Istituto Statale di Istruzione

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Istituto Statale di Istruzione
Istituto Statale di Istruzione
Tecnica e Professionale per il Commercio "G. A. Cavazzi"
Scientifica "A. Sorbelli"
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Via Matteotti 2/4 - 41026 Pavullo nel Frignano (MO) - Tel 0536/20366 - 20257 - fax. 0536/21164
E.Mail: [email protected] - Sito Internet: www.cavazzisorbelli.it
Codice fiscale 83000140364
Anno Scolastico 2013/2014
ESAME DI STATO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
INDIRIZZO I.G.E.A
CLASSE 5a SEZ. A
1
ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI
(Legge 425/97 - D. P.R. 323/98 ART. 5.2)
Contenuto:
a) SCHEDA INFORMATIVA GENERALE COMPRENDENTE
1) Composizione del Consiglio di classe, pag. 3
2) Elenco dei candidati, pag.4
3) Presentazione della classe, pag.5
4) Obiettivi, trasversali e comuni del C.d.C., pag.7
5) Valutazione complessiva dei risultati raggiunti, pag.7
b) SCHEDA RELATIVA ALL’ESPERIENZA DI STAGE pag. 9
c) SCHEDE RELATIVE ALLA TERZA PROVA SCRITTA pag. 10
d) SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE
DELL'ULTIMO ANNO DI CORSO
ITALIANO, pag 11
STORIA, pag. 19
INGLESE, pag. 25
FRANCESE, pag. 29
MATEMATICA, pag. 33
ECONOMIA AZIENDALE, pag. 37
GEOGRAFIA, pag. 44
DIRITTO, pag. 50
SCIENZE DELLE FINANZE, pag 54
EDUCAZIONE FISICA, pag. 59
RELIGIONE, pag. 62
Allegati:
griglie di valutazione di prima prova (tipologia A,B,C,D)
griglia di valutazione di seconda prova
griglia di valutazione di terza prova
griglia di valutazione del colloquio
simulazione di terza prova del 13/02/2014
simulazione di terza prova del 30/04/2014
documenti riservati ad uso esclusivo della commissione
2
a) SCHEDA INFORMATIVA GENERALE
1 - COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTI
MATERIE
ORE SETT.
Tosi Clementina
Italiano
3
Tosi Clementina
Storia
2
Bernardoni Lucia
Inglese
3
Gianelli Paola
Francese
3
Manfredini Marilena
Matematica
3
Cagnoli Alberto
Economia aziendale
7
Masotti Laura
Geografia generale ed antropica
3
Severo Daniela
Diritto
3
Severo Daniela
Scienze delle finanze
2
Criniti Pietro
Educazione fisica
2
Esposito Salvatore
Religione
1
3
2 - ELENCO CANDIDATI
Cognome e Nome
Cognome e Nome
1
Adani Giulia
10
Ferrari Greta
2
Agushi Beseta
11
Filippucci Veronica
3
Ascari Chiara
12
Iaccheri Matteo
4
Bartolai Alice
13
Lanzarini Andrea
5
Biancolella Francesco
14
Leonelli Federico
6
Cabri Raffaele
15
Li Xiao Fei
7
Cervi Francesca
16
Santi Alessia
8
Corsini Federico
17
Serri Giada
9
Enea Matteo
18
Stefania Carmen
4
3 - PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
STORIA DELLA CLASSE
Configurazione della classe nel corso del quinquennio
Classe
Prima
Seconda
Terza
Quarta
Quinta
Iscritti
della
stessa
classe
24
20
17
18
17
Provenienti
da
altre classi
2
2
2
0
1
Totale Iscritti
26
22
19
18
18
Promossi
Non
Promossi
20
19
18
17
6
3
1
1
Passati ad
altre classi
Trasferiti
ad altra
scuola
2
La classe 5^A sezione I.G.E.A. è composta da 18 allievi.
Gli alunni risiedono a Pavullo e nei comuni vicini, questo, pur non ostacolando da parte di alcuni
amicizie extrascolastiche, ha limitato la compattezza della classe e ha influito sull’organizzazione della
vita scolastica, in quanto in alcune circostanze si sono valutati i tempi di trasporto legati al rientro a
casa.
Continuità didattica
Disciplina
Italiano
Storia
Inglese
Francese
Matematica
Economia
dell’azienda
Trattamento Testi
Diritto
Scienza delle finanze
Scienze della materia
Scienze della natura
Geografia
Educazione fisica
Religione
Classe prima
Fadda
Fadda
Martini
Croci
Magnani
Cagnoli
Classe seconda
Serafini
Serafini
Martini
Croci
Magnani
Vecchiè
Classe terza
Tosi
Minelli
Bononcini
Gianelli
Magnani
Cagnoli
Classe quarta
Tosi
Tosi
Bononcini
Gianelli
Magnani
Cagnoli
Classe quinta
Tosi
Tosi
Bernardoni
Gianelli
Manfredini
Cagnoli
Vicidomini
Lami
Orlandi
Orlandi
Longagnani
Esposito
Puccini
Verdi
Orlandi
Orlandi
Longagnani
Esposito
Verdi
Verdi
Minelli
Longagnani
Esposito
Salone
Salone
Masotti
Longagnani
Esposito
Severo
Severo
Masotti
Criniti
Esposito
SITUAZIONE PREGRESSA
Il clima instauratosi nella classe è parso sempre positivo, gli alunni si sono relazionati tra loro e con
gli insegnanti in maniera corretta, mostrando un sufficiente grado di collaborazione, nonostante non tutti
gli studenti abbiano mostrato lo stesso livello di motivazione, senso di responsabilità ed autonomia nello
studio. Qualche momento di difficoltà si è registrato in relazione a uno studio poco continuo, che ha
creato a volte situazioni di tensione.
La preparazione della classe è sempre stata pressochè sufficiente, alcuni studenti hanno raggiunto
valutazioni discrete in tutte le discipline.
C) SITUAZIONE INIZIALE NELL’ A.S. IN CORSO
Nei primi mesi dell’anno si sono registrate alcune situazioni di disagio, legate a uno studio non
pienamente organizzato, difficoltà che si è appianata nel corso dell’anno.
5
D) ATTIVITA’ INTEGRATIVE SVOLTE NELL’ A.S. IN CORSO
Nel corrente anno scolastico sono state svolte le seguenti attività integrative :
Conferenza del prof. Francesco Maria Feltri “Dalla propaganda allo sterminio”
Conferenza del prof. Luca Maria Caffaro “Anatomia di un genocidio: eutanasia, fucilazioni di
massa, campi di sterminio”, giornata della Memoria
Orientamento universitario, open day a Modena e Bologna.
Gita d’istruzione a Monaco
E) CONSIDERAZIONI PARTICOLARI
Per quanto riguarda la definizione delle aree disciplinari si fa riferimento al D.M. n. 22 del 28–2–
2002
6
4 – OBIETTIVI TRASVERSALI E COMUNI DEL C. di C.
Nella programmazione di inizio anno scolastico il Consiglio di Classe aveva fissato i seguenti obiettivi
trasversali :
1. COMPORTAMENTALI
Partecipare e collaborare alle attività scolastiche
Acquisire una mentalità aperta, flessibile e sviluppare senso critico
Il primo obiettivo risulta nella maggior parte dei casi raggiunto, per quanto riguarda il secondo
occorre tenere presente le caratteristiche individuali degli alunni, che hanno risposto alle
sollecitazioni in maniera differente, c’è chi esprime le proprie opinioni con lucidità, c’è chi, pur
avendo raggiunto gli obiettivi sopra citati, si esprime in maniera ancora faticosa.
2. COGNITIVI
Sviluppo dell’autonomia e della capacità di organizzare e pianificare il proprio studio
Si è puntato ad un più preciso ed efficace uso degli strumenti, sollecitando la riflessione sul
proprio metodo di lavoro e spingendo gli alunni a collegare le conoscenze secondo percorsi di
interesse personali. Occorre sottolineare come in alcuni casi il metodo sia risultato lento,
compromettendo i risultati finali.
Sviluppo della competenza comunicativa orale e scritta
Un gruppo ha acquisito una capacità comunicativa corretta, precisa nei termini ed efficace, altri
hanno invece carenze di base non del tutto risolte e incontrano ancora incertezze ad esprimersi
in modo puntuale e scorrevole.
Sviluppo della capacità di comprensione, analisi, interpretazione dei testi scritti
Obiettivo globalmente raggiunto dalla maggior parte degli alunni, per altri l’autonomia in questo
ambito non è ancora pienamente consolidata.
Sviluppo della capacità di produzione di testi scritti
Come sopra.
Sviluppo delle capacità logiche
Obiettivo del Consiglio di Classe, attraverso lo studio delle discipline, è stata l’acquisizione di
un atteggiamento mentale volto alla comprensione critica e all’ordinamento logico dei contenuti
proposti. Tale obiettivo è stato generalmente raggiunto.
Acquisizione dei contenuti delle singole discipline
Le conoscenze fondamentali possono definirsi acquisite in maniera generale in tutte le
discipline e per la maggior parte degli alunni.
Acquisizione di competenze professionali
L’esperienza di alternanza scuola-lavoro e l’applicazione tecnica dei contenuti delle discipline
d’indirizzo ha portato al raggiungimento di un buon livello di competenze professionali.
5 – VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEI RISULTATI OTTENUTI
Il percorso quinquennale vede il raggiungimento degli obiettivi prefissati a livelli diversi. Alcuni alunni
hanno mantenuto nel corso del tempo impegno e interesse, raggiungendo con costanza risultati discreti.
Altri alunni hanno invece risentito di un metodo di studio poco organizzato e non pienamente
approfondito. In qualche caso si sono avvertite difficoltà, in parte risolte attraverso gli interventi di
7
recupero. Nel complesso la classe ha risposto alle proposte educative, ha dimostrato sempre interesse e
partecipazione, acquisendo conoscenze e competenze sufficienti.
8
b) SCHEDA RELATIVA ALL’ESPERIENZA DI STAGE DELLA CLASSE QUARTA
Al progetto “Stage”, inserito nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, hanno partecipato 18
alunni.
Le finalità principali del progetto sono:
1. Attivare nella scuola concreti momenti di ricerca interdisciplinare a valenza pedagogica e formativa
basati sull’esperienza educativa del lavoro.
2. Creare momenti di scambio tra realtà scolastica e quella professionale, tra mondo della formazione e
mondo del lavoro
3. Permettere agli allievi di incontrare la realtà lavorativa che può essere sperimentata direttamente
(formazione in situazione) e in modo privilegiato utilizzando i contesti aziendali come elementi e
risorse integrativi per il processo di apprendimento,
4. Favorire nei partecipanti il processo di presa di coscienza di sé attraverso un’esperienza che crea
l’occasione per stimolare una riflessione sulle capacità, sui propri punti di forza e di debolezza in
rapporto con le possibilità professionali offerte dal territorio.
5. Far conoscere e far comprendere la realtà socio-economica, le opportunità formative, professionali e
occupazionali, sviluppando rappresentazioni del lavoro efficaci e realistiche;
6. Individuare spazi, settori e modalità di diretto interesse lavorativo, indipendentemente dal fatto che,
al termine del percorso scolastico intrapreso, intendano proseguire con gli studi universitari, o
cercare un inserimento lavorativo
7. Rafforzare l’autostima e la capacità di riconoscere e valorizzare le proprie risorse, interessi e
motivazioni allo scopo di costruire il progetto personale di scelta;
8. Arricchire il proprio bagaglio culturale e incrementare apertura e flessibilità mentali;
9. Incrementare la capacità di interpretare e correlare i fattori in gioco nei processi di scelta
professionale: le variabili personali, le influenze socio-culturali, le caratteristiche del contesto, i
cambiamenti in atto nel raccordo scuola – formazione professionale – lavoro;
10. Sviluppare abilità per fronteggiare positivamente le situazioni di transizione all’interno della
formazione e dalla formazione al lavoro, attraverso la promozione di atteggiamenti flessibili e di
strategie di azione adeguate.
