Istituto Statale di Istruzione
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Istituto Statale di Istruzione Tecnica e Professionale per il Commercio "G. A. Cavazzi" Scientifica "A. Sorbelli" --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Via Matteotti 2/4 - 41026 Pavullo nel Frignano (MO) - Tel 0536/20366 - 20257 - fax. 0536/21164 E.Mail: [email protected] - Sito Internet: www.cavazzisorbelli.it Codice fiscale 83000140364 Anno Scolastico 2013/2014 ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE INDIRIZZO I.G.E.A CLASSE 5a SEZ. A 1 ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI (Legge 425/97 - D. P.R. 323/98 ART. 5.2) Contenuto: a) SCHEDA INFORMATIVA GENERALE COMPRENDENTE 1) Composizione del Consiglio di classe, pag. 3 2) Elenco dei candidati, pag.4 3) Presentazione della classe, pag.5 4) Obiettivi, trasversali e comuni del C.d.C., pag.7 5) Valutazione complessiva dei risultati raggiunti, pag.7 b) SCHEDA RELATIVA ALL’ESPERIENZA DI STAGE pag. 9 c) SCHEDE RELATIVE ALLA TERZA PROVA SCRITTA pag. 10 d) SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE DELL'ULTIMO ANNO DI CORSO ITALIANO, pag 11 STORIA, pag. 19 INGLESE, pag. 25 FRANCESE, pag. 29 MATEMATICA, pag. 33 ECONOMIA AZIENDALE, pag. 37 GEOGRAFIA, pag. 44 DIRITTO, pag. 50 SCIENZE DELLE FINANZE, pag 54 EDUCAZIONE FISICA, pag. 59 RELIGIONE, pag. 62 Allegati: griglie di valutazione di prima prova (tipologia A,B,C,D) griglia di valutazione di seconda prova griglia di valutazione di terza prova griglia di valutazione del colloquio simulazione di terza prova del 13/02/2014 simulazione di terza prova del 30/04/2014 documenti riservati ad uso esclusivo della commissione 2 a) SCHEDA INFORMATIVA GENERALE 1 - COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE DOCENTI MATERIE ORE SETT. Tosi Clementina Italiano 3 Tosi Clementina Storia 2 Bernardoni Lucia Inglese 3 Gianelli Paola Francese 3 Manfredini Marilena Matematica 3 Cagnoli Alberto Economia aziendale 7 Masotti Laura Geografia generale ed antropica 3 Severo Daniela Diritto 3 Severo Daniela Scienze delle finanze 2 Criniti Pietro Educazione fisica 2 Esposito Salvatore Religione 1 3 2 - ELENCO CANDIDATI Cognome e Nome Cognome e Nome 1 Adani Giulia 10 Ferrari Greta 2 Agushi Beseta 11 Filippucci Veronica 3 Ascari Chiara 12 Iaccheri Matteo 4 Bartolai Alice 13 Lanzarini Andrea 5 Biancolella Francesco 14 Leonelli Federico 6 Cabri Raffaele 15 Li Xiao Fei 7 Cervi Francesca 16 Santi Alessia 8 Corsini Federico 17 Serri Giada 9 Enea Matteo 18 Stefania Carmen 4 3 - PRESENTAZIONE DELLA CLASSE STORIA DELLA CLASSE Configurazione della classe nel corso del quinquennio Classe Prima Seconda Terza Quarta Quinta Iscritti della stessa classe 24 20 17 18 17 Provenienti da altre classi 2 2 2 0 1 Totale Iscritti 26 22 19 18 18 Promossi Non Promossi 20 19 18 17 6 3 1 1 Passati ad altre classi Trasferiti ad altra scuola 2 La classe 5^A sezione I.G.E.A. è composta da 18 allievi. Gli alunni risiedono a Pavullo e nei comuni vicini, questo, pur non ostacolando da parte di alcuni amicizie extrascolastiche, ha limitato la compattezza della classe e ha influito sull’organizzazione della vita scolastica, in quanto in alcune circostanze si sono valutati i tempi di trasporto legati al rientro a casa. Continuità didattica Disciplina Italiano Storia Inglese Francese Matematica Economia dell’azienda Trattamento Testi Diritto Scienza delle finanze Scienze della materia Scienze della natura Geografia Educazione fisica Religione Classe prima Fadda Fadda Martini Croci Magnani Cagnoli Classe seconda Serafini Serafini Martini Croci Magnani Vecchiè Classe terza Tosi Minelli Bononcini Gianelli Magnani Cagnoli Classe quarta Tosi Tosi Bononcini Gianelli Magnani Cagnoli Classe quinta Tosi Tosi Bernardoni Gianelli Manfredini Cagnoli Vicidomini Lami Orlandi Orlandi Longagnani Esposito Puccini Verdi Orlandi Orlandi Longagnani Esposito Verdi Verdi Minelli Longagnani Esposito Salone Salone Masotti Longagnani Esposito Severo Severo Masotti Criniti Esposito SITUAZIONE PREGRESSA Il clima instauratosi nella classe è parso sempre positivo, gli alunni si sono relazionati tra loro e con gli insegnanti in maniera corretta, mostrando un sufficiente grado di collaborazione, nonostante non tutti gli studenti abbiano mostrato lo stesso livello di motivazione, senso di responsabilità ed autonomia nello studio. Qualche momento di difficoltà si è registrato in relazione a uno studio poco continuo, che ha creato a volte situazioni di tensione. La preparazione della classe è sempre stata pressochè sufficiente, alcuni studenti hanno raggiunto valutazioni discrete in tutte le discipline. C) SITUAZIONE INIZIALE NELL’ A.S. IN CORSO Nei primi mesi dell’anno si sono registrate alcune situazioni di disagio, legate a uno studio non pienamente organizzato, difficoltà che si è appianata nel corso dell’anno. 5 D) ATTIVITA’ INTEGRATIVE SVOLTE NELL’ A.S. IN CORSO Nel corrente anno scolastico sono state svolte le seguenti attività integrative : Conferenza del prof. Francesco Maria Feltri “Dalla propaganda allo sterminio” Conferenza del prof. Luca Maria Caffaro “Anatomia di un genocidio: eutanasia, fucilazioni di massa, campi di sterminio”, giornata della Memoria Orientamento universitario, open day a Modena e Bologna. Gita d’istruzione a Monaco E) CONSIDERAZIONI PARTICOLARI Per quanto riguarda la definizione delle aree disciplinari si fa riferimento al D.M. n. 22 del 28–2– 2002 6 4 – OBIETTIVI TRASVERSALI E COMUNI DEL C. di C. Nella programmazione di inizio anno scolastico il Consiglio di Classe aveva fissato i seguenti obiettivi trasversali : 1. COMPORTAMENTALI Partecipare e collaborare alle attività scolastiche Acquisire una mentalità aperta, flessibile e sviluppare senso critico Il primo obiettivo risulta nella maggior parte dei casi raggiunto, per quanto riguarda il secondo occorre tenere presente le caratteristiche individuali degli alunni, che hanno risposto alle sollecitazioni in maniera differente, c’è chi esprime le proprie opinioni con lucidità, c’è chi, pur avendo raggiunto gli obiettivi sopra citati, si esprime in maniera ancora faticosa. 2. COGNITIVI Sviluppo dell’autonomia e della capacità di organizzare e pianificare il proprio studio Si è puntato ad un più preciso ed efficace uso degli strumenti, sollecitando la riflessione sul proprio metodo di lavoro e spingendo gli alunni a collegare le conoscenze secondo percorsi di interesse personali. Occorre sottolineare come in alcuni casi il metodo sia risultato lento, compromettendo i risultati finali. Sviluppo della competenza comunicativa orale e scritta Un gruppo ha acquisito una capacità comunicativa corretta, precisa nei termini ed efficace, altri hanno invece carenze di base non del tutto risolte e incontrano ancora incertezze ad esprimersi in modo puntuale e scorrevole. Sviluppo della capacità di comprensione, analisi, interpretazione dei testi scritti Obiettivo globalmente raggiunto dalla maggior parte degli alunni, per altri l’autonomia in questo ambito non è ancora pienamente consolidata. Sviluppo della capacità di produzione di testi scritti Come sopra. Sviluppo delle capacità logiche Obiettivo del Consiglio di Classe, attraverso lo studio delle discipline, è stata l’acquisizione di un atteggiamento mentale volto alla comprensione critica e all’ordinamento logico dei contenuti proposti. Tale obiettivo è stato generalmente raggiunto. Acquisizione dei contenuti delle singole discipline Le conoscenze fondamentali possono definirsi acquisite in maniera generale in tutte le discipline e per la maggior parte degli alunni. Acquisizione di competenze professionali L’esperienza di alternanza scuola-lavoro e l’applicazione tecnica dei contenuti delle discipline d’indirizzo ha portato al raggiungimento di un buon livello di competenze professionali. 5 – VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEI RISULTATI OTTENUTI Il percorso quinquennale vede il raggiungimento degli obiettivi prefissati a livelli diversi. Alcuni alunni hanno mantenuto nel corso del tempo impegno e interesse, raggiungendo con costanza risultati discreti. Altri alunni hanno invece risentito di un metodo di studio poco organizzato e non pienamente approfondito. In qualche caso si sono avvertite difficoltà, in parte risolte attraverso gli interventi di 7 recupero. Nel complesso la classe ha risposto alle proposte educative, ha dimostrato sempre interesse e partecipazione, acquisendo conoscenze e competenze sufficienti. 8 b) SCHEDA RELATIVA ALL’ESPERIENZA DI STAGE DELLA CLASSE QUARTA Al progetto “Stage”, inserito nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, hanno partecipato 18 alunni. Le finalità principali del progetto sono: 1. Attivare nella scuola concreti momenti di ricerca interdisciplinare a valenza pedagogica e formativa basati sull’esperienza educativa del lavoro. 2. Creare momenti di scambio tra realtà scolastica e quella professionale, tra mondo della formazione e mondo del lavoro 3. Permettere agli allievi di incontrare la realtà lavorativa che può essere sperimentata direttamente (formazione in situazione) e in modo privilegiato utilizzando i contesti aziendali come elementi e risorse integrativi per il processo di apprendimento, 4. Favorire nei partecipanti il processo di presa di coscienza di sé attraverso un’esperienza che crea l’occasione per stimolare una riflessione sulle capacità, sui propri punti di forza e di debolezza in rapporto con le possibilità professionali offerte dal territorio. 5. Far conoscere e far comprendere la realtà socio-economica, le opportunità formative, professionali e occupazionali, sviluppando rappresentazioni del lavoro efficaci e realistiche; 6. Individuare spazi, settori e modalità di diretto interesse lavorativo, indipendentemente dal fatto che, al termine del percorso scolastico intrapreso, intendano proseguire con gli studi universitari, o cercare un inserimento lavorativo 7. Rafforzare l’autostima e la capacità di riconoscere e valorizzare le proprie risorse, interessi e motivazioni allo scopo di costruire il progetto personale di scelta; 8. Arricchire il proprio bagaglio culturale e incrementare apertura e flessibilità mentali; 9. Incrementare la capacità di interpretare e correlare i fattori in gioco nei processi di scelta professionale: le variabili personali, le influenze socio-culturali, le caratteristiche del contesto, i cambiamenti in atto nel raccordo scuola – formazione professionale – lavoro; 10. Sviluppare abilità per fronteggiare positivamente le situazioni di transizione all’interno della formazione e dalla formazione al lavoro, attraverso la promozione di atteggiamenti flessibili e di strategie di azione adeguate. Il progetto è stato realizzato in 2 fasi: 1) fase di preparazione in classe con attività teoriche e pratiche relative ai seguenti argomenti: - il curriculum vitae - il colloquio di lavoro - la ricerca attiva del lavoro 2) esperienza diretta in azienda, durata 2 settimane 9 c) SCHEDE RELATIVE ALLA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA 1 – DELIBERAZIONI E MODALITA’ OPERATIVE DEL C. d. C. Le prove svolte, di carattere interdisciplinare, hanno coinvolto non più di 4 materie. 