Le tre cupole e la torre delle lingue
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Le tre cupole e la torre delle lingue
Le tre cupole e la torre delle lingue! ! “Le tre cupole e la torre delle lingue” è una performance che analizza per affinità costruttive tre cupole: la cupola della Roccia a Gerusalemme, la Grosse Halle progettata da Albert Speer per il Terzo Reich e la cupola del kaffehaus di palazzo Daniele che ospita la performance. Ad esse accosta due racconti biblici attraverso le allegorie di tre personaggi le cui vicende storiche personali si intrecciano tra di loro: Re Salomone, la Regina di Saba e Hiram Abif, l’architetto arrivato dall’Egitto con l’incarico di progettare e costruire il Tempio di Salomone a Gerusalemme. Come nelle miniature medievali Re Salomone viene raffigurato durante i sopralluoghi ai lavori per la costruzione del tempio di Gerusalemme, così nell’iconografia classica dell’episodio della Torre di Babele, Re Nembrot viene rappresentato mentre visita i maestri scalpellini che squadrano le pietre da utilizzare per la costruzione della torre. Questa analogia iconografica si manifesta nella performance con una struttura narrativa che comprende entrambi i racconti biblici: da una parte Re Salomone visita i tagliatori di pietre, dall’altra questi creano, con i loro colpi di scalpello sulle pietre disposte nel giardino intorno al kaffehaus, suoni differenti. Nessuno simile all’altro, i suoni prodotti dagli scalpellini sono come le mille lingue che Dio creò perché gli uomini, non intendendosi più, non portassero a termine la costruzione della Torre con la quale avevano osato ambire ad arrivare al cielo anziché disperdersi sulla terra.