Il progetto è stato realizzato in 2 fasi:
1) fase di preparazione in classe con attività teoriche e pratiche relative ai seguenti
argomenti:
-
il curriculum vitae
-
il colloquio di lavoro
-
la ricerca attiva del lavoro
2) esperienza diretta in azienda, durata 2 settimane
9
c) SCHEDE RELATIVE ALLA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
1 – DELIBERAZIONI E MODALITA’ OPERATIVE DEL C. d. C.
Le prove svolte, di carattere interdisciplinare, hanno coinvolto non più di 4 materie.
2 – TIPOLOGIE SPERIMENTATE
Tipologia B: Quesiti a risposta singola.
Il Consiglio di Classe ha scelto di esercitare gli studenti su questa tipologia, in quanto consente di
verificare con maggiore puntualità la consistenza della preparazione acquisita e le competenze
espositive, permette inoltre di testare la conoscenza dei contenuti, la capacità di approfondimento, di
collegamento e di valutazione dei contenuti stessi.
La simulazioni sono state effettuate con un tempo di 3 ore.
3 – CRITERI DI VALUTAZIONE
Il Consiglio di Classe ha utilizzato una griglia di valutazione qui riportata.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
Punteggio Contenuto
Forma
1
Non ha risposto
Non ha risposto
Prova decisamente lacunosa
Prova decisamente lacunosa
Fortemente incompleto
Fortemente incompleto
Prova incompleta
Prova incompleta
Prova parziale e limitata
Prova parziale e limitata
Prova essenziale e poco elaborata
Prova essenziale e poco elaborata
Contenuto appropriato, rielaborazione
corretta anche se non approfondita
Contenuto appropriato, rielaborazione
corretta anche se non approfondita
Esauriente, pertinente, rielaborato
Esauriente, pertinente, rielaborato
2-4
5-6
7-8
9
10
11 - 13
14 - 15
10
L SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
CLASSE QUINTA SEZ. A
Indirizzo: igea
Docente: Tosi Clementina
Disciplina: italiano
Testi in uso: Paolo Di Sacco, Le basi della letteratura, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori
Altri strumenti o sussidi:
11
1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
DISCIPLINA: italiano
Contenuti
(1)
Tempi
(2)
IL ROMANTICISMO
2h
Definizione
Dal preromanticismo al romanticismo
La diffusione europea del romanticismo
Romanticismo tedesco e latino
Prove di verifica
utilizzate (3)
Per tutti i moduli le verifiche sono
state concordate con le alunne sia per
quanto riguarda i tempi che le
modalità: interrogazioni, verifiche
scritte brevi o articolate, relazioni
orali
Gli aspetti caratteristici del romanticismo: l’esaltazione del cuore e del
sentimento, il culto dell’individuo, la libertà d’ispirazione, il superamento
del classicismo, i nuovi temi della natura e della storia, l’ampliamento del
poetabile, la tensione all’oltre, amore e morte, l’eroe romantico, titanismo e
vittimismo
Il romanticismo italiano
Tra realismo e impegno sociale
Il 1816
Leopardi e Manzoni romantici?
La polemica tra classici e romantici
Letture:
da M.me de Stael: “Dovrebbero a mio avviso gl’italiano tradurre
diligentemente…”
ALESSANDRO MANZONI
Gli anni della formazione
La formazione illuminista
La prima produzione poetica
In morte di Carlo Imbonati: l’intento morale, l’impegno
6h
Gli scritti di poetica
La scrittura come missione
La posizione di Manzoni tra romanticismo e illuminismo
Il rapporto tra vero, storia e invenzione
I tre fini della poesia: il vero, l’interessante e l’utile
Gli Inni sacri
Il progetto degli inni
La ricerca di un nuovo linguaggio
La poesie civili
Dalla contingenza storica alla riflessione
Le tragedie
Il dramma storico
La novità dei cori
Il pessimismo
I promessi sposi
Dal Fermo e Lucia alla ventisettana
La revisione linguistica
La scelta del romanzo
L’indagine sul problema del male
Lo sfondo storico del seicento
12
Il sistema dei personaggi
Letture
-
Dalla lettera a Monsieur Chauvet: A cosa s’interessa la
poesia? Al segreto dell’anima umana
-
Dalla lettera sul Romanticismo: I tre fini della poesia: l’utile, il
vero, l’interessante
-
Dal Carme in morte di Carlo Imbonati, vv, 207 –220
-
Dagli Inni Sacri: La Pentecoste, vv 113-144
-
Le odi civili: Il cinque maggio
-
Dall’Adelchi: il coro dell’atto III
8h
GIACOMO LEOPARDI
Il pensiero filosofico e la posizione culturale
I temi: l’infelicità dell’esistenza umana, la ricerca del piacere, l’ironia verso
le false speranze filosofiche o religiose
La riflessione sulla natura
Leopardi nella cultura dell’ottocento
La posizione di Leopardi tra classici e romantici
La modernità di Leopardi
La caduta delle certezze esistenziali
Le fasi della poesia leopardiana
Il canto dell’insoddisfazione perenne
Le canzoni giovanili, gli idilli, i canti pisano-recanatesi
I Canti
L’esigenza di piacere infinito e indefinito
Dalla descrizione alla riflessione
Il tema della natura
Le Operette Morali
Un’opera unitaria nei fini, ma varia nelle forma
Il carattere “morale”
I caratteri della satira
Critica dell’antropocentrismo, del mito del progresso, della religione
Letture:
Dai Canti:
L’infinito
-
Il sabato del villaggio
-
La quiete dopo la tempesta
6h
Dalle Operette Morali:
Dialogo della natura e di un islandese
-
Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere
--------------------------------------------13
TRA OTTOCENTO E NOVECENTO
Il Positivismo
La nuova immagine della scienza
La discussione sul progresso
La filosofia del Positivismo
La cultura del primo novecento
La crisi del positivismo: decadenza e tramonto dell’Occidente
Le nuove teorie scientifiche
La fine delle certezze tradizionali: Nietsche, Freud, Bergson
I maestri del sospetto
Naturalismo e Verismo
La poetica del naturalismo
Gli scrittori del naturalismo francese
Il ruolo sociale dello scrittore
Un metodo scientifico per la letteratura
Dal naturalismo francese al verismo italiano
Il Decadentismo e la letteratura d’inizio novecento
Oltre il naturalismo
Le diverse fasi del decadentismo
Il simbolismo e il rinnovamento del linguaggio poetico
La nuova narrativa psicologica
9h
Le avanguardie
Il concetto di avanguardia
Il futurismo
Il crepuscolarismo
GIOVANNI VERGA
L’apprendistato del romanziere
La formazione di Verga in un clima patriottico e tardo romantico
Amori tormentati e sperimentazione narrativa
La stagione del Verismo
La conversione al Verismo: Nedda
I racconti di Vita dei Campi
Il ciclo dei vinti
I manifesti del Verismo
I Malavoglia
Un romanzo sperimentale
Una società arcaica scossa dai primi segni del progresso
Il coro dei parlanti
I promessi sposi e i Malavoglia: due modi diversi per incominciare un
romanzo
7h
Letture:
Nedda
-
-
da Vita dei campi: La Lupa
Prefazione all’Amante di
Gramigna
Fantasticheria
da I Malavoglia: Prefazione
14
-
GIOVANNI PASCOLI
Poeta e società: la diversa posizione di Pascoli e D’Annunzio
La poetica del fanciullino e il suo mondo simbolico
Dalla visione oggettiva a quella soggettiva
Il poeta-fanciullo
Il simbolismo, presenze simboliche ricorrenti
La crisi dell’uomo contemporaneo
7h
Lo stile e le tecniche espressive
L’uso delle onomatopee
La scelta lessicale
L’uso di analogia e sinestesia
Letture
Da Il fanciullino:Il fanciullo che è in noi
da Myricae: Lavandare, X Agosto, L’assiuolo,
Il tuono
GABRIELE D’ANNUNZIO
La poetica: sperimentalismo ed estetismo
Lo sperimentatore della possibilità della parola
Un letterato aperto al nuovo
L’esteta
Il creatore di immagini
L’artista e la massa
Estetismo, panismo, vitalismo, sensualismo, superominismo
3h
I romanzi
Sperimentalismo
Le tematiche decadenti
La poesia dannunziana
Gli esordi in versi
Le Laudi
Letture
da Canto novo: Falce di luna calante
-
da Alcyone: La pioggia nel pineto (vv. 1-64)
-
da Il piacere:L’attesa di Elena
6h
Ritratto d’esteta
DAL RACCONTO DEL VERO AL RACCONTO
DELLA CRISI: FORME NARRATIVE DEL
PRIMO NOVECENTO
La dissoluzione delle forme narrative tradizionali, il nuovo romanzo europeo
Da Verga a Pirandello: dalla realtà alla perdita della verità
Da una struttura chiusa all’opera aperta
La distruzione delle vecchie verità e i nuovi temi
15
Il racconto come verità e bugia insieme
Il flusso di coscienza
La perdita dell’unità del soggetto
8h
LUIGI PIRANDELLO
Le idee e la poetica: relativismo e umorismo
La crisi storica e culturale e la relatività di ogni cosa
La personalità molteplice
Il sentimento della vita e le forme che ci ingabbiano
I temi dell’umorismo
Letture:
da L’umorismo: l’esempio della vecchia imbellettata
-
da L’umorismo: l’arte umoristica scompone (1-20)
-
da Novelle per un anno: Il treno ha fischiato
-
da Novelle per un anno: Pallottoline
-
da Il fu Mattia Pascal: Adriano Meis
6h
ITALO SVEVO
Da Una vita alla Coscienza di Zeno
Il superamento dell’impostazione verista
L’ambiente e i personaggi borghesi
Il monologo interiore
Il percorso tematico e non cronologico
Una scrittura ambigua, verità e bugie, il narratore inattendibile
Il tema dell’inettitudine
Il rapporto tra salute e malattia
Letture:
-
da Una vita: Gabbiani e pesci
-
da La coscienza di Zeno: Il fumo
-
da La coscienza di Zeno: Psico-analisi
LE FORME DELLA POESIA NEL PRIMO
NOVECENTO
I crepuscolari
Il termine crepuscolarismo
Il ripudio ironico della figura tradizionale del poeta
L’accettazione dello squallore piccolo-borghese
Dal fanciullino di Pascoli al fanciullo di Corazzini
Letture:
da Piccolo libro inutile di Sergio Corazzini: Desolazione del povero poeta
sentimentale (vv.1-29)
16
Il futurismo
Il Futurismo come avanguardia
I temi del Manifesto
Le parole in libertà
Letture:
Il primo manifesto del Futurismo
GIUSEPPE UNGARETTI
La nuova poesia novecentesca in Italia
Una rivoluzione espressiva
Letture:
-
da l’Allegria: Veglia
da l’Allegria: Fratelli
EUGENIO MONTALE *
Il male di vivere e la poesia degli oggetti
La ricerca del varco
Le scelte stilistiche ed espressive
Letture:
-
da Ossi di seppia: Non chiederci la parola
da Ossi di seppia: Spesso il male di vivere ho incontrato
17
2 - METODOLOGIA (4)
 Lezione frontale per l’introduzione di nuovi argomenti e per la presentazione degli autori.
 Lettura emotiva e commento libero
 Richiamo alle caratteristiche del periodo storico parallelamente svolto.
 Sollecitazione di interventi da parte della classe per favorire l’interiorizzazione di contenuti
e per stimolare una costruttiva analisi testuale.
 Sollecitazione di interventi da parte della classe per favorire richiami pluri ed
interdisciplinari.
 Lettura dei testi (in classe e a casa).
3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6)
Il manuale in adozione è stato lo strumento su cui si è lavorato.
4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
La classe ha seguito le lezioni con interesse, lasciandosi coinvolgere dagli argomenti trattati, esprimendo
opinioni e collegando quanto appreso al vissuto personale, tutto questo è stato filtrato da competenze
sufficienti o discrete.