2 – TIPOLOGIE SPERIMENTATE Tipologia B: Quesiti a risposta singola. Il Consiglio di Classe ha scelto di esercitare gli studenti su questa tipologia, in quanto consente di verificare con maggiore puntualità la consistenza della preparazione acquisita e le competenze espositive, permette inoltre di testare la conoscenza dei contenuti, la capacità di approfondimento, di collegamento e di valutazione dei contenuti stessi. La simulazioni sono state effettuate con un tempo di 3 ore. 3 – CRITERI DI VALUTAZIONE Il Consiglio di Classe ha utilizzato una griglia di valutazione qui riportata. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA Punteggio Contenuto Forma 1 Non ha risposto Non ha risposto Prova decisamente lacunosa Prova decisamente lacunosa Fortemente incompleto Fortemente incompleto Prova incompleta Prova incompleta Prova parziale e limitata Prova parziale e limitata Prova essenziale e poco elaborata Prova essenziale e poco elaborata Contenuto appropriato, rielaborazione corretta anche se non approfondita Contenuto appropriato, rielaborazione corretta anche se non approfondita Esauriente, pertinente, rielaborato Esauriente, pertinente, rielaborato 2-4 5-6 7-8 9 10 11 - 13 14 - 15 10 L SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE CLASSE QUINTA SEZ. A Indirizzo: igea Docente: Tosi Clementina Disciplina: italiano Testi in uso: Paolo Di Sacco, Le basi della letteratura, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori Altri strumenti o sussidi: 11 1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE DISCIPLINA: italiano Contenuti (1) Tempi (2) IL ROMANTICISMO 2h Definizione Dal preromanticismo al romanticismo La diffusione europea del romanticismo Romanticismo tedesco e latino Prove di verifica utilizzate (3) Per tutti i moduli le verifiche sono state concordate con le alunne sia per quanto riguarda i tempi che le modalità: interrogazioni, verifiche scritte brevi o articolate, relazioni orali Gli aspetti caratteristici del romanticismo: l’esaltazione del cuore e del sentimento, il culto dell’individuo, la libertà d’ispirazione, il superamento del classicismo, i nuovi temi della natura e della storia, l’ampliamento del poetabile, la tensione all’oltre, amore e morte, l’eroe romantico, titanismo e vittimismo Il romanticismo italiano Tra realismo e impegno sociale Il 1816 Leopardi e Manzoni romantici? La polemica tra classici e romantici Letture: da M.me de Stael: “Dovrebbero a mio avviso gl’italiano tradurre diligentemente…” ALESSANDRO MANZONI Gli anni della formazione La formazione illuminista La prima produzione poetica In morte di Carlo Imbonati: l’intento morale, l’impegno 6h Gli scritti di poetica La scrittura come missione La posizione di Manzoni tra romanticismo e illuminismo Il rapporto tra vero, storia e invenzione I tre fini della poesia: il vero, l’interessante e l’utile Gli Inni sacri Il progetto degli inni La ricerca di un nuovo linguaggio La poesie civili Dalla contingenza storica alla riflessione Le tragedie Il dramma storico La novità dei cori Il pessimismo I promessi sposi Dal Fermo e Lucia alla ventisettana La revisione linguistica La scelta del romanzo L’indagine sul problema del male Lo sfondo storico del seicento 12 Il sistema dei personaggi Letture - Dalla lettera a Monsieur Chauvet: A cosa s’interessa la poesia? Al segreto dell’anima umana - Dalla lettera sul Romanticismo: I tre fini della poesia: l’utile, il vero, l’interessante - Dal Carme in morte di Carlo Imbonati, vv, 207 –220 - Dagli Inni Sacri: La Pentecoste, vv 113-144 - Le odi civili: Il cinque maggio - Dall’Adelchi: il coro dell’atto III 8h GIACOMO LEOPARDI Il pensiero filosofico e la posizione culturale I temi: l’infelicità dell’esistenza umana, la ricerca del piacere, l’ironia verso le false speranze filosofiche o religiose La riflessione sulla natura Leopardi nella cultura dell’ottocento La posizione di Leopardi tra classici e romantici La modernità di Leopardi La caduta delle certezze esistenziali Le fasi della poesia leopardiana Il canto dell’insoddisfazione perenne Le canzoni giovanili, gli idilli, i canti pisano-recanatesi I Canti L’esigenza di piacere infinito e indefinito Dalla descrizione alla riflessione Il tema della natura Le Operette Morali Un’opera unitaria nei fini, ma varia nelle forma Il carattere “morale” I caratteri della satira Critica dell’antropocentrismo, del mito del progresso, della religione Letture: Dai Canti: L’infinito - Il sabato del villaggio - La quiete dopo la tempesta 6h Dalle Operette Morali: Dialogo della natura e di un islandese - Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere --------------------------------------------13 TRA OTTOCENTO E NOVECENTO Il Positivismo La nuova immagine della scienza La discussione sul progresso La filosofia del Positivismo La cultura del primo novecento La crisi del positivismo: decadenza e tramonto dell’Occidente Le nuove teorie scientifiche La fine delle certezze tradizionali: Nietsche, Freud, Bergson I maestri del sospetto Naturalismo e Verismo La poetica del naturalismo Gli scrittori del naturalismo francese Il ruolo sociale dello scrittore Un metodo scientifico per la letteratura Dal naturalismo francese al verismo italiano Il Decadentismo e la letteratura d’inizio novecento Oltre il naturalismo Le diverse fasi del decadentismo Il simbolismo e il rinnovamento del linguaggio poetico La nuova narrativa psicologica 9h Le avanguardie Il concetto di avanguardia Il futurismo Il crepuscolarismo GIOVANNI VERGA L’apprendistato del romanziere La formazione di Verga in un clima patriottico e tardo romantico Amori tormentati e sperimentazione narrativa La stagione del Verismo La conversione al Verismo: Nedda I racconti di Vita dei Campi Il ciclo dei vinti I manifesti del Verismo I Malavoglia Un romanzo sperimentale Una società arcaica scossa dai primi segni del progresso Il coro dei parlanti I promessi sposi e i Malavoglia: due modi diversi per incominciare un romanzo 7h Letture: Nedda - - da Vita dei campi: La Lupa Prefazione all’Amante di Gramigna Fantasticheria da I Malavoglia: Prefazione 14 - GIOVANNI PASCOLI Poeta e società: la diversa posizione di Pascoli e D’Annunzio La poetica del fanciullino e il suo mondo simbolico Dalla visione oggettiva a quella soggettiva Il poeta-fanciullo Il simbolismo, presenze simboliche ricorrenti La crisi dell’uomo contemporaneo 7h Lo stile e le tecniche espressive L’uso delle onomatopee La scelta lessicale L’uso di analogia e sinestesia Letture Da Il fanciullino:Il fanciullo che è in noi da Myricae: Lavandare, X Agosto, L’assiuolo, Il tuono GABRIELE D’ANNUNZIO La poetica: sperimentalismo ed estetismo Lo sperimentatore della possibilità della parola Un letterato aperto al nuovo L’esteta Il creatore di immagini L’artista e la massa Estetismo, panismo, vitalismo, sensualismo, superominismo 3h I romanzi Sperimentalismo Le tematiche decadenti La poesia dannunziana Gli esordi in versi Le Laudi Letture da Canto novo: Falce di luna calante - da Alcyone: La pioggia nel pineto (vv. 1-64) - da Il piacere:L’attesa di Elena 6h Ritratto d’esteta DAL RACCONTO DEL VERO AL RACCONTO DELLA CRISI: FORME NARRATIVE DEL PRIMO NOVECENTO La dissoluzione delle forme narrative tradizionali, il nuovo romanzo europeo Da Verga a Pirandello: dalla realtà alla perdita della verità Da una struttura chiusa all’opera aperta La distruzione delle vecchie verità e i nuovi temi 15 Il racconto come verità e bugia insieme Il flusso di coscienza La perdita dell’unità del soggetto 8h LUIGI PIRANDELLO Le idee e la poetica: relativismo e umorismo La crisi storica e culturale e la relatività di ogni cosa La personalità molteplice Il sentimento della vita e le forme che ci ingabbiano I temi dell’umorismo Letture: da L’umorismo: l’esempio della vecchia imbellettata - da L’umorismo: l’arte umoristica scompone (1-20) - da Novelle per un anno: Il treno ha fischiato - da Novelle per un anno: Pallottoline - da Il fu Mattia Pascal: Adriano Meis 6h ITALO SVEVO Da Una vita alla Coscienza di Zeno Il superamento dell’impostazione verista L’ambiente e i personaggi borghesi Il monologo interiore Il percorso tematico e non cronologico Una scrittura ambigua, verità e bugie, il narratore inattendibile Il tema dell’inettitudine Il rapporto tra salute e malattia Letture: - da Una vita: Gabbiani e pesci - da La coscienza di Zeno: Il fumo - da La coscienza di Zeno: Psico-analisi LE FORME DELLA POESIA NEL PRIMO NOVECENTO I crepuscolari Il termine crepuscolarismo Il ripudio ironico della figura tradizionale del poeta L’accettazione dello squallore piccolo-borghese Dal fanciullino di Pascoli al fanciullo di Corazzini Letture: da Piccolo libro inutile di Sergio Corazzini: Desolazione del povero poeta sentimentale (vv.1-29) 16 Il futurismo Il Futurismo come avanguardia I temi del Manifesto Le parole in libertà Letture: Il primo manifesto del Futurismo GIUSEPPE UNGARETTI La nuova poesia novecentesca in Italia Una rivoluzione espressiva Letture: - da l’Allegria: Veglia da l’Allegria: Fratelli EUGENIO MONTALE * Il male di vivere e la poesia degli oggetti La ricerca del varco Le scelte stilistiche ed espressive Letture: - da Ossi di seppia: Non chiederci la parola da Ossi di seppia: Spesso il male di vivere ho incontrato 17 2 - METODOLOGIA (4) Lezione frontale per l’introduzione di nuovi argomenti e per la presentazione degli autori. Lettura emotiva e commento libero Richiamo alle caratteristiche del periodo storico parallelamente svolto. Sollecitazione di interventi da parte della classe per favorire l’interiorizzazione di contenuti e per stimolare una costruttiva analisi testuale. Sollecitazione di interventi da parte della classe per favorire richiami pluri ed interdisciplinari. Lettura dei testi (in classe e a casa). 3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6) Il manuale in adozione è stato lo strumento su cui si è lavorato. 