano scoperto
l'intervento di Dio nella loro storia, decidendo di servi per sempre Ohi li aveva, liberati dall'oppressione .
3) la Pentecoste: "cinquanta giorni dopo la pasqua, festa estiva della mietitura, ricordava le Leggi date da Dio a Mosé
sul monte Sinai
4) dei Tabernacoli: (= tende) tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre il popolo si ritirava in modesti ripari di foglie,
fuori da Gerusalemme per rievocare la vita nomade nel deserti in cui aveva imparato, nella povertà, ad affidarsi
totalmente a Dio, che aveva procurato loro tutto ciò che era indispensabile per vivere.
5) il Giubileo: ricorreva ogni 50 anni e durava un anno, durante il quale veniva sospeso il lavoro nei campi e ciò che
nasceva dalla terra in modo naturale e spontaneo doveva essere a disposizione di tutti, soprattutto dei poveri. Tutti gli
schiavi erano liberati; chi era stato costretto a cedere i suoi beni per debiti, ne rientrava in possesso. Aveva lo scopo di
mantenere in vita una società di piccoli contadini, in virtù delle leggi ugualitarie date da Mosè, evitando che si
formassero latifondi con braccianti e servi impoveriti. Questa festa ai fondava sul fatto che la terra era stata un dono e
continuava ad appartenere solo a Dio.