Non è possibile individuare un livello omogeneo nel raggiungimento degli obiettivi, in generale gli
alunni hanno acquisito competenze relative a:
 individuare persistenze e cambiamenti nei generi letterari per il periodo affrontato;

porre in relazione opere di un autore e poetica;

riconoscere le fasi evolutive dell’opera di un autore;

specificare temi comuni in autori e contesti diversi;

conoscere testi nella loro struttura complessiva.
Il grado di acquisizione di questi obiettivi è dipeso dalle doti di ciascuno, ma anche da uno studio, che
non è stato costante
Gli alunni posseggono un orientamento storico generale, che consente la collocazione delle opere nel
loro contesto, producono relazioni sui contenuti di apprendimento, dai testi sanno cogliere specificità
tematiche e stilistiche. Il riferimento ai testi nella produzione orale facilita l’individuazione degli aspetti
caratteristici di ciascun autore e sostiene pertanto l’esposizione.
5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI
Il conteggio delle ore di ciascun modulo ha tenuto presente solo i tempi di attività comprese le verifiche,
le prove scritte e le relative consegne, dal conteggio sono escluse le assemblee di classe e di istituto e
qualunque altra attività proposta dalla scuola.
Gli argomenti indicati con una * sono affrontati dopo il 15 maggio.
18
SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
CLASSE QUINTA SEZ. C
Indirizzo: igea
Docente: Tosi Clementina
Disciplina: storia
Testi in uso: M. Fossati, G. Luppi, E. Zanette, Passato presente, Bruno Mondadori
Altri strumenti o sussidi:
19
1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
DISCIPLINA: storia
Contenuti
(1)
L’Italia post unitaria
(sulle fotocopie)
Tempi
(2)
1h
I provvedimenti della destra storica
I provvedimenti della sinistra storica
Dalla seconda rivoluzione industriale all’imperialismo
(sulle fotocopie)
Prove di verifica
utilizzate (3)
Per tutti i moduli le verifiche sono
state concordate con le alunne sia per
quanto riguarda i tempi che le
modalità: interrogazioni, verifiche
scritte brevi o articolate, relazioni
orali
1h
Dalla prima alla seconda rivoluzione industriale
Il capitalismo monopolistico e finanziario
L’imperialismo
La crisi delle relazioni internazionali
La grande guerra come svolta storica
17h
L’Europa agli inizi del novecento
La belle époque e le sue contraddizioni
La crisi di fine secolo
Conflitti in campo coloniale
Blocchi di alleanze contrapposte
Stati nazionali e stati multinazionali
L’instabilità dei Balcani
L’età industriale e l’età giolittiana
L’industrializzazione italiana
Sviluppo e squilibri
Il mondo contadino
Classe operaia e sindacalizzazione
L’eccidio del 1898 a Milano
La crisi di fine secolo
Il riformismo liberale di Giolitti
Due strategie per l’Italia liberale: Sonnino e Giolitti
Conflitto sociale e neutralità dello stato
Il riformismo giolittiano
I socialisti e Giolitti
I cattolici e Giolitti
La diffusione del nazionalismo
La ripresa della politica coloniale
Le elezioni del 1913
Lo scoppio del conflitto e il primo anno di guerra
Conflitti egemonici e crisi degli equilibri
La corsa agli armamenti
Un clima ideologico bellicista
Dalla guerra breve alla guerra di logoramento
L’intervento in guerra dell’Italia
Lo svolgimento del conflitto e la vittoria dell’intesa
Il cruciale 1917
L’intervento degli Stati Uniti
Il significato storico e le eredità della guerra
La fine dell’egemonia europea
Le eredità economiche
20
Tensioni e trasformazioni sociali
Crisi e valori democratici
I quattordici punti wilsoniani
La rivoluzione russa e la nascita dell’Unione Sovietica
Le radici della rivoluzione
La questione contadina e le riforme di Stolypin
Industrie e classe operaia
La Russia in guerra
La rivoluzione del febbraio 1917
La Russia rivoluzionaria e la nascita dell’Unione Sovietica
Il doppio potere rivoluzionario
I diversi orientamenti nel fronte rivoluzionario
Lenin e le “Tesi di aprile”
L’estate e l’autunno del 1917
I primi decreti del governo bolscevico
La guerra civile
Il comunismo di guerra
La nascita dell’URSS
13h
Fra le due guerre: totalitarismi e democrazie
Il quadro economico e la crisi del 1929
La fase di sviluppo economico degli anni ‘20
La debolezza della domanda
La crisi agricola
Speculazioni e guadagni facili
Il crollo del 1929
Il fascismo
Il difficile dopoguerra europeo
La radicalizzazione della lotta politica
Una difficile situazione economica
Il biennio rosso
Disagio e mobilitazione dei ceti medi
La questione fiumana
Il fascismo al potere
La nascita del fascismo e il programma di San Sepolcro
Lo squadrismo
Le elezioni del 1921
La nascita del partito fascista
La marcia su Roma
La transizione verso la dittatura
La legge elettorale del 1923
Il delitto Matteotti
Il regime fascista
Le leggi fascistissime
Le organizzazioni di massa
I Patti lateranensi
La politica economica
La politica estera
Il totalitarismo imperfetto
Le leggi razziali
Il nazismo
La repubblica tedesca
La settimana di sangue del 1919
L’inflazione galoppante
La stabilizzazione economica e politica
L’ascesa di Hitler
21
La crisi del 1929 in Germania
L’ideologia nazionalsocialista
Un sogno per una società in crisi
La crisi di Weimar
L’ascesa elettorale di Hitler
La conquista del potere
Il regime nazista
Repressione e irreggimentazione
La violenza nazista
La politica economica
Lo stalinismo
L’Unione sovietica dopo la guerra civile
La NEP
L’ascesa di Stalin
Il regime staliniano
La crisi degli ammassi
Lo sterminio del kulaki
La pianificazione integrale
Gli effetti e le inefficienze della pianificazione
Le purghe
La propaganda ideologica
Il New Deal
Le principali misure del New Deal
La seconda guerra mondiale
6h
Le aggressioni hitleriane e lo scoppio del conflitto
Le tensioni internazionali
Conflitti di ideologie
Hitler contro Versailles
L’annessione dell’Austria
La questione dei Sudeti e la conferenza di Monaco
Il patto d’acciaio
La seconda guerra mondiale: gli eventi
La guerra lampo tedesca e la spartizione della Polonia
Il crollo della Francia
La battaglia d’Inghilterra
L’Italia in guerra
L’invasione dell’URSS
L’entrata in guerra degli USA
La svolta di Stalingrado
Gli sbarchi
Il nuovo ordine nazista
La tragedia di una guerra totale
Il saccheggio dell’Europa
Il sistema concentrazionario nazista
La resistenza
Le motivazioni dei resistenti
L’8 settembre 1943
Le tre guerre della Resistenza
Il Cln
La svolta di Salerno
Le brigate partigiane
I rapporti con gli alleati
22
Il mondo del dopoguerra *
Lo scenario politico: il mondo bipolare
Dalle sfere d’influenza ai blocchi
La divisione della Germania
Il piano Marshall
Nato e Patto di Varsavia
La guerra di Corea
La crisi di Cuba
La guerra in Vietnam
2h
23
2 – METODOLOGIA (4)
 Lezione frontale per la presentazione di nuovi argomenti.
 Richiamo ai periodi storici precedentemente studiati.
 Sollecitazione di interventi da parte della classe per favorire l’interiorizzazione di concetti ed
eventi.
 Collegamento logico per somiglianza o discontinuità tra passato e presente
 Atteggiamento problematico di fonte ai nodi concettuali
3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6)
Lo strumento principalmente utilizzato è stato il manuale.
4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
Apprezzabile è stato l’interesse da parte degli alunni, che non è stato seguito però da uno studio
costante
Si considerano raggiunti i seguenti obiettivi:
 adoperare concetti interpretativi e termini storici in rapporto con gli specifici contesti storici;

padroneggiare gli strumenti concettuali interpretativi che servono per individuare e descrivere
persistenze e mutamenti;

padroneggiare gli strumenti concettuali che servono per organizzare temporalmente le conoscenze
storiche più complesse;

sapere formulare problemi rispetto a fenomeni storici;

utilizzare procedimenti di spiegazione di fatti storiografici complessi.
La problematizzazione del periodo e delle tematiche affrontate è stata raggiunta da tutti gli alunni, per
alcuni si registrano ancora tuttavia conoscenze non consolidate e pertanto fortemente labili o espresse
con una semplice concatenazione, per la maggior parte della classe si evidenziano conoscenze
strutturate in semplici schemi interpretativi, in alcuni casi si manifestano competenze rielaborative.
5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI
Le ore conteggiate sono quelle di effettiva lezione e verifica, sono escluse pertanto le ore dedicatealle
assemblee, o alle iniziative della scuola.
Gli argomenti segnati con * sono svolti dopo il 15 maggio.
24
SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
Anno Scolastico 2013/2014
CLASSE QUINTA SEZ. A
Indirizzo: IGEA
Docente: Lucia Bernardoni
Disciplina: Lingua Inglese
Testi in uso:
Online Business – F. Bentini, M. Delmont – Ed Longman
Cultural Links – F. Bowen, M. Cumino – Ed Petrini
Altri strumenti o sussidi: presentazioni PP, fotocopie, CD d’ascolto, video proiettore.
25
1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
DISCIPLINA: Lingua Inglese
Contenuti
Tempi
Prove di verifica
utilizzate
MODULO1: LINGUISTICO (ripasso)
Present simple v present continuous;
future intentions;
future arrangements;
present perfect v simple past;
zero/first/second/third conditional;
indirect questions; reported speech;
passive.
10
Prova strutturata
MODULO2: CORRISPONDENZA COMMERCIALE
Stages of a business transaction;
The written communication:
- letters,
- faxes and e-faxes,
- e-mails,
- netiquettes.
10
Verifica scritta: produzione
guidata.
MODULO3: ECONOMICO COMMERCIALE
A GLOBAL WORLD:
What is globalisation?
The evolution of globalisation;
Organisations facilitating global trading: WTO, IMF;
Reading: Jeans, a global uniform.
Anti-globalisation.
Global music.
Movie link: The Blues Brothers
12
Verifica orale: domande
aperte, oral report.
MODULO4: CIVILTA’
16
Verifica scritta: domande
aperte e a scelta multipla
(tipologia terza prova esame
di stato)
12
Verifica scritta: produzione
guidata.
THE UK
GEOGRAPHY
Physical features;
Cultural identities;
MODERN HISTORY
The Industrial Revolution;
The British Empire;
20th century Britain.
MODULO5: CORRISPONDENZA COMMERCIALE
Orders: lexis bank and phrase bank;
Understanding orders on the phone;
Dealing with orders on the phone;
Orders on the web and by e-mail;
26
MODULO6: ECONOMICO COMMERCIALE
THE EUROPEAN UNION:
The European Union at a glance;
The symbols of the EU;
The European Union: origins and growth; treaties.
The main EU institutions.
12
Verifica orale: domande
aperte, oral report.
MODULO7: ECONOMICO COMMERCIALE
INTERNATIONAL TRADE - DOCUMENTS
PROCEDURES:
Documentary requirements in international trade;
Transport documents; Incoterms;
Packing
10
Verifica scritta: domande
aperte, a scelta multipla
(tipologia terza prova esame
di stato).
MODULO8: CIVILTA’
THE USA:
GEOGRAPHY
Physical features.
MODERN HISTORY
America, a nation of immigrants;
The Roaring Twenties and the Great Depression;
20th century America.
16
Verifica orale: domande
aperte, oral report.
MODULO9: CIVILTA’
THE UK AND THE USA:
POLITICS AND GOVERNMENT
British political system;
British government;
American political structure;
The American Constitution;
The American President.
12
Verifica orale: domande
aperte, oral report.
AND
2 - METODOLOGIA
Le modalità seguite nel processo di insegnamento/ apprendimento privilegeranno un approccio di
tipo comunicativo centrato su task based activities. La lezione frontale sarà condotta in modo
dialogato, al fine di ottenere la massima partecipazione. I riferimenti alle strutture grammaticali
avverranno secondo il procedimento grammar in context, con modalità induttive.