4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI La classe ha seguito le lezioni con interesse, lasciandosi coinvolgere dagli argomenti trattati, esprimendo opinioni e collegando quanto appreso al vissuto personale, tutto questo è stato filtrato da competenze sufficienti o discrete. Non è possibile individuare un livello omogeneo nel raggiungimento degli obiettivi, in generale gli alunni hanno acquisito competenze relative a: individuare persistenze e cambiamenti nei generi letterari per il periodo affrontato; porre in relazione opere di un autore e poetica; riconoscere le fasi evolutive dell’opera di un autore; specificare temi comuni in autori e contesti diversi; conoscere testi nella loro struttura complessiva. Il grado di acquisizione di questi obiettivi è dipeso dalle doti di ciascuno, ma anche da uno studio, che non è stato costante Gli alunni posseggono un orientamento storico generale, che consente la collocazione delle opere nel loro contesto, producono relazioni sui contenuti di apprendimento, dai testi sanno cogliere specificità tematiche e stilistiche. Il riferimento ai testi nella produzione orale facilita l’individuazione degli aspetti caratteristici di ciascun autore e sostiene pertanto l’esposizione. 5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI Il conteggio delle ore di ciascun modulo ha tenuto presente solo i tempi di attività comprese le verifiche, le prove scritte e le relative consegne, dal conteggio sono escluse le assemblee di classe e di istituto e qualunque altra attività proposta dalla scuola. Gli argomenti indicati con una * sono affrontati dopo il 15 maggio. 18 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE CLASSE QUINTA SEZ. C Indirizzo: igea Docente: Tosi Clementina Disciplina: storia Testi in uso: M. Fossati, G. Luppi, E. Zanette, Passato presente, Bruno Mondadori Altri strumenti o sussidi: 19 1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE DISCIPLINA: storia Contenuti (1) L’Italia post unitaria (sulle fotocopie) Tempi (2) 1h I provvedimenti della destra storica I provvedimenti della sinistra storica Dalla seconda rivoluzione industriale all’imperialismo (sulle fotocopie) Prove di verifica utilizzate (3) Per tutti i moduli le verifiche sono state concordate con le alunne sia per quanto riguarda i tempi che le modalità: interrogazioni, verifiche scritte brevi o articolate, relazioni orali 1h Dalla prima alla seconda rivoluzione industriale Il capitalismo monopolistico e finanziario L’imperialismo La crisi delle relazioni internazionali La grande guerra come svolta storica 17h L’Europa agli inizi del novecento La belle époque e le sue contraddizioni La crisi di fine secolo Conflitti in campo coloniale Blocchi di alleanze contrapposte Stati nazionali e stati multinazionali L’instabilità dei Balcani L’età industriale e l’età giolittiana L’industrializzazione italiana Sviluppo e squilibri Il mondo contadino Classe operaia e sindacalizzazione L’eccidio del 1898 a Milano La crisi di fine secolo Il riformismo liberale di Giolitti Due strategie per l’Italia liberale: Sonnino e Giolitti Conflitto sociale e neutralità dello stato Il riformismo giolittiano I socialisti e Giolitti I cattolici e Giolitti La diffusione del nazionalismo La ripresa della politica coloniale Le elezioni del 1913 Lo scoppio del conflitto e il primo anno di guerra Conflitti egemonici e crisi degli equilibri La corsa agli armamenti Un clima ideologico bellicista Dalla guerra breve alla guerra di logoramento L’intervento in guerra dell’Italia Lo svolgimento del conflitto e la vittoria dell’intesa Il cruciale 1917 L’intervento degli Stati Uniti Il significato storico e le eredità della guerra La fine dell’egemonia europea Le eredità economiche 20 Tensioni e trasformazioni sociali Crisi e valori democratici I quattordici punti wilsoniani La rivoluzione russa e la nascita dell’Unione Sovietica Le radici della rivoluzione La questione contadina e le riforme di Stolypin Industrie e classe operaia La Russia in guerra La rivoluzione del febbraio 1917 La Russia rivoluzionaria e la nascita dell’Unione Sovietica Il doppio potere rivoluzionario I diversi orientamenti nel fronte rivoluzionario Lenin e le “Tesi di aprile” L’estate e l’autunno del 1917 I primi decreti del governo bolscevico La guerra civile Il comunismo di guerra La nascita dell’URSS 13h Fra le due guerre: totalitarismi e democrazie Il quadro economico e la crisi del 1929 La fase di sviluppo economico degli anni ‘20 La debolezza della domanda La crisi agricola Speculazioni e guadagni facili Il crollo del 1929 Il fascismo Il difficile dopoguerra europeo La radicalizzazione della lotta politica Una difficile situazione economica Il biennio rosso Disagio e mobilitazione dei ceti medi La questione fiumana Il fascismo al potere La nascita del fascismo e il programma di San Sepolcro Lo squadrismo Le elezioni del 1921 La nascita del partito fascista La marcia su Roma La transizione verso la dittatura La legge elettorale del 1923 Il delitto Matteotti Il regime fascista Le leggi fascistissime Le organizzazioni di massa I Patti lateranensi La politica economica La politica estera Il totalitarismo imperfetto Le leggi razziali Il nazismo La repubblica tedesca La settimana di sangue del 1919 L’inflazione galoppante La stabilizzazione economica e politica L’ascesa di Hitler 21 La crisi del 1929 in Germania L’ideologia nazionalsocialista Un sogno per una società in crisi La crisi di Weimar L’ascesa elettorale di Hitler La conquista del potere Il regime nazista Repressione e irreggimentazione La violenza nazista La politica economica Lo stalinismo L’Unione sovietica dopo la guerra civile La NEP L’ascesa di Stalin Il regime staliniano La crisi degli ammassi Lo sterminio del kulaki La pianificazione integrale Gli effetti e le inefficienze della pianificazione Le purghe La propaganda ideologica Il New Deal Le principali misure del New Deal La seconda guerra mondiale 6h Le aggressioni hitleriane e lo scoppio del conflitto Le tensioni internazionali Conflitti di ideologie Hitler contro Versailles L’annessione dell’Austria La questione dei Sudeti e la conferenza di Monaco Il patto d’acciaio La seconda guerra mondiale: gli eventi La guerra lampo tedesca e la spartizione della Polonia Il crollo della Francia La battaglia d’Inghilterra L’Italia in guerra L’invasione dell’URSS L’entrata in guerra degli USA La svolta di Stalingrado Gli sbarchi Il nuovo ordine nazista La tragedia di una guerra totale Il saccheggio dell’Europa Il sistema concentrazionario nazista La resistenza Le motivazioni dei resistenti L’8 settembre 1943 Le tre guerre della Resistenza Il Cln La svolta di Salerno Le brigate partigiane I rapporti con gli alleati 22 Il mondo del dopoguerra * Lo scenario politico: il mondo bipolare Dalle sfere d’influenza ai blocchi La divisione della Germania Il piano Marshall Nato e Patto di Varsavia La guerra di Corea La crisi di Cuba La guerra in Vietnam 2h 23 2 – METODOLOGIA (4) Lezione frontale per la presentazione di nuovi argomenti. Richiamo ai periodi storici precedentemente studiati. Sollecitazione di interventi da parte della classe per favorire l’interiorizzazione di concetti ed eventi. Collegamento logico per somiglianza o discontinuità tra passato e presente Atteggiamento problematico di fonte ai nodi concettuali 3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6) Lo strumento principalmente utilizzato è stato il manuale. 4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI Apprezzabile è stato l’interesse da parte degli alunni, che non è stato seguito però da uno studio costante Si considerano raggiunti i seguenti obiettivi: adoperare concetti interpretativi e termini storici in rapporto con gli specifici contesti storici; padroneggiare gli strumenti concettuali interpretativi che servono per individuare e descrivere persistenze e mutamenti; padroneggiare gli strumenti concettuali che servono per organizzare temporalmente le conoscenze storiche più complesse; sapere formulare problemi rispetto a fenomeni storici; utilizzare procedimenti di spiegazione di fatti storiografici complessi. La problematizzazione del periodo e delle tematiche affrontate è stata raggiunta da tutti gli alunni, per alcuni si registrano ancora tuttavia conoscenze non consolidate e pertanto fortemente labili o espresse con una semplice concatenazione, per la maggior parte della classe si evidenziano conoscenze strutturate in semplici schemi interpretativi, in alcuni casi si manifestano competenze rielaborative. 5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI Le ore conteggiate sono quelle di effettiva lezione e verifica, sono escluse pertanto le ore dedicatealle assemblee, o alle iniziative della scuola. Gli argomenti segnati con * sono svolti dopo il 15 maggio. 24 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014 CLASSE QUINTA SEZ. A Indirizzo: IGEA Docente: Lucia Bernardoni Disciplina: Lingua Inglese Testi in uso: Online Business – F. Bentini, M. Delmont – Ed Longman Cultural Links – F. Bowen, M. Cumino – Ed Petrini Altri strumenti o sussidi: presentazioni PP, fotocopie, CD d’ascolto, video proiettore. 25 1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE DISCIPLINA: Lingua Inglese Contenuti Tempi Prove di verifica utilizzate MODULO1: LINGUISTICO (ripasso) Present simple v present continuous; future intentions; future arrangements; present perfect v simple past; zero/first/second/third conditional; indirect questions; reported speech; passive. 10 Prova strutturata MODULO2: CORRISPONDENZA COMMERCIALE Stages of a business transaction; The written communication: - letters, - faxes and e-faxes, - e-mails, - netiquettes. 10 Verifica scritta: produzione guidata. MODULO3: ECONOMICO COMMERCIALE A GLOBAL WORLD: What is globalisation? The evolution of globalisation; Organisations facilitating global trading: WTO, IMF; Reading: Jeans, a global uniform. Anti-globalisation. Global music. Movie link: The Blues Brothers 12 Verifica orale: domande aperte, oral report. MODULO4: CIVILTA’ 16 Verifica scritta: domande aperte e a scelta multipla (tipologia terza prova esame di stato) 12 Verifica scritta: produzione guidata. THE UK GEOGRAPHY Physical features; Cultural identities; MODERN HISTORY The Industrial Revolution; The British Empire; 20th century Britain. MODULO5: CORRISPONDENZA COMMERCIALE Orders: lexis bank and phrase bank; Understanding orders on the phone; Dealing with orders on the phone; Orders on the web and by e-mail; 26 MODULO6: ECONOMICO COMMERCIALE THE EUROPEAN UNION: The European Union at a glance; The symbols of the EU; The European Union: origins and growth; treaties. The main EU institutions. 12 Verifica orale: domande aperte, oral report. MODULO7: ECONOMICO COMMERCIALE INTERNATIONAL TRADE - DOCUMENTS PROCEDURES: Documentary requirements in international trade; Transport documents; Incoterms; Packing 10 Verifica scritta: domande aperte, a scelta multipla (tipologia terza prova esame di stato). MODULO8: CIVILTA’ THE USA: GEOGRAPHY Physical features. MODERN HISTORY America, a nation of immigrants; The Roaring Twenties and the Great Depression; 20th century America. 16 Verifica orale: domande aperte, oral report. MODULO9: CIVILTA’ THE UK AND THE USA: POLITICS AND GOVERNMENT British political system; British government; American political structure; The American Constitution; The American President. 12 Verifica orale: domande aperte, oral report. AND 2 - METODOLOGIA Le modalità seguite nel processo di insegnamento/ apprendimento privilegeranno un approccio di tipo comunicativo centrato su task based activities. La lezione frontale sarà condotta in modo dialogato, al fine di ottenere la massima partecipazione. I riferimenti alle strutture grammaticali avverranno secondo il procedimento grammar in context, con modalità induttive. 3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI 27 Per lo svolgimento dell’attività didattica sono stati utilizzati i libri di testo, fotocopie, materiale autentico. Gli ascolti e la visione di sequenze tratte dal film The Blues Brothers si sono svolti in classe con computer e video-proiettore. 4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI Conoscenza delle funzioni comunicative e delle strutture grammaticali e morfo-sintattiche della lingua inglese; Conoscenza del lessico e della terminologia specifici dell’indirizzo economico-aziendale; Comprensione di testi di diversa tipologia, orale e scritta; Produzione di testi orali e scritti di vario genere; Conoscenza di alcuni aspetti socio-culturali e storici dei principali paesi anglofoni. Sono stati inoltre perseguiti obiettivi trasversali quali: Sviluppare capacità metacogntive; Ampliare le capacità logiche e critiche; Ricercare, utilizzare e produrre documenti; Lavorare su progetti; Potenziare la socializzazione attraverso il cooperative learning. Nel conseguimento degli obiettivi di apprendimento, alcuni studenti hanno ottenuto discreti risultati, altri hanno raggiunto livelli di conoscenza e competenza soddisfacenti, mentre per un gruppo di alunni si rilevano ancora difficoltà nella produzione di testi orali e scritti, sia per quanto concerne la correttezza formale che nella fluency. F.to Prof __________________________________ 28 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE CLASSE QUINTA SEZ. A Indirizzo: ITC IGEA Docente: Gianelli Paola Disciplina: Francese Testi in uso: ‘Cahiers de commerce. Entreprise et civilisation’, Trevisini ' Entrez......en grammaire!, ed. Loescher Altri strumenti o sussidi: Fotocopie di materiale didattico 29 1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE DISCIPLINA: Francese Contenuti (1) 1) Tempi Prove di verifica (2) utilizzate (3) Lingua: A) Grammatica: Imperfetto Congiuntivo Gerundio e Participio presente verbi di opinione, di sentimento, incertezza+congiuntivo certezza/probabilità: Indicativo e Congiuntivo interrogative indirette Ripasso: qui/que très/ beaucoup preposizioni articolate passé composé forma passiva superlativo relativo pronomi complemento avverbi di quantità B) Lessico: Attività di arricchimento lessicale sviluppata seguendo la modalità: dal verbo al sostantivo 39h verifiche scritte: (traduzione da L1 in L2) 3h 30 2) La Francia: una società multietnicaLa Francofonia La Francia: una terra d'immigrazione e il sogno dell'integrazione I Beurs: meticciato e discriminazione la Francia "Black Blanc Beur" Gli Stati Uniti: il sogno dell'assimilazione dal ' melting pot' al 'salad bowl'. Il diritto di nazionalità?: Il diritto del sangue e il diritto del suolo e l'ideologia migratoria L'Europa e l'America, l'Italia e la Francia 11h Verifica scritta: domande aperte 3) Due profili di consumatori:: Il marketing e l'analisi dei consumatori. Due segmenti opposti: Gli iperconsumatori Gli alterconsumatori Il Commercio equo e solidale: prodotti, zone di produzione, obiettivi, nuove regole commerciali, il luogo comune del costo. Interrogazione 9h Interrogazione Verifica scritta: domande aperte 4) Il Commercio elettronico Vantaggi, Natale, prodotti stars, evoluzione dei prodotti venduti. ROPO: Ricerca di informazioni online, Acquisto in negozio Il 'Social shopping': il passaparola elettronico Crisi della pubblicità tradizionale La pubblicità del passaparola e i commenti online La reputazione elettronica: il BUZZ. Vantaggi e Rischi Il settore del Turismo e i Forums. I turisti e i servizi forniti da Internet I Forums Le frodi Interrogazioni 11h Verifica scritta: domande aperte 31 5) Le Delocalizzazioni le delocalizzazioni: definizione delocalizzazioni:motivazioni effetti positivi effetti negativi i paesi che delocalizzano i paesi in cui si delocalizza la terza fase delle delocalizzazioni: delocalizzazione dei servizi . Esempi di delocalizzazioni internazionali. 9h Interrogazioni 2 - METODOLOGIA (4) L’attività didattica è stata condotta secondo un approccio il più possibile integrato nelle sue dimensioni linguistiche, funzionali e di contenuto al fine di permettere la partecipazione a tutti i livelli di competenza e di sviluppare i diversi stili di apprendimento. 3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6) Si sono utilizzati materiali didattici sia scolastici sia adattati didatticamente : libri di testo, fotocopie di materiale predisposto dall’insegnante o tratte da testi e canali di vario genere. 4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI In base alle verifiche, si rilevano diverse fasce di apprendimento : Alcuni studenti mostrano un buon livello nelle abilità orali e scritte . La maggior parte della classe comprende studenti il cui livello di competenza è globalmente discreto, molto variabile secondo il tipo di attività e, soprattutto, l' impegno profuso. Il tratto dominante della classe, infatti, è sempre stato il buon livello di attività in classe e lo scarso impegno a casa, lo studio limitato quasi esclusivamente in prossimità delle verifiche. La partecipazione all'attività in classe ha determinato un'evoluzione positiva del gruppo classe evidente nel corso degli anni, particolarmente marcata in alcuni alunni; mentre la mancanza di continuità nello studio ha reso la competenza linguistica di molti alunni instabile, piuttosto variabile. Alcuni studenti possiedono un livello di competenza linguistica sufficiente. Si tratta di alunni che nel corso degli anni hanno mostrato difficoltà soprattutto nella lingua scritta e/o si sono impegnati in modo discontinuo. Gli alunni con insufficienze nel 1° Quadrimestre si sono impegnati con esiti differenziati nel recupero, ma qualcuno ha confermato nel 2° Quadrimestre un impegno insufficiente. F.to Prof. ___________________________________ 32 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE CLASSE QUINTA SEZ.5A Indirizzo: IGEA Docente: MANFREDINI MARILENA Disciplina: MATEMATICA APPLICATA Testi in uso: MASSIMO BERGAMINI ANNA TRIFONE GRAZIELLA BAROZZI MATEMATICA ROSSO 33 1) PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE DISCIPLINA: MATEMATICA APPLICATA Contenuti Tempi Prove di verifica utilizzate LE FUNZIONI DI DUE VARIABILI E Entro il VERIFICHE L'ECONOMIA: 15 Tradizionali e semi-strutturate, Le disequazioni in due incognite e i loro sistemi; novembre interrogazioni, esercitazioni La geometria cartesiana nello spazio e le linee di livello; alla lavagna e in piccoli gruppi Derivate parziali delle funzioni di due variabili; , domande flash Determinazione dei punti di massimo e minimo relativo di una funzione in due variabili; Massimi e minimi vincolati e i metodi di risoluzione: il metodo della sostituzione; il metodo delle linee di livello e Il moltiplicatore di Lagrange. Entro il Le funzioni marginali e l'elasticità delle funzioni 22 La combinazione ottima dei fattori di produzione (teoria) dicembre La determinazione del massimo profitto I RAPPORTI STATISTICI E I NUMERI INDICI: Interpolazione fra punti e diagramma a dispersione; Entro Il metodo dei minimi quadrati marzo La regressione e la correlazione LA RICERCA OPERATIVA: La ricerca operativa e le sue fasi PROBLEMI DI SCELTA IN CONDIZIONI DI CERTEZZA: problemi di scelta nel caso continuo e problemi di scelta nel caso discreto. Individuazione di funzione obiettivo e i vincoli relativi alla variabile d’azione Entro fine Funzioni obiettivo lineari: caso in cui la funzione obiettivo è aprile una parabola o una iperbole;Risoluzione di problemi di scelta fra più alternative e problemi di minimo e di massimo con scelta fra funzioni dello stesso tipo(caso di funzioni lineari). 34 I problemi particolari di ricerca operativa : il problema delle scorte PROBLEMI DI SCELTA IN CONDIZIONE DI INCERTEZZA : le variabili casuali e la distribuzione delle probabilità. Il criterio del valore medio; il criterio del pessimista (teoria) Problemi di scelta con effetti differiti:Il criterio dell'attualizzazione e il criterio del tasso di rendimento interno . Cenni su problemi di scelta fra mutuo e leasing. Entro 15 MAGGIO LA PROGRAMMAZIONE LINEARE : Gli strumenti matematici per la programmazione lineare I problemi della programmazione lineare in due variabili; La risoluzione con il metodo grafico di problemi di programmazione lineare; 2 ) METODOLOGIA La classe 5A è stata presa in consegna dalla sottoscritta solo nel corso del presente anno scolastico e presenta una situazione di ingresso( valutata con un test) caratterizzata da un più che sufficiente livello di conoscenze di base. Non vi sono in questa classe alunni particolarmente dotate per la materia e che abbiano capacità brillanti di risoluzioni autonoma di problemi matematici unite a un costante impegno e interesse vivace per la materia, quasi tutti hanno difficoltà nell'esposizione orale nell'uso del linguaggio tecnico anche le alunne maggiormente diligenti. La maggior parte della classe è divisa fra: studenti che devono essere guidati dall’insegnante dotati di scarsa autonomia, che però raggiungono risultati in alcuni casi risultati di profitto discreto o buono grazie all'impegno costante e studenti che presentavano lacune pregresse più gravi ed hanno avuto difficoltà nel primo quadrimestre a raggiungere risultati di profitto sufficiente. Il maggiore impegno nel secondo quadrimestre presentato da questo ulteriore gruppo ristretto, unito all'applicazione di studio, ha permesso anche a quest'ultimi di colmare in parte le lacune pregresse e di raggiungere una preparazione nel complesso sufficiente. Non essendoci stata continuità didattica in tutti i cinque anni del corso vi è stata l'impossibilità da parte della sottoscritta di individuare e colmare tutte le lacune pregresse perciò si è dato preferenza alla ripresa di volta in volta degli argomenti propedeutici per il quinto anno e di cercare di colmare il più possibile le lacune legate agli argomenti di tale anno. Gli studenti nel primo quadrimestre hanno dovuto affrontare le