3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
27
Per lo svolgimento dell’attività didattica sono stati utilizzati i libri di testo, fotocopie, materiale
autentico. Gli ascolti e la visione di sequenze tratte dal film The Blues Brothers si sono svolti in
classe con computer e video-proiettore.
4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
Conoscenza delle funzioni comunicative e delle strutture grammaticali e morfo-sintattiche
della lingua inglese;
Conoscenza del lessico e della terminologia specifici dell’indirizzo economico-aziendale;
Comprensione di testi di diversa tipologia, orale e scritta;
Produzione di testi orali e scritti di vario genere;
Conoscenza di alcuni aspetti socio-culturali e storici dei principali paesi anglofoni.
Sono stati inoltre perseguiti obiettivi trasversali quali:
Sviluppare capacità metacogntive;
Ampliare le capacità logiche e critiche;
Ricercare, utilizzare e produrre documenti;
Lavorare su progetti;
Potenziare la socializzazione attraverso il cooperative learning.
Nel conseguimento degli obiettivi di apprendimento, alcuni studenti hanno ottenuto discreti
risultati, altri hanno raggiunto livelli di conoscenza e competenza soddisfacenti, mentre per un
gruppo di alunni si rilevano ancora difficoltà nella produzione di testi orali e scritti, sia per quanto
concerne la correttezza formale che nella fluency.
F.to Prof __________________________________
28
SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
CLASSE QUINTA SEZ. A
Indirizzo: ITC IGEA
Docente: Gianelli Paola
Disciplina: Francese
Testi in uso:
‘Cahiers de commerce. Entreprise et civilisation’, Trevisini
' Entrez......en grammaire!, ed. Loescher
Altri strumenti o sussidi: Fotocopie di materiale didattico
29
1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
DISCIPLINA: Francese
Contenuti
(1)
1)
Tempi
Prove di verifica
(2)
utilizzate (3)
Lingua:
A) Grammatica:
Imperfetto
Congiuntivo
Gerundio e Participio presente
verbi di opinione, di sentimento, incertezza+congiuntivo
certezza/probabilità: Indicativo e Congiuntivo
interrogative indirette
Ripasso:
qui/que
très/ beaucoup
preposizioni articolate
passé composé
forma passiva
superlativo relativo
pronomi complemento
avverbi di quantità
B) Lessico:
Attività di arricchimento lessicale sviluppata seguendo la
modalità: dal verbo al sostantivo
39h
verifiche scritte:
(traduzione da L1 in L2)
3h
30
2) La Francia: una società multietnicaLa Francofonia
La Francia: una terra d'immigrazione e il sogno dell'integrazione
I Beurs: meticciato e discriminazione
la Francia "Black Blanc Beur"
Gli Stati Uniti: il sogno dell'assimilazione
dal ' melting pot' al 'salad bowl'.
Il diritto di nazionalità?:
Il diritto del sangue e il diritto del suolo e l'ideologia migratoria
L'Europa e l'America, l'Italia e la Francia
11h
Verifica scritta:
domande aperte
3) Due profili di consumatori::
Il marketing e l'analisi dei consumatori.
Due segmenti opposti:
Gli iperconsumatori
Gli alterconsumatori
Il Commercio equo e solidale:
prodotti, zone di produzione, obiettivi, nuove regole
commerciali, il luogo comune del costo.
Interrogazione
9h
Interrogazione
Verifica scritta:
domande aperte
4)
Il Commercio elettronico
Vantaggi, Natale, prodotti stars, evoluzione dei prodotti venduti.
ROPO: Ricerca di informazioni online, Acquisto in negozio
Il 'Social shopping': il passaparola elettronico
Crisi della pubblicità tradizionale
La pubblicità del passaparola e i commenti online
La reputazione elettronica: il BUZZ. Vantaggi e Rischi
Il settore del Turismo e i Forums.
I turisti e i servizi forniti da Internet
I Forums
Le frodi
Interrogazioni
11h
Verifica scritta:
domande aperte
31
5)
Le Delocalizzazioni
le delocalizzazioni: definizione
delocalizzazioni:motivazioni
effetti positivi
effetti negativi
i paesi che delocalizzano
i paesi in cui si delocalizza
la terza fase delle delocalizzazioni: delocalizzazione dei
servizi .
Esempi di delocalizzazioni internazionali.
9h
Interrogazioni
2 - METODOLOGIA (4)

L’attività didattica è stata condotta secondo un approccio il più possibile integrato nelle sue
dimensioni linguistiche, funzionali e di contenuto al fine di permettere la partecipazione a tutti i
livelli di competenza e di sviluppare i diversi stili di apprendimento.
3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6)
Si sono utilizzati materiali didattici sia scolastici sia adattati didatticamente :
libri di testo, fotocopie di materiale predisposto dall’insegnante o tratte da testi e canali di vario
genere.
4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
In base alle verifiche, si rilevano diverse fasce di apprendimento :
 Alcuni studenti mostrano un buon livello nelle abilità orali e scritte .

La maggior parte della classe comprende studenti il cui livello di competenza è globalmente
discreto, molto variabile secondo il tipo di attività e, soprattutto, l' impegno profuso. Il tratto
dominante della classe, infatti, è sempre stato il buon livello di attività in classe e lo scarso impegno
a casa, lo studio limitato quasi esclusivamente in prossimità delle verifiche.
La partecipazione all'attività in classe ha determinato un'evoluzione positiva del gruppo classe
evidente nel corso degli anni, particolarmente marcata in alcuni alunni; mentre la mancanza di
continuità nello studio ha reso la competenza linguistica di molti alunni instabile, piuttosto
variabile.

Alcuni studenti possiedono un livello di competenza linguistica sufficiente. Si tratta di
alunni che nel corso degli anni hanno mostrato difficoltà soprattutto nella lingua scritta e/o si sono
impegnati in modo discontinuo.

Gli alunni con insufficienze nel 1° Quadrimestre si sono impegnati con esiti differenziati nel
recupero, ma qualcuno ha confermato nel 2° Quadrimestre un impegno insufficiente.
F.to Prof. ___________________________________
32
SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
CLASSE QUINTA SEZ.5A
Indirizzo: IGEA
Docente: MANFREDINI MARILENA
Disciplina: MATEMATICA APPLICATA
Testi in uso: MASSIMO BERGAMINI ANNA TRIFONE GRAZIELLA BAROZZI
MATEMATICA ROSSO
33
1) PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
DISCIPLINA: MATEMATICA APPLICATA
Contenuti
Tempi
Prove di verifica
utilizzate
LE FUNZIONI DI DUE VARIABILI E
Entro il
VERIFICHE
L'ECONOMIA:
15
Tradizionali e semi-strutturate,
Le disequazioni in due incognite e i loro sistemi;
novembre interrogazioni, esercitazioni
La geometria cartesiana nello spazio e le linee di livello;
alla lavagna e in piccoli gruppi
Derivate parziali delle funzioni di due variabili;
, domande flash
Determinazione dei punti di massimo e minimo relativo di
una funzione in due variabili;
Massimi e minimi vincolati e i metodi di risoluzione: il
metodo della sostituzione; il metodo delle linee di livello e
Il moltiplicatore di Lagrange.
Entro il
Le funzioni marginali e l'elasticità delle funzioni
22
La combinazione ottima dei fattori di produzione (teoria)
dicembre
La determinazione del massimo profitto
I RAPPORTI STATISTICI E I NUMERI INDICI:
Interpolazione fra punti e diagramma a dispersione;
Entro
Il metodo dei minimi quadrati
marzo
La regressione e la correlazione
LA RICERCA OPERATIVA:
La ricerca operativa e le sue fasi
PROBLEMI DI SCELTA IN CONDIZIONI DI CERTEZZA:
problemi di scelta nel caso continuo e problemi di scelta nel
caso discreto. Individuazione di funzione obiettivo e i
vincoli relativi alla variabile d’azione
Entro fine
Funzioni obiettivo lineari: caso in cui la funzione obiettivo è aprile
una parabola o una iperbole;Risoluzione di problemi di
scelta fra più alternative e problemi di minimo e di massimo
con scelta fra funzioni dello stesso tipo(caso di funzioni
lineari).
34
I problemi particolari di ricerca operativa : il problema delle
scorte
PROBLEMI DI SCELTA IN CONDIZIONE DI INCERTEZZA :
le
variabili casuali e la distribuzione delle probabilità.
Il criterio del valore medio; il criterio del pessimista (teoria)
Problemi di scelta con effetti differiti:Il criterio
dell'attualizzazione e il criterio del tasso di rendimento
interno . Cenni su problemi di scelta fra mutuo e leasing.
Entro
15
MAGGIO
LA PROGRAMMAZIONE LINEARE :
Gli strumenti matematici per la programmazione lineare
I problemi della programmazione lineare in due variabili;
La risoluzione con il metodo grafico di problemi di
programmazione lineare;
2 ) METODOLOGIA
La classe 5A è stata presa in consegna dalla sottoscritta solo nel corso del presente anno scolastico e
presenta una situazione di ingresso( valutata con un test) caratterizzata da un più che sufficiente
livello di conoscenze di base. Non vi sono in questa classe alunni particolarmente dotate per la
materia e che abbiano capacità brillanti di risoluzioni autonoma di problemi matematici unite a un
costante impegno e interesse vivace per la materia, quasi tutti hanno difficoltà nell'esposizione orale
nell'uso del linguaggio tecnico anche le alunne maggiormente diligenti. La maggior parte della
classe è divisa fra: studenti che devono essere guidati dall’insegnante dotati di scarsa autonomia,
che però raggiungono risultati in alcuni casi risultati di profitto discreto o buono grazie all'impegno
costante e studenti che presentavano lacune pregresse più gravi ed hanno avuto difficoltà nel
primo quadrimestre a raggiungere risultati di profitto sufficiente. Il maggiore impegno nel secondo
quadrimestre presentato da questo ulteriore gruppo ristretto, unito all'applicazione di studio, ha
permesso anche a quest'ultimi di colmare in parte le lacune pregresse e di raggiungere una
preparazione nel complesso sufficiente. Non essendoci stata continuità didattica in tutti i cinque
anni del corso vi è stata l'impossibilità da parte della sottoscritta di individuare e colmare tutte le
lacune pregresse perciò si è dato preferenza alla ripresa di volta in volta degli argomenti
propedeutici per il quinto anno e di cercare di colmare il più possibile le lacune legate agli
argomenti di tale anno. Gli studenti nel primo quadrimestre hanno dovuto affrontare le difficoltà
legate all'adattamento ad un metodo diverso di insegnamento legato alla sottoscritta e questo è
andato a scapito di maggiori approfondimenti sulle parti del programma. Pochi studenti sono
veramente propositivi, ma molti sono gli studenti volonterosi e caparbi e propensi a cercare il
superamento dei propri limiti alcuni studenti si sono adattati fin da subito a questo cambiamento
35
anche se si sono dimostrandosi più sicuri nei quesiti orali, mentre il gruppo degli studenti diligenti,
ma con difficoltà di rielaborazione logica ha avuto delle incertezze rilevabili nell'esposizione orale
essendo insicure delle proprie capacità. Data la situazione di partenza, durante le lezioni si è
cercato dove possibile di stimolare e agganciare approfondimenti e sollecitare gli studenti
maggiormente interessati, ma si sono dovuti ripetere concetti base in modo da potere agganciare
nel modo migliore i nuovi contenuti cercando di aumentare in tutte e ove possibile l’autostima e la
consapevolezza delle proprie capacità. La classe nella maggioranza ha sempre avuto necessità di
essere sollecitata per l'impegno e la partecipazione e il coinvolgimento che non sempre è stato
attivo e ha visto l’insegnante
come appoggio essenziale per la risoluzione di esercizi anche le
studentesse con profitto migliore hanno difficoltà quando si presentano situazioni in cui sono da
applicare contenuti già assimilati a contesti nuovi. Le lezioni sono state in gran parte di tipo
frontale, ma anche partecipate, lasciando ampie possibilità agli studenti per domande e interventi
per puntualizzazioni e chiarimenti. Quando possibile, cioè quando il non noto poteva essere
ricollegato a qualcosa già conosciuto dagli studenti, si è lasciato maggior spazio agli studenti
cercando di guidarli, cercando di potenziare le loro doti e conoscenze. Sono stati svolti esercizi in
classe dall’insegnante o da studenti guidati dall’insegnante stessa sugli argomenti del programma.
Dopo le prove di verifica, non è mai stato necessario affrontare attività di recupero. I debiti
formativi sono stati recuperati. Nello svolgimento del programma visto le difficoltà espositive a
volte evidenziate si è data preferenza alla parte pratica rispetto alle definizioni teoriche che sono
state utilizzate sinteticamente. E' stato svolto l'argomento relativo alla Interpolazione, Regressione e
Correlazione che non è inserito nel testo di quest'anno scolastico , ma che non era stato svolto lo
scorso anno dal momento che suscitava interesse l'esame dei dati statistici l'interpretazione dei
risultati.
3 ) MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
Lo strumento principale di lavoro è stato il libro di testo in adozione. Non sempre gli esercizi sono
adeguati alla classe, così come il linguaggio specifico talvolta risulta particolarmente difficile, per
queste motivazioni il libro in adozione, quando necessario, è stato integrato da lezioni preparate
dall’insegnante e da schede di esercizi guidati sono state fornite fotocopie di teoria ed esercizi per
l'Interpolazione ; Regressione e Correlazione.
4 ) OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
La classe come dall'inizio risulta alla fine del percorso divisa in tre gruppi alcune studentesse che
hanno cercato con caparbietà di superare i propri limiti con studio costanti e hanno raggiunto
risultati di profitto buono e discreto, alcuni studenti che hanno cercato di colmare lacune pregresse e
hanno raggiunto profitto sufficiente e altri studenti che avrebbero potuto raggiungere risultato di
profitto migliore, ma non hanno tenuto un impegno e una partecipazione sempre costante e tuttavia
hanno raggiunto la piena sufficienza. Nel complesso il profitto per la classe e di profitto discreto.
F.to Prof. ___________________________________
36
1. SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
2. CLASSE QUINTA SEZIONE A
3.
INDIRIZZO : I.G.E.A
DOCENTE : ALBERTO CAGNOLI
DISCIPLINA : ECONOMIA AZIENDALE (ore settimanali : 7)
TESTI IN USO :
TITOLO: ENTRIAMO IN AZIENDA 3
AUTORI: ASTOLFI – BARALE - RICCI
CASA EDITRICE: TRAMONTANA
ALTRI STRUMENTI O SUSSIDI : FOTOCOPIE
37
1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
DISCIPLINA: ECONOMIA AZIENDALE
Contenuti
(1)
Tempi
(2)
Prove di verifica
utilizzate (3)
MODULO N. 1 LA GESTIONE DELLE IMPRESE
INDUSTRIALI
ORE
70
ELABORATI SCRITTI
UD. 1 / LA GESTIONE STRATEGICA DELLE
AZIENDE INDUSTRIALI
4. Le imprese industriali : generalità,
classificazione
5. Il processo gestionale (capitolo 4)
I fatti di gestione
I cicli aziendali
L’analisi economica per funzioni aziendali
Il patrimonio nell’aspetto qualitativo e
quantitativo
6. Le funzioni aziendali (fotocopie)
La logistica (fotocopie)
Il Marketing (fotocopie)
La funzione finanza e tesoreria (fotocopie)
7. La gestione strategica delle imprese industriali
(fotocopia)
8. L’organizzazione aziendale (fotocopie)
9. Il sistema informativo aziendale (fotocopie)
Esercitazioni numeriche
con dati
Esercitazioni numeriche
con dati a scelta
Problemi di scelta
Trattazione scritta
sintetica di argomenti
teorici
INTERROGAZIONI
ORALI
UD. 2 / LA CONTABILITA’ GESTIONALE (capitolo 5)
1. Generalità (fotocopia)
2. Classificazione dei costi
3. La variabilità dei costi
4. Diagramma di redditività e break even analysis
5. La contabilità gestionale a costi diretti
6. La contabilità gestionale a costi pieni
7. Il calcolo dei costi basato sui volumi
8. L’imputazione su base aziendale
9. La localizzazione dei costi
10. Il calcolo dei costi in conseguenza dei
cambiamenti aziendali (fotocopie)
11. L’activity based costing
12. I costi standard
13. La contabilità gestionale e le decisioni aziendali
14. La contabilità gestionale e le valutazioni di
magazzino
15. L’efficacia e l’efficienza
UD. 3 / LA CONTABILITA’ GENERALE
1. LA Co.Ge (fotocopie)
38
2. Le immobilizzazioni
3. Le immobilizzazioni immateriali
4. Le immobilizzazioni materiali
5. Le immobilizzazioni finanziarie
6. Il personale dipendente
7. Gli acquisti e le vendite
8. Outsourcing e subfornitura
9. Il regolamento delle compravendite
10. Lo smobilizzo dei crediti di regolamento
11. Il sostegno pubblico alle imprese
12. Scritture di assestamento e valutazione di fine
esercizio
13. Le scritture di integrazione
14. La valutazione dei crediti
15. Le scritture di rettifica (ad eccezione della
valutazione dei lavori in corso di ordinazione)
16. Le scritture di ammortamento
17. La valutazione delle immobilizzazioni
immateriali e materiali
18. La valutazione delle immobilizzazioni finanziarie
19. La rilevazione delle imposte
20. Le scritture di epilogo e chiusura
UD. 4 / PROGRAMMAZIONE, CONTROLLO
REPORTING
1. La pianificazione aziendale (fotocopie)
2. Il business plan (cenni)
3. Il controllo di gestione (fotocopie)
4. Il budget (fotocopie)
5. I budget settoriali
6. Il budget economico
7. Il budget degli investimenti fissi
8. L’analisi degli scostamenti (costi e ricavi)
9. Il sistema di reporting (fotocopie)
MODULO N. 2 L’IMPOSIZIONE FISCALE IN
AMBITO AZIENDALE
ELABORATI SCRITTI
ORE
20
Esercitazioni numeriche
con dati
INTERROGAZIONI
ORALI
UD. 1 : LA DETERMINAZIONE DELLE IMPOSTE
DIRETTE SUL REDDITO
1. Il reddito fiscale (fotocopia)
2. La svalutazione crediti
3. La valutazione fiscale delle rimanenze
4. Gli ammortamenti fiscali
39
5. Le spese di manutenzione e riparazione
6. La deducibilità fiscale dei canoni di leasing
7. La deducibilità dei canoni di leasing
8. Il trattamento fiscale delle plusvalenze
9. La base imponibile IRAP
10. Il reddito imponibile
11. La dichiarazione dei redditi
12. Il versamento delle imposte
13. La liquidazione delle imposte nei soggetti IRES
14. Le imposte differite e anticipate
MODULO N. 3 IL SISTEMA INFORMATIVO DI
BILANCIO
UD1. LA REDAZIONE E REVISIONE DEL BILANCIO
D’ESERCIZIO
1. Il bilancio d’esercizio
2. La funzione informativa del bilancio d’esercizio
3. La normativa sul bilancio
4. Le componenti del bilancio
5. I criteri di valutazione
6. I principi contabili nazionali
7. I principi contabili internazionali
8. La relazione sulla gestione
9. Il controllo contabile
10. La revisione contabile del bilancio
ORE
120
ELABORATI SCRITTI
Esercitazioni numeriche
con dati
Esercitazioni numeriche
con dati a scelta
Simulazioni prove
d’esame
Trattazione scritta
sintetica di argomenti
teorici
INTERROGAZIONI
ORALI
UD2. LA RIELABORAZIONE DEL BILANCIO
1. Lo stato patrimoniale riclassificato
2. I margini della struttura patrimoniale
3. Il conto economico riclassificato
4. Il bilancio socio - ambientale
1.
2.
3.
4.
UD3. L’ANALISI PER INDICI
L’analisi della redditività
L’analisi patrimoniale
L’analisi finanziaria
Coordinamento degli indici di bilancio
UD4. L’ANALISI PER FLUSSI
1. Il rendiconto finanziario e l’analisi per flussi
(fotocopia)
2. Il rendiconto finanziario delle variazioni di PCN
3. Il rendiconto finanziario delle variazione della
DMN
UD5. IL BILANCIO CON DATI A SCELTA
1. Definizione di un modello di percorso per la
redazione del bilancio con dati a scelta
2. La redazione dello SP
40
3. La redazione del CE
4. Vincoli nella redazione del bilancio d’esercizio
MODULO N. 4 LA GESTIONE DELLE BANCHE
1.
2.
3.
4.
UD1. L’ATTIVITA’ BANCARIA
L’attività bancaria
Le funzioni dell’impresa bancaria
La classificazione delle operazioni bancarie
La gestione bancaria (fotocopia)
ORE
60
Esercitazioni numeriche
con dati
INTERROGAZIONI
ORALI
UD2. LE OPERAZIONI BANCARIE
1. Il c/c di corrispondenza: teoria
2. Il c/c di corrispondenza : parte pratica
(capitalizzazione degli interessi, operazioni
antergate e postergate)
3. La concessione di fido
4. L’apertura di credito in c/c
5. Il portafoglio sconti
6. Il portafoglio sbf
7. Gli anticipi su fatture
8. Il factoring
2 – CONTENUTI E METODOLOGIA
Lo svolgimento del programma ha rispettato i tempi e i modi indicati nel piano di lavoro
iniziale. Le decisioni in merito alla scelta dei contenuti da sviluppare sono state assunte in
sede di riunioni iniziali di coordinamento per materia, tenendo anche conto della specificità
della situazione in ingresso della classe 5 A. E’ in tal senso che, per esigenze didattiche
contingenti, si è scelto di non trattare:
le scritture della contabilità gestionale, per privilegiare gli altri aspetti dell’unità didattica
già di per sé sostanziosi e impegnativi;
il budget finanziario, che il testo svolge in modo macchinoso e non efficacemente
didattico;
alcune variazioni fiscali, per non appesantire l’apprendimento già sufficientemente
garantito dagli altri esempi svolti ;
le operazioni bancarie con scarso grado di attualità e di impiego (libretti di deposito,
finanziamenti a scadenza fissa, prestiti assistiti da garanzie reali su titoli e merci);
Altri argomenti, poi, come previsto, non sono stati trattati perché oggettivamente
impossibile, da sempre, trovare il tempo materiale necessario al loro svolgimento (bilanci
41
straordinari) .
Tenendo conto della vastità del programma, del fatto che molte ore sono venute a
mancare all’insegnamento per esigenze educative diverse (assemblee di classe, gita
scolastica, progetti), è facile comprendere come la “distillazione” degli argomenti da
svolgere, sia stata una strada obbligata.
Le scelte poi, sono state influenzate anche dalla volontà di puntare più a trasmettere un
apprendimento del saper fare, che risulta indispensabile in sede d’esame per affrontare la
seconda prova scritta e il colloquio pluridisciplinare. Ciò ha richiesto un intenso lavoro
orientativo ed esercitativo, che ha occupato ampio spazio dell’attività didattica.
Le spiegazioni hanno seguito una logica finalizzata ad un apprendimento sistemico. Per
questo motivo si è sempre cercato di indirizzare l’attenzione sugli obiettivi di fondo della
disciplina, in modo da fornire ogni volta una chiara visione dell’ordine di importanza dei
contenuti ed evitare che fossero sprecate energie mentali nell’apprendimento nozionistico.
Ciò ha significato, fin dall’inizio, privilegiare momenti di scoperta personale e far
riferimento, quando possibile, a situazioni già note, assunte come stimolo per intuire e fare
dei collegamenti.
Durante le lezioni si è cercato di favorire la discussione e di guidare la riflessione verso la
scoperta di dinamiche, processi, soluzioni. Quando poi la disciplina non permetteva un
approccio di questo tipo, mi riferisco soprattutto a quelle parti del programma che
presentano un carattere prevalentemente teorico, ci si è avvalsi della lezione frontale più
tradizionale, organizzando i percorsi delle spiegazioni nella logica di cui si è detto ,
avvalendosi di presentazioni in forma di schemi e mappe costruiti alla lavagna o al
computer.