difficoltà legate all'adattamento ad un metodo diverso di insegnamento legato alla sottoscritta e questo è andato a scapito di maggiori approfondimenti sulle parti del programma. Pochi studenti sono veramente propositivi, ma molti sono gli studenti volonterosi e caparbi e propensi a cercare il superamento dei propri limiti alcuni studenti si sono adattati fin da subito a questo cambiamento 35 anche se si sono dimostrandosi più sicuri nei quesiti orali, mentre il gruppo degli studenti diligenti, ma con difficoltà di rielaborazione logica ha avuto delle incertezze rilevabili nell'esposizione orale essendo insicure delle proprie capacità. Data la situazione di partenza, durante le lezioni si è cercato dove possibile di stimolare e agganciare approfondimenti e sollecitare gli studenti maggiormente interessati, ma si sono dovuti ripetere concetti base in modo da potere agganciare nel modo migliore i nuovi contenuti cercando di aumentare in tutte e ove possibile l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità. La classe nella maggioranza ha sempre avuto necessità di essere sollecitata per l'impegno e la partecipazione e il coinvolgimento che non sempre è stato attivo e ha visto l’insegnante come appoggio essenziale per la risoluzione di esercizi anche le studentesse con profitto migliore hanno difficoltà quando si presentano situazioni in cui sono da applicare contenuti già assimilati a contesti nuovi. Le lezioni sono state in gran parte di tipo frontale, ma anche partecipate, lasciando ampie possibilità agli studenti per domande e interventi per puntualizzazioni e chiarimenti. Quando possibile, cioè quando il non noto poteva essere ricollegato a qualcosa già conosciuto dagli studenti, si è lasciato maggior spazio agli studenti cercando di guidarli, cercando di potenziare le loro doti e conoscenze. Sono stati svolti esercizi in classe dall’insegnante o da studenti guidati dall’insegnante stessa sugli argomenti del programma. Dopo le prove di verifica, non è mai stato necessario affrontare attività di recupero. I debiti formativi sono stati recuperati. Nello svolgimento del programma visto le difficoltà espositive a volte evidenziate si è data preferenza alla parte pratica rispetto alle definizioni teoriche che sono state utilizzate sinteticamente. E' stato svolto l'argomento relativo alla Interpolazione, Regressione e Correlazione che non è inserito nel testo di quest'anno scolastico , ma che non era stato svolto lo scorso anno dal momento che suscitava interesse l'esame dei dati statistici l'interpretazione dei risultati. 3 ) MEZZI, STRUMENTI, SPAZI Lo strumento principale di lavoro è stato il libro di testo in adozione. Non sempre gli esercizi sono adeguati alla classe, così come il linguaggio specifico talvolta risulta particolarmente difficile, per queste motivazioni il libro in adozione, quando necessario, è stato integrato da lezioni preparate dall’insegnante e da schede di esercizi guidati sono state fornite fotocopie di teoria ed esercizi per l'Interpolazione ; Regressione e Correlazione. 4 ) OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI La classe come dall'inizio risulta alla fine del percorso divisa in tre gruppi alcune studentesse che hanno cercato con caparbietà di superare i propri limiti con studio costanti e hanno raggiunto risultati di profitto buono e discreto, alcuni studenti che hanno cercato di colmare lacune pregresse e hanno raggiunto profitto sufficiente e altri studenti che avrebbero potuto raggiungere risultato di profitto migliore, ma non hanno tenuto un impegno e una partecipazione sempre costante e tuttavia hanno raggiunto la piena sufficienza. Nel complesso il profitto per la classe e di profitto discreto. F.to Prof. ___________________________________ 36 1. SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE 2. CLASSE QUINTA SEZIONE A 3. INDIRIZZO : I.G.E.A DOCENTE : ALBERTO CAGNOLI DISCIPLINA : ECONOMIA AZIENDALE (ore settimanali : 7) TESTI IN USO : TITOLO: ENTRIAMO IN AZIENDA 3 AUTORI: ASTOLFI – BARALE - RICCI CASA EDITRICE: TRAMONTANA ALTRI STRUMENTI O SUSSIDI : FOTOCOPIE 37 1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE DISCIPLINA: ECONOMIA AZIENDALE Contenuti (1) Tempi (2) Prove di verifica utilizzate (3) MODULO N. 1 LA GESTIONE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI ORE 70 ELABORATI SCRITTI UD. 1 / LA GESTIONE STRATEGICA DELLE AZIENDE INDUSTRIALI 4. Le imprese industriali : generalità, classificazione 5. Il processo gestionale (capitolo 4) I fatti di gestione I cicli aziendali L’analisi economica per funzioni aziendali Il patrimonio nell’aspetto qualitativo e quantitativo 6. Le funzioni aziendali (fotocopie) La logistica (fotocopie) Il Marketing (fotocopie) La funzione finanza e tesoreria (fotocopie) 7. La gestione strategica delle imprese industriali (fotocopia) 8. L’organizzazione aziendale (fotocopie) 9. Il sistema informativo aziendale (fotocopie) Esercitazioni numeriche con dati Esercitazioni numeriche con dati a scelta Problemi di scelta Trattazione scritta sintetica di argomenti teorici INTERROGAZIONI ORALI UD. 2 / LA CONTABILITA’ GESTIONALE (capitolo 5) 1. Generalità (fotocopia) 2. Classificazione dei costi 3. La variabilità dei costi 4. Diagramma di redditività e break even analysis 5. La contabilità gestionale a costi diretti 6. La contabilità gestionale a costi pieni 7. Il calcolo dei costi basato sui volumi 8. L’imputazione su base aziendale 9. La localizzazione dei costi 10. Il calcolo dei costi in conseguenza dei cambiamenti aziendali (fotocopie) 11. L’activity based costing 12. I costi standard 13. La contabilità gestionale e le decisioni aziendali 14. La contabilità gestionale e le valutazioni di magazzino 15. L’efficacia e l’efficienza UD. 3 / LA CONTABILITA’ GENERALE 1. LA Co.Ge (fotocopie) 38 2. Le immobilizzazioni 3. Le immobilizzazioni immateriali 4. Le immobilizzazioni materiali 5. Le immobilizzazioni finanziarie 6. Il personale dipendente 7. Gli acquisti e le vendite 8. Outsourcing e subfornitura 9. Il regolamento delle compravendite 10. Lo smobilizzo dei crediti di regolamento 11. Il sostegno pubblico alle imprese 12. Scritture di assestamento e valutazione di fine esercizio 13. Le scritture di integrazione 14. La valutazione dei crediti 15. Le scritture di rettifica (ad eccezione della valutazione dei lavori in corso di ordinazione) 16. Le scritture di ammortamento 17. La valutazione delle immobilizzazioni immateriali e materiali 18. La valutazione delle immobilizzazioni finanziarie 19. La rilevazione delle imposte 20. Le scritture di epilogo e chiusura UD. 4 / PROGRAMMAZIONE, CONTROLLO REPORTING 1. La pianificazione aziendale (fotocopie) 2. Il business plan (cenni) 3. Il controllo di gestione (fotocopie) 4. Il budget (fotocopie) 5. I budget settoriali 6. Il budget economico 7. Il budget degli investimenti fissi 8. L’analisi degli scostamenti (costi e ricavi) 9. Il sistema di reporting (fotocopie) MODULO N. 2 L’IMPOSIZIONE FISCALE IN AMBITO AZIENDALE ELABORATI SCRITTI ORE 20 Esercitazioni numeriche con dati INTERROGAZIONI ORALI UD. 1 : LA DETERMINAZIONE DELLE IMPOSTE DIRETTE SUL REDDITO 1. Il reddito fiscale (fotocopia) 2. La svalutazione crediti 3. La valutazione fiscale delle rimanenze 4. Gli ammortamenti fiscali 39 5. Le spese di manutenzione e riparazione 6. La deducibilità fiscale dei canoni di leasing 7. La deducibilità dei canoni di leasing 8. Il trattamento fiscale delle plusvalenze 9. La base imponibile IRAP 10. Il reddito imponibile 11. La dichiarazione dei redditi 12. Il versamento delle imposte 13. La liquidazione delle imposte nei soggetti IRES 14. Le imposte differite e anticipate MODULO N. 3 IL SISTEMA INFORMATIVO DI BILANCIO UD1. LA REDAZIONE E REVISIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO 1. Il bilancio d’esercizio 2. La funzione informativa del bilancio d’esercizio 3. La normativa sul bilancio 4. Le componenti del bilancio 5. I criteri di valutazione 6. I principi contabili nazionali 7. I principi contabili internazionali 8. La relazione sulla gestione 9. Il controllo contabile 10. La revisione contabile del bilancio ORE 120 ELABORATI SCRITTI Esercitazioni numeriche con dati Esercitazioni numeriche con dati a scelta Simulazioni prove d’esame Trattazione scritta sintetica di argomenti teorici INTERROGAZIONI ORALI UD2. LA RIELABORAZIONE DEL BILANCIO 1. Lo stato patrimoniale riclassificato 2. I margini della struttura patrimoniale 3. Il conto economico riclassificato 4. Il bilancio socio - ambientale 1. 2. 3. 4. UD3. L’ANALISI PER INDICI L’analisi della redditività L’analisi patrimoniale L’analisi finanziaria Coordinamento degli indici di bilancio UD4. L’ANALISI PER FLUSSI 1. Il rendiconto finanziario e l’analisi per flussi (fotocopia) 2. Il rendiconto finanziario delle variazioni di PCN 3. Il rendiconto finanziario delle variazione della DMN UD5. IL BILANCIO CON DATI A SCELTA 1. Definizione di un modello di percorso per la redazione del bilancio con dati a scelta 2. La redazione dello SP 40 3. La redazione del CE 4. Vincoli nella redazione del bilancio d’esercizio MODULO N. 4 LA GESTIONE DELLE BANCHE 1. 2. 3. 