Le prove di verifica sommativa sono state formulate nel rispetto dei seguenti obiettivi :
1. conoscenza : acquisizione di contenuti, cioè di principi, teorie, concetti,
termini,regole, procedure, metodi, tecniche;
2. competenza : utilizzazione delle conoscenze acquisite per risolvere situazioni,
problematiche aziendali ( operare scelte, assumere decisioni);
3. capacità : presentazione elaborata e circostanziata, valutazione critica di quanto
acquisito( sintetizzare, modelizzare , progettare, sapersi orientare di fronte al
nuovo).
Per accertare la conoscenza dei contenuti, si è fatto ricorso a questionari scritti (domande
a risposta aperta, argomenti a trattazione sintetica) ed interrogazioni orali individuali.
Per verificare le abilità del “saper fare” ci si è avvalsi di elaborati scritti con esercitazioni
Durante l’anno è stata effettuata la simulazione della prova d’esame.
3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
Il libro di testo è stato usato costantemente come manuale di supporto per lo studio dei
contenuti presentati. A volte, per facilitare la comprensione di certi argomenti o per
rendere più snella la trattazione di parti teoriche, si è fatto ricorso a materiale didattico
sostitutivo, distribuito agli alunni in forma di fotocopia (come indicato nel programma).
4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI
Durante le lezioni, gli alunni hanno partecipato attivamente alle spiegazioni ed hanno
avuto un rapporto cordiale e corretto con l’insegnante. Tuttavia, lo studio della disciplina
non è stato costante o efficace da parte di tutti. Alcuni allievi non hanno profuso un
impegno adeguato nel lavoro scolastico, con ritmi di applicazione domestica non sufficienti
a garantire il necessario apprendimento. Per questo motivo è stato dedicato ampio spazio
all’attività di studio a gruppi, svolta in classe, per sollecitare la motivazione, ridurre il carico
di lavoro pomeridiano e favorire il sostegno all’apprendimento.
42
Ciò ha consentito di sviluppare quell’aspetto relazionale che è sempre più importante sia
a scuola che in azienda.
OBIETTIVI COGNITIVI
La conoscenza dei contenuti è da ritenersi mediamente sufficiente . Solo alcuni alunni
sono riusciti ad assimilare in modo adeguato tutte le parti del programma, ottenendo una
preparazione nel complesso soddisfacente. La maggioranza della classe, pur seguendo
le lezioni con attenzione, ha incontrato qualche difficoltà a tenere ritmi di lavoro costanti .
Per costoro i risultati sono nel complesso sufficienti anche se non omogenei nel tempo.
Alcuni ragazzi, poi, hanno ottenuto una preparazione non sufficiente, frammentaria, o
addirittura lacunosa, a causa dello scarso impegno nello studio domestico
Le competenze e le capacità sono risultate, anch’esse, espresse in modo differenziato.
Alcuni alunni hanno dimostrato di saper organizzare il proprio lavoro e di saper elaborare
le conoscenze acquisite ; altri hanno mostrato difficoltà di elaborazione e hanno
evidenziato un metodo di studio non sempre efficace. Per tutti,comunque, allo scritto della
maturità, possono emergere delle difficoltà di fronte a richieste troppo esigenti da parte
della traccia ministeriale, come accaduto in passato quando si sono pretesi approcci di
tipo manageriale.
All’orale, possono evidenziarsi , per qualcuno, problemi nell’organizzazione del discorso.
Le modalità espressive sono comunque migliorate per la maggior parte degli alunni.
Per il recupero del debito formativo del primo quadrimestre sono state utilizzate ore di
lezione curricolare. Non tutti gli alunni hanno superato la prova di valutazione
somministrata al termine dell’attività di recupero.
F.to Prof. Alberto Cagnoli
43
SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
CLASSE QUINTA SEZ. B
INDIRIZZO: I.GEA
DOCENTE: LAURA MASOTTI
DISCIPLINA: GEOGRAFIA GENERALE ED ECONOMICA (ore settimanali: 3)
TESTI IN USO:
TITOLO: GEOGRAFIA ECONOMICA GENERALE
AUTORI: C. LANZA – F. NANO – S. CONTI
EDITORE: BOMPIANI
ALTRI STRUMENTI O SUSSIDI:
LETTURA DI QUOTIDIANI, RIVISTE E FOTOCOPIE.
44
1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
DISCIPLINA: GEOGRAFIA GENERALE ED ECONOMICA
Contenuti
(1)
Tempi
(2)
L’UOMO NELL’ECOSISTEMA.
●
●
●
●
●
●
●
●
ECOSISTEMA E SISTEMA ECONOMICAO
LE ALTERAZIONI DELL’ECOSISTEMA
LO SVILUPPO SOSTENIBILE
REGIONE GEOGRAFICA E REGIONE
ECONOMICA
SOCIETA’ CAPITALISTICA E VALORE DEL
SUOLO
REGIONI CENTRALI E PERIFERICHE
POLARIZZAZIONE E DEPOLARIZZAZIONE
STRUTTURE REGIONALI A RETE
LA GLOBALIZZAZIONE
LE RETI GLOBALI
L’IMPORTANZA DEL LOCALE NEL MONDO
GLOBALE
OPPORTUNITA’ E RISCHI
LE ZONE FRANCHE
GEOECONOMIA DEL MONDO GLOBALIZZATO
IL SISTEMA MONDO
DEFINIZIONE DI SVILUPPO
LA MISURA DELLO SVILUPPO E L’ISU
GEOGRAFIA DELLO SVILUPPO ECONOMICO
IL NORD E IL SUD DEL MONDO
IL NORD DEL MONDO E LA TRIADE
LE POTENZE EMERGENTI: I BRICS
I PAESI IN VIA DI SVILUPPO
LE ECONOMIE DI TRANSIZIONE
I PAESI MENO SVILUPPATI
LA GEOPOLITICA DEL MONDO ATTUALE
● LA GEOPOLITICA
● I FATTORI GEOPOLITICI E GEOGRAFIA
DELL’INFLUENZA GEOPOLITICA
● L’ONU
● LA NATO E IL G8
IL SOTTOSVILUPPO
- INDICATORI DELLO SVILUPPO ECONOMICO
- INTERPRETAZIONI TEORICHE DEL
SOTTOSVILUPPO
- LE CAUSE STORICHE DEL SOTTOSVILUPPO
- LE CAUSE E LE INFLUENZE ESTERNE
- LE CAUSE E I PROBLEMI INTERNI
- LE GRANDI SCELTE DI POLITICA ECONOMICA
- GLI AIUTI DAL NORD DEL MONDO
- LE ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE
- IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
LA GLOBALIZZAZIONE E GLI SQUILIBRI AMBIENTALI
I PRINCIPALI PROBLMI AMBIENTALI GLOBALI
LE PRIME CONFERENZE SULL’AMBIENTE
45
Prove di verifica
Utilizzate (3)
VERIFICHE SCRITTE E
INTERROGAZIONI
ORALI PROGRAMMATE
VERIFICHE SCRITTE E
INTERROGAZIONI
ORALI
Contenuti
(1)
Tempi
(2)
I CAMBIAMENTI CLIMATICI E L’EFFETTO SERRA
LE CONSEGUENZE DELL’INNALZAMENTO DELLA
TEMPERATURA E GLI INTERVENTI SU SCALA
GLOBALE
LA RISORSA ACQUA, GLI USI E I CONSUMI
DELL’ACQUA
LO SFRUTTAMENTO DELLE RISORSE NATURALI E
L’IMPRONTA ECOLOGICA
Prove di verifica
Utilizzate (3)
VERIFICHE SCRITTE E
INTERROGAZIONI
ORALI
LA POPOLAZIONE E LE CITTA’
LA POPOLAZIONE MONDIALE
11. LA STORIA DELLA CRESCITA DEMOGRAFICA
DELLA POPOLAZIONE EUROPEA
12. I PRINCIPALI INDICATORI DEMOGRAFICI E LE
VARIABILI DEMOGRAFICHE
13. I REGIMI DEMOGRAFICI
14. LA TEORIA DELLA TRANSIZIONE
DEMOGRAFICA
15. LA DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE
SULLA TERRA
16. LA DINAMICA DEMOGRAFICA
17. LA TEORIA DELLA TRANSIZIONE
DEMOGRAFICA
18. POPOLAZIONE RURALE E POPOLAZIONE
URBANA E L’URBANIZZAZIONE DEL SUD DEL
MONDO
19. .IL PROBLEMA DEMOGRAFICO E LE
POLITICHE DEMOGRAFICHE
20. LA PIRAMIDE DELLE ETA’
LE MIGRAZIONI
● DEFINIZIONE, TIPOLOGIE E CAUSE
● I PROFUGHI E I PROFUGHI AMBIENTALI
LA CITTA’
● LE CITTA’ E LE DIVERSE FORME DI
CONCENTRAZIONE DELLA POPOLAZIONE
● LE FUNZIONI DELLA CITTA’
● LE RETI URBANE
● LE CITTA’ DEL NORD E LE CITTA’ DEL SUD
DEL MONDO E DEI PAESI EMERGENTI
● LE CITTA’ GLOBALI
L’ECONOMIA E LA PRODUZIONE AGRICOLA
L’AGRICOLTURA COME ATTIVITA’
ECONOMICA
I DIVERSI I TIPI DI AGRICOLTURA
L’ALLEVAMENTO
LA PESCA
LA SUPERFICIE DELLE AZIENDE E LE RIFORME
AGRARIE
LE PRODUZIONI TRANSGENICHE E
BIOLOGICHE
LA FORMULA KM 0
CARATTERISTICHE GENERALI DEL
COMMERCIO DEI PRODOTTI AGRICOLI
GLI SQUILIBRI
LA RIVOLUZIONE VERDE
L’IMPRESA AGROINDUSTRIALE
46
VERIFICHE SCRITTE E
INTERROGAZIONI
ORALI
Contenuti
(1)
Tempi
(2)
LE RISORSE MINERARIE ED ENERGETICHE
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
RISORSE E RISERVE
L’ATIVITA’ MINERARIA E LA CONVENIENZA
DI UTILIZZO DEI GIACIMENTI
LA REGIONE MINERARIA
LA GEOGRAFIA MINERARIA: PRODUTTORI
CONSUMATORI E FLUSSI COMMERCIALI
IL PROBLEMA DELL’ESAURIMENTO DELLE
RISORSE MINERARIE
LE RISORSE STRATEGICHE
LE FONTI DI ENERGIA E IL LORO UTILIZZO
NEL MONDO
IL PETROLIO: PRODUZIONE E CONSUMO
LE MULTINAZIONALI DEL PETROLIO E L’OPEC
IL CARBONE
IL GAS NATURALE
NIGERIA: PETROLIO E GAS NATURALE
L’ENERGIA NUCLEARE
L’ENERGIA IDROELETTRICA
LE FONTI ENERGETICHE ALTERNATIVE
LE BIOMASSE
LE POLITICHE ENERGETICHE
IL SETTORE INDUSTRIALE
L’IMPORTANZA DEL SETTORE SECONDARIO
LE TRE RIVOLUZIONI INDUSTRIALI
LE PRIME REGIONI INDUSTRIALI
LE AGGLOMERAZIONI INDUSTRIALI
IL DECENTRAMENTO GLOBALE
LA DIFFUSIONE GEOGRAFICA
DELL’INDUSTRIA E LE POLITICHE DI
SVILUPPO INDUSTRIALE
LA NUOVA GEOGRAFIA INDUSTRIALE
LO SVILUPPO INDUSTRIALE FUTURO
GEOGRAFIA DELLE IMPRESE INDUSTRIALI
GLOBALIZZAZIONE E RADICAMENTO
TERRITORIALE DELLE IMPRESE
LE IMPRESE INDUSTRIALI MULTINAZIONALI:
TRADIZIONALI E GLOBALI
LA GEOGRAFIA DEGLI IDE
I SISTEMI PRODUTTIVI DI PICCOLE E MEDIE
IMPRESE
LA GEOGRAFIA DEI SERVIZI
3.