4. UD1. L’ATTIVITA’ BANCARIA L’attività bancaria Le funzioni dell’impresa bancaria La classificazione delle operazioni bancarie La gestione bancaria (fotocopia) ORE 60 Esercitazioni numeriche con dati INTERROGAZIONI ORALI UD2. LE OPERAZIONI BANCARIE 1. Il c/c di corrispondenza: teoria 2. Il c/c di corrispondenza : parte pratica (capitalizzazione degli interessi, operazioni antergate e postergate) 3. La concessione di fido 4. L’apertura di credito in c/c 5. Il portafoglio sconti 6. Il portafoglio sbf 7. Gli anticipi su fatture 8. Il factoring 2 – CONTENUTI E METODOLOGIA Lo svolgimento del programma ha rispettato i tempi e i modi indicati nel piano di lavoro iniziale. Le decisioni in merito alla scelta dei contenuti da sviluppare sono state assunte in sede di riunioni iniziali di coordinamento per materia, tenendo anche conto della specificità della situazione in ingresso della classe 5 A. E’ in tal senso che, per esigenze didattiche contingenti, si è scelto di non trattare: le scritture della contabilità gestionale, per privilegiare gli altri aspetti dell’unità didattica già di per sé sostanziosi e impegnativi; il budget finanziario, che il testo svolge in modo macchinoso e non efficacemente didattico; alcune variazioni fiscali, per non appesantire l’apprendimento già sufficientemente garantito dagli altri esempi svolti ; le operazioni bancarie con scarso grado di attualità e di impiego (libretti di deposito, finanziamenti a scadenza fissa, prestiti assistiti da garanzie reali su titoli e merci); Altri argomenti, poi, come previsto, non sono stati trattati perché oggettivamente impossibile, da sempre, trovare il tempo materiale necessario al loro svolgimento (bilanci 41 straordinari) . Tenendo conto della vastità del programma, del fatto che molte ore sono venute a mancare all’insegnamento per esigenze educative diverse (assemblee di classe, gita scolastica, progetti), è facile comprendere come la “distillazione” degli argomenti da svolgere, sia stata una strada obbligata. Le scelte poi, sono state influenzate anche dalla volontà di puntare più a trasmettere un apprendimento del saper fare, che risulta indispensabile in sede d’esame per affrontare la seconda prova scritta e il colloquio pluridisciplinare. Ciò ha richiesto un intenso lavoro orientativo ed esercitativo, che ha occupato ampio spazio dell’attività didattica. Le spiegazioni hanno seguito una logica finalizzata ad un apprendimento sistemico. Per questo motivo si è sempre cercato di indirizzare l’attenzione sugli obiettivi di fondo della disciplina, in modo da fornire ogni volta una chiara visione dell’ordine di importanza dei contenuti ed evitare che fossero sprecate energie mentali nell’apprendimento nozionistico. Ciò ha significato, fin dall’inizio, privilegiare momenti di scoperta personale e far riferimento, quando possibile, a situazioni già note, assunte come stimolo per intuire e fare dei collegamenti. Durante le lezioni si è cercato di favorire la discussione e di guidare la riflessione verso la scoperta di dinamiche, processi, soluzioni. Quando poi la disciplina non permetteva un approccio di questo tipo, mi riferisco soprattutto a quelle parti del programma che presentano un carattere prevalentemente teorico, ci si è avvalsi della lezione frontale più tradizionale, organizzando i percorsi delle spiegazioni nella logica di cui si è detto , avvalendosi di presentazioni in forma di schemi e mappe costruiti alla lavagna o al computer. Le prove di verifica sommativa sono state formulate nel rispetto dei seguenti obiettivi : 1. conoscenza : acquisizione di contenuti, cioè di principi, teorie, concetti, termini,regole, procedure, metodi, tecniche; 2. competenza : utilizzazione delle conoscenze acquisite per risolvere situazioni, problematiche aziendali ( operare scelte, assumere decisioni); 3. capacità : presentazione elaborata e circostanziata, valutazione critica di quanto acquisito( sintetizzare, modelizzare , progettare, sapersi orientare di fronte al nuovo). Per accertare la conoscenza dei contenuti, si è fatto ricorso a questionari scritti (domande a risposta aperta, argomenti a trattazione sintetica) ed interrogazioni orali individuali. Per verificare le abilità del “saper fare” ci si è avvalsi di elaborati scritti con esercitazioni Durante l’anno è stata effettuata la simulazione della prova d’esame. 3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI Il libro di testo è stato usato costantemente come manuale di supporto per lo studio dei contenuti presentati. A volte, per facilitare la comprensione di certi argomenti o per rendere più snella la trattazione di parti teoriche, si è fatto ricorso a materiale didattico sostitutivo, distribuito agli alunni in forma di fotocopia (come indicato nel programma). 4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI OBIETTIVI COMPORTAMENTALI Durante le lezioni, gli alunni hanno partecipato attivamente alle spiegazioni ed hanno avuto un rapporto cordiale e corretto con l’insegnante. Tuttavia, lo studio della disciplina non è stato costante o efficace da parte di tutti. Alcuni allievi non hanno profuso un impegno adeguato nel lavoro scolastico, con ritmi di applicazione domestica non sufficienti a garantire il necessario apprendimento. Per questo motivo è stato dedicato ampio spazio all’attività di studio a gruppi, svolta in classe, per sollecitare la motivazione, ridurre il carico di lavoro pomeridiano e favorire il sostegno all’apprendimento. 42 Ciò ha consentito di sviluppare quell’aspetto relazionale che è sempre più importante sia a scuola che in azienda. OBIETTIVI COGNITIVI La conoscenza dei contenuti è da ritenersi mediamente sufficiente . Solo alcuni alunni sono riusciti ad assimilare in modo adeguato tutte le parti del programma, ottenendo una preparazione nel complesso soddisfacente. La maggioranza della classe, pur seguendo le lezioni con attenzione, ha incontrato qualche difficoltà a tenere ritmi di lavoro costanti . Per costoro i risultati sono nel complesso sufficienti anche se non omogenei nel tempo. Alcuni ragazzi, poi, hanno ottenuto una preparazione non sufficiente, frammentaria, o addirittura lacunosa, a causa dello scarso impegno nello studio domestico Le competenze e le capacità sono risultate, anch’esse, espresse in modo differenziato. Alcuni alunni hanno dimostrato di saper organizzare il proprio lavoro e di saper elaborare le conoscenze acquisite ; altri hanno mostrato difficoltà di elaborazione e hanno evidenziato un metodo di studio non sempre efficace. Per tutti,comunque, allo scritto della maturità, possono emergere delle difficoltà di fronte a richieste troppo esigenti da parte della traccia ministeriale, come accaduto in passato quando si sono pretesi approcci di tipo manageriale. All’orale, possono evidenziarsi , per qualcuno, problemi nell’organizzazione del discorso. Le modalità espressive sono comunque migliorate per la maggior parte degli alunni. Per il recupero del debito formativo del primo quadrimestre sono state utilizzate ore di lezione curricolare. Non tutti gli alunni hanno superato la prova di valutazione somministrata al termine dell’attività di recupero. F.to Prof. Alberto Cagnoli 43 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE CLASSE QUINTA SEZ. B INDIRIZZO: I.GEA DOCENTE: LAURA MASOTTI DISCIPLINA: GEOGRAFIA GENERALE ED ECONOMICA (ore settimanali: 3) TESTI IN USO: TITOLO: GEOGRAFIA ECONOMICA GENERALE AUTORI: C. LANZA – F. NANO – S. CONTI EDITORE: BOMPIANI ALTRI STRUMENTI O SUSSIDI: LETTURA DI QUOTIDIANI, RIVISTE E FOTOCOPIE. 44 1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE DISCIPLINA: GEOGRAFIA GENERALE ED ECONOMICA Contenuti (1) Tempi (2) L’UOMO NELL’ECOSISTEMA. ● ● ● ● ● ● ● ● ECOSISTEMA E SISTEMA ECONOMICAO LE ALTERAZIONI DELL’ECOSISTEMA LO SVILUPPO SOSTENIBILE REGIONE GEOGRAFICA E REGIONE ECONOMICA SOCIETA’ CAPITALISTICA E VALORE DEL SUOLO REGIONI CENTRALI E PERIFERICHE POLARIZZAZIONE E DEPOLARIZZAZIONE STRUTTURE REGIONALI A RETE LA GLOBALIZZAZIONE LE RETI GLOBALI L’IMPORTANZA DEL LOCALE NEL MONDO GLOBALE OPPORTUNITA’ E RISCHI LE ZONE FRANCHE GEOECONOMIA DEL MONDO GLOBALIZZATO IL SISTEMA MONDO DEFINIZIONE DI SVILUPPO LA MISURA DELLO SVILUPPO E L’ISU GEOGRAFIA DELLO SVILUPPO ECONOMICO IL NORD E IL SUD DEL MONDO IL NORD DEL MONDO E LA TRIADE LE POTENZE EMERGENTI: I BRICS I PAESI IN VIA DI SVILUPPO LE ECONOMIE DI TRANSIZIONE I PAESI MENO SVILUPPATI LA GEOPOLITICA DEL MONDO ATTUALE ● LA GEOPOLITICA ● I FATTORI GEOPOLITICI E GEOGRAFIA DELL’INFLUENZA GEOPOLITICA ● L’ONU ● LA NATO E IL G8 IL SOTTOSVILUPPO - INDICATORI DELLO SVILUPPO ECONOMICO - INTERPRETAZIONI TEORICHE DEL SOTTOSVILUPPO - LE CAUSE STORICHE DEL SOTTOSVILUPPO - LE CAUSE E LE INFLUENZE ESTERNE - LE CAUSE E I PROBLEMI INTERNI - LE GRANDI SCELTE DI POLITICA ECONOMICA - GLI AIUTI DAL NORD DEL MONDO - LE ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE - IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE LA GLOBALIZZAZIONE E GLI SQUILIBRI AMBIENTALI I PRINCIPALI PROBLMI AMBIENTALI GLOBALI LE PRIME CONFERENZE SULL’AMBIENTE 45 Prove di verifica Utilizzate (3) VERIFICHE SCRITTE E INTERROGAZIONI ORALI PROGRAMMATE VERIFICHE SCRITTE E INTERROGAZIONI ORALI Contenuti (1) Tempi (2) I CAMBIAMENTI CLIMATICI E L’EFFETTO SERRA LE CONSEGUENZE DELL’INNALZAMENTO DELLA TEMPERATURA E GLI INTERVENTI SU SCALA GLOBALE LA RISORSA ACQUA, GLI USI E I CONSUMI DELL’ACQUA LO SFRUTTAMENTO DELLE RISORSE NATURALI E L’IMPRONTA ECOLOGICA Prove di verifica Utilizzate (3) VERIFICHE SCRITTE E INTERROGAZIONI ORALI LA POPOLAZIONE E LE CITTA’ LA POPOLAZIONE MONDIALE 11. LA STORIA DELLA CRESCITA DEMOGRAFICA DELLA POPOLAZIONE EUROPEA 12. I PRINCIPALI INDICATORI DEMOGRAFICI E LE VARIABILI DEMOGRAFICHE 13. I REGIMI DEMOGRAFICI 14. LA TEORIA DELLA TRANSIZIONE DEMOGRAFICA 15. LA DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE SULLA TERRA 16. LA DINAMICA DEMOGRAFICA 17. LA TEORIA DELLA TRANSIZIONE DEMOGRAFICA 18. POPOLAZIONE RURALE E POPOLAZIONE URBANA E L’URBANIZZAZIONE DEL SUD DEL MONDO 19. .IL PROBLEMA DEMOGRAFICO E LE POLITICHE DEMOGRAFICHE 20. LA PIRAMIDE DELLE ETA’ LE MIGRAZIONI ● DEFINIZIONE, TIPOLOGIE E CAUSE ● I PROFUGHI E I PROFUGHI AMBIENTALI LA CITTA’ ● LE CITTA’ E LE DIVERSE FORME DI CONCENTRAZIONE DELLA POPOLAZIONE ● LE FUNZIONI DELLA CITTA’ ● LE RETI URBANE ● LE CITTA’ DEL NORD E LE CITTA’ DEL SUD DEL MONDO E DEI PAESI EMERGENTI ● LE CITTA’ GLOBALI L’ECONOMIA E LA PRODUZIONE AGRICOLA L’AGRICOLTURA COME ATTIVITA’ ECONOMICA I DIVERSI I TIPI DI AGRICOLTURA L’ALLEVAMENTO LA PESCA LA SUPERFICIE DELLE AZIENDE E LE RIFORME AGRARIE LE PRODUZIONI TRANSGENICHE E BIOLOGICHE LA FORMULA KM 0 CARATTERISTICHE GENERALI DEL COMMERCIO DEI PRODOTTI AGRICOLI GLI SQUILIBRI LA RIVOLUZIONE VERDE L’IMPRESA AGROINDUSTRIALE 46 VERIFICHE SCRITTE E INTERROGAZIONI ORALI Contenuti (1) Tempi (2) LE RISORSE MINERARIE ED ENERGETICHE ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● RISORSE E RISERVE L’ATIVITA’ MINERARIA E LA CONVENIENZA DI UTILIZZO DEI GIACIMENTI LA REGIONE MINERARIA LA GEOGRAFIA MINERARIA: PRODUTTORI CONSUMATORI E FLUSSI COMMERCIALI IL PROBLEMA DELL’ESAURIMENTO DELLE RISORSE MINERARIE LE RISORSE STRATEGICHE LE FONTI DI ENERGIA E IL LORO UTILIZZO NEL MONDO IL PETROLIO: PRODUZIONE E CONSUMO LE MULTINAZIONALI DEL PETROLIO E L’OPEC IL CARBONE IL GAS NATURALE NIGERIA: PETROLIO E GAS NATURALE L’ENERGIA NUCLEARE L’ENERGIA IDROELETTRICA LE FONTI ENERGETICHE ALTERNATIVE LE BIOMASSE LE POLITICHE ENERGETICHE IL SETTORE INDUSTRIALE L’IMPORTANZA DEL SETTORE SECONDARIO LE TRE RIVOLUZIONI INDUSTRIALI LE PRIME REGIONI INDUSTRIALI LE AGGLOMERAZIONI INDUSTRIALI IL DECENTRAMENTO GLOBALE LA DIFFUSIONE GEOGRAFICA DELL’INDUSTRIA E LE POLITICHE DI SVILUPPO INDUSTRIALE LA NUOVA GEOGRAFIA INDUSTRIALE LO SVILUPPO INDUSTRIALE FUTURO GEOGRAFIA DELLE IMPRESE INDUSTRIALI GLOBALIZZAZIONE E RADICAMENTO TERRITORIALE DELLE IMPRESE LE IMPRESE INDUSTRIALI MULTINAZIONALI: TRADIZIONALI E GLOBALI LA GEOGRAFIA DEGLI IDE I SISTEMI PRODUTTIVI DI PICCOLE E MEDIE IMPRESE LA GEOGRAFIA DEI SERVIZI 3. IL SETTORE TERZIARIO E LA TERZIARIZZAZIONE DELL’ECONOMIA 4. I TIPI DI SERVIZI: PER LE FAMIGLIE, PER LE IMPRESE E PER LA COLLETIVITA’ 5. LE ATTIVITA’ QUATERNARIE 6. L’E-COMMERCE 7. IL TERZO SETTORE 8. LA CLASSIFICAZIONE GEOGRAFICA DEI SERVIZI 9. LA DISTRIBUZIONE GERARCHICA DEI SERVIZI RETI DI TRASPORTO E COMUNICAZIONE ● LE ARTERIE DEL TERRITORIO ● LE POLITICHE DEI TRASPORTI ● LE INNOVAZIONI TECNICO-SCIENTIFICHE E LA 47 Prove di verifica Utilizzate (3) VERIFICHE SCRITTE E INTERROGAZIONI ORALI VERIFICHE SCRITTE E INTERROGAZIONI ORALI Contenuti (1) Tempi (2) Prove di verifica Utilizzate (3) SCELTA DEL MEZZO DI TRASPORTO ● CENNI SULLA LOGISTICA ● IL DIGITAL DIVIDE IL COMMERCIO INTERNAZIONALE ● I MOTIVI DELLA CRESCITA DEGLI SCAMBI COMMERCIALI ● LA DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEGLI SCAMBI ● DAL GATT AL WTO ● IL SUD DEL MONDO NEL COMMERCIO INTERNAZIONALE I FLUSSI DI CAPITALI b) LA FINANZIARIZZAZIONE DELL’ECONOMIA c) SPECULAZIONE E CRISI FINANZIARIE d) LA TOBIN TAX e) I PARADISI FISCALI f) GLI ORGANISMI FINANZIARI INTERNAZIONALI: BANCA MONDIALE E FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE g) I FLUSSI FINANZIARI E LE PRINCIPALI VALUTE h) IL MICROCREDITO E LA GRAMEEN BANK I FLUSSI E GLI SPAZI TURISTICI ● DEFINIZIONE SECONDO L’OMT ● ORIGINI ED EVOLUZIONE DEL TURISMO MODERNO ● I FLUSSI TURISTICI MONDIALI ● ORGANIZZAZIONE DELLA REGIONE TURISTICA ● I FATTORI DI SCELTA DI UNA META TURISTICA ● GLI EFFETTI NEGATIVI DEL TURISMO ● TURISMO SOSTENIBILE E VIAGGIATORI RESPONSABILI. (2) Le ore indicate sono quelle effettive di lezione. Sono, pertanto, escluse quelle utilizzate per le verifiche scritte e orali, per le assemblee di Classe e di Istituto e per i vari progetti svolti dalla classe. 