IL SETTORE TERZIARIO E LA
TERZIARIZZAZIONE DELL’ECONOMIA
4. I TIPI DI SERVIZI: PER LE FAMIGLIE, PER LE
IMPRESE E PER LA COLLETIVITA’
5. LE ATTIVITA’ QUATERNARIE
6. L’E-COMMERCE
7. IL TERZO SETTORE
8. LA CLASSIFICAZIONE GEOGRAFICA DEI
SERVIZI
9. LA DISTRIBUZIONE GERARCHICA DEI SERVIZI
RETI DI TRASPORTO E COMUNICAZIONE
● LE ARTERIE DEL TERRITORIO
● LE POLITICHE DEI TRASPORTI
● LE INNOVAZIONI TECNICO-SCIENTIFICHE E LA
47
Prove di verifica
Utilizzate (3)
VERIFICHE SCRITTE E
INTERROGAZIONI
ORALI
VERIFICHE SCRITTE E
INTERROGAZIONI
ORALI
Contenuti
(1)
Tempi
(2)
Prove di verifica
Utilizzate (3)
SCELTA DEL MEZZO DI TRASPORTO
● CENNI SULLA LOGISTICA
● IL DIGITAL DIVIDE
IL COMMERCIO INTERNAZIONALE
● I MOTIVI DELLA CRESCITA DEGLI SCAMBI
COMMERCIALI
● LA DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEGLI
SCAMBI
● DAL GATT AL WTO
● IL SUD DEL MONDO NEL COMMERCIO
INTERNAZIONALE
I FLUSSI DI CAPITALI
b) LA FINANZIARIZZAZIONE DELL’ECONOMIA
c) SPECULAZIONE E CRISI FINANZIARIE
d) LA TOBIN TAX
e) I PARADISI FISCALI
f) GLI ORGANISMI FINANZIARI
INTERNAZIONALI: BANCA MONDIALE E
FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
g) I FLUSSI FINANZIARI E LE PRINCIPALI
VALUTE
h) IL MICROCREDITO E LA GRAMEEN BANK
I FLUSSI E GLI SPAZI TURISTICI
● DEFINIZIONE SECONDO L’OMT
● ORIGINI ED EVOLUZIONE DEL TURISMO
MODERNO
● I FLUSSI TURISTICI MONDIALI
● ORGANIZZAZIONE DELLA REGIONE
TURISTICA
● I FATTORI DI SCELTA DI UNA META
TURISTICA
● GLI EFFETTI NEGATIVI DEL TURISMO
● TURISMO SOSTENIBILE E VIAGGIATORI
RESPONSABILI.
(2) Le ore indicate sono quelle effettive di lezione. Sono, pertanto, escluse quelle utilizzate per le verifiche scritte e
orali, per le assemblee di Classe e di Istituto e per i vari progetti svolti dalla classe.
2 - METODOLOGIA (4)
Le strategie metodologiche utilizzate per affrontare i vari argomenti sono state di diverso tipo,
quali: lezione frontale, lezione dialogata, schemi riassuntivi fatti alla lavagna o presentati
inPowerPoint, analisi di grafici, schemi e tabelle presenti sul libro di testo, esercitazioni guidate ed
autonome, utilizzo di riviste o quotidiani per affrontare problemi di rilevanza attuale. La
metodologia più usata è stata quella della lezione frontale o dialogata, sollecitando l’intervento degli
studenti nell’analisi dei problemi.
3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6)
Per la trattazione degli argomenti si è cercato di attenersi il più possibile ai contenuti proposti dai
libri testo adottati. Per gli argomenti di rilevanza attuale si è fatto ricorso all’utilizzo di quotidiani e
riviste specializzate.
4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
Al termine dell’anno scolastico è possibile affermare che il livello generale della classe si attesta su
livelli soddisfacenti e gli obiettivi sono stati raggiunti seppur in modo diversificato. Da un punto di
48
vista comportamentale gli studenti hanno mantenuto un rapporto nel complesso corretto con
l’insegnante, partecipando alle lezioni e rispettando i tempi delle verifiche. Per quanto riguarda gli
obiettivi cognitivi, si può dire che l’obiettivo primario della conoscenza dei contenuti è stato in
generale raggiunto, anche se tali contenuti non sono sempre stati elaborati dagli allievi in modo
autonomo; infatti, mentre alcuni hanno raggiunto un adeguato livello di preparazione, altri si
limitano ad uno studio ancora molto scolastico.
5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI
Lo svolgimento del programma è stato regolare. Gli argomenti previsti nella programmazione sono
stati trattati cercando di analizzare le varie problematiche attuali a livello mondiale, a tale scopo si è
fatto spesso ricorso all’utilizzo di riviste specializzate e quotidiani ed i ragazzi hanno risposto a
queste sollecitazioni dimostrando un discreto interesse.
F.to Prof. ___________________________________
49
1) SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
2) CLASSE QUINTA SEZ. A
INDIRIZZO : IGEA
DOCENTE : DANIELA SEVERO
DISCIPLINA: DIRITTO
TESTI IN USO: DIRITTO PUBBLICO
Autori:BOBBIO-GLIOZZI-LENTI
ALTRI STRUMENTI O SUSSIDI: MAPPE CONCETTUALI, FOTOCOPIE, LETTURE DI
ARTICOLI TRATTI DAI PIU’ IMPORTANTI QUOTIDIANI NAZIONALI, SLIDES, DVD.
50
AVVERTENZE
3) Il Programma di Diritto
Gli argomenti affrontati durante l’anno sono stati quelli previsti dalla programmazione
ministeriale e di inizio anno.
In particolare si sono affrontati i seguenti argomenti:
- il concetto di norma giuridica e di gerarchia delle fonti del diritto;
- gli elementi essenziali dello Stato (sovranità, territorio e popolo);
- concetto di cittadinanza (modalità di acquisto e di rinuncia);
- lettura e commento dei “principi fondamentali della Costituzione Italiana”;
- lettura e commento di alcuni della Costituzione relativa alle parti relative:
- rapporti civili(artt. 13,15,16,17, 21, 22,23,24,25);
- rapporti etico-sociali (artt. 29 e 30);
- rapporti economici(1rtt. 35,36,37,38,39,40);
- il Parlamento (struttura, durata, composizione e funzioni esercitate);
- il Governo (struttura, durata, composizione e funzioni esercitate);
- la Corte Costituzionale (struttura, durata, composizione e funzioni esercitate);
- il Presidente della Repubblica (nomina, durata e funzioni esercitate);
- la Magistratura (accesso alla carriera, competenze, ordini e gradi);
- il potere decentrato (accenno alla principali funzioni di:Comuni, Province, Città
Metropolitane, Regioni);
- organizzazioni internazionali: U.E e ONU (competenze e funzioni).
2) Tempi di insegnamento. Indicare la suddivisione temporale del programma svolto, i tempi
destinati ad attività di recupero, ad attività integrative, ad uscite dalla scuola.
3)Prove di verifica.
Le verifiche effettuate durante l’intero anno scolastico sono state di tipo orale e scritto.
Per quanto riguarda le verifiche orali si sono svolte in modo tradizionale.
Per quanto riguarda le verifiche scritte nella prima parte dell’anno sono state di tipologia mista,
ossia domande aperte brevi (massimo cinque righe) e domande a risposta chiusa multipla.
Nella seconda parte dell’anno (da Gennaio fino alle fine dell’anno scolastico) le verifiche scritte
sono state formulate con domande aperte per un massimo di otto righe.
4)Metodi di insegnamento. Indicare i metodi usati.
lezione frontale, creazione di mappe concettuali alla lavagna, lettura di articoli di quotidiani
nazionali, lettura di approfondimento di parti del libro di testo che suscitavano negli alunni
difficoltà di comprensione.
51
5)Mezzi e strumenti . Indicare i mezzi e strumenti usati.
Sono stati utilizzati: libri di testo e laddove non più adeguati alle esigenze di studio sono stati
supportati di recenti aggiornamenti,
mappe concettuali create dalla docente durante lo
svolgimento delle lezioni, letture di articoli di quotidiani in classe, slides, dvd.
6) Spazi di insegnamento .
Lo spazio utilizzato è stato l’aula, in quanto attrezzata di lavagna multimediale con proiettore e
computer nonché di stampante.
1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
DISCIPLINA:
4) Contenuti
(1)
5) Tempi
(2)
Prove di verifica
Utilizzate (3)
Obiettivi disciplinari
Contenuti o abilità
Attività didattica
Strumenti
Conoscere il concetto di
norma giuridica e la sua
importanza
Le norme giuridiche e le fonti del diritto e
la loro gerarchia
Conoscenza
Degli elementi costitutivi
dello Stato
Concetto di cittadinanza, di popolazione,
territorio e sovranità
I diritti dei cittadini e la
Costituzione Italiana
Lo studio dei principi fondamentali della
Cost. e degli articoli più importanti
L’ordinamento dello Stato
La formazione, le funzioni, la durata degli
organi statali: Parlamento, Governo,
Magistratura, Capo dello Stato
Lezione frontale
aperta, fotocopie,
mappe concettuali,
lettura quotidiani
Lezione frontale
aperta, fotocopie,
mappe concettuali,
lettura quotidiani
Lezione frontale
aperta, fotocopie,
mappe concettuali,
lettura quotidiani
Lezione frontale
aperta, fotocopie,
mappe concettuali,
lettura quotidiani
Libro di
testo,
fotocopie,
giornali ec
Libro di
testo,
fotocopie,
giornali ec
Libro di
testo,
fotocopie,
giornali ec
Libro di
testo,
fotocopie,
giornali ec
Le autonomie locali e la
P.A. e l’amministrazione
della giustizia
Gli enti territoriali, Comune, Provincia,
Lezione frontale
Città Metropolitana, Regione, Stato e U.E. aperta, fotocopie,
mappe concettuali,
lettura quotidiani
Libro di
testo,
fotocopie,
giornali ec
2 - METODOLOGIA (4)
La metodologia prevalentemente utilizzate è stata quella delle lezioni frontali, con l’ausilio della
lavagna, necessaria per la creazioni di mappe concettuali e la partecipazione attiva degli studenti.
Si è utilizzata anche il video proiettore per la visione di documenti inerenti alla programmazione.
Si è reso anche necessario l’ausilio di fotocopie per la trattazione di quegli argomenti maggiormente
oggetto di modifiche.
52
3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6)
Gli strumenti utilizzati sono stati prevalentemente i libri di testo, nelle ore di lezione. Il consiglio di
classe ha deliberato la possibilità di ore di approfondimenti nelle ore pomeridiane di quegli
argomenti più ostici.
4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
Gli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno scolastico sono stati sufficientemente raggiunti in termini
di conoscenze e competenze.
5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI
La classe conosciuta in quest’ultimo anno scolastico si presenta nel suo insieme come un gruppo
abbastanza coeso.
Da subito la docente ha rilevato un’ inadeguata conoscenza e competenza giuridica, accompagnata
da un metodo di studio non sempre efficace.
I livelli di partenza da parte delle alunni sono stati pressoché uniformi. Qualche alunno ha mostrato
una migliore capacità di studio individuale in grado di rielaborare i contenuti appresi a scuola.
Nel suo insieme la classe ha dimostrato un impegno quasi sempre costante, volto a colmare le
lacune preesistenti.
Il rapporto con la docente è stato sempre collaborativo e motivato all’apprendimento.
Gli interventi durante le lezioni sono stati numerosi e fonti di approfondimento.
F.to Prof. ssa Daniela Severo
53
6) SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
7) CLASSE QUINTA SEZ. A
INDIRIZZO : IGEA
DOCENTE : DANIELA SEVERO
DISCIPLINA: SCIENZA DELLE FINANZE
TESTI IN USO: SCIENZA DELLE FINANZE E DIRITTO TRIBUTARIO
Autori: ALFREDO GILIBERT
ALTRI STRUMENTI O SUSSIDI: MAPPE CONCETTUALI, FOTOCOPIE, LETTURE DI
ARTICOLI TRATTI DAI PIU’ IMPORTANTI QUOTIDIANI NAZIONALI, SLIDES, DVD.