2 - METODOLOGIA (4) Le strategie metodologiche utilizzate per affrontare i vari argomenti sono state di diverso tipo, quali: lezione frontale, lezione dialogata, schemi riassuntivi fatti alla lavagna o presentati inPowerPoint, analisi di grafici, schemi e tabelle presenti sul libro di testo, esercitazioni guidate ed autonome, utilizzo di riviste o quotidiani per affrontare problemi di rilevanza attuale. La metodologia più usata è stata quella della lezione frontale o dialogata, sollecitando l’intervento degli studenti nell’analisi dei problemi. 3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6) Per la trattazione degli argomenti si è cercato di attenersi il più possibile ai contenuti proposti dai libri testo adottati. Per gli argomenti di rilevanza attuale si è fatto ricorso all’utilizzo di quotidiani e riviste specializzate. 4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI Al termine dell’anno scolastico è possibile affermare che il livello generale della classe si attesta su livelli soddisfacenti e gli obiettivi sono stati raggiunti seppur in modo diversificato. Da un punto di 48 vista comportamentale gli studenti hanno mantenuto un rapporto nel complesso corretto con l’insegnante, partecipando alle lezioni e rispettando i tempi delle verifiche. Per quanto riguarda gli obiettivi cognitivi, si può dire che l’obiettivo primario della conoscenza dei contenuti è stato in generale raggiunto, anche se tali contenuti non sono sempre stati elaborati dagli allievi in modo autonomo; infatti, mentre alcuni hanno raggiunto un adeguato livello di preparazione, altri si limitano ad uno studio ancora molto scolastico. 5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI Lo svolgimento del programma è stato regolare. Gli argomenti previsti nella programmazione sono stati trattati cercando di analizzare le varie problematiche attuali a livello mondiale, a tale scopo si è fatto spesso ricorso all’utilizzo di riviste specializzate e quotidiani ed i ragazzi hanno risposto a queste sollecitazioni dimostrando un discreto interesse. F.to Prof. ___________________________________ 49 1) SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE 2) CLASSE QUINTA SEZ. A INDIRIZZO : IGEA DOCENTE : DANIELA SEVERO DISCIPLINA: DIRITTO TESTI IN USO: DIRITTO PUBBLICO Autori:BOBBIO-GLIOZZI-LENTI ALTRI STRUMENTI O SUSSIDI: MAPPE CONCETTUALI, FOTOCOPIE, LETTURE DI ARTICOLI TRATTI DAI PIU’ IMPORTANTI QUOTIDIANI NAZIONALI, SLIDES, DVD. 50 AVVERTENZE 3) Il Programma di Diritto Gli argomenti affrontati durante l’anno sono stati quelli previsti dalla programmazione ministeriale e di inizio anno. In particolare si sono affrontati i seguenti argomenti: - il concetto di norma giuridica e di gerarchia delle fonti del diritto; - gli elementi essenziali dello Stato (sovranità, territorio e popolo); - concetto di cittadinanza (modalità di acquisto e di rinuncia); - lettura e commento dei “principi fondamentali della Costituzione Italiana”; - lettura e commento di alcuni della Costituzione relativa alle parti relative: - rapporti civili(artt. 13,15,16,17, 21, 22,23,24,25); - rapporti etico-sociali (artt. 29 e 30); - rapporti economici(1rtt. 35,36,37,38,39,40); - il Parlamento (struttura, durata, composizione e funzioni esercitate); - il Governo (struttura, durata, composizione e funzioni esercitate); - la Corte Costituzionale (struttura, durata, composizione e funzioni esercitate); - il Presidente della Repubblica (nomina, durata e funzioni esercitate); - la Magistratura (accesso alla carriera, competenze, ordini e gradi); - il potere decentrato (accenno alla principali funzioni di:Comuni, Province, Città Metropolitane, Regioni); - organizzazioni internazionali: U.E e ONU (competenze e funzioni). 2) Tempi di insegnamento. Indicare la suddivisione temporale del programma svolto, i tempi destinati ad attività di recupero, ad attività integrative, ad uscite dalla scuola. 3)Prove di verifica. Le verifiche effettuate durante l’intero anno scolastico sono state di tipo orale e scritto. Per quanto riguarda le verifiche orali si sono svolte in modo tradizionale. Per quanto riguarda le verifiche scritte nella prima parte dell’anno sono state di tipologia mista, ossia domande aperte brevi (massimo cinque righe) e domande a risposta chiusa multipla. Nella seconda parte dell’anno (da Gennaio fino alle fine dell’anno scolastico) le verifiche scritte sono state formulate con domande aperte per un massimo di otto righe. 4)Metodi di insegnamento. Indicare i metodi usati. lezione frontale, creazione di mappe concettuali alla lavagna, lettura di articoli di quotidiani nazionali, lettura di approfondimento di parti del libro di testo che suscitavano negli alunni difficoltà di comprensione. 51 5)Mezzi e strumenti . Indicare i mezzi e strumenti usati. Sono stati utilizzati: libri di testo e laddove non più adeguati alle esigenze di studio sono stati supportati di recenti aggiornamenti, mappe concettuali create dalla docente durante lo svolgimento delle lezioni, letture di articoli di quotidiani in classe, slides, dvd. 6) Spazi di insegnamento . Lo spazio utilizzato è stato l’aula, in quanto attrezzata di lavagna multimediale con proiettore e computer nonché di stampante. 1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE DISCIPLINA: 4) Contenuti (1) 5) Tempi (2) Prove di verifica Utilizzate (3) Obiettivi disciplinari Contenuti o abilità Attività didattica Strumenti Conoscere il concetto di norma giuridica e la sua importanza Le norme giuridiche e le fonti del diritto e la loro gerarchia Conoscenza Degli elementi costitutivi dello Stato Concetto di cittadinanza, di popolazione, territorio e sovranità I diritti dei cittadini e la Costituzione Italiana Lo studio dei principi fondamentali della Cost. e degli articoli più importanti L’ordinamento dello Stato La formazione, le funzioni, la durata degli organi statali: Parlamento, Governo, Magistratura, Capo dello Stato Lezione frontale aperta, fotocopie, mappe concettuali, lettura quotidiani Lezione frontale aperta, fotocopie, mappe concettuali, lettura quotidiani Lezione frontale aperta, fotocopie, mappe concettuali, lettura quotidiani Lezione frontale aperta, fotocopie, mappe concettuali, lettura quotidiani Libro di testo, fotocopie, giornali ec Libro di testo, fotocopie, giornali ec Libro di testo, fotocopie, giornali ec Libro di testo, fotocopie, giornali ec Le autonomie locali e la P.A. e l’amministrazione della giustizia Gli enti territoriali, Comune, Provincia, Lezione frontale Città Metropolitana, Regione, Stato e U.E. aperta, fotocopie, mappe concettuali, lettura quotidiani Libro di testo, fotocopie, giornali ec 2 - METODOLOGIA (4) La metodologia prevalentemente utilizzate è stata quella delle lezioni frontali, con l’ausilio della lavagna, necessaria per la creazioni di mappe concettuali e la partecipazione attiva degli studenti. Si è utilizzata anche il video proiettore per la visione di documenti inerenti alla programmazione. Si è reso anche necessario l’ausilio di fotocopie per la trattazione di quegli argomenti maggiormente oggetto di modifiche. 52 3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6) Gli strumenti utilizzati sono stati prevalentemente i libri di testo, nelle ore di lezione. Il consiglio di classe ha deliberato la possibilità di ore di approfondimenti nelle ore pomeridiane di quegli argomenti più ostici. 4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI Gli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno scolastico sono stati sufficientemente raggiunti in termini di conoscenze e competenze. 5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI La classe conosciuta in quest’ultimo anno scolastico si presenta nel suo insieme come un gruppo abbastanza coeso. Da subito la docente ha rilevato un’ inadeguata conoscenza e competenza giuridica, accompagnata da un metodo di studio non sempre efficace. I livelli di partenza da parte delle alunni sono stati pressoché uniformi. Qualche alunno ha mostrato una migliore capacità di studio individuale in grado di rielaborare i contenuti appresi a scuola. Nel suo insieme la classe ha dimostrato un impegno quasi sempre costante, volto a colmare le lacune preesistenti. Il rapporto con la docente è stato sempre collaborativo e motivato all’apprendimento. Gli interventi durante le lezioni sono stati numerosi e fonti di approfondimento. F.to Prof. ssa Daniela Severo 53 6) SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE 7) CLASSE QUINTA SEZ. A INDIRIZZO : IGEA DOCENTE : DANIELA SEVERO DISCIPLINA: SCIENZA DELLE FINANZE TESTI IN USO: SCIENZA DELLE FINANZE E DIRITTO TRIBUTARIO Autori: ALFREDO GILIBERT ALTRI STRUMENTI O SUSSIDI: MAPPE CONCETTUALI, FOTOCOPIE, LETTURE DI ARTICOLI TRATTI DAI PIU’ IMPORTANTI QUOTIDIANI NAZIONALI, SLIDES, DVD. 54 AVVERTENZE 8) Il Programma di Scienza delle Finanze - I principi generali della Scienza Finanziaria; - le spese pubbliche; - le entrate pubbliche; - i beni pubblici; - gli elementi delle imposte (soggetto attivo e passivo, presupposto, oggetto, aliquota e fonte); - la teoria della capacità contributiva; - i principi amministrativi delle imposte; - gli effetti economici delle imposte; - il bilancio dello Stato (alla luce del nuovo art. 81 della Cost); - accenno all’indebitamento pubblico; - il federalismo fiscale; - caratteri principali delle seguenti imposte: IRPEF, IVA, IRAP, IMU 2) Tempi di insegnamento. Indicare la suddivisione temporale del programma svolto, i tempi destinati ad attività di recupero, ad attività integrative, ad uscite dalla scuola. 