54
AVVERTENZE
8) Il Programma di Scienza delle Finanze
- I principi generali della Scienza Finanziaria;
- le spese pubbliche;
- le entrate pubbliche;
- i beni pubblici;
- gli elementi delle imposte (soggetto attivo e passivo, presupposto, oggetto, aliquota e
fonte);
- la teoria della capacità contributiva;
- i principi amministrativi delle imposte;
- gli effetti economici delle imposte;
- il bilancio dello Stato (alla luce del nuovo art. 81 della Cost);
- accenno all’indebitamento pubblico;
- il federalismo fiscale;
- caratteri principali delle seguenti imposte: IRPEF, IVA, IRAP, IMU
2) Tempi di insegnamento. Indicare la suddivisione temporale del programma svolto, i tempi
destinati ad attività di recupero, ad attività integrative, ad uscite dalla scuola.
3)Prove di verifica.
Le verifiche effettuate durante l’intero anno scolastico sono state di tipo orale e scritto.
Per quanto riguarda le verifiche orali si sono svolte in modo tradizionale.
Per quanto riguarda le verifiche scritte nella prima parte dell’anno sono state di tipologia mista,
ossia domande aperte brevi (massimo cinque righe) e domande a risposta chiusa multipla.
Nella seconda parte dell’anno (da Gennaio fino alle fine dell’anno scolastico) le verifiche scritte
sono state formulate con domande aperte per un massimo di otto righe.
4)Metodi di insegnamento. Indicare i metodi usati.
lezione frontale, creazione di mappe concettuali alla lavagna, lettura di articoli di quotidiani
nazionali, lettura di approfondimento di parti del libro di testo che suscitavano negli alunni
difficoltà di comprensione.
5)Mezzi e strumenti . Indicare i mezzi e strumenti usati.
Sono stati utilizzati: libri di testo e laddove non più adeguati alle esigenze di studio sono stati
supportati di recenti aggiornamenti,
mappe concettuali create dalla docente durante lo
svolgimento delle lezioni, letture di articoli di quotidiani in classe, slides, dvd.
55
6) Spazi di insegnamento .
Lo spazio utilizzato è stato l’aula, in quanto attrezzata di lavagna multimediale con proiettore e
computer nonché di stampante.
1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
DISCIPLINA:
L’attività
finanziaria
dello stato
Accenno allo stato
sociale e ai bisogni
collettivi
Le spese
pubbliche e
la crisi dello
stato
assistenziale
La crisi del ’29 e la
finanza interventista
di Keynes, e lo stato
assistenziale
Le entrate
pubbliche e
i beni
pubblici
Classificazione dei
tributi statali in:
imposte, tasse e
contributi.
I principi giuridici ed
amministrativi delle
imposte e gli effetti
economici
L’attività finanziaria
e il debito pubblico,
il bilancio dello Stato
La
contabilità
pubblica
Le imposte
dirette
Le principali imposte
dirette: sulle
persone fisiche e
giuridiche
Il
contenzioso
tributario
Accenno alla
principali tutele del
contribuente
Lezione
frontale
aperta,
fotocopie,
mappe
concettuali,
lettura
quotidiani
Lezione
frontale
aperta,
fotocopie,
mappe
concettuali,
lettura
quotidiani
Lezione
frontale
aperta,
fotocopie,
mappe
concettuali,
lettura
quotidiani
Lezione
frontale
aperta,
fotocopie,
mappe
concettuali,
lettura
quotidiani
Lezione
frontale
aperta,
fotocopie,
mappe
concettuali,
lettura
quotidiani
Lezione
frontale
aperta,
fotocopie,
mappe
56
Libro di testo, Scritte ed
fotocopie,
orali
giornali ecc
ottobre
Libro di
testo,
fotocopie,
giornali ecc
Scritte ed
orali
Ottobre
Libro di
testo,
fotocopie,
giornali ecc
Scritte ed
orali
Ottobre
Novembre
Dicembre
Libro di
testo,
fotocopie,
giornali ecc
Scritte ed
orali
Gennaio
Febbraio
Libro di
testo,
fotocopie,
giornali ecc
Scritte ed
orali
Marzo
Libro di
testo,
fotocopie,
giornali ecc
Scritte ed
orali
Marzo
Aprile
Le imposte
Le principali
imposte:
IVA, IRPEF, IRAP,
IMU
La finanza
locale
Distribuzione delle
risorse
concettuali,
lettura
quotidiani
Lezione
frontale
aperta,
fotocopie,
mappe
concettuali,
lettura
quotidiani
Lezione
frontale
aperta,
fotocopie,
mappe
concettuali,
lettura
quotidiani
Libro di
testo,
fotocopie,
giornali ecc
Scritte ed
orali
Maggio
Libro di
testo,
fotocopie,
giornali ecc
Scritte ed
orali
Maggio
Metodi d’insegnamento
Approcci didattici, tipologia di attività e modalità di lavoro
La tipologia d’insegnamento è: lezione frontale partecipata; creazione alla lavagna di mappe
2 - METODOLOGIA (4)
La metodologia prevalentemente utilizzate è stata quella delle lezioni frontali, con l’ausilio della
lavagna, necessaria per la creazioni di mappe concettuali e la partecipazione attiva degli studenti.
Si è utilizzata anche il video proiettore per la visione di documenti inerenti alla programmazione.
Si è reso anche necessario l’ausilio di fotocopie per la trattazione di quegli argomenti maggiormente
oggetto di modifiche.
3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6)
Gli strumenti utilizzati sono stati prevalentemente i libri di testo, nelle ore di lezione. Il consiglio di
classe ha deliberato la possibilità di ore di approfondimenti nelle ore pomeridiane di quegli
argomenti più ostici.
4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
Gli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno scolastico sono stati sufficientemente raggiunti in termini
di conoscenze e competenze.
5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI
La classe conosciuta in quest’ultimo anno scolastico si presenta nel suo insieme come un gruppo
abbastanza coeso.
Da subito la docente ha rilevato un’ inadeguata conoscenza e competenza giuridica, accompagnata
da un metodo di studio non sempre efficace.
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I livelli di partenza da parte delle alunni sono stati pressoché uniformi. Qualche alunno ha mostrato
una migliore capacità di studio individuale in grado di rielaborare i contenuti appresi a scuola.
Nel suo insieme la classe ha dimostrato un impegno quasi sempre costante, volto a colmare le
lacune preesistenti.
Il rapporto con la docente è stato sempre collaborativo e motivato all’apprendimento.
F.to Prof. ssa Daniela Severo
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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
CLASSE QUINTA sez. A .
Indirizzo: I.G.E.A.
Docente: Pietro Michelangelo Criniti .
Disciplina: Educazione fisica.
Testi in uso: “ Corpo libero”. Casa Editrice Marietti Scuola (testo consigliato).
Altri strumenti o sussidi: video,fotocopie
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1 – Prospetto riassuntivo disciplinare delle attività educative e didattiche svolte.
DISCIPLINA: Educazione fisica.
Contenuti
Tempi
Prove di verifica
utilizzate
Durante
Resistenza, forza, reattività
l’anno dopo la ed elevazione.
fase di
Valutazione tramite tabelle di
riscaldamento riferimento.
.
1) Test di controllo delle qualità fisiche di base.
Tutto l’anno
2) Esercizi a carico naturale e con sovraccarico
3) Esercizi di mobilizzazione, destrezza, equilibrio.
-Osservazione diretta,e
correzioni in itinere.
.
Tutto l’anno. -Osservazione diretta, e
correzioni in itinere.
4) Giochi di squadra:
Pallavolo, basket, pallamano, hit ball, tennis tavolo. Tutto l’anno. -Osservazione diretta, e
correzioni in itinere.
Tutto l’anno -Osservazione diretta, e
correzioni in itinere.
5) Allenamento alla resistenza.
6) Allenamento alla velocità,esercizi individuali e a
coppie.
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Tutto l’anno. -Osservazione diretta, e
correzioni in itinere.
2 – METODOLOGIA.
La metodologia utilizzata ha previsto momenti di lavoro individuale e collettivo mirando a
consolidare le qualità di base acquisite.
E’ stato avvantaggiato il metodo globale.
Sono state utilizzate progressioni ben precise per quanto riguarda la gradualità degli sforzi.
E’ stato utilizzato il linguaggio tecnico specifico.
3 - MEZZI,STRUMENTI, SPAZI .
Palestra, piccoli e grandi attrezzi.
4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
Il lavoro svolto è stato produttivo.
Si rileva, per i più, un’evoluzione positiva sia nella preparazione fisica sia nel gioco organizzato.
I rapporti interpersonali sono stati buoni.
La classe ha dimostrato correttezza, educazione e disponibilità, riuscendo a creare un clima di
lavoro tranquillo e sereno.
Differenti sono i risultati ottenuti: alcuni alunni, dotati di discrete attitudini, hanno lavorato in modo
costante raggiungendo una preparazione soddisfacente. Altri, grazie all’impegno, sono
progressivamente migliorati sia nella preparazione fisica sia nel gioco di squadra. Pochi alunni ,
data la scarsa predisposizione verso l’impegno fisico, hanno faticato per raggiungere adeguati
risultati.
5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI
Per quanto riguarda la valutazione, si specifica, che è stata attuata attraverso:
1) L’osservazione diretta durante lo svolgimento delle unità didattiche ( con particolare attenzione
al comportamento e all’atteggiamento nei confronti della vita scolastica, al ritmo di
apprendimento, alle capacità evidenziate, ai progressi ottenuti e alle difficoltà incontrate);
2) Tramite il rilevamento di dati oggettivi come tempi e misure.
Il docente
Criniti Pietro Michelangelo
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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
CLASSE QUINTA SEZ. A
Indirizzo: IGEA
Docente: Esposito Salvatore
Disciplina: Insegnamento della Religione Cattolica
Testi in uso: Per il mondo che vogliamo. Percorsi per l'IRC
Altri strumenti o sussidi: testi in possesso dell’insegnante, testi di
canzoni, quotidiani
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1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
DISCIPLINA:RELIGIONE
Contenuti
(1)
Tempi
(2)
ETICA, VALORI, MORALE
Primo
Quadrimestre
I DIECI COMANDAMENTI
Non nominare il nome di Dio
Ricordati di santificare le feste
Onora il padre e la madre
- ti hanno dato la vita
- senza figli non c’è futuro
Non uccidere
- non crescete, non moltiplicatevi
La vita dell’uomo è sacra
L’adulterio del cuore
Non rubare
Sono avidi di campi e case
Razzismo
Non vengo a imporre la fede
I diritti umani
La giustizia sociale
Pace come non guerra
La mappa mondiale dei punti caldi
Un mondo globale
La fame nel mondo
Secondo
quadrimestre
2 - METODOLOGIA (4) 2 - Viene utilizzata la lezione frontale seguita dalla
discussione all’interno del gruppo classe
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3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6) 3 Sono stati usati maggiormente testi in
possesso dell’insegnante, articoli di giornale o canzoni
4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI Sono stati raggiunti
tutti gli obiettivi previsti nella programmazione iniziale, in quanto la classe,
soprattutto alcuni studenti, ha risposto in modo positivo e soddisfacente. la
classe ha, quindi, raggiunto risultati buoni.
5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI
F.to Prof. ___________________________________
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Il presente documento e’ stato compilato e approvato all’unanimità dal consiglio di classe nella
seduta del 8 maggio 2014.
DOCENTI
Tosi Clementina
Bernardoni Lucia
Gianelli Paola
Manfredini Marilena
Cagnoli Alberto
Severo Daniela
Severo Daniela
Masotti Laura
Criniti Pietro
Esposito Salvatore
FIRMA
Italiano/Storia
Inglese
Francese
Matematica
Economia
aziendale
Diritto
Scienza delle
finanze
Geografia
Educazione
Fisica
Religione
I Rappresentanti degli studenti hanno preso visione del Documento del Consiglio di classe in tutte le
sue parti e in particolare nelle sezioni concernenti i programmi delle singole discipline:
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Il Preside
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Pavullo nel Frignano, 8 maggio 2014
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