3)Prove di verifica. Le verifiche effettuate durante l’intero anno scolastico sono state di tipo orale e scritto. Per quanto riguarda le verifiche orali si sono svolte in modo tradizionale. Per quanto riguarda le verifiche scritte nella prima parte dell’anno sono state di tipologia mista, ossia domande aperte brevi (massimo cinque righe) e domande a risposta chiusa multipla. Nella seconda parte dell’anno (da Gennaio fino alle fine dell’anno scolastico) le verifiche scritte sono state formulate con domande aperte per un massimo di otto righe. 4)Metodi di insegnamento. Indicare i metodi usati. lezione frontale, creazione di mappe concettuali alla lavagna, lettura di articoli di quotidiani nazionali, lettura di approfondimento di parti del libro di testo che suscitavano negli alunni difficoltà di comprensione. 5)Mezzi e strumenti . Indicare i mezzi e strumenti usati. Sono stati utilizzati: libri di testo e laddove non più adeguati alle esigenze di studio sono stati supportati di recenti aggiornamenti, mappe concettuali create dalla docente durante lo svolgimento delle lezioni, letture di articoli di quotidiani in classe, slides, dvd. 55 6) Spazi di insegnamento . Lo spazio utilizzato è stato l’aula, in quanto attrezzata di lavagna multimediale con proiettore e computer nonché di stampante. 1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE DISCIPLINA: L’attività finanziaria dello stato Accenno allo stato sociale e ai bisogni collettivi Le spese pubbliche e la crisi dello stato assistenziale La crisi del ’29 e la finanza interventista di Keynes, e lo stato assistenziale Le entrate pubbliche e i beni pubblici Classificazione dei tributi statali in: imposte, tasse e contributi. I principi giuridici ed amministrativi delle imposte e gli effetti economici L’attività finanziaria e il debito pubblico, il bilancio dello Stato La contabilità pubblica Le imposte dirette Le principali imposte dirette: sulle persone fisiche e giuridiche Il contenzioso tributario Accenno alla principali tutele del contribuente Lezione frontale aperta, fotocopie, mappe concettuali, lettura quotidiani Lezione frontale aperta, fotocopie, mappe concettuali, lettura quotidiani Lezione frontale aperta, fotocopie, mappe concettuali, lettura quotidiani Lezione frontale aperta, fotocopie, mappe concettuali, lettura quotidiani Lezione frontale aperta, fotocopie, mappe concettuali, lettura quotidiani Lezione frontale aperta, fotocopie, mappe 56 Libro di testo, Scritte ed fotocopie, orali giornali ecc ottobre Libro di testo, fotocopie, giornali ecc Scritte ed orali Ottobre Libro di testo, fotocopie, giornali ecc Scritte ed orali Ottobre Novembre Dicembre Libro di testo, fotocopie, giornali ecc Scritte ed orali Gennaio Febbraio Libro di testo, fotocopie, giornali ecc Scritte ed orali Marzo Libro di testo, fotocopie, giornali ecc Scritte ed orali Marzo Aprile Le imposte Le principali imposte: IVA, IRPEF, IRAP, IMU La finanza locale Distribuzione delle risorse concettuali, lettura quotidiani Lezione frontale aperta, fotocopie, mappe concettuali, lettura quotidiani Lezione frontale aperta, fotocopie, mappe concettuali, lettura quotidiani Libro di testo, fotocopie, giornali ecc Scritte ed orali Maggio Libro di testo, fotocopie, giornali ecc Scritte ed orali Maggio Metodi d’insegnamento Approcci didattici, tipologia di attività e modalità di lavoro La tipologia d’insegnamento è: lezione frontale partecipata; creazione alla lavagna di mappe 2 - METODOLOGIA (4) La metodologia prevalentemente utilizzate è stata quella delle lezioni frontali, con l’ausilio della lavagna, necessaria per la creazioni di mappe concettuali e la partecipazione attiva degli studenti. Si è utilizzata anche il video proiettore per la visione di documenti inerenti alla programmazione. Si è reso anche necessario l’ausilio di fotocopie per la trattazione di quegli argomenti maggiormente oggetto di modifiche. 3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6) Gli strumenti utilizzati sono stati prevalentemente i libri di testo, nelle ore di lezione. Il consiglio di classe ha deliberato la possibilità di ore di approfondimenti nelle ore pomeridiane di quegli argomenti più ostici. 4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI Gli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno scolastico sono stati sufficientemente raggiunti in termini di conoscenze e competenze. 5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI La classe conosciuta in quest’ultimo anno scolastico si presenta nel suo insieme come un gruppo abbastanza coeso. Da subito la docente ha rilevato un’ inadeguata conoscenza e competenza giuridica, accompagnata da un metodo di studio non sempre efficace. 57 I livelli di partenza da parte delle alunni sono stati pressoché uniformi. Qualche alunno ha mostrato una migliore capacità di studio individuale in grado di rielaborare i contenuti appresi a scuola. Nel suo insieme la classe ha dimostrato un impegno quasi sempre costante, volto a colmare le lacune preesistenti. Il rapporto con la docente è stato sempre collaborativo e motivato all’apprendimento. F.to Prof. ssa Daniela Severo 58 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE CLASSE QUINTA sez. A . Indirizzo: I.G.E.A. Docente: Pietro Michelangelo Criniti . Disciplina: Educazione fisica. Testi in uso: “ Corpo libero”. Casa Editrice Marietti Scuola (testo consigliato). Altri strumenti o sussidi: video,fotocopie 59 1 – Prospetto riassuntivo disciplinare delle attività educative e didattiche svolte. DISCIPLINA: Educazione fisica. Contenuti Tempi Prove di verifica utilizzate Durante Resistenza, forza, reattività l’anno dopo la ed elevazione. fase di Valutazione tramite tabelle di riscaldamento riferimento. . 1) Test di controllo delle qualità fisiche di base. Tutto l’anno 2) Esercizi a carico naturale e con sovraccarico 3) Esercizi di mobilizzazione, destrezza, equilibrio. -Osservazione diretta,e correzioni in itinere. . Tutto l’anno. -Osservazione diretta, e correzioni in itinere. 4) Giochi di squadra: Pallavolo, basket, pallamano, hit ball, tennis tavolo. Tutto l’anno. -Osservazione diretta, e correzioni in itinere. Tutto l’anno -Osservazione diretta, e correzioni in itinere. 5) Allenamento alla resistenza. 6) Allenamento alla velocità,esercizi individuali e a coppie. 60 Tutto l’anno. -Osservazione diretta, e correzioni in itinere. 2 – METODOLOGIA. La metodologia utilizzata ha previsto momenti di lavoro individuale e collettivo mirando a consolidare le qualità di base acquisite. E’ stato avvantaggiato il metodo globale. Sono state utilizzate progressioni ben precise per quanto riguarda la gradualità degli sforzi. E’ stato utilizzato il linguaggio tecnico specifico. 3 - MEZZI,STRUMENTI, SPAZI . Palestra, piccoli e grandi attrezzi. 4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI Il lavoro svolto è stato produttivo. Si rileva, per i più, un’evoluzione positiva sia nella preparazione fisica sia nel gioco organizzato. I rapporti interpersonali sono stati buoni. La classe ha dimostrato correttezza, educazione e disponibilità, riuscendo a creare un clima di lavoro tranquillo e sereno. Differenti sono i risultati ottenuti: alcuni alunni, dotati di discrete attitudini, hanno lavorato in modo costante raggiungendo una preparazione soddisfacente. Altri, grazie all’impegno, sono progressivamente migliorati sia nella preparazione fisica sia nel gioco di squadra. Pochi alunni , data la scarsa predisposizione verso l’impegno fisico, hanno faticato per raggiungere adeguati risultati. 5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI Per quanto riguarda la valutazione, si specifica, che è stata attuata attraverso: 1) L’osservazione diretta durante lo svolgimento delle unità didattiche ( con particolare attenzione al comportamento e all’atteggiamento nei confronti della vita scolastica, al ritmo di apprendimento, alle capacità evidenziate, ai progressi ottenuti e alle difficoltà incontrate); 2) Tramite il rilevamento di dati oggettivi come tempi e misure. Il docente Criniti Pietro Michelangelo 61 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE CLASSE QUINTA SEZ. A Indirizzo: IGEA Docente: Esposito Salvatore Disciplina: Insegnamento della Religione Cattolica Testi in uso: Per il mondo che vogliamo. Percorsi per l'IRC Altri strumenti o sussidi: testi in possesso dell’insegnante, testi di canzoni, quotidiani 62 1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE DISCIPLINA:RELIGIONE Contenuti (1) Tempi (2) ETICA, VALORI, MORALE Primo Quadrimestre I DIECI COMANDAMENTI Non nominare il nome di Dio Ricordati di santificare le feste Onora il padre e la madre - ti hanno dato la vita - senza figli non c’è futuro Non uccidere - non crescete, non moltiplicatevi La vita dell’uomo è sacra L’adulterio del cuore Non rubare Sono avidi di campi e case Razzismo Non vengo a imporre la fede I diritti umani La giustizia sociale Pace come non guerra La mappa mondiale dei punti caldi Un mondo globale La fame nel mondo Secondo quadrimestre 2 - METODOLOGIA (4) 2 - Viene utilizzata la lezione frontale seguita dalla discussione all’interno del gruppo classe 63 3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6) 3 Sono stati usati maggiormente testi in possesso dell’insegnante, articoli di giornale o canzoni 4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI Sono stati raggiunti tutti gli obiettivi previsti nella programmazione iniziale, in quanto la classe, soprattutto alcuni studenti, ha risposto in modo positivo e soddisfacente. la classe ha, quindi, raggiunto risultati buoni. 5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI F.to Prof. ___________________________________ 64 Il presente documento e’ stato compilato e approvato all’unanimità dal consiglio di classe nella seduta del 8 maggio 2014. DOCENTI Tosi Clementina Bernardoni Lucia Gianelli Paola Manfredini Marilena Cagnoli Alberto Severo Daniela Severo Daniela Masotti Laura Criniti Pietro Esposito Salvatore FIRMA Italiano/Storia Inglese Francese Matematica Economia aziendale Diritto Scienza delle finanze Geografia Educazione Fisica Religione I Rappresentanti degli studenti hanno preso visione del Documento del Consiglio di classe in tutte le sue parti e in particolare nelle sezioni concernenti i programmi delle singole discipline: _______________________________ _______________________________ Il Preside ________________________ Pavullo nel Frignano, 8 maggio 2014 65